Arriva la terza anteprima giovani: domani, giovedì 27 luglio, è la volta di Aida, l’opera di Giuseppe Verdi nell’applauditissimo spettacolo firmato da Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, che torna con nuovi disegni scenografici di Francesca Ballarini. Il debutto per il grande pubblico è fissato invece per domenica 30 luglio, alle 21.
L’allestimento ha le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otellonell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell'opera italiana. Nel ruolo di Aida, Liana Aleksanyan; con lei in scena Stefano La Colla (Radames), Anna Maria Chiuri (Amneris), Stefano Meo (Amonasro), Giacomo Prestia (Ramfis), Cristian Saitta (il Re), Enrico Cossutta (Un messaggero), Federica Vitali (Una sacerdotessa) e la compagnia Artemis Danza. Completano il cast l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro lirico Marchigiano Bellini, la Banda Salvadei. Repliche il 5, 11 e 14 agosto.
La giornata inizia alle ore 18.30, agli Antichi Forni, con la presentazione della Trilogia verdiana marchigiana: un cofanetto composto da tre volumi in cui sono raccolte notizie inedite sul rapporto tra il Cigno di Busseto e le Marche, frutto delle ricerche di Pietro Molini e Paolo Peretti, stampato dalla casa editrice Andre Livi di Fermo. I curatori illustreranno al pubblico le loro ricerche insieme a Piero Mioli, Consigliere d’Arte della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, nonché docente di Storia e storiografia della musica ed Estetica musicale al Conservatorio di Bologna.
Verdi e le Marche, Cantanti verdiani marchigiani dell’800 e Vincenzo Sassaroli, il musicista che osò sfidare Verdi: sono i titoli dei tre volumi che stanno suscitando una notevole curiosità tra i musicofili, gli appassionati della lirica e gli amanti di Verdi. La trilogia contiene notizie inedite, a cominciare dai nomi dei 14 cantanti lirici delle Marche che furono chiamati da Verdi ad esibirsi nelle prime rappresentazioni delle maggiori opere verdiane nei più importanti teatri d’Italia. Nella raccolta emerge anche la storia del celebre compositore camerte Filippo Marchetti, il quale non riuscì mai ad imporsi nel panorama musicale del suo tempo a causa della fama dominante di Verdi e dall’impossibilità di Ricordi di dargli spazio. Molto interessante è un’altra curiosità riguardante Toscanini: il grande d’orchestra mise in scena per la prima volta in Europa l’Aida nel 1888 proprio al Teatro Lauro Rossi, essendo rientrato in Italia provenendo direttamente da Rio De Janeiro.
Uno dei tre volumi di Molini e Peretti è dedicato a Vincenzo Sassaroli di Tolentino, un noto musicista coevo di Verdi. Avendo ascoltato l’Aida e la Messa da requiem nel 1876, espresse un severo giudizio su entrambe le composizioni ,dicendo che erano di scarso valore musicale. Scrisse poi a Ricordi dicendo che sarebbe stato in grado di comporre una nuova Aida, sullo stesso libretto usato a Verdi, per poi metterla a confronto con quella verdiana dinanzi ad una giuria imparziale. Ricordi non diede seguito alla sfida ed anzi molti critici contestarono Sassaroli.
Sarà presentata oggi, giovedì 27 luglio, alle ore 18,30, nei locali degli Antichi Forni a Macerata, la tanto attesa “Trilogia verdiana marchigiana”, opera di Pietro Molini e Paolo Peretti. Si tratta di un cofanetto contenente tre volumi, ciascuno dei quali intitolato: “Verdi e le Marche”, “Cantanti verdiani marchigiani dell’800” e “Vincenzo Sassaroli, il musicista che osò sfidare Verdi”.
Sarà il direttore artistico di Macerata Opera, Francesco Micheli, a presentare la “Trilogia” che contiene numerosi episodi inediti che testimoniano i legami che nel tempo si sono creati tra artisti e cantanti lirici delle Marche con il grande Verdi. Alla presentazione interverranno anche gli autori cioè Pietro Molini e Paolo Peretti che descriveranno anche il complesso lavoro di ricerca che li ha impegnati per anni
Amii Stewart & Gerardo Di Lella Pop O’rchestra ancora insieme per un grande show targato Anni 70 “Dance Era”, lo spettacolo unico che farà rivivere l’inconfondibile sound della “disco music” degli anni Settanta con i suoni e gli arrangiamenti di una grande orchestra.
Dopo il grande successo di sabato 15 luglio, quando Gerardo Di Lella e Amii Stewart si sono esibiti insieme al festival “La Versiliana” di Marina di Pietrasanta, è stato fissato un secondo grande evento: martedi 29 agosto allo "Sferisterio" di Macerata.
Uno dei più creativi e versatili direttori italiani (con la sua orchestra ha realizzato eventi di grande successo con alcuni dei più grandi artisti internazionali: Tony Hadley, Dianne Schuur e Gloria Gaynor, tra gli ultimi) in tandem con una delle voci più conosciute della musica internazionale.
Ad impreziosire l’evento dello “Sferisterio” una ricorrenza speciale: i 40 anni dalla pubblicazione della canzone “Knock on Wood”, che, nell'interpretazione di Amii, divenne la hit planetaria che conosciamo tutti (alla fine del 1977, l'artista americana raggiunse il primo posto nella Billboard Hot 100 con una vendita che raggiunse in quel solo anno oltre 8 milioni di copie).
Lo “Sferisterio” diventerà, cosi, la capitale della “Disco” con 22 elementi (9 fiati, ben 6 cantanti, e doppia ritmica) della Pop O’rchestradiretta dal Maestro Gerardo Di Lella ("deus ex machina" dell'operazione) che riproporrà l’atmosfera originale dei brani più celebri ed emozionanti di quegli anni.
Questi solo alcuni dei titoli in scaletta per l’appuntamento: ‘Le Freak’ degli Chic, ‘Cuba’ dei Gibson Brothers, ‘Can't Take My Eyes Off Of You’di Gloria Gaynor, ‘The Best Disco in Town’ di Ritchie Family e ‘YMCA’ dei Village People, ‘Mamma Mia’ e ‘Waterloo’ degli Abba, e moltissimi altri…
Sarà anche la notte dell’omaggio di Amii Stewart all’indimenticabile Donna Summer, "The Queen of Disco", con un emozionante medley, a cinque anni dalla sua scomparsa: un appuntamento davvero unico per gli amanti del genere.
I biglietti per partecipare ad “Anni 70 Dance Era” sono disponibili in prevendita sui circuito VivaTicket.
Il giovane regista Alessandro Santini ha presentato ieri, a Palazzo Sforza, il suo secondo cortometraggio, che sarà interamente girato a Civitanova Marche. Da oggi, infatti, le telecamere saranno posizionate in diversi punti della città per raccontare le tre micro-storie di “Cenere”, una vicenda che parla di amore tra fratelli, amicizia e abbandono.
Il film è stato presentato ieri mattina, in conferenza stampa, dallo stesso autore al sindaco Fabrizio Ciarapica. “E' un grande piacere conoscere questo giovane civitanovese – ha detto Ciarapica – che da domani per dieci giorni girerà il suo cortometraggio. Alessandro si è scelto un lavoro per niente facile, ma trovo molto bello che voglia perseguire i propri sogni. Da Sindaco sono felice di sostenerlo ed incoraggiarlo, nella speranza di poter raccogliere qui in città il frutto della sua creatività. Un grande in bocca al lupo dunque per il tuo futuro e ci auguriamo che diventi un regista famoso che possa portare in alto il nome di Civitanova nel mondo”.
Alessandro Santini nasce ad Ascoli Piceno il 26/08/1994, ma da sempre vive a Civitanova Marche dove ha frequentato il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. A Palazzo Sforza è venuto accompagnato dai genitori Franco e Gabriella Stampatori, che ha ringraziato per il sostegno. Ha deciso di seguire la sua passione per il Cinema e la scrittura, per farlo ha frequento l’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna dove ha studiato per due anni Regia e Sceneggiatura, diplomandosi con successo. Lo stesso anno (2014) si iscrive al D.A.M.S., Università di Bologna, scegliendo la specializzazione “Cinema”. Attualmente frequenta il terzo anno di corso. Nel 2015 dirige, scrive e produce il suo primo cortometraggio “Epidemia” come esame finale dell’Accademia Nazionale del Cinema.
“Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto – ha detto Santini –, il sindaco Ciarapica per questa opportunità di presentazione e i miei genitori. Fino al 4 agosto sarò a Civitanova con tre attori professionisti: Gianluca Bazzoli, Marco Aiello e Maria Vittoria Barrella conosciuti per Distretto di Polizia, Ris, Distretto antimafia, e due ragazzi civitanovesi che collaborano. Il corto durerà circa venti minuti, il genere è drammatico. Sono consapevole che è un prodotto di nicchia, poco commerciale, ma questa vuole essere la mia sfida, accettare pochi compromessi: ci provo, è quello che mi piace fare. A gennaio lo invierò al fuori concorso di Cannes, poi Roma e Venezia. Grazie a tutti”.
Nei ringraziamenti Santini ha citato lo stabilimento Aloha, The Spire Irish pub, pasticceria Camelia e Mario Doria.
Il giorno del patrono di Serralta, S. Apollinare, ricorre il 23 luglio e da qualche anno il Comitato di frazione ha deciso di rispettare la tradizione. Qualunque sia il giorno in calendario, si festeggia il 23.
Quest’anno è capitato di domenica e per la particolare ricorrenza si è voluto organizzare una giornata importante dal punto di vista delle celebrazioni religiose. In mattinata la chiesa del Torrone, l’unica rimasta agibile dopo il sisma, ha ospitato le cresime con la Santa Messa che è stata officiata da don Pacifico Marinà, parroco della comunità di Serralta, e da don Aldo Romagnoli, vicario di San Severino. Quattro i ragazzi che hanno ricevuto il sacramento della cresima: Papavero Sara, Zagaglia Giada, Tartabini Leonardo e Tartabini Manuel.
Nel pomeriggio, poi, si è svolta la Santa Messa per la ricorrenza del patrono. In serata gran parte dei presenti si sono ritrovati a casa Cruciani per la cena, appuntamento classico per i residenti di Serralta, con ognuno che, come da tradizione, ha portato qualcosa da mangiare.
Un ringraziamento particolare viene rivolto alle due catechiste, Graziella Rapaccioni e Fabiana Carioli, che con la ormai riconosciuta dedizione hanno preparato a dovere i ragazzi pur dovendo affrontare, quest’anno, notevoli disagi causa l’indisponibilità dei locali adiacenti la chiesa in piazzetta usati per le lezioni (si sono state svolte in un container) inutilizzabili per i danni provocati dal terremoto.
Il Centro Studi San Claudio al Chienti, in collaborazione con l’Associazione Culturale Cluentum, organizza presso la chiesa superiore dell’abbazia di San Claudio al Chienti di Corridonia, una mostra di opere dello scultore Sandro Piermarini dal titolo “il ghigno dell’ironia”, con presentazione dell’opera “Carlo Magno”, scultura che sarà esposta nello spazio anteriore alla chiesa. In questa particolare ambientazione avranno luogo vari eventi culturali curati dal professor Alvise Manni, inerenti l’arte, la tradizione, la storia, per celebrare la ricorrenza dei 1200 anni dal secondo Sinodo di Aquisgrana.
La mostra sarà inaugurata sabato 29 luglio 2017 alle ore 18:00, in presenza dello scultore Sandro Piermarini che parlerà di “Interventi contemporanei negli spazi pubblici”, interverranno: l’architetto Michele Schiavoni, Presidente associazione Punto a capo, su “Architettura come spazi sociali”, l’architetto Massimo Bernardini su “arte negli spazi pubblici dal ‘900 ai giorni nostri”.
Venerdì 4 agosto 2017 alle ore 21:15 “poesia...il dono, la ferita” serata di poesia introdotta dal poeta e critico letterario Guido Garufi, con interventi della poetessa Enrica Loggi co-redattrice della rivista letteraria UT e della poetessa Martina Luce Piermarini.
Sabato 5 agosto 2017 alle ore 21:15 “poesia: il tempo e la memoria” serata di poesia introdotta dalla poetessa e drammaturga Martina Luce Piermarini, con interventi del poeta Umberto Piersanti Presidente del Centro Mondiale della Poesia Giacomo Leopardi di Recanati, e del poeta, saggista e critico letterario Guido Garufi.
Mercoledì 9 agosto 2017 alle ore 18:00 “Olimpia, la forma della luce” serata di poesia introdotta dalla poetessa Martina Luce Piermarini, con la partecipazione della poetessa Luigia Sorrentino, ideatrice del primo blog di poesia della RAI.
Sabato 12 agosto 2017 alle ore 18:00 Conferenza del professor Alessio Colarizi Graziani, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su: etimologie del Fermano: esemplificazioni di toponimi (idronimi, oronimi, poleonimi), antroponimi (cognomi), lessico dialettale e prodotti tipici (vino cotto, sapa, ecc.).
Venerdì 18 agosto 2017 alle ore 21:15 l’Ingegner Alberto Morresi presidente del Centro Studi San Claudio al Chienti, presenterà il libro “La Congiura di Santa Croce” ricordando lo storico evento del secondo Sinodo di Aquisgrana nell’anno 817.
La mostra sarà visitabile dal 30 luglio al 20 agosto con orario 10:00-13:00 e 17:00-20:00.
Per informazioni: Martina Luce Piermarini 347.3572699, Alberto Morresi 327.4552764
www.centrostudisanclaudioalchienti.org
Riparte domani dai Monti Sibillini (Rubbiano – Montefortino, FM) RisorgiMarche, il festival di solidarietà per le comunità colpite dal sisma. Il concerto di Daniele Silvestri (ore 16.30) vedrà protagoniste anche 18 aziende agricole e dell’artigianato, oltre ai 2 consorzi del vino marchigiano e quello dell’enogastronomia partner dell’evento ideato e promosso da Neri Marcorè. I vini dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni, ma anche birra artigianale, formaggi bio, legumi e olio sono i prodotti tipici delle aziende terremotate che, dall’ora di pranzo, saranno a disposizione presso le ‘isole del gusto’ lungo il cammino verso l’area del concerto.
Domenica 30 luglio, saranno Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa ad animare il nono appuntamento del Festival a Morro (Camerino – MC), seguiti da Brunori Sas (31 luglio), Max Gazzè (2 agosto); Francesco De Gregori (con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, 3 agosto) e Samuele Bersani, che il 4 agosto recupererà il concerto previsto per il 25 luglio, rimandato per maltempo.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Daniele Silvestri: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Colibazzi Filippo; Il Gelso Rosso di Tiberi Scilla; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; Oleificio Miconi; Azienda agricola Lorese; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Pastificio Regina dei Sibillini; Antica gastronomia; Sadifa; Lavanda dei Sibillini - Rossi Federico; Distilleria Varnelli spa; Fattorie Marchigiane; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.
Si tinge dei colori caldi del tango l’estate del lungomare sud di Civitanova.
Ogni martedì sera lo stabilimento balneare “Antonio” apre le porte alla serata “Cielito Lindo”.
Direttori artistici dell’evento Olga Kraves e Matteo Aringoli dell’associazione Pasiòn Tango. Maestri di tango argentino dimartedì 25 luglio i campioni italiani del 2017 Manuela D’Orazio e Dennys Daniel Fernandez. Romana lei e cubano lui, hanno guidato le coppie presenti alla serata per poi esibirsi in performance di tango che hanno lasciato gli spettatori senza fiato.
Il nutrito pubblico presente - di almeno 150 persone - ha riscaldato con molti applausi la coppia di professionisti, un pò meno le temperature esterne che erano piuttosto autunnali. I due ballerini ci hanno raccontato del tango argentinocome di un abbraccio nella coppia, di un momento di fluidità di movimento e di connessione tra le anime. Una danza lontana dai virtuosismi del tango scenico e guidata solo dalla naturalezza, dalla spontaneità, dall’improvvisazione.
Il tango argentino è una danza da pista non coreografata, è un continuo creare e inventare e consente di sentirsi meglio con se stessi e con gli altri perché è l’antidoto alla tensione. Invita ad essere liberi di esprimersi e di trovarsi in connessione con l’altro seguendo l’emozionalità, non il conteggio dei passi. La danza argentina ci riconsegna anche il valore del rispetto dei ruoli dell’uomo e della donna.
L’uomo guida la donna, ma senza dominarla né offuscandone la figura, anzi dandole importanza e mettendola in condizione di lasciarsi andare tra le sue braccia. Il ruolo maschile si identifica nella galanteria come quello della donna nella grazia e nell’eleganza. Esiste infatti un codice di comportamento nel tango argentino. Vietato prendere una donna al suo posto per portarla in pista. L’uomo invita la donna con uno sguardo, la mirada, se la donna risponde allo sguardo e lo mantiene vuol dire che permette al cavaliere di invitarla.
A quel punto lui fa un cenno con la testa, il cabeceo, per invitarla a ballare e va a prenderla al suo posto per condurla in pista. Dopo una sequenza di 4 tanghi, chiamata tanda, è obbligatoria la cortina, una piccola pausa sottolineata da un intermezzo di altro genere musicale e coincidente con lo sgombero della pista.
Questo time out permette il riposo alle coppie che vogliono ritornare ristorate alle danze o la possibilità di cambiare partner con cui ballare nella successiva tanda. Del codice comportamentale fa parte anche un certo decoro nell’outfit da indossare. In particolare, i capelli raccolti per la donna danno un senso di ordine e permettono il guancia a guancia tra partner agevolandone l’intesa con un leggero sfiorarsi e appagando la sensualità di una danza come il tango.
(di Raffaella D’Adderio)
Nadia Stacchiotti, la blogger di viaggi che ha appena pubblicato un particolarissimo libro che racconta le Marche attraverso 10 classifiche sarà ospite, giovedì 27 luglio alle 19 da Doppio Zero Lab, il locale che abbina i sapori della tradizione al gusto per l'innovazione in Piaggia dell'Orologio.
Infatti proprio una delle più affascinati classifiche-idee di viaggio proposte nel libro "Racconti di Marche" è dedicata alle scalinate e quella di Macerata non poteva che essere presente.
"L’idea mi frullava in mente da un po’. Sul blog avevo inaugurato una rubrica - afferma la scrittrice - che piaceva davvero molto: le classifiche. Sui vari portali di viaggio mi incantavo nel leggere le città da visitare almeno una volta nella vita, i borghi più belli d’Italia, le spiagge dove trovare il mare più cristallino in cui tuffarsi e così via. Ovviamente in queste classifiche le Marche non c’erano quasi mai (a parte quelle dei borghi)! E così ho provato a realizzare classifiche tutte marchigiane cercando di inserire gli aspetti più curiosi e meno conosciuti della regione".
Dopo la prova generale dei giorni scorsi al teatro Feronia, servita come prelancio del nuovo disco “Cool Romantics” e per girare un video promozionale in vista della imminente stagione che la porterà di nuovo in giro per il mondo, la cantante e artista internazionale Mafalda Minnozzi torna nella “sua” San Severino Marche, la città che l’ha adottata anche se lei non è nata qui, per una delle date del nuovo cartellone del San Severio Blues Festival. Domani (giovedì 27 luglio) sarà, infatti, nella piazzetta di largo Servanzi Confidati insieme al chitarrista Paul Ricci e al pianista Art Hirahara, uno dei musicisti più apprezzati dalla stampa specializzata americana, con le musiche di “Empathia”. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, rappresenta il giro di boa del San Severino Blues Festival prima degli appuntamenti di agosto. La rassegna dedicata al jazz, che porta il nome della città di San Severino Marche, torna per la terza volta in una delle piazze del centro storico cittadino. Sempre a largo Servanzi Confidati il festival si chiude, il 31 agosto, ospitando Carlos Johnson.
Il concerto sarà, ancora una volta, un regalo della cantante ai settempedani, la conferma di una promessa fatta al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, nei giorni terribili del terremoto. La serata, attraverso un mix di jazz, swing e bossanova, proporrà un repertorio eclettico, e mai ovvio, dove ci sono dentro “Azzurro”, “Arrivederci”, “Estate”, “Nessuno” ma anche “La vie en rose”, “Inutil Paisagem”, “Agua de beber”, “Paroles paroles” ed “E’ preciso perdonar”.
Nuovo appuntamento, venerdì prossimo, 28 luglio, con la XXX Rassegna teatrale Macerata e dintorni programmata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e organizzata dalla Uilt Marche e dal Teatro Avis.
Alla Terrazza dei Popoli, alle 21.30, andrà in scena "Quello che se fa …se ‘rtroa" una commedia di Gabriele Mancini, che cura anche la regia, portata in scena dalla "Compagnia La Nuova" di Belmonte Piceno.
Uno spettacolo comico che si impernia sul vecchio detto popolare e racconta la storia di una semplice famiglia. Protagonisti sono Giuseppe, cantoniere da poco in pensione si ritrova con gli amici al bar e spesso beve un bicchiere di troppo e Anna Maria, moglie brontolona che si lascia trasportare in una situazione piuttosto pericolosa accogliendo i complimenti di chi si dice amico e poi non si dimostra come tale.
La storia ha qualcosa di verosimile e molto attinente al titolo della commedia che non mancherà di suscitare ilarità e risate sulle disgrazie degli altri che dimostreranno la validità del detto "quello che se fa...se 'rtroa!".
Il costo dei biglietti per assistere allo spettacolo è di 4 euro con una riduzione a 2 euro per pensionati e ragazzi. Info: 348.0741032 |333.3382254
La seconda giornata di Futura è dedicata alla prima edizione del premio Annibal Caro.
Il riconoscimento civitanovese, per ricordare la grande impresa che condusse Caro a tradurre il poema virgiliano - l’Eneide -, viene assegnato ogni anno agli autori delle più importanti traduzioni contemporanee in italiano e dall’italiano per aver esercitato ai massimi livelli l’arte di volgere in un’altra lingua i capolavori della letteratura.
Il premio viene conferito alle 19 al Teatro Annibal Caro, per la traduzione dall’italiano all’inglese a Franco D’Intino, professore alla Sapienza di Roma, e per la traduzione dall’inglese all’italiano a Enrico Terrinoni, docente di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia, e Fabio Pedone, critico letterario e fine studioso della poesia italiana, per il recentissimo lavoro di traduzione del terzo libro del Finnegnas Wake di James Joyce.
I tre vincitori sono poi impegnati in una lectio: Franco D’Intino presenta Lo Zibaldone in inglese. Problemi e risultati, mentre Fabio Pedone ed Enrico Terrinoni parlano di Joyce, Finnegans Wake e l’italiano. Segue la proiezione del corto Jerico di Angelo Paoletti, a cura di Anime di Strada, che narra la vicenda del murales che lo scorso anno è stato realizzato in via Trieste ed è dedicato ad Annibal Caro, in occasione del suo 450° anniversario.
Oltre ai tre grandi traduttori, arrivano a Civitanova Alta anche Massimo Teodori, Elisabetta Rasy, Alberto Negri, Alessandro Obino e Ivano Dionigi.
La giornata di Futura prende il via con la scienza e si apre con un video-collegamento in diretta con la stazione di ricerca Concordia in Antartide. L’appuntamento con Il mare alla fine della terra. La ricerca italiana in Antartide è alle 17 al Teatro Annibal Caro e a seguire c’è la lectio della biologa Lisa Signorile, Il coccodrillo come fa. La vita sessuale degli animali.
Dalle ore 18, al chiostro di Sant’Agostino, Antonella Lumini parla dei suoi due libri - Dio è madre. L’altra faccia dell’amore, La custode del silenzio - mentre nello spazio multimediale San Francesco, lo storico e politico Massimo Teodori dialoga con Valentina Conti su Capire l’America di Trump, tra attualità e perplessità.
Numerose le attività per bambini: alle 17.30 all’ex liceo l’ascolto di fiabe e storie, Arriva la bibliovaligia delle storie, a cura di Nati per Leggere; alle 18 e alle 21.30 i laboratori di Nutriamo la Mente di geologia e di fisica realizzati dalla Festa di Scienza e di Filosofia di Foligno; alle 19 la riflessione sull’infanzia in compagnia della pediatra Laura Olimpi, Lucia Tubaldi, Aurora Bottiglieri e la voce narrante per eccellenza di Nati per Leggere, Elena Carrano: Investire nell’infanzia, costruire futuro: le buone prassi fin da piccolo.
Il pomeriggio si conclude al chiostro di Sant’Agostino, alle 19, con la scrittrice e saggista Elisabetta Rasy intervistata da Paolo Di Paolo, mentre nella sala Pio X Lucilio Santoni riflette con la giovane scrittrice Evelina de Signoribus sul suo libro Le notti aspre.
Alle 21.30 al Teatro Annibal Caro, il giornalista ed esperto di cultura islamica, Alberto Negri, presenta il suo ultimo libro: “Il mussulmano errante, storia degli alauiti e dei misteri del medio Oriente” un testo che racconta riti e credenze del mondo orientale ripercorrendo più di mille anni di storia tra guerre e vicende sconosciute. Ad intervistare lo scrittore, c’è Salvatore Giannella.
Alle 22, al chiostro di Sant’Agostino, lo scrittore Alessandro Obino conversa sul tema In questo mondo di leader. Come riprenderci il futuro dalle mani di chi lo sta rubando, un attacco al crescente fenomeno del leaderismo e una critica ai danni che questo atteggiamento provoca nel rapporto e nella produzione dei lavoratori.
Chiude la giornata, alle 22.30 al Teatro Annibal Caro, una lectio magistralis di uno dei maggiori latinisti italiani nonché Rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, con il tema introdotto da Massimo Arcangeli: Il presente non basta, la lezione del latino.
Attivo il servizio di navetta gratuito. Dalle 19 Futura Food&Wine con la Cantina Fontezoppa e i 4 chef - Michele Biagiola, Errico Recanati, Paolo Mazzieri, Rosaria Morganti - che propongono un menù degustazione agli spettatori del Festival (costo 13 euro).
Futura Festival è organizzato dal Comune e dall’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo della Regione Marche e il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata e della Camera dei Deputati. Gli sponsor sono Bcc - Credito cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro, ATAC e Miramare; i partner tecnici invece sono Marvel Adv, Adriatica Pubblicità, Fontezoppa, Pellegrini Garden, Auto 90, Arredamenti Maurizi, Nerea.
In pellegrinaggio per “portare la speranza tra i fratelli terremotati”.
La marcia “Un passo oltre”, organizzata dai Frati Minori delle Marche, farà tappa a San Severino Marche sabato 29 luglio con un incontro di preghiera in piazza Del Popolo, previsto per le ore 21.
I pellegrini giungeranno in città la mattina di sabato provenendo da Treia e sosteranno al Palasport comunale “Albino Ciarapica”.
Nel pomeriggio è previsto un incontro di preghiera nel monastero di Santa Chiara, a Castello al Monte, per la catechesi. In serata l’incontro in piazza Del Popolo poi il ritorno al Palasport per la notte. Il gruppo ripartirà domenica 30 luglio per Tolentino.
La cittadinanza è invitata a prendere parte all’iniziativa.
Il 29 Luglio presso la Sala Congressi comunale di Sarnano si terrà un incontro dal titolo “Ali per la Ricostruzione” messo a punto grazie alle sinergie che l’Aeroclub dei Sibillini ed il Comune di Sarnano hanno sviluppato con l’Aeroclub d’Italia, l’Università Politecnica delle Marche, la Regione Marche, il CONI ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il tema dell’incontro è l’aiuto alle popolazioni colpite dal sisma mediante la valorizzazione delle attività sportive locali, ampliando, ove possibile, le peculiarità naturali del territorio.
L’Aeroclub dei Sibillini, che svolge attività di Volo Libero (Deltaplano e Prapendio) da oltre 40 anni nel territorio di Sarnano, si propone come palestra formativa per la diffusione della cultura aeronautica ai giovani e lo fa attraverso il progetto “ANNO ZERO”, che verrà presentato in dettaglio durante l’incontro, attivando laboratori di modellismo e di tecniche di volo libero, fino a formare un vivaio di agonisti che possano competere a livello nazionale ed internazionale.
La collaborazione con il Comune ha consentito di ampliare l’offerta turistica locale indirizzandola ancor di più verso le “attività Outdoor” e rendendola di estrema professionalità, grazie alla collaborazione instaurata con gli Enti pubblici citati in precedenza.
L’incontro avrà inizio alle ore 11:00 e vi saranno gli interventi di:
Franco CEREGIOLI – Sindaco Comune di Sarnano
Giuseppe LEONI – Presidente Aeroclub d'Italia
Sauro LONGHI – Rettore Università Politecnica delle Marche
Fabio LUNA – Presidente CONI Regionale
Oliviero OLIVIERI – Presidente Parco dei Monti Sibillini
Angelo SCIAPICHETTI – Assessore - Regione Marche
Claudio SPINELLI – Presidente Aeroclub dei Sibillini
Fabio STURANI – Presidenza Regione Marche
Organizzatori: Renato RICCI (Università Politecnica delle Marche) e Claudio SPINELLI
La Croce Rossa Italiana offre ai ragazzi della comunità colpita dal sisma del centro Italia un campus completamente gratuito.
Nell'ambito dei #crisummercamp2017 è stato infatti inserito il "Sfintinuscamp" che si terrà ad Avezzano (AQ - Abruzzo) da sabato 02/09 a sabato 09/09.
Questo progetto, come già premesso, sarà interamente finanziato dalla CRI (viaggio andata/ritorno, vitto/alloggio in hotel, attività ludico/ricreative, formazione interattiva, etc.) e, pertanto, i 30 fortunati partecipanti non dovranno affrontare alcuna spesa per vivere questa bellissima esperienza.
REQUISITI:
- età compresa tra i 14 ed i 20 anni alla data del 30/07/2017;
- residenza in uno dei 131 comuni del cratere sismico.
Le iscrizioni, aperte fino al 30 luglio e fino ad esaurimento dei 30 posti disponibili, dovranno essere compilate direttamente dai ragazzi tramite il seguente format online cliccando qui.
Per informazioni:
Mail: avezzano.giovani@abruzzo.cri.it
Cell: +39 338 815 2264 (Matteo) + 39 328 058 5243 (Gianluca)
Telefax: +39 0863 413915
Teatro, musica e folklore nella settimana di Matelica Estate, il calendario di iniziative promosso dall’amministrazione comunale che mette in sinergia le iniziative di tante realtà del territorio. Dopo il clou del Cinquantennale del Verdicchio di Matelica, prosegue il programma degli eventi estivi con ancora tante occasioni per celebrare i 50 anni della doc.
Mercoledì 26 luglio alle ore 21.15 la Corte di Palazzo Piersanti farà da cornice al secondo appuntamento con “Bevo il vin cogli occhi poi...”, percorso teatrale ispirato alle opere di Goldoni, a cura di RuvidoTeatro. In scena una trasposizione de “La Locandiera” dove il tema del cibo e del vino sarà centrale, con le prelibatezze locali, a cominciare dal Verdicchio, che “entreranno” nella commedia accanto alle pietanze cucinate da Mirandolina. Seguirà una degustazione a cura dell’Associazione produttori.
Giovedì 27 luglio è poi la Festa della Beata Mattia; in questo giorno Matelica celebra la beatificazione di Mattia Nazarei, nata a Matelica nel 1253 e clarissa del monastero che oggi porta il suo nome.
Venerdì 28 luglio nuovo appuntamento con la rassegna dialettale "Teatro sotto le Stelle", a cura dell’Associazione Federgat: alle ore 21.30, nella Corte Cinema Teatro, la Compagnia Amici del Teatro metterà in scena “Toccata e fuga” di Derek Benfield.
Sabato 29 luglio via al XXIV Incontro Internazionale del Folklore “Etnie a confronto”, che fino a giovedì 3 agosto riempirà Matelica di musica, danze e colori. Un evento, organizzato dall’Associazione Folklorica "Città di Matelica", che vedrà la partecipazione di gruppi folk da Kirghizistan, Ungheria, Sudafrica, Isole Azzorre, Colombia, Messico e Italia (Marche). Le esibizioni si terranno la sera in piazzale Gerani, dove saranno allestiti stand gastronomici con sapori dal mondo; in programma anche parate, celebrazioni religiose e momenti istituzionali in altri punti della città. Tra gli appuntamenti, lunedì 31 luglio alle 21.30 la Festa dell’amicizia, con i gruppi ospiti che insegneranno i loro balli tipici per vivere appieno l’integrazione, e giovedì 3 agosto la serata di gala. In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al Palazzetto dello Sport, info: 333.9605443.
Domenica 30 luglio in programma Festival Off - Concerti in Cantina, a cura di Macerata Opera Festival e Imt, per un sapiente connubio tra grande musica e grandi vini. L’appuntamento è alle ore 17.30 nella Country House Salomone con "Ornitophonica": il flauto di Stella Barbero e il pianoforte di Anna Barbero accompagneranno il pubblico attraverso il cielo con un recital dedicato al canto degli uccelli, da sempre oggetto di fascinazione dei compositori. Il programma è vario per autori e per stili musicali: si va da Liszt a Messiaen, da Vivaldi a Prokofiev, passando per Mozart e Piazzolla (info: www.sferisterio.it ).
Ultimo mercoledì di luglio con i saldi serali. “Un'estate al Mare” torna domani sera con nuove iniziative organizzate dall'associazione “Centriamo” insieme all'Assessorato al Commercio del Comune di Civitanova, per rilanciare il commercio del centro nel periodo dei saldi estivi.
L’iniziativa abbraccia c.so Umberto I, c.so Dalmazia, c.so Matteotti, c.so Vittorio Emanuele, vialetti nord e sud, via Trento, via Duca degli Abruzzi, viale Vittorio Veneto.
Allestimenti, musica e i colori del mare e dell’estate costruiranno un setting d’atmosfera in tutte le vie coinvolte.
Non sai dove andare a mangiare? Non ti preoccupare perché Futura è anche Food&Wine. Da giovedì 27 a domenica 30 luglio, gli spettatori che arrivano a Civitanova Alta oltre che “nutrire la mente” con i quasi 80 appuntamenti in programma, potranno passeggiare fra i luoghi del Festival alla scoperta dei sapori della tradizione con i migliori chef e vini delle Marche. Dall’idea della Cantina Fontezoppa è nata questa ulteriore sezione di Futura riservata al mangiare e bere bene. “Una contaminazione, quella tra cultura ed enogastronomia - dice il direttore artistico Gino Troli - che deve proseguire anche nelle prossime edizioni di Futura”.
Quattro dei migliori chef delle Marche cucineranno in quattro luoghi differenti per il pubblico del Festival e offriranno un menù a 13 euro con le eccellenze marchigiane. “Sarà un modo per conoscere dei posti di Civitanova Alta non sempre noti - dichiara la presidente TDC Rosetta Martellini - , angoli molto suggestivi dove fornire i miglior cibi e miglior vini”.
Michele Biagiola ed Errico Recanati all’ex liceo, Paolo Mazzieri alla vecchia pescheria e Rosaria Morganti al chiostro San Francesco, dalle 19 sorprenderanno con le loro abilità i palati delle persone. Ogni piatto ha un vino abbinato, ovviamente della Cantina Fontezoppa.
“Il futuro? Il cibo ed il vino sicuramente ne fanno parte - dichiara Mosè Ambrosi, amministratore di Fontezoppa - . Per questo, abbiamo richiesto al direttore Gino Troli di poter arricchire un festival che già di per si arricchisce anno per anno con 4 chef, che per noi rappresentano le Marche ed i nostri vini, fatti per essere veri ed identitari di un territorio che si merita di più. Il Futura Food & Wine è solo l'inizio di quanto vorremmo e faremo a Civitanova Alta questa settimana e nel futuro! Il bello? Poter passeggiare nel borgo medioevale, scegliere gli eventi che più ci interessano e fermarci in una delle 4 location e conoscere da vicino Michele, Errico, Rosaria o Paolo per tornare a casa meglio di come siamo usciti. L'evento è a portata di tutti, quindi voglio brindare a tutti quelli che decideranno di passare qualche ora con noi”.
Biagiola propone una pizza con pesca Saturnia, salsiccia e portulaca (vino: Ribona Metodo Classico 2013) o caprese di millecolori con pesca Saturnia (Incrocio Bruni 54 2016); Mazzieri cucina mezze maniche Mancini shakerate con pesca Saturnia, zucchine, mandorle e ricotta alle erbe aromatiche (Incrocio Bruni 54 2016) o cubo di pollo fritto con ketchup di mela rosa dei Monti Sibillini e salsa barbecue all’albicocca (Cuvèe Rosè 2013 Metodo Classico di Vernaccia Nera); Morganti prepara una lasagnetta di mare accompagnata ai profumi dell’orto (Ribona 2015) o alici in Festival: farcite impanate e fritte, cetrioli, capperi, pesca Saturnia speziata (Metodo Classico Ribona 2013). Infine Recanati con il panino di maialino allo spiedo (Carpignano 2014 Vernaccia Nera) o il frascarello pomodoro affumicato ed anatra (Cuvèe Rosè 2013 Metodo Classico di Vernaccia Nera).
Intanto domani 26 luglio si taglia il nastro della quinta edizione del Festival diretto da Gino Troli. Si inizia con il saluto delle autorità alle 17 al Teatro Annibal Caro e con l’esibizione musicale del giovanissimo Ares Midiri, che lo scorso anno partecipò a Civitanova Classica Piano Festival, e alle 18 il convegno/dibattito sulla ricostruzione post sisma, dal titolo Il Sapere dello Sguardo. L’incontro è realizzato in collaborazione con la Regione Marche e con il Consorzio Aaster: viene condotto da Salvatore Giannella, giornalista e scrittore molto noto e vede la presenza di Alessandro Amato, sismologo, Aldo Bonomi, sociologo e fondatore di Aaster, Eugenio Coccia, fisico e rettore del GSSI de L’Aquila, Giorgio Mangani, geografo e studioso del paesaggio, Fabio Renzi, direttore di Symbola, Marco Revelli, storico, Antonella Tarpino, storico e esperta di tutela del paesaggio.
Alla stessa ora al chiostro Sant’Agostino, Valentina Conti introduce Eugenia Rico che presenta il suo libro Gli amanti, mentre alle 19 Lucilio Santoni e Francesca Matteoni parlano di Wendel Berry, poeta e contadino nella sala Pio X.
La prima giornata si conclude con un doppio appuntamento: alle 21.30 al Teatro Annibal Caro viene proiettato il film di Rudy Gnutti In the same boat a cui segue una riflessione con il regista, Fernando Ferroni, Mauro Gallegati e Alessandro Pertosa, mentre al chiostro Sant’Agostino alle 22 Marco Ravelli e Antonella Tarpino, con la moderazione di Gino Troli, presentano i propri libri, rispettivamente Populismo 2.0 e Il paesaggio fragile.
Futura Festival è organizzato dal Comune e dall’Azienda dei Teatri di Civitanova, con il contributo della Regione Marche e il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata e della Camera dei Deputati. Gli sponsor sono Bcc - Credito cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro, ATAC e Miramare; i partner tecnici invece sono Marvel Adv, Adriatica Pubblicità, Fontezoppa, Pellegrini Garden, Auto 90, Arredamenti Maurizi, Nerea.
Più di 3000 invitati fra autorità dipendenti e clienti provenienti da tutto il mondo per i 50 anni del Gruppo Lube. Due giornate ricche di sorprese con tanti ospiti illustri e artisti di fama internazionale per celebrare una storia di successo, che ha visto una piccola azienda marchigiana diventare leader di settore nel mercato nazionale e tra le prime sei aziende nel mondo.
La festa è iniziata sabato 22 alle ore 17.00 con l’inaugurazione del nuovo grande showroom a Passo di Treia, una superficie espositiva di oltre 3000 mq che racconta la storia del Gruppo Lube, dalla prima cucina fino alle ultime novità delle linee Cucine LUBE e CREO Kitchens e Borgo Antico. Presente “un corner” dove è possibile rivivere i primi passi mossi da Luciano Sileoni e dall’amico Benito Raponi che hanno trasformato un laboratorio artigianale in quella che poi sarà la Lube. Padrino dell’evento di apertura Christian De Sica, diventato poi il mattatore nei festeggiamenti che seguiranno al Palas di Civitanova Marche.
“Un sogno che dura 50 anni, ma che si è trasformato in una meravigliose realtà” commenta il presidente e fondatore Luciano Sileoni per descrivere la grande storia Lube. Molti sono, infatti, i successi da festeggiare a partire da quelli sportivi con i quattro scudetti vinti e i tanti titoli europei, raccontati sul palco del Palas dalla giornalista di Sky Sport Federica Masolin, insieme alla dirigenza della Lube Volley ed ai campioni della squadra.
La serata poi è diventata un talk show, sul palco sono saliti la giornalista del Tg3 Barbara Capponi e Marco Moscatelli che partendo dall’intervista al fondatore Luciano Sileoni hanno ripercorso tutta la storia dell’azienda. Un racconto suggestivo che intreccia 50 anni di storia italiana con i momenti più significativi vissuti dall’azienda, narrati dalle stesse persone che ogni giorno con il loro lavoro hanno resto possibile questo sogno comune. Infine il grande concerto conclusivo che ha divertito ed emozionato tutto il pubblico presente.
Domenica 23 alle ore 10.00 sempre al Palas di Civitanova Marche è iniziato l’Osservatorio Lube 2017, l’incontro fra manager, agenti, fornitori e ospiti di prestigio per fare una riflessione comune sul tema: “L’Evoluzione del sistema distributivo”. È stato Fabio Giulianelli a parlare per primo facendo il punto della situazione con una puntuale relazione che ha evidenziato il contesto economico sociale attuale a partire dall’Europa fino alle banche, al terremoto e ai giovani.
Da domani 26 luglio l’opera accende il Teatro Lauro Rossi con la seconda recita di Shi (Si faccia), il nuovo spettacolo commissionato dal Macerata Opera Festival all’apprezzato compositore Carlo Boccadoro, e alla regista Cecilia Ligorio. Dopo il successo della prima, lo scorso 20 luglio, l’allestimento ispirato alla vita di Matteo Ricci prosegue nel racconto del suo viaggio ad Oriente. La serata di domani viene realizzata in collaborazione con il Rotary Club “Matteo Ricci” che ha deciso di portare il proprio contributo alla stagione lirica, e in particolare a quest’opera poichè ispirata alla vita del gesuita nato a Macerata e a cui il club ha dedicato il nome. Il Rotary “Matteo Ricci”, presieduto dall’architetto Silvana Lisi, ha acquistato circa cento biglietti per lo spettacolo e si è impegnato nella raccolta fondi a favore del charity partner 2017 del Macerata Opera Festival, Anffas. Al Teatro Lauro Rossi, il club service allestirà un corner dove metterà in vendita dei libri, ad offerta, il cui ricavato sarà donato al partner sociale.
Al decimo anno di fondazione, con 40 soci tra uomini e donne, il Rotary Club “Matteo Ricci” organizza numerose attività sul territorio nazionale e internazionale. Non è la prima volta che il club service collabora con lo Sferisterio. Nel 2014, infatti, in occasione della 50ª stagione operistica maceratese, grazie all’allora presidente Marco Sigona (oggi segretario), è stato realizzato un volume che ripercorre le varie edizioni liriche, anno per anno, attraverso il racconto delle comparse dal titolo “’70, ’80. Venti anni di comparse allo Sferisterio”. Un libro che raccoglie numerose foto storiche delle persone che hanno lavorato in Arena e che ha avuto un successo di vendite strepitoso. Il club service ha anche curato la realizzazione di “Letture ricciane”, dedicato al gesuita maceratese.
Alle 21, buio in sala per assistere a Shi (Si faccia), uno spettacolo dall’atmosfera onirica che presenta un personaggio straordinario attraverso un libretto che traccia il profilo più esistenziale di Matteo Ricci. Nell’opera di Carlo Boccadoro e Cecilia Ligorio, il dialogo interiore del gesuita prende corpo e voce attraverso Il Viaggiatore, L’Uomo che guarda e Matteo – tre diversi aspetti della personalità di Ricci: il giovane forte della sua vocazione e della sua scelta di partire; il dubbio e la difficoltà di accettare la vita per come si sviluppa; l’uomo storico, che invecchia e che muore.
Roberto Abbondanza (Matteo), Simone Tangolo (il Viaggiatore) e Bruno Taddia (l’Uomo che guarda) salgono sul palco del Lauro Rossi, accompagnati dalla musica dei pianisti Andrea Rebaudengo e Paolo Gorini e della Tetraktis Percussioni Ensemble (Gianluca Saveri, Giulio Calandri e Cecilia Martellucci). Igor Renzetti cura le proiezioni in scena, mentre l’Accademia di Belle Arti di Macerata si occupa delle scene, dei costumi e delle luci.