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Cronaca Montecassiano

Tra gli enigmi sulla morte di Rosina, spunta un biglietto nell'auto in uso a figlia e nipote

Tra gli enigmi sulla morte di Rosina, spunta un biglietto nell'auto in uso a figlia e nipote

L’autopsia ci ha “detto” che Rosina è morta il 24 dicembre, tra le 16.30 e le 18.30 dopo che le sono state inferte violente percosse: a “raccontarlo” i molteplici traumi e le lesioni riscontrate sul corpo della 78enne: una clavicola e 14 costole rotte ( che la famiglia ritiene possano essere imputabili alle operazioni di rianimazione del 118....).

Quindi in base ai racconti dei familiari ci troveremmo di fronte ad una violenza inaudita, agita solo nei confronti della povera Rosina, ricordiamo di 78 anni,  all’esito della quale la donna sarebbe stata strangolata a mani nude. Più “fortunati” sarebbero stati il marito e la figlia di Rosina, i quali sarebbero usciti totalmente “illesi” dal tentativo di rapina.

A questo punto verrebbe da chiedersi come mai il presunto assassino avrebbe scaricato la sua rabbia proprio nei confronti di quella che sembrerebbe, per età e fisicità, la più debole della famiglia.

Spesso, quando le rapine finiscono male, ciò accade per la reazione  delle vittime che si oppongono; sembrerebbe difficile pensare che Rosina abbia opposto una resistenza tale da esacerbare la rabbia del rapinatore.

Il difensore della famiglia Orazi ha precisato, in un’intervista televisiva di qualche giorno fa, che stando alle ricostruzioni, il rapinatore/assassino si sarebbe scagliato prima su Rosina che si trovava al piano superiore, per poi scendere al piano inferiore e immobilizzare il marito e la figlia.

Anche nel caso si assumesse per veritiera tale ricostruzione, alla luce di un dato scientifico inconfutabile, cioè quello dell’ aggressione esitata nella morte della donna, potrebbe lasciare qualche perplessità l’inerzia dei familiari di lei, che non avrebbero tentato di scappare nè di chiamare i soccorsi, nonostante le più che probabili grida/ rumori, conseguenti alla feroce aggressione.

Un altro elemento che rende ancor più controverso questo delitto sarebbe la visualizzazione occasionale  di un biglietto, filmato dalle telecamere della redazione di Pomeriggio 5 la mattina del 15 gennaio 2021, nella macchina in uso alla figlia ed al nipote di Rosina.

Su tale post it compaiono appuntate le seguenti voci:

- Cisl, con chi ha parlato Rosi

- Tabulati utenza fissa ottobre novembre dicembre

- Il nome dell’amica di Rosi,(oscurato per motivi di privacy)

- Amico Enea

- Numero Bracalente

Il biglietto, ad una prima e superficiale vista, parrebbe scritto da una mano femminile. Ripetiamo che è stato visualizzato nell’auto in uso alla figlia ed al nipote di Rosina. Ci parrebbe di escludere che sia stato scritto dalla mano di Enea; e per la grafia, e perchè, se così fosse, la voce “ Amico Enea”, sarebbe diversa: il ragazzo avrebbe più probabilmente scritto direttamente  il nome del suo amico.

Quando è stato scritto questo post-it ?

Perchè vi è riportato il nome dell’amica di Rosi, ma soprattutto, perchè quell’amica di Rosi oggi ritratta ciò che ha detto?

Perchè si fa riferimento a “amico di Enea?”  Forse è quell’amico con cui Enea, secondo fonti ufficiose, sarebbe stato visto dopo l’omicidio, la sera stessa, intorno alle 18.30 / 19.00 sul piazzale antistante il supermercato vicino alla villetta dove si era recato per la spesa  poco prima delle 18 ( e quindi con la nonna Rosina già deceduta).

Potrebbe essere un semplice biglietto, insignificante nel suo contenuto. Certo che alcuni dettagli di questa terribile vicenda sembrano infittire di mistero anche quello che potrebbe essere un semplice post it.

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