Economia

Risalita dei positivi tra i dipendenti pubblici nel Maceratese, Cisl: "Smart working la soluzione"

Risalita dei positivi tra i dipendenti pubblici nel Maceratese, Cisl: "Smart working la soluzione"

La Cisl Funzione Pubblica sollecita, attraverso il referente provinciale Alessandro Moretti, le pubbliche amministrazioni del territorio di Macerata a trovare e mettere in campo le migliori soluzioni organizzative, come previsto dalla normativa, per "limitare il rischio di contagio e arginare l’aumento dei positivi al Covid 19 di questi ultimi giorni". "Riteniamo che oggi sia opportuno, visto il perdurare della pandemia, ripristinare situazioni di attività lavorativa in modalità agile per evitare affollamenti nei luoghi di lavoro. In particolare, va ricordato, che lo smart working consente di conciliare l'obbligo per il datore di lavoro di ridurre i rischi da contagio dei propri dipendenti con la necessità per le pubbliche amministrazioni di assicurare al meglio i servizi per i cittadini".  "Per la Cisl Fp non c’è alcuna ragione per non consentire la modalità di svolgimento dell'attività lavorativa in smart working a tutti i dipendenti con mansioni compatibili, anzi è auspicabile visto il nuovo incremento dei contagi, sia per contribuire al contenimento del virus ma anche per evitare assenze che potrebbero gravare negativamente sull'attività degli Enti pubblici", rilancia Moretti. "Ribadiamo la necessità, già manifestata fin dai primi mesi del 2020 all’inizio della pandemia, di acconsentire alle richieste individuali di smart working provenienti dai singoli dipendenti delle pubbliche amministrazioni - conclude il Referente della Cisl Fp di Macerata, Alessandro Moretti -. Nelle prossime settimane continueremo a vigilare e a monitorare affinché i lavoratori pubblici abbiamo tutte le risposte necessarie".   

30/03/2022 15:50
Lavoro, Tosoni (Tutela Impresa): “Rottamazione cartelle esattoriali necessaria per disinnescare bomba sociale”

Lavoro, Tosoni (Tutela Impresa): “Rottamazione cartelle esattoriali necessaria per disinnescare bomba sociale”

“Una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e dei debiti tributari è necessaria per disinnescare la bomba sociale della carenza di liquidità dei contribuenti, siano esse famiglie o imprese”. Ad affermarlo è Giuseppe Tosoni, presidente dell’associazione Tutela Impresa. “Tanti contribuenti non sono nelle condizioni di adempiere e molte imprese che lavorano con il pubblico - e che devono necessariamente presentare la regolarità contributiva (il cosiddetto Durc) - rischiano in caso di non conformità di vedersi bloccare i pagamenti dalle P.A..”, spiega Tosoni. “Nel periodo pre e post pandemico, e in considerazione anche di quello bellico attuale, per i contribuenti che hanno già accumulato debiti e obbligazioni tributarie, non si intravedono buone prospettive - aggiunge il presidente di Tutela Impresa -. E’ da tener presente che un’agevolazione è stata recentemente varata, ovvero una nuova proroga per i decaduti dalle agevolazioni concesse dal DL Sostegni ter, rottamazione saldo e stralcio”. Non ci sarà un'unica maxi scadenza, ma più appuntamenti differenziati relativi alle rate del 2020, del 2021 e anche del 2022, nel dettaglio: per le rate di rottamazione ter e saldo e straccio relative al 2020 la scadenza viene fissata al 30 aprile 2022; per quelle 2021 al 31 luglio 2022; per quelle 2022 al 30 novembre 2022. In base a quanto previsto dall'art. 1, comma 913, della legge 30 dicembre 2021, n.234, le cartelle di pagamento notificate nel periodo dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, il termine per il versamento è stato prolungato a 180 giorni. Tale proroga non è valida per l'eventuale contestazione delle imposte iscritte al ruolo. “Si tratta di interventi tampone, a volte legiferati anche a "tempo scaduto" e nei confronti dei quali ne si auspica uno definitivo che possa mettere in sicurezza le aziende”, ha aggiunto il presidente Tosoni.  

28/03/2022 14:00
Centro Amazon, Castelli smentisce: “Alla Regione non risulta che il progetto sia saltato”

Centro Amazon, Castelli smentisce: “Alla Regione non risulta che il progetto sia saltato”

“Non ci risulta che il progetto del mega centro logistico Amazon nelle Marche sia saltato, la posizione della Regione è sempre stata chiara in tal senso e tutta la documentazione che avrebbe dovuto produrre l’interporto, è già stata presentata. Tocca a Scannell il prossimo passo”. Ad affermarlo è Guido Castelli, assessore al Bilancio e alla Ricostruzione della Regione Marche, che smentisce le voci diffuse negli ultimi giorni sulla possibilità di un definitivo fallimento della trattativa che avrebbe dovuto portare il colosso americano a strutturarsi in un’area di proprietà di Interporto Marche. Un affare da oltre 250 milioni di euro con una ricaduta ingente sul territorio e che nel corso dell’ultimo anno ha spinto proprio la Regione ad andare all-in sul progetto di realizzazione. Mille i posti di lavori promessi da Amazon per il centro di Jesi. Poi gli intoppi, fin qui superati. Fino all’ultimo blocco per la concessione dell’area da 27mila metri quadrati. “Scannell, il soggetto che dovrebbe pagare a Interporto Marche i diritti per edificare, ha delle difficoltà a pagare. Ma la Regione ha comunque dato il via libera: questo centro è un obiettivo da raggiungere. In precedenza ci sono stati dei problemi formali, ora è tutto superato. Se ci sono delle difficoltà, non sono da parte dell’Interporto Marche”, precisa Castelli Ad oggi, però, la trattativa resta in bilico - secondo gli operatori privati - per il valore dell’area in questione, passato dai 600mila euro del 2020 ai 6 milioni attuali: “Ci sono tutte le condizioni affinché Scannell possa fare le proprie scelte rispettando anche i diritti delle amministrazioni pubbliche. Scannell deve versare 6 milioni a Interporto Marche per acquisire i diritti ad edificare e per completare l’operazione”. 

28/03/2022 11:45
Bcc di Recanati e Colmurano, il bilancio 2021 conferma forte crescita: utile netto di 2,3 milioni

Bcc di Recanati e Colmurano, il bilancio 2021 conferma forte crescita: utile netto di 2,3 milioni

Solida e in forte crescita: questa è l’immagine della BCC di Recanati e Colmurano che emerge dal bilancio di esercizio 2021, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione della Banca. In un anno senza dubbio ancora segnato dalla perdurante emergenza del Covid19 e caratterizzato dalle incertezze di una difficile ripresa economica, l’Istituto recanatese ha visto premiati i propri sforzi con risultati estremamente positivi, frutto di un percorso virtuoso avviato sin dal 2018 con l’insediamento del nuovo CDA e della nuova Direzione. I dati del conto economico e dello stato patrimoniale mostrano infatti indicatori che si vanno ormai a collocare sui migliori livelli, a partire dall’utile di esercizio che, attestandosi a circa 2,3 milioni di euro, evidenzia una performance quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente e conferma il trend positivo degli ultimi anni, con una particolare annotazione per l’incremento del margine di interesse (+25%) e del margine da servizi (+8%). Un risultato reddituale raggiunto senza mai venir meno alla mission di banca cooperativa, anzi rafforzando il sostegno all’economia locale con strumenti di credito diversificati per famiglie e imprese, in quest’ultimo periodo gravate dalle difficoltà generate dalla pandemia. La BCC di Recanati e Colmurano ha ormai largamente superato il miliardo e cento milioni di “prodotto bancario”: gli impieghi commerciali hanno pressochè raggiunto i 360/mln, la raccolta diretta ha superato i 580/mln (+ 12% rispetto al 2020) e l’indiretta ha oltrepassato la linea dei 200/mln (+7% rispetto al 2020) con la qualificata che si è avvicinata al traguardo del 150/mln (+ 15% rispetto al 2020, pari a circa 20/mln). Nello specifico, all’aumento degli impieghi si è accompagnato un netto miglioramento della qualità del credito; i crediti “in bonis” segnano infatti un +8,4% rispetto all’anno precedente e un +34% rispetto al 2018. E’ proseguita inoltre la rigorosa politica nella gestione dei crediti deteriorati, diminuiti del 40% rispetto al 2020: l’NPL Ratio è sceso dal 33% del 2017 al 6,11% del 2021, un dato già eccellente che al netto delle coperture si attesta addirittura al 2,10%; il livello di copertura di questi crediti cresce rispetto al 2020 di 15 punti percentuali, per i crediti in sofferenza, e di oltre 20 punti per le inadempienze probabili, posizionandosi rispettivamente al 79% ed al 56%. La garanzia per il territorio della solidità della BCC di Recanati e Colmurano è certificata anche da altri tre importanti indici patrimoniali: il Cet1 Ratio (patrimonio di base o di qualità primaria) che si attesta al 16,09% (+18% rispetto al 2020 e +34% rispetto al 2018), il Total Capital Ratio (indice di solidità) che sfiora il 19% ed il Texas Ratio che si conferma su un livello di eccellenza, poco sopra al 20%. I risultati che la Banca ha conseguito, confermano la validità delle strategie adottate e un modello di business vincente e in grado di affrontare ogni fase del mercato. Oltre a conservare e consolidare in modo palese i valori della propria storia, la BCC di Recanati e Colmurano si orienta anche al futuro, accettando la sfida della modernità e della digitalizzazione e dimostrandosi capace di offrire nuove opportunità e servizi sempre più tecnologici e meglio rispondenti alle nuove necessità dei Soci e della Clientela. Tutte le azioni intraprese dalla Direzione in questi anni, sotto la sapiente regìa del rinnovato e qualificato CDA ed anche con il supporto della Capogruppo Iccrea, dimostrano la grande capacità della BCC di Recanati e Colmurano di coniugare l’efficienza operativa con la centralità della persona e la conoscenza del territorio. E sabato 26 marzo tutta la Banca in gita a Roma per festeggiare il Direttore Generale, Fabio Di Crescenzo, che dopo 4 anni di brillanti risultati ed importanti successi ottenuti dall’Istituto recanatese lascia il timone al Vice, Davide Celani, con il quale in questo periodo ha condiviso gestione e percorsi e si va a godere il meritato riposo della pensione. “Dovremo essere ricordati come la squadra che ha riportato la BCC di Recanati e Colmurano ai fasti di un tempo”, aveva detto il Direttore nella prima riunione con tutto il Personale, pochi giorni dopo il suo insediamento. Ed i numeri ora stanno lì a testimoniare che la bella squadra della BCC di Recanati e Colmurano, CDA, Direzione e Dipendenti, il miracolo lo ha fatto e la promessa è stata mantenuta.   

26/03/2022 09:30
Offerte di lavoro del 25 marzo, Confindustria Macerata ricerca tre figure professionali: ecco quali

Offerte di lavoro del 25 marzo, Confindustria Macerata ricerca tre figure professionali: ecco quali

Confindustria Macerata ricerca per un'azienda operante nel settore infissi un/a impiegato/a contabile amministrativo (codice annuncio Conf 298). La risorsa si occuperà di contabilità, fatturazione e pratiche amministrative. Si richiede diploma di ragioneria e buona conoscenza di excel. Preferibile precedente esperienza nella mansione. Sede di lavoro in provincia di Macerata. Per un'azienda operante nel settore infissi, inoltre, Confindustria Macerata ricerca un/a tecnico commerciale (cod. annuncio Conf 299). Si richiede diploma ad indirizzo tecnico e/o precedente esperienza nell’ area tecnico commerciale e/o di geometra, architetto, arredatore. Sede di lavoro in provincia di Macerata. Per un'azienda del settore legno Confindustria Macerata è, infine, alla ricerca di un operaio/a specializzato (cod. annuncio Conf 300). La risorsa svolgerà attività di inserimento su macchine operatrici come foratrici, troncatrice ed impianto di rivestimento. Si valutano anche candidati senza esperienza, disponibili, motivati e volenterosi. Sede di lavoro in provincia di Macerata. Gli interessati possono inviare il curriculum vitae, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY).  I presente annunci sono rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

25/03/2022 19:23
Macerata, crisi di moda e calzaturiero. Confindustria: “Aziende in fallimento, servono interventi immediati” (FOTO e VIDEO)

Macerata, crisi di moda e calzaturiero. Confindustria: “Aziende in fallimento, servono interventi immediati” (FOTO e VIDEO)

“Siamo di fronte a uno scenario fragile e molto incerto”, sono le parole del direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò, espresse durante la conferenza stampa tenutasi presso la Sala Assemblee in via Weiden 95. Insieme a lui, sono intervenuti anche il Presidente Sezione Accessoristi Alessio Castricini, il Pres. Sezione Calzature Matteo Piervincenzi, il Pres. Sezione Tessile Michele Paoloni e il Pres. Sezione Pellettieri Sergio Sciamanna. Dopo l’emergenza Covid 19 – che ha costretto allo stop produzione ed esportazioni – il settore manifatturiero marchigiano affronta anche le prime conseguenze della crisi russo-ucraina. L’aumento dei costi energetici, insieme alla difficoltà di reperimento delle materie prime e il caro carburanti, hanno infatti costretto molte aziende - fuori e dentro il Maceratese - a rivedere il futuro dell’intero comparto dell’abbigliamento. L’export verso la Russia valeva, fino a ieri, 380mln di euro, legati a una serie di accordi commerciali che i grandi investitori dell’Est Europa già nel mese di gennaio avevano deciso di ‘congelare’ a tempo indeterminato. Risultato: calzaturieri, pellettieri e altri imprenditori del vestiario si sono trovati in difficoltà a smaltire la merce e, di conseguenza, con i bilanci in default. In questo scenario, nemmeno il Pnrr – che sarà revisionato nei prossimi mesi – rappresenta una soluzione certa, dato che i tempi tecnici per accedere ai fondi non vedranno la luce prima di gennaio 2023. Quali sono oggi le soluzioni nel breve e lungo termine per evitare il collasso totale e rilanciare il comparto della moda? “Servono strumenti emergenziali – risponde il direttore Niccolò – come la deroga della cassa integrazione, i ristori e sostegni alle aziende, estendere la decontribuzione Sud. Inoltre, stiamo già confrontandoci con la Regione per abbattere o diversificare la nostra dipendenza energetica. Se non interveniamo adesso, questa sorta di convergenza astrale di fattori negativi peserà nel futuro, sia sulle aziende sia sui consumatori”. “Dobbiamo considerare anche il progressivo aumento dell’inflazione – aggiunge Castricini – che porterà i consumatori risparmiare sempre di più sugli acquisti. E il settore dell’abbigliamento ne pagherà le conseguenze più di tutti” “La digitalizzazione ad oggi è la soluzione più concreta – dichiara Sciamanna – In questa maniera le imprese possono tornare ad essere competitive anche sul mercato estero. Ma occorrono tempo e, soprattutto, finanziamenti da parte dei vertici nazionali”. “Le fiere Mipel e Micam di febbraio a Milano sembravano segnare finalmente una ripartenza – ha commentato Piervincenzi – visto anche il buon rapporto che le Marche hanno con i mercati russo e ucraino: l’export per il calzaturiero da solo vale circa 217mln di euro. Oggi per restare in piedi proviamo a puntare sul progetto Welcome Valley, rivolta ai settori della moda e dell’agroalimentare”. Di seguito, il servizio:  

24/03/2022 15:47
Marche, 15 milioni a sostegno delle imprese colpite dalla crisi Ucraina: incontro tra Regione e sindacati

Marche, 15 milioni a sostegno delle imprese colpite dalla crisi Ucraina: incontro tra Regione e sindacati

Primi incontri in videoconferenza questa mattina tra il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Mirco Carloni e l’assessore al Bilancio, Guido Castelli, con tutte le associazioni di categoria (Cna, Confindustria Marche, Confcommercio Marche Centrali, Confcommercio Marche Nord, Confesercenti Marche, Confapi Marche, Camera di Commercio, Legacoop Marche, Confcooperative Marche, Agci Marche, Unci Marche) e sindacali (Cgil Cisl e Uil) per un confronto sui contenuti della delibera, approvata lunedì scorso in Giunta, riguardanti un pacchetto di misure urgenti per il sostegno alle imprese marchigiane colpite dalla crisi generata dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Le principali linee d’intervento del pacchetto di misure economiche destinate alle imprese marchigiane, approvate dalla Giunta regionale, prevedono, in sintesi, il sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese; interventi per compensare le perdite di fatturato e i maggiori costi delle materie prime, compresi quelli petroliferi sostenuti dal settore della pesca; agevolazioni per favorire la diversificazione dei mercati di esportazione e di approvvigionamento; aiuti per riorganizzare la produzione e la vendita dei prodotti “Auspichiamo la piena condivisione degli interventi che metteremo in campo con tutti i soggetti coinvolti – ha affermato Carloni – perché quello che stiamo vivendo è un momento emergenziale ed occorre operare scelte tempestive e mirate. Il contributo di ciascuno sarà determinante nell’indirizzare le scelte e convogliare le risorse, che dovranno essere rese disponibili in tempi rapidi alle imprese”. “Sia io che il presidente Acquaroli e l’assessore Castelli – ha continuato Carloni – ci renderemo disponibili ad un dialogo aperto, da concretizzarsi con altre occasioni di incontro sul territorio per illustrare i contenuti degli interventi”. L’assessore Castelli ha ribadito la disponibilità della Giunta regionale ad accogliere e discutere tutte le istanze e suggerimenti da parte delle categorie produttive, anche al fine di una accurata allocazione delle risorse disponibili. “Allo stesso tempo – ha sottolineato Castelli – è necessario in prospettiva pensare ad una riprogrammazione dei flussi finanziari, insistendo allo stesso tempo sul Governo nazionale per la predisposizione di ulteriori strumenti economici di sostegno”. Gli interventi regionali a sostegno della liquidità delle pmi favoriranno l’accesso al credito con la partecipazione degli istituti di credito, della Camera di commercio e del sistema Confidi. Verrà ridotto e abbattuto il costo del conto interessi sui prestiti bancari e consentita la copertura per la garanzia prestata dai Confidi.

23/03/2022 13:55
Med Group approda a Roma: acquisito lo storico Computime Store

Med Group approda a Roma: acquisito lo storico Computime Store

Med Group sbarca a Roma, grazie all’acquisizione della Computime Store, una delle realtà storiche del mercato romano. Computime Store è infatti presente nella Capitale da oltre 40 anni e si trova in uno dei punti nevralgici della città, il quartiere Nomentano.  “Eravamo già presenti nella Capitale con i nostri uffici che si occupavano della pubblica amministrazione, delle grandi aziende e dell’educational, ma è con questa acquisizione che entriamo a tutti gli effetti nel mercato romano con un negozio Med Store Apple Premium Reseller – spiega il CEO di Med Group, Stefano Parcaroli. - È un momento importantissimo per la nostra azienda visto che il mercato della Capitale è molto interessante sia per i numeri, sia per l’importanza della clientela, non solo privata, ma anche business. L’acquisizione del 100% di Computime Store, inoltre, ci consente di aprire il ventiquattresimo negozio della nostra rete”. Il nuovo negozio Med Store si trova in Piazzetta Giovanni Battista Morgagni, all’interno di un complesso realizzato dall’architetto Venturino Ventura nel 1962. È quindi a pochi passi dal Policlinico Umberto I, ed è immediatamente raggiungibile sia dall’Università La Sapienza, sia dalla Luiss.  La piazzetta proprio in questi giorni è in ristrutturazione, l’inaugurazione è prevista per il prossimo 9 aprile. In quell’occasione verrà inaugurato ufficialmente anche il nuovo negozio Med Store, anche se il centro è operativo fin da subito e offre già ai propri clienti tutti i servizi autorizzati Apple, dall’assistenza alle soluzioni per il mondo business ed educational.  “Siamo orgogliosi di portare tutta la nostra professionalità, la nostra qualità ed i nostri servizi sul mercato romano - conclude Parcaroli. - Per festeggiare questo traguardo lanceremo una serie di iniziative in tutta la città e offriremo tutta la nostra competenza ed esperienza nel settore tecnologico”.  

23/03/2022 11:20
Codacons: "Pronti a raffica di denunce se il prezzo della benzina non scende a 1,78 euro al litro"

Codacons: "Pronti a raffica di denunce se il prezzo della benzina non scende a 1,78 euro al litro"

"Sulla base dei nuovi dati pubblicati poco fa dal Mite, il prezzo medio della benzina, per effetto del taglio alle accise disposto dal Governo, deve scendere in Italia a 1,78 euro al litro, il gasolio a 1,77 euro/litro". Lo afferma il Codacons, che elabora i dati ufficiali sui carburanti resi noti dal Ministero. "Nell’ultima settimana il prezzo medio della verde si è attestato a 2,137 euro al litro, 2,124 euro il diesel – spiega l’associazione – Questo significa che con la pubblicazione dei decreti del Governo in Gazzetta ufficiale che introducono il taglio delle accise di 25 centesimi al litro, i listini alla pompa devono subito scendere di 30,5 centesimi al litro, considerato anche il peso dell’Iva". "Il prezzo medio della benzina praticato in Italia deve attestarsi quindi attorno a 1,78 euro al litro, mentre il gasolio dovrà essere venduto a circa 1,77 euro al litro. Se i distributori non si atterranno alle nuove disposizioni e non ridurranno con effetto immediato i prezzi alla pompa, saremo costretti a presentare una raffica di denunce alle Procure di tutta Italia e alla Guardia di Finanza" conclude il Codacons. 

22/03/2022 16:45
Il caro carburante mette in ginocchio i trasporti: "A breve non più garantita regolarità dei servizi"

Il caro carburante mette in ginocchio i trasporti: "A breve non più garantita regolarità dei servizi"

Gli imprenditori della Sezione Trasporti di Confindustria Macerata (che rappresenta le imprese di trasporto persone e di merci), si sono riuniti per parlare e confrontarsi rispetto alle difficoltà in cui versa il settore nella Regione Marche, con particolare riferimento alla provincia di Macerata. Tra i punti all’ordine del giorno la priorità è stata data al tema del rincaro dei costi energetici e soprattutto dei carburanti. Le misure allo studio in questi giorni del Governo sono "solo un primo passo non sufficiente però alla gravità della situazione", sottolinea il presidente della Sezione Trasporti, Cesare Martini. "Il problema, relativo al rincaro dei costi dei carburanti, è stato già segnalato alla Regione Marche", aggiunge.  "Oltre poi alle storiche carenze di risorse, alla totale assenza di finanziamenti legati al Pnrr per il rinnovo del parco, alle limitate assegnazioni del fondo complementare sisma in aggiunta all’impatto economico derivante dalla pandemia - avverte Martini -, l’impennata dei costi sia del carburante (metano/gasolio), che della produzione in genere non consentirà più, a breve, di garantire la regolarità del volume dei servizi stessi e a medio-lungo termine di affrontare l’indispensabile transizione ecologica". "A differenza di altri settori, infatti, non è possibile riversare sui clienti l’aumento dei prezzi - spiega il presidente - in quanto le tariffe sono pubbliche e decise dalla Regione è stato quindi chiesto a quest’ultima un provvedimento urgente, riconosciamo peraltro a livello locale l’impegno dell’Assessore Castelli e del Presidente Acquaroli, mentre a livello nazionale le rimostranze del Ministro Giovannini".  Nell’ambito della riunione si sono poi affrontati altri argomenti importanti per la tenuta del settore. Si è parlato dell’inadeguatezza delle risorse per gli investimenti immediati da destinare al rinnovo autobus. "Insufficienza che non consente l’avvio delle procedure di acquisto per la sostituzione di tutti gli autobus ad alto impatto ambientale - sottolinea Cesare Martini -, tenendo conto che le procedure sono state già approvate e che il Ministero ha già detto che non ci saranno deroghe al fatto che debbano essere sostituiti". Altro tema dibattuto è stato il Pnrr "dal quale purtroppo, la Regione Marche non prenderà quasi nulla delle ingenti risorse europee destinate all’Italia, orientate alle aree metropolitane, ai comuni con alto tasso di inquinamento e ai comuni capoluogo di Regione. La Regione Marche, che ha vaste aree interne, rimarrà fuori da tale fondamentale misura", denuncia il presidente della Sezione Trasporti Martini. "La Regione, quindi, non solo non riuscirà ad affrontare il passaggio ad autobus elettrici o a idrogeno, ma nemmeno a rinnovare tutti i pullman a gasolio e le relative infrastrutture (depositi, officine, colonnine per la ricarica elettrica, distributori di metano, realizzazione di hub intermodali, ristrutturazione terminal bus, ecc.); tale contesto potrebbe portare le Marche fuori dagli standard nazionali, con le Regioni limitrofe (Emilia Romagna, Umbria ed Abruzzo) che avranno tutt’altra competitività" conclude Martini.  

22/03/2022 13:21
Ucraina, un pacchetto di misure in aiuto alle imprese: la Regione Marche presenta gli interventi

Ucraina, un pacchetto di misure in aiuto alle imprese: la Regione Marche presenta gli interventi

Sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese; interventi per compensare le perdite di fatturato e i maggiori costi delle materie prime, compresi quelli petroliferi sostenuti dal settore della pesca; agevolazioni per favorire la diversificazione dei mercati di esportazione e di approvvigionamento; aiuti per riorganizzare la produzione e la vendita dei prodotti. Sono le principali linee d’intervento del pacchetto di misure economiche destinate alle imprese marchigiane colpite dalla crisi generata dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina. La Giunta regionale ha approvato gli indirizzi generali che guideranno i provvedimenti di prossima emanazione, condivisi con le associazioni imprenditoriali e la Camera di commercio. “Nel nostro territorio abbiamo segnali preoccupanti sugli effetti economici e produttivi che potrebbero conseguire alla crisi internazionale in corso che rischia, nel giro di poche settimane, di compromettere la produzione di molte filiere in assenza di provvedimenti sostanziosi a livello europeo e nazionale" afferma il presidente Acquaroli.  "Fin da subito siamo in contatto con le nostre imprese e le associazioni di categoria e abbiamo voluto, seppure nei margini ristretti che ci permette il bilancio, dare un segnale, attraverso un programma di interventi per il sostegno economico alle imprese marchigiane che hanno una significativa incidenza delle esportazioni dirette in Ucraina, Russia e Bielorussia sul proprio fatturato. Lo facciamo attraverso misure di prossimità, calibrate alle esigenze e alle richieste del tessuto produttivo locale, per risultare più efficienti e penetranti rispetto alle problematiche in corso”, aggiunge Acquaroli. “Ascoltando le esigenze manifestate dall’associazionismo – rileva il vicepresidente Mirco Carloni - abbiamo individuato alcune misure che garantiscono un sostegno economico alle imprese che esportavano verso i mercati in conflitto, che importavano materie prime e semilavorati, che necessitano di liquidità e di credito bancario per le conseguenze della guerra in atto”. Tra i comparti maggiormente colpiti figura quello della pesca. “Un settore che necessita quotidianamente di un consistente approvvigionamento di combustibile, il cui prezzo è quasi raddoppiato, con una insostenibile lievitazione dei costi di esercizio che mette a rischio l’operatività delle stesse marinerie. L’intervento della Regione cercherà di calmierare anche questa situazione”. “Sosterremo le imprese marchigiane che importavano molte delle loro materie prime e semilavorati dall’Ucraina, Russia e Bielorussia – rimarca l’assessore al Bilancio Guido Castelli – La riduzione del fatturato, insieme all’aumento dei costi generato dalla crisi petrolifera e dalle difficoltà degli approvvigionamenti, ha determinato una crisi di liquidità e la necessità di ricorso al credito, che favoriremo assieme alla diversificazione dei marcati e dei canali distributivi”. Gli interventi regionali a sostegno della liquidità delle pmi favoriranno l’accesso al credito con la partecipazione degli istituti di credito, della Camera di commercio e del sistema Confidi. Verrà ridotto e abbattuto il costo del conto interessi sui prestiti bancari e consentita la copertura per la garanzia prestata dai Confidi. Le imprese marchigiane che hanno subito le maggiori perdite di fatturato, a causa della guerra in atto, beneficeranno di sostegni economici dedicati. Sono principalmente interessate quelle dei settori calzature e moda, per l’impossibilità di esportare o riceve il pagamento della merce già spedita, e quelle della pesca per l’aggravio dei costi energetici. Questo intervento sarà complementare a quelli messi in atto dal Governo per rispondere appieno alle esigenze specifiche del sistema imprenditoriale marchigiano. La Regione interviene poi per favorire la diversificazione dei clienti e dei fornitori, sostenendo azioni che vanno dalle analisi e ricerche di mercato, all’attivazione di siti web aziendali in inglese, all’innovazione della strategia promozionale, del marketing digitale, del business online, del social media marketing. Infine il sostegno all’adozione di soluzioni innovative di riorganizzazione dei processi produttivi, di vendita e di approvvigionamento punterà sulla tecnologia e il digitale. Tra le possibilità previste: robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva e stampa 3D, intelligenza artificiale.

21/03/2022 17:45
Recanati, Finlabo Sim: importante premio al fondo nei mercati emergenti

Recanati, Finlabo Sim: importante premio al fondo nei mercati emergenti

Finlabo Sim, la boutique di investimenti recanatese specializzata nelle gestioni di tipo absolute return, ha ricevuto questa settimana il premio UCIT Hedge Award rilasciato dalla prestigiosa testata The Hedge Fund Journal, grazie alle performance 2021 del suo fondo nei mercati emergenti, Finlabo Emerging Markets.  Con oltre 16 anni di storia, la rivista specializzata The Hedge Fund Journal, ha premiato i Fondi e le Società di gestione che si sono distinte nell’offrire strategie con alta capacità di generazione di alpha. Il Finlabo Emerging markets si è confermato primo nella categoria “Long-Short Equity Emerging Markets” con una performance 2021 del 17,2% e una volatilità del 9%. “Questo riconoscimento si somma a quelli già ricevuti dal nostro fondo flagship, Finlabo Dynamic Equity, e ci spinge a fare sempre meglio, mantenendo la nostra premessa di generazione di valore attraverso uno stile di gestione fortemente attivo ed un'accurata valutazione dei rischi”afferma Alessandro Guzzini, Ceo di Finlabo Sim. Nonostante le forti incertezze che continuano a caratterizzare lo scenario macroeconomico mondiale, i fondi Finlabo stanno sovraperformando gli indici di riferimento anche in questa prima parte del 2022, grazie all’applicazione dei modelli quantitativi sviluppati dalla società dal 2006.     

19/03/2022 15:46
Il brand Feleppa sbarca a Milano: inaugurato il primo negozio monomarca

Il brand Feleppa sbarca a Milano: inaugurato il primo negozio monomarca

 Inaugurato a Milano (in via Moscova, 39) il primo monomarca del brand di abbigliamento Feleppa, il marchio creato dalle stiliste di Morrovalle Francesca e Veronica Feleppa con l’altra sorella Federica. Talento, determinazione, coraggio e sacrificio sono parte integrante del successo di Feleppa, un esempio vincente per tanti giovani. Milano, città deputata alla moda, ha accolto le Feleppa con entusiasmo, il design del negozio è pensato per creare una experience immersiva per il cliente, ad esempio i colori delle pareti sono quelli che caratterizzano la nuova collezione Spring Summer Feleppa. Ciascuna collezione è diversa ed i colori saranno differenti per cui ad ogni stagione il negozio sarà completamente rinnovato, consentendo così al cliente di vivere un’emozione particolare ed unica. Non è un semplice negozio, è anche un punto di incontro, dove avere un momento per se stesse nel salottino, magari sorseggiando un caffè parlando con un’amica. A completare il tutto le Feleppa, fedeli al loro motto “La nostra vera passione è il futuro", hanno pensato ad un totem touchscreen, ben in vista nel negozio, dal quale il cliente può anche acquistare il capo e riceverlo direttamente a casa.  

18/03/2022 11:12
Artigianato Marche, Orlandi: "Lo stop dell'export verso la Russia danno enorme"

Artigianato Marche, Orlandi: "Lo stop dell'export verso la Russia danno enorme"

Prosegue la battaglia delle sanzioni da parte dell'Unione Europea nei confronti della Russia di Putin. L'ultimo pacchetto di misure varato da Bruxelles porterà a un blocco dell'export verso Mosca dei beni di lusso: dalla moda al settore culinario, i prodotti di valore superiore a 300 euro non potranno più essere consegnati ad est. Tra le regioni più colpite di riflesso dalle sanzioni volute da parte dell'Ue ci saranno le Marche, che verso la Russia esportano beni per circa 300 milioni di euro l'anno. Di conseguenza, il settore manifatturiero e le PMI che stanno studiando delle contromisure da attuare per contrastare un consistente crollo nelle vendite che impatterà sui prossimi bilanci. "Nel settore della pelletteria tutte le consegne erano già state evase, ma a trovarsi in ginocchio e con i magazzini pieni sono adesso le aziende operanti nell'ambito calzaturiero". A parlare è Francesca Orlandi, manager della Valentino Orlandi di Corridonia, tra le aziende maceratesi che esportavano beni di lusso verso la Russia. Tra i beni fermati alla dogana o nei magazzini in direzione Mosca, caviale, tartufi, vini, cavalli purosangue, sigari, profumi, abbigliamento e soprattutto l'intera pelletteria: "Il problema principale è per la prossima campagna vendite, i pagamenti per i prodotti inviati erano già stati eseguiti ma bisogna comprendere cosa accadrà con il blocco del sistema swift e la svalutazione del Rublo". Una fase di stallo generale che riguarda non solo la Russia ma anche l'Ucraina: "Questo conflitto creerà sicuramente un danno alla nostra economia. Quello russo, per l'imprenditoria marchigiana, è sempre stato un mercato che riusciva ad avere una capacità di acquisto dei prodotti di qualità artigianale e di lusso realizzati da noi". Se le spedizioni dirette verso la Russia sono al momento bloccate, non è esclusa l'ipotesi di invii verso centri logistici in paesi confinanti che possano consentire di aggirare il ban dell'Unione Europea: "Bisognerà trovare delle alternative, ma questa situazione è troppo liquida e incerta allo stato attuale. Immagino si troveranno delle soluzioni, ma non è ancora chiaro quali saranno".

17/03/2022 12:30
Addizionale regionale all’Irpef, la Giunta Acquaroli alleggerisce la pressione fiscale

Addizionale regionale all’Irpef, la Giunta Acquaroli alleggerisce la pressione fiscale

La Giunta regionale riduce la pressione fiscale complessiva per i contribuenti marchigiani derivante dall’addizionale Irpef. È stata, infatti, approvata la proposta di legge che adegua la normativa regionale in materia di addizionale regionale all’Irpef alla nuova articolazione degli scaglioni Irpef stabilita dalla legge di bilancio statale 2022. Un intervento necessario per assicurare l’allineamento alla normativa statale, prevedendo nel contempo l’alleggerimento del carico fiscale complessivo dell’addizionale regionale. “La riforma degli scaglioni Irpef – precisa l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Guido Castelli – impone di adattare l’addizionale regionale alla nuova matrice fiscale. Nell’operare questo doveroso adeguamento, la Giunta si è premurata di garantire che l’esito dell’operazione non producesse un aumento del gettito. La proposta, che sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea legislativa regionale entro il 30 marzo, va in questo senso”. L’addizionale risulta infatti rimodulata come segue: - 1,23% fino a 15mila euro di reddito; - 1,53% dai 15mila ai 28mila euro di reddito; - 1,70% dai 28mila ai 50mila euro di reddito; - 1,72% per i redditi oltre i 50mila euro. La misura proposta prevede un alleggerimento del gettito complessivo dell’addizionale in entrata nel bilancio regionale.

16/03/2022 17:35
Offerte di lavoro del 15 marzo, Confindustria Macerata ricerca tre figure professionali: ecco quali

Offerte di lavoro del 15 marzo, Confindustria Macerata ricerca tre figure professionali: ecco quali

Confindustria Macerata ricerca per azienda settore termo idraulico un OPERAIO IDRAULICO (cod. annuncio Conf 295). Si richiede precedente esperienza nella mansione, disponibilità, affidabilità e senso di responsabilità. Sede di lavoro: provincia di Macerata.  Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda settore termo idraulico un OPERAIO IDRAULICO APPRENDISTA (cod. annuncio Conf 296). Il candidato ideale è una persona motivata, disponibile, volenterosa e collaborativa. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link:  https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) Confindustria Macerata ricerca per azienda settore legno un OPERAIO FALEGNAME (cod. annuncio Conf 297). Si richiede esperienza nella mansione, capacità di lettura dei disegni tecnici, di utilizzo di attrezzature e macchine per la lavorazione del legno fino alla produzione di arredi. Si valutano anche candidati senza esperienza, motivati e volenterosi, da inserire con contratto di apprendistato. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) I presenti annuncio sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.    

15/03/2022 19:33
Grano e mais alle stelle: il prezzo supera i 400 euro a tonnellata. Pane sui 6 euro al kg a Macerata

Grano e mais alle stelle: il prezzo supera i 400 euro a tonnellata. Pane sui 6 euro al kg a Macerata

Il caro-bollette fa impennare i prezzi di prodotti di largo consumo come pane e pasta, beni che nei prossimi giorni potrebbero risentire del conflitto scoppiato in Ucraina e dei forti incrementi nelle quotazioni delle materie prime. Lo denuncia Assoutenti, che ha messo a confronto i listini di pane e pasta nelle principali città italiane, per capire come i rincari di luce e gas scattati lo scorso gennaio abbiano influito sui prezzi al dettaglio.  Il costo di grano tenero e mais è alle stelle: oltre quota 400 euro a tonnellata, con un rialzo di 75 euro rispetto all'ultima quotazione della scorsa settimana. È la prima volta che accade nella storia d'Italia.  Ferrara è la città dove il prezzo del pane raggiunge il livello più elevato – spiega Assoutenti – In base alle ultime rilevazioni del Mise, qui un chilo di pane fresco realizzato con farina di grano costa fino a 9,8 euro (quotazione massima), mentre il prezzo medio si attesta a 5,31 euro al kg. Al secondo posto si piazza Forlì, dove il prezzo massimo del pane fresco è di 9 euro al kg (4,37 euro il prezzo medio). Carissima anche Venezia, dove un chilo di pane fresco è venduto in media a 5,52 euro (8,5 euro la quotazione massima). I listini superano i 6 euro/kg in numerose città, da Milano a Bari, passando per Ancona, Macerata, Bologna, Bolzano, Modena, Reggio Emilia, Trento e Udine. Le province più economiche risultano essere Napoli (2 euro al kg il prezzo massimo), Cosenza (2,5 euro), Benevento (2,65 euro). Sul fronte della pasta di semola di grano duro Cagliari è la città più cara d’Italia, con i prezzi massimi che raggiungono il record di 4,7 euro al kg (1,95 euro il prezzo medio), seguita da Sassari 3,35 euro (1,80 euro/kg il prezzo medio). ll prezzo massimo della pasta supera i 3 euro al kg in altre 7 città: Bergamo, Brescia, Genova, Grosseto, Macerata, Perugia, Pescara. I listini più bassi si registrano a Messina, dove il prezzo massimo è di 1,86 euro (1,21 il prezzo medio), 2,07 euro il prezzo massimo a Siracusa. “Sui listini di prodotti come pane e pasta pende oggi la spada di Damocle della guerra in Ucraina che ha fatto impennare le quotazioni internazionali non solo del grano, ma anche del gas e del petrolio, voci che incidono sui costi di produzione e, quindi, sui prezzi finali al pubblico – avverte il presidente Furio Truzzi – Per tale motivo esiste il rischio di concreto di nuovi rialzi dei prezzi compresi tra il +15% e il +30% per una moltitudine di prodotti di largo consumo, dalla pasta ai dolci, passando per pane, crackers e biscotti”. Proprio per protestare contro l’insostenibile situazione in atto, Assoutenti assieme ad altre associazioni dei consumatori ha indetto per il prossimo 15 marzo uno sciopero dei consumi di luce e gas teso a boicottare il gas russo importato in Italia. (Foto Ansa)

14/03/2022 10:48
Marche, settore moda e calzatura in difficoltà: "Urgono misure di rilancio e sostegno"

Marche, settore moda e calzatura in difficoltà: "Urgono misure di rilancio e sostegno"

Un "equo bilanciamento tra misure di sostegno e misure di rilancio, di breve, medio e lungo periodo" per il settore moda e calzatura. È la richiesta al Governo fatta da Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche durante un talk sulla "filiera della moda tra emergenza finanziaria e nuovi mercati". Sabatini ha ricordato "le difficoltà sui mercati esteri, la pandemia e ora la guerra in Ucraina" e la prospettiva di "tornare a vendere in Italia". "Abbiamo chiesto al Mise una riduzione dell'Iva - ha aggiunto - se si abbassa questa accise nel settore dell'alta moda e della calzatura Made in Italy riusciremo a vendere anche in Italia". Poi serve "una cassa integrazione in deroga per dare sicurezza ai lavoratori e alle loro famiglie, sono i lavoratori l'anima pulsante delle meraviglie che vedete qui negli stand".  Inoltre bisogna "riattivare una moratoria, come si è fatto per il debito durante la pandemia, ma ora più incisiva e dettagliata. Una moratoria creditizia e tributaria". I fine "pensare ai magazzini". Quanto alle linee di intervento regionali, "puntiamo ad un aiuto in termini di credito. Il presidente Acquaroli ci ha convocato immediatamente, il primo giorno del conflitto" ha ricordato. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l'assessore al Bilancio Guido Castelli hanno partecipato oggi al talk.  "Come Camera di Commercio metteremo un milione e mezzo di euro per sostenere le imprese - ha annunciato Sabatini -. Altri finanziamenti che intendiamo mettere in campo, per internazionalizzazione un aumento dei voucher per la partecipazione alle fiere, da 2.500 euro a 4.000". "Chiediamo misure di sostegno e di rilancio, ma sono convinti che il comparto resisterà". Al talk hanno partecipato, tra gli altri, il vice ministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, Siro Badon, presidente Assocalzaturifici, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l'assessore al Bilancio Guido Castelli, il presidente Unioncamere Andrea Prete, il presidente Agenzia Ice Carlo Ferro.

14/03/2022 09:31
Analisi di bilancio, giovani imprenditori e commercialisti a confronto

Analisi di bilancio, giovani imprenditori e commercialisti a confronto

I Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata guidati dal Presidente Alessio Castricini hanno incontrato i coetanei dell’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino per parlare di analisi di bilancio con particolare riguardo alle novità relative agli indici di allerta del Codice della Crisi.  Un importante momento formativo sugli strumenti fondamentali utili per la valutazione economico – finanziaria delle aziende e per comprenderne l’andamento nel tempo. Anche questo evento, che si è svolto nella splendida cornice della Filarmonica di Macerata, si inserisce nel ciclo degli HappyGIhour, gli incontri formativi volti a favorire il confronto su tematiche importanti e il networking tra i giovani imprenditori del territorio.   Il Presidente Castricini ha ringraziato, a nome di tutto il gruppo, "Ubaldo Gismondi, Presidente dell’Unione dei Giovani Commercialisti Maceratesi e gli altri professionisti della sua squadra che hanno collaborato per la realizzazione dell’evento nell’ottica di incentivare sinergie volte a favorire la diffusione della cultura d’impresa".

12/03/2022 15:31
Ucraina, Assocalzaturifici: "Sanzioni alla Russia rischiano di essere un boomerang, settore al collasso"

Ucraina, Assocalzaturifici: "Sanzioni alla Russia rischiano di essere un boomerang, settore al collasso"

"Alcune aziende che lavorano esclusivamente per il mercato russo o ucraino hanno già interrotto la produzione, altre imprese stanno avendo difficoltà a ricevere i pagamenti della merce inviata perché dalla Russia non riescono a far partire i bonifici". "La situazione è davvero tanto difficile, abbiamo bisogno di ristori immediati". A dirlo è Valentino Fenni, vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, oltre che, a sua volta, imprenditore marchigiano del comparto. "Questo doveva essere l'anno della completa ripresa dopo due anni di covid, invece, rischia di essere l'anno in cui la nostra manifattura subirà un autentico tracollo, considerando anche i prezzi fuori controllo dei carburanti e dell'energia", aggiunge l'imprenditore. "Le Marche - spiega - sono tra le regioni italiane che più risentono della guerra in atto. Il 12% del Pil regionale è dettato dall'export verso l'area interessata dal conflitto. Se non si interviene subito - sottolinea - sarà una catastrofe". "Le sanzioni che si stanno applicando alla Russia - dice ancora Fenni - rischiano di trasformarsi in un boomerang per le nostre imprese e soprattutto potrebbero spalancare le porte dei mercati russi ai produttori cinesi e a quelli turchi che non hanno applicato alcuna sanzione. Insomma nei prossimi anni sugli scaffali dei negozi russi potrebbero scomparire le nostre scarpe".  "Nel 2021 - sottolinea il vicepresidente - in Russia l'Italia ha venduto 3 milioni e mezzo di paia di scarpe per un valore economico di 250 milioni di euro, in Ucraina 500mila paia, pari a 35 milioni di euro. Un terzo del valore complessivo di questi due mercati riguarda le Marche" sottolinea. "Già il nostro comparto negli anni ha subito delle perdite importanti, oggi dà ancora lavoro a oltre 15mila persone, compreso l'indotto, ma se non ci sarà un immediato stop delle ostilità e il governo non ci darà una mano, molti di questi posti scompariranno", conclude Fenni.

11/03/2022 16:54
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