Un sentimento diffuso di delusione: le future mamme di San Severino commentano con amarezza la decisione del Consiglio di Stato in merito al punto nascita.
Ne abbiamo ascoltate alcune.“Mi sento delusa e tradita. Delusa perché avrei voluto partorire nel nostro eccellente reparto e nel mio comune; tradita perché le istituzioni non hanno fatto nulla in passato per difendere il difendibile, ma solo per ipocrisia si sono mossi in questi ultimi tre mesi, visto l'avvicinarsi delle elezioni”. Questo il pensiero di Carmen Maisto, futura mamma di San Severino Marche due giorni dopo la decisione del Consiglio di Stato di chiudere il punto nascita.
Per quale motivo avresti preferito partorire a San Severino? “Per l'igiene e per la professionalità e la cordialità di tutto il reparto”. Della stessa opinione è anche B., mamma di San Severino in attesa del secondo figlio, che ha preferito mantenere l'anonimato: “Ero davvero soddisfatta di come era stato gestito il mio primo parto, infatti durante la prima fase del travaglio ho avuto delle perdite e le ostetriche sono state subito molto disponibili e tutto il personale premuroso, considerando anche che il mio ginecologo era all'estero. Mi sono rassegnata all'idea di dover partorire a Macerata, ma ora diventa tutto più complicato, soprattutto per i miei familiari, per i quali sarà più difficile assistermi durante la degenza”.
Qual è il tuo pensiero su questa situazione? “Penso che sia il frutto di scelte scellerate – prosegue B. - che non tengono conto dei diritti e della salute di tante donne”. Colpa di “scelte azzardate e fuorvianti” anche secondo la Maisto: “è davvero una triste situazione per tante future mamme. L'unica cosa che mi consola e che mi fa essere felice è il futuro arrivo della mia bambina”.
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