Il comitato "Voce Libera Montecassiano" ha incontrato la nuova proprietà dell'ex Fornace Smorlesi. "Un gruppo di persone qualificate e competenti in materia ambientale, su mia delega, ha dialogato con l'ingegner Paolo Dignani, portavoce e socio proprietario degli acquirenti dell'opificio sopracitato", dichiara il presidente del comitato, Maurizio Maccioni.
"Dopo esserci confrontati su innumerevoli tematiche irrisolte nel passato e portato alla luce il da farsi, siamo riusciti a far chiarezza su alcuni punti che dovranno essere affrontati nell'immediato - spiega Maccioni -. Primo fra tutti la nomina del responsabile amianto, l'incarico a una ditta specializzata per la redazione del 'Piano Manutenzione Amianto' e la rimozione dei rifiuti sottosuolo e soprasuolo".
"Persona cortese e affabile l'ingegnere ha garantito che nel più breve tempo possibile si farà carico di dare mandato a una ditta specializzata di rimuovere con sicurezza l'eternit ancora presente e ben visibile nel sito, oltre che provvedere allo smaltimento dei rifiuti presenti - annuncia il presidente del comitato -. La destinazione d'uso dell'intera area avrà un recupero ambientale coordinato insieme a tutti gli enti preposti e interessati".
"Stando a quanto dichiarato dall'ingegner Dignani, l'interesse primario degli acquirenti è tutelare e salvaguardare la salute dei cittadini residenti della zona. Il loro è un progetto ambizioso e particolareggiato che, appena definito, sarà portato a conoscenza di tutti i cittadini montecassianesi", conclude Maccioni che auspica una prosecuzione della collaborazione, appena instaurata, tra il comitato e la parte acquirente.
Un nuovo incendio, dopo quello di ieri nella zona industriale di Montefano, è scoppiato in serata a pochi chilometri da Macerata. Intorno alle 2:30 è stato visto del fumo nero propagarsi dalla Giustozzi Ambiente di Montecassiano ditta che si occupa di smaltimento rifiuti.
In fumo dei sacchetti che si trovavano all’esterno dello stabilimento, ma le cause del rogo sono ancora in corso di accertamento. Sul posto i Vigili del fuoco di Macerata che, in poco tempo, hanno circoscritto le fiamme e i Carabinieri per i rilievi.
Al momento non viene esclusa nessuna pista, sebbene non siano stati trovati inneschi nell'area che lascino presupporre si sia trattato di un incendio con matrice dolosa.
Alla guida ubriachi provocano due incidenti stradali, uno a Montecassiano e uno a Monte San Giusto: denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica. È parte del bilancio dei controlli del sabato sera messi in atto dai Carabinieri della Compagnia di Macerata.
I conducenti, colpevoli di aver causato i due distinti sinistri stradali, al controllo dell’esame dell’alcol test hanno riportato un tasso superiore a 1.80, oltre tre volte superiore al limite consentito per legge. I veicoli sono stati posti sotto sequestro e, contestualmente, si è proceduto all'immediato ritiro delle patenti di guida. Entrambi i conducenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata.
Nel corso della notte, inoltre, i Carabinieri della sezione radiomobile, hanno fermato un uomo che si era messo al volante della propria autovettura nonostante la sua patente fosse stata revocata. È stato, quindi, multato per 5mila euro. Il mezzo è stato sequestrato in via amministrativa.
"Aggiudicata l'ex fornace Smorlesi. Questa è la dicitura che appare sui siti specifici quando un'asta viene assegnata ad un acquirente. Ebbene sì. L'ex Fornace Smorlesi risulta, in parole povere, acquistata". Ad annunciarlo è Maurizio Maccioni, presidente del comitato "Voce Libera Montecassiano".
"Mercoledì 18 maggio sono stati aggiudicati all'asta sia il plesso industriale dell'ex Fornace Smorlesi, per l'irrisoria cifra di 100 mila euro, che il vecchio edificio adibito a casa del custode, per 25 mila euro - rivela Maccioni -. Siamo a dir poco soddisfatti. Dopo un anno e mezzo di dure lotte, senza risparmiare nessuno, si è riusciti a dare una svolta in positivo a questa pericolosa vicenda".
"Ora l'acquirente, una società con a capo un ingegnere, dovrà ottemperare a tutti gli obblighi ambientali - si precisa dal comitato Voce Libera -. Nello specifico dovrà provvedere alla nomina del responsabile amianto, alla redazione del Piano di Manutenzione Amianto, agli interventi urgenti di bonifica, alla rimozione dei rifiuti abbandonati soprasuolo e sottosuolo, oltre che alla bonifica e al recupero ambientale di tutta l'area".
"Non saremo certo noi del comitato a ostacolare il recupero e la riqualificazione dell'intero plesso, ma preannunciamo fin d'ora il nostro impegno di controllo e verifica - precisa Maccioni -. Ci auspichiamo che, sia dal nuovo acquirente che dagli Enti titolati, come Comune e Regione, ci sia il massimo impegno affinché si giunga, senza ritardi, alla definizione del recupero ambientale del sito".
"Successivamente chiederemo al Sindaco, ai sensi dell'articolo 241, l'istanza di accesso per conoscere la destinazione di utilizzo del complesso. Vogliamo ancora una volta ribadire la necessità primaria della tutela della salubrità dell'area e della salute di tutti i cittadini" conclude Maccioni.
Truffa aggravata continuata nei confronti di don Lauro, parroco della parrocchia Santissima Annunziata di Montecosaro: questa l’ipotesi di reato che ha condotto agli arresti domiciliari un ventunenne pugliese. Il giovane è accusato di aver estorto, con l’inganno, circa 86mila euro all’anziano prelato.
La vicenda ha inizio nel mese di giugno 2021 quando il giovane, fingendo di trovarsi nella provincia maceratese a causa delle gravi condizioni di salute della nonna, muove a compassione il parroco e lo convince dapprima ad offrirgli ospitalità, poi a consegnargli la somma in contanti di 2.500 euro.
Soldi che sarebbero serviti per le cure dell’anziana donna e gli avrebbero permesso di fare rientro ad Andria, sua città natale. A sostegno del suo disegno criminale - e al fine di guadagnarsi la fiducia del prelato - il 21enne, simulando essere il vescovo di Bari, nei giorni successivi contatta telefonicamente Don Lauro e lo esorta ad essere generoso, rassicurandolo che avrebbe lui stesso restituito le somme elargite a titolo caritatevole.
Mentre le richieste di denaro e bonifici divenivano sempre più frequenti, il prelato nei mesi successivi riceve un'ulteriore telefonata dall’indagato che, fingendosi stavolta impiegato postale di Andria, oltre a dichiarare falsamente il suo stato di indigenza, convince con ulteriori raggiri il parroco ad effettuare successivi bonifici per sanare definitivamente la situazione patrimoniale e non incorrere in sanzioni penali per inesistenti illeciti di natura fiscale scaturiti dai numerosi bonifici effettuati.
Le indagini condotte dai militari a seguito di dettagliata denuncia presentata dal parroco stesso, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno permesso di raccogliere in breve tempo univoci e concordanti elementi di reità a carico dell’indagato quale unico autore dei raggiri che hanno indotto Don Lauro ad elargire fino al mese di febbraio di quest’anno la somma complessiva di circa 86mila euro tra bonifici e contanti, nell’erroneo convincimento di aiutare una persona bisognosa.
Quindi, tenuto conto delle particolari modalità esecutive della condotta illecita, il Gip di Macerata ha ritenuto idonea la misura custodiale degli arresti domiciliari, eseguita nei suoi confronti venerdì ad Andria, laddove ha nominato quali difensori di fiducia gli avvocati Raffaele Lo Sapio e Giangregorio De Pascalis del Foro di Trani. Sono in corso ulteriori indagini poiché non è escluso che ci siano ulteriori ignare vittime.
E’ in corso il processo in Corte d’Assise, iniziato il 10 febbraio 2022 a carico dei familiari di Rosina Carsetti, la 78enne uccisa nel tardo pomeriggio del 24 dicembre del 2020 nella sua abitazione di Montecassiano.
La figlia di Rosina, Arianna Orazi, il nipote Enea Simonetti e il marito Enrico Orazi, ascoltati nell'immediatezza del fatto, avevano riferito agli inquirenti di un tentativo di rapina durante il quale l’aggressore avrebbe aggredito ed ucciso la povera donna, ma dal loro racconto sono emerse diverse contraddizioni tanto che immediatamente i sospetti sono ricaduti proprio sulla famiglia.
I tre sono ora accusati di omicidio premeditato pluriaggravato, di maltrattamenti, simulazione di reato, rapina, estorsione, violenza privata, induzione a non rendere dichiarazioni e furto.
Sono 70 i testimoni chiamati a fare chiarezza sul delitto, consumato in un contesto familiare che per la povera donna, secondo la ricostruzione della Procura, era un vero e proprio inferno.
Nel corso dell’udienza di giovedi 5 maggio, sono state assunte le testimonianze di amici e vicini di casa che hanno raccontato delle violenze morali e psicologiche che Rosina doveva subire dalla figlia e dal nipote. L'anziana donna non nascondeva che i suoi familiari le facevano dispetti: le toglievano l’acqua calda quando faceva la doccia, le spegnevano il riscaldamento. Il nipote la offendeva, la insultava, le diceva che era brutta, e la insultava con cattiveria.
"Le era stato vietato usare la macchina - hanno raccontato le amiche - ed era costretta a vivere con non più di 10 euro al giorno, vergognandosi di questa situazione che la faceva sentire una mendicante, una pezzente”.
Rosina si sfogava con le sue amiche dicendo: “Tanto alla fine mi ammazzano”. Sembra che abbia tristemente previsto come sarebbe finita questa terribile storia.
Incidente sul lavoro: autista di un furgone trasportato a Torrette, ferito anche un operaio. È quanto si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16:20, in località Valle Cascia di Montecassiano. L'esatta dinamica di quanto avvenuto è tutta da chiarire.
Secondo una prima ricostruzione, l'autista di un mezzo pesante stava trasportando dei bancali contenenti lastre di vetro, quando il carico si è sbilanciato dal furgone. L’autotrasportatore, a quel punto, ha chiesto supporto alla ditta nella quale erano dirette le lastre, che ha inviato sul posto un proprio dipendente.
Durante il tentativo di sistemare il carico, l’operaio si è sbilanciato ed è caduto a terra, mentre le lastre hanno travolto l’autista. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno deciso di allertare l'eliambulanza. L'elicottero, atterrato nei pressi del luogo dell'incidente, ha poi trasportato l’autista all'ospedale di Torrette in eliambulanza.
L’operaio è stato invece trasferito all’ospedale di Macerata per accertamenti. Sul posto anche i carabinieri e gli ispettori dello Spsal. Aperta un'indagine per gli accertamenti del caso e stabilire eventuali responsabilità.
Montecassiano - “Bagni pubblici ai giardini di Sambucheto: grazie al nostro interessamento oggi i servizi sono stati ripristinati e i giardini sono dotati di telecamere di videosorveglianza” . Lo dichiarano il coordinatore cittadino della Lega Diego Falappa e la consigliera comunale Elisa Cingolani.
“Siamo particolarmente soddisfatti del fatto che finalmente i bagni pubblici dei giardini di Sambucheto siano di nuovo aperti e fruibili al pubblico”, continuano i leghisti. “Grazie alla mozione presentata dal centrodestra a giugno e alla successiva interrogazione presentata a luglio nella quale veniva chiesto alla giunta comunale un impegno specifico sulla messa in sicurezza e ripristino dei bagni pubblici e denunciato lo stato di degrado degli stessi, oggi il servizio è stato ripristinato”.
Falappa puntualizza, inoltre, che “l’‘impegno della consigliera Cingolani, che tanto si è battuta dopo oltre un anno di stallo da parte dell’amministrazione comunale sulla situazione sia dei bagni che della fontana dei giardini pubblici dì Sambucheto, è stato premiato. Continueremo a lavorare a testa bassa senza tralasciare nessun settore e ponendo attenzione alle esigenze dei nostri concittadini”.
Lavoratori non in regola e norme igieniche non rispettate: chiusa la discoteca Liolà. Sabato notte i Carabinieri della Compagnia di Macerata, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, del Nucleo Anti Sofisticazioni e Sanità di Ancona e del Nucleo Cinofili di Pesaro, hanno proceduto al controllo della discoteca “Liolà” di Montecassiano, accertando alcune carenze di igiene, nonché la presenza di 10 lavoratori non in regola con il contratto di lavoro. I militari dell’Arma hanno elevato sanzioni per 45 mila euro con la sospensione dell’attività imprenditoriale dalle ore 12:00 di oggi.
Durante il ponte del 25 aprile i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno, inoltre, denunciato un pregiudicato di Appignano per la ripetuta violazione del divieto di ritorno nel Comune di Macerata emesso dalla Questura di Macerata e contestato due violazioni per ubriachezza manifesta ad altrettanti cittadini stranieri, controllati mentre barcollavano uno a Fontescodella e l’altro a Sambucheto di Montecassiano.
Sempre i militari della Radiomobile hanno anche denunciato una donna di 54 anni e un uomo di 37 residenti in provincia per guida in stato di ebbrezza, con valori rispettivamente di 0,92 e 2,1 g/l. di alcool nel sangue.
Quattro Comuni si uniscono con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana e la riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L’occasione è stata la Legge di Bilancio 2022 che prevede un canale di risorse per il sostegno di progetti di rigenerazione urbana dedicato ai comuni con meno di 15.000 abitanti che, mettendosi insieme per la stipula di accordi finalizzati alla realizzazione di un progetto integrato, superino lo stesso limite di popolazione residente.
È stato così che i comuni di Montecassiano, come ente capofila, Appignano, Montefano e Montelupone hanno deciso di tracciare insieme un percorso di promozione di sviluppo, mettendo a sistema e valorizzando risorse ed elementi del patrimonio fisico e immateriale dei territori coinvolti.
L’elemento trainante del progetto è la cultura: un asset prezioso per lo sviluppo dei luoghi e delle comunità, capace di alimentare e promuovere l’attrattività e l’incremento dei flussi di visitatori.
Proprio l’eredità culturale viene messa a fattor comune nella traiettoria di una strategia condivisa di rigenerazione urbana in grado di creare sviluppo e, al tempo stesso, di contribuire a contrastare fenomeni di marginalità e degrado sociale (creando occasioni di aggregazione socio-culturale anche per le comunità residenti), con un contestuale miglioramento della sostenibilità ambientale.
Il patrimonio culturale associato alle presenze consolidate di artigianato artistico, alle forme riconosciute e qualificate di espressione fotografica, oltre che alla ormai irrinunciabile tendenza al recupero di forme di fruizione turistica accessibile e sostenibile, hanno permesso l’individuazione di ruoli ben definiti per i quattro comuni.
Nello specifico l’intervento integrato avrà un valore di 5 milioni di euro che i quattro comuni destineranno, una volta confermata l’assegnazione delle risorse, ad altrettanti interventi strettamente correlati: Montecassiano che, come comune capofila, destinerà le risorse di propria competenza (2 milioni e 150 mila euro) al restauro e al recupero di Palazzo Baroni, per la realizzazione di nuove residenze turistiche (ostello) ed ospitare un ampliamento della biblioteca e ulteriori attività di animazione culturale.
Montefano avrà in dotazione risorse per 850.000 euro per realizzare un intervento nell’immobile dell’ex scuola elementare, finalizzato anche a valorizzare il comune come importante polo regionale della fotografia d’autore.
Montelupone contribuirà al potenziamento dell’offerta di accoglienza turistica del territorio con un intervento nella frazione di San Firmano, capace di configurarsi come elemento di valorizzazione della “Via Lauretana”, a cui saranno dedicati 900.000 euro e infine Appignano, contribuendo alla matrice culturale del progetto con la sua tradizione nella produzione di ceramica artistica, realizzerà un intervento di ristrutturazione dell’immobile di Palazzo Accorsi da destinare ad iniziative ed attività di aggregazione culturale. Il valore attribuito è pari a 1 milione e 100 mila euro.
Taglio del nastro sabato scorso 16 aprile, nello spazio espositivo Piazza McZee di Montecassian della mostra fotografica Soror Mea, personale dell’artista maceratese Luna Simoncini, curata da Michele Gentili e Giulia Pettinari.
La mostra Soror Mea presenta al pubblico una selezione degli ultimi lavori della fotografa Luna Simoncini, vincitrice del Premio Ghergo 2019, nei quali l’autrice si presta ad un utilizzo più libero del medium, ricorrendo a macchine istantanee e applicativi di smartphone, mantenendo la cura delle composizioni e un'attenta regia del racconto per immagini, tipici del suo lavoro spesso votato alla fotografia di posa.
Il titolo Soror Mea, citando alcuni versi del Cantico dei Cantici, rimanda al tema dell'Hortus Conclusus, "giardino recintato" di origine medievale, ricorrente iconografia del perduto Eden e simbolo della purezza della Vergine. In questo mitico giardino non vi sono intemperie né tempo che scorre, ogni cosa è verde e immutabile, come una fotografia che ferma e cristallizza ogni frammento di vita. L'eco di un giardino, chiuso e ricco di meraviglie, è ripreso nell'allestimento che stupirà il visitatore.
La mostra è visitabile fino al 15 giugno su prenotazione da effettuare inviando una e – mail a info.mczee@gmail.com .
Lavoratrici pagate “In nero”: chiuso night club a Montecassiano. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, unitamente a quelli della stazione di Montecassiano, collaborati dai militari dell'Ispettorato del lavoro di Macerata, dai Nas di Ancona e dal reparto cinofili di Pesaro, hanno proceduto al controllo del night club denominato “Peccato veniale” sito a Montecassiano.
Durante il servizio sono state identificate 37 persone. Al termine del controllo i militari del Nas hanno elevato una sanzione amministrativa di 2.000 euro per la violazione della mancata corretta applicazione dei sistemi e procedure di autocontrollo.
Mentre il nucleo Ispettorato del lavoro ha accertato la presenza di due lavoratrici “in nero” e pertanto ha proceduto immediatamente alla sospensione dell’attività, contestando compressivamente sanzioni amministrative per 9.700 euro.
Quella di Ettore Bartoloni è una storia che celebra ancora una volta quei valori di inclusione ed eguaglianza che lo sport riesce ad incarnare. Il ragazzo, classe 2008 con sindrome di Down, è titolare nella formazione dei pulcini (2011/2012) della ASD Montecassiano e, insieme ai suoi compagni di squadra, scende in campo ogni domenica per il torneo di categoria.
“L’inclusione nello sport è fondamentale, non solo per casi come quello di Ettore – spiega l’allenatore Claudio Donati -. Lui partecipa regolarmente a tutti gli allenamenti, è parte delle dinamiche sociali di gruppo e gioca ogni partita al massimo delle sue capacità. Nel torneo dei pulcini si gioca in 7 contro 7 senza arbitro, ma questo non priva i ragazzi della voglia di vincere e di fare gruppo: la presenza di Ettore in squadra è motivo di crescita sia per lui che per chi gli sta intorno”.
Che tipo di ambiente si è creato intorno a lui? “Molto tranquillo direi: sia compagni che avversari si sono relazionati a lui sempre nel massimo rispetto. Se c’è stato qualche evento leggermente sopra le righe è stato a causa della troppa foga agonistica di qualche adulto, genitore o allenatore. I bambini giocano per divertirsi prima che per vincere".
Quale è stata la tua reazione quando hai scoperto che saresti diventato l’allenatore di Ettore? “Ammetto che all’inizio ero un po’ preoccupato, ma dopo averlo conosciuto mi sono subito reso conto che la sua presenza era solo un valore aggiunto. Abbiamo un ottimo rapporto e vederlo sorridere in campo per me è motivo di orgoglio e soddisfazione”.
“Ettore è un ragazzo espansivo, generoso e solare che riesce a condividere con chi gli sta intorno il suo spirito sereno e giocoso – ha aggiunto la presidente della società Francesca Baldoni -. Le regole della FIGC potrebbero impedirgli di continuare su questa strada, in particolare per i problemi legati all’età. Io, invece, voglio che rimanga da noi, magari in una squadra che non sia quella dei pulcini. Salendo poi di categoria fino ai giovanissimi, più agonistica e con la presenza di un arbitro, ci saranno senz'altro alcune questioni da risolvere. Ma rimango convinta che insieme ad Ettore sapremo reagire e trovare le soluzioni migliori".
(Foto di Cristian Fattinnanzi)
"Fornace Smorlesi, è scaduta la nomina del responsabile rischio amianto". A denunciarlo è Maurizio Maccioni, presidente del Comitato Voce Libera Montecassiano, nel fare riferimento alla determina del febbraio 2021 dell'ufficio tecnico comunale con cui era stata incaricata la ditta Marzetti srl quale responsabile rischio amianto dell'ex Fornace Smorlesi di Vallecascia, "poiché - puntualizza Maccioni - il curatore fallimentare non aveva adempiuto lui stesso alla nomina".
"Tale nomina risulta decaduta al 31 marzo 2022 - evidenzia il presidente del Comitato -. Ai sensi dell'articolo 4 del Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994 si dovrà procedere a nuovo incarico". "Il ruolo che copre il responsabile rischio amianto è fondamentale e necessario perché identifica e valuta il rischio dei materiali contenenti amianto - aggiunge -. Garantisce, inoltre, la gestione in sicurezza e redige i piani di manutenzione e controllo, oltre a programmi e procedure operative".
Il responsabile rischio amianto, infine, "assume un ruolo attivo nei processi decisionali di bonifica". "Considerata la situazione di particolare degrado in cui versa l'ex fornace - conclude Maccioni, facendosi portavoce dell'intero Comitato da lui rappresentato -, riteniamo che quanto prima si proceda alla nuova nomina del responsabile".
++ AGGIORNAMENTO 12 APRILE ++
L'Amministrazione comunale di Montecassiano tiene a precisare, come da documento sottostante allegato, che in data 5 aprile - tramite determina del responsabile del settore Lavori Pubblici Urbanistica Ambiente - è stato invitato il proprietario dell'immobile dell'ex Fornace Smorlesi a nominare "entro e non oltre 15 giorni" il nuovo responsabile rischio amianto dell'area. "L'iter è in corso, l'ufficio se ne sta occupando. È inutile creare allarmismi", sottolinea il sindaco Leonardo Catena. In caso di mancato adempimento della delibera, il Comune "provvederà d'ufficio" alla nomina "a spese dei soggetti inadempienti".
Scontro tra due auto: nell'incidente coinvolta anche una donna incinta. È quanto avvenuto alle 11:30, in contrada Santa Croce, a Montecassiano. Ancora in fase di accertamento le cause del sinistro: a seguito dell'impatto uno dei veicoli è finito in un campo adiacente alla strada. I rilievi spettano agli agenti della Polizia Stradale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118. I pompieri hanno provveduto ad estrarre dall'abitacolo una donna in stato di gravidenza, bloccata all'interno dell'autovettura, e l'hanno affidata agli operatori medici.
La signora, e gli altri occupanti dei mezzi, sono stati accompagnati in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti: le loro condizioni non sono gravi.
Abusa di alcol: quindicenne soccorso dal 118 all'esterno della discoteca Liolà di Montecassiano. È quanto avvenuto sabato notte, intorno alle 2. Una volta lanciato l'allarme, l'ambulanza è subito giunta sul posto.
Il personale paramedico resosi conto che il giovane, completamente ubriaco, necessitava del trasporto in ospedale, ne ha disposto il ricovero in pronto soccorso per intossicazione alcolica, in codice giallo. Ad indagare su quanto avvenuto, cercando di ricostruire in quale circostanza il 15enne abbia assunto alcolici, sono i Carabinieri.
"Ennesimo caso di disagio ambientale per i cittadini di Montecassiano". A denunciarlo è il Comitato Voce Libera Montecassiano, tramite il suo presidente Maurizio Maccioni.
Il riferimento è alla presenza dell'impianto della ditta Mar.Eco srl (ex Giustozzi Ambiente srl) "in un luogo poco attinente", per via della presenza di "un'area commerciale confinante con un'azienda di 'imbottigliamento' gas e una stazione di servizio carburanti".
L'insediamento viene definito "particolarmente pericoloso per tutta la zona commerciale ma soprattutto per i residenti di via Vincenzoni, di via del Commercio e della nuova zona commerciale di via Mainini".
L'impianto della Mar.Eco srl è classificato "insalubre di prima classe per l'attività di recupero e/o smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi", puntualizza il comitato che ha provveduto a ricostruire tutte le autorizzazioni e i procedimenti relativi alla ditta.
Nella sua analisi Maccioni puntualizza come la Giustozzi Ambiente srl sia entrata in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la gestione dell’impianto per lo smaltimento ed il recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel maggio del 2010 e come tale autorizzazione avesse validità "limitata a 24 mesi come da parere condizionato rilasciato dal Comune di Montecassiano"
"A seguito della manifestata volontà della ditta di delocalizzare l’attività", ricorda ancora Maccioni, "l'autorizzazione è stata prorogata di tre anni sino al 27 maggio 2015". Successivamente una determinazione dirigenziale della Giunta Provinciale ha prorogato l'AIA sino all'agosto del 2016.
Pertanto, il Comitato Voce Libera Montecassiano, facendo sue le perplessità dei cittadini residenti, domanda: "Il previsto programma di delocalizzazione dell’attività è ancora valido? Perché la domanda di rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto esistente risulta da oltre 6 (sei) anni sospesa?".
Il Comitato quanto prima chiederà "dettagliate informazioni all'Amministrazione Provinciale, delegata al rilascio dell’autorizzazione, al fine di avere chiarimenti su questa emblematica situazione a livello ambientale", conclude Maccioni.
Scontro tra due auto: un ferito al pronto soccorso. È quanto avvenuto poco dopo le 17:30, lungo la strada provinciale 77 della Val di Chienti, in località Piane di Potenza, a Montecassiano.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, con due ambulanze e una automedica. I soccorritori hanno provveduto a prestare in loco le prime cure agli occupanti dei veicoli: tutti sono risultati illesi, soltanto per una persona è stato necessario il trasferimento all'ospedale di Macerata, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Ancora da accertare l'esatta dinamica di quanto avvenuto, la cui ricostruzione spetterà alle forze dell'ordine. Nel tratto interessato dal sinistro sono stati registrati disagi al traffico: per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza dei mezzi coinvolti, la strada è stata momentaneamente chiusa.
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita.
In provincia di Macerata, le Giornate di Primavera 2022 offriranno la possibilità di scoprire il borgo di Montecassiano, rimasto pressoché inalterato dal Medioevo a oggi e circondato da una campagna ben conservata.
Arroccato su una collina, le radici della sua fondazione risalgono al 400 d.C. quando, a causa delle guerre gotiche, i pochi scampati dalle battaglie si rifugiarono attorno al preesistente castrum Montis Sancte Marie.
Qui i discendenti delle prime famiglie crearono una comunità di “conti rurali”, i cassiani, che governarono per secoli le alture, insediandosi intorno all'attuale piazza Unità d'Italia. Il trascorrere del tempo non ha compromesso l'originale morfologia del borgo. Il centro storico è racchiuso dalla cinta muraria quattrocentesca.
Ancora oggi si accede nel borgo attraversando tre porte e il circuito viario si snoda seguendo un andamento a cerchi concentrici, caratteristico dell'urbanistica medioevale. Il percorso con il FAI partirà da piazza Unità d'Italia, delimitata da palazzo dei Priori, da palazzo Compagnucci, dalla chiesa di san Marco e dall’ex convento degli Agostiniani, ora sede municipale.
Tra il palazzo dei Priori e il palazzo Compagnucci si sviluppa una suggestiva scalinata, incorniciata da un’arcata che conduce alla chiesa Collegiata dedicata a santa Maria Assunta, ricostruita nel 1234 dai monaci cistercensi dell'abbazia di Chiaravalle di Fiastra e modificata nel 1402.
Conserva una monumentale pala d’altare in terracotta invetriata e dipinta, alta oltre sette metri e risalente al XVI secolo, opera del fiorentino fra’ Mattia della Robbia: un’opera importante perché è l’unica certa di uno degli ultimi esponenti della bottega fiorentina dei Della Robbia, famosissima per la produzione di maioliche e terrecotte.
Uscendo dalla chiesa si potrà accedere a palazzo Compagnucci, sede della Pinacoteca civica, dove si ammireranno le splendide pareti decorate a grottesche e opere come tra cui spicca la rara Madonna di Johannes Hispanus, raffinato pittore attivo tra Quattro e Cinquecento. Infine, si giungerà alla Chiesa di San Marco, detta anche di sant’Agostino, e rimaneggiata nel Settecento, notevole esempio di barocchetto marchigiano. Apertura sabato 26, dalle ore 15 alle 18, e domenica 27 marzo, dalle ore 14 alle 18
Previsti eventi anche a Macerata e Recanati. L’elenco completo qui: cosa vedere nelle Marche
(Credit foto: Katia Camplone)
"L'amministrazione montecassianese sotto pressione fa marcia indietro e sposa la proposta del comitato Voce Libera Montecassiano". A dichiararlo è il presidente del comitato, Maurizio Maccioni.
Il riferimento va alla delibera di giunta del primo marzo 2022 con cui è stato modificato l'articolo 20 dell'attuale Prg relativo alla zona ex Fornace Smorlesi e in cui l'intera amministrazione si è impegnata per non far mai più "insediare ditte insalubri in località Vallecascia".
Il comitato Voce Libera Montecassiano lo definisce un "repentino dietrofront", spiegando come la Giunta sia stata "costretta" ad "accettare quello che noi del comitato avevamo portato a conoscenza di tutti gli attori principali da tempi non sospetti".
"Informammo dell'intera problematica l'attuale amministrazione e i due gruppi di minoranza, tramite posta certificata, ancor prima dell' insediamento della nuova ditta 2 Star", spiega il presidente Maurizio Maccioni. "Era opportuno fare una variante specifica e dettagliata per la zona di Vallecascia evitando l'insediamento di ditte insalubri di prima classe nell'area della ex Fornace Smorlesi".
"Con il passar del tempo le due liste di opposizione avevano presentato una mozione ad hoc, datata 25 gennaio 2021 - ricorda ancora Maccioni -. Essa stessa bocciata dall'intera maggioranza. Ripresentata in data 27 settembre 2021 e ridiscussa in sede di consiglio fu ritenuta inopportuna e inappropriata: di nuovo respinta".
"Ad oggi viene spontaneo farsi qualche domanda" dice Maccioni: "Forse qualche ditta insalubre ha interesse ad acquistare l'intero complesso? Il Sindaco ha comunicato la variazione in essere al curatore fallimentare?".
"Per non lasciare le cose a metà noi del comitato Voce libera Montecassiano avviseremo tramite Pec il Curatore fallimentare, Fabrizio Maggi, dell'avvenuta modifica. Tutto ciò è dovuto per adempiere agli impegni presi con i cittadini di Vallecascia" conclude Maccioni.