Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi interviene - attraverso un comunicato stampa rilasciato dal Comune - sulla situazione della Casa di Riposo Porcelli, smentendo in modo categorico le voci secondo cui gli ospiti sarebbero rimasti senza acqua calda a causa del rinvenimento di batteri nell’impianto idrico.
«Si smentisce categoricamente quanto riportato dalla stampa – dichiara il primo cittadino – ovvero che, a seguito del rinvenimento di batteri nell’impianto idrico della struttura, i pazienti siano privi di acqua calda».
Il sindaco spiega che l’ufficio manutenzioni del Comune è stato immediatamente attivato e che già da giovedì 9 ottobre è stato predisposto un punto ausiliario di fornitura per garantire la disponibilità di acqua calda sanitaria. «Il punto ausiliario - precisa Sclavi - è stato realizzato mediante deviazione diretta della tubazione di adduzione dalla fornitura principale e collegamento a due sistemi di riscaldamento acqua elettrici da 80 litri ciascuno».
Nonostante il disagio di non poter utilizzare l’impianto principale, l’igiene dei pazienti è sempre stata garantita, grazie all’impegno del personale che, come sottolinea il sindaco, «si è speso senza sosta e senza risparmio di forze, tramite l’utilizzo di acqua calda».
Per quanto riguarda gli interventi tecnici, Sclavi informa che è stato effettuato un flussaggio continuo ad alta temperatura su tutta la rete, sono stati rimossi i filtri rompigetto da tutti i rubinetti e trattate le tubazioni con perossido di idrogeno. Tuttavia, prima di poter riattivare l’impianto principale, sarà necessario attendere i risultati delle analisi batteriologiche, previsti per l’inizio della prossima settimana.
«È così che si agisce – afferma Sclavi – se si segue un approccio serio e scientifico, pur nella consapevolezza del protrarsi dei disagi. Se poi chi alimenta e diffonde voci prive di fondamento per mera speculazione politica è abituato ad agire "a braccio", la questione non può e non deve riguardarci».
Il sindaco ha inoltre fatto chiarezza sui due casi di scabbia segnalati nella struttura. «I due soggetti - spiega - sono stati immediatamente trattati secondo i protocolli, hanno reagito bene alle cure e, a oggi, non risultano altri casi sospetti». Il periodo di sorveglianza attiva di 40 giorni si concluderà il 17 novembre, data oltre la quale si potrà dichiarare ufficialmente chiuso l’episodio.
Sclavi ha poi voluto lanciare un appello al senso di responsabilità dei media: «Eventi di questo tipo possono verificarsi ovunque - sottolinea - ma solo a Tolentino sembrano spesso oggetto di amplificazioni mediatiche che rischiano di generare allarme ingiustificato».
Il sindaco conclude ricordando che il personale della Casa di Riposo Porcelli garantisce livelli di assistenza superiori agli standard previsti, con una presenza infermieristica più che doppia rispetto alla norma. «Non merita - ha detto - una rappresentazione distorta del proprio impegno».
Dopo le dichiarazioni del presidente Daniele Maria Angelini e del vicepresidente Massimiliano Guzzini in conferenza stampa (LEGGI QUI), è arrivata oggi la replica di Massimo Giulietti, ex direttore generale della Recanatese. In una nota, Giulietti ha voluto chiarire la sua versione dei fatti e ribadire la propria fiducia nel progetto, nonostante le sue dimissioni.
“Ringrazio Massimiliano Guzzini per avermi dedicato tanta attenzione e mi dispiace per la prematura chiusura del nostro rapporto sportivo – scrive Giulietti –. La sua ricostruzione è stata sicuramente puntuale e vera”.
L’ex direttore generale affronta alcuni punti specifici contestati: “È vero che avrei optato per un allenatore più esperto della categoria, e lo avevo posto come premessa quando conobbi il DT Cianni, che aveva tutt’altre visioni. È vero che già dal 7 agosto criticai diverse scelte fatte; non per niente il DT ha iniziato subito la ristrutturazione della rosa allestita. Infortuni a parte, a mio avviso c’è ancora da fare”.
Giulietti chiarisce anche la gestione amministrativa: “È vero che, d’accordo con il presidente Angelini, da subito declinai il compito di gestire la contabilità quando ancora pensavo che avrei svolto il ruolo assegnatomi. Un direttore generale, dopo aver redatto un bilancio previsionale e averlo posto all’approvazione della dirigenza, dovrebbe poi occuparsi della consequenzialità pratica. Altrimenti, perché si pagano commercialisti e consulenti del lavoro?”.
L’ex dirigente precisa poi la questione dei contributi economici: “È vero anche che il gruppo degli ‘stranieri’ – come mi sono definito io e il dr. Angelini – ha movimentato quasi tutta la cifra per la quale ci eravamo impegnati, dai 100 ai 150 mila euro. È vero inoltre che la gran parte della quota prodotta dai civitanovesi è ad appannaggio del dr. Angelini e mancano i possibili sponsor che avremmo potuto coinvolgere se il progetto sportivo allestito avesse avuto un contenuto vincente. La sport è coinvolgimento ed emozione, e l’assenza di risultati riduce l’appeal, soprattutto se i potenziali aderenti non sono autoctoni”.
Infine, Giulietti sottolinea la fiducia nella società e nell’ambizione della squadra: “Il CdA della Recanatese ha dimostrato in passato di avere risorse e capacità per competere anche nel professionismo. Questo è stato il punto di partenza che mi ha spinto a convincere il dr. Angelini ad accettare la sfida. Sono convinto che la Recanatese merita di restare in Serie D e che tempo ce n’è ancora per rimediare agli errori fatti. Auguro a tutti di raggiungere i successi rincorsi ed agognati”.
Il cantiere dei lavori Pnrr per la realizzazione della nuova Casa e ospedale di comunità di Corridonia ha reso necessario il trasferimento temporaneo di tutti i servizi territoriali del distretto. L’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Macerata, in accordo con l’amministrazione comunale, ha individuato soluzioni temporanee per limitare i disagi ai cittadini.
Il direttore generale dell’AST, Alessandro Marini, ha espresso le proprie scuse alla popolazione per i disagi: “Nel rispetto del cronoprogramma previsto, avremo presto a disposizione locali adeguati e funzionali ai bisogni della popolazione nelle nuove strutture”.
Da mercoledì 22 ottobre il Servizio di Continuità Assistenziale, ex Guardia Medica, è attivo nei locali della Croce Verde di Corridonia, in via S. Anna 6. Nei giorni 28 e 29 ottobre sono previsti i traslochi delle altre attività del distretto.
Per quanto riguarda i prelievi, da lunedì 27 ottobre saranno garantiti dal laboratorio privato accreditato “Croce Bianca”, con sedi a Mogliano e Petriolo. A Petriolo il punto prelievi sarà attivo il lunedì mattina, mentre a Mogliano i servizi saranno disponibili tutti i giorni dal lunedì al sabato.
Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa vedrà i trattamenti fisioterapici svolgersi presso il servizio di Macerata a partire dal 30 ottobre, mentre le visite fisiatriche si terranno ogni quindici giorni presso l’ambulatorio 28 del Distretto di Macerata.
Alcuni servizi consultoriali sono stati trasferiti a Piediripa, in via Annibali 31/L, a partire dal 30 ottobre. Qui si svolgeranno le attività con la ginecologa il venerdì mattina, mentre le prestazioni ostetriche saranno garantite ogni venerdì dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio. Il medico dirigente del distretto sarà disponibile il martedì mattina, mentre le attività di accettazione e CUP saranno aperte dal lunedì al sabato. La segreteria dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), l’ambulatorio infermieristico e il Centro TAO opereranno regolarmente nei giorni e orari prestabiliti.
Altri servizi, come il corso preparto, si svolgeranno presso la palestra comunale di Corridonia il lunedì e martedì, mentre le attività di screening saranno ospitate al Consultorio di Macerata, nei giorni di mercoledì e giovedì.
L’AST invita i cittadini a consultare le sedi temporanee e gli orari dei servizi, garantendo comunque la continuità assistenziale durante l’intera fase dei lavori.
Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Pioraco sono intervenuti a Serravalle di Chienti per sedare una lite tra un uomo di 44 anni e la sua compagna di 50 anni, entrambi residenti nella provincia di Roma. La coppia si trovava nel piccolo comune marchigiano per trascorrere il fine settimana, quando l’uomo, in preda a forte agitazione, ha iniziato a inveire contro la donna.
Spaventata dall’atteggiamento violento del compagno, la donna ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112, richiedendo l’intervento dei Carabinieri. All’arrivo dei militari, l’uomo ha inizialmente collaborato, ma poco dopo ha reagito improvvisamente aggredendo i Carabinieri.
Durante le concitate fasi dell’intervento, entrambi i militari sono stati spintonati e strattonati, fortunatamente senza riportare lesioni. Dopo un’azione decisa, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e trattenuto presso la camera di sicurezza della Stazione di Pioraco, in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’autorità giudiziaria.
Una vicenda drammatica si è conclusa con un lieto fine a Macerata lo scorso 21 ottobre, quando una giovane donna di 26 anni è stata tratta in salvo dal tentativo di suicidio grazie all’intervento coordinato dei Carabinieri della Compagnia di Macerata.
Vicebrigadiere Di Stefano, come è arrivato l’allarme? Chi ha chiamato i Carabinieri?Il pomeriggio del 21 ottobre scorso, mentre svolgevo servizio alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Macerata, alle ore 13:10 ho ricevuto una chiamata tramite il 112. Un uomo, visibilmente preoccupato, mi ha riferito che la sua fidanzata gli aveva manifestato intenti suicidi. Dopo una visita medica in ospedale, la donna stava dirigendosi verso la stazione ferroviaria, ma lui non poteva raggiungerla perché fuori comune per lavoro.
Come ha agito una volta ricevuto l’allarme?Ho immediatamente inviato sul posto una pattuglia della Sezione Radiomobile, composta dal vicebrigadiere Antonio Lorusso e dal carabiniere scelto Riccardo Terrucidoro, fornendo loro le caratteristiche fisiche della donna. Contemporaneamente ho contattato la giovane al cellulare per rassicurarla e dissuaderla dall’insano gesto, mantenendo la comunicazione attiva fino all’arrivo dei colleghi.
Le ha risposto al telefono? Cosa vi siete detti?Sì. Ho sentito dei singhiozzi, il vociare di alcune persone e il rumore dei treni. Quando le ho chiesto di confermare la sua identità ha risposto solo con un flebile “Sì”. Le ho detto che ero un carabiniere e che stavo chiamando dalla Centrale Operativa. L’ho avvisata che presto sarebbero arrivati i colleghi per aiutarla, invitandola ad allontanarsi dai binari e a osservare l’arrivo dei carabinieri. La chiamata è durata circa due minuti, ma per me sono stati momenti interminabili: ho pensato che la giovane potesse essere mia figlia e ho cercato di usare un tono rassicurante e comprensivo per guadagnare la sua fiducia.
Vicebrigadiere Lorusso e carabiniere scelto Terrucidoro, in che stato emotivo avete trovato la ragazza alla stazione ferroviaria?Al nostro arrivo la donna era seduta sul bordo della banchina del primo binario, con lo sguardo fisso sui binari, piangente e ancora in comunicazione con la Centrale Operativa. Ci siamo avvicinati lentamente, avviando un dialogo per rassicurarla e ottenere la sua fiducia. Ci ha raccontato di essere disoccupata e di trovarsi in un momento difficile della sua vita, e di aver scelto quel treno per porre fine alla sua esistenza.
Qual è stato il passaggio decisivo che ha convinto la ragazza?Ci siamo avvicinati gradualmente, posizionandoci ai lati della giovane per poterla afferrare in caso di gesti improvvisi. Quando un treno ha transitato sul primo binario, la donna è rimasta seduta immobile tra noi due. Guardando il convoglio, ci ha raccontato che prima del nostro arrivo aveva scelto quel treno per compiere il gesto. Dopo quel momento, si è alzata e ha seguito i carabinieri fino all’ambulanza del 118, dove ha ricevuto le cure necessarie.
Avete avuto paura? Come vi siete sentiti dopo l’intervento?Abbiamo agito con determinazione e concentrazione, consapevoli del rischio costante in queste situazioni. La priorità era salvare la donna. Fortunatamente l’intervento si è concluso positivamente, suscitando in noi un grande senso di soddisfazione. Siamo orgogliosi di far parte di un’Istituzione sempre vicina ai cittadini, pronta a intervenire anche nei momenti più delicati e tragici.
Sempre più spesso i carabinieri intervengono per soccorrere persone fragili o vittime di violenza domestica. L’Arma e le altre forze dell’ordine invitano i cittadini a segnalare tempestivamente situazioni di rischio, permettendo interventi rapidi e prevenendo tragedie.
Tanti i contributi emersi giovedì 23 ottobre a Macerata in Piazza della Libertà al gazebod ell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. L’Assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha tracciato la chiara validità del sistema di videosorveglianza attuato in città, con l’impiego di strumentazioni all’avanguardia, che permettono di individuare tutte le auto segnalate per i più svariati motivi dalla ricerca per furto, alla mancanza di assicurazione o revisione o all’utilizzo di persone sospette, non solo.
Più volte hanno consentito di assicurare alla giustizia autori di reati contro il patrimonio e in tanti casi di identificare l’autore di danneggaimenti a privati o a pubbliche strutture. Queste istallazioni ha proseguito l’assessore hanno contribuito a rendere Macerata tra le città più sicure d’Italia.
Sul fronte droga Gianni Giuli, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze, nel parlare dei rimedi all’assunzione degli stupefacenti ha sottolineato la necessità di agire in campi multidisciplinari, sì ai farmaci, ora ce ne sono alcuni di massima efficacia, ma con accanto le comunità terapeutiche, psicologi, psichiatri e altre figure che traccino il difficile percorso del recupero
L’Avvocato Bommarito ha delineato i punti di alert utili per i genitori: Il rendimento scolastico; il cambiamento delle amicizie; le abitudine orarie; l’allontanamento dalle attività che lo appassionavano; la ricerca del danaro; l’irritabilità, l’iralità immotivata, la sonnolenza o al contrario l’insonnia, comunque disturbo del sonno. Ha condiviso queste linee Piero Paolini affidatario di ragazza tossicodipendente, che ha sottolineato la necessità dei genitori di essere vicini ai figli.
Nel campo della prevenzione particolare interesse ha destato la testimonianza di Enrico Fastilocco, che nel parlare della recente convenzione di Fisiomed con la Macerata Scherma, ha sottolineato l’importanza dell’inclusione e di come lo sport debba costituire un baluardo contro le devianze, per cui specie per le classi più giovani gli allenatori non possono essere solo istruttori e preparatori ma anche educatori, che sappiano trasmettere i valori di correttezza e di onestà. Lo sport può e deve fare molto, ha detto Giorgio Iacobone presidente dell’Anps, pertanto imprenditori illuminati come Enrico Fastilocco rendono alla società un servizio di eccezionale valore e l’Associazione è orgogliosa di averlo tra i suoi soci.
Interessante le testimonianze di Emanuela Fusari della Caritas e di Mustafà, che giunto in Italia da minore non accompagnato ha dato prova di grande spirito di impegno, studiando la mattina e lavorando il pomeriggio per inseguire il suo sogno di avere una vita stabile e svolgere l’attività che predilige: l’elettricista! Roberta Lamonaca per tanti anni all’ufficio immigrazione della Questura ha sottolineato come sia importante che gli stranieri siano in regola con il soggiorno in modo da non essere facile preda dei malviventi.
Viva attenzione ha suscitato poi l’intervento della giornalista di cronache maceratesi Francesca Marsili circa il risalto di una notizia da lei pubblicata all’apparenza non importante: il pagamento da parte di due coniugi in fila alla cassa di un supermercato di un paio di pantofole ad un anziano che aveva desistito dall’acquisto nonostante la modica somma. Sono intervenuti anche il giornalista veterano Maurizio Verdenelli e Giuseppe Bommarito. Tutti hanno convenuto che al di là della bravura della giornalista si è affermata la volontà dei lettori di apprendere notizie positive.....un’inversione di rotta rispetto al mito delle bad news?.....chissà!!!
L’incontro si è concluso con la consegna delle tessere dell’Associazione a due nuovi soci Gabriele Bartoli, l’iscritto più giovane, e il Vice Prefetto Cecilia Campolungo, cui ha partecipato anche il Generale dei Carabinieri Alessandro Gentili.
A 63 anni dalla morte, la Città di Matelica lunedì 27 ottobre ricorderà e celebrerà la figura di Enrico Mattei.
Matelica, città natale dello statista e fondatore dell’Eni, ucciso in un attentato aereo, si fermerà per ricordarlo, alle ore 10.30 ci sarà un momento in sua memoria al cimitero per la deposizione della corona di alloro, a cui sarà presente l'amministrazione comunale, cariche istituzionali, i familiari, i pionieri dell’Eni e la cittadinanza.
Il suo esempio, i suoi valori, sono sempre più attuali: non è un caso che il Governo italiano cita spesso il cosiddetto “Piano Mattei”, una politica internazionale rivolta all’Africa su cui l'esecutivo punta molto.
Proprio in occasione dell'anniversario della scomparsa, si terrà il convegno internazionale “The Mattei Method”, dalle ore 9.30 alle ore 13.30 presso il Teatro Piermarini di Matelica, organizzato dalla Fondazione Social Economic Development Enrico Mattei, presieduta da Aroldo Curzi Mattei (pronipote dello statista e fondatore dell’Eni) in collaborazione con l’Italia, i Paesi del Golfo e dell’Africa per uno sviluppo concreto e sostenibile, con il patrocinio del Comune di Matelica e Forbes come media partner.
Momenti di apprensione ieri pomeriggio a Macerata, quando un bambino di circa quattro anni è stato trovato da solo lungo via Roma, visibilmente spaventato e in cerca della sua famiglia.
La vicenda ha avuto un lieto fine, grazie alla prontezza e alla sensibilità degli agenti della Polizia di Stato. Diversi cittadini avevano segnalato al Numero Unico di Emergenza 112 la presenza del piccolo, che parlava a stento la lingua italiana. Subito due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono recati sul posto, tranquillizzando il bambino e mettendolo in sicurezza, scongiurando qualsiasi pericolo.
Gli agenti hanno poi iniziato a cercare i familiari, chiedendo informazioni ai commercianti della zona senza però ottenere risultati. A questo punto hanno deciso di accompagnare il piccolo nell’auto di servizio, percorrendo le vie adiacenti, finché l’attenzione del bambino non è stata catturata dai giochi presenti nel cortile della sua scuola d’infanzia.
Il dirigente scolastico dell’istituto ha immediatamente riconosciuto il suo alunno, consentendo di rintracciare in tempi brevissimi il padre, di origini afghane e regolare sul territorio nazionale, che ha potuto riabbracciare il figlio con evidente sollievo.
“Esserci sempre” è lo slogan della Polizia di Stato, che anche in questa circostanza ha dimostrato l’impegno a garantire sicurezza e vicinanza ai cittadini.
Sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso due plessi scolastici di Civitanova, la scuola primaria Don Milani di via De Pinedo e la scuola dell’infanzia La Conchiglia di via Ciro Menotti, per risolvere problemi di infiltrazioni d’acqua ricorrenti a seguito di forti piogge.
Per quanto riguarda la Don Milani, l’intervento, approvato dalla Giunta comunale, ha un importo complessivo di 40.000 euro. Le lavorazioni prevedono la rimozione di una porzione del manto di copertura, la realizzazione di una guaina impermeabilizzante, il ripristino di porzioni di cornicione ammalorato e la tinteggiatura interna di stanze e aule. Verrà inoltre realizzata la linea vita su una porzione di copertura per garantire maggiore sicurezza.
Per la scuola dell’infanzia La Conchiglia, il progetto esecutivo approvato dalla Giunta comunale prevede un importo di 35.000 euro. A seguito della segnalazione della direzione scolastica dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi, l’Ufficio tecnico ha effettuato un sopralluogo, riscontrando la necessità di intervenire sulla copertura per eliminare le infiltrazioni. Gli interventi prevedono la fornitura e posa di nuova guarnizione, la realizzazione di una guaina impermeabilizzante con vernice protettiva, il ripristino di porzioni di solette esterne e interne con tinteggiatura finale e la realizzazione della linea vita.
Il dirigente del settore V-LL.PP. ha dato mandato al Servizio Patrimonio Edilizio, incaricando l’istruttore tecnico geometra Daniele Brecciaroli quale Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per entrambi gli interventi.
Gli interventi, che garantiranno maggiore sicurezza e miglioreranno le condizioni delle strutture scolastiche, rientrano nelle iniziative dell’Amministrazione comunale per assicurare ambienti scolastici sicuri e funzionali per studenti e personale.
Con momenti toccanti, ricchi di testimonianze e ricordi, Appignano ha celebrato i 65 anni della sezione Avis del Comune che ha visto la partecipazione dell’intera comunità confermando il radicamento dell’AVIS nel tessuto sociale del borgo e la condivisione dei valori della solidarietà, dell’educazione alla donazione e del sostegno reciproco.
“Le celebrazioni per i 65 anni della sezione Avis di Appignano rappresentano un momento di grande orgoglio per la nostra comunità. - Ha dichiarato il sindaco di Appignano Mariano Calamita - Ringrazio quanti hanno reso possibile queste iniziative: i donatori, i volontari, le associazioni e i cittadini che hanno dimostrato con la loro partecipazione quanto la cultura del dono sia un valore condiviso e fondante per il nostro borgo. L’Avis è un pilastro di coesione sociale, memoria civile e speranza per il futuro. Continueremo a sostenere e promuovere l’educazione alla donazione, per rafforzare la solidarietà e coinvolgere sempre più i giovani”.
Tra i momenti più significativi: l’intitolazione del “Piazzale del Donatore” uno spazio simbolico benedetto e pensato come punto di incontro e riconoscimento per tutti coloro che con il loro gesto hanno sostenuto la missione dell’Avis e l’inaugurazione dell’installazione “Libro”, pensata per ricordare i fondatori della sezione e il segretario storico Alvaro Bozzi, figura di riferimento per la vita associativa locale.
Le celebrazioni hanno visto anche la funzione religiosa di don Gianluca Cerolini e il contributo del Corpo Bandistico città di Appignano che ha animato le vie del borgo. Nel corso della festa si è svolta la cerimonia di premiazione dei donatori, con riconoscimenti differenziati in base al numero delle donazioni effettuate: un segno tangibile di gratitudine per l’impegno costante di molti cittadini. Tra i premiati è emerso un donatore che è stato insignito del titolo di “donatore per eccellenza” per il grande numero di donazioni effettuate. Gli interventi del presidente della sezione e dei rappresentanti hanno ribadito come ogni donazione sia un contributo concreto alla vita delle persone in difficoltà e come la disponibilità dei volontari costituisca un patrimonio prezioso per l’intera comunità.
Il neo formato Comitato “NO alla discarica Cantagallo / Pollenza”, presieduto da Andrea Ciucci, segnala con forza l’incredulità e la preoccupazione dei cittadini per la possibile realizzazione di una nuova discarica provinciale in zona Cantagallo, individuata dall’ATA tra i siti più probabili di appoggio al Cosmari.
«I cittadini di Pollenza – afferma Ciucci – hanno sopportato, sopportano e continueranno a sopportare, loro malgrado, le esalazioni e i disagi prodotti dal Cosmari, formalmente nel territorio di Tolentino ma di fatto all’interno del Comune di Pollenza, da oltre 40 anni. Non possiamo accettare che il nostro territorio venga nuovamente sacrificato».
Il Comitato sostiene con determinazione che tutto il territorio di Pollenza debba essere escluso da qualsiasi destinazione futura relativa a impianti per i rifiuti urbani, sottolineando di aver già dato abbastanza.
Ciucci definisce «pazzia inconcepibile» l’idea di costruire una discarica in un’area storicamente sacra, teatro nel 1815 di una battaglia che molti storici considerano la prima per l’indipendenza italiana, combattuta a cavallo tra Pollenza e Tolentino, dove Murat radunò gli Italiani contro l’invasore straniero. «Quel territorio – spiega il presidente – è luogo sacro e inviolabile, sia per rispetto verso i migliaia di caduti, molti dei quali ancora sepolti, sia perché quel sacrificio ci ha garantito l’indipendenza e la libertà della nostra Nazione».
Ciucci ricorda inoltre come nelle Marche siano solo due i luoghi ufficialmente riconosciuti in cui si sono svolte battaglie decisive per l’indipendenza italiana: Castelfidardo e Pollenza/Tolentino. «Per questo – aggiunge – risulta ancora più incomprensibile e inaccettabile che Cantagallo sia stato preso in considerazione come sito possibile».
Il Comitato annuncia che si opporrà «con tutti i mezzi e a tutti i livelli», invitando cittadini e istituzioni a mobilitarsi contro «l’arroganza, la cecità e il disprezzo della nostra storia e delle nostre origini».
Infine, il presidente Ciucci rivolge un appello ai cittadini di Tolentino, sottolineando che la discarica sarebbe visibile davanti allo splendido Castello della Rancia e dalla superstrada adiacente, con un danno di immagine incalcolabile per questo gioiello architettonico e storico.
Montecassiano si prepara a vestirsi di rosa sabato 25 ottobre per la seconda edizione della “Camminata in rosa”, l’iniziativa promossa dal Comune di Montecassiano nell’ambito dell’Ottobre rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e alla salute della donna.
L’evento è organizzato in collaborazione con Cif Montecassiano, l’associazione Le OrchiDee Ets-Odv, il Macerata Nordic Walking Asd e l’Ordine regionale della professione di ostetrica. La manifestazione rappresenta un momento di unione tra cittadini, associazioni e istituzioni, con l’obiettivo di camminare insieme e riflettere sull’importanza della prevenzione.
La partenza è fissata alle 15.30 dalla pista ciclopedonale di Sambucheto, con ritrovo alle 15 nei parcheggi di via Don Lauro Cingolani e via Don Milani. Il percorso, pianeggiante e lungo circa otto chilometri, è adatto a tutte le età.
Durante la camminata è previsto un momento informativo curato dal chirurgo senologo Marco Romiti, che approfondirà il tema della diagnosi precoce e dell’importanza dell’informazione nella lotta al tumore al seno.
Al termine dell’iniziativa i partecipanti potranno godere di un ristoro offerto da Forno del Corso, Panificio Borghiani e Biondini Frutta, e riceveranno un piccolo omaggio realizzato dal Cif Montecassiano.
La partecipazione è libera, ma è gradita l’iscrizione al numero 320 7404643. Le offerte raccolte saranno devolute all’associazione Le OrchiDee Ets-Odv, che da anni sostiene le donne impegnate nella lotta contro la malattia.
«La Camminata in rosa – sottolinea l’assessore alla Cultura Ilaria Matteucci – è un’occasione per stare insieme, ma soprattutto per ricordare a tutti quanto sia importante la prevenzione. Come Amministrazione siamo particolarmente sensibili a queste tematiche: crediamo che iniziative semplici ma condivise possano avere un grande impatto sulla comunità. La nostra pista ciclopedonale è un valore aggiunto: rappresenta un percorso di salute e socialità, che unisce movimento fisico e benessere emotivo. Camminare insieme fa bene al corpo, alla mente… e al cuore».
Notte di intenso lavoro per i Vigili del Fuoco nelle Marche, impegnati in circa 140 interventi a causa del forte vento che da ieri sera sta sferzando l’intera regione. Le richieste di soccorso hanno riguardato soprattutto alberi e rami caduti sulla sede stradale, cartelloni pericolanti e parti di edifici danneggiati dalle raffiche.
Tra gli episodi più rilevanti, ad Ascoli Piceno una parte pericolante staccatasi dal tetto di un edificio ha colpito una passante. La donna è stata soccorsa, mentre i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area.
Le province più colpite risultano quelle di Fermo e Macerata, dove si concentra la maggior parte degli interventi. Nel dettaglio, si registrano cinque operazioni a Pesaro Urbino, quindici ad Ancona, quaranta a Macerata, cinquantatré a Fermo e venticinque ad Ascoli Piceno.
Le operazioni di verifica e messa in sicurezza continuano in queste ore, con le squadre impegnate su tutto il territorio regionale per fronteggiare le conseguenze del maltempo.
(Foto dei vigili del fuoco relative agli interventi nell'Ascolano)
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 ottobre, la Recanatese ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza dopo le dimissioni del direttore generale Massimo Giulietti (LEGGI QUI). A parlare sono stati il presidente Daniele Maria Angelini e il vicepresidente Massimiliano Guzzini, che hanno voluto ribadire la compattezza del consiglio d’amministrazione e la volontà di proseguire il progetto sportivo.
“Come CdA il messaggio è positivo – ha dichiarato Angelini –. Il ruolo di direttore generale era formalmente ricoperto da Giulietti, ma il percorso della Recanatese continua anche senza di lui. Guardiamo alle prossime due partite e poi faremo le valutazioni necessarie. Da parte mia c’è l’impegno massimo per il bene della società e per costruire un futuro solido”.
Guzzini ha sottolineato l’importanza di riportare serenità all’interno dell’ambiente giallorosso: “In momenti come questo gli strappi non aiutano. Da oggi la società osserverà un silenzio stampa di 15 giorni per concentrarsi esclusivamente sulla squadra”.
Massimiliano Guzzini ha poi ricostruito le ultime settimane, chiarendo alcuni passaggi relativi alla figura di Giulietti. “La sua lettera non era una vera e propria comunicazione di dimissioni, ma conteneva riflessioni e criticità. Avevo chiesto un confronto diretto, che però non c’è stato, e questo mi ha lasciato amareggiato. Giulietti ha sostenuto di non poter svolgere pienamente il ruolo di direttore generale, ma la nostra disponibilità al dialogo era totale”.
Nel corso dell’incontro, Guzzini ha ripercorso anche le tappe della ripartenza estiva del club: “A metà giugno eravamo pronti a riconsegnare le chiavi al sindaco, ma poi abbiamo deciso di ripartire, aggregando risorse e individuando una nuova guida. Il budget approvato è stato inferiore a quello dello scorso anno, e questo ci ha portato a operare con maggiore attenzione sul mercato. L’obiettivo condiviso dal CdA era mantenere la categoria, ma già ad agosto si erano manifestate divergenze con Giulietti”.
Sul piano operativo, la gestione economica e finanziaria resta affidata ad Angelo Camilletti, figura storica della società. “Il direttore generale deve essere operativo – ha aggiunto Guzzini –. Il passaggio di consegne tra Camilletti e Giulietti non era fattibile per motivi di competenze. Inoltre, a fronte dell’impegno di reperire 150mila euro di contributi, nessuna risorsa è arrivata. Da qui la decisione di ridefinire alcune quote interne”.
A chiudere la conferenza è stato il presidente Angelini, che ha voluto rassicurare l’ambiente giallorosso: “I tifosi devono sapere che la Recanatese va avanti. Non verrà nominato un nuovo direttore generale: lavoreremo in sinergia per garantire continuità e stabilità”.
“La situazione in merito all’individuazione del sito della nuova discarica in provincia di Macerata è di totale paralisi”, denuncia Mario Morgoni, esponente del Partito Democratico, commentando l’assemblea dei sindaci dell’ambito territoriale ambientale della provincia, tenutasi lo scorso 20 ottobre.
“Dopo cinque anni dall’avvio del procedimento e dopo aver condiviso le modalità dell’iter, è stato proprio il Comune capoluogo – che esprime il presidente della provincia – a contestare le conclusioni del lavoro istruttorio svolto dall’Università Politecnica delle Marche. Una situazione veramente imbarazzante”, afferma Morgoni.
Secondo l’esponente dem, “la destra governa la quasi totalità dei Comuni, ha rigettato la proposta di gestione unitaria del Cosmari, pretendendo di governare da sola l’azienda pubblica più importante del territorio, e sta condannando alla totale paralisi il sistema di gestione dei rifiuti. Siamo costretti ad abbancare i rifiuti fuori provincia e lo faremo ancora per anni, visto che il sindaco di Cingoli – che non ha partecipato all’assemblea – ha dichiarato che senza l’individuazione del nuovo sito non ci sarà alcun ampliamento della discarica del suo Comune”.
“E ha ragione di dirlo e di essere conseguente con le sue affermazioni, se non intende perdere clamorosamente la faccia. A pagare i pesantissimi costi di questa inaccettabile condizione di immobilismo sono i cittadini della provincia di Macerata, già sottoposti a gravosi aumenti della tariffa che saranno destinati a lievitare ulteriormente”, continua Morgoni.
“Ma c’è anche un altro aspetto inquietante – sottolinea –: la destra, che in questa provincia ha tutto il potere, dimostra di non avere alcuna idea e di non essere capace di nessuna decisione in un settore strategico come quello ambientale, e sta portando su un binario morto il Cosmari. Buttano la palla in tribuna vagheggiando il termovalorizzatore perché non sanno che pesci pigliare”.
“Non possiamo poi meravigliarci troppo se, di fronte a queste rovinose, furbesche e tragicomiche prove di chi è tenuto a tutelare gli interessi pubblici, gli elettori disertino le urne e cresca la disaffezione verso la politica e le istituzioni”, conclude Morgoni.
Dal 2022, l’Università di Camerino ha attivato il “Citizen Interactive Sustainability Lab” (CIS Lab), un presidio dedicato alla divulgazione scientifica e alle attività di citizen science, pensato per favorire la conoscenza, la consapevolezza e il coinvolgimento dei cittadini su temi di grande attualità. Tra le aree di interesse: sostenibilità ambientale, gestione del territorio e delle risorse naturali, conoscenza degli organismi animali e vegetali, transizione energetica e inclusione sociale.
Il CIS Lab, coordinato dalla prof.ssa Paola Scocco e inserito nel progetto di public engagement “ViceVersa”, ha già organizzato diverse iniziative come “Lettere botaniche”, “La sostenibilità ambientale delle azioni quotidiane” e “Vola, nuota, galleggia: alla scoperta delle zone umide e della loro avifauna”.
Il prossimo 5 novembre prenderà il via il corso online “Testi per l’inclusione: proposte di scrittura accessibile tra linguistica e neuropsicologia”, che offrirà spunti di riflessione su accessibilità e inclusività linguistica, leggibilità e comprensibilità dei testi, strumenti digitali per valutare la leggibilità, disturbi del neurosviluppo e strategie per la (ri)scrittura di testi inclusivi.
Il corso sarà tenuto dalla dott.ssa Roberta Caddeo, linguista e docente di Linguistica generale all’Università di Bergamo, e dalla dott.ssa Silvia Stanga, psicologa e neuropsicologa, coautrice del volume “Scrivere bene… per includere meglio”. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 25 ottobre.
Novanta iscrizioni per il corso “Genere, Politica, Istituzioni”, tornato all’Università di Macerata con una nuova edizione che conferma il crescente interesse verso i temi dell’uguaglianza, dei diritti e della rappresentanza. La prima lezione ha visto intervenire Milli Virgilio, avvocata del foro di Bologna, insieme alle direttrici del corso Ines Corti e Natascia Mattucci, che hanno parlato di linguaggio e diritto in relazione alla violenza e al dominio di genere.
Il percorso, giunto alla sesta edizione, si articolerà in sei moduli tematici che intrecciano prospettive diverse – dal diritto alla filosofia, dall’economia alle scienze sociali – per indagare il rapporto tra genere e potere nelle sue molteplici forme: dal corpo e i diritti riproduttivi ai movimenti sociali, dal lavoro produttivo e di cura alle politiche di empowerment, fino ad arrivare a stereotipi e linguaggi.
Accanto a docenti e ricercatrici/ricercatori di UniMC, il programma riunisce voci autorevoli del panorama italiano e giovani studiose e studiosi, con l’obiettivo di mettere in dialogo saperi e generazioni su temi che toccano la vita quotidiana, le istituzioni e le politiche pubbliche. Il corso nasce dall’esigenza di leggere in modo rigoroso e plurale le trasformazioni sociali, politiche e giuridiche connesse al genere. Gli incontri si concluderanno a dicembre con una giornata di restituzione e la consegna degli attestati.
La città di Macerata compie un passo decisivo verso una mobilità più sostenibile e un turismo lento di qualità. La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo della rete di mobilità ciclistica, un grande intervento da 3 milioni di euro finanziato dal Cis Area Sisma.
Il piano prevede la realizzazione di un percorso ad anello di circa 40 chilometri, pensato per collegare e ricucire i tratti ciclabili già esistenti, creando un itinerario continuo tra le aste fluviali del Potenza e del Chienti. Il tracciato seguirà torrenti, fossi e percorsi di crinale e vallivi, valorizzando il patrimonio naturale e paesaggistico del territorio.
L'uscita del bando di gara è prevista entro la prima metà di novembre: "Con la realizzazione di questo intervento Macerata non solo vuole sviluppare la mobilità dolce ma anche implementare i percorsi turistici e religiosi - ha dichiarato il sindaco Sandro Parcaroli -. Il progetto si intersecherà infatti con i Cammini Lauretani, il Giro delle Abbazie e i percorsi di recupero delle fonti, offrendo una preziosa occasione di sviluppo per la città e per tutto il territorio circostante".
Anche il commissario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, ha sottolineato il valore strategico dell’opera: "La rinascita dell'area del cratere passa anche attraverso il turismo all’aria aperta e religioso. Questo progetto si inserisce nel Piano Cammini, un investimento di 30 milioni di euro per le Marche, pensato per creare un vero ecosistema che metta in rete esperienze, servizi e comunità, innalzando la qualità dell’accoglienza e valorizzando i nostri borghi".
Soddisfazione anche dall'assessore con delega alle Ciclopedonali, Paolo Renna, che ha evidenziato l’importanza ambientale e sociale dell'iniziativa: "Il percorso sarà adatto a tutti - ciclisti, escursionisti e turisti - e rappresenterà un modello di mobilità alternativa e sostenibile. Dopo tanti anni di annunci, Macerata potrà finalmente contare su infrastrutture concrete per il turismo lento e per la qualità della vita dei cittadini. Un ringraziamento va al presidente della Regione Francesco Acquaroli e al Commissario Guido Castelli per il sostegno al progetto".
Con questo intervento, Macerata punta dunque a diventare un punto di riferimento regionale per la mobilità dolce, il turismo sostenibile e la valorizzazione del paesaggio marchigiano.
Sono arrivati a Recanati due eco-compattatori per la raccolta e l’avvio a riciclo di bottiglie in Pet a uso alimentare. Il Comune leopardiano, infatti, ha ricevuto in comodato d’uso dal Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica) due macchine tipo Rvm in grado di ottimizzare il recupero del materiale plastico da avviare a riciclo, in collaborazione con Cosmari e ATA 3 Macerata.
Gli eco-compattatori sono ora posizionati in via Loreto e in via Aldo Moro, al fianco delle casette dell’acqua, costituendo così dei veri e propri punti ecologici sul territorio. Grazie alle nuove macchine, denominate ‘Demetra L1’, i cittadini potranno conferire in maniera diretta le bottiglie in Pet riciclabile, ottenendo in cambio forme di premialità.
L’Amministrazione comunale, attraverso l’assessore con delega alla raccolta differenziata Sabrina Bertini, sottolinea l’importanza di questa iniziativa, “che rientra nella campagna Anci-Corepla sostenuta da ATA 3, per migliorare la quantità e qualità della raccolta differenziata anche tramite l’introduzione di presidi accessibili dagli utenti”. I due eco-compattatori sono stati installati a seguito di specifica richiesta da parte del Comune, che nel gennaio scorso ha avanzato una apposita manifestazione d’interesse nell’ambito del progetto ‘RecoPet’ promosso da Corepla, che si prefigge di sostenere i Comuni nel processo di raccolta e avvio a riciclo dei rifiuti secondo le soglie target fissate per ciascuno, a tutto beneficio della comunità.
"Tanti i vantaggi per il Comune di Recanati e per i cittadini stessi: non solo l’Ente ha ricevuto i compattatori a titolo di comodato d’uso gratuito, ma saranno anche previste forme di premialità dedicate alla popolazione in base alla quantità di materiale conferito nei compattatori, per un concreto ritorno economico sul territorio in chiave di economia circolare. Ai cittadini basta scaricare l’app RecoPet sui principali app store, registrarsi e inserire le bottiglie all’interno del compattatore. Al termine dell’operazione, l’utente riceverà uno scontrino con un Qr code da scannerizzare, attraverso il quale è possibile caricare i punti accumulati sul proprio profilo nell’app. I premi previsti, cumulati nel saldo dell’applicazione, vanno da simpatici gadget fino a buoni sconto spendibili presso i supermercati del territorio, elencati nell’app".
Gli eco-compattatori Rvm ‘Demetra L1’ sono in grado di raccogliere e processare fino a 2500 bottiglie in PET e di riconoscere i materiali diversi da quest’ultimo per non comprometterne la filiera. In questi primi periodi di utilizzo è prevista l’assistenza da parte di personale incaricato, già presente sul posto, che aiuterà la cittadinanza ad orientarsi nel conferimento del materiale, da selezionare accuratamente affinché il riciclo possa effettivamente essere realizzato.
In un momento storico in cui la crisi economica continua a mettere a dura prova famiglie e imprese, nasce una collaborazione strategica tra Tutela Impresa e SOS Casa Asta Spa, due realtà che condividono l’obiettivo di offrire soluzioni concrete a chi si trova in situazioni di sovraindebitamento o rischio di perdita dei propri beni.
Il presidente di SOS Casa, Nicola Compagnone, ha spiegato la filosofia alla base dell’accordo: “Abbiamo l'idea di unire i know-how e fare in modo che tutti gli associati o chi fa parte o gravita intorno all'ecosistema di Giuseppe abbiano la possibilità di usufruire anche di quello che sappiamo fare, del nostro know-how”.
SOS Casa Asta Spa, nel corso degli anni, ha maturato una profonda esperienza nel creare le condizioni per permettere ai debitori di ricomprare il proprio immobile o di recuperare un bene perso, utilizzando strumenti innovativi e opportunità normative. "Tutte le imprese, chi si sovraindebita, persone fisiche o giuridiche che stanno rischiando di perdere un qualcosa - ha aggiunto Compagnone - il nostro lavoro consiste nel creare i presupposti per recuperare quella cosa, avere di nuovo l'opportunità di farlo fare".
Il presidente ha sottolineato l’importanza delle nuove normative in materia di crisi d’impresa e dell’utilizzo di fondi di cartolarizzazione sociale o investitori privati etici, in grado di sostenere il debitore nel percorso di rientro. “Una volta che abbiamo gli strumenti per risparmiare su un debito, bisogna poi avere le somme a disposizione per pagare. Molte volte i debitori non ce l'hanno, e noi interveniamo proprio lì, trovando le risorse necessarie tramite fondi o investitori che permettono di rimanere nella propria casa e ripartire con dignità”.
Un elemento distintivo dell’approccio di Sos Casa Asta Spa è la remunerazione a risultato ottenuto. Come precisa Compagnone: "Essendo una società di capitali dobbiamo essere pagati, ma veniamo pagati al momento in cui raggiungiamo un risultato, non per l’impegno. Fa una grande differenza perché già chi si trova in difficoltà economica non ha soldi, quindi chiedere compensi senza aver ottenuto un risultato non è nelle nostre politiche".
Anche il presidente di Tutela Impresa, Giuseppe Tosoni, ha espresso entusiasmo per questa collaborazione: "Sono contentissimo di far parte di SOS Casa Asta Spa, perché tratta presupposti molto validi a favore degli indebitati. Sono reali, esistono e vengono messi in pratica da poche persone che sanno come farlo".
Tosoni ha inoltre evidenziato il valore etico e pratico del modello adottato: "Il pagamento a risultato ottenuto è un’ottima cosa per gli indebitati. Spesso si trovano consulenti che chiedono soldi in anticipo e poi non raggiungono risultati. Qui, invece, si paga solo quando si ottiene davvero qualcosa".
Grazie anche al legame tra Tutela Impresa e Casa Artigiani Nazionale, questa sinergia promette di ampliare il raggio d’azione del progetto, fornendo strumenti concreti a cittadini e imprese che vogliono affrontare il debito non con paura, ma con consapevolezza e possibilità reali di riscatto.