Consueto grande sabato sera quello di ieri al Mia Clubbing di Porto Recanati, arricchito da una sorpresa.
Una serata che oltre a riservare divertimento e musica con il brand "Mamacita" che, ormai da tempo, attira centinaia di ragazzi da tutto il centro Italia, ha regalato ai presenti un fuori programma. Infatti, accompagnato dall'amico Luca Paolorossi, al Mia è arrivato anche Fabrizio Corona.
Corona, fra autografi e selfie, ha trascorso una piacevole serata nella celebre discoteca rivierasca, accolto a braccia aperte dai titolari.
Commozione e gioia per il trionfo del "nostro" Cesare Bocci a "Ballando con le stelle". L’attore e la sua insegnante Alessandra Tripoli hanno battuto Francisco Porcella e Anastasia Kuzmina al televoto finale della competizione, dimostrando un grandissimo impegno, ma anche abnegazione e fatica.
Ma il momento più emozionante della serata è stata la sorpresa che gli autori del programma hanno fatto a Cesare Bocci: bendato, si è trovato davanti la moglie Daniela insieme alla quale ha ballato un valzer d'amore che ha commosso tutti.
Quando l’attore ha visto la moglie l’emozione è stata grande: i due hanno iniziato a ridere e si sono abbracciati. Un lungo sguardo, qualche parola e via alle danze. Vederli ballare insieme è stato un momento molto intenso sia per il pubblico, che gli ha dedicato una standing ovation, che per i giudici.
Un valzer sulle note di “Non andare via“ per la coppia che ha alle spalle una storia difficile, un passato che forse è riuscito nell’intento di legarli di più. “Cesare è un uomo fantastico, fondamentale” ha detto Daniela raccontando con emozione il loro rapporto e ricordando la disabilità che l’ha colpita 18 anni fa, quando ne aveva solamente 36, a seguito di un’embolia post partum. (a questo link il video).
“Praticamente l’abbiamo vissuta insieme la mia malattia – ha aggiunto durante l’intervista -. Ogni cosa che non potevo fare ero io che non potevo farla, però anche Cesare. Non ci siamo chiusi nel nostro dolore, anzi abbiamo fatto di tutto per uscirne fuori”.
Cesare Bocci, nato il 13 settembre del 1957, all’anagrafe Cesare Adolfo Bocci, è ormai famosissimo soprattutto per la sua interpretazione del personaggio femminaro Mimì Augello all’interno della serie italiana il Commissario Montalbano.
Fra i messaggi di congratulazioni, quello di Unicam: "Complimenti da tutta Unicam al bravissimo attore Cesare Bocci, nonché nostro laureato, che ieri sera ha vinto l'edizione 2018 di Ballando con le stelle. Tra gli studenti è ancora vivo l'entusiasmo della sua ultima visita a Camerino: lo aspettiamo nuovamente, questa volta per festeggiare insieme!". E un'eco arriva dal sindaco di Camporotondo Emanuele Tondi, "collega" di Bocci: "Grandeeee, Cesare!!!! Cesare Bocci è nato a Camporotondo di Fiastrone e si è laureato in Geologia all'Università di Camerino".
A questo link, il video dell'acclamazione dei vincitori.
È in sicurezza la chiesa di Santa Maria a Vallinfante, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera nell'alto maceratese. Sventrata dalle scosse sismiche del 2016, è stata oggetto dell'intervento congiunto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Marche e dell'Unità di Crisi Coordinamento Regionale delle Marche ed è oggi debitamente assicurata e riconfinata al perimetro ed in copertura.
Con una novità del tutto speciale, i lavori per il recupero della struttura hanno svelato un piccolo tesoro. Si tratta di dipinti pregevoli, databili all'inizio del XV sec. ed emersi dopo il distacco delle scialbature delle pareti nella cappella e sotto la tela dell’altare maggiore di epoca barocca, quindi successiva. Dal ritrovamento inatteso di un pezzo finora inedito di patrimonio storico-artistico prende vita la speranza di rinascita in un'area in cui distruzione e desolazione fanno ancora da padrone ma che è oggi in grado di ospitare nuovamente la maggior parte delle opere mobili che dalle macerie, per la necessaria protezione, erano state ricoverate alla Mole Vanvitelliana di Ancona ad opera del Nucleo di Tutela dei Carabinieri.
Infatti, sono state ricollocate diverse porzioni degli altari lignei e le colonne tortili dell’altare maggiore a cui seguiranno anche le relative tele. La soluzione adottata, in via temporanea, è quella che consente la visibilità del patrimonio scoperto restando in sicurezza nell'antro della chiesa: da lì si possono apprezzare le porzioni più interessanti degli affreschi rinvenuti ed entrambi gli importanti altari lignei, tutti oggetto di accurati interventi di primo restauro. Si tratta di un risultato di assoluta rilevanza, anche sotto il profilo della coesione sociale, reso possibile grazie al contributo di chi ha collaborato portando la propria attenzione, grande professionalità e profonda passione. La squadra di specialisti che ha progettato e realizzato il recupero artistico e la messa in sicurezza è stata diretta da Simona Guida per la parte architettonica, da Pierluigi Moriconi per gli apparati decorativi, entrambi coadiuvati da Cristiano Zoppini, Sonia Melideo ed Annarita Ottaviani per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, insieme a tutto il personale dell'UCCR.
Determinante per il raggiungimento dell'obiettivo una virtuosa sinergia fra pubblico e privato, per questo un ringraziamento sentito va alla Edilfiastra di Lucarini Venanzio &co, Medea restauri di Dania Mari, all'ing. Roberto Frattini, e alla Mantanariglass e a IGuzzini per la fornitura di vetri e corpi illuminanti.
Venerdì 18 maggio 2018 l’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino è stato lieto di accogliere nella sede delle scuole primarie della città gli amici del “Gruppo piacentino” dei Rotary e Rotaract Club – Distretto 2050 che si sono prodigati nel raccogliere la somma di 15.000 euro con la quale le aule scolastiche sono state fornite di due lavagne interattive con carrello, quindici tablet per il registro on line, stampante in rete, plastificatrice, violoncelli per arricchire l’opportunità offerta agli alunni di quarta e quinta di imparare a suonare uno strumento nell’ambito del progetto “Orchestra”, caratterizzante l’istituto Ugo Betti da più di dieci anni, e altro materiale informatico e tecnologico.
Il tutto è nato grazie al signor Fabio Moreni che ha messo in contatto il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro con l’ingegnere Alfonso Ansaldi di Piacenza. Quest’ultimo ha dato vita a una catena di solidarietà nell’ambito delle sedi Rotary del proprio territorio dopo aver fatto visita a Camerino e aver constato quanto gravemente fosse stata colpita la cittadina ducale dal sisma del 26 – 30 ottobre 2016. Alla presenza del presidente della Contram s. p. a., dott. Stefano Belardinelli, e del signor Stefano Re, membri del Rotary Camerino e del Governatore del Distretto 2090 è stato consegnato l’assegno in un clima di profonda cordialità ed amicizia: sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone nei confronti di una collettività colpita così profondamente nell’animo da un evento naturale che ha cambiato la geografia del territorio.
Questa parola spesso è usata in modo improprio, ma non in questo caso. Gli amici sono presenti nel momento del bisogno per migliorare le condizioni in cui si sta. Gli amici mostrano la loro solidarietà, la quale aiuta concretamente chi si trova in difficoltà a vivere meglio, a superare un periodo di incertezza, di dolore, di solitudine, di transizione. L’ amicizia è espressa con piccoli o con grandi gesti di aiuto, con la collaborazione nel realizzare progetti impegnativi. Grazie infinite a questi amici lontani, ma vicini ai bambini che hanno dato loro l’opportunità di aver attrezzature che il sisma aveva sottratto loro. Grazie agli amici piacentini che hanno compreso l’importanza di investire sui più piccoli, sugli alunni, su coloro che saranno gli adulti della Camerino del futuro.
Tutto pronto al Castello della Rancia per la fiera Ludica Marche, i prossimi 19 e 20 maggio, organizzata dall'Associazione Storico Modellistica di Civitanova Marche (ASM). Due giorni dedicati al modellismo storico e fantastico, ai giochi per famiglie e al wargame con tornei e manifestazioni e la partecipazione di tante compagnie di rievocazione del territorio. Il Castello della Rancia sarà quindi per due giorni al centro di un viaggio indietro nella Storia grazie alle numerose iniziative messe in atto dalle compagnie di rievocazione che animeranno l'evento, e il fulcro di attività ludiche che con tornei e sessioni di gioco libero attireranno appassionati da tutta Italia. L’evento sarà aperto al pubblico dalle ore 10 alle ore 19.
In concomitanza con Ludica Marche sarà allestita la mostra: “Nel cratere del mondo. 1915-1918.Tolentino e la Grande Guerra” con immagini e documenti d’archivio riguardanti la partecipazione di Tolentino alla Grande Guerra, mette intenzionalmente a confronto due circostanze storiche distanti un secolo eppure per certi aspetti simili. Nella ricorrenza del Centenario dalla conclusione della Prima guerra mondiale, si è voluto ricordare il contributo della città al conflitto. Esso fu particolarmente consistente, in risorse umane ed economiche, sul fronte interno come sui vari fronti di guerra. Quanto esposto ne conferma, sia pure sommariamente, il ruolo di autentica protagonista in una vicenda di grande rilevanza storica. Hanno curato la mostra: Enzo Calcaterra, studioso di storia Contemporanea, che ha pubblicato articoli e saggi sull’argomento e Laura Mocchegiani, Direttrice dell’Archivio Storico di Tolentino e della Biblioteca Comunale “F.Filelfo”.Scrivono i due curatori Laura Mocchegiani e Enzo Calcaterra “Un secolo fa anche Tolentino sprofondò in un cratere più vasto e non meno terribile di quello in cui si dibatte da ormai due anni. Con la differenza che l’attuale è opera della Natura, compreso in un’area relativamente limitata. L’altro, che passò alla Storia come Grande Guerra, si estese invece in gran parte del mondo e fu preparato dagli uomini. Ne furono travolti a milioni: soldati, civili, uomini, donne, giovani e vecchi, bambini. Di ogni età, condizione sociale, appartenenza culturale, politica o religiosa. Quegli anni avrebbero lasciato il segno fino al nostro secolo. Questa esposizione – concentrata sull’essenziale – apre una serie di iniziative che nel corso di quest’anno saranno dedicate alla commemorazione del Centenario dalla conclusione della Grande Guerra, avvenuta per l’appunto nel 1918. L’intento è soprattutto ricordare e far ricordare la partecipazione della nostra città ad un conflitto di portata internazionale, in cui essa mise a disposizione tutte le sue risorse umane, morali, economiche, sia sui diversi fronti di guerra, sia nella società civile, che vi fu totalmente coinvolta. In quattro quadri vengono riassunte alcune delle tappe fondamentali che caratterizzarono l’esperienza tolentinate dall’entrata in guerra fino alla sua conclusione vittoriosa. Due le principali finalità che ci siamo proposti nel presentare alcuni dei numerosi documenti di archivio. Innanzitutto, stimolare il visitatore ad ulteriori approfondimenti per meglio coltivare la memoria di eventi lontani eppure assai più vicini di quanto non si creda. In secondo luogo, sottolineare l’importanza dell’Archivio Storico cittadino, in cui sono conservate testimonianze preziose. Esse costituiscono un patrimonio unico e insostituibile da curare, salvaguardare, valorizzare”
Alla vigilia del Ramadan, si è concluso a Montelupone l’anno scolastico del corso di Lingua araba dedicata ai bambini delle famiglie immigrate da anni dal NordAfrica: si è concluso con una festa, nella sede appena ristrutturata dell’associazione Galantara-Ratalanga, alla presenza del sindaco dott Pecora, del vicesindaco prof Muccichini, della presidente del “Ratalanga” prof Daniela Gattari, delle docenti di madrelingua e, naturalmente, dei bambini perlopiù di origine marocchina e tunisina e dei loro coetanei italiani.Come negli anni precedenti, la festa è stata anche occasione conviviale, con piatti magrebini, accompagnati dal rinomato the.In tempo di diffuse polemiche relative alle politiche immigratorie in Italia, Montelupone – che in anni lontani ospitò anche profughi vietnamiti - rappresenta forse un’isola felice, in quanto la numerosa componente extracomunitaria della popolazione è rappresentata da famiglie residenti da anni e ben integrate. I bambini frequentano le scuole pubbliche, parlano l’italiano e il dialetto locale, nel pomeriggio frequentano i corsi sportivi delle varie società, insomma sono bambini monteluponesi in tutto e per tutto. Tuttavia, quali figli di emigrati, e come accade dappertutto nei Paesi europei, rischiano crescendo di perdere le proprie radici, la propria identità antropo-culturale, di sentirsi non italiani in Italia e non marocchini in Marocco, di subite un impoverimento esistenziale mentre. Iinvece, la doppia cultura può e deve essere un arricchimento e, proprio per perseguire tale arricchimento culturale ed esistenziale, premessa di un’integrazione aperta e consapevole, i Servizi sociali del Comune guidati dal vicesindaco Muccichini, insieme alle mamme magrebine dei bambini, promuovono la scuola pomeridiana di lingua araba, il tutto basato sul volontariato: è un investimento per il presente e per il futuro.1880
Tre eventi racchiusi in un progetto, quello del Flag Centro Marche, per la valorizzazione delle tradizioni marinare e la riscoperta delle risorse alimentari del mare Adriatico. L’iniziativa denominata “La nostra casa sull’Adriatico”, organizzata dall’amministrazione comunale di Potenza Picena in collaborazione con l’Associazione Centro Culturale, l’Associazione Eccetera e l’Associazione Ristoratori e Albergatori è stata presentata in un incontro pubblico presso la Sala Giunta del Municipio a cui hanno preso parte l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Luisa Isidori, l’assessore al Turismo e Commercio Paolo Scocco, Mauro Mazziero e Francesca Iacopini per l’Associazione Centro Culturale e Marco Fermani per l’Associazione Eccetera. “Ci tengo a sottolineare – ha detto l’assessore Isidori – che il progetto con il quale abbiamo vinto il bando è realizzato con il contributo del PO FEAMP 2014-2020, priorità 4, azione 2.2 del Piano di Azione Locale del Flag Marche Centro. La sua peculiarità è quella di mettere in rete cinque Comuni (Potenza Picena, Civitanova, Porto Recanati, Ancona e Falconara Marittima) attraverso un progetto unitario volto a valorizzare le tradizioni, la pesca e i legami secolari delle nostre comunità con il mare”.
L’assessore Scocco ha puntato l’attenzione sul valore aggiunto della risorsa Adriatico in chiave di buona e sana alimentazione e della valenza turistica ed economica: “Abbiamo posto l’accento sul pesce povero e sulla riscoperta delle ricette dell’antico borgo marinaro. Siamo entrati nelle scuole con il progetto “Il Mare in Tavola, in cucina con Alice” disegnato da Valentina Fratta, proprio per far conoscere anche ai più giovani la ricchezza che abbiamo a portata di mano e il rispetto profondo che ad essa dobbiamo tutti noi”. Mauro Mazziero e Francesca Iacopini, i motori pratici dell’evento, hanno presentato il programma che ha avuto un prologo, appunto con le scuole elementari del territorio, e che sabato 19 alle 17, presso l’Oratorio Don Bosco di Porto Potenza Picena aprirà con il primo dei tre eventi ovvero il convegno dal titolo “La nostra casa sull’Adriatico – storia e futuro delle nostre tradizioni”, cui seguirà una degustazione di piatti tipici marinari offerta dall’Ara. Il prossimo 16 giugno si terrà una Mostra di pittori del passato e moderni a tema marinaro presso la Sala Mayday di via IV Novembre mentre la chiusura sarà il 6,7 ed 8 luglio con il festival Danzamare organizzato dall’Associazione Eccetera al quale prenderanno parte gruppi italiani, francesi, portoghesi e brasiliani.
Domani 19 e domenica 20 maggio si celebra il Grand Tour dei Musei 2018. Per l’occasione sono previste delle aperture straordinarie, ad ingresso gratuito, della Pinacoteca civica “Marco Moretti” di Civitanova Marche Alta.
Dalle ore 17.30 alle 19.30 ci sarà la possibilità di fare delle visite guidate, con lectio tenute dalla direttrice Enrica Bruni. Inoltre, per gentile concessione della signora Rinalda Mori Ciarrocchi, agli ospiti sarà dato in omaggio il libro Io incisore di Arnoldo Ciarrocchi, rara edizione del 1999 a cura di Leonardo Sciascia con 10 riproduzioni di acqueforti del Maestro.
L’iniziativa Grand Tour dei Musei 2018, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dal Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il supporto organizzativo della Fondazione Marche Cultura, è giunta alla decima edizione e quest’anno vede la partecipazione di quasi 90 musei delle Marche che apriranno le porte per dar vita ad iniziative e offerte culturali varie. Il titolo scelto per il 2018 è Musei iperconnessi: nuove vie, nuovi pubblici, espressione che intende offrire uno spunto per considerare le diverse tipologie di connessioni che legano le istituzioni museali fra loro e il loro pubblico.
“ArA in Festa . . . nutrire la terra per nutrire la persona” è il grande evento campestre che, sabato 19 e domenica 20 maggio, si svolgerà a San Firmano e comprenderà tante iniziative, per bimbi e adulti: sarà la Festa della vita in campagna, che si svolge presso il verde attrezzato dell'Abbazia di San Firmano.
“Anche quest'anno – anticipa l’Associazione culturale ARA - vi coinvolgeremo con passeggiate, il mercatino di prodotti enogastronomici e di artigianato locali, laboratori per grandi e piccini, un incontro con docenti ed esperti per riflettere sulla situazione del nostro territorio e tanto altro ancora.Non mancheranno stand gastronomici e musica dal vivo!”.
Sabato 19 ore 8.30 – 12 anteprima per le scuole di Montelupone:Passeggiata lungofiume alla ricerca di erbe spontanee, animali, suoni e odori. Laboratorio Il mondo delle Api. Laboratorio Yoga. Laboratorio Arte conla natura. Laboratorio Come si fa la pizza.Domenica 20 maggio: ore 7 lungofiume; ore 8 laboratorio yoga; ore 9 lungofiume; ore 10 apertura mercato; ore 12 apertura stand gastronomici.Area ristoro pranzo e cena.Ore 15 passeggiata con gli asini; ore 15 visita guidata all’Abazia di San Firmano; ore 16 laboratorio Come di fa la pizza; e, per i più piccoli, Legalasino; ore 16 laboratorio arte con la salute; ore 17 Convegno “Nutrire la terra per nutrire la persona” con i relatori prof Taffetani Unipm, dott Ballerini agronomo, S. Perugini da Pesaro, Giuseppe Bucci.Ore 20 apertura stand gastronomici; ore 21 musica e balli con il gruppo Volkswagen.In caso di maltempo, l’evento verrà rinviato al 26 e 27 maggio.Info: Associazione Ara 349 6452706; associazioneculturaleara@gmail.com.
L’ultimo album di inediti di Arisa, “Guardando il cielo”, è uscito nel febbraio del 2016. Da allora sono successe parecchie cose, nella carriera della cantante: la prima delle quali è un cambio di etichetta discografica, con il passaggio alla Sugar e l’inizio della preparazione di un nuovo album. Comunque Arisa non è stata assente dalla scena musicale, negli ultimi mesi; oltre che per numerose collaborazioni (con J-Ax e Fedez nell’album “Comunisti col Rolex”, con Takagi e Ketra per il singolo “L’esercito del selfie”, con Cristina D’Avena nell’album “Duets”, con Giovanni Caccamo a Sanremo 2018 per “Eterno”) Arisa ha prestato la sua voce a tre canzoni incluse in altrettante colonne sonore di film: “Ho perso il mio amore” (per “La verità, vi spiego, sull’amore” di Max Croci), scritta da Cheope, Federica Abbate e Giuseppe Anastasi; “Vasame” (per “Napoli velata”, ultimo film di Ferzan Ozpetek) scritta da Enzo Gragnaniello; e “Ho cambiato i piani” (per “Nove lune e mezza” di Michela Andreozzi), scritta da Niccolò Agliardi e Edwyn Roberts. Tre conferme di come la voce di Arisa sia capace di interpretazioni “narrative”, emozionanti e coinvolgenti.Pur continuando a lavorare ai brani per il prossimo album di inediti, anche quest’anno Arisa non ha voluto far mancare la sua presenza dal vivo ai tantissimi che la seguono con grande affetto fin dal 2009, dall’anno del Sanremo di “Sincerità”, e già da questo mese e poi durante l’estate terrà una serie di spettacoli in giro per l’Italia.
La data zero è fissata per sabato 19 maggio al palazzetto dello sport di Castelraimondo. Arisa questa mattina ha incontrato la stampa per presentare il suo tour e si è detta "felice di cominciare da un territorio che vuole ripartire dopo il terremoto. Sono zone meravigliose e molto tranquille: è stato molto bello preparare qui la tourneè".Le due date più significative – oltre alla partecipazione al CaterRaduno di “Caterpillar”, la popolare trasmissione di Rai Radio2 condotta da Massimo Cirri, che si concretizzerà in un “concerto all’alba” a Senigallia il 29 giugno – sono quelle in cui Arisa canterà accompagnata dalla Filarmonica Toscanini, la prima delle quali è fissata per il 20 luglio presso l’Auditorium Paganini di Parma a cui farà seguito l’appuntamento del 22 luglio a Sassuolo.Arisa trova, nell’accompagnamento di un’orchestra, una dimensione che le permette di esprimere al meglio le sue doti interpretative e le capacità tecniche di una voce intonatissima; l’opportunità di tenere un intero concerto accompagnata da un’orchestra è una di quelle occasione che attendeva da tempo, e alla quale si sta preparando con grande cura. Nell’occasione con Arisa sul palco ci sarà anche un fidato collaboratore, il pianista Giuseppe Barbera.A dirigere l’Orchestra sarà Beppe D’Onghia, musicista dalla carriera lunga e prestigiosa, che l’ha visto militare negli Stadio e collaborare, nel tempo, con nomi come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Samuele Bersani, Roberto Vecchioni, Laura Pausini, Ornella Vanoni, Mina.Nelle altre date già fissate, Arisa avrà con sé, oltre a Giuseppe Barbera, il polistrumentista Alessio Graziani e la sezione ritmica composta da Sandro Rosati al basso e Giulio Proietti alla batteria.Questo il calendario finora confermato del tour estivo:19 maggio Castelraimondo (mc) palazzetto data zero2 giugno Fonni (Nu) nuovo sagrato della chiesa17 giugno - San Damiano d’Asti piazza 1275/piazza Vivace27 giugno - Bologna - arena parco nord29 giugno - Senigallia - caterraduno concerto all’alba20 luglio - Parma concerto filarmonica Toscanini - auditorium Paganini22 luglio - Sassuolo concerto filarmonica Toscanini - piazzale della Rosa19 agosto - Luco dei Marsi (Aq) piazza Umberto IArisa sarà inoltre l’1 luglio tra gli ospiti del Festival Collisioni Barolo (Cn) dove terrà un incontro aperto al pubblico all’interno degli eventi programmati per la giornata.La Filarmonica Toscanini di Parma è un’istituzione assai prestigiosa. La sua esistenza inizia formalmente il 10 maggio 1975, quando nasce l’Orchestra Stabile dell’Emilia-Romagna, che nel 1977 ottiene il riconoscimento di Istituzione Concertistico Orchestrale, ed è nel 1982, in occasione delle manifestazioni per i venticinque anni dalla scomparsa di Toscanini, che l’Orchestra prende il nome di Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini. Nel 2002 nasce la Filarmonica Arturo Toscanini, che intraprende un’attività sinfonica brillantissima sotto la guida di direttori e solisti di assoluta fama internazionale. Nel 2006 la Filarmonica e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna diventano di fatto due articolazioni di un medesimo organismo sinfonico: la Filarmonica viene destinata all’esecuzione del grande repertorio sinfonico, mentre l’Orchestra Regionale viene dedicata alla promozione della cultura musicale sul territorio, dell’attività lirica e della formazione del pubblico.
Per il 19 e 20 maggio 2018 l’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici organizza quest’anno la settima edizione dell’evento sul territorio italiano. Lanciato nel 2012, l'evento riceve, anno dopo anno, un sempre maggiore interesse.
L’obiettivo è quello di fare conoscere al pubblico un patrimonio architettonico, tecnologico e culturale spesso dimenticato. E’ anche l’occasione per mutuare messaggi importanti ed attuali quali la salvaguardia di edifici con valenza storica e architettonica, il rilancio di un turismo educativo, la conoscenza e valorizzazione di siti ambientali spesso incontaminati.
Il Mulino di Gelagna Bassa, nel Comune di Serravalle di Chienti ha aderito all'iniziativa consentendo la visita alla propria struttura nelle due giornate di sabato e domenica 19 e 20 maggio 2018. Questo il link dell'evento su Facebook del Mulino di Gelagna: https://www.facebook.com/events/392082091261079/
Gli esperti dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma, realtà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo fra le più note e prestigiose a livello internazionale nel campo dei restauri delle opere d’arte, hanno effettuato un sopralluogo presso la Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche per condurre le prime indagini preliminari sul famoso polittico di Paolo Veneziano conservato in parte nelle sale di palazzo Manuzzini e in parte alla prestigiosa Frick Collection di New York.
Grazie a un progetto dell’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di ingegneria civile, edile e architettura, che coinvolge direttamente il Comune di San Severino Marche e l’associazione LoveItaly, nei mesi scorsi era stato dato avvio a un ambizioso e innovativo lavoro di ricongiunzione digitale della tavola che gli studi condotti negli ultimi decenni attribuirebbero a una stessa mano. Dopo le necessarie indagini in sede, gli esperti dell’Iscr predisporranno un protocollo e inizieranno a colloquiare con la Frick Collection per allineare le procedure di studio e di indagine in modo da poter avere dati confrontabili sulle due straordinarie opere.
Al sopralluogo nella sede della pinacoteca civica hanno preso parte Dora Catalano, docente di Storia e Teoria del Restauro presso l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Gloria Tranquilli, responsabile presso l’Iscr dei dipinti su tavola, Fabio Talarico, responsabile dei laboratori scientifici, Mauro Torre, responsabile delle indagini multispettrali e dei supporti sempre presso l’Iscr, Tracy Roberts e Victoria Ericks di LoveItaly e Paolo Buroni di Stark. A riceverli Marco Grassi, board member di LoveItaly, proprietario di palazzo Manuzzini ed esperto d’arte, e il consigliere delegato Pier Domenico Pierandrei.
Al momento l’impossibilità di una ricongiunzione fisica del Polittico ha condotto a un progetto grazie al quale, partendo dalla realizzazione di una riproduzione digitale 3D, sarà possibile, attraverso ologrammi, multiproiezioni interattive e tecniche di realtà aumentata e immersiva, avere una nuova e completa fruizione della straordinaria opera di Paolo Veneziano, testimonianza della pittura trecentesca veneta che conferma gli stretti rapporti tra la Serenissima e le Marche. L’opera, mancante di predella e di parte centrale come fa supporre il modo di disporsi dei Santi rivolti verso il centro del dipinto, presenta chiari elementi bizantineggianti caratterizzati dalla immobilità statuaria dei personaggi dagli incarnati color olivastro ed evidenziati dalla profusione d’oro che fa da sfondo alle figure. Il progetto sta già dando vita a nuove forme di valorizzazione e di collaborazione tra numerosi enti i cui risultati sicuramente non tarderanno a venire.
“Riguardo il nuovo regolamento europeo sulla privacy la CNA ha chiesto alle autorità competenti di prevedere un periodo di attuazione, così da poter permettere alle imprese di adeguarsi e mettere in piedi il sistema di gestione dei dati richiesto. Bisogna ricordare che al momento mancano decreti attuativi, di chiarimento e quelli che comporteranno l’abrogazione del Dgls 196/2003: la CNA di Macerata sta valutando l’impatto di tale regolamento sulle micro, piccole e medie imprese del nostro territorio, che non è certamente paragonabile a quello di realtà più complesse e strutturate”.
Sono le parole del Direttore Generale Luciano Ramadori, che commenta il nuovo Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio (noto come GDPR – General Data Protection Regulation) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati.
Tale provvedimento abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati) da cui è poi disceso il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 (c.d. Codice in materia di protezione dei dati personali).
“Il regolamento si applicherà a partire dal 25 maggio – spiega Federica Carosi, funzionaria di CNA Macerata - introduce regole più chiare in materia di informativa e consenso, definisce i limiti al trattamento automatizzato dei dati personali, pone le basi per l’esercizio di nuovi diritti e stabilisce criteri rigorosi per il trasferimento dei dati al di fuori dell’UE e per i casi di violazione dei dati personali”.
“Conosciamo il contesto economico del nostro territorio – continua Ramadori – ed è per questo che ci stiamo attivando per offrire alle imprese un sostegno in materia e un servizio calzante per le nostre attività e calibrato sul reale contesto produttivo”.
Per chiarire le novità introdotte dal GDPR, gli ambiti di applicazione, gli adempimenti necessari, le sanzioni previste e tutte informazioni riguardo il nuovo Regolamento europeo, la CNA Territoriale di Macerata organizza un incontro informativo in programma per lunedì 21 maggio, alle 17, nella sede di via Zincone n.20: relatori saranno i DPO certificati CNA Federica Carosi e Massimiliano Felicioni.
Venerdì 25 maggio, alle ore 17, alla sala Mari di Palazzo Sangallo verrà presentato il libro, inserito nella collana "Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche", la "Città Industre", industria, lavoro e questione sociale a Tolentino tra fine Ottocento e prima metà del Novecento di Franco Biancofiore.
Intervengono Antonio Mastrovincenzo Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino, Alessia Pupo Assessore alla Cultura del Comune di Tolentino, lo storico Enzo Calcaterra e l’autore Franco Biancofiore. Coordina la Direttrice della Biblioteca Filelfica Laura Mocchegiani. Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio una copia del libro. Tra i "Quaderni del Consiglio regionale delle Marche" - scrive Silvio Minnetti - è stato recentemente pubblicato il libro di Franco Biancofiore La "città industre": industria, lavoro e questione sociale a Tolentino tra fine Ottocento e prima metà del Novecento. È un riconoscimento al nostro studioso che ha compiuto un lavoro silenzioso quanto proficuo di competente e appassionata ricerca presso archivi, biblioteche e raccolte documentali. Al centro dell’excursus, attraverso decenni decisivi della storia nazionale, troviamo Tolentino con la sua storia sociale ed economica. Una storia che si dipana tra “solidarietà” e “fraternità”, e – come afferma l’Autore – "fatta dagli uomini, cioè dall’uomo, in senso complessivo e comunitario, che vive, lavora, lotta e paga di persona per l’emancipazione della sua umanità". In tal modo emergono affinità con vicende regionali, nazionali e sovranazionali. Il volume (di oltre 500 pp.), formato da 20 capitoli e da un’ampia appendice documentaria, contiene anche 200 foto d’epoca, variamente inserite alla fine di ogni capitolo, raffiguranti luoghi e documenti, accompagnate da utili didascalie ragionate. Lo storico Enzo Calcaterra, nella sua lucida prefazione, parte integrante e sostanziale di tutto il lavoro – da lui seguito con grande competenza e raffinata passione di irriducibile studioso – così scrive: "La ricostruzione dei fatti, circoscritta storicamente e storiograficamente come "Storia fatta di storie”, deve restare nella memoria non con richiami nostalgici, ma come luce per il presente”, come afferma l’Autore che enuncia in ogni pagina una precisa dichiarazione di intenti. [….] Il dato che tiene legato tutto questo è la “persona umana”, non intesa come astrazione bensì come soggetto che costituisce il riferimento per eccellenza senza il quale nessuna storia che voglia definirsi tale può avere respiro, energia, credibilità".Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale, così afferma nella sua presentazione del volume: "Per limitarci all’ambito regionale, possiamo dire che alcune caratteristiche come lo spirito d’impresa, la vivacità sociale e politica, l’attenzione al progresso, la tendenza a superare forme inadeguate di provincialismo mentale, culturale, economico, fanno di Tolentino un caso che supera i limiti comunali per inserirsi in una prospettiva più vasta e articolata. Nella sua specificità di «città industre», questo centro finisce per rappresentare al meglio l’anima più progressista della nostra regione, quella parte più aperta e sensibile ai grandi passaggi della storia italiana ed europea".Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino sottolinea che "la forza [di questa città] neo industriale si deve alla lungimiranza di quegli uomini, grandi artigiani e politici del tempo, che hanno capito le potenzialità di un territorio geograficamente fortunato e di un popolo estremamente orgoglioso e laborioso che ha saputo fare la differenza anche nei momenti più difficili della storia".
La bella narrazione di Franco Biancofiore ci svela, come ha scritto l’assessore Angelo Sciapichetti, "la fatica [sociale] di uno sviluppo che ha attraversato guerre napoleoniche e mondiali, fascismi e lotte di classe, emancipazioni sociali e femminili". È una linfa vitale, utile anche per l’oggi, specie dopo il sisma del 2016, per comprendere come i nostri predecessori «ce la fecero» in situazioni drammatiche. Determinante, possiamo notare noi come espressione del terzo settore, è stato sempre il supporto delle Associazioni e dei Movimenti civici nell’affrontare la difficile questione sociale, nel costruire una comunità accogliente e solidale. Emerge un’umanità viva, operosa, radicata nella storia con la consapevolezza di esserne protagonista. In questo libro emerge l’anima sociale dell’Autore. Egli evidenzia nel corso dei decenni il progredire di un’economia civile che ha sempre legato insieme la sfera della produzione con quella della distribuzione e della società. A tal riguardo, ancora lo storico Enzo Calcaterra evidenzia che "possiamo aggiungere che il tratto più evidente e ricorrente è dato dal parallelismo tra l’evoluzione sociale, economica e politica della città e quella della società civile contemporanea. Ambedue trovano una sorprendente affinità nel basarsi sulla cultura del lavoro, del progresso, della cooperazione, della solidarietà fraterna, quest’ultima non astratta, bensì prodotto di concrete azioni e premessa per duraturi risultati".
È in calendario per domenica 27 maggio la 25esima edizione del Giro delle Abbazie, manifestazione per auto d’epoca immatricolate entro il 1985, organizzata dal Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano-Lodovico Scarfiotti, la primogenita associazione del settore della regione.
L’evento prenderà avvio da Cerreto d’Esi nell’interno anconetano, dove in Piazza Caraffa confluiranno gli equipaggi partecipanti per le operazioni preliminari, dalle ore 8,30 alle ore 9,30. Alle ore 10 ci sarà la partenza per il trasferimento all’Abbazia di San Silvestro al Subasio. Le vetture d’epoca inizieranno il percorso toccando Collamato, scendendo nel maceratese per Esanatoglia, Fiuminata, poi dal Passo del Cornello per entrare in territorio Umbro lambendo Nocera Umbra, poi dopo Valtopina si arriverà all’Abbazia, ubicata in località Collepino di Spello, alla sommità del Monte Subasio.
L’insediamento risale all’inizio dell’XI secolo, probabilmente sui resti della precedente costruzione di un tempio romano. Nel 1150 divenne Abbazia camaldolese. Vari problemi sorti con le comunità religiose limitrofe portarono alla distruzione voluta da Papa Paolo III nel XVI secolo. Dell’antico complesso si conservano la parte absidale con l’interessante cripta sottostante ed il basamento del campanile. La storia racconta che l’Abbazia di San Silvestro aveva acquisito notorietà per l’acqua di una vicina fonte che favoriva la guarigione, attribuita al Santo, delle madri senza latte. Attualmente in loco è presente la comunità delle “Piccole sorelle di Maria” che si sono insediate nel 1972 nell’Eremo eretto sui resti del Monastero.
Dopo la visita della struttura del Monastero e dell’Abbazia, si potrà vedere anche l’abitato medioevale di Collepino, suggestivo borgo antico a 600 metri d’altitudine, ben conservato ed abitato. Il pranzo finale concluderà la manifestazione, con il consueto saluto a tutti gli ospiti ed agli equipaggi partecipanti. La manifestazione, oltre al patrocinio del Comune di Cerreto d’Esi, ha il supporto di Tecnostampa, GM Meccanica, CA.BI. Gomme e La Taverna San Silvestro
Prima dell’estate un concerto straordinario di San Severino Blues per Terroir Marche, festival del vino biologico che si tiene in centro storico a Macerata sabato 19 e domenica 20 maggio.
Biologico vuol dire naturale. Naturale è l’incontro di due linguaggi universali, quello della musica e quello del vino. Naturale è l’incontro fra radici, quella della vite e quella del blues, e appunto il blues rurale, in chiave rock, sarà suonato dal duo SuperDownHome sabato sera alle 20 nel Cortile di palazzo Conventati, a fianco alla Fiera di Terroir Marche che si tiene agli Antichi Forni in piaggia della Torre.
SuperDownHome nasce nel 2016 da due musicisti bresciani: Henry Sauda, già cantante e chitarrista dei Granny Says e degli Scotch, e Beppe Facchetti, già batterista con Elizabeth Lee’s Cozmic Combo, Louisiana Red, Rudy Rotta e Slick Steve & The Gangsters. Armati di strumenti vintage e artigianali, cigar box, diddley bow, lap steel, cassa, rullante, low-boy e crash, propongono la tradizione del blues rurale, proiettata verso spazi personali e contaminati da rock’n’roll, country, folk e punk. Le loro canzoni vivono di sottrazione, come la loro strumentazione minima indispensabile, ma il sound del duo e la voce di Sauda le rendono potenti e coinvolgenti. Nel 2017 hanno tenuto parecchi concerti, partecipato a diversi festival, con aperture di prestigio a Doyle Bramhall Jr e Andy J Forest, e hanno pubblicato il primo EP. In quattro brani autografi e una cover di “Shake Your Money Maker” di Elmore James hanno creano un rock blues viscerale, terroso, ispirato da maestri riconosciuti come Seasick Steve e Scott H. Biram, giustamente omaggiati durante i live, ma anche da certi Black Keys. Presentano il nuovo disco “Twenty-Four Days”, in cui figura su due brani il contributo del grande Popa Chubby, per il quale hanno aperto tutte le date italiane del recente tour di febbraio 2018.
Sabato 5 maggio si è tenuta l’annuale assemblea dei soci dell’Accademia Georgica che ha visto in questa occasione il rinnovo delle cariche sociali del Magistrato Accademico, l’organo direttivo dell’associazione treiese, e del relativo Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti.
Non si è trattato di un rinnovo radicale ma di un’evoluzione dell’assetto organizzativo che ha voluto coniugare l’esperienza del precedente Magistrato con l’inserimento di nuove figure di comprovata esperienza.Per raggiunti limiti statutari, la seduta ha visto il passaggio di consegne del prof. Carlo Pongetti, attualmente Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Universita degli Studi di Macerata, alla nuova presidente prof.ssa Cinzia Cecchini, biologa ricercatrice presso la Synbiotec S.r.L., spin-off dell’Università di Camerino e docente dell’Istituto Tecnico Economico di Macerata, già membro del Magistrato Accademico. Al prof. Pongetti, insieme ai magistrati accademici che si sono succeduti negli scorsi anni, è stato tributato il plauso dell’assemblea quale ringraziamento per aver traghettato l’Accademia verso il terzo millennio attraverso l’attuazione di un concetto nuovo di gestione dei beni culturali. Un’attività avviata e realizzata rispettando tre criteri fondamentali: la messa in sicurezza del patrimonio culturale custodito, la miglior fruizione dello stesso da parte dell’utenza e l’organizzazione del lavoro.
Negli ultimi anni il Magistrato Accademico ha concentrato gli sforzi economici e le proprie risorse umane nella messa in sicurezza dell’importante patrimonio avviando una serie di procedure volte al riordino dell’intero patrimonio archivistico, librario e artistico, utilizzando sistemi convenzionali, anche informatici, finalizzati non solo alla tutela ma anche alla maggiore e moderna fruibilità. Inoltre l’Accademia ha inteso orientare la propria attività offrendo alle giovani generazioni, in possesso di adeguate competenze, la possibilità di una seria esperienza di lavoro volta soprattutto ad arricchire le singole conoscenze ed esperienze: una moderna filosofia adottata tendente a dimostrare come l’ottimizzazione di modeste risorse economiche, l’organizzazione delle abilità di molti volontari e le competenze dei giovani, riescano a valorizzare i beni culturali.Sulla scorta di questa esperienza, la prof.ssa Cecchini ha dichiarato che il nuovo Magistrato intende proseguire il cammino già avviato con una programmazione che vede nella digitalizzazione un elemento di punta nella gestione e fruizione dei beni culturali. Un progetto che oltre all’intrinseco valore scientifico, si distingue per diversi aspetti tra cui quello sociale, con l’impiego di soggetti svantaggiati, economico, con il raggiungimento di spese contenute, e soprattutto per l’importanza della prevenzione e tutela da eventuali eventi calamitosi.L’attività culturale continuerà ad avere una forte attenzione con la realizzazione di convegni di carattere scientifico e attività di ricerca di caratura internazionale. Dopo il recente convegno sullo studio di fattibilità per l’investigazione mediante tecniche neutroniche sulla Sacra Sindone, è stato avviato un progetto di analisi delle statuette di argilla della collezione archeologica dell’Accademia in collaborazione con il Centro Neutronico di Budapest. Entro l’anno è inoltre previsto un evento dedicato a Pio VI, storico benefattore della Città di Treia che appoggiò la realizzazione delle settecentesche Pie Case di Correzione e Lavoro. L’evento intende porre l’attenzione sugli attuali aspetti sociali, legali ed economici dei detenuti. Nella gestione della complessiva attività, continuerà ad essere fondamentale l’impiego di soggetti quali i volontari del Servizio Civile Nazionale, di assegnatari di Borse Lavoro e di giovani studenti attraverso progetti di Alternaza Scuola Lavoro e Tirocini Formativi e di Orientamento attuati attraverso gli Istituti di Istruzione Superiore della provincia e con i diversi atenei universitari convenzionati.La nuova presidenza della prof.ssa Cecchini, unitamente alla nuova presidente del Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti Antonia Teloni, costituisce inoltre una svolta inedita dal punto di vista dell’impegno femminile. Infatti solo nel recente passato il Magistrato Accademico ha avuto una presenza femminile con la presidenza di Maria Teresa Fuscà, a lungo componente del Magistrato Accademico.Tra i nuovi soci aggregati durante la sessione si segnala anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, il prof. Claudio Pettinari. Un’adesione che fa seguito alla recente collaborazione dell’Accademia con l’ateneo camerte per il progetto di digitalizzazione della biblioteca antica attraverso l’attivazione di stage formativi per studenti della Scuola di Scienze e Tecnologie.L’assemblea dei soci ha inoltre designato l’assegnazione della presidenza dell’adunanza al Sindaco di Treia Franco Capponi, riconoscendo l’impegno dell’Amministrazione Comunale in questa critica fase post-sisma che vede gli storici edifici dell’Accademia completamente inagibili. Il presidente Capponi ha infatti illustrato le problematiche sorte con il terremoto del 2016 ed ha comunicato che l’Accademia Georgica sarà il primo bene culturale da ripristinare per la Città di Treia. Particolare attenzione anche sulle problematiche e sulle prospettive per il futuro, ponendo l’accento sulla difficoltà di reperire risorse da soggetti pubblici che sono sempre più orientati a progetti culturali gestiti in rete da soggetti e associazioni interessate. Gradita la presenza anche dell’onorevole Tullio Patassini, socio dell’istituzione treiese recentemente eletto Deputato alle ultime elezioni politiche, che ha voluto porgere un saluto agli intervenuti.
Sabato 19 maggio a San Severino Marche nella Sala Italia si terrà il convegno “Archeologia a San Severino Marche” organizzato dall’Università di Macerata, dal Comune, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dall’Associazione Museale della Provincia di Macerata per diffondere i risultati dei numerosi progetti che, negli ultimi anni, hanno riguardato le ricerche, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico settempedano.
Oltre ai risultati delle ricerche archeologiche, verranno presentati la carta archeologica del territorio, lo schema direttore del piano di gestione del Parco archeologico, gli interventi svolti dalla Soprintendenza a tutela del territorio, le stampe tridimensionali dei principali monumenti e l’app con il gioco che riguarda le antichità romane della città realizzati, in particolare, grazie al Progetto Dce coordinato da Unimc in collaborazione con lo spin off PlayMarche.
“Si tratta solo di un esempio - ha dichiarato il rettore Francesco Adornato - di quello che l’attività di ricerca e l’approfondimento sui temi di natura storico-archeologica possono portare alla crescita del territorio, se poniamo solide premesse umanistiche ai processi di gestione e valorizzazione”.
“Senza lo studio - ribadisce Carlo Pongetti, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici di Unimc - e l’approfondita conoscenza dei beni culturali, in questo caso archeologici, qualunque processo di tutela e valorizzazione risulta lacunoso ed inefficace”. “Le ricerche condotte a San Severino - aggiunge Roberto Perna, archeologo dell’Ateneo maceratese - ci hanno consentito di individuare strutture dedicate all’immagazzinamento della ceramica, di analizzare la distribuzione dei siti nel territorio, di indagare la città. Alcuni dei monumenti principali sono stati inquadrati in progetti di valorizzazione finalizzati alla crescita economica del territorio”.
“In particolare, la realizzazione della carta archeologica e quella dello schema direttore del Piano del Parco – sottolinea il soprintendente Carlo Birrozzi - sono due strumenti fondamentali per la gestione e la programmazione del territorio, permettendo il confronto e la sintesi tra diversi interessi nell’ambito dei processi di sviluppo e di tutela”.
Come evidenziano Stefano Finocchi e Tommaso Casci Ceccacci, funzionari archeologi per la zona “i numerosi e continui interventi a tutela del territorio condotti dalla Soprintendenza mirano a salvaguardare il ricco patrimonio archeologico della città che, se conservato e valorizzato nella giusta maniera, costituisce una ricchezza per la comunità. Tale attività ha consentito anche di acquisire preziosissime informazioni sulla storia dell’insediamento romano da condividere con la comunità scientifica e con un pubblico più vasto”.
“La valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città è forse la più importante occasione e opportunità di crescita economica per la nostra e per tutte le comunità delle aree interne dalla provincia”, aggiunge il sindaco Rosa Piermattei. Per tale motivo, come specifica l’assessore Vanna Bianconi “è imprescindibile per il Comune di San Severino che la ricerca condotta dagli archeologi si realizzi anche in strumenti di divlugazione e valorizzazione, che potranno arricchire l’offerta del nostro Museo, che speriamo di riaprire al più presto, e coinvolgere i più giovani”.
Prima presentazione del nuovo libro “Memorie di marmo e bronzo. Vie e siti tolentinati per ricordare la Grande Guerra”, promosso dall’Accademia Filelfica di Tolentino. L’evento è stato organizzato dal Rotary di Tolentino, presieduto da Stefano Gobbi, che ha contribuito alla realizzazione della pubblicazione. Il libro è stato illustrato ai soci rotariani martedì sera a ”La contrada”.
Era presente Enzo Calcaterra che ha curato i testi del lavoro, mentre Stefano Lucinato si è interessato alla parte editoriale, grafica e fotografica. La pubblicazione, che è una guida ai monumenti ed ai ricordi che la città di Tolentino ha dedicato all’immane tragedia della prima Guerra mondiale, si avvale di ampie notizie storiche, fonti fotografiche, mappe dettagliate, al fine di documentare, valorizzare in modo originale, quanto interessante, tutti i siti del centro storico, le vie, le tappe di un percorso spazio-temporale compiuto da Tolentino all’interno dei momenti storici di portata internazionale.
"L’opera – ha detto Enzo Calcaterra - ripercorre gli eventi accaduti centro anni fa tramite i monumenti presenti in città, scolpiti nel marmo e forgiati nel bronzo affinché nessuno potesse mai dimenticare". In allegato dell’opera c’è un dvd che documenta quanto spiegato nella guida ovvero un reportage sul fregio del Monumento ai caduti, al Famedio e sul Cippo commemorativo e infine attraverso le vie intitolate ai caduti. Nel corso della serata sono state anche proiettate delle immagini che rappresentano importanti momenti storici di Tolentino e della città dal 1917 al 2004.
Mercoledì 23 maggio alle ore 18.30 presso l’aula multimediale di Treia, in Via Cavour 29, incontro organizzato da Coldiretti Macerata, patrocinato dall’amministrazione comunale di Treia.
Interverrà il Direttore di Coldiretti Macerata Dott. Giordano Nasini, accompagnato dai tecnici del settore che illustrerà ai giovani agricoltori le misure del PSR Marche circa gli aiuti all’avviamento per l’insediamento e il bando “Premio giovani agricoltori”.
Il sindaco di Treia Franco Capponi introdurrà le relazioni dei relatori presenti.