San Severino Marche

Passa il tempo, il dilemma resta: il reparto maternità dell'ospedale di Macerata è a norma?

Passa il tempo, il dilemma resta: il reparto maternità dell'ospedale di Macerata è a norma?

La chiusura del punto nascita di San Severino e di conseguenza la riduzione notevole dei servizi sia di ostetricia che di pediatria che i settempedani si sono trovati in questi giorni ad affrontare, non senza grandi difficoltà, lascia tutta la popolazione della città e del territorio montano in un notevole stato d'ansia. Gli operatori del reparto, mamme e future mamme brancolano nel buio, sapendo solo che per qualunque  problema che necessiti un ricovero devono recarsi a Macerata. Un ospedale, quest'ultimo, sul quale aleggiano però molti dubbi riguardanti la sua conformità alle norme vigenti e soprattutto la sua sicurezza.Vero è che il Presidente della Regione Luca Ceriscioli durante l'incontro privato coi membri del Comitato per la difesa e la tutela dell'ospedale Bartolomeo Eustachio del 10 marzo a Tolentino ha più volte ha ribadito come il reparto sia a norma ed i lavori che saranno eseguiti su questa struttura altro non sono che operazioni routinarie di ristrutturazione, come accade per ogni ospedale.Ragionamento quest'ultimo che non dissipa la fitta nebbia di dubbi di chi non riesce a togliersi dalla testa che l'ospedale non è a norma. E a leggere i documenti ufficiali, in effetti, le perplessità aumentano.  Se si prende ad esempio la Determina Asur 361 del 18/5/2015, in cui sono elencate le motivazioni della gara di appalto per la riorganizzazione e ristrutturazione del punto nascite di Macerata, si legge che: “ i suddetti lavori corrispondono all'esigenza di adeguare il reparto alle normative e contestualmente ottenere l'autorizzazione delle specifiche funzioni sanitarie”.  Allegata alla stessa determina c'è una Relazione sanitaria firmata dal dott. Paolo Francesco Perri e dalla dottoressa Maria Rita Mazzoccanti i quali affermano che “la sala parto e la sala di chirurgia ginecologica non sono a norma secondo le indicazioni ISPELS. Gli spazi delle degenze sono ristretti e obsoleti, assolutamente insufficienti ad accogliere l'aumento di attività che comporterebbe la chiusura di uno dei tre punti nascita di AV3”.  A questo punto la non conformità del reparto alle norme vigenti non si può considerare solamente una vox populi.A tutto ciò si aggiunga anche che il 31/12/2015 con la determina DG n. 940 l'Asur ha aggiudicato definitivamente i lavori di ristrutturazione e riorganizzazione del Punto nascita dell'ospedale di Macerata per €984.000,00. La domanda sorge spontanea: può un ospedale dichiarato a norma dal presidente Ceriscioli necessitare quasi di 1 milione di euro solo per ristrutturazioni di routine? E per quali motivi dei dottori che lavorano e si occupano quotidianamente del reparto si sono sentiti in dovere di chiedere dei lavori e di firmare questi documenti, se in realtà tutto è a norma?Leggendo il documento a difesa dell'ospedale di Macerata depositato al Tribunale Amministrativo il 16 febbraio 2016 si nota come, tra le dotazioni del reparto di Macerata, si possono contare tra le altre “2 sale parto, una vasca per il parto in acqua e una sala operatoria”.  Dotazione che comunque, stando alla deliberazione di Giunta Regionale 1088 del 2011 che recepisce l'accordo Stato-Regioni, non è sufficiente: i reparti che accolgono più di 1200 parti - come Macerata per l'appunto -  necessitano di 3 sale parto-travaglio, una sala operatoria più una sala operatoria di emergenza”.Da notare inoltre come anche il sindaco di Macerata Romano Carancini nel consiglio comunale del 21 febbraio 2016 abbia affermato che “l'ospedale di Macerata è dichiaratamente  ed unanimemente riconosciuto non a norma ed ha bisogno di almeno 2 anni e 15 milioni di euro per essere messo in sicurezza”.Le ansie dei settempedani (e non solo…), in primis delle future mamme ormai costrette dalla legge a partorire nel capoluogo, sembrano quindi più che fondate. Troppi gli interrogativi che non hanno ancora trovato risposta visto che i lavori di ristrutturazione non sono mai cominciati, non permettendo in pratica ad un reparto dichiarato non a norma di diventarlo. Inoltre il blocco dei ricoveri che è stato attuato in maniera più che frettolosa a San Severino (diversa la situazione per Fabriano e Osimo) non fa che aumentare la rabbia e le paure nei cittadini, che intanto già stanno affrontando i primi disagi come testimoniano su facebook.Il direttore dell'Area Vasta 3 dottor Maccioni dovrà riuscire a dare risposte soddisfacenti per tranquillizzare la popolazione di San Severino, cosa che intende fare venerdì 18 marzo in una riunione indetta alle 15.30 nella sala Sisto V proprio a San Severino, per informare le future mamme. Che restano in attesa di spiegazioni e chiarimenti da parte del dottor Maccioni, sperando che non ci si dimentichi che l'obiettivo primario di una riforma sanitaria riguardante i punti nascita deve essere la sicurezza di mamme e bambini. 

17/03/2016 11:39
Rifondazione: "Il nuovo modello sanitario apre praterie di profitto ai privati"

Rifondazione: "Il nuovo modello sanitario apre praterie di profitto ai privati"

Dalla segreteria provinciale di Macerata di Rifondazione Comunista riceviamo:"C’è un nesso tra la chiusura del punto nascita di San Severino, la situazione sempre più difficile dei “pronto soccorso”, la discussione già iniziata sull’Ospedale unico tra Civitanova e Macerata. Un legame che sembra sfuggire ai rappresentanti locali del PD, che si agitano per il vulnus di S.Severino, protestano, a bassa voce, per le liste d’attesa e l’affollamento, si accapigliano sul luogo e le caratteristiche della nuova “araba fenice”, ma tacciono sulla causa comune, la riforma, anzi la controriforma, Ceriscioli (Presidente ed Assessore, caso unico nella storia delle autonomie regionali), che usando “furbescamente” le difficoltà di bilancio e le sempre meno risorse che il governo Renzi destina al sociale e alla sanità, rovescia il modello, penalizzando i territori, la prevenzione e il servizio pubblico. Il nuovo modello infatti, incentrato sul “grande ospedale”, sulle cosiddette “eccellenze” trascura anzi cancella la rete diffusa e nelle forme nuove della cosiddetta finanza di progetto apre ai privati praterie di profitto. Questo modello “ non pensa alla salute” che si ottiene con la prevenzione ma ha bisogno di malati e di “cronici”. Non è difficile pensare che i ritardi nella diagnostica (le liste di attesa) ,la mancanza di strutture di prossimità, il trascurare la medicina territoriale determinino presto un peggioramento delle condizioni sanitarie accrescendo “la clientela” della nuove strutture sanitarie fameliche di malati.Occorre quindi che le iniziative generosissime che si sono realizzate a difesa del presidio di S.Severino e Tolentino, le tante associazioni che si occupano a difesa dei diritti dei cittadini e del malato, l’azione dei lavoratori della sanità trovino occasioni di confronto e unifichino i loro sforzi, per fermare la controriforma “ pesarese” e insieme indichino priorità e rivendichino un governo democratico e del territorio nella sanità. Il Partito della Rifondazione Comunista inizierà una serie di iniziative di ascolto, di sensibilizzazione, di dibattito per dare un contributo a questa battaglia".

15/03/2016 21:51
Una lite in famiglia a Pollenza consente ai carabinieri di ritrovare un'auto rubata a San Severino

Una lite in famiglia a Pollenza consente ai carabinieri di ritrovare un'auto rubata a San Severino

Va a fare la spesa e non trova più la macchina. Gliela riportano i carabinieri dopo averla ritrovata in modo rocambolesco a Pollenza.Un uomo di San Severino, sabato pomeriggio è andato a fare la spesa e ha parcheggiato l'auto con le chiavi inserite, forse pensando di tornare in fretta. Ma quando è uscito con le buste in mano, si è accorto che la macchina non c'era più. Immediata la denuncia ai carabinieri della Stazione di San Severino che hanno diramato subito le ricerche del mezzo a tutta la provincia e oltre.Nello stesso pomeriggio, a breve distanza di tempo dal furto, una pattuglia della Stazione dei carabinieri di Pollenza è stata chiamata ad intervenire a seguito della segnalazione di un giovane che aveva dato in escandescenza in famiglia. Mentre cercavano di riportare la calma, i carabinieri hanno scoperto che il giovane era in possesso di un mazzo di chiavi di una vettura solitamente non utilizzata dalla sua famiglia.A quel punto, dopo un breve sopralluogo nella zona, i militari hanno notato una vettura parcheggiata lungo la strada, non chiusa a chiave. Una volta inserite le chiavi che il giovane aveva addosso, l'auto è partita e ci è voluto ben poco a capire che si tratta di quella rubata poco prima a San Severino.Per il giovane è scattata una denuncia per furto mentre l’auto è stata restituita al legittimo proprietario.

15/03/2016 18:03
Prugni (Pd): "Pezzanesi sulle fusioni pensa solo ai soldi, non certo alla crescita territoriale"

Prugni (Pd): "Pezzanesi sulle fusioni pensa solo ai soldi, non certo alla crescita territoriale"

Il capogruppo del Partito Democratico di Tolentino, Bruno Prugni, torna a parlare della questione inerente le fusioni fra Comuni e, senza mezzi termini, sottolinea come il sindaco di Tolentino non abbia alcuna strategia in merito, ma pensi solo alle eventuali risorse che potrebbe raccogliere "Il sindaco Pezzanesi" dice Prugni "propone a tutti i Comuni che incontra istituzionalmente la fusione con Tolentino. Lo fa senza alcun criterio e senza una vera strategia di aggregazione e gestione associata dei servizi. L’unico suo obiettivo è intercettare le risorse destinate alle fusioni per salvare un bilancio comunale al limite del collasso. L’ultima trovata stravagante è la fusione con San Severino Marche. Questo atteggiamento ci mette in imbarazzo perché delegittima un processo serio e complesso come quello dell’aggregazione dei piccoli comuni e degrada la proposta di incorporazione con Camporotondo, riducendola più ad espediente per attingere risorse che a disegno di aggregazione e crescita territoriale. Cosi facendo offende la comunità di Tolentino che ha rispetto per la storia e l’identità dei comuni vicini. Siamo pronti a collaborare ma vorremmo sapere qual è la strategia territoriale di Pezzanesi, se ne ha una seria o fa solo propaganda".

14/03/2016 20:30
Cordoglio e incredulità a San Severino per la morte di Claudio Allegretto

Cordoglio e incredulità a San Severino per la morte di Claudio Allegretto

La comunità settempedana si stringe intorno al dolore che, improvvisamente, ha colpito la famiglia Allegretto per la perdita di Claudio. Molto conosciuto in città, il 56enne Claudio Allegretto è prematuramente scomparso per un malore mentre si trovava a Rimini. Nella città romagnola l'uomo, da tempo separato, aveva intrapreso una nuova relazione con una donna.Forte sgomento per familiari ed amici. La famiglia Allegretto infatti, a San Severino Marche è molto conosciuta per la attività artigianali da sempre portate avanti dai suoi componenti. I genitori di Claudio, Ivano ed Aurora, erano proprietari di una famosissima pasticceria, ed anche il cugino Sandro è un noto fornaio attivo in pieno centro, alle porte di Piazza del Popolo.Claudio lavorava nel settore delle telecomunicazioni. Lascia il figlio Valerio, i genitori e la sorella Marnie.I funerali sono stati celebrati ieri, sabato 13 marzo nella chiesa romanica di San Lorenzo in Doliolo di San Severino Marche. 

13/03/2016 19:15
Tirreno-Adriatico: annullata la quinta tappa Foligno - Monte San Vicino

Tirreno-Adriatico: annullata la quinta tappa Foligno - Monte San Vicino

A seguito delle previste condizioni meteorologiche per la quinta tappa Foligno-Monte San Vicino, pioggia – basse temperature – rischio di neve sopra gli 800 metri di altitudine, gli organizzatori della Tirreno - Adriatico hanno convenuto di annullare la quinta tappa, come in programma, evitando rischi per la sicurezza generale e la salute dei corridori partecipanti.Ad applicare il “Protocollo in caso di condizioni meteorologiche estreme”, sono stati Mauro Vegni, Direttore RCS;  Jérôme Lappartient, Presidente del Collegio dei Commissari; Jan Boven, DS Lotto Jumbo, rappresentante AIGCP; Cristiano Salvato, rappresentante CPA; Dr. Gianluca Porroni, Comandante Scorta Polizia di Stato; Prof. Giovanni Tredici, CMO. 

12/03/2016 19:22
Tristezza e delusione: parlano le future mamme di San Severino

Tristezza e delusione: parlano le future mamme di San Severino

Un sentimento diffuso di delusione: le future mamme di San Severino commentano con amarezza la decisione del Consiglio di Stato in merito al punto nascita.Ne abbiamo ascoltate alcune.“Mi sento delusa e tradita. Delusa perché avrei voluto partorire nel nostro eccellente reparto e nel mio comune; tradita perché le istituzioni non hanno fatto nulla in passato per difendere il difendibile, ma solo per ipocrisia si sono mossi in questi ultimi tre mesi, visto l'avvicinarsi delle elezioni”. Questo il pensiero di Carmen Maisto, futura mamma di San Severino Marche due giorni dopo la decisione del Consiglio di Stato di chiudere il punto nascita.Per quale motivo avresti preferito partorire a San Severino? “Per l'igiene e per la professionalità e la cordialità di tutto il reparto”. Della stessa opinione è anche B., mamma di San Severino in attesa del secondo figlio, che ha preferito mantenere l'anonimato: “Ero davvero soddisfatta di come era stato gestito il mio primo parto, infatti durante la prima fase del travaglio ho avuto delle perdite e le ostetriche sono state subito molto disponibili e tutto il personale premuroso, considerando anche che il mio ginecologo era all'estero. Mi sono rassegnata all'idea di dover partorire a Macerata, ma ora diventa tutto più complicato, soprattutto per i miei familiari, per i quali sarà più difficile assistermi durante la degenza”.Qual è il tuo pensiero su questa situazione? “Penso che sia il frutto di scelte scellerate – prosegue B. - che non tengono conto dei diritti e della salute di tante donne”.  Colpa di “scelte azzardate e fuorvianti” anche secondo la Maisto: “è davvero una triste situazione per tante future mamme. L'unica cosa che mi consola e che mi fa essere felice è il futuro arrivo della mia bambina”.

12/03/2016 18:16
L'Arpam: "Nessuna criticità dalle emissioni in atmosfera della Sacci"

L'Arpam: "Nessuna criticità dalle emissioni in atmosfera della Sacci"

Stamattina presso la provincia di Macerata si è tenuto un incontro volto a spiegare le indagini ambientali condotte sulle aree potenzialmente interessate dalla ricaduta degli inquinanti emessi dalla ditta Sacci Spa. Sono intervenuti in merito il Presidente della provincia Antonio Pettinari, il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni, il sindaco di San Severino Cesare Martini e il direttore dell'ARPAM Gianni Corvatta.Il tema del dibattito è stato incentrato sulla constatazione che l'indagine dell'ARPAM, sui territori di San Severino e di Gagliole, ed effettuata su campioni di suolo, d'aria d'ambiente e sui bioindicatori licheni, è stata utile per verificare che i risultati per quanto riguarda i suoli e i bioaccumulatori licheni non hanno evidenziato alcune criticità imputabile alle emissioni in atmosfera della ditta Sacci Spa. Per quanto riguarda invece il monitoraggio sull'area d'ambiente si è riscontrato che il livello dei vari parametri nel Comune di Gagliole è tipico delle zone rurali, mentre quello di San Severino Marche è proprio delle zone urbane a bassa densità abitativa.In particolare Corvatta ha sottolineato la professionalità dei propri operatori e dei propri strumenti d'utilizzo costantemente controllati ed ha affermato che l'indagine è stata volutamente concentrata in un lasso di tempo lungo (dal luglio 2014 al febbraio 2015) per avere una maggiore rispondenza. I sindaci invece hanno sottolineato l'importanza del monitoraggio per sanare le preoccupazioni della popolazione ed assicurargli un territorio sano.        

12/03/2016 16:38
San Severino: Prefetto e Sindaco incontrano le famiglie di due deportati nei lager nazisti

San Severino: Prefetto e Sindaco incontrano le famiglie di due deportati nei lager nazisti

La Prefetta di Macerata, Roberta Preziotti, ha voluto ricevere, insieme al sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, le famiglie dei settempedani Gino Sigismondi e Armando Montedoro che sono stati insigniti delle medaglie assegnate ai deportati o agli imprigionati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. La consegna dei riconoscimenti era avvenuta ufficialmente nei mesi scorsi presso il palazzo della Prefettura di Macerata ma non tutti i parenti dei due eroi settempedani, da tempo deceduti, avevano potuto prendere all’iniziativa. Grazie alla grande disponibilità mostrata dalla Prefetta e alla sua profonda umanità, si è così svolta una breve ma intensa cerimonia nella sala Rossa del Municipio alla presenza, fra gli altri, anche degli assessori Simona Gregori e Giampaolo Muzio. Per le due famiglie sono intervenuti Gabriele Montedoro e Maria Teresa Domizi insieme a Renata Sigismondi. Commozione ed emozione nel ricordo dei loro cari cui è stato reso omaggio alla memoria ricordando le difficoltà di una così orribile esperienza, le sofferenze e le umiliazioni subite durante la prigionia.“La memoria è stata per tanti, troppi anni, sepolta da tutti – ha ricordato il sindaco, Cesare Martini, che ha ringraziato la Prefetta per la grandissima sensibilità mostrata quale funzionaria al servizio presso il ministero dell’Intero nello svolgere un certosino lavoro di ricerca che ha portato a rintracciare i nomi di chi fu internato o deportato nei campi di concentramento – Vorrei ringraziarla anche per la vicinanza che a capo di un’istituzione così importante ha mostrato, in questo suo anno di presenza a Macerata, nei confronti dei cittadini – ha poi sottolineato quasi commosso, rivolto sempre alla Prefetta, il sindaco Martini, che ha anche ricordato – Sono rimasto profondamente sorpreso quando mi ha chiesto di poter incontrare queste famiglie che non avevano potuto prendere parte alla cerimonia in Prefettura. Il fatto che oggi lei sia qui a San Severino, dove mi auguro di poterla tornare ad ospitare presto per mostrarle le straordinarie bellezze di questa nostra città d’arte, ci inorgoglisce veramente”.  

12/03/2016 15:17
Doppio appuntamento da applausi per "Il mattino ha l'oro in bocca" in anteprima nazionale al Teatro Feronia

Doppio appuntamento da applausi per "Il mattino ha l'oro in bocca" in anteprima nazionale al Teatro Feronia

Un doppio appuntamento per una prima nazionale che ha suscitato vivo interesse conquistando sia gli applausi delle scuole superiori settempedane che quelli del pubblico che ha risposto con grande partecipazione al forum seguito allo spettacolo “Il mattino ha l’oro in bocca”. La rappresentazione, ospitata da “i Teatri di Sanseverino”, è stata portata in scena al Feronia nell’ambito del progetto W.I.S.E., (Workshop Identity: a Story about Europe, acronimo che sta ad indicare un laboratorio di identità, una storia sull’Europa), nato da un confronto sui temi della politica e della democrazia. Il risultato è stato un grande romanzo teatrale di formazione, composto da dodici capitoli, tre dei quali curati dall’Italia mentre gli altri sono stati affidati a Germania, Gran Bretagna e Polonia. L’esordio italiano è stato tutto settempedano: l’autrice e regista Sonia Antinori, infatti, ha scelto il Feronia per una residenza di riallestimento dove ha preso forma il primo capitolo, pensato con Heidrun Kaletsch.Molto bravi i protagonisti: Desirée Domenici, Giacomo Lilliù e Giulia Salvarani. La compagnia è stata a San Severino otto giorni per le prove per poi raccogliere gli applausi di uno spettacolo che ha messo insieme anzitutto l’impegno politico e sociale come prima forma civile cioè dell'essere cittadini nel contesto di un confronto sereno, equilibrato, moderato e portatore di vantaggi. Lo spettacolo ha registrato anche la partecipazione di Mauro Maggini e Loredana Barbanera. I tre giovanissimi attori protagonisti hanno restituito frammenti e “schegge di idee”, come la stessa regista Sonia Antinori li ha definiti, al pubblico in una forma vivace che ha toccato momenti di profondo coinvolgimento emotivo e altri di più rilassata ma pungente ironia.Lo spettacolo ha regalato un grande affresco della storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi: il boom economico degli anni Cinquanta, i rivolgimenti mondiali degli anni Sessanta, i partiti e i politici degli anni Settanta. Poi, piano piano, si è arrivati fino ai giorni nostri fra i tanti dubbi e le mille domande che animano i giovani e che i giovani, talvolta, si sentono rivolgere. “Chi era Moro? Di che partito? Quand’è che venne ucciso?” si è chiesta ad un certo punto un’attrice sul palco, rivolta al pubblico. Alla fine la conclusione, niente affatto scontata: “La politica? Sì grazie, la rivogliamo indietro”. 

12/03/2016 11:46
Faccia a faccia fra Ceriscioli e il comitato per l'ospedale di San Severino

Faccia a faccia fra Ceriscioli e il comitato per l'ospedale di San Severino

Giornata pesante per il Comitato a sostegno e salvaguardia dell'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino: il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso. Il punto nascita chiude, perché la richiesta del comitato non è adatta a “inficiare la legittimità dei provvedimeti gravati in prime cure, sia per l'aspetto concernente l'operatività dello STAM e dello STEN, con particolare riferimento all'Area Vasta 3, sia per quanto riguarda l'adeguatezza della struttura sanitaria ricevente (ospedale di Macerata), fermo restando ogni ulteriore approfondimento, nel merito, delle questioni qui controverse”.Ma il comitato non si dà per vinto: tre dei suoi esponenti, il segretario Mario Chirielli, Samuela Rotili e Simona Barbini hanno incontrato il Presidente della Regione Luca Ceriscioli prima dell'incontro del PD a Tolentino. In particolare Chirielli ha mostrato a Ceriscioli le sue preoccupazioni sul futuro dell'ospedale dopo la chiusura del punto nascita, ansie parzialmente placate dalle dichiarazioni del presidente: “La riforma sanitaria fa parte di un percorso che coinvolge tutti. Come altri ospedali gli spazi che non saranno più impegnati con il punto nascita, come le sale operatorie, verranno utilizzati per altri servizi. La nostra è una volontà che va al di là dei ricorsi.” Perplessità forti sono state presentate anche da Samuela Rotili, riguardo il futuro declassamento del nosocomio di San Severino per il passaggio da 60 a 48 posti, cosa che secondo il Presidente non accadrà visto che il numero di posti letto va calcolato insieme all'ospedale di Camerino, per cui l'ospedale di San Severino secondo il presidente resterà tale. Un po' più evasive le risposte in merito alle paure da mamma della Rotili sul reparto di Macerata dove “una mia amica col suo bambino appena nato sono stati ricoverati in geriatria perché in ostetricia non c'era posto”. Il reparto, come ricorda Samuela, è stato dichiarato più volte non a norma, ansie che Ceriscioli ha trovato infondate poiché “il reparto è a norma, gli investimenti che sono stati stanziati sono dei miglioramenti che costantemente si fanno nelle strutture sanitarie per migliorare le condizioni. Da molti anni ho deciso di non commentare le sentenze dei giudici, ma posso assicurare che tecnici e specialisti hanno studiato il caso ed hanno dichiarato il reparto a norma.”Forte la delusione dell'avvocato Massei, vicepresidente del Comitato: “Le sentenze non si commentano, ma questa del Consiglio di Stato non è né una sconfitta per noi, né una vittoria per l'Asur, visto che nell'ordinanza è specificato che la situazione merita un approfondimento. E' per questo che stiamo studiando una diffida da fare all'Asur per soprassedere sulla chiusura. La vicenda non è di certo chiusa, ci organizzeremo con il gruppo delle mamme, con le associazioni di San Severino e con chiunque vorrà aiutarci per ottenere ciò che volevamo sin dall'inizio: una moratoria per il punto nascita finché non fosse messo a norma il reparto di Macerata. Siamo delusi ed amareggiati – conclude Massei – anche se finora abbiamo fatto tutto il possibile per difendere i nostri diritti".

10/03/2016 22:36
Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato di San Severino

Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato di San Severino

Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva sui provvedimenti dell'Asur e della Regione Marche avanzata dal comitato per la tutela dell'ospedale "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche. La notizia è di pochissimi minuti fa.Da quanto si apprende, il Consiglio di Stato avrebbe giudicato funzionale l'ospedale di Macerata, non accogliendo quindi una delle argomentazioni presentate dal comitato inerenti l'inadeguatezza della struttura ospedaliera del capoluogo.

10/03/2016 17:51
Macerata a luci rosse: in aumento il fenomeno del sesso a domicilio

Macerata a luci rosse: in aumento il fenomeno del sesso a domicilio

Esiste anche in provincia di Macerata un fenomeno sommerso del quale si sa poco o nulla. Sfugge all'attenzione dei più perché vive e ricerca spazi poco frequentati e insospettabili.Ci siamo fatti largo fra annunci sui giornali e siti online per capire un mondo di cui tutti conoscono l'esistenza, ma del quale pochi effettivamente sanno qualcosa più del "sentito dire". Stiamo parlando della prostituzione e del mercato del sesso che sta prendendo nuove vie e sta subendo nuovi sviluppi. È un mondo parallelo, ai limiti della legalità e di dimensioni non quantificabili. Basta poco per accedervi: un giornale di annunci o digitare su Google "prostitute Macerata".Dietro quei numeri, quelle foto e quelle frasi esplicite ci sono delle persone e le loro storie. Lo sfruttamento e la tratta delle donne che da sempre ha caratterizzato il mercato sessuale tradizionale pare stia lasciando spazio a questa nuova forma di prostituzione in casa anche a causa dell'aumento dei controlli nelle strade. Il fenomeno dalla strada si è spostato negli appartamenti privati, quasi sempre presi in affitto, all'interno dei quali il ricambio di ragazze esercitanti è pressoché continuo, solitamente di un paio di mesi ma a volte addirittura di 15-20 giorni.Donne di varie nazionalità, per la maggior parte provenienti dall'Europa dell'Est, dall'America Latina e dall'Asia, offrono a pagamento prestazioni nei loro domicili privati. L'età media è compresa tra i 20 ed i 45 anni.Difficile dire con certezza il perché di questa scelta di vita. Secondo le loro dichiarazioni, di cui non abbiamo certezza di veridicità, è stata la necessità, nient'altro, a spingerle verso quest'opzione professionale. La mancanza di lavoro in primis, che la maggior parte delle persone purtroppo ha sperimentato in prima persona in questi ultimi anni, i debiti da saldare, l'aver perso tutto nel proprio paese in guerra, un familiare malato, le spese quotidiane da sostenere. Questi sono solo alcuni esempi delle motivazioni che spingono alcune di queste donne a vendere il proprio corpo, esempi che tuttavia vanno ricondotti ad un fattore univoco: la crisi economica. Tuttavia non sappiamo se le ragazze ascoltate siano in realtà manipolate o controllate.Il target del cliente medio si aggira intorno ai 40-50 anni, ma non mancano ragazzi anche più giovani (sulla ventina) o anziani, che spesso, incontrano le donne semplicemente per non sentirsi soli e magari per fare due chiacchiere. I prezzi variano a seconda della prestazione offerta ma con una base di partenza che oscilla fra 50 e 100 euro.Il fenomeno, che fino a poco tempo fa com'è noto, era concentrato prevalentemente sulle città costiere (Civitanova Marche e Porto Recanati) si sta spostando anche nell'entroterra: Macerata, San Severino Marche e Passo di Treia, con particolare riguardo alle zone periferiche, Sforzacosta, Villa Potenza, Taccoli e Berta, molto probabilmente per questioni di privacy, essendo queste zone molto meno trafficate rispetto ai centri urbani.Questo dato viene confermato anche dal vice questore Albini, capo della squadra mobile di Macerata. Lo stesso ci ha riferito che il fenomeno, oggi difficilmente controllabile, non costituisce reato in sè, poiché svolto all'interno di abitazioni private. L'illegalità persiste quando questi appartamenti sono gestiti da organizzazioni o singoli che sfruttano il lavoro delle inquiline per trarne lucro personale: in questo caso si configura il reato di sfruttamento della prostituzione. La squadra mobile da anni si impegna in attività di monitoraggio e controllo, ma in assenza di precise e puntuali segnalazioni o operazioni sotto copertura risulta molto difficile intervenire concretamente.  

10/03/2016 14:27
San Severino: incuria e sporcizia. Gli abitanti di Rione di Contro protestano - FOTO

San Severino: incuria e sporcizia. Gli abitanti di Rione di Contro protestano - FOTO

Quando il senso civico scarseggia, incuria e degrado prendono il sopravvento.Gli abitanti di Rione di Contro di San Severino Marche non ci stanno. Nel Parco che si estende lungo le rive del fiume Potenza, lungo via Lorenzo d'Alessandro, sotto le pendici del Monte Nero dove è situata la torre civica e meta privilegiata per far trascorrere ai bambini delle scuole qualche momento di svago sopratutto durante la bella stagione, l'abbandono e l'incuria sono è diventati una realtà quotidiana. Questo è quanto denunciano i cittadini della zona che, come noto, è un grande quartiere residenziale che comprende al suo interno le principali scuole cittadine: il Circolo Didattico "Alessandro Luzio", sede della scuola elementare e materna e nelle immediate vicinanze la scuola media "Tacchi Venturi".La situazione, in effetti è abbastanza critica. Panchine rotte, cestini divelti, sporcizia di vario genere e degrado generalizzato fanno da padrone in un parco che dovrebbe essere un'area ricreativa per tutti, sopratutto per i bambini. Per non parlare dell'annuale festa di quartiere che in genere si svolge a fine agosto. Quella di quest'anno, a quanto pare, ha lasciato i suoi pesanti strascichi. Vi sono infatti quelli che appaiono essere proprio "i resti" dell'evento: frigo abbandonati in mezzo al prato, attrezzature di vario genere per la cottura dei cibi, taniche di alcool e bagno con tanto di porta sfondata e rotto. Anche l'immondizia anch'essa probabile residuo della festa si trova ancora in loco."Il parco è molto bello, è una zona verde utilizzata da sempre, da tutti, per andare a fare due passi, per andare a fare sport e rilassarsi. Tutti siamo cresciuti in questo parco ed è terribile vederlo ridotto così" denuncia un abitante delle zona.Bisogna intervenire, ed in fretta. L'incuria, purtroppo, attira solo altra incuria.

09/03/2016 17:51
Le mamme di San Severino al ministro Lorenzin: "Ci aiuti a far valere i nostri diritti!"

Le mamme di San Severino al ministro Lorenzin: "Ci aiuti a far valere i nostri diritti!"

Le mamme del gruppo Facebook a sostegno del reparto di Pediatria dell'ospedale di San Severino giocano un'altra carta. E si appellano direttamente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con una lunga e toccante lettera spedita questo pomeriggio a firma Cristina Marcucci, Roberta Spernanzoni e Giulia Smerilli.L'oggetto della missiva è chiaro: "Gentile richiesta di sostegno per salvaguardia dell`Ospedale di Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche". Questo il testo:"Egregissima Signora Ministro,Siamo le mamme di San Severino Marche, una città di circa 13000 abitanti, localizzata in zona montana, in provincia di Macerata, che sorge 50 km a ovest del mare Adriatico.Ci rivolgiamo a Lei come mamme a una mamma con l`incarico di Ministro, perché abbiamo nel cuore una grande preoccupazione e timore per la salute nostra e dei nostri figli. Questi timori sono suscitati dalla chiusura del punto nascite all`Ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche, eliminazione del reparto pediatrico e di conseguenza l'estinzione del pronto soccorso (punto di primo intervento) nel nostro ospedale.Noi donne e mamme marchigiane ci siamo organizzate costituendo il Gruppo di Sostegno Pediatria in Ospedale di San Severino su Facebook che ha unito per oggi circa 2600 membri in una sola settimana. Abbiamo ricevuto il sostegno del Comitato della Difesa dell`Ospedale Bartolomeo Eustachio, che ha combattuto per salvare il punto nascite nella nostra zona e ha presentato la richiesta al Consiglio dello Stato che deciderà domani, il 10 marzo 2016, il destino del nostro ospedale.Vediamo e apprezziamo la sua professionalità nel lavoro ministeriale, impegno ma anche l`empatia e chiediamo gentilmente il Suo aiuto nella risoluzione del problema che turba i nostri cittadini, non solo le mamme ma le nostre famiglie e intera società locale.L`ospedale di Bartolomeo Eustachio a San Severino Marche è un gioiello nel sistema sanitario nella nostra zona. Offre i servizi di qualità, soprattutto in ostetricia e in pediatria, nella zona svantaggiata di montagna, erogando servizi non solo per i cittadini di San Severino ma anche a quelli delle città limitrofe ma anche di tutte le provincie marchigiane.E` un servizio ospedaliero, con i medici qualificati e specializzati che per noi donne rappresenta sicurezza e la qualità della vita nella nostra zona.Nonostante i nostri diritti alla salute e all`assistenza ostetrica e pediatrica di livello ospedaliero nelle zone montane svantaggiate riconosciute da Lei col Decreto ministeriale del 11 novembre 2015, stiamo osservando che a San Severino Marche i nostri diritti vengono meno. Abbiamo l`ospedale che ci garantisce i turni di 24 h sia in ostetricia che in pediatria. Il team dei medici altamente specializzati (i nostri pediatri sono i medici di tre specializzazioni), nonostante l`uso di tutti i strumenti legali, ricorso al TAR, raccolta di più di 20.000 firme, il coinvolgimento del Comitato di Difesa dell`Ospedale e dei cittadini della città nostra e delle altre città dell’entroterra marchigiano, non disponiamo di un elemento indispensabile e il più importante: il sostegno dei nostri rappresentanti, politici sul livello comunale e regionale.L`ospedale di San Severino Marche ha superato la soglia minima dei parti richiesta dalla legge, arrivando nonostante una “pubblicità negativa sulla chiusura inevitabile dell`ostetricia”, ai 540 parti nel 2015, che gli dovrebbe garantire il mantenimento in attività. Manca purtroppo la volontà dei nostri amministratori regionali e del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, di cui sola competenza e fare la richiesta di mantenimento in attività del punto nascite a San Severino Marche e in conseguenza della pediatria.Attualmente, stiamo osservando uno smontaggio e deframmentazione dei servizi in ospedale in modo difficilmente prevedibile e disorganizzato. A noi mamme che ci presentiamo in pediatria con i nostri bimbi nei casi urgenti (febbre alta di notte, polmonite, crisi d`asma e altri casi gravi che fanno rivolgere noi genitori all`ospedale e non ai servizi di ambulatorio) viene detto che i pediatri in ospedale saranno a nostra disposizione per quattro giorni alla settimana...Sono questi i standard della qualità in Italia, paese sviluppato, che ci fanno incrociare le dita affinché i nostri figli non si ammalino che nei giorni “giusti”?Non possiamo osservare in modo passivo la situazione in cui i nostri amministratori regionali, sotto il pretesto delle riforme, ci tolgono i servizi sanitari senza rispettare le leggi. Noi mamme cerchiamo soluzioni e chiediamo aiuto perché lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro territorio.Se chiuderà il punto nascite a San Severino, le mamme marchigiane che hanno la sfortuna di non abitare lungo la costa, saranno costrette a rivolgersi agli ospedali dell’Umbria. Ci sarebbe l’ospedale di Macerata ma il reparto maternità maceratese non è assolutamente a norma per ricevere tutta l’utenza dell’entroterra (dichiarato pubblicamente dallo stesso Sindaco del Comune di Macerata). Ad oggi, di tre sale parto che dovrebbe per norma avere, ne ha solo due. Aggiungiamoci che non tutte le camere hanno il bagno (come richiesto per legge) e che troppo spesso, le partorienti devono condividere la camera con persone malate (cosa assolutamente illegale perché si espongono i nascituri a malattie che non sono ancora pronti a combattere). Il risultato è lasciare in mezzo alla strada migliaia di persone che dalla montagna saranno costretti ad andare a partorire in Umbria per via dei pessimi collegamenti stradali con Macerata o peggio ancora con Civitanova.Noi mamme e le nostre famiglie, cittadini dell’entroterra siamo destinati a rimanere isolati e di rischiare la nostra vita nel caso dei parti complicati o casi di malattie gravi dei nostri cari figli. Noi paghiamo le tasse regolarmente come tutti gli altri cittadini della costa, ma siamo sfortunati ad avere amministratori politici che, ricorrendo allo slogan di ottimizzazioni indefinite (nemmeno risparmio economico!!), vogliono toglierci l`ospedale di qualità, una struttura bellissima con parcheggio e pista per atterraggio eliambulanza che è in grado di erogare dei servizi di ostetricia e pediatria come succede in altre aree montane d`Europa, Svizzera, Austria o Germania.Signora Ministro, ci aiuti a far valere i nostri diritti. Noi siamo mamme e donne che credono ancora alla buona volontà dei nostri governanti e al rispetto delle leggi. Molti dei nostri cittadini non ci credono più e osservano in silenzio come, passo dopo passo, vengono tolti a noi i servizi amministrativi e sanitari – punto nascite, pediatria e in conseguenza il pronto soccorso (punto di primo intervento).La preghiamo di accogliere, Signora Ministro, i sensi della nostra più alta stima e i più sentiti auguri nel Suo percorso come mamma".

09/03/2016 16:08
Giovani scacchisti si sfidano nei campionati studenteschi di San Severino

Giovani scacchisti si sfidano nei campionati studenteschi di San Severino

Sono più di trenta le squadre iscritte, per un totale di oltre 200 sfidanti, alla fase provinciale dei Campionati Giovanili Studenteschi di scacchi che si terranno domani (giovedì 10 marzo) all’hotel “Il Faro”. Ad ospitare la competizione fra i piccoli scacchisti è il Circolo di scacchi “La Torre Smeducci” di San Severino Marche presieduto da Caterina Ciambotti. Coinvolte quasi tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia che si sfideranno per accedere alla fase regionale e, successivamente, a quella nazionale.Alle 9 arrivo delle squadre, alle ore 9,30 inizio del torneo.  

09/03/2016 12:09
Un pensiero da una donna... per la Donna: "Accettatevi sempre: anche i difetti possono diventare pregi" - VIDEO

Un pensiero da una donna... per la Donna: "Accettatevi sempre: anche i difetti possono diventare pregi" - VIDEO

Al precedente video di auguri dalle donne maceratesi, la redazione di Picchio News ha voluto aggiungere il pensiero di altre cinque donne... per le Donne.Con noi in redazione, Edy Renzetti, presidentessa de "Il cortile di Edy", associazione di promozione sociale che da anni si batte per aiutare le persone, affette da malattie rare. Edy rivolge un augurio a tutte le donne che ogni giorno devono combattere contro difficoltà e malattie: "Il mio pensiero va alle donne che ogni giorno devono combattere con la malattia e risolvere problemi che toccano loro in prima persona e le loro famiglie".(Edy Renzetti, presidentessa dell'Associazione di Promozione Sociale "Il cortile di Edy")Ancora, Gaia, Sofia e Monica, tre ragazze, tre amiche, tre ballerine che stanno cercando attraverso la danza di lanciare un messaggio a tutte le donne: "La vera bellezza non è la perfezione, la vera bellezza è accettarsi ed amarsi, perché ogni donna è bellissima così com'è!".(Gaia, Sofia e Monica in redazione)  Infine, il pensiero di Giulia Smerilli, giovane mamma settempedana, che da mesi si sta battendo in prima linea contro la chiusura della pediatria di San Severino Marche (ricordiamo la sua partecipazione a programmi tv nazionali), rivolge un suo speciale augurio a tutte le donne: "Sorridi come una bambina, ama come una mamma, guarda come un'amante e goditi ogni giorno le gioie e le soddisfazioni di essere una Donna"  https://www.youtube.com/watch?v=Y1Ixgfzu6K8

08/03/2016 12:32
San Severino, mamme e comitato non mollano: "Insieme per salvare l'ospedale"

San Severino, mamme e comitato non mollano: "Insieme per salvare l'ospedale"

“Il 29 gennaio mia figlia ha avuto bisogno di essere portata in Pediatria, e lì mi hanno detto che sarebbe stato l'ultimo giorno di apertura del reparto. Non potevo crederci, ero allibita e per questo insieme a Roberta abbiamo deciso di creare questo gruppo Facebook, per far sapere a tutti cosa vogliono fare al reparto di Pediatria, perché molti purtroppo non lo sanno”:così Cristina Marcucci, portavoce delle mamme ha presentato il gruppo che ieri sera ha organizzato la riunione “Incontriamoci e Collaboriamo”, a cui ha attivamente partecipato il Comitato per la salvaguardia del Bartolomeo Eustachio. Il primo ad intervenire è stato infatti il dott. Marchetti, il quale ha confermato alle mamme tutto l'appoggio del comitato: “l'ospedale è vitale in questo paese che, purtroppo, sta andando indietro”. Marchetti ha inoltre ribadito l'ingiustizia della chiusura del punto nascita del nosocomio settempedano, per la quale si attende con ansia la risposta del Consiglio di Stato che arriverà giovedì 10 marzo. Il sostegno alle mamme è arrivato anche da un altro membro del comitato, l'avv. Mario Rossi, che ha sottolineato quanto sia “importante che la cittadinanza ma soprattutto le donne seguano il problema. Probabilmente sarà difficile al Consiglio di Stato, anche se San Severino ha tutte le carte in regola per farcela”.Da tutte le parti si è palesata la volontà di unire le forze per salvare tutto l'ospedale partendo proprio dal punto nascita, per il quale il Comitato ha già fatto tanto, vincendo battaglie che sembravano perse in partenza. Il Comitato ha trovato un valido alleato nelle mamme e nel loro gruppo, che conta già più di 2.500 iscritti, tante le idee e tante le iniziative che sono uscite fuori ieri sera... la battaglia continua (aspettando il 10 marzo). 

08/03/2016 09:36
Le mamme di San Severino si appellano a Papa Francesco

Le mamme di San Severino si appellano a Papa Francesco

Continua la lotta delle mamme di San Severino Marche contro la chiusura del reparto di pediatria e del punto nascita del Bartolomeo Eustachio. L'ultimo appello è a Papa Francesco. Cristina Marcucci, mamma settempedana molto attiva in questa battaglia e presente nel gruppo facebook “Gruppo sostegno pediatria San Severino Marche, ha  scritto una lettera a Papa Bergoglio spiegandogli come queste chiusure siano un vero e proprio attacco alla famiglia, e di come mamme e bambini si troveranno in difficoltà in caso di emergenze, sia in gravidanza  sia pediatriche. “Santo Padre le chiedo di aiutarci – scrive Cristina – e di far sentire la sua vicinanza, di darci un po' di speranza”, accompagnando a queste parole la lettera che già ha inviato a diverse redazioni di giornali e programmi televisivi nei giorni scorsi.  Una battaglia questa di Cristina, che si è rivolta a Papa Francesco anche attraverso un tweet, che dimostra come le mamme non si arrendano così facilmente, e proprio queste mamme stasera mostreranno le loro idee nella riunione “Incontriamoci e collaboriamo” indetta per le ore 21,00 nella sede della Tavolozza. Ovviamente tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, perché in questo caso più che mai è l'unione a fare la forza.

07/03/2016 15:51
Capannoni e fotovoltaico a Ugliano. Il sindaco: "Polemica inutile, abbiamo già detto no"

Capannoni e fotovoltaico a Ugliano. Il sindaco: "Polemica inutile, abbiamo già detto no"

“A Ugliano di San Severino Marche non sarà realizzato nessun mega impianto fotovoltaico”.Il primo cittadino settempedano, Cesare Martini, respinge al mittente le accuse “che – dice – puntano solo a sollevare un polverone in vista della prossima campagna elettorale. La verità vera è che le opposizioni tentano di nascondere la loro inconsistenza politica inventando casi inesistenti. La Giunta comunale, ancor prima che si pronunci la Conferenza dei Servizi, in data 22 febbraio, recependo anche le osservazioni dei cittadini e delle associazioni, ha espresso un parere contrario dando un indirizzo all’ufficio Urbanistica affinché faccia propria questa contrarietà alla proposta di procedura straordinaria avanzata con urgenza da due società, la Boscorosso e la Agricola Rocchetta. Abbiamo detto no alla richiesta di modifica della zonizzazione per non consentire la realizzazione di due complessi agricoli della consistenza di 12mila metri quadri ciascuno da destinare all’allevamento ovino e caprino. Il nostro no è motivato dal fatto che la richiesta modifica, in modo sostanziale, le previsioni di tutela e salvaguardia ambientale appena confermate dal nuovo Piano regolatore. La richiesta stride con la logica e il rigore con il quale è stato istruito e adeguato il nostro Prg e con la volontà già espressa in Consiglio comunale. I due insediamenti creano un impatto sul territorio molto rilevante, in una zona agricola con paesaggio di interesse storico culturale vocata a piccoli insediamenti, sia indirettamente, in quanto le due strutture necessitano di servizi e trasporto in quantità proporzionale alle loro dimensioni, sia direttamente, perché si tratta di strutture para industriali. Oltre alle dimensioni delle due strutture non si può poi accettare anche la richiesta d’installazione di impianti solari sui tetti delle stesse perché molto impattante anche per le attrezzature di cui poi ci sarà bisogno come cabine, inverter, cablaggi. Infine le strutture in questione andrebbero ad incidere in maniera pesante su una zona particolarmente sensibile e fragile come quella di Ugliano sita in prossimità della Riserva naturale regionale dei monti San Vicino e Canfaito. Nell’esprimere la nostra contrarietà abbiamo anche tenuto in considerazione la viabilità e, cioè, le strade comunali di accesso all’abitato di Ugliano. La dimensione e la struttura di queste non vanno bene per essere percorse da mezzi pesanti e sono pericolose sia per i mezzi in transito che per i residenti. Vi è poi da considerare l’eventuale danneggiamento delle altre strade. Queste, e altre motivazioni, ci hanno convinto a dire di no alla richiesta di variante urbanistica anche se non ci vogliamo di certo sottrarre alla produzione di energia dalle nuove fonti rinnovabili. Ora spetta alla Conferenza dei Servizi decisoria, che seguirà quella istruttoria del 18 febbraio  – conclude Martini –, il tenere conto di questa nostra posizione. Qualora, malauguratamente, il parere tecnico della Conferenza, di cui fanno parte la Provincia, la Soprintendenza, il servizio Agricoltura della Regione, l’Arpam, l’Assem, l’Aato3, l’Asur e i Vigili del Fuoco; dovesse essere positivo chiederemo al Consiglio comunale di pronunciarsi confermando la contrarietà già espressa dalla Giunta comunale con apposita delibera”.

05/03/2016 15:07
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