Un sopralluogo per una prima mappatura delle telecamere di videosorveglianza nella zona intorno alla villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano (Macerata) - ora sotto sequestro - per acquisire elementi sugli spostamenti di persone e mezzi. È stato eseguito nel pomeriggio di ieri dai carabinieri e dall'analista forense Luca Russo in attesa di dettagliare le verifiche nella serie articolata di accertamenti sulla morte di Rosina 'Rosy' Carsetti, la 78enne trovata morta la sera della vigilia di Natale nella cucina di casa.
I tre familiari della donna - il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea, quest'ultimo inizialmente chiamato in causa solo per favoreggiamento - sono indagati con l'accusa di concorso in omicidio volontario, favoreggiamento e simulazione di reato.
Avevano raccontato agli investigatori che nella casa era penetrato un ladro il quale avrebbe portato via circa 2mila euro, non prima di aver chiuso in bagno il marito della vittima, schiaffeggiato e legato ai polsi la figlia: sarebbero stati liberati dal nipote tornato a casa dal supermercato; una situazione per la quale, secondo la loro versione, l'anziana sarebbe stata colta da un malore fatale.
La ricostruzione però non convince gli inquirenti - il procuratore Giovanni Giorgio, il pm Vincenzo Carusi - che vogliono approfondire gli accertamenti: non c'erano segni di effrazione e la vittima si era rivolta pochi giorni fa a un centro anti-violenza per una consulenza legale, prospettando presunte tensioni e liti in famiglia. Gli accertamenti autoptici avrebbero confermato la morte per soffocamento.
(Fonte: Ansa)
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Continua il sali-scendi di contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 89 i casi positivi (otto più dell'ultimo aggiornamento) e 47 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (sette meno dell'ultimo aggiornamento). Contagi in lieve rialzo anche nel comune di Macerata dove sono 242 i cittadini che hanno contratto il virus, a fronte dei 239 di Natale.
A Camerino, l'ultimo dato diffuso riporta la presenza di 31 cittadini positivi (sei in più dell'ultimo aggiornamento datato 24 dicembre) e 24 persone in isolamento fiduciario.
Di poco superiore all'ultimo "bollettino" il numero dei positivi a Porto Recanati: 64 i contagiati, 133 le persone in isolamento preventivo. "Continua la diffusione del virus in ambito famigliare - ha sottolineato il sindaco Roberto Mozzicafreddo -. Laddove c'è un contagiato, nel giro di qualche giorno si scoprono positivi anche altri membri dello stesso nucleo. Vi preghiamo, ancora una volta, di prestare la massima attenzione e la massima prudenza nei contatti interpersonali. Consideriamo tutti come se tutti fossero positivi. Rimandiamo a tempi migliori baci ed abbracci".
All'Istituto Sassarelli di Fermo salgono a 14 i casi positivi tra gli ospiti della casa di riposo di Monte San Giusto. "Sono stati nuovamente effettuati i tamponi - ha sottolineato il sindaco Andrea Gentili - e sono risultati positivi altri tre ospiti provenienti dalla nostra casa di riposo, che si vanno ad aggiungere agli undici già comunicati in precedenza. Al momento due pazienti sono sintomatici con febbre".
Contagi stabili, invece, a San Ginesio dove si contano 5 casi positivi al Covid e 6 persone in isolamento fiduciario, mentre si segnala un nuovo incremento di contagi a Montecassiano: 74 positivi rispetto ai 64 del 23 dicembre, 79 soggetti in isolamento domiciliare rispetto ai 74 dell'ultimo report.
A Cingoli situazione stazionaria: il numero di positivi resta stabile (24), così come quello delle persone in quarantena (33). Stesso dicasi anche per il Comune di Petriolo, dove vi sono sei contagiati e tre persone in isolamento.
Dati in miglioramento, invece, a Loro Piceno dove i positivi sono oggi 8 (-3 rispetto all'ultima comunicazione), con una sola persona in isolamento fiduciario a breve termine.
Non è stata ancora accertata la causa della morte di Rosina Carsetti, la donna di 78 anni trovata senza vita all'interno della villetta a schiera ubicata al civico 31 di via Pertini, a Montecassiano, la sera della vigilia di Natale. L'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Scendoni, presso la camera mortuaria dell'ospedale di Macerata, è terminata nella mattinata odierna, ma è stata al momento secretata.
Nelle ultime ore sul registro degli indagati sono stati inseriti i tre familiari con cui la donna abitava nella villetta: la figlia Arianna, il marito Enrico Orazi (titolare di un negozio di ricambi auto a Macerata) e il nipote Enea (leggi di più). Si tratta di un atto dovuto "per scrupolo investigativo" per consentire loro di partecipare all'autopsia.
Proprio la figlia Arianna e il nipote Enea questa mattina sono tornati, per la prima volta dopo la morte di Rosy, alla villetta di via Pertini per dare da mangiare ai due cani da guardia presenti nell'abitazione. Cani che, secondo la versione data dai vicini, non avrebbero abbaiato la sera della tragedia.
A scendere dall'auto ed entrare in casa accompagnato dai carabinieri, però, è stato soltanto Enea mentre la madre ha preferito non uscire dall'abitacolo dopo aver notato la presenza dei giornalisti.
Gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione sulle segnalazioni che Rosina Carsetti aveva fatto in merito alla situazione pesante venutasi a creare in casa sua, l'ultima delle quali risale a sabato scorso al Centro Antiviolenza "Sos donna" di Macerata. Nella mattinata odierna dei carabinieri in borghese hanno svolto dei controlli in via Pertini per tentare di rintracciare, dalle telecamere di videosorveglianza, qualche immagine che possa essere d'aiuto nelle indagini.
Attorno alle ore 11:30, inoltre, un'amica di Rosina Carsetti - accompagnata dalla figlia e visibilmente commossa per la sua tragica scomparsa - ha voluto deporre un mazzo di fiori in suo ricordo all'ingresso della villetta, posta sotto sequestro dagli inquirenti (la famiglia di Rosy in questi giorni sta alloggiando in un albergo della provincia).
"Le avevano tolto il telefono, la trattavano male: non le era rimasto più nulla. L'ultima volta l'ho vista un mese e mezzo fa, quando l'avevo invitata a casa mia. Le avevano persino impedito di utilizzare l'auto, poteva farlo solo il sabato. Il perché dell'attrito? Lei mi ha detto di non aver mai fatto nulla di male" ha dichiarato la signora all'inviato di Mediaset Remo Croci.
È in corso in questi minuti l'autopsia sul corpo di Rosina Carssetti, 78 anni, trovata morta la sera della Vigilia di Natale nella villetta a schiera di Montecassiano dove viveva con il marito, la figlia ed un nipote. A svolgerla è il medico legale Roberto Scendoni presso la camera mortuaria dell'ospedale di Macerata: l'ipotesi più accreditata sembrerebbe quella del soffocamento, ma gli ultimi dubbi in merito devono ancora essere sciolti.
All'ospedale di Macerata, sin da questa mattina, erano presenti gli avvocati che assistono la famiglia della donna: Laura Ricci, Sergio Del Medico, Chiara Arcangeli e Gianni Padula.
Ricordiamo come, secondo una prima ricostruzione, un rapinatore si sarebbe introdotto nella villetta e avrebbe chiuso il marito di Rosina Cassetti in una stanza, poi si sarebbe imbattuto nella figlia della coppia, prendendola a schiaffi. Sia l’anziano che la figlia sarebbero stati successivamente legati. In un momento successivo sarebbe stata ritrovata la donna deceduta in cucina. Questa ipotesi, però, con il passare delle ore sta progressivamente perdendo quota.
Certo è che nelle ultime ore sta emergendo uno scenario inquietante circa la situazione personale della vittima, che si rivelerebbe molto complessa (leggi di più).
La vittima aveva preso contatto con il Centro Antiviolenza "Sos donna" di Macerata, fissando un appuntamento per martedì prossimo con un legale. Proprio in questi minuti gli inquirenti, presso la caserma dei carabinieri di Macerata, stanno interrogando Irene Ortolani, l'operatrice del Centro con cui Rosy aveva interagito sabato scorso quando si era recata a Macerata, accompagnata da un'amica.
Una semplice coincidenza, o un indizio che, inserito nelle indagini coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio, potrebbe assumere un rilievo decisivo nello sciogliere i sospetti che si potrebbero intensificare intorno a persone conosciute dalla vittima?
Come prima risposta a questa domanda sono stati iscritti nel registro degli indagati per l'omicidio di Rosina Cassetti la figlia Arianna, il marito Enrico e il nipote Enea. Si tratta di un atto dovuto per consentire loro di partecipare all’autopsia di questo pomeriggio.
Lavoro certosino per gli inquirenti che stanno indagando sul caso di Rosina Carssetti, la donna settantottenne trovata morta nella sua abitazione sembrerebbe a seguito di una rapina.
Sul posto il Sostituto Procuratore della Repubblica Vincenzo Carusi ed il medico legale, oltre agli uomini della scientifica dei Carabinieri che stanno passando al setaccio ogni centimetro della proprietà.
Le attenzioni sono rivolte in particolar modo alle tracce che potrebbe aver lasciato il malvivente, anche se non è chiaro da dove possa essere penetrato nella proprietà visto che il cancello non è stato forzato
Gli inquirenti ipotizzano possa aver scavalcato l'altissima recinzione che cinge la casa e pertanto le indagini si sono estese al vialetto retrostante senza tralasciare la ricerca di telecamere che possano fornire risposte importanti
Intanto si susseguono indiscrezioni da parte di amici, come il fatto che i cani, dei molossi di proprietà della figlia, non abbiano mai abbaiato nella serata
Si è appurato anche che nella casa nessuno abbia risposto al campanello alle 17.30 quando un vicino ha suonato per portare dei doni di Natale
Sgomenta la popolazione montecassianese e maceratese che ben conosceva "Rosi", come tutti la chiamavano, anche per l'attività gestita dalla famiglia a Macerata
E proprio gli amici fanno trapelare una situazione di disagio della donna, divenuta per lei insopportabile da circa un anno, da quando la figlia con il nipote si è trasferita nella villetta
Indiscrezioni non ancora confermate riporterebbero, infatti, come la donna si sia rivolta piu volte alle autorità per segnalare presunte vessazioni vissute in casa.
Sembrerebbe anche che la donna si fosse rivolta ad un'associazione di tutela del maceratese che le avrebbe messo a disposizione un legale con il quale si sarebbe dovuta incontrare nei prossimi giorni.
Proprio in tale occasione, per riuscire a raggiungere lo sportello di aiuto dell'associazione, la donna si dovette rivolgere ad un amica per farsi accompagnare in quanto le era stata tolta l'auto
Chi la conosceva bene, riporta anche che avesse timore di tornare in quella casa e che si fosse rivolta ai Carabinieri dopo l'estate perchè stremata dai soprusi che sosteneva di subire venendo privata persino del telefono e dei soldi.
Un velo di mistero che non viene dissipato neanche dalle indagini che non percorrono una strada gia segnata, ma che continuano senza sosta e dove nessuna ipotesi viene esclusa, neanche quella dell'omicidio,
Il sostituto procuratore Vincenzo Carusi non si è sbilanciato. «Non c'è nulla di certo, stiamo vedendo e a tempo debito vi faremo sapere qualcosa».
Intanto i familiari sono stati sentiti fino a tarda notte dagli inquirenti, prima il marito, poi il nipote e per ultima la figlia che si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Nel pomeriggio è in programma l'ispezione cadaverica della donna che, forse, potrà donare qualche indizio in piu agli inquirenti
Tragedia la vigilia di Natale: Rosina Carssetti di 78 anni è stata trovata morta in casa dopo una rapina. Il drammatico episodio è avvenuto in un'abitazione sita in via Pertini a Montecassiano.
Secondo una prima ricostruzione, a entrare in azione, intorno alle 20, sarebbe stato un bandito forse aiutato da un complice. Il malvivente si è introdotto nella casa abitata da una coppia di anziani con la figlia e il nipote.
Il rapinatore avrebbe chiuso il marito in una stanza, poi si sarebbe imbattuto nella figlia della coppia, prendendola a schiaffi. Sia l’anziano che la figlia sarebbero stati successivamente legati.
Dopo la fuga del malvivente, la 78enne, padrona di casa, è stata trovata senza vita all'interno dell'abitazione. Vani i tentativi del personale del 118, giunto successivamente sul posto, di rianimare la donna. Da chiarire se la causa del decesso sia dovuta a un malore.
Indagano su quanto accaduto i carabinieri, congiuntamente agli uomini della Scientifica, capitanati dal Comandante Provinciale di Macerata Nicola Candido, anche lui presente sul luogo del dramma insieme al Magistrato di turno Vincenzo Carusi.
Autobotte si ribalta lungo la carreggiata: in azione i Vigili del Fuoco.
E' quanto avvenuto questa mattina lungo la Strada Provinciale 362 nel territorio comunale di Montecassiano. Un autobotte, vuota al momento dell'incidente, è finita fuori strada e si è ribaltata su di un lato fuori dalla carreggiata.
Sul posto sono prontamente intervenuti gli uomini della squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata che ha provveduto ha rimettere sulle ruote l'autocarro con l'ausilio dell'autogrù che poi è stato trainato nuovamente sulla sede stradale.
Illeso il conducente del mezzo pesante.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Si evidenzia un nuovo incremento dei contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 81 i casi positivi (due più di ieri) e 54 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (sette meno di ieri). Contagi in rialzo anche nel comune di Potenza Picena dove sono 177 i cittadini che hanno contratto il virus, a fronte dei 172 comunicati nell'ultimo aggiornamento datato 13 dicembre.
Nel capoluogo di provincia, Macerata, l'ultimo dato diffuso è quello relativo alla giornata di ieri, dal quale si evince la presenza di 259 cittadini positivi e 139 persone in isolamento fiduciario.
A Cingoli prosegue il trend positivo: il numero di positivi scende di tre unità (15), mentre aumentano in maniera lieve le persone in quarantena (32).
Situazione in miglioramento anche quella che si registra nel comune di Morrovalle dove sono 54 i soggetti positivi (sei in meno rispetto all'ultimo aggiornamento) e 44 le persone in quarantena. In diminuzione i casi anche nel Comune di Petriolo: sei, meno uno rispetto alle ultime 24 ore.
Contagi stabili, invece, a Treia dove vi sono 75 persone in isolamento domiciliare al cui interno si contano 33 positivi al Covid mentre si segnala un'impennata di casi a Montecassiano: 64 positivi rispetto ai 43 di ieri, 75 soggetti in isolamento domiciliare rispetto ai 20 di ieri.
Scende di due unità (rispetto alle ultime 24 ore) anche il numero di persone positive al Covid-19 a Castelraimondo: ad oggi sono 12.
Dal report dell’Asur regionale si evince che i positivi ad Appignano scendono a nove (uno meno dell'ultimo report) mentre sono tre i soggetti in isolamento domiciliare.
Dati in controtendenza, invece, a Sant'Angelo in Pontano dove i positivi sono oggi 6 (+1 rispetto all'ultima comunicazione di ieri), con 13 persone in isolamento fiduciario a breve termine (+5).
Inoltre, all'Istituto Sassarelli di Fermo sono 11 i casi positivi tra gli ospiti della casa di riposo di Monte San Giusto. "Sono stati nuovamente effettuati i tamponi - ha sottolineato il sindaco Andrea Gentili - e sono risultati positivi altri tre ospiti provenienti dalla nostra casa di riposo, che si vanno ad aggiungere agli otto già comunicati in precedenza. Al momento i pazienti non mostrano sintomi della malattia".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19.
All'ospedale di Pesaro hanno perso la vita quattro persone: una 93enne di Acqualagna, un 81enne di Vallefoglia, un 87enne di Ancona e una 85enne di San Costanzo. Una vittima nel Pesarese anche all'ospedale di Fossombrone, dove è morto un 84enne di Montecassiano.
Altri tre decessi si sono verificati nell'Anconetano: un 94enne di Osimo all'Inrca di Ancona, un 68enne di Sant'Angelo in Vado all'ospedale di Jesi e un 70enne di Ancona all'ospedale dorico di Torrette.
Una vittima anche all'ospedale di Macerata: si tratta di una 92enne di Urbisaglia.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1504 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (640), mentre sono 260 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
“Dpcm penalizzante e che crea disparità di trattamento”. Sit-in questa mattina dei commercianti del Retail Park di Montecassiano, che hanno manifestato in merito alle misure contenute nel nuovo Decreto, che impongono la chiusura dei parchi commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Interpretazione del Dpcm – secondo gli esercenti - errata, visto che tutti i negozi hanno ingressi separati, ma sono stati equiparati nei fatti ai centri commerciali nell’ambito delle normative per il contrasto al Coronavirus.
“Protestiamo perché è evidente che non sia una norma chiara – spiega Manuel, il figlio della titolare del negozio di abbigliamento Carisma - . Basti vedere l’ingiustizia che si è creata nella nostra Regione, noi costretti ad abbassare le saracinesche, e altri parchi commerciali come il Castagno Brand Village a Casette d’Ete o la zona del Retail Park di Civitanova Marche che ci risultano ancora aperti".
“Gli incassi sono pressoché irrisori durante la settimana – prosegue Manuel -. Come per tutti i parchi commerciali, la maggior parte dei guadagni li abbiamo nel weekend, ma con questo nuovo Dpcm rischiamo davvero il collasso, considerando che solo nel mese di dicembre dobbiamo star chiusi per 13 giorni. Anche questa mattina sono arrivati dei clienti che volevano entrare in negozio, ma abbiamo dovuto mandarli via perché dobbiamo restare chiusi”.
Alla manifestazione pacifica erano presenti praticamente tutti i titolari dei negozi del Retail Park.
Per quanto concerne l’obbligo di chiusura, la Prefettura di Macerata non ha fornito alcuna motivazione. “Noi riteniamo – spiegano gli esercenti – che il decreto sia interpretabile, tant’è che la Prefettura di Fermo ha consentito ad esempio l’apertura del Castagno che è una struttura simile alla nostra. Lo testimonia anche il fatto che l’lkea o il Decathlon di Ancona possono restare aperti”.
Dpcm, che ha lasciato spazio a varie interpretazioni, basti pensare al parco commerciale Corridomnia, rimasto aperto nel weekend scorso e poi costretto a chiudere i battenti (Leggi qui) .
“Con l’interrogazione presentata nel Consiglio Comunale del 30 novembre volevamo far emergere il disinteresse dell’attuale amministrazione nei confronti dell’imminente insediamento di un sito produttivo a Valle Cascia, come espansione di un’area industriale abbandonata da circa 10 anni”. Lo affermano, in una nota, gli esponenti della Lista Civica Giovani di Montecassiano.
“L’iter autorizzativo per tale insediamento – spiegano - si è basato su piani regolatori risalenti ai primissimi anni ‘ 80 del secolo scorso, di fatto inadatti all’attuale contesto urbano della frazione.
La relazione del Sindaco in risposta all’interrogazione ha dimostrato che la Giunta ed il primo cittadino non si sono interessati al problema".
“Rimproveriamo all’Amministrazione – continuano - di non aver gestito nel tempo le politiche relative allo sfruttamento del suolo. Tale inerzia ha generato delibere assurde di progettazione condivisa (vedi variante piano regolatore 1003 del 16 novembre 2020).Era dovere dell’Amministrazione interessarsi alla questione cercando soluzioni alternative.
Riteniamo sia opportuno che l’Amministrazione faccia chiarezza in merito a tale omissione al fine di non far emergere nessuna interpretazione riguardo alle ragioni del loro disinteresse. Siamo delusi per il mancato supporto dei Consiglieri di Centro Destra Unito per Montecassiano. Speriamo si tratti di un disguido e che in futuro si riesca a collaborare nell’interesse dei Montecassianesi”, concludono.
Nonostante le limitazioni dovute al contenimento della diffusione del Covid-19 non si è spento lo spirito natalizio a Montecassiano. Commercianti, artigiani e l’amministrazione comunale hanno unito idee, forze e non ultimo il denaro per far respirare anche quest’anno agli abitanti del borgo e soprattutto ai più piccoli l’aria natalizia. Come? Innanzitutto con le luci.
Per il Natale 2020 le attività di Sambucheto (commercianti e artigiani) si sono rimboccate le maniche e hanno illuminato via Nazionale con le tradizionali luci sospese e via Tambroni con l’illuminazione dei tronchi degli alberi. Uno sforzo economico sostenuto in collaborazione con l’amministrazione comunale.
A Sambucheto poi, dove tutti gli anni si è celebrata la festa dei commercianti ora inconciliabile con l’emergenza sanitaria in corso, per i più piccoli che non potranno incontrare direttamente Babbo Natale nella sua casa, l’associazione “Il Sambuco” è corsa ai ripari garantendo comunque un canale diretto con Santa Claus.
Oggi infatti è stato installato nella piazza di Sambucheto l’Ufficio postale di Babbo Natale. Considerata la situazione attuale, dunque, al posto della casa che lo scorso anno ha riscosso tanto successo tra i più piccoli, ci sarà una cassetta postale, dove tutti i bambini che lo vorranno potranno lasciare fino alla vigilia di Natale, la loro letterina. Nell’epistola dovranno indicare bene il loro nome, cognome e indirizzo oppur l’e-mail, poi Babbo Natale, non appena libero dai tanti suoi impegni, provvederà a rispondere a tutti.
Un evento ormai tradizionale per la provincia di Macerata e per l’Italia, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, quest’anno ha cambiato forma.
Per le norme sul contenimento del Covid i volontari che affollavano le entrate dei supermercati invitando a donare cibo per i bisognosi hanno dovuto rinunciare alla loro attività lasciando ai manifesti affissi davanti ai supermercati e alla disponibilità del personale alle casse di svolgere questa opera di carità.
"È stato difficile rinunciare a questo appuntamento - dice un volontario che da oltre vent’anni ha collaborato alla colletta -. Ho fatto il volontario fin dall’inizio e la soddisfazione di fare qualcosa di veramente util per chi è in difficoltà insieme al sorriso delle persone che prendevano volentieri il sacchetto giallo per mettere gli alimenti mi ha sempre dato una grande carica. Quest’anno seguo la colletta a distanza, controllo che le gift card siano all’ingresso e che le persone siano informate".
Una colletta un po’ anomala, ma molte persone non si sono lasciate scoraggiare dall’assenza dei volontari all’entrata e hanno accettato di buon grado la nuova forma. Non acquisto di cibo, questa volta, ma donazione di due, cinque e dieci euro tramite card che si possono prendere all’ingresso o possono essere strisciate direttamente dal personale della cassa.
Anche il periodo per le donazioni si è allungato e invece che un solo sabato il tempo della colletta va dal 21 novembre all’8 dicembre. Al termine di questo periodo il valore complessivo delle card sarà convertito in prodotti alimentari come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, tonno e carne in scatola.
Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8000 strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2 milioni di persone.
Come ha detto Papa Francesco "Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere. E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori”.
Collaborano all’iniziativa l’associazione Nazionale Alpini, l’associazione Nazionale Bersaglieri, la Società San Vincenzo de Paoli, la Compagnia Delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.
Si possono acquistare le gift card anche online sul sito https://www.mygiftcard.it.
I supermercati che hanno aderito all’iniziativa sono di seguito riportati:
In queste settimane l’Amministrazione Provinciale sta eseguendo diversi interventi che interessano più strade provinciali. Questi lavori sono resi possibili grazie all’utilizzo di diversi ribassi d’asta, autorizzati specificamente dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), che aveva finanziato tali asfaltature, già eseguite sulle diverse arterie.
I cantieri riguardano le seguenti strade provinciali: la 12 “Bivio Rotelli - Gioacchino Murat”, la 128 “Treiese”, la 2 “Apirese”, la 11/VII “Piangiano”, la 76 “Montecassiano - Cimarella”, la 100 “Porto Recanati - Scossicci”, la 132 “Varanese”, la 58 “Lago di Fiastra”, la 29 “Collamato”, la 7/VII “Bivio Agolla - Montelago” e la 30 “Collattoni”.
“Si tratta di interventi puntiformi per un importo complessivo di circa 430mila euro - afferma Antonio Pettinari - che consentono la sistemazione di ulteriori tratti delle strade su cui erano già stati appaltati i lavori”.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Civitanova Marche, che fa registrare 473 persone positive al Covid (+29 rispetto al precedente aggiornamento), mentre diminuiscono i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (-93 rispetto al precedente aggiornamento). Stessa situazione anche a Macerata, che sfiora i 500 casi (499).
Supera quota 200 il numero di contagiati nel comune di Corridonia: sono 212 (aumento di 35 unità), con 190 persone in isolamento (-69 rispetto al precedente aggiornamento).
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 150 positivi (+20 rispetto al precedente aggiornamento) e 80 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino (+2 rispetto al precedente aggiornamento).
Restano in salita anche i numeri del comune di Potenza Picena dove attualmente vi sono, nel complesso, 133 contagiati e del comune di San Severino Marche, dove a rendere noti i dati costantemente aggiornati dal Gores, è il sindaco Rosa Piermattei che parla di 116 pazienti positivi e altre 50 persone in isolamento domiciliare fiduciario.
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A San Ginesio, invece, i dati sono in costante miglioramento: sono infatti diminuite a 25 le persone positive al Covid-19 rispetto alle 27 dell'ultimo aggiornamento. Numeri sostanzialmente stabili anche a Sarnano, dove ci sono 11 persone in isolamento e 17 casi di positività al virus, Pollenza (67 casi rispetto ai 69 del precedente aggiornamento) e Loro Piceno (28 casi rispetto ai 29 dell'ultimo aggiornamento).
Superano quota 60 contagi sia il comune di Cingoli, dove si registrano 10 nuovi casi (68 in totale), che il comune di Mogliano: da 49 a 61 casi. A Recanati sono 198 le persone positive al Coronavirus, trentanove unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento del 13 novembre mentre sono 71 le persone poste in quarantena preventiva.
Nel comune di Montecassiano, invece, risultano positive al virus 93 persone, mentre sono 74 quelle in isolamento domiciliare.
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Sale a 30, rispetto ai 21 dell'ultimo aggiornamento, il numero di contagi nel comune di Camerino. Incrementano di quattro unità i pazienti positivi a Pioraco e Castelraimondo dove vi sono rispettivamente 13 e 29 casi.
"Si informa la cittadinanza che alla data odierna risultano 9 casi di positività al Covid-19 di cittadini domiciliati nel nostro Comune. Tutte le persone coinvolte, contattate e monitorate, rimangono in isolamento presso i propri domicili. La situazione è costantemente monitorata e sorvegliata". Questa la nota del sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi.
Lieve aumento anche a Muccia, dove - tra i residenti - si contano undici persone positive al Coronavirus.
Individuati 10 alberghi nella regione per garantire l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria dei soggetti Covid positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere e che non possono effettuare l’isolamento nella loro abitazione. Lo annuncia l’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi che spiega: ”Grazie ad un Accordo quadro con le associazioni di categoria (Confesercenti, Confindustria, Confcommercio e Federalberghi) insieme alla giunta abbiamo individuato 13 strutture disponibili. Di queste, dopo il sopralluogo di verifica da parte del personale ASUR, 10 sono risultate idonee. Grazie a questa disponibilità potremo alleggerire i reparti e i pronto soccorso degli ospedali lasciando spazio ai casi più gravi e garantendo un ambiente confortevole e protetto a chi invece, pur essendo positivo, non ha bisogno di essere ricoverato, ma non può rientrare nella propria abitazione per vari motivi come la mancanza di spazi separati dal resto della famiglia o la presenza di soggetti fragili in casa”.
Gli alberghi saranno scelti in base alle esigenze segnalate dall’Asur Marche sia in termini di capienza che di aree di riferimento. Per ora ne sono stati contrattualizzati due per un totale di 104 posti letto: a Senigallia l’Hotel Atlantic che servirà la zona centro nord delle Marche e a Montecassiano l’Hotel Recina che servirà il centro sud della regione.
Oltre ai due hotel già citati sono a disposizione per un totale di 533 posti letto: Hotel Baia Flaminia (Pesaro), Hotel San Gabriele (Loreto), Hotel Parco (Castelfidardo), Hotel Gallery (Recanati), Hotel Eden (Fermo), Hotel Holiday Family e Hotel Belvedere (Porto Sant’Elpidio), Hotel Maestrale (San Benedetto del Tronto).
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Restano in forte salita i numeri del comune di Civitanova Marche dove attualmente vi sono, nel complesso, 272 contagiati e 288 soggetti in quarantena.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato invece come - nel territorio comunale - si registrino 80 positivi (+7 rispetto al precedente aggiornamento) e 31 persone in isolamento domiciliare.
A Pollenza sono 21 le persone positive al Coronavirus (+1 rispetto al precedente aggiornamento), mentre sono 36 quelle in isolamento domiciliare. Diminuisce di due unità il numero di contagiati nel comune di Cingoli, da 26 a 24, con 29 persone poste in quarantena. Nuovo incremento, invece, a Porto Recanati (da 25 a 33 casi), dove si hanno 90 persone in isolamento domiciliare.
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A Monte San Giusto sono emerse 8 nuove positività, portando il computo complessivo nel comune a 26 casi. Arriva, putroppo, in doppia cifra anche il numero di contagi nel comune di Castelraimondo: 13, più quattro rispetto all'ultimo report. Lieve incremento anche a Muccia (da 5 a 7 positivi).
Un trend migliore si ha a Sarnano dove si registrano 3 guariti, che fanno abbassare il numero complessivo di contagiati a 44, due meno del precedente aggiornamento. A San Ginesio scendono di sette unità i contagiati (da 96 a 89), mentre sono 37 i soggetti posti in isolamento domiciliare.
A Petriolo, invece, i dati sono stabili (13 le persone in isolamento "fino alla definizione del caso", tra cui positivi e pazienti in osservazione).
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Sono 21 i positivi in più nel comune di Montecassiano (da 35 a 56 casi), mentre più lieve è l'incremento a Matelica (da 19 a 22 persone che hanno contratto il Covid). Qui il sindaco Baldini ha sottolineato: "Si tratta per la maggior parte di nuovi casi in quanto i precedenti contagiati sono ormai guariti. La situazione, purtroppo è in continuo aumento, si ha notizia infatti di persone che hanno sintomi riconducibili all’infezione, ma per le quali ancora non si ha l’esito del tampone".
A Corridonia vi sono 62 persone positive (+16 rispetto al precedente aggiornamento) e 49 persone in isolamento.
Date disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso l'ultimo Dpcm, non sono tardate ad arrivare le dichiarazioni di commercianti, ristoratori o gestori di locali che si sono visti mettere in ulteriore difficoltà. Tra i settori più colpiti ci sono, sicuramente, quelli della così detta "movida" notturna, che per forza di cose hanno dovuto far fronte a questa situazione.
Questa volta, a portare alla luce i loro problemi, sono i gestori della discoteca “Mathilda” a Montecassiano, Alessandro Lanari e Francesco Toso. Il locale è stato chiuso a marzo, visto il lockdown generale, e di conseguenza i circa 35 dipendenti (tra parcheggiatori, baristi, camerieri) si sono trovati senza lavoro. "La maggior parte delle persone assunte - spiega Lanari - avevano un contratto part-time o a chiamata e da quanto ne so non hanno ricevuto neanche un euro di cassa integrazione".
I due gestori hanno, altresì, sottolineato che gli eventi organizzati dai due art director del locale - Jonathan Petrelli e Michele Miconi - sono stati per forza di cose annullati.
"Il problema - afferma Lanari - è che ad oggi non abbiamo ricevuto nessun rimborso per le serate che sono state cancellate, vista la chiusura del locale - . Per chiamare i vari artisti, infatti, avevamo anticipato una parte del cachet prestabilito, ma fino ad ora non abbiamo percepito nessun indennizzo dalle agenzie".
Alessandro Lanari e Francesco Toso hanno denunciato, infatti, che dal periodo in cui il "Mathilda" è rimasto chiuso ad oggi, non hanno ancora ricevuto nessun sussidio o aiuto dallo Stato. "È un situazione angosciante - chiosa Lanari - il nostro locale era un punto di riferimento per molti giovani della provincia, ma allo stato attuale il futuro del settore appare nebuloso. Non sappiamo se e quando potremo riaprire".
(Foto di archivio)
"Riteniamo opportuno fornire all’opinione pubblica quelle che sono le nostre opinioni in relazione a quanto si sta verificando nella frazione di Valle Cascia". Così il consigliere comunale di minoranza del comune di Montecassiano Ludovico Giaconi interviene in merito alla realizzazione di un nuovo insediamento produttivo nella frazione.
"È oramai visibile da qualche settimana come siano iniziati i lavori di sbancamento - osserva Giaconi -. Lo stupore della gente e anche nostro è stato tanto, anche se dobbiamo ammettere tutti che di tale situazione si incominciava a parlarne già da molto tempo".
Il consigliere della lista "Centro destra unito per Montecassiano" fa due osservazioni all'Amministrazione Comunale: una di natura politica e l'altra di natura tecnica.
A livello politico viene ritenuto non giustificabile "il comportamento che il primo cittadino ha tenuto nei riguardi degli abitanti di Valle Cascia".
"Se già il 25 settembre 2019 è stata presentata una domanda telematica al SUAP di Montecassiano - aggiunge Giaconi -, è gravemente immorale che il Sindaco non abbia in alcun modo informato i residenti della zona fino a quando proprio questi ultimi hanno richiesto chiarimenti a riguardo (famoso incontro dei 15 residenti ammessi all’incontro pubblico). Inoltre, consideriamo infondate e decisamente mistificatorie tutte le dichiarazioni che il Sindaco ha rilasciato nei diversi mezzi di comunicazione con le quali ha sempre cercato di sgravarsi da qualsiasi responsabilità usando la frase “le carte sono tutte apposto”. Tale affermazione ci è sembrata fin troppo riluttante perché è impensabile che un Sindaco non abbia le competenza e non possa dare un proprio parere in un discorso del genere. Comunque se qualcuno crede a questo è libero di farlo".
"In realtà ci sono tante cose che il sindaco avrebbe potuto provare a fare, e non ha fatto - dice Giaconi -. Per prima cosa nel momento in cui, i committenti dell’opera hanno presentato la domanda il 25 Settembre 2019 al SUAP e/o sono venuti a chiedere la fattibilità di tale intervento prima della presentazione della domanda telematica al SUAP, lei avrebbe dovuto mettere in primo piano le problematiche della frazione di Valle Cascia (ex. Fornace, Giustozzi, Dalmazi) e indicare altre aree più idonee e lontane da un centro abitato. In secundis al rifiuto di tale invito avrebbe potuto provvedere immediatamente ad una variante al PRG facendo arretrare l’area di completamento in area agricola. Infine, avrebbe potuto mettersi dalla parte dei cittadini, convocarli appena questa possibilità gli è stata resa nota e trovare tutti insieme una soluzione alternativa mediante la forza della collaborazione".
A livello tecnico il consigliere di minoranza ritiene "doveroso far chiarezza sulla legittimità della procedura e sulla normativa vigente inerente, che ha portato l’amministrazione di Montecassiano a rilasciare il suddetto atto autorizzativo".
Secondo Giaconi "il Sindaco, il Responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive e l’ufficio Urbanistica hanno dato un’interpretazione personale all’art. 20 (Zone di Completamento) DB che va contro a quello che è espressamente scritto nello stesso articolo. Nel suddetto articolo, infatti, al comma 1 si parla di insediamenti produttivi esistenti, mentre nel secondo comma sono citati ampliamenti di strutture esistenti o nuove strutture ma sempre riferite a insediamenti produttivi esistenti (comma 1). In poche parole se la fornace Smorlesi fosse stata ancora in attività e avesse voluto ampliarsi o costruire un nuovo capannone in quell’area lo avrebbe potuto fare, in quanto sarebbe stata un insediamento produttivo già esistente in quella zona, ma in questo caso a richiedere questa nuova edificazione è stato un insediamento produttivo non esistente nella zona".
"Sempre per quanto riguarda l’aspetto tecnico - prosegue Giaconi - facciamo notare che il Comune di Montecassiano, a differenza della maggior parte dei comuni della provincia di Macerata, ha inserito ed individuato all’interno del proprio territorio delle aree per industrie insalubri. Da tali considerazioni, non possiamo far altro che osservare come l’amministrazione che continua a sventolare la bandiera di una Montecassiano più green ed ecologica, nel concreto ha seguitato a tollerare situazioni pregresse e peggio ancora a legittimarne delle nuove in barba alle normative vigenti che regolano la materia".
"Invitiamo il Sindaco a revocare in autotutela il titolo unico e garantire nel concreto il suo appoggio a tutta la frazione di Valle Cascia - conclude il consigliere -. Sbagliare è umano, ammettere di aver sbagliato è per pochi".
Inaugurata sabato la nuova casetta Astea collocata nel piazzale Kelebia (anche conosciuto come parcheggio di via Bramante) a ridosso del centro storico di Montecassiano. Dalla casetta sarà possibile avere acqua liscia, oppure gasata o ancora refrigerata.
L'inaugurazione, alla quale hanno partecipato l’Amministratore Delegato di Astea, Fabio Marchetti e il Sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena, è stata effettuata all'aperto in uno spazio ampio, osservando tutte le misure disposte in materia di contenimento della diffusione del Covid - 19.
Le modalità di erogazione dell'acqua saranno le seguenti: dal 24 ottobre al 15 novembre 2020 i cittadini potranno recarsi presso la fontana dell'acqua e fare un prelievo libero senza obbligo di possesso di tessera.
Dal 16 novembre al 31 dicembre 2020, invece, il prelievo sarà possibile solo tramite un'apposita tessera, pur rimanendo gratuito (non verranno addebitati costi in bolletta e si potrà prelevare fino ad un massimo di 12 litri di acqua al giorno per ogni tessera ).
Dal primo gennaio 2021 il servizio sarà erogato a regime ovvero con prelievo a pagamento ed esclusivamente tramite tessera (addebitati costi in bolletta pari ad 1 euro + iva al mese). Le tessere dell'acqua saranno distribuite da un dipendente Astea all'ufficio della Pro loco all'interno del Comune di Montecassiano, in via Rossini n.5 dal 26 ottobre al 13 novembre 2020, nelle giornate di lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30 ed il mercoledì dalle ore 12 alle ore 14. Poi dal 16 novembre al 5 dicembre 2020 nel solo giorno di mercoledì, ma dalle ore 8.30 alle ore 10.30.
Ricordiamo che lo scorso mese è stata installata una nuova casetta dell’acqua anche in via Aldo Moro a Recanati. Le nuove installazioni rispondono ad un’ interesse marcato da parte della comunità verso questo servizio.
“ I dati evidenziano che dall’inizio del servizio, le prime 12 fontane sono state aperte nel 2010, hanno complessivamente erogato oltre 27milioni litri di acqua, che corrispondono ad altre 18 milioni di bottiglie di plastica risparmiate - ha osservato Fabio Marchetti, amministratore delegato del Gruppo Astea - Messe in fila le bottiglie risparmiate coprirebbero una distanza di 5950 chilometri”. I 27 milioni di litri di acqua erogati dalle prime 12 fontane installate sono suddivisi tra Osimo (11,57 milioni) Loreto (3,34milioni), Recanati (4,72milioni), Potenza Picena (1,2milioni), Montelupone (1,49milioni), Porto Recanati (4,72milioni). I 18 milioni di bottiglie di plastica da un litro e mezzo risparmiate complessivamente dal 2010 sono equivalenti a 5.360 quintali di Pet.