Questa mattina si è svolta la protesta a Scossicci da parte dei bagnini e dei proprietari degli chalet contro il problema dell'erosione costiera. La manifestazione è partita alle dieci nei pressi dello chalet Palm Beach, sono stati appesi striscioni contro l'assessore regionale Angelo Sciapichetti con scritto "Sciapichetti siamo nelle tue mani?", uno striscione contro il governatore delle Marche Ceriscioli "Ceriscioli cosa fai? Qui sono guai" e altri striscioni contro i dirigenti della regione. Alla manifestazione era presente anche il portavoce Abat, Andrea Marcelli: "La nostra protesta è contro la Regione Marche perchè non interviene su questo tratto di costa danneggiata a causa dell'erosione. Abbiamo fatto delle proposte all'assessore regionale Angelo Sciapichetti che riguardano la difesa delle coste, ma ancora non abbiamo trovato risposte. Se anche dopo questa contestazione, non riceveremo risposte concrete, manifesteremo ancora". Il presidente del comitato Nord di Scossicci afferma " Spero che qualcuno possa aiutarci a sistemare la situazione, sembra che ogni anno le cose vadano peggio". Il resposabile Abat, invece si focalizza sulla valorizzazione del territorio: "Stiamo manifestando per ottenere visibilità da parte della Regione: Porto Recanati deve essere valorizzata, è una delle località più importante del territorio marchigiano!"Infine, il presidente dell'associazione Abat commenta: "Il ruolo dei proprietari dei balneari in questa manifestazione è fondamentale, hanno bisogno di certezza e soprattutto di aiuto... Non solo i guadagni stagionali sono inferiori a causa dell'erosione, ma rispetto agli altri sono nettamente dimezzati".https://www.youtube.com/watch?v=kU6EO2kMGww
Nel tardo pomeriggio di ieri 25 ottobre, a Civitanova, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, si sono consumati due scippi ai danni di due donne, una 68enne di Corridonia e una 46enne di Potenza Picena, alle quali era stata sottratta la borsa con denaro contante, documenti e telefono cellulare, ad opera di due persone che viaggiavano a bordo di un ciclomotore di colore scuro tipo boxster, che dalla targa rilevata da un testimone è risultato rubato a Civitanova Marche il 15 ottobre scorso, subito dileguatosi.Immediatamente è scattato il piano di ricerca con l’istituzione di una serie di posti di blocco e di controllo delle aree d’interesse operativo. E dopo circa un’ora, presso il parcheggio del complesso condominiale “River” di Porto Recanati, dove in passato sono stati eseguiti diversi arresti e sequestri per stupefacenti, i Carabinieri della locale Stazione, procedevano al controllo di una Fiat Panda con a bordo due persone di cui una con un giubbotto dello stesso tipo e colore di quello di uno degli scippatori. Il controllo è proseguito con la perquisizione dell’autovettura e il rinvenimento delle borse e dei documenti delle due donne scippate poco prima a Civitanova Marche. Le due persone, risultate essere un uomo e una donna, A.M. 32enne di Civitanova Marche e C.S. 27enne di Montelupone, sono state accompagnate presso il locale Comando Stazione dove l’auto veniva perquisita a fondo e dove si rinvenivano ulteriori tracce di ulteriori 8 scippi commessi nell’ultimo mese tra Civitanova Marche (3) e Porto Recanati (5).Veniva anche ritrovato e sequestrato il ciclomotore utilizzato per gli ultimi scippi, lasciato nascosto a Porto Potenza Picena.La coppia oltre ai reati di furto con strappo continuato e ricettazione sono stati denunciati a piede libero anche per aver violato il foglio di via obbligatorio da Porto Recanati.Sono in corso ulteriori accertamenti sul restante materiale rinvenuto (borse e cellulari) per rintracciarne i proprietari, probabili vittime di reati analoghi.
Continua il lavoro delle Fiamme Gialle di Porto Recanati che, nell’ambito del contrasto alla criminalità economico finanziaria e della lotta alla contraffazione, hanno eseguito molteplici indagini sul conto di vari imprenditori, componenti di una filiera del falso, che operano nel settore del commercio di bancali falsi e privi delle garanzie di legge, creando ingenti danni all’economia e alle imprese che operano rispettando le regole.I finanzieri, sulla base delle risultanze investigative sviluppate sul territorio e dei riscontri di documentazione acquisita in pregresse indagini, hanno eseguito un mirato intervento in un’azienda, portando alla luce due laboratori ove venivano illecitamente lavorati, riparati e commercializzati bancali con marchio industriale “EUR-EPAL”, assemblando materiali non idonei a garantire la qualità, la sicurezza e l’igiene dei prodotti.La frode commerciale veniva posta in essere in laboratori dislocati in Potenza Picena, opportunamente occultati alla vista, senza il rispetto delle specifiche norme in materia fitosanitaria, strettamente inerenti al settore degli imballaggi in legno destinati ad essere utilizzati nel commercio, anche di generi alimentari, ponendo in tal modo a rischio l’igiene della merce, con la possibile diffusione nel territorio di organismi nocivi e pregiudizievoli per i vegetali o per i prodotti vegetali.Può infatti accadere che, a causa della contraffazione e del mercato illegale, prodotti alimentari vengano trasportati su pallet precedentemente usati per il trasporto di prodotti chimici, con conseguenti rischi sanitari per il consumatore; o che incidenti nella movimentazione dei carichi siano causati da pallet non in regola, mettendo a repentaglio la sicurezza e la vita stessa dei lavoratori.Complessivamente, l’intervento della Guardia di Finanza di Porto Recanati ha consentito di sottoporre a sequestro materiali falsi e beni oggetto del reato per un numero complessivo superiore ai 224.000 pezzi, oltre ad utensileria, attrezzatura varia e due laboratori artigianali con terreno pertinenziale.Un responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica per il commercio di merce contraffatta e prodotti industriali recanti false indicazioni.Questa operazione conferma il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela del corretto funzionamento dei mercati e nella tutela dei consumatori, la quale, ricostruendone l’intera filiera dl falso, è riuscita a sventare un traffico di materiale alterato e dannoso, attraverso il sequestro di beni e macchinari, oltre che della merce illegale, per impedire la stessa sopravvivenza dell’impresa del falso.
Quattro denunce a Porto Recanati da parte della polizia nella serata di ieri. Durante i servizi contro lo spaccio di sostanze stupefacenti all'Hotel House e River Village ieri sera la Squadra Mobile, ha denunciato quattro persone di cui una per possesso di sostanze stupefacenti e tre poiché contravventori al foglio di via obbligatorio con divieto di fare rientro nel comune di Porto Recanati, tutte sorprese nei dintorni di quei complessi residenziali dove si erano recati per acquistare droga. Durante i servizi sono state sottoposte a perquisizione dieci persone e due appartamenti, attività che hanno consentito il rinvenimento di circa venti grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina. Al rinvenimento della sostanza, gli agenti sono giunti attraverso una serie di servizi mirati e seguendo i movimenti di tossicodipendenti notati nei dintorni dello stabile. Nella circostanza, uno di questi, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura nonostante fosse sprovvisto di patente di guida poiché revocata. Il giovane sarà denunciato e l'auto invece, è stata sottoposta a sequestro.
In data odierna, il coordinatore comunale di Porto Recanati e provinciale di Macerata di Forza Italia, Lucio Temperoni e Lorena Polidori, accompagnati dal Capogruppo FI in Regione, Jessica Marcozzi, hanno incontrato l’Assessore Regionale, con delega alla difesa della costa, Angelo Sciapichetti per sottoporre, in modo ancora più incisivo, alla sua attenzione la problematica dell’erosione che da anni affligge il litorale Nord “Zona Scossicci” di Porto Recanati.Il vertice è stato chiesto dagli esponenti di Forza Italia pochi giorni dopo il sopralluogo effettuato sul luogo dagli stessi azzurri e dall’interrogazione presentata dalla Consigliera Marcozzi. Nella riunione gli esponenti politici del centrodestra hanno pure prospettato alcune soluzioni immediatamente eseguibili con limitate e ragionevoli risorse economiche.L’Assessore regionale nel prendere atto delle varie proposte manifestate dagli azzurri, ha garantito il suo massimo impegno per risolvere la questione quanto prima al fine di salvaguardare quella parte di territorio di notevole interesse turistico - anche internazionale - che da troppo tempo subisce ingenti danni economici a causa delle mareggiate. Forza Italia, si sente di ringraziare l'assessore Sciapichetti per la disponibilità e la sensibilità dimostrata, ma al tempo stesso manterrà alta l'attenzione e la vigilanza soprattutto sulla celerità delle azioni che la giunta regionale dovrà intraprendere sulla questione.
di Daniele BonazziUn altro furto nella zona di Montarice a Porto Recanati.In pieno giorno i ladri si sono intrufolati in una villa dotata di un sistema d’allarme collegato al telefonino del proprietario ed ai carabinieri.Il proprietario così è riuscito ad avvisare i militari che insieme ai figli si è precitato a casa.Purtroppo, però, i delinquenti, erano già scappati via, messi in fuga proprio dal sistema di allarme.Alla fine, niente bottino per i malviventi e per il proprietario dell'abitazione, fortunatamente, solo un vetro da riparare.
I coordinatori FI comunale di Porto Recanati, Lucio Temperoni, e della provincia di Macerata, Lorena Polidori, accompagnati dal consigliere capogruppo FI in Consiglio regionale, Jessica Marcozzi, hanno effettuato ieri un sopralluogo sul tratto di litorale bersagliato dall’erosione. E per loro, anche a seguito delle numerose segnalazioni degli operatori balneari della zona, non si può più attendere. Sulla vicenda la stessa Marcozzi, nei giorni scorsi, ha presentato anche un’interrogazione allo stesso Governatore Ceriscioli. A seguito delle numerose e violente mareggiate registratesi in questi ultimi due anni, la zona nord di Porto Recanati, meglio nota come Scossicci, ha subito un fortissimo fenomeno di erosione che ha ridotto il litorale in una condizione a dir poco drammatica causando, oltretutto, enormi perdite economiche alle attività presenti nella zona. La drammatica incidenza del fenomeno erosivo nella zona in oggetto ha avuto e sta avendo significative ripercussioni anche sull’intero comparto turistico causando un notevole danno d’immagine a turisti e villeggianti. Gli operatori balneari interessati dal fenomeno erosivo in questione – si prende spunto dall’interrogazione della Marcozzi hanno già avanzato alla Regione Marche e al Comune di Porto Recanati in data 14 settembre u.s. due possibili soluzioni al problema. Le soluzioni in questione sono le seguenti: 1) “Il tratto maggiormente colpito in questi ultimi due anni parte dalla destra dello chalet Barracuda dove si trova una spiaggia libera, fino a arrivare al lato destro dello stabilimento balneare Acropoli. In questo tratto sono già crollati due (stabilimenti) balneari. Nel 2015, tra maggio e giugno, sono stati eseguiti dei lavori di ripristino dei pennelli e di ripascimento tra gli chalet Acropoli e Palm beach (con una spesa pari a 300 mila euro), escludendo le concessioni del VTI, Barracuda e spiaggia libera. Si propone di realizzare tre/quattro nuovi pennelli da posizionare tra le concessioni escluse dal precedente intervento con una previsione di spesa stimabile tra 150 mila e 250 mila euro mettendo così in sicurezza il litorale rimasto scoperto senza danneggiare gli altri stabilimenti balneari con, oltretutto, un’omogeneità di progetto”. 2) “Davanti alle concessioni sopracitate (VTI, Barracuda e spiaggia libera) sono presenti delle scogliere “Ferream” e una barriera sommersa che negli anni passati hanno subito dei lavori di rifioritura, con scogli fino a pelo d’acqua, da parte della Regione Marche. Si potrebbe, dunque, innalzare ulteriormente le scogliere trasformandole così in barriere emerse e, per evitare, ripercussioni sulle altre strutture più a nord, si potrebbero allungare i pennelli rinforzati con i lavori compiuti l’estate scorsa. Si tratta, in questo caso, di un intervento stimato dai 300 mila ai 400 mila euro e che permetterebbe di risolvere definitivamente la situazione di criticità nel tratto di costa in questione”. Entrambe le proposte sono realizzabili dal momento che il Piano della Difesa della costa è stato modificato nel gennaio 2015 permettendo la realizzazione di qualsiasi scogliera. Le condizioni meteo in peggioramento e le relative mareggiate, con l’arrivo dell’inverno, non faranno altro che peggiorare la situazione. A questo punto, dunque, vogliamo sapere dal Presidente della Giunta regionale quale sia la posizione dell’Amministrazione regionale in merito al problema dell’erosione costiera nell’area denominata Scossicci. Se sussistono reali intenzioni dell’Amministrazione regionale a destinare un quantitativo di fondi, che allo stato attuale non rappresenterebbe assolutamente un ingente aggravio economico per i bilanci regionali ma che, al contempo, contribuirebbe a sanare la criticità costiera, per investimenti tesi a salvaguardare il litorale in zona nord di Porto Recanati. L’Amministrazione regionale consideri “di somma urgenza” gli investimenti nella zona di Scossicci.
Anche quest’anno, a stagione estiva ormai conclusa, l’Osservatorio Turistico della Confartigianato Imprese Macerata ha voluto fare un approfondimento mirato agli stabilimenti balneari. Il mezzo prescelto è stato quello di sottoporre, nella seconda decade di settembre, a stagione definitivamente conclusa, un questionario ad un campione rappresentativo di operatori balneari (coinvolti circa il 20% degli stabilimenti distribuiti tra i 3 comuni che si affacciano sul mare ovvero Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati) per rilevare l’andamento della stagione 2015. Dalle circa 30 interviste effettuate sono emersi dati interessanti e spunti di riflessione che hanno disegnato un quadro generale sull’andamento della stagione appena conclusa, permettendo così un ponderato raffronto con quella passata. Gli operatori intervistati hanno espresso un giudizio positivo quasi unanime (il 23% l’hanno giudicata “ottima”, il 68% “soddisfacente” rispetto a quella del 2014): questi giudizi positivi sono stati suffragati dai dati sulle presenze globali che hanno registrato una crescita tra il +10% e il +25%. Nello specifico possiamo notare che il dato più positivo è stato evidenziato tra la clientela cosiddetta residenziale (residenti e/o pendolari) che, per il 50% degli intervistati, ha fatto registrare un aumento tra il +5% e il +10%: a Civitanova Marche più del 65% dell’aumento complessivo delle presenze è stato dovuto proprio al turismo residenziale e circa un terzo degli intervistati ha registrato un +10% di presenze; in controtendenza, per questo tipo di turisti, Porto Recanati, dove sebbene il 40% degli operatori abbia riscontrato un dato stabile, il 18% di essi hanno registrato un calo delle presenze, con una diminuzione ( tra il –10 e il –15%); Porto Potenza, come Civitanova, registra invece un aumento maggiore nei residenti e pendolari. La rilevazione dei turisti italiani ha registrato un andamento positivo rispetto al 2014 per il 55% degli intervistati (aumento tra il +5 e il +20%); la restante parte lo ha invece definito per lo più stabile. A Civitanova e Porto Recanati questa tipologia di turismo è stata più stabile rispetto a Porto Potenza laddove, invece, un maggior numero di operatori ha registrato un incremento di presenze in turisti italiani seppur con una percentuale più bassa (tra il + 5% e il + 10% di presenze in più).. Diversa è la situazione dei turisti stranieri che per il 45% degli stabilimenti ha fatto registrare un aumento rispetto alla stagione passata (tra il +1% e il +10%): meglio Porto Potenza e Civitanova, con rispettivamente l’80% ed il 50% dei balneari che esprimono “soddisfazione” per l’aumento registrato, mentre Porto Recanati rimane più indietro, registrando per il 65% numeri stabili rispetto alla stagione scorsa (nella quale però c’era stato un lieve aumento). Tra le motivazioni addotte per spiegare i fattori che hanno influito sul bilancio finale tutti sono stati concordi nell’affermare che la principale variabile positiva sia stato “il bel tempo” con scarse precipitazioni, mentre hanno giocato negativamente un fattore comune (il perdurare della sfavorevole congiuntura economica) ed alcune situazioni locali (ad esempio, per Porto Recanati, gli effetti delle mareggiate con riduzione della spiaggia, la perdita della “bandiera blu”). Interessanti ed abbastanza univoche le risposte su cosa dovrebbero fare le istituzioni per poter migliorare la situazione per il futuro: la promozione turistica del territorio soprattutto ma anche la manutenzione delle spiagge e la salvaguardia della costa (in particolare per Porto Recanati). Circa l’opportunità di allungare la stagione puntando sulla destagionalizzazione le risposte si dono divise a metà tra favorevoli e contrarie: tutti hanno però concordato sul fatto che bisognerebbe creare prima i presupposti per rimanere aperti, puntando ad esempio su eventi in bassa stagione e su una maggiore promozione turistica che attragga nuovi villeggianti nel territorio, visto che, essendo la nostra provincia sbilanciata su un turismo a vocazione residenziale, per la maggior parte dei balneari la stagione termina alla riapertura delle scuole (l’inizio di settembre), indipendentemente dalle condizioni climatiche. " Per il futuro – afferma Riccardo Golota, responsabile del settore Turismo e Commercio di Confartigianato Imprese Macerata – riteniamo necessario, auspicando la fine della sfavorevole congiuntura economica ed un’estate con bel tempo stabile, vengano rimosse quelle cause negative rilevate localmente dagli stessi operatori balneari; accanto a ciò sarà poi necessario programmare un’offerta policentrica che miri a mettere sul piatto eventi ed opportunità, cioè a collegare le nostre spiagge con il territorio limitrofo, intendendo con ciò le attività culturali, di spettacolo e le eccellenze produttive del nostro 100% made in Italy, specie nella “moda” e nella “enogastronomia".
Grande spavento in via Bramante a Porto Recanati, quando nella serata di ieri il tetto di una casa disabitata è crollato. Il fatto si è verificato verso le 19 circa: con un forte boato, il tetto ha ceduto, ma fortunatamente il crollo è avvenuto all'interno della struttura senza coinvolgere persone o cose. Rimane solo un grande spavento da parte degli abitanti delle case limitrofe che dopo aver sentito il fracasso, si sono affacciati e hanno visto una nuvola di polvere che si levava verso la finestra. L'edificio è stato transennato e sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Non due, ma ben tre scippi in sella ad uno scooter nella giornata di domenica a Porto Recanati. Dopo aver preso di mira due anziane ad un'ora di distanza: una 84enne alla quale due ignoti hanno strappato la borsetta contenete 100 euro e una 72enne, alla quale, invece, hanno rubato circa 50 euro; il terzo scippo, è avvenuto ai danni di una 46enne. La donna, stava passeggiando con il suo ragazzo in piazza delle Rimembranze quando, poco prima di giungere davanti al Deep Blue, qualcuno ha iniziato a tirarle la borsetta e dopo essersi voltata, ha visto due banditi in sella ad uno scooter. L'uomo seduto dietro, ha afferrato la borsetta della donna, strattonandola e facendola cadere a terra, senza però riportare lesioni. All'interno della borsa erano presenti vari documenti, un cellulare e del contante: circa 20 euro. Sono in corso le indagini da parte delle forze dell'ordine che stanno cercando i responsabili dei fatti.
Presentata oggi dal consigliere regionale Elena Leonardi di Fratelli d'Italia – A.N. un'interrogazione avente ad oggetto la Difesa della Costa di Porto Recanati.Nell'atto ispettivo la Leonardi evidenzia la situazione disastrosa nella quale versa il litorale della località di Scossicci, il quale risulta in alcuni tratti privo di valide difese e le recenti mareggiate stanno dando un anticipo di quella che sarà l'imminente cattiva stagione.Leonardi chiede urgentemente spiegazioni all'assessore competente su quali interventi si intendono adottare per salvaguardare gli chalet come il Palm Beach, da poco ricostruito e ora nuovamente minacciato dalla furia delle onde.Altri chalet hanno perso completamente la spiaggia subendo un pesante contraccolpo economico con relativa perdita di posti di lavoro.Nell'interrogazione si chiede cosa l'assessore regionale intende per contributi da parte dei privati poiché se si intendono gli operatori balneari essi hanno già dato tantissimo in termini di danni economici subìti.La Leonardi evidenzia il fatto che i fondi europei del Programma Operativo Regionale FEASR 2014-2020, riguardano anche danni da mareggiate per i litorali e per questa problematica non sono stati tutti impegnati.Sempre nell'ottica di un'opposizione ferma ma costruttiva Leonardi invita a valutare la concreta possibilità di utilizzare i fondi che prevedibilmente scaturiranno dai ribassi d'asta dovuti agli interventi sul litorale Sud di Porto Recanati per finanziare le necessarie opere a tutela del litorale di Scossicci.La Leonardi inoltre vigilerà "sulla concreta attuazione dei tempi annunciati per la realizzazione degli interventi nel litorale zona Lido delle Nazioni, dal momento che ci sono importanti risorse stanziate ed uno strumento adeguato, il Piano di Difesa della Costa. Pertanto non si può perdere tempo e occorrerà vigilare anche sulla tempistica di inizio lavori per la salvaguardia del litorale sud di Porto Recanati".
di Daniele BonazziIl comportamento anomalo e singolare di un giovane in un campo fra Porto Recanati e Porto Potenza, ha indotto alcuni residenti della zona ad allertare i carabinieri.E' successo questa mattina, quando diverse telefonate al 112 segnalavano la presenza in un campo di un uomo in atteggiamenti strani: alcuni hanno riferito di averlo visto gattonare a lungo, nudo, evidentemente non lucido e vittima di qualche problema.Arrivati sul posto, i carabinieri hanno identificato l'uomo, accertando che si trattava di un 38enne dell'entroterra maceratese sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Era arrivato fin lì a bordo della sua auto, rimasta però, bloccata nel fango a causa delle forti piogge di ieri. La perquisizione dei militari all'interno del veicolo ha portato a rinvenire diverse siringhe.L'uomo è stato accompagnato all’ospedale di Civitanova Marche per le cure del caso.
di Daniele BonazziMomenti di apprensione ieri mattina a Porto Recanati, quando una donna è stata vittima di uno scippo. La signora è stata derubata della sua borsa all’uscita della messa da due malviventi a bordo di uno scooter. Dalle testimonianze raccolte, gli scippatori avrebbero agito a bordo di uno scooter Aprilia scarabeo nero con parabrezza.I due malviventi avrebbero già colpito in passato con la stessa modalità.Il fatto è stato denunciato ai carabinieri che hanno aperto un’ indagine.
La morte di un uomo buono. La morte di un generoso. Sono questi i termini più indicati per raccontare del tragico incidente di questa mattina a Porto Recanati dove Lamine Cissè, senegalese di 40 anni e padre di un bambino di 4, portiere all'Hotel House, è caduto dalla tromba dall'ascensore dell'ottavo piano morendo praticamente sul colpo.Lamine era uno dei tre portieri generici del palazzone multietnico, e questa mattina verso le 7, stava cercando di far tornare funzionante uno degli ascensori: “L'ascensore era bloccato ad un piano – spiega Luca Davide, uno dei colleghi di Cissè – e il tutto era stato segnalato all'amministrazione. Ma Lamine era così, un ragazzo generoso, e voleva a tutti i costi sbloccare l'ascensore perché i bambini dovevano andare a scuola e sarebbe stato per loro troppo pesante fare tutti gli scalini del palazzone.E' stato Karim, il ragazzo addetto alle pulizie a trovarlo. Gli aveva detto di non andare perchè era buio e non si vedeva niente. Era troppo pericoloso, ma non c'è stato niente da fare. Il destino ha voluto che a trovarlo poco dopo senza vita fosse proprio lui” aggiunge Luca, visibilmente commosso. “Quel ragazzo aveva un gran senso del dovere – aggiunge G.Z., residente all'Hotel House dal 1989 ma di origini emiliane - e questa è la brutta fine di una gran persona che ha pagato per gli errori degli altri. E dirò questo: qui nel condominio c'è la mentalità del non volersi integrare, e lui era uno dei pochi che voleva integrarsi. Ha pagato per colpe non sue, anzi risolveva i problemi di altri ed ecco il risultato. Gli ascensori sono vecchi e spesso soggetti ad atti di vandalismo. Avrebbero bisogno di una manutenzione importante, ma se la gente non paga le spese condominiali come si fa a mantenerli funzionanti?” Eppure, secondo G. Z. di responsabilità ne avrebbe anche il Comune: “Qui all'Hotel House siamo abbandonati a noi stessi. Con l'amministrazione Ubaldi si cercava di tamponare quanto più possibile le varie problematiche, ma quest'ultima, invece, è praticamente inesistente”. Intanto, un drappello di ragazzi stranieri si raduna fuori dal palazzone, e sommessamente, in un coro attonito, ricordano l'amico Lamine, “un ragazzo che era semplicemente generoso come pochi”. L'ascensore dove è morto Lamine Cissè
Tragedia sul lavoro questa mattina verso le ore 7,30 all’Hotel House di Porto Recanati. Un addetto alla manutenzione del palazzone multietnico è precipitato accidentalmente nella tromba dell’ascensore dall’ottavo piano ed è morto praticamente sul colpo. Si tratta di Lamine Cissè, 40 anni, papà di un bambino di appena quattro anni. Sul posto sono intervenuti il 118, i carabinieri di Porto Recanati e i Vigili del Fuoco di Civitanova. Con l’aiuto dei pompieri il medico del 118 è riuscito ad arrivare al corpo e constatare il decesso dell’uomo.
Dopo diversi anni, sembrerebbe riprendere piede l'ipotesi di un porto darsena a Porto Recanati. E a dirlo è Andrea Marcelli, vice presidente del Comitato Porto Recanati Nord, che ci spiega: “Ai tempi della giunta Ubaldi era stato presentato questo progetto di darsena - con tanto di plastico - dalla ditta romana Donati. Poi il tutto fu accantonato dalla giunta Montali che non la ritenne un'impellenza degna di nota. Ora, invece, stiamo formando un comitato per prendere in mano questo antico progetto: oltre a me, tra gli altri, è coinvolto anche Enzo Ascani (il presidente del Comitato Porto Recanati Nord, ndr) e il giornalista Aurelio Bufalari”. I motivi di questa adesione, infatti, non sarebbero scevri dalle problematiche delle mareggiate a Scossici: “Sulle carte di questo progetto – prosegue Marcelli – ci sarebbe una clausola che obbligherebbe, qualora si realizzasse la darsena, a rafforzare la zona nord. Questo perché una darsena altererebbe il profilo della costa, provocando una maggiore erosione del litorale, quindi bisogna per forza di cose rafforzare la nostra spiaggia con delle scogliere”. Conclude il vice presidente del Comitato Nord con una visione molto entusiasta del progetto: “Per noi di Scossicci sarebbe un vantaggio; inoltre sarebbe un vanto per la nostra città, che si chiama Porto Recanati e finalmente avrebbe questo sedicente porto”. Andrea Marcelli, vice presidente del Comitato Porto Recanati NordDi tutt'altro parere è il portavoce del Movimento 5 Stelle di Porto Recanati, Giammario Poeta: “A me pare che la recente questione del porto stia diventando falsamente l'emblema della salvezza di Porto Recanati, come era capitato similmente con la questione Burchio. Ora, a Porto Recanati nord ci sono dei rischi idro-geologici pazzeschi, mettere altra carne al fuoco, modificando il profilo della costa, non è la salvezza”. E andando più nello specifico, il grillino ci spiega meglio: “Dobbiamo ricordare che si parla di un porto darsena, quindi è più piccolo di un porto normale come può essere ad esempio quello di Numana, ed è adibito per ospitare piccole-medie imbarcazioni”. E il tutto comporterebbe, a detta di Poeta, a dei danni irreparabili: “Con questa darsena rischiamo di bruciare il litorale: perché già Scossicci ha tanti problemi, questo progetto ne creerebbe altri, e non porterebbe nemmeno a un afflusso turistico tale da poter dire di aver fatto bene a sacrificare la costa”, è il responso definitivo del pentastelle. Giammario Poeta, segretario del Movimento 5 Stelle di Porto Recanati
Il Comitato Porto Recanati Nord non ci sta, e dopo l'incontro dell'assessore regionale alla difesa della costa Angelo Sciapichetti con il Comune, dove si è concordato un intervento a Porto Recanati sud con tre km di scogliera e nessun progetto concreto invece per Porto Recanati centro e nord, ecco che passa al contrattacco: “Per ora ci sono 15 milioni di euro (finanziati dalla Regione, dalla Comunità Europea e dalle Ferrovie dello Stato) per lavori che dovrebbero partire nella prossima primavera per difendere la ferrovia (e quindi anche la costa) in un tratto di tre chilometri che va da Porto Recanati Sud a Fosso Pilocco di Porto Potenza Picena. Ma non ce sono per Porto Recanati Nord”. Eloquente è il loro pensiero su come si stia comportando la Regione nei confronti di Scossicci: “Come dire: non 'due pesi e due misure', ma 'un solo peso e nessuna misura' per due figli di una stessa famiglia”, con l'amara disanima che per loro non c'è stato “nessun contributo dalla Regione e neppure dal Comune”. E in tutto questo non nascondono una certa amarezza: “Siamo rimasti senza parole. Eppure i problemi e i danni delle mareggiate, che da anni e anni sconvolgono sistematicamente il litorale sono ben noti alla Regione, che in questo campo rappresenta lo Stato in quanto ne ha la delega”. Eppure, sostiene il Comitato, una soluzione low cost ci sarebbe: “Ci si potrebbe limitare, in questo tratto, a prolungare i pennelli esistenti e a rafforzare le scogliere orizzontali, facendole emergere ad un’adeguata altezza”, aggiungendo che questo progetto verrà fatto noto “non solo all’assessore regionale, ma anche al Comune, senza aspettare progetti esaustivi che implichino interventi a lungo termine”. “Per il momento” - concludono nel loro comunicato scritto - “restiamo in attesa dell’incontro che il nostro Comitato avrà con il Commissario prefettizio comunale, anche per approfondire la proposta”.
Un drammatico incidente è avvenuto stanotte al River Village di Porto Recanati. Da quanto si è appreso, un ragazzo pakistano di 31 anni, Assan Tayyab, residente al primo piano del condominio, nel tentativo di sfuggire ai controlli della polizia, si sarebbe lanciato da una finestra per poi morire infilzato in una recinzione. Stando ad una prima ricostruzione del caso, il giovane avrebbe raggiunto attraverso le scale condominiali il quarto piano, avrebbe poi aperto la finestra e nel tentativo di raggiungere il balcone è caduto nel vuoto. Quando gli agenti sono usciti dalla struttura, si sono trovati di fronte la tremenda scena con il corpo del giovane, ancora in vita, incastrato mortalmente in una sbarra verticale della recinzione sottostante. Sarebbe spirato infatti poco dopo, mentre il 118 lo aveva liberato dalla ringhiera. Il pakistano non aveva con sè documenti ma appena 20 euro, e sarebbe stato identificato grazie ad ulteriori accertamenti. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Civitanova Marche. Il corpo è stato portato all'obitorio dell'ospedale di Civitanova, in attesa che venga disposta l'autopsia.
Un'auto ha preso fuoco questa notte in via Verdi all'incrocio con via Spontini a Porto Recanati. Erano circa le 2 quando si è verificato l'incendio che sembrerebbe di natura dolosa. L'autovettura coinvolta è una Mercedes di proprietà di un 54enne originario di Brindisi che vive in quella via. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche che hanno completato l'intervento in due ore. Sul luogo però, nonostante la sospetta natura dolosa dell'incendio, non sono stati trovati elementi di innesco. I vigili del fuoco hanno comunque segnalato l'episodio alla Procura della Repubblica. Anche i carabinieri di Porto Recanati hanno avviato le indagini.
Movimentata ancor prima dell'inizio è stata la riunione prevista a Palazzo Volpini tra l'assessore regionale alla difesa della costa Angelo Sciapichetti e il comune di Porto Recanati, in programma oggi alle 13 ma posticipata alle 14.30, causa una scossa di terremoto avvertita nell'Anconetano. Il tavolo tecnico dell'incontro si è svolto tra il segretario generale di Porto Recanati Francesco Massi, il geometra comunale Daniele Re, appunto l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, e l'ingegnere regionale Mario Pompei. A quanto riferito dopo la riunione, c'è un progetto concreto che prevederebbe 3 km di scogliere che dovrebbero partire da Porto Recanati sud fino alla zona del Pilocco a Potenza Picena. Ci sono i soldi e le risorse per questo progetto. Mancherebbe solo qualcosa sotto l'aspetto burocratico ma l'assessore regionale si starebbe prodigando in tutti i modi per accelerare i tempi. Ovviamente il progetto andrà in appalto non prima di questo inverno, si stima attorno alla primavera 2016. Parliamo, dunque, di un'operazione di 15-16 milioni, 4 dei quali forniti dalle ferrovie di stato, oltre a 2-3 da parte della regione. Tra l'altro risulterebbe l'unico progetto di scogliera finanziata dalla Regione. Discorso diverso per la zona del centro: i soldi non ci sono, e si parla, allora, di opere di risollevamento degli scogli esistenti dal fondo marino e quindi facendoli riemergere con una gru per riallinearli. Simile, anche qui, la risoluzione per la parte nord di Porto Recanati: le risorse economiche non ci sono, allora si prevedono opere di ripascimento usando di nuovo i pennelli, nella speranza che sortiscano effetti migliori. E si parla di un intervento con la compartecipazione di privati, comune e regione. I soldi potrebbero essere quelli stanziati dall'Unione Europea e dividerebbero la spesa al 50% supportata dalla regione e l'altro 50% pagata invece dal comune e dai privati.