Grande festa per la Befana a Piediripa. L’inclemenza del tempo non ha frenato i trecento bambini che hanno atteso le simpatiche vecchine venute da cielo con sacchi stracarichi di doni. Le befane sono arrivate poco dopo l’arrivo dei Magi nella chiesa parrocchiale di Piediripa incuranti della pioggia che ha provato a guastare la festa, enza riuscirci. Troppo forte l’entusiasmo dei ragazzini per rinunciare al regalino messo a disposizione dei tanti baby dalla Pro Loco Piediripa.Befana bagnata befana fortunata hanno detto i partecipanti, perché dopo un repentino calcio di programma dalla piazza al teatro parrocchiali i bambini hanno richiesto a gran voce di tornare in piazza sfidando qualche goccia di pioggia.Presente il sindaco di Macerata Romano Carancini il quale non ha mancato di elogiare l’organizzazione curata della Pro Loco e la grande determinazione con cui l’associazione guidata dal presidente Igino Paolucci porta avanti le iniziative.“La pro Loco di Piediripa - ha detto il Sindaco - è un punto di riferimento per la città”. La giornata è stata densa di appuntamenti con la festa degli anziani nel pomeriggio ed il tentativo di ripartire con il canto della Pasquella, ma la pioggia ha consigliato cantori e suonatori di rinunciare ed effettuare l’ultima uscita riprogrammandola per domenica dieci gennaio.Quanto verrà raccolto verrà consegnato il sette febbraio in occasione del Carnevale Maceratese all’Istituto Bignamini di Falconara.“Se la pioggia ha provato a disturbare la festa della befana - ha detto Igino Paolucci presidente della Pro Loco di Piediripa - l’entusiasmo dei bambini ne ha ridotto gli effetti negativi. Era la loro festa e festa è stata”.
E' stato un inizio di anno amaro per l'Helvia Recina che alla ripresa del campionato di Eccellenza, ha perso sul campo di un rinnovato Trodica per 2-1.Gli uomini di mister Lattanzi hanno però ora il vantaggio di poter giocare subito e riscattarsi contro la capolista Civitanovese.La gara si disputerà allo stadio Helvia Recina di Macerata alle ore 14.30 di sabato 9 gennaio.La seconda giornata di ritorno offre insomma un derby inedito per la categoria: nonostante i tanti punti di differenza tra le due compagini, ci si aspetta una gara scoppiettante in quanto la capolista vuole consolidare il suo primato, mentre l'Helvia Recina ha assolutamente bisogno di punti per risollevarsi da una posizione di classifica non proprio ottimale.
Continua inarrestabile l'ondata di furti che sta colpendo Macerata e provincia, questa volta nel mirino dei malviventi il supermercato "Sì con te" di via Verdi. E' successo nella notte fra mercoledì e giovedì, quando i soliti ignoti, dopo aver forzato e danneggiato la porta d'ingresso e spaccato la vetrata dell'esercizio commerciale, sono entrati al suo interno. Successivamente, i banditi si sono diretti verso il registratore di cassa e hanno prelevato i circa 800 euro in contanti lasciati come fondo cassa dai responsabili dell'esercizio commerciale.Il furto è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Macerata.(foto Si.Sa.)
Torna anche quest’anno “Macerata Jazz”, che, a partire da sabato 30 gennaio alle ore 21.30 e fino a venerdì 18 marzo, porterà tra le mura del Teatro Lauro Rossi di Macerata alcuni dei più grandi artisti del jazz nazionale e internazionale alle prese con l’interessante dialogo con i giovani talenti del jazz nostrano.Sul prestigioso palco maceratese si alterneranno artisti del calibro del torinese Fabrizio Bosso (30 gennaio), Massimo Moriconi e Massimo Manzi e i giovanissimi fratelli Cutello, vincitori della passata edizione (12 febbraio), il sassofonista Michael Blake (26 febbraio), uno dei più grandi batteristi jazz italiani Roberto Gatto (11 marzo), Enrico Rava e Gianluca Petrella al trombone (18 marzo), e tanti altri.“Il fil rouge quest’anno è l’incontro artistico tra i big del jazz e i talenti in erba - spiega il direttore artistico Daniele Massimi - Accanto ai grandi troviamo infatti alcuni dei giovani messi in luce dal maggior concorso italiano per nuovi talenti del jazz, il Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino: Julian Oliver Mazzariello, Seby Burgio, i gemelli siciliani Giovanni e Matteo Cutello di appena 17 anni, Alessandro Lanzoni, Alessandro Presti e Gianluca Petrella. Oltre a loro altri giovani jazzisti incredibilmente talentuosi a testimonianza della salute del jazz italiano come Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista, Francesco Diodati, Enrico Morello».La rassegna, ideata e diretta da Musicamdo Jazz con il contributo fondamentale del Comune di Macerata e dell’Assessorato alla Cultura da sempre vicino al mondo del Jazz, si avvale del sostegno del Cappellificio Hats&Dreams di Montappone protagonista del progetto Jazz for Hats, di Domizioli, Green Vision Ottica Pietroni e APM.“Macerata riparte dalla qualità – ha detto il sindaco Romano Carancini - la qualità che riparte dalla musica e dal jazz, ruotando intorno a temi cari della nostra città come la valorizzazione dei giovani talenti che possono avere l’opportunità di facciarsi al panorama internazionale. Anche questo è qualità della vita e un pezzo della nostra SENSEable City.”Anche l’Assessora alla Cultura Stefania Monteverde parla di qualità come di “un obiettivo raggiunto per Macerata Jazz” - aggiungendo - “Abbiamo voluto fortemente la stagione, malgrado i tagli con cui ci dobbiamo purtroppo confrontare e siamo riusciti a riproporla senza penalizzare il budget e mantenendo invariati i prezzi, comprese le riduzioni per gli studenti e garantendo la qualità di sempre”.“Una stagione al 100% positiva - commenta il padre del Jazz a Macerata, Paolo Piangiarelli. “Avere un teatro come il Lauro Rossi facilita il nostro impegno per la qualità della rassegna e i concerti memorabili che sono nella sua storia, perché è molto apprezzato dagli artisti che amano esibirsi al TLR. I biglietti sono già in vendita e consiglio l’abbonamento visto il calibro dei nomi presenti”.Il Gusto del Jazz al PozzoTornano anche quest’anno poi gli appuntamenti al Ristorante Il Pozzo, storico club del jazz maceratese, organizzati in collaborazione con il Consorzio Vini Colli Maceratesi Doc. Alle ore 19,00 e alle 23.30, si esibiranno alcune delle più interessanti formazioni tra le quali la band del chitarrista maceratese Filippo Gallo, quella del trombettista Giacomo Uncini e il gruppo capitanato da Maurizio Urbani, fratello di Massimo, il grande sassofonista romano che proprio al Pozzo negli anni ‘80 ha suonato in serate indimenticabili.La rassegna, organizzata da Musicamdo Jazz in collaborazione con Tam, Marche Jazz Network e Premio Internazionale Massimo Urbani e con il sostegno fondamentale del Comune di Macerata, ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche.Il progetto “Jazz for Hats” con il Cappellificio Hats&Dreams di MontapponeDue eccellenze che si parlano e che dialogano in maniera naturale da sempre. Il mondo del Jazz e quello del Cappello sono legati dalla notte dei tempi. I maggiori jazzisti di sempre hanno amato il cappello e ne hanno fatto un segno distintivo. Sul palcoscenico del Lauro Rossi di Macerata si esibiranno grandi musicisti e, non è un caso, che tutti siano amanti del cappello.Grazie al prezioso contributo del Cappellificio Hats&Dreams di Montappone, che da oltre 25 anni produce cappelli uomo/donna rigorosamente Made in Italy si è potuto realizzare questo progetto che vedrà in ogni concerto un’occasione per stringere un sodalizio tra il mondo del jazz e quello del cappello. Ogni artista potrà farsi testimonial del cappellificio indossando i cappelli e posando in alcune foto che verranno poi veicolate sui social aziendali, del singolo artista e di Musicamdo Jazz.
Domenica 10 gennaio, in piazza della Libertà a Macerata, arriva la befana, fermata mercoledì scorso dal maltempo. Le iniziative dedicate alla vecchina più famosa del mondo, promosse dalle Pro Loco di Villa Potenza e Macerata con il patrocinio del Comune, inizieranno alle ore 15.30 in centro storico con l’invasione delle befane. La prima ad arrivare sarà la befana a cavallo, che trotterà in centro durante lo spettacolo curato da Passione Equestre. Alle 17 si rinnoverà la tradizione popolare maceratese di San Giulià d’Inverno, con l’alzata della stella in piazza, a cura del Cif, e poi le luci si accenderanno sul palco, dove befane provenienti da tutto l'universo si daranno battaglia per aggiudicarsi la fascia di Miss Befana 2016, nona edizione del concorso che elegge la più befana dell'anno (per partecipare, contattare la Pro Loco al numero 339-5246063).Subito dopo l'elezione della Miss, tutti con il naso all'insù per assistere alla discesa acrobatica della vecchina, curata dai vigili del fuoco di Macerata. Sul palco anche i balli country dei Wild Angels e le danze delle giovani della Asd Rainbow. In piazza, la Pro Loco di Macerata allestirà dei punti ristoro con castagne e vino. Domenica nel centro storico torna anche il Barattolo, mercatino dell’usato, piccolo antiquariato, artigianato artistico, hobbistica, collezionismo e rodotti tipici enogastronomici.
"Quella subito dopo la pausa per le Feste è sempre una partita un po' particolare". È l'incipit dell'analisi del direttore sportivo Giulio Spadoni sul match che domani la Maceratese dovrà sostenere in casa del Santarcangelo a metà pomeriggio (ore 16.30). "La spunterà - continua il diesse biancorosso - chi sarà più bravo a ritrovare subito concentrazione e ritmo. A parte le squadre corrazzate per i primi posti, gli altri avversari, in questa fase, si assomigliano tutti. Sono poche le differenze che ho fin qui riscontrato, quindi, anche a Santarcangelo servono voglia e determinazione. Sono sicuro che i nostri ragazzi riusciranno comunque a dare battaglia, anche se andremo a Santarcangelo con problemi di formazione". Eh si, perché la Rata affronterà la prima trasferta di questo 2016 con parecchie defezioni. Focus dell'attenzione sulla linea di centrocampo, date le squalifiche dei titolari Lorenzo Carotti e Fabio Foglia. Non solo: ad angustiare lo stato di salute del reparto c'è anche Giovanni Giuffrida, per il quale si prospetta un impiego parziale, causa il latente ritardo di condizione. C'è da credere che mister Bucchi dovrà inforcare il cilindro da prestigiatore, per tirar fuori il più convincente dei conigli sulla mediana. Quasi sicuramente, sarà della partita Alimi, rispolverato alla bisogna e affiancato a uno tra Belkaid e Sarr, quest'ultimo, tra l'altro, sul piede di partenza verso minutaggi più consistenti. In ogni caso, il 4-4-2 dell'allenatore romano sarà comunque una sorpresa sul campo, attenuata dai rientri degli infortuni in difesa.Se sul versante maceratese si preannunciano novità, il 4-3-1-2 del Santarcangelo non starà di certo a guardare impotente. Il tecnico dei gialloblu romagnoli Lamberto Zauli deve infatti fare i conti con un mercato già scoppiettante, che gli permetterà di ridisegnare la squadra. Rinforzi, quelli romagnoli, in tutti i reparti: in difesa con l'arrivo del terzino Castellana, a centrocampo con le operazioni Gerli e Valentini, ma anche in avanti con l'approdo del classe 1990 Emanuele Bardelloni. Puntelli importanti, volti ad imprimere una decisa accelerata al cammino del Santarcangelo, attardato in classifica a sedici punti e di ritorno da una infelice chiusura di 2015 con il ko subito a Pontedera. Gli uomini di Zauli proveranno da invertire la tendenza, ma sarà dura contro una Rata seconda in griglia e tutta vogliosa di riprendere da dove lasciato.Nell'attesa di conoscere il verdetto romagnolo, continuano imperterriti i movimenti sottotraccia per il mercato biancorosso. Passi in avanti per l'affaire Togni: da Avellino, Società di appartenenza del regista brasiliano, fanno sapere di aver risolto consensualmente il rapporto contrattuale. A questo punto, il ragazzo è libero di fare le valigie per Macerata, anche se Spadoni attende di avere il gatto nel sacco prima di festeggiare: "È un'operazione che possiamo permetterci solo grazie alla concomitante atipicità del rapporto tra giocatore e squadra campana. Se non ci saranno altri intoppi, dovremmo chiudere nel corso della prossima settimana". Vedremo se il diesse maceratese metterà a segno il colpo; nel frattempo, si segue anche la pista che conduce all'attaccante esterno Francesco Potenza, gradita contropartita nella cessione di Sarr al Lumezzane. Vigili sul mercato, quindi, ma concentrazione massima sulla sfida di Santarcangelo, nella quale la Rata vuol ben figurare anche per omaggiare la prematura e improvvisa scomparsa del dottor Sauro Apolloni, assistente sanitario dei biancorossi da inizio stagione. Le gare della 17a giornata di Lega Pro girone B 9/1/2016L'Aquila - Lupa Roma (ore 14.00); Savona - Prato (14.00); Teramo - Pontedera (15.00); Santarcangelo - Maceratese (16.30 arbitro Giosue' Mauro D'apice della Sezione di Arezzo, assistito da Luca Cassara' di Cuneo e Riccardo Locatelli di Novara); Tuttocuoio - Spal (17.30); Arezzo - Rimini (20.30).10/1/2016Ancona - Robur Siena (15.00); Carrarese - Lucchese (17.30); Pisa - Pistoiese (17.30).La classificaSpal 34; Maceratese 30; Pisa (-1) 29; Ancona 27; Carrarese 24; Pontedera 24; Robur Siena 23; Tuttocuoio 23; Prato 20; L'Aquila (-1) 20; Lucchese 20; Arezzo 17; Santarcangelo 16; Rimini 16; Teramo (-6) 15; Pistoiese 15; Lupa Roma 10; Savona (-11) 2.
Non solo furti in appartamenti e attività commerciali: i malviventi non risparmiano neanche le auto in sosta, spesso con la conseguenza di portarsi a casa un bottino magrissimo ma provocando danni importanti alle macchine.La brutta sorpresa è capitata ieri a un maceratese che lavora a Civitanova. Finito il turno di lavoro, è andato a riprendere la macchina per tornare a casa e ha trovato il vetro del finestrino posteriore in frantumi. I ladri, evidentemente non esperti e piuttosto di fretta, hanno rubato una borsa termica vuota, lasciando però nell'auto un navigatore satellitare e un paio di occhiali da sole di marca.Un altro episodio simile si è verificato sempre ieri, intorno alle 17, a Porto Recanati. A finire nel mirino dei malviventi è stata l'auto di un vigile del fuoco.
Dopo Macerata, le passeggiate per la sicurezza sbarcano anche a San Severino Marche. Questa notte un gruppo di militanti di Forza Nuova ha deciso di effettuare una passeggiata per la sicurezza nelle zone di Uvaiolo, Madonna dei Lumi e Castello a Monte, poichè alcuni di questi quartieri della città sono stati interessati dall’ondata di furti nelle settimane precedenti. Per lasciare traccia dell’avvenuto passaggio, sono stati lasciati alcuni volantini nelle cassette postali dei residenti, di cui riportiamo il testo: "Sono passati anche qui i ragazzi di Forza Nuova, che hanno intrapreso una serie di passeggiate della sicurezza per le vie del quartiere, sorvegliando le strade dai continui furti e crimini che aumentano sempre più col passare del tempo sul nostro territorio. Pattugliamo le strade da cittadini settempedani che non accettano più questa situazione di totale insicurezza, che costringe le persone e le famiglie a barricarsi in casa la sera: per una città viva e sicura". "Teniamo a precisare" spiegano da Forza Nuova "che non stiamo parlando di ronde, ma di semplici passeggiate che ci auguriamo possano essere un occhio vigile e un deterrente contro la criminalità. L’iniziativa verrà estesa nei prossimi giorni in tutti i quartieri della città".ù
di Marco Cognigni La accarezzi, la sollevi, la baci, la veneri. Una coppa ha il potere di mandarti fuori di testa, sopratutto se per inseguirla hai versato sudore e lacrime derivanti dalle passate sconfitte. Ti tempra la delusione. Ti spinge a riprovarci. Ti costruisce addosso una corazza dalla quale sarai pronto a liberarti soltanto quando quell'obiettivo lo avrai finalmente raggiunto. Queste sensazioni, indescrivibili, le ha vissute in una notte magica il Cus Macerata. Con il senno di poi, gli eroi biancorossi hanno consumato la loro consacrazione trascorrendo una giornata al centro di un set cinematografico.Da film la sceneggiatura. A partire dal "pre" fino ad arrivare al "post", senza trascurare il pathos del "durante". Dettagli inseriti in un copione scritto con i piedi da una squadra unica e coesa. Non inganni la metafora, più che mai celebrativa. Con quei piedi i leoni di Bacosi e Zampolini hanno calciato, dribblato, contrastato, accelerato e frenato. Ma sopratutto sono riusciti nell'impresa di cambiare direzione ad una storia ricca di secondi posti e piazzamenti, lusinghieri e altrettanto logoranti. Niente carbone, no. In barba al calendario il 6 Gennaio sarà, da oggi in poi, la data della Festa della Liberazione. Da un peso. Da una piacevole ossessione. Campioni delle Marche. Il titolo è da pelle d'oca, come la cornice di pubblico che ha caratterizzato l'intero evento delle Prince Sport Finals Cup 2016. Entusiasmante sentirsi circondati dal calore della gente: la sfera rotola con leggerezza sul parquet, l'adrenalina in corpo scorre a fiumi e lo spettacolo cresce di livello. Camerano è stata teatro di una finale intensa, onorata non solo da chi ha avuto il privilegio di stappare lo spumante al termine delle ostilità. Un applauso, fragoroso, lo merita anche l'Adverso Ascoli. Paolini e soci si erano presentati all'appuntamento da outsider. Una mina vagante capace di esplodere all'improvviso, sconvolgendo gli equilibri di un torneo che la sua griglia di favorite l'aveva già ampiamente disegnata. Rieccoli i bianconeri, orgogliosi e in grado di stupire, imbottiti di giovanotti e a caccia di certezze. Sotto la sapiente guida di Nicolino Rocchi è arrivata quell'iniezione di fiducia utile a proseguire la marcia verso l'obiettivo. In moto, però, il Cus ci si era messo già in mattinata. Riposo per ricaricare le pile ed eliminare un po' di acido lattico dai muscoli, riserve energetiche da immagazzinare sotto forma di cibo, sfacchinata a bordo del Galaxy, e ultimi riti scaramantici da discutere nello spogliatoio. Procedura esemplare. Paranoie come trampolino verso una scalinata. Gradini che hanno gettato i protagonisti in pasto al riscaldamento, alla musica e alla voce dello speaker. La lettura delle formazioni e il saluto di circostanza hanno fatto da prologo. Lì lo stomaco si è chiuso, cancellando lo spazio dedicato a qualsiasi eccesso di sentimentalismo. Al contrario di quanto accaduto nelle battaglie epiche con Portos e Eta Beta, il Cus ha approcciato in maniera aggressiva. Niente fase di studio, niente analogie con una partita a scacchi. Bacaloni ha estratto gli artigli e ha graffiato Manfroni con un tiro secco di punta dopo una manciata di secondi, quasi a voler sottolineare le intenzioni bellicose della combriccola maceratese. La replica ascolana, però, non si è fatta attendere: Falconi ha mirato l'angolino e con il destro ha indovinato il diagonale che ha ristabilito la parità. Ormai la finale si era trasformata in una biglia vittima di un flipper impazzito. Sciolte le redini Carpineti si è concesso una licenza offensiva: ha orchestrato un contropiede, è avanzato indisturbato al limite dell'area e ha trovato il pertugio per firmare il nuovo vantaggio biancorosso. E' qui che il lume della ragione si è impossessato del contesto, almeno fino a quando Bonfigli è riuscito ad infilarsi come una lama nel burro all'interno della retroguardia avversaria. Il morso della "Vipera" ha sancito il 3-1 sinonimo di gestione. Tranquillità è una parola grossa per Bacosi e Zampolini. Decifrare il calo di inizio ripresa è materia da scienziati, e la pecca sta nell'aver sciupato un paio di clamorose occasioni che avrebbero potuto abbassare la saracinesca sull'esito del match. L'Adverso, galvanizzato, si è rifatto sotto e ha testato i riflessi di Traini, come al solito reattivo e sul pezzo. Poi Falconi, autore di una buona prestazione, è caduto nella trappola rimediando un doppio giallo che ha spianato la strada al Cus. In chiusura c'è stato spazio per il 4-1 di Bonfigli, quindi per il 4-2 di Camaioni, infine per il 5-2 di Bacaloni. La sua volata a porta sguarnita è il manifesto di "fuga per la vittoria". Il resto sono abbracci, sorrisi e foto. Magari da appendere nel corridoio della Palestra Bramante. Fiera e con le occhiaie: la Macerata del Futsal, stamattina, si è svegliata così.
E’ appena avvenuto un tamponamento vicino allo Sferisterio, in via Diomede Pantaloni tra due Audi. Una delle due auto si era fermata sulle strisce per far attraversare una ragazza, ora al pronto soccorso in condizioni buone, quando l'altra non ha rallentato tamponandola violentemente.Sul posto sono arrivati il 118, la polizia e i carabinieri.(Servizio in aggiornamento)(FOTO Si.Sa.)
“Un fulmine a ciel sereno”: questo è stata la scomparsa improvvisa del medico della squadra, Sauro Apolloni, per la SS Maceratese.Il dottor Apolloni, è venuto a mancare la notte scorsa per un malore nel sonno all’ età di 58 anni nella abitazione di Torre San Patrizio. Lascia la compagnia Monia e un figlio di 9 anni e tutte le persone che nella sua vita aveva incontrato nel campo della sanità, della politica e dello sport.Originario di Torre San Patrizio, centro di cui è stato primo cittadino per due mandati e vice sindaco fino allo scorso anno, Apolloni aveva poi lasciato la carica per inconciliabilità con gli impegni professionali, in quanto era medico di base in due studi, nel centro di residenza e a Montegranaro.Nella sua vita ha ricoperto anche la carica di presidente della Pro Loco di Torre San Patrizio.In campo sportivo, aveva lavorato con l'Ascoli nel periodo in cui vi militava l'attuale allenatore della Maceratese, Cristian Bucchi.All'inizio del torneo di Lega Pro 2015-16 il sanitario del fermano aveva iniziato ad assistere i giocatori della Maceratese, contribuendo con la sua professionalità allo strepitoso girone d'andata del team dei "Guerrieri" di Bucchi e del trainer in seconda Savini.I funerali verranno celebrati domani, alle 14.30, nella chiesa di San Francesco a Torre San Patrizio.“Tutta la dirigenza, i tecnici, i giocatori ed i tifosi della SS Maceratese - scrive la squadra in una nota - si stringono alla famiglia Apolloni in un ideale abbraccio in un momento così triste per la galassia calcistica biancorossa”.
E’ in corso in questi giorni l’annunciato trasloco per gli uffici comunali ospitati nelle due palazzine di viale Trieste che occuperanno gli spazi di palazzo comunale “Conventati" lungo piaggia della torre, lasciati liberi dall’UNIMC, ed altre sedi.Le operazioni di trasloco e riallestimento dei nuovi spazi si protrarranno anche nelle prossime settimane. Lo annuncia il Comune in una nota, scusandosi per eventuali disagi che questo spostamento arrecherà agli utenti.L’ufficio Cultura è già operativo al secondo piano dell’edificio che ospita la biblioteca Mozzi Borgetti, in piazza Vittorio Veneto 2.I servizi Tecnici (Lavori pubblici, Ambiente e Urbanistica) sono anch’essi già trasferiti a palazzo Conventati (primo e secondo piano).Dalla prossima settimana, si trasferirà a palazzo “Conventati" l’ufficio Personale e a seguire il Servizio Sistemi Informativi, Ragioneria e Economato, tutti attualmente ospitati al secondo piano della prima palazzina di viale Trieste 24, dove troveranno posto in un secondo momento i Vigili urbani. Il terzo piano di viale Trieste, invece, accoglierà i servizi Sociali e il servizio Scuola attualmente ubicati nella seconda palazzina del distretto. Restano al loro posto, al piano terra di viale Trieste, i servizi Anagrafe, Stato civile e Elettorale.Dalla settimana prossima anche il SUAP si sposterà a palazzo “Conventati”, primo piano, mentre entro la fine del mese dall’ufficio Entrate e dall’Ufficio Europa, entrambi al piano terra.
Questi i biglietti vincenti della lotteria di beneficenza della Croce Verde di Macerata 1° PREMIO - FIAT PANDA O.9 metano N. 07280 2° PREMIO - BUONO ACQUISTO DI €. 1.000,00 N. 06577 3° PREMIO - BUONO ACQUISTO DI €. 500,00 N. 11875 4° PREMIO - ASCIUGATRICE N. 03511 5° PREMIO - TELEVISORE SAMSUNG N. 02537 6° PREMIO - TABLET 10" N. 02763 7° PREMIO - SCOPA ELETTRICA N. 05847 8° PREMIO - DUE PROSCIUTTI N. 07509 9° PREMIO - BUONO RISTORANTE APOLLO 17 N. 13497 10° PREMIO - BATTERIA PENTOLE N. 08886
“Non basta come scusa un figlio handicappato per non pagare il ticket”: così un ausiliario del traffico di Macerata ha risposto ai genitori di una bambina disabile che non avevano fatto il biglietto per il parcheggio a pagamento.Se esistono i parcheggi destinati alle persone disabili, per legge almeno 1 ogni 50 disponibili, e se questi sono occupati, perché un disabile che parcheggia in un posto non destinato ai disabili deve pagare?Nel momento in cui una persona disabile non trova parcheggio, resta disabile, non diventa normodotato quando la sua auto viene posteggiate tra strisce blu invece che gialle. Per quale ragione, dunque, una persona disabile dovrebbe pagare per un servizio gratuito che deve essergli garantito per legge?La questione è stata sollevata da una signora maceratese su Facebook. E' stata lei ad assistere tra un rappresentante del Comune, l’ausiliario del traffico, e due genitori di una bambina disabile in uno dei tanti posti d’Italia dove, a differenza del resto d’Europa, i portatori di handicap non hanno il diritto di parcheggiare ovunque senza oneri.Perchè in Italia non può essere applicato il principio europeo lo spiega una sentenza della Cassazione del 2009, la n. 21271 del 5.10.2009, che stabilisce che il disabile, detentore dello speciale contrassegno, non è esentato dal pagamento della tariffa per il parcheggio dell’autovettura all’interno dello spazio delimitato dalle strisce blu, neanche ove non siano disponibili i posti riservati dalla legge.E a Macerata come funziona? Il disabile paga o no se parcheggia sulle strisce blu? “Nel parcheggio Armaroli - spiega il Capitano della Polizia Municipale Fiorenzo Fiorani - bisogna pagare, mentre in concessione dall’APM il disabile che parcheggia sulle strisce blu, ma espone in contrassegno, non paga. Dipende dalla società che ha in concessione il parcheggio”.Resta ancora aperto l’interrogativo sul perché nel Comune di Macerata non sia possibile far parcheggiare gratuitamente i disabili o garantire più parcheggi riservati a chi ne ha bisogno.Il disabile che parcheggia sulle strisce blu paga due volte: oltre alla sosta, paga anche con le enormi difficoltà che ha nel parcheggiare su stalli in cui non ha spazio sufficiente per salire o scendere dalla macchina. E così è anche disabile due volte.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Morrovalle, presso la sede dell’Associazione Amici della Musica - Corpo Bandistico "G.Verdi", il Congresso dell’Anbima Provincia di Macerata (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome) per il rinnovo del Consiglio Direttivo. All’Assemblea hanno preso parte i rappresentanti delle Unità di Base della provincia di Macerata, il Consiglio Direttivo uscente guidato per quattro anni consecutivi dal Presidente Emanuele Principi e le cariche dell’Anbima: il Presidente Onorario Macerata Pietro Molini, il Presidente Regionale Marche Nicola Fabbroni, il Segretario Regionale Arsenio Sermarini, e il Segretario Nazionale Andrea Romiti.Il discorso di apertura dell’Assemblea, tenuto dal Presidente Regionale Fabbroni, invita a riflettere sull’attuale situazione degli enti pubblici, costretti anno dopo anno a tagliare fondi alla cultura, necessari (anche fondamentali in alcuni casi) per dare sostegno e continuità alle realtà associative musicali. “Si possono creare sinergie solo se si apporta un reale valore aggiunto e ci si proietta tutti verso gli obiettivi comuni di innovazione e di crescita nello spirito associativo - afferma Fabbroni – E’ solo grazie alla capacità di fare rete che si possono realizzare grandi progetti rilevanti per il territorio, tali da poter essere sostenuti dagli enti pubblici”. Ciò è possibile grazie all' Anbima, associazione nazionale senza scopo di lucro che riunisce le bande musicali, i gruppi corali e folkloristici. Da sessant’anni promuove la diffusione della cultura musicale, popolare, corale e folkloristica con l’intento di valorizzare le potenzialità turisticoculturali del territorio. Durante l’Assemblea si sono susseguiti gli interventi del Segretario Nazionale Andrea Romiti e del Segretario Regionale Marche Arsenio Sermarini, che a loro volta, in accordo con la visione del Presidente Fabbroni, hanno lanciato l’appello a quelle realtà non ancora associate a beneficiare dei vantaggi di essere tesserati. L’Assemblea si è conclusa con la relazione finale del Presidente Provinciale uscente Emanuele Principi, che ha messo in luce l’operato svolto in quattro anni in carica insieme alla preziosa collaborazione del VicePresidente Nicola Silauri e dei membri del Consiglio Direttivo provinciale. Al termine dell’Assemblea i soci hanno confermato all’unanimità l’elezione di Nicola Silauri, già Vicepresidente provinciale e Presidente della Banda di Sant’Angelo in Pontano, consegnando nelle sue mani il futuro della Presidenza dell’ Anbima Provincia di Macerata. Insieme a lui, il Vicepresidente Emanuele Principi ed i nove Consiglieri realizzeranno il programma delle attività annuali esposto durante l' Assemblea. Il nuovo Consiglio Direttivo continuerà infatti a tutelare gli interessi dei soci, consolidando le collaborazioni, i rapporti istituzionali e i progetti avviati negli anni, cogliendo le nuove opportunità che si presenteranno per ottimizzare le realtà musicali, in armonia con le finalità perseguite dall’ Associazione. Prossimo appuntamento il 31 Gennaio 2016 in Ancona, presso la sede di Federfarma, per l' elezione del nuovo Consiglio Direttivo Anbima Marche, a cui si auspica la massima partecipazione di tutti i Delegati delle Unità di Base, affinchè si possa esprimere un voto che rappresenti a pieno tutti i territori della nostra Regione.CONSIGLIO DIRETTIVO ANBIMA MACERATA: - Nicola Silauri (Presidente) - Sant' Angelo in Pontano; Emanuele Principi (Vicepresidente) - Morrovalle; Luciana Ciocci - Corridonia, Paolo Damiani - Treia, Claudio Giri - Porto Recanati, Stefano Moro - Montecassiano, Maria Giuseppina Recchioni - Montelupone, Antonio Sileoni - Pollenza, Enrico Taffetani - Sarnano, Danilo Vecchi - Montefano, Federico Zuccatosta - Pioraco. COLLEGIO REVISORI DEI CONTI: Guido Chiacchiera (Presidente dei Sindaci Revisori),Cesare Bisconti, Orlando Castignani, Maria Antonietta Cingolani (Sindaco Revisore Supplente).
E chi se lo sarebbe aspettato che nel bel mezzo di una rappresentazione teatrale una spettatrice, poi rivelatasi attrice solo alla fine, venisse portata in scena e che un attore parlasse al pubblico come se fossero amici da una vita.Succede anche questo nello spettacolo “Servo per due”, andato in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata il 4 e 5 gennaio.Tratto dal rifacimento del noto commediografo inglese Richard Bean, riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, la commedia affonda le radici in un testo del 1745 “Il Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Cesare Accetta e le coreografie di Fabrizio Angelini.“Il tentativo è quello di riportare in scena un classico, rispettando gli schemi della commedia dell’arte, ma in cui il pubblico di oggi di tutte le età può riconoscersi”. Lo ha spiegato Pierfrancesco Favino, uno degli attori e autori dello spettacolo ieri pomeriggio presso la Civica Enoteca Maceratese Gente di Teatro, nell’incontro con i due cast che hanno lavorato insieme, la compagnia “Gli Ipocriti” e quella del “Gruppo Danny Rose”, in tutto ventisei attori, accompagnati in scena dai quattro musicisti di “Musica da Ripostiglio”, che hanno raccontato cosa si nasconde e come nasce uno spettacolo teatrale.Quello che vedono gli spettatori nasce da una preparazione di cinque mesi e da un mix straordinario di più abilità. Sul palco i personaggi non sono solo semplici attori, ma anche acrobati che cadono dalle scale, sbattendo le porte, maschere che fanno battute a doppio senso, clown, ballerini e cantanti che interagiscono continuamente con il pubblico.Siamo a Rimini, nel 1936 e un’umanità variegata e divertente ruota intorno all’inganno, all’amore, al cibo, al denaro, alle ambizioni e alla confusione più totale che dei semplici fraintendimenti possono causare nella vita di tutti i giorni.Protagonista centrale del palco, intorno a cui ruota un’umanità esilarante e confusa, è Pippo, moderno Arlecchino, che ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare.Cerca, come tanti giovani e disperati adulti nell’era della crisi, un lavoro, qualcosa con cui poter unire il pranzo con la cena. La fame di Pippo fa quasi venire voglia di mangiare al pubblico, la sua non è mai sola e semplice finzione.La disperazione lo porta a lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni. Uno è Rocco, un piccolo malvivente del nord, padre della sua fidanzata Clarice, l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Due padroni significano più soldi, ma anche più responsabilità, più cose da ricordare, cercando di non confondersi tra gli ordini e le pretese di entrambi.Il nostro Arlecchino riuscirà a perdersi tra le mille richieste dei due padroni, mostrando una comicità sorprendente e avvicinandosi al personaggio dello Zanni della Commedia dell’arte, un servitore non proprio astuto e agile, ma completamente ignorante e quasi incapace di formulare un concetto. La sua tardezza è incarnata dal movimento lemme e curvo verso il basso di Favino che fa magistralmente la parte del buffone, “che poi diventa Checco Zalone e passa attraverso Totò, Charlot, Buster Keaton e il tradizionale scemo di corte”, ha spiegato ieri pomeriggio l’attore all’incontro tra gli attori e la città. Tuttavia, il vero protagonista di “Servo per due” è l’equivoco, quello che accade senza che noi ce ne rendiamo conto ogni giorno, quello creato per superare alcune situazioni nella vita, per vincere la realtà, perché spesso non riusciamo a interpretare correttamente ciò che ci circonda e siamo vittime inconsapevoli delle nostre stesse azioni.In “Servo per due” tutto quello che lo spettatore non si aspetta di trovare a teatro succede. “Vogliamo restituire al pubblico il gesto dell’eccitazione di andare a teatro”: questo l’obiettivo rivelato ieri pomeriggio da Pierfrancesco Favino.Per molti spettatori, per la prima volta il teatro diventa un luogo divertente, non solo un momento di riflessione e fruizione passiva, ma piuttosto qualcosa a cui partecipare in prima persona.Pippo-Favino crea continuamente una connessione con lo spettatore, lo fa salire sul palco fisicamente o semplicemente con la risata, un moto liberatorio della mente che tesse un filo invisibile con gli attori in scena. Lo spettatore è quasi portato ad allungare lo sguardo e la mente oltre la rappresentazione, perché l’attore si rivolge direttamente a lui, esce in continuazione fuori dal personaggio, crea un legame con la quotidianità dello spettatore che è seduto in un teatro vero, nella realtà che conosce e non in quella rappresentata.Il pubblico nei due giorni di “Servo per due” è stato magistralmente ingannato, proprio come i personaggi in scena. Un inganno divertente che nasce da una riflessione bonaria più che furba sulla nostra umanità. Siamo fragili, facilmente creduloni e infinitamente disorientati se gli schemi a cui siamo abituati, la vita è fuori e la finzione è dentro il teatro, improvvisamente saltano.Cosa succede se la vita diventa finzione e il teatro quotidianità? Perdiamo le coordinate spazio temporali, ma anche quelle emotive, ci chiediamo dove siamo e chi è realmente la persona-attore che abbiamo di fronte. Insomma, ieri e l’altro ieri sera chi è andato a teatro ha visto davanti a sé il racconto divertente e scanzonato dell’umanità e la nostra assoluta difficolta di decifrare la realtà, che non è mai chiara, palese, interpretabile come le storie raccontate a teatro o al cinema e in cui ci rifugiamo per cercare risposte che nella vita di tutti i giorni si perdono nella complessità della realtà esterna, ma anche di quella della nostra mente.
Ancora furti nel centro di Macerata. Questa volta a essere svaligiati sono stati un bar e due negozi di generi alimentari. Nel bar hanno portato via i soldi presenti all'interno delle slot machine e altri contanti, ancora da quantificare, mentre dai due negozi sono stati prelevati soldi e prodotti, un bottino di un migliaio di euro. Sull'accaduto indagano i Carabinieri di Macerata.
Se ci sono furti, arrivano loro. Non sono le forze dell’ordine, ma Forza Nuova Macerata. Alcuni militanti del movimento di estrema destra questa notte hanno deciso di andare in giro per due quartieri della città, Colleverde e Collevario, recentemente interessati da alcuni furti domestici.Le chiamano “passeggiate per la sicurezza”, come è scritto anche nel volantino che hanno lasciato in giro per la città, per “pattugliare le strade da cittadini maceratesi che non accettano più questa situazione di totale insicurezza”.Se qualcuno sta pensando alle ronde, modalità già utilizzata in passato in alcune città del Nord Italia principalmente da parte da alcuni esponenti o simpatizzanti della Lega Nord, i militanti di Forza Nuova precisano che non si tratta di questo, ma di “semplici passeggiate”."L’iniziativa - precisa in una nota Forza Nuova - si ripeterà anche nei prossimi giorni".
E’ stato il cellulare a far capire ai carabinieri che un sessantenne di Macerata, la cui figlia malata con cui viveva ne aveva segnalato la scomparsa, era in zona.Poco dopo la mezzanotte la donna aveva chiamato i Carabinieri per avvertire le forze dell’ordine che l’uomo si era allontanato con la propria auto, ma aveva con sé il cellulare.Il sessantenne di Macerata è stato ritrovato all’interno di un locale nella periferia della città. Le sue condizioni erano buone.
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex segretaria del provinciale PD Macerata Teresa Lambertucci.“E mentre Checco Zalone sbanca i botteghini dei cinema prendendo in giro intelligentemente gli italiani per il loro attaccamento al posto fisso, il PD Marche invece continua a garantire incarichi e prebende agli ex consiglieri regionali che, per statuto, sono stati costretti a non ricandidarsi alle regionali 2015. Ogni bicchiere va sempre visto con l’ottica del mezzo pieno/mezzo vuoto, quindi alcuni diranno che i poverini hanno generosamente rinunciato a chiedere la deroga per il divieto del terzo mandato e quindi non posso essere abbandonati da mamma-dem.Così capita che sotto l’albero di Natale il presidente della Regione Ceriscioli faccia trovare all’ex assessore regionale alle Attività Produttive Sara Giannini il rinnovo dell’incarico di “esperto in economia” senza dare indicazione alcuna né in ordine alle questioni economiche che il consulente è chiamato a trattare né, tantomeno, alle questioni economiche già trattate con la consulenza già fornita nel periodo agosto/dicembre. Meno ancora si fa cenno, nel decreto, alla necessità per la Regione Marche di ricorrere ad un consulente esterno per le questioni economiche, appellandosi seccamente alla possibilità che la legge regionale 20/2001 conferisce al Presidente di nominare fino a max 2 consulenti in materie economiche, giuridiche o di comunicazione, tra persone di cui sia “notoriamente riconosciuta” la competenza. Quindi, non è la fiducia tra il presidente della Giunta e l’incaricato il criterio da seguire bensì la competenza notoriamente riconosciuta. Ciò andrebbe spiegato al segretario provinciale Novelli, che come un novello – appunto – Don Chisciotte si avventura nella sua eroica battaglia contro i mulini a vento in difesa della sua Dulcinea, brandendo tutti col termine di “populisti” e richiamando ad una politica vicina ai bisogni della “gente”. Che la pezza sia peggiore del buco se ne accorge subito Renato Pasqualetti che indossando le vesti di Sancho Panza dice al suo cavaliere che la difesa della fanciulla è giusta ma che le sue armi non sono adeguate, proponendo un’analisi del partito “posseduto” da amministratori e dirigenti deboli.In tutta questa epopea quello che manca è il coraggio della verità: la battaglia di Don Chisciotte è persa in partenza perché è difficile trovare argomenti contro chi è insorto riguardo al rinnovo di tale incarico, che non è giustificato altro che da uno scambio elettorale risalente alle primarie di marzo 2015 laddove la Giannini, maceratese e collega di giunta di Marcolini, decise di appoggiare il pesarese Ceriscioli a scapito di un possibile candidato maceratese. Ma se così è non servono parole - lo sa il presidente che infatti non si dilunga a dare motivazione alla sua decisione - non sono necessarie argomentazioni fantastiche che offendono ancora di più l’opinione pubblica e quegli elettori che, magari, avevano sperato nell’annunciato cambiamento e che hanno tutto il diritto di valutare se decisioni come queste vanno o meno in quel senso. Tanto più se ogni mese si trovano a dover fare i conti con una vocina denominata “addizionale regionale” oppure sono colpiti dal taglio dei servizi operato nell’ottica di una razionalizzazione dei conti”.