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Cronaca Porto Recanati

"Voleva riparare l'ascensore per consentire ai bambini di andare a scuola"

"Voleva riparare l'ascensore per consentire ai bambini di andare a scuola"

La morte di un uomo buono. La morte di un generoso. Sono questi i termini più indicati per raccontare del tragico incidente di questa mattina a Porto Recanati dove Lamine Cissè, senegalese di 40 anni e padre di un bambino di 4, portiere all'Hotel House, è caduto dalla tromba dall'ascensore dell'ottavo piano morendo praticamente sul colpo.

Lamine era uno dei tre portieri generici del palazzone multietnico, e questa mattina verso le 7, stava cercando di far tornare funzionante uno degli ascensori: “L'ascensore era bloccato ad un piano – spiega Luca Davide, uno dei colleghi di Cissè – e il tutto era stato segnalato all'amministrazione. Ma Lamine era così, un ragazzo generoso, e voleva a tutti i costi sbloccare l'ascensore perché i bambini dovevano andare a scuola e sarebbe stato per loro troppo pesante fare tutti gli scalini del palazzone.

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E' stato Karim, il ragazzo addetto alle pulizie a trovarlo. Gli aveva detto di non andare perchè era buio e non si vedeva niente. Era troppo pericoloso, ma non c'è stato niente da fare. Il destino ha voluto che a trovarlo poco dopo senza vita fosse proprio lui” aggiunge Luca, visibilmente commosso. “Quel ragazzo aveva un gran senso del dovere – aggiunge G.Z., residente all'Hotel House dal 1989 ma di origini emiliane - e questa è la brutta fine di una gran persona che ha pagato per gli errori degli altri. E dirò questo: qui nel condominio c'è la mentalità del non volersi integrare, e lui era uno dei pochi che voleva integrarsi. Ha pagato per colpe non sue, anzi risolveva i problemi di altri ed ecco il risultato. Gli ascensori sono vecchi e spesso soggetti ad atti di vandalismo. Avrebbero bisogno di una manutenzione importante, ma se la gente non paga le spese condominiali come si fa a mantenerli funzionanti?” Eppure, secondo G. Z. di responsabilità ne avrebbe anche il Comune: “Qui all'Hotel House siamo abbandonati a noi stessi. Con l'amministrazione Ubaldi si cercava di tamponare quanto più possibile le varie problematiche, ma quest'ultima, invece, è praticamente inesistente”. Intanto, un drappello di ragazzi stranieri si raduna fuori dal palazzone, e sommessamente, in un coro attonito, ricordano l'amico Lamine, “un ragazzo che era semplicemente generoso come pochi”.

L'ascensore dove è morto Lamine Cissè L'ascensore dove è morto Lamine Cissè

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