Uno dei luoghi più suggestivi e carichi di fascino delle Marche torna finalmente al suo antico splendore. Il Parco di Villa Spada, simbolo storico e paesaggistico della città di Treia, è stato restituito alla comunità dopo un importante intervento di recupero e valorizzazione finanziato con i fondi del PNRR, nell’ambito della misura dedicata ai parchi e giardini storici.
Il progetto, per un importo complessivo di 2 milioni e 400mila euro, ha interessato l’intero impianto paesaggistico del parco che circonda la storica villa neoclassica ottocentesca. I lavori hanno riguardato la messa in sicurezza e il ripristino dei percorsi pedonali, la cura del patrimonio arboreo, il restauro degli elementi architettonici, la riapertura delle visuali panoramiche e la valorizzazione della biodiversità presente. Un intervento filologico e attento alla sostenibilità ambientale, che ha restituito integrità e bellezza a uno dei più significativi esempi di giardino romantico delle Marche.
Completamente rinnovata anche l’illuminazione, studiata appositamente per valorizzare il parco anche nelle ore serali, restituendo al visitatore un’esperienza immersiva e affascinante.
«Il parco di Villa Spada è un tesoro paesaggistico e culturale – ha dichiarato il sindaco di Treia, Franco Capponi – e con questo intervento restituiamo ai cittadini e ai visitatori un luogo unico, dove natura, arte e storia si incontrano in armonia. Non è solo il recupero di uno spazio verde, ma la restituzione di un pezzo fondamentale della nostra identità. Un modello di rigenerazione intelligente e lungimirante che fa bene a un intero territorio: sarà il parco della città».
L’intervento si colloca in un contesto più ampio di rilancio dei piccoli centri italiani attraverso la tutela del patrimonio storico e paesaggistico. In un momento in cui i borghi tornano centrali nelle politiche di sviluppo territoriale, il caso di Treia dimostra come investire nella bellezza significhi rafforzare identità, turismo sostenibile e qualità della vita.
Il Parco di Villa Spada è ora pronto a diventare fulcro di iniziative culturali, attività educative e percorsi turistici slow, in dialogo costante con la storia, il paesaggio e l’anima profonda del territorio.
Dolce, salato, profumato di tradizione: è il calcione di Treia. E per celebrarlo come si deve, torna in città anche quest’anno la Sagra del Calcione e del Raviolo, uno degli appuntamenti più attesi dell'anno in città, giunta alla sua 58ª edizione.
Il cuore pulsante della festa sarà piazza della Repubblica dove gli stand gastronomici proporranno cinque tipi diversi di calcioni, dalla ricotta e uvetta al formaggio, passando per varianti golose con cioccolato e cannella. E per chi ama il fritto tornano a grande richiesta gli intramontabili calcioni fritti. Sulla veranda de "All'antica fornace", invece, sarà possibile gustare ravioli fatti a mano, con sughi diversi e secondi di vario genere.
Non è solo una sagra: è un piccolo rito collettivo che mescola sapori, chiacchiere, musica di sottofondo e il piacere di ritrovarsi. Un weekend per chi ama le tradizioni vere, quelle che si impastano a mano e si servono con il sorriso.
La festa sarà arricchita da un vivace programma di eventi: venerdì alle ore 21:30 "Edge of Sound" in concerto con atmosfere pop, blues e rock; sabato ore 21:30 serata musicale con "Three Mix" e un viaggio tra musica italiana e internazionale; domenica dalle ore 15:30 spazio ai più piccoli con Bimbolandia, giochi e animazione per un pomeriggio di allegria. Alle 19:00 si continua con il divertimento per tutta la famiglia.
Compie un lustro di vita il Memorial “Buccolini” per le categorie Allievi e Giovanissimi di calcio, organizzato dalla USD Treiese in collaborazione con il Montecassiano Calcio. Da domani, martedì 27 maggio, fino al 27 giugno a Treia (Stadio “Capponi”) e Montecassiano (Supplementare “San Liberato") si terrà il torneo giovanile dedicato a Franco Buccolini, indimenticato dirigente e calciatore della vecchia società rossoblù.
Si tratta di un’edizione da record, visto che parteciperanno ben 24 squadre, tra le 12 della categoria Allievi e le 12 dei Giovanissimi. In tutti i giorni del torneo le partite si giocheranno alle 19.00 o alle 21.15, eccezion fatta per le due finali del 3° e 4° posto che verranno disputate alle 18.30 e per le finalissime che si giocheranno alle 21.00.
Per quanto riguarda gli Allievi Under 17, le squadre sono state divise in tre gironi da 4: nell’A abbiamo Cingolana SF, Portorecanati, Appignanese e Monteluponese; nel B ci sono Treiese, Montecosaro, Sangiustese e Cluentina; nel C, infine, ci sono Union Calcio, Atletico Conero, Robur Macerata e Moglianese. Si qualificano per i quarti di finale le prime due di ogni girone e le due migliori terze. Il primo match della competizione si disputerà martedì 27 maggio alle ore 19.00 e vedrà affrontarsi Treiese contro Union Calcio; in contemporanea, a Montecassiano, si gioca la sfida tra Montecassiano e Sangiustese VP. La sfida tra Urbis Salvia e Monteluponese, invece, si disputerà al “Compagnoni” di Passo di Treia mercoledì 28 maggio alle ore 19.00.
Anche per i Giovanissimi Under 15 le 12 formazioni sono divise in tre gironi da 4: nell’A ci sono Treiese, Union Calcio, Urbis Salvia e Monteluponese; nel B Montefano, Appignanese, Portorecanati e Cluentina; nel C Cingolana SF, Montecassiano, Robur Macerata e Sangiustese VP. Anche in questo caso passano ai quarti di finale le prime due di ogni girone e le due migliori terze. La partita inaugurale del torneo si giocherà martedì 27 maggio a Treia alle ore 19.00 e vedrà contrapporsi Treiese e Union Calcio; in contemporanea, a Montecassiano, si affrontano Moglianese e Robur.
La fase finale a eliminazione diretta si svolgerà interamente al “Capponi” di Treia dal 13 giugno (tranne per due partite della categoria Giovanissimi ai Quarti di Finale), con le due finalissime previste per giovedì 26 (Giovanissimi) e venerdì 27 maggio (Allievi) alle ore 21.00. È possibile consultare il calendario completo del torneo sul sito internet dell’USD Treiese e sui canali social Facebook e Instagram, nei quali verrà raccontato il Torneo minuto per minuto. L’edizione del 2024 è stata vinta dalla Cingolana SF per gli Allievi e dalla Treiese per i Giovanissimi (foto di copertina), al secondo successo consecutivo dopo quello del 2023.
In un’economia sempre più segnata da incertezze, tassi di interesse elevati e tensioni geopolitiche, le imprese maceratesi cercano spazi di manovra tra vincoli creditizi sempre più selettivi e nuove opportunità legate all’innovazione e alla sostenibilità.
È questo il quadro tracciato nel pomeriggio di ieri, 23 maggio, nel corso dell’incontro pubblico promosso da Confidi Macerata a margine dell’assemblea ordinaria dell’ente, svoltasi al Casolare dei Segreti, a Treia.
Un confronto ad alta densità istituzionale ed economica, che ha visto la partecipazione del presidente di Confidi Gianluca Pesarini, dell’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Goffredo Brandoni, del dirigente regionale al credito, Silvano Latini e dei ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, Noemi Giampaoli e Matteo Renghini.
Al centro del dibattito, lo stato di salute del credito alle imprese nella provincia e nella regione, in un momento in cui la domanda di liquidità resta alta, ma la capacità di accesso ai finanziamenti si restringe. I dati illustrati dai ricercatori evidenziano una contrazione dell’accesso al credito negli ultimi due anni, effetto diretto del contesto macroeconomico: l’aumento dei tassi d’interesse, l’inflazione persistente e la volatilità dei mercati internazionali, aggravata dai conflitti in corso, hanno spinto il sistema bancario verso criteri di erogazione più restrittivi, penalizzando in particolare il comparto produttivo.
A livello regionale, il PIL è cresciuto di appena lo 0,2% nel primo semestre del 2024, mentre la produzione industriale ha mostrato segni di arretramento. L’export marchigiano è diminuito, risentendo anch’esso delle tensioni globali, anche se Macerata ha registrato performance più solide in settori specifici, come quello del legno e della produzione di apparecchi elettrici e prodotti chimici.
In questo contesto, la liquidità delle imprese è rimasta elevata, ma non si è tradotta in un corrispondente incremento degli investimenti. Solo nella seconda parte dell’anno si è registrata una timida ripresa delle nuove erogazioni, trainata da un lieve allentamento dei tassi e da un rinnovato interesse per l’immobiliare e il manifatturiero ad alto contenuto tecnologico.
Confidi Macerata ha chiuso il 2024 con un utile positivo, confermando una struttura patrimoniale solida che gli consente di svolgere un ruolo attivo e affidabile nel supporto alle piccole e medie imprese del territorio. In un contesto segnato da un accesso al credito sempre più selettivo, il Confidi si è confermato un presidio tecnico-finanziario fondamentale, accompagnando le imprese nella richiesta di finanziamenti bancari e offrendo garanzie che ne migliorano l'affidabilità creditizia. Determinante in questa azione è la collaborazione con la Regione Marche, che fornisce una controgaranzia pubblica agli interventi del Confidi, rafforzandone l’efficacia e riducendo il rischio percepito dagli istituti di credito. Lo stesso ente regionale si distingue per il sostegno agli investimenti attraverso bandi annuali per circa 91 milioni di euro.
A distinguersi, nel panorama marchigiano, sono in particolar modo le imprese maceratesi, che negli ultimi sei anni hanno mostrato una crescita degli investimenti più costante e strutturata rispetto alla media regionale, soprattutto nel comparto manifatturiero. Una tendenza che premia le realtà più dinamiche e innovative, mentre i settori tradizionali, come il tessile, continuano a mostrare segnali di sofferenza.
Sul fronte dell'ottenimento del credito a lungo termine, si registra una maggiore difficoltà, salvo che in comparti più robusti come la metallurgia e i mezzi di trasporto. Tra le leve emergenti per migliorare l’accesso al credito figura, infine, l’adozione di politiche ESG (Environmental, Social, Governance): le imprese che si dotano di standard ambientali, sociali e di governance responsabili risultano sempre più attrattive per gli istituti finanziari. A tal riguardo, sebbene il ricorso a criteri ESG sia ancora in fase di sviluppo sul territorio, quest’ultimo rappresenta una prospettiva strategica per rafforzare la competitività e il dialogo con il sistema bancario.
In sintesi, il sistema produttivo maceratese si muove tra criticità strutturali e segnali di resilienza: se da un lato l’accesso al credito si fa sempre più selettivo, dall’altro le imprese più innovative e sostenibili dimostrano di saper interpretare il cambiamento, posizionandosi meglio rispetto alla media regionale in termini di capacità di investimento, crescita e stabilità finanziaria.
Doppia separazione in casa Treiese al termine della stagione sportiva: dopo il direttore sportivo Matteo Romagnoli, anche l’allenatore Stefano Compagnoni ha rassegnato le proprie dimissioni. La decisione arriva al termine di un’annata chiusa al quinto posto in classifica, ma con un distacco di 14 punti dalla seconda posizione, che ha di fatto escluso la squadra dalla zona play-off.
Il club ha espresso tutto il suo rammarico per l’addio di due figure importanti, entrambe del territorio, che hanno dato molto alla causa rossoblù con dedizione e passione.
«Siamo dispiaciuti per l’abbandono di due ragazzi del posto che con tanto entusiasmo si sono messi a disposizione della società – si legge nel comunicato ufficiale –. Il dispiacere dello staff dirigenziale è alto, ma vogliamo cogliere l’occasione per fare dei cambiamenti e ripartire con rinnovato entusiasmo per disputare una stagione da protagonisti».
La società ha infine ringraziato pubblicamente Romagnoli e Compagnoni per l’impegno profuso nel corso delle ultime stagioni, annunciando che nei prossimi giorni saranno svelate le novità in vista della stagione 2025-2026. La Treiese si prepara così ad aprire un nuovo capitolo, con l’obiettivo di rilanciarsi in vista del prossimo campionato.
Ha preso ufficialmente il via ieri sera, presso la Lube Academy di Treia, la terza edizione della Scuola per Genitori, iniziativa di apertura del Festival della Famiglia. L’appuntamento, intitolato “Piccoli gesti, grandi risultati”, ha richiamato numerosi genitori e cittadini, desiderosi di comprendere e affrontare al meglio le sfide educative di oggi.
A moderare l’incontro è stata Francesca D’Alessandro, vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Treia, che ha sottolineato l’importanza della genitorialità come tema centrale del Festival: "Il ruolo dei genitori è sempre più messo alla prova da dinamiche complesse, come l’invadenza del web e l’uso precoce degli smartphone. È fondamentale fornire strumenti concreti per aiutare le famiglie ad affrontare queste sfide e a rimanere un punto di riferimento solido per i figli".
Sul palco si sono alternati professionisti di grande esperienza nel campo dell’infanzia e dell’adolescenza, per offrire uno sguardo multidisciplinare alle problematiche che oggi affliggono i più giovani.
Il neuropsichiatra infantile Maurizio Pincherle ha lanciato un forte segnale d’allarme: "Crescono i disturbi emotivi e affettivi nei bambini e negli adolescenti, spesso legati a un uso eccessivo della tecnologia e alla mancanza di modelli educativi solidi. Il nostro compito è aiutare i genitori a sviluppare strategie educative efficaci, affinché possano sostenere i loro figli prima che i disagi si trasformino in patologie vere e proprie".
Sulla stessa linea la pediatra Mirella Staffolani, che ha puntato l'attenzione sull’ascolto come chiave di volta della relazione familiare: “Ascoltare davvero i propri figli è il primo passo per creare un dialogo autentico. Oggi i genitori hanno bisogno di strumenti semplici ma efficaci per gestire la quotidianità familiare e riconoscere i segnali di disagio”.
Alessandra Fermani, docente dell’Università di Macerata, ha evidenziato invece il peso delle aspettative genitoriali sulla salute mentale dei giovani: “Nel nostro servizio di counseling vediamo tanti adolescenti affaticati da un senso di inadeguatezza. La società spinge verso una competitività esasperata che spesso allontana i giovani dai propri desideri autentici, generando ansia e frustrazione”.
Accanto a loro, sono intervenuti anche la psicologa Eleonora Salvucci, la pedagogista Laura Dario e il pediatra Enrico Gasparini, contribuendo a offrire un quadro ricco e articolato sul ruolo genitoriale contemporaneo.
L’incontro ha segnato un avvio importante per il Festival della Famiglia, mettendo al centro il bisogno di supportare i genitori non solo con parole, ma con percorsi di formazione e riflessione condivisa.
Chiesanuova di Treia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Nino Benvenuti, morto ieri, 20 maggio 2025, all’età di 87 anni. Una leggenda del pugilato italiano, oro olimpico a Roma 1960 e campione del mondo, che ha lasciato un segno anche nei ricordi più locali e affettuosi, come quelli custoditi da due chiesanovesi: Alcide Gianfelici, geometra in pensione, e Riccardo Torregrossa, imprenditore calzaturiero.
A unirli, oltre a un’amicizia di lunga data, è stato il ricordo di un altro grande pugile, Federico Scarponi, originario di San Benedetto del Tronto, scomparso nel 2024 all’età di 92 anni. Scarponi ha disputato 67 incontri da professionista, lottando per 12 volte per il titolo italiano, e nel corso della sua carriera ha intrecciato legami profondi anche fuori dal ring. Torregrossa, amico personale di Scarponi, lo conobbe anni fa nel contesto lavorativo: l’ex pugile marchigiano era rappresentante nel settore delle pelli per calzature, mentre Torregrossa gestiva una fabbrica. Da lì nacque un rapporto di stima e fiducia, che si arricchì di ricordi e storie condivise.
Nel 1975, in un noto ristorante di Civitanova, fu proprio Torregrossa a presentare Scarponi ad Alcide Gianfelici, già fan di Nino Benvenuti. In quella serata speciale, accadde qualcosa di inaspettato: Benvenuti e Scarponi si incontrarono, e fu subito intesa. Due grandi del pugilato italiano si scambiarono aneddoti e sorrisi, e con la discreta emozione di chi riconosce nell’altro un frammento della propria storia, si fecero scattare una foto insieme. Un’immagine oggi più preziosa che mai, incorniciata nei ricordi di chi era presente.
(Nella foto da sinistra: Gianfelici, Torregrossa e Rino Benvenuti)
A distanza di mezzo secolo da quell'incontro, Gianfelici e Torregrossa hanno voluto ricordare entrambi i campioni, consapevoli di quanto le grandi storie dello sport sappiano toccare anche le piccole comunità. E di come la memoria sappia restituire vita e significato a quei momenti semplici e intensi, che oggi diventano testimonianza di un'epoca e di una passione condivisa.
Anche quest'anno la Cooperativa Sociale "Di Bolina" di Santa Maria in Selva, organizza "Fest'insieme". La dicciottesima edizione si svolgerà domenica 25 maggio, presso la sede della Cooperativa stessa, in Via Arno 22, a Treia.
Sarà una giornata ricca di sport, spettacoli e giochi interamente gratuiti all'insegna del divertimento e dello spirito di condivisione che anima la cooperativa, con il patrocinio dei comuni di Treia, Pollenza, Montecassiano, Appignano e Macerata e la partecipazione di tutte le associazioni presenti nel territorio, in particolare del Comitato Parrocchiale di Santa Maria in Selva, il cui aiuto è preziosissimo per la realizzazione dell’evento, l’Associazione Oltre i Limiti Aps, e l’AISM.
"Fest'insieme" inizierà presto, alle ore 9:00, con il torneo di minivolley e proseguirà alle 11:30 con la Santa messa. Dalle 12:00 apertura dello stand gastronomico, con 14 ettari di verde a disposizione. Nel pomeriggio, alle 15:00, il torneo di calcio “Fest'insieme”, a cui parteciperanno squadre provenienti da tutta la provincia; dopo l'apertura dei gonfiabili, alle 15:30, dalle 16 alle 18 Laboratori e tatuaggi per bambini (di tutte le età) con Giada Lab e Velvet Tattoo studio; animazione e giocoleria grazie alla compagnia "La Zandella" a cui farà seguito alle 17:30 lo spettacolo di magia del Mago Pierre, per proseguire, alle 19:00 con la riapertura dello stand gastronomico in cui si potrà anche assaporare tanta buona pizza e musica in compagnia di "Vale e Seba acustica duo".
La caratteristica principale di questo giorno di festa organizzato dalla Cooperativa Sociale "Di Bolina" è senza dubbio il fatto che si può far beneficienza, divertendosi...e senza neanche accorgersi.
Due nuove strumentazioni robotiche sono state donate all’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Ospedale di Comunità di Treia, diretta dal dottor Giorgio Caraffa, e inaugurate stamattina alla presenza di autorità civili, militari e religiose.
Sono intervenuti, infatti, il vice presidente e assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini, la consigliera regionale Anna Menghi, il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il sindaco di Treia Franco Capponi e il parroco don Francisco Parraga.
Le donazioni sono frutto della generosità della ditta Cucine Lube di Treia, presente il presidente Luciano Sileoni e di un privato cittadino che è voluto restare nell’anonimato.
Le apparecchiature robotiche donate servono a supporto dell’attività di recupero delle abilità del paziente con esiti neurologici e ortopedici e arricchiscono il patrimonio terapeutico del fisioterapista, senza tuttavia sostituirlo.
“Il primo strumento è il sistema Glorhea, un’apparecchiatura utilizzata per la riabilitazione dell’arto superiore - spiega il primario della Riabilitazione dell’Ospedale di Comunità di Treia, Giorgio Caraffa. -
E’ composta da un guanto robotizzato morbido con tendini artificiali collegati ad un sistema robotico, che permette il movimento guidato della mano del paziente così da indurre movimenti fisiologici delle dita e potenziare i cambiamenti neuroplastici a livello cerebrale.
Il guanto riabilitativo mobilizza le articolazioni delle dita mentre contemporaneamente il paziente osserva sullo schermo una simulazione 3D della mano in movimento.
La seconda strumentazione donata dalla ditta Lube di Treia è utilizzata per la riabilitazione dell’arto inferiore, si tratta del sistema Gait Trainer composto da un tapis roulant dotato di un piano strumentato, che monitora e registra la lunghezza, la velocità e la simmetria del passo permettendo un feedback visivo e documentando i risultati ottenuti - spiega il dottor Caraffa.
Lo strumento è dotato di un sistema di dispesatura (il NxStep), che consente di sopportare il peso completo e parziale senza compromettere la corretta cinematica dell'andatura, offrendo l'opportunità di una riabilitazione precoce e fornendo al contempo un ambiente sicuro per il paziente e il terapista.
I terapisti possono concentrarsi in questo modo sul trattamento del loro paziente, facilitando manualmente le fasi del passo”.
“Desidero ringraziare i donatori per la loro generosità – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini – e sottolineare le grandi professionalità e competenze presenti nel Reparto di Riabilitazione di Treia che permettono il recupero completo delle abilità motorie del paziente.
Le tecnologie donate insieme alla programmazione aziendale degli investimenti e delle attività sanitarie ci permette di garantire ai cittadini una rete di assistenza integrata ed efficace, capace di rispondere adeguatamente alle necessità di cura della popolazione”.
“Vorrei ringraziare tutti i miei collaboratori – ha esordito Giorgio Caraffa – e in particolare il sindaco di Treia Franco Capponi per l’impegno profuso in passato per mantenere alto il nome della nostra struttura e l’imprenditore Luciano Sileoni per l’amicizia fraterna e la vicinanza da sempre dimostrata per la sua città e per l’Ospedale di Comunità”.
“La Riabilitazione di Treia è un presidio pubblico e non dobbiamo dimenticarlo, rappresenta la prossimità della Sanità ai cittadini, quello che stiamo realizzando e che dobbiamo mantenere grazie al lavoro e all’abnegazione di tutti i soggetti coinvolti” – ha affermato la consigliera regionale Anna Menghi.
“Sono tanti i feedback positivi che mi arrivano sull’Ospedale di Treia, questo a dimostrazione dell’eccellenza delle cure erogate attraverso l’amore e la dedizione dimostrata da tutti gli operatori sanitari– ha dichiarato il vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Rivendico come giunta regionale gli investimenti fatti sull’Ospedale di Comunità di Treia, in particolare aver destinato le risorse del PNRR, ora abbiamo, infatti, un cantiere in corso e i lavori procedono secondo cronoprogramma per la Casa e Ospedale di Comunità.
E prosegue “Diversamente rispetto al passato dove si voleva costruire un Ospedale unico e centralizzato, noi abbiamo impostato la nostra strategia politica sulla sanità di prossimità.
La Riabilitazione di Treia è un esempio di come un sistema sanitario che funziona è capace di essere attrattivo per i pazienti e per gli imprenditori, come Sileoni della Lube, che decidono di investire in tecnologie robotiche per innalzare il livello dell’offerta sanitaria erogata ai cittadini nell’ambito del principio di sussidiarietà orizzontale, sollecitata anche a livello costituzionale”.
"Lo pregai perche' offrisse la sua guida spirituale di parroco alla propria terra d'origine, alla nostra amata Cingoli. E lui? Sono ormai treiese -mi rispose - appartengo a questa amatissima gente. Poi con una delle proprie folgoranti battute, sorridendo: poi, sai, Cingoli e' sorta su uno scoglio della montagna ed ecco perche' noi cingolani siamo in fondo un po' scoglio...nati!".
Cosi' ieri al 'don Peppe Day' il vicepresidente della Regione (assessore alla Sanita') ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini ha raccontato uno dei tanti episodi, uno dei piu' significativi probabilmente, che lo legarono al parroco di Santa Maria in Selva scomparso il 19 aprile 2020, prima vittima del Covid tra i sacerdoti (ed in senso assoluto tra la popolazione) nel Maceratese.
E' stata una giornata memorabile per il piccolo centro al confine fra Treia e Macerata, perfettanente organizzata dal Comitato parrocchiale. Al Memorial c'era non solo tutta la citta' di Carlo Didimi, ma pure uno spaccato d'Italia con 12 tra le 18 delegazioni dell'associazione nazionale 'Polentari d'Italia' di cui don Branchesi fu co-fondatore e presidente per 12 anni. Non solo: c'erano l'Europa e il Mondo cui don Giuseppe guardava con spirito missionario. In particolare la sua ultima missione: il Togo, la terra degli Ultimi fra gli Ultimi dove a Lome' pure con i proventi di una pubblicazione a lui dedicata ('Grazie Fratello' curata da Maurizio Verdenelli, edizioni Marco Ilari) e' stata costituita la Biblioteca popolare 'don Giuseppe Branchesi'.
In questa perdurante generosa prospettiva e' stata fatta una donazione a favore del centro missionario francescano del Togo da parte dei partecipanti alla messa concelebrata da un commosso mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi insieme con altri sacerdoti -tra i quali don Igino Tartabini, successore di don Giuseppe.
Centinaia i presenti al 'Memorial don Peppe' a S.Maria in Selva - come ad una giornata di punta delle celebre Sagra della Polenta - concluso con l'inaugurazione del 'monumentino', benedetto dal vescovo, simboleggiante l'apostolato di don Branchesi. Il mappamondo e la Madre di Dio, l'albero d'Ulivo 'di San Francesco' tra i simboli 'segnaletici' in tale meritoria direzione.
Tuttavia ancor prima, il sequel di testimonianze su un parroco la cui mancanza - è stato detto da Angelo Brenzan - non si e' attenuata in questo tratto quinquennale dalla sua scomparsa - distribuito un segnalibro con le ultime parole scritte in ospedale come eredita' spirituale. In memoria del parroco scomparso - in serrata successione sequel a fianco dell'altare all'aperto concluso da Saltamartini) - si sono alternati: Gabriele Soldini (Comitato parrocchiale), Franco Capponi (sindaco di Treia), Angelo Brenzan (presidente nazionale Polentari), Francesco Fucili (Coldiretti, di cui don Peppe fu assistente regionale), Mario Baroni (sindaco di Muccia nel cui comune don Peppe consacro' la chiesa post sisma), un rappresentante dei Corsi di Cristianità ed infine Mariapia Branchesi e il figlio Francesco Soldini, sorella e nipote primogenito del sacerdote.
Al 'Memorial' con l'ex deputato Tullio Patassini hanno partecipato il presidente di Lube, Luciano Sileoni e l'ex presidente della Provincia, Tonino Pettinari, amici fraterni di don Peppe.
Intanto in fieri ecco un'altra auspicata iniziativa: la scultura che possa tramandare l'immagine di quest'uomo straordinario. "Noi siamo da tempo pronti" dicono al Comitato dove magna pars e' anche Marina Domizi. E Gianni Savi che ha donato l'ulivo francescano a mons. Marconi e alla piccola folla radunata attorno al 'monumentino' ha rivelato emozionato: "Questa tipologia di pianta nota come 'di San Francesco' santo al quale don Peppe era devoto, non offre solitamente frutti. Eccetto questo: che ha fruttificato con abbondanza! Olive belle, grandi, segno di speranza e vicinanza. Grazie Fratello!".
Proseguono i controlli intensificati dei Carabinieri della Compagnia di Macerata, impegnati nella prevenzione dei reati contro il patrimonio e nella verifica del rispetto delle misure restrittive imposte dall’Autorità Giudiziaria. Due le persone deferite all’autorità giudiziaria in seguito a due distinte operazioni condotte nei giorni scorsi.
Nel primo caso, i militari della Stazione di Macerata, a conclusione di accurate indagini supportate dall’analisi dei filmati di videosorveglianza, hanno denunciato a piede libero un cittadino romeno di 30 anni, residente in provincia di Latina e già noto alle forze dell’ordine per reati simili. L’uomo è accusato di aver messo a segno un furto aggravato all’interno di un supermercato del capoluogo lo scorso aprile.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe agito in concorso con un complice non ancora identificato: i due avrebbero trafugato 20 bottiglie di liquori, per un valore complessivo di 642 euro, nascondendole all’interno di una borsa schermata, modificata ad hoc per eludere i sistemi antitaccheggio. Le indagini sono tuttora in corso per risalire all’identità del secondo soggetto coinvolto.
Nel secondo intervento, i Carabinieri della Stazione di Treia hanno deferito per evasione un 29enne pregiudicato, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. L’uomo è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione in violazione delle prescrizioni imposte. Dopo un breve accertamento, è stato rintracciato e denunciato.
Sarà inaugurato sabato 17 maggio a Santa Maria in Selva, a Treia, il monumento dedicato alla memoria dei parroci che si sono succeduti nella località e a don Giuseppe Branchesi. Una cerimonia che la parrocchia locale, oggi guidata da don Igino Tartabini, e la Diocesi di Macerata vogliono condividere, in particolare, con i fedeli e i tanti che negli ultimi 40 anni hanno accompagnato e sostenuto le iniziative del “caro fratello” don Peppe venuto a mancare a 81 anni il 19 aprile del 2020, a causa della pandemia da Coronavirus.
Molteplici sono state le opere di carità intraprese nel tempo sul territorio (nei Cursillors di Cristianità, con i “suoi” polentari, oppure per lo sport e l’associazionismo in generale) e nei luoghi più remoti della terra da don Peppe. In Europa, insieme ai giovani e attraverso gli scambi culturali dei gemellaggi; così come in Sud America e in Africa. Opere che sono continuate anche dopo la sua morte, come la biblioteca realizzata in Togo, a Dapaong (grazie alla raccolta fondi avviata anche attraverso il libro di testimonianze del giornalista Maurizio Verdenelli, dal titolo “Grazie fratello”), che consente di istruire i giovani che vivono nelle zone più impervie della savana. Biblioteca che porta il suo nome.
Negli ultimi giorni passati in ospedale a Civitanova Marche, don Peppe decise di congedarsi con un ultimo ennesimo atto amorevole inviando una lettera come testamento spirituale e la benedizione ai parrocchiani: «L’evento riveste una grande importanza per la nostra piccola ma molto unita comunità – ribadisce il portavoce del comitato parrocchiale Gabriele Soldini –, una cerimonia fortemente voluta da tutti noi: in tal senso, il monumento rappresenta un segno di riconoscenza verso tutti i sacerdoti e il nostro caro don Peppe. Un percorso che oggi trova piena continuità grazie al nostro attuale parroco don Igino. Il nostro ringraziamento va anche alla progettista del monumento Laura Mariotti e a tutti coloro che hanno contribuito materialmente alla sua realizzazione».
A partire dalle ore 17.30, sabato prossimo in tanti si ritroveranno per ricordarlo dapprima nella Messa di suffragio officiata dal vescovo di Macerata monsignor Nazzareno Marconi; poi, a seguire, avrà luogo l'inaugurazione del monumento posto a fianco della chiesa. Un momento conviviale offerto dal comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva chiuderà l’appuntamento, rinsaldando al tempo stesso quei valori di incontro, ascolto e proposta tanto cari al sacerdote.
La giornata è stata scelta, inoltre, come data simbolo dell’Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Polentari d’Italia, della quale don Peppe è stato a lungo presidente e che si svolgerà sempre a Santa Maria in Selva dalle ore 15.
Molteplici le imprese locali che, insieme all’opera dei volontari e componenti del comitato parrocchiale, hanno contribuito alla realizzazione del monumento: Dekaedile Srl, Officina Meccanica Bonfigli Fabrizio, Savoretti Snc, M. G. di Mauro Genga e Franco Cacciamani, EffeEmme Edilizia Srl.
Oltre 250 i partecipanti al Vic Bikepacking 2025, l’evento cicloturistico che si è tenuto il 10-11 maggio nell’entroterra maceratese, in collaborazione con il negozio Bike Workshop, dedicato a tutti gli appassionati di ciclismo e di avventura. Un’esperienza cicloturistica che combina il piacere id fare sport con la scoperta di scorci mozzafiato.La partenza è stata da Villa Quiete di Treia, una meravigliosa villa rinascimentale, che ha estasiato i partecipanti venuti soprattutto da fuori regione. Il primo giorno, i ciclisti hanno scoperto luoghi magici come piazza del Popolo e il castello di San Severino Marche, la piazza e i panorami di Serrapetrona, Camerino e Montelago, per poi scendere prima a Sefro e poi a Pioraco. Per quanto riguarda il secondo giorno, i cicloturismo sono partiti alla volta di Matelica, passando per i colorati murales di Braccano, sono saliti all’Abbazia di Roti, per poi scendere il Valdiola e ritornare a Treia in piazza.Marco Sordini, è uno degli organizzatori insieme ad Alessandra Cristalli e a Nicola Santori: “Si è creata una sinergia con tutti i comuni, da Sefro, dove il sindaco Tapanelli si è impegnato per aiutarci con i tavoli per la cena, fino a Treia che ci ha messo a disposizione la Villa per la partenza, ma anche Matelica e San Severino Marche. Non c’è stato un comune che non ci ha aiutato, ringraziamo tutti”.
Il campo base è stato allestito a Pioraco, Sordini ha aggiunto: “Ringrazio di cuore il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, ci siamo trovati davvero benissimo, è stato di una lungimiranza e disponibilità infinita. Ci ha messo a disposizione quanto di più bello ci sia in paese, tra cui il nuovo centro sportivo composto dal palazzetto, al prato adiacente dove abbiamo fatto allestire le tende, fino al chiostro per la cena, che è stata una chicca. Tutti i partecipanti sono rimasti a bocca aperta”.Molto soddisfatta Alessandra Cristalli, presidente del Vic: “Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un bellissimo evento e a portare tantissimi cicloturisti da fuori regione, tutto ciò grazie alla collaborazione delle amministrazioni dei comuni attraversati ed agli sponsor che ci hanno sostenuti. Non resta dunque che aspettare l’edizione del 2026”.
La Treiese vola in semifinale play-off di Serie D Femminile di pallavolo. La squadra di coach Andrea Nardi, infatti, pur perdendo 3-2 (25-20, 25-16, 15-25, 30-32, 16-14) il match contro la Nova Volley Rainbow Loreto nei quarti di finale, è riuscita ad aggiudicarsi il golden set per 9-15 e a rientrare nelle migliori 4 che si giocheranno la promozione in Serie C. Urselli e compagne sfideranno la Futura Tolentino a partire da sabato 17 maggio.
Quella di ieri sera è stata una partita difficile contro un avversario quotatissimo, che ha rispettato le attese della vigilia. Le lauretane nei primi due set hanno giocato una gara perfetta, mettendo in difficoltà le rossoblù, che comunque hanno cercato di tenere il campo. Parziale sul 2-0.
Nel terzo e quarto set la Treiese è riuscita ad accendersi, facendo il suo gioco con convinzione, riuscendo a pareggiare sul 2-2 con una rimonta fondamentale.
Nel tie-break le ospiti sono riuscite a combattere al meglio fino a un certo punto, mantenendo il vantaggio sul 12-11. La stanchezza, però, si è fatta sentire e la Nova Volley è riuscita a rimontare con il suo ottimo gioco. Con il 3-2 delle lauretane è stato necessario il golden set per decidere la semifinalista.
Qui la Treiese era sotto nelle battute iniziali, faticando, ma poi è riuscita a trovare la quadra con buone rotazioni, buone battute che hanno messo in difficoltà le avversarie, inducendole a sbagliare. Le rossoblù, poi, con il possesso del pallone sono riuscite a fare il loro solito gioco e alla fine sono riuscite a strappare una storica vittoria.
Quella del PalaSerenelli è stata una battaglia complicata per entrambe le formazioni, perché per giocare ben sei set in un match bisogna mantenere la lucidità e la concentrazione. La Treiese ha vinto con esperienza e la voglia di conquistare questo storico risultato.
Alla vigilia del match la squadra era preoccupata di affrontare la Nova Volley, perché è una squadra giovane, organizzata, che aveva perso per soli due punti il campionato contro Pesaro: indubbiamente la serie è stata dura, visto il doppio 3-2 con il golden set, ma il gruppo della Treiese è venuto fuori in questa ultima parte di campionato e si è vista la voglia di ottenere il massimo.
La serie di semifinale inizierà sabato prossimo, 17 maggio, contro la Futura Tolentino, che ha superato per 3-0 l’Esavolley conquistando anche il golden set ribaltando la sconfitta dell’andata a Esanatoglia
La Palmense conquista l’accesso alla finale playoff del Girone B di Promozione. Sul terreno amico dello stadio "Stanghetta", gli arancio-verdi hanno superato per 2-1 l’Aurora Treia, al termine di una sfida vibrante, combattuta e ricca di colpi di scena.
Senza lo squalificato Silenzi, mister Cardelli ha affidato le chiavi dell’attacco al tridente formato da Pelliccetti, Moretti e Nazziconi. Sul fronte opposto, Francesco Nocera ha dovuto rinunciare all’infortunato Marini, affidandosi al rientrante Romagnoli in difesa e al tandem offensivo composto da Wali e Arias.
LA CRONACA - L’incontro si è aperto con un ritmo elevato e grande intensità da parte di entrambe le formazioni. La prima occasione arriva al 17’, con Wali che tenta la conclusione dal limite, senza però trovare lo specchio della porta. La risposta della Palmense non tarda ad arrivare: al 20’ è Nazziconi a calciare pericolosamente, mancando di poco il bersaglio.
Al 24’ i padroni di casa costruiscono una splendida azione: Paniccià crossa per Pelliccetti, ma è provvidenziale l’intervento di Testa che salva in corner. Dal potenziale vantaggio dei locali si passa però al gol dell’Aurora: su un’azione dalla sinistra, Osso sbaglia il tempo dell’uscita e Arias, ben appostato, insacca di testa per l’1-0 ospite.
La reazione della Palmense è immediata. Al 31’ Moretti sfiora il pareggio, trovando ancora una volta sulla sua strada un Testa in stato di grazia. L’Aurora ha la chance del raddoppio in contropiede con Arias, ma stavolta Osso si fa perdonare salvando la propria porta. Al 44’ arriva il pareggio: Pelliccetti si guadagna e trasforma con freddezza un calcio di rigore, riportando l’incontro in parità prima dell’intervallo.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre sotto il segno dell’Aurora Treia. Borrelli sfiora il gol con una punizione insidiosa, poi è ancora Arias ad andare vicino alla rete con un colpo di testa che si stampa sul palo. Scampato il pericolo, la Palmense colpisce: Fuglini pesca Nazziconi con un preciso cross dal fondo e il numero 10 firma il 2-1 con una splendida conclusione al volo.
Nocera prova a rimettere in piedi la partita, inserendo forze fresche e aumentando il peso offensivo con gli ingressi di Cacciamani, Seye e Allegretti. L’Aurora spinge con generosità, mentre la Palmense cerca il colpo del ko in contropiede: due occasioni ghiotte vengono sciupate da Frascerra, che non riesce a capitalizzare a tu per tu con il portiere.
Nel recupero, brividi per i tifosi locali: Allegretti calcia a colpo sicuro, ma la palla sorvola di poco la traversa. Dopo sei minuti di extratime, il triplice fischio sancisce la storica vittoria della Palmense, che si guadagna così il pass per la finalissima playoff, da disputare in casa contro l’Atletico Azzurra Colli.
L’Aurora Treia esce comunque a testa alta, applaudita dai propri sostenitori dopo un eccellente girone di ritorno. La sconfitta arriva sullo stesso campo in cui la squadra aveva incassato l’ultima battuta d’arresto, risalente al 30 novembre 2024.
TABELLINO PALMENSE - AURORA TREIA 2-1
PALMENSE: Osso, Goxai, Gregonelli, Paniccià (54' Pierangeli), Petruzzelli, Finucci, Nazziconi F (36' Fuglini), Haxhiu, Pelliccetti (70' Frascerra), Nazziconi M (81' Ferri), Moretti. A disposizione: Iommi, Capodacqua, Compieta, Del Rosso, Selita. Allenatore: Massimo Cardelli.
AURORA TREIA: Testa, Romagnoli A (71' Allegretti), Dominino (86' Seye), Romagnoli F (57' Bonifazi), Ballanti, Bartolini Giuli (65' Pottetti), Garcia F, Arias, Borrelli, Wali (77' Cacciamani). A disposizione: Tiberi, Filacaro, Asteroidi, Romagnoli M. Allenatore: Francesco Nocera.
MARCATORI: Arias 25', Pelliccetti 44' (Rig) e Nazziconi M 61'.
ARBITRO: Gianluca Cacchiarelli - Sezione di S.Benedetto del Tronto.
ASSISTENTI: Mirko Baldisserri - Sezione di Pesaro; Andi Skura - Sezione di Jesi.
NOTE: ammoniti Gregonelli, Paniccià, Haxhiu, Romagnoli F, Bartolini e Giuli, espulso Tiberi (dalla panchina), angoli 2-2, recuperi 2'-6', presenti oltre 200 spettatori allo Stadio "Stanghetta" di Marina Palmense.
La selezione Juniores dell’Aurora Treia ha iniziato la sua avventura in Coppa Marche con un roboante 7-0 ottenuto in trasferta contro l’Atletico Mariner e seguito dal convincente successo casalingo di sabato scorso per 3-0 contro l’Azzurra SBT e, mentre sono in corso i preparativi per la partecipazione al Torneo “Carlini – Orselli”, si può già stilare un primo bilancio della stagione che ha visto la formazione guidata dal tecnico Paolo Biciuffi partecipare al Girone B del Campionato Juniores Regionale.
I biancorossi hanno chiuso la stagione regolamentare al terzo posto dietro alla vincitrice Matelica e all’Osimana che ha sopravanzato la squadra del Presidente Stefano Cegna di un solo punto. Al termine di 28 partite, all’Aurora non è riuscito l’aggancio alla seconda piazza nonostante un finale straordinario con cinque vittorie consecutive nelle ultime cinque uscite.
Le statistiche dell’Aurora Treia parlano di 28 partite giocate con 16 vittorie, 8 pareggi e sole 4 sconfitte che fanno dei biancorossi i meno battuti del campionato. Miglior attacco del girone con 87 reti all’attivo (insieme al Matelica) mentre i goal subiti sono stati 54.
Eccezionale l’andamento in trasferta con la migliore performance del raggruppamento in considerazione dei 27 punti conquistati sui 42 a disposizione.
Da sottolineare le importanti prestazioni di due attaccanti che si sono messi in lustro: Ameth Seye, capocannoniere del Girone B con 32 centri in 28 incontri e, Tobia Cacciamani che dopo aver chiuso la prima parte di stagione con 17 goal, è passato in pianta stabile con la Prima Squadra in Promozione contribuendo alla qualificazione ai playoff.
Nonostante non sia ancora il tempo dei bilanci definitivi viste le due competizioni, Coppa Marche e “Carlini Orselli”, da affrontare, c’è molta soddisfazione nella società per questi risultati che hanno portato diversi atleti a salire nell’orbita della squadra maggiore. Un segnale importante che dimostra come la crescita dei giovani biancorossi stia procedendo più forte che mai come frutto del buon lavoro che la Lube Academy ha iniziato a far partire dalla stagione in corso sui settori giovanili e su tutte le componenti affiliate (Aurora Treia, Treiese e Abbadiense) del Comune di Treia.
Entusiasta il tecnico Paolo Biciuffi che ha voluto commentare il buon momento dei suoi ragazzi: “Ho la fortuna di poter stare a contatto con un gruppo molto predisposto al lavoro, nonostante alcune preoccupazioni iniziali le motivazioni sono cresciute, i ragazzi sono maturati ed i risultati ci hanno aiutato a sviluppare una maggiore consapevolezza a livello mentale e di gioco”.
Il tecnico ha poi parlato dell’andamento stagionale: “Il nostro entusiasmo è cresciuto dopo aver iniziato a collezionare risultati e prestazioni convincenti. Ci siamo trovati ad affrontare un campionato di vertice dove abbiamo espresso il capocannoniere, il miglior attacco e la migliore serie in trasferta. Peccato per qualche goal di troppo concesso dalla difesa”.
Per Biciuffi sarà un finale di stagione tutto da vivere: “Ci aspettiamo un bel finale di stagione per chiudere al meglio questo percorso. Siamo in corsa per la Coppa Marche e tra pochi giorni inizierà il “Carlini Orselli”, la squadra è preparata per correre in queste due competizioni. Fa molto piacere anche che la squadra maggiore si sia qualificata ai playoff e che al proprio interno ci siano dei ragazzi provenienti dalla Juniores. L’obiettivo della nostra selezione è quello di formare giovani da poter aggregare all’organico della prima squadra, attualmente ce ne sono sette che gravitano in quell’ambito e per noi è un grande orgoglio perché significa che stiamo lavorando nel giusto verso.
Alle parole di Paolo Biciuffi si sono aggiunte quelle del Presidente Stefano Cegna che ha voluto ribadire l’importanza del lavoro svolto dalla Juniores e fare dei dovuti ringraziamenti: “Sono anni che la nostra Juniores rappresenta un vanto per tutta la società ed i tifosi dell’Aurora. I risultati parlano da soli ma la cosa più bella di questi ragazzi è vederli divertirsi a fare calcio e nello stare insieme. Questo gruppo incarna pienamente l’autentica filosofia di questo sport.
Sono grato al Mister Biciuffi per il lavoro che sta compiendo, ma un plauso va anche al nostro ex Presidente Agostino Tartari da sempre vicino alla squadra. Ringrazio anche i dirigenti Paolo Prenna e Aldo Gentiletti per il loro prezioso supporto che ci sta aiutando al raggiungimento di risultati importanti”.
Se n'è andata nella notte Marisa Orpianesi (ved.Pannelli), novantenne, conosciutissima cuoca e pilastro della piccola comunità di Chiesanuova. Nata a Treia, ha dedicato la vita alla sua passione, la cucina. Autorevolissima cuoca dedita sopratutto a cucinare per le iniziative della parrocchia, è nella mente di ognuno mentre dirige magistralmente le cucine per i pranzi di cresime e le comunioni oltre che per le sagre, con la viva vocazione per i piatti "de 'na orda".
A darne il triste annuncio i figli Lauretta e Mauro con Elisabetta, le adorate nipoti Alessia, Giulia e Elena, e i parenti tutti. La funzione funebre si terrà oggi, giovedì 8 maggio alle ore 15 presso la chiesa dei SS. Vito e Patrizio di Chiesanuova di Treia.
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Camerino, impegnati nel contrasto ai reati legati agli stupefacenti e nel monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure restrittive.
Nel corso di un servizio di prevenzione, i militari del Nucleo Radiomobile hanno segnalato alla Prefettura di Macerata un 46enne residente in provincia di Ancona, trovato in possesso di sostanza stupefacente destinata a uso personale non terapeutico. L’uomo è stato fermato nel centro cittadino di Camerino: durante la perquisizione, è stato trovato con due spinelli confezionati con hashish, per un peso complessivo di circa tre grammi. La droga è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità competente.
Sempre i militari del Nucleo Radiomobile, ma questa volta della compagnia carabinieri di Macerata, hanno denunciato un 29enne di Treia per evasione. L’uomo era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, ma durante un controllo effettuato nella tarda serata di ieri, è stato accertato il suo allontanamento arbitrario dall’abitazione, senza alcuna autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria. Il 29enne, già recidivo per analoghe violazioni, è stato nuovamente denunciato.
L’attività rientra in un più ampio dispositivo di sicurezza messo in campo per garantire il rispetto della legalità nei centri dell’entroterra maceratese.
Una giornata ricca di significato, a Treia, nel ricordo della giovane campionessa Matilde Lorenzi a cui sarà dedicata un’aula dell’Istituto Comprensivo "Egisto Paladini”. Sabato 10 maggio alle ore 11 nella Scuola Secondaria di I grado si svolgerà la cerimonia di intitolazione di un'aula alla giovane promessa dello sci italiano tragicamente scomparsa durante un allenamento nell'ottobre 2024.
L'iniziativa nasce dal progetto della classe 3ªA, vincitrice del primo premio regionale e nazionale del concorso "Sulle vie della parità", focalizzato sul tema della parità di genere nello sport.
Alla cerimonia interverranno la dirigente scolastica Silvia Mascia Paolo, il sindaco di Treia Franco Capponi, il Presidente del Coni Marche Fabio Luna, i genitori di Matilde Lorenzi, rappresentanti dell’Osservatorio di Genere, della Fondazione Matilde Lorenzi, della Lube Academy, l’esperto Fiorenzo Santini, le atlete coinvolte nel progetto e gli studenti protagonisti dell'iniziativa. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.
Matilde Lorenzi era una giovane promessa dello sci alpino italiano, nata a Torino nel 2004 e cresciuta a Valgioie. Specializzata in supergigante e discesa libera, faceva parte del Centro Sportivo Esercito e si era messa in luce vincendo il titolo italiano assoluto e giovani in supergigante a Sarentino nella stagione 2023-2024. Ai Campionati Mondiali Juniores di Châtel, in Francia, si è classificata quarta nel team event e sesta in discesa libera
Il 28 ottobre 2024, durante un allenamento in Val Senales, ha subito una grave caduta ed è morta a soli 19 anni. La sua scomparsa ha profondamente colpito il mondo dello sport italiano, che la ricorda per talento, passione e determinazione.
Un risultato mai in discussione per le ragazze di mister Tedeschi che hanno sbloccato il punteggio nel primo tempo dopo una prima mezz’ora equilibrata. Un successo bissato grazie al poker di Senigagliesi, alla doppietta di Porcarelli e ai sigilli di Bernacchini, Mari e Ceresani.
Tre punti che permettono all’Aurora di chiudere la stagione al settimo posto in classifica a quota 34 punti. Un percorso importante quello intrapreso dalle biancorosse che hanno nettamente migliorato l’andamento rispetto al campionato precedente dimostrando una vistosa crescita sul piano del gioco e caratteriale.
Il Caldarola, alla sua prima partecipazione in Eccellenza femminile, termina la sua corsa al penultimo posto con soli tre punti conquistati in ventisei giornate.
Il tecnico dell’Aurora Treia femminile, Luigi Tedeschi, si è dichiarato entusiasta del risultato ed ha voluto fare anche un piccolo bilancio: “Ad inizio stagione non sapevo cosa mi aspettava perché avevo poca conoscenza del calcio femminile ma ho deciso di mettermi in gioco perché amo le avventure e alla fine ne è uscita una bella storia”.
Tedeschi ha voluto analizzare l’andamento della squadra in tutto l’arco del campionato. “Abbiamo raggiunto il settimo posto in classifica con 34 punti ma se non fosse stato per il ritiro della Giovane Offagna ed una piccola penalizzazione ne avremmo avuti 41. Un risultato sudato e conquistato da un gruppo meraviglioso composto da splendide giocatrici”.
“All’inizio è stata dura ma devo ringraziare due collaboratori fantastici come Alberto Scuffia e Romina Amici che mi hanno aiutato tantissimo”, ha dichiarato Tedeschi. “Ringrazio tutte le ragazze che si sono messe a disposizione dal primo allenamento. Tra mille difficoltà questo gruppo è riuscito a crescere grazie al lavoro, ai sacrifici e all’umiltà. Sono stati questi gli elementi che ci hanno permesso di giocarcela alla pari con le squadre al vertice”.
Non sono mancati i ringraziamenti a tutti coloro che hanno saputo rendere questi mesi speciali: “Un ringraziamento in particolare va al presidente Stefano Cegna per la fiducia riposta in me, a tutta la squadra, alla società, ai tifosi che ci hanno sostenuto ogni domenica, ai nostri favolosi custodi Luciano Chiacchiera, Sandro Giustozzi e Aldo Gentiletti per la pazienza ed il supporto, al nostro addetto stampa Cristiano Lambertucci e a tutti quelli che hanno creduto in noi e nei nostri colori”.
Il tecnico biancorosso ha poi concluso: “Mi auguro che questa esperienza sia servita a gettare le basi affinché il futuro del calcio femminile a Treia sia roseo e carico di soddisfazioni”.