L'uomo è caduto da una scala mentre si trovava all'interno della propria abitazione: ancora da chiarire con esattezza le cause dell'incidente domestico.
È successo nel primo pomeriggio di oggi, qualche minuto dopo le 14:00, a San Ginesio, in contrada Torre di Morro.
Subito è stato lanciato l'allarme e i sanitari del 118, giunti sul posto, hanno allertato l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona. Icaro ha trasportato l'uomo presso il nosocomio dorico. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi.
Si terranno domani, giovedì 15 agosto, alle ore 17.00, presso la chiesa di San Michele Arcangelo a Passo San Ginesio, i funerali di Arturo Pagni, il bambino di nove anni deceduto ieri lungo la strada provinciale 45, in località Passo Sant'Angelo, in seguito a un investimento.
Il bambino si trovava a San Ginesio insieme alla mamma e alle due sorelline per trascorrere le vacanze estive dato che proprio la madre del piccolo è originaria di Passo Sant'Angelo.
Nel tardo pomeriggio di ieri sera, quando erano circa le 19:00, si è consumata la tragedia. In un tratto di strada rettilineo il bambino ha lasciato la mano della madre e ha attraversato la carreggiata non accorgendosi probabilmente del sopraggiungere di una vettura, una Fiat Tipo condotta da un 75enne. Come rilevato dai militari della stazione di Loro Piceno la vettura procedeva a velocità esigua ma l'impatto è stato comunque violento.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che avevano anche allertato l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona ma per il piccolo non c'è stato nulla da fare.
Il 75enne è stato denunciato per omicidio stradale. I documenti di guida e circolazione del veicolo sono risultati regolari e il test etilometrico al quale si è sottoposto l'anziano ha dato esito negativo.
La famiglia del piccolo Arturo era originaria di Passo Sant'Angelo. Il bambino era in vacanza in paese con la mamma e le due sorelline da alcuni giorni. I tre, insieme al padre del bambino, originario del milanese, vivono stabilmente a Londra dove si sono trasferiti anni fa.
"Un episodio che ci ha tolto il fiato e che ha sconvolto una intera comunità - il commento del sindaco di Sant'Angelo in Pontano Vanda Broglia -. Io stessa da madre, più che da sindaco, avendo una figlia della stessa età di Arturo, posso capire cosa si può provare in quei momenti."
"Come mi è stato riferito dai testimoni, la persona alla guida dell'auto non andava veloce e probabilmente non ha proprio visto il bambino. Parliamo di una tragica fatalità sulla quale saranno poi i Carabinieri a fare luce. Di certo per la nostra comunità è un brutto momento" ha concluso il primo cittadino.
La salma del piccolo si trova presso l'obitorio dell'Ospedale di Macerata dove è stata riconsegnata alla famiglia dopo l'ispezione cadaverica. Il piccolo riposerà presso il cimitero di San Ginesio.
Il drammatico incidente è avvenuto intorno alle 18:45 del pomeriggio a Passo Sant'Angelo lungo la provinciale 78. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
Un bambino di nove anni è stato travolto da una Fiat Tipo guidata da un anziano e, a seguito dell'investimento, ha perso la vita. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi dei sanitari del 118, che hanno tentato le disperate manovre di rianimazione.
Sul posto era stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza che non è stato necessario a seguito del decesso. Sul luogo del sinistro anche i Carabinieri della Compagnia di Tolentino ai quali spetterà ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
Il bambino viveva in Inghilterra con la propria famiglia, e si trovava a San Ginesio - di cui la madre è originaria - per le vacanze.
San Ginesio è pronta a festeggiare i 50 del Palio. È un anniversario che i sanginesini si preparano a onorare con manifestazioni, mostre, sfilate in costumi d’epoca e ogni sorta di attrazione capace di suscitare la curiosità dei turisti ma anche di rievocare memorie di una storia locale ricca di eventi e di personaggi. La leggenda vuole che a San Ginesio sia stato sepolto Pipino il Breve, padre di Carlo Magno, l’imperatore che fondando il Sacro Romano Impero ha dato vita all’idea di Europa.
Per capire l’importanza della manifestazione, è utile ascoltare le parole del sindaco. “Abbiamo investito molto su questa importante edizione – ha precisato Giuliano Ciabocco – risorse finanziarie e umane, cura, attenzione ai dettagli per un cinquantesimo da ricordare. Perché vogliamo valorizzare sempre di più un comune storicamente importante, che va riscoperto nella sua bellezza e nella sua tradizione culturale affinché tutti i turisti presenti nelle Marche e i marchigiani possano venirci a trovare per trascorrere dei piacevoli giornate in uno dei Borghi più Belli d'Italia”.
Il sindaco ha voluto ricordare “il forte impegno di tutti, a cominciare da un lavoro encomiabile dell’Associazione Tradizioni Sanginesine anche nella ricerca storica oltre che nell’organizzazione del Palio che per vecchio patto di amicizia è legato a quello di Siena. Vogliamo uscire da una situazione difficile e lo facciamo contando sulle nostre tradizioni e sulle bellezze che ci circondano”.
Una chicca, e una novità assoluta, è stata la mostra fotografica inaugurata oggi e realizzata anche grazie al generoso contributo del Consorzio Stabile Arcale, sponsor dell’iniziativa. È stato il presidente Giorgio Gervasi, il cui impegno è stato pubblicamente lodato dal presidente dell'Associazione Tradizioni Sanginesine Nicola Ferranti, a spiegare il senso di un’iniziativa che ha voluto ripercorrere, attraverso decine di scatti, la memoria di un Palio attorno al quale si è cementata una comunità. “Ci è piaciuta subito l’idea di una mostra fotografica - ha spiegato Gervasi - perché nella memoria visiva il presente può ritrovare il senso delle proprie radici. Parliamo di un Comune interessato con altre decine di Comuni dai tragici eventi sismici del 2016. Quando il presente tende a trasformarsi in un cumulo di macerie, la memoria fotografica di ciò che siamo stati diventa una leva potente per attivare nuove energie e ritrovare fiducia nel futuro. La mostra fotografica vuole andare oltre la pura testimonianza del passato: quelle foto vogliamo trasmettere la speranza di un futuro migliore. Noi, come Consorzio, siamo abituati a costruire futuro, guardiamo le macerie del terremoto e sappiamo che sotto di esse si sprigionano nuove energie”.
La giornata conclusiva del 15 agosto, dopo la tradizionale funzione religiosa, si terrà il Palio della Pacca, secondo e ultimo gioco equestre: nei documenti antichi si intende il mezzo porco conquistato dal cavaliere capace di centrare con la lancia lo scudo del saraceno. Possibilità di ristoro con street food del Palio.
Due tappe consecutive in due sere, il concorso “Una ragazza per il cinema” ha impazzato da un’estremità all’altra del territorio maceratese regalando due appuntamenti di bellezza e non solo. La popolare kermesse che abbina avvenenza a passione o doti per la recitazione sul grande schermo, si è fermata a San Ginesio e poi a Porto Recanati, rispettivamente terza e quarta selezione stagionale.
A San Ginesio, nuovamente in piazza Gentili e davanti a molte persone, è stata Alice Nataloni ad aggiudicarsi la serata. La 16enne di Porto Sant’Elpidio ha beffato la modella di Agugliano Ducka Brocani, mentre al terzo posto si è piazzata Alice Lanzoni di Appignano. Altre fasce sono andate a Valentina Hussein di Sant’Elpidio a Mare e alla più giovane di tutti, Giulia Capretta di Porto Sant’Elpidio.
Da segnalare la presenza del sindaco Giuliano Ciabocco e di Milena Scavizzi, incantevole signora di 47 anni, insegnante, madre di una bimba e un bimbo, che lo scorso aprile è stata votata “Miss Mamma Italiana Gold”.
Ventiquattro ore dopo ci si è trasferiti sulla costa e allo chalet Bagni Fiore, sul lungomare Lepanto di Porto Recanati, si è tenuta un’altra selezione. In questo caso l’abituale conduttore Febo Conti si è messo eccezionalmente alla regia lasciando le redini della presentazione a Jessica Mariani e Luca Iron Taglioni. A primeggiare è stata la fanese Valeria Moli, 19enne che ha preceduto proprio la sorella Rodica. Terza Ducka Brocani, altre fasce sono state prese da Kerry Montemaggio di Montegiorgio e Nicole Piercamilli di Appignano.
Queste cinque bellezze, così come le cinque di San Ginesio, hanno così conseguito il pass per partecipare alla finale regionale di “Una ragazza per il cinema” che si terrà il 27 agosto nella splendida Piazza del Popolo a San Severino.
Il Salone dell’Ostello Comunale di San Ginesio ospiterà domenica 11 agosto alle ore 21:30 il primo dei due appuntamenti “ferragostani” proposti dall’Associazione Selìfa di San Ginesio, il concerto “Arpa Sinfonica”. Il concerto presenta molteplici motivi di interesse, a partire dall’originalità dello strumento protagonista: l’arpa.
È la prima volta infatti che a San Ginesio viene proposto un concerto d’arpa, strumento che conta schiere di appassionati in tutto il mondo. Chi suonerà l’arpa sarà poi un musicista di eccelso livello, il M° Enea Cavallo, dal curriculum di studio e professionale di tutto rispetto. Nel concerto di domenica 11 agosto Enea Cavallo eseguirà brani di importanti compositori quali G.Fauré, W.Posse, E.Parish-Alvars, D.Scarlatti, B.Smetana, M. de Falla.
Con Arpa Sinfonica si conclude nel migliore dei modi la prima edizione del Metamorfosi Festival, Vi hanno partecipato, contribuendo in misura determinante al pieno successo di pubblico e di critica da esso riscosso, oltre ad Enea Cavallo, altri qualificati ed affermati musicisti: Alessandro Deljavan, Daniele Di Bonaventura, Nicola Procaccini, Aldo Campagnari e Federico Bracalente. A quest’ultimo va anche il merito dell’ideazione e della direzione artistica del Festival.
San Ginesio, borgo antichissimo che secondo alcuni fonti storiche deve il suo nome addirittura a Carlo Magno che nel 774, dopo aver cacciato i barbari dal Piceno, cambiò nome ai castelli della Marca e secondo altre fonti sarebbe anche il luogo di sepoltura del padre di Carlo Magno, Pipino il Breve e di sua moglie Berta, ospita quest’anno la cinquantesima edizione del Palio di San Ginesio, in programma dal 10 al 15 agosto. Un ricco programma e tante novità per una storica manifestazione che non consiste solamente in un'avvincente gara equestre tra i quattro rioni partecipanti, ma si distingue anche per il suo fondamentale valore storico-culturale.
“San Ginesio è un simbolo – ha affermato oggi in conferenza stampa l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Moreno Pieroni - non solo di un’antichissima tradizione storica e identitaria delle Marche, ma sta diventando anche il simbolo della volontà di rinascita dopo un dramma fortissimo, della caparbietà dei marchigiani di ripartire, senza scoraggiarsi e mettendo a frutto la bellezza del territorio e del suo antichissimo patrimonio architettonico per attrarre turisti e visitatori. Una forte capacità propositiva che ci stimola a promuovere e sostenere convintamente eventi come il Palio di San Ginesio che non è mai stato sospeso e che celebra quest’anno un traguardo molto importante. Con un programma molto intenso e interessante, sono sicuro che sarà una manifestazione bellissima, come ogni anno, ma quest’anno di più non solo perché come sempre tutta la città è mobilitata per l’organizzazione, ma anche perché 50 anni vanno celebrati con un’edizione memorabile. Invito quindi tutti i turisti presenti nelle Marche e i marchigiani a trascorrere piacevoli giornate in questo borgo tra i più belli d’Italia".
“Abbiamo investito molto su questa edizione – ha precisato il sindaco, Giuliano Ciabocco – risorse finanziarie e umane, cura, attenzione ai dettagli per un cinquantesimo da ricordare. Perché vogliamo valorizzare sempre di più un comune storicamente importante, che va riscoperto nella sua bellezza e nella sua tradizione culturale. C’è stato un forte impegno di tutti, a cominciare da un lavoro encomiabile dell’Associazione Tradizioni Sanginesine anche nella ricerca storica oltre che nell’organizzazione del Palio che per vecchio patto di amicizia è legato a quello di Siena. Vogliamo uscire da una situazione difficile e lo facciamo contando sulle nostre tradizioni e sulle bellezze che ci circondano".
Come ha spiegato il presidente dell’Associazione Tradizione Sanginesine, Nicola Ferranti : “Il Palio di San Ginesio, che fa parte dell'Associazione marchigiana rievocazioni storiche, è disputato e assegnato fin dal 1970 rievocando le gare disputate dai giovani ginesini addestrati alla difesa del paese, come attività preparatoria all'uso delle armi. La sua organizzazione, dai preziosi costumi d'epoca, cuciti a mano, dei quasi 1300 figuranti alle modalità di competizione, riflette fedelmente quanto i documenti conservati nell'archivio comunale tramandano. Il campo del Palio, inoltre, situato nelle vicinanze del complesso murario di Porta Picena e dell'Ospedale dei Pellegrini, offre allo spettatore uno scenario suggestivo e inimitabile. Inoltre ospiteremo anche le delegazioni delle rievocazioni storiche di altri comuni marchigiani: Fermo, Camerino, Jesi, Montecassiano, Filottrano, Tolentino, Visso e Grottazzolina".
Il programma - Nella giornata di apertura, il 10 agosto, la presentazione ufficiale del cinquantenario . Tra le vie del centro storico, durante il pomeriggio, sarà allestito un percorso con mercato a tema di arti e mestieri e un accampamento medievale di milizie. Inoltre, delegazioni storiche ospiti e i gruppi locali insieme ai tamburini, sbandieratori e danzatrici dell'associazioneFuria et Gratia, allieteranno i presenti con sfilate ed esibizioni. Durante la giornata sarà inoltre aperta la mostra fotografica del Palio di San Ginesio, affascinante collezione di scatti fotografici che ripercorrono la storia della manifestazione e dei suoi partecipanti. La mostra è stata realizzata anche grazie al generoso contributo del Consorzio Stabile Arcale che ha deciso di sostenere l’iniziativa. Per l’occasione, infine, sarà possibile assistere all’apertura della mostra filatelica con annullo postale dedicato alla edizione numero cinquanta del Palio di San Ginesio.
Durante la giornata dell’11 agosto continuerà l’animazione medievale per le vie del borgo. Inoltre, dalla mattina prenderà il via una gara di tiro con l’arco, tappa regionale del campionato Fitast. A chiudere, in serata, il concerto d’arpa con Enea Cavallo, a cura dell’associazione musicale Selifa.
Il 12 agosto in un’atmosfera suggestiva, con ambientazione a tema e animazione medievale con musici e giullari, danzatrici e tamburini, si terrà la Cena Medievale. L’evento, con possibilità di partecipazione previa prenotazione, consiste in una cena con menù medievale, nel cuore del borgo di San Ginesio. Un’esperienza unica e irripetibile , particolarmente apprezzata dai partecipanti delle scorse edizioni.
Nel pomeriggio anche la prima delle Conversazioni del Palio, presso il chiostro di Sant’Agostino “Giochi e tradizioni fra medioevo e rinascimento nella Marca” con Andrea Livi.
Il 13 agosto avrà finalmente inizio la prima gara equestre del Palio di San Ginesio. Nella Giostra dell’Anello, che si svolge in orario serale, il fantino deve infilare con la lancia gli anelli in consecutivi assalti, lanciato al galoppo lungo un percorso a forma ovale. È prevista anche la seconda Conversazione, con Giovanni Martinelli “Un medico-enologo marchigiano e la storia dei vini” e Fabrizio Baleani “Il San Ginesio Doc, eccellenza del nostro territorio”.
Durante la serata del 14 agosto andranno invece in scena spettacoli di teatro medievale, tra teatro, fuoco e magia. In programma anche la terza e ultima Conversazione, “Armi e condottieri nel territorio sanginesino” con Augusto Caciorgna.
La giornata conclusiva del 15 agosto, dopo la tradizionale funzione religiosa, si terrà il Palio della Pacca, secondo e ultimo gioco equestre: nei documenti antichi si intende il mezzo porco conquistato dal cavaliere capace di centrare con la lancia lo scudo del saraceno. Possibilità di ristoro con street food del Palio.
Da segnalare anche: 10-11 agosto Taverna del Palio, 13-14-15 Street Food del Palio.
L'Area Vasta 3 comunica che nei prossimi giorni verrà effettuato un nuovo ciclo di derattizzazione e disinfestazione nei Comuni dell'azienda ospedaliera con il seguente calendario :
Giovedì 8 agosto: Ospedale di Civitanova Marche, ASUR di Recanati, SERT di Civitanova Marche, Poliambulatorio di Civitanova, Gruppo Appartamenti di Civitanova, Ospedale di Recanati
Martedi 27 agosto: Ospedale di Macerata, ASUR di Piediripa, Ospedale di Corridonia, Via Verga, CRAS di Macerata
Giovedi’ 29 agosto: Ospedale di San Ginesio, Ospedale di Matelica.
L'Area Vasta 3 precisa che se le condizioni meteo rimarranno avverse verrà eseguito il servizio di disinfestazione e invita la popolazione abitante nelle vie circostanti a tenere le finestre chiuse e a prendere le precauzioni opportune, scusandosi per il disagio.
Il Festival Sudamericana nasce nell’agosto 2013 a San Ginesio, ed è un progetto artistico realizzato dall’Associazione Culturale “San Ginesio” e dal Centro di Lettura “Arturo Piatti” di Ripe San Ginesio (MC) che vuole far conoscere e valorizzare la cultura sudamericana in tutte le sue coinvolgenti sfaccettature, attraverso l’espressività e l’intensità dell’opera poetica, la dinamicità partecipativa della danza, la magia evocativa della musica, lo sguardo infinito dell’arte.
La manifestazione dedicata al mondo latino, giunta quest’anno alla sua settima edizione, è per l’anno 2019 solo ed esclusivamente on line - già dalla giornata di ieri - sulla pagina facebook Festival Sudamericana (pagina social di riferimento: https://www.facebook.com/sudamericanafestival/).
Saranno ospiti del Festival, con i loro rispettivi contributi artistici: la poetessa argentina Patricia Vena, il musicista argentino Julián Corradini, lo scrittore argentino Adrián N. Bravi, il trio internazionale di tango di musicisti Los Milonguitas Tango, l’illustratore italiano Riccardo Cecchetti ed altri artisti.
L’evento vedrà quest’anno anche la collaborazione tecnica di F.O.R.A.R.T. – Fondazione Europea di Ricerca Artistica e di Promozione Culturale.
Domani, sabato 3 agosto, al via Neglected Roots, la mostra fotografica di Laura Frasca a San Ginesio
Il reportage fotografico nel Kalimantan (Foresta del Borneo) è stato esposto quest’anno allo Human Rights Festival di Bologna.
L’evento è organizzato dall’associazione G-Lab laboratorio di idee e Comune di San Ginesio, per il progetto ”Lumière: proiezioni, immagini e parole”. Si terrà alle ore 19, presso il loggiato di San Tommaso e Barnaba. L’ingresso è gratuito.
Il progetto fotografico Neglected Roots di Laura Frasca affronta il tema della scomparsa, sempre più rapida, della foresta del Borneo. Il pomeriggio inizierà con la visita al reportage fotografico, seguirà il dialogo con l’autrice a cura di Silvia Luciani.
“Ciò che stiamo negando sono le nostre stesse radici, che ci danno sostentamento ed ossigeno” - afferma la Frasca -. Cosa comporta nell’immediato la scomparsa della foresta? In primis l’estinzione di flora e fauna endemici. I grandi primati, gli oranghi e le scimmie Nasica sono i primi ad esserne colpiti. Il popolo dei Dayak deputati da sempre al compito di proteggere la foresta, si stanno omologando alla globalizzazione e arrendendo alla furia cieca delle multinazionali e quindi irrimediabilmente alla perdita della loro foresta”.
L’incontro terminerà con la proiezione del video reportage “Boundless” realizzato da Laura Frasca, Laura Bessega e Silvia Luciani. Un progetto multimediale che è stato esposto allo Human Rights Festival nel 2015, al TedxBologna "Il mondo delle idee"- Torre Unipol di Bologna e al Workout Pasubio di Parma.
Appuntamento estivo per la comunità di Sanginesina e per tutti gli appassionati del Giappone.
Domenica 4 Agosto al Parco di Colle Ascarano va in scena la X edizione Festa della Pace 1000 Gru per Hiroshima 2019. Il pomeriggio, dalle ore 17,00, sono previsti laboratori con le sensei Giapponesi in Kimono estivo. La sera dalle ore 21,00, poi, sono in programma spettacoli e incontri .
Tante le novità di questa edizione: nasce Tà Bù Rù, il Festival Internazionale dei tamburi di Sanginesio e il palco di esordio sarà proprio la Festa della Pace , come primo Paese ospite il Giappone con i Potenti Taiko del Sensei Takuya Taniguchi.
In esclusiva per la Festa della pace di San Ginesio, una T-shirt opera dell’artista Fidia Falaschetti, dedicata alle 1000 Gru di Hiroshima, che vuole essere un invito ad indossare la speranza. Chi vorrà potrà far personalizzare la propria maglietta con il proprio nome in giapponese dalla Sensei Eri.
Sarà ospite, inoltre, il comitato Pride delle Marche con il Presidente Maria Cristina Mochi e Segretario Elvio Ciccardini per un incontro di condivisione.
Jimmy Cerquetella ricercatore indipendente parlerà di frequenze e della Nascita della Rete Telepatica 8G Armony per contrastare la follia della rete 5 G. Ritratti Manga dal vivo con Michela Maurizi della Scuola di Manga di Civitanova.
Kamishibai, il contastorie giapponese per immagini a cura di Daniele Monti , narrerà la "Storia di Sadako Sasaki e delle 1000 gru della Pace”. Bon Odori Danza Spirituale Giapponese d’estate in Kimono connetterà i presenti “con altre dimensioni”.
Chie Yoshida, solista di Viola, si esibirà in una deliziosa performance “Preludio " Bach e Brano Tradizionale Giapponese Sakura.
Le Sensei Eri Kitagawa e Sachiko Yamaguchi presenterà una performance a due mani Zen : Shodo (calligrafia Giapponese) a grande formato e Ikebana arte dei fiori viventi.
Si vedranno i meravigliosi Bonsai del Vivaio Natura in Miniatura e potrà sperimentare un laboratorio a cura di Davide Steccioni , per capire i rudimenti di questa antica arte nipponica .
Chi vorrà potrà giocare, inoltre, ad Hagoita un’antica versione del Volano Giapponese e potrà indossare una Yucata estiva per fare un selfie.
“Reiwa" la nuova era Giapponese significa Armonia, la Pace ha i suoi colori e le sue frequenze, questo sarà il tema di questa edizione Arcobaleno.
“Festa della Pace” per creare un evento aggregante a sostegno di un valore che permanga. Un concetto universale, filtrato attraverso la sensibilità giapponese di una bambina diventata simbolo di pace nel mondo, dove il dramma si trasforma in speranza, dove la fantasia e la creatività uniti all’intenzione possono essere il motore dei sogni”.
L’ evento è organizzato dal Centro Wabisabiculture con la partecipazione del Comune di San Ginesio e della Proloco. Questa giornata, partecipata e creativa, si basa sul convivio e la scoperta, l’ascolto e la meraviglia, la condivisione e il confronto.
Venerdì 2 agosto il circuito Conero Cup 2019 fa tappa a San Ginesio. L’Associazione Nuova Sibillini ASD in collaborazione con il Comune di San Ginesio e ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani) hanno organizzato la gara ciclistica di MTB in notturna denominata 1°Trofeo Città di San Ginesio e Sesta Prova Conero Cup.
Il ritrovo è previsto alle 19.00 in Piazza Alberico Gentili e la partenza alle ore 21.
Tutti i cittadini sono pregati di prestare la massima attenzione nel percorrere le vie interessate dalla gara e si comunica inoltre che l’accesso dei veicoli al centro storico è vietato fino alla fine della manifestazione.
Domenica 4 agosto alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di San Ginesio, l’artista Francisco Aloy Carne presenterà il suo libro “Quindici anni di mostra di Francisco Aloy Carne a San Ginesio, 1997-2019” con lo scopo benefico di poter raccogliere dei fondi a carattere libero e volontario da devolvere per un fine sociale al Comune di San Ginesio.
Francisco Aloy Carné nasce a Capellades (Barcellona) nel 1961. Inizia a dedicarsi alla pittura fin da molto giovane entrando subito in contatto con pittori, disegnatori e professori facenti parte del movimento degli artisti di Capellades e del territorio dell’Anoia.La sua formazione artistica comincia nell’anno 1974 con il maestro Amadeu Freixes i Vivó, studia disegno tecnico nella Escuela Técnica Industrial de la Tenería de Igualada e in seguito nella Escuela Massana de Barcelona, dove si specializzerà in procedimenti pittorici.
La sua opera è in primo luogo realista, impressionista e figurativa, con un particolare e personale trattamento del colore e della luce. Nell’anno 1979 comincia a fare esposizioni sia collettive sia individuali. L’amore per San Ginesio sboccia nella primavera del 1997 grazie ad uno scambio tra la Corale Bonagiunta di San Ginesio e il coro “Noves Veus” di Cappellades di cui allora Francisco ricopriva il ruolo di Presidente. L’amore per l’arte, per la musica, per la pittura e per la storia trovò terreno fertile a San Ginesio dove a partire dal 1998, ogni anno nel mese di agosto realizza esposizioni individuali a San Ginesio (Italia) con temi propri della regione.
Durante il suo percorso artistico ha partecipato ad una infinità di concorsi d’arte e ha ottenuto distinti premi e menzioni, e dagli inizi della sua carriere fino ad oggi, ha fatto più di 140 esposizioni tra individuali e collettive, in molti luoghi sia in Italia che all’estero (Italia, Portogallo, Inghilterra, Romania, Uruguay, Argentina e Francia).
Altri sono gli appuntamenti con l’artista che precedono la presentazione del suo libro: Sabato 3 agosto, infatti, sempre alle ore 18.00 ci sarà l’inaugurazione della Mostra di Pittura e Ceramiche che sarà visitabile fino al 18 Agosto presso l’ingresso principale del Chiostro della Sede del Comune in via Capocastello e dal 29 luglio sono aperti i corsi di Disegno e Pittura per grandi e piccini.
Marco Mengoni riporta il sole a San Ginesio. Il cantante ha stupito tutti con una visita a sorpesa prima dell'inizio dell'evento di RisorgiMarche "Concerti al tramonto" con Giua al Parco di Colle Ascarano. Il tempo incerto non ha fermato il preventivato appuntamento, anzi il pomeriggio è stato rischiarato dalla presenza dell'artista che ha deciso di visitare le SAE, dove si trovano alcuni degli sfollati del centro storico, assieme all'ideatore della manifestazione Neri Marcorè. A guidarlo nella visita il sindaco Giuliano Ciabocco, assieme a tutta l'amministrazione comunale.
Dopo l'incontro con gli abitanti delle SAE, Mengoni e i suoi fan, frementi d'emozione, si sono trasferiti al Colle Ascarano per un esclusivo concerto chitarra e voce che ha subito fatto scatenare il pubblico. Presenti all'esibizione improvvisata anche i ragazzi dell'Anffas, che sono stati omaggiati da Mengoni - assieme a tutti gli altri bambini - con numerosi giochi della Clementoni.
L'appuntamento con Mengono è ora a domani per l'attessissimo concerto in Località Fontanelle, tra Amandola, Bolognola e Sarnano.
Grandi festeggiamenti a San Ginesio per i 100 anni della ginesina doc Giuseppa Paoloni. A casa della signora, per celebrare il suo compleanno hanno presenziato il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco e gli Assessori Maria Alessandrini e Angelamaria Mari.
L'incidente è avvenuto intorno alle ore 1:00 di questa notte, in località Campanelle a Passo San Ginesio. Ad essere coinvolte sono state quattro autovetture, dopo un tentativo di sorpasso in curva che avrebbe innescato un violento frontale.
Sul posto sono intervenute tre ambulanze, i Vigili del Fuoco ed carabinieri. Uno degli occupanti dei veicoli coinvolti è stato estratto dall'abitacolo dai pompieri ed è il conducente a versare in condizioni peggiori, sebbene non gravi.
Le altre persone coinvolte nel sinistro hanno riportato traumi lievi e sono state trasportate in codice verde al pronto soccorso. Il conducente dell'auto che ha causato l'incidente - con un sorpasso azzardato - è stato sottoposto a controllo etilometrico.
(Foto Giammario Scodanibbio)
Già il titolo del Festival ci riporta al Concorso Internazionale di Musica Antica - Premio Selìfa, che nelle prime 5 edizioni aveva riscosso grandi consensi sotto ogni punto di vista ma del quale non sarà quest’anno organizzata la sesta edizione, per varie difficoltà legate alla difficile situazione post-terremoto. Tale sospensione, che ci si augura sia solamente momentanea, doveva comunque in qualche modo essere occupata da eventi musicali che permettessero di ripetere la bella, entusiasmante esperienza di un ennesimo affascinante tuffo nel glorioso passato musicale di San Ginesio.
Da qui è dunque nato il progetto di organizzare una “Tre giorni di Musica Antica”. Protagonisti ne saranno il giovane violinista Gabriele Pro, direttore artistico, e sette altrettanto giovani musicisti provenienti da diverse regioni, un significativo caleidoscopio musicale dell’Italia: Domenico Scicchitano e Martina De Sensi violini, Maria Bocelli viola, Giulia Gillio Gianetta violoncello, Michele Li Puma contrabbasso, Giovanni Bellini liuto e Cristiano Gaudio clavicembalo.
Nei concerti che animeranno, domenica 28, lunedì 29 e martedì 30 luglio, il Festival di Musica Antica verranno proposte musiche di Scarlatti, Durante, Kapsberger, A.Puccini, Beethoven, Tessarini, Telemann, Vivaldi.
Nel concerto del 29 luglio saranno presentati ed utilizzati per la prima “apparizione pubblica” gli strumenti denominati appositamente “Quartetto di San Ginesio”, (due violini, viola e violoncello) donati il 20 maggio 2018 al Comune di San Ginesio dall’Accademia di Liuteria Piemontese di Torino e dall’Academia Cremonensis di Cremona.
All’interno del “Festival di Musica Antica” avrà anche luogo la presentazione, domenica 28 luglio alle ore 18.00, del libro San Ginesio, terra di cantori (secoli XVI-XIX). Ricerche d’archivio nella patria di Giulio Bonagiun del prof. Paolo Paoloni, già docente di Latino nell’IIS di San Ginesio, attualmente docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Francesco Filelfo” di Tolentino.
L’autore, grazie ad una tanto minuziosa quanto complessa e difficile ricerca d’archivio, presenta del musico sanginesino Giulio Bonagiunta un ritratto ricco ed interessante, che delinea una incredibilmente poliedrica personalità.
La pubblicazione si annuncia in questo modo di straordinario interesse e valore e arricchisce il Festival di Musica Antica di un evento di notevole spessore culturale, oltretutto legato alla storia avvincente di San Ginesio nel suo secolo più luminoso, il Cinquecento, del cui panorama sociale e della cui vita musicale il prof. Paoloni amplia la conoscenza attraverso le vicende umane ed artistiche di Giulio Bonagiunta.
Questo il programma del Festival:
Domenica 28 luglio:ore 17,30 Concerto del clavicembalista Cristiano Gaudio, ore 18,00 Presentazione del libro del prof. Paolo Paoloni
Lunedì 29 luglio: ore 21,30 Concerto del liutista Giovanni Bellini, ore 22,00 Concerto del Quartetto Policromie
Martedì 30 luglio:ore 21,30 Concerti per molti stromenti
Tutti gli eventi si svolgeranno presso la Sala Consiliare del Comune o nella Terrazza adiacente.
Presentata oggi presso la Sala Consiliare del Comune di San Ginesio, la prima edizione de "La Terra Tremano", un festival che si snoda intorno alle parole chiave: Memoria e Territorio, realizzato in collaborazione tra dieci dei Comuni della Provincia maceratese particolarmente coinvolti dal sisma del 2016, e con l'Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Marche.
Il regista ed autore teatrale Giorgio Felicetti, ideatore del Festival, ha presentato il progetto, ed il programma generale del Festival: ”Oggi vede la luce un progetto nato in realtà tre anni fa, subito dopo il sisma, quando abbiamo iniziato ad incontrare le persone più colpite dal sisma; abbiamo prodotto uno spettacolo, che doveva necessariamente essere allestito lì dove tutto era successo. Questo festival è l’occasione per far arrivare "La Terra Tremano" in quasi tutto l’alto maceratese, fuori dai teatri, ma dentro i paesi feriti. Era molto importante per noi, abbiamo costruito allora un format Festival che oltre allo spettacolo teatrale, propone durante le dieci giornate altri appuntamenti artistici, intorno alle parole memoria e territorio. Nasce un festival che certo richiamerà un turismo culturale, ma che, per ricreare quel senso di comunità, si rivolge soprattutto alle popolazioni residenti e resistenti, specie quelle delle giovani generazioni, e degli anziani, particolarmente presenti, per capire insieme com’è cambiato, come sta cambiando e come cambierà ancora il paesaggio umano ed ambientale nelle Marche, dopo il sisma.
È un festival che nasce dai territori - ha continuato Felicetti - , in uno scambio vero tra ospiti, pubblico, turisti e residenti. E per questo il festival entrerà nel cuore dei paesi, proprio dentro ai centri storici: abbiamo scelto, insieme ai Sindaci, i siti più importanti e significativi per le nostre comunità, come a San Ginesio, dove sabato 27 prossimo, riapriremo al pubblico il Chiostro di San’Agostino; a Valfornace saremo nella centrale Piazza Vittorio Veneto; a Fiastra, nella notte di San Lorenzo, saremo in riva al lago, proprio a san Lorenzo di Fiastra; a Bolognola, ci godremo il tramonto sui Sibillini, salendo a Pintura, luogo simbolo dell’attività turistica e paesaggistica del paese; a Sarnano saremo nella centralissima Piazza Alta e nella Chiesa di Santa Maria, appena riaperta; a Visso, a tre anni esatti da Amatrice, allestiremo una versione speciale dello spettacolo dentro la storica e bellissima piazza Martiri; nel borgo antico di Monte Cavallo saremo nella piazzetta del Comune; ad Ussita saremo nel cuore delle comunità residenti, il Parco Giochi del Paese; anche a Camporotondo allestiremo nella piazza del centro storico; infine a Pieve Torina, a chiusura festival, abbiamo scelto un luogo molto particolare: la piazza dei nuovi insediamenti SAE, un luogo che significa il presente della nostra gente, lo stato attuale, ma che da lì vuole far partire uno sguardo verso un futuro diverso e pieno di speranza".
È intervenuto anche l'Assessore Regionale per l'area Cultura e Turismo, Moreno Pieroni, il quale ha sottolineato che il Festival si pone come "Bellezza nella bellezza", quale evento che valorizza cultura e turismo nei territori duramente colpiti dal sisma del 2016 con l'obiettivo di coinvolgere direttamente la cittadinanza dei Comuni interessati.
Pieroni ha evidenziato come:” il Festival sia un buon esempio di sinergia tra Regione Marche ed Amministrazioni Comunali dei paesi coinvolti dal sisma, al fine di mandare un messaggio ai concittadini di rinascita, volgendo lo sguardo ad una dimensione futura per la vita di questi territori”.
Il Sindaco di San Ginesio Giuliano Giabocco, insieme al Sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, e il Vicesindaco di Camporotondo Leonardo Roselli, hanno sottolineato il contributo fondamentale da parte della Regione Marche, che ha permesso la realizzazione di questo Festival attraverso il bando MiBact, riconoscendo l’eccellenza di una rete costruita dai dieci Comuni. Il Sindaco Ciabocco ha inoltre evidenziato come, nell’estrema difficoltà che, dal 2016, i cittadini dei paesi colpiti si trovano tuttora a fronteggiare, ed in una situazione di stallo burocratico, è un importante segnale di forza organizzare questo festival per la memoria del territorio, che fa sentire la popolazione vicina, e riconosce l'immensa forza d'animo che, a dispetto delle avversità, ancora sostiene le popolazioni "resistenti".
Il programma si svilupperà in dieci giornate: a San Ginesio comune capofila, il 27 luglio, poi Valfornace il 3 agosto, Fiastra il 10 agosto,Bolognola il 14 agosto, Sarnano il 18 agosto, Visso il 24 agosto, Monte Cavallo il 28 agosto, Ussita il 31 agosto, Camporotondo di Fiastrone il 7 settembre, ed infine Pieve Torina il 15 settembre.
Oltre agli spettacoli teatrali, sono previsti incontri a tema Memoria e Territorio dell’Appennino, con scrittori, giornalisti, concerti musicali, visite guidate, e ristorazione con prodotti tipici dei Sibillini, ed altre iniziative per l’infanzia, per gli anziani, per le comunità rimaste, in collaborazione con le realtà presenti nel territorio.
ALCUNI OSPITI:
Memoria e Territorio sono le parole chiave che hanno portato a scegliere gli ospiti di questo Festival, come in apertura, il 27 luglio a San Ginesio, gli straordinari Fratelli Mancuso, i maggiori cantori di quella Sicilia antica che, nella sua cultura e nella sua storia conserva tracce di millenarie culture mediterranee, una Sicilia che ben conosce la forza distruttrice dei terremoti.
La scrittrice Lucia Tancredi, invece, porterà il pubblico in viaggio tra le maggiori opere d’arte presenti nel cratere sismico marchigiano.
La scrittrice Simona Vinci, già vincitrice del Premio Campiello, e divenuta madre proprio sotto le scosse del terremoto di Finale Emilia, ha scritto pagine bellissime e toccanti dopo la sua esperienza, dialogherà ancora con Lucia Tancredi su Coraggio e Paura.
Ci sarà lo scrittore Umberto Mangani che presenterà il suo "Veda dei Sibillini".
Valerio Corzani, Erica Scherl, Lorenzo Marquez ed Olena Kurkina proporranno un reading esilarante, leggero, e raffinatissimo, da "Le Galline Pensierose" di Luigi Malerba.
Dalla Basilicata e dall’Irpiniaci sarà il più grande uklulelista al mondo insieme di un genio delle percussioni, ovvero il concerto del formidabile duo Danilo Vignola e Giò Di Donna.
Altri ospiti si stanno aggiungendo proprio in questi giorni, e saranno svelati prima di ogni data.
Ma è nello spettacolo che dà nome al festival,la Terra Tremano che si vivrà il senso vero di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio accaduto, il proprio vissuto, nella catarsi collettiva. Personaggi a testa in giù: i pastori sotto le stelle che vedono implodere Amatrice, gli uomini e le donne in disperata fuga dai loro paesi, i bambini di Pescara del Tronto, e gli sradicati, gli spaesati, le tante, troppe voci strappate da Visso o San Ginesio o Pieve Torina, fanno de La Terra Tremano un urlo, una testimonianza, un punto di memoria, un’invocazione, una preghiera, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra. C’è forte, la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia. In questi luoghi dell’Appennino, nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo. Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Allora è il tempo di raccontare e di ascoltare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso.
La Terra Tremano Festival è gemellato con Rive Festival, tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
Dopo l’incontro formale dell’anno scorso a Capodistria tra l’allora Vice Sindaco Scheriani e l’attuale Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, con cui è stato suggellato l’avvio di un patto di amicizia tra i due Comuni, è proseguito l’iter con la nuova amministrazione comunale da poco insediatasi nel Comune sloveno, in occasione dei festeggiamenti da parte della Comunità Italiana di Crevatini della ricorrenza di Santa Brigida dal 19 al 21 luglio scorsi.
All’incontro hanno presenziato il Vice Sindaco di Capodistria Mario Steffé delegato dal sindaco Aleš Bržan, il Vice Sindaco di San Ginesio Daris Belli delegato dal Sindaco Giuliano Ciabocco, il deputato al seggio specifico del Parlamento Sloveno Felice Ziza, i presidenti della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana nella Repubblica di Slovenia di Capodistria e di Pirano, rispettivamente Alberto Scheriani e Andrea Bartole.
Al termine della celebrazione religiosa e dopo i saluti della presidente della Comunità Italiana di Crevatini, Maria Pia Casagrande, si sono succedute le esibizioni dei gruppi le “Valmarinke”, il “Castrum veneris” della Comunità Italiana di Castelvenere, ed i figuranti tamburini, danzatrici e sbandieratori “Furia et Gratia” del Comune di San Ginesio, in una vera e propria atmosfera medioevale e a sigillo di una collaborazione culturale tra il borgo marchigiano e Crevatini che dura da oltre vent’anni, anche grazie all’impegno e alla collaborazione della famiglia dell’amato e compianto giardiniere comunale ginesino Nazzareno Casagrande.
La ricorrenza è stata l’occasione per condividere spunti progettuali in ambito socio-culturale e di accoglienza e offerta turistica e per pianificare tempi e modalità della formalizzazione dell’atto di amicizia e di collaborazione istituzionale tra i Comuni di San Ginesio e Capodistria e per la visita a San Ginesio di una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Capodistria e della Comunità Italiana di Crevatini.
Al tempo stesso la comunità ginesina ha voluto essere presente in uno dei momenti più importanti per la Comunità degli Italiani di Crevatini, a ricordo del pellegrinaggio delle donne sino all’omonima chiesa della loro protettrice avvenuto negli anni precedenti al 1940, ossia della storia comune di due metà oggi appartenenti a paesi diversi.
L’efficacia degli eventi del pregevole “Salotto del libro italiano” in Capodistria, la valorizzazione della sede della Comunità Italiana di Crevatini con il materiale fotografico donato dalle famiglie autoctone e riguardante la popolazione ritratta dalla fine dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale, la presenza di molteplici istituzioni scolastiche statali volute e create dalla Comunità Italiana e in cui si insegna la lingua italiana e frequentate in maggioranza da cittadini di altre nazionalità, sono memorie e testimonianza di quel senso di appartenenza e di quel senso di identità che hanno resistito alle persecuzioni anti-italiane del regime dalle forze comuniste jugoslave di Tito che alla fine della seconda guerra mondiale amministrarono la zona B del "Territorio Libero di Trieste", e che costituiscono le fondamenta del vivere odierno e futuro come cittadini europei e cittadini del mondo.
Sono 23 gli “angeli “che hanno ripopolato San Ginesio nelle giornate dal 10 al 20 luglio: gli Alpini del 2° raggruppamento della Protezione Civile Lombardia con volontari provenienti dalla Valtellina, Lecco, Luino, Como, Varese, Milano, Pavia, Brescia e Valcamonica. Dotati di scale, motoseghe, decespugliatori e tanta buona volontà, la loro missione è stata quella di far fronte all’ambizioso progetto di pulitura delle scarpate e delle zone verdi antistanti le antiche mura castellane.
Lo scopo dell’intervento, infatti, è stato quello di eliminare la vegetazione cresciuta in maniera incontrollata sulle scarpate al di sotto della mura al fine di poter avviare una campagna di rilievo tramite scanner con cui verificare la presenza di significative lesioni dovute al sisma. Grazie al loro duro e infaticabile operato, oggi San Ginesio ha potuto ritrovare la sua identità riscoprendo “letteralmente” le sua radici di città medievale a forte vocazione turistica.
Un significativo contributo di solidarietà per la salvaguardia della bellezza del Comune di San Ginesio che sta giocando tutte le sue carte migliori per garantire un rilancio autentico ed effettivo del paese.
Una delegazione ridotta del 2° Raggruppamento PC Lombardia è stata già presente a San Ginesio nelle giornate imminenti al sisma per dare assistenza alla popolazione sfollata presso l’Ostello comunale, accompagnarla nelle loro abitazioni per il recupero dei beni e prestare servizio di vigilanza notturna per il controllo del territorio.
La delegazione degli alpini è stata guidata da Ettore Avietti, Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale hanno voluto ringraziarli organizzando una festa in loro onore.