Accetta troppi pagamenti in contanti: un consulente amministrativo rischia fino a quasi 500mila euro di multa. L'operazione è stata condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata: multati anche sette dei suoi clienti.
I controlli sono avvenuti nel comune di Porto Recanati, dove il consulente amministrativo opera. Gli accertamenti svolti, avvalendosi anche dei poteri di polizia valutaria, corroborati da ulteriori elementi desunti dalle banche dati in uso al corpo, hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare, tra le movimentazioni analizzate, diverse operazioni effettuate in violazione dei limiti quantitativi imposti sul trasferimento di denaro contante.
Nello specifico, si è avuto modo di constatare come il consulente, per l’esercizio della propria attività, abbia accettato, da sette suoi clienti, vari e ripetuti pagamenti in contanti sopra la soglia stabilita dalla normativa al tempo vigente.
I responsabili sono stati segnalati all'autorità competente per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative che oscillano, complessivamente, da un minimo di 9.000 euro ad un massimo di 450.000 euro a carico dei clienti e, per uguali importi, nei confronti del consulente. Ulteriori accertamenti saranno svolti al fine di rilevare eventuali irregolarità anche sul piano fiscale.
Il divieto di trasferimento di denaro contante per importi sopra la soglia di legge e il conseguente obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito), costituiscono presìdi fondamentali per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro "sporco" e i tentativi di infiltrazioni criminali. In questo comparto, la Guardia di Finanza esercita le sue competenze specialistiche esclusive non solo per intercettare condotte illecite, ma anche per tutelare cittadini e operatori che rispettano le norme.
"Il momento che stiamo vivendo è difficile per tutti. L’inflazione aggredisce i salari e le spese energetiche sono praticamente raddoppiate. In questo contesto di diffusa difficoltà, l’onere di una scelta come quella dell’illuminazione di una città per le feste natalizie è particolarmente complesso e soggetto a criticità".
È quanto dichiara, in una nota, il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini nel chiarire come le decisioni in merito all’illuminazione e alle decorazioni che abbelliranno Porto Recanati nel periodo natalizio siano state assunte "con la volontà di confrontarci con gli attori coinvolti e con la consapevolezza di come sia impossibile accontentare tutti".
Michelini presenta quella che definisce una "soluzione compromesso", "tenendo conto di un doveroso risparmio da dover realizzare”, ma che "non penalizzasse chi vive di commercio e conta sul potere attrattivo della città per sostenere le proprie entrate".
"Illumineremo Porto Recanati in modo ridotto rispetto all’anno scorso - spiega Michelini - Verrà meno l’illuminazione che veniva applicata agli alberi e resteranno solo le traversine alte a forma di cometa. Tale provvedimento ci farà risparmiare rispetto al 2021 una somma di circa 14 mila euro in considerazione del fatto che la spesa in merito, nell’anno precedente, fu di euro 25.000 (più Iva) mentre quella del 2022 sarà di euro 11.000 (più Iva)".
Sì all’albero di Natale ma no alla pista di pattinaggio. "L’albero davanti al municipio sarà donato dal comune di Ussita nell’ambito di un’operazione di disboscamento controllato – chiarisce il sindaco -. Allo stesso modo, ogni quartiere provvederà ad allestire un proprio albero di Natale che arricchirà la città dal punto di vista estetico".
Per quanto riguarda la pista di pattinaggio "il momento particolare ci ha suggerito che fosse eticamente poco corretto allestire un impianto così energivoro, pertanto abbiamo rinunciato” dice il primo cittadino che aggiunge come i quartieri saranno coinvolti “in una serie di attività e di eventi natalizi”. “Sono già in atto proficui contatti e contiamo di poter allestire un programma che renderemo noto appena sarà finalizzato", precisa.
"Verrà recuperato lo spettacolo per bambini a cura della Rainbow non andato in scena nella scorsa estate all’Arena Gigli a causa delle condizioni meteo avverse. I bambini saranno al centro della nostra attenzione e ulteriori eventi saranno a loro dedicati. Altri eventi a costi limitati sono in fase di organizzazione e programmazione in modo tale da poter arricchire il programma natalizio e rendere attrattiva Porto Recanati" conclude Michelini.
Si sono svolti nella notte del 31 ottobre i servizi di controllo da parte delle forze dell'ordine presso i locali di intrattenimento gremiti di giovani per la festa di Halloween. Il personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Macerata si è concentrato lungo la costa, in particolare fra Civitanova e Porto Recanati.
In un locale portorecanatese particolarmente affollato, il Mia Clubbing, poliziotti, carabinieri e il personale dei vigili del fuoco e della croce rossa si sono adoperati nel tenere aperte le porte di sicurezza, per consentire il ricambio di aria all’interno ed agevolare l’uscita delle persone, scongiurando eventuali criticità. Ancora in corso gli accertamenti della Questura di Macerata.
"A seguito delle reiterate osservazioni avanzate dal Centrodestra Unito sul mancato finanziamento da PNRR, in relazione ai fondi di rigenerazione urbana, riteniamo sia giunto il momento di fare chiarezza al fine di smentire, dati alla mano, le pesanti inesattezze che continuano a circolare e che sono, molto probabilmente, frutto di una mancanza di conoscenza della materia e della complessa normativa che la regola”. A parlare è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, in risposta alle ultime critiche mosse dalle consigliere comunali leghiste, Angelica Sabbatini e Rosalba Ubaldi (leggi qui).
“Le consigliere - continua il primo cittadino - non hanno purtroppo capito che il bando, come recentemente ribadito anche da una nota dell'ANCI ha premiato, in via preferenziale, i progetti presentati da Comuni del Meridione d’Italia perché questi ultimi hanno indici di vulnerabilità decisamente più alti di quelli dei Comuni del Centro/Nord Italia. Tale fattore dovrebbe essere abbastanza chiaro agli occhi di un osservatore attento, ed è sufficiente a spiegare anche perché, come amministrazione, abbiamo deciso di presentare un progetto in associazione al Comune di Monte San Giusto.
La cittadina che abbiamo scelto come partner ha un Indice di Vulnerabilità Sociale pari a 103,02. Tutti gli altri Comuni della Valle del Potenza, che le consigliere ci hanno suggerito, hanno indici minori e inferiori a 100. Il Comune di Potenza Picena (che immaginiamo essere quello a cui Ubaldi e Sabbatini si riferiscono nelle loro aspre critiche) non aveva neppure diritto a partecipare al Bando, perché quest'ultimo era destinato a Comuni con una popolazione inferiore a 15 mila abitanti (Potenza Picena ne conta 15.768).
Per quanto sopra, la scelta di associarsi per il progetto al Comune di Monte San Giusto è stata dettata da un elemento ben ponderato e rimane incontestabile. Un progetto presentato da Comuni consociati con Indici di Vulnerabilità più elevati aveva ovviamente più probabilità di essere accolto. Non a caso i progetti premiati sono riferiti, per il 99%, a Comuni del Meridione che hanno sofferenze socio/economiche molto elevate.
La scelta di incentrare il progetto nei quartieri a sud della città (Parco Europa, Pineta, Campo Sportivo, Pista Ciclabile) era invece dettata dalle finalità del bando, che appunto aveva come obiettivo l'innalzamento della qualità e sicurezza dell'abitare, sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate. Si è scelto di inserire la Pineta perché da troppi anni vive in un declarato degrado, cui le Amministrazioni Ubaldi non hanno mai rimediato. Si è scelto di agire su una struttura sportiva nei pressi dell'Hotel House, dotandola di una pista di atletica leggera affinché potesse fungere da polo attrattivo per l’universo sportivo giovanile. Si è scelto di collegare il tutto con una pista ciclabile affinché le predette aree fossero collegate al Parco Europa e dunque riconnesse con il centro cittadino. L'intento che ritenevamo e riteniamo doveroso era quello di 'ricucire' il tessuto sociale. Il tutto in coerenza con le linee programmatiche con cui ci siamo presentati alle elezioni.
Prendiamo atto che Ubaldi insiste sul fatto che avremmo dovuto usare il bando per costruire una palazzina in pieno centro urbano da destinare a struttura Dopo di Noi (alloggi per disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare). Prendiamo altresì atto che Ubaldi, nei suoi 20 anni al governo cittadino, non si è neppure sforzata di produrre uno straccio di progettazione volto alla realizzazione di una struttura del genere né vi ha destinato l'enorme quantità di oneri incassati durante il periodo d'oro dell'edilizia speculativa. Per 20 anni ha sempre sognato questo progetto senza mai muovere neanche mezzo passo per trasformarlo in realtà. Per 20 anni ha arrancato senza mai passare ai fatti nella realizzazione di un’opera che ora, per sua pretesa, deve essere assolutamente prioritaria e realizzata in tempi brevi.
Siamo ben consapevoli dell’importanza di avere in città una struttura simile, che più propriamente si dovrebbe collocare in spazi adeguati muniti di zone verdi ed ampie aree di manovra per mezzi sanitari. Capiamo meno questo suo atavico interesse che esplode solo ora, dopo che, per 20 anni è rimasto sopito e rinchiuso nel suo cassetto dei sogni, dai quali sono riusciti ad uscire solo porti e 'burchi'. Neppure riusciamo a comprendere come a Ubaldi possa risultare ancora poco chiaro che una struttura Dopo di Noi difficilmente può essere classificata come “opera progettuale di rigenerazione urbana”. Riqualificare una Pineta o una pista ciclabile o strutture sportive in aree degradate lo è".
"Invitiamo pertanto i consiglieri di minoranza - conclude Michelini - a prendere atto con onestà intellettuale delle specifiche del bando e del perché i soldi sono andati a certi Comuni, tutti collocati in una precisa area geografica e con maggior disagio sociale certificato tanto che la stessa ANCI ha contestato la sorta di esclusività nell' assegnazione delle risorse. Nulla è andato ai Comuni del centro e del Nord Italia, ad eccezione del Comune di Vallefoglia che, non a caso, ha presentato un progetto assieme il Comune di Lunano, il quale ha un indice di vulnerabilità superiore a 109".
Non si placa la polemica fra Giaquinto ed il Comune di Porto Recanati seguita alla caduta di un albero sulla macchina in uso al geometra portorecanatese e all'impresa 'Costruzioni Speedy Home'. Il fatto risale allo scorso 17 settembre quando ci fu un primo alterco fra il primo cittadino Michelini e il geometra Giaquinto, colpevole secondo Michelini di “essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. A riaccendere la polemica è stata la mancata consegna da parte del Comando di Polizia Municipale delle copie degli atti relativi all’intervento avvenuto successivamente alla caduta dell’albero.
Le richieste formali di Giaquinto e dell'avvocato Giorgio De Seriis sono rimaste disattese, nonostante lo scorso il Comando avesse assicurato che “non appena fosse stata pronta la pratica, nei tempi previsti dalla normativa vigente, sarebbe stato dato riscontro agli interessati”: nella giornata di ieri il geometra apprendeva che la copia del verbale di intervento era stata fornita solo al proprietario del mezzo, la nota società di noleggio 'GG Rent di Gaetano Gargano' operante in tutta Italia; preso atto di ciò, il legale, ha stigmatizzato la condotta tenuta dal Comando di Polizia Municipale di Porto Recanati per la "mancata collaborazione con gli operatori e con i cittadini", preannunciando che sarebbe stata avanzata una specifica richiesta di risarcimento danni per violazione delle normative in merito alla trasparenza amministrativa.
"Tale comportamento - aggiunge Giaquinto in nota stampa - fa capire in quale considerazione venga tenuta la cittadinanza da parte dell’attuale amministrazione di Porto Recanati. Il sindaco Michelini evidentemente pone la questione sul lato politico, visto l’intervento a nostra difesa dell’ex senatore Piscitelli. Per cui rammento al sindaco, che se questo è il problema (non ne vedo altri), già componenti della sua giunta ebbero a doversi scontrare con me e perdere, e che se oggi si trova a fare il sindaco è grazie a noi che abbiamo avuto la forza di spezzare 20 anni di sudditanza e far tornare a casa la vecchia giunta. Invece di ringraziarci e comportarsi rispettando le regole senza alcuna pretesa preferenziale ci snobba - conclude -. Beh se allora parliamo di politica, lei sarà il prossimo a cadere. Perché il primo dovere assoluto di un sindaco è tutelare il popolo specialmente in casi così gravi"
Domenica 30 ottobre, a Porto Recanati, grandi e piccoli potranno vivere una giornata all’insegna dei colori dell’autunno con l’evento “Zucche ovunque”, patrocinato dall’Amministrazione comunale e curato dall’agenzia Mylove.
Una domenica in famiglia da trascorrere, dalle 9 alle 20, tra le bancarelle in Corso Matteotti e tra i giochi per i bambini che saranno posizionati dalle ore 15 nella zona dell’Anfiteatro Natale Mondo (ex Scuola Diaz): giochi di una volta con la corsa coi sacchi, il tiro alla fune, caccia alla zucca, disegni, palloncini e truccabimbi. Una scenografia a tema con le zucche sarà a disposizione per selfie e foto da pubblicare sui vostri profili con l’hashtag #portorecanatizuccheovunque.
Il ricco mercatino promosso da Mylove Eventi completerà la passeggiata domenicale con cappelli, pelletteria artigianale, bijoux, cucito creativo, caramelle, castagne, miele, caldarroste, legumi, olio, zafferano, cosmesi alla lavanda, ciclamini, tipicità locali e di regioni limitrofe. "Tornano le feste in città, questa volta a tinte autunnali tra le zucche, regine della stagione – ha commentato l’assessore Stefania Stimilli – per accogliere ancora una volta le famiglie che vorranno trascorrere una giornata divertente, giocosa e colorata a Porto Recanati".
La Polizia di Stato di Macerata, nel corso di servizi mirati alla prevenzione dell’incidentalità stradale iniziati a partire dal 30 settembre, ha sanzionato 205 automobilisti, ritirando 11 patenti di guida a conducenti sorpresi a circolare sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Sei di questi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria a causa dell’elevato livello del tasso alcolemico.
I servizi, condotti nell’ambito di specifiche indicazioni del Prefetto Ferdani, sono stati effettuati dalla Polizia Stradale di Macerata. Nel corso dei fitti controlli effettuati, in particolare sulla SS 571 e sulla SS 16 nelle località di Porto Potenza Picena e Porto Recanati, sono stati sanzionati 4 conducenti per guida con patente revocata, sono stati sequestrati 3 veicoli perchè privi di assicurazione, sono stati sanzionati 13 conducenti per l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida, altri 62 per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e 3 per guida pericolosa.
Inoltre, un veicolo è stato sequestrato ai fini della confisca, in quanto il conducente è stato sorpreso a circolare nonostante il mezzo fosse già stato precedentemente sequestrato dalla Polizia Stradale di Macerata, poiché circolava sprovvisto di assicurazione.
L’attività si inquadra nel più ampio contesto generale di prevenzione e di controllo del territorio sviluppato dalla Questura di Macerata, a seguito di tematiche di settore approfondite in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
I servizi della Polizia Stradale hanno consentito di procedere alla contestazione di 205 infrazioni al Codice della Strada per un totale di 531 punti decurtati. In ambito provinciale, infine, sono stati effettuati rilievi relativi a 24 incidenti stradali di cui 14 con feriti
"Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il nostro comune, insieme a molti altri, è stato escluso dal finanziamento del progetto di rigenerazione urbana previsto nel Pnrr al cui bando aveva partecipato". A dichiararlo sono Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, consiglieri comunali del gruppo "Centrodestra Unito".
"Ne siamo sinceramente dispiaciute per la città ma non possiamo non ricordare che, in occasione del bilancio di previsione, avevamo messo in guardia ripetutamente l'amministrazione rispetto alle aspettative anche per le nuove emergenze finanziarie insorte - aggiungono Ubaldi e Sabbatini -. Ci sembrava un progetto troppo esoso ed ambizioso, anche per i costi, che non andava a riqualificare un immobile o una zona degradata e, anche in quella occasione, avevamo chiesto perché non si fosse perseguita la riqualificazione dei locali di via Bramante con la realizzazione della struttura sociale del 'Dopo di Noi', il cui progetto era già pronto".
"Ci fu risposto che quel progetto non rientrava nei loro programmi e non rispettava i parametri del bando - spiegano le rappresentanti di 'Centrodestra Unito' -. Ma poteva trattarsi anche di interventi su altri immobili di proprietà comunali ma anche questa proposta non è stata ritenuta interessante. Eppure a Vallefoglia, così come a Recanati e in tutti gli altri comuni beneficiari del finanziamento sulla rigenerazione urbana sono stati approvati progetti su immobili da recuperare e destinare ad associazioni o attività sociali".
"E poi perché unirsi a Monte San Giusto, che peraltro aveva lui sì previsto una ristrutturazione reale di un immobile da destinare ad attività sociali, anziché ad un comune della nostra stessa area territoriale? Non è dato sapersi" pungono Ubaldi e Sabbatini.
"Ci auguriamo in futuro un'attenzione migliore per la captazione di fondi sovra comunali e una migliore valutazione di quello che serve veramente alla città senza cercare di soddisfare esclusivamente le aspirazioni di qualche assessore o consigliere. Una cosa è certa, la maggior parte dei fondi pervenuti a Porto Recanati fino ad ora sono frutto delle richieste e dei progetti della giunta precedente. Quelli sì, sono arrivati effettivamente" concludono Ubaldi e Sabbatini.
Il Ministero dell’Interno ha ufficializzato la lista dei 202 comuni beneficiari dei fondi per la rigenerazione urbana, finanziati tramite Pnrr, fra i quali compare un solo comune marchigiano, Vallefoglia.
Il comune di Porto Recanati aveva presentato un progetto insieme al Comune di Monte San Giusto, che prevedeva la riqualificazione di Piazzale Europa e della Pineta Volpini oltre alla realizzazione di una pista di atletica leggera e di un una rete ciclabile che avrebbe connesso tutte le aree richiamate.
"Da un primo esame del decreto di assegnazione emerge abbastanza chiaramente che il fattore dirimente per individuare gli aventi diritto ai finanziamenti è stato l’indice di vulnerabilità sociale con cui l'Istat misura la condizione socio-abitativa attraverso 7 fattori" sottolinea il sindaco Andrea Michelini.
"Su 202 Comuni che si sono aggiudicati il finanziamento, 201 si trovano in regioni del Meridione d’Italia, nessuna al Nord, una sola al Centro rappresentata dal comune di Vallefoglia, in provincia di Pesaro Urbino, che ha un indice di vulnerabilità di poco superiore al nostro" osserva Michelini.
"Risulta molto evidente che, a fronte di una molteplicità di progetti presentati e distribuiti tra le varie province italiane, siano stati appunto premiati solo quelli riferiti a realtà con sofferenze socio economiche superiori alla nostra. Al momento non è chiaro se in futuro ci sarà un finanziamento aggiuntivo per allargare la platea dei beneficiari, cosa che con buona probabilità ci permetterebbe di ottenere il finanziamento" conclude il sindaco di Porto Recanati.
Si terranno nella giornata di venerdì (21 ottobre) alle 15:30, presso la chiesa del Preziosissimo sangue a Porto Recanati, i funerali di Enrico Maria Di Giovanni, l’ex coach di basket e consulente finanziario stroncato da un malore mercoledì mattina all’età di 54 anni (leggi qui).
La Procura di Macerata ha dato il nullaosta per la sepoltura, in seguito agli accertamenti svolti ieri dal medico legale Antonio Tombolini sul corpo del 54enne. Dopo il decesso improvviso dell’uomo (avvenuto in casa ndr) era stato aperto un fascicolo come atto dovuto e successivamente disposta l’autopsia per comprenderne le cause di morte.
Conclusi gli accertamenti medico legali, non sono stati ritenuti necessari ulteriori esami e la Procura ha dato perciò il via libera per la fissazione della data del funerale. Enrico Maria Di Giovanni lascia il figlio Denis, la mamma Loreta, la sorella Elena, la compagna Laura, i nipoti Tommaso e Virginia. Molti i messaggi di cordoglio giunti dalle numerose squadre in cui aveva allenato e dalla stessa Federazione Pallacanestro.
Una vita votata allo sport, al fitness e al bodybulding in particolare, e che nel tempo attraverso un bagaglio di esperienza fatto di sudore e sacrificio ha sposato - con uno stile del tutto personale - quel diktat spesso ripreso dalle Satire di Giovenale: “mens sana in corpore sano”.
Alessandro Gubbini (43 anni) è personal trainer federato CONI, Mr Universo 2010 in Italia, sesto classificato a Miami su 400 atleti partecipanti e altro ancora: ma più dei titoli e dei meriti che lo hanno reso oggi personaggio riconoscibile e stimato in quel di Porto Recanati, è un ragazzo che ha creduto nei propri obbiettivi sin da bambino, quando la voglia di ripercorrere la strada del suo idolo Arnold Schwarznegger si è covertita rapidamente in una vera e propria passione per lo sport.
Ultimi step eseguiti: approdare nel 2017 alla televisione nazionale (la chiamata dal programma Pomeriggio 5) in veste di opinionista, per farsi conoscere e trasmettere i propri consigli sull’importanza del benessere fisico e mentale; e l’apertura a gennaio 2022 di una palestra con attrezzature all’avanguardia, la AG Team Fitness.
“Uno dei miei obbiettivi è sempre stato quello di affermarmi nel mondo televisivo - racconta Alessandro - perché è un mezzo che mi permette di raggiungere tante persone e di aiutarle. Molti, infatti, hanno iniziato a un certo punto a scrivermi per chiedere suggerimenti e/o lezioni video per imparare a stare bene con se stessi, grazie ad una serie di esercizi utili sotto l'aspetto fisico e psicologico. Questo è stato senz'altro per me motivo di grande soddisfazione e orgoglio".
“Aprire una palestra invece è stata per me una nuova sfida - prosegue - legata soprattutto al fatto che dopo il lockdown le persone avessero bisogno di tornare a svolgere attività fisica, ma con la paura di tornare in luoghi chiusi. Ecco, in appena 170 mq, il mio team mette a disposizione le sue competenze in termini di nutrizione, fisioterapia, fitness, benessere etc., insieme a un’attrezzatura all’avanguardia e alla possibilità (grazie alle convenzioni stipulate) di svolgere attività di padel, piscina e fitness shooting”.
Ciascun cliente, infatti, può prenotare la propria seduta - in modo da non creare alcuna ressa - con programmi di allenamento ad personam, in totale igiene e sicurezza, ed essere seguito dai ragazzi dell’AG Team Fitness con attenzione nel proprio percorso di crescita fisica e mentale. L’unico elemento extra richiesto è l’impegno e la costanza: non a caso, il motto di Alessandro è: “Non mollare mai”.
Di seguito, il servizio:
È stato trovato senza vita nella sua abitazione Enrico Maria Di Giovanni, portorecanatese di 54 anni. A fare la tragica scoperta, questa mattina, sono stati i familiari dell'uomo. Verosimilmente un malore fatale la causa del decesso, che però dovrà essere appurato dagli esami dei medici legali disposti dagli inquirenti.
Di Giovanni, di professione consulente finanziario, era conosciutissimo in tutta la regione anche per la sua grande passione: il basket. Per decenni è stato allenatore stimato di tante realtà nei campionati di Serie C e D: Porto Recanati, Castelraimondo, Tolentino, Fabriano, Osimo, Macerata, Montegranaro sono solo alcune delle piazze toccate nella sua lunga carriera.
L’uomo lascia un figlio, la data del funerale non è stata ancora fissata nell’attesa degli esami sul corpo del 54enne.
"Vorrei ricordare al Partito Democratico che il parlamento si è insediato con ufficialità solo lo scorso giovedì e che il presidente Acquaroli in queste settimane ha portato avanti la sua agenda, fitta di decine di appuntamenti al giorno, per dare risposte concrete e immediate a tutti i dossier, a partire chiaramente dall'organizzazione della macchina amministrativa per gestire le conseguenze dell'alluvione".
A dichiararlo è la neo senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia Marche, che bolla come "esternazioni lontane dalla realtà" quelle rilasciate dagli esponenti del Pd relativamente al presunto "immobilismo" del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli dopo l'uscita dalla giunta di tre assessori, eletti in Parlamento e non ancora rimpiazzati nei loro incarichi.
"Nell'assestamento di bilancio approvato a fine mese sono state stanziate risorse per le imprese danneggiate dall'alluvione e per gli interventi strutturali pari a ulteriori 14 milioni di euro, andando ad aumentare ancor più il fondo per il rischio idrogeologico che già in due anni aveva superato la cifra stanziata dalla precedente giunta a guida Pd" prosegue Leonardi.
"La scorsa mattina il presidente Acquaroli era a Pesaro per l'accordo per la realizzazione del nuovo ospedale, nei giorni precedenti aveva incontrato l'Anas per le infrastrutture e svolto incontri cruciali per la ricostruzione post-sisma, il turismo e la sanità. Il Pd Marche può stare tranquillo, entro le prossime ore il governatore procederà alla nomina della nuova giunta regionale per proseguire senza indugio le riforme e portare avanti i dossier e i progetti già avviati" conclude la neo senatrice.
"Pronti a farvi emozionare" era il leit motiv dell’edizione di quest’anno della 5 Mila Marche. E così è stato. I numeri della tre giorni di eventi che facevano base a Porto Recanati, ma coinvolgevano buona parte del territorio marchigiano, parlano di una missione compiuta per coinvolgimento e interesse generale attorno alla manifestazione.
Le presenze registrate nel weekend toccano le 15 mila, con appassionati giunti da tutta Italia ma anche dall’estero. A Porto Recanati sono infatti arrivati ciclisti da 38 province italiane, con una folta rappresentanza di lombardi, emiliano-romagnoli, trentini e altoatesini, e da ben 15 nazioni europee e non, vale a dire Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Danimarca, Austria, Spagna, Svizzera, Francia, Repubblica Ceca, Russia, Bielorussia, Irlanda e Brasile.
Tra staff e volontari sono state ben 650 le persone coinvolte nell’organizzazione dei vari eventi e iniziative del weekend, con 268 di questi impegnati nel presidio degli incroci, sempre delicati quando si parla di una manifestazione ciclistica.
"Innanzitutto, mi preme ringraziare volontari, sponsor, enti e comuni che si sono spesi insieme a noi per organizzare questi 3 giorni della 5 Mila Marche – ha spiegato l’organizzatore Andrea Tonti -. Io ci metto la faccia, ma senza di loro sarebbe impossibile poter tirare su una manifestazione come questa".
"I numeri ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta: le Marche, dal punto di vista cicloturistico, sono sempre più un punto di riferimento per gli appassionati e sono contento che anche a livello istituzionale si considerino eventi come questi un'opportunità per crescere. L'edizione di quest'anno è stata importante per consolidare il marchio: vogliamo che sempre più appassionati e turisti dall’Italia e dall’estero vengano nelle Marche per pedalare e scoprire la Regione nella sua interezza, dal mare ai Monti Sibillini" conclude Tonti.
“Basta leggere i numeri per comprendere l'indotto che porta un evento come questo - è stato invece il commento del sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini -. La 5 Mila Marche è anche un grande spot per la destagionalizzazione, perché ti permette di allungare il periodo migliore del turismo per qualche settimana. Con gli eventi sportivi e la bicicletta è possibile riempire una cittadina di mare anche ad ottobre, a maggior ragione se le giornate sono splendide come lo sono state in questi giorni”.
A chiudere la 5 Mila Marche è stata la GF 5 Mila. Chi ha scelto il percorso lungo, si è dovuto testare su 113 km e 1720 metri di dislivello, caratterizzati da scenari meravigliosi tipici dell’entroterra marchigiano, con tantissimi saliscendi che hanno reso la corsa davvero dura per tutti. Per chi ha affrontato il percorso medio, invece, sono stati 82 i km da affrontare, con 1220 metri di dislivello complessivo.
Ad imporsi nel percorso lungo è stato Marco Olivi (A&G), bravo a resistere al ritorno del gruppo, regolato da Pietro Dutto (Team Mentecorpo) sull’ex professionista Paolo Totò. Tra le donne ha vinto in solitaria Maria Elena Palmisano (Garda Scott Matergia), anticipando Emilie Bottini (Zerotest) e Piera Bertorelli (Team Go Fast).
Nel medio invece si impone in uno sprint ristretto Marco Mordini (Argon 18-Hicari-Stemax) su Manuel Fedele (Team Go Fast) e Giulio Scopetani (Vitam-in), mentre al femminile si impone Lisa De Cesare (Highroad), con Luisa Isonni (Boario) seconda e Mara Manfredi (Vivo -MG.K Vis-Dal Colle) terza.
Ancora controlli all'Hotel House di Porto Recanati: identificate complessivamente 79 persone. A disporli nel pomeriggio di giovedì, per la seconda volta nell'arco di questa settimana, è stato il questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, in seguito alle tematiche approfondite nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.
Nell'ambito dell'attività sono stati impiegati poliziotti della Questura di Macerata, sia in uniforme che in borghese, nonché pattuglie del reparto prevenzione crimine di Perugia. I servizi sono stati estesi anche alla zona circostante il condominio con l’effettuazione di posti di blocco in corrispondenza delle vie di accesso nel corso dei quali sono state sottoposte a controllo 38 autovetture.
Inoltre, i poliziotti hanno proceduto al controllo della posizione amministrativa di 22 cittadini extracomunitari per verificare la regolarità del soggiorno in Italia. I servizi, finalizzati anche al mantenimento della legalità nelle zone più a rischio e più esposte a degrado urbano, proseguiranno anche nelle prossime settimane.
Controlli a tappeto all'Hotel House di Porto Recanati: identificate complessivamente 70 persone. A disporli è stato il questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, in seguito alle tematiche approfondite nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.
Nell'ambito dell'attività è stato impiegato personale della questura di Macerata, sia in uniforme che in borghese, nonché pattuglie del reparto prevenzione crimine di Perugia. I servizi sono stati estesi anche alla zona circostante il condominio multietnico con l’effettuazione di posti di controllo nelle vie di accesso, anche al fine di monitorare l’eventuale ingresso di persone dedite ad attività illecite.
Nella circostanza è stato sottoposto a controllo un cittadino italiano trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, hashish e marijuana. La droga è stata posta sotto sequestro, mentre l'uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
"Nei confronti di 10 cittadini extracomunitari, i poliziotti hanno proceduto al controllo della loro posizione amministrativa per verificare la regolarità del loro soggiorno in Italia. I servizi, finalizzati anche al mantenimento della legalità nelle zone più a rischio e più esposte a degrado urbano, proseguiranno anche nelle prossime settimane" comunica, in una nota, la questura di Macerata.
'Torre Levante - finestre sul mare': è il nome dell’ultimo progetto immobiliare di Porto Recanti, ben visibile in quel di viale Europa n°35 (accanto la stazione dei carabinieri), per un cantiere che ha aperto ufficialmente i battenti il 12 ottobre 2021. Quelli condotti sino ad oggi - o meglio, fino al 10 ottobre 2022, data di consegna - sono stati lavori di ristrutturazione, di cui sin dall'inizio si era fatta impresa esecutrice la Tecnimp SpA (sede legale a Bologna): a quanto pare, in maniera tutt’altro che onesta. Verso il mese di marzo, infatti, l’azienda aveva deciso di cambiare ditta e rivolgersi alla Marche Appalti srl, siglando un nuovo contratto di subappalto e sollecitando anche una certa rapidità d’esecuzione (a seguito i forti ritardi maturati nel frattempo).
“Con la promessa, messa nero su bianco, di essere regolarmente pagati - racconta Endrio Mancini, responsabile amministrativo di M.A. - abbiamo impiegato anche più di 20 dipendenti per portare avanti i lavori su intonaci, finiture interne e tinteggiature. Fino al mese di luglio, poco prima delle ferie, non c’erano stati problemi, finché la Tecnimp ha cessato di saldare l’avanzamento delle attività. La situazione poi si è regolarizzata, ma ormai c’era profonda tensione tra le parti. A settembre ci hanno ulteriormente sollecitato, costringendoci ad impiegare altri operari e svolgendo il doppio delle mansioni previste da contratto, senza nemmeno poter contare su macchinari per il trasporto dei materiali (abbiamo dovuto provvedere ‘fisicamente’ salendo e scendendo i vari piani dell'immmobile!). Ma, nuovamente, hanno smesso di erogare il compenso dovuto”.
Ammonta esattamente a 50mila euro il conquibus trattenuto dall’azienda di Bologna: una cifra significativa per la Marche Appalti e i suoi circa 50 dipendenti totali. Ma non finisce qui: mentre alla 'luce del sole' veniva condotta quella che a tutti gli effetti si è andata trasformando in una battaglia legale, la Tecnimp ha proceduto nell’arco dell’ultima settimana all’inserimento 'sottobanco' di nuova manovalanza. Bypassando, di fatto, ogni genere di procedura burocratica prevista per legge.
“Ad accorgersene sono stati alcuni miei collaboratori che sono passati dal cantiere nel weekend”, spiega Mancini. "Sabato mattina (8 ottobre) erano presenti circa 30 nuovi operai (molti di origine straniera), alcuni di questi sui ponteggi senza alcuna misura di sicurezza. Il sospetto è che già dalle notti precedenti avessero continuato a portare avanti i lavori a nostra insaputa. Nel frattempo, a noi non è pervenuta alcuna comunicazione in merito”.
Secondo il regolamento degli appalti, infatti, ogni fase di lavorazione deve essere svolta da una sola ditta incaricata, e ogni cambiamento procedurale comunicato tempestivamente alle autorità competenti: il che in termini burocratici riechiede, come si sa, del tempo. Solamente nella giornata di lunedì 10 ottobre - e a seguito del verbale emesso dai vigili urbani, opportunamente contattati dai soci del dott. Mancini - la società appaltatrice T. si è finalmente messa in contatto con la ditta di Civitanova: rescindendo il contratto e offrendo appena il 50% del pagamento previsto.
“Grazie anche all’intervento dei nostri legali - sottolinea il responsabilie amministrativo - abbiamo più volte diffidato la Tecnimp (che fra l’altro abbiamo scoperto non essere l’appaltatore principale) dal proseguire i lavori in corso, che di fatto renderebbe più complicato determinare l’entità di quanto svolto da noialtri: e quindi anche di stabilire un contraddittorio regolare tra le parti”.
Quello che sta accadendo - conclude - ha dell’inverosimile. Molti operai sono fuggiti all’arrivo dei vigili urbani, persino il dirigente del cantiere quando ha visto alcuni miei dipendenti che venivano a chiedere spiegazioni. Noi abbiamo seguito sempre tutte le procedure legali, e a maggior ragione troviamo scellerato che ci si approfitti in questo modo di una piccola società come la nostra. Vogliamo solo essere regolarmente pagati, e rinunciando anche alla penale che ci spetterebbe di diritto. Se questo non avverrà, siamo pronti a manifestare pubblicamente”.
Di seguito, il servizio:
La giunta comunale di Porto Recanati ha adottato il provvedimento definitivo per i lavori da effettuarsi presso la Casa degli Artisti, sita nel parcheggio Nazario Sauro. "Gli interventi sono stati resi possibili grazie a uno specifico contributo regionale di 34mila euro", ha chiarito il sindaco Andrea Michelini.
Nello specifico, i lavori consisteranno nella demolizione “dei muri delle docce a sud e dal locale se ne ricaverà una ulteriore sala prove – aggiunge il primo cittadino -. Parte degli stessi ex locali docce a sud diventeranno un bagno per disabili che nel progetto originario non era stato previsto”.
“La vecchia caldaia che era rimasta nel sito verrà smantellata - spiega Michelini -. Ciò consentirà di recuperare spazio per allargare uno studio musicale preesistente. Abbiamo infatti pensato che un locale nuovo e confortevole non poteva conservare al suo interno una caldaia di grandi dimensioni che era ormai un rudere in bella vista".
"Tali lavori, una volta ultimati con un cronoprogramma già stabilito che prevede anche altri interventi migliorativi, consentiranno di avere a disposizione una struttura che potrà pienamente definirsi come funzionale e non più come un ex spogliatoio che aveva conservato in gran parte la sua caratteristica" conclude il sindaco.
Tra i tanti temi legati a doppio filo al weekend, dal 14-16 ottobre, della 5 Mila Marche 2022 ci sono anche quelli della solidarietà e delle pari opportunità. Per il pomeriggio di sabato 15 ottobre, infatti, mentre centinaia di coraggiosi saranno impegnati negli oltre 250 km della Randonnée 5 Mila, è prevista la "Ciclopedalata in rosa", ovvero 25 km di percorso tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne.A promuovere l’iniziativa è stata la commissione regionale pari opportunità della regione Marche, che ha l’obiettivo di sensibilizzare nei temi in cui le pari opportunità ancora non ci sono e lo sport purtroppo, fa parte di questi.
A rendere ancora più simbolica la pedalata sarà la presenza di un gruppo di cicliste afghane, profughe: “Tramite la giornalista Francesca Monzone siamo venuti a conoscenza di questo gruppo di donne afghane, cicliste e profughe, e abbiamo voluto invitarle a pedalare con noi – spiega il presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini -. Arrivano da paesi in cui i loro diritti non sono rispettati, andare in bicicletta è considerato impuro, così alla pedalata porteranno la loro testimonianza, racconteranno la loro storia, che sicuramente va ascoltata. Per il momento abbiamo provveduto a regalare loro un caschetto e speriamo di poterle aiutare ulteriormente in futuro”.
La bicicletta si conferma una volta di più un mezzo universale, in grado di dare una mano anche nelle tematiche più delicate: “In totale saranno un centinaio le donne coinvolte nella pedalata e avrebbero potuto essere anche di più, ma le ebike a disposizione sono ovviamente limitate – continua Vitturini -. Perché far passare il messaggio tramite il ciclismo? Perché in bicicletta ci possono andare tutti, a maggior ragione ora che ci sono anche quelle elettriche. È un modo per dire alle donne di partire e riprendersi in mano la propria vita”.Non solo disparità uomo-donna, la "Ciclopedalata in Rosa" sarà aperta anche ai portatori di disabilità, con il coinvolgimento del CIP (comitato italiano paralimpico) e ANMIL (associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro).
Venerdì 14 ottobre, invece, si svolgerà il convegno “Donne e Sport” nella sala consiliare del comune di Loreto, per parlare del gap tra i sessi che c’è nello sport e nel ciclismo in particolare, lo status di atlete professionistiche che non arriva e dei passi in avanti che si possono fare. Tra gli ospiti ci saranno Marina Romoli, Tania Belvederesi e Valentina Rossani.
Due giornate, quelle di giovedì e venerdì, di controlli a tappeto a Porto Recanati: identificate complessivamente 151 persone e ispezionati 86 veicoli. A disporli è stato il questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, in seguito alle tematiche approfondite nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.
Nell’ambito delle attività è stato impiegato personale dell'Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile della questura di Macerata, coadiuvato dal reparto prevenzione crimine con sede a Perugia e dell’unità cinofila antidroga della questura di Ancona.
I controlli sono stati effettuati nelle aree più a rischio, in particolare presso l’Hotel House, il River Village, nelle zone limitrofe al centro storico e lungo l’arteria della Strada Statale 16, dove sono stati predisposti dei posti di blocco. L’attività è stata, altresì, finalizzata al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina.