“Fate della scuola il vostro luogo di conoscenza ma vivetela anche come luogo di socializzazione e di gioco. Aiutate i compagni che hanno più difficoltà cercando in aula la vera palestra di formazione per le vostre vite”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha fatto visita, in occasione del primo giorno di scuola, agli alunni dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, sia nella sede centrale di viale Bigioli che in quella di via Lorenzo d’Alessandro, inaugurata dopo il sisma e che accoglie alunni e alunne della Primaria.
Invitato e accompagnato dal dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, il primo cittadino settempedano ha voluto personalmente incontrare, dopo un momento di ricevimento nell’auditorium della scuola, gli studenti delle nuove classi, gli insegnanti e il personale.
Il pericolo caduta massi dal costone a monte del sentiero per le grotte di Sant’Eustachio in Domora, nel territorio di San Severino Marche, ha fatto chiudere al transito dei pedoni il percorso verde che attraversa il cuore della Valle dei Grilli.
L’Unione Montana Potenza Esino Musone è intervenuta in maniera tempestiva, sbarrando le strade d’accesso alla zona, per scongiurare pericoli a persone e cose. Il sentiero, infatti, è frequentato da pellegrini, turisti e appassionati delle camminate all’aria aperta.
“Siamo dovuti intervenire, anche a seguito di segnalazioni, a tutela innanzitutto della sicurezza pubblica” - sottolinea il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, che ha inviato una richiesta al dirigente dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche perché sia previsto un intervento di messa in sicurezza nel secondo Piano opere pubbliche da finanziare con i fondi del terremoto.
“Anche su sollecitazione del Comune di San Severino Marche abbiamo fatto presente la necessità di un intervento straordinario visto che la zona - sottolinea ancora Cicconi - è zona di interesse ambientale ma anche storico culturale”.
Già lo scorso anno l’Unione Montana Potenza Esino Musone aveva effettuato la messa in sicurezza di un tratto del percorso, in particolare quello a ridosso delle grotte.
La chiusura è stata segnalata con apposita cartellonistica sia a valle che a monte. E’ comunque possibile attraversare la Valle dei Grilli tramite percorsi alternativi.
Da Bologna a Catania, passando per Cerignola e Napoli, Genova a Verona, Biella e Olbia. Ma anche San Severino Marche, Pescara, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Modena. Ecco le 15 piazze che accoglieranno la terza edizione de La Mille e 118 Miglia del Soccorso. La partenza è alle porte: 25 settembre, alle 15, dai Giardini Margherita di Bologna. E poi via lungo tutto lo stivale, con la novità delle tappe isolane, per un tour di indiscusso impegno civile. Parola d’ordine: promuovere e divulgare la cultura del primo soccorso, del volontariato in ambulanza e della sicurezza stradale. È proprio questo il Dna della manifestazione on the road ideata da Cristian Manuel Perez, medico anestesista di Bologna e direttore sanitario de La Sorgente Onlus di Granarolo dell’Emilia, da sempre in prima linea con azioni concrete di assistenza e formazione per la difesa della vita.
“Il 9 ottobre – commenta il dottor Perez – ritorneremo nella nostra città dopo aver toccato 16 piazze, da Nord e Sud dell’Italia, isole comprese. Attraverseremo il Paese con lo spirito altruistico e completamente gratuito che ci contraddistingue. Spiegare come fronteggiare un’emergenza, a casa come a scuola o sul lavoro, non deve avere prezzo. Per noi è di fondamentale importanza diffondere la cultura del soccorso e della sicurezza sulle strade. E così, grazie al consolidato supporto tecnico di Anas, assieme agli amici di Mapfre e tanti altri, torneremo a metterci a disposizione delle comunità che incontreremo. Con mini corsi gratuiti di primo soccorso per adulti e ragazzi e maxi esercitazioni che coinvolgeranno intere città”.
Senza contare che quest’anno, la manifestazione si tinge di green. Già: sarà presentata la prima Porsche Panamera Hybrid attrezzata in via esclusiva per il trasporto urgente di organi e plasma. I numeri collezionati fin qui da La Mille e 118 Miglia del Soccorso parlano da soli: 40 città visitate, più di 5000 studenti che hanno partecipato a mini corsi di primo soccorso, senza contare le migliaia di rappresentanti dell’associazionismo e delle istituzioni che hanno sostenuto l’evento. Segno inequivocabile che per promuovere, sviluppare e perseguire la cultura del primo soccorso e della sicurezza stradale oggi più che mai oltre i concetti servono azioni concrete. Ecco, questo è il pilastro de La Miglia e 118 Miglia del Soccorso: rifondare i valori sociali, civili e culturali della società con l’impegno di tutti. Perché il rispetto della legalità nella vita di tutti i giorni, e sulla strada in particolare, significa innanzitutto cambiare i propri atteggiamenti.
Nelle piazze e nelle scuole, i volontari medici e soccorritori de La Mille e 118 Miglia del Soccorso offriranno a tutti la possibilità di imparare le manovre basilari di rianimazione, come allertare in modo corretto i soccorsi e, attraverso il “percorso ebbrezza”, capire de visu cosa accade quando ci si mette alla guida in condizioni di alterazione psico-fisiche.
Taglio del nastro per la nuova pavimentazione dei campi all’aperto del Tennis Club settempedano. Due i nuovi terreni di gioco nell’impianto di via Campo Fiera, un tempo in terra rossa, ai quali si aggiungono altri due campi indoor in sintetico.
“Era da anni che c’era bisogno di questo intervento - ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei, inaugurando il nuovo fondo realizzato grazie al bando “Sport missione Comune” e al sostegno finanziario dell’Istituto Credito Sportivo - La nuova superficie permetterà non solo prestazioni migliori per gli atleti, e in totale sicurezza, ma anche l’apertura del centro sportivo a un numero maggiore di ragazzi”.
L’utilizzo dei campi esterni all’impianto grazie al nuovo fondo passerà, infatti, da due a dodici mesi l’anno. Anche in caso di pioggia, nel giro di un’ora dal termine delle precipitazioni, il terreno di gioco sarà utilizzabile garantendo una velocità di gioco media e sicuramente più adatta anche a chi pratica. a livello professionistico e semi professionistico, questo tipo di sport.
Il primo cittadino settempedano ha voluto anche ringraziare presidenza e comitato di gestione del Tennis Club per aver messo a disposizione le strutture coperte in piena emergenza terremoto. Qui era stato allestito uno dei punti di prima accoglienza per garantire un tetto a chi viveva nella paura o, peggio ancora, era rimasto senza una casa.
“Gli iscritti al nostro circolo, in tutto un centinaio - ha ribadito portando il proprio saluto il presidente del sodalizio, Loretta Maglie - prima erano limitati dall’assenza di campi a disposizione. Finalmente risolviamo un problema annoso che ci ha costretto a fare delle scelte sofferte a discapito dei nostri stessi tesserati. Quello che festeggiamo con gioia è un sogno che si realizza”.
I lavori, costati circa 80 mila euro e realizzati dalla Tennis Service Srl di Giulianova, hanno permesso la realizzazione di un sottofondo in cemento e la successiva posa in opera di un tappetino in gomma di 4mm sul quale è stata poi poggiata una resina acrilica Mapei Tns Comfort insieme a una finitura Itf3, il top di gamma per questo genere di impianti.
Alla cerimonia di inaugurazione, benedetta da don Aldo Romagnoli, hanno preso parte anche il presidente regionale del Coni, Fabio Luna, l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, il presidente regionale della Federazione Tennis, Emiliano Guzzo, e il consigliere della Fit, Andrea Pallotto. Con loro pure il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori Tarcisio Antognozzi, Vanna Bianconi e Jacopo Orlandani, i consiglieri di minoranza Francesco Borioni e Pietro Cruciani.
Soddisfazione per la ristrutturazione dell’impianto è stata espressa dal presidente regionale del Coni, Fabio Luna: “Ultimamente sempre più Amministrazioni comunali, come quella di San Severino Marche, hanno deciso di investire nello sport per i giovani”.
Arriva un punto dal debutto in campionato per la Settempeda che esce dal “Livio Luzi” con un pari (1-1) che alla resa dei conti può soddisfare, anche se non manca il rammarico per una partita che poteva andare diversamente soprattutto se fosse arrivato un altro tipo di prestazione.
È stato un esordio in Prima Categoria difficile per una prova che non è andata come i tifosi speravano, perché la squadra biancorossa non ha saputo esprimersi al meglio e come è in grado di fare dal punto di vista del gioco e della qualità. L’impegno c’è stato, ma è sembrato evidente che in un torneo come questo serva metterci qualcosa in più rispetto a quanto fatto l’anno scorso. Le attenuanti non mancano (assenze, formazione rimaneggiata, condizione non al top, ecc.), ma si poteva senza dubbio fare meglio davanti ad un avversario apparso battibile e di un livello non certo superiore. In generale si è visto un match non entusiasmante e tanto meno spettacolare, con diversi errori di misura e con rare occasioni da rete.
Essendo un derby la gara, abbastanza spezzettata per i continui fischi arbitrali, non ha tradito le attese dal punto di vista dell’intensità agonistica e non sono mancati scontri di gioco e qualche “mischia”, tanto che alla fine si contano quattro ammoniti e ben quattro espulsi (tutti nel secondo tempo), tre nel Camerino e uno nella Settempeda. Come palle gol limpide si è fatta preferire la squadra camerte (un palo all’attivo), ma si può considerare equo il pareggio che permette alle due contendenti di partire con un risultato positivo che sicuramente non guasta.
Ora la Settempeda dovrà archiviare questa prima giornata e puntare l’obiettivo verso il debutto casalingo (sabato 21 ore 15.30 contro l’Elpidiense Cascinare) cercando di lavorare per crescere e migliorare e il tempo e il modo per farlo indubbiamente ci sono.
IL TABELLINO
CAMERINO – SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: 21’ Gianfelici, 32’ Di Nicola su rigore
CAMERINO: Grelloni, Romoli, Colonnelli, Salvetti, Trabalza, Ferri, Moriconi (94’ Francucci), Cottini (98’ Cataluffi), Di Nicola, Zaccheo, Fede. A disp. Pallotti, Rossetti, Salvi, Vitali, Aquili, Cesari, Micarelli. All. Rossi
SETTEMPEDA: Caracci, Paciaroni (60’ Massi), Dedja (76’ Selita), Broglia (57’ Scocchi), Latini, Galuppa, Gianfelici, Rossi( 65’ Panzarani), Borioni, Fiecconi (79’ Prioglio), Rocci. A disp. Sorichetti, Botta, Fattori, Pierandrei. All. Ruggeri
NOTE: spettatori 100 circa. Espulsi: 71’ Fede per gioco violento, 89’ Di Nicola per somma di ammonizioni, 92’ Trabalza e Gianfelici per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Ferri, Di Nicola, Dedja, Massi. Angoli: 4-2 per il Camerino. Recupero: pt 1’, st 9’
La richiesta del critico d’arte al noto social network è di un milione di euro di risarcimento per aver oscurato quattro post in cui veniva mostrate delle celebri opere. “Il 7 ottobre ci sarà il primo incontro di mediazione davanti all’avvocato Francesco Governatori al tribunale di Macerata – spiega il legale di Vittorio Sbargi, l’avvocato Giampaolo Cicconi -. Se Facebook non offrirà nulla o comunque declinerà l’udienza già prima di quella data procederemo con la causa civile. Se questo non dovesse accadere invece, Vittorio Sgarbi ha confermato la sua presenza all’incontro di mediazione.”
Quattro gli episodi contestati. Il primo fatto risale al giugno del 2015 quando il noto social network oscurò la pagina social del critico d’arte per 24 ore dopo che Sgarbi pubblicò una sua foto al Musée d’Orsay a Parigi davanti al dipinto di Gustave Coubert “L’origine du monde” che ritrae una donna nuda. Due anni dopo, Facebook oscurò il profilo social della Antonio Canova onlus, presieduta da Sgarbi, eliminando due post che mostravano la scultura di “Amore e Psiche”, relativi a due mostre a Gualdo Tadino. L’ultimo episodio riguarda invece la censura di una immagine contenente nudi maschili, quelli di Wilhelm Von Gloeden.”
“Invece che affidarsi agli algoritmi, assumano storici dell’arte” aveva commentato Sgarbi lo scorso 31 agosto sulla sua pagina social. “Inaccettabile che social network popolari, danarosi e tecnologicamente avanzati come Facebook ed Instagram non siano riusciti ancora ad oggi a trovare una soluzione per distinguere una immagine porno da un’opera d’arte: per questa ragione, considerato che le censure si ripetono di continuo, ho deciso di promuovere un’azione legale per il danno che questa lacuna arreca al mondo dell’arte e a tutti gli operatori (artisti compresi) che vi lavorano. Sarà quella che in inglese definiscono una class action”.
“Il punto - spiega Sgarbi - è proprio l’algoritmo: società stracolme di soldi, come Facebook, non possono affidare il controllo delle inserzioni sull’arte a un algoritmo. L’algoritmo non pensa, esegue. L’algoritmo non possiede conoscenza, ma applica dei blocchi che prescindono da valutazioni di merito. Ecco perché una scultura del Canova viene paragonata al culo di una Valentina Nappi qualsiasi: un orrore estetico. È un oltraggio al nostro patrimonio artistico. Basterebbe assumere giovani storici dell’arte. Facebook farebbe un’opera meritoria, e potrebbe vantarsi di promuovere l’arte invece delle stronzate (per non dire delle bufale) pubblicate ogni giorno da milioni di utenti nulla facenti. Il paradosso dei social network è che bloccano le opere d’arte ma non le notizie false”.
A partire da lunedì 16 settembre sarà avviata, presso l’Ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche, la campagna di prevenzione e diagnosi del cheratocono, promossa dall’Università degli Studi di Verona, dal Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia (CNAT) dell’Università di Chieti – Pescara e dal Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), in collaborazione con Neovision e con il patrocinio dell’A.S.U.R. - Area Vasta n.3 di Macerata, della Società Italiana Trapianto di Cornea e Superficie Oculare (S.I.TRA.C.), della Società Oftalmologica Italiana (SOI) e dell’Associazione Italiana Cheratoconici (A.I.CHE ).
Il cheratocono, una patologia di cui poco si parla, è una malattia progressiva della cornea che causa l’assottigliamento e la deformazione della stessa, provocando una riduzione anche molto grave della capacità visiva, fino a portare alla cecità. Può esordire fin dalla giovane età e, se non immediatamente diagnosticata, è un disturbo difficilmente curabile se non con un trapianto corneale.
La campagna di informazione e prevenzione prevede screening oculistici gratuiti presso diversi centri su tutto il territorio nazionale e terminerà l’11 ottobre. Per la Regione Marche è stato individuato come centro di riferimento l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale di San Severino Marche.
Lo screening è dedicato a giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni e che non abbiano mai avuto una diagnosi di cheratocono. Gli interessati potranno recarsi, previa prenotazione, presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale Bartolomeo Eustachio, in Via del Glorioso 8, dove l’equipe di specialisti, guidata dal Dottor Vincenzo Ramovecchi, sarà a disposizione per individuare la patologia e suggerire eventuali visite o esami di approfondimento per diagnosticare un disturbo oculare che, se non trattato tempestivamente, può arrecare gravi danni alla vista.
Per usufruire dello screening gratuito è indispensabile prenotare la visita sul sito www.curagliocchi.it. Le giornate individuate per effettuare gli screening, nella fascia oraria 15-18 , sono le seguenti: lunedì 16, mercoldì 18, lunedì 23 e mercoldì 25 settembre; mercoldì 2 e mercoldì 9 ottobre.
Per ulteriori informazioni:
Divisione di Oculistica Ospedale di San Severino Marche- Daniela Martusciello - tel 0733/642297 (dal lunedì al venerdì)
Eleonora Cossa – e.cossa@vrelations.it - 02.37071485 - 347.7467250
Cristina Depaoli – c.depaoli@vrelations.it – 02.37071476 – 347.9760732
ll tour del campionato italiano di Custom Bike Show Italian Motorcycle Championship riprende, dal 13 al 15 settembre, al Parco Calvi a Carugo (in provincia di Como) con il “Brianza biker Festival”: una grande tappa con tante fantastiche special. E tra queste ci sarà anche la moto realizzata da Massimo Orazi di San Severino Marche, in gara per la categoria “Free style”.
“Ci sto lavorando da tempo – dice Orazi – e il mio obiettivo è superare le selezioni per portarla alla finale nazionale del campionato che si terrà il prossimo anno a Lignano. Nei mesi scorsi ho partecipato ad altri contest e la moto, seppur mancasse di rifiniture e componenti, è piaciuta, ha avuto un buon successo, tanto da finire anche sulle pagine delle riviste di settore”.
Stiamo parlando ovviamente del primo e unico Campionato italiano per costruttori di moto Custom, cioè mezzi customizzati, prodotti modificati secondo il gusto degli appassionati o le esigenze del mercato.
E qui sta la particolarità del modello di Massimo Orazi che, oltre ad avere una linea estetica del tutto originale, si presenta come una delle prime moto ibride al mondo installando un motore elettrico mozzo nella ruota anteriore. Inoltre, nella sua moto Massimo Orazi ha sviluppato un sistema "Allroad", sia all'anteriore che al posteriore, il quale consente al mezzo di alzarsi e abbassarsi a piacimento del pilota secondo il cambiamento del fondo stradale.
Dunque, creatività e tecnica che si sposano per dar vita a una moto proiettata al futuro. “Sì, sto sviluppando anche un prototipo con questo innovativo sistema che permette alla moto di sollevarsi rispetto al piano stradale. La passione è tanta, ci sto mettendo tutto me stesso perché con l'evoluzione dei motori elettrici si avrà la possibilità di avere potenze molto elevate. Si tratta di una nuova e affascinante frontiera, tutta da scoprire e vivere da protagonisti”.
Una nuova pavimentazione, un manto di quattro millimetri in resina acrilica top di gamma della Mapei capace di garantire velocità media ma, soprattutto, assoluta sicurezza nei movimenti degli sportivi che la utilizzeranno, sarà inaugurata domani pomeriggio (sabato 14 settembre), alle ore 17, al Circolo tennis di via Campo Fiera a San Severino.
Alla cerimonia del taglio del nastro prenderanno parte, tra gli altri, il presidente del Coni regionale Fabio Luna, il sindaco settempedano Rosa Piermattei, l’assessore comunale allo Sport Paolo Paoloni e la presidente del Circolo Tennis Loretta Maglie.
L’opera, realizzata con i fondi erogati dal Coni attraverso l’Istituto per il credito sportivo grazie al bando “Sport missione Comune”, oltre al rifacimento della pavimentazione, ha consentito anche il rifacimento del sottofondo impermeabilizzato in massetto di calcestruzzo armato, dei muretti e delle canalette per il deflusso delle acque piovane.
Dopo il taglio del nastro del nuovo manto sintetico, i due campi di via Campo Fiera ospiteranno l’ottavo “Memorial Luigi Gheroni”, in calendario dal 14 al 29 settembre, un open maschile e femminile limitato 2.6 che vedrà impegnati giocatori e giocatrici di spessore, non solo marchigiani.
Comunità settempedana in lutto per la scomparsa di don Luigi Ambrogio Rottini, abate presidente emerito della Congregazione cistercense di S. Bernardo in Italia.
Don Luigi si è spento mercoledì 11 settembre, all'età di 76 anni. Dal 1993 al 2010 aveva guidato la Congregazione cui apparteneva.
A darne notizia l’abate don Stefano Zanolini e la comunità cistercense del monastero di Santa Caterina. Don Rottini aveva festeggiato 56 anni di professione monastica e 48 di sacerdozio.
Presente in città da tanti anni, prima al santuario della Madonna dei Lumi poi al Castello dalle suore cistercensi, aveva sempre per tutti una buona parola.
I funerali si terranno domani (venerdì 13 settembre), alle ore 14.30, nel monastero di Santa Caterina.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si è unita al cordoglio per la scomparsa facendosi portavoce della comunità settempedana tutta.
Una lettera di condoglianze all’abate generale dell’Ordine Cistercense è stata inviata anche dall’Arcivescovo di San Sebastiano di Rio de Janeiro, sede metropolitana della Chiesa cattolica in Brasile, mons. Orani João Tempesta.
“Continuerò a battermi affinché possiate entrare nel nuovo istituto il prima possibile”. Con queste parole il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha accolto in aula gli studenti delle prime classi dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”. Invitato dal nuovo dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, che continuerà a mantenere la reggenza della presidenza anche all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, il primo cittadino settempedano ha assistito al rientro degli studenti in aula dopo le vacanze estive.
Insieme al dirigente scolastico la Piermattei ha poi portato il saluto ai ragazzi e alle ragazze del primo anno, in tutto sette nuove classi. L’Itts, nonostante i disagi legati alla sistemazione provvisoria di aule e laboratori nel plesso “Luzio”, ha mantenuto non solo il numero di iscritti ma ha pure incrementato le presenze delle nuove “matricole”.
Demolito all’indomani delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, il nuovo “Divini” sorgerà al posto della vecchia scuola. Sarà un edificio modello anche per quanto riguarda l’aspetto sicurezza, visto che verrà costruito su isolatori sismici e avrà una struttura prefabbricata in cemento armato e acciaio. Grande attenzione sarà pure posta nei confronti delle tematiche ambientali perché la nuova scuola sarà in classe Nzeb, ovvero ad emissioni pressoché zero.
Meno di anno dopo la presentazione del progetto torna di nuovo agibile un villino bifamiliare in località Scaloni a San Severino Marche danneggiato dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Il sindaco Rosa Piermattei ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile l’immobile interessato, nel frattempo, da lavori di riparazione del danno per complessivi 120mila euro.
Una corsa in rosa che arriva dopo il Giro d’Italia e il Giro della Toscana. Anche la nostra regione, con la Città di San Severino Marche protagonista, sarà coinvolta in una delle kermesse più importanti, a livello agonistico, per gli appassionati dei pedali.
Torna, infatti, da giovedì 19 a sabato 21 settembre il Giro delle Marche in Rosa, competizione di ciclismo internazionale promossa dalla Born To Win in collaborazione con la Regione Marche. Giunto alla seconda edizione, l’evento sportivo è stato inserito ufficialmente nel calendario internazionale da Uci.
L’apertura sarà affidata proprio a San Severino Marche, con arrivo e partenza in piazza Del Popolo, poi tappa intermedia da Loreto alla Rivera del Conero e finale sul circuito di Offida. Scenari suggestivi e carichi di storia e fascino per esaltare la bellezza di un territorio veramente unico.
“Una vetrina importante per la nostra regione che sta investendo in progetti che riguardano la mobilità sostenibile e quindi la bicicletta - ha spiegato, nel corso della cerimonia di presentazione ospitata al teatro Italia, l’assessore allo Sport e al Turismo della Regione, Moreno Pieroni, sottolineando - Rispetto e valorizzazione dell’ambiente, promozione delle nostre bellezze e sostegno alle comunità colpite dal terremoto sono perfettamente rappresentate in un evento sportivo di grande valore grazie al Giro delle Marche in Rosa”.
“Siamo orgogliosi e onorati di ospitare questa corsa - è poi intervenuto il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - Lo sport ancora una volta unisce e appassiona ma serve anche per rilanciare un messaggio forte che è quello legato alla voglia di rinascere dopo momenti difficili come quelli che abbiamo vissuto”.
Tra i numerosi ringraziamenti, oltre a quelli destinati agli organizzatori, quelli indirizzati a Marco Scarponi, fratello di Michele campione di ciclismo morto dopo essere stato investito da un furgone mentre di allenava, e a Marina Romoli, ciclista su strada vice campionessa mondiale in linea tra le juniores nel 2006 finita su di una sedie a rotelle dopo un incidente durante un allenamento nel 2010. Presenti in sala, Marco e Marina hanno ricordato l’impegno delle fondazioni che oggi rappresentano in tema di sicurezza stradale ma anche in progetti che coinvolgono ciclisti e opinione pubblica. “E’ bello alzarsi in piedi sui pedali per lanciare questo genere di messaggi” - ha detto Scarponi con gli occhi lucidi per il ricordo del fratello, un campione vero del ciclismo.
A presentare i dettagli tecnici delle tre tappe sono stati Roberto Baldoni, presidente della Born to Win che promuove il Giro delle Marche in Rosa insieme a Gianni Spaccasassi della Sca Offida. Con loro anche Lino Secchi, presidente della Federciclismo Marche e Giancarlo Pierantozzi della Federazione Ciclismo Professionistico. Presente anche Emanuele Senzacqua, presidente della Commissione regionale dei Giudici di Gara, insieme al sindaco di Offida, Luigi Massa, e all’assessore comunale allo Sport. A rappresentare la Città di San Severino Marche anche l’assessore allo Sport, Paolo Paoloni, il vice sindaco, Vanna Bianconi, e la presidente della Pro Loco, Paola Miliani.
Ben 120 le iscritte portacolori di 20 team e 20 Nazioni del mondo comprese Spagna, Svizzera, Polonia, Francia, Brasile, Belgio, Norvegia, Brasile, Israele, Nuova Zelanda, Germania, Inghilterra e Russia.
Al via anche le campionesse delle Nazionali di Kazakistan e Russia, con la campionessa europea Garaeva Aigul. In gara, nei vari club, atlete del calibro di Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Marta Cavalli, Elena Pirrone: super medagliate e custodi di numerosi titoli mondiali ed europei in bacheca.
Saranno al Giro delle Marche anche la campionessa della Lituana Rasa Leleivite, la campionessa brasiliana Silva Fernadez, la campionessa rumena Ana Maria Covrig.
Lingue, storie e tradizioni si mescoleranno per una grande festa di amicizia oltre che per una kermesse sportiva dal valore tecnico assoluto. San Severino Marche, Loreto, la Riviera del Conero ed Offida si preparano a vivere uno spettacolo unico.
Due edifici siti in via Brunelleschi, nella zona del quartiere Uvaiolo uno dei maggiormente colpiti dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, sono tornati di nuovo agibili dopo la firma della revoca dell’Ordinanza di non utilizzabilità da parte del sindaco, Rosa Piermattei, a seguito di lavori di riparazione del danno.
Per il ripristino dell’agibilità delle due abitazioni, si tratta di appartamenti al piano terra di due distinti edifici, è stato elargito un contributo complessivo di 75mila euro.
Sarà presentata domani (mercoledì 11 settembre), nel corso di un incontro con la stampa previsto per le ore 12 nell’atrio del teatro Feronia, la seconda edizione del “Giro delle Marche in Rosa”, manifestazione di ciclismo internazionale promossa dalla Born To Win, in collaborazione con la Regione, che partirà giovedì 19 settembre proprio da piazza Del Popolo, a San Severino Marche.
L’evento sportivo, inserito nel calendario internazionale dell’Uci, si chiuderà sabato 21 settembre con la tappa finale sul circuito di Offida dopo un intermezzo che venerdì 20 settembre interesserà Loreto e la riviera del Conero.
Tantissime le iscritte alla competizione in rappresentanza di team italiani e stranieri provenienti da Spagna, Svizzera, Polonia, Francia, Brasile, Belgio e Norvegia. Tra le campionesse al via anche le atlete delle nazionali di Kazakistan e Russia, la leader europea Garaeva Aigul, le italiane Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Marta Cavalli, Elena Pirrone, Rachele Barbieri e Silvia Valsecchi.
Alla presentazione del “Giro delle Marche in Rosa”, durante la quale verranno esposti i dettagli tecnici e sportivi, prenderanno parte anche l’assessore della Regione Marche, Moreno Pieroni, e il sindaco, Rosa Piermattei.
Un dramma. “Un dramma tutto italiano, quello della terra che trema”. Scosse che hanno ferito più volte il centro Italia: l’Abruzzo, le Marche, zone che fanno fatica a ritornare alla normalità, piccoli borghi, paesi dimenticati che ogni giorno cercano di andare avanti e di guardare al futuro. Storie, volti, pensieri, dolori, emozioni, sensazioni. Tutto questo è al centro del progetto promosso dall’agenzia Generali di Macerata, in collaborazione con il Comune di San Severino Marche che ha patrocinato l’evento. Persone, spesso molto anziane, ambienti e luoghi nei territori colpiti dal terremoto che, grazie al fotografo Stefano Stranges e alla giornalista Federica Tourn, sono diventati scatti e storie da ricordare in una mostra in programma dal 24 settembre al 6 ottobre nel Chiostro San Domenico a San Severino.
“Abbiamo deciso di condividere questo progetto per la bellezza degli scatti di Stefano Stranges e delle parole di Federica Tourn, ma soprattutto per il nostro territorio dove abbiamo vissuto e viviamo una tragedia non risolta – spiegano gli agenti Corrado Perogio, Roberto Ruggeri e Riccardo Parenti di Generali Italia dell’agenzia di Macerata e San Severino Marche -. Questo evento culturale vuole testimoniare la presenza della nostra agenzia in un territorio che pur se colpito rimane stupendo”.
Ben 50 scatti per raccontare la storia di chi ha vissuto il terremoto che ha colpito prima l’Aquila, nel 2009, poi le Marche nel 2016 e, nonostante tutto, non ha lasciato il proprio territorio ma continua a lottare e a rimanere attaccato alle proprie radici. Un piccolo contributo per non dimenticare, un contributo alla memoria di quei luoghi colpiti dal sisma che omaggia così il coraggio e la speranza di donne e uomini che lì abitano. La mostra fotografica si intitola proprio “Anime Terremotate” perché sono le persone il centro di tutto.
“Il progetto è stato sviluppato in circa 2 anni di lavoro nei territori colpiti dal terremoto – spiega il fotoreporter Stefano Stranges che ha realizzato gli scatti –. Siamo stati a L'Aquila, ad Amatrice, ad Arquata del Tronto e nei paesi del Maceratese che hanno subito davvero molti danni. Le fotografie riguardano le anime, le persone che hanno vissuto questa tragedia. Insieme alla giornalista Federica Tourn abbiamo raccolto il post terremoto in queste zone. Abbiamo incontrato e visto coi nostri occhi la devastazione, la disperazione di chi ha perso casa. Nelle foto sono ritratti luoghi che hanno perso l’identità che avevano, abbiamo parlato e immortalato tanti volti non solo di chi è nato e cresciuto in questi luoghi devastati, ma anche degli amministratori, di titolari di attività che in qualche modo si sono dovuti adattare al cambiamento”.
La mostra verrà inaugurata martedì 24 settembre alle 18 con un evento in programma nel chiostro di San Domenico, in via Gorgonero 6 a San Severino, alla presenza di autorità e degli autori Stefano Stanges e Federica Tourn, e sarà aperta al pubblico fino al 6 ottobre.
L’Accademia Musicale Feronia Città di San Severino Marche riparte quest’anno con alcune novità importanti tra cui corsi dedicati ai più piccoli, musigiocando e coro, ma anche nuove classi di musica d’insieme e improvvisazione dedicate, in particolare, ai corsi di musica moderna jazz, rock, blues. Oltre a queste novità ci saranno i corsi di strumento, musica classica e moderna con la preparazione altamente professionale degli insegnanti che da più di trenta anni fanno parte della prestigiosa Accademia Feronia.
Tra i corsi “classici”: pianoforte, chitarra, flauto traverso, percussioni, violino, contrabbasso, fisarmonica, teoria e solfeggio, violoncello. Tra quelli “moderni”: pianoforte, chitarra, batteria, basso elettrico, canto, sax e fiati, improvvisazione.
È programmata per mercoledì 11 settembre la presentazione della seconda edizione del Giro delle Marche in Rosa a San Severino Marche presso l’atrio del Teatro Feronia in Piazza del Popolo (ore 12) dove si conosceranno i maggiori dettagli tecnici e sportivi.
Sulla scorta del successo della prima edizione, avvalorata da un grande successo di partecipazione, tecnico e di visibilità oltre i confini nazionali, verranno riproposte tre distinte frazioni tra San Severino Marche (giovedì 19 settembre), Loreto (venerdì 20) ed Offida (sabato 21) ad offrire lo sfondo a questa avvincente competizione a carattere internazionale UCI di rodaggio per i campionati del mondo di fine mese nello Yorkshire in Gran Bretagna.
Già iscritte tanti formazioni italiane e straniere provenienti da Spagna, Svizzera, Polonia, Francia, Brasile, Belgio e Norvegia per un Giro delle Marche in Rosa che vuole crescere in quantità e in qualità.
Prima vittoria stagionale per la Settempeda che espugna (1-2) il “Tombolini” di Urbisaglia nella gara che valeva per il secondo turno di Coppa Marche. Dopo il pari di una settimana prima, i biancorossi mettono in cascina tre punti che li spingono momentaneamente al comando del girone 11 (a quota 4) in attesa del responso della terza e ultima partita fra Pollenza e Urbis Salvia che dovrà decidere chi delle tre passerà il turno.
Successo complicato e sofferto quello dei biancorossi che hanno dovuto vedersela con un avversario tignoso, organizzato e voglioso e con una giornata non proprio brillante che ha prodotto una prestazione al di sotto dello standard e sicuramente meno bella di quella di sabato scorso. Ritmi blandi, gambe pesanti, poca lucidità, diversi errori di misura. Insomma Settempeda che deve rimandare ai prossimi impegni, che saranno quelli del campionato ormai alle porte (sabato 14 si parte con la trasferta a Camerino ore 15.30), la propria versione migliore della quale ci sarà bisogno per iniziare con il piede giusto il cammino in Prima Categoria. Unica cosa certa e da mettere da parte è stata quella di aver potuto fare un test utile contro un rivale fisico e che l’ha messa sulla “battaglia”, aspetto che fa capire cosa potrà aspettarsi la squadra biancorossa in stagione su diversi campi e contro molti avversari.
Adesso ci sarà tutta la settimana per lavorare su fisico, testa e schemi per poter giungere pronti al match contro i camerti per il quale si dovrà cercare di recuperare più elementi possibili (anche ad Urbisaglia gli assenti e gli indisponibili erano davvero tanti). Per l’Urbis Salvia, invece, molte indicazioni positive: spirito giusto, atteggiamento adeguato, manovra a tratti convincente e possibilità di crescere e migliorare tramite un lavoro che dovrà essere fatto per amalgamare un gruppo giovane e con molti volti nuovi con in primis mister Cervelli. Novanta minuti, insomma, buoni che lasciano in dote una prova volitiva, con tanta aggressività e che dà fiducia malgrado il risultato negativo.
IL TABELLINO
URBIS SALVIA – SETTEMPEDA 1-2
MARCATORI: 29’ Fiecconi su rigore, 83’ Gianfelici, 94’ Monachesi
URBIS SALVIA: Iscot, Tentella (43’st Biondi), Alzapiedi (20’st Valeri), Monteverde (40’st Iommi), Rossi, Filacaro, Telloni, Salvatori (20’st Petracci), Buresta, Monachesi, Canesin (39’st Vergari). A disp. Staffolani, Iommi Giacomo, Giri. All. Cervelli
SETTEMPEDA: Caracci, Del Medico, Paciaroni, Broglia (40’st Botta), Massi, Latini, Gianfelici, Rossi (25’st Panzarani), Borioni, Fiecconi (42’st Pierandrei), Prioglio (6’st Rocci). A disp. Spadoni, Galuppa, Fattori, Scocchi. All. Ruggeri
ARBITRO: Paoletti di Fermo
NOTE: spettatori 100 circa. Espulsi: Paciaroni per somma di ammonizioni al 28’st. Angoli: 4-0 per la Settempeda. Recupero: st 6’
“Poco più di 2mila persone sono attualmente fuori casa a San Severino. Le zone rosse iniziali, che hanno interessato le frazioni e non il centro storico, ora sono tutte state riaperte e non sono state fatte le perimetrazioni. A oggi sono 1.113 gli edifici inagibili e 340 le pratiche presentate; 176 quelle finanziate e 96 quelle chiuse. Gli edifici di proprietà comunale sono 140, di cui 75 inagibili. Per il Palazzo comunale e il palazzo dei Governatori sono state presentate le pratiche all’Usr mentre all’ex Lazzaretto, al Chiostro del Santuario Glorioso e a Porta Romana sono stati conclusi i lavori. Siamo poi a buon punto con la ricostruzione dell’ex scuola di Stigliano che ci permetterà di avere due alloggi. Le chiese comunali inagibili sono due, il Duomo e il Santuario Glorioso, mentre quella di San Domenico è agibile. 43 sono le chiese della Curia inagibili mentre 9 quelle fruibili. Tre sono le attività delocalizzate. 103 le Sae consegnate, 7 gli appartamenti mentre 763 famiglie percepiscono il Cas. 27 nuclei sono nelle strutture alberghiere (71 persone), 24 si trovano a San Severino (65 persone) e 3 fuori dal territorio comunale (6 persone)." A tracciare il bilancio, in numeri, è il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, a tre anni di distanza dalla prima scossa che ha colpito il Centro Italia.
“Sul fronte delle strade, sono stati stanziati 6milioni e 100mila euro dall’Anas per il programma degli interventi che interesseranno la viabilità del Comune a seguito degli eventi sismici – ha spiegato il sindaco -. Le opere, finanziate con il terzo e quinto stralcio, consisteranno in lavori di riasfaltatura e di rifacimento del manto stradale oltre al ripristino di ponti, cavalcavia e sottopassi.”
Per quanto riguarda le scuole, “è stato realizzato un istituto provvisorio in via Lorenzo d’Alessandro, composto da 14 classi, un’aula multimediale, la mensa, la cucina e tutti gli spazi necessari al normale svolgimento della didattica – ha osservato la Piermattei -. L’ITTS “Divini”, che rappresenta il nostro pane quotidiano, il nostro gioiello, è stato demolito e ora lo dobbiamo ricostruire in base all’ordinanza 14: i lavori sono già partiti. La parte dei laboratori è a carico della Provincia e c’è stato un appalto prima del terremoto; l’altra parte invece, dove ci sono le aule e la palestra, la stiamo ricostruendo noi del Comune ma dato che ci sono stati dei ritrovamenti di reperti archeologici ci siamo dovuti fermare in attesa delle disposizioni della Sopraintendenza. Mi auguro che i lavori possano ricominciare a breve e che i ragazzi, entro gennaio, possano tornare nella loro scuola. Attualmente sono nell'edificio dell'ex “Luzio”, per il quale abbiamo avuto dei finanziamenti per la ricostruzione e per l’adeguamento. Infine è stato messo in esecuzione il progetto di una parte dei laboratori dell’Ipsia. La scuola dell’infanzia in via Gentili è stata invece realizzata dalle Missioni Estere dei Frati Cappuccini delle Marche, che hanno donato quattro moduli.”
“L’Ospedale ha subito dei piccoli danneggiamenti nella parte dello sportello prenotazioni – ha spiegato il primo cittadino -. Non abbiamo proceduto alla messa in sicurezza ma è stato chiuso in attesa del giusto adeguamento sismico. La questione relativa al nostro nosocomio è una delle mie principali battaglie: quello di San Severino si trova in una posizione bellissima e non ho nulla contro gli ospedali di Macerata e di Camerino. Credo che però bisogna investire dove gli ospedali ci sono già perché sono dei luoghi reali: bisogna evitare le volontà politiche e non calpestare ciò che già c’è. In un comune di 194 chilometri di estensione, composto da 46 frazioni, non credo sia giusto far morire le piccole entità perché altrimenti si spopola tutto il tessuto sociale.”
“Nel mio mandato avevo un obiettivo: avevo in mente molto bene ciò che dovevo fare e conoscevo le ragioni per le quali mi ero candidata; il sisma però, indubbiamente, ha creato molti disagi ai miei “disegni” soprattutto perché lavorando nel privato, io non sono abituata a questi tempi biblici – ha continuato il primo cittadino -. Quando sono stata eletta sindaco è stata un po’ una sorpresa, forse i cittadini hanno apprezzato la novità, ma ciò che avevo in mente l’ho sempre ripetuto: avrei donato cinque anni della mia vita a San Severino perché glielo dovevo, perché qui sono nata ed era giusto che riportassi qualcosa indietro alla Città. Fino all’ultimo giorno lavorerò e poi deciderò se andare avanti con una seconda ricandidatura. Oggi devo pensare al paese; sia la mia famiglia sia il mio lavoro mi hanno sempre insegnato a essere ligia al dovere e se prendo una responsabilità la porto avanti fino alla fine."
“Girarsi ora e guardare indietro fino al 2016 per me è molto difficile – non nasconde la commozione il sindaco Piermattei nel ricordare quei tragici momenti -. È stato drammatico perché ciò che è successo il 24 agosto è stato solo un assaggio. Erano giornate di pioggia e vedevamo cadere, a macchia di leopardo, la Città: non si è mai pronti a vedere la propria casa distrutta. Ero impreparata e ciò che potevo fare era solo stare vicino alla mia popolazione: solo a pensarci mi viene da piangere. Ricordo le vie piene di persone che non sapevano dove andare e dove dormire. Abbiamo allestito cinque campi per cercare di dare un luogo sicuro alla popolazione, composta prevalentemente da anziani, e abbiamo dovuto far capire loro che probabilmente non sarebbero più rientrati a casa. Allo stesso tempo però, credo che proprio nel momento in cui si perde tutto scatta in noi qualcosa, una reazione che, nella drammaticità della tragedia, ci unisce ancora di più."
“Ricordo che il 2 febbraio del 2017 avevo firmato 7.500 ordinanze, tutte a mano, perché all’inizio ero digiuna di questioni relative a una amministrazione pubblica figuriamoci di quelle relative a un terremoto. Ricordo che quella notte, quando erano le quattro circa, mi dissero solo una frase ‘sindaco prenda carta e penna, metta il caschetto e ordini alle persone di uscire dalle case’ e io questo ho fatto.Le istituzioni mi sono sempre state vicine, questo lo devo riconoscere – ricorda la Piermattei -. Tutti abbiamo lavorato, notte e giorno, cercando di fare l’impossibile. Ancora oggi, ogni giorno, passo e controllo come vanno i lavori, se è stato messo un paletto in più: sono sempre stata presente ma mai invasiva perché voglio essere certa di ciò che si sta facendo; ecco forse è un po’ il senso femminile di casa, di controllare che dentro sia tutto al suo posto.”
“Seguo alla lettera tutte le normative che ci sono, ma una volta che le ho seguite mi si deve dare ciò che chiedo. Io non discuto se una legge va bene o va male: la eseguo come mi viene impartito dall’alto ma poi pretendo delle risposte – prosegue il sindaco -. Vista la mole di lavoro che c’era e che c’è ogni giorno ci sono poi state assegnate 12 persone e ho gestito e costruito l’ufficio come se fosse un’azienda privata. Ciò che maggiormente mi preoccupa però è la depressione delle persone, soprattutto degli anziani: proprio per questo costruirò una casa di riposo, da sindaco o da cittadina – conclude la Piermattei -. La vita è una cosa bellissima ed è giusto che tutto abbiano modo di apprezzarla allo stesso modo.”