In un pomeriggio di gennaio, una ragazza minorenne, terminata la lezione in palestra a Macerata, si accorge che la sua borsa è sparita.Allora si rivolge ai carabinieri per sporgere denuncia. Gli uomini del nucleo operativo della Compagnia di Macerata battono la zona, ascoltano persone, verificano eventuali telecamere.Alla fine spunta una pista. I militari la battono insistentemente e arrivano a individuare un soggetto: si tratta di un 36enne, con precedenti, residente a Macerata.Gli elementi raccolti lo inchiodano alle sue responsabilità. L’uomo è stato denunciato per furto aggravato.
Una rapina ai danni di un supermercato di Macerata viene risolta nel giro di poche ore dai carabinieri e il responsabile individuato e portato in caserma.Sono quasi le 20 di sabato sera e il supermercato Coal di Macerata si appresta a chiudere i battenti. In quel momento irrompe un soggetto. con il volto coperto da una sciarpa ed il cappuccio calato, si avvicina a una cassiera e, minacciandola con una pistola, presumibilmente giocattolo, le intima di consegnare il denaro, qualche migliaia di euro. Poi si allontana a piedi in tutta fretta.Sul posto vengono chiamati i carabinieri. Immediate le ricerche in zona ma senza alcun esito.Allora inizia l’attività investigativa degli uomini del nucleo operativo della Compagnia di Macerata e di quelli della locale Stazione. La scena è stata ripresa dalle telecamere dell’esercizio. Vengono visionate le immagini e valutato ogni frame, ogni movimento dell’uomo per capire le sue mosse, per captare qualche particolare.Le descrizioni della cassiera non sono molto d’aiuto. La clientela era poca in quel momento e si trovava in un'altra zona del supermercato. Ma i militari, sebbene le informazioni fossero scarne, dalle movenze del soggetto e dal fatto che l’accento fosse straniero, forse dell’est, individuano un nome. Si tratta di un giovane dell’Europa dell’est, poco più che ventenne, conosciuto per i suoi trascorsi e che abita in una zona non distante dal supermercato.E' sera inoltrata quando i militari bussano alla sua porta. Il giovane non si aspetta quella “visita”. Una rapida occhiata nella sua stanza e spunta l’abbigliamento del rapinatore: stesso giubbotto. stessi pantaloni. stesse scarpe.Le caratteristiche somatiche corrispondono. l’accento è dell’est, ma della refurtiva e della pistola nessuna traccia. Il giovane ora dovrà rispondere di rapina aggravata davanti alla magistratura maceratese.
Due episodi discussi nella prima frazione di gioco decidono il pareggio per 1-1 tra Maceratese e Ancona. Gol fantasma per i padroni di casa, grazie a un tiro-cross su punizione di Buonaiuto e conseguente papera dell'estremo dorico Lori. Risposta anconetana nell'infuocato recupero del primo tempo con il dubbio rigore trasformato da Libertazzi. Finisce come all'andata, in un generale equilibrio che allunga la striscia di risultati utili consecutivi per entrambe le formazioni.Per un derby così delicato, mister Cristian Bucchi si affida alle certezze. Contro l'Ancona, 4-4-2 oliato e interpretato dai senatori biancorossi, con gli unici inserimenti di Sabato e Colombi per le assenze di Fissore e Fioretti. Ali a D'Anna e Buonaiuto, Carotti in mediana con Foglia, Imparato e Karkalis puntelli della retroguardia. Cornacchini col 3-5-2 paventato alla vigilia: confermato il trio difensivo Radi-Paoli-Konate, così come il tandem di centrocampo Hamlili-Di Ceglie. È Parodi a sostituire lo squalificato Cazzola a destra, mentre Cognigni viene scelto per dar manforte a Libertazzi in attacco. Casiraghi aiuta in mediana. La prima emozione al 7', quando uno scambio Cognigni-Libertazzi porta al tiro il numero 9 dorico: palla di poco alta sulla porta di Forte. Poi una lunga fase di tatticismo sfrenato, con le due squadre accorte a non scoprirsi e che si equivalgono sul piano del gioco e del possesso palla. Azioni degne di nota col contagocce; Ancona sorniona a proporre qualche trama e Maceratese prontissima a rispondere in ripartenza colpo su colpo. Qualche timido tentativo di Libertazzi e Radi per gli ospiti e, come un fulmine a ciel sereno, arriva l'episodio che cambia la gara. Punizione dalla tre quarti sinistra di Buonaiuto che mette in mezzo all'area: la parabola è lunga e sul portiere, Lori tenta goffamente di abbrancare, ma devia improbabilmente verso la sua porta. Secondo il direttore di gara Viotti, il cuoio varca la linea di porta dorica prima che l'estremo anconetano riesca a smanacciare lontano. Veementi le proteste degli ospiti, che non riescono ad evitare il rocambolesco (e generoso) 1-0 Rata. Ancora più contestato, il pareggio su rigore degli uomini di Cornacchini. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, nel corso di un recupero ampiamente scaduto, sanzionato un dubbio fallo di Sabato in mischia. Difensore maceratese ammonito e penalty dorico trasformato perfettamente da Libertazzi. Al minuto 49, si va negli spogliatoi con un pareggio giusto, ma arrivato con modalità ampiamente discutibili.Si riprende con gli stessi 22 uomini e con un'Ancona intraprendente. Al 51', ottimo invito di Libertazzi per Casiraghi che tenta di beffare in pallonetto un Forte in uscita. L'estremo biancorosso è bravissimo a chiudere lo specchio della porta e ad allontanare la minaccia. Sei minuti dopo risposta della Rata con Faisca, che ci prova da posizione defilata sul vertice destro dell'area anconetana. Ottimo fendente, ma Lodi questa volta devia in angolo con destrezza. In permanente equilibrio a tutti i livelli, i due tecnici ex cannonieri delle panchine scelgono quasi contemporaneamente di sostituire i rispettivi centravanti: Talamo per uno spento Colombi tra i maceratesi, Lombardi in luogo di Libertazzi per gli ospiti. Gli equilibri non mutano in maniera sostanziale, ma c'è comunque un'occasionissima per la Rata al 77'. Punizione dalla tre quarti di Imparato che pesca Kouko solo davanti a Lori; l'ivoriano stacca ma non trova l'impatto con la palla, lasciando sfilare a fondo campo la più ghiotta delle opportunità per allungare. E' l'ultima emozione del derby, che va in archivio senza altri sussulti.Non c'è stato lo spettacolo atteso dagli oltre tremila spettatori dell'Helvia Recina, ma soltanto enorme equilibrio. Maceratese e Ancona si annullano a vicenda, dividendosi la posta in palio e mantenendo immutata la distanza in classifica. Pareggio ineccepibile per quanto fatto vedere sul campo, a prescindere dalla natura degli episodi che lo hanno determinato. Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Sabato; Faisca; D'Anna; Foglia; Colombi (61' Talamo); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Rizzo; Giuffrida; Togni; Cerrai; Potenza; Orlando; Cesca; Massei; Cantarini. All. Cristian Bucchi.ANCONA (3-5-2): Lori; Konate; Pedrelli; Di Ceglie; Paoli; Radi; Parodi; Hamlili; Cognigni (85' Bussi); Casiraghi; Libertazzi (69' Lombardi). A disposizione: Polizzi; Di Sabatino; Gelonese; Bambozzi; Velocci; Di Dio; Adamo. All. Giovanni Cornacchini.ARBITRO: Daniele Viotti della sezione di Tivoli, assistenti Francesco Oliviero di Ercolano e Valerio Vecchi di Lamezia Terme.RETI: 34' Buonaiuto; 49' Libertazzi (rig.)NOTE: ammoniti Hamlili (34'); Sabato (47'); Konate (68'); Casiraghi (92'). Angoli 2-2. Recupero +4 e +4.(Foto Si.Sa. e Massimiliano Serenelli)
Il Rotary il prossimo 23 febbraio, in tutto il mondo, festeggia i centoundici anni dalla costituzione. Quest’anno, come del resto nel 2015, nelle regioni del Distretto 2090, Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, verrà proposta contemporaneamente, in tutti i 67 club, una manifestazione unica capace di amplificare il messaggio del Rotary. Un messaggio che si fonda sui principi posti dal fondatore Paul Harris ed articolati sulla pace, fratellanza, tolleranza ed attenzione ai bisogni dei più deboli. L’esempio evidente dell’attenzione del Rotary ai bisogni dell’umanità è la campagna “Polio Plus” per l’eradicazione della poliomelite in tutto il mondo. Ecco, allora, che nel corso degli eventi organizzati in occasione del compleanno del Rotary verranno raccolti fondi per la definitiva eradicazione della poliomelite. Sulla base di tali presupposti viene riproposto, anche dopo il successo dello scorso anno, il progetto “CORALMENTE ROTARY”. I presidenti, affiancati dal direttivo e dai soci, del Rotary di Macerata, Macerata “Matteo Ricci”, Tolentino e Camerino propongono l’iniziativa evidenziando che come rotariani hanno inteso cogliere questo importante anniversario per parlare di Rotary all’esterno dei club, nella comunità. “Facciamo parte, infatti, del sodalizio mondiale – affermano i presidenti dei quattro club, rispettivamente Rita Servidei, Graziano Grelloni, Roberto Ballini e Raimondo Turchi - più longevo al mondo ed unica organizzazione non governativa ad avere un rappresentante all’Onu”. Simultaneamente nel Distretto 2090, in questi giorni, tutti i club svilupperanno la stessa iniziativa. I quattro club del maceratese hanno organizzato un concerto per il 21 febbraio, alle 18, al Monastero Corpus Domini di Macerata. Per l’occasione si esibirà il coro Gospel Equi-voci di Urbisaglia. Il repertorio prevede anche un brano dedicato al Rotary che sarà inserito in un Cd, nonché sul sito del Distretto www.rotary2090.info. ”Il canto esprime gioia di vivere – sottolinea Stefano Clementoni, il presidente della sottocommissione distrettuale raccolta fondi che ha ideato il progetto - ma l’iniziativa rappresenta anche un lavoro di squadra. Il tutto è molto rotariano.”. Tanti concerti per la stessa causa in tutte e quattro le regioni. “E tutti - precisa il governatore del Distretto 2090 Sergio Basti - rappresentano un grande evento. Coralmente Rotary 2016 sarà uno spettacolo ancora più grande di quello dello scorso anno e avrà una risonanza molto amplificata”. Sarà il modo migliore per augurare “Happy Birthday” al Rotary.
La Medea Montalbano torna a sorridere e a centrare i tre punti in campionato nella trasferta in terra sarda, nella tana del fanalino di coda Sarroch. Il quinto confronto negli ultimi due anni con la squadra cagliaritana porta in dote il successo pieno per Gaetano e compagni, un 3-0 (22-25, 21-25, 19-25) che ridà slancio e morale alla squadra dopo un periodo di alti e bassi e di prestazioni convincenti solo a tratti. Senza Daniele Paterniani, rimasto a casa per problemi legati alla sua professione, è stata la volta di Ferdinando Lentini affiancare Giovanni Marra in banda, con il resto della formazione titolare schierata da coach Bernetti. Un buon avvio dei biancoverdi è però stato però annullato dai sardi che a metà del primo set si sono rifatti sotto, salvo poi cedere alla lunga nel finale con il gioco al centro della Medea sempre puntuale nel mettere palla a terra.Andamento analogo nel secondo set con i sardi sempre in partita e una Medea che solo nel finale riusciva a piazzare l'allungo decisivo. Senza patemi il terzo parziale condotto senza sbavature dai biancoverdi che hanno fatto valere il superiore tasso tecnico.Stavolta la trasferta sarda si rileva felice (l'anno scorso nella finale play off di serie B2 si imposero i locali) e oltre che di punti, la Medea fa il pieno di convinzione e di autostima per affrontare le prossime uscite, a partire dalla gara casalinga di sabato prossimo contro la Lupi Santa Croce, formazione toscana alla portata della Medea a occasione ghiotta per tornare alla vittoria anche tra le mura amiche e dare continuità ai risultati.
La Roana Cbf prosegue la sua striscia positiva nel cammino della B2, vincendo 3 a 0 contro la Lucky Wind Trevi che non riesce ad impensierire le maceratesi.Già dal primo set le ragazze di Giganti tengono sotto pressione le avversarie, Peretti serve tutte le sue bocche di fuoco che rispondono presente con ottimi attacchi, Trevi cerca di contenere i danni e si rifanno sotto fino al 16 pari, poi non riesce più a difendere e fatica anche ad oltrepassare il muro maceratese. Si chiude con la fast di Lombardi sul 25 a 19.Tutto facile nel secondo parziale, con capitan Giorgi che spolvera tutti i colpi possibili in attacco, la Lucky Wind sembra non essere mai scesa in campo, pasticcia e sbaglia troppo per una Roana Cbf concentrata e vogliosa di vittoria. Questa volta è un attacco di Foglia a decretare la fine del set per 25 a 12.Nel terzo set le ospiti ricaricano le pile e spingono soprattutto in battuta, mentre le maceratesi calano di attenzione, al primo time out tecnico Trevi è avanti di due lunghezze, un vantaggio che dura poco, perché tornate in campo Recine e compagne mettono palla a terra per dieci punti consecutivi. Ristabilita la supremazia maceratese, coach Giganti lascia spazio anche a Grizzo, in recupero dalla sua operazione, e alla giovane Ranzuglia (classe 99). La Roana Cbf vince il terzo set 25 a 21, chiude la pratica umbra di fronte ad una bella cornice di pubblico presente al Fontescodella.
"Aiutateci. Nostra figlia si è scomparsa".Così nella serata di venerdì una coppia di genitori stranieri residenti in provincia di Macerata si è presentata in una Stazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata.La minore si era allontanata e da qualche giorno non andava pù’ a scuola. Non aveva denaro con sè e nè’ telefono cellulare.Difficile il lavoro dei carabinieri che, comunque, minuziosamente, hanno scandagliato i social network, rintracciando gli “amici telematici” della ragazza. Sono state raccolte informazioni che però non hanno fornito elementi per l’immediato rintraccio.A questa attività hanno affiancato quella di pattugliamento del territorio, battendo i luoghi maggiormente frequentati dai giovani, coinvolgendo anche i colleghi delle aree limitrofe.E così, sabato mattina, in piazza Pizzarello a Macerata, una pattuglia del nucleo operativo, per prima impegnata nelle indagini volte al rintraccio della giovane, l’hanno individuata.Con molta sensibilità è stata avvicinata e con estrema discrezione accompagnata in caserma dove è stata riaffidata ai genitori che l’hanno così potuta riabbracciare.
Stava scaricando della legna insieme ad altre persone, quando improvvisamente si è accasciato ed è morto.E' successo questo pomeriggio in via Bizzarri a Pollenza, al confine con la frazione Corneto di Macerata. Un uomo, Edilio Ribichini, 52 anni, di Pollenza, imprenditore agricolo e consigliere comunale, era insieme ad alcuni amici intento a scaricare da un camion della legna quando si è sentito male. Cadendo l'uomo ha battuto violentemente la testa. Subito sono stati allertati i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, ormai per l'uomo non c'era più niente da fare. A stroncare Ribichini sarebbe stato un infarto, ma resta da valutare se anche il colpo subito alla testa possa essere stato un fattore determinante per la morte dell'uomo.Oltre al 118, per i rilievi di rito, inevitabili in casi come questo, è intervenuta anche una pattuglia della Polizia.
L’Università di Macerata ricorda la figura del grande semiologo, scrittore e intellettuale Umberto Eco, che, in un’occasione straordinaria come il settecentesimo anniversario dalla fondazione, il 5 marzo del 1991, fu invitato a tenere una conferenza sul tema “L’Università nel mondo dei media”. L’incontro si sarebbe dovuto svolgere in Aula Magna, ma, visto l’altissimo numero di adesioni, fu poi spostato al teatro Lauro Rossi, gremitissimo di spettatori. Accolto dall’allora rettore Giovanni Ferretti, incontrò anche János Sándor Petöfi, docente dell'Ateneo scomparso nel 2013, conosciuto internazionalmente come una delle figure di maggior spicco nel campo della semiotica e della linguistica. Fu proprio Eco a invitare per la prima volta Petöfi in Italia dall’Ungheria, suo paese natale, nel 1971, in occasione della conferenza dell’associazione internazionale di studi semiotici.
Se non è stata un'iniezione di salute, poco ci manca. Chi ha vissuto tra il 2006 e il 2012 a stretto contatto con l'inceneritore del Cosmari non ha subito alcun danno. Questo è il risultato illustrato questa mattina nella sala consiliare della Provincia, di uno studio epidemiologico durato due anni e costato circa cinquantamila euro.Presenti i sindaci dei Comuni confinanti col Cosmari (Macerata, Pollenza, Corridonia, Urbisaglia e Tolentino), il direttore tecnico dell'Arpam Gianni Corvatta e il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, sono stati diffusi i risultati della ricerca secondo cui sono scarse le anomalie sanitarie emerse e comunque non riconducibili alle emissioni dell'inceneritore.Fra le anomalie, ad esempio, Macerata e Corridonia hanno fatto registrare un aumento di aborti spontanei, mentre a Tolentino, Urbisaglia e Pollenza è cresciuta l'incidenza di malattie ischemiche del cuore. Sempre a Macerata, un'anomalia riguardale problematiche dell'apparato circolatorio. Ma il Cosmari non c'entra, perchè queste anomalie "sono fisiologiche e oltretutto riguardano territori non impattati dall'inceneritore" ha detto il dottor Mauro Mariottini dell'Arpam.Trovando conforto nelle parole del sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha sottolineato come questi dati "confermino l'insussistenza di collegamenti diretti fra la presenza dell'inceneritore e la salute dei cittadini".
Firmato ieri in Comune il contratto di locazione della “ex Caserma papalina” concesso alla Direzione regionale Marche dell’Agenzia delle Entrate. L’atto è stato sottoscritto dal dirigente dei Servizi tecnici del Comune di Macerata, Tristano Luchetti e dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Carmelo Rau alla presenza del segretario generale del Comune Giovanni Montaccini. La “ex papalina” che ha ospitato fino a pochi giorni fa gli uffici del Comune (l’ultimo trasferimento del Comando dei vigili urbani sta per essere completato) ha una superficie lorda di poco superiore a 6.500 metri quadrati e, dopo una serie di lavori di adeguamento, sarà concesso in uso agli uffici delle Entrate in tre distinti momenti. La prima consegna è fissata al 30 aprile 2016, la seconda al 31 maggio mentre l’ultima porzione dell’immobile, che riguarda gli spazi oggi occupati dall’Apm, sarà data in uso entro il 31 dicembre 2017 per permettere anche agli uffici dell’Azienda partecipata del Comune di trasferirsi nello stabile ex GIL di viale don Bosco dove sono iniziati i lavori di ristrutturazione. La locazione dello storico immobile, come ricorda il sindaco Romano Carancini, rientra nel più generale piano di contenimento della spesa pubblica adottato dall’Amministrazione comunale e di riqualificazione del centro storico. “Il trasferimento degli uffici dalla periferia verso il centro - afferma il sindaco - oltre al contenimento della spesa pubblica ha una ricaduta positiva per le attività commerciali del centro storico e contribuisce a rivitalizzare il cuore della città, già ricco di tante opportunità culturali e artistiche.”.
In occasione del decimo anniversario della costituzione dell'associazione “La luna a dondolo”, sabato 27 e domenica 28 febbraio, in collaborazione con il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” dell'Università di Macerata e il narratore Simone Maretti, è in programma un ricco weekend letterario. La magica cornice del Museo della Scuola, in via Carducci 63, ospiterà l'iniziativa “Il banco del somaro”, una due giorni di storie per bambini e ragazzi e, a grande richiesta, anche per gli adulti. Il primo appuntamento, sabato 27 alle 17.15, è dedicato ai ragazzi dai 14 ai 19 anni con “Love story” di Erich Segal (ingresso 3,00 euro), a seguire, alle 21:30, per gli adulti, “La sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (ingresso 5,00 euro). Domenica 28 Maretti darà voce a “Gelsomino nel paese dei bugiardi” di Gianni Rodari per i bambini a partire dai 6 anni (ingresso 3,00 euro). E' necessaria la prenotazione al 344 3829107 (anche via sms o whatsapp) o museodellascuola@unimc.it .
"Sia chiaro che intendo stroncare il fenomeno. Nessun giudice tributario deve finire più in galera, devono dare prova di specchiatezza”: sono le dichiarazioni rilasciate all'Huffington Post dall'ex senatore Mario Cavallaro, attuale presidente del consiglio di presidenza della giustizia tributaria.Nel giorno dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario tributario, il politico maceratese annuncia un piano nazionale di controlli a tappeto e tolleranza zeroIn una lunga intervista rilasciata a Viola Contursi, Cavallaro parla senza giri di parole di quella che è stata definita come "la questione morale dei giudici tributari".Come spiega Huffington Post "Negli ultimi mesi sono stati arrestati Filippo Impallomeni, presidente dell’VIII sezione della commissione tributaria di Catania, a cui viene contestato l’uso in comodato gratuito di un’automobile in cambio di una sentenza favorevole; Luigi Vassallo e Marina Seregni, giudici della commissione tributaria di Milano accusati di aver intascato presunte tangenti in cambio della chiusura di un contenzioso; Giuseppe Leone, vicepresidente della commissione tributaria regionale della Campania e Loris Leone, ex giudice della stessa commissione, accusati di concorso in concussione".Cavallaro non nasconde il fatto che il problema esiste, anche se non parla di questione morale: "Non credo che sia quello che dobbiamo temere. Tanto è vero che non lo considero un fenomeno diffuso, sono convinto che la maggior parte della magistratura giudiziaria sia formata da persone oneste. Ma certo che più siamo rigorosi negli accessi e più garantiamo una qualità etica", aggiungendo di aver preso già provvedimenti: "tutti i giudici tributari arrestati e indagati sono stati sospesi. Abbiamo poi introdotto da più di un anno il sistema dell’assegnazione informatizzata per cui al giudice viene assegnata una causa attraverso una procedura tracciata e informatizzata. Ora abbiamo deliberato, e ne do annuncio oggi all'apertura dell'anno giudiziario, una serie di ispezioni straordinarie sul territorio".(Foto Ansa)
Continuano senza sosta i controlli massivi dei carabinieri della compagnia di Macerata.Gli uomini dell’arma, soprattutto nelle ore serali e notturne, arco di tempo preferito dai criminali, pattugliano il territorio per salvaguardare la sicurezza dei cittadini.Nella tarda serata di ieri, nella zona tra Treia e Villa Potenza di Macerata, i militari del Norm - Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia del capoluogo, con l’ausilio dei colleghi della Stazione di Treia, nel controllare alcune strade secondarie hanno intercettato un’auto con a bordo persone sospette che per spunto investigativo, avrebbero potuto nascondere qualcosa. I carabinieri hanno bloccato l’auto e proceduto al controllo del mezzo a bordo del quale viaggiavano due uomini residenti nel foggiano e che, apparentemente, non hanno dato giustificazioni plausibili della loro presenza di notte in questa zona.L’iniziale sospetto si è tramutato in realtà, quando i militari hanno perquisito i due uomini e la loro auto scoprendo alcuni attrezzi da scasso.Il controllo è proseguito in caserma dove i due sono subito stati condotti.Tutto il materiale rinvenuto, relativo ad uno dei personaggi, entrambi già noti alla giustizia, è stato sequestrato ed il “proprietario” denunciato in stato di libertà per “possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli”.
I consiglieri comunali del Partito Democratico di Macerata Ninfa Contigiani, Paolo Manzi e Caterina Rogante, intervengono in merito al dibattito sul bilancio preventivo 2016 del Comune di Macerata."A differenza di quello che si legge in questi giorni" scrivono i tre consiglieri in una nota "il bilancio preventivo 2016 è stato ed è tutt'ora oggetto di ampio e costruttivo confronto all'interno della maggioranza ed anche il Partito Democratico di Macerata, dopo ampio dibattito ed a seguito dei risultati delle scorse primarie, ha fatto proprio anche il progetto di viabilità cittadina e di rivitalizzazione del centro storico che comprende la possibilità di una nuova gestione del Park-si. Rischiano perciò l’abbaglio quelle singole voci che, probabilmente per qualche assenza di troppo, sembrano aver dimenticato che si erano candidati nelle fila del PD a sostegno del programma legato alla candidatura del Sindaco Carancini e che proprio per la valenza strategica di un'operazione complessa ed impegnativa, le occasioni di confronto che ci sono state e ci saranno sono all’insegna del confronto responsabile e della giusta cautela, seppure senza nessun pregiudizio. Sarebbe quindi più utile, in questo particolare momento, ampliare lo sguardo e concentrarsi sugli investimenti che l'amministrazione andrà a sostenere nel 2016 al fine di gestire diverse problematiche particolarmente sentite dalla cittadinanza.Vale la pena sottolineare, infatti, che ingenti fondi verranno stanziati ai fini della sicurezza, dopo un attento studio delle criticità della città. Un piano d’interventi si sta predisponendo ed è finanziato in bilancio. Si tratta dell'installazione di telecamere di video sorveglianza, della valorizzazione ed illuminazione di zone della città considerate poco sicure e soprattutto di un piano coordinato con Prefettura e forze di polizia locale per la dissuasione di episodi criminali e per l'informazione e la prevenzione nell’ottica di una cittadinanza attiva e partecipe.Vale ancora la pena sottolineare che si prevedono significativi investimenti sulla promozione dell'imprenditorialità creativa con il sostegno a 5 startup e una nuova attenzione alle manutenzioni stradali con ingenti investimenti già a partire da questa primavera 2016.Vale forse la pena sottolineare che, a fronte di notevoli riduzioni dei fondi in ingresso, un impegno più che sostanzioso verrà mantenuto anche nell’ambito dei servizi sociali non dimenticando che non ci sono mutamenti nell’offerta culturale. Questo procedere è in linea con il programma amministrativo e convintamente sostenuto dal gruppo consiliare del PD e da tutte le forze di maggioranza".
Qualche giorno fa stavo scrivendo davanti al mio solito the', nel mio solito bar, a Porto Recanati. Entra un mio conoscente, che so aver avuto diversi problemi, e mi chiede gentilmente 70 centesimi. Glieli do e mi rimetto a scrivere. Dopo qualche minuto noto che esce da una stanzetta appartata e se ne va via, in silenzio. Il gestore mi fa una faccia strana e mi chiede se gli ho prestato dei soldi, per poi rivelarmi che il tizio ha usato i miei 70 centesimi per unirli ai suoi 30 e poter buttare un euro alle slot, così come è solito fare con tutto il denaro che ha per le mani, da mesi.È una situazione tragica e sono in molti ad essere messi così. Lascio le pagine di Heidegger e mi immergo in una realtà dalle dimensioni e dalle dinamiche, per me ma credo per molti, inimmaginabili. Faccio due conti con il barista e dopo pochi minuti, considerando l'incasso delle slot, il loro numero a Porto Recanati, le percentuali di guadagno stabilite per legge, la quota degli incassi che va allo stato, quella che va al barista e quella che va a chi gestisce le slot, ho tutto chiaro nella sua enormità. In una stima molto al ribasso, solo a Porto Recanati, che è una briciola, la gente spende 15 milioni di euro all'anno solo nelle slot machines. L'ho scritto a parole "milioni" proprio per evitare che qualcuno pensasse che mi fossi sbagliato con gli zeri. Solo in quel bar gli avventori ogni anno portano in quella stanzetta un milione di euro dei quali 250 mila, per legge, rimarranno nelle macchinette infernali. Solo in quel bar lo stato, e lo scrivo con la minuscola, rastrella per l'erario 35 mila euro.Sono numeri enormi se tradotti in stipendi, ore di lavoro, libri non comprati e non letti, sport non praticati, film non visti, cene fuori non consumate... Se libero è il tempo di cui disponiamo al netto delle necessità, si tratta di libertà buttata. Se rapportiamo quelle cifre alle somme che una comunità cittadina dedica al sociale, alla cultura, all'innalzamento della qualità della vita, sono un mare di fronte ad uno stagno. Ora non è questo il luogo nel quale disquisire sull'opportunità o meno per lo Stato di interferire con le libertà individuali e in che misura, ma qualche riflessione va fatta. Come può essere permesso a persone deboli o dichiaratamente indigenti, tanto da godere di sussidi pubblici, di entrare nelle sale slot? Quanta ipocrisia c'è in uno stato che affigge manifesti circa la pericolosità del gioco d'azzardo e poi rastrella cifre enormi dalla stessa schifosa piaga? Dopo questa mia ricostruzione vi sarà più facile farvi un'idea del perché decine di miliardi di euro sono stati condonati alle ditte che gestiscono il gioco d'azzardo. Tristezza. E se il fenomeno slot non è l'unico, perché è in compagnia di calcioscommese lotterie e grattaevinci, certamente è il più deleterio. Negli altri c'è da parte del giocatore la presunzione di controllare l'evento anche solo statisticamente, in questo c'è solo l'ipnosi delle luci e delle musichette, connesse alla ripetitività del gesto del pigiare il dito sui tasti. Siamo ancora al panem et circenses, signori, ma non si tratta di evergetismo e quindi il panem invece di darcelo, coi circenses ce lo tolgono. Ultima, drastica considerazione: riporre le proprie speranze di riscatto economico in una macchinetta è una coazione possibile solo in tempi di crisi. Siamo sicuri che lo stato abbia come obiettivo il benessere dei sudditi?
Vibrazioni. Intensa nottata di futsal a Macerata per il duello tra Cus e Todi. Sessanta abbondanti minuti in cui tutto è stato elevato all’ennesima potenza: il ritmo di gioco, a tratti vertiginoso; la qualità e l’organizzazione delle due squadre, entrambe meritevoli di calcare il palcoscenico nazionale; l’atmosfera, surriscaldata e resa incandescente da qualche picco di agonismo. Scariche di adrenalina dalle quali è affiorato un palpitante 4-4. Incertezza e curiosità saranno le componenti che ci accompagneranno verso un match di ritorno interessante, da vivere tutto d’un fiato.Tenace il Todi. Abituato a destreggiarsi in un campo di piccole dimensioni, comune denominatore che azzera qualsiasi potenziale vantaggio. Gli umbri hanno impressionato positivamente per la loro intensità, per aver esibito un giro palla fulmineo e per aver reagito quando il parziale sembrava condannarli. Dura a morire la formazione allenata da Pellegrini. Trascinata dal talento di Mike Guerra, playmaker venezuelano sugli scudi sopratutto nel primo tempo. Prevedibile il calo fisico registrato nella ripresa, con conseguente perdita di lucidità che lo ha costretto a rimediare un’ingenua ammonizione. Assenza pesante che al ritorno sarà compensata da tre presenze di spessore. Josete, Introppico e De Angelis hanno dimostrato di essere pedine capaci di spostare gli equilibri, con invenzioni individuali e scambi stretti. Lo spagnolo, in particolare, merita elogi per il bellissimo gol del 3-2, figlio di una conclusione secca e bruciante che si è infilata sotto l’incrocio dei pali senza lasciare scampo a Marè. Meno edificante l’atteggiamento del numero 16 del Futsal Todi, provocatorio durante la partita con continui insulti (non dovrebbe, ma ci può anche stare), con entrate pericolose (ci sta un po’ meno) e con ulteriore gratuito nervosismo dopo il fischio finale (non ci sta per niente). Nulla di trascendentale per fortuna, ma una volta terminata la battaglia sportiva sarebbe opportuno rilassarsi.Ospiti di un livello superiore? Può darsi, forse sì. L’umiltà non è sinonimo di debolezza e nell’ammetterlo il Cus non fa alcuna fatica. Ma chi si aspettava un abisso alla vigilia del confronto è stato costretto a ricredersi. La linea di confine tra qualificazione ed eliminazione è sottilissima e contro ogni pronostico il verdetto resta in bilico. Un grazie a caratteri cubitali va detto a ciascuno dei ragazzi a disposizione dei mister Bacosi e Zampolini. Hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, hanno prodotto uno sforzo immane, sono entrati in doccia con qualche piccolo livido, ma hanno reso orgogliosi i tifosi maceratesi e, più in generale, quelli marchigiani. Serata da dieci e lode. Anzi, da nove e lode. Sì perché a recitare la parte del mattatore assoluto ci ha pensato Rudy Bacaloni, autore di un millimetrico assist per Carpineti condito da una meravigliosa tripletta. Per un attimo la prospettiva era stata quella del poker, sfumato per colpa di un rigore calciato bene ma neutralizzato benissimo dal portiere del Todi Barcarollo. I dischetti danno e tolgono. La liberazione era arrivata pochi minuti prima, quando il talento di Montegranaro si era scrollato di dosso il fardello Eta Beta insaccando il tiro libero del definitivo 4-4. Per ora stand-by. La seconda parte del romanzo verrà editata Martedì 1° Marzo alle ore 21 dagli scarpini dei protagonisti. A metà dell’opera i complimenti vanno estesi a tutti: al Todi per l’indiscutibile valore tecnico, al Cus Macerata per la grinta unica che da sempre la contraddistingue, e alla classe arbitrale per aver diretto con autorità una partita spigolosa. Giusto che il potere di fischiare lo mantengano solo e soltanto loro. Dagli spalti, invece, soltanto applausi.(Marco Cognigni)
Leonardo Renzi si è brillantemente laureato oggi in Economia Bancaria all'Università degli Studi di Macerata.A Leonardo le felicitazioni di parenti e amici che, insieme a lui, hanno festeggiato il raggiungimento di questo importante traguardo.
La cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni ha consegnato al Sindaco di Macerata Carancini la richiesta di istituire il registro dei testamenti biologici (detto anche dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario DAT)."Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici" spiega Renato Biondini, segretario della cellula di Ancona dell'associazione Luca Coscioni "si darà la possibilità ai maceratesi di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale, uno strumento questo che, può significare per molti la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nella eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza.Come associazione Luca Coscioni, avevamo già inviato la stessa richiesta al comune di Macerata nel 2011 alla quale però non abbiamo ricevuto nessun riscontro, dopo le varie iniziative di sensibilizzazione portate avanti in questi anni come la proposta di legge d’iniziativa popolare depositata alla Camera dei Deputati il 13 settembre 2013, siamo riusciti a far calendarizzare in Parlamento la discussione delle varie proposte di legge sul tema del fine vita".Macerata sarebbe il terzo capoluogo di provincia delle Marche a istituire questo registro dei testamenti biologici, dopo che nel 2015 il Consiglio comunale di Ancona ha deliberato in tal senso, così come ha fatto il Consiglio comunale di Pesaro pochi giorni fa."Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, le associazioni, i movimenti politici e in particolare agli amministratori della città di Macerata" aggiunge Biondini "affinché decidano di istituire questo registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari.Molti penseranno che è un qualcosa che non è importante e che comunque può riguardare poche persone, ebbene intanto diciamo che purtroppo potrebbe riguardare tutti perché o per una grave malattia o per un incidente, ognuno potrebbe trovarsi in uno stato vegetativo permanente come è successo per esempio a Eluana Englaro. In questi casi secondo noi è importante avere la possibilità di decidere anticipatamente se in caso di morte celebrale, rimanere attaccati a delle macchine (quando si è in uno stato di incoscienza e quindi in uno stato vegetativo permanente) oppure chiedere che si stacchi la spina (nel vero senso della parola) e porre termine ad una “vita artificiale” che non è vita perché la persona non è cosciente e le funzioni vitali come la respirazione e la nutrizione sono garantite da delle apparecchiature elettromedicali.Certo sono rari i casi nei quali una persona rimane in uno stato vegetativo permanente, ma anche se questi casi sono pochi dobbiamo considerare che ci sono dei diritti come l’autoderminazione delle persone e il rispetto delle proprie volontà riguardo al proprio corpo, che devono essere garantite sempre e comunque e a maggior ragione in questi casi proprio perché la persona si trova nel momento più difficile del suo percorso di vita, più indifesa e debole, essendo in balia di decisioni altrui.Lo sappiamo, ci saranno quelli che diranno che la vita è un dono di Dio e non si può disporre della propria vita, bene, con l’istituzione del registro dei testamenti biologici non si impone niente a nessuno, si dà solo la libertà e la possibilità a chi lo desidera di scegliere. Chi è credente non farà questa scelta del testamento biologico, ma non si può imporre a tutti gli altri (agli atei, agli agnostici, a coloro che professano altre religioni e perché no ai credenti non praticanti, ecc.) dei comportamenti per dei convincimenti etici/religiosi di qualcuno. Tra l’altro per paradosso il testamento biologico può essere utile anche ai credenti perché possono dichiarare di voler restare in uno stato vegetativo permanente restando attaccati alle macchine elettromedicali, quando magari i familiari e/o i medici vorrebbero staccare la spina".