Macerata

É morta la professoressa Carla Amadio: era la moglie di Bruno Romano

É morta la professoressa Carla Amadio: era la moglie di Bruno Romano

E' scomparsa all'età di 72 anni Carla Amadio, fino a settembre 2013 docente ordinario di Filosofia politica presso il dipartimento di Scienze politiche della comunicazione e delle relazioni internazionali. Nel 1988 era stata nominata all’Università di Macerata. Ha compiuto lunghi soggiorni di studi in Germania. È stata membro della Fichte Gesellschaft. Si è occupata della filosofia politica contemporanea francese, in particolare del pensiero di Jacques Derrida.Nel 1997, fu coinvolta nell'inchiesta sull'omicidio di Marta Russo avvenuto all'interno della Città universitaria della Sapienza di Roma. Infatti, il marito, professor Bruno Romano, direttore dell'Istituto di Filosofia del diritto, venne arrestato con l'accusa di aver depistato le indagini. All'epoca la professoressa Amadio, già docente di Filosofia politica a Macerata, difese con forza il marito, anche perchè le accuse degli inquirenti si basavano su una sua telefonata. "Si basano su una mia telefonata a un collega che insegna a Napoli e che mi chiedeva informazioni sulla vicenda. Io gli raccontai notizie lette sulle cronache e che mio marito aveva sentito dai giornalisti che lo assediavano" dichiarò all'epoca.

18/11/2015 17:31
Moncler falsi made in Moldavia: operazione internazionale della Procura di Macerata

Moncler falsi made in Moldavia: operazione internazionale della Procura di Macerata

Sono in corso da parte della Procura della Repubblica di Macerata e della Compagnia di Macerata indagini su un’organizzazione internazionale dedita alla produzione e distribuzione di ingenti quantitativi di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti della nota casa di moda Moncler. Nel sodalizio risultano coinvolti sia soggetti italiani che esteri, i quali avrebbero impiantato la produzione in Moldavia ed organizzato la vendita sia in Italia che in altri paesi europei ed extraeuropei. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle con il coordinamento del Procuratore Capo Dott. Giovanni Giorgio, hanno disvelato una produzione “parallela” di capi Moncler contraffatti ad opera di una società moldava, che essendo inserita fino ad epoca recente nella filiera produttiva Moncler è dotata di tutti i macchinari e del know how utile a proseguire la produzione in danno della ditta Moncler. In tale contesto, i finanzieri, hanno posto in essere una serie di attività di indagini preliminari, le quali hanno condotto all’individuazione di 4 soggetti, tra cui, un cittadino moldavo, domiciliato in Chișinău (Moldavia), quale reale ‘tramite’ tra acquirenti finali, ovvero soggetti Italiani già individuati e indagati nell’ambito di un procedimento penale instaurato presso la Procura di Macerata e la società moldava produttrice dei capi contraffatti. La transnazionalità delle attività illecite poste in essere dai vari soggetti coinvolti hanno reso necessario l’inoltro di diverse rogatorie da parte del Procuratore Capo alla sede, all’A.G. Moldava, con le quali sono state eseguite numerose perquisizioni presso le aziende riconducibili agli indagati, tutte con sede in Chișinău, nonché nelle loro abitazioni. Le perquisizioni, eseguite dall’Autorità Giudiziaria moldava in collaborazione con militari della Compagnia di Macerata, hanno permesso di acquisire elementi probatori di rilievo, anche di tipo informatico, a supporto dell’iniziale quadro indiziario.

18/11/2015 16:51
"Le Terre del Picchio" presenta "Le botteghe per il turismo"

"Le Terre del Picchio" presenta "Le botteghe per il turismo"

Ieri, alle 12, si è tenuta presso l'Hotel San Crispino una conferenza stampa per presentare le attività in terra maceratese dell'associazione culturale "Le Terre del Picchio". Il vulcanico presidente Iuliano Bellesi, tiene a precisare che nel 2005 sono state scattate delle belle foto da Guido Picchio per l'evento "Matto come un cavallo". La mission di tale organizzazione è la seguente: comunicare in stile 800esco energie, forme, arti e mestieri per corsi engastronomici, eventi culturali e sportivi, dando importanza a tutti i territori della Regione Marche e regioni limitrofe del centro Italia. Vari sono stati gli eventi succeduti nel tempo: lo scorso anno, ad esempio, il festival della manualità con Cna, Unicam e Unioncamere che dopo un tour effettuato in tutta la Regione, si è concluso all'abbazia di S. Salvadore a Roma. Invece, con Federalberghi Marche, Unpci e Unicam si è tenuto il tour Manualità che passione, organizzato da Vivi il territorio, un evento dedicato all'agricoltura, al turismo, all'arte e ai mestieri. Dopo i successi urbani di Gubbio, il format approda all'Abbadia di Fiastra. La stessa associazione, trova anche accoglienza dopo la sede storica a Montegranaro, a Morrovalle presso l'Hotel San Crispino e diventa così sede organizzativa. Alla presenza del proprietario Massimo Milani, nonchè vicepresidente di Federalberghi Regione Marche, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione.Domenica 22 ci sarà l'esposizione all'abbadia di Fiastra della miglior manualità nelle Marche con 12 espositori. Vi sarà anche un dibattito sulle stesse possibilità di acquisto che possono essere date ai turisti in visita nella nostra regione. Infine, il 12 e 13 dicembre, a Civitanova avrà luogo una degustazione dei prodotti: verrà ampliato il programma passando all'assaggio di primi piatti della miglior pastasciutta del territorio. 

18/11/2015 15:15
I carabinieri incontrano gli anziani

I carabinieri incontrano gli anziani

I carabinieri della Compagnia di Macerata, in collaborazione con l’Amministrazione comunale ed in particolare con l’assessorato ai Servizi Sociali, hanno organizzato una serie di incontri con gli anziani nell’ottica della diffusione di alcuni consigli per evitare truffe in danno delle “fasce deboli”. Spesso gli anziani sono vittime di attacchi da parte di soggetti senza scrupoli che, approfittando dell’età e della dolcezza ingenua che gli anziani mostrano, li raggirano con le tecniche più disparate. I carabinieri vogliono trasmettere quel pizzico di attenzione in più mettendo in guardia le "fasce deboli" su alcune mosse truffaldine che vengono utilizzate dai banditi. L’iniziativa, che rientra nel più ampio ambito dei contatti quotidiani che i carabinieri hanno con la popolazione, sempre con la collaborazione dei Comuni, attenti a queste tematiche, verrà diffusa nei prossimi giorni in tutti i 13 comuni di competenza della Compagnia carabinieri di Macerata.

18/11/2015 14:44
L'Italappalti gode di ottima salute e non è affatto fallita

L'Italappalti gode di ottima salute e non è affatto fallita

In riferimento al nostro articolo pubblicato in data 17 novembre ed intitolato "La cattedrale nel deserto davanti al terminal: la protesta dei cittadini", in cui si fa riferimento che l'opera di "Piazza Pizzarello" è incompiuta e abbandonata "in seguito al fallimento della ditta che si occupava dei relativi lavori di costruzione", si fa presente che la ITALAPPALTI s.r.l. di Porto San Giorgio, ben nota per essere la società esecutrice dell'opera, gode di ottima salute e non è assolutamente fallita.La redazione si scusa per aver fornito un'informazione chiaramente errata. 

18/11/2015 13:16
Inaugurato il nuovo Comando provinciale della Guardia di Finanza (Foto e Video)

Inaugurato il nuovo Comando provinciale della Guardia di Finanza (Foto e Video)

Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Comando provinciale di Macerata "Allievo Finanziere M.A.V.M Livio Cicalè". Dopo i saluti del Colonnello Amedeo Gravina, ha preso parola il sindaco Romano Carancini che, citando le parole di Cesare Pavese, ha affermato: "Tra la cittadinanza maceratese ed il corpo della finanza si è creato un legame di fiducia e di senso di appartenenza reciproco. Il successo più grande si ottiene quando l'uomo e lo Stato si fondono, e l'inaugurazione di questa nuova caserma non vuole essere un fatto di retorica né di autocelebrazione". Il Comandante Generale della guardia di finanza Saverio Capolupo ha poi proseguito affermando: "Sono molto legato a questa terra, sia dai tempi lontani della mia esperienza come studente dell'Università di Macerata. Le Fiamme Gialle sono e saranno sempre a fianco della collettività. L'immobile che viene oggi inaugurato rappresenta un'opera moderna perfettamente in grado di rispondere alle nostre esigenze organizzative e strutturali. Il nome di Cicalè, impresso sul marmo posto all'ingresso, è ricordo di un uomo esemplare e monito per tutti noi ad operare con ordine, disciplina e correttezza. Viva la guardia di finanza e viva l'Italia!". La nuova caserma è stata intitolata all’Allievo Finanziere Livio Cicalè, medaglia d’Argento al Valor Militare della Resistenza. Momento particolarmente toccante è stato quello rappresentato dalla cerimonia dell'alzabandiera, accompagnata dall'inno nazionale italiano che tutti i partecipanti hanno intonato e cantato, e seguito dallo scoprimento, da parte delle massime autorità, della targa posta all'ingresso della caserma ed intitolata proprio a Livio Cicalè. Il tradizionale taglio del nastro tricolore è stato effettuato dal Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, madrina di eccezione della cerimonia, che è stata anche omaggiata con un pensiero floreale. Sono seguite le parole di Mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi di Macerata, con la lettura di un passo del Vangelo secondo Matteo prima e della Preghiera del Finanziere poi. La cerimonia si è conclusa con la visita dei locali della nuova caserma ed un brindisi augurale per l'attività che, nei prossimi anni, vedrà impegnate le Fiamme Gialle di Macerata.https://www.youtube.com/watch?v=qttpQxb5rOA

18/11/2015 12:03
La famiglia di Stefania Raimondi ricomincia da Tolentino, ma servono ancora aiuti

La famiglia di Stefania Raimondi ricomincia da Tolentino, ma servono ancora aiuti

Non si ferma la spirale di solidarietà che si è innescata intorno alla storia di Stefania Raimondi e della sua famiglia. Lo sfratto esecutivo dalla casa di via Crispi a Macerata è previsto per il primo pomeriggio di domani, giovedì 19 novembre, ma una prima soluzione è già stata trovata grazie all'aiuto di diverse persone che si sono prodigate per non far finire questa famiglia in mezzo a una strada. Ma, purtroppo, ancora non basta. Infatti, le spese da affrontare sono diverse e per questo in rete è stato lanciato un nuovo appello. A scriverlo su Facebook è un tolentinate, fra i primi ad occuparsi in prima persona di questa storia. "Sono molto contento che il mio post della settimana scorsa sia servito a dare una mano, a dare speranza a questa famiglia. Faccio un breve riassunto perché poi le cose nello specifico le saprete nei prossimi giorni. Pochi minuti dopo che avevo scritto il mio post, una ragazza di Tolentino si è offerta di dare in comodato d'uso gratuito un appartamento a Tolentino. I ragazzi di Casa Pound sono venuti a vederlo e in quella occasione la proprietaria della casa, io, ed un paio di amici ci siamo trovati con loro. Dopo averlo visto abbiamo ricevuto da un elettricista la disponibilità a sistemare le cose "elettriche" e da un installatore di impianti di riscaldamento la disponibilità a controllare e rendere efficiente e a norma l'impianto di riscaldamento: tutti si sono messi a disposizione gratis. Tolentino ha ora una nuova famiglia residente grazie al buon cuore ed alla disponibilità di questa ragazza, che non smetteremo mai di ringraziare, e di tanti professionisti che presteranno la loro opera in maniera gratuita con un notevole senso di altruismo. Domani (oggi, ndr) speriamo si riescano ad effettuare gli allacci delle varie utenze. Domani (oggi, ndr) inoltre i mobili verranno trasportati a Tolentino e piano piano si rimonteranno. Dare una mano a questa famiglia è stato bellissimo. È vero che non vivranno, per ora, nella loro città ma bisogna guardare questo trasferimento anche come una nuova possibilità, un nuovo inizio. L'impegno economico da parte di tutti finora è stato minimo ma ora tra allacci, rifiniture necessarie e altre cose indispensabili i costi per questo trasloco stanno lievitando. Questa famiglia ora ha bisogno di un piccolo supporto economico e per questo è stata aperta una carta Postepay ricaricabile anche nelle ricevitorie del lotto. Con questo post vi chiedo di fare una offerta, anche piccola, un piccolo gesto per far capire a questa famiglia che i miracoli ancora accadono".

18/11/2015 11:44
Lavori di consolidamento del ponte sul Chienti a Sforzacosta

Lavori di consolidamento del ponte sul Chienti a Sforzacosta

Sono in corso i lavori di consolidamento del ponte sul fiume Chienti in località Sforzacosta di Macerata.L'intervento di 470 mila euro riguarda la messa in sicurezza del ponte sulla SP 78 “Picena” una tra le più importanti e transitate arterie tra Macerata e Ascoli Piceno.Il ponte, di vecchia manifattura, già pesantemente danneggiato durante il secondo conflitto mondiale e che  non nasconde i segni di parziali ricostruzioni effettuate nel tempo aveva bisogno di ulteriori interventi; le opere iniziate nel settembre scorso dall'impresa F.lli Pazzaglia di Pievebovigliana aggiudicataria della gara completano infatti una delle ultime operazioni di consolidamento eseguite prima del 2001 dall'ANAS su altre due pile dello stesso ponte.Come si ricorderà, in seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione di diverse strade statali passò dall'ANAS alla Regione Marche che operò a sua volta un ulteriore trasferimento demandando alle Province le competenze e quindi la manutenzione di importanti vie di comunicazione.I lavori, che non interessano lo stato di conservazione della struttura in elevazione e sono quindi finalizzati solamente alla messa in sicurezza della fondazione, sono stati ritenuti dall'attuale Amministrazione Provinciale inderogabili per l'evidente scalzamento  delle pile accentuato dai recenti eventi alluvionali.L'intervento manutentivo del ponte che non interferisce in alcun modo con l'intenso traffico veicolare in quanto verrà effettuato al di sotto della sede stradale consiste nella realizzazione di corone perimetrali di micropali sarà ultimato entro la fine dell'anno.

18/11/2015 11:19
#NoMoreVictims: gli studenti Unimc dicono no al terrorismo - FOTO

#NoMoreVictims: gli studenti Unimc dicono no al terrorismo - FOTO

Officina Universitaria, Run Macerata, Obiettivo Studenti e Azione Universitaria hanno dato appuntamento in Piazza della Libertà, alle ore 18, a tutti gli studenti, i cittadini e le associazioni di Macerata, per partecipare ad un simbolico momento di raccoglimento. Un'iniziativa intitolata #NoMoreVictims e dedicata, appunto, a tutte le vittime del terrorismo, in seguito agli avvenimenti tragici che hanno colpito Parigi e all'ondata di violenza che, nelle ultime ore, sta scuotendo il mondo intero. Sono state lanciate delle lanterne volanti con dei messaggi di cordoglio, ma soprattutto di pace, perchè, come precisano i rappresentanti delle diverse associazioni studentesche, "nessuna delle tragedie che hanno colpito e stanno colpendo il mondo ci lascino indiferrenti. Gli attentati che hanno colpito Parigi nei giorni scorsi ci chiedono nuovamente una profonda riflessione sul nostro tempo, sul nostro ruolo di studenti e cittadini e sul valore delle nostre vite. Una riflessione sulla insensata e barbara lesione del diritto alla vita, della libertà personale e religiosa, della tolleranza e della dignità umana. E un pensiero va a tutte le vittime della guerra che sta schiacciando non solo gli uomini, ma la nostra Umanità". (FOTO Si.Sa.)

17/11/2015 17:23
Grande partecipazione al dibattito sul Park Si

Grande partecipazione al dibattito sul Park Si

Tantissima gente ieri sera al focus sul Park Si organizzato dal Circolo Aldo Moro e dal Circolo della Rosa all'Hotel Claudiani. Dopo i saluti iniziali di Piergiorgio Gualtieri, Presidente del Circolo Aldo Moro e di Bruno Mandrelli per il Circolo della Rosa la parola è andata subito a Piergiuseppe Mariotti e Renato Perticarari per le relazioni tecniche. In particolare Mariotti ha ripercorso tutta la storia del Park Si da un punto di vista temporale e di convenzioni, soffermandosi sull'art. 23 della convenzione del 1989 che prevede che il rapporto concessorio possa cessare per motivi gravi di pubblico interesse con almeno un anno di preavviso ed ha indicato come tutto il ragionamento debba svilupparsi su questa linea. L'avv. Perticarari ha affermato come il problema all'oggi sia individuare la metodiche giuste per effettuare l'operazione che non può essere il subentro nella gestione della concessione, quello è il mezzo per giungere al fine pubblico che è, invece, quello di arrivare ad una gestione più utile di quel parcheggio in funzione del centro storico. Ma la domanda da porsi è se il subentro nella gestione sia l'unico mezzo: innanzitutto ci troveremmo di fronte ad una deviazione rispetto alla strada indicata dalle convenzioni esistenti e verrebbe da chiedersi perché non si segua proprio quella via. La seconda criticità è rappresentata dalla somma che si dovrebbe pagare per raggiungere quel fine. A questo punto si aprono due considerazioni: la prima è perché non provare ad acquisire in affitto per un tempo congruo la concessione e solo dopo riservarsi il subentro definitivo (in fin dei conti dovrebbe essere una soluzione comoda anche per la SABA che non avrebbe più una perdita alta), la seconda è come impatterebbe sui bilanci dell'APM l'acquisizione di un parcheggio di 400 posti, afronte di un bacino d'utenza che è sostanzialmente sempre lo stesso? Tra l'altro il mondo delle partecipate, soprattutto di quelle in house, è alla viglia di una rivoluzione e con l'acquisizione di un parcheggio in perdita si potrebbe verificare una potenziale minusvalenza nel bilancio e, quindi, il valore di APM scenderebbe. L'amministrazione obietta che il parcheggio ora produce perdite perché gestito in quel modo: rimodulando la gestione si arriverebbe quanto meno ad un pareggio ma, dichiarando ciò siamo sempre nell'ambito delle ipotesi e delle aspettative e non delle certezze verificate. Se le previsioni si rivelassero errate, l'APM si sarebbe presa una gestione che produrrà perdite per sempre. Allora se non si vuol valutare all'affitto che sarebbe una soluzione prudente ma non definitiva perché non pensare ad una contribuzione del Comune a SABA, come già avvenuto in molti altri casi? E poi perché non usare quelle cifre per la realizzazione prima del nuovo ingresso e poi subentrare nella gestione? Tutti quesiti ai quali il Sindaco nel suo lunghissimo intervento ha provato a rispondere, non senza prima aver dichiarato che non si può parlare di parcheggio senza una visione della città e di considerarlo come un passaggio determinate per completare la pedonalizzazione e dare una scossa definitiva a Macerata. Attraverso l'acquisizione della concessione il Comune non pagherebbe più i 40.000 € a Giulioni (Silos) perché i residenti del Centro andrebbero a parcheggiare lì, non è vero poi che Macerata nei prossimi mesi resterà la stessa: con il giro di valzer e lo spostamento dei vari uffici arriveranno all'ex Caserma papalina 180 dipendenti e 120 dipendenti del Comune si sposteranno a Palazzo Conventati. In più verrebbero tolti i parcheggi nell'ovale intorno ai Giardini e i dipendenti della SABA verrebbero inquadrati in APM al contratto dei dipendenti APM, con un risparmi di circa 30.000 €. Certo lo strumento d'affitto potrebbe anche essere corretto ma perché lasciare la gestione alla SABA? Il Sindaco ha concluso che verosimilmente entro dicembre la discussione verrà portata in Consiglio. Intenso il dibattito, al quale hanno partecipato numerosi professionisti ed ex amministratori e tutti hanno portato un contributo concreto e non banale alla discussione. In particolare l'Architetto Sensini ha affermato che non ha senso parlare di parcheggi senza un piano urbano di mobilità sostenibile, mentre l'avvocato Bommarito ha ribadito che le affermazioni condivisibili ed ovvie del Sindaco si dovrebbero tramutare non nell'acquisto a quelle cifre esagerate ma in quei gravi motivi di pubblico i interesse che permetterebbero la revoca della concessione. Se questo non può essere fatto si tratti ma sapendo che è l'Amministrazione ad avere il coltello dalla parte del manico. O comunque si potrebbe ricorrere ad una contribuzione del Comune per avere un servizio migliore da parte della SABA. L'architetto Schiavoni ha sostenuto che quello del Park Si è un intervento solo di matrice puntuale e non di visione strategica della città nello spazio e nel tempo. Bisogna intervenire in maniera integrata, riportando le persone a vivere nel centro, se non si fa questa operazione il Park Si rischia di diventare un'altra incompiuta. L'avvocato Marchiori ha ribadito che un ente pubblico non può fare business e quindi non acquista rami d'azienda ma l'operazione non può che passare attraverso la riacquisizione della concessione per poi riconcederla ad un privato o alla municipalizzata, mentre l'ex assessore Stefano Di Pietro ha fatto un discorso di natura più generale, sostenendo come i parcheggi a struttura siano a rimessa rispetto a quelli su strada per poi andare nel particolare del Park Si che come tutti parcheggi si riempie con tariffe basse e un'ottima segnaletica. L'ingegner Fidani ha invitato i presenti a riprendere in mano il progetto originario, mentre l'assessore Ricotta ha sostenuto che non si può correre dietro a soluzioni, a suo dire impraticabili, come quelle dell'affitto o quelle della gratuità della concessione.

17/11/2015 16:38
Livi: "Basta ipocrisia. Contro il mostro servono i fatti"

Livi: "Basta ipocrisia. Contro il mostro servono i fatti"

Il segretario politico di Azione in movimento, Simone Livi, interviene sulla questione terrorismo: "Sicuramente questa è una guerra, non ci sono dubbi. Ad onor del vero bisogna ricordare che questa guerra non ha avuto inizio in questo “maledetto” venerdì 13, ma parte da lontano. Certamente quello che è successo venerdì scorso a Parigi ha dell’inquietante. Agghiacciante la folle lucidità con cui i terroristi, forse otto, hanno provocato una strage di proporzioni infernali. Tutto studiato. Si voleva colpire il maggior numero di persone possibili, agendo nei luoghi dello svago e del divertimento tipico di un venerdì sera. Il primo sentimento non può che essere quello di vicinanza e di preghiera per le vittime e per tutto il Popolo Francese. Poco mi sono piaciuti gli “sciacalli” della prima ora, sono sincero. Tutto ciò comunque non può esimerci dal fare alcune “semplici” considerazioni. Intanto va ricordato che la maggior parte degli armamenti in possesso dell’Isis provengono da lobby statunitensi e da altri Paesi occidentali. Ci sono le prove. Necessario anche fare un mea culpa su come l’Europa da decenni (ma soprattutto in questi ultimi anni) abbia sottovalutato, anche a causa del falso buonismo o di interessi economici, il flusso migratorio verso le nostre coste in cui, oltre ad accogliere giustamente i veri rifugiati di guerra, si sono concessi con troppa facilità centinaia di migliaia di “lascia passare” a chi invece non fuggiva da guerre, ivi compresi moltissimi potenziali terroristi. Altri errori fondamentali nello scacchiere politico internazionale, sono stati il bombardamento affrettato (Francia in testa) nei confronti di Gheddafi che in quel momento rappresentava una “diga” sul mediterraneo e la “primavera araba” siriana sostenuta dagli Stati Uniti appoggiati da Regno Unito e Francia per cercare di destabilizzare, con il parere contrario di Russia e Cina, il Governo Siriano di Bashar al-Assad. Certo i due sopra citati leader non si può dire siano in odore di Santità, ma in questo particolare momento storico rappresentava il primo e rappresenta il secondo, un utile alleato contro il califfato e di conseguenza contro la guerra santa jihadista. Ritengo sia importante e doveroso ricordare anche tutte le altre vittime del terrorismo islamico a partire da tutti i Cristiani perseguitati ed uccisi giornalmente in varie zone del mondo. Basti ricordare la strage all’Università di Garissa in Kenya avvenuta il 2 aprile scorso in cui persero la vita 147 persone, per lo più giovani studenti. Mattanza messa meno in risalto dai mass media ma non per questo dimenticata. Ora bene fa la comunità internazionale a svegliarsi ed unire le forze per combattere, senza se e senza ma, questo nemico privo di scrupoli e con il quale è impossibile imbastire un negoziato. Sono belve, purtroppo. L’Europa tolga le sanzioni assurde applicate alla Russia e si allei, insieme alle altre potenze, con Putin che da tempo aveva avvertito tutti sulla necessità di agire contro questo mostro integralista. Il resto sono solo chiacchiere che ormai non servono più. Basta ipocrisia, conto questo “mostro” ora servono i fatti. Lo dobbiamo alle vittime di tutti gli attentati oltre che ai nostri figli".

17/11/2015 16:16
Sequestrate dalla Finanza oltre 900mila luminarie natalizie pericolose

Sequestrate dalla Finanza oltre 900mila luminarie natalizie pericolose

E’ di oltre 900mila pezzi, il bilancio dei sequestri operati dalle Fiamme Gialle di Macerata nel corso degli ultimi giorni in tutta la provincia.In particolare, visto l’approssimarsi delle festività natalizie e in virtù del conseguente aumento della messa in vendita degli addobbi, sono stati sottoposti a mirati controlli alcuni esercizi commerciali ricadenti nei comuni di Macerata, Monte San Giusto, Montelupone e Civitanova Marche.La coscienza dell’imminente domanda di prodotti elettrici del tipo luminarie natalizie, ha spinto i finanzieri ad effettuare interventi tesi a verificare il rispetto dello spessore minimo obbligatorio per i cavi utilizzati – che ipoteticamente può essere causa di corto circuito ed incendi in appartamenti, qualora non adeguato – disciplinato dalla Norma Comunitaria EN-60598 – 2 – 20.Per tale attività, i finanzieri si sono avvalsi dell’ausilio di tecnici specializzati, i quali hanno proceduto alle misurazioni dei diametri dei cavi elettrici, di cui erano dotate le luminarie, attraverso uno strumento di precisione denominato “Micrometro”, un calibro ad alta precisione in grado di effettuare misurazioni di interni, esterni e profondità.In moltissimi casi, le misurazioni hanno evidenziato la non corrispondenza dei cavi elettrici utilizzati con il rispetto della normativa di settore, che prevede uno spessore di 0,50 mm² in entrata e 0,20 mm² in uscita.Infatti, nella migliore delle ipotesi, i cavi delle luminarie sequestrate avevano uno spessore di 0,16 mm² in entrata e 0,12 mm² in uscita, arrivando in diversi casi ad avere spessori fino a quattro volte inferiori alla legge, con ovvi risvolti di pericolosità nell’utilizzazione per l’alto rischio di infiammabilità.Complessivamente, in cinque diversi interventi, sono stati sequestrati oltre 900 mila pezzi, con la denuncia alla locale Autorità Giudiziaria di 5 responsabili, tutti di etnia cinese, per frode in commercio.L’abusivismo, la contraffazione ed il commercio di prodotti insicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole, mettono in pericolo la salute dei consumatori. Il sequestro conferma l’attenzione della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori, delle imprese oneste e del buon funzionamento dei mercati.

17/11/2015 16:01
Frode da 15 milioni: denunciate due persone

Frode da 15 milioni: denunciate due persone

I finanzieri della Compagnia di Macerata hanno portato a termine l’operazione “Lana cinese”, che ha consentito di delineare una frode fiscale di circa 15 milioni di euro nonché una frode in commercio per la vendita di circa 12.000 capi di abbigliamento riportanti la falsa attestazione “Made in Italy” a società nazionali ed estere distributrici di prestigiosi marchi. In particolare, dalle indagini di polizia tributaria e polizia giudiziaria svolte è emerso un caso di evasione fiscale internazionale, posto in essere da un imprenditore locale attraverso la costituzione di una società formalmente di “diritto cinese”, ma di fatto con sede d’amministrazione in Italia, operante nel settore tessile e specializzato nella produzione e vendita di accessori in lana per importanti griffe della moda, nazionali ed internazionali.I due responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, la quale ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni fino alla concorrenza delle imposte evase oltre 4 milioni di euro.L’esecuzione del provvedimento ha consentito di sottoporre a sequestro preventivo beni immobili, depositi bancari e quote societarie, nella disponibilità dell’imprenditore italiano e della società di “diritto cinese”.I finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, invece, hanno scoperto una maxi evasione fiscale per circa € 1,4 milioni di euro da parte di una società operante nel settore della costruzione e vendita di immobili, a capo della quale c’era “di fatto” un imprenditore italiano. Per sfuggire al fisco, a capo della società aveva inserito un cittadino extracomunitario come prestanome, al quale aveva promesso la sua assunzione. I due responsabili sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria, su disposizione della quale sono stati sequestrati, a garanzia del credito erariale, tre appartamenti siti a Francavilla d’Ete, un opificio a Monte San Giusto, un appartamento e un garage ad Ussita, fino alla concorrenza delle imposte evase, pari ad oltre 650.000 euro.L’evasione fiscale produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale dei cittadini onesti.Il sequestro per equivalente è uno degli strumenti più efficaci per contrastare i cosiddetti “grandi evasori”. E’ la migliore risposta per rendere immediatamente esecutivo il prelievo erariale e scoraggiare gli imprenditori disonesti che, confidando anche nelle lunghezze burocratiche, pensano di poterla fare franca spogliandosi dei beni o intestandoli a prestanome. Con questo sistema, avvenuto il sequestro dei beni, l’imprenditore, quasi sempre, si ravvede e procede spontaneamente al pagamento delle imposte non pagate, rendendo così assolutamente efficace l’azione di contrasto all’evasione fiscale.  

17/11/2015 11:24
Renato Ferrante si allena nella Piscina Comunale

Renato Ferrante si allena nella Piscina Comunale

Notare un atleta in più tra i tanti che frequentano la Piscina comunale di Macerata non è semplice, può diventare facile però se l’ospite in viale Don Bosco è il pluri-campione di nuoto Renato Ferrante.Il 24enne campano si trova in questi giorni nelle Marche per incombenze legate al suo grado militare ed ha scelto la struttura gestita dal Centro Nuoto Macerata per allenarsi in vista del prossimo appuntamento, la competizione europea degli Euafa (European Air Force Academies) che si terrà il 28 novembre e che lo vedrà protagonista nei 100 stile e nei 100 misti.Ufficiale dell'Aeronautica Militare, Ferrante è talentuoso portacolori della società Gym Sport Mania di Scafati. Nel suo palmares vanta il record dell'Accademia aeronautica sulla distanza dei 100 stile libero e nel 2014 ha fatto razzia di titoli primeggiando nei campionati italiani dell'Aeronautica militare nella distanza dei 50, 200, 400 stile libero e dei 50 farfalla. Nel corso di questo 2015 si è di nuovo laureato campione nei 100 misti e nei 200 stile libero.Per i nuotatori del CN Macerata e dell'Ippocampo cimentarsi nella stessa corsia con un atleta di livello internazionale costituisce uno stimolo significativo e per i tecnici la presenza di Ferrante questi giorni è anche un’opportunità per appuntare qualche segreto delle routine dell'allenamento di alto livello. Il direttore sportivo del CN Macerata Mauro Antonini, è rimasto, come tutti, meravigliato dall’esempio offerto da Renato, dall'umiltà che dimostra nel nuotare con la squadra, la disponibilità nel dare consigli a grandi e piccoli e soprattutto la dedizione, il sacrificio e la concentrazione che mette in ogni allenamento.     

16/11/2015 20:29
Sanità: è scontro fra Conferenza dei Sindaci e Regione

Sanità: è scontro fra Conferenza dei Sindaci e Regione

Non si arresta la polemica fra Regione e Conferenza dei Sindaci dell'Area Vasta 3. Romano Carancini, sindaco di Macerata e Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 3, ribadisce: "avevamo invitato tutti". Carancini affida le sue precisazioni a una nota stampa: "La convocazione per la Conferenza dei Sindaci dell'Area Vasta 3 in materia di sanità fissata per venerdì scorso è stata inviata, oltre che ai Sindaci, in primo luogo al Presidente Regionale Luca Ceriscioli il quale tiene per sè la delega alla sanità per la regione Marche.Non corrisponde al vero, dunque, che la Conferenza dei Sindaci non avesse invitato il governo regionale.La convocazione è stata fatta direttamente (e non per mera conoscenza) con lo spirito di condividere, con chi ha il compito e la responsabilità di guidare il futuro della sanità delle Marche, le preoccupazioni e la crisi che vive in particolare l'AV3.È evidente che il Governo regionale non ha ritenuto necessario presenziare e, per l'effetto, neppure avvertire l'assessore regionale del nostro territorio della convocazione per l'importante incontro.E sulla ragionevole necessità per i Sindaci che vi fosse un interlocutore politico lo esigevano proprio i temi posti all'ordine del giorno che riguardavano il riassetto dell'offerta sanitaria strutturale (ospedali) e dei servizi che il decreto Lorenzin ha sostanzialmente rivisto nell'aprile scorso e che incideranno in maniera rilevante sui i cittadini dei comuni dell'AV3.I Sindaci non intendono rispondere alla polemica innescata ma ancora una volta chiedono un confronto ed un dialogo, senza pregiudizi e con senso di responsabilità, con chi governa la sanità regionale nel rispetto della dignità istituzionale che il mandato di Sindaco impone".

16/11/2015 18:57
Unimc: Rettorato e Direzione generale si trasferiscono

Unimc: Rettorato e Direzione generale si trasferiscono

Il Rettorato e la Direzione Generale dell’Università di Macerata si sono definitivamente trasferiti da Palazzo Conventati, proprietà del Comune di Macerata, nella sede di palazzo Romani Adami, messo generosamente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. “Voglio esprimere – dichiara il rettore Luigi Lacchè - il più vivo ringraziamento alla Fondazione che, nell’ambito del suo piano di razionalizzazione, ha voluto destinare all’Ateneo in comodato gratuito la sua prestigiosa e funzionale ex-sede, confermando un legame antico e mostrando uno spirito esemplare di collaborazione e di reale sostegno”. I tre piani dello storico edificio in via Gramsci ospiteranno quindi le massime cariche dell’Ateneo Maceratese. L’operazione si inserisce nell’ambito di una politica che la Fondazione Carima ha avviato da diverso tempo, allo scopo di sostenere le istituzioni locali facendo fronte alla loro necessità di spazi adeguati ad ospitarle, come già accaduto in precedenza con la concessione in comodato di Palazzo Galeotti all’Accademia di Belle Arti e di Palazzo Squarcia allo stesso Ateneo. In questo modo, si completa definitivamente la riorganizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare di Unimc, che ha permesso un risparmio di oltre 500 mila euro l’anno spesi per gli affitti. Sono stati, infatti, dismessi in questi ultimi anni i locali in via Armaroli, l’ex Telecom in via Piave, Palazzo Torri in via Garibaldi e Palazzo de Vico in via Gramsci. Allo stesso tempo, sono stati effettuati vari interventi edilizi, che hanno permesso, tra le altre cose, l’ultimazione del Polo didattico Pantaleoni, con aule per le lezioni e aule multimediali, sorto al posto dell’ex Menichelli, e del collegio “Padre Matteo Ricci”, sorto nei padiglioni rimessi a nuovo dell’ex Cras. I prossimi passi saranno la ristrutturazione dello storico cortile delle “ex carceri” in via Garibaldi, che permetterà di realizzare un più ampio ed efficiente polo bibliotecario a servizio degli universitari e, allo stesso tempo, di trasformare la struttura in un luogo di socializzazione aperto al pubblico, con spazi pavimentati, panchine, illuminazione, alberature, rete Wi-Fi. CENNI STORICI Nel XV secolo sull’area dell’edificio probabilmente sorgeva un bastione, per la gendarmeria a guardia delle porte di accesso alla città, il cui basamento è ancora visibile in vicolo Accorretti. La parte a sud-ovest del palazzo è stata costruita nella seconda metà del XVII secolo. Nel 1703 e nel 1706, Mario Compagnoni delle Stelle prima acquista il palazzo seicentesco e poi quello quattrocentesco, provvedendo a restauri e ampliamenti, cedendoli nel 1732 a Pietro Romani. L’edificio oggi è proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Negli anni ’90 seminterrati e piano terra sono stati utilizzati per creare un collegamento meccanizzato tra i Giardini Diaz, il sottostante parcheggio e il centro storico.

16/11/2015 16:50
Appassionata: per Beethoven in scena 2 giovani artiste

Appassionata: per Beethoven in scena 2 giovani artiste

Appassionata propone la serie completa dei concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven in due appuntamenti. Il primo, giovedì 19 novembre alle ore 21, vede protagoniste sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata due giovani artiste italiane, Leonora Armellini e Gloria Campaner, insieme alla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Federico Mondelci.Frutto dell'accordo di rete Marche Concerti, siglato lo scorso agosto da Appassionata, dalla Società Amici della Musica G. Michelli di Ancona e dall'Ente Concerti di Pesaro, il concerto di giovedì prossimo, interamente dedicato al genio tedesco, prevede in programma tre dei cinque concerti per piano composti fra il 1795 e il 1809. In scena il 19 novembre i concerti n.2 in si bemolle, op.19 e n.4 in sol maggiore, op.58, eseguiti da Leonora Armellini, e il concerto n.5 in mi bemolle, maggiore, op.73, forse il più famoso della serie, eseguito da Gloria Campaner. Per ascoltare il n.1 e il n.3 bisogna attendere il 22 gennaio.Talentuose e già affermate a livello internazionale, Armellini e Campaner salgono sul palcoscenico del Lauro Rossi per la prima volta. Leonora, padovana classe '92, ha tenuto più di trecento concerti in prestigiose sale in Italia ed Europa, alla Carnegie Weill Recital Hall di New York, alla Musashino Concert Hall di Tokyo, a Nuova Delhi e Tunisi. Nel 2013 ha ricevuto dalle mani di Zubin Mehta il Premio Internazionale Galileo 2000 per il "grande coraggio e talento musicale". Nel 2014 ha eseguito il concerto n. 2 di Chopin con l’Orchestra Filarmonica di Varsavia. Gloria Campaner ha vinto il suo primo premio a 5 anni, nel 1991. Da allora ha inanellato una serie di performance di successo in Europa, Stati Uniti, Sud America e Africa. Artista ufficiale Steinway & Sons, nel 2009 è stata nominata Ambasciatore Europeo della Cultura nell'ambito del progetto culturale Piano: "Reflet de la Culture Européenne". Sempre nel 2009 la sua prima tournée in Cina, mentre del 2010 è il Premio Chopin consegnato dalla Fondazione Chopin di Parigi. Unica pianista italiana ad aver ricevuto il blasonato Premio Borletti Buitoni Trust l'anno scorso, oltre ad un indiscutibile fascino alla Campaner viene riconosciuta una tecnica grintosa, grande sangue freddo e carattere deciso. Si tratta di qualità necessarie alle due pianiste italiane per l'esecuzione, che promette di essere memorabile, dei concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Sul palco insieme alla Armellini e alla Campaner ci sono i musicisti della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana diretti da Federico Mondelci. Mondelci affianca alla carriera di interprete solista una sempre più rilevante carriera nella direzione d’orchestra. Recentemente ha diretto celebri solisti, come Ilya Grubert, Michael Nyman, Kathryn Stott, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara, Natalia Gutman e Luisa Castellani. 

16/11/2015 14:16
Guerra agli autovelox selvaggi: Torresi scrive al Prefetto

Guerra agli autovelox selvaggi: Torresi scrive al Prefetto

Continua la battaglia di Giovanni Torresi contro gli autovelox selvaggi, questa mattina l'ex sindaco di Pioraco ha mandato una e-mail al Prefetto di Macerata per far fronte alla situazione dei Comuni confinanti con la superstrada Civitanova-Camerino che posizionano gli autovelox nella superstrada stessa per "fare cassa.""Egregio Signor Prefetto, chi Le scrive è un comune cittadino che si sente indignato per quello che sta accadendo tutti i giorni nella superstrada 77 che va da Civitanova a Serravalle. Come Lei certamente saprà, tutti i giorni, o la polizia stradale o le polizie municipali, si "appostano" con i loro autovelox prendendo di mira tutti quegli automobilisti che per un motivo o l'altro superano il limite di velocità di 110 o addirittura in alcuni punti di 90 all'ora! Allora vorrei rivolgerle alcune domande se possibile; Ritiene giusto che un comune si apposti sistematicamente subito dopo il limite dei 110 e l'inizio dei 90 facendo multe a raffica? Ritiene giusto che alcuni comuni chiudano i loro bilanci e parliamo di milioni di euro, con i soldi di noi cittadini derivanti dalle multe sulla superstrada? Ritiene giusto che le polizie municipali, invece che prevenire dagli incidenti facendo opera di controllo delle loro strade comunali, vadano invece a fare "cassa" in superstrada? Ha mai visto una polizia municipale rilevare un incidente in superstrada? Certo di un Suo interessamento e certo che Lei è a conoscenza della sentenza del T.A.R. dell'Emilia Romagna, nella quale si vieta ai comuni di mettere autovelox fissi in superstrada, La saluto cordialmente, Giovanni Torresi" queste sono le parole pubblicato qualche minuto fa da Torresi nel gruppo su Facebook "No autovelox dei comuni in superstrada" creato appositamente per la sua battaglia dove, fra l'altro, invita gli iscritti a inoltrare a loro volta la stessa mail al prefetto.

16/11/2015 13:26
Il 100% Made in Italy di Confartigianato affascina l'imprenditoria coreana

Il 100% Made in Italy di Confartigianato affascina l'imprenditoria coreana

Confartigianato Imprese Macerata, all’interno del più ampio programma di internazionalizzazione per le imprese associate, ha ospitato lo scorso 11 novembre una delegazione di imprenditori e opinion leader coreani accompagnati da funzionari della Camera di Commercio di Seoul. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di presentare l’artigianalità del distretto maceratese attraverso visite guidate in cui gli imprenditori locali hanno raccontato la storia delle loro aziende, descrivendone le varie fasi di lavorazione dei prodotti, dal disegno alla progettazione, alla produzione finale. Nel corso della giornata, la delegazione coreana ha potuto quindi visitare alcune delle aziende 100% Made in Italy del settore della Calzatura e Pelletteria, tra cui RedWood, Mario Bruni, Antonio Maurizi, Valentino Orlandi, Art Pelle, Trade House, osservando da vicino il fenomeno della piccola impresa che produce l’alta qualità italiana. Gli imprenditori coreani hanno molto apprezzato le strutture produttive delle imprese, la manualità, il design e in alcuni casi anche le moderne tecnologie applicate al processo produttivo, riconoscendo a tutte le aziende visitate l’alto valore del vero Made in Italy. “Capire il funzionamento del lavoro di altri paesi e favorire l’interazione tra i vari mercati è oggi molto importante" ha dichiarato il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori. "La nostra Associazione è da sempre molto attenta a queste tematiche nella convinzione che investire sull’export, sia ormai fondamentale per portare all’estero le eccellenze del nostro territorio e costruire indispensabili rapporti commerciali”. “Confartigianato", afferma Palo Capponi, Responsabile dell’Ufficio Export di Confartigianato Macerata, "continua a sostenere e promuovere interessanti iniziative per affiancare le aziende nel processo di internazionalizzazione. A tal proposito, il prossimo appuntamento in programma è previsto per il 19 novembre all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, con il seminario gratuito “Innovare l’immagine di impresa per attrarre clienti”, a cura dell’esperto consulente di marketing e vendite Paolo Pugni. Inoltre, per il 2016 Confartigianato, in collaborazione con ICE-Agenzia, organizzerà importanti incoming per il settore Agroalimentare, Calzatura e Abbigliamento”.

16/11/2015 13:10
Presentati a “Umbrialibri 2015” i libri di Picchio e Tacconi

Presentati a “Umbrialibri 2015” i libri di Picchio e Tacconi

Ci fosse stata la firma di Steve McCurry sotto la foto a tutta pagina di una bimba afghana, corrucciata per le ferite riportate al volto ma ugualmente bellissima e straordinariamente espressiva nei suoi luminosi, etnici occhi chiari, nessuno si sarebbe stupito più di tanto, vista l’affinità con la famosa foto “Ragazza afghana”, pubblicata negli Anni Novanta come copertina del “National Geographic”. Lo scatto, che non ha nulla da invidiare, per soggetto ed esecuzione, al ritratto di Sharbat Gula del grande fotografo newyorkese, è invece di Guido Picchio, fotoreporter marchigiano, che l’ha giustamente inclusa nel suo libro-reportage “Afghanistan – Italia/ Isaf 2001-2014”, presentato ieri a Perugia, nell’ambito delle iniziative di “Umbrialibri 2015” in corso di svolgimento presso lo storico complesso monumentale di San Pietro a Perugia.In una sala affollata e appassionata, che ha visto anche la partecipazione di una delegazione di “Emergency”, e di Behrose Qadiry, già addetto presso l’Alto Commissariatro Onu per i Rifugiati Politici a Kabul, sono stati i giornalisti Lucio Biagioni e Maurizio Verdenelli (assente più che giustificato Sandro Petrone, responsabile della redazione esteri del Tg2, impegnato nella copertura dei tragici eventi di Parigi), a presentare il libro di Guido Picchio, unitamente al volume – al primo unito da un fil rouge per il genere del reportage fotografico e per il complesso tematico degli argomenti trattati – “I Martiri bambini” dell’inviato dell’Onu e fotografo non professionista Emanuele Tacconi.“Non sono un fotografo”, ha detto Emanuele Tacconi, che si trova attualmente in missione in Costa d’Avorio, e collegato via Skype con il pubblico della conferenza perugina. “Il mio – ha spiegato – è un modesto contributo per commemorare il decennale della strage di Beslan, ricordando al tempo stesso che i bambini nelle zone di guerra sono doppiamente vittime, sia della guerra che del loro forzato impiego negli eserciti e nei gruppi”. I fatti di Parigi si sono inseriti di prepotenza nel dibattito. “Purtroppo non sono sorpreso”, ha detto Emanuele Tacconi. “Quando il libro è stato scritto, nel mondo si parlava poco della Siria. E invece appare chiaro come la situazione sia in perpetuo mutamento, per cui ogni parola su questi temi paradossalmente ‘invecchia’ nel momento stesso in cui viene scritta e pubblicata”.Racconto fotografico della sua esperienza di inviato di guerra al seguito della missione militare italiana in Afghanistan, in cui le splendide foto sono contrappuntate da commenti ed impressioni di grandi inviati della tv e della stampa italiana e non solo, soltanto in apparenza (complice una copertina forse un po’ troppo “ufficiale”) il volume di Picchio potrebbe a prima vista sembrare un agiografico elogio della presenza della missione italiana in Afghanistan. Tutt’altro. Il riconoscimento del grande lavoro svolto dai militari non permette in alcun modo che vengano elusi i drammatici problemi ed implicazioni di ogni missione militare in terra straniera, soprattutto in Afghanistan, dove ormai i problemi s’intrecciano indivisibili con tutti quelli della vasta area mediorientale coinvolta in un conflitto di drammatiche proporzioni. Il dibattito di “Umbrialibri” è servito a seguire ed enucleare le tracce dei molteplici temi del libro, preziose soprattutto per una riflessione sui concetti di democrazia e di rapporto fra le culture, su ciò che significhino tradizioni e storia nella loro relazione con la politica. “Temi decisivi”, ha sottolineato Behrose Qadiry, “perché spesso si dimentica che un modello di democrazia non si esporta, e dev’essere al contrario il frutto di una mediazione con le storie e le culture locali”. Quadiry ha comunque sottolineato il positivo valore della missione militare italiana in Afghanistan, focalizzata su concreti interventi di sostegno alla popolazione. “Grazie Italia”, ha detto, “senza di voi non ce l’avremmo fatta”. 

16/11/2015 12:42
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