Macerata

Bilancio sociale 2014: l’APM fa segnare un +13 per cento

Bilancio sociale 2014: l’APM fa segnare un +13 per cento

Soddisfazione, consapevolezza e futuro sono le tre parole con cui, questa mattina, il sindaco Romano Carancini ha dato inizio alla conferenza stampa di presentazione del Bilancio sociale 2014 dell’Azienda Pluriservizi Macerata. “Soddisfazione e consapevolezza – ha detto – perché l’Apm, a livello regionale è una delle poche società partecipate che svolge compiutamente il proprio compito, con utili che si attestano su un + 13%, che restituisce ai cittadini la ricchezza che riesce a costituire investendo, offrendo servizi pubblici efficienti per migliorare la qualità della vita e favorendo lo sviluppo economico del territorio. Guardando al futuro l’Apm avrà un punto di sviluppo ulteriore su diversi temi: per quanto riguarda il campo idrico credo che possa guardare a un percorso di integrazione societaria con altre realtà dell’ambito perché possiede tutte le prerogative necessarie. Sul piano della sosta, invece, credo che Apm debba rafforzare la propria centralità del servizio parcheggio. Stiamo lavorando con determinazione per l’acquisizione del ParkSì con un progetto che ha un piano economico finanziario serio e fidato il quale consentirà un equilibrio gestionale nel caso in cui l’operazione venga approvata dal Consiglio comunale. C’è un progetto dell’Amministrazione che riguarda tutta la zona intorno ai giardini Diaz che potrà avere una ricaduta virtuosa in termini di qualità della vita e rappresenterà un’ulteriore rivoluzione dopo la pedonalizzazione di piazza della Libertà”. Il sindaco Carancini ha voluto sottolineare anche l’apporto di Apm alla crescita culturale dei comuni e ha ricordato che a breve prederanno il via i lavori per la nuova sede dell’Azienda nell’immobile dell’ex Gil, in viale don Bosco : “Una scelta - ha detto - non scontata che dimostra grande sensibilità nei confronti del recupero di un bene architettonico di grande valore per la città”. Il bilancio sociale 2014 dell’Apm è racchiuso in un volume di 120 pagine, un documento di rilevante importanza che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rapporto di trasparenza e credibilità della società verso tutti i suoi stakeolders. E’ un documento che ha l’obiettivo di informare sui valori di riferimento avuti dalla società, valori non solo economici ma soprattutto etici. Il presidente Francesco Pallotta ha affermato che “Apm è un modello a livello nazionale ma ci sforziamo di migliorarci ulteriormente sotto il punto di vista economico e finanziario altrimenti non avremmo modo di investire. I numeri ci parlano di aumento di fatturato, utile e dividendi che eroghiamo ai soci in modo che possano rinvestirli in ulteriori servizi. Parliamo di 6 milioni di investimenti, 50 euro circa ad abitante, e questo consente di avere servizi efficienti e di qualità con strutture solide”. Infine il direttore dell’Apm Stefano Cudini ha sintetizzato il documento facendo una panoramica sui suoi aspetti più salienti premettendo che “il bilancio sociale è arrivato alla quinta edizione ed è diventato un documento consolidato che si inserisce in una politica più ampia che è quella di fornire massima trasparenza e informazione delle attività che l’azienda svolge”.(FOTO SI. SA.)

15/12/2015 19:10
Spese pazze in Regione, prosciolto dalla Corte dei Conti anche Sciapichetti

Spese pazze in Regione, prosciolto dalla Corte dei Conti anche Sciapichetti

La Corte dei Conti ha prosciolto l’assessore Angelo Sciapichetti dalle accuse sollevate nell’ambito dell’inchiesta della Corte dei Conti sulle spese dei gruppi consiliari. Ne dà notizia l’Assessore. “Su questa vicenda – afferma Sciapichetti -  ho avuto sempre due certezze, una dipendente dall’altra: fiducia nella magistratura e certezza di aver operato nel pieno rispetto delle leggi e di non aver commesso nulla di illecito. La notizia del mio proscioglimento da parte della Corte dei Conti nell’ambito dell’inchiesta per accertare eventuali danni erariali nella gestione dei fondi assegnati ai gruppi consiliari le consolida entrambe e restituisce, almeno in parte, serenità al sottoscritto, alla mia famiglia e ai miei amici. Adesso, per ciò che concerne l’inchiesta della Procura, auspico che si faccia al più presto chiarezza in via definitiva nel più breve tempo possibile perché i cittadini debbono essere certi che chi amministra la cosa pubblica, lo fa da persona per bene e nell’assoluta correttezza e al servizio del bene comune”.

15/12/2015 17:41
Furto al bar dell'istituto Salesiano: bottino di 5 mila euro

Furto al bar dell'istituto Salesiano: bottino di 5 mila euro

Nei giorni scorsi uno dei bar che si trova all'interno dell'edificio Salesiano Don Bosco di Macerata, è stato teatro dell'ennesimo furto. E' successo verso l'ora di pranzo, quando il responsabile del bar, mentre era occupato a rimettere in ordine altre stanze, ha lasciato incustodito il locale per qualche minuto. Al suo ritorno, l'uomo si è accorto che il registratore di cassa, che precedentemente era chiuso, era stato aperto e svuotato di tutte le banconote contenute al suo interno. Nei pochi minuti in cui si era allontanato, qualche malvivente era entrato nel bar riuscendo a portarsi a casa una somma di circa 5mila euro in contanti.

15/12/2015 17:15
Macerata, striscione e cravatte davanti alla Banca delle Marche

Macerata, striscione e cravatte davanti alla Banca delle Marche

“La tua amica banca ti ha tradito”. Uno striscione e una cravatta annodata a simboleggiare “il cappio messo al collo dei risparmiatori dagli usurai in doppiopetto” sono comparsi nella notte davanti alle filiali di tutta Italia degli istituti di credito sottratti al fallimento dal ‘Salvabanche’. A rivendicare l’azione choc è CasaPound Italia. “Basta bruciare i risparmi degli italiani in finanza tossica – sottolinea Cpi – Il caso di Banca Marche, Banca Etruria e affini ha dimostrato nella maniera più tragica il fallimento del sistema, completamente liberalizzato, che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’economia nostrana e che invece ha portato solo a danni e truffe. E i truffati, neanche a dirlo, sono i più deboli: non i grossi imprenditori in foulard, non gli speculatori o i mafiosi, ma famiglie qualunque che, credendo ancora nell’Italia, nelle sue banche e nelle sue imprese, hanno consegnato i risparmi di una vita nelle mani della Banda Bassotti. Famiglie che il governo ha cinicamente scelto di abbandonare a loro stesse, salvo poi, di fronte alla tragedia di Civitavecchia, avere un ripensamento in corner e varare quell’intervento ‘solidale’ quando non ha proprio potuto più farne a meno”. “Ma non è della ‘solidarietà’ o delle elemosina di un governo sceso in campo solo per salvare gli usurai che ha bisogno l’Italia. Rimettiamo il sistema bancario sotto il controllo dello Stato – conclude CasaPound Italia - Economia reale SI, obbligazioni e derivati NO”.

15/12/2015 16:47
Protocollo d'intesa fra Provincia e Comune: Tolentino si servirà della "SUA"

Protocollo d'intesa fra Provincia e Comune: Tolentino si servirà della "SUA"

Firmato in Provincia dal Sindaco di Tolentino Pezzanesi il protocollo d'intesa per usufruire dei servizi resi disponibili dalla Stazione Unica Appaltante (SUA)\ della Provincia.Il Comune di Tolentino, dunque, si va ad aggiungere ai tanti Enti che, facendo riferimento ad una delle funzioni fondamentali in capo alle Province e riconducibile alla definizione di assistenza tecnico amministrativa, si avvale di un servizio che, per la sua delicatezza richiede una notevole preparazione specifica sugli appalti pubblici.La Provincia di Macerata, assolvendo quindi ad una delle funzioni fondamentali che la riguarda, mette a disposizione degli Enti che ne fanno richiesta la competenza specifica del proprio personale assumendosi l'onere della procedura riguardante l'appalto di un opera o l'acquisto di un bene o un servizio.“Una  procedimento amministrativo quello inerente agli appalti – ci dice il Presidente Pettinari – molto delicato che mette spesso i Comuni  più piccoli e meno strutturati in grossa difficoltà per la natura particolarmente complicata dell'iter.Un servizio gratuito particolarmente utile – prosegue Pettinari - che consente di massimizzare le pur scarse risorse umane dell'Ente migliorando l'efficacia e l'efficienza delle attività connesse all'approvvigionamento di beni e servizi attraverso le quali gli Enti del proprio territorio  esercitano le loro funzioni”.

15/12/2015 16:43
Mosca: "Va ridiscussa la partecipazione dei medici di base alle Case della salute"

Mosca: "Va ridiscussa la partecipazione dei medici di base alle Case della salute"

Diamo diffusione di un comunicato stampa di Andrea Mosca, Coordinatore dell’équipe territoriale di Medicina Generale, organismo che riunisce tutti i Medici di Medicina Generale (MMG), i Pediatri di Libera Scelta (PLS) e i colleghi titolari di Guardia Medica o Continuità Assistenziale (CA) di Tolentino, Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona. La questione riguarda la ormai famosa/famigerata Casa della Salute, una struttura organizzativa sanitaria che dovrebbe a nostro avviso rappresentare l’evoluzione della Medicina di primo livello, della quale Medicina noi MMG/PLS siamo cardini portanti.Far sentire anche la nostra opinione è ormai diventato indispensabile, per evitare che ci possano essere errori interpretativi o, peggio ancora, colpevoli distorsioni della verità.La proposta di organizzare laddove possibile i MMG/PLS in Case della Salute è stata avanzata da tempo anche da parte delle nostre sigle sindacali. Lo scopo sarebbe di fornire risposte sempre più moderne e complete al paziente, il quale rimane al centro della nostra preoccupazione professionale. A causa della diversificata situazione territoriale, tale proposta va chiaramente declinata e calata nelle diverse realtà locali. Non può esserci uno schema fisso da applicare pedissequamente ad ogni ambito locale, pena il fallimento del tentativo prima ancora della sua realizzazione.La nostra équipe territoriale è espressione di un territorio in cui il numero e la distribuzione dei MMG/PLS potrebbe prevedere più di una soluzione aggregativa.Allo stato attuale esistono nel nostro territorio tre studi associati di MMG (uno dei quali comprende anche un PLS) più una associazione di Medici in rete; in pratica dei 26 medici facenti parte dell’équipe sono fuori dalle associazioni solo 5 colleghi (3 CA, 2 PLS e 1 MMG). Tali associazioni garantiscono già una certa continuità di assistenza al paziente nelle dodici ore diurne (8/20) specie nelle Medicine di gruppo, in cui è previsto l’utilizzo di personale di segreteria, l’accessibilità allo studio per grandi fasce orarie, la possibilità di sostituzione automatica dei MMG in caso di malattia o ferie di un medico, la reperibilità telefonica e/o in ambulatorio, l’offerta di un contatto telematico tramite sito Internet e via dicendo.Preciso inoltre che il nostro contratto di lavoro prevede anche degli incentivi economici (scarsi, ahimè) per i medici che hanno deciso di partecipare a tali associazioni professionali.A questo punto si inserisce la richiesta della Regione e/o della ASUR di partecipare alla gestione della costituenda Casa della Salute di Tolentino. Tale struttura nel caso tolentinate dovrebbe rappresentare una struttura sanitaria di primo livello tale da sostituire il (defunto) Pronto Soccorso del nostro Ospedale S.Salvatore nonché il (moribondo) Punto di Primo Intervento dello stesso. Tale ipotesi ci fu prospettata circa un anno fa durante una riunione di équipe cui parteciparono anche il nostro Direttore di Distretto dottoressa Pezzola e il dottor Comi, i quali ci aggiornarono sulle conseguenze che l’applicazione della DGR 735 avrebbe prodotto nel nostro territorio. Precisammo allora e ribadiamo oggi che noi non siamo preconcettualmente contrari ad un nostro utilizzo nella futura struttura ma dobbiamo altrettanto ribadire quali sono le nostre criticità.Primo problema: andrebbe ridefinita la nostra figura giuridica in quanto attualmente noi non siamo dipendenti dell’ASUR bensì ‘Convenzionati’e rispondiamo in maniera diretta del nostro operato. In una Casa della Salute dovremmo trattare i codici bianchi e verdi (questo ci compete già) e pare anche dei pazienti di una decina di posti letto di ‘osservazione breve’(?). Tutto questo per conto di una struttura pubblica e avendo a disposizione locali, personale, accesso a laboratori e a esami strumentali di primo livello, tutti di proprietà pubblica e quindi fuori dalle nostre normali direttive . Di chi la responsabilità professionale e civile in caso di qualsiasi problema? La nostra assicurazione professionale non ci coprirebbe  di certo ma non saremmo tutelati neanche dalla ASUR in quanto di fatto non dipendenti.Secondo scoglio: il nostro contratto prevede attualmente che il nostro lavoro si svolga in ambulatori privati, pagati e organizzati da noi stessi. Dobbiamo assicurare accessi giornalieri all’ambulatorio e abbiamo obblighi di orari di apertura e chiusura minimi dell’ambulatorio stesso e della segreteria, laddove prevista. Come organizzare i turni di copertura alla Casa della Salute? Di certo i massimalisti (cioè i MMG/PLS che hanno il massimo dei mutuati) avranno poche possibilità di svolgere ore aggiuntive nella struttura; la partecipazione degli altri MMG può avvenire, a nostro avviso, solo su base volontaria.Terzo problema: il nostro compenso economico contrattuale è stabilito esclusivamente sulla ‘quota capitaria’, veniamo cioè pagati in base al numero di mutuati che abbiamo; ipotizzando un utilizzo dei MMG/PLS non ancora a massimale in queste Case della Salute, dovrebbe essere prevista una remunerazione a ‘quota oraria’ che a oggi non è prevista nel nostro contratto.Tutto ciò (e tanto altro ancora) impone che la nostra partecipazione al progetto venga debitamente discussa e ragionata; a ciò si contrappone la (pressoché) totale mancanza di coinvolgimento della nostra categoria in questo progetto. Non siamo stati interpellati dalla Regione o dalla ASUR né come équipe territoriale né come singoli ; a livello sindacale pochi e fumosi incontri regionali di cui a noi non sono giunti se non gli echi confusi e spesso discordanti. Ci giungono però le voci di chi ci voleva dal mese di dicembre (!) a organizzare i turni di questa nuova struttura sanitaria.La questione è complessa e di difficile gestione; speriamo di aver contribuito a fornire la nostra posizione in maniera chiara e comprensibile. Non siamo contrari ad un nostro utilizzo ulteriore nella gestione della sanità territoriale, anzi; i MMG devono costituire un punto di riferimento per le problematiche di salute del cittadino specie in questo periodo di riorganizzazione dei servizi sanitari, periodo in cui inevitabilmente si vivranno disagi e/o inconvenienti. Se perdiamo di vista queste considerazioni, la Casa della Salute sarà un ulteriore fallimento per noi, per l’ASUR (anche in termini economici) ma soprattutto per il cittadino.

15/12/2015 16:14
Anche Macerata (finalmente) ha il suo Piano di Protezione Civile

Anche Macerata (finalmente) ha il suo Piano di Protezione Civile

Se domani a Macerata dovesse esserci un terremoto, una frana o un’alluvione: cosa bisogna fare? A questa domanda ha risposto oggi pomeriggio il consiglio comunale approvando il Piano di Protezione Civile contro il rischio sismico, idrogeologico, idraulico, di incendi boschivi e fenomeni meteorologici, come la neve in casi eccezionali.Il documento, lungo più di 400 pagine, risponde all’obbligo, dettato dalla legge 100 del 2012, che ogni comune ha di dotarsi di un piano che agisca in più direzioni: previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza.Seppure nella vita di tutti i giorni nessuno pensa all’eventualità che possa succedere un terremoto, una frana o un’alluvione capace di stravolgere la vita di ogni maceratese, è bene sapere cosa fare. Soprattutto, è importante sapere che “a Macerata, zona ad alto rischio sismico - come ha spiegato il geologo Giammaria Vecchioni - non ci sono zone stabili da un punto di vista sismico. In caso di terremoto la popolazione potenzialmente coinvolta è di 3500 persone, mentre sono circa 5000 gli edifici considerati vulnerabili”, principalmente quelli più antichi del centro storico. Dati emersi grazie al lavoro di microzonazione sismica fatto su tutto il territorio di Macerata.Anche dal punto di vista idrogeologico c’è poco stare tranquilli. In base alla Carta del rischio idrogeologico ci sono sul territorio maceratese frane attive, che “oggi non sono molto pericolose, perché sono ‘frane di scivolamento’ - ha spiegato Vecchioni - si muovono lentamente, ma si muovono.”Dunque, di fronte al verificarsi di un evento calamitoso, il Piano istituisce tre tipi di aree in cui le persone in pericolo possono confluire. Le aree d’attese, quelle in cui i cittadini si recano nell’immediato, come le piazze, sono 59; quelle di ricovero, per la fase di poco successiva in cui allestire le tendopoli, sono 23; e, infine, quelle di ammassamento, destinate ai soccorritori, sono 6 e includono edifici che in caso di calamità devono rimanere in piedi. La fase non meno importante di questo piano di protezione è sicuramente quella che verrà: la comunicazione del piano alla popolazione.Per far sì che un lavoro, durato due anni, non rimanga carta straccia sono previste esercitazioni, distribuzione di volantini e opuscoli per le persone più anziane e comunicazioni digitali, anche attraverso la app City User del comune, per i più giovani.L’approvazione di questo piano, che si attendeva da anni e che il gruppo del Movimento 5 Stelle da tempo ha sollecitato, ha tuttavia creato molte polemiche. Oggetto delle critiche: il poco tempo dato ai consiglieri per leggere un documento di 400 pagine, che da oggi sarà on line nel sito del comune.Lo stesso M5S, che per primo lo aveva richiesto, attraverso una mozione d’ordine di rinvio, non accolta, ha sollevato dubbi sulla fretta di approvare un piano senza averlo letto. “Il consigliere deve sapere quello che va a votare - ha detto il pentastellato Roberto Cherubini - e non può saperlo se il piano è arrivato nelle nostre mani solo quattro giorni fa.”Puntando il dito contro la maggioranza, che per Cherubini “avrebbe votato anche quattro pagine bianche”, il M5S si è astenuto. Lo stesso, e per la stessa ragione, hanno fatto tutte le forze di opposizione, ad eccezione del gruppo Città Viva di Maurizio Mosca e Michele Mincio.Da Paolo Renna di Fratelli d’Italia che ha ammesso che “non lo conosciamo bene ed è stato visto con troppa fretta”, a Riccardo Sacchi di Forza Italia che ha parlato di “un voto non pienamente consapevole, forse nemmeno da parte dei consiglieri di maggioranza”. Sulla stessa linea Anna Menghi del Comitato Anna Menghi che ha ribadito che “sarebbe stato opportuno avere più tempo.”La maggioranza, dal canto suo, ha risposto ricordando che si tratta di “un punto d’inizio - come ha detto il Sindaco Romano Carancini - e che se ci saranno aspetti da migliorare l’amministrazione è pronta a farlo.”Sapere o meno cosa succede nel proprio territorio non serve a creare allarmismi, ma a essere coscienti del pericolo che si corre e che eventi come le frane di scivolamento, tipiche di un terreno argilloso del maceratese, possono comunque causare danni e mettere in pericolo abitazioni di persone costrette, in caso di movimenti più veloci del terreno, ad abbandonare le proprie case. Semplici aumenti della quantità annua di pioggia possono facilmente mettere in moto una frana che dormiva da decenni.Le calamità naturali succedono anche se si tende a non ricordarselo mai, se non quando sono già accadute.Questo piano serve a garantire un sistema di prevenzione e intervento, ma soprattutto a rendere la popolazione consapevole del luogo in cui vive, mangia e dorme ogni giorno. Lo sanno bene le vittime degli ultimi terremoti italiani, L’Aquila nel 2009 e l’Emilia Romagna nel 2012, delle frane diffuse un po' in tutta Italia, che ogni anno cancellano una parte del nostro territorio e delle alluvioni all’ordine del giorno nell’era del cambiamento climatico.

14/12/2015 20:50
Furto in un bar: rubati un portatile e qualche spicciolo

Furto in un bar: rubati un portatile e qualche spicciolo

Furto ai danni di un bar in via G. Valenti a Macerata durante la notte scorsa. I soliti ignoti, dopo aver forzato la serranda del locale, sono entrati all'interno dell'esercizio commerciale e hanno rubato un computer portatile e alcune decine di euro da una slot machine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata che hanno aperto le indagini per risalire agli autori del furto.

14/12/2015 17:45
L'Aviosuperficie Sant'Anna ha festeggiato 20 anni

L'Aviosuperficie Sant'Anna ha festeggiato 20 anni

Sabato scorso, l'Aviosuperficie di Montecassiano, ha festeggiato i 20 anni dalla nascita con un pranzo dove hanno partecipato fondatori e soci. Nell'agosto del 1995 un gruppo di avventurosi amanti del volo avviarono all'ENAC la richiesta di gestione di un prato con due capannoni (ex allevamento di polli). L'area venne così nobilitata a campo di decollo ed atterraggio e i capannoni divennero hangar. Gli spericolati avventurosi: Fabio Pettinari, Giuseppe Manfredini, Giovanni Gardano e Enzo Gasparrini, diedero vita all'affascinante storia dell'Avio Superficie S. Anna a Montecassiano e al club il Punto nel Blù. Nel 12 dicembre dello stesso anno, l'ENAC ratificò la nascita dell'Aviosuperficie che per un decennio è rimasta nella vecchia ubicazione per poi divenire a pochi metri dalla capostipite l'Aviosuperficie modello di ecosostenibilità che è oggi. L'attuale proprietario Silvio Giuliodoro anche lui amante del volo, insieme al gestore Giovanni Gardano hanno impresso alla struttura di volo un carattere di ospitalità che la contraddistingue. Numerosi sono i giovani e le famiglie che nei fine settimana vengono a fare un tuffo in tutto ciò che vola. Il rispetto delle regole, l'amicizia, la passione e la collaborazione sono gli ingredienti della ricetta del volo per passione. I voli si spingono sempre più lontano consentendo di ammirare la stupenda bellezza del paesaggio italiano. Silvio Giuliodoro, proprietario dell'Aviosuperficie Santa'Anna di Montecassiano Fabio Pettinari, uno dei fondatori dell'Aviosuperficie Santa'Anna di Montecassiano 

14/12/2015 16:27
Unimc e Istituto Confucio protagonisti in Cina

Unimc e Istituto Confucio protagonisti in Cina

La decima conferenza mondiale degli Istituti Confucio, che si è svolta a Shanghai il 6 e il 7 dicembre, ha visto ancora una volta protagonista l’Istituto Confucio dell’Università di Macerata. La delegazione maceratese, formata dal rettore Luigi Lacchè, presidente dell’Istituto Confucio, dai direttori dell’Istituto Giorgio Trentin e Yan Chunyou, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli, ha partecipato alla conferenza mondiale che ogni anno riunisce in Cina i delegati di quasi 500 Università di tutto il mondo. Quest’anno a Shanghai il prof. Lacchè è stato invitato a intervenire nel gruppo di discussione dedicato al problema della valutazione della qualità degli Istituti Confucio. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti di importanti atenei americani, come la University of South Florida e la New Jersey City University. La delegazione maceratese ha preso parte anche al tavolo congiunto dell’Istituto Confucio con i colleghi dell’Università Normale di Pechino, il prestigioso partner con il quale è stato fondato l’Istituto a Macerata. “L’incontro – racconta il rettore Lacchè - è stata l’occasione per verificare insieme i risultati straordinariamente positivi raggiunti dal Confucio a Macerata e per rafforzare ulteriormente le relazioni accademiche e scientifiche”. Le due delegazioni hanno parlato del progetto di restauro di Villa Lauri, sede destinata ad ospitare a Macerata uno dei più importanti centri europei sui rapporti culturali, accademici ed economici con la Cina. “La Normal University – conferma Lacchè - è molto interessata al progetto e sta lavorando per trovare una parte delle risorse necessarie attraverso il suo ufficio per il fundraising, la raccolta fondi”. Grande interesse ha suscitato anche la conferenza internazionale “China goes global” organizzata dal China Center che nel luglio 2016 farà di Macerata la “capitale” mondiale degli studiosi e delle organizzazioni che hanno al centro del loro interesse il “fenomeno” economico e sociale Cina in tutta la sua complessità. 

14/12/2015 16:13
Bambini in visita al nuovo spazio della Mozzi Borgetti

Bambini in visita al nuovo spazio della Mozzi Borgetti

Outdoor education – insieme di pratiche formative che si basano sull’utilizzo dell’ambiente esterno come spazio privilegiato per le esperienze di bambini e bambine - è quello che promuovono le educatrici del nido comunale Gian Burrasca Chiara Tognetti, Monia Gatti, e Diletta Agasucci. Nei giorni scorsi, infatti, accompagnate dalla cuoca Rita Rizzi, insieme all'operatrice Anna Achenza e supportate dall'aiuto della volontoria del servizio civile Francesca Magi, sono partite dal nido che si trova in via Luigi Bertelli nel quartiere Vergini, si sono recate a piedi con tutti i bambini del nido alla biblioteca comunale Mozzi Borgetti per far visitare, conoscere e esplorare ai piccoli il nuovo spazio lettura dedicato a loro. “I bambini sono stati molto contenti dell'iniziativa - affermano le educatrici - perché a loro piace molto passeggiare e lungo il tragitto si sono divertiti ad ammirare le luci e gli addobbi natalizi della città. Tempo permettendosiamo pronte mercoledì prossimo a ripetere l'iniziativa: stavolta la meta della nostra passeggiata sarà la Porta Santa della Mater Misericordae. A noi piace promuovere ed avvalorare la outdoor education in ogni periodo dell'anno… stare all'aria aperta può solo far bene ai nostri bambini”.  

14/12/2015 15:44
Teatro Don Bosco gremito per A Christmas Night on Broadway

Teatro Don Bosco gremito per A Christmas Night on Broadway

Grande successo per lo spettacolo "A Christmas Night on Broadway" andato in scena ieri alle ore 17 al Teatro Don Bosco, organizzato da Le Temps d’une Pause e dall'Accademia Platafisica in collaborazione con Professione Spettacolo Roma: una serata a favore di Telethon. "E’ la sera della vigilia di Natale a New York. Per la Broadway scintillante un via vai di persone con i loro ultimi regali, le luci sfolgoranti dei teatri, una diffusa allegria. Addormentato in un vicolo un clochard sogna stretto alla sua bottiglia. Chi è? Come trascorrerà quel Natale? Solo e triste? Ma New York si sa è accogliente e magica e svegliandosi si accorgerà di avere avuto un dono speciale da Babbo Natale, un particolare meraviglioso miracolo della Broadway, la strada larga dove tutto è possibile. Protagonista o spettatore lui “vivrà” nei più bei musical di ogni tempo, ripercorrendone melodie e storie: da Cabaret a West Side Story, da Mary Poppins, a Hair, da Jesus Christ Superstar, a Footloose a Saturday Night Fever". Un sogno teatrale musicale che ha incantato un pubblico di tutte le età, un vero regalo di Babbo Natale in confezione scintillante. 

14/12/2015 15:39
Anche quest'anno la trattoria da Ezio organizza il pranzo della solidarietà

Anche quest'anno la trattoria da Ezio organizza il pranzo della solidarietà

Anche quest’anno si ripete il tradizionale pranzo di solidarietà alla Trattoria da Ezio di Macerata per la vigilia di Natale. Per il diciannovesimo anno la trattoria in via Crescimbeni il 24 dicembre apre le porte alle persone povere, ma anche a quelle più sole della città. “A pranzo non ci sono solo persone che non sanno come mangiare durante le festività. Per loro la Caritas fa un lavoro egregio. - spiega Mirella, titolare della trattoria - Noi diamo una cosa più importante del cibo: la solidarietà verso persone sole, anziani senza famiglie, uomini e donne divorziate e tutte quelle persone che rimarrebbero a casa da soli”.Nella Trattoria da Ezio il piatto forte è la compagnia, che unisce ogni anno circa 300 persone. “Per noi la solidarietà - spiega Mirella - è più importante del cibo”. Eppure il cibo non sarà da meno. Dalle 11 e 30 alle 16 a tavola ci saranno per primi spaghetti alle vongole e risotto alla marinara; per secondi brodetto e pesce arrosto; per contorno insalata e patate e per dessert dolce, frutta e caffè. Infine, ci sarà anche un pacco regalo. La cura del corpo e dell’anima organizzata dalla Trattoria da Ezio nasce nel 1996 quando il vecchio titolare Ezio scompare e inizia questa tradizione in suo onore, “perché - ricorda Mirella - era una persona che faceva tanto per gli altri”.

14/12/2015 14:46
Presentato il balletto su Isadora Duncan

Presentato il balletto su Isadora Duncan

E’ stata presentata nei giorni scorsi, in conferenza stampa, la prima rappresentazione assoluta de “La danse et la vie - Tributo a Isadora Duncan” che andrà in scena al teatro Lauro Rossi di Macerata, giovedì alle 21.15. A descrivere questo connubio di musica e danza, scritto e portato in scena per la prima volta, l’autore della musica, Silvio Catalini, la coreografa, Anna Zanconi e una delle interpreti, Sofia Vitali. “L'incontro con Silvio Catalini risale a circa un anno e mezzo fa - ha detto Anna Zanconi -. Quando ci siamo incontrati e mi ha comunicato la sua intenzione di scrivere musica da balletto, da mettere in scena con le mie coreografie, sono rimasta perplessa; ancora di più quando mi ha detto di aver pensato ad una vicenda medioevale, di adulterio e delitti passionali, ambientata tra Marche ed Umbria. Mi sono vista catapultata in un inferno di scenografie costosissime, di costumi pesantissimi e di coreografie inevitabilmente realizzate con molti uomini, materiale assai raro nel mondo della danza, e quasi introvabile nelle nostre scuole di provincia; di contro, si è naturalmente affacciata alla mia mente l'immagine delle fresche danze di Isadora, mio mito da sempre, che mirando ad esprimere pensieri e stati d'animo trovano in sè la loro ragion d'essere, senza alcun bisogno di una situazione scenica esterna. L'idea è piaciuta a Silvio, che dopo essersi ampiamente documentato, ha cominciato a scrivere la sua musica”. “Il balletto che andremo a presentare - ha detto Silvio Catalini - è il frutto non solo di un percorso tecnico compositivo ma anche di incontro con il mondo della danza e, soprattutto, con l’idea duncaniana della danza. La vita di isadora è stata generosa di spunti ispirativi su cui concentrare il focus di un’idea musicale. La bambina che pur in una condizione di bisogno rincorre un sogno di arte assoluto e sfida le accademie ufficiali di danza; la donna che affronta da sola i grandi palcoscenici armata solo di se stessa; la madre distrutta dal dolore per la drammatica perdita dei suoi figli; l’insegnante instancabile delle sue allieve; la protagonista delle lotte di emancipazione femminile, l’amante totalizzante, la distruttrice di se stessa. Tutto questo è stata Isadora Duncan, la mia musica è un modo di raccontarla. Il linguaggio musicale è il nostro, a voi l’opportunità di ascoltare questa narrazione ed intenderla”. La coreografia è nata grazie ad un lavoro di ricerca che Anna Zanconi ha svolto con le sue allieve per trovare “un movimento libero, che fluisse come le onde del mare. Mi tornavano insistentemente in mente - racconta la coreografa - alcune danze apprese quando ero adolescente da quella che era allora la mia Maestra di danza, Cristina Pelosi Venturi, diretta allieva di Jia Ruskaja, fondatrice dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Questa danza creata dalla Ruskaja, che lei chiamò "Orchestica", era sicuramente la forma più vicina alle danze di Isadora”. Un tributo alla fondatrice della danza moderna, dunque, fino a raccontare la morte tragica di Isadora, strangolata dalla sua sciarpa che si impigliò nella ruota dell’auto su cui viaggiava. Una morte tragica e spettacolare come era stata la sua vita che le aveva servito, insieme alle perle, le sue carte più tragiche e grottesche. Questo però, non impedì alla grazia e alla forza del suo lavoro di fare ancora molta, molta strada. Il ricavato dello spettacolo, che ha il patrocinio del Comune di Macerata e che verrà rappresentato grazie all’esecuzione dell’ensemble strumentale del conservatorio Pergolesi di Fermo e dalle allieve della scuola di danza Isadora di Macerata e del Centro Teatrale Sangallo di Tolentino, sarà destinato all’Afam, associazione dei familiari dei malati di Alzheimer.

14/12/2015 11:33
Museo itinerante della scuola antica di Patrizio Merelli a Rai Storia

Museo itinerante della scuola antica di Patrizio Merelli a Rai Storia

Dopo essere stato ospitato dal programma di Rai2 "I fatti Vostri", condotto da Giancarlo Magalli, il "Museo itinerante della scuola antica dell'Ottocento" ideato e realizzato da Patrizio Merelli, torna nel palinsesto Rai; più precisamente su Rai Storia (canale 54) all'interno del programma "Viva la storia" in onda  martedì 15 dicembre alle ore 21:30.Si tratta dell'ormai noto Museo allestito all'interno di un autosnodato lungo circa diciotto metri, che, partito dal grazioso borgo di Colmurano, sta facendo il giro di buona parte delle scuole primarie e secondarie d'Italia.L'atmosfera della tipica classe elementare dell'Ottocento, come avrete modo di vedere nel programma Rai, è stata sapientemente riprodotta, soprattutto grazie al lungo e paziente lavoro di recupero e allestimento di materiali rigorosamente dell'epoca.Oggi, Patrizio Merelli e sua moglie, che lo ha aiutato a realizzare questo ambizioso "progetto", si dicono più che soddisfatti. “In primo luogo, perché apparire in un canale tematico dall'alto valore culturale come Rai Storia, vuol dire avere un reale riconoscimento del valore storico del nostro particolare Museo, unico nel suo genere; - spiega Morelli - in secondo luogo perché, sempre grazie al programma della Rai, è stato possibile sottolineare e divulgare i punti di contatto e le profonde differenze che, due secoli or sono, esistevano tra le classi elementari presenti nelle grandi città e quelle presenti nei piccoli centri urbani”.

14/12/2015 11:27
Ancora furti a Villa Potenza: raid dei ladri in via dell'Acquedotto

Ancora furti a Villa Potenza: raid dei ladri in via dell'Acquedotto

Nuova raffica di furti in appartamento questo pomeriggio a Villa Potenza. I soliti ignoti sono penetrati in almeno tre abitazioni, approfittando dell'assenza dei proprietari. La zona colpita è quella di via dell'Acquedotto: molti residenti al momento dei furti stavano partecipando insieme alle famiglie a una festa di Natale che si stava svolgendo nel piazzale di fronte al supermercato. Il bottino complessivo è ancora in fase di quantificazione, ma fra i residenti, vista l'escalation di reati contro il patrimonio, cresce la percezione di insicurezza e in tanti stanno chiedendo controlli più stringenti e l'installazione di telecamere di videosorveglianza.

13/12/2015 22:38
Curiosità per la rivista In Magazine: i maceratesi si raccontano.

Curiosità per la rivista In Magazine: i maceratesi si raccontano.

Nei giorni scorsi a Macerata nel locale Lord Bio, dove lo chef fiorentino Simone Salvini fa da padrone di casa con i suoi ingredienti rigorosamente bio, è stata presentata la rivista In Magazine. In molti sono accorsi per l’evento: dal vice sindaco Stefania Monteverde che ha apprezzato molto l’iniziativa al presidente di confindustria Giovanni Clementoni, le stiliste Francesca e Veronica Feleppa, l’attore Simone Riccioni e molti personaggi dell’editoria e politica locale. Raccontare Macerata ai maceratesi mettendo in evidenza persone,volori e identità al km zero della nostra vita sfidando l’era di internet e della globalizzazione, è l’ambizioso progetto che Maurizio Lombardi, direttore e ideatore, ha voluto fortemente creando così la rivista In Magazine. Più il mondo si allarga e viaggia dentro lo smartphone e tablet e più si sente il bisogno di conoscere “il km zero” della nostra esistenza. L’aura che splende sull’esordio di questa nuovissima rivista è ricca di significati. Nasce perciò il numero uno di In Magazine rilegata in 42 pagine in “Carta e Ossa”come la definisce l’eclettico Maurizio Lombardi che sente il bisogno di toccare e sfogliare con un gesto nostalgico. La rivista valorizza l’identità e le risorse del territorio maceratese attraverso storie di persone che grazie alla loro creatività, talento e impegno, generano valore e trasmettono un’immagine positiva della provincia. La copertina del primo numero di In Magazine è interamente dedicata allo scenografo maceratese Dante Ferretti tre premi oscar e già all’opera per il sublime Amadeus. Già si sente il sapore di un grande successo. Chapeau!

13/12/2015 22:22
Colazione indigesta al bar: sparisce il marsupio con l'iPhone dentro

Colazione indigesta al bar: sparisce il marsupio con l'iPhone dentro

Nei giorni scorsi il bar Villetti di Sforzacosta a Macerata è stato teatro di un furto avvenuto ai danni di un cliente del locale. L'uomo mentre stava consumando la prima colazione, ha appoggiato il suo borsello sul bancone del bar, proprio accanto a lui e senza mai allontanarsi. Il malcapitato, ha però distolto l'attenzione dall'oggetto per circa 10 minuti, mentre si è intrattenuto in una conversazione con alcuni suoi amici, dando quindi le spalle al borsello. Terminata la chiacchierata, si è accorto che il marsupio, all'interno del quale c'erano un iPhone 6S e un mazzo di chiavi di casa, non era più dove l'aveva lasciato precedentemente. L'uomo, quindi, si è reso conto di essere stato vittima di un furto e ha denunciato il fatto ai carabinieri.

13/12/2015 21:27
Si sente male in chiesa: ambulanza bloccata dalla folla

Si sente male in chiesa: ambulanza bloccata dalla folla

L'ambulanza della Croce Rossa ci ha messo un pò prima di riuscire a arrivare davanti alla Basilica della Mater Misericordia, dove si stava svolgendo la messa. Alla fine della celebrazione una donna si è sentita male. Il passaggio del mezzo di soccorso è stato ostacolato dalla presenza in centro di circa cinquemila persone presenti all'apertura della Porta Santa. Dopo le prime cure sul posto, la donna è stata subito portata al Pronto soccorso.

13/12/2015 19:58
Aperta la Porta Santa della Misericordia a Macerata: cinquemila i fedeli in centro

Aperta la Porta Santa della Misericordia a Macerata: cinquemila i fedeli in centro

Oggi pomeriggio il Giubileo è arrivato a Macerata. Circa cinquemila persone, provenienti da ogni comune della Diocesi di Macerata, hanno partecipato al corteo e alla successiva apertura della Porta Santa della Misericordia, oltrepassata poco prima delle 18 dal Vescovo Nazzareno Marconi.Dopo il Monsignore, hanno solcato l’ingresso della porta della Basilica-Santuario della Mater Misericordia, in piazza Strambi, accanto al Duomo, i sacerdoti, il Prefetto, i Sindaci, i consacrati e Confraternite e poi tutti i fedeli.La cerimonia è iniziata qualche ora prima, alle 16, con l’arrivo in città dei cattolici maceratesi che si sono ritrovati presso la Chiesa dell’Immacolata, da cui alle 16 e 30 è partito il corteo. Centinaia di persone hanno attraversato le vie del centro storico: corso Garibaldi, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso della Repubblica, piazza della Libertà, via don Minzoni e piazza San Vincenzo Maria Strambi.Nel cammino verso la Porta Santa i fedeli si sono fermati quattordici volte per ricordare le altrettante stazioni della Via Crucis.La domenica all’insegna della preghiera e del perdono si è conclusa con la Santa Messa nella Cattedrale di San Giuliano, ponendo il sigillo a questa giornata così importante per la comunità cattolica di Macerata.(Foto Si.Sa & Guido Picchio) 

13/12/2015 17:59
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