Domani, 29 maggio 2018, è la data dell’uscita ufficiale del nuovo libro dal titolo A piedi nella notte. Camminare insieme verso Casa (ed. Piemme, 14,90 €), dedicato alla storia del Pellegrinaggio Macerata-Loreto.
I due autori, Andrea Tornielli e Domenico Agasso, incuriositi da questo evento che da 40 anni percorre di notte il tradizionale cammino che da Macerata conduce alla Santa Casa di Loreto, hanno deciso di raccontarlo con le parole di chi lo ha vissuto personalmente.
Le lettere e le testimonianze dei pellegrini scandiscono lo svolgersi nel tempo di questo gesto di fede che ripropone le esperienze piccole e grandi, drammatiche e gioiose di un popolo riunito nel nome di Maria, che ha sperimentato e continua a sperimentare la possibilità di una speranza per la propria vita.
Suddiviso per decadi, il libro permette di penetrare nel cuore dell’esperienza stessa dei pellegrini, che diventano i veri protagonisti di un racconto semplice, profondo e coinvolgente. Le voci, tra gli altri, di san Giovanni Paolo II e papa Francesco, di don Luigi Giussani, don Julián Carrón, di don Oreste Benzi, si uniscono a quelle di molti pellegrini che raccontano lo stupore di un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nella loro vita.
Inizia domani, martedi 29 maggio, la XVII edizione del Licenze Poetiche Festival, la rassegna di poesia aggiornata curata da Alessandro Seri e dall’associazione culturale Licenze Poetiche che da anni porta in città il meglio della poesia italiana e internazionale. Il ricco calendario dell’edizione 2018 ha come tema implicito quello del rapporto tra la poesia e i mutamenti della società che le vede impegnate in un dialogo costante capace di essere forma anticipatrice delle tendenze sociali, culturali e civili. Si inizia martedi sera alle 21,30 presso la Bottega del libro di Corso della Repubblica con un incontro intitolato “Non 1 di meno – Parole violente, crimini d’odio, esclusioni” che avrà come protagonista la poetessa fiorentina Eleonora Pinzuti, presentata da Renata Morresi e con interventi sul tema da parte di Annalisa Cegna, Tatiana Petrovich Njegosh e Francesco Rocchetti.La seconda serata della rassegna, quella di mercoledi 30 ore 21,30 alla Galleria Antichi Forni di Piaggia della Torre, sarà dedicata a Danni Antonello, poeta veneto che viveva da tempo a Macerata e che è venuto a mancare nel novembre scorso. A ricordare Antonello sarà Davide Nota che insieme ai poeti Marco Di Pasquale, Lorenzo Fava, Renata Morresi, Alessio Ruffoni, Stefano Sanchini e Alessandro Seri leggerà testi editi e inediti dello sfortunato intellettuale che da tempo aveva creato un legame fortissimo con la città d Macerata, gestendo una originalissima libreria in piazza Mazzini e avendo dato vita alla casa editrice Giometti e Antonello.Giovedi 31 maggio sempre alle 21,30 presso i magazzini Uto di via Gramsci si svolgerà la tradizionale serata del festival dedicata alla poesia internazionale che avrà come titolo “Il fantasma del nemico – Voci del dialogo interculturale”. Ospite sarà la poetessa brasiliana Rosana Crispim da Costa che verrà introdotta da Marco Di Pasquale. Infine a chiusura, il Licenze Poetiche Festival presenterà presso la sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, alle 21,30 del 1 giugno, il poeta e performer Lello Voce: una tra le voci più importanti del contemporaneo italiano, colui che ha portato nei primi anni 2000 la formula del poetry slam in Italia e che giusto lo scorso anno, con il libro “Il fiore inverso” è risultato vincitore del premio Pagliarani
Nella settimana dal 20 al 27 maggio, presso il teatro “G. Verdi” di Pollenza, si è svolta “Tuttascena”, la Rassegna di teatro per la scuola, promossa e organizzata dall’Istituto Commerciale “V. Monti” di Pollenza, con la collaborazione e il sostegno del Comune di Pollenza, delle associazioni del territorio e di alcuni sponsor locali. Giunta alla diciassettesima edizione, l’iniziativa ha coinvolto gli alunni di diverse scuole della provincia di Macerata (Primaria “D. Alighieri” di Appignano, Primaria “S. D’Acquisto di Macerata, Secondaria di I grado “E. Paladini” di Treia, Secondaria di I grado “E. Fermi” di Macerata, Primaria e Secondaria “V. Monti” di Pollenza), che, con grande spontaneità, si sono esibiti con spettacoli diurni e serali.Un appuntamento di grande valore formativo per i ragazzi e una opportunità per mettersi in gioco e, al tempo stesso, un’occasione di apprendere in modo creativo. La Rassegna si è conclusa domenica 27 maggio con una manifestazione in cui si sono alternate esibizioni di danza, canto, musica, un incontro finale per un confronto positivo sulle esperienze teatrali effettuate. Alla presenza delle locali autorità e dei rappresentanti di tutte le scuole partecipanti, sono stati consegnati un attestato di partecipazione e un premio, consistente in materiale scolastico. La giuria, inoltre, ha attribuito dei riconoscimenti alle “eccellenze”, dopo aver valutato con attenzione testo e recitazione, allestimento, costumi e scenografie degli spettacoli in gara. Menzioni speciali sono state attribuite anche agli studenti dell’Istituto Comprensivo “V. Monti” di Pollenza ed alle classi quarta e quinta della Scuola Primaria “G. Natali” di Sforzacosta, hanno avuto una segnalazione per i migliori costumi per lo spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, mentre Nicolas Ramazzotti e Caterina Dignani, alunni della 1^A della Scuola Secondaria “V. Monti di Pollenza, sono stati segnalati, come miglior interprete maschile e miglior interprete femminile nello spettacolo “Il mago di Oz”.
Il 25 Maggio é uscito in rotazione radiofonica e in tutti gli store digitali il nuovo singolo di Viola Thian “La paura di affogare” scritto in collaborazione con il produttore Emilio Munda, autore/compositore/produttore per Francesco Renga, Nomadi, Umberto Tozzi, Nina Zilli, Michele Bravi, Gemelli Diversi.
Attualmente in esclusiva con la Sugar Music di Caterina Caselli. “La paura di affogare è un messaggio rivolto alle donne che vivono una violenza psicologica, grave quanto quella fisica, che lascia segni altrettanto indelebili nell’anima. Un invito ad avere coraggio, a riprendersi la vita, a tornare ad essere felici, e non con un amore a tutti i costi” Viola Thian è nata a Fano, dove vive, il 1 Maggio 1997, dall'Agosto 2016 lavora assieme al suo produttore Michele Giardina, ex collaboratore di Biagio Antonacci ai suoi esordi, con cui ricopre un po‟ tutti i ruoli. In seguito Michele Giardina lavora come Road Manager e Personal Manager di: Niccolò Fabi, Piero Pelu’, Simone Cristicchi, Marina Rei, Ivano fossati, Tiromancino, Federico Zampaglione, per il quale ha svolto anche il ruolo di discografico per la sua etichetta “Deriva”. Nel 2017 Viola Thian è stata ospite di alcune delle date del tour estivo di Luca Barbarossa, precisamente a Senigallia, Civitanova e Pineto, duettando con lui sul palco. A Marzo 2017 è uscito il suo primo singolo "Ti Amerò Per Sempre", pubblicato con L‟etichetta Rossoarancia.
Sempre nel 2017 ad Agosto ha partecipato al contest di Radio Deejay gareggiando con il brano inedito scritto da lei “The Flight" sul palco di Riccione, assieme ad artisti come Francesca Michielin, Mario Venuti e Michele Bravi.
A Novembre 2017 con la canzone “Tutti i sogni del mondo“ Viola è arrivata alla fase finale di Area Sanremo. Nel corso del 2018/2019 Viola sarà protagonista e “ padrona “ di casa nello spettacolo teatrale ”Incontro con...” che ospita i più grandi cantautori italiani nei più bei teatri d‟Italia per un incontro tra musica e parole. Lo spettacolo s‟ispira a “Studio 1“ il programma televisivo della Rai degli anni „60, presentato da Mina, che oltre a cantare e condurre, ospitava grandi artisti. I primi appuntamenti sono stati con Mario Venuti e il 28 Aprile con Bungaro al teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, per l‟anteprima nazionale del suo tour e disco “Maredentro“.
Sabato 2 giugno, dalle ore 16, all’interno della manifestazione “Il Ducato in un bicchiere” che si terrà presso l’Antica residenza dei Da Varano a Torre del Parco di Camerino, ritorna la musica di “Vincenzo Correnti e il mio Henghel”, lo spettacolo tributo a Henghel Gualdi (l’angelo del clarinetto) che lo scorso anno ha avuto tantissimi consensi da parte del numerosissimo pubblico presente.
Un viaggio musicale incentrato sulle musiche dello splendido clarinettista, autore jazz, di colonne sonore in cui si apprezzano contaminazioni con la musica tradizionale italiana ed emiliana e che propone i grandi cavalli di battaglia e i brani composti con Vincenzo Correnti, allora giovane allievo. Una serata speciale da non perdere per ascoltare la buona musica live di Gualdi, interpretata dal meraviglioso clarinetto di Vincenzo Correnti, definito come uno tra i maggiori e fedeli interpreti della musica e dello stile di Gualdi, accompagnato da una band di giovani e promettenti musicisti: Matteo Morosi al trombone, Chiara Ercoli al pianoforte , Andrea Passini al contrabbasso e Giacomo Correnti alla batteria
di Nicoletta Maggi
Midnight’s Children, (Figli della mezzanotte), il romanzo di Salman Rushdie, famoso in tutto il mondo e vincitore di diversi premi internazionali, aveva raccontato di certi poteri speciali conferiti a tutti quei bambini nati allo scoccare della notte del 15 Agosto. E questo successivamente al 15 agosto del 1947, anno dell’indipendenza dell’India.
Ala Marinetti e Carla Tulli sono anche loro delle figlie speciali. Nate in un periodo particolare da due padri altrettanto straordinari. Sono le figlie di Filippo Tommaso Marinetti e Wladimiro Tulli. Le figlie del Futurismo.
Manifesto del Futurismo di Marinetti su le Figaro
Il primo, Filippo Tommaso Marinetti, (22 dicembre 1876-2 dicembre 1944), è l’indiscusso ideatore e fondatore della corrente del Futurismo con il manifesto del Futurismo, pubblicato sul giornale francese Le Figaro il 20 febbraio del 1909. Famoso a livello internazionale, in tutta Europa e in Russia. Sue furono le massime teorie. Celebri le poesie, gli interventi e gli scritti. Un istrione che con il suo carisma incoraggiò molti scrittori e letterati ad inseguire le proprie inclinazioni. Un grande mecenate che aiutò con i suoi fondi personali diversi giovani artisti futuristi. Pittori, scultori e poeti.
Molti hanno scritto che sua fu la prima intuizione di internet. Aveva sognato un sistema che potesse unire tutto il mondo nello spazio di brevissimo tempo. Una connessione velocissima e dinamica. Allora non erano in possesso dei mezzi e delle tecnologie avanzate per sviluppare un tale progetto. L’idea sì però. Fu sua – sostengono in diversi. Aveva scritto nel Manifesto futurista:”Il Tempo e lo Spazio morirono ieri…”, alludendo al fatto di far decadere l’idea di tempo e spazio. Facebook, Twitter, i social, tutti quei programmi che collegano il mondo intero al tempo di un click, si sono realizzati molti anni dopo, come fantasticato da Marinetti.
Tulli, Se ti affacci alla finestra Silvia, 1942, olio su tavola
Wladimiro Tulli, di Macerata, (4 settembre 1922-28 Febbraio 2003), è stato un pittore appartenente al secondo futurismo. Anche lui istrionico, al quale Ungaretti dedicò una poesia nel 1961. Il 29 giugno del 1937, ancora studente all’istituto tecnico commerciale, ascolta per la prima volta a Recanati un intervento poetico di Filippo Tommaso Marinetti su Giacomo Leopardi e ne rimane da subito folgorato. Si avvicina al Gruppo Futurista “Umberto Boccioni” di Macerata nel 1938. Tulli scopre la sua vocazione artistica nella pittura iniziando così la sua carriera, grazie a Marinetti. Tulli, nelle sue opere pittoriche, subirà l’influenza del poeta Giacomo Leopardi. Molti dei suoi quadri, soprattutto quelli raffiguranti i temi principali delle liriche leopardiane, si trovano nella pinacoteca del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
Ala Marinetti e Carla Tulli, le figlie, vivono entrambe a Roma. Sono le figlie vere del Futurismo. Cresciute all’ombra di due padri geniali. Due giganti. Senza farsi schiacciare dalle personalità predominanti, hanno saputo sviluppare, ognuna a sua maniera, delle abilità particolari, quasi come quelle descritte egregiamente da Salman Rushdie. Le figlie della mezzanotte. Eredi di quel passaggio brusco dall’immobilismo ottocentesco ad una nuova luce, all’alba della modernità. Il futurismo fu la maggiore rivoluzione culturale di tutta Europa. Niente fu più lo stesso. Di colpo taglia i ponti con l’arte figurativa e l’immobilismo dell’ottocento. Basta con le immagini sacre, le nature morte ed i ritratti di damine romantiche. Va oltre l’impressionismo. Si manifesta irruento in vari campi: pittura, architettura, letteratura e poesia. Esiste pure una cucina futurista.
Marinetti, La cucina futurista
Ala Marinetti contiene già insito nel suo nome una poesia. L’ala di un uccello che volteggia libero nel cielo. Le sue sorelle sono state chiamate Luce e Vittoria, nomi anch’essi molto futuristi. Dinamismo, velocità ed ottimismo. Il volo. Di un uccello o di un aereo. L’aeropittura. L’aeromusica. Tutti simboli del futurismo. E’ una signora elegante, colta, intelligente e piena di vita. “Bisogna sempre guardare al futuro – spiega – anche a 80 anni. E’ questo il senso del futurismo. Poi, si deve essere sempre ottimisti e fiduciosi altrimenti non si mettono in luce le nostre doti migliori. La creatività”.
Carla Tulli è un affermato architetto ed esercita la sua attività perlopiù a Roma. In passato si è occupata di opere pubbliche. Ora segue le ristrutturazioni. Opera sua sono gli interni delle case più prestigiose della capitale e del centro Italia. Eleganti ma con quel tocco estroso. E’ una donna dai gusti e dall’abbigliamento minimalisti. Molto colta anche lei e sicura della sua professionalità. Cosa le accomuna? La forza, la cultura ed una visione del mondo estremamente aperta e vivace. Hanno viaggiato, conosciuto gente molto influente, respirato arte e poesia fin dalla più tenera età. “A casa mia, da piccola, venivano personaggi del calibro di Pirandello – racconta Ala con estrema naturalezza. Allo stesso tempo sono entrambe moderne e dinamiche. Indipendentemente dall’età.
Carla Tulli e Ala Marinetti
Venerdì 18 maggio 2018, si conoscono per la prima volta. L’incontro avviene alle 11:30 in una mattinata soleggiata in un bar alle spalle del Pantheon. Ho l’onore di organizzare l’appuntamento, visto che conosco entrambe. Carla è una mia amica di vecchia data. Tutt’e due dalle Marche, mi ha spesso accompagnata pazientemente per le vie di Roma alla ricerca disperata di una casa. Ala è una mia conoscenza più recente, ma profonda fin dal primo momento. Ogni volta che la incontro, mi inonda di consigli di vita e di ottimismo. Mi rimprovera di aver studiato Marinetti solo a scuola. “Non basta – taglia corto – nelle scuole insegnano poco, ti devo dare dei libri da leggere su mio padre”. Mi parla spesso del grande amore di suo padre per sua madre. Delle poesie romantiche che Marinetti dedica a quella moglie bellissima e molto più giovane di lui, la pittrice e scultrice Benedetta Cappa che lavorava nello studio di Balla. Le poesie a Beny. O Beny. Acqua benedetta! Biancospino caro…O Beny, acqua benedetta, caduta dalla luna…Per lei aveva saputo rinunciare agli anni di libertinaggio per diventare un marito ed un padre amorevole.
Appena si incontrano si salutano con calore. E’ la prima volta che si vedono ma, come è logico che sia, parlano da subito la stessa lingua. L’approccio è diretto ed informale. Futurista. Ci sediamo ad un tavolo e loro due iniziano una conversazione molto emozionante. Parlano dei loro padri e delle persone che hanno conosciuto in comune da giovani. Tutti futuristi e famosi. E’ una profonda dissertazione di storia dell’arte superiore a qualsiasi altra lezione accademica.
Carla Tulli e Ala Marinetti
“Mio padre è diventato un pittore affermato grazie a Marinetti – spiega un’emozionata Carla Tulli. Era un ragazzo molto giovane e sentiva qualcosa dentro che doveva esprimere. Veniva da una famiglia per niente benestante. Poi quell’incontro – prosegue – va per caso ad un convegno su Leopardi a Recanati tenuto da Marinetti e gli si apre un mondo. Rimane folgorato da quella personalità eclettica e rivoluzionaria. Capisce la sua vocazione. Fa parte della seconda parte del futurismo”.
Carla continua il suo racconto: ”Non aveva soldi, solo tante idee. Poi un giorno decide di andare a Roma a casa di Marinetti in piazza Adriana. Gli chiede dei soldi per poter realizzare un progetto artistico. Lui senza esitazione glieli dà. E’ grazie a Marinetti che mio padre è diventato quello che è diventato”.
Tulli pour Giacomo. Raccolta. Centro nazionale di Studi Leopardiani
Ala Marinetti, elegantissima, ascolta concentrata, poi esplode in tutta la sua vitalità, è un torrente in piena: “Se mio padre ha deciso di investire i suoi soldi in quel giovane, significa che ne aveva intuito il talento. Lui era molto benestante ed altrettanto generoso. Pensa che voleva istituire una banca per gli artisti”. Poi prosegue con mille aneddoti e gli insegnamenti che le erano stati ripartiti. “Mio padre andò a scuola ad Alessandria d’Egitto con Ungaretti e due degli altri studenti divennero addirittura premi Nobel. Per lui la cultura era fondamentale – e poi – era così affettuoso con noi figlie. Mi ha chiamato Ala dedicandomi una poesia. Dovevo essere l’ala dolce di una colomba, ma al tempo stesso l’ala forte di un aereo che oltrepassa ogni avversità. Quando in casa arrivavano delle grandi personalità però, noi bambine dovevamo andare in un’altra stanza con la cameriera, non potevamo essere presenti. Ci difendeva sempre per le nostre marachelle. La nostra tata tedesca voleva licenziarsi perché noi le mettevamo i nervi a dura prova. Del tipo che nascondevamo degli spilloni nel suo cuscino. Mio padre candidamente le replicava:” ma che avranno mai fatto di male? Bambine? Mettetevi i cappottini ed andate ad incendiare la stazione!”- ricorda divertita.
“Era tanto aperto mentalmente quanto convenzionale nell’educazione di noi figlie”. Qui la interrompe la Tulli:”Anche il mio era così. Con me che sono stata l’unica figlia è sempre stato autoritario. Quando ho deciso di fare architettura a Roma, trasferendomi dalle Marche, non mi ha più parlato per sei mesi. Poi però ha sempre continuato a darmi dei consigli :”l’università non serve a niente – ripeteva – ma è importante che tu scelga la migliore e che la faccia lo stesso seriamente!”
Sono due donne felici di essersi trovate. Parlano di Boccioni, Balla, Carrà e degli altri importanti futuristi come se parlassero di normali conoscenze. Di Enrico Prampolini che frequentavano entrambe.
“Secondo me le cose più importanti da fare per uno stato sono le opere sociali – dichiara con convinzione Ala Marinetti – subito dopo vengono quelle culturali però. Mio padre ha scritto tanti libri. Consiglio la lettura di Al di là del comunismo. Lui leggeva sempre. Leggeva di tutto. Per questo poi è stato in grado di dar vita ad un movimento culturale che ha scosso tutta l’Europa. Una vera rivoluzione. Per il suo dinamismo dirompente lo chiamavano caffeina d’Europa. Non si è improvvisato dall’oggi al domani, era preparatissimo, aveva preso la seconda laurea in giurisprudenza a Pavia poi per far contento il padre che era un affermato avvocato ad Alessandria d’Egitto. Viaggiava molto per imparare. Trascorse molti anni a Parigi. Andava spesso in Russia. I soldi andavano spesi per l’arte, per i poeti, per gli scultori e per i letterati. Finanziava I poveri artisti che a quel tempo mangiavano un giorno sì e l’altro no. Poi quando mia madre preoccupata gli chiedeva cosa avrebbe lasciato in eredità a noi figlie se andava spendendo tutto così, le rispondeva semplicemente che alle figlie sarebbe bastato avere il suo cognome: Marinetti. Sarebbe stato quello il suo lascito”.
Ala Marinetti continua i suoi racconti sempre più appassionata. Dopo quasi due ore decide che è tempo di tornare a casa per la colazione. Ci lascia a malincuore invitandoci ad andare nei prossimi giorni a casa sua. Le due donne si abbracciano affettuosamente felici. “A presto”- saluta Ala. “Sono contenta di averti conosciuta” – le risponde Carla.
Ora anche Ala e Carla sono diventate amiche e cominceranno a frequentarsi. Nell’accomiatarsi Carla mi dice: ”non capisco come una donna colta come Ala Marinetti non sia considerata come una risorsa dal mondo culturale e dai critici d’arte. Con il suo spessore, dovrebbe essere ascoltata. Sono proprio contenta che me l’hai fatta conoscere. Grazie!” E se ne va raggiante.
Pochi giorni e la piscina de La Filarmonica in via Ghino Valenti a Macerata aprirà nuovamente i battenti per la stagione estiva alle porte.
L'apertura è infatti stata fissata per venerdì 1 giugno. Il ristorante e la piscina gestiti come l'anno scorso da Stefania Cittadini e dalle figlie (foto), riapriranno i cancelli della piscina per dare così il benvenuto alla bella stagione per un’estate da passare “a mollo” per ritemprare il corpo e lo spirito. "Fondamentale anche stavolta è stata la collaborazione con la Società Filarmonico Drammatica di Macerata. Ringrazio a nome mio e di tutta la mia famiglia il presidente Enrico Ruffini e tutti i consiglieri" dice Stefania Cittadini "per avermi concesso ancora l'opportunità di poter gestire la piscina. Estendo i ringraziamenti anche a tutti i maceratesi che ci concendono la loro fiducia e hanno consentito non solo alla sede estiva de La Filarmonica, ma anche a quella invernale di via Gramsci di essere un vero e proprio punto di riferimento.
L'orario di apertura è continuato tutti i giorni dalle 8 alle 20. Il biglietto d'ingresso sarà differenziato a seconda delle fasce orarie, con la possibilità di un biglieto ridotto al prezzo di 3 euro per chi sceglie di trascorrere in piscina la pausa pranzo dalle 13 alle 15. Il costo d'ingresso per mezza giornata è di 7 euro, mentre per la giornata intera è di 12 euro. Per due week end al mese, la Filarmonica offrirà la possibilità per i più piccoli di divertirsi con dei gonfiabili appositamente posizionati.
La parte tecnica delle piscina è stata affidata in questa stagione alla Giessemme di Piediripa. Lo staff bagnini è composto da Simone Bruzzesi (istruttore e responsabile dello staff), Maria Sara Mirabile, beatrice Scocco, Luca Ilari e Luca Paoletti.
Sempre dal primo giugno, sarà possibile usufruire del pranzo a buffet presso il ristorante de La Filarmonica. Il bar della piscina, invece, resterà aperto dalle 8 alle 20. E' possibile effettuare convenzioni con enti, associazioni e squadre sportive.
Fabrica City è il progetto di volontariato che promuove la città (city) del “fare” (fabrica). Un luogo di relazioni che rigenera la comunità maceratese colpita dal sisma attraverso nuovi percorsi di sviluppo locale, la valorizzazione delle tradizioni culturali e la promozione di modelli di sviluppo sobri, ecosostenibili e giusti.
Fabrica City nasce da una rete di attori pubblici e privati, attivi nel Comune di Tolentino e zone limitrofe: Circolo Cult. ”Tullio Colsalvatico”, Centro Sperimentale CiSEI, Cooperativa Opera, con il supporto del CSV Marche - Centro Servizi per il Volontariato ed Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio - ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 16. Fabrica City sarà presto attiva presso l’ex magazzino adiacente alla stazione ferroviaria di Tolentino, locale che le Ferrovie Dello Stato hanno destinato al progetto con contratto di comodato d’uso. A seguito del recente bando QIP, promosso dal Comitato Sisma Centro Italia, Fabrica City ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto pari a € 30.000, estremamente utile per l'avvio dei percorsi formativi. Inizia ora il processo di recupero fondi ed inizio lavori per la riapertura del locale. L’idea di Fabrica City è quella di promuovere una città ideale, o meglio la “città del fare”. Un villaggio del futuro in cui si costruisce un’economia basata sul saper fare e sulle relazioni costruttive tra individui.
Come in una città, le attività di Fabrica City saranno strutturate in luoghi ideali: - Botteghe: situazioni di incontro volte ad acquisire e trasmettere alle giovani generazioni le tradizioni artigianali attraverso la creazione di una rete costituita da microimprese e piccole e medie imprese fortemente radicate nel territorio. Nelle attività proposte dalle botteghe si rivaluteranno le arti e i mestieri attraverso lo scambio di metodi e tecniche innovative e all’incontro di diverse professionalità competenti; - Campagna: attività per favorire la conoscenza reciproca di agricoltori, commercianti e consumatori con lo scopo di valorizzare la qualità delle produzioni agricole locali, la filiera corta ed una sempre maggiore sovranità agricola. Nelle attività della campagna si promuove inoltre un consumo critico equo e solidale sia locale sia globale; - Osservatorio: per educare alla bellezza del territorio attraverso lo studio ed il racconto dello stesso. L’osservatorio proporrà azioni di recupero delle aree urbanizzate non sfruttate, ai fini di valorizzare il tessuto urbano e promuovere una politica di riqualificazione a lungo termine; - Piazza: momenti pubblici di formazione e informazione per generare processi creativi.
Le capacità e le conoscenze dei promotori del progetto sono messe a disposizione di coloro che entrano in contatto con Fabrica City, il progetto di volontariato dove le relazioni acquisiscono un primato per la ri-generazione del territorio, così affetto dai recenti eventi sismici.
PuntoInc consultorio psicoanalitico di Macerata in collaborazione con ICLeS - Istituto per la Clinica dei Legami Sociali, Scuola di specializzazione in psicoterapia a orientamento psicoanalitico lacaniano (riconoscimento Miur in data 09-07-2001) e FLaI- Forum Lacaniano in Italia, organizza tre incontri dal titolo “Aperitivi con la psicoanalisi”.
Gli incontri si terranno presso la sede del consultorio PuntoInc a Macerata, Galleria del Commercio n°6 dalle ore 18:30.
Aperitivi con la psicoanalisi è un’occasione per parlare insieme di argomenti ed esperienze che ci riguardano da molto vicino: i sogni, l'ansia e la melanconia, con l'opportunità di approfondire tali tematiche da un punto di vista psicoanalitico lasciando ampio spazio al confronto e al dibattito.
Nello specifico gli incontri sono:
30 maggio “Freud l’interpretatore dei sogni”;
6 giugno “Paura di che? Ansia, fobia e panico”;
13 giugno “Melancholia. Le difficoltà della separazione”.
Ingresso libero e aperitivo finale, è necessaria la conferma di partecipazione, numero posti limitato.
Un lunghissimo applauso ha salutato la prima edizione di TEDx della provincia di Macerata. Al Teatro Politeama di Tolentino, sold out con persone di ogni età e attività lavorativa, accomunati dalla passione per l’innovazione e per lo sguardo orientato verso il futuro, si sono alternati sette speaker per portare il proprio contenuto sul tema RE_START.
Dopo la performance musicale di Paolo Bragaglia con il progetto Macchine Nostre, il primo relatore è stato Michele De Lucchi. L’architetto, noto in tutto il mondo per le sue creazioni, ha presentato il concetto e i progetti della città del domani. Dopo di lui il marchigiano Emanuele Frontoni, docente dell’Università Politecnica delle Marche specializzato in Vision, Robotics and Artificial Intelligence che ha trattato l’interazione macchina/uomo nel mondo dell’agricoltura, della cura e della cultura con progetti ideati e realizzati da marchigiani; Federico Leoni, docente all’Università di Verona, che ha parlato dell’impossibile e la giornalista e astrofisica Letizia Davoli che ha mostrato a cosa l’astrofisica sta lavorando in questi anni per una vita su Marte. Quindi la professoressa Marinella Levi fondatrice del +Lab, alla ricerca continua di nuovi materiali grazie alle stampanti 3D; il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti che ha discusso dei Cervelli ribelli e di come queste menti porteranno una evoluzione per il genere umano e il sociologo Derrick De Kerchove con una riflessione sulla ricostruzione della comunità post terremoto.
Durante l’evento, presentato da Rebecca Liberati, sono stati proiettati video di alcuni tra i più noti TED talks.
Main sponsor è stato Menchi/Fca Auto; Med Store, Si2g e Franco Moschini (Casale delle Noci) sono stati gli sponsor, mentre il Teatro Politeama, Cafè del Mar, Benedetta Rusticucci e Arredamenti Maurizi sono stati partner tecnici.
L’iniziativa, che si ripeterà il prossimo anno come detto in chiusura di giornata, è organizzata da Carlo De Mattia, Emilio Antinori, Marco Bragaglia e l’associazione culturale Esserci.
Nel mese sacro del Ramadan per il mondo islamico, il dottor Mohamed Tarakji imam della comunità mussulmana di Macerata sarà ospite de"L'ALTrOPARLANTE" nell'ambito di Reteviva Santa Croce il dottor Mohamed Tarakji, imam della comunità mussulmana di Macerata.
In questi ultimi anni, con il dottor Tarakji in diversi abbiamo stretto una maggiore amicizia: il Movimento dei Focolari, la Parrocchia di Santa Croce, l’associazione Ubuntu, ecc..; ciò che ci ha spinto è stato sia il desiderio di una conoscenza reciproca, sia una concreta e maggiore integrazione, tutto a vantaggio della città e della convivenza civile. Come più volte auspicato da papa Francesco, ma anche da istituzioni civili, continuiamo ad organizzare incontri periodici per approfondire la conoscenza dell’Islam, aperti a tutta la cittadinanza e improntati sul reciproco rispetto.
Questa volta, il dottor Tarakji ci parlerà del valore della donna, secondo gli insegnamenti del profeta Maometto. L’appuntamento è per lunedì 28 maggio 2018, alle ore 16.30, presso la Sala Mezzalana della Parrocchia di Santa Croce.
Si è svolto ieri pomeriggio a Roma il convegno organizzato dal Coordinamento dei Comitati terremoto Centro Italia "Tra emergenze e ricostruzioni". Al convegno hanno partecipato tutte le forze politiche, 18 tra senatori e deputati, i sindacati, Confindustria, la Protezione civile, gli uffici speciali per la ricostruzione, gli ordini dei commercialisti, ingegneri, architetti, il vescovo di Rieti, il presidente della commissione sisma ed ovviamente i Comitati dei terremotati in nutrita rappresentanza.
"Sono state rappresentate - commentano gli organizzatori -situazioni reali, quotidianamente vissute dai terremotati ed è stato chiesto sia di dar seguito a quanto promessoci da Salvini e Di Maio nel contratto con i terremotati siglato prima delle elezioni, sia di instituire dei tavoli di lavoro/commissioni che si occuperanno di lavoro perché i terremotati dovranno essere protagonisti nell’attività di ricostruzione grazie al coinvolgimento diretto e a sgravi fiscali per aziende che assumono persone colpite dal sisma. Si occuperanno inoltre di norme e sburocratizzazione che riguarda la ricostruzione, della riduzione della pressione fiscale senza dimenticare gli aspetti del sisma pià strettamente connessi alla sfera psicologica".
"Abbiamo parlato chiaro - concludono gli organizzatori - e dobbiamo dire che abbiamo ricevuto risposte altrettanto chiare. Tutte le parti hanno accettato di essere coinvolte in questa piattaforma operativa che deve porre fine a parole e promesse e portare a casa fatti concreti, necessari per risollevare le sorti delle nostre terre, il nostro lavoro, la nostra psiche e la nostra economia".
Musicultura ha ufficializzato il cartellone della La Controra 2018, il ricco programma di eventi della settimana del Festival, in una conferenza stampa presieduta dal Direttore Artistico di Musicultura Piero Cesanelli, dal Sindaco di Macerata Romano Carancini, dal Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari dall’Assessore alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde e dai partner storici di Musicultura: le Università di Macerata e Camerino e la Camera di Commercio di Macerata. La Controra, nata quattordici anni fa per creare nel centro storico cittadino un “contrappeso” spettacolare alle serate del festival all'Arena Sferisterio, di anno in anno è fiorita a vista d’occhio fino ad abbracciare coi suoi appuntamenti i giorni e le notti di un’intera settimana e conquistare la fiducia degli spettatori. La Controra è oggi un festival nel festival, multiforme come il suo pubblico, eterogeneo, sia per interessi culturali, che per profilo anagrafico, che per provenienze geografiche. Un mix di concerti, recital, incontri, dibattiti, reading – tutti ad ingresso libero - che al ritmo di tre, quattro e anche cinque iniziative al giorno cadenzano le giornate della Controra, un piatto che incuriosisce, intriga e fidelizza. La formula della Controra poggia su due idee semplici: la prima è che la composita bellezza dei linguaggi artistico-espressivi non merita approcci banali, la seconda è che il divertimento è la chiave di accesso al piacere dell’approfondimento. Le location della Controra, disseminate nel centro storico cittadino, comprendono Piazza Cesare Battisti, Piazza della Libertà, i cortili di Palazzo Ciccolini, del Palazzo Municipale, di Palazzo Conventati.
IL PROGRAMMA
LUNEDÌ 11
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Mark Harris
Artisti si rinasce
La canzone d’autore italiana
nei ricordi di un pianista americano
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Adriana Asti
Un futuro infinito. Piccola autobiografia
con Ennio Cavalli
21.15 – Cortile Palazzo Ciccolini
Roberto Giambò
With a little help from Maths
1964: i Beatles aprono “A Hard Day’s Night” con un misterioso accordo.
La matematica entra in gioco per risolvere un enigma del rock
21.30 – Piazza della Libertà
La Compagnia in concerto
Gabriella Ferri, una voce fuori dal coro
Francesco Caprari, Valentina Guardabassi, Elisa Ridolfi, Alessandra Rogante (interpreti). Adriano Taborro (chit., mandolino), Casta (chit.), Paolo Galassi (basso), Roberto Picchio (fisa), Alessandra Tamburrini (tastiere), Luca Mengoni (violino), Riccardo Andrenacci (batteria), Piero Piccioni e Fulvia Zampa (voci narranti), Andrea Pompei (contributi video)
MARTEDÌ 12
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Mimmo Locasciulli
Come una macchina volante
Una vita vissuta tra medicina e musica
con Ennio Cavalli
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Giampiero Mughini
Era di maggio. Cronache di uno psicodramma
Quel che accadde a Parigi dal 3 al 24 maggio 1968
Evocazioni musicali: Alessandra Rogante, Adriano Taborro, Casta
21.15 – Cortile Palazzo Ciccolini
Simone Marconi e Giulia Poeta
Fernando Pessoa, in flagrante delitro
Un racconto a due voci, tratto dalle lettere dello scrittore alla fidanzata
evocazioni musicali: Frida Neri e Antonio Nasone
21.30 – Piazza della Libertà
I vincitori della XXIX edizione di Musicultura in concerto
conduce John Vignola (Radio 1 Rai)
MERCOLEDÌ 13
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Enzo Gentile
Hendrix ‘68. The Italian Experience
Sbarcò come un alieno in Italia per un pugno di concerti,
ci tolse dall’affanno di musiche alla rinfusa
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Dori Ghezzi, Giordano Meacci, Francesca Serafini
Lui, io, noi
Faber: un grande amore, una storia di tutti
con John Vignola
21.15 – Cortile Palazzo Ciccolini
Francesca Romana Perrotta
L’ora di mezzo
Canzoni da ascoltare dopo il tramonto
Francesca Romana Perrotta (voce), Giuseppe Bonomo (chitarre),
Francesco Cardelli (basso), Tomaso Graziani (batteria)
21.30 – C. Piazza Battisti
Lavori in corso…
Concerto
GIOVEDÌ 14
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Ron Padgett
Un modo nuovo di guardare le cose
Incontro col poeta americano autore delle poesie
del film “Paterson”, di Jim Jarmush
con Ennio Cavalli e Damiano Abeni
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Sergio Cammariere
La grande madre Musica
Incontro con un artista carismatico
18.45 – Piazza C. Battisti
Lo Stato Sociale
Una vita in vacanza? Parliamone
con Lodo, Albi, Bebo, Carota e Checco
Tiene le fila John Vignola
VENERDÌ 15
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
John Vignola e Alberto Radius
Masters - Lucio Battisti
Una delle più apprezzate operazioni di rimasterizzazione e ristampa che la musica italiana ricordi
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Gianni Amelio
Padre quotidiano, una storia a due voci
Il nuovo romanzo del regista de “Lamerica” e de “La tenerezza”
con Ennio Cavalli
18.45 – Piazza C. Battisti
Lavori in corso…
Concerto
SABATO 16
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Cristina Donadio
A tu per tu
La “Scianel di Gomorra” si racconta
con Michela Pallonari
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Lavori in corso…
Presentazione libro
18.45 – Piazza C. Battisti
Prima della finalissima
Concerto dei 4 vincitori più votati allo Sferisterio
conduce John Vignola (Radio 1 Rai)
21.30 – Piazza della Libertà
Concerto della Fanfara dei Bersaglieri
23.00 – Piazza C. Battisti
Ale Spedicati (Sikitikis) – Dj Set
Around the groove
DOMENICA 17
18.00 - Cortile Palazzo Municipale
Tutto è qui
Storie marchigiane di resilienze e ricostruzione sospesa
con Silvia Luciani, Giovanni della Ceca, Giampiero Feliciotti, Lucia Della Ceca, Federica Di Luca
18.30 - Cortile Palazzo Conventati
Dario Brunori
Secondo me…
Incontro con un lucido cantastorie di oggi
con John Vignola
18.45 – Piazza C. Battisti
Mirkoeilkane
Rivedersi un anno dopo
Incontro col vincitore di Musicultura 2017
Con l’esibizione di Neri Marcorè si è conclusa, domenica scorsa, la seconda edizione del Sant’Angelo Festival. Per due giorni di seguito Sant’Angelo in Pontano è stato un grande palcoscenico dove si sono esibiti dalla mattina alla sera circa 160 musicisti internazionali in 30 concerti.
L’idea di organizzare un festival è nata nel 2017 a seguito dei terremoti. Un gruppo di olandesi con casa a Sant’Angelo in Pontano ha pensato di invitare i loro amici musicisti olandesi e stranieri a suonare per la popolazione colpita dal sisma nella speranza di far tornare, almeno per qualche giorno, il sorriso sul viso della gente. Grazie alla collaborazione del Comune e le varie associazioni il festival si è rivelato un vero successo e si è voluto organizzare un secondo Festival.
Dal 19 al 20 maggio le vie e le piazze di Sant’Angelo in Pontano si sono riempite nuovamente di visitatori e turisti italiani e stranieri, soprattutto olandesi ed inglesi che hanno assistito ad un susseguirsi di concerti di vari generi di musica come folk, classica, lirica, tango, jazz, pop, elettronica e corale. Domenica sera, il rinomato corpo filarmonico cittadino di Sant’Angelo in Pontano, diretto dal maestro Marco Morlupi, ha suonato insieme a sei ospiti musicisti olandesi. Al concerto hanno poi partecipato il soprano Marianne Selleger ed il tenore Andrea Ferranti.
In occasione del festival era inoltre possibile assistere a workshop e partecipare alle visite guidate per il centro storico di Sant’angelo in Pontano a cura delle Guide delle Marche e l’Archeoclub.
“Matrice del Paradiso” è il titolo della mostra internazionale d’arte contemporanea che verrà inaugurata domani pomeriggio (sabato 26 maggio), alle 18, presso la Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. L’esposizione, a cura di Shura Oyarce Yuzzelli, resterà aperta fino al 10 giugno.In mostra le pitture di Patricia Glee Smith (Usa), Ornella Ricca (Italia), Claudia Vianello (Brasile), Marilù Ccencho (Perù), Marja Fahimi (Iran), Pilar Guzman Paredes (Ecuador), Maria Ersilia Valentini (Italia), Daniela Carletti (Italia), Silla Maria Campanini (Italia), Anett Kilen Kennedy (Norvegia), Vanessa Modafferi (Italia), Eva Dolha (Romania), Shura Oyarce Yuzzelli (Perù). Tra gli artisti presenti anche le poetesse italiane Lara Taddei e Jessica Vesprini. In occasione della cerimonia di apertura saranno recitate alcune loro poesie con l’accompagnamento musicale del maestro Massimo Agostinelli.Filo di unione dell’evento culturale la poesia di Alda Merini “A tutte le donne”, da cui è stato tratto il titolo della mostra che si avvale del patrocinio del Comune di San Severino Marche e del Consolato generale del Perù a Firenze. Buffet di inaugurazione curato da Antico forno Allegretto di San Severino Marche.
Domenica tornano le auto d’epoca per uno dei classici eventi inseriti in calendario da parte del club Caem-Scarfiotti. L’associazione, la prima del settore fondata nelle Marche 42 anni fa, ha permesso nelle precedenti numerose edizioni di scoprire tutte le Abbazie della parte centrale della propria regione. Per questo l’obiettivo di domenica sarà l’Abbazia di San Silvestro al Subasio nella parte della provincia di Perugia confinante con l’anconetano ed il maceratese. Sarà Cerreto d’Esi ad ospitare il ritrovo degli equipaggi partecipanti per questo incontro di carattere culturale, che permetterà di scoprire un suggestivo scorcio dell’appenino umbro-marchigiano e riassaporarne la storia. Le auto convergeranno a Cerreto d’Esi a partire dalle 8,30, in piazza Caraffa in centro storico per le operazioni preliminari. Nella piccola cittadina in provincia di Ancona sono interessanti da vedere la Torre di Belisario (Torre Civica), la Porta Giustiniana e la Fontana dei Delfini. Alle ore 10 è prevista la partenza per il trasferimento che toccherà Collamato, la vicina Esanatoglia entrando nel maceratese, Fiuminata e superando il Passo del Cornello si entrerà in territorio umbro, raggiungendo Nocera Umbra e Valtopina per poi salire sull’Abbazia di San Silvestro al Subasio a circa 600 metri d’altitudine in località Collepino di Spello. Storia e leggende si intrecciano attorno a questa struttura, fondata da San Romualdo poco dopo l’anno Mille e della quale rimangono visibili la parte dell’abside ed un’interessante cripta sottostante. Attualmente è presente nei pressi, dagli anni settanta, la comunità delle “Piccole sorelle di Maria” nell’Eremo eretto sui resti del Monastero. Prima del pranzo presso la Taverna San Silvestro nella vicina Collepino non mancherà la visita a questo suggestivo e ben conservato borgo che ha origini antecedenti al XIII secolo e viene attraversato dall’antico percorso che collegava Spello ad Assisi. Sono circa una cinquantina gli abitanti di Collepino, che è sorta proprio per ospitare i boscaioli e i pastori che volevano difendere la vicina Abbazia.Il 25° Giro delle Abbazie è stato patrocinato dal Comune di Cerreto d’Esi e supportato da Tecnostampa, GM Meccanica, CA.BI. Gomme e Taverna San Silvestro.
Con il Patrocinio del Comune la Fondazione Di Paolo, che opera da oltre 40 anni nella promozione e valorizzazione dell'arte organizza a Recanati una personale dell’artista Martine Goeyens. Nata in Belgio ma cresciuta artisticamente in Italia, Goeyens ha assimilato dalle Marche, sua terra di adozione, il senso del colore e della luce. I suoi paesaggi, il suo mare in burrasca, le sue albe in rosa fanno parte del suo patrimonio di emozioni trasposto sempre nelle sue opere. Sono questi i tratti indistinguibili della sua espressione artistica che fanno inequivocabilmente di ogni sua creazione un “Martine Goeyens”.
Le opere saranno esposte nell’Atrio del Palazzo Comunale di Recanati dal 1 giugno.
All’impressionismo che segna la sua nascita artistica Goeyens alterna opere astratte in cui però è sempre possibile riconoscere nel misto armonico di luce, colori e natura il segno inconfondibile della sua arte.
La mostra proporrà un doppio binario di lettura del linguaggio artistico di Goeyens in cui ai tratti delicati e quasi onirici della sua anima “impressionista” faranno da contraltare i segni forti e spiccati dell’astrattismo colorato e visionario.
Goeyens vanta una ricca serie di esposizioni in Italia e nel mondo. Ovunque le sue opere e i suoi tratti hanno saputo affascinare e suscitare emozioni nel pubblico.
Il direttore artistico del Donoma Aldo Ascani annuncia il suo addio al locale civitanovese.
La comunicazione è arrivata dallo stesso Ascani sul suo profilo facebook. "Tutto ebbe inizio il 15 luglio del 2013 quando chiesi al titolare dell’agenzia immobiliare che aveva il mandato di cercare un acquirente per l’ex cinema Adriatico di Civitanova Marche, chiuso già da 15 anni, di farmi visionare l’interno della struttura...
Oltre ad una grande intuizione, fu amore a prima vista, nonostante le condizioni del locale sembrassero disperate....A progetto completato presi in carico la direzione artistica dei Venerdì con oltre 120 spettacoli, una colonna sonora live infinita che ha saputo conquistare non solo la costa adriatica marchigiana ma praticamente tutta la nostre regione in una giornata della settimana non propriamente facile da conquistare. E soprattutto con la scommessa di riportare al divertimento gli evergreen della notte, ovvero quel popolo over 30 che rischiava di non avere più uno spazio ideale per ritrovarsi.
Cinque stagioni entusiasmanti dal 2013 che insieme al Donoma Sound Theater and Food ho avuto la fortuna e la volontà di vivere professionalmente alla grande. E' bello poter chiudere così un altro capitolo importante della mia carriera, ovviamente estendendo un ringraziamento sentito alle famiglie Longhi e Zamfir-Lattanzi, oltre ai miei fidi collaboratori, senza cui non sarebbe avvenuto tutto questo.Alla fine degli anni settanta c'era una frase liberatoria ed alternativa alla febbre del sabato sera, I bet when you find him, you'll say, "Thank God it's Friday." (Scommetto che quando lo troverai, dirai: "grazie a Dio è venerdi!"). L'ho sempre considerata fonte di ispirazione ed un'ottima sfida.
Dopo un piccolo ma fortunato rodaggio fra Deep Blue, Taunus e Sottovento ho avuto la possibilità di esprimermi al Donoma. Qui abbiamo cercato di coniugare, aggiungerei con considerevole successo, gli spazi trasformati di questo cinema in un palcoscenico dove sia artisti che pubblico sono stati sempre protagonisti uniti dalla filosofia, ovunque copiata ma difficilmente ben realizzata, della vera cena spettacolo.È arrivato il momento di separarci e lo faccio con le lacrime nel cuore.Sono certo che saprai raccontarti ancora con stile ed unicità e che tra me e te resterà sempre e comunque una complicità indelebile.Personalmente questa estate mi occuperò come sempre dello Shada, insieme al fantastico gruppo di famiglia, per poi ripartire con un nuovo impegnativo ma stimolante progetto nella fantastica Civitanova in cui potrò continuare a materializzare nuovi sogni e sensazioni che da sempre sono stati il carburante per continuare un viaggio fantastico in compagnia dei fedeli clienti ma sempre pronto ad accogliere i nuovi che arriveranno. Grazie di tutto".
E anche il Donoma saluta Ascani con un post : "Il Donoma club annuncia la fine della grande e fortunata collaborazione iniziata nel 2013 con Aldo Ascani.Cogliamo l’occasione per ringraziarlo per il fantastico lavoro svolto nella nostra struttura in questi anni, augurandogli buona fortuna per la sua nuova avventura".
E su questa nuova avventura, ci sono già delle indiscrezioni che sembrano piuttosto fondate. Il nuovo locale non sarà una discoteca in senso stretto e sarà ubicato nello spazio ex Pellegrini Piante, all'ingresso di Civitanova. Ascani è intenzionato a riconfermare il format dei venerdì, che tanto successo ha riscosso al Donoma. Con la collaborazione di un imprenditore di altissimo livello che fonti attendibili identificano nel presidente del Matelica Mauro Canil.
Torna a Montecosaro il festival "Anime di Strada", pensato dall'omonima associazione che dal 2015 crede fortemente nella sinergia tra street art, territorio e popolazione e ha come intento quello di riqualificare le periferie urbane, obiettivo utopistico che i ragazzi hanno perseguito nel modo più folle possibile: collaborare con alcuni tra i più quotati e influenti street artists del mondo.
Dal lavoro degli ultimi anni è emerso un museo a cielo aperto in alcuni quartieri “popolari” di Civitanova Marche, prima dominati dal colore grigio della cementificazione. Ora è possibile trovare riunite insieme alcune opere di artisti che, abitualmente, possiamo ammirare solo al Moma o in altri rarissimi tempi dell’Arte Contemporanea Mondiale o comunque in periferie di metropoli in città come New York o Berlino. Quest’anno, a Montecosaro, è il turno dei Pichiavo. PichiAvo è un duo spagnolo, riconosciuto per la capacità di creare un'interazione tra arte, architettura, scultura, spazi e contesti sociali, adottando un approccio altamente performativo e innovativo. Lo stile degli artisti è caratterizzato dalla fusione di elementi classici e l'arte urbana più attuale. Le loro prime opere compaiono nel 2007. Possiamo trovare i loro graffiti a Lisbona, Londra, Stoccolma, New York, Atene. Sarà quindi uno dei primissimi lavori in Italia. Gli artisti spagnoli soggiorneranno a Montecosaro per quasi 10 giorni prima dell’evento, tempo necessario per la realizzazione dell’opera.In occasione della realizzazione di questa opera si è scelto di presentarla pubblicamente attraverso due giorni di eventi ai piedi del murales stesso e a tema con lo stile artistico dei PichiAvo.Per il primo giorno, quella dell'8 giugno, è stata commissionata la scrittura di un’opera musicale in stile Vaporwave (genere musicale underground che ricicla materiale della cultura di massa degli anni ’80 e ’90 per criticare la società dell’eterno presente e consumistica di quegli anni): l’opera sarà scritta da Ludovico Peroni verrà presentata dal sestetto romano QROrchestra con l’aggiunta del compositore calabrese Remo De Vico.Sarà uno dei primi eventi live a tema Vaporwave interamente performato dal vivo.Il secondo giorno, 9 giugno, si ospiterà il sestetto Alessandro Bolsieri-Dicotomia di Rimini che presenterà in anteprima un nuovo lavoro che ricerca la fusione della musica elettronica con la musica e l’improvvisazione jazz.Durante le serate ci sarà la possibilità di cenare con servizi curati da Anime di Strada. A termine degli spettacoli ci sarà sempre musica d’atmosfera curata da alcuni Dj della zona."Anche quest’anno - commenta Stefano Ferretti, Presidente di Anime di Strada - per il quarto anno consecutivo, abbiamo deciso di intervenire attraverso opere di street art su edifici periferici e popolari. Abbiamo scelto Montecosaro, ben supportati dall’amministrazione del luogo, sempre con l’intento di veicolare messaggi e valori comunitari. A conclusione dell’opera, i giorni 8 e 9 giugno è stato organizzato un evento in collaborazione con la Proloco e ad associazioni del posto. Ludovico Peroni ha curato la parte artistica dell’evento stesso".
L’Associazione Arena Sferisterio, l’Università di Macerata e l’UICI Marche organizzano un workshop in occasione dello spettacolo Carmen, la stella del circo di Siviglia nell’ambito del progetto “Lo Sferisterio a scuola” sostenuto da TreValli
Per la prima volta, in Italia e a livello internazionale, sarà uno spettacolo d’opera a creare un momento di integrazione e confronto fra bambini e ragazzi non vedenti e i loro coetanei vedenti: l'Università di Macerata e il team accessibilità del Macerata Opera Festival, in collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti (UICI), coordinamento regionale delle Marche del Festival - ha sviluppato un progetto per rendere un titolo operistico accessibile per i ragazzi non vedenti e al tempo stesso garantire a questi ultimi la fruizione totale e inclusiva dello spettacolo. La prima realizzazione di questo progetto è legata alla messa in scena di Carmen, la stella del circo di Siviglia (Teatro Lauro Rossi, 6 e 7 giugno), spettacolo d'opera di natura didattico-partecipativa realizzato da AsLiCo in seno al progetto Opera Domani, facente parte del progetto “Lo Sferisterio a scuola” sostenuto da TreValli Coperlat, Children Partner del Festival.Sabato 26 maggio all’Asilo Ricci, si svolgerà un workshop che coinvolgerà bambini e ragazzi non vedenti di tutte le province marchigiane, chiedendo loro di venire accompagnati da un fratello o una sorella o anche da un amico. Il laboratorio si articolerà in due momenti: una prima parte, dalle 14 alle 16.30, volta a creare, insieme ai ragazzi, l'audio descrizione che accompagnerà lo spettacolo di Carmen, la stella del circo di Siviglia. La seconda, dalle 16.30 alle 18.30, consiste invece nella registrazione delle descrizioni, da parte dei ragazzi vedenti e non vedenti insieme. Ai ragazzi sarà offerta una merenda e tutti potranno poi partecipare gratuitamente allo spettacolo previsto per il 6 giugno alle ore 17 al Teatro Lauro Rossi.I laboratori sono condotti da Elena Di Giovanni, professore associato di traduzione inglese dell’Università di Macerata e coordinatrice del team accessibilità del Macerata Opera Festival, (in questi giorni impegnata a Rotterdam per presentare i progetti di accessibilità del MOF in una tavola rotonda organizzata da Opera Europa e dedicata alla diversificazione del pubblico dei teatri) in collaborazione con alcuni giovani soci dell'Unione Italiana Ciechi della regione Marche."Quest’idea – spiega Elena Di Giovanni – nasce grazie all’ampliamento del progetto “Lo Sferisterio a scuola”, fortemente sostenuto dalla direttrice artistica Barbara Minghetti, da sempre impegnata nell’ambito della divulgazione dell’opera fra i giovani. Abbiamo unito l’esperienza di AsLiCo e di Opera Domani con il pubblico dei più piccoli a quella dello Sferisterio, che da dieci anni si occupa di accessibilità agli spettacoli, rendendo il progetto ancora più inclusivo coinvolgendo i bambini e i ragazzi non vedenti, le loro famiglie e i loro amici. Spero che questo sia il primo appuntamento di una lunga serie e che si possa creare un vero e proprio format esportabile in tutta Italia"."Siamo tutti emozionati ed entusiasti di partecipare a questa iniziativa – afferma Alina Pulcini, presidente dell’UICI – che ha il duplice obiettivo di avvicinare i ragazzi all’opera e quello, forse più importante, di far integrare i nostri ragazzi con i ragazzi vedenti durante un momento di incontro che possa creare delle nuove reti amicali".