La Vernaccia nera di Serrapetrona, l’olio di coroncina, la coppa di testa, i biscotti all’anice: saranno gli ambasciatori del Maceratese e delle Marche fuori dai confini regionali, grazie al progetto “Sapori, percorsi, esperienze” che la CNA di Macerata presenterà venerdì 15 dicembre alle ore 10 al Ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti.
Realizzato con il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata, ha l’obiettivo di contribuire, attraverso quello che viene definito “turismo esperienziale”, alla diffusione della conoscenza dei prodotti più tipici del territorio, sia tra il pubblico degli operatori dell’accoglienza turistica e della ristorazione, che nei confronti degli stakeholder potenzialmente interessati (ristoratori, tour operator etc), oltre che verso la generalità della popolazione.
“Nel settore del turismo e dell’accoglienza – riferisce il Presidente Territoriale Giorgio Ligliani - l’uso combinato di tecnologie innovative, digitalizzazione e recupero di storia e tradizioni sta diventando uno strumento sempre più strategico per la valorizzazione delle potenzialità locali, sulla base della convinzione che il territorio, per essere attrattivo, non vada solo ben pubblicizzato, ma anche e soprattutto raccontato. La sfida di oggi è affiancare all’offerta di prodotti e servizi, anche quel di più rappresentato dalla narrazione del territorio e la sua storia”.
In questa prima fase sono stati scelti quattro tra i prodotti simbolo dell’enogastronomia tipica nostrana, per i quali sono state redatte schede storiche e realizzato materiale promozionale quale un totem da tavola sui quali sono presenti QR code collegati a video che raccontano ognuno la storia del prodotto e le sue caratteristiche: “Per favorire la promozione del territorio attraverso la narrazione dei prodotti e dei processi produttivi, fatta in prima persona dagli stessi artigiani – fa notare il Direttore Generale Luciano Ramadori – è fondamentale la costruzione di una rete di portatori di interessi, come ristoratori, operatori dell’accoglienza, botteghe di qualità, che possano rivolgersi ad un vasto pubblico di appassionati di enogastronomia. Questo sarà possibile grazie al coinvolgimento in questo progetto del sistema CNA nazionale, che può contare su oltre 100 presidi provinciali”.
Per questo nell’incontro di venerdì, al quale saranno parteciperanno gli studenti delle classi a indirizzo cucina dell’Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Varnelli” di Cingoli, sarà presente Cristiano Tomei responsabile nazionale CNA Turismo e Commercio. Interverranno inoltre anche Roberto Paoloni sindaco di Belforte, Moreno Pieroni assessore regionale al Turismo, Angelo Sciapichetti assessore regionale alle Aree Interne, Giorgio Ligliani presidente CNA Territoriale di Macerata, e Matteo Petracci funzionario CNA Macerata. Il 15 dicembre saranno presentate al pubblico di aziende del settore le fasi successive del progetto, che prevede anche percorsi esperienziali, missioni di imprese e corsi di formazione.
Momenti di panico in tarda mattinata a Rampa Zara a Macerata.
Una donna ha accusato un malore a bordo di un autobus. Subito l'autista si è fermato per soccorrerla, creando caos nella normale circolazione dei veicoli.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato la signora all'Ospedale di Macerata per accertamenti. La donna ora sta bene.
Un'occasione per parlare del futuro del Paese e del ruolo dell'esperienza agricola ed alimentare italiana come possibile e reale motore di sviluppo e cambiamento per l'Italia.
Questo l'intento dell'incontro di presentazione del libro del Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina "Dalla Terra all'Italia. Storie del futuro del Paese", promosso dalla Fondazione Giuseppe Belli ed in programma il prossimo martedì 19 dicembre alle ore 17 presso l'Ostello Ricci di Macerata.
Un incontro, preceduto dai saluti del Sindaco di Macerata Romano Carancini e dell'onorevole Irene Manzi, durante il quale lo stesso Ministro Martina ed il Rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato, dialogheranno insieme sui principali temi oggetto del libro: la green economy e la green society, la lotta al caporalato, la via italiana alla ricerca, la tutela delle produzioni locali, le storie importanti della nuova generazione agricola che sta emergendo.
Per Maurizio Martina, laureato dell'Università di Macerata, un'occasione e un'opportunità per tornare nuovamente nella città dove ha studiato, discutendo proprio con il Rettore dell'Ateneo che ha fatto dell'umanesimo e dell'innovazione elementi qualificanti ed identitari di sviluppo sostenibile, nuovo welfare e sfide che attendono il Paese.
Alla presenza della Presidente del Collegio dei Geometri, Paola Passeri, del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Maurizio Paulini, e di numerosi tecnici, la platea attenta e interessata degli studenti dell’ITCAT Bramante di Macerata mercoledì 6 dicembre ha partecipato alla Giornata di studio sulla realizzazione delle SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza).
L’ingegner Paolo Lorenzini, docente della scuola e promotore dell’iniziativa, anche in relazione al suo impegno professionale in aree SAE, ha parlato sia delle iniziative di “alfabetizzazione” sismica dedicate ai ragazzi delle scuole medie della città, a partire già dallo scorso anno, in piena emergenza sismica, sia delle attività messe in atto per preparare tecnicamente i futuri geometri, anche a queste situazioni di emergenza. L’ingegner Paolo Sabbatini, direttore dei lavori delle SAE e dipendente ERAP, presentando “La gestione del territorio in fase post sismica”, ha illustrato gli interventi tecnici messi in atto per la realizzazione della SAE in varie zone della Provincia, attraverso immagini effettuate con il drone, filmati, fotografie riguardanti le varie fasi di svolgimento dei lavori, apparsi subito complessi anche per le caratteristiche del territorio.
“Le SAE, benché di solo 40-60 e 80 metri quadri - ha spiegato Sabbatini - sono attese e percepite dagli sfollati non come strutture temporanee ma come nuove vere case e consentono di ricostituire un tessuto sociale fortemente disgregato dal sisma”. Nel corso dell’incontro i relatori non si sono soffermati quindi solo sulle problematiche tecniche ma anche sulle implicazioni sociali ed umane di un evento così drammatico.
Il Sindaco di Muccia, geom. Mario Baroni, ha subito dichiarato che il suo scopo è “di far entrare prima possibile i terremotati nelle SAE”, anche se a Muccia le aree erano state individuate già a gennaio ed i cantieri sono diventati operativi solo a maggio. “Ora stiamo cercando di recuperare il tempo e guardiamo al paese che è nuovo, anche se ci si rende conto che di punto in bianco ha perso tutti i suoi edifici pubblici. Le problematiche post sisma sono anche sociali e umane, con la gente che sta ancora nei dormitori e altra giù nella costa, con la pressione della stampa, con la disgregazione pure delle famiglie, che è il lato peggiore. Ma il dramma di chi ha vissuto il terremoto è tanto profondo che chi non lo vive non lo può capire”.
Ma in questa situazione quale sarà il ruolo del geometra? “È la prima figura tecnica su un territorio così profondamente colpito, e quindi lo aspetta un lavoro molto impegnativo, un ruolo attivo e fondamentale - risponde il prof. Lorenzini - un ruolo insostituibile, anche grazie alle competenze acquisite a scuola”. E il presidente Paulini conferma: “Il mercato oggi è carente di queste figure e c’è grande bisogno di tecnici, a vari titoli. Quello che non funziona è la “macchina” della ricostruzione, con pochi cantieri aperti sui tanti che aspettano di partire”. Considerando l’impegno e l’attenzione al territorio della scuola per Geometri, possiamo ben sperare per il futuro. Anche per la ricostruzione.
Si è conclusa con grande successo all’ISTAO la I° edizione dell’“EcoForum Marche – l’economia circolare dei rifiuti”, un appuntamento unico a livello regionale ideato da Legambiente e dedicato al confronto tra rappresentanti dei comuni, gestori dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della nostra regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche. Nel corso dell’evento, sono state anche presentate la XV edizione di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti e in particolare sulla raccolta differenziata, e la IV edizione di “Ridurre si può nelle Marche”, il premio che intende valorizzare le migliori realtà del territorio per quanto riguarda la prevenzione promosso da Regione Marche, UPI Marche, Anci, Legambiente Marche, Utilitalia e Unioncamere Marche.
In base ai dati resi noti durante l’iniziativa, le Marche si dimostrano una regione virtuosa nella raccolta differenziata, superando il 65,41% di RD. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 74,33%, Pesaro-Urbino al 62,87%, Ancona al 66,37%, Ascoli Piceno al 60,58% e Fermo al 58,95%.
Nella sezione dedicata a “Comuni Ricicloni”, ad essere premiate sono state ben 135 amministrazioni che si sono contraddistinte per il raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. Tra queste, Macerata spicca come migliore esperienza tra i capoluoghi di provincia per i progressi raggiunti nella raccolta differenziata, che si attesta al 75,24%, ottenuti grazie all’impiego del “porta a porta” spinto, su tutto il territorio comunale. Tra i Comuni Ricicloni, in particolare, sono 4 le amministrazioni che si distinguono non solo per una buona raccolta differenziata, ma anche per la qualità delle attività di riciclo e delle politiche di prevenzione, ricevendo, così, il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile tra cui Ripe San Ginesio con 70,5 Kg/anno/ab.
Per quanto riguarda il premio “Ridurre si può nelle Marche”, inoltre, sono state valorizzate ben 8 realtà territoriali che si sono contraddistinte per azioni di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e dello spreco alimentare. Tra i premiati ha ricevuto il riconoscimento per la sezione generale anche il cosmari per il rpogetto “Fatti gli avanzi tuoi… tieni il resto”.
Il Direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli ha ringraziato le Amministrazioni comunali ed i cittadini che per primi continuano a credere e ad impegnarsi nella raccolta differenziata, continuando a migliorare sia nella percentuale che nella qualità e per questo li ringraziamo.
Sono stati premiati ben 47 comuni maceratesi che hanno ampiamente superato il limite del 65%. Il riconoscimento di Comune Riciclone è stato assegnato a Visso, Appignano, Esanatoglia, Montecassiano, Montelupone, Urbisaglia, Ripe San Ginesio, Belforte del Chienti, Pollenza, Camporotondo di Fiastrone, Monte San Giusto, Recanati, San Severino Marche, Montefano, Cingoli, Pievebovigliana, Potenza Picena, Corridonia, Castelraimondo, Petriolo, Colmurano, Macerata, Pioraco, Apiro, Morrovalle, San Ginesio, Caldarola, Serrapetrona, Treia, Montecosaro, Monte San Martino, Fiuminata, Tolentino, Civitanova Marche, Matelica, Mogliano, Penna San Giovanni, Gualdo, Fiordimonte, Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camerino, Muccia, Sarnano, Porto Recanati, Gagliole. “Le Marche hanno tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale sul tema dei rifiuti, ma la strada da fare è ancora molta. - ha dichiarato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente Nazionale -. Per applicare concretamente il modello di economia circolare occorre infatti fare un passo ulteriore, partendo da quelle che sono le esperienze di successo ed estendendole a tutto il territorio regionale. Le azioni da mettere in campo sono definite: raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia, politiche di prevenzione efficaci e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio.”
“Riteniamo fondamentale, infine,- ha concluso Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - il dialogo tra le A.T.A per arrivare ad una pianificazione integrata tra i diversi ambiti, e sviluppare una impiantistica a servizio dell’economia circolare che sia ponderata, sostenibile e commisurata alla produzione dei rifiuti marchigiani, condivisa tra più ambiti. Siamo convinti, infatti, che tutto questo rappresenti una straordinaria occasione per avviare cicli territoriali virtuosi e propositivi, un’opportunità reale dove può trovare spazio tutta la comunità marchigiana.”
Hanno partecipato all’evento: Giorgio Zampetti, Responsabile scientifico di Legambiente; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Pietro Marcolini,Presidente ISTAO; Massimo Sbriscia, Dirigente P.F. qualità dell’aria, bonifiche, fonti energetiche e rifiuti della Regione Marche; Roberto Paoloni, sindaco di Belforte del Chienti; Giuseppe Giampaoli, Direttore Cosmari; Leonardo Collina, Amministratore Delegato PicenAmbiente; Massimo Centemero, Direttore CIC; Maria Maranò, Legambiente; Gianfranco Borgani, Legambiente Marche; Carlo Santulli, UNICAM; Matteo Terrani, Comune di Folignano; Davide Callegaro, Riciclia.
Viene investita in via Don Bosco a Macerata. È accaduto nel tardo pomeriggio di oggi e ad essere coinvolta è stata una ragazzina di 13 anni.
Fortunatamente la 13enne non sembra grave: è stata comunque trasportata all'ospedale per tutti gli accertamenti.
Sul luogo dell'incidente, proprio all'altezza della piscina comunale di Macerata, è intervenuto il 118 con auto medica e la polizia locale.
Duecento calciatori di tutte le età e quasi 300 persone in totale hanno preso parte al pranzo di Natale organizzato congiuntamente dall’Helvia Recina e dalla Junior Macerata al ristorante Orso di Civitanova. C’erano tutte le squadre della grande famiglia, da questa stagione unificate nei colori arancio e nero, ben 14 solo calcolando lo sconfinato vivaio della Junior e la conviviale è stata più di un pranzo, semmai una vera festa come ormai piacevole tradizione. Dopo le libagioni è stato infatti il momento della lotteria e dei 37 premi messi a disposizione (al 1° posto l’ambita bicicletta di ultima generazione).
La festa è stata introdotta dai saluti dei due presidenti Alberto Crocioni e Marcello Temperi ed è stata arricchita dalla presenza di ospiti come il segretario regionale della Figc Angelo Castellana, il presidente provinciale della Figc Guido Andrenelli e l’assessore allo sport del Comune di Macerata Alferio Canesin.
Temperi ha ricordato i grandi numeri del settore giovanile (280 tesserati con la Juniores prima e le formazioni Allievi e Giovanissimi qualificate come seconde alla fase regionale), la qualità dell’offerta da parte della Junior, il ruolo dei genitori ed ha anticipato pubblicamente come ci siano ormai le basi per la completa fusione delle due società.
Crocioni si è soffermato invece sulla responsabilità di rappresentare il calcio a Macerata, ha ringraziato l’Amministrazione per le strutture messe a disposizione e ha espresso il desiderio di un campionato di vertice per tornare in Eccellenza (presenti anche i nuovi acquisti Recchi, Pagliarini e Mastrojanni, anche se mister Carassai ha chiesto altri regali natalizi).
Canesin ha ribadito con forza quanto l’Amministrazione creda nella serietà e nella bontà del progetto Helvia e Junior e, infine, ha promesso che la strada di accesso al nuovo impianto di Villa Potenza verrà presto completata.
InDipendenze Festival dopo le due edizioni di grande successo svolte presso l'Ex Manicomio, causa terremoto, cambia tempo e luogo: la terza edizione andrà in scena Giovedì 14 dicembre 2017, dalle ore 15,00 alle 18, presso l'Auditorium Banca Marche, in via Padre Matteo Ricci a Macerata, in un percorso multimediale caratterizzato come di consueto sull'utilizzo della riflessione critica e dei linguaggi dell'arte e della comunicazione al fine di sensibilizzare sui rischi di omologazione e nuove dipendenze.
L'edizione 2017 di InDipendenze è intitolata "Al di là delle nuvole", chiaro riferimento alla pellicola di Michelangelo Antonioni, regista dell'incomunicabilità, ricordato e omaggiato per arrivare a toccare e approfondire i temi vicini di "Verità, post Verità, Fake News, Social Media". Il contenitore si articolerà con interventi critici, incursioni teatrali e opere di giovani videomaker dell'Accademia, tra cui in particolare spicca l'omaggio al Maestro Antonioni: si tratta di una video/opera dal titolo “Lo sguardo di Michelangelo” che riporta al centro dell’attenzione l’arte e i luoghi feriti dal sisma e tramite effetti speciali concede nuova vita al grande regista della trilogia dell'incomunicabilità.
L’iniziativa è promossa dall'Abamc, rappresentata dal Direttore Paola Taddei e dal Presidente Hermas Ercoli, insieme al Dipartimento Dipendenze Patologiche AV3 ASUR Marche, rappresentato dal Direttore Generale dell’Asur, Alessandro Maccioni e dal direttore del DDP, Gianni Giuli. Coordinata da Massimo Puliani dell'Accademia di Belle Arti.
InDipendenze 2017 è diviso in due parti: nella prima, dal titolo “Nei labirinti della Verità”, ci concentreremo sulle insidie dell'era digitale, con interventi brevi e incisivi, di 7 minuti l'uno, in particolare: Gianni Giuli, Psichiatra e Direttore DDP, ci introdurrà nel nuovo fenomeno delle dipendenze digitali, Massimo Puliani, docente ABAMC, evocherà i giudizi apocalittici di Eco, Franco Elisei, presidente Ordine Giornalisti, parlerà di fake news e post verità, Umberto Piersanti, presidente Centro Mondiale della Poesia, traccerà un percorso di accesso alla verità non razionale ma poetico, Paolo Ercolani, Docente di filosofia e scrittore, definirà la condizione dell'essere contemporaneo immerso nella Rete, Paolo Nanni giungerà a ipotizzare la fine dell'essere umano nella divaricazione tra potere e consapevolezza; gli interventi saranno intervallati da brani di Teatro Canzone di Giorgio Gaber interpretati da Rebecca Liberati, Simona Benigni, Alessandra Tamburrini e Carlo Venanzoni della Compagnia Calabresi Tema Riuniti di Macerata; nella seconda parte intitolata "L'Arte della comunicazione" avremo l’omaggio a Antonioni, nel decimo anniversario della sua morte, con la visione delle opere dei giovani videomakers dell’Accademia, l'intervista a Tonino Guerra, infine il remix con musiche degli U2 dedicato ad Al di là delle Nuvole.
Particolare menzione tra le opere video va fatta per "Lo sguardo di Antonioni", cortometraggio che porterà una versione olografica di Michelangelo Antonioni a visitare l’Auditorium Svoboda, toccare i muri dell'Accademia feriti dal sisma. Proprio negli stessi luoghi che nel 2005 ospitarono Antonioni, ultra novantenne in carrozzella, per la visione di un suo capolavoro: “Lo sguardo di Michelangelo”, docu-film realizzato nel 2004 nella Chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma dove c’è la statua del Mosè di Michelangelo scultore. Nell'occasione della presentazione della video/opera realizzata dagli studenti dell’Abamc si farà anche un bilancio territoriale sullo stato dell'arte nelle chiese con gli interventi di Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica, e di Stefania Monteverde, vicesindaco di Macerata.
Centro Nuoto Macerata sfavillante nella prima edizione del “Memorial Riccardo Morichetti”, meeting nazionale che si è tenuto domenica nella piscina Civitanova ed è stato organizzato da Il Grillo. Nonostante la nutrita e valida concorrenza composta da quasi 300 atleti sotto le insegne di 17 società del centro Italia, l’associazione maceratese è riuscita a mettersi in bella mostra a suon di successi e podi.
Soprattutto i ragazzi più grandi, quelli allenati da Mauro Antonini, con due mattatori assoluti in acqua: Emanuele Alessandro Pandele ha vinto ben 5 medaglie individuali, oro sia nei 50 stile che nei 100 dorso e 200 dorso, argento inoltre nei 50 farfalla e bronzo nei 50 dorso. Grande anche la giornata di Lucrezia Battistini che ha conquistato 3 ori, nei 50, 100 e 200 dorso, più il bronzo nei 100 farfalla.
Eccellente nella rana Raul Pop oro nei 50 e bronzo nei 100. Altre gioie sono arrivate grazie a Marco Tognetti argento nei 50 dorso, Alessio Biaggi bronzo 50 rana e nei 50 stile, Alessandro Pianesi bronzo nei 200 farfalla e nei 50 rana e infine Ilaria Simoncini bronzo nei 50 dorso. Per Pandele e Biaggi va conteggiato anche un altro oro grazie alla staffetta 4x50 misti mista Ragazzi.
Soddisfazioni per il CN Macerata anche dai piccoli Esordienti A che hanno vissuto una giornata molto impegnativa con 4 gare a testa tra il mattino e pomeriggio. Soddisfatto il coach Franco Pallocchini per l’atteggiamento di tutti i suoi atleti, di cui molti alla prima gara ufficiale: Margherita Bonvini, Sara Concettoni, Caterina Concettoni, Giada Leboroni, Alessio Lulaj, Lorenzo Menichelli, Leone Messi, Emma Samoila, Aurora Vanzini e Tommaso Zaffrani Vitali.
Tutte queste prestazioni, unite ai risultati degli altri atleti maceratesi saliti sui blocchi (Nicolò Covais, Leonardo Maria Mariotti, Alex Pop, Pietro Ripani, Eva Benaia, Rebecca Brizi, Sara Guerrini, Serena Lulaj, Vittoria Ripani e Irene Simoncini), hanno contribuito alla vittoria nella manifestazione da parte dell’Ippocampo, squadra che nasce dai vivai di Macerata, Civitanova e Loreto.
Dopo il lunedì di riposo, inizia la settimana di preparazione della Medea Macerata alla prossima partita, la trasferta di Fano che chiude il 2017. Un appuntamento che si preannuncia difficile ma a cui la formazione maceratese si presenta anche con buone indicazioni fornite dall’ultima partita contro Ferrara sullo stato di salute della squadra.
“Fondamentalmente i giocatori al momento non presentano problematiche di forma rilevanti – ha dichiarato il preparatore atletico Gianluca Paolorosso – Dal punto di vista fisico credo che arriviamo bene. La squadra è carica dopo la vittoria con Ferrara. Sappiamo che a Fano sarà durissima, in settimana vedrò i giocatori per capire meglio le loro condizioni ma nell’ultima partita li ho visti bene. La scorsa settimana avevamo avuto un paio di casi di influenza ma non ci hanno penalizzato”. Una squadra che ha avuto un rendimento sempre in crescita, anche in virtù della progressiva crescita atletica dei giocatori. “Una delle problematiche che si possono avere in una squadra come la Medea, un po’ eterogenea dal punto di vista dell’età dei giocatori, è che non tutti arrivano a settembre nelle stesse condizioni – ha spiegato Paolorosso – Quindi la prima parte della preparazione serve a portarli tutti ad una condizione di base, per poi lavorare sull’esplosività e sulla forza che servono per la pallavolo”.
Un percorso che, risultati alla mano, è stato fatto bene dall’estate a qui, fermo restando che ci sono ancora margini di miglioramento, visto che Di Meo è arrivato a Macerata da Ortona fisicamente pronto ma ovviamente ha cominciato da poco a lavorare con la squadra e quindi si sta inserendo gradualmente. “Pietro è arrivato non dopo un periodo di inattività, ma dopo due mesi in cui ha giocato in campionato – l’analisi del preparatore atletico – Sicuramente ha ancora margini dovuti al suo inserimento nel gioco, negli allenamenti e nei lavori fisici. Un inserimento in cui lui comunque si sta impegnando molto e in cui sta facendo molto bene”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Roberto Cola - Sezione Camerino LNDC
"Invitato dalla carissima Federica Mandozzi di Verde Caffè, sono stato a Macerata l’8 dicembre per l’intera giornata ed il 10 di pomeriggio, con lo stand della sezione di Camerino Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Avevo con me due esemplari da proporre per l’adozione, un adulto ed un cucciolo, qualche gadget ed i nostri calendari per il 2018. Un sandwich illustrava la nostra attività, specie nel periodo del terremoto durante il quale anche da sfollati, come personalmente sono, siamo stati sempre in prima linea accogliendo più di quaranta cani di proprietari che non erano più in grado di tenerli, nutrendo molte colonie feline in zona rossa, gestendo insieme all’Asur ed all’OIPA il tendone con mangimi e farmaci per ogni emergenza a Maddalena di Muccia. Nel retro si illustrava il nostro progetto di costruire una casa di legno per cani anziani, parzialmente finanziata dalla LAV.
Fatte salve le poche persone che ci hanno mostrato la loro generosità, e che ringrazio di cuore, debbo a posteriori registrare uno spettacolo squallido e deprimente. Un passeggio triste, alienato ed assente. Alcuni sembravano forzati, come fosse una fatica! Tanti si fermavano nei pressi del nostro banchetto frugando nella borsa, nel borsello, per estrarre subito dopo il pacchetto di sigarette, più spesso il cellulare, senza il quale non si vive, e trent’anni fa si viveva senza, per andarsene subito dopo! E sì che molti avevano cani con sé, più spesso di razza, alcuni incappottati ed infiocchettati come per una mostra. Ho visto passare anche qualche pelliccia autentica (credevo ormai obsoleto questo macabro genere di abbigliamento), tante firme, tanti sorrisi di circostanza. Alcuni si fermavano da noi, guardavano, leggevano, poi facevano un sorrisetto e se ne andavano. A prescindere dal fatto che io porto avanti questa attività da ventotto anni e che spesso partecipo a fiere e manifestazioni di vario genere, quindi in tanti dovrebbero conoscermi od aver sentito parlare di me, ma non capivo il senso di questi sorrisi, a qualcuno l’ho anche detto: “state leggendo la sintesi di una tragedia, i nostri circa 230 cani sono frutto dell’abbandono, del terremoto, alcuni di essi vivono in canile da molti anni, hanno estremo bisogno di una famiglia che restituisca loro parte della felicità irrimediabilmente perduta! Ma hanno anche bisogno di una vostra offerta per poter continuare a mangiare ed essere curati, con la miseria che ci danno i Comuni. C’è poco o niente da ridere!” Se ogni passante avesse lasciato cinquanta centesimi avremmo potuto acquistare cibo per un mese…
Concludendo, spero che in questi due giorni sia passata tutta la Macerata scettica, qualunquista, sensibile soltanto ai propri bisogni, la Macerata “globalizzata d’indifferenza”, come felicemente disse Papa Francesco tempo fa stigmatizzando le reazioni di tanti a proposito dei disperati che sbarcano. E siccome tornerò il 16 ed il 17 dicembre prossimi, sempre in Corso della Repubblica, mi auguro d’incontrare in quelle date la Macerata sensibile non solo a parole, la Macerata generosa ed attenta al problema dei cani abbandonati e di tutti gli altri animali che soffrono, la Macerata che ama gli animali non arrosto o in salmì, quella che incontravo circa vent’anni fa, alla fiera di San Giuliano, quando il nostro stand era gremito di persone che facevano a gara per chiedere, per donare, per aiutarci a crescere. Noi siamo cresciuti anche grazie a loro".
Dopo aver promosso nell’ultimo anno numerosi incontri sul sisma, parlando dei suoi aspetti geologici con i professori Antinori, Pierantoni e Aringoli, ed aver ascoltato la testimonianza del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Falcucci, il Cai Macerata ha promosso questo ulteriore incontro per sottolineare ora i danni subiti dal patrimonio storico-artistico.
L'incontro "La montagna, il patrimonio culturale, le prospettive" si terrà giovedì 14 dicembre alle ore 21:15 alla Sala Verde presso la Domus San Giuliano di Macerata: sarà presente l’Arch. Luca Maria Cristini.
"Abbiamo la necessità - dicono gli organizzatori - di conoscere e documentare anche i danni provocati dal sisma al patrimonio artistico del nostro territorio, in particolare di quello dell’Alto Maceratese, dei quali forse, nella fase d’emergenza, non si è avuta piena e diffusa consapevolezza.Non potendo vantare eccellenze artistiche, come ad esempio la cattedrale di Norcia, e - in questo caso per fortuna – non essendosi contate vittime tra la popolazione della nostra provincia, il nostro patrimonio storico-artistico, seppur “minore”, non ha ‘bucato il video’ ed è risultato quindi privo di un’efficace documentazione. Tutto questo ha posto in un cono d’ombra la situazione del patrimonio storico-artistico custodito per centinaia di anni dalle nostre montagne, nonostante negli ultimi anni si è considerato vero punto di forza anche per un rilancio economico delle aree interne in questione.Conoscere è il primo passo verso la formazione e l’esigenza di istanze di tutela e conservazione. Di fronte a quanto avvenuto e visto lo stato di cose, tutti ora ci dobbiamo sentire chiamati verso una missione di elevato valore sociale, che ci deve condurre verso una nuova consapevolezza del valore del nostro patrimonio".
Attraverso una convenzione tra la Regione Marche, l’Università di Macerata, l’Università di Urbino “Carlo Bo”, il Comune di Fermo, il Comune di Jesi e il Comune di Macerata, è stata avviata la riorganizzazione e gestione del Sistema bibliotecario regionale in collegamento con il Servizio bibliotecario nazionale, che porterà alla costituzione di solo due poli territoriali, Marche Nord e Marche Sud. Quest’ultimo, formato dal polo maceratese e dal polo interprovinciale piceno, comprenderà, quindi, le biblioteche di ben tre province e sarà gestito dall’Università di Macerata, dal Comune di Macerata e dal Comune di Fermo.
“I tre enti – ha spiegato Elisabetta Michetti, delegata del rettore per il sistema bibliotecario durante la presentazione del progetto - impiegheranno le proprie professionalità, che hanno raggiunto livelli di eccellenza, per la creazione e lo sviluppo del Polo”. L’Ateneo maceratese, in particolare, si occuperà della gestione tecnico-informatica, mettendo a disposizione il personale e le infrastrutture, debitamente potenziate, e lavorando anche alla realizzazione di un archivio unificato. “Perché un sistema offra un buon servizio – ha specificato Pierluigi Feliciati, delegato del rettore per il sistema informativo - occorre un’adeguata rete infrastrutturale”.
“Questo progetto – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla cultura di Macerata Stefania Monteverde – inaugura l’anno europeo del patrimonio. Riveste un significato non solo tecnico, ma anche politico: è un passo importante lavorare insieme per rendere il patrimonio librario accessibile e democratico, mettere al centro della nostra società il valore delle biblioteche, il ruolo dei libri e della conoscenza”.
I poli bibliotecari attuali sono quattro: il Polo maceratese; la Rete servizi bibliotecari di Pesaro e Urbino; il Polo della Provincia di Ancona; il Polo Sistema interprovinciale piceno delle Province di Ascoli Piceno e Fermo. In questi anni, l’Università di Macerata, attraverso il Centro per i servizi bibliotecari e il Centro di servizio per l’informatica, ha garantito la gestione e l’assistenza biblioteconomica e informatica del polo maceratese, prima con la Provincia di Macerata, successivamente con singoli soggetti - Comuni, Accademia di belle arti, Biblioteca statale di Macerata.
“Nel processo di riorganizzazione regionale dei Poli bibliotecari - ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla cultura della Città di Fermo Francesco Trasatti - siamo onorati del fatto che quello di Fermo avrà un ruolo al pari ed insieme agli altri soggetti quale giusto riconoscimento al nostro patrimonio ed al recente passato, che di fatto ci vedeva come capofila tecnico per le Province di Ascoli Piceno e Fermo. Un riconoscimento, che è frutto anche del ricco e vasto patrimonio librario, della qualità dei servizi offerti e del Personale qualificato dei due territori. Questa nuova progettualità darà forza e potenzierà le politiche sulle attività e sui servizi bibliotecari dell’intera regione: un primo forte segnale viene dal connubio con Macerata con cui come città abbiamo avvitato da tempo una stretta e proficua collaborazione, vedi la produzione lirica nella stagione d’opera e la promozione turistica in Umbria, esempi di come, insieme, si è più forti e si producono risultati”.
Con la cosiddetta legge Delrio, le funzioni culturali, e, quindi, anche quelle bibliotecarie, delegate alle Province, sono state assegnate alla Regione, che ha avviato l’unificazione dei quattro poli in due, in vista della realizzazione di un unico polo regionale. I due Atenei – Macerata e Urbino – saranno i gestori tecnico-informatici. “La Regione – ha spiegato Andrea Bianchini, responsabile del Sistema Bibliotecario regionale – ha voluto cogliere l’occasione per avviare una fase di riorganizzazione che si appoggiasse su quanto di buono è già fatto in questo settore, che ha sviluppato una grande capacità di condivisione, razionalizzando il sistema e rinnovando i servizi per rispondere alle esigenze più attuali”.
Alla presentazione del progetto, che mira a rendere il sistema più sostenibile, efficiente ed omogeneo, sono intervenute anche Maria Chiara Leonori, direttrice della Biblioteca e responsabile del Sistema Interprovinciale Piceno per il Comune di Fermo, e Alessandra Sfrappini, direttrice Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei per il Comune di Macerata.
Anche quest’anno Macerata sceglie il Natale e il Capodanno sicuri senza scoppio di petardi. Il sindaco Romano Carancini, infatti, ha firmato un’ordinanza che vieta dal 24 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, l’utilizzo di petardi, botti e fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Il provvedimento trova fondamento, come si legge nell’ordinanza, “nella tutela dell’incolumità pubblica, della sicurezza urbana, della protezione del patrimonio pubblico e degli animali sul proprio territorio”. Le conseguenze negative che i fragorosi boati possono avere a causa del potenziale rischio di incendio, di danneggiamento al patrimonio pubblico e sugli animali, sono infatti alla base dell’ordinanza adottata dal sindaco Carancini.
La Direzione di Area Vasta 3 e l’Unità Operativa di Anatomia Patologica diretta dal Dottor Gerardo Ferrara organizzano un convegno di rilevanza nazionale per venerdi’ 15 dicembre p.v. alle ore 14.30 presso la Biblioteca dell’Ospedale di Macerata. L’incontro sarà incentrato sulla diagnostica anatomopatologica in Ematologia con la partecipazione del Prof. Stefano Ascani Direttore di Anatomia Patologica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Terni e Prof. Ordinario dell’Università di Perugia e della Professoressa Gaia Goteri, docente di Anatomia Patologica della Facoltà di Medicina dell’Università di Ancona.
Verrà poi trattata la diagnostica in Patologia Mammaria, con le relazioni del Dottor Alfredo Santinelli docente della Facoltà di Medicina dell ‘Università di Ancona e della dottoressa Maria Paola Mariani , dirigente medico U.O. Anatomia Patologica dell’Ospedale di Macerata.
Nel corso della giornata verranno anche illustrate le piu’ recenti tecnologie volte a garantire la tracciabilità ed i percorsi “formalin free” in Anatomia Patologica, con la relazione del Dott. Filippo Fraggetta Direttore Anatomia Patologica dell’Ospedale ‘Cannizzaro’ di Catania.
Per concludere i Direttori delle UU.OO Anatomia Patologica di Ascoli Piceno e di Pesaro esamineranno e valuteranno casi clinici di particolare complessità pervenuti all’osservazione clinica negli ultimi mesi presso i Presidi dell’Area Vasta 3.
Questo convegno testimonia, una volta di piu’, la presenza nei presidi sanitari di questa Area Vasta , di professionisti di eccellenza che cercano di mantenere alta la qualità dei servizi offerti, promuovendo l’aggiornamento sulle più recenti innovazioni nelle proprie discipline di intervento.
Torna l’iniziativa Scuola aperta. L’Istituto Agrario “IIS Garibaldi” di Macerata, diretto dalla prof.ssa Antonella Angerilli, apre nel fine settimana le porte al pubblico. Si parte sabato 16 dicembre, dalle 14.30 alle 17.30, e domenica 17, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, per poi ripetersi nel mese di gennaio 2018. Una prima occasione, per ragazze e ragazzi della terza media che, a breve, dovranno scegliere come proseguire il proprio percorso didattico, per visitare la scuola che vanta un’azienda agricola di più di 50 ettari dove poter mettere in pratica le nozioni trattate in classe e nei laboratori.
Due gli indirizzi a scelta: Istituto Tecnico Settore Tecnologico – indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” e Istituto Professionale Settore Servizi – indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Il primo corso quinquennale fornisce competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente. Il corso ha un biennio comune per poi dividersi in ulteriori indirizzi: Produzioni e trasformazioni, Gestione dell’ambiente e del territorio, Viticoltura ed Enologia. Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia possono frequentare un sesto anno per acquisire la specializzazione di “Enotecnico”.
Il secondo, sempre della durata di 5 anni (biennio comune, secondo biennio e anno finale), offre competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Nei primi tre anni gli studenti possono seguire anche un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire al termine del terzo anno la qualifica regionale per operatore agricolo o operatore della trasformazione agroalimentare.
Per info: http://www.iisgaribaldimacerata.gov.it oppure telefonare allo 0733/262036.
Si è appena conclusa a Porto San Giorgio e a Fermo la 1^ edizione del Torneo delle Regioni Silver della Federazione Ginnastica Italiana riservato alle sezioni di Artistica, maschile e femminile, Ritmica e Trampolino Elastico.
All’evento, organizzato dall'Alma Juventus di Fano hanno preso parte 230 squadre, 1000 ginnaste e 150 ginnasti, che hanno animato le tre sedi di gara: la palestra Baldassarri di Porto San Giorgio per la GAM, la palestra Appoggetti di Fermo per la GAF e il Trampolino, il Pala Savelli di Porto San Giorgio per i piccoli attrezzi. Impianti messi a disposizione e approntati rispettivamente da Gianni Farina della Juventus Nardi, Paola Trastullo della Fermo ’85 e dal Comune Di Porto San Giorgio. Puntuali e attente le giurie guidate da Fulvio Traverso, Gioconda Raguso e Alexia Agnani, assistite in segreteria da Alberto Baldini, Andrea Costarelli e Alessandro Famiglini, con la collaborazione tecnica di Fabio Fedozzi, Giorgio Citton e Luciana De Corso. La formula della competizione ha riscosso ampi consensi, lasciando intravedere un crescendo partecipativo nelle edizioni a venire. Grande, infine, il coinvolgimento degli organi territoriali, grazie ad una classifica che oltre alle società, vedeva in gara anche le regioni.
Per la città di Macerata e per la Regione Marche la A.S.D. Pink Ribbon era presente con due squadre e non è passata inosservata per i risultati ottenuti grazie alle prestazioni delle sue atlete.
Per la categoria Allieve nella terza Divisione Silver hanno gareggiato Giulia Cacciamani, Antonietta Chiarella, Alessia Ortenzi, Sofia Simoncini e Giulia Quaranta che sotto la guida attenta della loro allenatrice Nadia Alexeeva hanno affrontato la pedana con un esercizio di squadra a corpo libero che ha visto impegnate tutte e cinque le ginnaste. Simoncini Sofia e Cacciamani Giulia invece hanno proposto un esercizio a coppia con i cerchi mentre Antonietta Chiarella si è esibita in un esercizio individuale con il cerchio.
Il buon punteggio ha permesso alla squadra della Pink Ribbon di piazzarsi sul secondo gradino del podio confermando la buona prestazione disputata nella finale nazionale di Rimini nello scorso mese di giugno.
Anche il trio formato da Sofia Fattori, Maria Chiarella e Deborah Vecchi ha partecipato alla competizione di domenica per la categoria Junior – Master in terza divisione, con un esercizio a corpo libero d’insieme, mentre in successione si sono scambiate il posto in pedana Deborah Vecchi al nastro e Sofia Fattori alla fune, con esibizione finale di Sofia Fattori con un esercizio individuale alla palla.
Qualche imprecisione di troppo e una buona prestazione delle rivali hanno impedito alle tre ragazze delle società maceratese di salire sul podio per pochissimi centesimi.
Grande risultato comunque in una competizione nazionale di buon livello, che ha visto le Marche primeggiare e salire sempre sui gradini più alti grazie alle ginnaste maceratesi, ginnaste che si allenano con costanza e impegno sotto la guida attenta e competente di Nadezda Alexeeva, a cui va sicuramente grande merito anche per le coreografie e per la scelta delle musiche.
La stagione della società a.s.d Pink Ribbon si conclude con la partecipazione il prossimo weekend al Campionato nazionale d’insieme di specialità della Confsport Italia organizzata per i giorni 16 e 17 dicembre a Foligno e con il saggio di Natale che vedrà coinvolte tutte le iscritte.
Torna alla vittoria il Banca Macerata Rugby, uscendo vincitrice in casa contro l'Unione Rugby San Benedetto. Partita molto equilibrata, che ha visto la supremazia dell'ARM in mischia. Primo tempo combattuto che vede i padroni di casa in vantaggio 10-7. Secondo tempo di sofferenza per Macerata che non riesce a uscire dalle sue 22. Poi però riesce a sbloccare la situazione e allunga con altre due mete. Finale molto teso e risultato di 27-7. Da notare Poloni che con due mete e i suoi calci ha contribuito molto alla vittoria.
L'under 18 ad Ancona è stata protagonista di una grande prestazione, venendo però sconfitta in rimonta dai padroni di casa grazie a un calcio e una meta gli ultimi dieci minuti. Al termine di una partita bellissima e molto tirata il risultato è stato di 22-13. L'under 16 fuori casa ad Ascoli perde 41-0. Anche l'under 14 subisce una pesante sconfitta.
La Old è stata impegnata a San Benedetto per il torneo dell'Oliva all'Ascolana, con un bottino finale di una vittoria contro Fano, un pareggio contro i Birbanti di Ascoli e una sconfitta contro Sulmona insieme a Imola .
Prossimi impegni tutti in trasferta: la prima squadra e l'under 18 giocheranno a Jesi, l'under 16 contro la Polisportiva Abruzzo, l'under 14 ad Ancona e il minirugby ad Ascoli.
"Eleganza"... questa la parola d'ordine del fashion show organizzato da Daniela Perroni della Glamy Eventi per Agnetti Boutique.
Nicole, Jenny Packham, Cymbeline e Vera Wang: sono questi i brand che hanno sfilato in occasione della presentazione della nuova collezione Sposa 2018. Eleganza in tutte le sue forme, abiti romantici, delicati ma anche abiti pensati per spose fuori dal comune. Sulla "passerella" della Boutique Agnetti non poteva certo mancare la nuova collezione Sposo 2018. Una collezione firmata Tagliatore, Tonello, Reveres, Maurizio Miri e Petrelli. Uno sposo elegante ma anche alternativo.
Un gran successo grazie anche ad un team di eccellenza: lo staff di Agnetti Boutique che come sempre si distingue per la professionalità, Beauty Routine che ha curato il make-up delle bellissime modelle, Matteo Mammozzetti Hair-Style, PH Francesco Camilli Meletani, video Gionata Cantolacqua, Frenk DJ e Villa Anitori prestige e Relais che ha allestito uno sfizioso aperitivo accompagnato da una degustazione di vini a cura di Cieffe Bevande.
La mostra "Capriccio e Natura: Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita" coglie l'occasione del temporaneo trasferimento ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi dei dipinti della Chiesa di Santa Maria delle Vergini a Macerata per un ripensamento completo di quel cantiere e del suo ruolo nello svolgere artistico nelle Marche alla fine del XVI secolo.
La mostra, che si inaugura il 15 dicembre resterà aperta fino al 13 maggio 2018.
Dallo straordinario punto di osservazione maceratese la visuale si apre poi ad abbracciare la pluralità affascinante di presenze artistiche nell'intera regione fra Cinque e Seicento, illuminando entro un largo raggio quelle relazioni e quei riflessi che possano far emergere, nel contesto geografico del centro Italia, la densità artistica dell'area maceratese. Facendo luce su un preciso momento di snodo nella storia dell’arte regionale, la mostra intende contribuire a tenere i riflettori ben puntati sui valori di tutto un territorio, caratterizzato da un'altissima presenza diffusa di beni artistici e di opere architettoniche di eccezionale pregio e interesse, gravemente colpito dal sisma del 2016 e che dovrà quanto prima essere oggetto di una graduale e integrale restituzione.
Loreto riverberava in tutta la regione un linguaggio nuovo e aggiornato sulle più interessanti novità romane e la Chiesa delle Vergini di Macerata è uno dei più begli esempi, pressoché integri, di complesso decorativo sistino, intendendo una fase culturale che va ben oltre il pontificato del papa marchigiano Sisto V Peretti, 1585-1590 e, che consente un affondo nell'affiorare inquieto delle nuove tendenze naturaliste, nel profondo cambiamento veicolato nelle Marche specialmente dalla poetica degli affetti di Federico Barocci e incarnato dagli esiti delle novità caravaggesche, con la presenza, qui, di un protagonista come Giovanni Baglione.
Un panorama vivacissimo, proiettato sullo sfondo di una fase di profondi mutamenti che vanno dalla "Maniera" alla “Natura" appunto, documentando protagonisti e comprimari, in pittura e scultura: da Taddeo e Federico Zuccari, da Federico Brandani al Barocci, dall'eccentrico Andrea Boscoli al Tintoretto fino ormai al Seicento del Cavalier D'Arpino e di Baglione, con al centro la figura chiave della scena artistica in città tra il 1560 e il 1590, Gasparre Gasparrini e il suo più importante allievo Giuseppe Bastiani, campione della cultura sistina nel maceratese.
In catalogo, oltre ai saggi di alcuni importanti specialisti del settore di rilievo internazionale, è presente un'ampia selezione dei cicli decorativi di epoca sistina diffusi nelle Marche che dà una precisa e folgorante idea della ricchezza del patrimonio. Moltissime sono le emergenze artistiche che caratterizzano questa stagione, a partire da Loreto con lo straordinario cantiere della Basilica della Santa Casa che in quegli anni ha la forza di centro propulsore. A Macerata la chiesa di Santa Maria delle Vergini è assoluta protagonista di questo momento, accanto a molti preziosi scrigni di opere e di storie, quali il Palazzo Pallotta a Caldarola con la collegiata dei santi Martino e Giorgio e la parrocchiale di Santa Croce, a Montecosaro la chiesa di San Rocco, a San Severino il santuario di Santa Maria dei Lumi, a Camerino la Madonna delle carceri, a Matelica le pale d'altare della chiesa di San Francesco (oggi esposte nel deposito attrezzato), a Macereto il Santuario di Santa Maria, a Monterubbiano l'Oratorio del Crocifisso, a Sant’Elpidio a mare la Basilica di Santa Maria della Misericordia, a Mogliano il Tempietto della chiesa del Santissimo Crocifisso d'Ete, a Offida la chiesa del Suffragio, a Ripatransone Santa Maria del Carmine, a Fabriano l’Oratorio della Carità e gli affreschi nel chiostro di San Domenico, a Carassai il Duomo e la Chiesa del Buon Gesù, a Serravalle di Chienti il ciclo della Pasqua nella collegiata di santa Lucia, a San Ginesio la collegiata di santa Maria Annunziata, a Cagli la chiesa di San Giuseppe o Sant’Angelo maggiore, a Sassoferrato il convento di Santa Maria della Pace e la chiesa di Santa Maria del Ponte del piano, a Urbino le cappelle del Santissimo Sacramento in Duomo e della Sacra Spina nello Oratorio di Santa Croce .
Una rassegna di episodi d'arte e di architettura per altrettanti incomparabili itinerari storico-artistici, parte dei quali oggi purtroppo gravemente manchevoli in quanto colpiti dal sisma. Su di essi la mostra intende portare attenzione coinvolgendo un più largo pubblico nella percezione e nella condivisione della urgente necessità di avviare per questo territorio una grande opera di restauro.