Valfornace

Sisma, sentieri dei Monti Sibillini a rischio

Sisma, sentieri dei Monti Sibillini a rischio

Sentieri a rischio, per gli effetti del sisma, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Alcune aree, ricorda l'Ente Parco, non sono raggiungibili per la chiusura di strade danneggiate o che attraversano zone rosse. Altre, specie nei settori più impervi, sono interessate da diffuse frane e distacchi di massi dalle pareti rocciose, anche di notevoli dimensioni.In questa fase, e almeno per tutto l'inverno e la primavera, sono "fortemente sconsigliate le escursioni lungo sentieri che percorrono valli o versanti sormontati da rupi e pareti rocciose". Alcune aree, però, possono essere frequentate con relativa sicurezza. Tra queste, le zone collinari e pedemontane del versante orientale, tra Amandola, Montefortino, Montemonaco e Montegallo, e settentrionale, tra Cessapalombo, Pievebovigliana e Fiastra; le aree del Monte Fiegni, dell'altopiano di Macereto, dei Piani di Ragnolo tra Acquacanina e Bolognola, del Piano di Santa Scolastica a Norcia, e della Valle del Campiano. Interamente percorribile il Grande Anello (ANSA).

12/12/2016 14:39
Valfornace, dall'1 gennaio in provincia di Macerata ci sarà un nuovo comune

Valfornace, dall'1 gennaio in provincia di Macerata ci sarà un nuovo comune

Dal 1 gennaio 2017 in provincia di Macerata ci sarà un nuovo Comune: Valfornace, nato dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, entrambi Comuni terremotati, dove, al referendum che si è svolto ieri, i voti favorevoli sono stati 297 contro 144 contrari. Soddisfatti i due sindaci: Sandro Luciani di Pievebovigliana (221 sì contro 125 no) e Massimo Citracca di Fiordimonte (76 sì e 19 no) che da tempo si battevano per questo progetto. Dopo l'accorpamento tra Acquacanina e Fiastra, la provincia di Macerata scende da 57 a 55 Comuni (ANSA).

12/12/2016 12:16
Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.

11/12/2016 21:59
Referendum sulla fusione: si vota a Pievebovigliana e Fiordimonte

Referendum sulla fusione: si vota a Pievebovigliana e Fiordimonte

Si vota, in due dei Comuni del cratere sismico del terremoto del 26 e 30 ottobre, per decidere la fusione tra Pievebovigliana (866 abitanti) e Fiordimonte (poco più di 200) nel nuovo Comune di Valfornace.Si va alle urne solo nel Comune di residenza, a differenza di quanto avvenuto col referendum costituzionale, dove c'era la possibilità per gli elettori sfollati di votare anche nei Comuni in cui dimorano. A Pievebovigliana, dove gli aventi diritto al voto sono 705, il seggio è stato allestito nel palazzetto dello sport; a Fiordimonte, che ha la metà della popolazione sfollata, in un container. "Siamo abbastanza soddisfatti - dice il sindaco del primo comune Sandro Luciani -. L'affluenza è al 40% (intorno alle 17:30; ndr)", mentre il sindaco di Fiordimonte Mario Citracca è meno ottimista: "L'affluenza anche qui è del 40% circa, ma è difficile che in serata l'afflusso registri un'impennata". Si vota fino alle 23, poi inizia lo spoglio delle schede. (Ansa)

11/12/2016 19:35
Post sisma, Pievebovigliana prova a ritornare alla normalità

Post sisma, Pievebovigliana prova a ritornare alla normalità

Grazie alla collaborazione dei venditori ambulanti, nonostante le recenti scosse, a Pievebovigliana è stato riallestito il mercato settimanale in Via Don Luigi Orione, con grande soddisfazione dei cittadini.Finalmente è stato anche riaperto lo storico Bar Varnelli in P.zza V. Veneto, ripristinando un consueto punto di ritrovo per tutta la comunità cittadina.

07/12/2016 17:55
Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Fuori dagli alberghi entro il 7 gennaio chi non ha i requisiti: ordinanza di Curcio

Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal  7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.

07/12/2016 17:44
“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

“Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”: nuovo progetto CNA per le zone terremotate

I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.

05/12/2016 11:02
Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Referendum, nelle Marche e in provincia di Macerata vince il No

Netta la vittoria del No nelle Marche.Il commento a caldo del segretario regionale del Pd, Francesco Comi, lascia poco spazio alle interpretazioni: "Peccato per il risultato. Sono amareggiato dell'esito e non ho motivo di nasconderlo. Abbiamo perso un'occasione. Chi ha votato contro la riforma si è caricato sulle spalle una grande responsabilità. Questo Paese aveva e ha bisogno di proposte costruttive".A votare per il referendum costituzionale, in tutta la regione, è stato quasi il 73% degli aventi diritto. La percentuale più alta in provincia di Pesaro Urbino (74,87%) quella più bassa in provincia di Macerata (70,84%) che ha registrato a sua volta la più bassa affluenza alle urne nel comune di Pieve Torina (47,21%), quella più alta, invece, a Muccia (89,84%).A Camerino domina controtendenza il Sì con il 53,71. Anche a Sefro vince il Sì con il 51.77 per cento, a Caldarola con il 50,28 (uno scarto di cinque voti), ad Apiro con il 55,59 e ad Appignano con 50,65 per cento.Incredibile parità a Poggio San Vicino con 63 voti al Sì e 63 voti al No: annullata una scheda.Trionfo del No a Bolognola: 50 voti (76,92 per cento) contro i 15 del Sì.Nel capoluogo di provincia, tendenza nazionale rispettata: a Macerata il No si afferma con il 54,85 per cento.Anche a Civitanova domina il No con un netto 58,05 per cento.A Loro Piceno è un voto a fare la differenza a favore del No: 641 a 640 con una percentuale del 50,04. A Cingoli il No si afferma con il 56,46 per cento, a Tolentino con il 53,16, a Porto Recanati con il 57,59, a San Severino con il 58,83, a Visso con il 61,59, a Serravalle con il 57,12, a Serrapetrona con il 57,22, a San Ginesio con il 52,18, a Ripe San Ginesio con il 58,74, a Pioraco con il 57,07, a Pievebovigliana con il 62,26, a Penna San Giovanni con il 58, a Morrovalle con il 56,57, a Montecassiano con il 54,39, a Monte Cavallo con il 51,67, a Mogliano con il 52, a Gagliole con il 61,11, a Fiordimonte con il 59,52, a Fiastra con il 54,10, a Esanatoglia con il 59,29, a Cessapalombo con il 63,44, a Camporotondo con il 52,74, a Belforte con il 54,19, a Urbisaglia con il 55,49, a Treia con il 55,46, a Sant'Angelo in Pontano con il 54,13, a Muccia con il 57,23, a Montecosaro con il 59,39.Nei comuni di Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Ussita, colpiti dagli eventi sismici, non sono state costituite le sezioni elettorali. Nei comuni di Fiastra e Pieve Torina, colpiti dagli eventi sismici, è stato costituito un numero ridotto di sezioni elettorali, pari a 1.

05/12/2016 01:04
Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Buona affluenza al voto nei Comuni del sisma

Anche se molti residenti hanno scelto di votare nelle zone in cui sono sfollati, l'affluenza alle urne per il referendum sulla riforma costituzionale è buona nelle zone terremotate delle Marche, dove i seggi (spesso accorpati) sono stati allestiti in sedi alternative, dalle tensostrutture alle palestre."Sì, la gente viene e sta votando" dice il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. "Nonostante il cielo plumbeo" è serena la voce del sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani: "c'è una buona affluenza".Rallentamenti a Visso, che per il referendum raccoglie anche le sezioni elettorali di Ussita e Castelsantagelo sul Nera: "sono andato direttamente al seggio, nella palestra delle scuole - racconta il sindaco di Ussita Marco Rinaldi -, ma lì ho scoperto che prima bisognava ritirare un attestato presso il Comune, che si trova in un modulo in zona il Piano. Non è semplice spostarsi, ci sono varchi e controlli, perché il centro di Visso è zona rossa. Insomma, per votare ci ho messo un'ora".Secondo quanto appreso dall'Ansa, nelle Marche si attesta al 20,22% l'affluenza alle urne alle 12 per il referendum sulla riforma costituzionale. A Macerata ha votato il 19,14% degli aventi diritto al voto.

04/12/2016 14:43
Un lieto evento nella notte a Pievebovigliana: sono nati Sisma e Scossa

Un lieto evento nella notte a Pievebovigliana: sono nati Sisma e Scossa

L'ironia può essere certamente un modo per esorcizzare la paura. E così, un giovane allevatore di Pievebovigliana, Mario Aureli, titolare dell'azienda agricola biologica Aureli Maccario, questa mattina ha festeggiato la nascita di due vitellini e li ha "battezzati" con due nomi sicuramente simbolici per il momento che si sta passando: Sisma e Scossa.La notizia arriva direttamente dalla pagina Facebook di Aureli che scrive "Ore 5.00... Domenica mattina... Invece di andare a ballare sono in stalla... come al solito, ma ne vale la pena!! Una vacca... Due gemelli... Un maschio e una femmina... Dato il periodo... quali nomi migliori di SISMA e SCOSSA???".E questi due vitellini possono rappresentare certamente un simbolo per la rinascita dell'entroterra devastato dal terremoto.

04/12/2016 10:36
Sisma, da Cuneo un messaggio di speranza: "Cedo gratuitamente il mio ristorante a chi ha perso la propria attività"

Sisma, da Cuneo un messaggio di speranza: "Cedo gratuitamente il mio ristorante a chi ha perso la propria attività"

La solidarietà verso le popolazioni colpite dal sisma non si ferma e questa volta arriva da Cuneo. Il messaggio arriva da Giovanni Bottero, un pensionato di 66 anni che, dalla pagina Facebook del suo ristorante, scrive a tutti i ristoratori del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante mettendo a disposizione, a titolo gratuito, la propria attività.Questo il messaggio integrale che si legge su Facebook."Mi chiamo Giovanni Bottero, sono un pensionato di 66 anni che per molti anni ha lavorato come ristoratore. Vivo a Limone Piemonte, nota località turistica invernale in provincia di Cuneo, nota per il suo comprensorio (90km di piste da sci), sono proprietario di un locale “ristorante” che dopo il mio pensionamento e per motivi di salute è da più di un anno inattivo. Ieri sera, dopo aver visto, per l’ennesima volta, immagini catastrofiche delle zone terremotate del centro Italia, mi sono trovato a fare un pensiero. Mi sono immedesimato in uno di quei ristoratori che ad un tratto hanno visto il lavoro di una vita crollargli davanti agli occhi. Ho pensato a come mi sarei sentito se da un secondo all’altro, mi avessero detto che il mio ristorante non era più agibile e che ci sarebbero voluti mesi o forse anni per poter oltrepassare di nuovo la porta di ingresso. Sicuramente scoraggiato, disarmato, disperato. Quando investi tutto in un progetto che poi diventa un progetto di vita che da sostentamento a te ma soprattutto alla tua famiglia, per quanto possa calarmi nella situazione, non riesco e non posso quantificare lo stato d’amino che si possa provare. Sentire la terra che trema e che polverizza una tua creatura. Si perché, da ex ristoratore, credo fortemente che il proprio ristorante, sia una creatura, una parte di te, un’appendice di se stessi. Mentre facevo queste riflessioni, mi sono sentito pervaso da un sentimento di frustrazione e di rabbia e mi sono ritrovato a partorire quanto segue: per tutti i ristoratori (unici proprietari o famiglia) del Centro Italia a cui il terremoto ha distrutto o reso inagibile il proprio ristorante. Sono disponibile a dare in comodato d’uso gratuito il mio ristorante, totalmente attrezzato, fino a quando non sarete nella condizione di poter riappropriavi del vostro. Non voglio soldi, ne per l’affitto ne per altro. Dovrete solamente coprire personalmente le spese vive dell’utilizzo (luce, gas, tasse, imposte) Per il pernottamento, vi posso offrire ad un prezzo modico, un appartamento sito vicino all’attività ma non è un elemento vincolante. Per dirla in parole povere, potrete pernottare dove vorrete, il ristorante ve lo do in ogni caso. Non ci saranno condizioni legate alla durata. Appena potrete tornare a gestire la vostra attività, liberi di andare. Quello che vorrei, è dare la possibilità, a chi vorrà coglierla, di continuare il proprio mestiere e di sentirsi ancora parte di un progetto di vita. Il ristoratore è per sempre, io lo so bene! Info Tel. Giovanni 380 5332937"

03/12/2016 15:17
Sindaci dei comuni terremotati a Loreto insieme a Errani e Curcio

Sindaci dei comuni terremotati a Loreto insieme a Errani e Curcio

I sindaci dei comuni terremotati di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, insieme al commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, prenderanno parte il 9 dicembre alle 21, nella Basilica di Loreto, a una messa per le popolazioni terremotate concelebrata dal segretario di Stato card. Pietro Parolin, dal card. Edoardo Menichelli, presidente della Conferenza episcopale marchigiana e dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra.Interverranno anche mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, della cui Diocesi fa parte anche il comune di Amatrice, e l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Domenico Boccardo. Al termine ci sarà una processione solenne di tutti i sindaci al seguito dell'immagine originale della Madonna di Loreto. "Si tratta di un momento di grande solennità e raccoglimento - ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi - al quale noi sindaci ci avviciniamo con grande partecipazione" (ANSA).

03/12/2016 14:55
Coraggio Marche: un sito per raccontare i produttori in difficoltà

Coraggio Marche: un sito per raccontare i produttori in difficoltà

"Il patrimonio culturale si deve ricostruire, un'eccellenza si deve tutelare": è questo lo slogan del progetto Coraggio Marche, nato come risposta concreta all'emergenza sisma che ha sconvolto il centro Italia."Coraggio Marche" è un sito con un grande cuore che racconta e fornisce informazioni sulla condizione delle piccole aziende del territorio colpite dal sisma e costrette ad affrontare enormi difficoltà economiche. A ideare il sito, l'agenzia di comunicazione Marvel Adv in collaborazione con lo chef Errico Recanati del Ristorante Andreina."L'iniziativa nasce dalla volontà - racconta lo chef Recanati - di dare visibilità ai produttori di qualità che, in questo momento, da soli non hanno la forza di poter comunicare il loro lavoro nella giusta maniera. Attraverso la rete di colleghi e di associazioni di settore e al lavoro di promozione messo in atto da Marvel Adv, il sito continua giorno dopo giorno a dare voce alle aziende e a questi produttori che a causa del terremoto rischiano di perdere il lavoro di una vita intera. L'idea è stata quella di mettere in piedi qualcosa che fosse più duraturo e continuativo di una o più cene, che comunque in futuro verranno sicuramente organizzate con i prodotti presenti nel sito, una sorta di vetrina per le aziende che, attraverso il web, possono sicuramente raggiungere un pubblico molto vasto".I criteri di selezione delle aziende sono due: il fatto di essere state tutte duramente colpite dal sisma e di produrre vere e proprie eccellenze del territorio. Tra le aziende troviamo la Norcineria Altonera, di Castelsantangelo Sul Nera (Macerata), l'Apicoltura di Filippo Solibazzi di Amandola, l'azienda agricola Le Spiazzette sempre di Amandola, che produce confetture di frutta. E la pasta secca di Terra Nostra, pastificio e ristorante/pizzeria di San Ginesio."Il sito è in continuo aggiornamento - continua Errico Recanati - e la selezione delle aziende è stato anche per me un modo di conoscere personalmente storie e prodotti di qualità. Una conoscenza che vorremmo trasmettere al consumatore attraverso le storie che nel sito vengono raccontate. I produttori possono essere contattati personalmente dagli utenti interessati ad acquistare il prodotto, una possibilità in più per le aziende di farsi conoscere, di stringere legami diretti con i consumatori e di affrontare questo momento drammatico. Senza queste aziende le Marche sarebbero ancora più povere di quanto non le abbia rese il sisma, per questo crediamo fermamente nel fatto che vadano aiutate nel migliore dei modi".

03/12/2016 12:35
Pievebovigliana e Fiordimonte, pullman di sfollati per votare al referendum

Pievebovigliana e Fiordimonte, pullman di sfollati per votare al referendum

Doppio appuntamento referendario a Pievebovigliana e Fiordimonte (Macerata), due dei Comuni del cratere sismico del terremoto del 26 e 30 ottobre. Domenica 4 dicembre si vota, come nel resto del paese, per il referendum costituzionale. La domenica successiva, 11 dicembre, si torna alle urne, questa volta per decidere se i due piccoli enti locali (Pievebovigliana ha 866 abitanti, Fiordimonte poco più di 200) si fonderanno nel nuovo Comune di Valfornace.Nel primo caso, i residenti che ne avranno fatto richiesta potranno votare anche nelle località dove sono sfollati, nel secondo potranno votare solo nel Comune di residenza, tanto che i sindaci stanno pensando di organizzare dei pullman per portare gli elettori 'a casa'. "Tutto pur di assicurare l'esercizio del diritto di voto" dicono all'ANSA i primi cittadini Sandro Luciani e Mario Citracca. Un impegno ulteriore per i due piccoli Comuni che operano in sedi di emergenza e che hanno allestito seggi elettorali di fortuna.

02/12/2016 15:18
Kiwanis Club di Macerata, una lavagna multimediale per le scuole di Pievebovigliana

Kiwanis Club di Macerata, una lavagna multimediale per le scuole di Pievebovigliana

Il Kiwanis Club di Macerata ha consegnato al Comune di Pievebovigliana un Digiquadro della ditta Eugeni tecnologie di Magliano di Tenna. Si tratta di una lavagna multimediale interattiva di ultima generazione, del valore commerciale di oltre 3000 €, da utilizzare nelle scuole del Comune.Il Kivanis Club di Macerata ha, infatti, deciso di dedicare uno dei propri service in favore dei bambini del piccolo Comune di Pievebovigliana, duramente colpito dal recente sisma e per il quale anche modesti aiuti possono risultare significativi.Degli  di nota sono stati, tra l'altro, gli sforzi fatti per permettere ai bambini della zona di avere una nuova struttura scolastica, evitando la loro dispersione sul territorio regionale e la conseguente disgregazione del tessuto sociale. Al momento l'Istituto scolastico e collocato in una una tendo-struttura e ci si augura che al più presto vengano forniti i moduli abitativi promessi, per consentire lo svolgimento delle lezioni in un ambiente più adeguato e confortevole.Il Kiwanis Club di Macerata ringrazia sentitamente le ditte Eugeni Tecnologie di Magliano di Tenna e SP metallo di Tolentino che progettano e realizzano in collaborazione il prodotto . Grazie alla loro disponibilità, hanno consentito la realizzazione del service.

01/12/2016 18:49
Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Il contributo di autonoma sistemazione, quando e da quando spetta. Facciamo un po’ di chiarezza

Contributo sì, contributo no, forse prima ma poi se lo tolgono... Com’è nostra consuetudine, cerchiamo ancora una volta di fornire delle informazioni precise e serie alle tante persone che si trovano nella condizione di “sfollati”, fuori, se non lontani, dunque dalle proprie abitazioni, costrette a sobbarcarsi i costi di un affitto non preventivato e senza un chiaro orizzonte temporale di riferimento. Ed ora, dopo il danno la beffa? Stavolta no. O meglio. Non sarà così. Ci spieghiamo. Il contributo per l’autonoma sistemazione assolve alla funzione di permettere a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione non per propria volontà ma per effetto di una ordinanza sindacale di inagibilità della stessa o di dichiarazione dell’intero quartiere o abitato come “zona rossa”. Dalla data di emanazione del provvedimento del Sindaco che impedisce al legittimo proprietario o all’affittuario di rientrare in casa propria anche solo per recuperare i beni di prima necessità, da allora dunque si ha diritto o ad un alloggio sostitutivo o al contributo previsto dall’ordinanza del Capo della Protezione civile Nazionale per la Ricostruzione n.388  del 26 agosto 2016  e poi innalzato negli importi fino ad un massimo di 900 euro per nucleo familiare dalla recente ordinanza n. 408 del 15 novembre 2016. Nello specifico: “Il Contributo di Autonoma Sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto è elevato, a partire dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, a un massimo di 900 euro mensili. In particolare, il contributo ammonta a 400 euro per i nuclei familiari composti da una sola unità, 500 euro per quelli composti da due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per quelli composti da quattro unità e 900 euro per quelli composti da cinque o più unità. Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, o portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuna persona, anche oltre il limite massimo dei 900 euro mensili previsti per famiglia, come già disposto dall’ordinanza 388/2016. Le disposizioni relative al contributo di autonoma sistemazione si applicano anche agli studenti iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 presso Istituti universitari ed Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici. Saranno i Comuni, che effettuano l’istruttoria e gestiscono le attività correlate all’assegnazione dei contributi per l’autonoma sistemazione, a rideterminare i contributi secondo le nuove disposizioni, anche quelli in via di erogazione”.   Il problema postosi di recente circa la successiva conferma dello stato di inagibilità a mezzo della redazione della scheda Aedes non va a toccare quanto di spettanza per il periodo di cui sopra. Il contributo, anche se non ancora erogato, spetta di diritto “alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto”. Abitazione distrutta, anche parzialmente, oppure sgomberata, quindi con ordinanza appunto di “sgombero”. Laddove invece la scheda Aedes riscontrasse un esito difforme dalla valutazione del sindaco, e dunque in caso di dichiarata agibilità dell’abitazione sia possibile per i proprietari o affittuari rientrarvi, si verificherà un contrasto tra i due provvedimenti riguardo ad oggi al quale non sussiste pacifica soluzione. Deve prevalere cioè la scheda Aedes sulla precedente valutazione del tecnico comunale oppure il primo provvedimento rappresenta la base da cui la successiva valutazione non può comunque discostarsi come presupposto di partenza e da cui magari può variare solo in termini di grado di inagibilità? A prescindere dall’esito circa tale disputa, in nessun caso potrà essere messo in discussione retroattivamente il diritto già acquisito di ricevere il contributo per l’autonoma sistemazione per il periodo di dichiarata inagibilità dell’abitazione. Contributo che invece cesserà, ma solo successivamente, laddove vi sia un provvedimento che dichiari la definitiva agibilità dell’abitazione. Dubitiamo invece che il problema si ponga per le c.d. zone rosse. Se infatti anche una  o qualche abitazione fosse dichiarata agibile, non sarebbe possibile tornare ad abitarvi prima che tutta la zona sia resa sicura attraverso la ricostruzione degli edifici inagibili. E dunque, a nostro avviso, il contributo di autonoma sistemazione in questo caso spetta anche nel caso in cui la propria abitazione sia agibile. La ratio infatti alla base del contributo è quella di permettere a chi non può più abitare nella propria casa di sistemarsi altrove, sia nel caso di dichiarata inagibilità, sia in caso di pericolosità di tutta l’area su cui insiste l’abitazione, eventualmente anche agibile. Ovviamente sarebbe auspicabile una nota di chiarimento in merito da parte delle autorità competenti al fine di fugare ogni dubbio.

29/11/2016 13:16
Italia Nostra Onlus lancia l’allarme sulle comunità montane

Italia Nostra Onlus lancia l’allarme sulle comunità montane

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Italia Nostra Onlus:Tutelare i beni culturali significa difendere le comunità che li producono, li sviluppano, li vivono. Mai come oggi, con una crisi sismica devastante come questa ancora in corso dal 24 agosto scorso, possiamo comprendere l’importanza di questa affermazione e l’impellente necessità di metterla al centro delle nostre azioni, sia come singoli individui, sia come collettività di appartenenza.Le immagini che arrivano dai territori, ma anche le testimonianze dei nostri volontari che singolarmente stanno partecipando a vario titolo nella gestione dell’emergenza, raccontano di interi centri montani svuotati, avvolti in un silenzio innaturale con i loro abitanti sfollati nelle località delle coste. La vita, in questi centri, si è praticamente fermata dopo la scossa dello scorso 30 ottobre e, perché riparta, c’è bisogno di risorse, scelte ed interventi importanti.È doveroso ribadirlo nel caso che a qualcuno sia sfuggito: quella del 30 ottobre è stata la scossa più forte rilevata in Italia dal 1980. In Irpinia una scossa di 6,5 di intensità provocò quella tragedia che molti di noi ancora ricordano. È doveroso perché dobbiamo convincerci a compiere un atto che non siamo abituati a fare, per la nostra fierezza, per la nostra autonomia, per il nostro orgoglio. Dobbiamo avere la forza ed il coraggio di chiedere aiuto, soprattutto per quando le telecamere si spegneranno e le nostre problematiche non troveranno più un’adeguata rappresentazione. Sono tutti giusti e più che condivisibili i vari appelli all’unità, alla fiducia sulle nostre capacità quando ci comportiamo come comunità, lanciati dai nostri intellettuali. Li sottoscriviamo tutti. È anche vero, però, che per invertire la situazione odierna a cui siamo obbligati da un terremoto di intensità 6.5 serve un’energia di pari potenza e di segno opposto, una quantità di energia che non può essere prodotta da una singola comunità, anche se coesa e particolarmente solidale come la nostra. Con le nostre forze, tra lacrime e sudore, si riuscirà forse a salvare le realtà maggiormente estese territorialmente, come Tolentino o San Severino, ma le comunità più piccole e per questo più delicate, come quelle, ad esempio, di Ussita, Visso, Castel Sant’Angelo, o anche Camerino, Matelica, Castelraimondo, avranno bisogno di poter contare sul sostegno e sulla solidarietà più ampia possibile.Stiamo assistendo ai notevoli sforzi messi in atto dalla Protezione Civile. Grandi i risultati raggiunti ed i numeri delle persone messe in sicurezza. È oramai opportuno, però, iniziare a ragionare sull’uscita dall’emergenza, sulle possibili strategie e sui possibili interventi da attuare per arrivare ad un nuovo inizio della vita nei nostri territori montani. Chi scrive non ha la pretesa né la possibilità di indicare la strada giusta e ci limitiamo quindi a provare a dare degli input per avviare una discussione ragionata e ragionevole.Un primo input può esser dato sulla fiscalità, un tema oggi molto di moda. Nel recente decreto di parla di sospensione dei pagamenti delle tasse per gli abitanti dei territori colpiti dal sisma. Sospensione di un pagamento significa rimandare quel pagamento, per un certo periodo. Pensiamo ci voglia qualcosa in più. Ad esempio, a seguito degli ultimi due terremoti che abbiamo avuto in Italia, a L’Aquila nel 2009 e in Emilia nel 2012, in quei territori sono state istituite le cosiddette Zone Franche Urbane (ZFU), aree con una fiscalità agevolata in cui potrebbero insediarsi anche aziende di nuova costituzione e portare, così, nuovi posti di lavoro. La proposta avrebbe un maggior respiro rispetto alla semplice sospensione dei pagamenti: in tal modo si aiuterebbero le imprese attualmente presenti sul territorio, creando al contempo la possibilità di insediamento di nuove attività imprenditoriali.Oltre agli incentivi fiscali bisogna però prevedere uno stanziamento importante di fondi per la ricostruzione delle case. Per il sisma Marche – Umbria del 1997 furono stanziati oltre 11 miliardi di euro che, attualizzati, diventano più di tredici (tratto da uno studio del consiglio nazionale degli ingegneri su dati provenienti dalla camera dei deputati), molto di più dei 4,5 miliardi in tre anni previsti dal governo Renzi.Il presidente del consiglio, nei giorni immediatamente successivi alle crisi sismiche, ci rassicurò dicendoci che non saremmo rimasti da soli: speriamo che questo auspicio venga fatto proprio dall’amministrazione della regione Marche. La politica regionale, purtroppo, ma è sotto gli occhi di tutti, ha abbandonato a loro stessi i territori montani oramai da decenni. I servizi pubblici (dalla sanità al trasporto pubblico, per arrivare fino alla scuola), hanno subito una progressiva diminuzione di finanziamenti e oggi, chi volesse curarsi o, anche, avviare una nuova attività non può che trasferirsi verso la costa.Ce ne rendiamo conto. Fare un’inversione a U e cambiare radicalmente le politiche finora attuate per l’entroterra è un’operazione particolarmente complessa. Ma la questione da affrontare va ben oltre la semplice ricostruzione, la posta in gioco è ben più alta: la scomparsa, o meno, di intere comunità e, con essa, l’indebolimento del patrimonio culturale italiano, caratterizzato proprio dal susseguirsi di molteplici particolarità di valore. La posta in gioco è alta ed è necessario compiere scelte forti. Le nostre comunità quella scelta l’hanno fatta, ed è quella naturale, per il mantenimento della ricchezza di quel patrimonio culturale, di cui tutti riconosciamo l’alto valore identitario, ma che ora ha la forte necessità di essere sostenuto. Ecco: le comunità del nostro entroterra ed il suo patrimonio culturale hanno un forte bisogno dell’aiuto da parte di tutti, anche e soprattutto della nostra politica, da quella regionale a quella nazionale. Speriamo che, quanto prima, le tante promesse si tramutino in atti reali.

29/11/2016 11:17
Bollette meno care per i terremotati, l’Aato 3 in missione a Milano

Bollette meno care per i terremotati, l’Aato 3 in missione a Milano

Agevolazioni tariffarie per le utenze ricadenti nei comuni colpiti dal sisma. E’ quanto l’Aato 3 Macerata chiede all’ AEEGSI (Autorità per l’energia Elettrica, il gas ed il sistema idrico), dopo il violento terremoto che ha profondamente colpito molti comuni maceratesi, soprattutto con riferimento ai comuni montani e pedemontani.Un ulteriore aiuto concreto, dunque, dopo la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua emesse a partire dal 26 ottobre 2016 per tutte le utenze che si trovano nei comuni danneggiati dal sisma.Nel cratere sismico, infatti, ben 32 comuni sui 48 totali che appartengono all’ATO 3 di Macerata: Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Macerata, Montecavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita,Visso.“E’ indubbio  - spiega Francesco Fiordomo Presidente dell’Aato 3 Macerata - che il sisma abbia provocato un impoverimento del tessuto produttivo locale con conseguente compromissione delle fonti di reddito primarie e, solo grazie ad un efficace meccanismo di agevolazioni tariffarie, da estendere per un congruo periodo temporale, sarà possibile diminuire le ripercussioni negative dovute agli eventi sismici sui bilanci delle famiglie”.L’Ente, dopo una lettera inviata all’ AEEGSI, andrà in missione a Milano per incontrare i responsabili dell’autorità ed ottenere un importante risultato per tutta la comunità maceratese.L’AEEGSI (Delibera n. 618/2016), infatti, a seguito degli eventi sismici del 26 e 30 di ottobre del 2016 che hanno colpito tutto il maceratese, ha disposto la sospensione del pagamento delle bollette per la fornitura di energia elettrica, gas e quelle relative al servizio idrico integrato.“Mi preme ringraziare tecnici e operai – dice il Presidente dell’AAto 3 Francesco Fiordomo – che in questi giorni drammatici stanno lavorando incessantemente per garantire il servizio idrico.  Le aziende di gestione operanti nel territorio montano (ASSEM di San Severino Marche e ASSM di Tolentino), in stretto coordinamento con le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Protezione Civile si sono prontamente attivate per garantire un adeguato livello dei servizi idrici, non solo nei comuni direttamente gestiti ma in tutte le realtà duramente colpite dal terremoto”.  

28/11/2016 15:03
Idee per sostenere la ripresa: Scholz nelle zone del sisma

Idee per sostenere la ripresa: Scholz nelle zone del sisma

“Ho visto una grandissima solidarietà, un grande impegno degli amministratori e questo mi dà fiducia del fatto che, lavorando insieme, si possa affrontare questo grandissimo disagio che dal punto di vista umano mi ha personalmente molto colpito”. Queste sono state le parole di Bernard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere, in visita ad alcuni dei luoghi della provincia di Macerata colpiti del terremoto.Il Presidente della Compagnia delle Opere, dopo aver visitato il centro storico di San Ginesio, ha partecipato ad una serie di incontri con  alcuni piccoli imprenditori  e  rappresentanti istituzionali nei vari centri della provincia di Macerata colpiti dal sisma, come il sindaco di Pievabovigliana Sandro Luciani, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti e Antonella Nalli, assessore ai servizi sociali del comune di Camerino.“C’è la possibilità – ha dichiarato il Presidente Scholz - di aiutare le imprese nella fase della  distribuzione dei beni prodotti anche grazie all'utilizzo di internet e,  inoltre,  la possibilità di instaurare gemellaggi con imprese non colpite dal sisma che possono dare il proprio aiuto, mettendo a disposizione i propri lavoratori oppure  ospitando gli artigiani per portare avanti l'attività con l'obiettivo di non perdere i clienti”.Sull’importanza della visita di Scholz alle aree terremotate e sulle idee a sostegno della ripresa si è espresso anche Emanuele Frontoni , presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud secondo il quale “in questo particolare momento è importante il confronto per individuare quelle soluzioni che soprattutto gli imprenditori stanno cercando per portare avanti le loro aziende. In questo contesto il confronto avuto con il presidente nazionale Bernard Scholz è stato molto costruttivo e dopo questo primo monitoraggio cercheremo di individuare quelle che possono essere le possibilità di intervento necessarie soprattutto in questa fase delicata dell'emergenza”. 

25/11/2016 10:41
Sisma, incontro degli assessori cultura dei comuni colpiti in Regione

Sisma, incontro degli assessori cultura dei comuni colpiti in Regione

"Non nascondiamo la forte preoccupazione in una fase che per i beni culturali è ancora in piena emergenza e sappiamo tutti quanto aver investito in cultura, in particolare per i vostri territori, significhi restituire economia, lavoro, turismo. Per questo vogliamo tenere alta l'attenzione e costruire un percorso condiviso". Così l'assessore regionale Moreno Pieroni in un incontro con gli assessori alla Cultura e i sindaci dei comuni danneggiati."Vogliamo ricalibrare i messaggi di comunicazione - ha continuato - per fondare le basi di una ricostruzione qualitativa, attraverso iniziative culturali di respiro nazionale e internazionale per valorizzare il patrimonio delle aree interne colpite. Intanto la proposta è creare un gruppo di lavoro ristretto, operativo da subito, tra gli amministratori locali e la Regione Marche. L'idea è anche quella di coinvolgere la Conferenza episcopale marchigiana dal momento che gran parte del patrimonio colpito dal sisma è di proprietà ecclesiastica" (ANSA).

24/11/2016 10:21
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