Da Simone Livi, segretario politico di Azione in Movimento di Macerata, riceviamo
Da troppo tempo assistiamo a Macerata ad episodi di criminalità diffusa che stanno preoccupando, e non poco, tutta la cittadinanza.
Furti nelle abitazioni, nelle attività commerciali ed in alcuni casi anche nelle strutture pubbliche, unitamente ad atti di violenza e di teppismo, stanno destabilizzando il nostro Capoluogo. I recenti fatti di cronaca, purtroppo, testimoniano un andamento negativo che sembra essere incontrollabile, nonostante gli sforzi perpetrati dalle Forze dell’Ordine che sono costrette spesso e volentieri a lavorare al di sopra delle proprie possibilità.
In tutta questa escalation delinquenziale la cosa davvero surreale è l’atteggiamento passivo del Sindaco Carancini e della compagine che lo appoggia, che nulla sta facendo in concreto e per quanto di competenza, contro tale situazione.
Secondo il primo cittadino, infatti, a Macerata non esiste il pericolo criminalità e continua a ripetere che “tutto va bene” e che “tutto è sotto controllo” senza minimamente tener conto della percezione d’insicurezza dei Cittadini, stanchi di dover subire quotidianamente tanti episodi delittuosi.
AZIONE IN MOVIMENTO crede che sia già passata l’ora di intervenire con fermezza, ristrutturando ed equipaggiando in modo serio il Corpo di Polizia Locale, attivando anche il servizio di pattugliamento h24 in accordo con Polizia e Carabinieri, predisponendo altresì un sistema serio ed affidabile di videosorveglianza nei punti strategici della Città e mettendo in piedi qualsiasi intervento utile a combattere ogni tipo di fenomeno illecito.
Tali azioni servirebbero sicuramente da deterrente per i malintenzionati e sarebbero anche di grande aiuto per le FFOO.
Crediamo, inoltre, che molti sforzi dovranno essere concentrati alla lotta allo spaccio di stupefacenti ed alla individuazione dei clandestini, spesso fuori controllo, che non hanno nessun diritto di rimanere nel nostro comune.
Ricordiamo che AZIONE IN MOVIMENTO ha iniziato da molte settimane una serie di incontri al fine di avviare un percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative che interesseranno il Capoluogo e che si terranno nel 2020, lavorando in un progetto futuribile con la predisposizione di un Manifesto Programmatico da noi denominato “Macerata #indodicipunti”, in cui la questione sicurezza rappresenta un punto cruciale del programma.
Concludiamo chiedendo al Sindaco di svegliarsi dal mondo delle favole e di agire in modo celere e determinato.
Dopo il grande successo dell'estate scorsa, Sferisterio Live Macerata consolida nel 2018 la sua vocazione di palcoscenico internazionale, annunciando il primo concerto della nuova stagione, che porterà il 4 luglio in Arena il celebre gruppo dei Simple Minds, una delle band più importanti al mondo, in un'esclusiva tournée estiva. L'appuntamento è promosso dal Comune di Macerata, organizzato dalla Best Eventi in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio.
Si rialza così il sipario su una rassegna che ha acquisito una notorietà importante, rilanciando Macerata e il suo territorio in chiave culturale, turistica e di sviluppo economico. La scorsa edizione ha fatto registrare 19 mila presenze per 11 giorni di spettacolo, per un incasso di 776 mila euro e lusinghieri giudizi da parte degli spettatori e degli addetti ai lavori.
Entusiasta il sindaco Romano Carancini: “Lo Sferisterio torna a respirare la storia della musica mondiale: Simple Minds dopo Radiohead è l’immaginario new wave che più ha appassionato e coinvolto intere generazioni. Hanno scelto lo Sferisterio di Macerata, per una delle poche tappe del loro tour in Italia, perché lì la musica si trasforma in emozione. È la strada della reputazione internazionale per il nostro Sferisterio Live, battezzato da Radiohead e ora abbracciato dai Simple Minds, capaci di vendere 60 milioni di dischi e che il 4 luglio 2018, dentro la magia dello Sferisterio, torneranno a far sognare la nostra anima romantica”.
“Con Sferisterio Live Macerata ci prepariamo a un’estate internazionale – afferma l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - Un’occasione per i turisti di fermarsi e riscoprire la Marca Maceratese e per i maceratesi di godere di musica di grande qualità.”
Dopo aver girato l’Italia nei mesi scorsi con uno speciale e intimo acoustic tour, in compagnia di KT Tunstall, i Simple Minds tornano dunque nuovamente in Italia con nuova musica. Alla vigilia dell’uscita di “Walk Between Worlds”, il 2 febbraio, la band di Glasgow annuncia il nuovo tour, che toccherà il nostro Paese con sei date nel prossimo mese di luglio. Prima dello Sferisterio la band sarà al Festival Acquedotte di Cremona e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, successivamente al Marostica Summer Festival, in piazza Castello a Udine, e al Porto Antico, Arena del Mare, di Genova. (www.simpleminds.com, www.facebook.com/simpleminds, www.twitter.com/simplemindscom ).
Prezzo biglietti:
PLATINO: € 80,00 + diritti di prevendita
ORO: € 70,00 + diritti di prevendita
VERDE: € 60,00 + diritti di prevendita
BLU: € 55,00 + diritti di prevendita
ROSSO: € 50,00 + diritti di prevendita
GIALLO: € 40,00 + diritti di prevendita
Balconata: € 35,00 + diritti di prevendita
(diritti di prevendita 15%)
I biglietti saranno disponibili dalle 12.00 di mercoledì 20 dicembre su www.vivaticket.it, www.ticketone.it e www.ticketmaster.com.
In esclusiva per gli iscritti di Io Vado Club e MyLivenation, la vendita inizierà a partire dalle 12.00 di martedì 19 dicembre
IMPORTANTE:
- I biglietti sono in vendita dalle ore 12:00 del 20 dicembre 2017 presso la biglietteria dei Teatri di Macerata (piazza Mazzini 10), su ticketone.it, vivaticket.it, e in tutti i punti vendita TicketOne, Vivaticket e Amat.
- Il nome dell'acquirente sarà stampato su ogni biglietto. Il biglietto non può essere ceduto a terzi.
- L'acquirente deve mostrare la foto ID per accedere al luogo del concerto. Si accettano le foto di passaporto, patente, o carta dìidentità.
- Non si può accedere senza documento valido e con foto.
- Se l'acquirente non sarà presente con i suoi ospiti all'ingresso del concerto, gli ospiti non potranno accedere.
- I biglietti non potranno essere rivenduti. Qualsiasi biglietto rivenduto non sarà valido per l’accesso.
- I biglietti non possono essere scambiati o rimborsati.
- I biglietti acquistati su piattaforme secondarie non saranno validi.
- Non è previsto l’annullamento del concerto in caso di maltempo.
- Non sono previste agevolazioni per i bambini al di sopra dei 3 anni.
- Non sono accettate prenotazioni telefoniche.
- Alle persone con disabilità saranno riservati dei posti che possono essere prenotati scrivendo all’indirizzo mail veronica.antinucci@sferisterio.it.
I posti riservati ai disabili sono così ripartiti:
• persone con disabilità con carrozzina 6 posti gratuiti “fuori sedie” (3 per lato) settore rosso platea; accompagnatori seduti dietro alle carrozzine, costo biglietto 25 euro;
• persone con disabilità senza carrozzine (e con invalidità superiore al 70%) posti gratuiti settore rosso platea per un massimo di 10 posti; accompagnatori 25 euro.
I posti verranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle mail.
Vi ricordiamo che il sito Vivaticket mantiene la transazione del biglietto per un’ora. Nel caso in cui la vendita non venisse completata entro il tempo stabilito, il posto tornerà libero e sarà acquistabile da altri utenti.
Nella seduta odierna, con propri decreti, il Presidente Pettinari ha approvato altri sei progetti esecutivi predisposti dall'ufficio tecnico della Provincia per un importo complessivo di 1.121.000 euro.
Si tratta di interventi di manutenzione e risanamento delle strade provinciali Sant'Angelo Monte S. Martino, 121mila euro, Montecassiano-Cimarella 100mila euro, Montecanepino-Potenza Picena 150mila euro, Cingolana, tratto iniziale, 350mila euro.
Sono stati inoltre approvati due progetti di manutenzione di alcuni tratti stradali fortemente danneggiati (provinciali Sorbelli. Falerense-Ginesina ,Tolentino-S Ginesio Bivio Rotelli-G Murat Treiese, Entoggese ed altre ) per un importo complessivo di euro 400mila euro.
“ E ' una corsa contro il tempo – dichiara Pettinari – in quanto l'obiettivo e di approvare ed avviare ad appalto entro fine anno i progetti esecutivi degli interventi previsti nel Bilancio 2017 approvato il 29 settembre scorso”
Un Capodanno che inizia alle 12 e termina alle 3 dopo la mezzanotte quello in programma il 31 dicembre in città con A Macerata tutti i capodanni, originale iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Comune e gli esercizi pubblici aderenti. L’idea è quella di festeggiare in modo nuovo l’arrivo del nuovo anno con un brindisi ad orari diversi a seconda del fuso orario.
Sono tredici i locali che hanno aderito alla proposta dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune guidato da Federica Curzi e organizzato quindi aperitivi, intrattenimenti e iniziative per tutti i gusti e tutte le età scegliendo ciascuno un orario e un continente.
“Ci sono proposte per bambini, per giovani e meno giovani, idee originali e innovative” ha detto Federica Curzi durante la conferenza stampa di presentazione del Capodanno a Macerata “e di questo volgiamo ringraziare i locali che hanno accettato di sperimentare con noi la prima edizione di un brindisi al nuovo anno diverso, che ci auguriamo abbia un seguito come accaduto per la Festa dell’Europa e la Notte dell’Opera”.
Undici gli stati e tredici gli orari da scegliere per un Brindisi che abbraccia il mondo e che sarà accompagnato dallo spettacolo itinerante del gruppo musicale Birbanda Santa Croce che dalle 22,30, iniziando da corso Cairoli, si muoverà per le vie e piazze del centro e a mezzanotte sosterà sotto l’albero di Natale per uno scambio di Auguri in musica.
“Da questa originale idea di Capodanno - ha sottolineato l’assessora alla Cultura e al Centro storico Stefania Monteverde - emerge una città che costruisce insieme un clima di festa, di accoglienza di unione e ci aiuta a sentirci parte di un mondo accomunato dai buoni propositi, dai sogni e dalle aspirazioni per il nuovo anno che arriva”.
Il primo capodanno da salutare a Macerata è a mezzogiorno con un aperitivo in Nuova Zelanda. Il Bar Almalù, in viale Indipendenza 16, propone il Maori party... e parte il capodanno Alle 16 ci si sposta a Seoul con l’Aperitivo in Corea del sud della Tazza Ladra in piazza Annessione 13.
Alle 17 è la volta del Capodanno a Singapore che si potrà festeggiare in due locali. In borgo san Giuliano 97, nei locali de La Cantinetta al via I Sing Amore, laboratori per i più piccoli, merenda a tema e musica con dj mentre, in via Cassiano da Fabriano 24, al Moma Food, in programma La notte delle lanterne degustazioni tipiche orientali e rievocazione delle tradizionali lanterne illuminate per esprimere desideri e buoni propositi da affidare al nuovo anno.
Sempre alle 17, questa volta in centro storico, in via Gramsci 24, da Hab, Il Celeste impero con musica d’ambiente e addobbi orientali e alle 18, nello stesso locale, Orient Express - da Singapore a Bangkok con addobbi a tema e proiezioni del capodanno nel sud est asiatico. Il Civico 37, in corso della Repubblica 37, propone invece un Capodanno da Zar, aperitivo sovietico che dalle 17 alle 22 abbraccerà cinque fusi orari della Russia: alle 17 Irkutsk, alle 18 Novosibirsk, alle 19 Omsk, alle 20 Ekaterinburg. Alle ore 22 Capodanno a Mosca con vodka Beluga offerta dal Civico 37.Musica con il dj Cameretta. Alle 21 Il Caffettone, in corso Cairoli, 17, propone l’aperitivo a tema con i costumi tipici degli Emirati Arabi dal titolo Downtown Dubai@Caffettone_Capodanno da Sceicchi con piatto tipico e countdown accompagnato da dj set. A seguire, alle 22, il Bar Ezio in via Garibaldi, 72 organizza Dalla Russia con Ded Moroz (il babbo natale italiano). Aperitivo a base di salmone e caviale e degustazione di vodka.
Alla mezzanotte Capodanno italiano da Romcaffè, in via Gramsci, 12, con La dolce vita. La magia del camino e brindisi sotto l’albero di piazza della Libertà con il gruppo musicale Birbanda Santa Croce.
Si continua poi a festeggiare, all’una dopo la mezzanotte, con il capodanno che arriva in due diversi stati. Al bar Cabaret, in via Gramsci, 57 ci si può trasferire in Scozia con il Capodanno in gonnella, addobbi scozzesi, con birre, whisky e cocktail a base di whisky scozzesi. Bevuta omaggio a chi si presenta in kilt, mentre al Caffè centrale, in piazza della Libertà 4, tutti pronti per il capodanno a Londra con La Torre, il nostro Big Bang e il dj set Ricky B, bip house, birra e cocktail in pieno english style.
Alle tre la lunga festa si conclude in due diversi locali. In piazza Cesare Battisti 5, da Di Gusto Macerata al via il capodanno in Australia, nelle isole Sandwich, con Sandwich a capodanno…meraviglia delle isole australi mentre al Terminal, in via Fonte Maggiore 25, Fosse Janeiro con musica, samba, luci e atmosfere per salutare il capodanno a Rio de Janeiro, uno dei più famosi del mondo.
“Vi aspetto tutti a Gualdo - ha detto giovedì scorso Giovanni Zavaglini, primo cittadino del comune di Gualdo, colpito dal sisma nel 2016 - La vicinanza testimoniata oggi pomeriggio da chi solitamente è squattrinato per antonomasia non può che riempirmi il cuore di gioia. Sentiamo forte il vostro affetto e la somma raccolta oggi sarà investita nel rilancio del Centro Studi Romolo Murri”.
Sono stati infatti proprio gli studenti dell’Università di Macerata, a cui ha fatto riferimento il Sindaco di Gualdo, ad aver voluto un evento solidale in favore del piccolo comune tanto provato dal terremoto. L’evento organizzato in collaborazione con PlayMarche srl e Cimas Ristorazione, grazie al fondamentale supporto del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata ha visto giovedì 14 dicembre presso il Polo Luigi Bertelli più di cento partecipanti tra docenti, studenti e PTA.
“Eventi come quello di oggi testimoniano come gli studenti mettendosi insieme sappiano essere concreti e attenti a quelle storie che troppo spesso restano ai margini della notizia e dell’attenzione delle istituzioni - ha affermato Rebecca Marconi, rappresentante del Consiglio degli Studenti - L’iniziativa ha infatti visto il coinvolgimento delle liste Officina Universitaria, Run e Obiettivo Studenti e mi sento di ringraziare Cimas e PlayMarche per la consueta disponibilità, dimostrandosi un punto di riferimento costante per noi studenti”.
“I prodotti che abbiamo degustato provengono da aziende e territori colpiti dal terremoto. Il nostro progetto #Uniamoci non si è mai fermato dallo scorso anno - ha affermato Michele Spagnuolo di PlayMarche srl. - Ci auguriamo - che iniziative come queste possano rilanciare il tessuto produttivo del territorio, poichè senza lavoro e senza aziende non si può pensare ad un rilancio economico del nostro entroterra”.
“Abbiamo pensato al Comune di Gualdo – ha detto il professor Roberto Perna - poichè uno dei 15 luoghi di interesse coinvolti dal 2014 nel nostro progetto di distretto culturale evoluto. La nostra vicinanza è costante e speriamo che, seppur siano una goccia in un oceano, le mille e duecento euro raccolte oggi siano di aiuto per il Centro Studi Romolo Murri e per il Comune di Gualdo. Un ringraziamento in particolare – ha continuato il coordiantore del progetto DCE PlayMarche - va all’Università di Macerata e al Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo per dimostrare quanto sia sempre più importante la terza missione dell’Ateneo”.
“Siamo onorati di aver partecipato al progetto #UNIAMOCI e di aver organizzato insieme a playmarche la seconda edizione dell'aperitivo solidale - fa eco Gennaro Cecere, referente Cimas Ristorazione - Quest'anno più dell'anno scorso, la componente studentesca è stata numerosissima, e questo è molto importante x noi. Mettere a disposizione la nostra esperienza nel settore x Raccogliere 1200 euro da donare al comune di Gualdo ci ha dato tanta energia per il futuro. Un grazie sincero agli studenti tutti, agli sponsor, ai Docenti e al PTA del dipartimento Sfbct che non fanno mai mancare la loro vicinanza”.
Si ricorda che l’evento ha visto la preziosa partnership delle aziende: Gaia Comunicazione; VideoBox; Preziosi Food; Attenti a quei due; Asilo nido Bimboland.
“Giando” è un nome di lotta. Nei campi da rugby, dove al massimo il grido di un nome può durare un istante, Giandomenico è diventato “Giando”, un nome di battaglia fuori e dentro dal campo. Ma la sua battaglia più importante, quella personale, l’ha vinta più di una volta e oggi è un esempio di forza, determinazione e altruismo per tanti ragazzi.
Giandomenico Salvatori ha 31 anni ed è di Macerata. Lavora nell’azienda di famiglia e da 11 anni gioca a rugby. Un po' per caso, molto per scelta, la sua storia racchiude in sé i valori più alti dello sport e della vita. <Di sport – racconta – in passato ne ho fatti tanti, amavo il calcio, ma poi mi sono accorto che nessuno mi trasmetteva ciò che cercavo. Poi ho saputo che a Macerata si stava formando una squadra di rugby e ho provato. Era l’aprile del 2006. Non ho smesso più>.
Una vita trascorsa come quella di tanti suoi coetanei fino alla drammatica notizia della devastante malattia che aveva colpito sua cugina. A Lucia, due occhi azzurri grandi e profondi incorniciati da un viso delicato e da lunghi capelli neri, avevano riscontrato il linfoma di Hodgkin. <Il più bastardo, io lo chiamo così – aggiunge Giando –. Sembrava guarita, ma dopo qualche anno ha avuto una ricaduta. Sono diventato donatore il 13 agosto del 2015, mia cugina aveva bisogno di un trapianto di midollo osseo e tra me e mia sorella ero io il più compatibile. Non ero preoccupato, teso sì perché non sapevo come sarebbe stato l’intervento>. Giando ha vinto le sue paure con la stessa determinazione con cui sul campo da rugby mette la testa nelle mischie, nei punti d’incontro, per pressare, per avanzare, per dare mezzo metro in più a un compagno. E così ha fatto nella vita. Purtroppo però dopo 11 mesi i luminosi occhi di Lucia si sono chiusi per sempre. <Era mezzanotte e quaranta del 13 luglio del 2016>. Dopo quel dono, per Giando è iniziata la sua personale battaglia. Si è ammalato ed è stato lui ad aver bisogno. L’aiuto lo ha trovato nel personale del Reparto Medicina Uomini dell’Ospedale di Macerata, glielo hanno dato i nuovi compagni che lo hanno sostenuto e aiutato ad alzarsi. Proprio come tutte le volte che in campo si era trovato a terra, l’azione era andata avanti e qualcuno si era staccato dalla linea, gli era andato vicino e gli aveva sussurrato “Dai Giando, alzati”. Anche lì una nuova prova, di nuovo una sfida contro le sue stesse paure: <Pensavo di non farcela, di non riuscire più ad essere quello di prima>.
E invece anche questa volta ha insistito, pressando la vita, spingendo indietro le paure che lo stavano fermando. Tra ottobre 2016 fino ad aprile 2017 è tornato in campo come aiutante allenatore, per far vedere come si fa una mischia ai ragazzi dell’Under 18. A fine gennaio, insieme ad altri sportivi, ha partecipato alla settimana culturale al liceo classico di Macerata: <Siamo andati a scuola tutti i giorni, per spiegare ai ragazzi cos’è il rugby. È stata un’esperienza straordinaria, i ragazzi erano entusiasti, volevano giocare anche sotto la pioggia, è stato un riscontro inaspettato>. Sul campo ha insistito ancora. Lo scorso luglio, a un anno esatto dalla morte della cugina, Giando si è presentato impaziente a un banchetto dell’Admo, dicendo che voleva donare ancora, gli hanno risposto che era di nuovo in quella lista. C’è una foto di Giando sorridente, fatta proprio in quel momento, nei suoi occhi azzurri si legge la voglia di ripartire da lì. <Tutto è ricominciato solo quel giorno>.
Per la prima volta accolta in un autentico tempio della cultura italiana, la Scuola di Lingua e Cultura Polacca Anders nelle Marche (www.anders-szkolapolska.it) ha potuto scattare con entusiasmo #sottolalbero a Macerata la sua #cartolinadalnatale 2017, rafforzando grazie all'accoglienza degli amministratori della città il suo legame simbolico con numerosi amici, autorità, associazioni, organizzazioni.
Nel pomeriggio di Sabato 16 dicembre, alla presenza ospitale del vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde, le note delle “Kolȩdy” hanno risuonato addirittura nelle sale dello Sferisterio. Proprio negli stessi locali dove poche ore prima era stata presentata la nuova Stagione Lirica 2018 infatti, i canti tradizionali polacchi sono stati intonati ai piedi dell'albero addobbato da bambini in costume, alunni, insegnanti, famiglie e numerosi amici della comunità italo-polacca delle Marche accorsi da vari centri della Regione a celebrare insieme questa importante ricorrenza.
I 30 alunni della scuola hanno acceso la luce nei cuori del pubblico presentando “Jasełka”, il tradizionale Presepe Vivente nato sul modello dei misteri francescani che da secoli racconta il mistero della venuta di Gesù in terra: attraverso brevi dialoghi e canti mimati, con la loro gioia e spontaneità, hanno evocato il vero significato della Natività. La rappresentazione evangelica in costume dei bimbi dai tre ai sei anni ha ricordato il desiderio di stare insieme e di amarsi gli uni gli altri con semplicità, suscitando più volte l'entusiasmo e la commozione di genitori, nonni e parenti, felici di ammirare i loro piccoli attori.
A seguire, il recital degli allievi da 7 a 17 anni, con le poesie lette o declamate in lingua originale, è stato accompagnato da musiche e canti natalizi della tradizione polacca. I testi proiettati sul maxi-schermo hanno permesso a tutti – polacchi e italiani fra i 5 mesi e i 90 anni – di partecipare attivamente ad un suggestivo karaoke multiculturale.
Due i momenti clou dell'evento che hanno fatto bagnare le guance di qualcuno: la toccante ninna nanna “Lulajże Jezuniu” cantata da Kasia Stroińska, mamma polacca di Ancona e soprano di esperienza internazionale che si è poi esibita anche al flauto in “Jezus Malusienki”, e lo scambio degli auguri secondo una tradizione benaugurante tipicamente polacca, con i bambini che hanno condiviso con gli spettatori pezzetti di una grande ostia benedetta, “Opłatek”.
Dopo i momenti ludici con giochi e animazioni, anche Babbo Natale ha fatto visita allo Sferisterio recapitando in dono un libro e uno zainetto “Anders” a tutti i bambini, nello stesso istante in cui a Perugia presso l'Oratorio San Giovanni Paolo II, la sezione dell'Umbria della Scuola Anders festeggiava la vigilia con la signora Console Generale di Polonia Ewa Mamaj.
Grate e commosse le ideatrici e fondatrici della scuola Anna Traczewska e Anna Czerwińska con le insegnanti Joanna Cieślak e Iwona Żabowska hanno invitato tutti al buffet in allegria: “Stòł Wigilijny” imbandita con alcune pietanze tipiche della cena della Vigilia di Natale in Polonia... e must-have italiani, così anche Pizza e Pierogi, Makowiec e Panettone si sono dati la mano.
Fondata nel 2015, la scuola ANDERS è aperta ad alunni italiani e polacchi che vogliono studiare la lingua e le tradizioni della Polonia per approfondire i profondi legami culturali e storici fra Polonia e Italia. Opera sotto il patronato dell'Associazione Italo-Polacca Nuova della Marche nell'ambito del progetto di scuola interregionale, è riconosciuta dalla Presidenza della Repubblica di Polonia ed è supportata dal Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Roma, dal Consolato Onorario in Ancona, dall'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria di San Severino Marche.
Macerata candidata Capitale Italiana della Cultura 2020 può dunque andar fiera di aver ospitato una festa di gioia autentica fatta per assaporare il vero spirito del Natale, facendosi “casa” per un pubblico di ogni fascia d'età in un'atmosfera familiare e spontanea animata dei valori dell'accoglienza più affettuosa, del Natale come dono, della riconoscenza e dell'affetto per due Paesi, due Patrie e due Culture molto vicini.
Nel week end appena trascorso, la commessa di un bar di Macerata, verso le ore 22, mentre stava rassettando il locale e usciva a gettare la spazzatura, è stata avvicinata da un giovane di colore il quale prima si è offerto di aiutarla e poi improvvisamente l'ha aggredita, palpeggiandola violentemente.
La giovane, 20 anni, ha reagito immediatamente riuscendo a divincolarsi dalla presa dell’uomo e a darsi alla fuga per le vie cittadine.
Verso le 22.30, la donna spaventata e sconvolta per quanto accaduto ha richiamato l’attenzione di una “Volante”, raccontando agli agenti quanto era accaduto e nel contempo ha fornito una dettagliata descrizione dell’uomo. Le ricerche del soggetto, sebbene attuate in maniera scrupolosa in tutta la città, non hanno consentito di rintracciarlo, fino però al pomeriggio del giorno successivo, quando in Viale Don Bosco gli agenti della “Volante” hanno fermato un uomo di colore le cui descrizioni corrispondevano con quelle fornite dalla ragazza aggredita.
In seguito, i successivi accertamenti espletati dalla Polizia di Stato hanno permesso di identificare l’uomo fermato come l’effettivo autore dell’aggressione nei confronti della donna.
L’uomo, cittadino nigeriano di 26 anni, è risultato irregolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato per reati contro la persona e per aver commesso in più di una occasione violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nel giugno del 2017 l’uomo era stato deferito all’A.G. anche per un fatto accaduto in un’altra regione: presso la sede dei servizi sociali ove erano presenti anche bambini, aveva commesso atti contrari alla pubblica decenza.
Per i fatti accaduti a Macerata, il giovane nigeriano, ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale, è stato sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria ed associato al carcere di Marino del Tronto a disposizione dell’A.G..
A 209 anni dalla sua fondazione, la Società Filarmonico-Drammatica si conferma centro aggregatore per la città di Macerata.
“Collaboriamo con numerose associazioni per tornare a essere motore culturale della città e contribuire così alla candidatura di Macerata capitale italiana della cultura 2020”, ha affermato il presidente della Filarmonica Enrico Ruffini sabato sera alla festa di compleanno della Società.
Fra i partecipanti c’erano anche il sindaco del Comune di Macerata Romano Carancini e il vicesindaco Stefania Monteverde, il questore Vincenzo Vuono, Rosaria Del Balzo Ruiti presidentessa della CRI-comitato di Macerata e della Fondazione Carima, Pierluigi Pianesi presidente dell’Associazione Le Casette, Daniela Gasparrini presidente dell’associazione musicale Appassionata, e Angiola Maria Napolioni principe dell'Accademia dei Catenati.
Particolarmente apprezzato il catering predisposto da Stefania Cittadini del ristorante "La Filarmonica" che ha deliziato i partecipanti con tante prelibatezze che hanno fatto riscontrare un altissimo gradimento.
La serata si è aperta con lo spettacolo “È Natale” per la regia di Diego Dezi e realizzato in collaborazione con la Compagnia teatrale della Filarmonica. Nel momento dedicato ai saluti istituzionali, Ruffini ha ripercorso alcune tappe fondamentali della storia della Filarmonica e del suo rapporto con la città di Macerata. A cominciare dall’aspetto di genere: all’interno dell’associazione, infatti, le donne hanno diritto di voto oltre un secolo prima rispetto a quanto avvenuto con il suffragio universale in Italia. La direzione del gabinetto di letteratura e lettura, inoltre, veniva spesso affidata a figure femminili in un’epoca in cui la biblioteca della Filarmonica rivaleggiava per qualità e ampiezza del fondo librario con la biblioteca Mozzi Borgetti.
Il presidente ha ricordato anche che nei primi decenni dell’Ottocento nel teatro sociale di via Gramsci si rappresentavano le opere di Vittorio Alfieri, con ampio anticipo rispetto ad altri teatri importanti del territorio. Ancora, a metà dell’Ottocento i soci della Filarmonica fecero dono alla città dell’immobile che sarebbe stato adibito ad asilo Ricci, col preciso intento sociale di favorire l’alfabetizzazione infantile. Nella seconda metà del Novecento, all’inizio degli anni Settanta, donarono alla cittadinanza l’attuale centro estivo di via Ghino Valenti.
Il sindaco Carancini ha sottolineato l’importanza di avere uno spazio che rende maggiormente partecipata la crescita culturale della città. La serata di festeggiamenti si è arricchita della presenza di Francesco Micheli, già direttore artistico del Macerata Opera Festival.
Con la riapertura del mercato la Cluentina si muove per rinforzare la rosa e va subito ad irrobustire il reparto offensivo con l'arrivo dell'attaccante Franco Guermandi. Cresciuto nella Recanatese in Serie D, dove colleziona le prime presenze, si afferma quindi nel San Marco Servigliano in Promozione per poi giocare con la Palmense nella passata stagione.
Quest'anno veste la maglia di Valdichienti, mettendo a segno tre goal, prima di accettare la proposta della Cluentina.
Guermandi si unisce a Piccioni ed Ulissi come punta centrale e rappresenta una nuova carta da giocare per Mister Pierantoni. Ha già esordito nella partita di sabato contro l'Aries Trodica mostrando buoni movimenti e sfiorando il goal.
Non solo arrivi in casa Cluentina, i biancorossi salutano Marco Aliberti, Simone Potetti e Fabio Fantegrossi.
Il Presidente, la Società e tutti i compagni augurano in bocca al lupo per le loro nuove avventure, ringraziandoli per l'impegno e la professionalità dimostrate durante la loro permanenza in biancorosso.
La pedana è quella del Campionato Nazionale d’Insieme di Specialità organizzato a Foligno al Pala Paternesi dalla Confsport Italia per decidere le migliori squadre delle società di ginnastica ritmica tra 10 regioni partecipanti.
E anche questa volta la a.s.d. Pink Ribbon di Macerata si presenta con le sue ragazze dagli otto anni in su a competere con le migliori 33 società italiane nelle varie categorie di età e di specialità.
Cosi le bambine più piccole allenate da Alexeeva Nadezva - Alessia Del Savio, Ludovica Acciarresi, Eva Torresi, Julia Rosada - si piazzano al secondo posto con il loro esercizio a corpo libero per la categoria Giovanissime.
Per la categoria Allieve, le ginnaste Aurora Ortenzi, Giorgia Dignani, Giorgia Tiburzi, Elisa Menotti e Sofia Simoncini invece convincono e si piazzano al primo posto con la loro squadra cerchi e palla e conquistano il titolo di campionesse nazionali e la medaglia d’oro.
Sul gradino più alto salgono anche le quattro giovanissime Sara Iannone, Alessia Azzacconi, Emma Rafanelli e Aurora Ortenziper la Prima Categoria con il loro bellissimo e dinamico esercizio a corpo libero.
Restano sul secondo gradino del podio le ginnaste Helena Achilli, Martina Massanelli, Sofia Scarponi, Matilde Gervasio e Sarah Annessi che hanno per poco sfiorato il gradino più alto nella specialità palla per la prima categoria.
Ottimo traguardo per le atlete più grandi, che con una splendida coreografia a cinque cerchi restano sul terzo gradino del podio delle seconda categoria squadra cerchio malgrado una esibizione veramente coinvolgente ed emozionante.
Invece per le quattro ragazze della categoria Junior 1 - Sofia Dignani, Silvia Rapaccini, Brenda Achilli e Federica Carcia - una buona prestazione e tanto impegno non sono bastati e i gradini del podio restano troppo alti da salire: delusione e lacrime si affiancano a gioia e abbracci, ampi sorrisi e occhi rossi si mescolano in pedana e negli spogliatoi sui volti delle giovani ginnaste della società.
Un ottimo inizio per la stagione agonistica delle ragazze allenate da Alexeva Nadezva che si preparano al nuovo anno con impegno, nuovi stimoli e guardano già ai nuovi traguardi che i campionati gli porranno.
Missione compiuta per l'Helvia Recina nel derby casalingo contro il Trodica nel tredicesimo turno di campionato. Una doppietta di Campana e il sigillo di Ramadori piegano la resistenza della giovane e rimaneggiata formazione ospite e mettono in conto tre punti pesanti che portano gli arancioneri, complici i risultati sugli altri campi, al sesto posto in classifica ad un solo punto dalla zona play off. Senza più Romanski, ceduto in settimana alla Filottranese, e con il neo arrivato Marcoaldi ancora ai box, mister Carassai schiera la stessa formazione che bene aveva fatto una settimana fa contro l'Atletico Piceno.
Pronti via e la gara si sblocca al terzo minuto sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un tiro smorzato di Montanari che trova la deviazione decisiva sotto porta di Marco Campana. Primo gol per il centrocampista che si riprende la marcatura ingiustamente annullata una settimana fa. Acquisito il vantaggio l'Helvia controlla la partita e il gioco, facendo girare il pallone e cercando soprattutto con Perrella le incursioni sulla fascia destra per scardinare la difesa ospite. Il Trodica, decimato dal mercato invernale e con una formazione giovanissima, ci prova e si rende pericoloso con due colpi di testa di Panico e Vitali che non centrano però il bersaglio. Dall'altra parte molti cross e incursioni da parte dell'Helvia con i pericoli maggiori creati da un destro di Hoxha deviato con un braccio da un difensore a pochi centimetri dal palo destro della porta ospite e un destro sciupato da Perrella.
Ad inizio ripresa l'Helvia alza i ritmi cercando il gol che chiuderebbe la partita ma la difesa ospite resiste anche se in affanno. I pericoli arrivano nell'arco di un minuto tra il 57' e il 58' con due colpi di testa su corner prima di Hoxha che colpisce il palo e poi di Mastrojanni che trova la paratona di Pennacchietti. L'unico sussulto del Trodica al 64' con un destro da fuori di Marchioni controllato in due tempi da Recchi. Al 67' arriva il raddoppio su un'azione rocambolesca con un lungo rilancio di Pagliardini a spiovere al limite dell'area, Pennacchietti a vuoto sull'uscita e ancora Campana che trova la deviazione vincente da vero bomber da area di rigore. Partita di fatto in ghiaccio con i ragazzi di Carassai che controllano e trovano anche il tris con Ramadori che un'imbucata centrale di Girotti salta il portiere e mette dentro.
“Siamo stati bravi a impostare subito il gioco e a interpretare nel modo giusto la gara – il commento di mister Carassai – perchè queste sono partite insidiose, al di là delle difficoltà di organico del Trodica, che vanno affrontate nella giusta maniera e oggi l'abbiamo fatto. Sono soddisfatto per la prestazione e per il gioco espresso, stiamo crescendo e questa è la cosa importante. La classifica ora non la guardo come non la guardavo tre settimane fa, sapevo che sarebbe stato un campionato equlibrato, per il momento mi importa che la squadra si esprima al meglio e ora approfitteremo della sosta per prepararci bene alla ripresa a gennaio”.
HELVIA RECINA: Recchi, Piccioni, Montanari, Hoxha, Capparuccia, Pagliarini, Perrella (69' Girotti), Campana (82' Maccioni), Mastrojanni, Ramadori (85' Foglia), Badiali (88' Domizioli). All. Carassai.
TRODICA: Pennacchietti, Ercoli, Belfiore (53' Lombardelli), Mbengue, Panico, Lattanzi (78' Elatmani), Marchioni, Giri, Foresi (70' Lambertucci), Vitali (61' Marini), Berettoni. All. Cetera
RETI: 3' – 67' Campana, 80' Ramadori
AMMONITI: Piccioni, Hoxha (HR) Foresi (TR)
ARBITRO: Fiorucci (Jesi) Morganti – Cecchini (Ap)
“Compiere larghe imprese - il futuro è aperto”. Questo è il tema scelto per l’evento organizzato da Confindustria Macerata che si è tenuto il 13 dicembre presso Villa Anton (Recanati).
Grande la partecipazione sia in termini numerici che di attenzione degli imprenditori maceratesi. Giorgio Di Tullio (designer di strategie e processi per l’innovazione) ha toccato nel suo intervento temi importanti e strategici per le imprese che devono guardare al futuro: il coraggio del cambiamento, la ricerca, lo sviluppo di nuovi concetti per l’innovazione nei processi aziendali, il pensare al plurale per raggiungere progettualità partecipate sono elementi imprescindibili per un’azienda di successo che voglia progredire e migliorare.
Di Tullio ha detto che per gestire questa era che è della discontinuità c’è bisogno di nuovi modi di agire, della capacità di condurre in orizzontale, di curiosità reticolare, di concezioni sociali più attuali.
Le reti mutano il sistema di necessità del prodotto, influendo pesantemente sulle potenzialità di vendita, interferendo con le linee di produzione e con i negozi tradizionali, proponendo forme di personalizzazione molto spinte. Le comunità di produzione oggi si incontrano ed ibridano con quelle d’uso, si riducono le intermediazioni, i clienti sono progettisti, venditori, finanziatori.
Le nuove imprese di successo sono piattaforme che mettono in contatto, in modi nuovi, domanda ed offerta e propongono un servizio, un’esperienza, anziché un prodotto. "Diventare larghi - ha concluso Di Tullio - è una bella impresa".
Il Presidente di Confindustria Macerata Pesarini al termine dell’incontro ha dichiarato: “Il Dott. Di Tullio con la sua capacità e professionalità sa captare in anticipo l’andamento delle cose. E’ riuscito inoltre a trasmettere quanto sia importante assecondare e vivere il cambiamento. Parla di futuro partendo però sempre dal passato, evidenziando l’importanza delle nostre “radici”. Le sue idee innovative in realtà sono la proposta di un modo di essere e di fare per guidare con successo l’impresa a gestire la situazione socio economica presente rispetto ad un mercato globale sempre più selettivo e competitivo”.
E' successo ieri pomeriggio nel quartiere di Colleverde a Macerata. A dare l'allarme è la madre di famiglia che rientrata a casa si è accorta che era tutto sotto sopra.
Su Facebook scrive "Abitanti del quartiere di Colleverde e non solo state attenti".
I figli erano in casa ma "fortunatamente" i ladri hanno agito ai piani superiori e non li hanno coinvolti. Il cane però è stato malmenato dai ladri per non farlo abbaiare e avvertire del pericolo.
I Carabinieri stanno indagando.
La Roana Cbf Macerata perde lo scontro con la Lucky Wind Trevi, lottando per tutto il match ma non portando a casa neanche un punto che avrebbe meritato per l'impegno e la caparbietà. La spuntano le umbre che sul finale di set sono più lucide.
Partono contratte le due formazioni in questo match che mette in palio tre punti importanti per la classifica. Uno scontro dal sapore dei play off. Sono le ospiti a trovare per prime il ritmo di gioco e si portano in vantaggio approfittando degli errori delle maceratesi. Coach Paniconi chiama il primo time out sul 4 a 8, per scrollare via il brutto avvio di gioco. Piano piano la Roana Cbf risorge e recupera terreno e sull'11 a 13 coach Tardioli cerca di interrompere il recupero chiamando time out. Macerata si arresta di nuovo e Trevi costruisce un altro break di due punti. Rita e compagne sono dure a morire e si rifanno sotto: è battaglia a suon di mani out da una parte e dall'altra. Il punto della parità e interminabile, la Roana Cbf difende tutto, il sorpasso lo firma Grizzo, le maceratesi mettono la testa avanti, 17 a 16. Finale di set, come ormai succede in ogni partita, al cardio palma. Trevi non molla ma Macerata è una saracinesca e con un tocco di seconda di Peretti si porta sul 23 a 20 così l'allenatore della squadra ospite si gioca il secondo time out. Tornate in campo non perdono la concentrazione e l’aggressione e chiudono il set 25 a 20.
Nel secondo parziale Trevi parte con un ottimo piglio e si porta in vantaggio 2 a 5 ma le locali recuperano subito e poi la gara va avanti punto punto. Trevi torna di nuovo in vantaggio 14 a 17, così coach Paniconi interrompe il gioco. Sul 15 a 18 e mister Tardioli a chiedere time out per impedire il ritorno delle locali. La Lucky Wind con maggiore incisione in attacco aumenta il suo vantaggio, la Roana Cbf soffre e Paniconi chiama il secondo time out sul 16 a 23 per cercare di riportare la squadra a giocare la sua pallavolo. Si chiude 16 a 25.
Il terzo parziale comincia con il solito punto a punto. Questa volta il primo strappo di tre punti lo costruisce Macerata con Bellucci in battuta. La Lucky Wind Trevi si rifà sotto ma le locali sono lucide e determinate e alla rincorsa delle ospite Macerata risponde con un altro break. Ottima la prestazione a muro della Roana Cbf che toglie ogni speranza alle ospiti. Sul tentativo di rimonta Paniconi chiede tempo sul 21 a 19, tornate in campo è ancora Trevi a far punto così entra Patrassi per Peretti, ma con un ace le ospiti tornano in parità. Di Marino e compagne non si lasciano intimorire e rimettono la testa avanti. È battaglia e si torna in parità sul 23. Sul 23 a 24 Paniconi gioca il secondo time out e con un attacco di Grizzo si va ai vantaggi. Chiude Trevi 24 a 26 con due ottimi attacchi.
Si gioca punto a punto fino a quota 6, poi l’opposto umbra in battuta fa la voce grossa e costruisce un break in battuta di tre punti. Trevi rimane avanti fino a 7 a 10, grazie alle battute di Grilli e Grizzo Macerata torna in parità, si ristabilisce l' equilibrio iniziale e si torna a giocare con aggressività da entrambe le parti, il primo time out lo chiama l'allenatore ospite sul 20 a 18, la Roana Cbf risponde con attacco punto, ma non è ancora finita, si torna in parità, 22 a 22 e Paniconi chiama subito time out. Risponde con un altro time out sul 23 a 23 il tecnico Tardioli. Dopo la parallela vincente della Lucky Wind è ancora Paniconi a chiamare tempo per tentare il tutto per tutto, ma è un altro attacco da posto 4 delle umbre a chiudere set e partita.
Roana Cbf HR Volley Macerata: Pomili, Armellini, Barzetti (L2), Costagli, Patrassi, Grilli, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Rita, Malavolta (L1), Di Marino. Allenatori: Paniconi, Carancini
Lucky Wind Trevi: Rumori (L1), Tiberi, Monaci, Gemma, Capezzali, Bozzi, Vujevic, Cruciani, Sabbatini( L2), Catena, Leorsini, Ubertini, Muzi. Allenatori: Tardioli, Bosi
Arbitri: Azzolina, Adamo
Uno contro tutti. Un botta e risposta quello a cui stiamo assistendo in questi giorni tra il Consorzio stabile Arcale (leggi qui) e i due fronti: da una parte la Cgil che denuncia la situazione dei lavoratori (leggi qui) e dall'altra il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini (leggi qui) che critica la sporcizia delle Sae.
Il consorzio Arcale, nella persona del presidente Giorgio Gervasi, risponde e prova a smontare le accuse. Lo abbiamo incontrato oggi, durante la cerimonia di consegna della Sae numero mille a San Severino.
Gervasi inizia dalla Cgil. Nella risposta il sindacalista Taddei dichiara: "In riferimento ad un eventuale incontro per il 18 dicembre, pur essendo disponibili a qualsiasi azione che sani le situazioni datoriali inadempienti, non ci risulta nessuna richiesta formale in merito quindi ciò risulta irrilevante".
Il presidente di Arcale però ci mostra una mail. La stessa mail che il presidente del Consorzio Gips di Trento, Diego Ravanelli, ha mandato alla Cgil di Macerata, alla cortese attenzione di De Luca, in data 13 dicembre alle ore 12, dove scrive che "in merito alla problematica della nostra consorziata Europa srl, siamo a confermare la nostra disponibilità a risolvere in maniera rapida la cosa, purtroppo a noi sconosciuta. Come da accordi ci vediamo a Muccia (Macerata) località Maddalena, lunedì 18 dicembre p.v. alle ore 11 circa per un’incontro chiarificatore. Saremmo presenti assieme alla nostra consulente Dott.ssa Franca Devigili dell’Associazione Artigiani di Trento. Avremmo piacere ci fosse anche la presenza di un responsabile del Consorzio Arcale in modo da tranquillizzare anche la nostra committenza. Abbiamo anche attivato della problematica in questione la CGIL di Trento, nella persona della segretaria della Fillea di TN signora Ferrari Sandra e del segretario generale Dott. Franco Ianeselli. Ci dispiace non essere venuti prima a conoscenza della problematica in quanto essendo attivo il nostro Consorzio da 20 anni avremmo risolto subito la questione poichè i dipendenti dei ns. Consorziati ci stanno a cuore per il lavoro svolto nelle zone terremotate".
Evidentemente c'è stata carenza di comunicazione interna al sindacato.
Per quanto riguarda la critica di Pazzaglini invece sulle "casette sporche", Gervasi spiega: "L'11 novembre abbiamo fatto un sopralluogo nell'area Sae di Pretara (Visso) insieme al Capo della Protezione Civile, all'architetto Taffetani dell'Erap, al sindaco di Visso Pazzaglini, e abbiamo definito il programma di consegne sae e dell'allaccio delle utenze di acqua luce e gas che prevedeva di fare il 4 dicembre l'accensione delle caldaie e il collaudo degli impianti. In tal modo il 10 dicembre si sarebbero potute consegnare le casette ai cittadini".
"Il 4 dicembre noi eravamo pronti in cantiere - continua Gervasi - per procedere appunto con l'accensione delle caldaie, il collaudo degli impianti e la pulizia dei locali. Ma quel giorno non è stato possibile far nulla in quanto le urbanizzazioni non erano completate. Venerdì 8 dicembre abbiamo consegnato le chiavi alla Regione Marche che a sua volta le ha consegnate all'Erap. Da quel momento noi stiamo aspettando di essere richiamati per fare questo collaudo degli impianti.
La sporcizia nelle casette, le cui foto sono state postate dal sindaco Pazzaglini, dipende dal fatto che ancora non è avvenuto nessun collaudo. Ad ogni modo noi non abbiamo più le chiavi di quelle Sae e quindi non è più responsabilità di Arcale. Anzi, è venuto da chiedermi come avessere fatto ad entrare in quelle casette considerato che sono chiuse e le chiavi le ha in mano l'Erap".
"Sto assistendo ad una diffamazione di Arcale continua e costante - dichiara Gervasi - Anche l'Ing. Filippo Sensi, assessore del Comune di Visso ci ha accusato. Secondo me farebbe meglio a preoccuparsi di seguire più attentamente i lavori e di andare a Nocria di Castelsantangelo sul Nera dove è il direttore dei lavori delle opere di urbanizzazione e dove noi abbiamo consegnato le casette il 17 novembre. E anche lì stiamo attendendo con ansia che ci chiamino per fare accensione e collaudo per consegnare le case ai cittadini.
Per la questione boiler, il problema si è verificato ad una tubazione. Mi spiego: nelle aree più fredde abbiamo verificato che una parte dei tubi che va al boiler (quindi non è il boiler il problema) non ha retto. Siccome l'impianto solare termico nel periodo invernale non lavora, lo abbiamo frazionato e stiammo provvedendo a cambiare la coibentazione dei tubi del circuito d'acqua. La caldaia comunque funziona e il cittadino può viverci tranquillamente. E' un caso di sistemazione degli impianti a collaudo, e stiamo testando anche un'altra soluzione che, una volta verificata, verrà applicata a tutte le casette e non solo a quelle che hanno riscontrato il problema. E tengo a sottolineare che lo facciamo a nostre spese, senza chiedere nessuna variante. Da marzo 2017 ad oggi non abbiamo mai chiesto neanche un solo euro di variante".
"Sono state consegnate 1300 casette ad oggi - conclude il presidente di Arcale amareggiato - 140 da febbraio a giugno, il resto lo abbiamo consegnato in sei mesi. Più di 1100 da luglio ad oggi. Mi dispiace che il nostro lavoro venga ricompensato così".
E’ ormai è un appuntamento fisso quello della Fondazione Girolamo Colonna con il Banco di Solidarietà di Macerata, un momento di festa in cui anche quest’anno si sono ritrovati volontari, assistiti, l’assessore Marco Caldarelli ed i membri della Fondazione la quale ha generosamente donato sette mila euro tra giochi per i bimbi ed alimenti, questi ultimi interamente acquistati da aziende terremotate.
Nicola Colonna, figlio di Girolamo Colonna al quale la Fondazione è dedicata, ha ricordato: «dopo la festa dell’anno scorso sono stato bene per un mese!».
Un cuore che si commuove è più potente di mille strategie fatte a tavolino e porta ad opere concrete: quest’anno sono stati regalati più di 70 giochi e circa 200 pacchi natalizi (contenenti per quest’occasione speciale legumi, ciauscolo, farina per polenta, salame, pancetta, torrone, un kg di carne di vitello e un kg di parmigiano).
Questi ultimi, come accade ogni mese, saranno consegnati a più di 350 persone in difficoltà dagli oltre 40 volontari di tutte le età che mensilmente dedicano a questa opera il loro tempo libero. Ma questa commozione che nasce da un amore gratuito dona anche speranza e fiducia per il futuro: è quanto emerso dalla testimonianza di una donna, già madre di 3 figli e con il marito disoccupato da 6 anni, che dopo il sisma del 2016 si è ritrovata senza casa e poi nuovamente incinta, giungendo così alla difficile decisione di ricorrere all’aborto. Ma grazie al rapporto umano nato con un volontario che mensilmente porta loro il pacco tutto è cambiato e durante la festa di oggi ha felicemente presentato a tutti la figlioletta di due mesi.
Cosa da speranza, cosa riempie il cuore? Senza risposte preconfezionate i volontari, gli assistiti ed i membri della Fondazione hanno oggi potuto fare esperienza di questo.
Lorenzo Montesi, con il progetto “Per una ricerca dedicata alla storia delle Marche” è il vincitore della quarta edizione del Premio Primo Boarelli istituito da Comune di Macerata, Anpi, Anmig, Cgil, Istituto storico della Resistenza e dalla famiglia di Boarelli, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo dell’impegno civile di Primo Boarelli, partigiano, sindacalista e uomo politico, scomparso il 22 giugno del 2012.
Il Premio, come noto, viene assegnato sotto borsa di studio, per un importo di 3.000 euro, per finanziare una ricerca inedita dedicata alla storia delle Marche e centrata su temi, ad esempio, quali fascismo, antifascismo, II guerra mondiale, Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), resistenza, sindacati, scioperi, partiti politici e così via.
“Con il premio Boarelli” interviene l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde “la città vuole contribuire a costruire una società fondata sui valori democratici della costituzione così come fecero gli uomini e le donne della resistenza antifascista. Insieme ai giovani e alla rete delle associazioni ridiamo spazio alla conoscenza, vero argine ai nuovi fascismi”.
Il progetto di Lorenzo Montesi, giovane laureato in Scienze Storiche a Bologna, con una tesi di ricerca in Storia dell'Italia Contemporanea e già laureato in Storia, con una tesi in Storia dei movimenti e dei partiti politici, è stato giudicato meritevole dalla giuria del Premio perché, come si legge nella motivazione, “la ricerca presenta alcuni aspetti di indubbio interesse storiografico”.
Si fonda infatti sul lavoro di mappatura delle fonti archivistiche relative al periodo della seconda guerra mondiale, con particolare attenzione all’Archivio del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale, depositato presso l’Archivio di Stato di Macerata.
Un fondo, questo, che non è stato mai studiato analiticamente. “La ricerca è molto interessante” ha riferito Annalisa Cegna direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza di Macerata “in quanto l’archivio del CLN provinciale ha raccolto l’attività amministrativa anche del ventennio fascista e pur essendo già stata fatta una ricognizione generale sui contenuti dell’archivio, il dettaglio è ancora sconosciuto”.
“Il CLN è una congiunzione tra il ventennio fascista e la ricostruzione democratica” ha affermato Matteo Petracci dell’Università di Camerino “e fu una grande palestra dove in poco tempo donne e uomini che non avevano mai avuto voce nella società, ricostruirono la democrazia”.
Anche la Cgil Macerata ha creduto nel progetto di ricerca di Lorenzo Montesi perche “soprattutto in questo tempo è importante ribadire e far emergere gli aspetti della nostra Repubblica legati all’antifascismo. Il recupero della memoria si intreccia anche con gli ideali di democrazia presenti nel sindacato”. Ideali condivisi dall’Anpi che con Lucrezia Boari ha ricordato la figura di Primo Boarelli “instancabile seminatore di resistenza. Ha lasciato memoria fertile nei luoghi e nei diversi ruoli da lui ricoperti. Ricordarlo in una ricerca storica è il miglior modo per fare emergere quei valori di democrazia che egli ha diffuso con capacità e impegno”.
Bella iniziativa della società calcistica Helvia Recina che ha deciso di evitare di scambiarsi regali "inutili" per raccogliere invece dei soldi a favore di chi veramente ha bisogno.
Si è recato al campo di allenamento il presidente dell'Anfass Marco Scarponi che ha ricevuto il pensiero da una rappresentanza della squadra, dal vicepresidente Giovanni Idone e dal presidente Alberto Crocioni.
Ultimo giorno domani, domenica 17 dicembre, per visitare nel foyer del Teatro Lauro Rossi, in piazza della Libertà, la mostra Artisti per l’Hospice, una collettiva di beneficenza a sostegno dell' Hospice Il Glicine di Macerata. Dopo il successo della prima edizione, quest'anno l'evento è stato inserito nel calendario delle iniziative natalizie del Comune di Macerata Macerata d’Inverno. Una casa accogliente e avrà come tema “L’attesa”.
Oltre dieci gli artisti che hanno partecipato alla mostra e donato una loro opera a scopo benefico. Le opere infatti sono in vendita e il ricavato servirà a sostenere le attività e le iniziative dell’associazione Cure Palliative Gigi Ghirotti che collabora con l’equipe dell’Hospice “Il Glicine” di Macerata, centro residenziale di cure palliative, situato all'interno dell'ospedale che accoglie pazienti nel loro percorso finale, creando un luogo di rispetto e di sostegno non solo per i malati, ma anche per le famiglie. La Gigi Ghirotti si occupa dell’acquisto di beni, della selezione e dell’inserimento di volontari e anche di diversi progetti che, da gennaio, saranno attivi sul territorio, come lo Sportello di elaborazione del lutto. Come molte associazioni, anche la Gigi Ghirotti vive dell’aiuto della gente. Donazioni arrivano da Enti, Fondazioni o singoli privati, che sono stati toccati dall’esperienza vissuta e vogliono così sostenere nel tempo la struttura.
Questi i nomi degli artisti: Silvio Craia, Romina Germani, Gianni Mercuri, Giovanni Colucci, Gabriella Zagaglia, Donatella Fogante, Nazzareno Rocchetti, Rodica Cristina Roibu, Vanessa Montemarani, Giancarlo Corvatta,Paolo Castelli, Carlo Iacomucci, Vittorio Amodio, Piero Cicoli, Silvio Natali, Piero Piangiarelli,Luciano Bongiovanni, Contini.
Per acquistare i quadri l’orario di visita alla mostra è il seguente: dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20.