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Livi: "Basta ipocrisia. Contro il mostro servono i fatti"

Livi: "Basta ipocrisia. Contro il mostro servono i fatti"

Il segretario politico di Azione in movimento, Simone Livi, interviene sulla questione terrorismo: 

"Sicuramente questa è una guerra, non ci sono dubbi. Ad onor del vero bisogna ricordare che questa guerra non ha avuto inizio in questo “maledetto” venerdì 13, ma parte da lontano. Certamente quello che è successo venerdì scorso a Parigi ha dell’inquietante. Agghiacciante la folle lucidità con cui i terroristi, forse otto, hanno provocato una strage di proporzioni infernali. Tutto studiato. Si voleva colpire il maggior numero di persone possibili, agendo nei luoghi dello svago e del divertimento tipico di un venerdì sera. Il primo sentimento non può che essere quello di vicinanza e di preghiera per le vittime e per tutto il Popolo Francese. Poco mi sono piaciuti gli “sciacalli” della prima ora, sono sincero. Tutto ciò comunque non può esimerci dal fare alcune “semplici” considerazioni. Intanto va ricordato che la maggior parte degli armamenti in possesso dell’Isis provengono da lobby statunitensi e da altri Paesi occidentali. Ci sono le prove. Necessario anche fare un mea culpa su come l’Europa da decenni (ma soprattutto in questi ultimi anni) abbia sottovalutato, anche a causa del falso buonismo o di interessi economici, il flusso migratorio verso le nostre coste in cui, oltre ad accogliere giustamente i veri rifugiati di guerra, si sono concessi con troppa facilità centinaia di migliaia di “lascia passare” a chi invece non fuggiva da guerre, ivi compresi moltissimi potenziali terroristi. Altri errori fondamentali nello scacchiere politico internazionale, sono stati il bombardamento affrettato (Francia in testa) nei confronti di Gheddafi che in quel momento rappresentava una “diga” sul mediterraneo e la “primavera araba” siriana sostenuta dagli Stati Uniti appoggiati da Regno Unito e Francia per cercare di destabilizzare, con il parere contrario di Russia e Cina, il Governo Siriano di Bashar al-Assad. Certo i due sopra citati leader non si può dire siano in odore di Santità, ma in questo particolare momento storico rappresentava il primo e rappresenta il secondo, un utile alleato contro il califfato e di conseguenza contro la guerra santa jihadista. Ritengo sia importante e doveroso ricordare anche tutte le altre vittime del terrorismo islamico a partire da tutti i Cristiani perseguitati ed uccisi giornalmente in varie zone del mondo. Basti ricordare la strage all’Università di Garissa in Kenya avvenuta il 2 aprile scorso in cui persero la vita 147 persone, per lo più giovani studenti. Mattanza messa meno in risalto dai mass media ma non per questo dimenticata. Ora bene fa la comunità internazionale a svegliarsi ed unire le forze per combattere, senza se e senza ma, questo nemico privo di scrupoli e con il quale è impossibile imbastire un negoziato. Sono belve, purtroppo. L’Europa tolga le sanzioni assurde applicate alla Russia e si allei, insieme alle altre potenze, con Putin che da tempo aveva avvertito tutti sulla necessità di agire contro questo mostro integralista. Il resto sono solo chiacchiere che ormai non servono più. Basta ipocrisia, conto questo “mostro” ora servono i fatti. Lo dobbiamo alle vittime di tutti gli attentati oltre che ai nostri figli".

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