Terre dei Varano, antipasto contro il cronometro
E’ una Camerino popolata da ciclisti e da maglie di tutti i colori quella che sta affrontando il weekend del solstizio d’estate. Per “colpa” della Granfondo Terre dei Varano, evento ultimo di un festival delle due ruote che ha preso il via ieri, venerdì, con la cronoscalata che da Via Adige a Castelraimondo ha portato a Crispiero, per 4,5 km con 280 metri di dislivello.
Un antipasto agonistico molto apprezzato, che ha fatto registrare il successo di un laziale, Damiano Limardo dell’Anagniciclismo primo in 12’30” con 15” su Matia Burini (Uc Trasimeno) e 39” su Leonardo Buratti (Asd Giuliodori Renzo). Al sabato invece largo spazio ai randonneurs per una lunga pedalata che ha preso il via al mattino presto per affrontare ben 208 km per 4.100 metri di dislivello, toccando molti punti caratteristici di questa zona delle Marche.
Domani il via alla Granfondo per la quale le iscrizioni sono andate moltiplicandosi nelle ultime ore. Due i percorsi a disposizione, il lungo di 144 km per 2.810 metri di dislivello e il medio di 118 km per 1.862 metri con grande attesa per conoscere chi raccoglierà il testimone di vincitore dai primi dello scorso anno, nello specifico Ivan Martinelli e Loretta Giudici. Appuntamento in viale Leopardi con partenza alle ore 7:45 per il lungo e alle 8:00 per il medio. Predisposti tutti i servizi pre e post gara con un grande dispiego di volontari lungo il tracciato. Ora la parola passa alle ruote…
Due imprese memorabili in poche ore con la maglia azzurra per Alex Cesca e Alessandro Greco, cestisti dell’Anthropos Civitanova e della Nazionale di basket C21 della Fisdir, capaci di conquistare due titoli di grande prestigio a Ferrara, nella giornata di venerdì 20 giugno, dopo una settimana impegnativa per i Campionati SUDS 2025.In Emilia Romagna l’Italbasket si è aggiudicata sia il Trofeo Open, grazie al successo per 39-18 centrato in mattinata contro l’Argentina, sia la resa dei conti tra le due migliori formazioni del Vecchio Continente per gli Europei SUDS con la vittoria schiacciante per 48-8 firmata nel pomeriggio sulla Turchia. Una giornata storica, frutto di prove strepitose da parte del collettivo e degli atleti marchigiani Il percorso della selezione italiana si è aperto lo scorso 16 giugno con un grande esordio contro la Finlandia, dominata 51-18. I portacolori del Belpaese hanno offerto una seconda prova da urlo nel match con l’Ungheria, mettendo alle corde i magiari con un sonoro 45-6. Più tirato il primo dei confronti con i rivali storici della Turchia, battuti 32-23 con grande determinazione. Il successivo exploit contro gli USA, annichiliti con un incredibile 60-6, è valso la doppia Finale per Cesca e Greco. Le ciliegine sulla torta sono arrivate con le prove di forza a stretto giro grazie a una gestione degli incontri senza tentennamenti al cospetto di Argentina e Turchia, due rivali di valore, ma apparse fin da subito in balia dei padroni di casa.
Il presidente Nelio Piermattei:
"Ancora una volta la nostra nazionale si è dimostrata imbattibile. Mi congratulo e mi rallegro con Coach Bufacchi, lo staff e tutti i ragazzi, ma ovviamente il mio abbraccio va ai nostri due portacolori, Alessandro Greco e Alex Cesca, che di questa nazionale è anche il capitano. Un grazie ai coach Angela, Claudio e Marco che preparano i nostri ragazzi"
Matteo Cesari de Maria è il titolare ed enologo della VerSer Cantina e Vigneti, una cantina giovane, la più giovane tra i produttori del Serrapetrona DOC. Si tratta di una proprietà di famiglia; Matteo, infatti, gestisce l'attivita insieme ai genitori Andrea Cesari de Maria e Marilena Scagnetti e la sorella Sandra. La cantina è stata inoltre selezionata tra le 100 eccellenze italiane di FORBES nel 2025.
Puoi raccontarci la storia di “VerSer”? Come mai questo nome?
“Questa cantina nasce non per una volontà imprenditoriale, siamo una famiglia che dal Nord decide di investire nelle Marche, ma in realtà è la creazione di un sogno familiare serrapetronese. Perché mia madre è serrapetronese doc da generazioni e suo padre, Giuseppe Scagnetti, è stato un po’ il mentore che mi ha trasferito questa passione sotto forma di conoscenza di un vitigno e della sua vinificazione regina che poi nel tempo è diventato il nostro progetto. Giovane perché i vigneti sono stati impiantati nel 2019 e nel 2020 abbiamo ultimato la costruzione della cantina e l’avvio della prima produzione. Il nome”VerSer” ideato da mia mamma, si origina dall’unione dei due aspetti fondamentali del nostro cuore che sono la Vernaccia come vitigno e Serrapetrona come paese. Verser in francese vuole anche dire versare vino, quindi è un gioco di parole”.
Puoi parlarci dei tuoi vigneti? Quali sono le caratteristiche principali?
“Per quanto riguarda i vigneti noi li abbiamo in Località Carpignano che è una frazione di San Severino Marche, quindi i primi territori subito a nord rispetto al comune di Serrapetrona. Totalmente all’interno della reale riproduzione delle uve per le denominazioni di origine controllata e garantita di Serrapetrona. La scelta non è casuale ma è stata originata da e con mio nonno proprio perché questo territorio è quasi unico, è una valle lenticolare dove, soprattutto nella nostra zona, prevale in altissime concentrazioni l’argilla. Essa è un terreno splendido e forse il migliore per i grandi vini, perché nonostante la difficoltà nel lavorarlo e nel gestirlo, offre grande spinta alle piante per una sana e corretta crescita e ha la più alta concentrazione di elementi chimici che sono la base, i mattoncini, con cui le piante costituiscono gli aromi, che saranno poi presenti nel calice. Come detto la cantina piccola è di 2,8 ettari, suddivisi tra 2,2 ettari di Vernaccia Nera e mezzo ettaro di Pecorino. Questo perché io volevo due vitigni autoctoni, la Vernaccia è la regina di questo territorio, ma anche il Pecorino era presente in queste zone da studi condotti da diverse università che io poi ho condiviso e studiato con i miei professori di Milano, ho valutato che era un vitigno figlio della fascia pre appenninica, dove cresceva e si è sviluppato e spostato nel tempo, attraverso i secoli, seguendo le vie di transumanza, fino al mare. È un vigneto particolare perché oltre al giovane impianto viene condotto con delle tecniche di potatura moderne che sono volte ad aumentare la longevità della pianta, il vigneto è studiato per portarlo ad una quasi completa meccanizzazione. Questo perché la mia è una cantina totalmente a gestione individuale, quindi forse unica”.
Qual è la chicca della tua azienda?
“Ogni singolo aspetto nel corso dell’anno viene fatto solo ed esclusivamente da me, dalla potatura fino all’etichettatura e all’inscatolamento delle bottiglie prima di consegnarle ai clienti. Questo perché io voglio avere un pieno e totale controllo di tutte le fasi produttive, perché la più piccola scelta fatta in vigna durante la potatura avrà una ripercussione sul calice che si verserà l’anno dopo. Nonostante la piccola superficie il terreno cambia di metro in metro, e solo potendo vedere pianta dopo pianta, comprendendone le caratteristiche, si può andare a fare quella che è poi la creazione di un vino. A questa chicca ne vorrei aggiungere un’altra, sicuramente esistono altre cantine a trazione individuale però io ho un passo in più, quando mi sono iscritto ad enologia, la prima laurea a Milano, ho fatto una tesi sperimentale dove ho progettato una cantina per valorizzare la Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Poi grazie ad una selezione sono stato preso nella laurea magistrale in “Scienze Viticole e Enologiche” dove ho potuto con una tesi durata quasi due anni, studiare per primo ed unico al mondo, il vitigno Vernaccia Nera. Fino alla data della mia laurea era considerata probabilmente una sorella minore del famoso Grenache francese. Mio nonno nonostante facesse il vino più per una passione casalinga che per imprenditoria, era convinto che non potesse essere così, che secoli di persone che avevano tutelato questo vitigno e tecniche di vinificazione così particolare, non potevano farlo su qualcosa che fosse importato dalla Francia. Ed è così che al termine di questo lungo percorso, che è andato dalla genetica ed è passato soprattutto dalle analisi chimiche delle uve e di tutte le possibili vinificazioni, ho potuto definire in maniera inoppugnabile l’unicità di questo vitigno. Per cui forse la chicca è che oltre ad essere una cantina a trazione individuale è una delle pochissime, forse l’unica cantina al mondo, che può vantare la proprietà totale ed esclusiva della conoscenza del vitigno. Sembra una cosa banale ma è da queste basi che poi si trae la perfetta espressione di quella che poi sarà l’uva tramutata in vino. Tante cantine possono vantare grandiosi enologi consulenti che però ovviamente non fanno altro che applicare una ricetta, una tecnica, alle varie aziende clienti, che possono essere in Veneto come a Pantelleria. Io non volevo questo, perché il vino si fa in vigna, si fa assaggiando le diverse annate, rispettando totalmente teruar e clima delle annate, dando così una connotazione mai uguale ai vini. Farlo invece attraverso un consulente spesso può portare a questo appiattimento espressivo”.
Che cosa ti senti di dire ad un giovane che custodisce il tuo stesso sogno?
“Primo di non abbattersi davanti alle avversità o alla enormità di cose da fare. Quando ho lasciato il posto di lavoro in Piazza San Babila a Milano, in giacca e cravatta, e mi sono seduto per la prima volta alla lezione di chimica organica ero terrorizzato, pensavo alle decine e decine di esami che avrei avuto davanti prima di potermi mettere nell’idea di creare la mia azienda. Ma affrontando in maniera convinta e decisa il percorso, ho potuto vantarmi di una laurea triennale di 106/110 e di una magistrale con i complimenti della commissione da 110 e lode proprio sul mio vitigno, su questo racconto per la prima volta. Poi c’è stato il progetto, creare la vigna, le avversità sono arrivate giorno dopo giorno, ma in maniera tranquilla e determinata si è potuto smontare tutto arrivando a questo destino”.
Progetti in cantiere?
“Il prossimo progetto della mia cantina sarà dedicarsi al mondo delle bollicine metodo classico, sia la Vernaccia Nera che il Pecorino hanno grandi capacità di poter esprimere note varie tali e tecniche uniche, producendo spumanti in metodo classico. È un progetto lungo e non facile che speriamo di completare nei prossimi anni. E a questo vorremmo unire un altro sogno che è riportare il vino e le vinificazioni nel centro del paese. La nostra cantina è proprietaria di una cantina storica a poche centinaia di metri dal centro del paese dove si faceva vino ormai più di mezzo secolo fa, la speranza a breve è di poterlo aprire e di destinare questi locali proprio alla realizzazione dei metodi classici”.
Paura nel primo pomeriggio sul lungomare centro di Civitanova, dove un giovane è rimasto ferito in un incidente stradale che ha coinvolto uno scooter e un’auto. Lo scontro è avvenuto intorno alle 15:30 in via Matteotti, poco dopo lo chalet Il Veneziano.
Il ragazzo, che si trovava alla guida del due ruote, è caduto sull’asfalto a seguito dell’impatto. Soccorso tempestivamente dal personale del 118, è stato successivamente trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche per accertamenti. Le sue condizioni non soono gravi.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, che hanno effettuato i rilievi e stanno ricostruendo l’esatta dinamica del sinistro.
Oltre 360 laureate e laureati hanno ricevuto la pergamena di laurea e il tradizionale tocco in piazza Vittorio Veneto tra applausi, sorrisi e commozione. È tornata a vivere nella sua dimensione più partecipata la cerimonia dei Graduation Day dell’Università di Macerata, che per l’edizione 2025 ha scelto di nuovo la piazza e l’estate.
Oltre 360 laureate e laureati hanno ricevuto la pergamena di laurea e il tradizionale tocco in piazza Vittorio Veneto, nel cuore della città, tra applausi, sorrisi e commozione.
Le due giornate – giovedì 19 e venerdì 20 giugno – hanno coinvolto tutti i dipartimenti dell’Ateneo. La prima è stata dedicata ai corsi di Economia e Diritto, Giurisprudenza, Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali. Venerdì si sono svolte due sessioni: al mattino per il Dipartimento di Studi Umanistici, al pomeriggio per il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo.
A fare gli onori di casa, il rettore John McCourt e la presidente dell’Associazione Laureati Ateneo Maceratese (ALAM), Daniela Gasparrini. “Non perdete mai la voglia di capire, di farvi domande, di leggere la realtà in profondità, anche quando sembra difficile, anche quando è più comodo fermarsi in superficie. Il mondo è pieno di persone convinte di possedere la verità. Io invece vi incoraggio a coltivare il dubbio, la complessità, il pensiero critico. Non smettete mai di imparare. Perché non c’è progresso, personale o collettivo, senza curiosità.”, ha detto McCourt rivolgendosi ai laureati, ricordando il valore del pensiero critico e della formazione permanente in un mondo complesso.
Un saluto speciale è stato rivolto anche agli studenti internazionali, provenienti da oltre 30 Paesi, che hanno completato il loro percorso lontano da casa e in una lingua diversa. La presidente Gasparrini ha invitato i presenti a mantenere vivo il legame con l’Università, anche attraverso l’adesione all’Associazione. Per l’Università di Macerata, che nel 2024 ha laureato 1.904 studenti, il Graduation Day rappresenta molto più di una cerimonia. È il simbolo di una comunità che celebra l’impegno, la conoscenza e il futuro.
Mentre una generazione di studenti conclude il proprio percorso, un’altra si prepara a iniziare il proprio. Le iscrizioni per l’anno accademico 2025/2026 apriranno ufficialmente il 15 luglio. L’Università ha rinnovato profondamente la propria offerta formativa, con dieci corsi ripensati e novità nei percorsi esistenti, per rispondere ai cambiamenti del mondo del lavoro. I 32 corsi attivi, tra lauree triennali e magistrali, affrontano le grandi sfide del presente: sostenibilità ambientale, economica e sociale, trasformazioni digitali e impatto dell’intelligenza artificiale.
Tragedia a Pollenza. Intorno alla 12 di questa mattina, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo di 53 anni, originario di Treia, nel fiume Potenza, in località Molino.
Le prime indagini suggeriscono che la vittima possa essere precipitata dal ponte situato nelle vicinanze. Sul luogo del ritrovamento sono tempestivamente intervenuti i soccorritori del 118, insieme ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco, che hanno avviato le procedure per il recupero della salma e per chiarire le circostanze dell'accaduto.
Al momento, non sono emerse ulteriori informazioni sulle motivazioni che hanno portato a questo tragico evento, ma dalle prime indagini sembra sia trattato di un gesto volontario. Le autorità continuano le indagini per confermare le prime ipotesi e fare luce su eventuali dettagli che possano aiutare a comprendere meglio la dinamica dei fatti.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata hanno intensificato i controlli sul territorio, impiegando le pattuglie della Sezione Radiomobile di Macerata, del Nucleo Radiomobile di Civitanova Marche e della Stazione di Corridonia. L’attività ha portato alla denuncia di tre persone per guida in stato di ebbrezza alcolica e a segnalazioni amministrative.
Durante i servizi di perlustrazione, un uomo di 33 anni residente a Serravalle di Chienti è stato fermato a bordo della propria auto e sottoposto all’alcol test: il risultato ha fatto emergere un tasso alcolemico pari a 1,92 g/l, superiore al limite consentito dalla legge. Per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e il ritiro immediato della patente. Il veicolo è stato affidato a persona idonea.
Un secondo controllo ha riguardato un 60enne residente a Macerata, già noto alle forze dell’ordine. Sottoposto al test etilometrico, è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 0,92 g/l. Anche in questo caso è stata ritirata la patente e affidata la guida del veicolo a un altro soggetto.
Nella provincia di Civitanova Marche, i Carabinieri hanno fermato un’auto con a bordo un giovane di 23 anni e una ragazza di 25, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Il ragazzo è risultato positivo con un tasso di 1,81 g/l e, inoltre, è emerso che guidava con la patente già sospesa dalla Prefettura di Ancona. Per questo motivo il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo di tre mesi. Durante il controllo, la ragazza ha manifestato un comportamento sospetto e, a seguito di una perquisizione, è stata trovata in possesso di 8,5 grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e la giovane segnalata alla Prefettura per uso personale.
Infine, nella città di Corridonia, i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura due cittadini italiani, un 59enne e un 20enne, trovati in possesso di circa 1 grammo di hashish durante un controllo di routine. Durante le indagini, grazie alla collaborazione di un cittadino, è stato rinvenuto un marsupio nascosto in un mattone interrato contenente circa 2 grammi di marijuana e 20 euro in contanti. Tutti gli elementi sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
È stato approvato il progetto esecutivo di riparazione e rafforzamento di Palazzo Buonaccorsi, sede dei musei civici; i lavori, dell’importo di 800mila euro finanziati dal Programma Unitario di Rigenerazione Urbana, riguardano la riparazione dei danni occorsi al settecentesco Palazzo a seguito degli eventi sismici del 2016.
Saranno interessati dall’intervento il prospetto esterno su via Don Minzoni, quello su vicolo Buonaccorsi, una porzione di quello su via Zara, il cortile superiore interno, la balconata del cortile superiore interno, il muro di sostegno del cortile superiore e inferiore, il prospetto interno su Rampa Zara e su vicolo Buonaccorsi e il piano seminterrato del Museo della Carrozza. I prospetti esterni e gli intonaci ammalorati saranno puliti, rinforzati, restaurati e ritinteggiati. Il cortile esterno sarà completamente demolito, sottoposto a un’azione di pulizia generale e ricostruito. Via Buonaccorsi sarà interessata da un’opera di risanamento tramite un sistema di deumidificazione e controllo dell’umidità che non permette all’acqua di assorbire sulla parte muraria. Sarà, infine, ripristinato il parapetto in pietra.
“Mentre sono in corso d’opera le attività di restauro puntuale degli affreschi, pavimentazioni e infissi con le dotazioni dell’8x1000, attraverso una programmazione coerente e coordinata approviamo anche il progetto di recupero strutturale del Palazzo settecentesco, sede dei Musei Civici – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Cinque anni di straordinario lavoro di rigenerazione urbana da parte dell’amministrazione Parcaroli, con le professionalità del nostro Ufficio, per restituire alla città il suo patrimonio, più sicuro e accessibile, mantenendo scrupolosamente il decoro e il pregio storico architettonico. Sono soddisfazioni che vogliamo condividere con i maceratesi, con un ringraziamento particolare all’Ufficio Speciale per la per Ricostruzione e alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’opera di servizio prestata in questi anni anche a favore della nostra città”.
"Come nel caso dei lavori di restauro attualmente in corso a Palazzo Buonaccorsi, anche in questo caso sarà sempre garantita l'apertura dei musei - seppur parziale in alcuni casi - grazie al grande sforzo di chi ci lavora - ha aggiunto l'assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Un aspetto che evidenzia la capacità di gestire cantieri di restauro e riqualificazione significativi senza interrompere l'attività culturale della città; un fruitori di Palazzo Buonaccorsi potranno, così, apprezzare sia il grande patrimonio che custodiamo ma anche tutte quelle professionalità che operano durante i lavori e siamo convinti che questo sarà da stimolo per apprezzare l'offerta di qualità e la capacità di rinnovamento e innovazione dei nostri musei".
Prosegue nel cuore dell’estate Fuori dal Guscio – Traiettorie musicali e di gusto, la rassegna che intreccia musica, cucina e linguaggi contemporanei. Il 24 e 26 giugno, Otto Seaside accoglie due nuovi appuntamenti che uniscono sperimentazione elettronica, soul e fotografia d’autore.
Martedì 24 giugno è la volta di Tipografia Sonora, trio composto da Michele Duscìo, Francesco Savoretti e Leonardo Francesconi, che fonde elettronica, percussioni e pianoforte in un set immersivo, sospeso tra atmosfere rarefatte e improvvisazione strutturata. Una proposta ibrida e coinvolgente, che supera i generi per dare forma a un vero e proprio viaggio sonoro.
La serata si arricchisce con “Ritmi Visivi – Live visual con le opere di Mario Giacomelli”, una video installazione che accompagna la musica con una selezione di immagini dell’iconico fotografo marchigiano. Il progetto, curato da Enrico Maria Lattanzi e da Percorsi Visivi APS, ente gestore della Fototeca Comunale di Civitanova Marche, offre un'esperienza immersiva che intreccia linguaggio sonoro e potenza visiva, restituendo nuova vita alle opere custodite nell’archivio cittadino.
Giovedì 26 giugno il palco è per il Friends Quartet Soul, con un concerto tributo ad Amy Winehouse. La formazione rende omaggio alla forza autentica e alla profondità emotiva della cantante britannica, ripercorrendo le sue sonorità tra soul, jazz e blues in una serata intensa e carica di vibrazioni internazionali.
Il martedì, ogni concerto è anticipato dall’Ofyr Session a cura di Mescola: l’aperitivo attorno al fuoco ideato dallo chef Massimo Garofoli, con pescato del giorno e verdure di stagione cucinati a vista. A seguire, la cena curata da Otto Seaside, e per chiudere la serata, i dj set del resident Francesco Campetella.
Concerti a ingresso gratuito. Inizio ore 21. Info e prenotazioni: 376 253 9353 – ottoseaside@gmail.com E nel fine settimana, sabato e domenica, Otto Seaside continua a offrire momenti speciali con dj set, mixology d’autore e un’atmosfera unica tra il mare e il bordo piscina. Fuori dal Guscio è anche questo: un’esperienza da vivere con tutti i sensi.
"Una sonora bocciatura arriva dalla Corte dei Conti nei confronti della gestione finanziaria del Comune da parte della sindaca Noemi Tartabini e della sua Giunta". È quanto sottolinea il segretario Pd di Potenza Picena, Stefano Dall’Aglio. "Nella relazione sull’analisi dei bilanci comunali relativi agli anni 2021 e 2022, i giudici contabili rilevano irregolarità, anomalie gestionali e contabili, nonché un preoccupante livello di indebitamento, destinato a crescere ulteriormente negli anni successivi".
"Tra le criticità segnalate figurano anche l’inadeguata riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie e un contrasto insufficiente all’evasione fiscale. Tutti elementi che, secondo la Corte, minano la sostenibilità economica dell’ente e la trasparenza della sua amministrazione".
Il Partito Democratico di Potenza Picena interviene con una dura presa di posizione. «Questa è una delle pagine più tristi di un’esperienza amministrativa ormai decennale della destra locale – dichiara Stefano Dall’Aglio –. È paradossale pensare che nel 2014 il debutto del sindaco Acquaroli venne accompagnato dalla narrazione di un presunto risanamento dei conti, accusando falsamente il centrosinistra di dissesto. Oggi la realtà dei fatti dimostra che quella propaganda si è rivelata solo uno strumento per costruire consenso, mentre la gestione concreta si è dimostrata inadeguata».
Dall’Aglio sottolinea anche il contesto favorevole in cui si è mossa l’amministrazione: «Le giunte Acquaroli e, ancor più, Tartabini hanno potuto operare senza vincoli stringenti, grazie alla sospensione del Patto di Stabilità e con risorse molto più abbondanti rispetto alle amministrazioni precedenti. Eppure, questi fondi sono stati sperperati in progetti dalla dubbia utilità e senza una visione di lungo periodo. Alcuni esempi? Le ciclabili a Porto Potenza, la demolizione dell’ex scuola di Piazza Douhet o l’ascensore nella torre della piazza del Capoluogo. Progetti costosi, mal pianificati e privi di ritorno concreto per la collettività».
Secondo il PD, l’integrazione disordinata tra fondi esterni e risorse comunali ha finito per compromettere ulteriormente la tenuta finanziaria del Comune, portando a un indebitamento crescente e preoccupante.
«Lo squarcio aperto dalla Corte dei Conti – conclude Dall’Aglio – conferma quanto l’opposizione ha cercato di far emergere negli anni con documenti, analisi e interrogazioni: siamo di fronte a una Giunta che non è all’altezza dei problemi della nostra comunità, a partire da quello fondamentale della corretta gestione delle risorse pubbliche. Serve un cambio di passo radicale».
Visto anche il grande apprezzamento del pubblico, che negli anni passati ha sempre risposto presente ad ogni proiezione, si riaccende il Grande Schermo sotto le stelle a Civitanova, con lo Spazio Aperto Cecchetti e le proiezioni nel parco di fianco all’omonimo cinema.
L’iniziativa, dell’Azienda Teatri, torna dal 30 giugno e per tutto il mese di luglio 2025 con dieci pellicole ad ingresso gratuito e con spettacolo unico alle 21.15. Oltre al “filone” ormai classico, quello del lunedì dedicato ai più piccoli, assisteremo di martedì a Cinema iconico - I belli di Hollywood dedicato a Paul Newman e Robert Redford. All’interno, anche una puntata nel Cinema Balordo, rassegna nella rassegna dedicata ai cult nata da un collettivo di giovani civitanovesi.
Si parte con Un mare di… cartoni animati e con Kung Fu Panda lunedì 30 giugno, poi IF - Gli amici immaginari lunedì 7 luglio, Coco lunedì 14 luglio, Raya e l’ultimo drago lunedì 21 luglio e Alla ricerca di Nemo lunedì 28 luglio.
La seconda parte si focalizzata su pellicole rappresentative di Newman e Redford, con martedì di proiezioni con La stangata (1° luglio), A piedi nudi nel parco (8 luglio) Butch Cassidy (15 luglio) e La gatta sul tetto che scotta (29 luglio). Nel mezzo, martedì 22 luglio, ci sarà la tappa estiva di Cinema Balordo con Fa’ la cosa giusta.
Come spiega Michele Fofi, Referente della programmazione cinematografica dei Teatri, “anche quest’anno abbiamo scelto pietre miliari della cinematografia americana e ci siamo focalizzati su due grandi protagonisti quali Paul Newman e Robert Redford. Nei loro film in coppia hanno realizzato un progetto di cinema civile, diverso, che prende consapevolezza: sono due personaggi che in un trentennio hanno dato corpo ad un cinema che va oltre l’intrattenimento e che arriva a prendere posizione, a denunciare. Newman e Redford sono rappresentanti importantissimi di questa cinematografia americana. In parallelo, non potevamo non presentare il nostro ciclo di cartoni animati per tutta la famiglia, in continuità con un progetto che ha riscosso fin da subito entusiasmo. Quindi, assieme ai ragazzi di “Cinema Balordo”, ci confronteremo con uno dei film più riusciti di Spike Lee, il quale affronta un tema complesso come la difficile convivenza tra le comunità in maniera originale e affabile”.
In caso di maltempo gli spettacoli saranno garantiti all’interno, al cinema Cecchetti. Infine, prosegue la normale programmazione del cinema Cecchetti negli altri giorni della settimana.
Circa 1500 persone hanno partecipato, la sera del 19 giugno, alla “Marcia per la pace e per Gaza”. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del comune di Tolentino e la collaborazione di ventotto associazioni, spinte dalla volontà di dar voce alla condanna del genocidio in corso a Gaza e per promuovere la pace nel mondo.
L’idea dell’incontro era nata prima dell’escalation degli ultimi giorni, un’escalation che rende ancora più urgente l’attenzione e la necessità di mantenere vivo il dibattito su ciò che sta accadendo a Gaza e più in generale in Medioriente. Hanno collaborato Acli, Agesci Gruppo Scout Tolentino 1, Aido, Amici Per, Anpi, Auser Circolo il Girasole, Avis, Avulss, Azione Cattolica Italiana, Bottega del Commercio Equo e Solidale, Cgil, Circolo Legambiente Il Pettirosso, Cisl, Cittadini dal mondo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Emergency, Fabrica City, G.AL.T Gruppo Alzheimer Tolentino, Gas Tolentino, La Goccia, Hub 62029, I Ponti del diavolo, Libera, Memoria della resistenza, Prossimamente, Refugees Welcome, Sermit, Zagreus. Il corteo è partito da piazza della Libertà.
C’era chi sventolava bandiere, chi teneva teli bianchi per rappresentare i sudari, chi contenitori e bacchette per percuoterli e simboleggiare l’affamamento della popolazione di Gaza oppure le torce emblema della vita senza risorse primarie e vissuta nei modesti tunnel scavati con le mani. Prima della partenza è stato letto il documento con relativo appello approvato dal Consiglio comunale ed integrato con osservazioni emerse dal gruppo organizzatore. Mauro Mancini, Giulia Pranzetti e Manuel Rossi si sono alternati nella lettura. Ha poi preso il via il corteo aperto da un mega striscione “Per la pace e per Gaza” realizzato dai ragazzi di Legambiente Il Pettirosso.
Sono seguite due soste, ai giardini Lennon e al parco Isola d’Istria, dove sono state lette poesie e testi di scrittori palestinesi da Genny Ceresani, Raffaella Baratta, Barbara Salcocci, David Ballini e Carlo Cespi. Si è proseguito fino a piazza Togliatti dove, introdotti della giornalista Carla Passacantando, sono state ascoltate la testimonianza diretta di Michela Paschetto, infermiera, direttore delle professioni infermieristiche e sanitarie della ong Emergency e la lettura di un testo di un rifugiato palestinese affidata a David Ballini. Ringraziamo tutti per aver camminato insieme avendo dimostrato che la giustizia non ha confini, che l’umanità non ha bandiere e che il silenzio non è mai un’opzione. Convinti della trasversalità del messaggio - e la partecipazione l’ha ampiamente dimostrato - non ci fermeremo e continueremo a far sentire la nostra voce a sostegno e difesa del diritto di ciascuno alla pace. Gli organizzatori invitano ad esporre la bandiera della pace o della Palestina per continuare a lanciare un messaggio chiaro di rifiuto della guerra.
(Foto credits: Andrea Giuliani)
Si è svolta questa sera, nella suggestiva cornice dell’Orto del Colle dell’Infinito, la IX edizione del "Premio Giuseppe Guzzini", riconoscimento all’imprenditoria etica voluto da Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Marche per celebrare la memoria dell’imprenditore recanatese.
Oltre ai componenti della famiglia Guzzini, hanno preso parte alla cerimonia il vicepresidente della Giunta della regione Marche Filippo Saltamartini e varie altre autorità religiose, civili e personaggi di spicco del mondo accademico e imprenditoriale, accolti da Stelvio Lorenzetti, vice presidente Nazionale Ucid, Alessandro Guzzini, adFinlabo SIM e organizzatore del Premio, Giuseppe Casali, presidente UCID Macerata ed Emanuele Pepa, sindaco di Recanati.
Come da tradizione, gli organizzatori hanno inserito il conferimento del Premio nell’ambito di una tavola rotonda di taglio economico-sociale, condotta dal giornalista Vincenzo Varagona, a cui hanno partecipato S.E.R. Mons. Claudio Giuliodori, la senatrice Elena Leonardi, il prof. Flavio Felice ed il Cav.Lav. Stefania Brancaccio.
Quest’anno il riconoscimento è andato a Federico Maccari, amministratore delegato "Pasta di Camerino", realtà leader nel settore della pasta secca alla semola e all’uovo. Maccari, imprenditore di seconda generazione, è stato premiato per il coraggio con cui ha deciso di proseguire l’attività intrapresa dai genitori, riuscendo a svilupparla in maniera significativa con un forte radicamento sul territorio.
Pasta di Camerino è oggi un modello di azienda sostenibile che è riuscita a fare della qualità del prodotto, del legame con il territorio e della origine completamente italiana delle materie prime un fattore distintivo di successo. Federico inoltre ha manifestato un forte impegno anche nel sociale, innanzitutto sostenendo le famiglie dei propri collaboratori durante il difficile periodo seguito al sisma del 2016, e quindi anche attraverso la cooperazione con enti come il Banco Alimentare con cui l’azienda collabora ormai da anni.
"E’ una grande emozione premiare un imprenditore così giovane, un segno di continuità con la tradizione e, al tempo stesso, di slancio verso il futuro – le parole del Presidente UCID Macerata, Giuseppe Casali – Questa iniziativa ha lo scopo di valorizzare aziende e imprenditori del territorio per il loro modo di fare impresa e per una managerialità rispettose dei valori dell'uomo e della dottrina sociale della Chiesa, conciliando lo sviluppo economico con quello del territorio".
"E’ bello vedere l’affetto che ancora circonda la figura di mio padre – spiega Alessandro Guzzini – Vogliamo che questo premio continui e si rafforzi nel tempo e che possa rappresentare un segnale di speranza per il nostro territorio, attraverso la testimonianza di tanti imprenditori che come mio padre vedono l’impresa come una famiglia e come uno strumento di crescita sostenibile per tutta la comunità locale".
Il prestigioso riconoscimento, che consiste in una scultura realizzata dal noto artista locale Ermenegildo Pannocchia, è giunto quest’anno alla nona edizione: in passato sono stati premiati Emanuela Scavolini, Battista Faraotti, Severino Capodagli, Nando Ottavi, Enrico Loccioni, Graziella Ciriaci, Andrea Lardini, Viliam Breveglieri.
"Complimenti al vincitore e agli organizzatori di questo Premio, tanto denso di significato – la dichiarazione della senatrice Elena Leonardi – Dietro al Premio Guzzini c’è non solo la volontà di raccontare e valorizzare piccole e grandi eccellenze del territorio, tutte guidate da uno stile etico nel fare impresa, ma anche la voglia di celebrare un saper fare tutto marchigiano. Premiare un’azienda che è rimasta nel cratere del sisma nonostante le mille difficoltà dà un’ulteriore spinta di ripresa e resilienza a tutto il territorio".
"Ringrazio Ucid e la famiglia Guzzini per questo riconoscimento, che mi riempie d’orgoglio – l’emozione del vincitore, Federico Maccari – Voglio condividere questo prezioso traguardo con i miei collaboratori e con la mia famiglia, da cui ho imparato tanto anche per il mio lavoro. L’attenzione al sociale e l’attaccamento alle nostre radici sono, probabilmente, connesse a questo successo: rispetto della tradizione, visioni, innovazione e valori di base quali la famiglia e le origini sono la ricetta della crescita di Pasta di Camerino, cresciuta di oltre il 100% in pochi anni nonostante il mercato della pasta sia oggi complesso e minacciato da credenze e abitudini che ne limitano il consumo”
"Oggi abbiamo ospitato a Pieve Torina, nell’ambito delle iniziative di formazione SNAI, uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale in Italia, il professor Emanuele Frontoni, che ci ha introdotto alle principali tecniche di utilizzo dell’AI in ambito turistico e non solo. È stata un’esperienza emozionante che s'inserisce nel percorso di innovatività e sviluppo che, come territorio, stiamo attuando, soprattutto nelle strutture museali".
È il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, a sottolineare l’importanza di tale incontro: "Il tema è rilanciare le aree interne avvalendoci di tutte le opportunità che la scienza e la tecnologia possono mettere a disposizione. L’intelligenza artificiale, se usata in modo consapevole, può essere uno strumento di promozione e valorizzazione che può aiutarci in questo percorso, ed è ciò che Frontoni, oggi, ci ha indicato".
Ordinario di informatica presso l’Università di Macerata, Emanuele Frontoni si è confrontato con i partecipanti al seminario portando esempi concreti di utilizzo dell'intelligenza artificiale in vari ambiti professionali con particolare riferimento al turismo: "Queste tecnologie possono trasformare radicalmente il modo in cui promuoviamo e valorizziamo i nostri territori - ha sottolineato Frontoni -, dalla creazione automatica di contenuti multilingue per i visitatori stranieri, alla personalizzazione delle esperienze turistiche, fino alla gestione intelligente dei flussi e alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso tour virtuali e storytelling digitale. Il mio invito è quello di non aspettare: anche le piccole realtà pubbliche e private devono iniziare a sperimentare fin da subito".
"Non servono grandi investimenti per cominciare, bastano curiosità, formazione e la volontà di testare soluzioni innovative. L'AI democratizza l'accesso a strumenti un tempo riservati solo alle grandi organizzazioni. È un invito a mettersi in moto, perché chi non si mette in moto rischia di rimanere indietro in un mercato turistico sempre più competitivo e digitalizzato", conclude Frontoni.
Questo pomeriggio, nell’Aula Gialla del Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata, si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio dedicate alla memoria di Davide Giri, il giovane ricercatore italiano tragicamente ucciso a New York nel 2021. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra il FGCU-UniMC Club, il Consiglio degli Studenti e l’associazione ELSA Macerata, celebra il valore della mobilità internazionale e dell’impegno accademico.
Durante l’evento, introdotto da Francesca Spigarelli, promotrice dell’accordo tra UniMC e la Florida Gulf Coast University (FGCU), sono intervenuti rappresentanti istituzionali e studenteschi, tra cui Claudia Cesari, Preside del Dipartimento di Giurisprudenza, e Laura Vagni, docente di Sistemi giuridici comparati. Hanno portato il loro omaggio alla memoria di Davide anche Stefano Di Carlo (Presidente del Consiglio degli Studenti), Matteo Cattivera (Presidente di Azione Universitaria UniMC), e Alessia Apriletti (Presidente di ELSA Macerata).
Particolarmente toccante la presenza in sala dei genitori di Davide, Renato e Pina Giri, che hanno condiviso con i presenti l’emozione di vedere proseguire il sogno del figlio attraverso le esperienze di altri giovani.
L’evento ha ospitato anche la conferenza del keynote speaker prof. Tung X. Bui, dell’APEC Study Center presso la University of Hawaii at Manoa, che ha tenuto un intervento dal titolo "Vietnam’s Transformational Development: The Interplay of Pragmatic Industrial Policy and Flexible Diplomacy."
Nel momento clou della cerimonia, sono stati premiati i tre studenti vincitori della borsa di studio per l’anno accademico 2025-2026: Elza Murtezi, Mattia Roganti e Irene Baldassari, che avranno l’opportunità di proseguire i loro studi presso la Florida Gulf Coast University, portando avanti i valori di eccellenza, curiosità e impegno che hanno contraddistinto la vita e il percorso accademico di Davide Giri.
Tra emozioni contrastanti e una nuova stagione tutta da scrivere in Serie D, la Maceratese si muove tra conferme importanti e addii carichi di gratitudine. Il club biancorosso annuncia ufficialmente la permanenza di Nicola Vanzan, terzino classe ’99, che continuerà a vestire la maglia della Rata anche nel prossimo campionato.
Una conferma attesa e meritata, arrivata dopo una stagione di altissimo livello: corsa instancabile sulla fascia, cross precisi e una personalità da veterano, nonostante la giovane età. Indimenticabile il rigore calciato per primo nello spareggio decisivo contro il Montecchio, momento che ha sintetizzato tutta la sua freddezza e il suo spirito da leader.
"Sono contentissimo di poter dare un seguito al percorso iniziato l’anno scorso - ha dichiarato Vanzan - Macerata è una grande piazza e sono orgoglioso di poterla difendere anche in Serie D".
Ma mentre c’è chi resta per continuare a scrivere pagine importanti, c’è anche chi saluta dopo aver lasciato un segno profondo. Dopo la straordinaria cavalcata in Eccellenza culminata con la promozione, si dividono le strade tra la Maceratese e Alessio Bracciatelli.
Calciatore apprezzato non solo per le sue doti tecniche ma anche per quelle umane, Bracciatelli ha saputo conquistare il cuore di tifosi, staff e compagni grazie a impegno, entusiasmo e professionalità. La società lo ha ringraziato pubblicamente, augurandogli il meglio per il prosieguo della sua carriera, dentro e fuori dal campo.
(Credit foto: Francesco Tartari)
Torna domenica 6 luglio 2025 uno degli appuntamenti più attesi dell’estate recanatese: la "6alle6", la camminata/corsa all’alba promossa e organizzata dal Grottini Team Recanati Asd, con il patrocinio di Comune di Recanati, Regione Marche, Sport e Salute, Coni e Fidal Marche.
Giunta alla settima edizione, la manifestazione si conferma un format di successo, capace di unire benessere, spettacolo e inclusione sociale. La partenza è fissata per le ore 6.00 da viale Cesare Battisti, ma già dalle prime luci dell’alba la città si animerà con il flashmob curato da Happiness Sport e Fitness, seguito dal canto collettivo della sigla ufficiale "Un giorno speciale", composta da Giordano Canale.
A fare da colonna sonora all’intera mattinata sarà Radiolinea, con la conduzione dello speaker Davide Romano e il dj set di Luca Montenovo, accompagnando i partecipanti lungo un percorso che attraversa i luoghi più iconici della città, dal Parco di Villa Colloredo al Colle dell’Infinito, per poi concludersi nella piazza Giacomo Leopardi, dove ad attenderli ci sarà la tradizionale colazione all’aperto.
Non solo sport, ma anche arte e partecipazione attiva: lungo il tragitto, artisti locali si esibiranno in performance musicali e artistiche, arricchendo l’esperienza con suggestioni visive e sonore. Protagonisti anche i sei quartieri cittadini, coinvolti nell’animazione e nell’organizzazione dell’evento, a testimonianza del forte spirito di comunità che caratterizza la “6alle6”.
Il colore simbolo dell’edizione 2025 sarà il fucsia, protagonista della nuova t-shirt ufficiale, ideata dal giovane talento portorecanatese Alex Persico.Ma la “6alle6” è anche solidarietà concreta: 2 euro per ogni iscritto saranno devoluti alle cooperative sociali recanatesi La Ragnatela e Terra e Vita, impegnate nell’inserimento lavorativo di persone con disabilità.
Le iscrizioni sono ufficialmente aperte. L’invito è per tutti: famiglie, sportivi, giovani e adulti. L’unico requisito? Voglia di camminare, condividere e sorridere sotto il cielo dell’alba.
Un momento carico di emozione e gratitudine quello vissuto questa mattina nella sala giunta del Comune di Civitanova Marche, dove il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore Ermanno Carassai hanno consegnato due attestati di riconoscimento al Coro Polifonico cittadino "Jubilate" e alla maestra Isabella Lupi. Un gesto per celebrare il valore della musica corale e di chi, con dedizione e sensibilità, tiene viva una tradizione capace di unire le persone e dare voce all’identità di una comunità.
Il primo attestato è stato conferito al Coro Polifonico cittadino "Jubilate" per aver preso parte, con merito e impegno, alla prestigiosa Masterclass tenuta dal maestro Riccardo Muti, uno degli eventi corali più importanti a livello nazionale. La pergamena ha riconosciuto il coro come autentico ambasciatore della cultura musicale di Civitanova Marche e ne ha celebrato il valore artistico e umano. A seguire, il sindaco ha consegnato un attestato a Isabella Lupi, Maestra del Coro “Jubilate”, “per la passione, la dedizione e l’amore con cui, attraverso la musica e il canto corale, emoziona il cuore della comunità civitanovese”. La pergamena ha sottolineato come la sua guida sensibile e generosa abbia saputo trasformare ogni nota in un messaggio di bellezza e ogni voce in un’unica grande armonia.
“Siamo orgogliosi di avere eccellenze come queste, capaci di portare il nome della nostra città sui palcoscenici nazionali con talento, umiltà e straordinaria armonia - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – Mi piace ricordare come una delibera voluta da questa amministrazione ha nominato Jubilate Coro Cittadino, a testimonianza dell’importanza che attribuiamo alla cultura e alla musica come strumenti di coesione sociale e identità collettiva. Continueremo a sostenere realtà come questa che rappresentano al meglio lo spirito e i valori di Civitanova Marche.”
A raccontare l’esperienza vissuta alla Masterclass è stata la maestra Isabella Lupi: "L’iscrizione era aperta a tutti, sia per cori che per singoli coristi, e noi ci siamo presentati come coro. È stata un’esperienza bellissima: abbiamo studiato le pagine di Verdi con il maestro Riccardo Muti, grandissimo estimatore di Verdi. Ringraziamo il sindaco Ciarapica e l’Assessore Carassai per questo riconoscimento e ancor più per tutto quello che hanno fatto e continuano a fare per noi, sin da quando, appena nati, ci hanno trovato una sede".
L’assessore Carassai ha voluto a sua volta ringraziare il Coro Jubilate "per quello che siete, per quello che fate e per rappresentare con orgoglio la nostra città in tutta Italia". Il Coro sta già lavorando all’organizzazione di un grande concerto a Civitanova, i cui dettagli verranno annunciati prossimamente.
Sono comparse in mattinata nei cieli di Loreto in tutto il loro splendore le Frecce Tricolori nella formazione che porta il bianco, il verde e il rosso al seguito. La pattuglia acrobatica nazionale è appoggiata in questi giorni all'aeroporto di Falconara per la preparazione dello spettacolo di domani, sabato 21 giugno, a Porto San Giorgio.
Durante uno degli spostamenti, la squadriglia si è fermata a sorvolare in diversi passaggi la chiesa di Loreto seguita dall'immancabile tricolore. L'omaggio, ovviamente rivolto alla Madonna di Loreto, patrona dell'aviazione, è durato alcuni minuti con la formazione che si è resa protagonista di affascinanti acrobazie immortalate dai residenti che, in pochissimo tempo, hanno riempito i social.
(Foto prese dalle pagine social)
Il 2 luglio a Monte San Giusto si aprirà il festival "Parole & Nuvole". Giornalisti, filosofi, sociolinguisti scrittori si interrogheranno su parole-chiave del nostro tempo come guerra, libertà, costituzione, horror vacui. Il festival è promosso dal comune di Monte San Giusto con il contributo di numerosi sponsor privati ed avrà cadenza annuale. I luoghi del festival saranno il prestigioso Cortile di Palazzo Bonafede e la suggestiva Piazza Aldo Moro.
Una rassegna all'insegna della parola o delle parole, unico fil rouge degli incontri. Gli ospiti che interverranno sono tra le voci più sagaci e autorevoli della scena contemporanea: il primo appuntamento il 2 luglio, ore 21.15, Cortile di Palazzo Bonafede, con Vera Gheno, già collaboratrice dell'Accademia della Crusca, una delle più note e prestigiose sociolinguiste del panorama nazionale con un intervento titolato, il potere delle parole.
Il secondo appuntamento è affidato all'ironia e all'ingegnosità scrittoria di Andrea Vitali, l'8 luglio, alle 21.15, nella splendida cornice del Cortile di Palazzo Bonafede. L'autore ci porterà nel mondo di Ernesto Maccadò, fra poco sugli schermi televisivi, e Il sistema Vivacchia, una metafora della realtà contemporanea. Sarà l'insigne filosofo Umberto Galimberti il protagonista del terzo appuntamento il 24 luglio, alle ore 21.15, nell'ariosa Piazza Aldo Moro con un intervento titolato "L'illusione della libertà".
E in ultimo, ma non per importanza, sempre in Piazza Aldo Moro, lo stimato giornalista di "Accordi&Disaccordi" Luca Sommi e la sua lectio magistralis sulla Costituzione, la "nostra misconosciuta" carta dei diritti, il 26 Luglio, alle ore 21:15.
Gli incontri sono a ingresso libero e gratuito. "Quest’anno l’amministrazione ha pensato di dare il via alla rassegna ospitando quattro personaggi di grande spessore, per offrire alla cittadinanza momenti di cultura, confronto e riflessione sotto le stelle. Rappresenta un'occasione per ispirare e coinvolgere la comunità, specialmente i giovani, favorendo il confronto di idee e il pensiero critico" aggiunge Gioia Rogani, assessore agli eventi e al turismo.