Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 57 positivi (+4 rispetto al precedente aggiornamento) e 71 persone in isolamento domiciliare (due in meno rispetto al precedente aggiornamento).
Numeri in continua crescita sono quelli di Civitanova Marche dove attualmente vi sono, nel complesso, 107 contagiati e 128 soggetti in quarantena.
A Pollenza sono 15 le persone positive al Coronavirus (+1 rispetto al precedente aggiornamento), mentre sono 25 quelle in isolamento domiciliare. Sale di tre unità il numero di contagiati nel comune di Cingoli, da 16 a 19, con 31 persone poste in quarantena. Nuovo Incremento anche a Porto Recanati (da 18 a 19 casi), dove si hanno 54 persone in isolamento domiciliare e a Urbisaglia (11 casi positivi e 24 persone in isolamento domiciliare preventivo).
A Sarnano sono emerse 4 nuove positività tra le persone che si trovavano già in condizione di isolamento domiciliare portando il computo complessivo nel comune a 43 casi.
Numeri migliori si hanno a Castelraimondo dove restano 2 i contagi registrati. A San Ginesio aumentano di due unità i contagiati (da 52 a 54), mentre sono 64 i soggetti posti in isolamento domiciliare. A Petriolo, invece, i dati sono stabili (7 le persone in isolamento "fino alla definizione del caso", tra cui positivi e pazienti in osservazione).
“Quello che presentiamo con il solo ausilio d’immagini e rilievi fotografici, è lo ‘spettacolo’ che i residenti, la zona possono trovare e vedere ogni mattina in Piazza Teatro Vaccaj, uno scenario che ha colpito e colpisce anche i turisti che visitano la città, si trovano di fronte sporcizia, degrado e abbandono”. è quanto reso noto dai componenti del Consiglio di Quartiere Centro Storico di Tolentino.
“Una situazione alla quale se non si prendono provvedimenti certi, puntuali ed efficaci porterà a un inesorabile declino dell’habitat, della sicurezza e dell’igiene, che i cittadini non meritano – spiegano nel comunicato - In merito all’argomento possiamo dire che abbiamo iniziato il nostro percorso e dettato le nostre segnalazioni già negli anni: 2015,2016, 2017, aprile 2018, marzo 2019 e agosto 2020 ma il nostro viaggio prosegue, così come le nostre preoccupazioni.
Con la presente segnalazione, non vogliamo spendere parole, ma facciamo parlare le immagini, che sono state raccolte in diversi periodi e negli ultimi anni – e aggiungono - Parcheggio selvaggio di motorini e delle auto in modo scorretto e di pericolo alla viabilità sia pedonale sia viaria; Notevole rumorosità con atteggiamenti maleducati, e arroganti da parte dei frequentatori; Atteggiamenti provocatori con parole offensive nei confronti dei pedoni che attraversano Via F. Filelfo e Piazza Teatro Vaccaj; Atteggiamenti offensivi e con fare minaccioso nei confronti degli stessi proprietari dell’esercizio di ristoro “Bar Marsili” a loro richiesta di un comportamento più rispettoso e civile; Abbandono di cartacce, contenitori, bottiglie vuote, mozziconi, e altro genere; Presenza di macchie d’olio da motore, causa di degrado, oltre allo sfaldamento e frantumazione della pavimentazione.
“Si ha la sensazione di abbandonato - lamentano i residenti e gli operatori commerciali presenti nell’area antistante alla piazza. - La nostra impressione è che l’amministrazione pur sensibile alle nostre segnalazioni non ha ancora preso provvedimenti efficaci e risolutori del problema, quindi chiediamo maggiore presenza e attenzione, la piazza come abbiamo detto ospita uno dei monumenti più importanti per la città, della città e della sua storia recente e futura – e concludono -
Per esperienza possiamo dire che se non si arriva a un compromesso, per la vivibilità e frequentazione civile della piazza ci troveremo sempre in uno stato di degrado igienico, di sicurezza e di abbandono e ci chiediamo “perché a Tolentino si trattano così gioielli cittadini?”
Questa notte i militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, in linea con il monito di sensibilizzazione del Prefetto di Macerata ad incrementare le attività di controllo per la verifica dell’uso dei dispositivi di protezione individuale ed il rispetto del distanziamento sociale, hanno dato corso a un servizio straordinario di monitoraggio del territorio.
Sono stati effettuati numerosi controlli nei punti maggiore aggregazione giovanile, piazze e giardini dei comuni di Civitanova Marche, Recanati e Porto Recanati, zone recentemente segnalate con maggiore frequenza dai residenti per gli assembramenti.
Nell'abitato di Recanati e a Piazza Brancondi, a Porto Recanati, sono stati segnalati cinque giovanissimi per l'uso di hashish e marijuana. Inoltre, sono state comminate complessivamente dieci multe per il mancato uso delle mascherine, in luoghi dove erano presenti numerose altre persone e non era garantita la distanza sociale di sicurezza. Si sono segnalati anche dei momenti di tensione.
Molto più tranquilla la situazione registrata nella città di Civitanova Marche. Il passeggio è apparso ordinato e contenuto, anche in relazione alla chiusura anticipata alle ore 24:00 degli esercizi commerciali. Sono state comminate, infatti, soltanto due sanzioni amministrative per il mancato uso delle mascherine facciali.
Nel corso del servizio sono stati controllati complessivamente 46 veicoli, identificate 72 persone, contestate 12 sanzioni al codice della strada (nella maggior parte dei casi per l’uso del telefono cellulare o il mancato uso delle cinture di sicurezza). Ritirata, inoltre, una patente di guida in relazione all’uso di stupefacenti.
Un passeggero di nazionalità austriaca accusa un principio di trombosi. È quanto avvenuto alle ore 20:50 di ieri quando la nave passeggeri “Olympic Champion” ha contattato la Sala Operativa della Direzione Marittima di Ancona per richiedere assistenza.
La motonave, battente bandiera greca, era salpata dal porto di Ancona ed era diretta a Igoumenitsa (in Grecia), e si trovava a circa 15 miglia dalla costa, al traverso del comune di Porto Recanati, quando il personale di bordo ha lanciato la richiesta di soccorso.
Immediatamente la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche ha disposto l’invio della motovedetta SAR CP 839.
Raggiunta la nave, l'equipaggio ha provveduto, nel rispetto dei protocolli di prevenzione “Covid”, al trasbordo del passeggero e al successivo trasporto nel Porto di Civitanova Marche.
Ad attendere in porto l'arrivo della Motovedetta della Guardia Costiera c'era un’ambulanza del 118.
Il passeggero, assistito dal personale di bordo, è sempre rimasto cosciente. Una volta sbarcato in banchina è stato poi trasportato all'Ospedale civile di Civitanova Marche
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 53 positivi e 73 persone in isolamento domiciliare.
Si tratta di un leggero miglioramento in confronto al giorno precedente quando i positivi erano 54 e 84 le persone in quarantena. Numeri in miglioramento anche a Sarnano dove si registra la guarigione di una persona positiva e la conclusione del periodo di isolamento per altre 7 persone. Attualmente vi sono, nel complesso, 39 contagiati e 27 soggetti in quarantena.
A Pollenza sono 13 le persone positive al Coronavirus (+3 rispetto al precedente aggiornamento), mentre sono 24 quelle in isolamento domiciliare. Sale di cinque unità il numero di contagiati nel comune di Montecassiano, da 11 a 16, con 51 persone poste in quarantena. Incremento anche a Porto Recanati (da 13 a 16 casi), dove si hanno 56 persone in isolamento domiciliare e a Recanati (15 casi positivi e 40 persone in isolamento domiciliare preventivo).
Numeri migliori si hanno a Castelraimondo (soltanto 2 positivi), mentre si registra un cospicuo aumento dei contagi nel comune di Treia, dove sono 41 i soggetti positivi al Covid-19 e 84 le persone in isolamento preventivo. A Cingoli sono 14 i casi positivi e 39 i soggetti in quarantena.
A San Ginesio aumentano di due unità i contagiati (da 46 a 48), mentre sono 66 i soggetti posti in isolamento domiciliare. A Petriolo, invece, sono 7 le persone in isolamento "fino alla definizione del caso", tra cui positivi e pazienti in osservazione.
A Montelupone il sindaco Rolando Pecora informa della presenza di 11 persone in quarantena, di cui 9 con tampone positivo.
La Provincia di Macerata ha appaltato i lavori che interessano la provinciale 100, “Porto Recanati - Scossicci”; due interventi per un costo complessivo di 500 mila euro.
Tale arteria era rimasta fortemente danneggiata dalla mareggiata dello scorso autunno e l’Amministrazione provinciale si era immediatamente attivata per i necessari finanziamenti, sia presso la Regione Marche e il competente dipartimento nazionale della Protezione civile, sia inserendo nel proprio bilancio una somma di 200 mila euro.
Nei giorni scorsi sono già iniziati i lavori del primo appalto, del valore di 300 mila euro, affidati alla ditta Del Bello Fernando.
L’Ente ha scelto di avviare questo intervento dopo l’estate per non creare ulteriori disagi alla viabilità, in quel periodo fortemente utilizzata da parte dei villeggianti e dei turisti. I lavori si occuperanno di ricostruire il marciapiede e il corpo stradale, provvedendo contestualmente alla manutenzione della scogliera esistente.
Oltre a questo tratto eroso a nord della provinciale, la mareggiata aveva danneggiato anche una parte più a sud, interessando sia la scogliera, sia il marciapiede e la balaustra. Anche per questi danni, la Provincia di Macerata ha appaltato un ulteriore intervento, del valore di 200 mila euro. Il relativo cantiere, affidato alla ditta Papa Nicola, sarà attivato nei prossimi giorni.
"Crescono purtroppo i positivi". Così il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, ha comunicato l'incremento dei soggetti che hanno contratto il virus nel suo Comune. Sono diventati 11 i concittadini contagiati, mentre altre 25 persone si trovano in isolamento domiciliare fiduciario.
"In data odierna ci è stato comunicato che un'insegnante dell'Istituto Comprensivo "E. Medi" è risultata positiva al virus Covid-19. L'insegnante è in quarantena e, per precauzione, tutta la classe è stata messa in quarantena mediante avviso ai genitori che sono stati convocati per riportare a casa i propri figli/alunni".
"Sono in corso indagini da parte dell'Asur che ha intervistato tutti i potenziali contatti e, allo stato attuale, non risultano coinvolte altre persone. L'Istituto Comprensivo ha provveduto a pulire, disinfettare e sanificare l'aula che resterà chiusa fino al rientro degli alunni".
Prosegue l'incremento dei casi di positività al coronavirus nel comune di San Ginesio. Nell'aggiornamento reso noto dall'amministrazione nella mattinata odierna si segnalano 16 persone contagiate, mentre sono 66 quelle poste in isolamento domiciliare.
Nel Comune, inoltre, è partito da ieri l'isolamento domiciliare fiduciario preventivo per una classe del Liceo delle Scienze Umane, a seguito della positività di uno studente. In quarantena e in attesa di tampone anche i docenti coinvolti.
"La scuola si sta attivando per poter garantire agli studenti non in quarantena, della classe interessata, la didattica in presenza. Per le restanti classi dell’Istituto le lezioni si svolgeranno in presenza" ha assicurato la docente Maura Ghezzi.
Situazione in evoluzione anche a Loro Piceno, dove si registrano 14 casi positivi al Covid-19 e 24 casi in isolamento preventivo.
L'ultimo bollettino reso noto dal sindaco Roberto Mozzicafreddo riguardante il comune di Porto Recanati riporta, invece, 9 positivi e 14 persone in quarantena.
In manette molestatore di 21 anni, residente all’Hotel House.
Nel pomeriggio di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati hanno dato corso all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata lo scorso 13 ottobre nei confronti di Nizar Ben Fredj, cittadino tunisino di 21 anni condannato alla pena definitiva di sei anni di reclusione per violenza sessuale aggravata, oltre alle pene accessorie di interdizione perpetua dai pubblici uffici, l’esercizio di esercizio tutela, curatela ed amministrazione di sostegno e la perdita degli alimenti, gli incarichi da uffici e servizi in scuole, istituti pubblici e privati, l’esclusione dalla successione della persona offesa, inoltre, gli è stata comminata la pena accessoria di interdizione legale e sospensione potestà genitoriale durante l’espiazione della pena, e l’espulsione quale misura di sicurezza alla sua scarcerazione.
I fatti risalgono ai primi mesi del 2018, quando l’uomo in più occasioni aveva tentato espliciti quanto violenti approcci con diverse donne nella pubblica via a Porto Recanati e l’ultima volta i carabinieri, allertati dalla vittima che l’aveva coraggiosamente rincorso in strada, sono riusciti ad identificarlo, coglierlo in flagranza di reato ed arrestarlo.
Dopo aver espiato un periodo di detenzione agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nel suo appartamento ubicato nel condominio multietnico Hotel House, ieri è stato definitivamente ristretto presso la casa circondariale di Fermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tutto pronto a Porto Recanati per la quarta edizione della “Adriatic Series, Triathlon Olimpico Città di Porto Recanati”.
L’amministrazione comunale ha fortemente spinto e voluto questo eventi di grande prestigio e che mette in risalto Porto Recanati. "La giornata di domenica sarà quindi una giornata speciale per quello che si può definire un vero e proprio evento per gli esperti del settore.
I concorrenti provengono da tutta Europa e, anche per questo motivo, sarà una giornata da ricordare. Si coglie anche l’occasione per far conosce le bellezze di Porto Recanati a tutta Italia ed anche fuori dalla nostra nazione" - afferma il Comune - .
Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, i finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, hanno notato, in una zona del lungomare della città rivierasca, nelle immediate adiacenze di un ristorante, alcuni manufatti di recente realizzazione, nascosti dalla folta vegetazione composta principalmente da canneti.
La presenza di attrezzature e materiali impiegati nell’edilizia e l’assenza di cartelli che indicassero gli estremi delle autorizzazioni per il compimento di opere murarie hanno insospettito i componenti della pattuglia.
Si è, quindi, dato avvio a mirati accertamenti, finalizzati ad identificare il proprietario del terreno e a verificare la regolarità o meno delle opere edili ivi realizzate.
Gli approfondimenti effettuati hanno permesso di ricostruire la situazione originaria del sito e gli abusi edilizi commessi sullo stesso.
È scattata, quindi, la denuncia all’Autorità giudiziaria a carico del ristoratore, risultato avere in locazione l’area, che si estende per circa 20.000 metri quadrati, sulla quale sono stati individuati 18 manufatti abusivi in muratura e prefabbricati - tra cui alcuni mini-appartamenti, un locale adibito a sauna e altre unità adibite a deposito, per complessivi 1.230 metri cubi circa - nonché rinvenuti materiali edili vari.
Le costruzioni, peraltro, sono risultate realizzate in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici e per di più collocata in zona sismica.
Al termine delle indagini, i finanzieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle opere abusive, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Macerata - Dott. Giovanni Maria Manzoni - su richiesta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata- Dott. Giovanni Giorgio.
Primo caso di positività al Covid-19, dopo quelli registrati durante la prima ondata, a Colmurano (dove si segnalano anche 7 persone in isolamento domiciliare preventivo) e a Serrapetrona, dove il sindaco Silvia Pinzi ha sottolineato come la persona contagiata sia "un cittadino residente in altro comune, ma domiciliato a Serrapetrona".
"Attualmente la persona, prontamente contattata, risulta asintomatica; rimane pertanto in stretto isolamento presso il proprio domicilio" ha aggiunto la Pinzi.
Il nuovo aggiornamento riguardante Porto Recanati vede, invece, 9 casi di positività e 12 persone in isolamento. "Rispetto alla rilevazione precedente va segnalato che due dei precedenti positivi si sono negativizzati ma si è aggiunto un terzo da fuori comune che ha scelto di fare la quarantena in città - ha annunciato il sindaco Roberto Mozzicafreddo -. Tutti i positivi rispettano rigidamente le norme di isolamento imposte. Il numero dei cittadini in isolamento fiduciario varia di giorno in giorno sia per i nuovi arrivi da zone a rischio che per la scadenza del periodo previsto".
Anche a Sarnano oggi si registra una nuova persona positiva e altri 4 soggetti in isolamento fiduciario. In totale le persone positive sono 30 e le persone in isolamento sono 57. "La quasi totalitàd ei soggetti positivi è completamente asintomatica e solo alcuni presentano lievi sintomi - ribadisce il sindaco Luca Piergentili -. La maggioranza dei positivi e delle persone in isolamento è riconducibile a contatti in ambito familiare".
A Pollenza, invece, sono 26 le persone segnalate di cui 3 positive al coronavirus e 23 in isolamento domiciliare. "Le persone in questione stanno tutte bene, ma cogliamo l'occasione per richiamare tutti alla massima attenzione e prudenza in modo da tenere la situazione sotto controllo" ha affermato il sindaco Mauro Romoli.
A San Ginesio sale a 8 il numero dei soggetti positivi mentre sono 35 le persone in isolamento domiciliare fiduciario.
Ad oggi sono 4 i casi positivi e 9 i soggetti in quarantena ed isolamento per aver avuto contatti con le persone contagiate a Mogliano: a comunicarlo è il sindaco Cecilia Cesetti.
A Montelupone sono 21 le persone in quarantena di cui 5 con tampone positivo: nessuno è sintomatico.
L'evento "Chiamata alle Arti", tenutosi presso il parco Kronberg del Comune di Porto Recanati, rientra nel più ampio progetto di recupero iniziato negli scorsi anni con la pulizia del parco, in collaborazione con l'Associazione Legambiente, e con il rifacimento delle strisce del campo da basket ad opera degli utenti del centro sotto la supervisione di un esperto inviato dal Comune. Le date inizialmente previste per la realizzazione dell'evento erano il 12, il 19 ed il 26 settembre, dalle 17 alle 20, ma l'ultima, per maltempo, è stata poi posticipata a venerdì 6 ottobre.
L'artista portorecanatese Michela Pennesi, in arte Mixilla ha progettato e realizzato, con gli utenti del Centro Giovanile e tutti i ragazzi di Porto Recanati che hanno voluto liberamente partecipare, tre piattaforme di gioco colorate a terra: un tiro a segno, una dama gigante ed un Twister, aggiungendo anche le istruzioni di gioco, così che tutti possano godere a pieno del parco giocando in compagnia. L'evento è stato pensato per coinvolgere innanzitutto chi ha subito più duramente le conseguenze nefaste del Covid: i bambini e ragazzi che, per mesi, non hanno potuto condividere, incontrandosi e socializzando, gli spazi della comunità.
L'arte è quindi divenuta occasione sia per ricominciare a ristabilire quelle connessioni fondamentali di socialità e divertimento che la pandemia ha reso ancora più di difficile attuazione sia per riabilitare e riqualificare luoghi che hanno già in sé la grande potenzialità di unire i più giovani e per lasciare alla presente e futura Porto Recanati un esempio felice di riappropriazione degli spazi, che rimarrà fruibile nel tempo e colorerà il parco per i prossimi anni. Il progetto, promosso dal consigliere per le Politiche Giovanili Emiliano Giorgetti e dall'Assessorato ai servizi sociali di Porto Recanati, è stato realizzato grazie alla Cooperativa "Il Faro" e pubblicizzato attraverso le pagine social del Centro Giovanile Frog e Giovani Porto Recanati.
Viaggiare per crescere e per scoprire nuovi mondi e nuove abitudini. Questa è stata la scelta di Veronica Gramaccini, studentessa del quarto anno del Liceo scientifico Giacomo Leopardi, che da qualche settimana si trova negli USA, nella città di Shreveport, Louisiana.
La giovane di Porto Recanati rimarrà lontano da casa per un semestre, grazie all’High School Program promosso da WEP (organizzazione internazionale che promuove scambi linguistici e culturali nel mondo).
“Fin da quando ero piccola ho sempre visto mio padre viaggiare per lavoro – racconta Veronica –. Lo sentivo parlare in diverse lingue al telefono, mi mostrava tutte le foto che faceva in ogni città diversa in cui andava, raccontandomi sempre mille storie. Tutto ciò mi ha sempre affascinato. Il mio soggiorno durerà un semestre. Appena arrivata ho dovuto aspettare poco più di due settimane prima di potermi iscrivere a scuola (la scuola non richiedeva un test per il coronavirus ma semplicemente di aspettare nel caso si manifestasse qualche sintomo). La prima settimana l’ho passata principalmente a casa, girando un po’ in macchina la città ma sempre con tutte le precauzioni generali, non volevano mettere in pericolo nessuno nel caso fossi stata positiva”.
Come prevede il programma, Veronica è ospite di una famiglia del posto: “Sono qui ormai da più di un mese e mi sto trovando davvero benissimo - prosegue la ragazza -. A differenza di molti altri la mia famiglia ospitante non ha scelto me, ma io mi sono messa in contatto con loro. Una mia amica di Roma è partita con WEP nel 2018, capitando in una famiglia in Louisiana, a Shreveport. Quando è arrivato il mio momento lei mi ha messo in contatto con la sua host-family. Fortunatamente sono piaciuta subito e mi hanno preso! Sono davvero grata di questa scelta, non potevo capitare in una famiglia migliore”.
La giovane studentessa è alle prese con un’altra cultura con cui si sta relazionando bene, incuriosita dallo stile di vita così diverso da quello italiano: “Come ogni teenager italiano mi aspettavo di ritrovarmi a vivere la tipica vita americana che vediamo nei film. E, sinceramente, posso dire che è anche meglio - spiega Veronica -. Girare per la scuola cambiando classe, ritrovandosi come compagna di laboratorio una cheerleader, assistere alle partite di football ogni venerdì sera. Oltre alle amicizie e alla scuola mi aspettavo pure di riuscire a stringere un bel legame con la famiglia ospitante, e devo dire di essere riuscita anche in questo. Mia cugina prima di partire mi ha stampato delle nostre foto e mi ha scritto una lettera che ho appeso in camera mia".
Un traguardo importante che non ferma la richiesta: la petizione avviata per ottenere dall’Asur la riapertura degli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati, supera le 500 adesioni. E va avanti. “Ogni giorno – spiegano le mamme promotrici dell’iniziativa - raccogliamo testimonianze di genitori che, già provati dai rigidi protocolli sanitari per la gestione dell’emergenza nelle scuole, a causa dei malanni di stagione si vedono rimandare il vaccino dei loro figli anche di due mesi. Per non parlare dell’aspetto logistico legata agli spostamenti, problema che non riguarda solo i più piccoli, ma anche e soprattutto gli anziani”.
A Recanati, a partire dal 19 ottobre, verrà allestito un ambulatorio temporaneo per la somministrazione delle vaccinazioni antinfluenzali. “Ci chiediamo perché, se è stata individuata una struttura che rispetta tutti i protocolli anti Covid, questa debba erogare il servizio solo per un periodo. Non potrebbe essere proprio questa la sede del nuovo ambulatorio vaccinale? E Porto Recanati? Dove verranno somministrati i vaccini antinfluenzali, così preziosi in epoca di pandemia? Vogliamo costringere i cittadini ad effettuare spostamenti chilometrici rischiando che rinuncino a vaccinarsi? Possibile che su tutto il territorio comunale non esista un locale adeguato ad erogare il servizio? Noi non smetteremo di porre domande fino a che non avremo risposte convincenti”.
Tra i firmatari anche il Sindaco di Recanati, Antonio Bravi, e quello di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo. “Ci aspettiamo di non essere lasciate sole in questa battaglia. Sappiamo che le amministrazioni comunali non hanno potere decisionale sulla questione, ma vorremmo che si facessero comunque portavoce delle difficoltà che stanno vivendo i cittadini di questi territori”. Infine un ringraziamento: “A tutti i medici di medicina generale che in queste settimane hanno appoggiato la nostra iniziativa. Loro più di tutti sanno quanto vale un servizio come quello che ci è stato tolto”.
Nel comune di Porto Recanati sono 10 i soggetti positivi al coronavirus e 8 le persone in isolamento fiduciario. L'aggiornamento sulla situazione legata all'emergenza Covid-19 in città è stato fornito direttamente dal sindaco Roberto Mozzicafreddo attraverso una nota apparsa sulla propria pagina Facebook istituzionale.
"I contagiati sono tutti in rigoroso isolamento - ha rimarcato il primo cittadino -. Si tratta di alcuni nuclei famigliari (più famigliari nello stesso nucleo) e di due cittadini non residenti ma presenti per la quarantena nella nostra città. Tutti sono lievemente sintomatici o asintomatici. Alcuni sono in attesa dei tamponi di controllo di fine malattia. Nessun ricoverato. Le persone in isolamento sono rientri dall'estero".
Nessuno dei casi positivi è residente all'hotel House così come nessun caso è stato registrato nell'ambito scolastico dopo la riapertura delle scuole.
"Si ricorda che vanno evitati assolutamente gli assembramenti e si raccomanda oltre all'uso delle mascherine, il lavaggio accurato e frequente delle mani - aggiunge Mozzicafreddo nella nota -. Si raccomanda inoltre ai genitori che accompagnano i propri figli a scuola di evitare raggruppamenti sia per se stessi che per i propri figli. Fenomeni da evitare sono spesso notati davanti alla scuola Media.
"Si chiede ai genitori la massima collaborazione anche con gli adolescenti che sono soliti incontrarsi senza indossare la mascherina con il forte rischio di trasmettere il contagio ai famigliari anche anziani. Polizia Municipale e Forze dell'Ordine effettueranno controlli e sanzioneranno (minimo 400 € ) chiunque sarà trovato senza la mascherina indossata" conclude il sindaco.
All’Hotel House di Porto Recanati, la Ludoteca La Tenda e la Cooperativa Sociale On the Road, in collaborazione con Il Faro Cooperativa Sociale Onlus e grazie all’aiuto della Cooperativa Risorse, hanno dedicato tre giornate alla formazione di mamme, bambini e bambine. Durante queste lezioni, tenute grazie alla partecipazione di un educatore ambientale della Cooperativa Risorse, sono stati affrontati i temi del rispetto per l’ambiente, delle buone pratiche per uno stile di vita sostenibile e della raccolta differenziata.
Il primo incontro con le madri è servito affinché loro stesse, nei nuclei familiari, si facciano portavoce ed esempio per i più piccoli di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, rimarcando l’importanza della divisione dei rifiuti per la raccolta differenziata e del gettare i rifiuti negli appositi cassoni.
Nella seconda giornata, invece, due gruppi di bambini e bambine hanno seguito le lezioni giocando e imparando il rispetto per l’ambiente, in vista della caccia al tesoro che li avrebbe aspettati il giorno dopo.
Un numeroso gruppo di bambini e bambine provenienti da più comunità dell’Hotel House hanno dedicato il pomeriggio alla caccia al tesoro, dividendosi in cinque squadre miste e distribuendosi il lavoro all’interno delle squadre stesse per la raccolta della carta, della plastica e dell’indifferenziata. I bambini non solo hanno pulito il parco riempiendo numerose buste che sono poi state correttamente riciclate insieme all’aiuto degli operatori e delle operatrici di entrambe le cooperative, ma hanno anche imparato a prendersi cura del luogo in cui vivono.
La partecipazione è stata numerosa per tutte e tre le giornate ed è un buon inizio per le numerose attività che vedranno i residenti dell’Hotel House protagonisti e partecipi
Purtroppo questa settimana distrugge l'ottimismo che si era creato la scorsa puntata (leggi qui), l'indice di contagio si assesta a 1.37 con tendenza a salire.
Vediamo che si è manifestato un nuovo fenomeno, probabilmente dovuto all'entrata a regime del sistema scolastico ed universitario che inizia a mostrare i suoi effetti. Anche nella regione Marche i contagi si sono bruscamente rialzati di oltre il 60% rispetto alla scorsa settimana, davvero un peccato perchè il trend di risalita sembrava interrotto.
Un altro fenomeno che si sta manifestando, assieme all'apertura delle scuole, riguarda i momenti di svago e divertimento. Ci si sta spostando nei locali al chiuso e questo fa una gigantesca differenza rispetto alla situazione estiva con i locali all'aperto.
Notiamo, inoltre, che le terapie intensive e i ricoveri hanno smesso di rallentare la loro salita e si assestano ad un tasso di crescita del 20% settimanale, ma se l'indice di contagio rimarrà così alto, in 3 settimane ricominceranno a crescere più velocemente anche i casi gravi.
Attualmente abbiamo 323 terapie intensive attive sul territorio nazionale.
Nonostante il grosso incremento, le Marche mantengono il terzo posto nella tabella riguardante le Regioni, questo in virtù del fatto che comunque il peggioramento è stato generalizzato.
La densità delle terapie intensive nelle nostra regione si allinea a quello delle altre in relazione ai contagi. La Calabria mantiene la maglia rosa ed in pratica solo lei assieme al Molise si discosta dal resto della Nazione. La maglia nera dei contagi questa settimana va a Trento mentre la Liguria mantiene quella delle terapie intensive.
La lente, però, cade sulla Campania che inizia a presentare una situazione complicata: è la regione con più contagi a livello numerico e la terza con più contagi rispetto alla popolazione.
Esorto tutti i miei lettori a rispettare le norme, in particolare nei luoghi chiusi, poiché la situazione stà prendendo una brutta piega.
Ha superato la soglia delle 300 adesioni in pochi giorni, la raccolta firme avviata per chiedere all’azienda sanitaria regionale la riapertura degli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati, attivi nei due comuni fino alla scorsa primavera
La petizione, partita per iniziativa di alcune mamme e arrivata ora a coinvolgere numerose famiglie del territorio, non si fermerà, anche alla luce delle risposte, definite “assolutamente insoddisfacenti”, che l’Area Vasta 3 ha fornito sulla questione, a mezzo stampa. “Siamo consapevoli – spiegano le promotrici, in rappresentanza dei genitori impegnati nella petizione – che per motivi di sicurezza, i due ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati non potranno tornare dov’erano. E infatti non è questo che chiediamo. Sappiamo bene che, in questo momento storico, serve responsabilità e attenzione da parte di tutti. Proprio per questo ci sembra assurda la decisione di concentrare un numero elevato di cittadini nell’unico ambulatorio vaccinale di Civitanova Marche.
Così come è assurdo che a Recanati sia stato individuato un luogo, che rispetta tutte le norme di sicurezza, e che questo venga attivato solo temporaneamente, per rispondere alle esigenze legate alla vaccinazione antinfluenzale. Perché non rendere quell’ambulatorio permanente? E Porto Recanati? Dovrà rinunciare definitivamente a questo tipo di servizio? L’impressione è che si tenda a non chiamare le cose con il loro nome: siamo di fronte ad un caso piuttosto evidente di taglio dei servizi di prossimità che, mai come in questo momento così delicato, potrebbero agevolare la quotidianità di tanti cittadini. È evidente come non ci sia la volontà di fornire soluzioni alternative a quelle già esistenti. E per questo, ci si appella al senso di responsabilità della collettività. Senso di responsabilità che non è mai venuto meno di fronte a chilometri da macinare, ore di attesa al telefono per un appuntamento, mesi passati ad aspettare un richiamo.
Ora però, alla nostra più che comprovata responsabilità deve corrispondere anche quella di chi ha in carico la nostra salute. Per questo la petizione non si ferma. Pensavamo di aver imparato dal Covid il valore inestimabile di una rete territoriale efficiente, su tutti i fronti. Ci sbagliavamo?”.
Sembrava una decisione provvisoria, legata alla fase più dura della pandemia, ma a quattro mesi dalla fine del lockdown, gli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati, punto di riferimento per i residenti dei due Comuni e delle zone limitrofe, non hanno ancora riaperto i battenti.
“Se tale riorganizzazione poteva risultare accettabile a inizio emergenza, dopo mesi e mesi, appare incomprensibile. O meglio, sorge il dubbio che manchi la volontà di ripristinare un servizio agevole per le famiglie”. Così le mamme del territorio hanno avviato una petizione per chiedere l’immediata riapertura dei due ambulatori.
“Ad oggi” si legge nelle motivazioni della raccolta firme “per effettuare le vaccinazioni previste per l'infanzia, così come quelle che possono rendersi necessarie nell'età adulta, bisogna recarsi, previo appuntamento telefonico, all'ambulatorio di Civitanova Marche sito in via Ginocchi. Tale ambulatorio però, data la mole di lavoro che si ritrova a dover espletare, non può evadere in maniera soddisfacente tutte le richieste”.
Accade così che le liste d'attesa per un vaccino arrivano anche a due mesi. "E con la stagione influenzale alle porte e le quarantene da tampone dietro l’angolo, saltarne uno sarà semplice, ma recuperarlo in tempi brevi forse un po’ meno - sottilineano preoccupate le mamme -. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 conferma che la chiusura dei due ambulatori si protrarrà per tutta la durata della pandemia, considerato che le vecchie strutture non rispondono ai requisiti richiesti per evitare la diffusione del virus".
"Ma davvero non esistono in queste zone delle collocazioni alternative idonee, che consentano il ripristino del servizio e un ritorno alla normalità per tante famiglie?" ci si interroga.
“Chiediamo di poter tornare a vaccinare in sicurezza i nostri figli e noi stessi in maniera pratica e con tempistiche congrue” scrivono ancora le mamme “Chiediamo che una donna a fine gravidanza non sia costretta a fare 40 minuti di macchina per vaccinarsi contro influenza e dTpa (difterite, tetano, pertosse, ndr) così come non lo sia col suo bambino di due mesi o di due anni. Chiediamo che un anziano che necessita di fare il richiamo per l'antitetanica o di vaccinarsi per l'herpes zooster non debba chiedere ad un familiare di prendere mezza giornata per accompagnarlo, col rischio che preferisca non vaccinarsi. Chiediamo quindi che un servizio di tale importanza torni ad essere un servizio di prossimità alle famiglie. Chiediamo che si trovi uno spazio adeguato e sicuro e che l'ambulatorio torni sul territorio: ove gli compete”.