Macerata

Al via nuovi corsi di formazione all'istituto San Giuseppe di Macerata

Al via nuovi corsi di formazione all'istituto San Giuseppe di Macerata

Dopo il successo dei laboratori e corsi estivi, tornano, a grande richiesta, i corsi di formazione organizzati dalla cooperativa sociale San Giuseppe. A partire dal mese di novembre la scuola paritaria secondaria di primo grado San Giuseppe di Macerata, riaperta quest'anno dopo trenta anni dalla sua chiusura, sarà sede di nuovi corsi di formazione per insegnanti, genitori e ragazzi. Per gli adulti sono in programma corsi di lingua inglese e spagnola con insegnanti madrelingua, la professoressa Anna Louise Finn e Marina Peral Sanchez ed un corso di Public Speaking con Cesare Catà. Per i ragazzi, dai 10 ai 13 anni, ci sarà l'occasione di approfondire temi di letteratura, lettura espressiva e scrittura creativa con il professor Cesare Catà, con l’esperto Giuseppe Riccardo Festa e la poetessa Maria Cristina Miluch, oltre ad un corso di canto e di inglese. Per i bambini verranno organizzati laboratori secondo il Metodo Bruno Munari con Paola Cappelletti del Progetto MilleModi di Torino. Dal 9 novembre inizieranno anche una serie di incontri di formazione per insegnanti in collaborazione con l’Associazione Praxis. Sarà ospite della scuola media il filosofo di fama nazionale Diego Fusaro. Il 4 dicembre interverrà lo psicologo Saverio Fiz Perez sul tema della formazione integrale e chiuderà la serie di incontri, il 15 gennaio, la pedagogista Maria Letizia Capparucci. I corsi sono aperti a tutti. Per conoscere giorni e orari, consultare la pagina Facebook “Scuola paritaria secondaria di primo grado San Giuseppe di Macerata” o il sito http://scuolasangiuseppem.wix.com/scuola. Per le prenotazioni: 333 8152237 o sangiuseppelab@virgilio.it.

29/10/2015 16:26
Banca Marche: ora i correntisti tremano sul serio

Banca Marche: ora i correntisti tremano sul serio

I correntisti di Banca Marche restano in bilico e stavolta cominciano a tremare sul serio. Infatti, come ormai noto da tempo, il bail in mette a rischio la stabilità del sistema bancario italiano ancor prima di entrare in vigore.Secondo quanto pubblicato stamattina da "Il Giornale" in un articolo a firma Mario Valenza "Se entro fine anno non arriverà il via libera dalla Commissione europea al decreto delegato che avvia il piano di salvataggio da 2 miliardi di euro per Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti, in fase dissesto finanziario, gli effetti sulla fiducia sarebbero deleteri.È quanto emerso ieri in sede di audizioni in Senato, ove, oltre alla necessità di giungere a un punto fermo sugli schemi di recepimento della direttiva 59/2014/Ue sul risanamento delle crisi bancarie, si è sottolineata la delicatezza nell’avere l’ok da Bruxelles sul decreto delegato che sblocca i fondi previsti per il salvataggio dei quattro istituti in difficoltà. A proposito, la Commissione sta infatti valutando se i piani del Fondo (che, dopo gli interventi, diventerebbe quasi azionista unico delle banche) possano confi gurarsi in futuro come aiuti di Stato. Se la decisione sforasse nell’anno 2016, inoltre, l’entrata in vigore della direttiva sul bail in, che vieta l’intervento pubblico nel risanamento degli istituti del credito, farebbe sfumare ogni speranza di attuazione del piano. "Se venisse meno la fiducia", ha dichiarato Salvatore Maccarone, presidente del Fondo interbancario, "si creerebbe uno scenario ragionevolmente grave, anche perchè abbiamo altre banche in difficoltà tenue".

28/10/2015 17:25
Domani l'evento "Dante a Mezzogiorno!"

Domani l'evento "Dante a Mezzogiorno!"

Quest’anno ricorre il 750° anniversario della nascita di Dante e per il 29 ottobre, che dall’anno scorso è “una giornata per la letteratura”, è previsto in tutta Italia un flash mob all’insegna della libertà e della creatività per ricordare Dante con letture, conferenze e performance. Anche Macerata partecipa a questa iniziativa, e il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, in collaborazione con una associazione di insegnanti di letteratura (ADI-Sezione Didattica), ha previsto un programma di letture e percorsi danteschi all’ex Loggia del Grano in via Don Minzoni, sede del Dipartimento di Scienze Politiche, a partire dalle ore 11. I docenti dell’Ateneo maceratese Gianluca Frenguelli e Costanza Geddes da Filicaia si alterneranno con studenti universitari e medi, provenienti dall’Istituto Agrario e dall’IPS “Pannaggi”, in letture e interpretazioni dell’opera dantesca. Non mancheranno momenti di drammatizzazione ed è previsto anche un incontro del padre della lingua italiana con l’inglese. L’evento si svolgerà all’aperto, nella speranza di poter coinvolgere anche i passanti e la cittadinanza di Macerata: chiunque, se vorrà, potrà contribuire con la lettura di un passo della Divina Commedia a cui è particolarmente affezionato. La “giornata per la letteratura” si inserisce nel contesto di “Libriamoci”, la settimana di promozione della lettura voluta da MiBACT e MIUR.

28/10/2015 16:31
A breve il restauro della Biblioteca Mozzi Borgetti

A breve il restauro della Biblioteca Mozzi Borgetti

Restauro biblioteca Mozzi Borgetti atto secondo. Entro poco meno di un paio di mesi, infatti, prenderanno il via i lavori di recupero e di restauro dell’ex palazzina delle terme e dell’ex cinema, locali che si trovano all’interno dell’immobile di piazza Vittorio Veneto. Le opere, che seguono quelle già effettuate per la creazione dell’archivio seminterrato e per il risanamento di una porzione del piano terra. sono finalizzate al consolidamento statico dell’intero complesso e alla razionalizzazione dello schema distributivo complessivo attraverso l’individuazione di tre aree. La prima, riservata alla conservazione e a deposito di libri, - il trasferimento dei volumi è già iniziato - è stata individuata su due livelli inferiori dell’ex cinema, la seconda, museale, sui tre livelli dell’ex palazzina delle terme e l’ultima polifunzionale al terzo livello dell’ex cinema. “Si tratta – interviene l’assessore ai Beni culturali Stefania Monteverde – del completamento di un progetto in atto già da alcuni anni che sta trasformando la Mozzi Borgetti in un centro civico culturale, in una public library, in uno spazio pubblico luogo di incontro in grado di offrire esperienze diverse e pienamente a disposizione della città Ci tengo a sottolineare che nel corso dei lavori il personale, che ringrazio fin d’ora, lavorerà per mantenere inalterati i servizi che la biblioteca offre quotidianamente”. La stipula del contratto con il raggruppamento temporaneo di imprese Crucianelli Rest/Edil srl, Sardellini Costruzioni srl ed Eredi Paci Gerardo è avvenuta ieri e prevede lavori che superano i 2 milioni di euro di investimento.  

28/10/2015 15:11
Sandro Gozi all'inaugurazione del nuovo anno accademico di Unimc

Sandro Gozi all'inaugurazione del nuovo anno accademico di Unimc

Aula magna piena per l'inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016, il 726° dalla fondazione dell'Università di Macerata. L'evento, come da prassi, si è aperto con il saluto introduttivo del Magnifico Rettore Luigi Lacchè: " E' con vivo piacere che porgo il mio più cordiale benvenuto e rivolgo un sincero ringraziamento per aver voluto condividere con voi questa giornata di festa e di riflessione. Un grazie speciale all'On. Prof. Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche e agli affari europei, che ci onora con la sua grandissima presenza. Saluto tutte le autorità e i cari colleghi Rettori e i loro Delegati che rinnovano un vincolo antico di collaborazione e di stima, ringrazio il prof. Pier Giuseppe Rossi, ordinario di didattica e pedagogia speciale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo, che terrà l'annuale prolusione, saluto il Direttore Generale dott. Mauro Giustozzi, i rappresentati degli studenti, Signor Tommaso Alabardi, e del personale tecnico amministrativo, dott. Giovanni Gison, che interverranno nel corso della cerimonia. L'inaugurazione dell'anno accademico, è come sempre una gradita occasione celebrativa ma anche un momento prezioso per ragionare insieme sul lavoro svolto e sulle prospettive più riavvicinate. Da un po' di mesi si parla del nostro Paese di ripresa, ma possiamo parlare di "ripresa" anche per il sistema universitario? Se per ripresa si intende una inversione di tendenza, la risposta dovrà essere purtroppo negativa, almeno sino ad oggi. Ora sentiamo parlare di "buona Università". Se dietro questo slogan ci fossero, per esempio, alcune concrete azioni positive per reclutare giovani ricercatori, per sostenere la carriera della parte più meritevole degli abilitati alla secondo e alla prima fascia, per prevedere un fondo che rimetta un moto i progetti di ricerca di interesse nazionale, per salvare e per rilanciare il diritto allo studio, allora quello slogan potrebbe diventare la lieta novella. Inoltre, è ormai urgentissimo un intervento del governo per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale tecnico amministrativo e per la riattivazione del meccanismo degli scatti stipendiali dei docenti universitari bloccato dal 2010. Consapevoli del fatto che il periodo 2011-2014 sia perduto ai fini degli effetti economici, appare del tutto ingiustificato e discriminatorio il perdurare del blocco stipendiale che è stato invece tolto alle altre categorie, tra le ultime quella dei colleghi del CNR".Conclude Lacchè: "Se c'è una cosa che ho imparato facendo questo mestiere di resstore è che nessuno di noi è in grado di raggiungere risultati profondi e incisivi se non riesce a dare corpo ad un progetto comune, ad elaborare un racconto nel quale identificarsi, a proporre un impiego di responsabilità e di cura. Ho sempre pensato che una istituzione antica e innovatrice come l'Università dovesse proporre a tutti e in particolare ai propri studenti una triplice "elica" formata da tre E: Educazione, Etica, Estetica. Educare verso il bene comune migliorando il modo in cui viviamo per renderlo un po' più bello. Al mio Ateneo e a tutti voi, in questo ultimo anno di rettorato, dico come sempre: lavoriamo insieme per crescere insieme".Fra le importanti personalità che hanno presenziato all'inaugurazione, troviamo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Gozi. "Parlare oggi di diritti significa prima di tutto parlare di quale sia il mondo entro cui i diritti si cercano, si tutelano, si innovano.Un mondo che, secondo Stefano Rodotà, è "non pacificato, ma ininterrottamente percorso da conflitti e contraddizioni, da negazioni spesso assai più forti dei riconoscimenti". Discutere di diritti non può essere infatti un esercizio astratto: di conseguenza, occorre ragionare avendo ben presente la realtà in cui ci troviamo a muoverci. Non esiste infatti una sfera dei diritti distinta dalla sfera della loro applicazione quotidiana: si tratta di due elementi in rapporto costantemente dinamico. Non vi sono nuovi diritti se la realtà non cambia, e ogni realtà ha bisogno di nuovi diritti per accettare il cambiamento. Ed ecco che la nostra società, la nostra realtà è costituita da un paradosso: da un lato, è sempre più facile individuare chi è meno tutelato, chi ha più bisogno, chi necessita di inclusione nella sfera dei diritti. Dalla'altro è aumentata la difficoltà di chi ha in mano gli strumenti per ampliare i diritti. E' impossibile considerare oggi il mondo come una struttura verticale, forse lo si puo' considerare come una struttura piramidale, con i piani sfalsati e non ordinati. La questione dei diritti è una questione globale che va a scontrarsi con un ordine globale che non c'è e con una legge globale su cui è lecito avere dubbi. Qual è lo stato dell'arte in Europa per quanto riguarda i diritti fondamentali? Quelli che nei manuali universitari vengono definiti diritti di "quarta generazione" sono una realtà ormai consolidata in molte delle democrazie europee: dalla protezione dei dati all'uso di internet, fino ai diritti più sensibili, dal fine vita alle coppie omosessuali. E quei paesi che ancora sono arretrati da questo punto di vista, non hanno più scuse.Per quanto riguarda la protezione e la sicurezza: questo è il tempo delle scelte, l'Unione Europea ha il dovere di reagire e di porre un freno. In primo luogo, occorre trovare un equo bilanciamente tra l'esigenza di garantire un adeguato livello di protezione e sicurezza e l'imperativo categorico di aiutare quelli che sono i nuovi "dannati dell'Europa" il che significa occuparsi delle proprie frontiere, governare i flussi migratori e tornare a interrogarsi sull'evoluzione dei confini. In secondo luogo è necessario trovare gli strumenti che permettano una più efficace tutela dei diritti fondamentali all'interno dell'Unione Europea, sia che ciò riguardi l'ordinamento comunitario che in singoli Stati membri. Anche in questo caso è tempo delle scelte. Si tratat di una battaglia che il governo italiano ha  inteso condurre con determinazione nell'ambito del Semestre di Presidenza, nella seconda metà del 2014: aver raggiunto un accordo sulla necessità di dare luogo a un dialogo annuale tra gli Stati membri del Consiglio è una misura estremamente utile per salvaguardare il rispetto dello Stato di Diritto nell'Unione. Tutto ciò si traduce per prima di tutto sulla moratoria sulla pena di morte, un fantasma che non dovrebbe più aleggiare sulla nostra comunità, ma anche nella libertà di espressione e nel rispetto delle minoranze, nella promozione della parità di genere e nella lotta alla discriminazione nei confronti dei gruppi più vulnerabili.Io sono convinto che riusciremo a vincere la nostra battaglia per un progressivo rafforzamento dei diritti fondamentali solo se questa verrà come prioritaria da ogni uomo e ogni donna in ogni ambito della vita pubblica".Per vedere il video cliccare qui. 

28/10/2015 14:56
Rubata la Smart del figlio di Carlo Gasparetti

Rubata la Smart del figlio di Carlo Gasparetti

Un nuovo furto d'auto è stato registrato la notte scorsa a Macerata. In via Capuzi 31 ignoti malviventi hanno rubato una Smart di colore argento metallizzato di proprietà di Alessandro Gasparetti, figlio di Carlo, notissimo commerciante del centro storico del capoluogo. Il giovane aveva parcheggiato la macchina sotto casa e stamattina, al momento di andarla a riprendere, non l'ha più trovata. Il furto è stato denunciato ai carabinieri. La targa dell'auto è a DT 258 DS: chiunque avesse notizie può rivolgersi ai carabinieri o direttamente al proprietario.

28/10/2015 13:25
Forza Nuova: “Pronti ad accamparci con gli immigrati in via Prezzolini”

Forza Nuova: “Pronti ad accamparci con gli immigrati in via Prezzolini”

Da Forza Nuova Macerata riceviamo:Ormai è chiaro come la luce del sole che il continuo arrivo di extracomunitari in via Prezzolini a Collevario sta innescando forti tensioni con i residenti della zona. Il nostro movimento è l’unico che fin dall’inizio ha manifestato la propria contrarietà al continuo arrivo di immigrati “extrasbarchi” a Macerata, abbiamo manifestato davanti l’ex Caserma della Gdf, abbiamo chiesto chiarimenti a riguardo alle istituzioni, il tempo passa e il fenomeno invece che scemare aumenta considerevolmente di giorno in giorno, andando a minare la tranquillità dei cittadini che giustamente reclamano sicurezza e controlli. Sinceramente ci sembra strano che le autorità preposte al controllo del territorio ancora non siano venute a capo di questa situazione. Non stiamo parlando di extracomunitari sbarcati nelle nostre coste, ma di soggetti che arrivano a Macerata non si sa con quali modalità e non si sa con quali intenzioni. Se ci fosse un’organizzazione clandestina che li porta in città? A questo punto vogliamo vederci chiaro. Nei prossimi giorni i nostri militanti effettueranno una tranquilla passeggiata nelle vie, nei giardini limitrofi e davanti al piazzale antistante l’Ufficio Immigrazione, al fine di comprendere cosa sta accadendo realmente nel quartiere. Se a questi soggetti viene consentito di girovagare tranquillamente (spesso senza neanche i documenti), anche noi come cittadini vogliamo passeggiare liberamente per le strade della nostra città. Ma al massimo, se molto democraticamente ci verrà vietato anche di camminare, ci consoleremo accampandoci insieme agli immigrati per richiedere lo status di “rifugiati politici".

28/10/2015 13:00
Le migliori voci russe per i Concerti di Appassionata

Le migliori voci russe per i Concerti di Appassionata

Alcune delle più celebri arie operistiche risuonano nel settecentesco Teatro Lauro Rossi giovedì (29 ottobre), per il terzo appuntamento dei Concerti di Appassionata. A intonarle sono i solisti lirici dell'Accademia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, accompagnati al pianoforte da Larisa Gergieva. Esponente di spicco del mondo della cultura russa, la Gergieva dirige l'Accademia e il Teatro dell'Opera e del Balletto della Repubblica del Nord Alania. A Macerata propone un ensemble vocale del panorama musicale internazionale: la soprano Natalia Pavlova, vincitrice della II ed. dell'International Young Opera Singers’ Competition Opera without Borders, la mezzo soprano Yulia Matochkina, vincitrice lo scorso giugno del prestigioso Premo Internazionale Tchaikovsky nella categoria 'Voce', il tenore Ilja Selivanov, vincitore del Primo Premio e del Premio speciale al I e al II International Young Opera Singers' Competition "Opera without Borders" nel 2014 e nel 2015, e Grigory Chernetsov baritono dalla voce potente e interprete raffinato di Eugene Onegin. Un recital unico, mix irresistibile di opera lirica e teatro, con un programma che annovera arie e romanze di autori russi, italiani e francesi. Fra queste, "La dama di picche" di Tchajkovsky, la cui prima si tenne nel 1890 proprio nel Teatro Mariinskij di San Pietroburgo che festeggia quest'anno la 233a stagione. Interpretano Liza e Polina nel celebre duetto Yulia Matochkina e Natalia Pavlova, splendida discendente diretta di Puskin, autore del Eugenio Onegin dal quale il compositore russo musicò il tema di quella che sarebbe divenuta la sua più famosa opera lirica. Arioso di Mizgir da "La fanciulla delle nevi" di Rimskij-Korsakov, fiaba russa dell'Ottocento entrata ormai nell'immaginario collettivo tanto da ispirare "The snow princess" della scrittrice americana Ruth Sanderson. E ancora Lillà, "Dal mio dolore ho imparato ad amare", composta nel 1902 da Rachmaninov, artista classico fra i più amati negli USA. Hollywood ha più volte attinto al suo repertorio per sottolineare passaggi salienti di pellicole come quella diretta da Vincent Minnelli nel 1953 fino a Birdman, film premiato con l'Oscar nel 2014. Infine, l'aria di Lauretta O mio babbino caro da "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini, melodramma ispirato al personaggio condannato all'inferno dantesco per aver commesso il peccato di falsa testimonianza. La stagione 2015-2016 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall’Associazione musicale Appassionata con il sostegno del Comune di Macerata, della Regione Marche, del MIBACT e di Società Civile - Eredi Cento Consorti, Lions Club Macerata Host, Mosca srl, Fineco, Menghi Shoes, BCC Recanati Colmurano e Zurich - Antinori Assifin, in collaborazione con Unimc, Abamc e Fondazione Carima.

28/10/2015 12:40
Abbonamenti in aumento per la stagione teatrale

Abbonamenti in aumento per la stagione teatrale

È sicuramente un successo di vendite quello degli abbonamenti per la nuova stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi di Macerata che è stata inaugurata ieri sera, con replica oggi, da Sarto per signora di Georges Feydeau con Emilio Solfrizzi per la regia di Valerio Binasco. Quest’anno, infatti, gli abbonati sono 430, 71 in più rispetto ai 359 della scorsa stagione per un incremento del 20% , testimoniando una fidelizzazione davvero molto forte. Mentre per quanto riguarda gli spettatori ad oggi presenti alle due rappresentazioni in programma oggi e domani sono 707. "Queste buone notizie sono il risultato di una programmazione di eccellenza e di valore artistico, in grado di proporre una stagione con artisti di grande richiamo, titoli importanti, con momenti di impegno ma anche di spensieratezza - commenta l'assessore alla Cultura Stefania Monteverde. - Non solo spettacolo ma anche appuntamenti per la formazione del pubblico: questa è la stategia. Un ringraziamento speciale al direttore dell'Amat, Gilberto Santini, con cui ogni anno ci confrontiamo con un bel dialogo per portare a Macerata il meglio delle produzioni nazionali. "Contemporaneamente alla stagione di prosa torna, infatti, sulla scena culturale maceratese Gente di teatro, la serie di incontri programmata dall’Amat e dall’Amministrazione comunale, che domani pomeriggio (28 ottobre), alle ore 18, nei locali della Civica Enoteca Maceratese vedrà protagonisti gli interpreti di Sarto per signora. Appuntamenti destinati a offrire al pubblico, che partecipa sempre numerosissimo, momenti di approfondimento e riflessione a margine degli spettacoli inseriti nella Stagione di prosa del teatro Lauro Rossi, a parlare di teatro e di cultura, a diffondere l'attenzione per questo genere di arte. L’iniziativa, promossa nell’ambito della programmazione teatrale 2015/2016, ha anche l’obiettivo di avvicinare il pubblico allo spettacolo teatrale e alla pratica dell’attività scenica, soprattutto quegli spettatori che possono non rientrare tra gli abituali frequentatori dei nostri teatri. Presto prenderà il via anche Scuola di platea un progetto di formazione dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori curato dall’Amat in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Obiettivo del progetto: avvicinare gli adolescenti al teatro, stimolarne la curiosità e seguirli nella formazione di una coscienza critica attraverso la lettura di alcuni brani dell'opera messa in scena, il confronto diretto con i protagonisti dello spettacolo e in ultimo con la visione della rappresentazione a teatro.

28/10/2015 12:37
Incendio Cosmari: Bisonni porta la discussione in consiglio regionale

Incendio Cosmari: Bisonni porta la discussione in consiglio regionale

“Veramente preoccupante che nelle Marche la gran parte dei Comuni non abbiano piani di protezione civile aggiornati.” Questo uno dei fattori più allarmanti emersi oggi in Consiglio regionale con l’interrogazione, presentata dal Consigliere regionale 5Stelle, Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Regione, sull’incendio avvenuto al Cosmari lo scorso 9 luglio.“Molto grave – ha detto Bisonni – nel suo intervento che né, la Provincia di Macerata né moltissimi Comuni marchigiani non abbiano aggiornato il piano di protezione civile aggiornata alla vigente normativa.”Una gravità ulteriormente appesantita dal fatto che proprio Bisonni più di due anni fa produsse, attraverso la Nuovasalvambiente delle osservazioni allo Studio di impatto ambientale del Cosmari, che è necessario al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.“In quello Studio, 609 pagine, non si fa riferimento alcuno agli aspetti legati alle emergenze ambientali. – prosegue Bisonni- Tra le osservazioni si chiese chiaramente se erano state individuate le procedure, concordate con la Protezione civile, atte a eliminare gli effetti e le ricadute di un incidente. A oggi nessuno ha risposto ai nostri quesiti.”La risposta dell’Assessore appare quindi del tutto insufficiente ed è aggravata dal fatto che la Regione è oggi complice di una situazione di inefficienza che merita una profonda riflessione e soprattutto una azione di intervento che porti i Comuni di aggiornare i loro Piani di protezione civile affinché in futuro si diano risposte efficaci e rapide alle emergenze che interessano i cittadini.

27/10/2015 22:32
Rcs MediaGroup, Laura Cioli nuovo ad e direttrice generale

Rcs MediaGroup, Laura Cioli nuovo ad e direttrice generale

Il consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup ha deliberato di affidare l'incarico di amministratrice delegata e direttrice generale della società alla maceratese Laura Cioli. Assumerà le cariche entro il mese di novembre. Lo annuncia una nota.Cioli, già componente del cda di Rcs e a.d. di Cartasì, prende il posto rimasto vacante dopo le dimissioni di Pietro Scott Jovane. Attualmente le deleghe operative sono affidate al presidente del gruppo, Maurizio Costa. La manager in precedenza ha ricoperto diversi ruoli esecutivi tra cui chief operating officer in Sky Italia (gruppo News Corporation), senior vice president in Eni Gas & Power, executive director in Vodafone Italia con nel tempo diversi ruoli e partner in Bain & Company. Laureata con lode in Ingegneria elettronica all'università di Bologna, ha conseguito un master in Business Administration presso la Sda Bocconi di Milano. Laura Cioli è membro del Board della Bocconi Alumni Association.

27/10/2015 22:17
In piazza Vittorio Veneto torna il Mercatino Regionale Francese

In piazza Vittorio Veneto torna il Mercatino Regionale Francese

Profumi, sapori e colori d’oltralpe nella nuova edizione del Mercatino Regionale Francese che si terrà, dal 30 ottobre all’1 novembre, a Macerata in piazza Vittorio Veneto, venerdì dalle 12 alle 20.00, sabato e domenica dalle 9 alle 20. Tante le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi che potranno essere abbinati ad un’ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d’Oltralpe. Per i più golosi le "degustazioni dolci" potranno contare sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell’offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città troverai anche l'artigianato, con un'ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, le tovaglie provenzali e tanto altro ancora… ti aspettiamo! Il Mercatino Regionale Francese è un evento proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un’esperienza internazionale in questo settore e gode del patrocinio del Comune di Macerata.. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso, in questi anni, uno sviluppo sia in termini di proposte, sia delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2014, in oltre 20 città dell'Italia centro-settentrionale. L’evento, ospitato nei centri storici con lo scopo di vivacizzarli, ha permesso anche di dare impulso al commercio locale. Visitare il mercatino vuol dire immergersi in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico. I prodotti artigianali arrivano dalla Provenza e dalla Costa Azzurra: tovaglie, saponi, lavanda, essenze e borse in paglia. Da Parigi arrivano profumi, cosmetici e un’ampia gamma di accessori moda. I prodotti legati all’enogastronomia francese rappresentano il cuore del mercatino. Oltre 80 i tipi di formaggio presenti, dal Mont d’Or, con la tipica confezione di legno, al Rocamadour del Midi Pyrénéés, dal Camembert della Normandia, al Brie della Ile de France. Anche i vini sono presentati in oltre 30 varianti, dallo Champagne al Bordeaux fino al Sidro. I salumi hanno particolari tipi di produzione che abbinano spezie ed erbe aromatiche. L’offerta dei biscotti Bretoni può contare su oltre 20 varietà diverse di ripieno: dal cocco al sesamo, dal cioccolato al limone. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie, le quali provengono, nella maggior parte dei casi, dalle ex colonie francesi. Da non perdere è lo spazio dedicato alle crepes e alle gastronomia, tutte specialità da degustare calde. A conclusione dello spazio enogastronomico non poteva mancare la baguette, calda, appena sfornata. I forni della Boulangerie preparano anche croissant e pasticceria da forno che fa bella mostra su uno stand di oltre 12 metri.

27/10/2015 20:42
Forza Italia: "La Regione stoppi la riforma sanitaria. Non ci sono le condizioni"

Forza Italia: "La Regione stoppi la riforma sanitaria. Non ci sono le condizioni"

Anche Forza Italia interviene sulla questione sanità. Barbara Cacciolari, la vice coordinatrice provinciale Alessia Pupo e Roberto Lombardelli e Francesca Marsili del coordinamento di Tolentino, hanno presentato in una nota stampa le loro proposte."Conto salato per la sanità marchigiana, dove il riassetto generale della riforma è volto principalmente a contenere la spesa pubblica e quindi finalizzato a mere esigenze di razionalizzazione dei costi. Siamo preoccupati perché tutto ciò ricadrà sui cittadini e sugli operatori incolpevoli, sia in termini di servizi garantiti che della qualità delle prestazioni erogate. È giusto fare dei poli di eccellenza sanitaria ma doveroso poi, potenziare sia i servizi di base sul territorio che quelli di emergenza per garantire standard efficienti. In sostanza chiediamo che i principi generali della riforma, nonché l'attuazione della deliberazione Giunta Regionale 20 maggio 2013 n.735  non si trasformino, in sede di attuazione, in taglio lineare dei servizi, in minor efficienza, vuoti gravissimi di assistenza sanitaria ed in sostanza nella chiusura dei piccoli ospedali, tra i quali quello di Tolentino. Il problema generalizzato e' discutere su come dare attuazione alla delibera e  ci sembra che, data la fretta solo odierna di procedere, non ci sia ancora con esattezza la piena consapevolezza di come gestire ed organizzare la complessa macchina sanitaria. Per quanto concerne l'Ospedale di Tolentino, dobbiamo sottolineare che si tratta di una struttura ospedaliera con un bilancio in attivo e con un bacino di utenza di 33.280 abitanti che prevede interventi effettuati dal 118 anche nei territori interni, per i quali il servizio sanitario necessita di differenziazione secondo il territorio, la tipologia, le necessità e l'utenza. Parliamo di un punto di "primo intervento" che mediamente esegue nell'arco di un anno tra le 6.000 e le 7.000 prestazioni, dotato di una autoambulanza medicalizzata che effettua circa 50.000 Km/anno, e di un'autoambulanza infermieristica H12, impiegata di giorno e di pomeriggio che ha percorso circa 35.000 km/anno, raggiungendo i comuni più interni (Cessapalombo, Camporotondo, Serrapetrona, Caldarola.). Parliamo, cioè, di SERVIZI ATTIVI che sono richiesti dal territorio.A nostro avviso si deve procedere secondo due binari, afferenti sia la programmazione che l'emergenza. Per quanto concerne la programmazione e la riconversione CHIEDIAMO che la Casa della Salute non sia una scatola vuota. Per funzionare deve prevedere una rete di collaborazione con i professionisti ed un sistema integrato che garantisca determinate categorie di pazienti (per i quali è richiesto un servizio alla persona) potenziando l'assistenza domiciliare h12. Ci deve essere un reale accordo con i medici di medicina generale (di base), pediatri e guardie mediche per la continuità assistenziale H12 , ovvero in caso negativo, si debbono prevedere sin da subito specifiche tecniche ed indirizzi precisi sul loro funzionamento. Ad esempio ad oggi il servizio ospedaliero di notte a Tolentino, con la chiusura prevista del punto di primo intervento, (ipotizzando l'uscita dell'ambulanza medicalizzata per le emergenze), in teoria, verrebbe affidato alla sola guardia medica come medico di struttura, mentre le leggi di settore vietano ed impediscono ad un medico convenzionato di continuità assistenziale di essere anche interdivisionale ospedaliero. Pertanto riteniamo importante chiedere sin da subito il mantenimento di notte di tale ultima figura. Altra necessità riscontrata a Tolentino, il potenziamento delle varie attività ambulatoriali, con conseguente riduzione delle liste di attesa e ciò anche d'estate, con un servizio garantito almeno h12 (otorino, ortopedia, urologia, radiologia, cardiologia, dentista), sfruttando così  le apparecchiature disponibili.A Tolentino abbiamo una Tac che funziona pochissimo, a fronte di tantissime richieste da tutto il territorio), e l’aumento delle prestazioni erogate potrebbe in tal modo ridurre le lista di attesa.Per quanto riguarda l'emergenza, la battaglia da sostenere, nell'interesse di tutti, è quella di evitare la soppressione dell'ambulanza infermieristica, oggi presente di giorno, potenziandola e facendola funzionare h24 e quindi con un utilizzo anche notturno . Risparmiare sull'ambulanza ci sembra inopportuno anche perché nell'ipotesi della soppressione, il servizio sarebbe garantito solo dai volontari con la necessità di stipulare convenzioni con quest'ultimi. Non da ultimo è molto importante avere l'assistenza in emergenza da parte di specialisti ed infermieri per sopperire a qualsiasi situazione . Infine occorre scongiurare la chiusura di notte del punto di primo intervento, sostituito  dal 118, almeno fino a quando l'ospedale provinciale di Macerata non sia in grado di garantire un servizio adeguato.Infatti molto difficile è la situazione in cui versa l'ospedale provinciale di Macerata. È' pronto per un sicuro ed ulteriore carico di pazienti? L'ospedale perde pezzi e funzioni. Per rientrare nei conti, oltre al taglio ipotizzato del personale dipendente a tempo determinato, saranno garantiti solo gli interventi chirurgici urgenti e tagliata la spesa farmaceutica. I lavori del pronto soccorso a Macerata sono ancora fermi. L'utilizzo dei volontari comporterebbe che anche per semplici codici afferenti prestazioni di bassa complessità, quali codici bianchi e verdi, ci sarebbe il serio rischio del sovraffollamento nel capoluogo. Non abbiamo neanche in previsione, a differenza delle altre province, la costruzione di un nuovo polo ospedaliero capace di gestire, in termini di efficienza qualitativa che quantitativa, la sanità nella provincia di Macerata, anche in considerazione che quello attuale non è in grado di sostenere gli attuali ed i futuri sviluppi della richiesta sanitaria. Sottolineiamo che l'Area Vasta 3 non ha ancora attuato il servizio di terapia intensiva, STROCK IN UNIT, previsto nel piano sanitario ma MAI attuato.Ad oggi non esistono quindi le condizioni per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini.Pensiamo alle difficoltà che incontreranno le persone anziane, i disabili, coloro che usufruiscono dei servizi assistenziali domiciliari che saranno i più colpiti. La situazione rischia di sfuggire di mano. Chiediamo di sospendere l'applicazione della delibera n.735, se del caso con alcuni passaggi in commissione regionale sanità , fino a quando non ci saranno le condizioni di tutela minima per procedere, nonché l'adeguamento efficiente delle strutture che rimarranno.Ci auguriamo che Ceriscioli voglia ascoltare tutti i sindaci interessati che sapranno sicuramente battersi per le istanze dei cittadini, perché la sanità è una battaglia di tutti e per tutti".

27/10/2015 19:01
Macerata: luminarie a tema unico per tutta la città

Macerata: luminarie a tema unico per tutta la città

Si vestirà di bianco Macerata, per le prossime festività natalizie. Una sfera luminosa 3D collegata ad un doppio filo di luci steso in orizzontale, sarà il fil rouge che unirà il centro storico ai quartieri e alle frazioni creando un ambiente accogliente, consono all’atmosfera di Natale. Un unico tema, per abbracciare tutta la città. L’idea è stata messa a punto nel corso degli incontri in Comune coordinati dal vice sindaco Stefania Monteverde insieme a Paola Casoni, assessore alle Attività produttive, ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Pro loco e delle associazioni dei commercianti del Centro storico, corso Cairoli e corso Cavour. "Ringrazio le persone che si sono sedute al tavolo per la generosità e per il clima molto positivo e collaborativo - ha commentato l'assessore Stefania Monteverde - Lo spirito del Natale ci permette di lavorare insieme per il bene della città ognuno con le sue energie e le sue disponibilità. Invito anche altri quartieri ad unirsi al tavolo per far crescere la comunità. Un ringraziamento speciale va alla sezione di Macerata della scuola elettrotecnica dell'Ispia che darà un contributo speciale con la creatività degli studenti e l'impegno dei docenti". Per gli allestimenti si lavora per l'albero di Natale in piazza della Libertà, che sarà un cedro del Libano, e per l'allestimento di alcune porte della città con alberi di ulivi che saranno messi a dimora. Ogni quartiere deciderà in autonomia la programmazione degli eventi per animare le feste natalizie. Presente alla riunione anche l’assessore alle Attività produttive Paola Casoni che ha concordato con i presenti una serie di incontri nei quartieri e nelle frazioni per ascoltare le esigenze e promuovere iniziative in grado di movimentare tutti i periodi dell’anno.

27/10/2015 15:35
L'Università di Macerata ha la sua app totalmente autoprodotta

L'Università di Macerata ha la sua app totalmente autoprodotta

E’ nata MyUnimc, l’app dell’Università di Macerata pensata dagli studenti e realizzata dall’Ateneo stesso. A presentarla sono stati oggi il rettore Luigi Lacchè, il direttore generale Mauro Giustozzi, i delegati del rettore Lucia D’Ambrosi alla comunicazione e Pierluigi Feliciati, la studentessa Laura Montanari e il responsabile dell’ufficio web di Ateneo Simone Carletti insieme a tutti gli altri protagonisti del progetto. Si tratta di un’applicazione per dispositivi mobile – smartphone, tablet – compatibile con i principali sistemi operativi Android e Ios e in grado di fornire diverse funzioni utili per un universitario. Questa prima versione permette di accedere al proprio libretto on line, per vedere la propria carriera e il piano di studi; consultare la lista dei docenti, trovando, per ognuno, recapiti, orario di ricevimento e corsi; cercare sulla mappa interattiva le sedi dell’Ateneo e avere indicazioni per raggiungerle tramite geolocalizzazione; consultare le ultime notizie e gli eventi di Unimc. Una sezione è infine dedicata all’invio di suggerimenti e di eventuali richieste di assistenza. Ulteriori funzioni saranno implementate gradualmente nelle versioni successive.MyUnimc rappresenta un ulteriore passo in avanti dell’Ateneo maceratese nel campo del digitale. L’Università di Macerata, pur essendo totalmente specializzata nelle scienze umane e sociali, da tempo ha investito nell’utilizzo delle nuove tecnologie come forma di supporto prima allo studio – il sistema di e-learning, ossia di servizi didattici on line, è stato premiato a livello europeo – e quindi alla comunicazione con gli studenti.Già nel 2013, infatti, secondo le indagini Censis, tra gli under 30 la quota di utenti web arrivava al 90%, il 76% era iscritto a Facebook e il 66% usava telefoni smartphone. Le università ricorrono sempre più ai social network e il 41% ha sviluppato un’app (rapporto Censis “Università e social media 2015”). In quest’ultimo caso, alcuni atenei si sono rivolti a soggetti privati o aziende specializzate.L’Università di Macerata ha scelto invece di realizzare l’applicazione totalmente all’interno dell’Ateneo. Sono stati coinvolti gli studenti, tramite il Laboratorio di comunicazione di Ateneo “Unimc al digitale”, che, tra febbraio e marzo di quest’anno, ha visto all’opera 18 ragazzi iscritti a corsi di laurea triennali o magistrali. Coordinato dalla professoressa Lucia D’Ambrosi e guidato dalle docenti ed esperte Gianna Angelini, Francesca Arienzo e Paola Papakristo, il Laboratorio ha analizzato lo scenario di riferimento nonché i punti di forza e di debolezza del nuovo strumento. Infine, il Laboratorio ha sottoposto un questionario a circa 300 studenti tra i 21 e i 23 anni per capire quali fossero i servizi ritenuti più utili. Anche il nome è stato individuato attraverso un sondaggio on line: il 73% ha scelto MyUnimc, il 23% MiaUnimc e il 4% JoinUnimc. I risultati sono stati quindi sottoposti al Centro di servizi informatici di Ateneo, che, in collaborazione con l’Ufficio comunicazione, ha realizzato un’app pratica e portabile, che può essere sviluppata gradualmente sempre all’interno dell’Ateneo e che utilizza software Open Source: Apache Cordova, Mobile Angular Ui e Open Street Map. L’app è disponibile su Google Play e App Store e sul sito www.unimc.it/myunimc.Hanno partecipato alla progettazione, allo sviluppo, e al test dell’app: gli studenti del Laboratorio, Carmen Messina, Davide Patruno, Francesco Gallo, Gianpiero Spelozzo, Giuseppe Lisso, Giuseppe Claudio Lamacchia, Jana Paulikova, Laura Montanari, Marianna Kalonda Okassaka, Mattia Storani, Nicoletta Quirino, Noemi Alese, Riccardo Antonelli, Roberta Ciavarella, Sara Bisonni, Silvia Serafini, Veronica Seimonte; le docenti Francesca Arienzo, Gianna Angelini, Lucia D’Ambrosi, Paola Costanza Papakristo; l’Ufficio Web /CSIA: Fabrizio Patrizi, Manolo Micozzi, Simone Carletti; l’Ufficio Comunicazione di Ateneo, Sonia Pietrangeli, Aldo Caldarelli, Chiara Crucianelli; gli stagisti Laura Montanari, Matteo Maponi.

27/10/2015 15:32
Un auto nel porticato come discarica

Un auto nel porticato come discarica

Oggi, alcuni lettori, ci hanno segnalato attraverso varie foto la presenza di rifiuti nel porticato di un appartamento in via Acquedotto a Villa Potenza. Come si può notare dalle immagini, le quali mostrano solo una parte del pianerottolo, è evidente un pannolino sporco davanti all'ingresso della porta principale del palazzo, una macchina rotta e sporca ferma all'angolo dell'entrata, utilizzata quasi a mò di magazzino. I residenti chiedono a chi di dovere di prendere provvedimenti. 

27/10/2015 12:34
Mercorelli: "Di 'malasanità' si può morire"

Mercorelli: "Di 'malasanità' si può morire"

Da Gian Mario Mercorelli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Tolentino, riceviamo:Periodicamente, in occasione degli ormai annuali tagli ai servizi sanitari di cui possiamo usufruire, si riaccende il dibattito sulla riorganizzazione della sanità della nostra regione, dibattito in cui si levano le voci sdegnate anche di chi sapeva benissimo da tempo cosa stesse per succedere: la riduzione dei posti letto (portati a 3,7 ogni 1000 abitanti) e la contestuale chiusura dei piccoli ospedali iniziano infatti nel 2012 con il decreto legge 95/2012, quello della “Spending Rewiev” del governo Monti. A seguito di questa legge la regione Marche elabora una riforma generale del sistema sanitario regionale emanando la Delibera di Giunta Regionale 735/2013, in seguito modificata più volte. Di fatto questa riforma regionale non trova alcuna applicazione per due anni (forse perché erano in vista le elezioni regionali? Quanti cittadini avrebbero dato il loro consenso all’attuale amministrazione regionale conoscendo il destino riservato alla sanità?) se non in maniera molto limitata e solo in alcuni territori, ma porta in maniera generalizzata a un impoverimento dei servizi sanitari che mano a mano vengono chiusi in nome della riforma regionale, senza però portare un vero rinnovamento e un’attivazione di servizi territoriali in rimpiazzo dei servizi ospedalieri che vengono soppressi. Nel frattempo, a livello nazionale, a seguito del DL 95/2012, il governo Letta tramite il Ministero della Salute concerta con le regioni il nuovo “Patto della Salute”, un documento di pianificazione triennale sottoscritto dal governo e dalle regioni. Il patto della salute 2014/2016 vede la luce il 1/7/2015 e al suo interno vengono pienamente ribadite le indicazioni del DL “Spending Rewiev”, questa volta con l’impegno delle regioni, quindi anche della Regione Marche, di rispettare e portare a compimento la riduzione dei posti letto e la chiusura delle piccole strutture entro il 2016. Ad esempio, un reparto di cardiochirurgia deve avere un bacino di utenza di 1,5 milioni di abitanti (quindi nelle Marche ne possiamo avere solo uno), un reparto di ostetricia deve avere un bacino tra 150.000 e 300.000 abitanti e via dicendo per tutte le specialità: si deve, in sostanza, per ogni reparto, fornire un numero minimo di prestazioni affinché esso possa rimanere aperto, quindi se tieni un reparto in una struttura sei chiamato a chiuderlo nell’altra. Chi oggi promette di mantenere aperto l’ospedale di Tolentino così come gli altri piccoli ospedali o è disinformato o, peggio, sta spudoratamente mentendo ai cittadini con il solo fine di averne un guadagno dal punto di vista elettorale. Ricordiamo che, all’epoca, l’amministrazione regionale PD guidata dal Governatore Spacca, l’assessore alla Salute Mezzolani, il Presidente V Commissione Consiliare (sociale e sanità) Comi e tutte le opposizioni erano al corrente di tale Patto e delle ripercussioni che avrebbe avuto su tutto il territorio regionale. Ora l’attuale amministrazione PD guidata da Ceriscioli ben si guarda dal prendere le distanze da quanto dovrà andare a regime dal 2016, tanto che recentemente il Direttore del Servizio Salute della Regione Piero Ciccarelli, a mezzo stampa, ha comunicato che entro fine anno tutti i piccoli ospedali verranno trasformati in Case della Salute come previsto dalla DGR 735. L’accelerazione attuale peggiora ancor di più le cose: il nostro territorio è morfologicamente complesso e i collegamenti non sono di certo rapidi (non siamo la pianura padana) e le aree montane e dell’entroterra hanno subito un forte squilibrio a livello di servizi sanitari rispetto alle aree costiere. Le aree interne, di fatto, denotano una carenza di servizi di cui i cittadini si accorgono ogni giorno e che spesso ha fornito alla politica un argomento per fare incetta di voti senza ovviamente mai migliorare la situazione. Sarebbe stato necessaria un’opera di concertazione con i Sindaci per differenziare le offerte dei servizi secondo le esigenze territoriali, perché forse sarebbe stato necessario mantenere qualche struttura ospedaliera o Pronto Soccorso dove oggi vengono chiusi. Ed è mancato un attento studio statistico sull’affluenza e sulle esigenze sanitarie della popolazione tale da permettere di stilare un piano di riordino sostenibile pur mantenendo gli impegni e le esigenze di bilancio. Di fatto il cammino è obbligato per quanto riguarda la chiusura dei piccoli ospedali, ma questo ovviamente non scagiona i governanti dalla colpa di non essere riusciti, negli anni, a mantenere dei servizi adeguati per i cittadini delle aree interne, sopprimendo semplicemente reparti per ottenere un risparmio economico senza sostituirli con servizi non ospedalieri ma territoriali che avrebbero garantito una continuità di assistenza e cure ai cittadini, pur di fronte a un cambio culturale importante. E’ inutile togliere a una struttura la qualifica di ospedale per chiamarla “Casa della Salute” se non nascono contestualmente i servizi necessari ai bisogni della salute dei cittadini: è semplicemente una presa in giro che offende l’intelligenza dei cittadini. Se i medici di medicina generale ( medici di base) o la continuità assistenziale (guardia medica) non verranno riorganizzati e non garantiranno un presidio efficace all’interno delle future “case della salute”, i disservizi e l’obbligo per i cittadini di prendere la macchina e spostarsi verso i poli ospedalieri (che necessariamente si intaseranno) saranno automatici. Per inciso, ci chiediamo se siano stati chiusi gli accordi sindacali con i medici di base proprio nell’ottica di ottenere una loro collaborazione, altrimenti il pericolo è quello procedere alla riorganizzazione navigando a vista e senza avere le risorse necessarie affinché i nuovi servizi funzionino realmente. La già critica situazione sanitaria regionale ha visto negli ultimi anni un decadimento senza precedenti: senza considerare i “deliri” dello Stato centrale (che, tanto per fare un esempio, trova 6 miliardi di euro per costruire una nuova portaerei ma poi taglia gli esami clinici sovvenzionati), l’incapacità locale di fare economia laddove possibile (avete idea di quanti dirigenti siano presenti nella pianta organica della sanità regionale?) e l’assenza di capacità organizzativa e di conoscenza del territorio non garantiscono ai cittadini i servizi e le sicurezze per i quali pagano fior di tasse ma, soprattutto, li mettono in pericolo, perché è vero che i conti devono essere a posto, ma è vero anche che di “malasanità” si può morire.

26/10/2015 22:43
Francesco Micheli al Coffee Opera Hipster

Francesco Micheli al Coffee Opera Hipster

Coffee Opera Hipster è stato uno spettacolo messo in scena ieri sera alla Triennale di Milano, con la collaborazione di Nuova Simonelli. L'evento ha celebrato il connubio tra caffè e opera: tra i protagonisti la dj romagnola Nico Note, i cantanti Ivan Defabiani e Tatiana Vanderlei, il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli. Allestimento scenografico con il videomapping che ha riprodotto l’interno dello Sferisterio.  

26/10/2015 17:13
Macerata quinta in Italia nell'Ecosistema Urbano

Macerata quinta in Italia nell'Ecosistema Urbano

Macerata quest’anno guadagna la 5^ posizione in Italia nella classifica della XXII edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto annuale di Legambiente realizzato con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia e il contributo editoriale de Il Sole 24 ore. E rispetto al già lusinghiero risultato dello scorso anno quando si era attestata al 13° posto Macerata guadagna 8 posizioni.“Ho sempre creduto che il tempo avrebbe restituito dignità al profondo lavoro che la precedente amministrazione ha svolto – commenta la notizia il sindaco Romano Carancini - per qualificare il sistema ambiente nella nostra città. Oggi i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sul rapporto Ecosistema Urbano, che posizionano Macerata al 5° posto assoluto fra tutti i capoluoghi di provincia italiani con un indice pari a 71,32 dimostrano il forte indirizzo verso la qualità della vita voluto negli ultimi anni che, lo ricordo, vedevano Macerata nel 2010 al 38° posto con un indice del 50,41%. Non posso non essere grato per il passato, in particolare a Enzo Valentini, figura decisiva per l’exploit raggiunto. Ma oggi ciò che prevale all’orgoglio del risultato è l’impegno ancor più determinato a mantenere il livello raggiunto e soprattutto a provare nel futuro dei prossimi 5 anni a consolidare e migliorare la qualità dell’ambiente cittadino per aria, acqua, rifiuti, mobilità e energia”. I dati della statistica, riferiti al 2014, sono stati raccolti, come ormai è tradizione, in base a questionari e interviste sottoposti ai 104 Comuni capoluogo di provincia e ad altre fonti statistiche e si basano su 18 indicatori suddivisi a loro volta in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ed energia. Macerata, nella graduatoria generale, con 71,32 punti è la prima città delle Marche seguita da Pesaro che occupa il 23° posto, Ancona (29°) e Ascoli Piceno (47°). La nostra città sale sul primo gradino del podio nelle Marche, per quanto riguarda le polveri sottili,ad esempio, e si trova all’8° posto prima di Ascoli (36^), Ancona (46^) e Pesaro (58^). Passando alle risorse idriche, Macerata si attesta al 10° posto a livello nazionale per consumo pro capite e al 2° per differenza tra acqua immessa e consumata. Positivo anche il dato che riguarda i rifiuti: Macerata è al 17° posto a livello nazionale per quanto si butta via (554 kg per abitante) e 23^ per quanto si recupera (60,3 Kg) e rimane la prima della lista nelle Marche. Macerata, infine, è 7^ nella classifica nazionale per quanto riguarda le energie rinnovabili negli edifici comunali (18,55 kw/1000abitanti) seconda nelle Marche dopo Pesaro (27,7) seguita da Ascoli Piceno (2,85) e Ancona (2,08).

26/10/2015 16:27
Le aziende di Confartigianato Macerata alla Fashion Week di Pechino

Le aziende di Confartigianato Macerata alla Fashion Week di Pechino

“Imbastire un sogno, cucire un'idea”: è un titolo eloquente quello della prossima missione in Cina organizzata dalla Federazione Moda di Confartigianato con il supporto dell'ICE, l'istituto per il commercio estero. La missione si svolgerà fino al 30 ottobre nell'ambito delle iniziative collegate alla Chinese Fashion Week, la settimana della moda di Pechino, e vedrà protagonisti oltre a giovani stilisti italiani precedentemente selezionati, anche sei aziende marchigiane che sfileranno il 27 ottobre prossimo nell’affascinante cornice delle passerelle di Pechino. “La Fashion Week di Pechino – dichiara il Presidente Nazionale Confartigianato Moda, Giuseppe Mazzarella - è un’occasione unica per mettere in luce il 100% Made in Italy. Erano ben sette anni che l’Italia non partecipava a questo evento e siamo orgogliosi, come Confartigianato, di portare l’alta sartorialità italiana in Cina, e di farlo con una iniziativa dedicata ai giovani stilisti vincitori del concorso”. Oltre alla sfilata, alla quale parteciperanno la Sartoria Lia Panichi, Federica Bellesi, FVF Fashion House, Sartoria Sammarco, Giovanna Nicolai e LeFemme, tutte aziende 100% Made in Italy, Confartigianato organizza, in collaborazione con ICE, una serie di eventi promozionali dedicati all’artigianato italiano del settore moda (abbigliamento, maglieria, accessori, oreficeria). L’evento “Artigianato italiano”, inserito nel calendario ufficiale della Settimana della Moda di Pechino prevede infatti per il 28 ottobre, l’organizzazione di b2b tra le aziende italiane partecipanti e i buyers cinesi selezionati dall’ICE, e l’evento live con la creazione in loco e consegna di un abito su misura alla più importante giornalista televisiva cinese da parte della Presidente Regionale Sarti e Stilisti Lia Panichi. “Avremo una platea di circa 500 persone – prosegue Mazzarella - fra giornalisti, opinion leader, industriali, associazioni di stilisti, politici locali. Una platea altamente qualificata alla quale dovremo essere capaci di trasmettere emozioni, attraverso la grande manualità e il grande stile che caratterizzano la moda italiana.” “La sfilata di Pechino è un evento molto importante per le imprese associate – afferma Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export di Confartigianato Macerata – ed è una delle tante iniziative che la nostra Associazione ha messo in campo quest’anno all’interno del più ampio progetto di internazionalizzazione. Il fatto poi che siano state selezionate solo aziende della provincia di Macerata, conferma quanto questi nostri prodotti di altissima qualità siano sempre più apprezzati non solo a livello nazionale ma anche internazionale. I prossimi eventi organizzati da Confartigianato Imprese Macerata, sempre in sinergia con ICE, prevedono un Incoming per il settore Agroalimentare nel mese di Febbraio 2106, uno per il settore Calzature nel mese di Marzo 2016 ed un Incoming per il settore Abbigliamento previsto per Maggio 2016. Inoltre, Giovedì 19 Novembre 2015 presso il Cosmopolitan Business Hotel di Civitanova Marche si terrà un workshop dal titolo: Innovare il Packaging per Attrarre Clienti a cura dell’esperto di marketing ed internazionalizzazione Paolo Pugni. L’evento è gratuito e aperto a tutte le aziende del territorio”.

26/10/2015 16:20
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