Un pastrocchio nello stile della peggior prima repubblica. Un tira e molla fatto di accuse reciproche, di richieste di cariche istituzionali, di rapporti tesi fra quelli che dovrebbero essere gli alleati della stessa coalizione. A Tolentino la nomina del nuovo presidente del consiglio comunale prevista (forse a questo punto) per giovedì pomeriggio in consiglio comunale, ha riaperto vecchie ferite mai totalmente rimarginate. E fa perdere un altro pezzo alla maggioranza ormai risicatissima che sostiene la giunta Pezzanesi. Andiamo per ordine.Gennaio 2014: “Avevamo chiesto al sindaco Pezzanesi un posto in giunta, certi di essere ascoltati, ma abbiamo ricevuto una delega senza competenze decisionali. In pratica un’attività collaborativa, da noi svolta sin da prima e, sinceramente, penso che avremmo potuto avere qualcosa di più consistente”: era questo il commento a caldo del capogruppo consiliare di Forza Italia Carmelo Ceselli, nella nota inviata alla stampa, dopo il conferimento della delega “Ambiente e Decoro Urbano” al collega Antonio Trombetta, segretario del club Forza Silvio. Un mese prima i due, alla presentazione ufficiale del partito, avevano lanciato una richiesta specifica al sindaco: un rappresentante in giunta. In seguito al passaggio del primo cittadino e degli assessori al Bilancio e al Commercio Silvia Luconi e Orietta Leonori dall’ex Pdl al Nuovo centrodestra (oltre al consigliere con delega alla Cultura, capogruppo del Ncd, Alessandro Massi e ai consiglieri Giuliana Salvucci e Joseph Fogante), desideravano un incarico per dar voce anche a Forza Italia. “Ma questa delega mi sembra un po’ un contentino – spiega Ceselli – e non vogliamo fare da stampella a nessuno!". Poi, i rapporti fra Forza Italia e Trombetta si sono incrinati e quest'ultimo è approdato nel Gruppo Misto, pur rimanendo fedele alla maggioranza. In consiglio comunale, quindi, rimaneva il solo Ceselli in rappresentanza di Forza Italia.Il 4 marzo scorso, in pompa magna, dopo una lunga serie di trattative, il sindaco assegnava al consigliere di Forza Italia Carmelo Ceselli le deleghe al Commercio e Attività produttive: un "premio" agli azzurri che avevano sempre sostenuto la maggioranza, ma che non erano mai stati rappresentati in Giunta. Per non minare gli equilibri, però, nessun rimpasto ma semplicemente la scelta di assegnare le deleghe al consigliere comunale.Dopo poco più di quattro mesi da quella che sembrava la "soluzione finale" per poter arrivare a fine mandato (la scadenza naturale è la primavera del 2017) senza ulteriori scossoni, oggi arrivano le dichiarazioni di Ceselli (rilasciate a un solo organo di stampa, curioso, ndr) che afferma di voler riconsegnare le deleghe e che non voterà il presidente del consiglio comunale designato, Francesco Colosi (FdI) perchè "non adeguato e maturo per questo incarico". A monte di questa frattura fra Forza Italia e la maggioranza, c'è l'assessorato alla Sicurezza, da inizio mandato in mano a Giovanni Gabrielli della Lega Nord. Ceselli afferma che l'assessorato alla Sicurezza gli era stato garantito dal sindaco il quale poi invece si sarebbe "rimangiato la parola". Fra i due l'altra sera ci sarebbe stato un confronto molto duro, con Ceselli che se n'è andato sbattendo la porta.E i numeri a sostegno della maggioranza diventano sempre più risicati, dopo che anche l'ex presidente del consiglio comunale Mauro Sclavi aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico approdando nel Gruppo Misto. Un rapido calcolo dice che probabilmente Colosi sarà eletto presidente del consiglio alla terza votazione, quando sarà sufficiente la maggioranza semplice e non più quella qualificata, con nove voti contro gli otto della minoranza che appare intenzionata a votare compatta il consigliere del Pd Jacqueline Cesaretti. Mancano circa dieci mesi per la fine di questo mandato. E se queste sono le premesse, per quello che resta della maggioranza che sostiene Pezzanesi, non saranno giorni facili.
Da Gian Mario Mercorelli, capogruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle di Tolentino, riceviamoLa questione parcheggi continua il suo tragicomico iter fatto di proclami, modifiche, ripensamenti, rinvii da parte dell’Amministrazione. La scadenza dei termini di presentazione delle offerte per il bando è stata, infatti, di nuovo prorogata: stavolta al 20 luglio. Al fine di chiarire alcuni aspetti, il Movimento 5 Stelle Tolentino ha chiesto e ottenuto che in occasione del prossimo Consiglio Comunale fossero convocati i vertici di A.S.S.M. Spa per esporre in maniera dettagliata ed esaustiva le motivazioni giuridiche, tecniche, economiche e gli eventuali piani industriali predisposti che hanno portato la municipalizzata a rinunciare alla gestione dei parcheggi nella forma prevista dal bando per il nuovo affidamento. Nel corso dello stesso Consiglio Comunale, chiederemo conto all’Amministrazione anche che fine abbiano fatto i famosi lavori al Lago delle Grazie che, nell’aprile 2015, il Sindaco Pezzanesi definiva “necessari ed urgenti” annunciandone in pompa magna l’inizio entro i primi giorni dell’agosto 2015.
Una prima sperimentazione per l'assistenza e la gestione delle cure intermedie nel sistema delle residenzialità da parte dei medici di medicina generale all'interno dei 13 ospedali di comunità delle Marche. La prevede un protocollo d'intesa firmato da Regione e sigle sindacali regionali dei medici, Fimmg, Smi, Intesa sindacale, Snami, che stabilisce la modalità di presenza dei medici di assistenza primaria, su base volontaria, 4 ore al giorno, di cui 2 la mattina, e 8 ore di disponibilità telefonica nelle strutture di Cagli, Sassocorvaro, Fossombrone, Sassoferrato, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Montegiorgio, Matelica, Treia, Tolentino, Cingoli, Sant'Elpidio a Mare. L'intesa conferma la continuità assistenziale medica per i festivi, prefestivi e notte. Nella prima fase, l'accordo interessa 10 posti letto per ogni struttura, per un totale di 130 posti su base regionale. L'investimento da parte della Regione è di circa un milione di euro. L'accordo è il primo del genere in Italia, ha ricordato Ceriscioli. (Ansa)
La fusione tra i settori giovanile dell'U.S. Tolentino 1919 e della Juventus Club nasce dall'esigenza di unificare sotto una unica organizzazione due storici poli calcistici giovanili tolentinati. Questo processo di fusione, in base al quale l'unico settore giovanile verrà a trovarsi sotto l'egida dell'U.S. Tolentino 1919, riguarda i giovani sino alla categoria allievi. La Juventus Club, difatti, manterrà la propria prima squadra (quest'anno in terza categoria) e la squadra giovanile categoria juniores. La fusione consentirà di migliorare la situazione per tutti i ragazzi tesserati. Aumenteranno gli spazi a disposizione con l'utilizzo a tempo pieno del campo sportivo "Ciarapica" e la formazione sarà assicurata da tecnici di provata esperienza tecnica. Anche dal punto di vista dei dirigenti che seguiranno le vicende di tutte le squadre che si andranno a formare si sarà ancor più attenzione nei confronti di ogni iscritto. Creando l'unico polo calcistico tolentinate, aumenterà ancor di più la valenza tecnica del settore giovanile cremisi, oramai inconfutabilmente punto di riferimento a livello regionale e non solo. ll tutto, però senza trascurare in alcun modo la valenza sociale ed educativa del nostro progetto che è aperto a tutti i giovani di Tolentino e del territorio. E' per tale motivo che l'obiettivo della selezione non sarà perseguito poiché pur cercando di insegnare a giocare a calcio, in primo luogo vogliamo consentire ai ragazzi il sacrosanto diritto di giocare, divertirsi e crescere tenendo, come sempre, in considerazione anche l'aspetto economico che è notoriamente meno gravoso rispetto ad altre discipline.
L’Associazione Sportiva Tennis Tolentino ha recentemente celebrato con una grande festa cinquant’anni di attività di promozione allo sport e di agonismo.Nel corso dell’incontro il Consigliere delegato allo Sport Francesco Pio Colosi ha portato il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione comunale e ha donato una targa ricordo che celebra proprio di 50 anni di storia del tennis a Tolentino.Inoltre, la convenzione stipulata con l'associazione Tennis Team Tolentino per la gestione dei campi da tennis di via Santini era stata prorogata lo scorso anno fino a giugno 2016 così da avere il tempo tecnico necessario per addivenire ad una decisione riguardo alla sistemazione della struttura sportiva in ragione del fatto che essa necessita di rilevanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di difficile realizzazione data l'attuale congiuntura, al punto che potrebbe essere trovata una soluzione alternativa e definitiva per la sua collocazione.A tutt'oggi non si sono verificate le condizioni per una decisione definitiva, ciò che rende necessario, al fine di garantire comunque la prosecuzione delle attività e la fruizione da parte degli utenti, dar corso ad una proroga di carattere tecnico dell'attuale gestione per la durata di due anni fino al 30 giugno 2018, alle stesse condizioni, modalità e termini di cui alla richiamata convenzione.Inoltre l'ADS Tennis ha manifestato la necessità di effettuare entro il prossimo settembre la sostituzione di uno dei palloni pressostatici, non più utilizzabile, con un investimento quantificato in € 35.000,00. L'ASD Tennis si rende disponibile ad effettuare l'investimento con proprie risorse con l'accordo che, nel caso in cui, alla scadenza dell'attuale rinnovo, la gestione passasse ad un altro soggetto, quest'ultimo o il Comune si impegni a rifonderne il costo in ragione del 10% dell'onere totale sostenuto per ogni anno successivo alla gestione dell'ASD Tennis, fino al decimo anno. Ciò in relazione ad una durata presunta di dieci anni del pallone pressostatico.Pertanto il Sindaco e la Giunta hanno prorogato la convenzione fino al 30.06.2018, tempo tecnico necessario per addivenire ad una decisione riguardo alla sistemazione della struttura sportiva con un corrispettivo annuo fissato in € 9.000,00 + Iva annui pari a € 10.980,00. Infine come richiesto a seguito della necessità di effettuare entro il prossimo settembre la sostituzione di uno dei palloni pressostatici, non più utilizzabile, di accettare l'accordo secondo il quale l'ASD Tennis effettuerà l'investimento con proprie risorse e, nel caso in cui, alla scadenza dell'attuale rinnovo, la gestione passasse ad un altro soggetto, quest'ultimo o il Comune si impegna a rifonderne il costo in ragione del 10% dell'onere totale sostenuto per ogni anno successivo alla gestione dell'ASD Tennis, fino al decimo anno, in relazione ad una durata presunta di dieci anni del pallone pressostatico.(Comunicato stampa del Comune di Tolentino)
Dal Partito Democratico di Tolentino riceviamoLa Riforma costituzionale è uno tra i temi più caldi dell’attualità. Tutti ne parlano ma non sono pochi, purtroppo, quelli che lo fanno senza entrare nel merito delle questioni e con atteggiamento di rifiuto a prescindere, spesso ispirati da cattivi maestri in malafede.Va da sé che per il Partito Democratico questa sia una buona riforma e dunque esso punta con determinazione alla vittoria del SI’ al referendum costituzionale di ottobre. Ma proprio perché convinto delle sue ragioni, non con degli slogan il PD è sicuro di convincere i cittadini a votare a favore dell’abolizione del bicameralismo perfetto e delle altre modifiche della Costituzione, bensì riforma alla mano, spiegando in che cosa essa davvero consiste e in che modo potrà aiutare il futuro del Paese .E’ in quest’ottica che per oggi, mercoledì 6 luglio, alle ore 21,00 presso la Biblioteca Filelfica il Circolo di Tolentino del Partito Democratico ha organizzato un incontro/dibattito con il prof. Giulio M. Salerno, ordinario di istituzioni di diritto pubblico e direttore del Dipartimento di economia dell’Università di Macerata.Lo scopo di tale incontro non è infatti propagandistico, ma tutt’al contrario, quello di “conoscere per decidere”, o, per usare le parole di un manifesto sul tema di cui lo stesso Prof. Salerno è firmatario insieme a tanti altri insigni giuristi, “fornire agli elettori strumenti per orientare in modo informato, personale e responsabile le proprie decisioni sul referendum, al riparo dallo scontro politico contingente”.
L'U.S. Tolentino 1919 comunica l'ufficializzazione della cessione, a titolo definitivo, del centrocampista cremisi Giorgio Pagliari al club di serie A Atalanta Bergamasca Calcio.Nato il 24 giugno 1999, Pagliari ha esordito a soli sedici anni nella prima squadra del Tolentino collezionando ben 33 presenze nel campionato di Eccellenza.Lanciato nella stagione 2014/2015 da mister Aldo Clementi ha disputato 5 gare per, poi, essere costantemente utilizzato da mister Possanzini nella stagione appena conclusasi (28 gettoni).Dopo moltissimi anni un giocatore cresciuto nel vivaio del Tolentino viene acquistato da un club di serie A, oltretutto molto attento a monitorare giovani dal futuro promettente su tutto il territorio nazionale.E' per tale motivo che la conclusione di questa trattativa riempie di orgoglio tutti coloro che, in questi anni, si sono prodigati per dare continuo impulso al settore giovanile cremisi, per il quale, a riprova della bontà del lavoro svolto, la nostra società ha ottenuto dalla FIGC il riconoscimento di scuola calcio di Elite.
Continua l’impegno della Questura per debellare gli episodi di microcriminalità: negli ultimi mesi è stato rafforzato il controllo del territorio, grazie a più uomini e mezzi messi in campo, e i risultati sono tangibili.Ieri pomeriggio, è arrivata al 113 la telefonata di una 22enne italiana che, allarmata, chiedeva aiuto per un tentativo di scippo appena subito in via De Amicis. Nonostante la concitazione, la giovane donna, tranquillizzata dall’operatore della sala radio della Questura, ha fornito una descrizione dettagliata del malintenzionato, che pochi minuti dopo è stato intercettato dalla volante in Piazza XXV Aprile: si tratta di un cittadino nigeriano 33enne, residente a Tolentino, con precedenti di polizia, che è stato denunciato a piede libero. Nei suoi confronti verrà successivamente adottato anche un foglio di via obbligatorio dal comune di Macerata.L’esatta dinamica dei fatti è stata ben presto ricostruita dai poliziotti diretti dal Commissario Capo Dott. Sandro Tommasi: il malintenzionato si è inizialmente avvicinato alla parte offesa chiedendole 50 centesimi. A fronte del suo rifiuto, il nigeriano ha concentrato le sue attenzioni sulle due borse che la 22enne reggeva, iniziando a frugare al loro interno e, subito dopo, cercando di tirarne una a sé. Non riuscendovi però, evidentemente grazie alla presa ben salda della sua vittima, non demordeva. Insisteva nell’importunarla, proponendole prima dell’hashish e poi, dopo il netto rifiuto dell’italiana, apostrofandola come una poco di buono. Solo a quel punto il 33enne africano ha desistito e si è allontanato.Purtroppo l’africano in questione non è risultato nuovo ad episodi del genere: già nel gennaio 2015 era stato segnalato all’autorità giudiziaria per aver sottratto il telefono cellulare ad un’anziana a cui in precedenza aveva chiesto l’elemosina.
Ancora abbandoni dei rifiuti a Tolentino.Questa volta, il “solito furbo” ha pensato bene di abbandonare divani vecchi e batterie usate in una zona tra contrada Santa Lucia e la strada per San Giuseppe. Il Cosmari e la Polizia locale sono prontamente intervenuti per rimuovere i rifiuti e per avviare le indagini per risalire ai responsabili di questo rispetto della natura e dell’ambiente.
Il settempedano Fabio Nardi, dottore commercialista, è il nuovo presidente del Rotary di Tolentino. Ed è già al lavoro insieme al direttivo per avviare i primi service dell’annata rotariana appena iniziata che si concluderà il prossimo 30 giugno. Gli obiettivi principali del club – dice Nardi – è sostenere lo spirito di amicizia tra soci e mettersi a disposizione del territorio attraverso il proprio impegno e progettualità.Il passaggio del “martelletto” si è tenuto l’altra sera nel cortile adiacente a piazza della Repubblica di Treia. Prima della cerimonia il presidente uscente, Roberto Ballini, ha consegnato il riconoscimento “Paul Harris”, il più ambito nell’ambito del Rotary, ai soci Benedetto Ranieri, Aurelio Zangheri, Mario Marinelli e Renzo Serrani. “Paul Harris” anche per Carla Passacantando da parte del governatore del Distretto 2090 Sergio Basti per l’attività svolta nel campo della comunicazione distrettuale in veste di addetto stampa. Il socio Alberto Caprioli, inoltre, quest’anno è l’assistente al governatore Paolo Raschiatore. Nel corso della serata, inoltre, sono stati resi noti i risultati del Tirotary proposto nei giorni scorsi alla scuola media di San Ginesio e di Sant’Angelo in Pontano L’ultimo screening alla tiroide del club tolentinate ha così interessato gli studenti dell’Istituto comprensivo “Vincenzo Tortoreto” di San Ginesio che comprende anche la scuola media di Sant’Angelo in Pontano ed ha coinvolto 109 ragazzi, 80 nella prima e 29 nella seconda.I medici rotariani gratuitamente hanno visitato gli studenti in modo da monitorare la funzionalità della tiroide in tale fascia di età durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici e preventivamente valutarli. Con il progetto si è data la possibilità, per alcuni giorni durante le ore di lezione, ai ragazzi interessati di sottoporsi ad una anamnesi, una visita ed una ecografia della tiroide, avvalendosi della preziosa collaborazione di un’equipe diretta dal medico rotariano Stefano Gobbi e composta dai sanitari Annibale Francioni e Maurizio Lucarelli, nonché della partecipazione dei volontari della Croce Rossa Italiana. Ad ogni studente è stata consegnata, una volta esaminati i dati, una cartella con il proprio risultato con le eventuali indicazioni da seguire. E due sono i noduli rilevati tra i 109 ragazzi visitati, il 2% del totale degli studenti sottoposti allo screening.Le tiroiditi, tiroidi con aspetto disomogeneo, sono risultate pari al 15%. Dal 2009 fino ad oggi sono stati visitati 2.263 ragazzi di cui 500 frequentanti le scuole superiori, dai 14 ai 19 anni, mentre il resto 1763 le medie. Il progetto Tirotary, che è già stato attivato dai club di Osimo, Porto San Giorgio e Loreto, nei prossimi anni grazie al contributo di Maurizio Gasperi, titolare della cattedrale di endocrinologia all’università di Campobasso e di Augusto Taccaliti, dirigente universitario di endocrinologia nell’Azienda ospedaliera universitaria ospedale riuniti di Ancona, si cercherà di renderlo distrettuale.Attestati di riconoscimento, infine, sono stati consegnati ai rotariani componenti il direttivo. C’è stato poi l’ingresso di un nuovo socio, del medico Sandro Scalini di San Severino Marche.
A Tolentino tutti gli impianti sportivi di proprietà comunale sono stati provvisti di defibrillatori.Con la deliberazione di Giunta Comunale “Azioni di sicurezza nella pratica sportiva: dotazione defibrillatori presso impianti sportivi comunali” l'Amministrazione di Tolentino, dando seguito al Decreto del Ministero della Salute per la “Disciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita” che dispone linee guida per la dotazione e l'impiego di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) e di eventuali altri dispositivi salvavita, stabiliva di destinare e collocare, dopo quelli destinati al Palasport “G. Chierici” e alla Piscina comunale “G. Caporicci”, tre dispositivi salvavita del tipo Schiller Fred Easy 2G nei seguenti impianti sportivi di proprietà comunale: Palestra della Vittoria; Campo Sportivo Ciarapica; Palestra annessa all'Istituto Comprensivo Lucatelli in uso alle associazioni sportive in orario extrascolastico.Con il medesimo atto l'Amministrazione disponeva inoltre di provvedere direttamente all'organizzazione di specifici corsi BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation) per l’addestramento del personale addetto, garantendo l'accesso gratuito ad essi ad almeno due rappresentanti dell'Istituto Comprensivo 'Lucatelli' e 'Don Bosco' e delle associazioni sportive che gestiscono gli impianti comunali dotati di defibrillatore (Palazzetto dello Sport “Cherici”, Piscina Comunale “G. Caporicci”, Palestra della Vittoria, Campo Sportivo “Ciarapica”, Palestra annessa all'Istituto Comprensivo “Lucatelli”) nonché di tutte le altre associazioni che in quegli impianti svolgono la loro attività. I corsi si sono effettivamente svolti in collaborazione con Asur Marche Area Vasta 3 – Centrale Operativa 118.Successivamente per completare la dotazione dei dispositivi negli impianti sportivi di proprietà comunale con l'acquisto di ulteriori tre defibrillatori da destinare ai Campi da tennis, al campo di Calcio a 5 di Viale Benadduci e al Bocciodromo, il Comune ha partecipato al Bando regionale per Contributi per l'acquisto di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) Attrezzature per lo sport. Grazie dunque al co-finanziamento regionale si è potuto procedere all'acquisto di ulteriori dispositivi salvavita poi effettivamente destinati ai Campi da Tennis di Via Santini, al Bocciodromo Comunale, e alla Palestra annessa all'Istituto Comprensivo 'Don Bosco' in uso alle associazioni sportive in orario extrascolastico, anziché al Campo di Calcio a 5 di Viale Benadduci, in quanto, nel frattempo il gestore aveva provveduto autonomamente a dotarsi di defibrillatore.Tutta questa importante iniziativa volta a garantire la sicurezza di chi pratica sport è stata seguita direttamente dal Consigliere delegato allo Sport Francesco Pio Colosi.
Dal Gruppo consiliare del Partito Democratico di Tolentino riceviamoA forza di ripetere bugie agli altri finiranno per crederci pure loro. Di certo non si può negare, alla premiata coppia Pezzanesi-Luconi, il meritorio essere perseveranti e coraggiosi. Loro, da 4 anni, senza soluzione di continuità, usano la menzogna per denigrare gli altri e tenere uniti, si fa per dire, i propri adepti. Il problema vero, il più drammatico, è che, a forza di raccontarne tante e tutti i giorni, non distinguono più la realtà. L'ultima trovata, di certo non la più originale, è la frottola del pagamento dei fornitori in tempi brevi e della riduzione del debito del comune di Tolentino. Roba da far sbellicare di risate i fornitori ed i creditori del comune. Tra le tante altre che ci hanno raccontato, quella più grossa, e per alcuni ancora credibile, fu quella che narrava che i soldi del Vaccaj non erano disponibili in quanto distratti dall'amministrazione precedete per altri scopi. In verità i fondi del Vaccaj sono stati sempre nella disponibilità del Comune di Tolentino per oltre 4 milioni di euro dalla fine del mandato Ruffini ad oggi, come annualmente certificato alla Ragioneria Generale dello Stato dallo stesso Sindaco Pezzanesi.Riguardo alla decantata riduzione dell’indebitamento, ovvero per precisione di ciò è dovuto al pagamento delle rate di mutuo, occorre dire che questa è fisiologica e quindi progressiva. Infatti le rate di mutuo vanno onorate per impegno contrattuale. La cosa grave che omette di dire l'assessora è che ha aumentato il mutuo complessivo allungandone la scadenza. la rinegoziazione dei mutui, presentata come salvifica da Pezzanesi, oltre che ad allungare il debito di oltre 15 anni, comporterà per il Comune di Tolentino un nuovo ulteriore debito di oltre 10 milioni di euro senza aver prodotto nessun nuovo investimento. Quello che poi la premiata ditta dimentica di dire, ed anche questa è una bugia, è che hanno portato al massimo della provincia tutte le tasse IMU – addizionale IRPEF – TARI – buoni pasto, ecc..Quanto poi alla riduzione dei tempi dei fornitori va detto che il pagamento entro i 60 giorni è un obbligo di legge il cui mancato rispetto comporta sanzioni da parte del governo centrale. Niente c'entra il comune.A forza di raccontare bugie magari qualcuno ci crederà, avrà pensato Pezzanesi. Ebbene sì. Molti ci hanno creduto. Ma quel tempo è finito ed il rischio oggi che a Pezzanesi i cittadini non credono più, neppure se dice la verità.
Un altro grande successo internazionale per Poltrona Frau. L'azienda di Tolentino, infatti, ha svolto un lavoro di primissima importanza in Finlandia.Poltrona Frau Contract arreda infatti il Teatro dell'Opera nazionale di Finlandia (Ooppera & Baletti). Le 1.350 sedute, rivestite con pelle a pieno fiore, sono state progettate con HKP Architects e Neil Morton (Theatre Plan).
Rubata una preziosa opera d'arte nella Basilica di San Nicola. L'attenzione dei ladri è stata attirata da un quadro risalente al 1600 di proprietà della Diocesi che raffigura Sant’Andrea di Avellino. Si tratta di olio su tela abbastanza grande che potrebbe essere stato rubato su commissione per andare ad arricchire qualche collezione privata.Il fatto è stato denunciato ai carabinieri dal priore della Basilica, padre Massimo Giustozzo, il quale ritiene che il furto possa essere stato commesso fra l'11 e il 24 giugno. Le indagini dei carabinieri si stanno basando sulla visione delle telecamere interne alla Basilica.
La Città di Tolentino ha ospitato nella Sala consiliare la riunione dell’Area Vasta n. 3 “Sanità” alla quale hanno partecipato tutti i sindaci della provincia di Macerata.A presiedere l’incontro il Sindaco di Macerata Romano Carancini. Erano presenti anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti ed i vertici dell’Asur regionale e provinciale tra cui il Direttore dell’Azienda unica regionale Alessandro Marini e il Direttore dell’Asur n. 3 Alessandro Maccioni.Nel corso della riunione, dopo l’illustrazione del progetto di fattibilità illustrato dal Direttore Maccioni, si è a lungo dibattuto sulla possibile realizzazione del nuovo ospedale unico a servizio del territorio maceratese. Al termine di tutti gli interventi, i Sindaci hanno chiesto con forza di fermare il depauperamento dei servizi sanitari che sta interessando tutte le strutture maceratesi. Su proposta del Sindaco Carancini, è stato deciso all’unanimità di poter formulare, da parte di ogni sindaco, una propria proposta per l’ubicazione del nuovo ospedale unico provinciale, entro il prossimo 31 ottobre. Resta inteso che l’intenzione dei sindaci è quella di giungere a proposte condivise da portare all’analisi e alla discussione dell’Assemblea dei Sindaci della Area Vasta n. 3.Illustrate le reti cliniche dell’Asur n. 3 in base alla suddivisione decisa e alla presenza nei diversi nosocomi del territorio. Questa prima ipotesi verrà discussa nella prossima Assemblea dell’Area Vasta n. 3 che si terrà il prossimo 27 luglio nella sala consiliare del Comune di Macerata.Al termine dell’Assemblea Romano Carancini Presidente dell’Assemblea dell’Area Vasta n. 3 e Sindaco di Macerata ha sottolineato che è stato fatto un ulteriore importante passo verso il progetto inerente l’unico Ospedale provinciale dell’Area Vasta. La risposta dei sindaci – ha detto - è stata forte e decisiva e in ordine alle disponibilità territoriali da mettere nella discussione per l’individuazione del’ubicazione, aspettiamo le proposte che saranno condivise dai sindaci.E’ stata una bella discussione che ha coinvolto tutti i sindaci presenti che, parallelamente, hanno difeso, come già fatto in occasioni analoghe, la qualità e la diversificazione dei servizi sanitari oggi erogati dai vari ospedali e presidi.Sulle reti cliniche – ha concluso il Sindaco di Macerata - si resta sbigottiti circa il fatto che ancora una volta il metodo di lavoro è unilaterale e quindi, quanto presentato, è una imposizione dell’Asur rispetto ai territori. Devo registrare che questa cosa che non succede in altre provincie. Due modi diversi di comportarsi rispetto al principio di uguaglianza per tutti.Oggi – ha detto il Sindaco Pezzanesi al termine della riunione – abbiamo trattato due argomenti correlati seppur con alcune importanti distinzioni: da un lato continuiamo a difendere i nostri servizi, erogati sul territorio, già fortemente penalizzato e continuiamo a voler mantenere con forza la piena funzionalità dei nostri ospedali, tra cui anche quello di Tolentino anche in virtù del fatto che non esiste alcuna alternativa praticabile. Quindi vogliamo assicurare il diritto alla salute a tutti i nostri cittadini. Però, dall’altro, non possiamo non cogliere l’occasione che ci viene offerta e cioè la realizzazione di un ospedale unico provinciale che deve trovare la sua collocazione ideale nella valle del Chienti anche in considerazione della rete viaria e della possibile realizzazione dell’intervalliva con San Severino Marche e delle varie pedemontane già contemplate nella progettualità della Quadrilatero.
Mentre dentro il Partito Democratico, all’indomani della disfatta elettorale, scoppiava la solita guerra fra bande più o meno armate, suscitava enorme scalpore il comportamento del presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Egli dapprima dichiarava, rivolto ai suoi: "Cari amici, non massacriamoci tra di noi, bisogna capire che c'è anche una questione più generale sopra di noi”, lasciando così intendere una improvvisa conversione mistica, piovuta dal cielo. Quindi domenica scorsa partiva, ramingo e solitario, alla volta di San Severino Marche, terra di monasteri, conventi ed abbazie. Ma, come si sa, la biografia di ogni santo che si rispetti contempla il tentativo di seduzione da parte del demonio. In questo caso il maligno ha assunto le sembianze di un maiale arrosto, offerto da quel diavolo del consigliere regionale della Lega, Luigi Zura Puntaroni. Ceriscioli, l’apprendista asceta, piuttosto che stringere di più il cilicio e rispondere: “Non di sola porchetta vive l’uomo…”, è caduto irrimediabilmente in tentazione. Così ha finito per trascurare il benessere dello spirito, dedicandosi vieppiù, grazie a calde e succulente, suine fragranze, a quello più prosaico della gola. È finita che in men che non si dica, il presidente della giunta regionale delle Marche si è trovato dentro la privata abitazione del consigliere regionale Zura Puntaroni, unitamente ad altri amministratori locali, all'uopo convocati, a parlare dei problemi del territorio e delle loro soluzioni. Hanno mangiato appunto porchetta, salamelle e formaggi e bevuto del buon sangiovese. Pare che negli inviti diramati – rigorosamente via sms – fosse specificato di portare seco il vino.
Al simposio ha partecipato pure la professoressa Gabriela Lampa, unica, significativa figura femminile, che tra i tanti maschiacci evocava la pucciniana Minnie, la fanciulla del west. Si dice, ma non mi sento di poter confermare, addirittura che ad un certo punto abbia intonato, con piacevole sorpresa dei astanti. “Laggiù nel Soledad ero piccina…”. I cori sono proseguiti regolarmente e con allegria fino alla “Mula de Parenzo”, poi quando Zura Puntaroni ha urlato: “osteria numero venti…” c’è stato un attimo di smarrimento, quindi un generale disimpegno, per cui molti si sono alzati per fumare una sigaretta. Tra un canto e l’altro però si è parlato di ospedale, di inceneritore e di bretella. La sintesi dell’incontro è stata che è di vitale e decisiva importanza la bretella San Severino – Tolentino. Infatti tra i commensali c’era pure il sindaco di Tolentino, Pezzanesi. A causa di un’improvvisa grandinata, Ceriscioli e Pezzanesi hanno trovato ricovero al coperto e si sono appartati per chiacchierare a lungo della questione. Sembra inoltre, che all’ultimo momento, alcuni emissari si siano messi in azione per invitare pure la sindaca di San Severino, Rosa Piermattei. Ma, benchè nella versione ufficiale si giuri che ha declinato per urgenti ed inderogabili impegni, io sono invece più persuaso che, considerate le modalità e soprattutto vista la compagnia, la Piermattei abbia pensato bene di starsene il più lontano possibile e di lasciarli soli, alle loro maschie libagioni. Da adesso in poi, quindi, non si dica che è una sindaca inesperta… Basta, tutto sembrava filare per il meglio, fin quando qualche iscritto al Partito Democratico particolarmente pignolo e pedante, apprendendo della riunione dai social network, non l’ha presa troppo bene e si è risentito. Ma come – deve essere stato il ragionamento – io sto qui sul territorio a fare il giapponese di guardia al bidone del PD, a prendermi insulti e contumelie, perché mi tocca pure difendere la riforma sanitaria e Ceriscioli, bello, come un quarto di pollo va a mangiare la porchetta, a bere il vino e a cantare “quel mazzolin di fiori" proprio dentro casa del nemico?? Quello che all’inizio era solo brusio è diventato infine un boato e col passare dei giorni è giunto fino ai piani alti del PD romano. Pare che l’interrogativo più pressante della segreteria nazionale del Partito Democratico, dopo le comprensibili apprensioni sulla Brexit, sia come abbia fatto un impiastro simile a diventare addirittura presidente di regione.
Effettivamente qualche stranezza ci sarebbe, ma se il presidente Ceriscioli non l’ha notata e non l’ha compresa subito, risulta del tutto inutile perdere tempo a spiegargliela con il senno di poi. Personalmente credo che incontri di questo genere vadano fatti in luoghi pubblici e non in case private. Specialmente se le riprese poi si fanno rimbalzare sui social network. Poi, se si fanno in luogo pubblico, tutta la stampa - non solo quella amica - potrebbe entrare liberamente e fare le domande che vuole. Senza l'umiliazione di dover suonare il campanello e pietire un permesso. Opinerà Ceriscioli che si trattava di una merenda tra amici e che non c’era niente di politico. Non è vero. Ci sono interviste in cui Puntaroni Zura, parlando con il presidente, afferma che la politica si fa meglio a tavola che non nei luoghi deputati. L’incontro poi non è stato per niente casuale, ma preparato e predisposto, perché nelle foto pubblicate apparivano in bella posta carte topografiche, mappe e planimetrie. Quindi non può dire nemmeno che è andato lì per fare merenda e si è finito per parlare di politica.
Infine occorre registrare pure un dato politico: è stata la riunione di tutti quelli che sono stati presi a tavolettate nei denti dagli elettori, e pure di brutto, alle recenti elezioni amministrative: il PD, la destra e la Lega.
Il presidente della Regione Marche, Ceriscioli, che con la parola d’ordine cambiamento doveva rivoltare il territorio come un calzino e rivitalizzarlo ogni giorno di più, si è ritrovato, in una piovosa domenica di fine giugno, a siglare il patto della porchetta a San Severino con tutti gli sconfitti ed i perdenti nati dell’universo mondo, per pianificare assieme a loro la prossima disfatta.
Triste y sòrdido final…
Incendio questa mattina in un annesso agricolo in contrada Le Grazie a Tolentino. Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 8.15 e prontamente sono intervenuti i vigili del fuoco di Tolentino.L'intervento dei pompieri, arrivati sul posto con sette unità a un'autopompa, ha consentito di spegnere le fiamme e di mettere in sicurezza la costruzione. Nessun danno a persone.
Ennesima truffa a Tolentino ai danni di una anziana con la solita scusa del falso avvocato che chiede soldi per sistemare la pratica del figlio delle vittime, coinvolto in un fantomatico incidente.Intorno alle 10 di oggi, in viale Matteotti, ancora un falso legale si è presentato a casa di una donna di quasi 90 anni e con la scusa di un incidente occorso al figlio, che si trovava in caserma, l'uomo è riuscito a farsi consegnare 400 euro e alcuni oggetti in oro. L'anziana non è stata in grado di fornire nessun particolare che possa aiutare le indagini e far scoprire l'identità del truffatore. Del fatto sono stati interessati i carabinieri
In tema di sanità Romano Carancini, nella sua doppia veste di sindaco di Macerata e di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta, intende"tutelare l’intero territorio e rappresentarlo rispondendo alle richieste e alle sollecitazioni che in tal senso gli vengono avanzate".Questo ha tenuto a sottolineare il primo cittadino maceratese stamattina prima di dare avvio alla conferenza stampa convocata per fare il punto sulla revisione delle reti cliniche e dell’ospedale unico, materie su cui domani si terrà la Conferenza dei Sindaci dell’Area vasta 3, convocata per le 9.30 nella sala consiliare del Comune di Tolentino.“Le mie espressioni non sono contro qualcuno - ha premesso Carancini prima di fare il punto sui punti all’ordine del giorno della riunione di domani -, ma sento il ruolo di responsabilità che ho e per questo mi impegno, per portare acqua e sole al nostro territorio e lavoro per l’interesse di tutti e al loro fianco. Premesso che ognuno ha il suo stile politico e caratterizza il proprio rapporto con i cittadini, dico che non dobbiamo avere paura di aprire confronti e parlare con i territori dell’Area Vasta 3 e mi trovo in disaccordo con chi, invece, afferma che certe questioni devono essere esaminate in ambiti politici”.Parla di errore il sindaco Carancini riferendosi a chi pensa che la sanità maceratese sia alla frutta ma crede, al contrario, che oggi “ci sia ancora la condizione di rafforzarla e così la sua offerta”.“Siamo a un bivio - ha affermato - e agli operatori della sanità, tutti, nessuno escluso, voglio dire che la politica non è distratta e che non devono rassegnarsi. I sindaci dell’Area Vasta 3 sono attenti e, in questo momento decisivo e delicato, vogliono contribuire a migliorare l’attuale situazione perché ci sono cose che possono darci speranza e vi assicuro che in tema di sanità non saranno condizionati dalle appartenenze politiche”.Carancini ribadisce la decisione che l’Area Vasta 3 deve andare verso l’ospedale unico: ”Abbiamo in mano un’analisi di fattibilità che ne prevede la realizzazione per un totale di 550 posti letto su un territorio di 7 ettari, con un’estensione maggiorata per le infrastrutture, e da qui occorre muovere il secondo passo, importante, verso la selezione del luogo dove potrebbe nascere. Decisione che deve essere presa esaminando la disponibilità che i territori proporranno. Il terzo passaggio riguarda la scelta che deve avvenire su analisi e responsabilità della Regione Marche”. Per il sindaco Carancini si tratta di una sfida che gli amministratori “non debbono lasciarsi scappare e di fronte alla quale debbono farsi trovare pronti”.Altro argomento riguarda le reti cliniche e il sindaco di Macerata dice di essere vicino alle sollecitazioni del primo cittadino di Civitanova Marche, Tommaso Corvatta ma dissente sul fatto di “mollare”: “Siamo sindaci responsabili e in questo momento occorre un impegno forte e di coesione. L’Asur deve essere attenta a una rete clinica che dia sicurezza”.Altro nodo dolente quello di Radiologia interventistica: “Chiederò che la politica regionale cambi su Radiologia interventistica a Macerata. Domani, chi verrà dalla Regione, venga a dirci che sarà autorizzata nei prossimi giorni dando seguito a quanto stabilito nella delibera 1.219 del 2014 e confermato nel novembre scorso. E, senza polemiche, voglio dire che nel decreto ministeriale n. 70, preso a giustificazione del fatto che Macerata non sia più all’altezza di ospitarla, non c’è una sola parola che possa inibirne la realizzazione, neanche di carattere formale. E quando si parla di numeri il DM n.70 fa riferimento a un bacino di 800.000 e Macerata con Fermo e Ascoli Piceno, arriva a 708.000 e quindi è dentro il contesto”.Domani Carancini ha intenzione anche di sollecitare altre questioni quali le cancellazioni dei reparti otorino e malattie infettive e parlare della direzione sanitaria che “a Macerata è a intermittenza”.“Il quadro – ha concluso il sindaco dopo aver ricordato che le questioni affrontate oggi in conferenza stampa sono state condivise ieri con la direzione del Pd durante nel corso di un confronto che ha definito costruttivo - non è drammatico, ma meritevole di attenzione e di eventuali battaglie nel caso in cui non ci fossero risposte chiare”.
Area vasta 3: Le camere operatorie chiudono per ferie. A denunciarlo è il Consigliere regionale Sandro Bisonni, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione al Presidente e Assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli. “Sono venuto a sapere – spiega Bisonni – che è stata annunciata la chiusura per ferie delle camere operatorie per gli interventi programmati in cinque ospedali dell’Area Vasta 3 Gli interventi rinviati potrebbero essere circa un migliaio. Più precisamente la chiusura, dal primo luglio all’undici settembre, riguarderà gli ospedali di Recanati, San Severino e Tolentino, mentre dal primo agosto al primo settembre Macerata e Civitanova Marche. Dalla stampa si apprende che la causa sta nella necessità di dar corso alle ferie spettanti ai dipendenti ma si allude anche ad una motivazione che è quella di fare economia e tagliare le spese”. Per questo Bisonni chiede a Ceriscioli se le notizie corrispondono a verità e in questo caso quali siano le reali motivazioni che inducono a questo tipo di scelta; se siano state valutate attentamente le ricadute della mancata erogazione dei servizi sanitari in quei periodi; se si sia valutato il reale fabbisogno del personale medico e infermieristico necessario al funzionamento ottimale di tutti gli ospedali dell’Area Vasta 3 e se si intende procedere e quando, all’assunzione di un adeguato numero di medici e infermieri che consenta una regolare turnazione e che eviti i disagi denunciati dal Cimo, il sindacato dei medici. “Il Cimo, spinto dalle lamentele per turni e orari di lavoro massacranti, ha presentato una denuncia all’Ispettorato del lavoro. Da uno studio risulta inoltre che nell’Area Vasta 3 vi è la necessità di 300 nuove assunzioni di cui 100 medici. Ora a fronte delle 160 assunzioni annunciate dalla Regione quanti andranno negli ospedali del territorio maceratese? Ceriscioli ce lo dica”.