E' un flusso ininterrotto di persone quello che da stamattina sta rendendo omaggio alla salma del ciclista Michele Scarponi nella camera ardente allestita nell'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Persone di tutte le età, molti giovani, amici, conoscenti, fan, sportivi hanno voluto dare un ultimo saluto all'Aquila di Filottrano. Scarponi è composto nella bara con la divisa del suo team, la Astana; nel feretro ci sono anche i disegni dei figlioletti, due gemelli di 5 anni.
Si sono stretti intorno ai familiari - i fratelli Marco e Silvia e i genitori Giacomo e Flavia (la moglie Anna sembra abbia deciso di restare a Filottrano con i bimbi) - anche Fabio Aru, del quale Scarponi aveva appena preso il posto come prossimo capitano al Giro d'Italia, e Beppe Martinelli, direttore sportivo della squadra, oltre al presidente del Comitato regionale Marche della Federazione ciclistica italiana Lino Secchi.
Visto l'incredibile afflusso di persone che da stamattina sta affollando la camera mortuaria di Ancona, il trasporto della salma di Scarponi al palasport di Filottrano è stato anticipato a questa sera.
In tarda serata il feretro è stato trasferito nel Palazzetto dello sport a Filottrano, il Palagalizia, dove il fan club Scarponi ha allestito una camera ardente con una gigantografia del campione, le foto delle vittorie, le maglie del campione, e un ulivo, simbolo "delle nostre terre - spiega Niso Belardinelli, del Fan Club -, una pianta resistente al caldo e al freddo, proprio come un ciclista, che soffre di tutto e non cede". Dell'organizzazione e delle questioni logistiche si sta occupando anche la protezione civile, dato che si pensa a un vero e proprio assalto da parte di quanti conoscevano e apprezzavano l'Aquila di Filottrano.
E nel pomeriggio lo spagnolo Alejandro Valverde ha vinto per la quarta volta la Liegi-Bastogne-Liegi precedendo l'irlandese Daniel Martin e il polacco ex campione del mondo Michal Kwiatkowski. Valverde tagliando il traguardo ha alzato le braccia e con le dita ha indicato il cielo per evidenziare che dedicava il successo a Michele Scarponi. E infatti dopo aver vinto si è anche messo a piangere dicendo più volte "Scarponi...". "Scusate, Michele era un mio autentico amico - ha detto Valverde tra le lacrime dopo aver vinto la 'Liegi' per la quarta volta -. I premi della mia vittoria sono per la sua famiglia. Ci mancherà, Michele". (Ansa)
L'accostamento fra due grandi campioni, fra due grandi sportivi che nella loro carriera hanno dovuto scalare salite ben più impervie di quelle da fare in bicicletta, è stato fatto fin da subito (qui).
Michele Scarponi e Marco Pantani, ciclisti strappati troppo presto alla vita, lasciando nello strazio le loro famiglie.
E inevitabile e doloroso, alla notizia della tragica scomparsa di Michele, è arrivato anche il cordoglio di Tonina Pantani, la mamma di Marco. Poche parole, ma che dicono tutto: "Un grande uomo. Grazie per la chiacchierata di quella sera. Ti porterò sempre nel mio cuore. Saluta il mio Marco, digli che mi manca".
Tragedia in un'abitazione a Mogliano. Una donna di 82 anni è stata trovata stamattina morta in un lago di sangue nella sua casa in via De Gasperi.
I socorsi sono scattati immediatamente e sul posto è intervenuta un'automedica, ma ormai per la donna non c'era più niente da fare. La causa del decesso è ancora da accertare e gli inquirenti stanno seguendo tutte le piste, anche se la più probabile appare quella di una caduta accidentale che avrebbe provocato un fatale trauma cranico
In via De Gasperi sono arrivati, oltre ai sanitari, anche i carabinieri della locale Stazione.
(servizio in aggiornamento)
Una tragedia si è consumata nella notte a Montecassiano. In un'abitazione in contrada Molino, un bimbo di cinque mesi è morto in culla con molta probabilità per soffocamento.
La famiglia di nazionalità Pakistana ha subito dato l'allarme e sul posto sono intervenuti 118, con eliambulanza e auto medica.
Durante la notte tra sabato e domenica sono state ritirate ben 22 patenti per guida in stato di ebbrezza.
La polizia stradale di Macerata ha effettuato controlli nella zona di Civitanova Marche, lungo la SS 16 Adriatica. I conducenti delle auto ai quali sono stati ritirate le patenti sono stati trovati con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.
La raccomandazione è sempre quella di non mettersi alla guida dopo aver bevuto.
Sono stati fissati per martedì 25 aprile i funerali di Michele Scarponi. La decisione è arrivata in serata, dopo che in un primo momento si era ipotizzato che potessero slittare a mercoledì 26 o addirittura a giovedì 27 aprile per via delle procedure burocratiche. Le esequie si svolgeranno alle 15.30 al palazzetto dello Sport di Filottrano.
La salma del ciclista, a disposizione dell'autorità giudiziaria come da prassi in tragedie come questa, è stata trasferita dopo l'incidente all'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette ad Ancona. Domenica mattina la camera ardente sarà allestita nella camera mortuaria del nosocomio dorico.
Lunedì, poi, invece la salma sarà trasportata al palazzetto dello sport di Filottrano, fino ai funerali fissati per martedì pomeriggio alle 15.30. Per le tantissime persone che vorranno salutare per l'ultima volta lo sfortunato campione, è stata allertata anche la protezione civile.
Michele Scarponi, lascia la moglie Anna, ex ciclista, e i due gemellini Giacomo e Tommaso di cinque anni. Lascia anche un fratello e una sorella: Silvia è il capitano della squadra femminile di calcio della Jesina, mentre il fratello Marco è un educatore.
Un minuto di silenzio per ricordare Michele Scarponi: lo ha disposto il presidente del Coni Giovanni Malagò che, partecipando al dolore della famiglia e di tutto il mondo del ciclismo, ha invitato le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si sono disputate in Italia da oggi e per tutto il fine settimana.
L'incidente stradale in cui ha perso il ciclista Michele Scarponi è avvenuto a Filottrano sulla strada provinciale 362, all'altezza di un incrocio. All'intersezione con un'altra strada l'autista dell'autocarro Fiat 'Iveco', un 57enne del posto, avrebbe omesso di dare la precedenza, centrando in pieno Scarponi, che nel violento impatto sarebbe morto sul colpo per le gravissime lesioni riportate. L'investitore ha detto ai carabinieri di non averlo visto. I mezzi, sia la bici su cui il ciclista si stava allenando sia il Fiat 'Iveco', sono stati sequestrati. L'autista del mezzo, indagato per omicidio colposo, per un assurdo destino, è un amico di famiglia del ciclista: pare che dopo l'incidente, sotto choc, in lacrime gridasse di voler morire anche lui.
"Quando era qui – ha raccontato all'Ansa Coppari, sindaco del centro marchigiano – Michele faceva ogni giorno il suo allenamento partendo da casa verso le 8 e rientrando alle 14-14.30, dopo aver fatto diversi chilometri nelle colline qui intorno, da Jesi verso Serra San Quirico, arrivando fino ad Arcevia. La comunità di Filottrano è sotto choc, per noi era come uno di famiglia".
Intanto, nel pomeriggio la moglie di Michele, Anna Tommasi ha scritto "Grazie a tutti" sul suo profilo Instagram, allegando una foto del marito con i due gemellini Giacomo e Tommaso (i nomi sono quelli dei genitori di Anna e Michele) sullo sfondo. Nel post il ciclista dell'Astana ha la testa bassa mentre si prepara per una tappa.
La coppia si era conosciuta grazie alla passione per il ciclismo. Anche Anna, infatti, correva per la Site di Tezze di Piave (una frazione del comune di Vazzola, in provincia di Treviso). Michele era nella stessa squadra del fratello di Anna, poi laureata in Chimica Farmaceutica all'Università di Padova. Si sono sposati nel 2006 e nel 2012 hanno avuto i due bambini gemelli.
Incidente fortunatamente senza gravi conseguenze nel tardo pomeriggio di sabato lungo la strada che collega Tolentino all'Abbadia di Fiastra, in contrada Divina Pastora.
All'altezza dell'incrocio che porta in direzione del Cosmari, per cause ancora in corso di accertamento, sono entrate in collisione una Fiat Punto e uno scooter. Il mezzo a due ruote è andato letteralmente ad infilarsi sotto l'utilitaria, mentre il conducente è stato sbalzato a terra.
Malgrado la dinamica, il conducente dello scooter non ha riportato conseguenze gravi dall'incidente. Per i rilievi sono intervenuti sul posto gli agenti della Polizia Stradale.
Dramma nel ciclismo italiano: Michele Scarponi è morto in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale. Lo conferma all'Ansa il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, in lacrime.
Da una prima ricostruzione, Scarponi percorreva via dell’Industria quando a un incrocio è stato travolto da un furgone, il cui conducente pare non abbia proprio visto il ciclista. L’anestesista rianimatore arrivo sul posto poco dopo la chiamata la 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Il 37enne, soprannominato "l’aquila di Filottrano", era tornato nella sua cittadina natale proprio venerdì sera. Lascia la moglie e due figli gemelli.L'ultimo successo di Michele Scarponi risale a pochissimi giorni fa. Lunedì scorso l'atleta dell'Astana aveva vinto la prima tappa del Tour of the Alps, la gara ciclistica transfrontaliera nata quest'anno dal Giro del Trentino, disputata in Austria da Kufstein ad Innsbruck. Sullo strappo finale di Hungerburg, a 848 metri di quota, Scarponi aveva regolato in volata un gruppetto formato da Thomas, Pinot, Formolo e Pozzovivo. Proprio ieri Scarponi aveva concluso il Tour of the Alps in quarta posizione.
Si stava preparando per partecipare a un altro Giro d’Italia, dopo quello vinto nel 2011 grazie alla squalifica di Alberto Contador. Il successo più importante della sua carriera, insieme alla Tirreno-Adriatico vinta nel 2009. L’Astana lo aveva eletto capitano della squadra in seguito all’infortunio al ginocchio che ha costretto Fabio Aru a rinunciare alla corsa rosa. Per Scarponi sarebbe stato il 12esimo Giro d’Italia.
Reagisce alla polizia, intervenuta per sedare una rissa, e finisce in manette. Protagonista della vicenda un ventenne di Morrovalle.
Intorno all'una della notte scorsa, la Volante della polizia è stata chiamata ad intervenire in vicolo Rota a Macerata per varie segnalazioni giunte al 113 relative a una rissa in atto tra alcune persone. Appena giunti sul posto, gli agenti hanno notato un gruppo di giovani fronteggiarsi e in particolare un giovane che successivamente verrà arrestato mentre si picchiava con un altro ragazzo. Quando gli agenti di sono avvicinati ai soggetti nel tentativo di sedare la lite, uno di loro, in stato confusionale, si è scagliato contro gli uomini in divisa, colpendoli con calci e pugni e urlando nei loro confronti ingiurie e minacce. Sul posto è arrivata in ausilio anche un’autovettura dei carabinieri, fino a quando il giovane è stato fatto salire nell’auto di servizio ed accompagnato presso gli uffici della Questura.
Durante il tragitto, tale era la furia del soggetto che gli agenti sono stati costretti a fermarsi poiché l’uomo batteva con forza il capo sullo spigolo minacciando gli agenti di lasciarlo altrimenti avrebbe denunciato di essere stato picchiato.
Giunti in Questura il giovane, 20 anni residente a Morrovalle, ha continuato a tenere lo stesso comportamento anche all’interno degli uffici, tanto da costringere gli agenti a far intervenire personale del 118. Trasportato al pronto soccorso con una ambulanza, il ragazzo ha continuato a tenere un comportamento violento anche contro il personale della vigilanza. Alla fine, è stato arrestato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonche’ per lesioni personali e oltraggio a pubblico Ufficiale e ristretto agli arresti domiciliari.
A seguito dell’episodio, alcuni operatori di Polizia hanno subito lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.
L'intervento rientra nei controlli intensificati dalla Questura di Macerata e volti alla prevenzione dei reati connessi alla cosiddetta “movida” che specie in alcuni giorni della settimana vede la città di Macerata come punto di incontro di centinaia di giovani provenienti anche da fuori comune.
Nel corso dei controlli sono stati identificate circa 35 persone, controllati 20 veicoli e sequestrati circa 15 grammi di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana motivo per cui due soggetti sono stati segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Ancora furti a Civitanova. Ieri nel tardo pomeriggio il proprietario dello Chalet Arturo, lungomare sud, entrato nel suo stabilimento si è accorto che qualcuno si era intrufolato nottetempo all’interno del locale.
Subito il fatto è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Civitanova: i militari stanno indagando sull’accaduto. Per ora è stato possibile capire che chi è entrato ha manomesso la porta antipanico e ha rubato un cellulare ed un attrezzo da lavoro, per un bottino complessivo di 500 euro.
Una storia anomala quella dei pacchi di pannolini arrivati a Serrapetrona per le famiglie terremotate. Un cittadino del paese colpito dal sisma di ottobre ha voluto raccontare un episodio che lascia qualche perplessità sulla modalità di gestione degli aiuti.
Dopo il sisma, al Comune sono giunti aiuti da tutte le parti di Italia che poi sono stati distribuiti alla popolazione in base alla priorità, da chi aveva perso tutto a chi aveva la casa lesionata. Il padre di famiglia che ha riportato la vicenda, ha perso la sua abitazione ed ha una bimba di pochi mesi. A febbraio si è recato alla Pro Loco di Serrapetrona per avere la sua parte di pannolini e ha potuto constatare che vi erano, all’incirca, ancora cento pacchi. È tornato una seconda volta e infine alla terza occasione, in un lasso di tempo di un mese e mezzo i pannolini erano finiti e per la sua neonata non c’erano più.
Nel borgo, famoso per la vernaccia, di bambini e bambine in età da pannolino ce ne sono tre e la domanda che si è posto, e che ha posto all’addetta alla distribuzione, è che fine avesse fatto tutta quella montagna di pannolini. La donna ha risposto che erano terminati e che erano stati destinate ad altre famiglie con bambini, non residenti in Comune e oltretutto con casa agibili. Una spiegazione che ha lasciato perplesso e, inevitabilmente, amareggiato il giovane papà, il quale peraltro ha voluto invece sottolineare la grande disponibilità e correttezza sempre dimostrate dal Comune di Serrapetrona in tutte le fasi di gestione dell'emergenza.
Verso di 17 di oggi pomeriggio, in via Giovanni XXIII, un furgoncino cassonato che trasportava materiale elettrico, per evitare una macchina che nel senso opposto di marcia stava sorpassando un veicolo parcheggiato, si è allargato sulla destra ed ha urtato con il cassone un grosso troco che pendeva sulla sede stradale.
Illesi entrambi i guidatori ma il furgoncino è uscito piuttosto malconcio dallo scontro con la pianta. Il cassone infatti è stato letteralmente sventrato dall'urto arrecando danni probabilmente anche struttura portante del mezzo su quale era fissato.
Sul posto sono arrivate due pattuglie della polizia municipale ed una della stradale, per prendere i rilievi e regolare il traffico, dato che quel tratto della via è rimasto chiuso per tutta la durata della rimozione che si è protratta per un paio d'ore.
Abbiamo raccolto qualche testimonianza degli abitanti della via ed abbiamo scoperto che quella pianta non è la prima volta che provoca incidenti. Ci ha raccontato una signora che il figlio con un camioncino per il trasporto dei cavalli aveva urtato quel tronco già un paio di anni fa ma fortunatamente solo di striscio. Più o meno nello stesso periodo, anche la spazzatrice per la pulizia delle strade aveva avuto a che fare con quella la pianta, così come altri due furgoni.
Un altro signore ci ha parlato invece di una pianta poco distante, sempre nello stesso viale, che cinque anni fa ha causato un incidente simile, sempre con un cassonato simile a quello di oggi, ed il comune fu condannato a risarcire 7 mila euro. La pianta dopo quell'incidente fu abbattuta e crediamo che anche questa farà inevitabilmente la stessa fine, dopo quello che è successo oggi. Tra l'altro, alla base della pianta compaiono due puntelli, messi chissà quando, evidentemente con l'intento di sorreggerla in qualche modo o correggerne la pendenza e gli stessi uomini impegnati nella rimozione del mezzo hanno avuto qualche dubbio sulla stabilità della stessa, prima di iniziare a lavorare.
Crediamo sia opportuno un controllo approfondito sugli ingombri stradali causati dalle piante in tutto il viale.
E' stata ritrovata oggi intorno alle 19.30 dalla Polizia a Macerata, in piazza Pizzarello, la quindicenne Mihaela Viorica, allontanatasi dalla sua abitazione di Treia lo scorso 13 aprile e della quale non si erano avute più notizie.
La ragazza sta bene ed è stata affidata dagli agenti alla famiglia che ha finalmente potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. La presenza della ragazza era stata segnalata da alcune persone, anche grazie alla diffusione della foto e delle generalità attraverso gli organi di stampa, che asserivano con certezza di averla vista in piazza Pizzarello.
Quando gli agenti sono arrivati, Mihaela era insieme ad un ragazzo maggiorenne. La polizia sta ora cercando di verificare dove durante questa settimana la ragazza abbia alloggiato e chi l'abbia ospitata.
"Tra palco e realtà" è un'azione di prevenzione ideata e promossa dalla Polizia di Stato, dal Dipartimento Dipendenze Patologiche AV3 Asur Marche e dal Garante Regionale per l'Infanzia.
Il progetto è dedicato alla prevenzione dei comportamenti inadeguati e dei pericoli legati a Internet e nuovi media, quali dipendenze, cyberbullismo, predazione sessuale, gioco d'azzardo, acquisti illegali o pericolosi, abuso e cattivo uso dei social, estorsione dati sensibili. Un universo esteso e complicato di problematiche con cui quotidianamente tutti ci troviamo a fare i conti e in particolare su cui i più giovani rischiano di inciampare, con conseguenze che possono essere drammatiche quando sottovalutate. Lo dimostrano svariati casi di cronaca e il numero sempre maggiore di denunce per reati compiuti su "mezzi tecnologici".
L’iniziativa è partita ad autunno scorso, con un’attività informativa/didattica in cinque scuole secondarie di primo grado della Provincia di Macerata (Dante Alighieri di Macerata, Badaloni e Gigli di Recanati, …………….).
In questa prima fase gli esperti della Polizia di Stato, del Dipartimento Dipendenze, hanno realizzato incontri informativi utili ad stimolare interesse e comprensione, allo scopo di ottenere nella fase creativa una maggiore profondità di analisi e consapevolezza riguardo a i fenomeni dell'era digitale, delle risorse e dei pericoli da cui sono caratterizzati.
Giunti ora alla fase conclusiva, l’iniziativa si pone l’obiettivo non solo di sensibilizzare gli studenti delle scuole, ma introducendo una innovativa e coinvolgente metodologia, assurgendo i ragazzi al ruolo di attori e stimolando un percorso interattivo e creativo, con l’uso del linguaggio teatrale, tenterà di portare un messaggio alle famiglie, che saranno presenti agli spettacoli al personale docente delle scuole che ha collaborato all’organizzazione delle rappresentazioni ed a tutti gli spettatori.
Gli spettacoli si svolgeranno in primis con una rappresentazione teatrale eppoi con altri approcci artistici, attivati grazie alla guida dei docenti, in ambito musicale, video, poesia, disegno.
Domani, venerdì 21 aprile 2017, oltre 170 studenti della scuola media inferiore "Dante Alighieri" di Macerata saliranno sul palco del Teatro Don Bosco per rappresentare con recitazione, musica e video i pericoli della Rete e delle nuove tecnologie. Lo spettacolo sarà duplice, alle 10 per i compagni di scuola, e alle 18,30 aperto anche alle famiglie ed alla cittadinanza.
Venerdì al Don Bosco si assisterà ad una serie di performance di diverso tipo, che articoleranno oltre un'ora di spettacolo. La performance principale, quella che parteciperà al concorso con le altre scuole, è ovviamente quella prettamente teatrale. Il teatro è stato scelto quale linguaggio di espressione e fascinazione che mai come oggi appare utile valorizzare, proprio opponendolo alle insidie individualistiche delle tecnologie, mettendo in luce la sua impareggiabile capacità di creare divertimento, relazione, e di attivare riflessione critica e creativa.
Un lavoro che ora si andrà a svelare, un po' alla volta, in un itinerario di eventi che parte il 21 aprile a Macerata ma si snoda per oltre un mese per raggiungere le altre scuole coinvolte: venerdì 28 aprile al Teatro Persiani a Recanati con le scuole "Gigli" e "Badaloni", martedì 9 maggio al Teatro Cecchetti di Civitanova Marche con i ragazzi del "Tacito", venerdì 12 maggio al Teatro Spirito Santo di Tolentino con la scuola "Lucatelli".
Infine venerdì 26 maggio 2017 ritorneremo a Macerata, nella vetrina esclusiva del Teatro Lauro Rossi per la serata finale che prevede le premiazioni delle opere più significative.
Le opere saranno poi utilizzate in nuove azionie diversi contesti, nella speranza siano in grado non solo di parlare ai ragazzi, ma anche ai loro genitori, che sovente sono altrettanto impreparati riguardo le insidie della Rete, ma loro è primariamente il compito di accompagnare i figli in un difficile percorso di uso moderato e consapevole.
"Tra Palco e Realtà" è dunque un'azione ambiziosa di educazione digitale, che coinvolge tutto il tessuto sociale, e questo è stato reso possibile grazie al patrocinio dei comuni di Macerata, Recanati, Tolentino, Civitanova Marche e alla collaborazione di associazioni culturali e di promozione sociale: Rotary Club Matteo Ricci Macerata, Glatad, Aiart, Compagnia Calabresi Tema Riuniti, Play Marche.
I registi teatrali coinvolti sono Lucia De Luca per Macerata, Laura De Sanctis per Tolentino, Roberto Tanoni per Recanati e Vanessa Spernanzoni per Civitanova Marche.
Caos in centro a Civitanova, dove un sudamericano di 35 anni residente in zona, ha finito per rifugiarsi negli uffici del commissariato dopo essere stato inseguito, speronato e ferito per un presunto debito non saldato.
Nei guai è finito un pugliese di 52 anni, denunciato dalla polizia per violenza privata e minacce, ma gli agenti sono sulle tracce delle altre tre persone che si trovavano insieme al 52enne e per le quali scatteranno gli stessi capi di imputazione oltre al reato di lesioni personali volontarie aggravate dall’uso di armi.
I fatti hanno trovato il loro epilogo nella tarda mattinata di mercoledì, quando il 35enne si è rifugiato negli uffici del Commissariato di Civitanova dopo essere stato poco prima inseguito e speronato da parte di un veicolo condotto dal pugliese il quale, durante la corsa, ha anche commesso numerose violazioni al codice della strada, oltre ad aver impattato con un altro veicolo senza fermarsi a soccorrere il conducente, infrazioni ed incidenti sui quali è intervenuta la Polizia Stradale.
L’uomo rifugiatosi in Commissariato e immediatamente raggiunto dal suo inseguitore, bloccato nel frettempo dagli agenti intervenuti, ha riferito di una lite scaturita poco prima per motivi economici con il suo inseguitore. Sono in corso indagini volte all’identificazione di altri tre soggetti convolti nella vicenda i quali presenti nella fase iniziale della lite avvenuta a qualche chilometro di distanza, avrebbero picchiato e minacciato il sudamericano che in qualche modo era riuscito a risalire sulla sua auto e a darsi alla fuga in direzione del Commissariato di Polizia. Uno dei soggetti, durante la lite avrebbe sparato al fuggitivo un pallino con una pistola ad aria compressa, procurandogli una ferita ad una gamba giudicata guaribile in alcuni giorni.
Viaggiavano su un'auto risultata rubata, all'interno della quale sono stati trovati oggetti atti a scassinare negozi. L'alt, dopo un inseguimento nel corso di un pattugliamento notturno svolto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fermo. Quindi, la perquisizione del veicolo e la scoperta.
Dopo un tentativo di fuga, i due giovani a bordo dell'auto - M.M., 19 anni, originario di Civitanova Marche, e S.O., marocchino di 20 anni - sono stati fermati e condotti in caserma.
Denunciati alla Procura della Repubblica di Fermo, dovranno rispondere di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli.
A una settimana dalla scomparsa della quindicenne Mihaela Viorica, allontanatasi da casa lo scorso 13 aprile, non si hanno ancora notizie.
La ragazza ha abbandonato la sua abitazione a Treia senza spiegare il suo gesto e di lei non si sono avute più notizie. La famiglia ha subito denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine, ma la ragazza non è ancora tornata e più passano le ore più cresce l'apprensione. A diramare l’allarme e unirsi alle ricerche, anche la storica trasmissione televisiva Rai “Chi l’ha visto?” che ha pubblicato una scheda riassuntiva con foto e una descrizione della ragazza.
La quindicenne, al momento della scomparsa, indossava una camicia di color salmone, una gonna nera e delle scarpe da tennis nere con lacci. La famiglia ritiene che sia scappata portando un cappello da baseball e uno zainetto nero. Sempre secondo la scheda della trasmissione condotta da Federica Sciarelli, tra i segni particolari una ferita alla mano sinistra.
Tragedia sfiorata nella notte a Passo di Treia. Un 39enne ha colpito con un coltello il padre alla gola, sorprendendolo nel sonno. Il fratello dell'uomo, che dormiva in un'altra stanza, svegliato dalle urla dei genitori, è intervenuto per disarmarlo. Nel frattempo, il 39enne aveva ferito anche la madre all'addome.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Treia e i sanitari del 118. I due feriti, 68 anni l'uomo e 65 la donna, sono stati trasportati all'ospedale di Macerata: non sarebbero in pericolo di vita.
Sono in corso le indagini per accertare le cause di questo assurdo gesto di violenza familiare, anche se pare che il 39enne soffra da tempo di problemi legati alla depressione.
(Servizio in aggiornamento)
Durante la notte, il personale della stazione dei Carabinieri di Porto Recanati ha fermato un tunisino di 29 anni. L'uomo è stato perquisito dagli agenti sia personalmente che nella propria abitazione all'interno della quale sono stati trovati 9 grammi di eroina, alcuni flaconi di metadone, 400 euro in contanti, probabili proventi di attività di spaccio e un bilancino.
Il tunisino è stato denunciato per detenzione e spaccio di stupefacenti e il materiale trovato in casa sequestrato dai Carabinieri. All'interno dell'abitazione era presente anche un'italiana con foglio di via denunciata anche lei per inottemperanza alla misura.
Nella spiaggia di Civitanova trovata una tartaruga morta. Le mareggiate della notte hanno portato a riva il cetaceo, all’altezza dello stabilimento Federico, lungo mare nord della città.
L’uomo che l’ha scorta, mentre faceva la sua passeggiata mattutina, ha subito chiamato le autorità competenti ed ora se ne sta occupando la capitaneria di porto. La tartaruga ha una pinna mozzata ma non è possibile spiegarne ancora la causa del decesso e da quanto tempo sia avvenuto.
(Foto Giacomo)