Macerata celebra la prima laureata in Interior Design della storia dell'ateneo, corso inserito all'interno dell'offerta formativa dell'Accademia delle Belle Arti soltanto tre anni fa. Natalia Raponi, giovane di Montecassiano, ha conseguito la laurea triennale con la votazione di 110 e lode, inclusiva di bacio accademico.
La discussione della tesi, dal titolo "La flessibilità dell'abitare contemporaneo" e supervisionata dalla relatrice Mascia Ignazi, si è tenuta con successo questo pomeriggio presso l’aula Svoboda dell’Accademia delle Belli Arti di Macerata. Presente alla proclamazione anche la direttrice Rossella Ghezzi.
Oltre al suo percorso accademico pioneristico, Natalia ha parallelamente curato l’ingresso nel mondo del lavoro, tanto che ha già collaborato con l'azienda "Proposte Interni" a Montecassiano, dove ha svolto uno stage occupandosi di design e progettazione degli spazi. La famiglia, gli amici e il fidanzato Lorenzo le porgono le più vive congratulazioni, a cui si aggiunge anche la redazione di Picchio News.
Bata riapre nel centro commerciale Val Di Chienti, a Piediripa di Macerata. Il brand di calzature, leader nel settore retail e nella produzione di calzature a livello internazionale, inaugura oggi il nuovo punto vendita.
Lo store si sviluppa su una superficie di 254 metri quadrati e si presenta esteticamente in linea con il concept che segna tutte le vetrine del brand presenti in Italia, per ricreare un’atmosfera armoniosa e comunicare in modo preciso il linguaggio, lo stile e l’identità del brand. Nel negozio sarà disponibile la collezione Spring Summer 23.
L’offerta del negozio comprende le calzature donna, uomo, bambino e sport e si sviluppa su un livello, suddiviso in aree strutturate ad hoc per facilitare al consumatore la fruizione dei prodotti, molti dei quali in house brand di Bata: Power, il brand ideato per il movimento e per rimanere “attivi” caratterizzato da prodotti “athleisure” con ottime prestazioni dove comfort e stile diventano accessibili a tutti; Weinbrenner, il brand ispirato al mondo dell’outdoor ma adatto alla city life con un prodotto innovativo caratterizzato da un design più tech e Bata Red Label, novità 2022, con prodotti aggiornati sempre alle tendenze attuali.
La pandemia aveva interrotto le iniziative nel fermano ma bloccare definitivamente l'attività de Li Matti de Montecò è impossibile e così l'associazione lancia la novità-Montegranaro. In collaborazione con la locale Pro Loco, da domani infatti prendono il via i corsi di saltarello (ma non solo) che il gruppo folk di Montecosaro, conosciutissimo per l'opera di conservazione e valorizzazione delle nostre tradizioni, proporrà alla Casa delle Associazioni.
Ogni giovedì alle 21.15, per ben tre mesi, l'istruttrice Monia Scocco e altri componenti de Li Matti insegneranno le tecniche a tutti gli interessati e curiosi, le lezioni saranno rivolte sia a giovani che adulti o anziani, in coppia o singolarmente. Inoltre l’iscrizione e la partecipazione saranno gratuite.
Si ballerà il saltarello, nonché altre danze popolari e tradizionali come la quadriglia, la raspa, il pirulì o la castellana. Oltre alle lezioni teoriche ci saranno vere e proprie dimostrazioni dal vivo grazie ai membri de Li Matti de Montecò.
Una nuova possibilità dunque per divertirsi, apprendere abitudini ed usi del passato, nonchè socializzare in un contesto leggero, senza pensieri. Le lezioni fanno tappa a Montegranaro dopo che in passato avevano registrato il successo di partecipanti e apprezzamento già a Porto Sant'Elpidio e Monte Urano.
Dopo oltre 40 anni di onorato servizio il geometra Pietro Paganelli, dal primo marzo scorso, ha ufficialmente lasciato il comune di Valfornace per raggiunti limiti d’età. Assunto nel dicembre 1982, Paganelli ha svolto numerosi incarichi e affrontato, da responsabile dell’ufficio tecnico, ben due terremoti: quello del 1997 e quello del 2016, un sisma devastante che è stato molto impegnativo per tutta la squadra da lui stesso coordinata.
L'amministrazione comunale e il sindaco, Massimo Citracca, hanno voluto ringraziare lo straordinario dipendente con una targa in cui, "con infinita riconoscenza", si ricordano "la professionalità, l’impegno e la dedizione dimostrati per il territorio" e si formulano i migliori auguri "di una nuova, serena e appagante stagione della vita". Agli auguri si sono uniti gli ex colleghi con i quali Pietro ha condiviso le molte difficoltà del lavoro quotidiano ma anche le tante soddisfazioni per i risultati raggiunti nel tempo.
Inizia una nuova stagione per Osteria Ophis, l’insegna dell’entroterra marchigiano che porta l'antico nome di Offida, uno dei borghi più belli d’Italia a circa 25 chilometri da Ascoli Piceno. Dal 15 marzo, lo chef Daniele Citeroni Maurizi riapre le porte nell’antico edificio del centro storico, meta dei gourmand di tutta Italia per la sua cucina contemporanea, ma ispirata alla grande tradizione picena.
Ad attendere i clienti più affezionati e i food lovers da tutte le Marche e l’Italia, un inedito menù costruito su tre matrici: la tradizione del territorio marchigiano, gli ingredienti vegetali di stagione e gli animali di bassa corte. Tre elementi che da sempre distinguono Osteria Ophis e la sua cucina.
Anche la carta dei vini si presenta rivoluzionata: le eccellenze enologiche delle Marche crescono con intere verticali sulle stesse preziose etichette, offrendo così agli ospiti esperienze complete sugli stessi vini. D’altra parte, lo chef e patron decide di ampliare le referenze extra regionali con nuove cantine e tipologie.
"Dopo la lenta ripresa post-Covid degli ultimi mesi", dice Daniele Citeroni Maurizi, "abbiamo deciso di riformulare il menù, per renderlo più accessibile. E’ questo il più grande cambiamento della riapertura del 15 marzo. Vista l’inflazione che ha colpito sia noi ristoratori che tutti i nostri clienti, vogliamo dare così un messaggio virtuoso a tutto il comparto: da sempre per Osteria Ophis l’ospitalità, la convivialità, lo stare bene attorno a una tavola viene al primo posto e desideriamo che tutto questo sia ancora possibile indistintamente.”
Coerente con questo mood anche il concept architettonico dell’osteria, che mixa la tradizione locale con lo stile e il comfort moderni: trova infatti casa in un antico palazzo nobiliare di fine Settecento, Palazzo Alessandrini, situato proprio nel cuore del borgo medievale di Offida, di cui sono stati lasciati intatti i tratti caratteristici, come le alte volte a botte e i mattoni a vista, con la suggestiva cantina ospitata nella grotta che una volta fungeva da stalla. Il fatto di contare solo diciotto posti a sedere consente allo chef e alla sua brigata di coccolare ogni ospite con la dovuta attenzione, conducendolo in quello che è un viaggio sensoriale all’interno del panorama gastronomico piceno.
"Osteria Ophis non ha fornitori, ma solo produttori che ci forniscono direttamente la materia prima", tiene a sottolineare Daniele Citeroni Maurizi. Tutti gli ingredienti utilizzati in cucina provengono infatti da realtà selezionate, quando è possibile ubicate sul territorio, ma anche in altre zone d’Italia, in un concetto che trascende il "chilometro zero" per concentrarsi innanzitutto sulla qualità degli ingredienti.
Le erbe spontanee, le misticanze ed eventuali fiori eduli vengono invece coltivati direttamente in un orto a pochi chilometri dal paese, che è stato battezzato #leterrediscè, in onore del suo proprietario, il signor Ascienzio, nonno di Daniele Citeroni Maurizi. Qui lo chef e la sua brigata si divertono a intraprendere piccoli esperimenti di orticultura, che, se ben riusciti, spesso fanno portare avanti su più larga scala a uno dei loro produttori.
I MENU' - Ne risultano un menù à la carte e uno degustazione, che cambia a cadenza bimestrale. Nella proposta à la carte spiccano alcuni piatti diventati ormai cult, come "Cornetto e cappuccino", che delizia gli ospiti dell’osteria ormai da 15 anni: un cornetto salato ripieno di ciauscolo e caciotta vaccina, da intingere tassativamente in una tazza di crema di parmigiano calda e spuma di parmigiano freddo.
E poi "Galatina e giardiniera" tra le proposte più longeve, con i suoi 22 anni di permanenza sul menù, amatissima rivisitazione del classico antipasto in gelatina tipico del centro Italia. Tra i primi e i secondi la scelta spazia tra i cannelloni alla brace, gli spaghettoni con ragù di quinto quarto e maggiorana, fino al piccione, piatto ora salito alla ribalta nei menù fine dining, che in realtà da queste parti costituisce da sempre una tradizionale ricetta popolare della domenica e che qui viene rigorosamente utilizzato in tutte le sue parti.
Giocare con la creatività e divertirsi con gli ingredienti, pur rispettandoli il più possibile e utilizzandoli interamente, in un’ottica antispreco, è infatti una condizione essenziale per Daniele Citeroni Maurizi.
Il menù degustazione, che ora include 6 portate, cambia circa ogni due mesi, ma si apre con una costante: i cosiddetti "Benvenuti", una sorta di preludio che riassume in sei bocconi i piatti più tipici della provincia picena: dall’oliva all’ascolana ricostruita in gelatina, alla frittata in trippa, al pancotto rivisitato, ai ceci in porchetta.
Anche tra i dolci figura qualche apprezzatissimo “veterano”, presente in carta da anni, e anche in questo caso lo chef non perde occasione per far conoscere ai suoi avventori un po’ della sua Offida.
Tra i suoi dessert più iconici, infatti, c’è la sua rivisitazione del funghetto offidano, un dolcetto di tradizione popolare a base di acqua, farina, zucchero e semi di anice, che oggi in paese viene preparato solamente in quattro punti vendita. La (golosissima) versione di Osteria Ophis prevede una croccate forma esterna a base di meringa, farcita con crema di anice verde di Castignano - presidio slow food -, che racchiude un cucchiaino di gelato all’Anisetta Meletti, il liquore più rappresentativo della provincia di Ascoli Piceno.
Osteria Ophis ha conquistato per il quarto anno consecutivo una menzione nella prestigiosa guida Michelin Bib Gourmand, dal 2015 è insignita della chiocciola, massimo riconoscimento della guida di Slowfood Osterie d’Italia ed è tra le trattorie meritevoli di tre gamberi per la guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso.
Tappa da Tombolini per Paolo Ruffini. Il noto presentatore e attore si trovava a Tolentino per uno spettacolo teatrale e si è concesso qualche ora di shopping nell’Area T, sita in contrada Rancia.
Una tappa irrinunciabile e un momento di svago per passare in negozio e salutare i suoi amici: da sempre infatti, Ruffini sceglie Tombolini, per antonomasia l’eleganza assoluta nei tagli e nelle silhouette maschili che si traducono in tutte le collezioni, interpreti del più autentico Made In Italy.
Sinonimo di ricerca delle più avanzate tecniche produttive, di capi realizzati con i migliori filati sul mercato e di un patrimonio di tecnica produttiva unico nel suo genere, Tombolini è icona dell’antica tradizione del “saper fare” italiano.
Due 'oggetti' molto luminosi stanno dando spettacolo in queste sere verso ovest se si guarda all'insù: si tratta dei pianeti Venere e Giove, i corpi celesti più luminosi del cielo dopo la Luna. L'evento astronomico, classificato come uno dei più spettacolari e interessanti del 2023, quest'oggi è visibile anche a occhio nudo, nel Maceratese, e ha scatenato la curiosità di tanti. Domani, 2 marzo, il bis, al tramonto, con Venere che avrà superato Giove.
Si tratta del cosiddetto "Bacio" tra Venere e Giove, quando i due pianeti raggiungono la massima congiunzione tra loro, ovvero la minima distanza prospettica. Una distanza che sarà "all'incirca pari al diametro lunare (35 minuti d'arco in gergo astronomico): un evento piuttosto raro e sicuramente da non perdere, considerando che una situazione simile si è verificata alle 5 del mattino del 30 aprile 2022, mentre per la successiva dovremo attendere le 3,30 del mattino del 12 agosto 2025", sottolinea in una nota la Nuova Associazione Senigallia Astrofili (N.A.S.A.).
Questa mattina presso Baita Solaria a Sassotetto si è svolto l’evento "Neve sicura", promosso dalla Sassotetto Srl, durante il quale è stato presentato il servizio di sicurezza e soccorso attivato presso la stazione sciistica di Sassotetto, coordinata dalla Questura di Macerata.
La stagione sciistica del comprensorio ha riportato in azione l'attività della Polizia di Stato, che svolge l’importante ruolo di controllo del rispetto delle regole per la sicurezza dei turisti con un costante presidio del comprensorio appenninico.
"Il ritorno della Polizia di Stato nel comprensorio sciistico di Sarnano è avvenuto dopo aver registrato, già lo scorso anno, questa esigenza da parte del territorio, manifestata dal sindaco di Sarnano e dalla Sassotetto srl" le parole del questore della provincia di Macerata, Vincenzo Trombadore.
"Oggi siamo qui proprio per raccontare questo ritorno e per sottolineare l’importanza di una iniziativa come quella dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino di Civitanova Marche che ha voluto rendere i ragazzi protagonisti e partecipi di queste giornate sulla neve prestando un’attenzione particolare ai temi della sicurezza. In queste giornate i ragazzi hanno ricevuto istruzioni utili per sciare in sicurezza e salvaguardare anche la sicurezza degli altri, sciando seguendo le regole".
"Il ritorno della Polizia di Stato all’interno del comprensorio è stata forse la notizia più bella dell’ultimo anno dal punto di vista della sicurezza del nostro territorio. Questo servizio per noi è fondamentale e va ricordato che, in una stazione sciistica come la nostra, nel weekend possono affluire oltre 8000 persone quindi la sicurezza sulle piste e sulla viabilità è sicuramente fondamentale" ha dichiarato il sindaco del comune di Sarnano, Luca Piergentili.
Questa giornata ha rappresentato anche l’ultimo appuntamento del progetto “White days” dell’Istituto Comprensivo S. Agostino di Civitanova Marche, che - grazie all’iniziativa - ha permesso a più di 350 alunni della scuola secondaria di I grado di fare esperienza sciistica presso gli impianti locali. L’Istituto, con questa iniziativa ha voluto ampliare la propria offerta formativa promuovendo l’attività sportiva per trasmettere agli alunni corretti stili di vita e per far ripartire a pieno le attività motorie, che negli anni della pandemia hanno subito un importante rallentamento.
"Il nostro istituto comprensivo ha deciso di promuovere l’attività dello sci per tutte le classi della secondaria di primo grado. Abbiamo organizzato questi sette “White days” durante i quali abbiamo portato tutti gli studenti sulle piste della Maddalena di Sarnano. Questo è stato possibile grazie all’organizzazione che la scuola ha messo in campo e c’è stata la possibilità di avviare questa importante collaborazione con la Polizia di Stato sul tema della sicurezza nell’ambito dell’iniziativa 'Neve Sicura'. Grazie a questa collaborazione, i ragazzi hanno partecipato ad un piccolo corso di formazione durante tutte queste giornate e hanno potuto apprendere i modi corretti di muoversi e comportarsi sulla neve", ha dichiarato con soddisfazione la dirigente scolastica Gloria Gradassi
"Siamo particolarmente orgogliosi del progetto proprio perché molti ragazzi non avevano mai sciato venendo dalla costa e sono stati tutti molto soddisfatti. Oggi abbiamo, inoltre, portato la testimonianza di un atleta disabile, Adriano Macchiati, proprio per testimoniare la sua esperienza e per trasmettere ai ragazzi il valore educativo e formativo dello sport", ha concluso la dirigente.
Presenti all’evento anche l'assessore alla scuola di Civitanova Marche, Barbara Capponi e l'assessore e vicesindaco del comune di Montecosaro, Lorella Cardinali, che hanno portato i saluti delle amministrazioni e sottolineato l’importanza di questo progetto che ha visto molti interlocutori collaborare per dare vita ad un’iniziativa davvero lodevole e che ha portato a delle giornate di prevenzione, di sport e di inclusione.
Presente anche Nelly Zafirova, docente e coordinatore dell’Ufficio di Macerata del Coordinamento per l'Educazione Fisica e Sportiva dell’Ufficio Scolastico Regionale. Importante la testimonianza di Adriano Macchiati, sportivo disabile che si è avvicinato al mondo del monosci, che ha portato ai ragazzi e alle ragazze presenti la sua personale testimonianza del valore inclusivo ed educativo dello sport che è in grado di aiutare a superare gli ostacoli della vita.
La spada della 42° edizione della Corsa alla Spada e Palio sarà donata dalla pasticceria Giorgio Braghetti. La storica attività di Camerino ha deciso di sostenere la rievocazione storica affrontando le spese per la realizzazione dell’ambito premio, simbolo per eccellenza della cavalleria e dei grandi capitani di ventura come i Da Varano, che andrà all’atleta che, primo tra i trenta, taglierà il traguardo il prossimo 28 maggio, giornata della Corsa alla Spada e Palio.
"Ringrazio Giorgio Braghetti e la sua famiglia – dice la presidente Donatella Pazzelli – per questo gesto bellissimo, fatto senza esitazioni e con il consueto entusiasmo che Giorgio mette in tutto quello che fa per Camerino".
La pasticceria Braghetti dal 1968 anni è il lato dolce della città ducale. Costretti a lasciare il punto vendita e il laboratorio di piazzale della Vittoria, nei pressi della Rocca Borgesca, Giorgio, la sua famiglia e i collaboratori si sono subito attivati per riaprire l’attività in un'altra location, sempre a Camerino, in via D'Accorso, dove è possibile trovare quella bontà e quella qualità dei prodotti realizzati da sempre con tanta passione e grande maestria.
"Da oggi sul sito di Trenitalia sarà possibile prenotare l'Euronight che collega le Marche alla Germania e Austria. Un'ottima notizia per tutto il territorio, che si arricchisce di un ulteriore servizio per i cittadini e per i turisti che vogliono spostarsi in treno, il mezzo più comodo, economico, ma soprattutto sostenibile".
Ad annunciarlo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Il nuovo collegamento internazionale notturno sarà attivo durante tutto il periodo estivo, "a partire dall'11 giugno", specifica il sindaco: partirà da Ancona e arriverà a Monaco e Vienna, in Italia fermerà, oltre a Pesaro, a Cattolica, Riccione, Rimini e Bologna.
Si viaggerà di notte, con partenze e arrivi previsti previsti per l'ora di cena e colazione, con la possibilità di scelta tra posti a sedere, cuccette da 4 a 6 posti, vetture letto con servizi in cabina.
Un progetto che sposa a pieno la strategia del Comune di Pesaro, ricorda Ricci: "qualche anno fa abbiamo deciso di costruire un'economia nuova, basata su cultura, turismo e bellezza. Una linea che oggi ci ha portato a diventare Capitale Italiana della Cultura 2024, una medaglia che tutti i cittadini devono sfoggiare con orgoglio, e che siamo pronti a raccontare già da quest'anno, ai tanti visitatori che verranno a trovarci a bordo dell'Euronight" conclude.
Festa alla casa di riposo di Matelica per i 100 anni di Terza Chiappini. Circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e dello staff della struttura, la signora Terza ha festeggiato il suo compleanno con una bella festa impreziosita da fiori, cartelloni, palloncini e dalla presenza dei piccolissimi pronipoti nati da poco.
Presenti anche il sindaco di Matelica Massimo Baldini e il vicesindaco Denis Cingolani, che hanno fatto gli auguri alla signora Terza anche a nome del resto dell’amministrazione comunale e della città di Matelica.
Carlo e Ilaria, meglio noti come Callo e Didi sui social, sono i proprietari e fondatori della pagina "Duenerdsottountetto". I due ragazzi sono una coppia anche nella vita, oltre che su internet, e hanno deciso di iniziare questo percorso insieme una volta andati a convivere a Civitanova Marche. Lui è un videomaker civitanovese doc, lei un’illustratrice e colorista abruzzese trasferita nelle Marche.
Nel giro di due mesi, dopo l’apertura della pagina nel dicembre 2022, hanno raggiunto quasi 40mila follower su Instagram e oltre 400mila mi piace su TikTok, con video che hanno superato abbondantemente il milione di visite. Due sono i filoni che caratterizzano i video della coppia: da un lato il retroscena pop e nerd che li accomuna, con un orizzonte che spazia dai Final Fantasy ad Harry Potter, passando per Lost, Game of Thrones, Hunter x Hunter o Death Note; dall’altro gli aspetti di vita quotidiana da conviventi, la relazionalità più semplice e condivisibile.
"Non ti saprei dire come ci è venuta l’idea di aprire la pagina. Entrambi abbiamo fatto teatro e ci piace creare situazioni comiche giocando con la fantasia – racconta Carlo -. Quello che si vede nei video succede molto spesso nella nostra quotidianità e già prima di iniziare a pubblicare ci divertivamo a metter su teatrini fra di noi. Passare da questo a fare video è stato naturale, ci ha permesso anche di unire le nostre formazioni e le nostre competenze lavorative in un progetto comune".
Perché avete scelto di realizzare i video in formato verticale, e non, ad esempio, i più classici video lunghi? "Il formato verticale dei Reel di Instagram o di TikTok è quello che usiamo anche noi principalmente da spettatori – continua Carlo - Sicuramente è il trend più in voga, ci si passa un sacco di tempo e soprattutto sono molto semplici da realizzare anche con una strumentazione poco costosa. Quando abbiamo iniziato avevamo solo un telefono di bassa qualità e una piccola luce".
"Fino a qualche anno fa in effetti anche io guardavo solamente i video lunghi – aggiunge Ilaria -, recentemente però mi sono spostata quasi esclusivamente su questo formato più breve. Non posso nasconderti però che man mano che andiamo avanti ci sta venendo voglia di esplorare altre possibilità, magari provando anche noi a passare su YouTube con qualcosa di più complesso. Questo è l’inizio, poi vedremo cosa verrà fuori".
Vi aspettavate un’esplosione di contatti tanto rapida? "Quando carichi un contenuto sui social ci speri sempre che vada bene, però sicuramente non immaginavamo di raccogliere tante visualizzazioni in così poco tempo" spiega Ilaria.
"Abbiamo iniziato per ridere noi e per far ridere gli altri – specifica Carlo - però non nascondo che i video sono realizzati con criterio e cura, dato che questo è anche il mio lavoro nella vita di tutti i giorni. Anche non avessimo avuto questi numeri, ci tenevamo a fare le cose fatte bene. Il canale, dopotutto, riunisce le mie capacità da videomaker con quelle di Ilaria da illustratrice".
Come scegliete gli argomenti per i video? "Quello che si vede è la caricatura di ciò che succede nella nostra vita quotidiana – spiega Ilaria -. Per questo iniziare a fare video è stato molto naturale, abbiamo solo dovuto mettere in scena quello che siamo già normalmente. Poi è bello passare più tempo insieme da dedicare ad un progetto comune e devo dire che litighiamo anche meno come coppia".
Quali differenze avete notato fra Instagram e TikTok? "I nostri risultati sono un po’ in controtendenza, per quanto il nostro storico sui social sia troppo breve per trarre già ora delle conclusioni attendibili – continua – I video migliori tendono a riscuotere lo stesso successi su entrambe le piattaforme, ma su Instagram è più apprezzata la linea comica legata alla coppia, mentre su TikTok il filone nerd. Forse influisce la differenza di età media nel pubblico dei due social network".
Quando sono arrivati i primi numeri importanti? "Il primo milione di visualizzazioni è arrivato con il video più breve che abbiamo pubblicato, paradossalmente uno di quello su cui ci eravamo impegnati meno ("Perché le donne fanno meno complimenti") e anche il primo video dove utilizzavamo i nostri nomignoli è andato molto bene. Generalmente i video andati meglio sono quelli più personali, dove la gente può riconoscersi più facilmente ed empatizzare con noi. Anche per questo litighiamo meno: vedere che i nostri problemi sono un po’ i problemi di tutti aiuta a ridimensionare e tante cose non ci fanno più arrabbiare come prima".
Nei locali dell'ex circolo cittadino di Montefano - ora sede dell’Associazione Culturale "La Rondinella" - è stato inaugurato, nel pomeriggio di domenica, il circolo culturale "The Egg". "La storica Associazione Culturale montefanese sentiva il bisogno di avere un luogo diverso dal teatro in cui possano trovare spazio nuove idee, progetti culturali e ludici per ragazze e ragazzi di ogni età, dai 6 ai 90 anni e oltre - afferma con soddisfazione il presidente dell'associazione, Marco Bragagli -. Grazie alla sensibilità dell'amministrazione comunale, l'associazione è potuta partire con una nuova progettualità attraverso la quale esprimere i tanti talenti degli associati, 'The Egg', appunto".
"Dall'inglese si traduce 'L'Uovo', e l'uovo è un simbolo archetipale di nascita e di vita: nel nostro caso sta a rappresentare il desiderio di aggregazione, inclusione e creazione che vive all'interno dell'Associazione “La Rondinella” e che vorremmo estendere a tuti i cittadini montefanesi, invitandoli a tesserarsi per godere delle tante belle opportunità che arriveranno nei prossimi mesi" aggiunge Bragagli.
Le attività che si svolgeranno periodicamente presso "The Egg" sono presentazioni di libri, conferenze, dibattiti e corsi che spazieranno dal teatro alla gastronomia. L'associazione ha iniziato la sua attività il 28 dicembre 2022 con la Conferenza della Critica d'Arte Tea Fonzi su "La Sibilla e il suo Popolo/ Leggende, Usi e Costumi dei Sibillini", mentre domenica 22 gennaio ha debuttato con successo il corso di "Dungeons & Dragons", famoso gioco di ruolo degli anni '80 tornato in auge presso i più giovani grazie a serie tv di successo come "Stranger Things".
Lo scorso mercoledì è stato avviato il corso di dizione e recitazione tenuto dal bravissimo Piergiorgio Pietroni, regista di successo fondatore del Teatro Te.Ma. L’inaugurazione è stata molto partecipata.
"Felice e soddisfatta che questo luogo, che è un altro pezzo di storia di Montefano, abbia ripreso vita, non per giocare a carte o a biliardo ma per fare da collante sociale e culturale con tante iniziative alle quali i montefanesi possono partecipare - ha dichiarato il sindaco Angela Barbieri -. Penso soprattutto ai giovani, per loro si fa tutto questo: si aprono le porte dei “luoghi del cuore” – come le Ex Scuole Elementari divenute Casa delle Associazioni – affinché si sentano accolti e vengano loro proposte valide alternative per trascorrere il tempo libero. Montefano sta facendo molto per porsi come riferimento culturale nel territorio".
Delsa, bagno di folla per il nuovo atelier del marchio di abiti da sposa nato più di cinquanta anni fa a Belforte del Chienti. Tra i presenti, tanti amici e una folta schiera di ragazze di ogni età, curiose di ammirare da vicino la celebre qualità sartoriale Delsa.
La storia di questa azienda è un fiore all’occhiello dell’imprenditorialità maceratese. Nata dal coraggio e dalla determinazione di Maria Cristina Craglia, donna e imprenditrice in un momento storico in cui il mondo degli affari era riservato ai soli uomini, Delsa è cresciuta al punto da sentire il bisogno di allargare il proprio bacino geografico di riferimento. Al taglio del nastro ha partecipato per Confindustria Macerata, il direttore provinciale Gianni Niccolò.
Come dichiarato da Gianluca Salvucci, amministratore delegato di Delsa: “L’apertura del punto vendita di Ancona rappresenta un segnale di resilienza recapitato all’intero comparto del wedding regionale”.
Quello dei matrimoni, è un settore che dopo aver accusato gli inevitabili colpi della pandemia, si appresta ad affrontare una nuova stagione di celebrazioni e a tornare ai numeri pre-covid: “Noi di Delsa vogliamo esserci - aggiunge Salvucci -. Il percorso di crescita dell'azienda passa dall’ampliata presenza sul territorio, necessaria a soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze dei suoi clienti, in continua espansione”.
A fianco di Gianluca Salvucci c’è sua figlia Anna Cristina, terza generazione a essere impegnata nel progetto imprenditoriale di famiglia che, si accinge a diventare anche l’anima dell’atelier anconetano.
Per la giovane dirigente che lavora duro per raccogliere il pesante testimone della nonna e fondatrice: "L’ideale di matrimonio è molto cambiato rispetto al passato, ciò che resta e che ho avuto l’onore di apprendere fin da bambina dagli insegnamenti di mia nonna - dichiara -, sono le qualità necessarie a interpretare i sogni delle giovani promesse spose". Il nuovo corso dell’azienda ha il volto fresco e sorridente di Maria Cristina che sui social aziendali incarna i valori del brand e interagisce con le tante follower amanti del marchio belfortese.
Tra le ammiratrici delle confezioni Delsa c’è anche Guenda Goria, attrice e musicista, figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria che ha voluto essere presente a ogni costo all’inaugurazione del punto vendita: "Con Anna Cristina ci siamo conosciute qualche anno fa per motivi di lavoro e dopo la scintilla per il suo lavoro, è nata una vera e propria amicizia che è naturalmente sfociata in un progetto di collaborazione".
La show-girl infatti ha indossato in più occasioni gli abiti Delsa, fino alla più recente partecipazione al gala di Novella 2000 a Sanremo, durante la settimana del festival, dove Anna Cristina e Gianluca sono stati invitati.
La stessa Guenda, che ha rivelato di voler convolare a nozze entro la fine dell’anno con il suo fidanzato Mirko Gancitano, è stata anche la prima futura sposa a provare un abito della nuova collezione nell’atelier di Ancona oltre a essere stata presentatrice dell’emozionante momento di confronto con le recenti spose Delsa.
L’evento inaugurale è stato occasione per festeggiare tra musica e champagne, il traguardo della nuova apertura con i collaboratori dell’azienda, ai quali è stato riservato il ringraziamento speciale della famiglia Salvucci. Il nuovo punto vendita in via Primo Maggio 56 si sviluppa su oltre 250 metri quadrati dove trovano spazio le collezioni Delsa per sposi e cerimonia.
Compleanno da record alla casa di ospitalità di Castelraimondo dove la signora Matilde Ceh ha appena festeggiato i suoi 102 anni. Circondata dall’affetto dei famigliari, dagli altri ospiti della struttura, dal sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli e dell’assessore Ilenia Cittadini, la signora Matilde ha confessato di essere molto scaramantica e di ragionare come se ogni anno fosse l’ultimo.
In realtà, nonostante i 102 anni, la nonnina gode di buona salute e da quando è arrivata nella casa di ospitalità di Castelraimondo nel 2020 non ha mai avuto neanche un raffreddore.
Il sindaco Leonelli e l’assessore Cittadini hanno portato gli auguri dell’intera amministrazione comunale a Matilde, complimentandosi con lei per la sua simpatia, per la sua forza e per la lucidità che la contraddistinguono anche a 102 anni.
Sono Matilde ed Eleonora Villa, le due giovanissime gemelle della nazionale italiana di basket e punta di diamante, rispettivamente, dell’Umana Reyer Venezia e del Limonta Costa Masnaga, a interpretare la proposta FW 23 di TMB Running. Un connubio tra sport ed eleganza che si rinnova ancora una volta nella linea di Tombolini dal dna naturalmente sartoriale riletto da un approccio confortevole.
Protagonista è il tailleur running, un ensemble di tre pezzi composto da giacca, pantalone e t-way con cappuccio realizzato in uno speciale tessuto tecnico stretch che utilizza il jersey in versione high tech. Fit perfetto, leggerezza materica che avvolge nell’indosso, tagli precisi e cura dei dettagli - come nei particolari delle tasche - firmano una proposta dall’approccio disinvolto di cui le due campionesse sono special ambassador.
I capi sono costruiti per seguire i movimenti del corpo - e perfetti, dunque, per gli sportivi - senza costringerlo mantenendo, però, quella sartorialità di fondo che caratterizza l’estetica del brand ed è garanzia di eleganza. Il tutto in una palette cromatica essenziale – bianco, nero, azzurro – con particolari in nuance a contrasto.
Ancora una centenaria a Tolentino. Oggi è il giorno della signora Genovina Smerilli, che si aggiunge al club (pochi giorni dopo Elisa Giuliani), e spegne le 100 candeline. Grande festa per lei da parte della famiglia e degli amici.
A portare gli auguri dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità tolentinate il vicesindaco Alessia Pupo, che ha consegnato alla nuova nonnina di Tolentino la tradizionale pergamena ricordo.
Il Team Cuochi Marche ha conquistato la medaglia d’Argento nella categoria "Concorso a Squadre Caldo" ai Campionati Italiani della Cucina, tenutisi a Rimini lo scorso 21 febbraio. Importante e prestigioso il riconoscimento ricevuto grazie ad un grande lavoro di squadra in cui ognuno dei partecipanti ha potuto esprime al meglio le proprie competenze. Rigore ed eleganza, questi due termini hanno sostenuto il percorso che ha portato il Team Cuochi Marche sul podio.
Luca Santini, presidente di Unione Regionale Cuochi Marche e vicepresidente Area Centro Italia della Federazione Italiana Cuochi si dice "felicissimo per il team". "l loro sforzo per preparare questa competizione è stato premiato - dichiara -. L’orgoglio di aver portato in alto la nostra regione in un palcoscenico prestigioso di respiro mondiale. I giudici di cucina, nazionali ed internazionali, si aspettano sempre molto da noi. I grandi risultati ottenuti nel passato sono lì a testimoniare quanto di buono è stato fatto. Memori di questo e grazie alla vicinanza di chi è venuto prima di noi, il Team Cuochi Marche è proiettato in avanti con grande determinazione".
Ecco i nomi dei componenti del Team Cuochi Marche, capace di raggiungere questo prestigioso traguardo: Massimiliano Mandozzi, Walter Borsini, Paolo Paciaroni, Stefano Berardinelli, Giacomo Santini, Gianmarco Di Girolami, Marjus Tafa , Alessandro Boccio, Alessio Tonti, Denise Ambrosi. I Pasticceri: Sergio Vitaloni e Rebecca Di Palma.
Ecco, nel dettaglio, il menù che ha portato all'argento:
Amouse bouche: Tortello cacio e pepe, riccio di mare, erbe aromatiche e limone
Starter: Sgombro marinato, baccalà, lumache e craker all’anice
Main Course: Coniglio ripieno con sapa, finocchietto selvatico e millefoglie di ortaggi; Animella con pecorino di Fossa, rapa rossa e carciofo agli agrumi
Dessert: Armonia di salvia e nocciola; Namelaka al sambuco; Mela rosa dei Sibillini, gel arancia e ibisco; Tortino alla mandorla, finta burrata al mascarpone, senape; Gelato ai paccasassi, juzu, sabbia di riso e mais
Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che a San Severino Marche ha la propria residenza, ha incontrato il sindaco della città, Rosa Piermattei, concedendosi un tour, in compagnia dello stesso primo cittadino, per ammirare alcuni dei monumenti più importanti del centro storico.
Sgarbi, noto critico d’arte e opinionista che della città degli Smeducci è stato anche amministratore per un breve mandato, si è recato in visita strettamente personale al Marec, il museo dell’arte Contemporanea, allestito all’interno del riaperto palazzo vescovile, per ammirare alcune opere in mostra in quella che è la raccolta delle opere d’arte strappate al sisma, da lui stesso inaugurata, a giugno dello scorso anno, alla presenza dell’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, del soprintendente, Giovanni Issini, del presidente dell’associazione musei ecclesiastici Italiani, Giovanni Gardini, e del nunzio apostolico per l’Italia, Emil Paul Tscherrig.
Sgarbi, tra i massimi esperti d’arte in Italia, si è soffermato a lungo davanti ad alcune opere tra cui il capolavoro, fuori mostra, del Pinturicchio, “La Madonna della Pace”.
Dopo una breve passeggiata nella bellissima piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, e un momento conviviale all’osteria Ninetta con i suoi più stretti collaboratori e con il suo legale di fiducia, l’avvocato settempedano Giampaolo Cicconi, Sgarbi ha proseguito il tour con un sopralluogo fuori programma all’interno del Santuario del Glorioso e, infine, facendo tappa al Castello al Monte.
Durante la passeggiata il sottosegretario ha incontrato tanti settempedani con i quali si è fermato a parlare e scambiare opinioni. Con molti c’è stato anche il tempo per una foto ricordo. Piacevole sorpresa l’incontro con il calciatore della Fiorentina Giacomo Bonaventura, settempedano di origini.
Aumentano ancora i centenari a Tolentino, che si conferma una città dove si vive e si invecchia bene. Nei giorni scorsi ha compiuto 100 anni la signora Elisa Giuliani, nata il 14 febbraio del 1923.
Ospite dell’Asp “Porcelli” è stata festeggiata dai familiari e dagli altri ospiti. Anche il sindaco Mauro Sclavi ha celebrato questo importante traguardo della nuova “nonnina” di Tolentino, portando gli auguri di tutta la comunità tolentinate e consegnando una pergamena che ricorda l’impegno della signora Elisa.