Martedì tanguero allo chalet "Antonio": grande calore della danza e del pubblico
Si tinge dei colori caldi del tango l’estate del lungomare sud di Civitanova.
Ogni martedì sera lo stabilimento balneare “Antonio” apre le porte alla serata “Cielito Lindo”.
Direttori artistici dell’evento Olga Kraves e Matteo Aringoli dell’associazione Pasiòn Tango. Maestri di tango argentino dimartedì 25 luglio i campioni italiani del 2017 Manuela D’Orazio e Dennys Daniel Fernandez. Romana lei e cubano lui, hanno guidato le coppie presenti alla serata per poi esibirsi in performance di tango che hanno lasciato gli spettatori senza fiato.
Il nutrito pubblico presente - di almeno 150 persone - ha riscaldato con molti applausi la coppia di professionisti, un pò meno le temperature esterne che erano piuttosto autunnali. I due ballerini ci hanno raccontato del tango argentinocome di un abbraccio nella coppia, di un momento di fluidità di movimento e di connessione tra le anime. Una danza lontana dai virtuosismi del tango scenico e guidata solo dalla naturalezza, dalla spontaneità, dall’improvvisazione.
Il tango argentino è una danza da pista non coreografata, è un continuo creare e inventare e consente di sentirsi meglio con se stessi e con gli altri perché è l’antidoto alla tensione. Invita ad essere liberi di esprimersi e di trovarsi in connessione con l’altro seguendo l’emozionalità, non il conteggio dei passi. La danza argentina ci riconsegna anche il valore del rispetto dei ruoli dell’uomo e della donna.
L’uomo guida la donna, ma senza dominarla né offuscandone la figura, anzi dandole importanza e mettendola in condizione di lasciarsi andare tra le sue braccia. Il ruolo maschile si identifica nella galanteria come quello della donna nella grazia e nell’eleganza. Esiste infatti un codice di comportamento nel tango argentino. Vietato prendere una donna al suo posto per portarla in pista. L’uomo invita la donna con uno sguardo, la mirada, se la donna risponde allo sguardo e lo mantiene vuol dire che permette al cavaliere di invitarla.
A quel punto lui fa un cenno con la testa, il cabeceo, per invitarla a ballare e va a prenderla al suo posto per condurla in pista. Dopo una sequenza di 4 tanghi, chiamata tanda, è obbligatoria la cortina, una piccola pausa sottolineata da un intermezzo di altro genere musicale e coincidente con lo sgombero della pista.
Questo time out permette il riposo alle coppie che vogliono ritornare ristorate alle danze o la possibilità di cambiare partner con cui ballare nella successiva tanda. Del codice comportamentale fa parte anche un certo decoro nell’outfit da indossare. In particolare, i capelli raccolti per la donna danno un senso di ordine e permettono il guancia a guancia tra partner agevolandone l’intesa con un leggero sfiorarsi e appagando la sensualità di una danza come il tango.
(di Raffaella D’Adderio)
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