I consiglieri comunali del Partito Democratico di Macerata Ninfa Contigiani, Paolo Manzi e Caterina Rogante, intervengono in merito al dibattito sul bilancio preventivo 2016 del Comune di Macerata."A differenza di quello che si legge in questi giorni" scrivono i tre consiglieri in una nota "il bilancio preventivo 2016 è stato ed è tutt'ora oggetto di ampio e costruttivo confronto all'interno della maggioranza ed anche il Partito Democratico di Macerata, dopo ampio dibattito ed a seguito dei risultati delle scorse primarie, ha fatto proprio anche il progetto di viabilità cittadina e di rivitalizzazione del centro storico che comprende la possibilità di una nuova gestione del Park-si. Rischiano perciò l’abbaglio quelle singole voci che, probabilmente per qualche assenza di troppo, sembrano aver dimenticato che si erano candidati nelle fila del PD a sostegno del programma legato alla candidatura del Sindaco Carancini e che proprio per la valenza strategica di un'operazione complessa ed impegnativa, le occasioni di confronto che ci sono state e ci saranno sono all’insegna del confronto responsabile e della giusta cautela, seppure senza nessun pregiudizio. Sarebbe quindi più utile, in questo particolare momento, ampliare lo sguardo e concentrarsi sugli investimenti che l'amministrazione andrà a sostenere nel 2016 al fine di gestire diverse problematiche particolarmente sentite dalla cittadinanza.Vale la pena sottolineare, infatti, che ingenti fondi verranno stanziati ai fini della sicurezza, dopo un attento studio delle criticità della città. Un piano d’interventi si sta predisponendo ed è finanziato in bilancio. Si tratta dell'installazione di telecamere di video sorveglianza, della valorizzazione ed illuminazione di zone della città considerate poco sicure e soprattutto di un piano coordinato con Prefettura e forze di polizia locale per la dissuasione di episodi criminali e per l'informazione e la prevenzione nell’ottica di una cittadinanza attiva e partecipe.Vale ancora la pena sottolineare che si prevedono significativi investimenti sulla promozione dell'imprenditorialità creativa con il sostegno a 5 startup e una nuova attenzione alle manutenzioni stradali con ingenti investimenti già a partire da questa primavera 2016.Vale forse la pena sottolineare che, a fronte di notevoli riduzioni dei fondi in ingresso, un impegno più che sostanzioso verrà mantenuto anche nell’ambito dei servizi sociali non dimenticando che non ci sono mutamenti nell’offerta culturale. Questo procedere è in linea con il programma amministrativo e convintamente sostenuto dal gruppo consiliare del PD e da tutte le forze di maggioranza".
Qualche giorno fa stavo scrivendo davanti al mio solito the', nel mio solito bar, a Porto Recanati. Entra un mio conoscente, che so aver avuto diversi problemi, e mi chiede gentilmente 70 centesimi. Glieli do e mi rimetto a scrivere. Dopo qualche minuto noto che esce da una stanzetta appartata e se ne va via, in silenzio. Il gestore mi fa una faccia strana e mi chiede se gli ho prestato dei soldi, per poi rivelarmi che il tizio ha usato i miei 70 centesimi per unirli ai suoi 30 e poter buttare un euro alle slot, così come è solito fare con tutto il denaro che ha per le mani, da mesi.È una situazione tragica e sono in molti ad essere messi così. Lascio le pagine di Heidegger e mi immergo in una realtà dalle dimensioni e dalle dinamiche, per me ma credo per molti, inimmaginabili. Faccio due conti con il barista e dopo pochi minuti, considerando l'incasso delle slot, il loro numero a Porto Recanati, le percentuali di guadagno stabilite per legge, la quota degli incassi che va allo stato, quella che va al barista e quella che va a chi gestisce le slot, ho tutto chiaro nella sua enormità. In una stima molto al ribasso, solo a Porto Recanati, che è una briciola, la gente spende 15 milioni di euro all'anno solo nelle slot machines. L'ho scritto a parole "milioni" proprio per evitare che qualcuno pensasse che mi fossi sbagliato con gli zeri. Solo in quel bar gli avventori ogni anno portano in quella stanzetta un milione di euro dei quali 250 mila, per legge, rimarranno nelle macchinette infernali. Solo in quel bar lo stato, e lo scrivo con la minuscola, rastrella per l'erario 35 mila euro.Sono numeri enormi se tradotti in stipendi, ore di lavoro, libri non comprati e non letti, sport non praticati, film non visti, cene fuori non consumate... Se libero è il tempo di cui disponiamo al netto delle necessità, si tratta di libertà buttata. Se rapportiamo quelle cifre alle somme che una comunità cittadina dedica al sociale, alla cultura, all'innalzamento della qualità della vita, sono un mare di fronte ad uno stagno. Ora non è questo il luogo nel quale disquisire sull'opportunità o meno per lo Stato di interferire con le libertà individuali e in che misura, ma qualche riflessione va fatta. Come può essere permesso a persone deboli o dichiaratamente indigenti, tanto da godere di sussidi pubblici, di entrare nelle sale slot? Quanta ipocrisia c'è in uno stato che affigge manifesti circa la pericolosità del gioco d'azzardo e poi rastrella cifre enormi dalla stessa schifosa piaga? Dopo questa mia ricostruzione vi sarà più facile farvi un'idea del perché decine di miliardi di euro sono stati condonati alle ditte che gestiscono il gioco d'azzardo. Tristezza. E se il fenomeno slot non è l'unico, perché è in compagnia di calcioscommese lotterie e grattaevinci, certamente è il più deleterio. Negli altri c'è da parte del giocatore la presunzione di controllare l'evento anche solo statisticamente, in questo c'è solo l'ipnosi delle luci e delle musichette, connesse alla ripetitività del gesto del pigiare il dito sui tasti. Siamo ancora al panem et circenses, signori, ma non si tratta di evergetismo e quindi il panem invece di darcelo, coi circenses ce lo tolgono. Ultima, drastica considerazione: riporre le proprie speranze di riscatto economico in una macchinetta è una coazione possibile solo in tempi di crisi. Siamo sicuri che lo stato abbia come obiettivo il benessere dei sudditi?
Vibrazioni. Intensa nottata di futsal a Macerata per il duello tra Cus e Todi. Sessanta abbondanti minuti in cui tutto è stato elevato all’ennesima potenza: il ritmo di gioco, a tratti vertiginoso; la qualità e l’organizzazione delle due squadre, entrambe meritevoli di calcare il palcoscenico nazionale; l’atmosfera, surriscaldata e resa incandescente da qualche picco di agonismo. Scariche di adrenalina dalle quali è affiorato un palpitante 4-4. Incertezza e curiosità saranno le componenti che ci accompagneranno verso un match di ritorno interessante, da vivere tutto d’un fiato.Tenace il Todi. Abituato a destreggiarsi in un campo di piccole dimensioni, comune denominatore che azzera qualsiasi potenziale vantaggio. Gli umbri hanno impressionato positivamente per la loro intensità, per aver esibito un giro palla fulmineo e per aver reagito quando il parziale sembrava condannarli. Dura a morire la formazione allenata da Pellegrini. Trascinata dal talento di Mike Guerra, playmaker venezuelano sugli scudi sopratutto nel primo tempo. Prevedibile il calo fisico registrato nella ripresa, con conseguente perdita di lucidità che lo ha costretto a rimediare un’ingenua ammonizione. Assenza pesante che al ritorno sarà compensata da tre presenze di spessore. Josete, Introppico e De Angelis hanno dimostrato di essere pedine capaci di spostare gli equilibri, con invenzioni individuali e scambi stretti. Lo spagnolo, in particolare, merita elogi per il bellissimo gol del 3-2, figlio di una conclusione secca e bruciante che si è infilata sotto l’incrocio dei pali senza lasciare scampo a Marè. Meno edificante l’atteggiamento del numero 16 del Futsal Todi, provocatorio durante la partita con continui insulti (non dovrebbe, ma ci può anche stare), con entrate pericolose (ci sta un po’ meno) e con ulteriore gratuito nervosismo dopo il fischio finale (non ci sta per niente). Nulla di trascendentale per fortuna, ma una volta terminata la battaglia sportiva sarebbe opportuno rilassarsi.Ospiti di un livello superiore? Può darsi, forse sì. L’umiltà non è sinonimo di debolezza e nell’ammetterlo il Cus non fa alcuna fatica. Ma chi si aspettava un abisso alla vigilia del confronto è stato costretto a ricredersi. La linea di confine tra qualificazione ed eliminazione è sottilissima e contro ogni pronostico il verdetto resta in bilico. Un grazie a caratteri cubitali va detto a ciascuno dei ragazzi a disposizione dei mister Bacosi e Zampolini. Hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, hanno prodotto uno sforzo immane, sono entrati in doccia con qualche piccolo livido, ma hanno reso orgogliosi i tifosi maceratesi e, più in generale, quelli marchigiani. Serata da dieci e lode. Anzi, da nove e lode. Sì perché a recitare la parte del mattatore assoluto ci ha pensato Rudy Bacaloni, autore di un millimetrico assist per Carpineti condito da una meravigliosa tripletta. Per un attimo la prospettiva era stata quella del poker, sfumato per colpa di un rigore calciato bene ma neutralizzato benissimo dal portiere del Todi Barcarollo. I dischetti danno e tolgono. La liberazione era arrivata pochi minuti prima, quando il talento di Montegranaro si era scrollato di dosso il fardello Eta Beta insaccando il tiro libero del definitivo 4-4. Per ora stand-by. La seconda parte del romanzo verrà editata Martedì 1° Marzo alle ore 21 dagli scarpini dei protagonisti. A metà dell’opera i complimenti vanno estesi a tutti: al Todi per l’indiscutibile valore tecnico, al Cus Macerata per la grinta unica che da sempre la contraddistingue, e alla classe arbitrale per aver diretto con autorità una partita spigolosa. Giusto che il potere di fischiare lo mantengano solo e soltanto loro. Dagli spalti, invece, soltanto applausi.(Marco Cognigni)
Leonardo Renzi si è brillantemente laureato oggi in Economia Bancaria all'Università degli Studi di Macerata.A Leonardo le felicitazioni di parenti e amici che, insieme a lui, hanno festeggiato il raggiungimento di questo importante traguardo.
La cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni ha consegnato al Sindaco di Macerata Carancini la richiesta di istituire il registro dei testamenti biologici (detto anche dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario DAT)."Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici" spiega Renato Biondini, segretario della cellula di Ancona dell'associazione Luca Coscioni "si darà la possibilità ai maceratesi di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale, uno strumento questo che, può significare per molti la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nella eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza.Come associazione Luca Coscioni, avevamo già inviato la stessa richiesta al comune di Macerata nel 2011 alla quale però non abbiamo ricevuto nessun riscontro, dopo le varie iniziative di sensibilizzazione portate avanti in questi anni come la proposta di legge d’iniziativa popolare depositata alla Camera dei Deputati il 13 settembre 2013, siamo riusciti a far calendarizzare in Parlamento la discussione delle varie proposte di legge sul tema del fine vita".Macerata sarebbe il terzo capoluogo di provincia delle Marche a istituire questo registro dei testamenti biologici, dopo che nel 2015 il Consiglio comunale di Ancona ha deliberato in tal senso, così come ha fatto il Consiglio comunale di Pesaro pochi giorni fa."Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, le associazioni, i movimenti politici e in particolare agli amministratori della città di Macerata" aggiunge Biondini "affinché decidano di istituire questo registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari.Molti penseranno che è un qualcosa che non è importante e che comunque può riguardare poche persone, ebbene intanto diciamo che purtroppo potrebbe riguardare tutti perché o per una grave malattia o per un incidente, ognuno potrebbe trovarsi in uno stato vegetativo permanente come è successo per esempio a Eluana Englaro. In questi casi secondo noi è importante avere la possibilità di decidere anticipatamente se in caso di morte celebrale, rimanere attaccati a delle macchine (quando si è in uno stato di incoscienza e quindi in uno stato vegetativo permanente) oppure chiedere che si stacchi la spina (nel vero senso della parola) e porre termine ad una “vita artificiale” che non è vita perché la persona non è cosciente e le funzioni vitali come la respirazione e la nutrizione sono garantite da delle apparecchiature elettromedicali.Certo sono rari i casi nei quali una persona rimane in uno stato vegetativo permanente, ma anche se questi casi sono pochi dobbiamo considerare che ci sono dei diritti come l’autoderminazione delle persone e il rispetto delle proprie volontà riguardo al proprio corpo, che devono essere garantite sempre e comunque e a maggior ragione in questi casi proprio perché la persona si trova nel momento più difficile del suo percorso di vita, più indifesa e debole, essendo in balia di decisioni altrui.Lo sappiamo, ci saranno quelli che diranno che la vita è un dono di Dio e non si può disporre della propria vita, bene, con l’istituzione del registro dei testamenti biologici non si impone niente a nessuno, si dà solo la libertà e la possibilità a chi lo desidera di scegliere. Chi è credente non farà questa scelta del testamento biologico, ma non si può imporre a tutti gli altri (agli atei, agli agnostici, a coloro che professano altre religioni e perché no ai credenti non praticanti, ecc.) dei comportamenti per dei convincimenti etici/religiosi di qualcuno. Tra l’altro per paradosso il testamento biologico può essere utile anche ai credenti perché possono dichiarare di voler restare in uno stato vegetativo permanente restando attaccati alle macchine elettromedicali, quando magari i familiari e/o i medici vorrebbero staccare la spina".
Allarme questo pomeriggio in via Spalato a Macerata dove una signora anziana non rispondeva alle chiamate dei familiari.Sono stati allertati i vigili del fuoco che si sono recati sul posto, anche con l'ausilio di un'autoscala, per cercare di entrare nell'appartamento. La signora era caduta e non riusciva a rialzarsi.Nel frattempo, però, seppur con grande fatica è riuscita a raggiungere la porta e ad aprire ai vigili del fuoco prima che gli stessi passassero dalla finestra, consentendo anche l'intervento dei sanitari del 118.
Matteo Renzi lo ritiene tra i provvedimenti necessari per razionalizzare il sistema amministrativo.La legge sulla spending review prevede bonus di vario tipo per chi si unisce. A cui si aggiungono delibere approvate in alcune Regioni.I Comuni, tra bastone e carota, stanno passando da 8.046 a meno di ottomila. Un’ulteriore accelerata è attesa nel 2017.Non è ancora la sforbiciata che vuole Renzi ma è un primo passo poiché chi ha pochi abitanti non riesce a sostenere i costi di taluni servizi. Il colpo di grazia dovrebbe avvenire con la proposta di legge di una ventina di deputati Pd, capeggiati proprio dal marchigiano Emanuele Lodolini. Prevede la fusione obbligatoria dei Comuni sotto i 5000 abitanti. Si tratterebbe di un colpo di spugna sull’Italia dei piccoli Comuni: ne sparirebbero 5562. E ben 40 sarebbero quelli della provincia di Macerata che dovrebbero accorparsi.In base alle ultime statistiche Istat, infatti, dei 57 Comuni della provincia di Macerata, solo 17 superano i 5000 abitanti: Macerata, Civitanova, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, Corridonia, San Severino, Porto Recanati, Cingoli, Morrovalle, Matelica, Treia, Monte San Giusto, Montecassiano, Montecosaro, Camerino e Pollenza.Il primo Comune sotto i 5000 abitanti è Mogliano con 4755 residenti. La maggior parte dei piccoli Comuni è tutta concentrata nei territori montani: viene da chiedersi. se la proposta di legge sarà accolta, che fine farà la provincia di Macerata?
I quartieri e le frazioni al centro della campagna d’ascolto per la Macerata Che Sarà, il progetto cui sta lavorando il Comune, insieme agli esperti del gruppo InnoHit ed all’intera città. Domani venerdì 19 febbraio, alle ore 21, tutti sono invitati nella sala Castiglioni Biblioteca Mozzi- Borgetti per partecipare al dibattito sulle diverse visioni della città, nell’ambito del percorso di co-progettazione della Macerata del futuro da realizzare nell’ambito dei finanziamenti del bando regionale Investimenti territoriali integrati, cui la città di candida.Aprirà l’incontro il sindaco Romano Carancini, spiegando il perché della campagna d’ascolto che il Comune ha voluto attivare, seguirà la presentazione a cura di InnoThink con la relazione su “Il futuro in cerca di città”. Alle 21.45 la serata si aprirà alle diverse visioni della città, con i contributi dei presenti e la discussione, di cui faranno subito dopo un feedback i tecnici di InnoThink restituendo una mappa condivisa delle questioni emerse. Modererà i lavori Massimiliano Colombi (sociologo), coordinatore del progetto ITI e componente del team insieme a Marco Marcatili (economista), Emanuele Frontoni (esperto di tecnologia informatica) e Andrea Giaconi cui spetterà il compito di fare sintesi e concretizzare il lavoro tecnico e progettuale.Sabato 20 febbraio, alle ore 9.30, il percorso prosegue con i rappresentanti delle istituzioni del territorio, ultimo incontro prima della presentazione conclusiva delle "Visioni di città: Macerata che sarà…", che si terrà il 9 marzo, alle ore 21 al teatro Lauro Rossi.
Per la giornata del risparmio energetico “M’illumino di meno”, domani 19 febbraio, Macerata ha scelto la mobilità sostenibile.L’invito che l’Amministrazione comunale fa con lo slogan “Iocambio, scelgo la mobilità sostenibile” è quello di lasciare la macchina a casa, usare le bici e i mezzi pubblici per andare al lavoro e muoversi in città, andare a scuola a piedi con il servizio Pedibus, visitare i musei a luce soffusa ed ammirare lo Sferisterio a luci spente. Sono queste le iniziative pubbliche messe in campo per chi vuole dare un segno di cambiamento, cui si sono aggiunte tante iniziative private che offriranno diverse possibilità di impegnarsi nella lotta allo spreco energetico. Vediamo il programma per questa 12° edizione di M’illumino di meno, proposta in tutta Italia dalla trasmissione Caterpillar di Radio2 Rai Pedibus.Il servizio Pedibus che permette agli alunni di raggiungere la scuola a piedi accompagnati da alcuni volontari funzionerà per le due scuole che hanno aderito: la scuola primaria del quartiere Pace e la Anna Frank di villa Potenza. Il ritrovo è alle 7,45 rispettivamente all’incrocio di via Pace con Borgo San Giuliano e al campo sportivo di Villa Potenza.Al lavoro con la bici. Dalle 7.45 alle 14.15 si potrà raggiungere il posto di lavoro utilizzando le bici elettriche messe a disposizione in due stazioni allestite nel piano superiore del parcheggio Sferisterio e in piazza della Libertà. Nella prima mezz’ora di impiego l’utilizzo della bici sarà completamente gratuito.Ovunque con il bus. Durante tutta la giornata sarà possibile salire gratuitamente sugli autobus pubblici cittadini. Sarà sufficiente portare con sé il biglietto di un parcheggio gestito dall’APM dei giorni precedenti, da lunedì 15 a giovedì 18, e mostrarlo al conducente del bus per avere la corsa gratuita.Al Museo camminando. E’ la proposta per terminare la giornata con una passeggiata che partirà alle 18.30 dai giardini Diaz con un tragitto di circa 3 km e che includerà anche, per chi vorrà, una visita guidata a luce soffusa al Museo della carrozza di Palazzo Buonaccorsi, mentre tutti gli altri proseguiranno nella passeggiata per tornare ai Giardini Diaz. Iniziativa che vuole ricordare che nella nostra città è possibile, quando le condizioni lo permettono, raggiungere agevolmente a piedi i principali punti di attrazione lavorativi o turistici.Sferisterio al buio. Il simbolo della città di Macerata spegnerà le sue luci domani sera per invitare al risparmio energetico e alla sensibilizzazione su questo tema che coinvolge ognuno di noi.Altre iniziative proposte dai privati, associazioni e commercianti sono consultabili sulla pagina facebook dell’iniziativa “M’illumino di meno_Macerata” accessibile anche dal sito del comune www.comune.macerata.it.
“Ridere per riflettere ed andare in profondità”, questo il succo ed il cuore dello spettacolo “Che fine ha fatto l’uomo?” che Pippo Franco porterà a Macerata per l’ANFFAS, domenica 21 febbraio, alle ore 17.30, al teatro Lauro Rossi.L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Macerata e inserita nella rassegna a sostegno dei disabili “Ci credo e ci rido”, è stata presentata oggi in Comune. Insieme al sindaco Romano Carancini e all’assessore alla cultura Stefania Monteverde, erano presenti Mario Sperandini e Marco Scarponi, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione promotrice, dal produttore Vincenzo Dazio di Armonia delle Arti, dai partner tecnici Andrea Passacantando della Copagri e Marco Cherubini chef e produttore di canapa sativa. Lo stesso Pippo Franco, in collegamento telefonico nella sala consiliare del Comune, ha segnatoi tratti di questo lavoro debuttato il mese scorso, che è ben felice di portare a Macerata – ha detto - terra di padre Matteo Ricci di cui lui è un grande appassionato e studioso. “Ci occupiamo della sopravvivenza e non andiamo in profondità”, dice l’attore. “Ciò avviene in ogni settore: dall’arte che osserviamo solo in superficie, all’uomo di cui non ci prendiamo cura, a cominciare dall’alimentazione. Lo spettacolo ci farà riflettere attraverso un’ironia sottile e acuta, per spingerci a guardarci dentro, per riscoprire l’uomo e recuperarne l’anima.” Le finalità della serata sono a scopo benefico e l’incasso sarà interamente devoluto alle attività educative e riabilitative dell’ANFASS. Costo del biglietto 15 euro compresa la degustazione, nel dopo spettacolo alla galleria Antichi Forni, dei piatti realizzati dallo chef Cherubini a base di canapa sativa, una pianta dalle grandi proprietà salutari e di prodotti tipici e naturali. I biglietti possono essere prenotati alla biglietteria dei teatri tel. 0733 230735.
Chiude un'altra scuola paritaria a Macerata. Costi di gestione troppo alti, la motivazione che alla fine di giugno porterà anche questa realtà presente sul territorio da oltre vent'anni a chiudere i battenti. Di seguito il comunicato diffuso dal Comitato genitori:"Quando due anni fa il gestore della scuola comunicò l'intenzione di chiuderla, insieme ad un gruppo di genitori, certi della bontà educativa dell'Ancora, ci opponemmo.Fummo contrari in maniera propositiva, tanto che concordammo come si fa nella gestione di aziende in crisi, un vero e proprio piano industriale dove ognuno metteva in campo un po' del suo.Da una parte i genitori si aumentarono la retta di €50 al mese, un aumento di quasi il 50% , chiedendo ed ottenendo anche un contributo economico sia da parte del Comune che dalla Curia vescovile.Un vantaggio per il gestore che teniamo a precisare quantificabile in decine di migliaia di euro, a differenza di quanto già uscito sulla stampa da parte del gestore stesso.Dall'altra parte il gestore della Cooperativa Il Faro avrebbe dovuto fare la sua parte ed impegnarsi a fondo a far funzionare la scuola cercando di renderla sempre più economicamente sostenibile grazie anche alla collaborazione diretta e costante e propositiva del Comitato Genitori.Ma così purtroppo non è stato fatto: come sono stati investiti i soldi dei cittadini del comune di Macerata ed i soldi della fondazione proprietaria dell'immobile che grazie alla curia vescovile ha donato un anno di affitto? Qual'era il progetto di rilancio?Ci dispiace verificare che le aspettative dei genitori e di tutta la comunità Maceratese siano state deluse e tradite.Lunedì 15 dopo l'ultimo incontro con il gestore e genitori della scuola materna e nido l'ancora abbiamo appreso che la situazione economica della scuola è insostenibile e che la cooperativa Il Faro non può più sostenerne il peso.Se da una parte denunciamo con dispiacere che si sarebbe potuto fare meglio a partire poi dalla grande ed eccellente qualità del corpo insegnanti, dall'altra riteniamo che si sarebbe potuto trovare una soluzione economicamente sostenibile per la scuola.Noi genitori abbiamo continuato a tenere alta l'attenzione sulla scuola con eventi, feste, concerti, vendita di calendari e gadget vari, l'organizzazione del centro estivo, fino ad arrivare alla costituzione di un'associazione denominata Amici de l'Ancora, ma in tutto questo il gestore a nostro parere non si è impegnato o non è riuscito a fare quanto pattuito con il Comitato Genitori e con i genitori stessi.In gioco c'è il futuro educativo dei bambini della città che da domani non avranno più la possibilità di scegliere una scuola di qualità com'era la scuola dell'ancora.Ma caro Lorenzo con i bambini non si scherza.Il gestore ha sempre parlato del bilancio della scuola anche se in realtà esiste solo il bilancio della cooperativa Il Faro.Il dispiacere più grande l'abbiamo avuto andando a vedere i bilanci della cooperativa perché ci siamo resi conto leggendo l'ultimo bilancio depositato in Camera di Commercio che la cooperativa Il Faro ha dichiarato, nel 2014, ricavi per circa €7.800.000 con un utile di circa €64000.Dall'analisi dei ricavi sì è evidenziata una crescita costante degli stessi passando dai circa €7.400.000 nel 2013 ai 7 milioni ed ottocento mila circa del 2014.Non spetta a noi fare analisi di bilancio e non siamo noi deputati a dire se la cooperativa è sana oppure no, ma noi genitori diciamo che la cooperativa avrebbe potuto investire sulla sua scuola e su quello che la scuola significa per i cittadini con scelte organizzative chiare e mettendo in campo tutta la capacità organizzativa che la cooperativa detiene ma ciò non è stato fatto probabilmente solo per scelte aziendali.Oltre al danno la beffa perché nello statuto della cooperativa all'articolo 32 c'è scritto che "lo scopo principale che la cooperativa intende perseguire è quello dell'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio sanitari assistenziali ed educativi"La scuola chiude e a settembre i genitori non sanno cosa ci sarà nella scuola di oggi:ma è possibile trattare i bambini in questo modo, negando loro la possibilità di concludere il percorso educativo iniziato? Ma soprattutto: le maestre?Con dispiacere interrompiamo la nostra collaborazione e l'aiuto offerto fino ad oggi alla cooperativa ma ci auguriamo che la notte porti consiglio e che il gestore della Cooperativa Il Faro comprenda che oggi investire in una scuola come quella dell'Ancora per una cooperativa che vive del sociale rende in termini di immagine ed in produttività economica meglio molto meglio delle pubblicità tradizionali".
Il consiglio regionale ha finalmente partorito la tanto sospirata commissione di inchiesta su Banca Marche. In realtà, poi si tratta di una commissione di indagine, perché all’ultimo momento si sono accorti che Banca Marche non dipende giuridicamente dalla regione Marche e che quindi non potevano aprire inchieste in proposito.La partenza non è stata affatto positiva perché la maggioranza si è scelto il presidente che più le faceva comodo. Nelle commissioni di indagine, per Statuto, la presidenza spetta alle minoranze. Sarebbe stato opportuno non interferire, ma i partiti di governo, hanno voluto mettere chi più gradivano. Ma lasciamo perdere e andiamo avanti, perché il bello deve ancora venire. Di norma, quando un’assemblea legislativa intende indagare su fatti o argomenti rilevantissimi e delicati, come in caso come questo, la prima cosa che dovrebbe fare è fissare bene i paletti. Stabilire, cioè finalità e scopi. Delimitare il raggio di azione. Fissare preventivamente gli obiettivi e le modalità di lavoro. Dalla delibera approvata dal Consiglio regionale invece non si evince nulla di tutto questo. Si parla solo di una generica commissione di indagine sul “caso Banca Marche” senza nemmeno un cenno alle sue finalità. Faccio questo rilievo perché illuminante, in proposito, è stato il dibattito che ne è scaturito. Ne abbiamo per tutti i gusti: c’è chi vorrebbe mettere sotto indagine la mancata vigilanza di Banca d’Italia, chi il ruolo che hanno avuto le fondazioni. C’è poi chi vorrebbe individuare i responsabili politici. Qualcuno, giustamente ha abbassato il tiro osservando i limitati poteri della commissione. Qualcuno ha azzardato pure una audizione del governatore di Bankitalia, Visco. È tutto random. Ma tutti hanno le idee chiare, sin da adesso, di chi siano le colpe e ciascuno vorrebbe accreditare la propria tesi. Insomma un gran casino. Ora, per un attimo, provo a mettermi nei panni di Vincenzo Visco casomai gli giungesse una comunicazione dalla regione Marche per essere ascoltato. Leggendo già la notifica, con allegata la delibera di costituzione della commissione, la prima cosa che penserei è che questi qui sono tutti matti. Uno come lui che soppesa le parole, studia gli aggettivi e riflette sugli avverbi, potrebbe mai presentarsi a discutere senza rete, ma soprattutto senza finalità rigorosamente prestabilite? Molto sommessamente, io dico di no. Considerando poi che la durata della commissione è di tre soli mesi e che l’assenza di paletti di cui parlavo prima apre le porte a qualsiasi elucubrazione possibile, mi pare poco probabile che si possa arrivare ad una sintesi largamente condivisa. Aggiungo, infine, che casomai fosse possibile avere notizie in merito ai fatti precedenti al decreto salva banche, non sarebbe immaginabile acquisire notizie sulle modalità che hanno portato alla risoluzione. Cioè all’azzeramento di azioni e obbligazioni junior. Circostanza per la quale i piccoli risparmiatori hanno perso tutti i loro quattrini. Ciò infatti è rigorosamente coperto dal segreto d’ufficio a norma dell’art. 5 del decreto legislativo 180/2015. Delle due l’una: o il Consiglio Regionale ha intenzione di fare solo un po' di teatro buono per i giornalisti e buttare in pasto all’opinione pubblica tutte le responsabilità al solito Bianconi (con Bianconi si va sempre sul sicuro!), oppure sono veramente così superficiali e sprovveduti da farti cadere le braccia per l’inadeguatezza al ruolo che ricoprono.In ogni caso, ci posso scommettere sin da ora, che non andranno oltre all’ex direttore generale, Bianconi…
Dal primo marzo anche anche l'ex sindaco di Macerata Giorgio Meschini potrà passare alla cassa per ritirare il vitalizio di oltre duemila euro che gli sarà corrisposto dalla Regione Marche per i cinque anni in cui è stato consigliere regionale.Lo prevede un decreto dirigenziale della Regione Marche emesso il 15 febbraio in cui, fra l'altro, il dirigente decreta "di prendere atto che l’ex Consigliere regionale Giorgio Meschini in data 08.01.2016 ha inoltrato richiesta di concessione di assegno vitalizio mensile; di dare atto che l’ex Consigliere regionale Giorgio Meschini ha espletato il mandato istituzionale dal 24.05.1995 all’8.05.2000, e che per tutto questo periodo sono stati mensilmente trattenuti dall’indennità di carica i contributi per il diritto all’assegno vitalizio; di determinare l’ammontare lordo dell’assegno vitalizio spettante all’ex Consigliere regionale Giorgio Meschini in € 2.020,57, avendo il medesimo i requisiti contributivi ed anagrafici previsti dalla L.R. 23 marzo 1995 n. 23 e ss.mm. ed integrazioni, come descritto nel documento istruttorio".
Scoprire la magia del teatro in musica dello Sferisterio di Macerata ad ogni fascia d’età ed ampliare i pubblici dell’arena maceratese. E’ lo scopo del dottorato di ricerca dell’Università di Macerata sul tema “Are-Nati: Ampliamento dei pubblici all'Arena dello Sferisterio”. Il progetto - presentato al sindaco Romano Carancini e al Sovrintendente Luciano Messi per valutare le sinergie che si possono creare con le scuole e con lo Sferisterio - vede in campo più attori. In primo piano la dottoranda Sara D’Angelo, laureata in Storia dell’Arte e diplomata in violoncello, quindi l’Università di Macerata con la prof.ssa Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione, e l’azienda maceratese Esserci, che dal 2012 cura la comunicazione e il marketing della stagione lirica dello Sferisterio. Proprio ai più piccoli si rivolge il dottorato di ricerca che vede coinvolto come soggetto di studio lo Sferisterio di Macerata, con la sua stagione lirica. Per la prima volta, un percorso di ricerca si interessa di far vivere ai bambini un’esperienza estetica e creativa che li guidi nella narrazione della trama e nell’ ascolto di alcuni brani dell’opera. Il progetto è in linea con le tematiche strategiche di Europa 2020, in quanto ruota attorno al tema dell'Audience Development, con una particolare propensione per il coinvolgimento delle fasce d'età più giovani a diversi livelli e ambiti culturali. Il percorso di dottorato, della durata di tre anni, si inserisce all’interno del bando Eureka, promosso da Regione Marche e sostenuto dalla Conferenza dei Rettori delle Marche, nato con l’obiettivo di implementare l’interazione tra mondo dell’Università e mondo dell’impresa per sviluppare percorsi di ricerca applicata nei principali ambiti strategici delle realtà del territorio regionale. Dopo una prima fase di studio, ci saranno delle attività rivolte alle scuole primarie con l’obiettivo di arrivare, entro la fine di maggio, a realizzare una “riduzione” delle tre opere in cartellone allo Sferisterio la prossima estate - Otello, Norma e Il trovatore - che siano raccontate con una linguaggio adatto ai bambini e illustrate con i loro disegni. Questo intende essere il primo passo della ricerca che, nei mesi estivi, punterà alla messa in scena di laboratori per vivere le opere in una dimensione di gioco. In questo modo si intende costruire, insieme alle famiglie, un percorso di avvicinamento al teatro per i più piccoli. La supervisione scientifica, garantita attraverso la presenza dell’Università, permetterà di verificare i risultati delle azioni intraprese in itinere, arrivando a progettare proposte e offerte formative realmente efficaci e motivanti per il pubblico dei più piccoli. I promotori sono infatti convinti che amori, guerre, duelli, tradimenti, ingredienti per storie emozionanti ed appassionanti che non mancano di certo nell’opera lirica, non hanno età: l’opera è per gli adulti, per i giovani e per i bambini.
Si è tenuta nei locali dell'omonimo bar, la presentazione del calendario gare, dei nuovi sponsor e dell'abbigliamento per l'anno agonistico 2016 del Motoclub Pistello.Nato nel 2013, per volere del presidente Alexander Torresi e di un manipolo di ardimentosi, il club si propone come punto di riferimento del maceratese per gli appassionati di moto al grido di “si fa per stare insieme”. Il presidente Alexander TorresiQuesta associazione è orientata verso un pubblico che predilige l'enduro, da quello agonistico a quello amatoriale, anche se non mancano le occasioni per passeggiate esclusivamente stradali, tra cui spicca il “Motogiro dei Colli Maceratesi”, appuntamento fisso aperto anche ai non soci in programma a settembre nell'ambito del Pistello Beer Fest.Durante la serata, ai soci e simpatizzanti è stata offerta una cena a base di pizza e birra e sono stati ricordati gli eventi dell'anno appena trascorso con la proiezione di foto e filmati. Al termine del momento conviviale sono stati definiti gli elenchi dei piloti ed è stato consegnato agli stessi l'abbigliamento gara.Alexander Torresi, pilota di indubbia fama, parteciperà al campionato italiano enduro major.I piloti che parteciperanno al campionato regionale enduro sono: Bulgherini Luca; Cicconofri Alessio; Cippitelli Emanuele; Giulianelli Riccardo; Luchetti Emanuele; Marchionni Paolo; Morganti Alessandro; Morganti Francesco; Palmieri Andrea; Papa Nicola; Pignani Paolo; Zagaglia Luca.Francesco Rapacci, il cui slogan è “se è normale non lo faccio”, parteciperà alle gare della manifestazione semi-seria chiamata Monferraglia, riservata a motorini a presa diretta modificati.(Foto Si.Sa.)
La proprietà nonché la direzione della Discoteca Tartaruga di Macerata, nel confermare che la breve collaborazione con la BRP eventi è definitivamente cessata in data 16 febbraio 2016, intende però precisare che lo storico locale, unica discoteca di Macerata, continuerà naturalmente con le sue serate già programmate per le serate Universitarie di ogni Giovedì e per quelle del Sabato; si offre in tal modo, in particolare nel fine settimana, un evento che era venuto a mancare nel territorio Maceratese oramai da 15 anni e che costituisce un punto di ritrovo per la movida dell’entroterra.
Federica Bellesi, un brand che nasce dal sogno di una giovane ed intraprendente ragazza di appena 22 anni di Passo di Treia. La sua, una vera e propria passione, che l'ha spinta a creare autentici sogni di tessuto. La femminilità è protagonista assoluta ed il suo è uno stile che ne racconta sfumature e suggestioni: contrasti che sorprendono, affinità che conquistano. L'idea di Federica Bellesi, ormai nel campo della moda ribattezzata la Coco Chanel delle Marche, è quella di stupire, sorprendere e far sognare ogni donna con le proprie collezioni.https://www.youtube.com/watch?v=UrJB-gp9voc La fall/winter 2016-17 è ispirata alla farfalla: emblema sia dell'effimero, sia di ciò che dura in eterno... È il simbolo dell'anima.Ogni nuova idea ed ogni piccolo passo verso la nostra autorealizzazione si rispecchia nel processo di sviluppo della farfalla e la stilista ha voluto ripercorrere tali fasi, creando abiti che richiamassero la metamorfosi dell'animale, inteso come processo di trasformazione alchemica a cui è sottoposto ognuno di noi. I tessuti sono un mix tra lucidi ed opachi... colori vivaci: il blue è protagonista indiscusso, abbinato al verde, l'azzurro, il grigio ed il celeste polvere; una fluidità di forme e colori che avvolge ed attrae, un equilibrio mirabile tra classico e contemporaneo, uno stile essenziale ma d'impatto.Lo show-room di Federica Bellesi si trova a Passo di Treia in corso Garibaldi 82, ma quest’anno ha inaugurato un suo spazio anche all’HyperRoom, uno showroom di Milano.
Nonostante la difficile congiuntura internazionale tengono duro i calzaturieri del nostro distretto. Nutrita la presenza di delegazioni arrivate da tutto il mondo che riconoscono al MICAM il ruolo di essere la manifestazione mondiale di riferimento del Settore. Molti gli espositori del maceratese,“Ho avuto il piacere di visitare diversi stands – dice il Presidente Pettinari – e dai nostri operatori ho percepito la grande preoccupazione per il difficile momento ma al tempo stesso il coraggio e la ferma volontà di andare avanti in attesa di momenti migliori. Agli operatori – prosegue il Presidente - ho portato il saluto e la vicinanza della nostra comunità e l'apprezzamento per i livelli occupazionali che continuano a garantire. La qualità delle nostre calzature è straordinaria ma deve fare i conti con un mercato sempre più contratto dove gli alti costi di produzione sostenuti dalle nostre imprese ci rendono sempre meno competitive”.
Quattordici medaglie per archiviare, da protagonisti, una bella prima parte della stagione. E’ quanto fatto a Fabriano, nei campionati regionali, dagli atleti Master del Centro Nuoto Macerata allenati da Maurizio Trobbiani. Nella città della carta i nuotatori hanno infiocchettato 4 ori, 7 argenti e 3 bronzi per la felicità dell’associazione che cura e gestisce la piscina comunale di viale Don Bosco.Ancora una volta il CNM ha avuto nel dorso i maggiori risultati a livello femminile, con l’oro per Alessandra Vella nei 200 e per Concetta Rubino nei 100. Le due ragazze non si sono fermate qui, anche un argento a testa: per la Vella nei 100 stile, per la Rubino nei 100 misti.Per il settore maschile hanno brillato Riccardo Pianesi e Maurizio Morelli, anche per loro due medaglie. Addirittura doppio oro per Pianesi nei 1500 stile e nei 400 misti, mentre il secondo ha conquistato il primo posto nei 400 misti e l’argento nei 1500.Hanno ben figurato inoltre Giorgio Bormioli con l’argento nei 200 rana e bronzo nei 200 misti; ancora argento nei 200 misti e bronzo nei 200 dorso per Massimiliano Palazzetti; argento nei 200 misti per Francesco Fiorelli; bronzo nei 200 farfalla per Riccardo Pecorari E va detto che il bottino totale per il CNMacerata poteva essere più ampio, ma erano assenti Monica Zaffrani, Alessio Sabalich, Moreno Mariani, Alessandro Gabrielli e Tommaso Castellani.Mentre i Master si facevano valere a Fabriano, gli agonisti del Centro Nuoto Macerata hanno preso parte al Campionato Italiano di nuoto per Salvamento a Riccione. Sotto la guida del coach Franco Pallocchini ben 16 atleti si sono tuffati nella vasca olimpionica al fianco dei più forti nuotatori di tutta Italia. Davvero buone le prestazioni per Simone Bruzzesi, Maria Sara Mirabile, Sonia Sotiri e Riccardo Zaffrani Vitali. Molto bene anche gli altri ragazzi delle staffette: le giovanissime Maria Vittoria Bonvini, Veronica Scocco e Mara Sdrubolini alla loro prima partecipazione assoluta, e i più grandi Sofia Cerquetella, Federika Ciccioli, Beatrice Scocco, Luca Guerrini, Marco Marinozzi, Giacomo e Lorenzo Menchi, Filippo Onori.
Dopo qualche disguido con la proprietà del Tartaruga, la BRP eventi comunica che dal 16 febbraio si è conclusa la collaborazione col noto locale maceratese.Roberto Buratti e il suo staff, a partire da oggi, concentreranno l'attività sulle serate del Maracuja, che continua a essere un punto di riferimento per i giovani nelle serate della movida. E se prima, l'appuntamento fisso era quello del giovedì, ora Buratti punta anche al sabato: "Sicuramente. Vi aspettiamo con il nostro staff per i giovedì universitari targati Maracuja e con la grande novità della serata del sabato, sempre in Piazza Vittorio Veneto con tanti nuovi ospiti".