Continua il lavoro delle Fiamme Gialle di Porto Recanati che, nell’ambito del contrasto alla criminalità economico finanziaria e della lotta alla contraffazione, hanno eseguito molteplici indagini sul conto di vari imprenditori, componenti di una filiera del falso, che operano nel settore del commercio di bancali falsi e privi delle garanzie di legge, creando ingenti danni all’economia e alle imprese che operano rispettando le regole.
I finanzieri, sulla base delle risultanze investigative sviluppate sul territorio e dei riscontri di documentazione acquisita in pregresse indagini, hanno eseguito un mirato intervento in un’azienda, portando alla luce due laboratori ove venivano illecitamente lavorati, riparati e commercializzati bancali con marchio industriale “EUR-EPAL”, assemblando materiali non idonei a garantire la qualità, la sicurezza e l’igiene dei prodotti.
La frode commerciale veniva posta in essere in laboratori dislocati in Potenza Picena, opportunamente occultati alla vista, senza il rispetto delle specifiche norme in materia fitosanitaria, strettamente inerenti al settore degli imballaggi in legno destinati ad essere utilizzati nel commercio, anche di generi alimentari, ponendo in tal modo a rischio l’igiene della merce, con la possibile diffusione nel territorio di organismi nocivi e pregiudizievoli per i vegetali o per i prodotti vegetali.
Può infatti accadere che, a causa della contraffazione e del mercato illegale, prodotti alimentari vengano trasportati su pallet precedentemente usati per il trasporto di prodotti chimici, con conseguenti rischi sanitari per il consumatore; o che incidenti nella movimentazione dei carichi siano causati da pallet non in regola, mettendo a repentaglio la sicurezza e la vita stessa dei lavoratori.
Complessivamente, l’intervento della Guardia di Finanza di Porto Recanati ha consentito di sottoporre a sequestro materiali falsi e beni oggetto del reato per un numero complessivo superiore ai 224.000 pezzi, oltre ad utensileria, attrezzatura varia e due laboratori artigianali con terreno pertinenziale.
Un responsabile è stato segnalato alla Procura della Repubblica per il commercio di merce contraffatta e prodotti industriali recanti false indicazioni.
Questa operazione conferma il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela del corretto funzionamento dei mercati e nella tutela dei consumatori, la quale, ricostruendone l’intera filiera dl falso, è riuscita a sventare un traffico di materiale alterato e dannoso, attraverso il sequestro di beni e macchinari, oltre che della merce illegale, per impedire la stessa sopravvivenza dell’impresa del falso.
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