Tolentino

Bruciano coi petardi l'ingresso del B&B, la rabbia della titolare

Bruciano coi petardi l'ingresso del B&B, la rabbia della titolare

La mamma degli imbecilli è notoriamente sempre incinta e anche ieri sera a Tolentino se ne è avuta l'ennesima conferma. Qualcuno, infatti, ha voluto "festeggiare" l'arrivo del nuovo anno sparando botti e petardi, ma lo ha fatto nell'atrio del bed and breakfast La Corte in via Laura Zampeschi, in pieno centro a Tolentino, rovinando completamente il tappeto all'ingresso della struttura. La titolare, Antonella Parrucci, ha pubblicato le foto in rete, non nascondendo il suo disappunto: "Ringrazio i tolentinati che si sono divertiti e hanno fatto Capodanno sopra al tappeto del mio B&B. Ora chi mi risarcisce? Mi auguro che il prossimo Sindaco vieti i botti, perchè non è possibile che delinquenti possano fare danni a persone che lavorano onestamente". La titolare ha anche deciso di lasciare il tappeto in queste condizioni nella giornata di oggi, aggiungendoci un eloquente cartello: "La madre degli imbecilli è sempre incinta. Complimenti".

01/01/2017 15:08
2016, un anno vissuto pericolosamente...

2016, un anno vissuto pericolosamente...

Quello del 2016 è uno dei rarissimi casi in natura che abbia messo d’accordo – se non nella forma, almeno nella sostanza – tutti gli analisti e i sociologi più insigni, i quali notoriamente sono sempre in guerra perenne tra di loro. Unanime il responso sulla negatività, ma nelle diverse scuole di pensiero si sta ancora dibattendo sul giudizio analitico complessivo. Si va, infatti dall’icastico e sintetico “anno di merda”, a quello più complesso ed articolato di “completa fase lunare talvolta pregna di accadimenti non propriamente fausti e fecondi…”Le Marche e in particolare la provincia di Macerata sono state le zone più colpite dalle umane e dalle naturali sventure. Già dal primo di gennaio del 2016 potevamo segnalare alla cronaca il crack di Banca Marche. Seppellita sotto un mare di debiti, finiva l’epoca storica della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, quindi Banca Marche, nasceva quella di Nuova Banca Marche. Centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori potevano brindare (si fa per dire) all’azzeramento dei loro crediti. Il sindaco Pezzanesi, durante una conferenza stampa si offriva per ospitare a Tolentino, la sede di Nuova Banca Marche.Scabra e spinosa pure la vicenda di Aerdorica. Tra montagne di debiti, caroselli di amministratori, frutto di variopinta umanità, privatizzazioni mancate o dichiaratamente non volute, la situazione è sempre più disperata, ma nessuno pare abbia voglia di affrontarla seriamente. Solo il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, in occasione di una conferenza stampa, ha proposto di portare la sede di Aerdorica nella sua città.Il 2016 è stato sicuramente l’anno dell’algoritmo. Se nel secolo scorso si eleggevano gli amministratori regionali per decidere come e qualmente, ma soprattutto dove compiere opere pubbliche, il nuovo corso politico ha inaugurato l’algoritmo. Esso algoritmo stabilisce dove realizzare gli ospedali di rete in tutto il territorio marchigiano, provincia di Macerata esclusa. Per Macerata vale ancora la vecchia regola del ‘900, cioè decidano gli amministratori del territorio. Infatti il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, dopo aver convocato una conferenza stampa ed affiancato dal segretario regionale del PD Francesco Comi ha proposto la sua città come sede dell’ospedale provinciale.Anno nefasto per il PD il 2016. A livello nazionale hanno perso il referendum della vita, ma qui a Macerata, hanno perso pure le elezioni di Area Vasta. Una vicenda che abbiamo raccontato da vicino e con dettagli particolareggiati che devono aver indotto anche gli amministratori dagli stomaci più forti ed avvezzi a tutto a votare contro il PD provinciale. Quello che non abbiamo messo in giusto rilievo è la circostanza che il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, nel corso di una conferenza stampa, abbia voluto proporre la sua citta come sede di Area Vasta di Macerata.Infine i tanti e sempre più intensi terremoti che hanno sconquassato tutto l’entroterra. Hanno raso al suolo intere frazioni di piccoli centri. Evacuato interi paesi. Distrutto fabbriche. Messo in serio pericolo la coesione di un territorio già alle prese con lo spopolamento diffuso. Una tragedia immane della quale – temo – non abbiamo ancora consapevolezza delle reali dimensioni. Ma in questo buio pesto, uno squarcio di luce ha illuminato, almeno per un attimo, le nostre tenebre. È stato proprio l’altro ieri, quando nella conferenza stampa di fine anno il sindaco di Tolentino, Pezzanesi ha proposto agli astanti di proporre la città da lui amministrata come sede istituzionale per gli uffici della ricostruzione.Il 2016 è stato un anno difficile pure per il mercato interno. L’indice di Milano ha perso complessivamente più dell’11 per cento rispetto al 2015.Però, per adesso, il sindaco di Tolentino, Pezzanesi, non ha ancora convocata nessuna conferenza stampa per proporre Tolentino come sede della Borsa.Nel frattempo che aspettiamo, da parte mia, auguri di tempi migliori a tutti quanti…    

31/12/2016 18:57
Furbi, furbetti e furbastri: a caccia del biglietto del treno gratis anche chi non ha casa inagibile

Furbi, furbetti e furbastri: a caccia del biglietto del treno gratis anche chi non ha casa inagibile

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di vibrante protesta inviataci da una nostra lettrice, Letizia AnticoIn seguito alla possibilità offerta da Trenitalia agli “sfollati” (così si legge sul sito) di ottenere biglietti gratuiti, e avendo io casa inagibile (rientrando quindi, ahimè, nella categoria “sfollati”), mi sono recata alla Stazione di Macerata per usufruire di questa possibilità e prendermi il biglietto per andare a Milano, dove studio e dove devo tornare per dare gli esami.Si parlava già da giorni di file interminabili alla biglietteria, di lamentele da parte delle persone che dovevano attendere anche sette ore per un biglietto, del fatto che ci fosse un solo operatore attivo, ecc… lamentele più che lecite, certo, se quelle persone avessero avuto una reale necessità di ottenere i biglietti!Infatti, fattami coraggio, una volta arrivata in biglietteria ho iniziato a fare qualche domanda; cosa scopro?Delle trenta persone in coda, solo io e un’altra ragazza avevamo l’abitazione inagibile; il resto stava approfittando della situazione per… prenotarsi le vacanze!! Alla faccia dell’ “emergenza sismica”!Ciò è stato loro possibile, perché Trenitalia ha dichiarato che il biglietto si poteva ottenere “mediante la sola esibizione di un valido documento in cui si attesti la residenza” in uno dei Comuni colpiti, facendo così cadere il requisito di “sfollato”.Il biglietto sarebbe stato da concedere soltanto a chi presentava il documento che attestasse l’inagibilità della propria struttura abitativa, rilasciato dalla Protezione Civile dopo i vari controlli; invece è bastata una semplice carta d’identità. E così, il maceratese medio, fregandosene di chi non ha più una casa e di chi aveva più bisogno di quei biglietti, si è messo in fila alle biglietterie, intasandole.Ora, la maggior parte delle famiglie sfollate ha cose ben più importanti a cui pensare che sprecare sette ore della propria vita in coda a una biglietteria ferroviaria, quindi molti, come me e mio fratello, hanno dovuto rinunciare. Benché sfollati, dopo tutte le noie burocratiche, economiche e “psicologiche” che uno deve subirsi in queste situazioni, nemmeno la soddisfazione di viaggiare almeno una volta gratuitamente per raggiungere la propria sede universitaria o di lavoro, o semplicemente dei familiari; insomma, dopo il danno... la beffa.Trenitalia ha certamente sbagliato; forse si è sbagliato anche a non dare nessun comunicato alle biglietterie ferroviarie affinché si creasse un “ordine di priorità”, permettendo a chi aveva il foglio di inagibilità di saltare la coda. Meno d’accordo con le lamentale sulla “biglietteria unica”, sufficiente per completare le pratiche delle sole famiglie sfollate (di numero certamente più contenuto) quelle per le quali il biglietto gratuito doveva essere elargito e sulle spalle delle quali gli altri hanno vergognosamente mangiato.Infatti se fosse stato dato SOLO agli sfollati, non ci sarebbero state tante persone (ognuna delle quali faceva il biglietto per tutta la famiglia!) e in dieci minuti io avrei ottenuto il mio biglietto.Ho scritto a voi perché nei giorni scorsi si è parlato tanto di disorganizzazione, ma nessuno ha messo l’accento sull’ignominia di certa gente che si è fatta le vacanze sulle spalle dell’ “emergenza sismica”, senza alcun pudore. Perché se il servizio offerto è stato deprecabile, l’umanità delle persone avrebbe potuto far qualcosa per sanare l’errore, invece ne ha approfittato. Altro che solidarietà! “La Marca è la più ignorante ed incolta provincia dell’Italia, qui tutto è insensataggine e stupidità” scriveva Leopardi. E mi viene da pensare che le cose non siano cambiate poi molto da quel “secol superbo e sciocco”.E’ andata così, il biglietto me lo sono pagata, come sempre, dignitosamente. Invece la vostra, di dignità, è rimasta nell’atrio della Stazione di Macerata, in fila alla biglietteria.Letizia Antico

31/12/2016 13:34
Sulla delocalizzazione delle attività economiche colpite dal sisma lo Stato è come il Dottor Jekyll e Mr. Hyde

Sulla delocalizzazione delle attività economiche colpite dal sisma lo Stato è come il Dottor Jekyll e Mr. Hyde

E' uno stato schizofrenico, tipo Dottor Jekyll e Mr. Hyde, quello che emerge dall'Ordinanza n. 9 pubblicata dal Commissario straordinario dopo "soli" 125 giorni dal terremoto di agosto. L'accusa al vetriolo è stata lanciata dal gruppo di Cittadini in Movimento di Tolentino. Nel mirino c'è il provvedimento governativo che spiega, purtroppo, cosa si debba fare per la “delocalizzazione immediata e temporanea” della propria attività economica, danneggiata a causa del terremoto."Dopo quasi tre pagine di Visto-Vista-Visti-Ritenuto-Ritenuta-Considerato-Considerata-Acquisito, rimandi a due Decreti e ad un’altra Ordinanza, - si legge in una nota firmata da Cittadini in Movimento - capiamo che le attività sono quelle ubicate in edifici che hanno avuto l’Ordinanza di sgombero totale a seguito… di scheda Aedes, l’incubo di tutti i terremotati, che ritorna come un film “de paura” della serie Nightmare. Non basta, la scheda Aedes va integrata da una perizia giurata".La pratica per spostare immediatamente un'attività economica e ottenere il rimborso (parziale) delle spese sostenute è un trionfo della burocrazia"Mentre l’ISTAT da buon Dottor Jakyll ricomprende tra le attività economiche, tutte le attività - continuno i Cittadini in Movimento - nell’Ordinanza del signor Hyde si citano solo le imprese, tralasciando professionisti, artisti, etc. Questi possono aspettare in fondo sono trascorsi solo 4 mesi. Chi ha scritto l’ordinanza ci dice che la richiesta va presentata nella forma di dichiarazione sostitutiva all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Particolare trascurabile è che l’Ufficio speciale (molto speciale) per la ricostruzione ancora non esiste"."La procedura, tuttavia, con la dichiarazione sostitutiva sembra semplice e veloce, pratica ed economica, il dottor Jekyll ci vuole bene, pensiamo noi, ma ci sbagliamo, riecco che Mr. Hyde, ha il sopravvento e la dichiarazione da sola non basta: va integrata da… apposita perizia asseverata, contenente:- caratteristiche tecniche e dimensionali dell’edificio distrutto o gravemente lesionato (equivalente per pianta e altezza con margine del 20%);- illustrazione in dettaglio dei danni subiti dall’edificio;- descrizione delle attività svolte dall’impresa;- descrizione dell’edificio ove si intende de localizzare, con indicazione dell’ubicazioni, dimensioni, dotazione impiantistica e delle caratteristiche tecniche, corredata da documentazione fotografica e delle certificazioni e autorizzazioni necessarie;- descrizione degli interventi necessari per adeguare l’edificio;- gli estremi dell’ordinanza di inagibilità, nonché della scheda Aedes;- il canone di locazione dell’edificio (quello nuovo) e il costo degli interventi necessari per dotarlo di impianti necessari;- l’importo delle spese tecniche sostenute;- gli estremi del conto corrente bancario (e postale?) intestato al richiedente.Il Vice Commissario o Presidente della Regione territorialmente competente, verificato il tutto rilascia l’autorizzazione alla delocalizzazione, entro trenta giorni e arriviamo a 5 mesi dal terremoto, finalmente abbiamo una certezza. Il soggetto legittimato (il povero imprenditore di prima, che è sopravvissuto al terremoto, ha accettato l’umiliazione di sottomettersi ad una simile procedura), ottenuta l’autorizzazione potrà finalmente provvedere, solo adesso, a locare il nuovo edificio per trasferirsi, immediatamente o quasi, ma solo temporaneamente."Insomma una procedura che cozza con le parole del Presidente Gentiloni secondo il quale “Le risorse ci sono, il governo le ha stanziate. Bisogna che ci sia anche l’impegno di tutti per superare strozzature burocratiche e per andare molto rapidamente.”La trafila però non è mica terminata "perché entro trenta giorni dalla stipula del contratto di locazione, l’imprenditore, deve presentare un’altra domanda, quella per ottenere l’erogazione del rimborso, altrimenti tutto è stato vano. Questa volta è sufficiente allegare il computo delle lavorazioni eseguite, delle spese effettivamente sostenute e le fatture ricevute (in copia?).Il rimborso verrà erogato, naturalmente, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata. E ti pareva… che per una volta i signori Hyde potevano fidarsi solo dell’Ordinanza sindacale di sgombero dello stabile, della scheda Aedes, della perizia giurata, della perizia asseverata e delle fatture?E’ finita? Ma neanche per sogno. Entro quindici giorni dall’accredito del rimborso, bisognerà produrre le fatture quietanzate al Vice Commissario, augurandosi che i lavori di recupero dell’immobile danneggiato, durino il più a lungo possibile, per ritardare il ritorno nella vecchia sede e dover ricominciare un’altra procedura semplice, veloce, pratica ed economica, almeno speriamo".

31/12/2016 12:55
Due ragazze di Tolentino a Londra lanciano un crowdfunding e donano 5000 sterline al comune terremotato

Due ragazze di Tolentino a Londra lanciano un crowdfunding e donano 5000 sterline al comune terremotato

Il Sindaco di Tolentimo Giuseppe Pezzanesi ha voluto ringraziare di persona Giulia Buresta Ludovica Guardati, due giovani tolentinati che vivono e lavorano a Londra e che nelle settimane scorse avevano promosso un crowdfunding, ossia una raccolta fondi attraverso Facebook e una apposita piattaforma multimediale per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto.In pochissimo tempo sono riuscite, pagate le varie tasse e le transazioni bancarie, a inviare sul conto corrente del Comune di Tolentino circa 5000 sterline.Giulia Buresta lavora in una società di pubblicità e si occupa di traduzioni mentre Ludovica Guardati è impiegata nel settore marketing di una società di software.Il Sindaco Pezzanesi ha ringraziato Giulia e Ludovica per la grande solidarietà e sensibilità dimostrata condividendo il dramma che stanno vivendo Tolentino e la sua Comunità. “Il vostro gesto – ha detto – è fonte di ripresa morale e reale, indispensabile ad affrontare l’attuale situazione di grave disagio e disperazione della nostra gente”.

31/12/2016 12:00
Tolentino, messa in sicurezza la ciminiera della ex fornace

Tolentino, messa in sicurezza la ciminiera della ex fornace

Per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco hanno lavorato, a diverse decine di metri da terra, con una autoscala, per mettere definitivamente in sicurezza la ciminiera dell'ex fornace Massi a Tolentino.Il manufatto in laterizio, considerato un simbolo di archeologia industriale e risalente ai primi del '900, era stato già oggetto di un precedente intervento a seguito della prima scossa del terremoto del 24 agosto. Proprio quei lavori, eseguiti sempre dai vigili del fuoco, hanno evitato che le scosse del 26 e 30 ottobre facessero cadere a terra altri pezzi della ciminiera, rimasti nell'imbracatura montata alla sommità del camino.

30/12/2016 10:30
Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Sciapichetti: "Basta allarmismi, i soldi per il CAS ci sono"

Continuano le polemiche intorno al contributo di autonoma sistemazione, destinato a tutte quelle persone che, rimaste senza casa a causa dei tragici eventi sismici, si sono trovati costretti a trovare una nuova sistemazione. Per fare chiarezza abbiamo chiesto delucidazioni sull'argomento all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche a seguito delle recenti esternazioni di alcuni primi cittadini che lamentavano l'assenza della Regione e la mancanza di liquidità."Ci tengo a chiarire - dice Sciapichetti - che da agosto al 20 dicembre la Regione Marche ha liquidato 15.770.332,77 di euro ripartiti tra contributo di autonoma sistemazione (circa 4 milioni) strutture alberghiere e ricettive (oltre 3 milioni), interventi in emergenza, pagamenti agli enti locali per lavori di somma urgenza, pagamenti a ditte private e anticipazioni agli enti locali (circa 7 milioni). Questi soldi sono stati già liquidati a chi ne ha fatto richiesta nella maniera opportuna. Va chiarito infatti che la pubblica amministrazione non può pagare a prescindere e i Comuni che fanno richiesta per quel che riguarda il CAS devono prima rendicontare: se si sono verificati dei ritardi è solo perché la Regione per liquidare deve verificare che tutto sia in regola da parte dell'ente richiedente"."In Regione - continua Sciapichetti - c'è un ufficio preposto che si è occupato finora di ricevere le richieste e, laddove fosse tutto in regola, liquidare i pagamenti. Ci sono delle regole che impediscono alla pubblica amministrazione di pagare quando le pratiche non sono complete o inesatte. Voglio però rassicurare sul fatto che i soldi ci sono e che è nostro preciso impegno continuare a liquidare secondo le necessità". A seguire una tabella con i pagamenti effettuati dalla Regione Marche alla data del 20 dicembre 2016.Euro 15.770.332,77 così ripartiti: - Pagamento Contributo Autonoma Sistemazione (rendicontato dai Comuni da agosto fino al 19 dicembre 2016): EURO 3.900.967,35 -pagamento alberghi,agriturismi,campeggi ecc: EURO 3.125.984,16 - Pagamento agli Enti Locali per lavori di somma urgenza: Euro 978.852,22 - pagamento interventi in emergenza Euro 503.072,03 - pagamento lavori somma urgenza ditte private: Euro 287.388 - Anticipazioni 30% agli Enti Locali per lavori di somma urgenzaEURO 6.907.069.00 TOTALE PAGAMENTI EFFETTUATI FINO AL 20 DICEMRE 2016 EURO 15.770.332,77POPOLAZIONE ASSISTITA - palestre,scuole,palazzetti dello sport, centri sociali,tensostrutture MC 1.160 - FM 168 - AP 212 - AN 0 = Totale 1.540 . autonoma sistemazione CAS MC 11.663 - FM 1.324 -AP 2.676 - AN 533 = Totale 16.196 - alberghi,campeggi,agriturismi ecc MC 5.037 - FM 124 - AP 752 - AN 205 = Totale 4.388 TOTALE POPOLAZIONE ASSISTITA NELLA REGIONE n. 29.304 

28/12/2016 16:43
Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

Sisma, Realacci: "Ricostruire presto e bene"

"Nei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dal terremoto batte forte il cuore dell'Italia e il futuro di queste zone è il futuro dell'Italia. Occorre superare prima possibile la fase dell'emergenza e ricostruire presto e bene, nella legalità e nella trasparenza. Prioritario anche l'obiettivo di sostenere le attività economiche per ripartire con maggiore forza".Lo scrive Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sul suo profilo facebook. "Siamo pronti come Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici a continuare fare la nostra parte anche nel 2017, valutando le esigenze che si presenteranno. Ritengo molto importate concentrarsi sin d'ora non solo sulla ricostruzione ma anche sulla ripresa del tessuto produttivo. Credo che una delle priorità debba essere un massiccio investimento sulla banda larga. La ripartenza dell'economia nelle zone colpite dal sisma è un elemento fondamentale per il futuro delle comunità" (ANSA).

28/12/2016 13:04
Dal cuore di Elektro's oltre 2500 euro per la ricostruzione di Tolentino

Dal cuore di Elektro's oltre 2500 euro per la ricostruzione di Tolentino

Un'altra iniziativa di grande solidarietà a sostegno di chi è stato colpito dal terremoto arriva da un'azienda privata di Tolentino. La ditta ELEKTRO'S, infatti, commercio di elettrodomestici, ha donato la cifra di 2650,00 euro (duemilaseicentocinquanta) al Comune di Tolentino per sostenere le spese a fronte del sisma che ha colpito la città. Il negozio, oltre alla vendita in sede fissa effettuata nei locali di piazza Togliatti a Tolentino, ha un e-commerce www.elektros.it. L'e-commerce è presente da quasi 10 anni, specializzato principalmente nella vendita di macchine da caffè, macinacaffè, accessori, ricambi. ELEKTRO'S ha esportato in quasi 60 Paesi del mondo, destinazione finale solo ed esclusivamente clienti privati, clienti che apprezzano ogni giorno i prodotti, i servizi offerti, la disponibilità a rispondere alle email in Italiano, Francese e Inglese per qualsiasi chiarimento, consigli e quant'altro. "Dopo il 30 ottobre" racconta Gianni Bonfigli "decine e decine di email sono pervenute per conoscere la situazione della città di Tolentino, per sapere se avevamo subito danni, per avere notizie più dettagliate. É stato commovente tutto questo, persone che non ti conoscono e che ti hanno conosciuto solo per acquistare prodotti che si preoccupano, che ti sono vicine anche solo con il pensiero. Molti clienti hanno chiesto informazioni per inviare denaro al Comune di Tolentino. A fronte di questa generosità, d'impulso abbiamo deciso di destinare una parte dei proventi delle vendite dal 30 ottobre fino a Natale al Comune di Tolentino La dinamica è stata molto semplice e molto trasparente, in proporzione agli incassi abbiamo sottratto ai nostri guadagni una parte da girare successivamente come donazione in un'unica soluzione. Il black friday di fine novembre ha fatto impennare le vendite online e così anche le somme accantonate. La stessa dinamica è stata adottata anche per le vendite nel negozio di Piazza Togliatti.  É con orgoglio che una piccola realtà come la nostra possa partecipare in minima parte alla ricostruzione di questa città e donare la cifra di 2650,00 euro".

27/12/2016 16:24
Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Fino a Natale svolte quasi 45mila verifiche FAST sugli edifici privati

Sono 44.598 le verifiche effettuate su edifici privati dalle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto), attivata dopo il terremoto in centro Italia. In base ai dati aggiornati al 23 dicembre - rendo noto il Dipartimento di Protezione civile - i controlli sono stati 20.699 nelle Marche, 14.182 in Umbria, 8.273 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 20.030, mentre sono 13.290 gli esiti di "non utilizzabilità" per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un 1.252 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano "non utilizzabili" per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 10.026 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi. (Ansa)

25/12/2016 23:29
Il premier ungherese Orban finanzierà il restauro della chiesa dei Sacconi di Tolentino

Il premier ungherese Orban finanzierà il restauro della chiesa dei Sacconi di Tolentino

Tra gli edifici ecclesiastici danneggiati dal terremoto del 30 ottobre scorso vi è la Chiesa del SS. Cuore di Tolentino, sede della Venerabile Confraternita del S. Cuore di Gesù, di proprietà dei fratelli laici della Confraternita stessa. Vista la grave situazione dell’edificio sacro, il Priore Andrea Carradori ha scritto una lettera al Primo Ministro d’Ungheria Viktor Orbán chiedendo il suo „personale aiuto per la ricostruzione della chiesa”, considerato anche quanto egli stava facendo in Ungheria per la “salvaguardia delle radici cristiane”. L’Ambasciatore d’Ungheria presso la S. Sede, Eduard Habsburg-Lothringen ha voluto recarsi personalmente a Tolentino per conoscere la comunità colpita dal sisma. Accolto dal Priore Carradori, il 14 dicembre, l’Ambasciatore ha visitato la Città di Tolentino, facendo un sopralluogo anche nella Chiesa del S. Cuore di Gesù. Il Primo Ministro ungherese, ricevuta la lettera del Priore Andrea Carradori, ha voluto portare la sua richiesta davanti al Governo. L’esecutivo ungherese, nella sua seduta del 19 dicembre, ha deciso di mettere a disposizione una somma considerevole (480mila euro, ndr) per i lavori di restauro della Chiesa del S. Cuore di Gesù a Tolentino. Nella risposta autografa al Priore il Primo Ministro Orbán ha affermato di aver desiderato anche in questo modo esprimere la solidarietà degli ungheresi “verso i nostri fratelli cristiani italiani colpiti da calamità naturale”. Anche perché “solo ritrovando i valori cristiani, i quali rappresentano tuttora la più importante forza di comunione per una Città e per un Paese intero, si può giovare al futuro dell’Europa”. Così, alla Vigilia di Natale è pervenuta la notizia che il Governo Ungherese presieduto da Viktor Orbán nella seduta del 19 dicembre ha stanziato una considerevole somma per la messa in sicurezza e per il restauro della Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino danneggiata dal recente terremoto. Nel pomeriggio del Santo Natale (domenica 25 dicembre) alle ore 18,30 a Civitanova Alta nella chiesa della Madonna degli Angeli (o dei lumi) il Parroco don Andrea Leonesi celebrà la Santa Messa Cantata in rito antico ricordando tutti coloro che ci sono stati vicini con la preghiera e con la carità in questo momento di sofferenza.  

24/12/2016 21:29
Unipol per la Don Bosco di Tolentino, consegnato il materiale

Unipol per la Don Bosco di Tolentino, consegnato il materiale

Questa mattina, venerdì 23 dicembre, è avvenuta la consegna di una prima parte del materiale che la Unipol Banca ha avuto il piacere di donare alla Scuola Don Bosco di Tolentino.La consegna è avvenuta presso la scuola di Via Grandi: sono stati scaricati due bancali contenenti materiali di cancelleria e lavagne magnetiche con relativi accessori.Il prossimo 9 gennaio è prevista la consegna di ulteriore materiale: computer portatili, stampanti e carta in formato A/4 e A/3.Nel caso della Scuola Don Bosco, alle difficoltà enormi del terremoto che ha colpito in nostro territorio, si è aggiunto l’esecrabile episodio di un furto, subito proprio nei giorni della ripresa dell’attività didattica.A pagarne ingiustamente le spese sono stati soprattutto i bambini e questa è una delle ragioni per le quali Unipol Banca si è attivata per cercare di rimettere prima possibile la scuola in condizione di lavorare con i mezzi adeguati e di contribuire a rendere, per quanto possibile, più serene le prossime festività agli insegnanti della scuola, ai bambini e alle loro famiglie.La consegna è stata effettuata alla presenza del Direttore di Unipol Banca filiale di Tolentino Cristiano Schiavi.Appuntamento, quindi, alla ripresa delle lezioni, con una ulteriore importante attestazione di solidarietà con computer e stampanti che saranno particolarmente utili per tutte le attività educative di tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo Don Bosco.Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e tutta l’Amministrazione comunale ringraziano Unipol Banca per queste donazioni.

24/12/2016 11:51
Tolentino, arriva da Fano un gesto concreto per le scuole

Tolentino, arriva da Fano un gesto concreto per le scuole

Ancora momenti di festa e di allegria alla scuola Grandi grazie ad un significativo gesto di solidarietà del Comune di Fano.Infatti, una nutrita delegazione composta dall’Assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin, dalle insegnanti, dalle bambine e dai bambini della scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” di San Lazzaro insieme ai loro genitori ha raggiunto Tolentino e incontrato le scuole dell’infanzia “Bezzi” e “Grandi”, quest’ultima trasferita nella struttura della prima dopo il terremoto dello scorso ottobre. L’incontro ha rappresentato il momento più emozionante di un progetto di solidarietà ideato dalle insegnanti e dai genitori del “Quadrifoglio” e sviluppato insieme alle bambine e ai bambini per sostenere concretamente la ripresa, dopo i danni provocati dal sisma, delle attività educative nella città marchigiana. Infatti grazie al mercatino dei prodotti e degli elaborati realizzati dai più piccoli la scuola dell’infanzia “Quadrifoglio” ha potuto raccogliere e donare 700 euro alla scuola dell’infanzia “Grandi”.La delegazione è stata calorosamente accolta dal Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e dalle bambine e dai bambini tolentinati che hanno ringraziato con una recita natalizia la delegazione fanese. A loro volta i piccoli del “Quadrifoglio” hanno portato ai loro coetanei alcuni regali e un grande libro da loro realizzato che, raccontando le bellezze di Fano, ricostruisce il percorso ideale che ha portato le scuole dell’infanzia di Fano e Tolentino a incontrarsi in questo momento di difficoltà per molti aspetti drammatico.Una bella pagina di solidarietà scritta dalle bambine e dai bambini, un meraviglioso anticipo di Natale per chi ha ricevuto in dono l’abbraccio ideale delle città di Fano e Tolentino.

23/12/2016 17:55
Tolentino, sindaco ringrazia i clown volontari nei centri accoglienza

Tolentino, sindaco ringrazia i clown volontari nei centri accoglienza

Tra i tanti volontari che si prodigano ogni giorno nei centri di accoglienza vanno segnalati anche quelli del Team clowneria Dr.Clown Italia di Vicenza e provincia.Tutti loro hanno portato un importante sostegno “Allumiere” per la Civiltà del Sorriso.Con piccoli gesti e tanta solidarietà hanno regalato allegria e preziosi momenti di spensieratezza sia ai bambini che agli adulti.Per questo il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore ai Servizi Sociali Fausto Pezzanesi hanno voluto incontrare i volontari clown per testimoniare la stima e per porgere il ringraziamento da parte di tutta la Comunità tolentinate.

23/12/2016 17:20
"Caro Babbo Natale, non voglio più il regalo per me. Porta il Cas ai miei genitori"

"Caro Babbo Natale, non voglio più il regalo per me. Porta il Cas ai miei genitori"

Caro Babbo Natale, sono ancora io. Ti ricordi di me? Ti avevo scritto un po' di tempo fa per chiederti la stazione di polizia dei Lego per regalo. Te lo giuro: ho fatto ancora il buono e faccio sempre i compiti. Ma devo chiederti un favore grande: non voglio più la stazione di polizia dei Lego. Vorrei tanto un'altra cosa.Lo so che è tardissimo e so anche che forse ti arrabbierai... ma se hai un minuto da dedicarmi posso spiegarti tutto.Non sono un bambino capriccioso, ma invece del gioco che ti avevo chiesto vorrei tanto che tu potessi portare ai miei genitori il Cas (Contributo Autonoma Sistemazione, ndr). Non so cosa sia e spero tanto che non sia una parolaccia, ma te lo chiedo con tutto il cuore... porta il Cas ai miei genitori e lascia stare la stazione di polizia. Sai, dopo che ti avevo scritto la prima letterina, sono cambiate tante cose dentro casa mia. Anzi, dentro quest'altra casa dove mi hanno portato senza neanche chiedermi niente i miei genitori qualche giorno dopo che c'è stato il terremoto. Non stiamo male qui, veramente. Ma mi manca tanto casa mia... E come ti dicevo prima, dopo che siamo arrivati in questa nuova casa sono cambiate tante cose. Io sono piccolo, ma li sento i miei genitori parlare. E vedo anche che sono tanto tristi e preoccupati. Sento papà che dice sempre che ha dovuto spendere un sacco di soldi per venire ad abitare qui e che un po' ha dovuto anche farseli prestare da un amico, perchè la banca non glieli dava... Lui lavora tanto ma non ha uno stipendio fisso e anche quando è stato male non gli hanno riconosciuto neanche un centesimo perchè non ha, come la chiama lui, "la busta paga". E anche la mia mamma prima lavorava un po' di più, ma adesso, con i tempi che corrono la chiamano sempre meno e guadagna pochi soldini.L'altra sera li sentivo mentre parlavano fra di loro e dicevano sempre che aspettano questo Cas per poter respirare un po' di più. Erano sicuri che almeno per Natale qualcuno avrebbe portato loro questo Cas per trascorrere delle festività più tranquille e magari poter fare anche qualche pensiero. Dicevano anche che comunque a me non avrebbero fatto mancare niente, ma erano tanto tristi. Papà diceva anche che qualcuno gli aveva detto che non avrebbe dovuto pagare le bollette per qualche tempo e che invece la mattina stessa erano arrivate in banca e aveva dovuto pagarle... Loro hanno fatto tanti sacrifici per comprarsi la casa dove vivevamo, ma il terremoto ce l'ha rovinata e adesso per stare in quest'altra casa dobbiamo pagare: ti pare giusto Babbo Natale? Perchè non c'è nessuno che regala ai miei genitori il Cas? Ho capito che è una cosa che gli devono dare per forza ma che se non arriva fra poco non sapremo neanche come fare la spesa... Sono anche un po' arrabbiati perchè li ho sentiti che dicevano che a qualcuno qui intorno forse un altro Babbo Natale come te il Cas lo ha portato, ma a noi che siamo fuori casa da fine ottobre non lo porta mai nessuno... Ti prego Babbo Natale, ti prego con tutto il cuore: non mi importa più della stazione di polizia dei Lego, ma porta il Cas a papà e mamma perchè non posso più vederli così tristi. A me penserai l'anno prossimo. Grazie Babbo Natale, ti voglio tanto bene.P.S.: l'anno prossimo non sbagliare casa, mi raccomando! Spero tanto che saremo di nuovo a casetta nostra!

22/12/2016 20:42
Last Union, da Tolentino una collaborazione d'eccezione con James LaBrie

Last Union, da Tolentino una collaborazione d'eccezione con James LaBrie

Last Union è il nome della band hard rock che da Tolentino è riuscita a coronare un grande sogno. Nata nel 2007, la band si è formata grazie alla tenacia e alla determinazione della cantante Elisa Scarpeccio e del chitarrista Cristiano Tiberi, coppia anche nella vita che, dopo un inizio come cover band nel panorama hard rock metal, ha poi iniziato a scrivere pezzi propri. Ai due si sono aggiunti un bassista e un batterista d'eccezione: Mike LePond dei Symphony X e Uli Kush, ex-Helloween che, conquistati dalla musica di Cristiano ed Elisa, hanno deciso lanciarsi in questa avventura, chiudendo quella che è la formazione ufficiale dei Last Union. "La nostra passione - racconta Cristiano - ci ha portato a sognare in grande, per questo abbiamo, fin dagli esordi, cercato di contattare quelli che per noi erano gli artisti migliori in circolazione che, accettando di suonare con noi, ci hanno dato un enorme attestato di stima e ci hanno portato a pensare che la qualità paga. Il passo successivo è stato quello di aver contattato su Twitter James LaBrie, cantante dei Dream Theater, che per noi è da sempre stato un riferimento musicale, chiedendogli di poter fare qualcosa insieme. E' stato lui, successivamente, a scriverci un messaggio in cui ci chiedeva che cosa avevamo in mente: da qua è partita la collaborazione". I Last Union hanno così inciso un album "Most Beautiful Day" che contiene ben tre canzoni cantate da James. "Ci sono voluti quasi otto mesi - continua Cristiano - di scambi di demo perché James ha giustamente preteso da noi un livello qualitativo molto alto. I pezzi gli sono piaciuti da subito, ma il lavoro che abbiamo fatto per migliorare la qualità tecnica è stato enorme. Alla fine James ha accettato di collaborare e nel nostro album intitolato Most Beautiful Day, ci sono tre canzoni cantate da lui. Presiden Evil è il primo singolo dell'album che è già uscito ed è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale della band, mentre le altre due canzoni sono: A Place In Heaven e Taken dove James duetta con Elisa. Una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di vedere che James e i Dream Theater, in modo del tutto spontaneo e gratuito, hanno pubblicato un post su questa collaborazione sui loro profili social". Il disco dei Last Union uscirà a fine dicembre, accompagnato da un video della band girato al teatro di Caldarola: l'album sarà presto disponibile sia in formato digitale, su iTunes e Amazon, che su CD fisico direttamente dal sito della band. Inoltre la band sta organizzando un tour da fare in Nord Europa, ma maggiori informazioni si avranno dopo l'uscita dell'album.

22/12/2016 15:49
Copagri organizza il convegno "Terremoto non ci fai paura"

Copagri organizza il convegno "Terremoto non ci fai paura"

“Terremoto non ci fai paura!”. E’ questo il titolo del convegno che la Copagri, in collaborazione con l’Agenzia di sviluppo rurale e la Camera di Commercio di Macerata, ha organizzato per la giornata di oggi all’Hotel 77 di Tolentino.L’appuntamento servirà per fare il punto a quasi quattro mesi dalla prima forte scossa di terremoto che ha cambiato la vita ad una intera comunità. È un evento che vuole essere di vicinanza a tutte le persone, le aziende, agricole e non, colpite dal sisma. “Terremoto non ci fai paura!” è la risposta di un territorio che è ripartito e che vuole tornare ad essere protagonista. “L’appuntamento – afferma Andrea Passacantando, presidente Copagri Macerata – è stato fortemente voluto dalla Copagri per parlare di ricostruzione in un comune come quello di Tolentino al centro del cratere ed alla luce delle nuove disposizioni normative con esperti ed operatori.” Tante sono le personalità presenti agli appuntamenti del mattino e del pomeriggio, tra le quali anche il presidente di Copagri Marche, Giovanni Bernardini. Per il pomeriggio sono previsti, con inizio alle 15.30, tre seminari. Alle 13, infine, è in programma un aperitivo, nonché un brindisi augurale.Una giornata quindi ricca di molti appuntamenti in cui si confronteranno esperienze di rilancio del territorio nate in questi ultimi periodi. L’agricoltura è così protagonista della ricostruzione del tessuto socio–economico nei territori colpiti dal sisma. Per l’occasione Copagri, Regione Marche, Camera di commercio e Università, aziende si uniranno per un rilancio sempre più forte, segno che, realmente, il “Terremoto non ci fa più paura.”

22/12/2016 13:15
Per il CentroArancia di Tolentino seimila euro dai VVF di Varese

Per il CentroArancia di Tolentino seimila euro dai VVF di Varese

Ancora un gesto di straordinaria solidarietà rivolto ai ragazzi e alle ragazze del CentroArancia di Tolentino. Questa volta a dimostrare tutta la loro vicinanza sono stati i Vigili del Fuoco di Varese, l’Associazione NoidelTosi e l’istituto tecnico economico Enrico Tosi sempre di Varese.Consegnati nelle mani del Sindaco Giuseppe Pezzanesi, della Presidente dell’Associazione Volontari senza Confini Rosanna Baccifava e del Coordinatore d’Ambito XVI Valerio Valeriani un assegno di 6 mila euro che saranno utilizzati per incrementare le tante attività del CentroArancia.Inoltre a tutti i ragazzi e le ragazze sono stati consegnati uno zainetto a testa contenente, tra l’altro, coperte e dolci.Sono stati donati molti giochi che in questi giorni saranno distribuiti ai bambini degli asili nido, del centro per l’infanzia e alle scuole materne.Il Sindaco ha ringraziato personalmente per questo ulteriore gesto di solidarietà, sia i rappresentanti dei Vigili del Fuoco di Varese che la presidente dell’Associazione NoidelTosi Giovanna Colombo e il dirigente scolastico dell’Ite Enrico Tosi, Nadia Cattaneo.

21/12/2016 18:56
I vertici delle associazioni di Psicogeriatria italiana in visita nelle zone colpite dal sisma - VIDEO

I vertici delle associazioni di Psicogeriatria italiana in visita nelle zone colpite dal sisma - VIDEO

I vertici delle principali associazioni italiane di Psicogeriatria nelle zone colpite dal sisma. Sarà stilato un protocollo che farà scuola per il trattamento degli anziani più fragili.“Situazioni di criticità e precarietà ve ne sono, e non potrebbe essere altrimenti dopo un sisma di questa portata, ma noi ripartiamo da qui, perché gli anziani affetti da Alzheimer sono i soggetti più deboli da tutelare” a parlare è Manuela Belardinelli, la Presidente Alzheimer Uniti Italia che oggi ha accompagnato i vertici delle due principali Associazioni italiane che si occupano di psicogeriatria nei centri colpiti dal sisma, con l’obiettivo di fare un quadro della situazione in cui versano gli anziani affetti da Alzheimer.Da Camerino a Tolentino passando per Matelica, Muccia e Pievetorina perché “in queste zone nell’immediato futuro – ha detto Marco Trabucchi, il Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria – sarà necessario mettere in campo soluzioni innovative, a partire da oggi noi cercheremo di stilare una linea guida dettagliata per tutte le amministrazioni locali che dovranno prendersi cura degli anziani fragili”.L’interesse della comunità scientifica per quest’area, prende le mosse dalla situazione di oggettiva difficoltà in cui versano ancora tantissimi anziani che vivono all’interno delle tensostrutture e nei centri di accoglienza. “Ci sarà una prima fase di osservazione e valutazione – fa sapere Nicola Ferrara, il Presidente Società Italiana di Gerontologia e Geriatria  –  quindi elaboreremo un protocollo che sarà utile per il futuro degli anziani che vivono in quest’area, ma non solo, perché l’esperienza che matureremo qui farà scuola”.https://www.youtube.com/watch?v=03vti8SMyC0 

20/12/2016 16:30
Post sisma, dalle abitazioni alle attività produttive: un’ordinanza per riavviare il sistema economico

Post sisma, dalle abitazioni alle attività produttive: un’ordinanza per riavviare il sistema economico

L’ordinanza n. 9 del 14 dicembre 2016 del Commissario per la ricostruzione interviene dopo che la n. 7 e la n. 6 hanno disciplinato il finanziamento della ricostruzione degli edifici e traccia il quadro sulla “Delocalizzazione immediata e temporanea delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016”. Il provvedimento trae origine dalla “ necessità di impartire ulteriori disposizioni per determinare un quadro generale e complessivo delle misure volte all’immediato avvio degli interventi di delocalizzazione temporanea delle attività produttive, industriali e artigianali aventi sede nei territori colpiti dagli eventi sismici e che erano ubicate in edifici risultati distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi medesimi, con danni non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale” e “dalla constatazione che analoga necessità si pone per gli edifici di proprietà o in disponibilità dei comuni interessati, adibiti a magazzini, depositi od officine a servizio di attività economiche dei comuni medesimi, i quali del pari siano stati distrutti o abbiano riportato gravi danni, non riparabili mediante interventi immediati di rafforzamento locale”. Ciò premesso, l’articolo 1 dell’ordinanza delinea innanzitutto l’ “Ambito di applicazione” della disciplina alle “imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche con sede operativa nei comuni di cui all’articolo 1 del citato decreto legge n. 189 del 2016, nonché nei comuni di cui all’elenco aggiuntivo approvato con l’ordinanza del Commissario straordinario n. 3 del 15 novembre 2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2016, emessa ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge n. 205 del 2016, nonché attività economiche comunali ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravissimi, non riparabili con interventi di rafforzamento locale”. La delocalizzazione riguarda le attività economiche in essere alla data degli eventi sismici suindicati ubicate in edifici che risultano oggetto di ordinanza di sgombero totale a seguito di verifica di agibilità tramite schede AeDES o GL-AeDES. E  lo spostamento è possibile: a) in altro edificio agibile sito nello stesso comune; b) all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti; c) all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 ; d) all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario. L’ordinanza chiarisce che la misura della delocalizzazione è soltanto temporanea e che “gli impianti e le strutture temporanee delocalizzati a norma della presente ordinanza sono finalizzati esclusivamente ad assicurare l’immediata ripresa delle attività economiche e la continuità produttiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto”. Quanto alle modalità operative: La delocalizzazione in altro edificio agibile sito nello stesso comune (lett. a) è attuata tramite l’affitto di altro edificio esistente agibile, non abusivo, equivalente per caratteristiche tipologiche e dimensionali a quello preesistente, ubicato nello stesso comune in area ritenuta idonea ad ospitare l’attività produttiva come attestato con perizia asseverata dal tecnico incaricato. Agli effetti della presente ordinanza, sono considerati equivalenti gli edifici aventi eguale dimensione per pianta ed altezza, con margine di tolleranza del 20%; all’interno del lotto di pertinenza dell’insediamento danneggiato o nelle aree immediatamente adiacenti (lett. b) avviene tramite la realizzazione, direttamente ad opera del titolare dell’attività economica interessata ed anche in deroga alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali, di una struttura provvisoria realizzata all’interno del lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti all’insediamento danneggiato, della quale sia dimostrata la disponibilità con apposita perizia asseverata. In caso di documentata impossibilità di delocalizzazione sul lotto di pertinenza o in area immediatamente adiacente determinata dalla presenza di strade o corsi d’acqua, la delocalizzazione può essere autorizzata, acquisito il parere favorevole del comune, su altra area in disponibilità del richiedente purché sita a una distanza non superiore a ml 100 dall’edificio o insediamento distrutto o danneggiato; Per questi due tipi di delocalizzazione (1 e 2) , i soggetti legittimati possono provvedere alla stipula dei contratti di locazione, al relativo trasloco e/o alla fornitura ed installazione delle strutture provvisorie, previa autorizzazione e  percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. all’interno di una struttura unitaria all’uopo predisposta in attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408 del 15 novembre 2016 (lett. c) è attuata come stabilito dall’articolo 3 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile n. 408/2016; Per tale delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere al trasloco presso la struttura predisposta dalla Regione, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. all’interno di un’area pubblica attrezzata dal Presidente della Regione interessata, in qualità di Vice Commissario (lett. d) è attuata tramite la predisposizione a cura della Regione di un’area pubblica attrezzata, all’interno della quale i singoli operatori aventi diritto possono realizzare una struttura temporanea. Per questa forma di delocalizzazione temporanea i soggetti legittimati possono provvedere alla realizzazione a proprie spese della struttura provvisoria ed al relativo trasloco, previa autorizzazione e percependo il successivo rimborso ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 205 del 2016 secondo le modalità e le procedure stabilite dai successivi articoli 8 e 9. In casi eccezionali la delocalizzazione può essere autorizzata su area sita in territorio di comune confinante, sentito il parere anche di quest’ultimo. Questo però soltanto laddove il richiedente documenti che la delocalizzazione della propria attività nell’ambito del medesimo comune è eccessivamente onerosa, in modo da rendere l’intervento oggettivamente antieconomico rispetto alle esigenze di continuità e salvaguardia dell’attività, I soggetti legittimati (art. 3)  agli interventi di delocalizzazione sono: soggetti privati, persone fisiche o giuridiche, che risultino titolari di imprese industriali, artigianali o commerciali, di servizi, turistiche ed agrituristiche in essere alla data degli eventi sismici di cui all’articolo 1, i quali avessero sede a tale data in edifici, detenuti a qualsiasi titolo, che siano risultati danneggiati o distrutti; i comuni in relazione a edifici in loro proprietà o disponibilità, adibiti a depositi, magazzini od officine a servizio di attività economiche gestite dall’amministrazione comunale, che si trovino nelle condizioni di cui al precedente comma 1, in modo da rendere necessario il trasferimento di macchinari e attrezzature in essi contenuti in altro immobile sito nello stesso comune. I titolari di attività economiche site all’interno di edifici ubicati in aree classificate come “zone rosse” dall’autorità di protezione civile e interdette all’accesso, per i quali pertanto non si è proceduto a classificazione AeDES. soggetti legittimati che abbiano proceduto a delocalizzazione di attività economiche prima dell’entrata in vigore della presente ordinanza. Gli edifici presi in locazione dai comuni potranno essere impiegati anche per il deposito temporaneo di mobili e suppellettili di soggetti privati sgomberati dalle proprie abitazioni, secondo le modalità e procedure che saranno stabilite con successiva ordinanza del Commissario straordinario. Quanto alla procedura per l’autorizzazione di delocalizzazione (art. 5) la richiesta è presentata all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro quindici giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. La richiesta può essere presentata a condizione che sia stata emessa ordinanza di inagibilità totale, a seguito di verifica con scheda AeDES, integrata da apposita perizia giurata. Fino all’istituzione dei predetti Uffici speciali, le comunicazioni sono depositate presso gli uffici regionali provvisoriamente individuati dai Presidenti delle Regioni, in qualità di Vice Commissari. La domanda è presentata dai soggetti legittimati ai Presidenti delle Regioni  nel termine di trenta giorni decorrenti o dalla stipula del contratto di locazione o nelle altre ipotesi, dalla conclusione degli interventi di delocalizzazione. Alla domanda devono essere allegati l’elenco delle attività svolte con il computo delle eventuali lavorazioni resesi necessarie per la funzionalità del nuovo edificio e delle spese effettivamente sostenute, nonché le fatture, anche non quietanzate, degli acquisti o noleggi di attrezzature nonché dei lavori, delle forniture e delle spese tecniche. L’Ufficio che riceve la comunicazione a norma del comma 1 ne informa il Comune territorialmente competente. L’autorizzazione è rilasciata previa sommaria istruttoria dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, sentito il comune, in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento di delocalizzazione ovvero all’autorizzabilità della deroga eventualmente richiesta agli strumenti urbanistici richiesti, nonché all’autorizzabilità dell’intervento richiesto sotto il profilo ambientale e sanitario. Ottenuta l’autorizzazione si può provvedere immediatamente a svolgere gli adempimenti necessari per la locazione del nuovo edificio e l’acquisto o il noleggio dei macchinari e delle attrezzature indispensabili per la ripresa dell’attività produttiva, secondo le prescrizioni indicate nel medesimo provvedimento autorizzativo. In termini economici,  il rimborso mensile massimo ammissibile per la delocalizzazione, per la durata della locazione fino al ripristino o ricostruzione dell’edificio preesistente, è pari al canone medio di locazione determinato nella perizia asseverata, tenendo conto delle valutazioni di mercato. Per gli interventi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, commi 2 e 4: il rimborso massimo ammissibile per la realizzazione della struttura temporanea sul lotto di pertinenza o nelle aree immediatamente adiacenti ovvero nelle aree attrezzate poste a disposizione dalla Regione è pari al minor importo tra il costo dell’intervento quale ricavabile dal computo metrico estimativo di cui all’articolo 5, comma 4, lettera b), ed il costo convenzionale determinato in misura di euro 280/mq. per una superficie equivalente a quella dell’edificio gravemente danneggiato o distrutto, come indicata nella perizia asseverata. L’ordinanza pone dei limiti al rimborso, prevedendo che “In tutti i casi di delocalizzazione di cui all’articolo 2, inoltre: a) per gli interventi su macchinari, attrezzature ed impianti, volti a ripristinare la piena funzionalità dell’impresa, il rimborso è pari all’80% del costo indicato nella perizia asseverata; b) per il ripristino delle scorte il rimborso è pari al 60% del valore di quelle distrutte o danneggiate, come attestato nella perizia asseverata. In tutte le ipotesi di delocalizzazione, le spese sostenute per il trasloco di macchinari e attrezzature sono rimborsate nel limite dell’80% dei costi documentati. Le spese tecniche documentate sono in ogni caso rimborsate nel limite del 5% del costo delle opere eseguite. Il rimborso è in ogni caso determinato al netto dell’eventuale indennizzo assicurativo già percepito dal richiedente o in corso di determinazione”. Il rimborso viene successivamente  erogato, previa verifica dell’esecuzione degli interventi e della documentazione presentata in conformità all’autorizzazione regionale mediante accredito sul conto corrente indicato nella domanda.

19/12/2016 16:54
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