Aveva compiuto da poco 95 anni Italo Piantoni, barbiere molto amato di San Severino Marche.Soprannominato e conosciuto da tutti come Canipì, nonostante l'età Italo amava ancora tornare al negozio che per tutta la vita era stata la sua seconda casa. Tutti lo ricordano per i suoi modi gentili e garbati, da vero gentleman.I funerali domani alle ore 15.30 nella chiesa del “Don Orione”. Lascia i figli Irene, Marco e Giuliana.
Dalla lista “Per San Severino”, Francesco Borioni Sindaco, riceviamo:"Siamo al lavoro. Questo tema, come più volte ribadito, è al centro della nostra azione amministrativa: ma non in termini di propaganda, no, bensì in termini si reale progettazione. Serve fare infatti qualcosa di concreto, servono garanzie e coperture economiche a sostegno del mondo del lavoro, per le aziende, per chi lavora e per chi non lavora più: noi è in questi termini che ci muoveremo. Andremo a potenziare in maniera sostanziale il “Settore Attività Produttive”, affinché possa realmente mediare tra aziende e privati, fornire consulenze circa le figure professionali più richieste, organizzare corsi di formazione mirati proprio all’avvio al lavoro in modo di fornire tutte le possibilità per l’accesso all’attività lavorativa da parte di giovani e di quanti si trovano in situazioni di disoccupazione. In questo modo potremo garantire una effettiva costante condivisione dei problemi, ed il confronto sulle possibili soluzioni in modo quantomeno da evitare che l’amministrazione pubblica rappresenti un ulteriore problema, un ostacolo nello svolgimento delle attività economiche.È indispensabile inoltre fornire consulenza professionale nella ricerca di contributi regionali nazionali e sovranazionali destinati al finanziamento delle diverse tipologie di attività delle attività, ponendo, nel rispetto dell’identità del nostro territorio, particolare attenzione ai progetti di finanziamento relativi all’agricoltura che rappresentano il volano principale di questa attività. Per quanto riguarda inoltre le esigenze delle attività commerciali situate nei diversi quartieri di San Severino, faremo in modo di non isolare le attività meno centrali, soprattutto quando in città si svolgono manifestazioni ed attività in modo da consentire a tutti di beneficiarne e di poter partecipare. Infine, e non certo per minore rilevanza, affronteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione le situazioni di maggiore incertezza e precarietà per mezzo di sostegni economici: attraverso l’abbattimento degli interessi sui finanziamenti per lo sviluppo di progetti lavorativi, e con l’istituzione di un fondo di €. 50.000 destinato, in assoluta trasparenza, a sostenere finanziariamente chi perde lavoro, chi avvia nuove attività/start-up".
Ci eravamo già occupati del problema rifiuti e differenziata a San Severino Marche (qui), in particolare nel quartiere residenziale Rione di Contro.Ora, a distanza di qualche mese la problematica non è scemata, anzi. Purtroppo l'inciviltà non è mai "cosa buona e giusta" e la raccolta differenziata è la base per un sereno vivere: fa bene all'ambiente ma anche, se fatta in maniera adeguata, anche al portafogli.A quanto pare, qualche abitante di Rione di Contro non ha capito le regole fondamentali della differenziata e qualcuno, almeno per i bidoni in comune per differenziare umido e vetro, si è stufato e non ci sta.Questa mattina, una bizzarra scoperta. Due cartelli di "istruzioni" sopra i bidoni n via Lorenzo D'Alessandro, proprio a ridosso del parco di cui ci eravamo occupati (qui).Il primo, apposto sopra il bidone del vetro recita: "Qui c'è scritto vetro. Sapete com'è il vetro? I piatti rotti, carta ecc non sono vetro!".Il secondo, sopra il bidone della frazione umida organica: "Per cortesia, qui solo resti di cibo, foglie e erba! No plastica, piatti, carta!".Non c'è che dire: efficaci e dritti al punto. Saranno utili?
L'Associazione ProVita Onlus stringe il "Patto per la famiglia naturale" con il candidato Sindaco Valter Bianchi della lista San Severino Tricolore. In applicazione dei principi costituzionali, in particolare: - Art. 29 Costit.: la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio (...) - Art. 30 Costit.: E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio (...) - Art. 31 Costit.: La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Il patto sottoscritto, consiste nel: - realizzare un sistema di assistenza e previdenza sociale che abbia come centro naturale la famiglia; - preservare e promuovere il diritto naturale, costituzionalmente garantito, dei genitori ad educare i propri figli. Questo implica anche l'opposizione a ogni tipo di propaganda "gender" o "lgbt"; - introdurre, potenziare e moltiplicare le iniziative di sostegno economico a favore della famiglia; - incrementare l'efficienza e la presenza di nidi d'infanzia e micro-nidi; - sostenere la vita nascente mediante aiuti finanziari a ragazze madri, donne con gravidanze difficili; - Aderire, promuovere e ripristinare iniziative per la famiglia naturale come unico recipiente di benefici sociali e giuridici; - votare contro tutte le iniziative in contrasto o incompatibili con le suddette politiche. Ad ulteriore conferma che per noi la famiglia naturale è importante per il futuro dell'umanità, quindi va supportata e difesa anche nelle piccole realtà come San Severino Marche.
Riceviamo un comunicato in merito agli illeciti avvenuti nella gestione 2006/2007 nella gestione della società sportiva Settempeda"L'articolo dei "cugini" (Paolo e Flavio Pieroni) non voleva attaccare nessuno.Sono solo stati riportati i fatti così come sono avvenuti. In ogni caso è innegabile che tutte le certezze di Teloni e Sileoni non hanno trovato alcun riscontro nella sentenza della CTP di Macerata. Sicuramente non è questa la sede per argomentare ma alcune precisazioni si rendono necessarie.Al punto B la richiesta del signor Cipolletta del gennaio 2013 evasa dal Dottor Flavio Pieroni è stata solo un atto di cortesia perché lo stesso aveva da tempo chiuso i rapporti professionali con la Settempeda e restituito tutta la documentazione contabile ai responsabili della società al momento del passaggio di consegne avvenuta, molto prima del 2013. Inoltre la richiesta era solo per i registri iva 2006 e 2007 (anni in cui il Dottor Pieroni ha gestito la contabilità) e senza alcuna specifica in merito al PVC.Il PVC in effetti è stato notificato anche a Pieroni ma dopo la redazione dello stesso da parte della Guardia di Finanza il 29/04/2013. Le operazioni sono iniziate a fine 2011 e nello stesso sono presenti dichiarazioni fatte da persone facenti capo alla nuova dirigenza sui documenti oggetto di contestazione e senza alcuna dichiarazione di Pieroni, in quanto, mai interpellato.Al punto D sbagliano anche gli importi perché 109 mila euro corrisponde effettivamente a quanto si sarebbe pagato per chiudere lì l'accertamento; è chiaro che non avendo definito e non avendo impugnato l'atto, la somma della sanzioni è tornata al 100%, quindi, facendo lievitare l'importo da pagare, compresi gli agi e altri oneri a favore di Equitalia per un totale di circa 167 mila euro.Inoltre, la presenza personale di Paolo non ha alcun significato e si stanno facendo affermazioni su importi pagati per debiti pregressi che nulla hanno a che vedere con la vicenda dell'accertamento e con il periodo di presidenza di Piero Paolo.Quindi, con riferimento all'articolo "Settempeda, la verità di Teloni e Sileoni" del 28 aprile, confidando di poter concludere una querelle oggettivamente stucchevole, si intende evidenziare come qualsiasi maldestro tentativo di prospettare una diversa e strumentale ricostruzione della tormentata vicenda della Settempeda, non sia tuttavia idoneo ad inficiare l'ovvia constatazione, evidentemente troppo ingombrante per Teloni e Sileoni, che il ricorso contro l'accertamento della GDF riguardante la società calcistica poteva essere proposto unicamente e esclusivamente dal legale rappresentante dell'epoca che non era certamente Paolo Pieroni.Quest'ultimo, pertanto, non può certo rispondere di un comportamento oggettivamente e incomprensibilmente pavido, posto in essere da altri soggetti e foriero delle conseguenza che tutti, purtroppo, conoscono.La fantasiosa, volendo utilizzare un eufemismo, prospettiva dei fatti del "duo", secondo cui Pieroni sarebbe l'unico responsabile del triste epilogo della Settempeda, non ha trovato il benché minimo riscontro in alcuna sentenza della magistratura ordinaria o contabile. Pertanto, ognuno abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità senza cercare capri espiatori non colpevoli".
Sfuma la possibilità di votare anche lunedì 6 giugno. La tornata di elezioni amministrative in programma tra qualche settimana si terrà esclusivamente nella giornata di domenica 5 giugno.Gli elettori potranno recarsi alle urne, pertanto, in una sola giornata.Le elezioni amministrative comunali si terranno in un solo giorno. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno Angelino Alfano.“Avevo proposto – ha spiegato Alfano in consiglio dei ministri – l’estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne”.“Esigenza che, tra l’altro – ha sottolineato – mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il Governo su presunte paure presenti e future”.“Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali – sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa – valuto opportuno lasciare le cose così come stanno”.
Anche l'ultima delle sei liste in corsa a San Severino per le elezioni amministrative del 5 giugno ha svelato le sue carte: il candidato sindaco Francesco Borioni ha presentato questo pomeriggio al Teatro Italia i componenti della lista civica "Per San Severino" e i punti salienti del programma. "Siamo felicissimi di questa serata, piena di gente, sinceramente essendo gli ultimi avevamo timore che qualcuno si fosse stancato e non venisse! - così ha aperto la presentazione Alessandra Aronne, una delle colonne portanti della lista - Questa sera sono più emozionata del solito, perché molto è stato il lavoro per questo progetto e per questa lista. Ci tengo infatti a precisare che, al contrario di come è stato insinuato, questa non è una lista nata dal nulla, anzi è nata negli ultimi anni come conseguenza naturale di tutti i progetti e le proposte fatte alla maggioranza che sono stati disattesi. Questo è un gruppo di supporto che riporterà l'attenzione sui veri problemi e bisogni del cittadino. Tutti saremo impegnati a difendere il nostro territorio, ognuno con le proprie competenze. Per guidarci in questo progetto, insieme, abbiamo trovato in Francesco Borioni il rappresentante più idoneo, è la persona che meglio esprime le capacità morali, intellettuali, la capacità di mediazione che sono necessari per portare cambiamenti alla città. Ringrazio, oltre al gruppo qui schierato, tutti quelli che ci hanno aiutato e supportato come Tiziana Ruggeri, Francesca Pellegrino cui dobbiamo il logo e lo slogan, Enzo Ticà e Arianna Scarponi che curano il nostro sito web e la pagina Facebook".La Aronne ha poi lasciato la parola al candidato sindaco: "La lista Per San Severino non è solo una lista civica ma è un progetto, non contro qualcuno, ma per qualcosa, per ricostruire il centro sinistra a San Severino. Delle sei liste presenti posso tranquillamente dire che la nostra è l'unica di centro sinistra, le altre sono sfumature di destra. PER San Severino è un acronimo che contiene partecipazione, perché siamo una comunità di persone che mettono insieme le loro capacità e che sanno ascoltare, energia, intesa come entusiasmo, e rispetto, perché la nostra è un'azione nel rispetto dell'interesse comune. Questa è una lista di rinnovamento, questi giorni ho visto proporsi per un nuovo ciclo amministrativo gente che, con diversi incarichi, sono in politica anche da vent'anni, col rischio di immobilizzare la città. Se credete in me vi posso dire fin da ora che sarò sindaco a tempo pieno, insieme alla squadra, alle associazioni, perché non si fa nulla da soli". Nella squadra di Borioni sono presenti, oltre ad Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi commerciante, Mirta Ramaccini impegata, la docente Lucia Ticà, Americo Eugeni ingegnere, Roberto Grillone operaio, Martina Zucchi geologa, Lorenzo Gregorietti responsabile commerciale: "ho sempre vissuto la politica in maniera distante, ora sento l'argomento decisamente più vicino". Poi ancora l'operaia Marina Ciriaci, la giovanissima studentessa Laura Della Mora, Paolo Della Mora musicista e organizzatore di eventi, Giovanni Chiarella, Monica Mauroni impiegata che crede nell'importanza del sociale e di una buona organizzazione, Franco Sampaolo "fortunato pensionato" come si è descritto, Gilberto Primucci impiegato ed infine il musicista-fotografo Romolo Forlai.Borioni ha poi ripreso in mano la presentazione incentrando prima l'attenzione sui tre "temi caldi" della campagna elettorale, e poi parlando a grandi linee del programma: "la questione dell'ospedale per me è stata gestita male e ormai ciò che si è perso si è perso. È fondamentale però ora aprire un tavolo permanente tra comune e regione per discutere dei cambiamenti ormai prossimi. Per quanto riguarda il cementificio noi diciamo no, e siamo convinti che la bretella (che è ormai diventata una leggenda) sia importante tanto quanto rientrare nella quadrilatero. Questi sono temi sovracomunali, quindi dobbiamo cercare alleanze coi comuni vicini, per fare massa critica".Il lavoro è al primo posto nel programma della lista di Borioni: "cercheremo di mantenere il lavoro che c'è, di creare nuovi posti e di tutelare chi il lavoro l'ha perso". "Abbiamo delle proposte concrete sia per quanto riguarda le aziende strutturate - ha spiegato Mirta Ramaccini - sia per il settore artigiano- commerciale, sia per contenere e possibilmente diminuire la disoccupazione perché, come diceva Pertini, non c'è dignità senza lavoro ". Lorenzo Gregorietti ha poi illustrato lo sviluppo economico grazie al turismo: dobbiamo sfruttare le risorse del territorio, cercando di trattenere in città i turisti occasionali, e per questo dobbiamo creare intrattenimento. Sfruttare l'arte e la cultura che a San Severino sono un'eccellenza potrebbe essere una carta vincente". Argomento questo ripreso anche da Roberto Grillone: "credo che l'arte soprattutto in questo periodo di crisi possa e debba costituire un orizzonte che ci consenta di ritrovare l'identità e al tempo stesso nuova forza, e perché no di diventare una città d'arte importante nel nostro Paese. Facendo qualcosa di strutturato possiamo creare molte opportunità". Martina Zucchi ha esposto il tema dell'ambiente: "vorremmo attuare una attività di prevenzione per quanto riguarda il rischio idrogeologico, con monitoraggio di frane attive, del bacino del Potenza ed anche delle acque e della qualità dell'aria. Il territorio va valorizzato nella sua interezza." Diverse le proposte per quanto riguarda il sociale, trattate da Chiarella: "il sociale è tra i nostri obiettivi primari. Vorremmo dare una reale e concreta accoglienza e accompagnamento a chi ha bisogno, senza distinzioni; individuare anche appezzamenti di terreno inutilizzati magari nei rioni per creare degli orti sociali." Dello sport si è invece occupato Samuele Bonifazi: "bisogna creare un'organizzazione delle società sportive e un progetto comune. Lo sport è una scuola di vita che deve insegnare ai ragazzi i valori e il rispetto che li renderanno migliori nella vita di tutti i giorni, e magari avremo ancora altri campioni settempedani". Lucia Ticà invece ha parlato degli investimenti sulla scuola, per quanto riguarda il supporto per i disabili e linguistico, il potenziamento del servizio del nido comunale sia come numero di posti sia come flessibilità di orari, arrivando all'ipotesi della costruzione di un nuovo polo scolastico moderno, sicuro e senza barriere architettoniche. Altro punto fondamentale è l'urbanistica, tema esposto da Eugeni: "ci impegneremo per l'attuazione rigorosa del piano regolatore, accettando variazioni solo in casi eccezionali così da sfuggire ogni logica clienterale. La nostra attenzione va alla zona industriale, alla messa in sicurezza del ponte dell'Intagliata, la riorganizzazione della zona del Glorioso e il completamento delle piste ciclabili". In chiusura Romolo Forlai ha ripreso il tema del territorio come attrattiva turistica: "attorno a San Severino ci sono posti bellissimi ma non reclamati. San Severino è un "gioiello nel verde" e deve risorgere, dobbiamo far conoscere, anche attraverso dei percorsi guidati, cosa c'è di bello".
Con il saluto del dirigente scolastico prof. Sandro Luciani, del Sindaco della città Cesare Martini e del Sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Leonardo Simoncini ,venerdì 13 maggio si è conclusa con successo la 19° edizione del Concorso Musicale Città di S. Severino Marche, riservato alle scuole secondarie a indirizzo musicale.Una bella e ricca edizione che ha visto la presenza di 20 scuole provenienti da varie parti d’Italia.Quattro commissioni formate dai maestri: Elena Stamera, Piergiorgio Troilo, Stefano Ensabella, Magdalena Fontana, Celeste Carboni, Letizia Forti, Valentina Del Carpio, Giacomo Correnti, Gaia Valbonesi, Nicola Basilico, Giulio Starnoni, Luciano Feliciani che hanno lavorato contemporaneamente giudicando i ragazzi nella varie categorie e sezioni: Solisti, dal duo al sestetto, pianoforte a 4 mani, formazioni libere e orchestre.Una festa dove a trionfare non sono stati solo i ragazzi e le scuole partecipanti, ma soprattutto lo è stata la musica. Il premio in denaro di 500,00 euro se lo è aggiudicato l’orchestra dell’istituto comprensivo “Colozza” di Campobasso che ha ottenuto il punteggio di 100/100.Tutti i risultati possono essere consultati sul sito dell’istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi” o sulla pagina facebook del concorso: https://www.facebook.com/Concorso-Musicale-Citta-Di-San-Severino-Marche-1048675251845399/La manifestazione organizzata dall’Istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi” con il patrocinio del Comune di San Severino Marche è stata diretta artisticamente dal prof. Vincenzo Correnti.L’organizzazione ringrazia quanti hanno collaborato attivamente alla riuscita del concorso.
Il castello di Pitino, quello di Carpignano e la Torre degli Smeducci, tutti nel territorio del Comune di San Severino Marche, sono solo alcuni dei casi studio che gli studenti del corso di Rilievo dell’Architettura e della Città della Scuola di Architettura e Design "E. Vittoria" dell'Università degli Studi di Camerino, hanno esaminato e da cui è nata la mostra “Il Medioevo nei centri minori” che verrà inaugurata sabato 14 maggio alle ore 17,30, presso la Pinacoteca Civica “Padre Tacchi Venturi”.L’esposizione, che resterà aperta fino al 24 maggio prossimo, viene presentata dall’Ateneo camerte in collaborazione con il Comune di San Severino Marche e quelli di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Castelraimondo, Fiuminata, Pieve Torina, Visso e Camerino.Delle varie fortificazioni la mostra presenta prospetti, sezioni, piante, dettagli architettonici ed anche modelli tridimensionali. Le visite sono possibili dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. La mostra aderirà alla manifestazione “Notte dei Musei” del 21 maggio promossa dal Comune di San Severino Marche.
È stata una presentazione essenziale, spartana, ma convinta e convincente. La lista civica “San Severino Tricolore”, che vanta il candidato sindaco più giovane dei sei in lizza, Valter Bianchi, 30enne impiegato tecnico in un’azienda privata settempedana, neo papà della primogenita Violante (lunedì scorso alle 23.00, all’ospedale di Macerata, il lieto evento per lui e sua moglie Carmen) ha consumato il vernissage giovedì sera, nella sede di piazza del Popolo, di fronte ad un pubblico numericamente adeguato ed attento.“Siamo persone semplici – ha dichiarato in apertura di intervento Bianchi – prive di sponsor e di padroni, un gruppo abbastanza giovane e molto lontano dal mondo dei politicanti in giacca e cravatta, che ha compiuto una scelta identitaria, alternativa e radicale per il progresso della propria città. Un gruppo, il nostro, affiatato, che si ripromette di rendere conto solo ed esclusivamente ai cittadini settempedani sul futuro del nostro centro e di trovare risposte concrete alle esigenze ed ai problemi dei cittadini, rifiutando logiche di potere e clientelari ormai vetuste”. Fra le tematiche più sensibili, Bianchi ha sottolineato la “preferenza nazionale” nelle politiche sociali, proponendo la modifica del regolamento comunale per l’assegnazione delle case popolari; la priorità assoluta ai cittadini italiani nell’assistenza socio-economica, nell’assegnazione dei posti di lavoro pubblici ed ai figli di coppie italiane nell’accesso agli asili nido. Risparmio: la rinuncia da parte della Giunta, nel caso di elezione, di metà del proprio stipendio in favore di un “fondo per emergenze straordinarie”. Riguardo alla sicurezza ed al controllo del territorio: una stretta collaborazione con i Comuni di Cingoli e Tolentino; l’impegno dell’amministrazione nell’espulsione di immigrati che abbiano commesso reati e il rifiuto di qualsiasi “business dell’accoglienza”; controlli mirati delle forze dell’ordine delle zone del territorio comunale di maggior degrado; il potenziamento del sistema di videocontrollo e, se necessario, del servizio di polizia municipale e l’istituzione di un comitato permanente di lotta allo spaccio ed al consumo di droga nelle scuole. La ricetta di San Severino Tricolore nell’urbanistica prevede anche il completamento della pista ciclabile e la tutela del decoro urbano, oltre al rifacimento delle vie e delle strade comunali dissestate. Decisa la lotta ad ogni ecomostro per l’ambiente (vicenda di Ugliano) ed esclusione della realizzazione di qualsiasi impianto ad altro impatto ambientale (inceneritore a Castelraimondo). Fra le incentivazioni, quelle per le nuove imprese da parte dei giovani e, nel settore cultura, apertura dei musei soprattutto nei giorni di festa, rivalutazione del santuario di San Pacifico e recupero della centralità di piazza del Popolo. “Siamo umani – ha concluso Valter Bianchi fra gli applausi -, perciò non promettiamo la costruzione della Bretella San Severino-Tolentino, che il nostro ospedale funzioni come quello regionale di Torrette e che l’attuale Sacci sparisca, ma per i nostri ideali state pur sicuri che combatteremo!”.
Una presentazione “al contrario” quella della lista “San Severino 2.0” del candidato sindaco Pietro Cruciani, nella quale “12 candidati sono alla prima esperienza politica, 9 sono donne, dieci su sedici hanno meno di 42 anni e tutti insieme rappresentano al meglio la popolazione settempedana” come spiegato dal presentatore della serata Marco Moscatelli.Dopo una breve introduzione uno ad uno sono saliti sul palco i candidati consiglieri, per prima Adele Appignanesi, insegnante di sostegno all'istituto tecnico: “conosco la forza e il coraggio delle famiglie dei ragazzi che hanno problemi, ma conosco anche la loro rabbia e delusione per tutti gli ostacoli che incontrano, e vorrei davvero fare qualcosa per per abbatterne alcuni”, Andrea Aringoli, 26 anni, candidatosi “per rilanciare la città per noi giovani”, rilancio che chiede anche l'ex docente Manfredo Boldrini il quale punta anche alla valorizzazione dei siti religiosi. L'avvocato Claudio Cicconi si è presentato come un appassionato di San Severino Marche, mentre Ilde Cipolletti, architetto “iperattiva” vorrebbe dedicare la sua attenzione a chi fa parte delle associazioni: “faccio parte della Pro Castello e del collettivo AltriMenti, che lo scorso inverno ha realizzato il “Bosco Urbano”. So bene quante difficoltà ci sono a relazionarsi con la burocrazia e l'amministrazione quando si fa parte di un'associazione, per questo vorrei aiutare chiunque si impegna per creare qualcosa per la città”. Laura della Mora, artigiano, vorrebbe aiutare i membri della sua categoria, Maria Evangelista è invece piena di energie: “recentemente ho ripreso in mano la mia vita perdendo 70kg, e le stesse energie che ho speso per questa impresa le vorrei usare per San Severino, puntando sull'educazione al benessere inteso come stile di vita salutare”, la giovane Elisa Fattobene ha deciso di candidarsi perché vorrebbe nel suo futuro una politica chiara e concreta. Dopo tanti volti nuovi è stato il turno di Simona Gregori, attuale assessore alla cultura di San Severino: “in questa lista ci sono molti ragazzi e penso davvero che la mia esperienza possa aiutare. Sono orgogliosa di aver amministrato la città questi 5 anni e nell'ambito culturale abbiamo fatto grandi cose, ma ne possiamo fare altrettante. Per quanto riguarda l'ambiente ed il cementificio in particolare chiedo a tutti di non dividerci su questa questione così importante per il paese”. Neofiti della politica anche Martina Manuale, laureata in giurisprudenza, candidatasi perché “la nuova generazione deve metterci la faccia e lottare per il cambiamento. Mi ha convinta la forza con cui Cruciani ha intenzione di guidare i giovani nell'inserimento nel mondo del lavoro”, e l'estetista Flora Menichelli “felicissima di sviluppare per la città un progetto di turismo itinerante e turismo religioso”. L'assessore ai lavori pubblici Giampaolo Muzio vorrebbe continuare ad amministrare per “finire i lavori già iniziati, soprattutto nelle frazioni”, Pierino Paparelli, pensionato, ha a cuore le sorti delle persone in età più avanzata e spesso sole, mentre come la Gregori anche Sabrina Piantoni vorrebbe poter aiutare con la sua esperienza questo gruppo di giovani. Determinato Simone Vitturini: “nel nostro progetto hanno grande spazio lo sport, vorremmo mettere a disposizione tute le attrezzature del comune per le associazioni, che sono da ringraziare perché sono fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi. Altra parola d'ordine è sicurezza, sia a livello di ampliamento della rete di telecamere a rioni, sia organizzandoci con le associazioni per l'educazione stradale. Vorrei inoltre fare un flash per quanto riguarda il bilancio: negli ultimi anni abbiamo diminuito le spese fisse del 10%, abbiamo diminuito il debito e lasciato un “tesoretto” in parte vincolato”. A chiudere la lista dei candidati consiglieri Manlio Caciorgna che vorrebbe portare alla luce i problemi delle frazioni, per farle tornare alla loro dignità.Moscatelli ha poi presentato il candidato sindaco Pietro Cruciani, il quale dopo aver parlato un po' di sé e delle sue esperienze politiche e non, si è lungamente dedicato a snocciolare il programma in tutti i suoi punti: “sono un moderato ma mi definirei un liberal riformista. I nostri obiettivi nascono per far uscire San Severino dalla crisi, Martini in questo ha già fatto un ottimo lavoro. Da qui il nome della lista “San Severino 2.0” a significare il rinnovamento pur nella continuità. Nel nostro programma in primis abbiamo messo il lavoro, poi la città per ridare vita sia alla piazza sia a quartieri e frazioni.” Cruciani ha poi affrontato il tema della sanità ed in particolare dell'ospedale: “il comitato ha fatto sentire la voce dei cittadini, facendo capire alla Regione che dietro al comitato c'è la città. Però ci vuole anche realismo, il punto nascita abbiamo visto che non è possibile mantenerlo. Bene averlo difeso, ma ora dobbiamo guardare avanti, e riconoscere a Martini il merito di aver strappato a Ceriscioli la week-surgery che renderà San Severino un polo d'attrazione per tutta la provincia”. I servizi sociali, lo sport e lo sviluppo urbano ed extra urbano sono altri temi cari a Cruciani e al suo gruppo: “ben venga la realizzazione della bretella ma considero altrettanto importante la realizzazione del cosiddetto Anello delle montagne, per non restare isolati”. Tutti insieme hanno poi il proposito di occuparsi del Comune e di una maggiore apertura ai cittadini, di sicurezza, di scuole, di cultura, turismo e di tutela ambientale: Cruciani e la sua squadra dicono “no alla combustione di css per alimentare il cementificio di Gagliole, perché inquina e non ha alcuna ricaduta positiva su San Severino”.
È stato intitolato alla figura di Bruno Taborro, partigiano che combatté per l’onore e la libertà dell’Italia intera e che per tanti anni è stato presidente della sezione settempedana dell’Anpi, il nuovo ponte carrabile sul fiume Potenza, posto tra via Gorgonero e il rione di Contro. La struttura, lunga venticinque metri a campata unica realizzata in acciaio corten, è stata anzitutto pensata per alleggerire il traffico a servizio delle scuole. Il nuovo collegamento, a due carreggiate a senso unico, presenta anche due corsie riservate ai pedoni. Progettato per rispondere a caratteristiche di semplicità, leggerezza e dinamismo, il ponte è stato costruito presso le officine meccaniche Piancatelli di San Severino Marche. Alla realizzazione dell’opera ha poi collaborato anche un’altra impresa settempedana, la Edilbiangi. Complessivamente è costato 460mila euro finanziati, nell’ambito del programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione Marche e dal Comune di San Severino Marche che ha affidato il progetto architettonico e l’intero procedimento al responsabile dell’area tecnica, arch. Andrea Pancalletti. All’opera hanno lavorato anche l’ing. Giovanni Cipolletta, per la progettazione strutturale della passerella ciclo pedonale, e l’ing. Daniele Fiorini, per la redazione del progetto esecutivo, oltre all’arch. Andrea Stortini, nominato responsabile per la sicurezza.“Quella che salutiamo - ha ricordato il sindaco, Cesare Martini - è un'inaugurazione attesa da anni, da tanti anni. Questo ponte è un simbolo unico. E' un collegamento che unisce, dovremo gettare molti più ponti nella nostra vita fatta sempre più spesso invece di barricate che si alzano imponenti, ed è anche simbolo della laboriosità di noi settempedani. Ad esso hanno lavorato due imprese che sono di San Severino Marche: la Piancatelli costruzioni metalliche e la Edilbiangi – ha proseguito il primo cittadino che ha ringraziato tutti i tecnici che hanno lavorato alla progettazione e alla realizzazione dell’opera, per poi ricordare - Questo ponte lo abbiamo voluto intitolare alla memoria di Bruno Taborro, un settempedano che ha saputo unire almeno due generazioni, che ha saputo essere una colonna forte e ben salda, una figura ben ancorata a terra in un momento di passaggio durante e dopo una guerra. Questa inaugurazione viene oggi da noi salutata come una pagina importante di una ricostruzione cui Bruno scrisse la premessa. Spero che ogni giorno voi bambini, attraversando questo ponte, possiate ricordare il nome di Bruno. Per tanti anni guidò la sezione cittadina dell'Anpi. Non l'ho mai sentito parlare di nemici. I suoi racconti erano come un ponte, era come se con le sue parole egli volesse allungare una mano per aiutare tutti ad oltrepassare il guado”.La figura dell’indimenticabile Bruno Taborro è stata poi celebrata anche da Donella Bellabarba a nome della sezione “Cap. Salvatore Valerio” di San Severino Marche: “Crediamo che non ci sia niente di più appropriato, sul piano simbolico, dell’intitolazione al partigiano Bruno Taborro di un ponte. I ponti uniscono ciò che prima era separato, creano rapporti e condivisione e Bruno, per tutta la sua vita, è stato un ponte. Un ponte anzitutto tra generazioni: quella dei giovani che sotto il fascismo misero in gioco la propria vita per dare democrazia e libertà, e le generazioni nate dopo, nell’Italia antifascista e democratica. Bruno è stato un ponte tra i valori risorgimentali di patria unita e indipendente e i valori democratici basati sulla dignità della persona e l’uguaglianza dei diritti e dei doveri dei cittadini. Come un ponte umilmente ogni giorno è al servizio di tutti, Bruno si è messo a disposizione, è stato uno dei protagonisti della Liberazione di San Severino dai nazifascisti e, come riconosciuto ufficialmente dal comandante delle forze alleate in Italia, deve essere ricordato come patriota che ha combattuto per l’onore e la libertà dell’Italia”.Per la festa all’ingresso del ponte anche i lavoratori del Calzaturificio Marini, la fabbrica infatti ha sospeso per alcuni minuti l’attività. Coloratissima la cerimonia del taglio del nastro, alla quale hanno partecipato diverse classi dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, dei plessi di San Severino e Cesolo, con i loro insegnanti e il dirigente scolastico, Sandro Luciani. Dopo la benedizione del vicario foraneo, don Aldo Romagnoli, hanno preso la parola il sindaco, Cesare Martini, il baby sindaco, Leonardo Simoncini, la famiglia di Bruno Taborro e Donella Bellabarba in rappresentanza della sezione “cap. Salvatore Valerio” dell’Anpi. Per l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sono inoltre intervenuti il vice presidente provinciale, Mario Mosciatti, e i rappresentanti della sezione “24 Marzo” di Gagliole, Matelica ed Esanatoglia. Presenti anche il presidente provinciale di Confartigianato, Renzo Leonori, il presidente dell’Assem, Claudio Brunacci, i comandanti delle stazioni dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Municipale, volontari della Croce Rossa Italiana. Fra le autorità pure il presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, gli assessori Simona Gregori, Giampaolo Muzio, Simone Vitturini, i consiglieri Alessandra Aronne, Gabriela Lampa e Fernando Taborro.
Dalla lista "Per San Severino", Francesco Borioni Sindaco, riceviamo"Per San Severino esiste ora una reale alternativa, un nuovo corso politico che dice no al partito della nazione e sì al centrosinistra. Il programma è pronto, la squadra è già al lavoro a preparare il terreno per i tanti progetti, una squadra coesa che ha deciso di mettere le sue forze al servizio di un cambiamento che deve essere prima di tutto culturale. Lungo il percorso c’è stato il confronto con tutte le forze politiche, ma abbiamo deciso di non fonderci in accordi che hanno il sapore dell’ipocrisia, preferendo discutere esclusivamente questioni concrete sul territorio, abbiamo messo in primo piano i programmi e delle cose da fare.Quando la discussione è a uso e consumo della ricerca di un “posto” per non saltare il turno elettorale, con la scusa dell’esempio (non buono) della politica nazionale, l’unica via percorribile è stata per noi quella di una risposta politica autonoma. E non si tratta solo di una scelta ideologia, ma di un reale impegno per migliorare le condizioni della società in cui viviamo. Ci presentiamo per portare una sferzata di novità e integrità in un panorama di “riciclati e trasformisti” che ammorbano la scena politica ormai da troppo tempo. Desideriamo quindi invitare tutti i cittadini alla presentazione del nostro progetto che si terrà sabato prossimo, 14 maggio, per conoscere Francesco Borioni, candidato sindaco di Per San Severino, i componenti della Lista e i tratti salienti del Programma. L’appuntamento è dunque per le ore 18.00 al CineTeatro Italia, e al termine della presentazione Francesco e i candidati consiglieri saranno a disposizione per approfondire la conoscenza coi cittadini, in un momento conviviale nel quale verranno offerti prodotti a km 0".
"Ricominciamo da noi, è questa la chiave di tutto" Con queste parole il candidato sindaco Mauro Bompadre ha voluto aprire la presentazione della lista "La città bella" del Movimento 5 stelle che lo sostiene come candidato sindaco."Il Movimento 5 Stelle è qualcosa di nuovo, almeno per San Severino. È un'opportunità di cambiamento vero per tutti. Tutti lo sanno, sia chi segue il nostro messaggio di etica, trasparenza ed onestà, sia chi questo messaggio lo avversa. La nostra lista si chiama "la città bella" e noi ci proponiamo di valorizzare le sue bellezze paesaggistiche, storiche, culturali, ma abbiamo capito che non è più tempo di quelli che arrivano e dicono "faccio tutto io, ci penso io", noi crediamo esattamente nell'opposto: crediamo che siano i cittadini ad attivarsi per migliorare la loro realtà, la loro vita e quella delle prossime generazioni. Già da un anno - ha continuato Bompadre - lavoriamo a questo programma, a questo progetto, a questo sogno che è qualcosa di realizzabile. A San Severino problemi ce ne sono, e anche grandi, è purtroppo una città che si sta spegnendo e che sta venendo smantellata pezzo pezzo, come l'ospedale. Ho visto diversi medici nelle altre liste, mi sono chiesto dove fossero quando ci toglievano i reparti. Il male non si può proporre ora come medicina. La nostra, come ha saggiamente detto Cadia Carloni, non è una squadra per vincere ma per governare, non troverete in lista nomi roboanti o "portatori di voti", e non penso proprio che a qualcuno di voi piaccia sentirsi parte di un pacchetto di voti".Il candidato sindaco ha poi esposto le 5 stelle ovvero i 5 obiettivi del suo programma, a cominciare dalla città sana che avrà come argomenti principali l'ospedale ed il cementificio, battaglie epocali come le ha definite Bompadre, secondo punto è la città pulita che tra le altre cose prevede il miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti, e poi ancora la città bella, la città viva "per riportare San Severino ad essere turistica, "noi vorremmo una manifestazione al mese" e infine la città sicura con la proposta di relazionare insieme le forze dell'ordine per organizzare la vigilanza notturna. Dopo il programma il candidato sindaco ha provveduto a presentare uno ad uno i suoi candidati: Cesare Marinelli, che già dal 2012 fa parte del movimento 5 stelle, Piergiorgio Paparelli, vigile del fuoco che ha lavorato a livello nazionale ad un progetto di razionalizzazione delle risorse "abbiamo mantenuto ed in parte migliorato la sicurezza tagliando i costi, e questo è possibile anche nel pubblico. Sono qui per portare la mia esperienza e le mie competenze per questa bella città". Fabrizio Marinelli, programmatore che si è ispirato a Gandhi per esprimere il suo pensiero: "sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo", un altro vigile del fuoco Maurizio Prenna che ha sottolineato come questa lista sia una novità. Presentazione speciale per Stefania Follini, protagonista anni fa di una ricerca scientifica nel New Mexico che l'ha vista affrontare 4 mesi in solitudine all'interno di una grotta: "per me è stata motivante la crescita personale che derivava dalla partecipazione a questo esperimento. Non sono una tipa che si spaventa facilmente, ora sono anche iscritta al secondo anno di Lingue all'università dì Macerata". Sonia Ventura è una programmatrice e una mamma che proprio da suo figlio ha tratto la forza per candidarsi: "per mio figlio e per i bambini voglio un futuro migliore, voglio una città che non sia bella solo prima delle elezioni". Molta voglia di lavorare e di fare bene anche nelle parole di Marisa Mattiacci, disoccupata e invalida, e di Stefano Nepi, fabbro. Daniela de Santis, laureata in lingue, punta l'attenzione sul simbolo: "non essere una lista civica, avere questo simbolo è la nostra forza e la vostra garanzia". È stata poi la volta di Giuseppe Palazzesi, pensionato della polizia di Stato, di Edoardo Tomassetti e di Daniela Bonci: "siamo persone semplici, ma è dalla semplicità che vengono le buone idee". Il commerciante Maurizio Forconi ha deciso di candidarsi perché si era "stancato di sopravvivere, bisogna vivere". Dulcis in fundo Bompadre ha presentato l'anima del gruppo, Cadia Carloni: "nella lista che vi abbiamo presentato stasera c'è rappresentata tutta San Severino, e sono felice che ci sia tanta San Severino anche in sala stasera. In questo momento state vedendo un cambiamento di rotta. Il nostro programma, che nelle prime sei pagine contiene valori e trasparenza, può considerarsi più un progetto che abbiamo intenzione di costruire senza barriere, senza destra né sinistra. Scegliete con grande attenzione, leggete bene i programmi, perchè non è possibile ad esempio che una lotta contro l'inceneritore venga proposta da chi fa parte di una cordata politica che fa e vota leggi proprio sull'incenerimento dei rifiuti anche nei cementifici!" L'importanza della coerenza dei programmi ma soprattutto delle persone sono concetti ribaditi anche dagli ospiti della presentazione: i portavoce del movimento 5 stelle in consiglio regionale Gianni Maggi e Romina Pergolesi e il consigliere comunale di Macerata Carla Messi. "Vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi ed interessati, ho visto i vostri occhi attenti e curiosi di capire. - ha concluso Mauro Bompadre - Ricordate che non ci sono 6 liste tra cui scegliere, c'è la nostra e c'è la loro. Questa volta una scelta c'è, niente scuse, c'è il movimento 5 stelle".
Sarà inaugurato venerdì prossimo (13 maggio), alle ore 10, il nuovo ponte carrabile sul fiume Potenza, posto tra via Gorgonero e il rione di Contro, a servizio della viabilità urbana che collega alle scuole elementari e medie. L’imponente struttura metallica, in acciaio corten, è stata realizzata dall’impresa settempedana Piancatelli & C Srl insieme alle antenne metalliche, ai tiranti e alle balaustre di protezione. Quello che sarà aperto sarà un importante collegamento per le auto, ma anche per i pedoni, in una delle zone più trafficate della città, dove insistono istituti frequentati ogni giorno da centinaia di alunni.Insieme alla struttura verrà inaugurata anche la nuova viabilità che prevede percorsi in sicurezza per gli scuolabus e spazi sosta per far scendere e salire i bambini anche dalle auto. Per il ponte carrabile sono stati spesi 460mila euro nell’ambito del programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile sostenuto dal Ministero delle Infastrutture, dalla Regione Marche e dal Comune di San Severino Marche che ha affidato il progetto architettonico e l’intero procedimento al responsabile dell’area tecnica, arch. Andrea Pancalletti. All’opera hanno lavorato anche l’ing. Giovanni Cipolletta, per la progettazione strutturale della passerella ciclo pedonale, e l’ing. Daniele Fiorini, per la redazione del progetto esecutivo, oltre all’arch. Andrea Stortini, nominato responsabile per la sicurezza. Alla realizzazione del ponte insieme alla ditta Piancatelli ha lavorato anche un’altra impresa settempedana, la Edilbiangi Srl per i lavori di sistemazione stradale.“Un’altra opera attesa da decenni vede finalmente la realizzazione - sottolinea soddisfatto il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, che spiega - Il ponte permetterà di rivoluzionare la viabilità urbana e di decongestionare un’area interessata, in alcune ore del giorno, dal passaggio di tante auto. L’intervento, questo aspetto non è certo secondario, migliorerà, e di molto, anche la sicurezza”.Alla festa per l’apertura del ponte, che sarà intitolato al partigiano Bruno Taborro, prenderanno parte anche le scolaresche e i rappresentanti dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”.
Giovedì 12 maggio alle ore 21 presso il Teatro Italia di San Severino Marche, Pietro Cruciani, candidato sindaco della lista “San Severino Marche 2.0 – una città per tutti”, presenterà ufficialmente a tutti i cittadini i componenti della propria lista. Oltre alla presentazione di tutti coloro che intendono impegnarsi per la guida della città verranno illustrati i punti salienti e le progettualità per migliorare la città, partendo da una serie di idee che intendono proiettare San Severino Marche tra i maggiori centri provinciali per musei, arte, cultura e turismo. La lista è composta da sette uomini e nove donne per una età media di 50 anni per i primi e 35 anni per le seconde, con una età media complessiva di 41 anni. Sono rappresentate multiprofessionalità che rendono possibile una molteplicità di idee e rappresentanze di diversi mondi professionali, culturali, commerciali, del mondo scolastico ed altro. È stata realizzata anche una pagina Facebook chiamata “San Severino Marche 2.0” con la quale è possibile condividere le iniziative e soprattutto contribuire con proprie idee allo sviluppo della città. La pagina rimarrà attiva anche dopo il 05 Giugno per continuare ad avere un rapporto costruttivo con tutti i cittadini che vogliono proporre idee ed iniziative per il bene comune di #unacittàpertutti.
Storico! L’Istituto comprensivo Tacchi Venturi di San Severino, per la prima volta, ha vinto la fase regionale dei Campionati studenteschi di volley maschile, qualificandosi così per la fase nazionale. Il team allenato dai docenti di Educazione Fisica Rita Serrani e Matteo Ruffini, giunto alla final-four di Falconara per la fase regionale come campione provinciale in carica, si è sbarazzato dapprima del San Benedetto per 2-0, ribandendo la sua verve nella finalissima, stavolta ai danni di Pesaro e sempre con il massimo scarto. I Cadetti settempedani, orgogliosi del traguardo centrato, si sono pertanto guadagnati il pass per le nazionali che verranno disputate ai primi di giugno, per la gioia dei propri docenti e del dirigente Sandro Luciani. Poi, per i ragazzi di terza, ci sarà il… golden set. Gli esami di fine triennio…IC TACCHI VENTURI CADETTI: Edoardo Tiburzi, Ludovico Ferrara, Matteo Panicari, Enrico Paciaroni (3^E), Lorenzo Plesca, Francesco Sparvoli (3^A), Gabriele Marinozzi (3^D), Andrea Rustichelli (2^E), Giacomo Salvatori (2^D), Matteo Buschittari (2^C) e la mascotte Federico Maggiori della 1^D.
Ricordare e festeggiare un glorioso passato, con uno sguardo concreto al futuro. E' con questo spirito che l'Ipsia “Ercole Rosa” di San Severino Marche ha celebrato, sabato scorso 7 maggio, il 120° anniversario della sua fondazione, alla presenza di autorità scolastiche e civili, ex-allievi, docenti che hanno insegnato nella scuola e familiari di coloro che sono stati ai vertici scolastici nel corso degli anni, in particolare il Direttore Egino Bellucci e il Preside Giovanni Eusebi.“Questo Istituto è legato alla storia della città” ha sottolineato l'assessore comunale Gregori, la quale ha tagliato il nastro, insieme al Direttore di sede Massimo Martinelli e al Dirigente scolastico Francesco Mezzanotte, per l'inaugurazione della mostra sui manufatti degli studenti di allora e di quelli di oggi. L'Istituto Professionale “E. Rosa” nasce come una scuola per gli operai, dapprima solo serale, poi nel 1913 diurna, dove si insegnavano arti e mestieri, quali ebanisti, cementisti, cuoio, incisioni sui metalli, plastica, disegno applicato all'industria, ma anche materie oggi scomparse come Calligrafia.Negli anni '20 frequentano anche gli orfanelli. Nel 1940 fu istituita anche una sezione femminile con musica, cucina, cucito e ricamo. Con l'elevata abilità e preparazione artigianale acquisita gli alunni dell'epoca hanno realizzato opere e manufatti che si possono ammirare ancora oggi, come, ad esempio, un'opera in palissandro conservata al Quirinale, lo studio del Sindaco e la Pretura, entrambe in legno, del comune settempedano, lo stesso scalone, il soffitto finemente decorato e il lampadario che si trovano all'ingresso dell'Ipsia “E. Rosa” in Via Salimbeni e il magnifico portone in noce.Questo Istituto scolastico ha formato, dunque, intere generazioni di artigiani e di imprenditori che hanno forgiato l'economia settempedana e hanno fatto la storia della nostra società. Una scuola così all'avanguardia nei primi decenni del '900 da esserne orgogliosi: si pensi che negli anni '20 era stata fatta qui la progettazione di una finestra col doppio vetro, quando questa tecnica di isolamento termico del doppio vetro nelle finestre viene realizzata ben 30 anni dopo, solo negli anni '50, nello Stato americano dell'Ohio. Sapienza e passione nel saper fare dei suoi numerosi studenti, provenienti da tutta la provincia, densità di attività e di specializzazioni di ogni genere che cambiavano con l'avanzare dei tempi, un susseguirsi di artigiani e tecnici, ancora oggi ci ricordano il contributo straordinario dato dall'Ipsia “Ercole Rosa”. Negli anni più recenti l’Istituto Professionale si è specializzato nella meccanica e gli studenti, nel corso del tempo, soprattutto dal 2000 in poi, hanno realizzato modelli di kart e mini-auto, di cui si sono potuti ammirare numerosi esemplari durante le celebrazioni. Nel corso della cerimonia è stato presentato, tra le tante attività che oggi caratterizzano con vivacità l’Istituto, il progetto “Ipsia Racing Kart”, finalizzato a formare tecnici specializzati nella costruzione e manutenzione di GOKART da racing. Il progetto ha durata triennale e interessa gli studenti dal dal 3° al 5° anno di corso. “Ci stavamo pure fino a mezzanotte a lavorare su quelle macchine….” sussurra un ex-studente, oggi anziano, con gli occhi colmi di emozione e nostalgia.Nella diversità dei tempi l'auspicio è proprio questo: che l'Ipsia “E. Rosa”, guardando al proprio presente e soprattutto al futuro, sappia infondere nei suoi studenti lo stesso amore e la stessa passione che hanno accompagnato quanti, prima di loro, hanno riempito le aule e i laboratori scolastici di Via Salimbeni. Nelle immagini alcune foto antiche di studenti e studentesse dell’Ipsia “Ercole Rosa”
Anche la lista civica "Città e Borghi" che sostiene il candidato sindaco Massimo Panicari ha presentato ieri la sua squadra al teatro Italia di San Severino Marche, affollato come la sera prima.
"La nostra è una compagine di centrodestra, ma solo 5 sono iscritti a partiti politici. Il fatto che siano state presentate ben sei liste in parte mi rincuora, per il netto risveglio delle coscienze, ma dall'altro mi preoccupa perché denota una perdita di ruolo da parte dei partiti politici. San Severino non ha avuto una classe politica in grado di difenderla quando ci sono state imposte delle decisioni, come la chiusura del punto nascita. Non abbiamo peso politico sufficiente, è proprio per questo uno dei punti cardine del nostro programma - ha continuato Panicari - è l'aggregazione dei comuni, per aumentare la massa critica. Vorremmo poi, ad esempio con il baratto amministrativo, gestire al meglio alcune aree come i giardini pubblici, coinvolgendo magari anche gli studenti delle facoltà dell'Università di Camerino. Il futuro è sì nelle nostre mani, ma sarete voi, se vorrete, a consegnarcelo".
La serata, moderata e misurata al secondo dal consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni, è continuata poi con la presentazione dei candidati, partendo dai più "nuovi": Carla Soverchia esperta di sport: "Ho accettato dopo grande insistenza perché mi piace appoggiare questo gruppo di professionisti. Mi piacerebbe dare luce ai giovani che fanno sport, a quei ragazzi che possono essere d'esempio per gli altri, valorizzare lo sport che inquadra ed educa. Inoltre sarebbe utile cercare un gancio tra sport e turismo per rivitalizzare la città". Un' altra donna, Catia Scattolini, insegnante, che non si è mai dedicata alla politica ma stima profondamente Panicari ed ama mettersi in gioco: "Vorrei dare il mio contributo affinché i ragazzi vivano il loro tempo libero in maniera più costruttiva. Ad esempio abbiamo pensato a delle possibili collaborazioni per creare dei corsi di lingue straniere". L'avvocato Fabiola Gianfelici specializzata in diritto minorile: "per lavoro ho avuto e ho modo di lavorare accanto ai servizi sociali e sono convinta che questo sia uno sportello che va arricchito e sostenuto. Sono inoltre molto attenta alla nostra casa di riposo, una realtà da riqualificare così che i suoi ospiti autosufficienti non passino solo del tempo deprimente, per cui si potrebbe anche ipotizzare una collaborazione con Francesco Rapaccioni per delle rappresentazioni all'interno della struttura. Sempre per gli anziani si dovrebbe rivedere la possibilità del taxi sociale". Ha poi preso la parola l'ex sindaco di San Severino Fabio Eusebi, ricordando l'emozione della campagna elettorale del '96: "Dobbiamo ragionare per fare cose buone per la città, come le abbiamo già fatte nei 10 anni di amministrazione. È d'obbligo pensare ai nostri ragazzi e ai rischi che corrono , per cui serve una certa rigidità nei comportamenti sotto vari aspetti, per proteggerli dalle devianze". In squadra anche l'ingegner Michele Cruciani che ha affermato che "noi abbiamo dei progetti da seguire e state sicuri che, voti o non voti, continueremo a lavorare per attuarli con la consapevolezza che sarà dura, con coraggio e competenza". Altro voto noto della politica locale, Gabriela Lampa si è presentata proprio parlando di politica: " la cattiva politica è sbagliata e i nostri giovani non la vogliono. Dobbiamo nutrire le nuove generazioni, e questa squadra è valida e pronta ad affrontare i problemi della città". Via via con interventi lampo si sono presentati anche gli altri componenti della lista: il dottor Angelo Mantovani che darà il suo contributo per sostenere "questa sanità bistrattata, anche se non credo sarà possibile il ripristino del punto nascita, visto il rigore con cui ne ha parlato il presidente Ceriscioli", il dottor Fabio Falsetti, il commerciante Simone Biangi: "in questi anni ho già organizzato diverse manifestazioni e garantisco che continueremo a portarle avanti", l'insegnaNte Maria Letizia Marino "abbiamo idee, percorsi da seguire ma ci serve il supporto dei cittadini", e poi ancora il giovane Gianluca Bonifazi che collabora con Vittorio Sgarbi col quale ha organizzato una mostra che avrà luogo nei prossimi mesi proprio a San Severino, Alessandra Albani, Lorenzo D'Ercole, Gino Caciorgna e Fabio Verbenesi, sensibile alla salvaguardia del centro storico.
La presentazione della lista è stata aggregata ad un evento già fissato da tempo a cui erano stati invitati l'ing. Pietro Celani ed il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi per parlare di unione dei comuni e di viabilità.
"Bisogna tornare a fare politica quotidianamente, e a respirare i problemi della gente. Come un'impresa per resistere alla crisi anche un'amministrazione comunale deve aggiornarsi, rinnovarsi ed ora per San Severino la strada migliore, quasi obbligata, è quella dell'Unione dei comuni. - ha affermato Celani - Unione che significa: i comuni mantengono la loro autonomia, la loro identità, ma alcuni servizi fondamentali vengono gestiti insieme. Gestire in forma associata i servizi significa gestire al massimo un territorio. L'unione è una sfida a lungo termine per un'amministrazione lungimirante, da qui nasceranno le risorse per la comunità".
È stata ufficialmente presentata al teatro Italia la lista "San Severino cambia" che sostiene la candidata sindaco Rosa Piermattei la quale, visibilmente emozionata, ha aperto la presentazione: "Sono stata spinta da molti settempedani a prendere la decisione di candidarmi, e il mio amore e attaccamento a San Severino Marche hanno fatto il resto. Noi come squadra vogliamo cambiare il modo in cui San Severino è operativo, vogliamo dare una “nuova visione, nuova direzione“ e per raggiungere questo obiettivo mettiamo a disposizione le nostre capacità e conoscenze. Abbiamo perciò pensato un programma a breve, uno a medio e uno a lungo termine, proprio per soddisfare al meglio le diverse esigenze della nostra città". Un programma delineato a grandi linee dalla candidata sindaco, a partire dalla cultura e dal turismo, essendo San Severino una città d'arte, altro punto importante è l'aiuto fondamentale che l'amministrazione dovrebbe dare a giovani ed anziani. Lavoro e sviluppo economico sono nodi centrali del lavoro della lista "San Severino cambia" , come anche la sicurezza dei cittadini, la loro partecipazione attiva alla vita di comunità e la salvaguardia dell'ambiente sia del territorio settempedano sia dei paesi limitrofi. Al riguardo la Piermattei ha fatto presente che la sua squadra si sta già muovendo per saperne di più sulla questione del cementificio e per capire quale sarà la cosa migliore per la cittadinanza. "La nostra è una squadra di giovani ma allo stesso tempo di esperti - ha ribadito la Piermattei - A voi oggi chiedo se siete contenti di com'è al momento San Severino o se vorreste cambiare qualcosa. Noi vorremmo una cittadina bella, senza più lamentele, dove tra i cittadini ci sia aiuto reciproco e rispetto l'uno dell'altro. Io ci sono, la squadra è con me e per San Severino per fare qualcosa per la nostra città". Si sono poi presentati uno ad uno i candidati consiglieri della lista civica, ad aprire le danze è stato Tarcisio Antognozzi: " Bello sarebbe vedere una città viva, e noi dobbiamo credere in una città bella e feconda. Non promettiamo di fare cose straordinarie, vogliamo fare ciò che dobbiamo al meglio, cercheremo quindi di farle in modo straordinario. Cambiare si può, cambiare si deve." È stata poi la volta di Sara Bianchi, architetto: "Pur avendo girato il mondo ritengo che San Severino sia unica nel suo genere e deve essere rivalutata sotto diversi aspetti. Rosa Piermattei rappresenta una novità, è una donna concreta che si è messa in gioco per la sua città". "Il mio programma? Lavoro, lavoro, lavoro. - così si è presentata alla sala gremita Vanna Bianconi, ex preside dell'istituto comprensivo P.T. Venturi - Perché ho scelto Rosa? Perchè dopo aver realizzato i suoi sogni all'estero è tornata per dare ai giovani la possibilità di non andare fuori per realizzare i loro di sogni. Questo è ciò che vogliamo noi della squadra." Anche la Bianconi ha ammesso di essersi formata fuori per poi tornare a San Severino come la candidata sindaco, ma come anche altri due membri della lista civica: Giovanni Meschini e Piero Pierandrei. L'imprenditore Meschini ha confidato di come "ad ogni viaggio di lavoro mi sentissi come un alfiere di San Severino, convincevo sempre qualcuno a venirmi a trovare nella mia città. La nostra città per noi è importante, ma non siamo politici, non vogliamo la poltrona da tenerci stretta". Diverso il percorso dell'architetto Pierandrei "ho trovato negli USA le opportunità che non avevo qui in Italia, ma poi ho sentito la necessità di tornare a casa. Ora, grazie a Rosa, ho anche io la possibilità di usare la mia esperienza per cambiare qualcosa". Nella lista di Rosa Piermattei anche diversi artigiani intenzionati a dare il loro contributo per la comunità come Alberto Capradossi che ammette di essere "stanco di vedere San Severino che si sta spegnendo, e di sentire in giro solo lamentele, è ora di cambiare", Sandro Granata "di Rosa mi hanno colpito la moralità, la voglia di fare e l'amore grande per San Severino. Noi cittadini abbiamo il dovere di cambiare per la nostra città" e Paolo Paoloni: "sento spesso dire che San Severino è morta, ma è un modo di dire sbagliato: San Severino si sta addormentando, risvegliamola e facciamola correre insieme a Rosa". Gli studenti universitari Silvia Chirielli e Francesco Fattobene e la commerciante Michela Pezzanesi sono tutti dell'idea che Rosa Piermattei sia "un'occasione imperdibile, un'opportunità che San Severino non può farsi sfuggire". Il commerciante Jacopo Orlandani, coinvolto da subito dalla determinazione della candidata, vorrebbe invece "una città sì più bella ma anche e soprattutto più sicura. Stiamo già pensando a ad aumentare e migliorare il servizio di video sorveglianza e pensiamo anche alla possibilità della vigilanza notturna", mentre il medico Francesco Sentini punta più sull'istruzione e l'educazione dei più giovani: "per la democrazia ci vogliono persone libere, ed è la conoscenza che rende liberi". Cristina Scoderoni, titolare di un B&B sostiene che "è il cittadino il primo promotore della sua città, dobbiamo far conoscere il territorio in cui viviamo. Perchè Rosa? È una donna, e come tale sa organizzare e sa far collaborare le persone". Affascinata dalla candidata sindaco anche la più giovane della squadra, Chiara Simoncini, 23 anni, al quarto anno di università: "Rosa è un esempio per noi giovani. Io sono orgogliosa di essere settempedana, e credo nel cambiamento". A chiudere la rosa dei candidati consiglieri è stata Teresa Traversa, commerciante di San Severino da 40 anni: "Vorrei, con Rosa, ritrovare la San Severino che ho trovato arrivando qui tanti anni fa, dove i giovani ridevano, mentre ora non lo fanno più e ognuno sembra pensare solo a sè. "Noi siamo così come ci avete visto" ha detto in chiusura Rosa Piermattei ringraziando le tantissime persone che hanno affollato il teatro Italia.