Nell’ambito della settimana del patrimonio culturale 2019 di Italia Nostra, la sezione maceratese e il consiglio regionale Marche di Italia Nostra organizzano un sopralluogo a Visso, al suo centro storico e, sempre all’interno del suo territorio, al santuario di Macereto per il prossimo sabato, 11 maggio alle ore 11:00.
"Non veniamo a visitare i gioielli mai abbastanza conosciuti che fanno parte del patrimonio culturale di Visso e del suo circondario. Non veniamo a cercare errori o mancanze per condannarne ipotetici colpevoli. Non veniamo a proporre soluzioni alternative o progetti nuovi rispetto a quanto fatto o detto sinora, dopo quasi tre anni dalla prima scossa di terremoto di quel maledetto 24 agosto 2016 - spiegano gli organizzatori -. Con questa nostra testimonianza vorremmo provare invece a stimolare una nuova riflessione su quella che appare una ricostruzione faticosa ma necessaria per questi territori, la cui sopravvivenza rimane un interesse nazionale da portare avanti."
"Ricostruzione: questo è il termine che tutti noi utilizziamo per descrivere gli interventi di cui necessitano queste terre, un termine che, in certi casi, appare troppo generico e forse inappropriato. Quello della ricostruzione, infatti, è uno scenario che ben si associa agli interventi finalizzati ad una nuova edificazione, sicura, conforme agli standard contemporanei, ma che non riesce invece a tener dentro quelli da prevedere per il recupero dei borghi antichi, sulla cui presenza è fondata la bellezza del nostro paesaggio - proseguono i rappresentanti di Italia Nostra -. Nel recupero entrano in gioco aspetti che si sommano alle questioni strutturali, gli unici esclusivamente considerati con la ricostruzione: pensiamo alla conservazione dei valori che ogni monumento ha in esso, ma anche alle relazioni che esso instaura con il contesto in cui si colloca e alla sua funzione identitaria per le persone che lo vivono."
"Recupero e conservazione dell’esistente: questi gli aspetti imprescindibili che l’attività di ricostruzione post sisma sui nuclei storici dovrebbe contenere e di cui non si parla abbastanza. Ma che Visso, con il suo patrimonio in bilico, sembra richiamare a gran voce - osservano -. Perché proprio Visso. Il terremoto di magnitudo 6,5 del 24 ottobre 2016 ha avuto il suo epicentro nelle vicinanze di Castelsantangelo sul Nera, a pochi chilometri da Visso, ed è stato, negli ultimi decenni, il più violento insieme al terremoto dell'Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale de L'Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Insomma, questo del 2016 fu un evento catastrofico ma che poteva avere conseguenze ben più gravi di quelle che possiamo oggi osservare. Una delle ragioni principali va sicuramente ricondotta agli interventi realizzati a seguito della crisi sismica del 1997 e che proprio in queste zone ha salvato innumerevoli vite. A Visso potremo rilevare proprio questo effetto, con i solai che sono rimasti integri svolgendo la loro funzione di ritegno delle murature, crollate solo dopo l’uscita degli occupanti.
"Questo è un secondo aspetto di cui si parla ben poco e non se ne capiscono i motivi: la gestione della ricostruzione post sisma 1997 era figlia di un sistema avviato proprio a partire dal terremoto del Friuli del 1976 ed ha avuto esiti del tutto positivi sia dal punto di vista prettamente della gestione sia dal punto di vista delle tecniche messe a punto nei suoi interventi, ma è non stata presa minimamente in considerazione. Forse da li si potrebbe ripartire - concludono -. Il sopralluogo è aperto a tutti ma è necessario richiedere un’autorizzazione perchè il centro storico di Visso è ancora zona rossa. Per poter accedere, gli interessati potranno contattare la nostra sezione con una mail all’indirizzo macerata@italianostra.org".
Con il contributo di CariVerona e Nerogiardini è stato inaugurato questa mattina a Visso il nuovo centro commerciale alla presenza del sindaco Pazzaglini e del Presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Tra i negozi ''storici'' che tornano ad iniziare gradualmente la propria attività vi è la De.Fa. di Giulio Fattori, azienda nata negli anni '60 per la commercializzazione e la vendita di elettrodomestici e mobilio.
Distrutti dal sisma dell'ottobre 2016, i due punti vendita sono rimasti chiusi fino ad oggi dove, pur in un locale di pochi metri quadri, ''inizia la speranza di ricominciare, di poter essere protagonisti, nel nostro piccolo, della rinascita di questo paese'', dice Giulio Fattori. ''Per noi è molto - continua -, se si pensa che per due anni siamo stati letteralmente messi a terra dal sisma. Ora anche se con pochi metri quadri cerchiamo di risollevarci piano piano. L'importante è che le istituzioni non ci abbandonino. Voglio ringraziare con l'occasione, la Fondazione Cariverona, il dottor Bracalente, patron di Nero Giardini, e l'assessore Sciapichetti che hanno creduto in questo territorio''.
Domenica 14, alle ore 9.30, saranno inaugurate a Visso le due strutture commerciali donate dalla NeroGiardini e da CariVerona. Un esempio concreto di solidarietà a beneficio del rilancio di uno dei paesi più colpiti dal sisma.
Le due strutture, speculari e ciascuna di 200 metri quadrati, sono state edificate all’ingresso dell’area ex Park Hotel, in uno dei siti reso magico dal panorama mozzafiato dei monti Sibillini.
Progettazione e direzione dei lavori sono stati seguiti dallo Studio Cappa, mentre a eseguire i lavori ha pensato l’impresa Ticani Srl. Un momento importante per la locale comunità che, grazie alla donazione della NeroGiardini e di CariVerona, concretizza il rilancio da un punto di vista commerciale.
Sono quindici le attività commerciali di Visso che, dopo oltre due anni di incertezze, trovano spazio all’interno delle due strutture.
Nell’edificio NeroGiardini sono ospitate le seguenti attività: Stefano Sabatini dell’Ortolano dei Sibillini; Andrea e Adelmo Bordoni della Gioielleria Neno; l’estetista Paola Carloni dell’Eremo delle Iris; le parrucchiere Claudia Franconi e Tania Grasselli; Patrizia Serfaustini di Merceria e Abbigliamento Eden; Mauro Montebovi e Federico Santocori del Bar F&F.
Nella struttura finanziata da CariVerona hanno trovano alloggio: Giuseppe Gatti ed Emilia Sebastiani di Arte Casa casalinghi; Giulio Fattori di De.Fa. arredamento; Fulvio Linari di Nando Sport; Giuseppe Capocci dell’Edicola-Emporio; la parrucchiera Nicoletta Zega; Giuseppe Pettacci di Alimentari Pettacci; il barbiere Alberto Carloni; Paolo e Marina Giannotti del Ristorante Pizzeria Wanted.
Sono terminati finalmente i lavori di messa in sicurezza della Galleria di Visso che avevano comportato diversi disagi per i residenti a causa della chiusura notturna.
Ora dovranno essere realizzati i lavori di ripristino della sua funzionalità relativi alla illuminazione, alla verniciatura e alla segnaletica.
“D'intesa con i Sindaci di Visso e Ussita – ci dice il presidente Pettinari - ho concordato con l'ANAS, che esegue i lavori per conto della Provincia, di sospenderli momentaneamente in modo da ripristinare anche in quel tratto della provinciale i due sensi di marcia durante il periodo pasquale e fino al 1° maggio per agevolare l'accesso in quei luoghi ai residenti e a quanti vorranno visitarli.”
Un evento nel segno della solidarietà, della beneficenza, della musica e dell’amore per il nostro territorio quello che si terrà domenica 14 aprile. “Il mio passo libero” è il nome scelto dagli organizzatori Jonathan Greygoose, Milena Sebastiani, UnoPunto5Eventi e i comuni di Ussita e Visso, per la manifestazione di percorsi, suoni e sapori.
Si partirà alle ore 10:00 da via Cesare Battisti a Visso per una marcia che attraverserà i territori colpiti dal sisma del 2016, fino ad arrivare al Parco Giochi di Ussita. La passeggiata sarà allietata dalla musica de La Pasquella. Arrivati a Ussita, alle ore 12:00, è previsto il pranzo e, tutto il pomeriggio, sarà poi allietato dalla musica dei Greygoose Band, de I Pupazzi, degli Spaghetti a Detroit, del Bip Gismondi, de LaSonda, de InSilenzio e di Iban Tribe. Ci saranno anche gli intermezzi degli attori Stefano Tosoni e Francesco Capodaglio, con la presentazione di Silvia Remoli.
Il ricavato del pranzo sarà devoluto ai Comuni di Visso e Ussita.
Per info e prenotazioni: 334-6085693, 3313433461 e 3289335447.
In un fine settimana esaltante, quello delle Giornate di Primavera del FAI, migliaia di cittadini in fila e in trepidante attesa per entrare nei beni aperti come di consueto ogni anno dal Fondo Ambiente Italiano, si sono recati alla scoperta o riscoperta del nostro territorio. Centinaia di volontari mossi da passione e radicato senso civico li hanno accolti e affidati alla guida di giovani studenti Apprendisti Ciceroni che, con garbo e sapienza, li hanno accompagnati in un percorso di conoscenza ben preparato in mesi di lavoro nelle scuole insieme ai loro insegnanti.
Una macchina impressionante, e sempre più oliata ed efficace, che garantisce il pacifico e festoso svolgimento di questo atteso appuntamento di primavera nella provincia di Macerata così come in tutt’Italia.
Solo nelle Marche 81 beni aperti, 3.300 Apprendisti Ciceroni, 650 Volontari, 5 Delegazioni, 6 Gruppi FAI per un totale di 56.159 visitatori in due giorni e una raccolta fondi che contribuirà al recupero e all’apertura al pubblico dell’Orto delle suore di Recanati, vero Colle dell’Infinito e primo bene FAI nelle Marche.
Un’occasione straordinaria sempre più apprezzata e partecipata, che quest’anno ha condotto a Macerata nei fasti del settecentesco Palazzo De Vico, sulla terrazza mozzafiato del Palazzo degli Studi, ora sede della Provincia, e alle sale antiche della biblioteca comunale Mozzi Borgetti con l’affascinante Sala degli specchi.
Un tour che ha toccato anche i luoghi leopardiani di Recanati con la panoramica Torre del Borgo, il Palazzo Comunale e l’esclusivo Palazzo Passari solo per gli iscritti FAI; un percorso che non ha trascurato neppure l’interno del territorio provinciale, dedicando un’intera giornata solo a Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, territorio che rischia di essere dimenticato visto lo stallo istituzionale in cui ancora versa a tre anni dal terremoto.
Un “territorio fragile”, come ha avuto modo di sottolineare il prof. Augusto Ciuffetti del Politecnico delle Marche, durante la conferenza organizzata domenica 24 marzo dalla Delegazione FAI di Macerata nella sala polifunzionale del Comune di Castelsantangelo dedicata ad arte, storia, cultura ed economia di questo importante territorio montano; un territorio storicamente fragile, ma non per questo privo di risorse e di vitalità, anche adesso che il terremoto (fenomeno costante nella sua storia) è tornato a devastarne i borghi.
La visita alla zona rossa di Visso, dal forte valore simbolico di denuncia, e le passeggiate naturalistiche nella zona del Parco nazionale dei Sibillini del territorio vissano hanno dimostrato con una straordinaria affluenza di partecipanti, come persino un’area così martoriata possieda ancora risorse per risollevarsi. Non complesso di macerie da esibire e fotografare, dunque, ma storia e cultura che trasuda da ogni pietra e da ogni angolo di paesaggio. Turismo solidale, ma ripagato dalle qualità e dalla bellezza comunque sempre intatte di questi luoghi, avvezzi a reinventarsi e rilanciarsi con tenacia nei secoli. Un segno di speranza e di rinascita, dunque, ma anche di invito, da parte della Delegazione di Macerata, a non trasformare la vicinanza al cratere in un evento episodico, ma in una frequentazione costante e sinergica.
Il FAI dal 2019 riserva alle aree montane un progetto specifico denominato “Alpe. L’Italia sopra i 1000 metri”, che impegnerà la fondazione nei prossimi 10 anni e che rappresenta primo progetto organico di restauro, valorizzazione e gestione di Beni nell’Italia delle terre alte e delle aree interne: dalle Alpi agli Appennini fino ai Nebrodi, alle Madonie, al Gennargentu, lungo la linea dorsale del Paese. Perché, come affermato dal presidente del FAI Andrea Carandini nel recente convegno nazionale della Fondazione a Brescia, “È l’Italia interna, che costituisce la spina dorsale della Patria”.
Il mondo dell’Alpe, inteso in senso ampio come alpeggio, è dunque un patrimonio dell’Italia che contraddistingue tutte le regioni, che presentano ovunque elementi geografici, culturali, antropologici, ambientali ed economici affini, pur nelle specifiche declinazioni in cui non solo i caratteri “genetici”, ma anche le problematiche sono simili: la crisi dell’economia tipica della montagna a dispetto di una prevalente economia legata al turismo talvolta molto invasiva; l’abbandono dei pascoli e delle tradizioni legate alla pastorizia; l’emarginazione di borghi e paesi che si vanno spopolando; il rischio del collasso totale di un’architettura di montagna; l’inevitabile dissesto idrogeologico causato dall’abbandono del territorio da parte di chi lo manteneva – con le drammatiche conseguenze che in anni recenti hanno riempito le pagine di cronaca, come frane, alluvioni, incendi, crolli – che sta condannando le comunità montane a un destino di marginalità, al ruolo di “nuove periferie”.
Per questa edizione delle GFP così riuscita La Delegazione di Macerata desidera esprime ringraziamenti sentiti a tutti coloro che l’hanno resa possibile.
Un primo ringraziamento va a tutti i volontari e Apprendisti Ciceroni che rappresentano la vera anima del FAI.
Si ringrazia per il supporto locale delle aperture di Macerata: Comune di Macerata, Sindaco di Macerata: Avv. Romano Carancini, Vicesindaco di Macerata: prof. Stefania Monteverde, Rettore dell’Università di Macerata: prof. Francesco Adornato, Presidente della Provincia di Macerata: dott. Antonio Pettinari, Dirigente Biblioteca Mozzi-Borgetti: dott. Gianluca Puliti, Responsabile Biblioteca Mozzi-Borgetti dott. Renato Pagliari e tutto il personale della biblioteca, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici: prof. Carlo Pongetti, Direttore della Scuola di Studi Superiori “G. Leopardi”: prof. Luigi Alici, responsabile Biblioteca di Scienze archeologiche e storiche dell’antichità dott. Federica Cancrini, Dirigente I.I.S. “Bramante-Pannaggi” e I.I.S. “Garibaldi”: prof. Maria Antonella Angerilli, Dirigente I.T.E. “Gentili”: prof. Pierfrancesco Castiglioni, Dirigente I.I.S. “ Matteo Ricci” prof. Rita Emiliozzi, Dirigente Liceo Classico Linguistico “Leopardi” prof. Annamaria Marcantonelli, Stefano Parcaroli del ristorante, bar e caffetteria Vere Italie.
Per le aperture di Recanati si ringraziano: tutti i volontari del Gruppo FAI di Recanati, Amministrazione Comunale e Sistema Museo. Un particolare ringraziamento ai proprietari di Palazzo Passari ed all’Avv. Piergiorgio Moretti.
Per le aperture di Visso: Comune di Visso, Comune di Ussita, Comune di Castelsantangelo sul Nera, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in particolare dott.sse Donatella Rosi, Margherita Lemmi e Noemi Orazi, Comando dei Vigili del Fuoco di Visso, Polizia Municipale di Visso e Castelsantangelo, in particolare Ernesto Martini e Andrea Pagliarini, Dirigente I.C. “Mons. Paoletti”: prof. Maurizio Cavallaro, prof. Maura Antonini, Luca Tombesi, prof. Augusto Ciuffetti (Politecnica delle Marche), prof. Marco Moroni (Politecnica delle Marche), prof. Giuseppe Capriotti (Università di Macerata), Renato Marziali, Michela Paris, Proloco di Visso, Ussita e Castelsantangelo, Distilleria Varnelli, Contram, Acqua Nerea, Bar Sibilla, Pasticceria Vissana, Norcineria Altonera, Alimentari Falcioni, Albero del pane. Un particolare ringraziamento all’ Ing. Giulio Rosi e a Enrico Franconi, appassionato d’arte e conoscitore di Visso.
Dopo il servizio de Le Iene, andato in onda martedì 12 marzo su Italia 1, la redazione di Picchio News aveva riportato la notizia dei giornalisti Mediaset riguardo ai soldi donati al comune di Visso per il sisma, soldi che erano scomparsi e di cui ben poco si poteva sapere a riguardo.
Il Direttore responabile Guido Picchio, aveva condiviso l'articolo in questione nel gruppo Facebook "Insieme per Visso" e in altri gruppi della città montana. L'amministratore della pagina social "Insieme per Visso", il primo cittadino della comunità colpita dal sisma, il Senatore Giuliano Pazzaglini, aveva commentato la condivisione così: "Guido Picchio visto che fai il giornalista e visto che condividi un post nel gruppo fondato me almeno tu la mia versione avresti potuto chiederla. Perché se gli scatti della mia testa mentre parlavo non ti hanno fatto capire che hanno montato le mie risposte evidentemente hai decisamente poco spirito di osservazione per quello che fai. In ogni caso non importa, è da quasi un anno e mezzo che rimestano sempre lo stesso fango, quindi non sarà un servizio con mezze verità, allusioni, insinuazioni e qualche cosa falsa (per cui verranno denunciati) a cambiare sostanzialmente le cose. Cambierà però la mia considerazione di molte persone. Questo sì."
Il Sindaco di Visso, il giorno seguente era stato immediatamente contattato dalla nostra redazione per poter avere una sua dichiarazione in merito al servizio de Le Iene. Pazzaglini aveva risposto che era decisamente tardi anche se meglio che mai. Alla domanda di poter fissare un orario per la chiamata, il primo cittadino non aveva dato alcuna risposta.
Notizia di questa mattina, il Sentore della Lega, nonché Sindaco di Visso, ha eliminato dal gruppo social "Insieme per Visso" Guido Picchio, oscurandogli la pagina Facebook e non permettendogli di poter più condividere notizie.
"Il giornale Picchio News è un giornale libero e non necessita di autorizzazioni da parte di nessuno, tanto meno dal Sindaco di Visso, prima di pubblicare le notizie" il commento del Direttore Responsabile della testata online.
CLICCA QUI per poter vedere i video del servizio de Le Iene di martedì 12 marzo.
Di seguito la descrizione del gruppo social "Insieme per Visso" di cui il Sindaco Pazzaglini è amministratore.
La trasmissione di Italia Uno "Le Iene" ha dedicato nella puntata andata in onda martedì 12 gennaio un servizio legato ai 120mila euro di donazioni arrivati al Comune di Visso in seguito al terremoto del 2016.
L'inviata Roberta Rei ha ricostruito il giro di compravendite legato a queste somme, per il quale il sindaco Giuliano Pazzaglini è stato indagato per peculato (leggi qui la notizia).
Particolare risalto è stato dato all'evento benefico "In Moto per Ricostruire" organizzato dalla concessionaria Moto Nardi di Macerata (leggi di più), che ha attirato a Visso motociclisti da tutta Italia e per il quale il primo cittadino ha ricevuto direttamente 11mila euro in contanti.
Questi soldi sarebbero stati dirottati dapprima per l'acquisto di casette in legno comprate dalla Sibly Project Srl (controllata al 50% dal sindaco e per l'altro 50% da Giovanni Casoni, presidente della Croce Rossa), per poi passare alla Sibil iniziative di cui Pazzaglini è titolare al 100%. Ultimo step la vendita alla Pro Loco di Visso.
Anche il Presidente della Croce Rossa di Visso Giovanni Casoni è tuttora indagato per reati contro il patrimonio.
Ecco il link dal quale poter rivedere il servizio completo de "Le Iene": clicca qui
Un altro grande successo per Cittadino Attivo e Donor Game per la tappa di Pieve Torina! Ad attendere lo staff, oltre agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pieve Torina, anche quelli di Muccia, Visso, Valfornace e Pievebovigliana. Un appuntamento entusiasmante dove i ragazzi sono stati parte attiva del progetto ottenendo ottimi risultati di apprendimento.
Argomenti molto importanti uniti in un mix perfetto tra lezione a scuola e una sfida interattiva che da tempo appassiona gli studenti marchigiani e caratterizza il contest itinerante “CITTADINO ATTIVO” che da dicembre scorso sta proseguendo il tour nelle Scuole delle Marche in vista delle Finali di maggio.
Presenti durante il contest a scuola: Antonella Spurio Presidente AVIS Comunale di Pieve Torina, Luciano Milani Segretario AVIS Comunale di Pieve Torina, Roberta Serfaustini Presidente AVIS Comunale di Visso, Roberto Stefani Presidente AVIS Comunale Pievebovigliana e Nicola Cecoli Consigliere AVIS Pievebovigliana.
“Cittadino Attivo e Donor Game sono progetti eccezionali - ha dichiarato Antonella Spurio -. Ci permettono di far conoscere argomenti tanto importanti in modo leggero e divertente”. “Questo progetto è molto interessante - ha proseguito la professoressa Maura Antonini - Da 7 anni lavoriamo in un’attività interna legata proprio alla cittadinanza attiva. Quindi una mattinata produttiva per relazionarsi con l’esterno e per integrare la didattica fatta finora a scuola”.
Affianca il progetto, il contest Donor Game promosso da AVIS Regionale Marche e dal Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti in attività di sensibilizzazione e conoscenza dei principi della Cittadinanza Attiva e Solidale.
Partners dell’iniziativa Avis Regionale Marche, Gruppo Astea e Astea Energia, Consmari, San Giorgio Servizi e Distribuzione, Solgas, Tech Inform, Comune di Fermo, Comune di Grottammare e Comune di Recanati.
Nel quadro del ripristino della viabilità a causa del terremoto, la galleria che si trova lungo la Strada Provinciale 135 Visso-Ussita, era stata interessata a più riprese, dai lavori di sistemazione per procedere celermente alla riapertura. Lavori che erano stati interrotti durante l'invernata a causa della neve.
"La galleria era poi stata riaperta con il senso unico alternato - specifica il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari -. Da oggi sono ricominciati i lavori quindi si comunica che, da stasera, almeno per le prossime due settimane, la galleria rimarrà chiusa da mezzanotte alle 6:00 della mattina e che dunque è obbligatorio percorrere strade alternative."
"I lavori riguardano la sistemazione strutturale del rivestimento della galleria, chiusa di notte per motivi di sicurezza sul lavoro, che è stata danneggiata dal sisma" ha concluso Pettinari.
Foto di Laurie Timmers
"Nella giornata di sabato 23 febbraio ampie aree del Centro e Sud Italia sono state funestate da raffiche imperiose di vento. Il bilancio di 5 morti e di danni ingenti alle cose ha fotografato una situazione del tutto eccezionale, mai prima verificatasi. A fronte di quanto è accaduto, le casette SAE, acronimo, è bene ricordarlo, che sta per “sistemazione abitativa di emergenza” hanno dato prova di grande solidità. Sarebbe profondamente sbagliato e ingiusto considerare l’evento accidentale di un’antenna abbattuta dalle raffiche di vento come la prova di un’inadempienza o di lavori mal eseguiti. La bontà dei lavori del nostro consorzio è testimoniata dalla solidità delle decine di casette che hanno retto alle intemperie e al vento eccezionale" arriva una nota stampa di risposta da parte del Consorzio Arcale, dopo la denuncia della pagina social "Terremoto Centro Italia", relativa al fatto che un'antenna della televisione all'interno delle SAE è sprofondata a causa del forte vento, provocando uno squarcio nella parete.
"La manutenzione delle casette non rientra fra le competenze del consorzio, ma, ciò nonostante, provvederemo immediatamente al ripristino dell’antenna e della guaina avendo già i nostri tecnici sul luogo. A conferma che per Arcale il concetto di responsabilità sociale d’impresa non è vuota retorica ma impegno concreto e socialmente tangibile" conclude la nota stampa del Consorzio.
Dopo i problemi dei mesi scorsi legati al gelo e alle muffe, ci si mettono anche il vento e le forti raffiche di ieri, che hanno causato problemi in tutta Italia e non hanno risparmiato nemmeno le già martoriate aree terremotate del centro Italia, causando danni alle aree Sae.
Come denunciato dai comitati dei terremotati tramite la pagina social "Terremoto Centro Italia", le folate di vento abbattutesi su Visso nella giornata di ieri, hanno fatto sprofondare l'antenna della televisione all'interno di una Sae, provocando uno squarcio nella parete. "Con un solo tassello - scrive qualcuno tra i commenti - e tra l'altro pure piccolo, mi meraviglia che ha tenuto tutto sto tempo", sottolineando come l'installazione non sia stata fatta proprio a regola d'arte.
Il problema dell'antenna non è l'unico purtroppo legato al vento di ieri, perché, come riportato nello stesso post, almeno in altre quattro Sae si è alzata tutta la carta catramata e all'interno si vive nel terrore che possa piovere dentro.
Sono state respinte le richieste fatte dai legali del Senatore indagato per peculato in seguito ad una donazione di 10.300 euro.
Gli avvocati, nell'udienza che si è svolta ieri al tribunale del Riesame di Macerata, avevano presentato un'istanza per chiedere il dissequestro dei 10.300 euro del conto di Giuliano Pazzaglini.
Ma i giudici hanno sciolto la riserva e hanno respinto il ricorso.
Il sequestro dei soldi nasce da un'indagine, verificatasi in seguito ad una donazione fatta ad un motoraduno a Visso. Quei soldi erano destinati alle casette per i commercianti nell'Area delle Sae del Paese distrutto dal sisma, ma dovevano essere rendicontati dal Comune, cosa che però -per la Procura- non era avvenuta.
Per la difesa invece la donazione era stata consegnata direttamente al sindaco Pazzaglini, in via fiduciaria, per essere usata per le casette, evitando così passaggi burocratici eccessivi.
A questo punto la Procura svolte le indagini, aveva chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro di 10.300 euro dal conto corrente del Senatore leghista.
Questi soldi sono rimasti quindi sotto sequestro, dopo che i giudici quest'oggi hanno respinto le richieste fatte dai legali.
Il sindaco di Visso e senatore della Lega Giuliano Pazzaglini è stato iscritto nel registo degli indagati della procura di Macerata per peculato. L'accusa è inerente alla gestione dei quasi 12 mila euro raccolti durante l'evento benenefico "In moto per ricostruire", creato a favore dei terremotati vissani e capace di richiamare in città oltre 1200 centuari. La somma contestata è di circa 10 mila euro, ovvero la parte delle donazioni consegnata al sindaco Pazzaglini, perché non rendicontata secondo le modalità pubbliche nelle casse comunali.
LA DIFESA DEL SINDACO - Per difendersi, il sindaco Pazzaglini ha deciso di consegnare il proprio rammarico ad un post Facebook: "Come molti sanno già sono stato denunciato. Per 1 anno su Facebook si sono susseguiti post sul fatto (sempre dagli stessi), ora è arrivato anche il primo atto d'accusa. Secondo il p.m. di Macerata avendo ricevuto una donazione come sindaco avrei dovuto versarla nelle casse del comune e rendicontarla secondo le modalità pubbliche. Per questo si è considerata irrilevante la contabilità che ho redatto, e che avrei depositato se avessi ricevuto un avviso di garanzia per le indagini in corso anziché averne notizia da Facebook".
"Secondo i miei legali (Avv. Villa di Fermo e Avv. Giulianelli di Macerata) - prosegue Pazzaglini - avendo comunque io speso la donazione a favore dei destinatari, secondo le indicazioni avute dai donanti, il reato è escluso e confido di dimostrarlo nelle sedi opportune. Visto che non ho mai nascosto nulla della mia attività di Sindaco ho scelto di essere trasparente anche in questa vicenda per cui non interverrò ulteriormente se non dopo il giudizio di merito".
PAROLA ALL'AVVOCATO - Uno dei due legali del senatore Pazzaglini, Giancarlo Giulianelli, ha dichiarato: "Il sindaco vive in maniera tranquilla la situazione. I soldi ricevuti in quanto garante del moto-raduno sono di natura privata e sono stati spesi per le finalità con le quali sono stati raccolti. L'ipotesi di peculato contestata non sussiste".
Ecco il posto condiviso su Facebook dal sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini:
Il quotidiano Repubblica, per la serie "L'altro terremoto", ha pubblicato nel proprio sito internet tre video, da tre località colpite dal sisma del 2016: Castelluccio, Arquata del Tronto e Visso.
Nel paesino del maceratese coperto dalla neve, sono i coniugi Maria Rita Fulvi e Giovanni Sabbatini a raccontare per primi la loro esperienza. Entrati ad agosto nella agognata casetta, vista come la libertà, come un piccolo passo verso la normalità, poco dopo hanno vissuto di nuovo, purtroppo, l'esperienza di venire sfollati, a causa muffa che ha reso necessario dei lavori di ripristino. I coniugi erano titolari del negozio L'ortolano dei Sibillini, distrutto dal terremoto, che il figlio con una grande forza di volontà ha voluto riaprire immediatamente su di un camion, pensando si trattasse di una situazione temporanea ma che ora, invece, sta vivendo il terzo inverno in quella condizione di precarietà.
È proprio il figlio Stefano a raccontare al cronista delle immani difficoltà che ha dovuto affrontare e che sta tutt'ora vivendo, con gli incassi che non coprono nemmeno le spese. "Visso è importante - racconta con una vena di tristezza mista a rassegnazione Stefano Sabbatini - ha tanta storia alle spalle, c'era mille anni prima di noi e ci sarà mille anni dopo di noi, ma non so se il mio futuro tra venti anni, sarà ancora come vissano, perché se dopo tre anni siamo ancora così".
Si passa quindi ad un'altra coppia di commercianti, Antonella Macchioni e Giuseppe Terragoni. "Nell'immediato - esordisce la signora Antonella - vai avanti perché hai una carica di adrenalina, ci sono gli aiuti, sei frastornato ma quando il "pallone si sgonfia" e rimani da solo, a sopravvivere in questo contesto, è li che viene la depressione e questa è una cosa che nessuno prende in considerazione".
Il video si chiude con una triste considerazione ed una stoccata a quelli che si sono riempiti la bocca di belle parole, con slogan d'incoraggiamento roboanti. "Non siamo ragazzini - fa notare la signora Fulvi con gli occhi lucidi - siamo tutti anziani, se vanno via le famiglie giovani è la fine. Interessa a nessuno questo? Parlo di quelli che ci hanno detto 'non vi abbandoneremo'. Io gli vorrei chiedere cosa significano quelle parole?"
Link al video: http://bit.ly/Visso_Repubblica
Il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, rende note via social le immagini del progetto di riconversione della piscina in palazzetto dello sport, e annuncia che ci sarà anche una palestra e un edificio dove sarà possibile realizzare diverse attività, anche all'aperto durante i mesi estivi, creando l'opportunità di realizzare iniziative fin'ora precluse a residenti e villeggianti.
"Un passo per volta il futuro di Visso prende forma", afferma Pazzaglini, evidenziando come nella pianificazione del futuro del Comune, non sia stata scelta la via più breve e nemmeno quella più semplice.
"Per l'area commerciale - scrive il sindaco su Facebook - anziché i container abbiamo scelto di realizzare una nuova piazza aumentando anche le dimensioni dei locali. Unico comune marchigiano, e probabilmente del cratere, che ha fatto questa scelta. Ci vorrà di più ma non per noi era la scelta migliore visto che la piazza prima di 15 anni non sarà riaperta".
"Si è poi cercato di creare infrastrutture nuove - continua il primo cittadino - indispensabili alla ripresa turistica, come la realizzazione del percorso ciclopedonale di collegamento con Ussita e Castelsantangelo. Finanziamento cercato caparbiamente e ottenuto, anche i questo caso con molta fantasia e un enorme impegno personale".
Ci sono anche altri progetti in serbo per la cittadina, che il sindaco al momento non svela, mostrando comunque molto ottimismo sul fatto che nonostante il terremoto e i diversi ostacoli, Visso ce la farà.
Il sindaco Giuliano Pazzagliani, ha pubblicato alcune foto della sua Visso completamente innevata. Strade, alberi e case sommersi dalla coltre bianca che, come scrive egli stesso a corredo delle immagini: "Se non fosse per i puntellamenti sembrerebbe quasi normale".
Invece, purtroppo, si tratta della zona rossa della cittadina, il cui ritorno alla normalità è attualmente solo una speranza e dove non si può assolutamente accedere senza permesso, come ricorda il primo cittadino nel post: "senza la mia autorizzazione non si può entrare, quindi non fatelo, anche perché con la neve si vede subito".
Inizia con un'intensa nevicata il nuovo anno a Visso. La neve ha cominciato a cadere attorno all'ora di pranzo imbiancando sin dai primi minuti tutto il panorama circostante, compreso il presepe del paese. Le foto che sono giunte in redazione sono opera dell'allevatore Mario Troiani.
A testimoniare la nevicata anche il video postato su Facebook da Giovanni Casoni, presidente della Croce Rossa di Visso, che ritrae l'intensità delle precipitazioni all'interno del deposito mezzi della Croce Rossa Italiana. Nevicate copiose in questi minuti si registrano anche a Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Muccia e Camerino.
Ecco il video postato da Giovanni Casoni:
Nelle foto sottostanti, scattate da Maria Rita Piccinini, anche la situazione attuale a Castelsantangelo sul Nera da cui ad ora non ci riferiscono particolari problematiche nelle casette Sae.
Nelle prossime ore un peggioramento delle condizioni atmosferiche è previsto anche nelle zone costiere come sottolineato dall'ultimo bollettino meteo: leggilo qui.
Le Sae non sono la soluzione migliore. Ad ammetterlo è lo stesso capo capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli dopo l'ennesima problematica sorta sabato 19 dicembre, quando i terremotati di Ussita si sono trovati a trascorrere la notte senza corrente elettrica e dunque senza riscaldamento (rileggi la notizia). Un episodio che si va a sommare ai diversi casi legati alla presenza di funghi, vermi e umidità in molte delle casette consegnate nella zona di Visso, Muccia e Pieve Torina.
In un'intervista esclusiva rilasciata a "La Stampa" Borrelli ha ammesso come ci si trovi di fronte ad un problema di sistema sottolineando come le casette di emergenza consegnate ai terremotati marchigiani non siano la soluzione migliore: "Non sono affatto soddisfatto, dobbiamo trovare una soluzione diversa, più facile da costruire per ridurre i tempi di consegna e evitare le criticità che stiamo incontrando. Ho bandito un concorso di idee, le prossime emergenze verranno affrontate in modo diverso".
Sono 500 i pacchi solidali di Possibile, con prodotti (formaggi, confetture, salumi, legumi e biscotti) di aziende colpite dal terremoto nelle Marche, spediti nelle ultime settimane. Il progetto, denominato Terre Resistenti, ha raccolto la somma di 11.276,58 euro, già versata ai produttori, che da Amandola a Visso hanno deciso di non lasciare il territorio. Il risultato dell'iniziativa è andato ben oltre le aspettative - dice una nota -: l'obiettivo massimo iniziale era di 200 pacchi. E nei prossimi giorni ci sarà un nuovo gesto solidale: un pacco, senza simboli politici, verrà donato alle figlie di Eleonora, la donna morta nella strage della Lanterna azzurra a Corinaldo. "Siamo arrivati a quasi 500 pacchi con ordinazioni da ogni parte del Paese e anche dall'estero. Ordinazioni che sarebbero raddoppiate se non avessimo posto un termine, che però è stato necessario per garantire a tutti la spedizione in tempo utile per Natale" spiega la segretaria di Possibile Beatrice Brignone.
(Fonte Ansa)