Economia

BCC Recanati Colmurano, approvato il bilancio 2021. “Prosegue il trend positivo"

BCC Recanati Colmurano, approvato il bilancio 2021. “Prosegue il trend positivo"

Si è svolta oggi a Recanati, nei locali della sede legale, l’assemblea ordinaria dei Soci della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano per l’approvazione del bilancio di esercizio 2021. In virtù dell’emergenza da Covid-19, l’incontro si è tenuto senza la presenza fisica dei Soci ed esclusivamente tramite il conferimento di delega di voto al Rappresentante designato Dott. Sabino Patruno. Il bilancio approvato ha evidenziato un utile netto pari a 2.299.103 di euro, con una performance quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente - a conferma del trend positivo che la Banca registra ormai da diversi anni. Una particolare annotazione va fatta per l’incremento del margine di interesse (+25% rispetto al 2020) e del margine da servizi (+8%), oltre che per gli impieghi commerciali che hanno raggiunto i 360/mln, (+8,4% dei crediti in bonis rispetto allo scorso anno) accompagnati da un netto miglioramento della qualità del credito (NPL ratio lordo al 6,11% e netto al 2,10%). La raccolta diretta ha superato i 580/mln (+ 12% rispetto al 2020) e l’indiretta ha oltrepassato la linea dei 200/mln (+7% rispetto al 2020) con la qualificata che si è avvicinata al traguardo del 150/mln (+ 15%rispetto al 2020). Tra gli argomenti all’ordine del giorno ha assunto un significato di rilievo il recepimento delle nuove disposizioni sul Governo Societario delle Banche, con particolare attenzione alla quota di genere, argomento verso il quale l’intero Gruppo BCC Iccrea è particolarmente sensibile ed attento. In relazione al risultato di esercizio 2021, è stata approvata la proposta del Consiglio di Amministrazione di ripartire l’utile netto a Riserva legale indivisibile per Euro 2.230.130 e al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (art. 11, comma 4, legge 59/92) per Euro 68.973 (pari al 3% degli utili netti annuali). I risultati di bilancio confermano il percorso virtuoso intrapreso dalla Banca e la validità delle strategie adottate negli ultimi anni, con un modello di business vincente e in grado di affrontare ogni fase del mercato. Come ha affermato il Presidente Sandrino Bertini, “la Banca sarà chiamata a gestire con equilibrio e competenza le richieste di sostegno che arriveranno dalle attività economiche e dalle famiglie, soprattutto in questo periodo difficile per l’economia mondiale, le cui conseguenze impatteranno notevolmente nell’economia nazionale e locale. La BCC di Recanati e Colmurano è pronta a svolgere un ruolo da protagonista ed essere un punto di riferimento solido per il tessuto economico marchigiano”.    

06/05/2022 18:35
Offerte di lavoro del 6 maggio: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Offerte di lavoro del 6 maggio: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Confindustria Macerata ricerca per società di consulenza aziendale un/a Impiegato/a addetto a pratiche amministrative / contabili (cod. annuncio Conf 314). La risorsa verrà formata con rapporto di tirocinio extracurriculare in pratiche di finanza agevolata, pratiche amministrative varie anche nell’ ambito della segreteria avanzata. Si richiede diploma di ragioneria e/o laurea in economia e commercio, ottima conoscenza del pacchetto Office. Completano il profilo precisione, disponibilità, capacità di lavorare in team e organizzazione del lavoro. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. Confindustria Macerata ricerca inoltre per società di consulenza aziendale un/a laureato/a in chimica o ingegneria ambientale o ingegneria gestionale (cod. annuncio Conf 315). Si richiede esperienza minima in aziende manifatturiere, conoscenza dei cicli e dei processi produttivi aziendali, conoscenza dei temi legati alla sostenibilità. Buona conoscenza del pacchetto office, degli strumenti informatici e della lingua inglese. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. Confindustria Macerata ricerca per società di consulenza aziendale un/a progettista di bandi per la divisione "ingegneria – industria 4.0" (cod. annuncio Conf 316). Il candidato/a ideale ha una formazione tecnico/scientifica, laurea in Ingegneria Industriale, Gestionale, Meccanica, Elettronica, Meccatronica, dell'Automazione, Informatica, Fisica e Matematica - e ha maturato esperienza nell'ambito tecnico, con conoscenze anche della finanza agevolata per i bandi regionali e nazionali. Avrà il compito di redigere perizie e relazioni tecniche relative ai progetti di investimento con capacità di elaborare progetti inerenti le finalità dei bandi agevolativi. Completano il profilo precisione, capacità organizzativa, passione per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

06/05/2022 17:27
Mega centro Amazon nelle Marche, si accelera: il Comune approva la variante

Mega centro Amazon nelle Marche, si accelera: il Comune approva la variante

Con una delibera di giunta, il Comune di Jesi (Ancona) ha approvato poco fa una variante urbanistica che potrebbe riprendere le fila dell'insediamento di un hub logistico Amazon da 60mila mq in zona Interporto Marche, rimasto al palo dopo l'interruzione dei rapporti tra il centro intermodale e Scannell, sviluppatore del progetto per conto del gigante dell'e-commerce. L'atto dà seguito alla richiesta del nuovo cda di Interporto Marche spa (formato dagli imprenditori Massimo Stronati, Roberta Fileni e dal segretario di Confartigianato Gilberto Gasparoni), che lunedì, pochi giorni dopo il suo insediamento, ha invitato il Comune ad avviare la procedura urbanistica per accogliere il polo logistico. "Abbiamo adottato la variante per favorire l'insediamento di questo centro di smistamento che dovrebbe essere utilizzato da una grande società internazionale di e-commerce", ha dichiarato  il sindaco di Jesi, Massimo Bacci. "Essendo una variante voluta da privati - ha chiarito - abbiamo atteso il consenso di tutti i soggetti interessati. A questo punto sarà Interporto che dovrà chiarire la posizione contrattuale con chi svilupperà la struttura. Da parte nostra, abbiamo fatto la procedura amministrativa necessaria affinché il sito sia ripreso in considerazione per il polo logistico". Il Comune di Jesi fa sapere che si dovranno comunque attendere 50 giorni tra l'adozione della variante e l'approvazione dell'atto per le eventuali osservazioni.  

05/05/2022 09:21
Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

«L'interesse del mercato russo per le scarpe italiane, e per quelle marchigiane in particolare, è immutato, ma il problema è come evadere i pagamenti degli ordini che sono stati portati a casa». Ad affermarlo è il vicepresidente di Assocalzaturifici Valentino Fenni, tracciando un bilancio dell'Obuv di Mosca, una delle più grandi fiere internazionali di calzature e pelletterie, a cui hanno partecipato una cinquantina di imprenditori italiani, nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, suscitando non poche polemiche. Il settore chiede al governo "misure immediate e straordinarie". «Dobbiamo solo sperare che la guerra finisca al più presto» - aggiunge Luca Guerrini, amministratore di Blue star che produce scarpe da uomo a Montegranaro (Fermo), che parla di "un blocco insormontabile" per i pagamenti. «Partiamo ad esempio dagli acconti che devono versare su un ordinativo - spiegano Fenni e Guerrini - In genere si versa il 20-30% così che le nostre aziende possono avviare la produzione.» «Il punto - proseguono i due imprenditori - è che i clienti russi vanno sì nelle loro banche ed effettuano il bonifico, ma la transazione viene bloccata negli istituti di credito italiani e spesso rifiutata e rispedita al mittente. In questo modo i russi si trovano per alcune settimane senza la loro liquidità e noi in attesa di una transazione che praticamente sempre non va a buon fine, col risultato che la commessa viene bloccata e quindi persa» «Tutto questo - concludono Guerrini e Fenni - rischia di farci perdere per sempre i nostri clienti», e nel frattempo «Turchia e Cina su tutti sono pronti a subentrare, dato che loro non applicano alcuna sanzione e le transazioni tra questi Paesi e la Russia sono ammesse.»  (fonte ANSA)

02/05/2022 17:10
Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Aumento del costo delle materie prime, guerra in Ucraina, blocco dell’export e gestione post pandemica. Col rischio concreto di una macelleria sociale che possa coinvolgere il Paese in autunno, quando saranno tangibili sulla popolazione i primi effetti diretti del conflitto nell’est Europa. Sarà un primo maggio segnato più dalla fine delle restrizioni che dai festeggiamenti dei lavoratori italiani. Per quanti sul proprio lavoro possano ancora continuare a fare affidamento. Tralasciando mondi sommersi e ormai dimenticati da poco lungimiranti piani industriali: lotta alla precarietà, attenzione ai giovani e sostegni alle partite Iva. “Sarà necessario ripartire da loro e dai successi ottenuti in regione con le vertenze sindacali Indelfab, Caterpillar e iGuzzini, che hanno dimostrato quanto sia necessaria l’interlocuzione tra parti sociali e aziende”, spiega Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche eletto a maggioranza lo scorso 26 aprile. Non usa il politichese e questo è già un merito per Santarelli, fermano di nascita e una vita spesa nella CGIL: “Siamo consapevoli delle difficoltà alle quali stanno andando incontro aziende e lavoratori e il rischio reale è quello di una campagna di licenziamenti di massa in autunno. Ma dobbiamo intervenire prima. I segnali che arrivano dalla tenuta sociale delle Marche sono preoccupanti. Crediamo nell'effetto positivo della fine delle restrizioni. Ma abbiamo anche delle richieste da fare al Governo”. “Lo scostamento di Bilancio deve essere sostanziale e al momento non c’è sintonia con Draghi. A livello regionale poi non abbiamo incontrato nessuna disponibilità al dialogo. Riteniamo plausibile anche un prelievo una tantum sulle aziende che hanno fatturato molto durante la pandemia, perché non tutte sono andate in crisi”, aggiunge Santarelli.  Una crisi che si riflette sulle categorie più deboli. 170.000 sono gli iscritti della CGIL nelle Marche, solo il 19% gli under 35. Un dato che risente però dell’ampia presenza di pensionati e che fa crollare la percentuale di giovani iscritti “ad una cifra realistica vicina al 10%”.  Un gap che spiega la mancanza di fiducia delle nuove generazioni, costrette troppo spesso allo sfruttamento: “Sono oltre 1000 le tipologie di contratti lavorativi esistenti, 280 quelli firmati dai sindacati: comunque una enormità. E nel frattempo ci interroghiamo sul salario minimo. Ma non vogliamo che il contratto sia solo salario rinunciando ai diritti”.Un quadro nel quale aumentano anche gli infortuni sul lavoro fra i più giovani: “La precarietà è un dettaglio di non poco conto, soprattutto quando i ragazzi sono costretti magari a cambiare dieci lavori in poco tempo. Solo nel primo bimestre 2022, c’è stato un aumento dell’11%: si tratta di un trend che continua a crescere”.  In questo contesto regionale, troppo poco si continua a puntare sulla formazione: “Su questa le aziende dovrebbero investire, ma sembra non vi sia margine di trattativa al momento. E i periodi ai quali andiamo incontro rischiano di essere molto bui e non certo propizi per riforme a più riprese richieste al Governo centrale”.  

01/05/2022 09:00
1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

Che esistesse una grave crisi di rappresentanza, era fatto noto da tempo. Nel corso degli ultimi 30 anni i sindacati dei lavoratori hanno lentamente deposto le loro bandiere – un tempo alzate al vento insieme a chi scendeva in piazza a gridare di “rivendicazioni, tutele e dignità” – tendendo sempre più alla ricerca di una conciliazione nei confronti del potere politico. Per i primi – i lavoratori – l’urgenza oggi verte fra l’inaccettabilità delle condizioni di contratto e la ricerca di un impiego stabile. Per i secondi – il governo e i partiti politici – le priorità si sono facilmente ridimensionate negli ultimi due anni, filtrandole con giustificazioni relative alla pandemia da Covid 19 (ieri) e allo scoppio della guerra in Ucraina (oggi) con tutte le conseguenze del caso: in primis, caro energia e dei materiali. Ragioni da vendere da entrambe le parti, che però incontrano il loro comun denominatore nelle scelte del passato. Quelle legate agli accordi nati dopo la costituzione nel secolo scorso del Mercato europeo comune , e alle successive svalutazione della Lira, crescita dell’inflazione, e alle inevitabili manovre d’emergenza messe in campo. Nel frattempo, la moneta di scambio era ufficialmente diventato il debito pubblico. Dalla fine degli anni ’80, la crisi economico finanziaria italiana – determinata anche dai significativi dissesti sociali e politici – diventa fatto conclamato: i prezzi al consumo aumentano, la Lira ha perso la sua forza, l’Euro diventa “l’unica soluzione”. Almeno per ritardare gli effetti più drammattici della suddetta crisi: dal 2002 il PIL italiano subisce una delle sue massime crescite nella storia (+109%), anche se drogata dal credito facile e dall’indebitamento perenne assunto come nuovo stile di vita. Con la crisi "esogena" del 2008 – ovvero imputabile agli errori americani, con conseguenze che hanno coinvolto il resto del mondo -, l’Italia paga a caro prezzo le sue carenze strutturali, subendo nel giro di 4 anni un drastico calo del Prodotto Interno Lordo (-12,8%). Gli effetti sull’economia e, soprattutto, sul mercato del lavoro sono inevitabili: le risorse originariamente destinate, fra gli altri, a sollecitare l’occupazione – con agevolazioni, riforme, regolarizzazione dei contratti, revisioni dell’impianto normativo riguardo garazie e tutele - vengono ricollocate per fronteggiare lo stato di apnea delle imprese e quindi mantenere il nostro Paese competitivo sul mercato europeo.   Il tasso d’impiego, per capirci, in 10 anni scende del 60%. L’evoluzione delle lotte sindacali, a questo punto, vengono rielaborate, anzitutto in virtù di quel diritto inalienabile proprio di ogni singolo individuo ad ambire a un’aspettativa di vita dingitosa, che passa in necessariamente per il lavoro. Questo vale in un Paese che si reputi socialmente sano (si rimanda qui all’art. 4 della Costituzione). Ma arrivando ai giorni nostri, il dato che risalta maggiormente oggi è quello relativo al tasso di povertà: + 15% negli ultimi 5 anni, pari a 11 mln di persone a rischio. Fanno capo a questo bacino, secondo gli ultimi dati INPS e ISTAT del 2022, circa 3 mln di precari. E non basta una crescita delle assunzioni del 46% a fare da tampone, se contemporaneamente le cessazioni dei rapporti di lavoro superano il 50%. Questo perché a mancare sono, acnora una volta, le dovute garanzie. Nelle Marche, questi dati nazionali si traducono con un 17° posto in classifica per l’incidenza di assunzioni stabili sul totale, e con un primo posto per quel che riguarda i contratti intermittenti (il cosidetto “lavoro su chiamata”). Inoltre, il 90% dei nuovi rapporti di lavoro è oggi a vario titolo precario – le formule contrattuali preferite sono quelle “a termine” – accompagnato da un +11% solo nel primo bimestre del 2022 degli infortuni sul lavoro (dove rientrano anche le cosidette “morti bianche”). A impressionare, su quest’ultimo dato, è l’aumento di un +49% relativo ai giovani under 19: difficile non riflettere sulle profonde mancanze relative alla modalità “alternanza scuola-lavoro”. In ultimo, va considerata la nuova Legge di bilancio, rispetto alla quale i sindacati sembrano aver trovato terreno comune con le priorità di governo per quanto riguarda “le misure pensionistiche” (dove però pesano i contributi versati in almeno 38 anni di lavoro), “gli ammortizzatori sociali” (che dovrebbero sopperire all’aumento della disoccupazione), “gli sgravi contributivi” (che favoriscono i pochi contratti a tempo indeterminato) e “il rifinanziamento del reddito di cittadinanza” (punto sul quale il dibattito politico si infuoca maggiormente). Ancora una volta misure tampone, più che vere e proprie riforme. “Emerge un sistema economico fragile e inadeguato ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte – aveva dichiarato a inizio anno Rossella Marinucci, segretaria di CGIL Marche - a partire dagli investimenti del PNRR e dalla nuova programmazione europea. Un sistema incapace di affrontare le trasformazioni tecnologiche, ambientali ed energetiche  investendo innanzitutto sul lavoro, la sua qualità e le competenze da valorizzare. Una ripresa che, per lavoratrici e lavoratori delle Marche, si traduce in contratti non stabili, part-time e frammentati, in lavoro polverizzato e precario. La ripresa in atto sarà effimera e lo sviluppo apparente se non incardinati nella qualità del lavoro e dell’occupazione: su questo terreno le Marche si giocano il futuro”.

30/04/2022 10:00
Offerte di lavoro del 29 aprile: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Offerte di lavoro del 29 aprile: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore moda un/a IMPIEGATO/A AMMINISTRATIVO CONTABILE / ADDETTO CONTROLLO DI GESTIONE (cod. annuncio Conf 306). La risorsa si occuperà di predisporre la reportistica di controllo di gestione, budget, rendicontazione consuntiva, analisi scostamenti, pianificazione finanziaria e flussi di cassa. Si richiede precedente esperienza nella mansione, buona conoscenza della lingua inglese, diploma in ragioneria e/o laurea in discipline economiche, buone abilità informatiche di base, eventuale conoscenza di gestionali di contabilità (preferenziale). Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda della provincia di Macerata una SEGRETARIA DI DIREZIONE (cod. annuncio Conf 307). Si richiede diploma o titolo di studio superiore (laurea), ottima conoscenza della lingua italiana sia scritta sia parlata, buona conoscenza della lingua inglese, dimestichezza con i principali strumenti informatici. Gestione e organizzazione agenda, meeting e disponibilità a eventuale partecipazione a fiere una/due volte l’anno. Completano il profilo cortesia, flessibilità, predisposizione al rapporto con il pubblico, precisione e puntualità. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore trasporti un/a IMPIEGATO/A CONTABILE AMMINISTRATIVO (cod. annuncio Conf 308). La risorsa si occuperà di contabilità, fatturazione e pratiche amministrative. Si richiede diploma di ragioneria e buona conoscenza di excel. Preferibile precedente esperienza nella mansione. Si valutano anche candidati senza esperienza disponibili e volenterosi. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda della provincia di Macerata un/a IMPIEGATO/A CONTABILE AMMINISTRATIVO (cod. annuncio Conf 309). Si richiede diploma di ragioneria e conoscenze informatiche avanzate. Preferibile precedente esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY). Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

29/04/2022 18:01
Fondo Aree Sisma, via libera ai primi 180 milioni di euro per le imprese: ecco come fare richiesta

Fondo Aree Sisma, via libera ai primi 180 milioni di euro per le imprese: ecco come fare richiesta

Cento ottanta milioni di euro messi a disposizione delle imprese dell’Appennino centrale colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 previsti dal Fondo complementare Aree Sisma 2009-2016 e destinati a finanziare lo sviluppo del territorio ed accompagnare la ricostruzione.  E’ questo quanto stabilito con l’approvazione dei primi due bandi per la ricostruzione, in parte, anche dell’entroterra maceratese. I fondi approvati risultano essere aggiuntivi rispetto a quelli già inseriti nel Pnrr nazionale e la loro pubblicazione in gazzetta ufficiale, in attesa della notifica alla Commissione europea, dovrebbe avvenire entro il mese di maggio.  A far parte della Cabina di Coordinamento integrata che ha messo a disposizione i primi 180 milioni di euro per le imprese, per un totale di 600 milioni stanziati, il Commissario straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini insieme con Carlo Presenti, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i rappresentanti dei sindaci dei crateri e i Presidenti delle quattro Regioni colpite, con il capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande. Le risorse di questi bandi sono destinate ai Contratti di Sviluppo di carattere industriale, delle attività turistiche o per la tutela ambientale nelle aree colpite dal sisma. Tra i possibili aiuti il finanziamento agevolato, il contributo in conto impianti e il contributo diretto alla spesa, da definire sulla base dei singoli progetti.   Nello specifico i bandi, con le relative Ordinanze, riguardano la misura B1.1 del Fondo Complementare, denominata “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziari” e che stanzia 80 milioni di euro per progetti d’investimento di almeno 20 milioni, ridotti a 7,5 milioni per quelli che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e il turismo.   Il bando per le misure B2.1 e B3.3 finanzia con 100 milioni programmi di sviluppo unitari proposti da una singola impresa o da una rete di imprese, composti da uno o più progetti d’investimento, tra 1,5 e 20 milioni di euro, a carattere produttivo o ambientale. Tali programmi possono ricomprendere progetti di ricerca, innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, e anche iniziative di consolidamento, rafforzamento, riposizionamento e crescita per le imprese che già avevano sede nel cratere prima del terremoto.   Una parte dei fondi del bando è riservata al finanziamento di progetti per il riciclo delle macerie da sisma, anche tramite l'acquisto di macchinari, in un'ottica di economia circolare, in modo da ridurre al minimo il costo di smaltimento dei materiali che risultano dalle demolizioni e migliorarne la gestione, con incentivi a progetti di valore compreso tra 1 e 3 milioni di euro.   “La decisione assunta rappresenta il primo importante passo della strategia di sostegno all’economia dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016 - ha detto il Commissario Legnini -. Firmerò le ordinanze nei prossimi giorni e dopo la notifica all’Unione europea e la pubblicazione dei bandi le imprese avranno a disposizione una grande opportunità per generare crescita e posti di lavoro”. 

22/04/2022 17:00
Macerata fra le prime per il reddito 2020. Ma con la guerra, la crisi per aziende e famiglie sarà nera

Macerata fra le prime per il reddito 2020. Ma con la guerra, la crisi per aziende e famiglie sarà nera

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Mef riferiti al reddito medio nazionale 2020, le Marche si sono posizionate a metà della classifica (13° posto), confermando una stima di 20.390 euro (20.530 nel 2019) e 1.115.892 contribuenti dichiarati. Andando ad esaminare i singoli capoluoghi di provincia, Macerata (20.866) si attesta al secondo posto subito dopo Ancona (21.920), seguita da Pesaro (20.645), Ascoli Piceno (19.919) e Urbino (19.672). In generale, il reddito italiano ammontava alla fine dell’anno della pandemia a 865,1 mld di euro, ovvero -19,4 rispetto all’anno precedente. Una contrazione prevedibile, e che al tempo costrinse l’economia ad uno stop traumatico, attutito in parte da alcuni degli interventi messi in campo dal governo, come ad esempio i famosi “ristori”. Ciononostante, la flessione percentuale ha interessato tutti gli aspetti maggiormente rilevanti: oltre ai contribuenti (-0,8%), a calare sono sati anche imprese (-11%), autonomi (-8,6%), e Irpef (-3,5%). Senza tenere conto, naturalmente, dei 3.546 evasori fiscali contati nel 2020, e che sono costati allo Stato (e quindi agli italiani)  circa 80 mld di euro. Ma se gli effetti più devastanti della pandemia sono stati in qualche modo scongiurati, a preoccupare nell’imminente futuro sono quelli relativi alla crisi energetica, al rincaro dei materiali e alla guerra russo-ucraina. Consapevoli del fatto che il vero motore dell’economia marchigiana è rappresentato dal settore delle piccole e medie imprese e del commercio, l’ipotesi di un drastico calo del Pil regionale appare sempre più realistico. Con conseguenze inevitabili per il reddito medio annuale. Nel 2020 il prodotto interno lordo si era già ridotto dell’8,8% nelle Marche, registrando una maggiore contrazione nel comparto degli investimenti (-10,6% a fronte del -9,1%) e delle le esportazioni (-11,2%). Contemporaneamente, l’attività produttiva aveva registrato una flessione del 13,5% rispetto al 2019, risultato peggiore di quello rilevato a livello nazionale (-11,6%). Con le sanzioni messe in campo nelle ultime settimane dall’UE nei confronti della Russia, il quadro generale  è destinato a peggiorare: a testimoniarlo sono i dati del primo trimestre diffusi da Confartigianato “Macerata-Ascoli Piceno- Fermo”. L’ultimo questionario, in particolare, ha interessato un campione di imprese, provenienti per il 65,4% dal Maceratese, per il 20,5% dal Fermano, per il 14,1% dall’Ascolano. Il settore più rappresentato è quello della moda (22,2%), seguito da edilizia, impiantisti, ristorazione, trasporti, autoriparazione. Per il 93,8% degli intervistati la crisi generata dalla guerra Russia-Ucraina e le conseguenti sanzioni UE stanno avendo un impatto diretto o indiretto sulla propria azienda, comportando per l’85,2% degli imprenditori l’aumento dei costi di energia e gas, per il 44,4% mancati incassi e per un 35,8% un calo del fatturato in termini d’export. A questo va ad aggiungersi l’aumento del costo delle materie prime e bloccando la produttività.  Proiettando questi dati sull’intera regione, le conseguenze future saranno: calo dell’occupazione, licenziamenti, investimenti congelati, calo della produttività, crisi ulteriore del binomio domanda-offerta (sia per le assunzioni, sia per il commercio), difficoltà sostanziali per le aziende (sempre più incerte sul futuro, compresi gli investimenti del Pnrr) e, dunque, per le famiglie che saranno sempre più portate a risparmiare sui consumi energetici e sui beni di prima necessità.

21/04/2022 10:00
Guerra Russia-Ucraina, oltre il 93% degli imprenditori è scettico sulle sanzioni: "Ci hanno danneggiato"

Guerra Russia-Ucraina, oltre il 93% degli imprenditori è scettico sulle sanzioni: "Ci hanno danneggiato"

Le conseguenze della guerra Russia-Ucraina sono sempre più pesanti anche sul nostro paese. Le azioni intraprese a livello internazionale si stanno rivelando un boomerang molto pericoloso per la nostra economia e le sanzioni contro la Russia iniziano ad impattare pericolosamente sull’intero sistema nazionale e locale. Ne sono convinti gli imprenditori del territorio, che hanno risposto ad un questionario anonimo che è stato nei giorni scorsi proposto agli associati di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo. Un modo per cercare di far chiarezza su di una domanda: le misure adottate sono davvero efficaci? Il questionario ha interessato un campione di imprese, provenienti per il 65,4% dal Maceratese, per il 20,5% dal Fermano, per il 14,1% dall’Ascolano. Il settore più rappresentato è quello della moda (22,2%), seguito da edilizia, impiantisti, ristorazione, trasporti, autoriparazione. Per il 93,8% degli intervistati la crisi generata dalla guerra Russia-Ucraina e le conseguenti sanzioni UE stanno avendo un impatto diretto o indiretto sulla propria azienda, comportando per l’85,2% degli imprenditori l’aumento dei costi di energia e gas, per il 44,4% mancati incassi e per un 35,8% un calo del fatturato in termini d’export (gli intervistati potevano dare più risposte multiple alla domanda, nda). Tra le altre considerazioni, si evidenzia come le sanzioni stiano aggravando l’aumento del costo delle materie prime e bloccando la produttività.  Le sanzioni sono di qualche aiuto alla questione russa-ucraina? No per il 55,6% degli intervistati, sì per il 16%, mentre un 28,4 % non sa rispondere alla domanda. Quanto all’occupazione, un 38,3% degli imprenditori che hanno partecipato al questionario avevano previsto imminenti assunzioni di personale, ma hanno dovuto rinunciarci per l’effetto boomerang delle sanzioni. Un 27,1%, inoltre, prevede una riduzione del personale per gli stessi motivi (il 34,6% al momento non lo sa, mentre il 38,3% impiegherà gli stessi lavoratori). Infine, il 66,7% degli intervistati rinuncerà a qualche investimento programmato nella sua azienda (es. macchinari, attrezzature, ecc.) per gli effetti della guerra e il 29,6% ricorrerà ad ulteriori forme di finanziamento o sostegno alla liquidità a causa delle sanzioni. “Come avevamo già evidenziato nei giorni scorsi, le sanzioni stanno avendo conseguenze disastrose a livello economico – il commento del presidente Enzo Mengoni. – I nostri imprenditori ci hanno espresso tutto il loro malcontento e le preoccupazioni, perché la strada intrapresa sta aggravando quella crisi già partita con lo scoppio della pandemia”. “Ovviamente anche loro, come tutti, sono profondamente scossi da questa guerra insensata e scellerata, ma le azioni da introdurre per fermare il conflitto devono essere ben ponderate. Nel recente convegno dedicato alla moda, gli operatori hanno rimarcato quanto le sanzioni stiano impoverendo il sistema produttivo, visto che le Marche sono tra i principali territori che esportano in Russia.  Sotto il profilo dell’export, è fondamentale riprogrammare sinergie tra pubblico e privato per intercettare nuovi mercati e proprio nel corso del convegno è stato fatto un importante passo avanti: qui, erano presenti diversi parlamentari marchigiani, che hanno ribadito la volontà di creare una task force per rilanciare l’economia. Quanto al caro bollette, per calmierare i prezzi bisogna sia intensificare quelle relazioni internazionali che vadano a ridurre la dipendenza dal gas russo, sia incentivare energie alternative, dando finalmente respiro alla tanto invocata riconversione green”.                                                                                                                                                  

20/04/2022 16:09
Business communication, corso di formazione per i giovani di Confindustria

Business communication, corso di formazione per i giovani di Confindustria

Nella splendida cornice delle colline civitanovesi, presso il Navitas Coliving, si è svolto il corso di approfondimento sulla business communication rivolto ai giovani imprenditori maceratesi. Il corso, a cura della voice and talent coach Sabina Bonardo, ha l’obiettivo di affinare e perfezionare le dinamiche comunicative interne ed esterne all’impresa, individuando le modalità più efficaci adatte alle  diverse circostanze e a qualunque pubblico (collaboratori, fornitori e clienti). Il presidente Alessio Castricini, che ha organizzato l’evento insieme agli altri componenti del Consiglio Direttivo, ha ringraziato i numerosi giovani imprenditori che hanno partecipato, nel suo intervento iniziale ha ribadito “come la corretta comunicazione sia uno degli strumenti imprescindibili per migliorare la gestione del team e garantire il successo aziendale”, ha ricordato inoltre che una delle finalità del Gruppo “è di contribuire ad una formazione ampia e continua dei giovani imprenditori”.

15/04/2022 13:28
Moda e guerra Russia-Ucraina: Confartigianato: "Necessarie misure per affrontare la crisi"

Moda e guerra Russia-Ucraina: Confartigianato: "Necessarie misure per affrontare la crisi"

“Moda, come affrontare la crisi russo-ucraina. Progetti, strategie e programmi per superare l’emergenza”. Questo il titolo dell’importante convegno che si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 14 aprile all’Auditorium della sede di Confartigianato a Macerata. Un’occasione per gli imprenditori per relazionarsi con il presidente nazionale della Moda di Confartigianato Fabio Pietrella e la presidente regionale Confartigianato Moda Moira Amaranti. Con loro, il presidente ed il segretario di Confartigianato Marche Emanuele Pepa e Gilberto Gasparoni, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli. Il convegno è stato coordinato da Giorgio Menichelli, segretario generale Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, con il saluto di Enzo Mengoni, presidente interprovinciale Confartigianato. Tra gli ospiti anche i parlamentari delle Marche onorevoli Mauro Lucentini,  Mirella Emiliozzi, Lucia Albano, i senatori Giuliano Pazzaglini, Francesco Verducci e il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili. La guerra in Ucraina sta coinvolgendo in pieno il comparto moda, primo settore di export in Russia per le Marche, un comparto che conta 4.240 micro e piccole imprese con 24.374 addetti. La nostra, infatti, è la seconda regione in Italia per peso dell’export della Moda in Russia sul valore aggiunto regionale, pari allo 0,30%, ma al contempo la Moda è l’unico comparto della manifattura con esportazioni che rimangono inferiori al livello 2019, con una flessione ancora consistente pari al -18,1%. A livello provinciale, la Moda registra una diminuzione generalizzata rispetto al precrisi del 2019, anche se le province di Pesaro e Urbino con il -5,7% e di Macerata con il -9,9% mantengono la flessione al di sotto della doppia cifra percentuale. Ancona è al -18,8%, Ascoli Piceno -24,5%, Fermo -23,5%. La Moda è comunque il primo comparto per esportazioni in Russia delle Marche, con vendite nel 2021 pari a 115,6 milioni di euro (37,6% del totale). Le conseguenze del precedente conflitto russo-ucraino di otto anni fa, con le prolungate sanzioni economiche alla Russia, si sono però scaricate sulle esportazioni verso il paese che, tra il 2013 e il 2021, cumulano nelle Marche una perdita del 57,6%. Tra le province maggiormente esposte sul mercato russo, l’export della Moda in Russia supera il punto percentuale del valore aggiunto del territorio a Fermo con 1,47%, poi Macerata con 0,52%, Ascoli Piceno con lo 0,13% del valore aggiunto, Ancona con lo 0,06% e Pesaro e Urbino con lo 0,05%.  Tornando al peso del comparto, nelle Marche sono 5.387 le imprese attive della Moda, in diminuzione del 5,7% rispetto al 2019, pari a 328 imprese in meno; le diminuzioni oltre la media si registrano a Fermo con il -6,7% (pari a 157 imprese in meno) e a Macerata con il -8,3% (pari a 125 imprese in meno). Quindi Ancona con il -2,7% (pari a 20 imprese in meno), Pesaro e Urbino con il -2,4% (meno 16 imprese) e Ascoli Piceno con il -2,1% (meno 10 imprese). Dal punto di vista dell’occupazione la quota degli addetti delle MPI della Moda nelle Marche è il 5,5% rispetto agli occupati di tutti i settori, al secondo posto in Italia con 3,7 punti percentuali in più rispetto alla media italiana, pari all’1,8%. Nel confronto con le altre province italiane, gli addetti delle MPI della Moda sono un quinto (20,3%) a Fermo, secondo posto in Italia, superato solo dal 34,8% di Prato; le altre province marchigiane superano tutte la media nazionale: Macerata con il 7,0%, Ascoli Piceno con il 2,7%, Ancona con il 2,6% e Pesaro-Urbino con il 2,2%.  “Questa crisi sta costando tantissimo al settore Moda - le parole del presidente nazionale Fabio Pietrella - dal 2014 circa sette miliardi di euro. Abbiamo ribadito la necessità della convocazione del Tavolo Moda per un focus sulle Marche e sulle altre regioni che lavorano nel comparto, perché siamo a rischio desertificazione dell’intera filiera. È il momento giusto per mettere i territori in condizione di poter sopravvivere. Il futuro è incerto, i risultati dipendono da politiche nazionali". "Servono, intanto, risorse urgenti sul medio periodo, sistematiche, perché per andare oltre a questa crisi non bastano contributi “usa e getta”. Bene, ad esempio, una decontribuzione almeno del 50% sulla prototipia, così come la decontribuzione sul costo del lavoro. Abbiamo, insomma, bisogno di una “rotta”. Stiamo già avviando un potenziamento della digitalizzazione delle imprese per ovviare al movimento delle persone (fase iniziata in epoca Covid) e, quanto ai nuovi mercati, servono azioni diplomatiche per incontrare altri sbocchi, che vanno cercati da un punto di vista ministeriale”. “La totale cancellazione del mercato russo è un gravissimo problema - ha proseguito la presidente regionale Amaranti - basti solo pensare che tale mercato copriva per alcune imprese anche l’80% della produzione. La Russia rappresentava un export cruciale, corposo, solvente, amante del Made in Italy, dove quindi era “facile” per noi operare". "Ora stiamo riorganizzandoci ma, purtroppo, questo non avverrà nel breve periodo, perché i nostri prodotti sono di alta fascia e di elevata capacità manifatturiera, con veri brand stimati all’estero: servono quindi buyer capaci di apprezzare la nostra qualità. Stiamo intanto facendo scouting per individuare i paesi dove inviare i nostri prodotti, riorganizzando il comparto commerciale per sopperire alla perdita di un sistema come quello russo. Per fare questo bisogna anche consolidarsi nelle fiere internazionali, perché il nostro prodotto va fatto conoscere anche di persona”. Ma, ha avvertito Amaranti, “il rischio licenziamenti c’è: gli imprenditori non vogliono arrivare a tanto, ma devono mantenere una data capacità produttiva. Ai rappresentanti della politica chiediamo di ascoltare la nostra voce, perché abbiamo bisogno di quegli strumenti che in passato non ci sono stati concessi. Ora le nostre aziende stanno subendo le sanzioni, quindi speriamo sia il momento giusto per orientarci verso una decontribuzione del costo del lavoro, una diminuzione dei costi di tipo fiscale e una moratoria sui finanziamenti. Le aziende si sono già indebitate per la pandemia, ora non possono ulteriormente indebolirsi. Bisogna alleggerire il peso, trovando strumenti per nuova liquidità”.

14/04/2022 19:33
Offerte di lavoro del 14 aprile: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Offerte di lavoro del 14 aprile: Confindustria ricerca tre figure professionali. Ecco quali

Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore moda un impiegato/a contabile amministrativo (cod. annuncio Conf 303). La risorsa si occuperà prevalentemente di contabilizzare le bolle doganali e le fatture import. Il candidato ideale ha maturato esperienza nella mansione, ha una buona conoscenza della lingua inglese, del Pacchetto Office e del programma Dmoda. Si richiede diploma di ragioneria e/o laurea in discipline economiche. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro  (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) Confindustria Macerata ricerca, inoltre, per azienda operante nel settore moda un addetto/a alle spedizioni (cod. annuncio Conf 304). La risorsa si occuperà di preparazione documenti,  organizzazione e gestione spedizioni come supporto alla logistica out. Si richiede diploma di ragioneria e/o laurea triennale, pregressa esperienza nella mansione di almeno 1/3 anni, buona conoscenza e uso degli strumenti informatici e del programma Dmoda. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro  (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) Confindustria Macerata ricerca per azienda operante nel settore moda un/a responsabile amministrativo (cod. annuncio Conf 305).  La risorsa riporterà direttamente al CFO e alla proprietà e si occuperà di attività amministrative compreso il bilancio di esercizio e controllo di gestione. Si richiede laurea in discipline economiche e pregressa esperienza in società di Revisione. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro  (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY) I presenti annunci sono rivolti ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

14/04/2022 17:59
"Desertificazione bancaria": in 10 anni nelle Marche -40% di sportelli e personale

"Desertificazione bancaria": in 10 anni nelle Marche -40% di sportelli e personale

Nelle Marche, tra il 2011-2021, il numero degli addetti del settore credito sono diminuiti di oltre il 40% (dato nazionale pari al 16%) passando da 9.068 a 5.428 addetti; gli sportelli sono scesi del 40% (rispetto al 35% nazionale) da circa 1.200 a 715. Il quadro si evince dal rapporto statistico "Banche e istituzioni finanziarie: articolazioni territoriale" della Banca d'Italia. Nel 2021 il dato Marche è stato ancora più pesante: la rete degli sportelli è diminuita del 9,5%, a fronte di una riduzione nazionale del 7,8%, e peggiore è stata la diminuzione del personale che si è ridotto del 11,64%, contro un dato nazionale del 2%. I Comuni serviti da banche erano 213 nel 2011 ed ora sono rimasti 177 (meno 17%) sui 225 comuni della regione Marche; una copertura che passa da oltre il 90% al 78% a fine 2021. "Questo fenomeno è ormai conosciuto come desertificazione bancaria", commenta Federico Sora, segretario generale Fisac Cgil Marche. "Anche i dati dei prossimi piani industriali delle aziende bancarie in corso, ed in proiezione per il 2025, prevedono ulteriori tagli sia al personale che al numero degli sportelli nei territori. Infine si evidenzia, ancora una volta, che la desertificazione colpisce in particolare le zone montane e quelle interessate dal sisma del 2016 con inevitabili ripercussioni sul già faticoso processo di ricostruzione. C’è Una preoccupante diminuzione è prevista dal Piano del gruppo Intesa Sanpaolo, ormai diventata la banca più presente nelle Marche, che ridisegnerà il modello di banca con una sempre maggiore rilevanza della banca digitale e online rispetto alle strutture fisiche nei territori, applicando in maniera "spinta" un modello ampiamente adottato in tutte le banche italiane". "La Fisac e tutta la Cgil delle Marche opereranno - dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche - affinché nei prossimi confronti sindacali e nei piani industriali delle aziende e gruppi bancari si affronti il problema della desertificazione".  

14/04/2022 16:12
Vertenza Caterpillar, raggiunto accordo: 103 operai passano a IMR-Industrialesud Spa

Vertenza Caterpillar, raggiunto accordo: 103 operai passano a IMR-Industrialesud Spa

Nel tardo pomeriggio di mercoledì si è svolto un nuovo incontro online per la vertenza Caterpillar, che riguarda la procedura di licenziamento di 189 operai dello stabilimento di Jesi per la produzione di pistoni idraulici per macchine di movimentazione terra. In collegamento l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi con la dirigenza dell’azienda, i sindacati dei lavoratori e i rappresentanti della IMR-Industrialesud Spa, l’azienda italiana che ha dimostrato interesse all’acquisizione dello stabilimento marchigiano e che fornisce prodotti e soluzioni per esterni e per interni auto e truck. La riunione si è conclusa, in serata, con un accordo che prevede il passaggio di 103 operai a IMR-Industrialesud Spa, con due anni di cassa integrazione. "Dopo mesi di trattative, in cui la Regione Marche ha sempre tenuto un atteggiamento collaborativo, ma estremamente deciso nel pretendere l’interessamento del Mise e poi nel far coincidere le esigenze delle parti per raggiungere un accordo, siamo arrivati alla conclusione – il commento dell’assessore Aguzzi -. Per tutto il lavoro svolto, al fine di arrivare a questo importante obiettivo, mi dico fortemente soddisfatto: questi mesi di grande impegno per tutto il mio assessorato hanno portato alla conferma delle attività lavorative per tutti coloro che hanno aderito all’accordo, la maggior parte dei lavoratori; per chi invece ha deciso di non aderire ci sarà un accompagnamento di uscita tramite cassa integrazione, Naspi e incentivo". "Oltre a questo, la mia soddisfazione deriva dal fatto che una realtà produttiva storica e radicata nel tessuto sociale ed economico di Jesi, derivata dalla ex Sima Industrie poi diventata Caterpillar, possa continuare a mantenere la sua presenza anche se con una attività diversa: sarebbe stata una amara sconfitta avere invece un capannone vuoto nella zona industriale della città. Infine, voglio dimostrare il mio compiacimento per il rientro nella nostra regione di un’attività che era stata precedentemente delocalizzata in Polonia e che la ditta IMR ha deciso di riportare in Italia, nel sito di Jesi”, conclude Aguzzi.     

14/04/2022 12:42
Matelica, nuovo stabilimento A  Merloni: "L'azienda ha saputo innovarsi, è un punto di riferimento"

Matelica, nuovo stabilimento A Merloni: "L'azienda ha saputo innovarsi, è un punto di riferimento"

Il presidente della sezione Metalmeccanici di Confindustria Macerata Giovanni Faggiolati, insieme al funzionario Giuseppe Carelli, ha visitato il nuovo stabilimento A. Merloni di Matelica, incontrando l’Amministratore Unico Paolo Sparvoli. “La storica ditta fondata nel 1954 da Antonio Merloni, è la prima azienda europea produttrice di bombole per lo stoccaggio di GPL. La sua produzione verticale (dal coil al prodotto finito) e completamente automatizzata le ha consentito  in breve tempo di diventare leader europeo indiscusso. Nel 1970 Merloni decide di ampliare il proprio product range implementando la produzione di serbatoi, inizialmentedi ridotte capacità per arrivare a 12.500 litri”, si legge in una nota. “Con la nomina di Paolo Sparvoli ad amministratore unico la società è stata proiettata verso il futuro con la creazione di nuovi asset strategici, adottando una visione che prevede il presidio di nuovi mercati emergenti, la ripartizione delle competenze e delle autonomie attraverso un nuovo management team e un moderno processo di delega”. “Un nuovo stabilimento di 18.000,00 mq e un impianto di verniciatura a polvere per aumentare la produttività nel rispetto e nella tutela dell’ambiente sono solo i primi recenti asset della gestione innovativa, che contestualmente fissa target qualitativi molto elevati, con l’obiettivo di migliorare continuamente la performance”. “Un gruppo di ingegneri è deputato alla ricerca costante di nuove soluzioni tecnologiche che garantiscono alla Merloni la necessaria innovazione, la reattività e flessibilità verso un mercato in costante evoluzione, in un ambiente  sicuro”. "Durante la visita sono stati affrontati temi di interesse per le imprese, quali quello del reperimento e dell’aumento dei prezzi delle materie prime, del caro energia, della centralità del manifatturiero per la crescita e lo sviluppo dei territori e delle comunità.  Si è parlato inoltre delle ripercussioni che potrebbero esserci sul sistema manifatturiero e imprenditoriale a causa del conflitto russo-ucraino".   Il presidente Faggiolati si è complimentato con l’amministratore Unico Sparvoli “per la realtà imprenditoriale che rappresenta, sottolineando il valore di un’azienda storica come la A. Merloni che ha saputo innovarsi e che rappresenta un riferimento fondamentale per la comunità”.

13/04/2022 13:20
Tolentino, scarpe da tennis trasformate in piste di atletica: parte la raccolta fondi del progetto

Tolentino, scarpe da tennis trasformate in piste di atletica: parte la raccolta fondi del progetto

La scarpa da tennis trasformata in pista d'atletica e pavimentazione per parchi giochi cerca finanziamenti per la realizzazione del suo primo impianto di proprietà per l'upcycling, salvare oggetti destinati ai rifiuti, che sorgerà a Tolentino e che farà da apripista a dieci strutture da inaugurare entro il 2026. È partita su CrowdFundMe - unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) quotata a Piazza Affari - la campagna di equity crowdfunding della società benefit di Riccione (Rimini) Eso Recycling, nata dall'esperienza ventennale di ESO e specializzata in trasporto, riciclo e "rivitalizzazione" dei rifiuti. Nel 2021, la società ha ottenuto ricavi per circa 165mila euro (dato delle vendite proforma che considera i ricavi del perimetro esosport acquisito in licenza), senza avere ancora l'impianto di trasformazione, attraverso la vendita dei servizi di raccolta e la commercializzazione di prodotti realizzati da fornitori terzi.  Numeri in probabile crescita con l'imminente nascita del primo impianto di upcycling di proprietà. Eso Recycling a dicembre è risultata aggiudicataria - al primo posto per graduatoria - di un contributo di 100mila euro erogato dalla Regione Marche e dedicato alle start up innovative. I fondi raccolti nella campagna di equity crowdfunding serviranno per l'acquisto di macchinari e attrezzature destinati al primo impianto di Tolentino, l'ottimizzazione dei processi produttivi e investimenti in ricerca e sviluppo, allo scopo di trovare ulteriori soluzioni applicative della materia prima seconda ottenuta

13/04/2022 10:08
Lavoro - Marche: nel 2021 +24,6% di assunzioni ma solo l'11,2% è a tempo indeterminato

Lavoro - Marche: nel 2021 +24,6% di assunzioni ma solo l'11,2% è a tempo indeterminato

Le aziende marchigiane hanno assunto 203.595 persone, il 24,6% in più rispetto allo stesso periodo 2020 (+40 mila circa) ma -2,9% rispetto al 2019. Nello stesso periodo, le cessazioni dei rapporti di lavoro sono state 186.732, +12% rispetto al 2020 e al contempo una decrescita del 7,4% rispetto a due anni fa. Il saldo assunzioni/cessazioni risulta positivo nel complesso (+16.863) e per le singole tipologie contrattuali, ad eccezione dei contratti a tempo indeterminato, che segnano -15 mila unità. Questo secondo i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dalla Cgil Marche. Sul totale delle nuove assunzioni, quelle a tempo indeterminato sono una quota molto ridotta (11,2%); la tipologia contrattuale maggiormente presente è il contratto a termine (38,5%), seguita dal contratto intermittente (17,1%). Anche l'incidenza dei contratti a termine sul totale è inferiore alla media nazionale (38,5% contro 44%). Per le attivazioni di contratti di somministrazione, il valore regionale è di poco superiore alla media nazionale (16,3% contro 14,2%). Sul totale di nuove assunzioni part-time, i due terzi riguardano donne, mentre solo il 38,5% delle trasformazioni in contratti a tempo indeterminato (6.689) ha coinvolto le donne. "Una conferma anche per le Marche di un 2021 come un anno di crescita senza occupazione", commenta Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche. "C'è poi il fenomeno della fuga dal lavoro: - conclude - fuga dalla precarietà, dalle professioni non qualificate, dai part-time involontari, dal lavoro povero e dal burn-out, fenomeno a cui si può e si deve rispondere con la creazione di piena e buona occupazione". 

02/04/2022 10:39
Ica Group, il fatturato vola nel 2021: +39% rispetto all'anno precedente

Ica Group, il fatturato vola nel 2021: +39% rispetto all'anno precedente

 L’azienda marchigiana della famiglia Paniccia, leader mondiale nel mercato di vernici per legno e vetro anti CO2, conferma un trend in robusta crescita. Il fatturato vola a 157,9 milioni di euro, con un incremento del 36% rispetto al 2020 e del 25% rispetto al dato di due anni fa. Stellari i numeri del fatturato estero per l'Ica Group, capaci di far registrare un significativo +39% sulle cifre rilevate da appena dodici mesi e di attestarsi, oggi, a 96,4 milioni di euro. In ascesa anche la bilancia dell’export che tocca quota 61%, consolidando una posizione internazionale che, negli ultimi anni, si è sempre confermata ad altissimi livelli.  Salgono a 30 milioni i kg di vernice prodotta e per più di 15mila clienti che abitano in oltre 80 diversi Paesi del mondo. «Le nostre vernici - afferma il presidente Sandro Paniccia - si fanno riconoscere per il carattere innovativo e per la sostenibilità. Tecnologia, conoscenza e ricerca sono le parole che guidano il nostro percorso fin dagli anni Settanta, quando nostro padre fondò l’azienda a Civitanova Alta e con essa il primo centro di Ricerca & Sviluppo, in cui nacquero le prime vernici a base d’acqua. Se oggi siamo ai vertici mondiali è perché negli anni abbiamo sempre puntato sull’innovazione, garantendo alta qualità e massima attenzione all’ambiente e alla salute delle persone. Proiettandoci in avanti, abbiamo deciso di potenziare la nostra realtà con due importanti ingressi in CDA, in qualità di consiglieri indipendenti: l’architetto Giulio De Carli, Managing Partner di One Works, tra i principali studi di architettura italiani attivi a livello internazionale e la manager Eleonora Rizzuto, tra i massimi esperti mondiali in sostenibilità». Il successo della ricerca ICA è dimostrato anche dalla Linea Bio, premiata dal mercato nell’ultimo anno, con un vero e proprio boom delle vendite: + 52% rispetto al 2020. La lungimirante invenzione è composta da vernici per interni ed esterni, formulate con materie prime di scarto, non in competizione con l’alimentazione umana, generate da processi all’avanguardia e grazie a un ciclo di produzione sostenibile, capace di tagliare drasticamente le emissioni di CO2 in atmosfera. Il Bio ha permesso di consolidare la propria presenza pure sul territorio italiano, con la nuova linea all’acqua destinata al mondo del fai da te, entrando nella grande distribuzione organizzata (Gdo) con il principale player europeo: Leroy Merlin, società francese con 456 punti vendita in 15 Paesi diversi, e presente con 50 negozi in 13 regioni italiane. L’accorta e dinamica politica della compagnia, inoltre, ha consentito un proficuo percorso di internazionalizzazione, in grado di guadagnare considerevoli successi oltreconfine e di conquistare i mercati più floridi, grazie a un cammino decennale che ha corroborato la leadership internazionale di un marchio di grande appeal in tutto il Pianeta e che, nel 2021, ha portato all’apertura di una “base” a Toronto, in Canada. Negli anni, la volontà dell’azienda di contribuire alla costruzione di una moderna società della conoscenza ha favorito la nascita di ICA Academy, ente formativo della top company sorto dalla volontà della terza generazione - Andrea, Claudio e Lorenzo Paniccia - e accreditato presso la Regione Marche. Durante il periodo più critico della pandemia, l’Academy ha saputo rispondere in modo adeguato alla situazione, riuscendo ad erogare ben 6400 ore di formazione, con un consolidato sistema di e-learning, che oggi vive una piena maturazione. Dalla sua evoluzione è nata la prima piattaforma ideata per professionisti - clienti, dipendenti, collaboratori e partner - che vogliono ottimizzare il proprio tempo ed essere costantemente aggiornati sul mondo delle vernici eco-friendly per legno e vetro. Si tratta del portale icacademy.it, realizzato in collaborazione con lo Studio Ambrosetti, prestigiosa società di consulenza internazionale specializzata in formazione. Un raccoglitore digitale con webinar, corsi, pillole interattive, video e tutorial. Tanti contenuti formativi che si integrano per rispondere a quesiti tecnici, per aggiornare sulle nuove tendenze nel mondo delle finiture e per ispirare il lavoro dei progettisti.

01/04/2022 18:36
BCC Recanati e Colmurano, cambio di dirigenza fra Covid e crisi Ucraina. “Vicini al territorio, oltre le difficoltà” (FOTO e VIDEO)

BCC Recanati e Colmurano, cambio di dirigenza fra Covid e crisi Ucraina. “Vicini al territorio, oltre le difficoltà” (FOTO e VIDEO)

Il Consiglio d’Amministrazione della Banca di credito Cooperativo di Recanati e Colmurano ha salutato – dopo quattro anni - il direttore Fabio Di Crescenzo e accolto il suo successore Davide Celani. Presenti, il presidente Sandrino Bertini e i vice Paolo Maggini e Gerardo Pizzirusso che si sono detti “ambiziosi sui piani di crescita del Gruppo BCC, in linea con gli obbiettivi sinora raggiunti”. Un’occasione anche per fare il punto sul Bilancio del 2021, chiuso con il risanamento di alcuni degli indici più importanti: fra questi, il 'Texas Ratio' (sceso al 20% rispetto al 2017), che misura il rapporto fra credito deteriorato e patrimonio netto. E l'annuncio della prossima apertura di una filiale nella zona di Civitanova Marche. Il passaggio di testimone fra Di Crescenzo e Celani vuole mettere a confronto anche quelle che sono state da una parte le difficoltà durante la pandemia e dall’altra quelle che si affacciano oggi - per tutto il territorio marchigiano - in virtù degli sviluppi della guerra in Ucraina (fra caro energia e mancanza di materie prime). “Quando mi insediai alla guida della BCC – ha dichiarato il direttore uscente Di Crescenzo – ho trovato una situazione critica. Molto è stato fatto per recuperare il rapporto con il territorio, e oggi possiamo vantare numeri eccellenti. Anche durante il Covid non ci siamo risparmiati: a differenza delle altre banche, la nostra task force ha lavorato ininterrottamente, erogando crediti a cittadini e imprese in base al Decreto Liquidità del 2020. Nella difficoltà abbiamo colto le opportunità, e oggi siamo tornati in perfetta salute”. “Nel solco della tradizione, ma con uno sguardo al futuro. È lo spirito con il quale mi appresto a raccogliere l’eredità del mio predecessore – ha spiegato il neo direttore Celani – e ad affrontare le novità che verranno. I nostri dipendenti sono la spina dorsale delle relazioni con i clienti: per questo intendo conferire maggiore dinamicità al Gruppo BCC,  investendo in corsi di formazione e processi di carriera per mantenere alta la motivazione. Vogliamo riuscire ad accogliere le esigenze di tutti i soci, le aziende e le eccellenze delle Marche”. Di seguito, il servizio:

01/04/2022 10:00
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