Nazareno Rocchetti e il premio donato al presidente Mattarella: "Un sogno che si avvera"
"Un sogno che si è avverato". Così l'artista cingolano Nazareno Rocchetti, ha definito l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvenuto in occasione dell'inaugurazione del nuovo Centro nazionale della Lega del Filo d'oro a Osimo (leggi qui), organizzazione che si occupa di assistenza e recupero delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
Rocchetti ha omaggiato il Presidente con una sua opera, un pezzo unico in bronzo, che ritrae una mano aperta - "l'unico modo che bambini ciechi, sordi e muti hanno per comunicare con il mondo esterno sono proprio le mani", spiega l'artista - che tiene tra le dita un Cristo tumefatto, senza un braccio e senza una gamba.
"Volevo simboleggiare un tentativo di aiuto a questi poveri cristi, che sono tanti sulla Terra, rappresentando anche la mutilazione", racconta Rocchetti che, alla Lega del Filo d'oro, ha donato un'altra sua opera, due anni fa, "La Mano dell'Amore", realizzata in legno di cedro atlantico e alta oltre sette metri, posta oggi all'ingresso del centro.
Il presidente si è definito onorato di aver ricevuto il premio, ma "forse gli ho stretto la mano un po' troppo con forza", scherza Rocchetti, "a mo' di bambino non gliel'ho lasciata per tutto il nostro discorso, avendo il timore che andasse via. C'è stato uno scambio di parole e di energie".
"Personalmente ho conosciuto un altro presidente, Sandro Pertini - conclude Rocchetti -. E trovo che Mattarella lo ricordi in parte. Sebbene con modi di esprimersi differenti, entrambi hanno sempre pensato agli altri, insegnando l'onestà e i valori di un tempo che, ahimè, si sono persi. Mattarella è una persona intelligente, umana e che cerca sempre di gratificare i meritevoli della società. Stavolta sono stato io a premiarlo".
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