Macerata

La Notte dell’Opera 2016 ci sarà il 4 agosto

La Notte dell’Opera 2016 ci sarà il 4 agosto

Si riparte. Dopo il successo dell’ultima Notte dell’Opera, dal tema legato a Rigoletto, si guarda al programma 2016. Il Comune di Macerata e l’Associazione Arena Sferisterio hanno convocato al Teatro Lauro Rossi i cittadini, i commercianti e le associazioni per partecipare al primo incontro relativo alla prossima edizione della Notte dell’Opera. Come consuetudine la data dell’evento è il terzo giovedì di programmazione del Macerata Opera Festival. Quest’anno, per via dello slittamento di una settimana in avanti della stagione lirica, è il 4 agosto. “Il prossimo passo è ora la costituzione del comitato – interviene l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - tre persone in rappresentanza del centro storico, tre per corso Cavour e tre per corso Cairoli. Il prossimo incontro, previsto a gennaio, sarà quello per la costituzione ufficiale del comitato. Successivamente si passerà alle questioni organizzative ed artistiche che porteranno, come ogni anno, a realizzare una serata di magia, in cui l’opera vive fuori dallo Sferisterio e le sue melodie riecheggiano per tutte le vie del centro, di corso Cavour e Cairoli”. Il direttore artistico Francesco Micheli, durante l’incontro, ha presentato i titoli del 2016, Otello, Norma e Il trovatore, ricordando anche il tema che è Mediterraneo. La proposta è lavorare sull’opera Otello. 

21/12/2015 15:24
Macerata è la provincia delle Marche dove si vive meglio

Macerata è la provincia delle Marche dove si vive meglio

Macerata è la provincia in cui si vive meglio nelle Marche, seguita da Ascoli Piceno, Pesaro Urbino, Ancona e Fermo. Nella classifica "Qualità della vita" del Sole 24 Ore pubblicata oggi, Macerata è all'11° posto salendo di due posizioni rispetto al 2014, Ascoli Piceno fa un balzo di 25 posizioni, attestandosi al 21° posto. Sale (+4) anche Pesaro Urbino, che si piazza al 32° posto. Unica a scendere (-4) è Ancona, che scivola al 44° posto. Fermo debutta nella classifica al 47° posto.

21/12/2015 13:18
Dopo l'Arezzo, orgoglio Maceratese. Spadoni: "A gennaio altri due rinforzi"

Dopo l'Arezzo, orgoglio Maceratese. Spadoni: "A gennaio altri due rinforzi"

È quanto meno ingeneroso focalizzare tutta l'attenzione sullo 0-0 ottenuto contro l'Arezzo. Il 2015 della Maceratese racconta di cavalcate straordinarie, come quella della promozione conseguita la scorsa stagione sportiva e come quella di questo primo scampolo di torneo. La Rata si congeda a 30 punti, in salda posizione play-off e con un carniere colmo di prestazioni convincenti. A ben vedere, lo è stata anche quella di ieri; gli uomini di Cristian Bucchi hanno messo sul (disastrato) terreno dell'Helvia Recina quello che gli si chiedeva. I motivi della mancata vittoria li spiega lo stesso allenatore romano. "Abbiamo avuto delle occasioni nitide - esterna Bucchi - ma non siamo riusciti a sfruttarle. Un po' per bravura degli avversari, un po' per nostre imprecisioni. È stato comunque fatto tutto quello che si poteva: sapevamo di trovare una squadra ostica e molto chiusa, certo non pensavamo di doverci scontrare con un portiere in stato di grazia, di gran lunga il migliore in campo". Il mister biancorosso liquida con molta serenità il verdetto con l'Arezzo, traccia un primo bilancio e guarda già al futuro: "In sostanza, si tratta di un pareggio che ci va stretto, ma non posso dire assolutamente nulla ai miei ragazzi. Se un rammarico c'è, è quello di dover fare a meno degli ammoniti Carotti e Foglia nella prossima gara. Vorrà dire che sarà protagonista chi ha avuto meno spazio fino ad ora. Sono orgoglioso e pienamente soddisfatto di questo gruppo, secondo in classifica con merito e senza lacune. Se nella finestra di mercato di gennaio interverremo, sarà non per stravolgere ma per completare l'organico con l'entusiasmo di gente motivata".L'identikit di questa "gente", lo traccia con dovizia di particolari il direttore sportivo Giulio Spadoni: "Ci stiamo muovendo già da un po'. Ringraziato per l'apporto e liberato definitivamente Ganci, ci preme offrire opportunità di giocare ad elementi come Sarr e Djibo, che potrebbero cambiare squadra. Poi ci concentreremo su due rinforzi, un centrocampista attualmente in forza ad un organico di serie B e un giovane attaccante tesserato in A, con esperienza anche nella cadetteria".  Nell'attesa che si concretizzino accordi e trasferimenti, Spadoni torna sulla partita di domenica, ribadendo le tante cose buone fatte dalla Maceratese: "In un match difficile, sono state create palle gol fino alla fine. Molto probabilmente, nel finale avremmo anche potuto giocare in superiorità numerica, ma l'arbitro ha fatto valutazioni diverse. Sono comunque dettagli, ciò che conta è il bilancio di questa prima parte di campionato. La posizione in classifica di Bucchi e dei ragazzi non lascia dubbi su quanto di positivo è stato fatto. Penso che, in estate, nessuno lo avrebbe pronosticato".No, probabilmente neanche gli stessi protagonisti del campo lo avrebbero fatto. Così Raffaele Imparato sulla gara conclusiva del 2015: "Il fatto che, al triplice fischio finale, i giocatori dell'Arezzo siano andati tutti ad abbracciare il loro portiere la dice lunga sulla nostra prestazione. Siamo stati pericolosi più volte, è semplicemente venuta meno un po' di lucidità nelle finalizzazioni". Rincara la dose il perno di centrocampo Fabio Foglia: "Non ci sono dubbi, noi alla ricerca del vantaggio, l'Arezzo in difesa con ordine. È mancato solo un pizzico di fortuna nelle conclusioni. Si tratta comunque di un pareggio importante ai fini della classifica, che ci permette di rimanere agganciati alle prime posizioni".Nel post partita contro l'Arezzo, Bucchi e Spadoni hanno voluto ricordare pubblicamente Vincenzo Cosco, ex allenatore della Torres venuto a mancare lo scorso maggio, e il figlio dell'ex patron dell'Ancona Daniel Marinelli, tragicamente scomparso nella mattinata di ieri in seguito ad un incidente stradale. I risultati della 16a giornata di Lega Pro girone B Rimini - Ancona 2-2; Robur Siena - Tuttocuoio 0-4; Lucchese - L'Aquila 3-1; Pistoiese - Savona 1-0;Maceratese - Arezzo 0-0; Prato - Carrarese 2-4; Lupa Roma - Pisa 1-1; Spal - Teramo 2-0; Pontedera - Santarcangelo 2-0.La classificaSpal 34; Maceratese 30; Pisa (-1) 29; Ancona 27; Carrarese 24; Pontedera 24; Robur Siena 23; Tuttocuoio 23; Prato 20; L'Aquila (-1) 20; Lucchese 20; Arezzo 17; Santarcangelo 16; Rimini 16; Teramo (-6) 15; Pistoiese 15; Lupa Roma 10; Savona (-11) 2.                     

21/12/2015 12:21
Babbo Natale in moto: buone feste dal Motoamici di Macerata

Babbo Natale in moto: buone feste dal Motoamici di Macerata

Altro che le renne, Babbo Natale quest’anno arriva in moto. Si tratta di un’iniziativa promossa dal club Motoamici di Macerata che domenica ha sfilato per la città in moto. A bordo due componenti del gruppo vestiti da Babbo Natale che hanno attraversato le vie di Macerata per augurare un buon Natale ai concittadini.“Si tratta di una goliardata - spiega Aldo Massei, fondatore del gruppo - un modo per festeggiare il Natale tra amici, perché per noi l’amicizia è più importante della moto”.Al suo decimo compleanno, il gruppo Motoamici di Macerata è composto da una trentina di persone che si riuniscono una volta al mese con le loro moto “alla ricerca di luoghi nuovi - spiega Massei - dove scoprire le meraviglie enogastronomiche e culturali dell’Italia”. Pietro Torresi e Paolo Scarselletta

21/12/2015 12:15
Trovata l'ennesima siringa ai giardini di Santa Croce

Trovata l'ennesima siringa ai giardini di Santa Croce

Spunta una siringa ai giardini di Santa Croce a Macerata. La segnalazione arriva direttamente da una cittadina su Facebook nel gruppo Segnalazioni a Macerata."Pensiamo al terrorismo islamico e non siamo capaci di ripulire i nostri parchi, ennesima volta che segnaliamo questi episodi ai giardini di Santa Croce a Macerata... e mettiamo a repentaglio i nostri figli e animali!"

21/12/2015 11:09
Cena di classe da 49 anni: la 5°B di Macerata festeggia quasi mezzo secolo

Cena di classe da 49 anni: la 5°B di Macerata festeggia quasi mezzo secolo

Ognuno di noi ricorda gli anni delle scuole superiori con maggiore o minore nostalgia, ognuno porta con sé aneddoti e ricordi, chiedendosi a volte: “che fine avrà fatto il mio compagno di banco?”Tredici ex ragazzi della 5B dell’Istituto tecnico commerciale di Macerata, diplomatisi nel 1966, ogni anno festeggiano la loro amicizia nata sui banchi di scuola. Quella che oramai è diventata una tradizione compie quasi mezzo secoli di storie, racconti e emozioni tutte nate tra le quattro mura di una scuola. Sono ragazzi diventati adulti, ognuno con la propria storia, non hanno smesso di vedersi ogni anno, da 49 anni.E cosa anche venerdì sera si sono incontrati per la consueta cena di classe: Cesarini Giancarlo, Massarini Luciano, Paoloni Enrico, Micosi Carlo, Perugini Gabriele, Perroni Giuliano, Pantanetti Roberto, Pettinari Domenico, Cardarelli Alberto, Taruschio Paolo, Migliori Gianfranco, Mollupi Pietro e Ceccarelli Franco.

21/12/2015 09:02
“Macerata ai maceratesi”: sit-in del nuovo comitato

“Macerata ai maceratesi”: sit-in del nuovo comitato

Ieri pomeriggio è comparso in piazza Garibaldi uno striscione: “Macerata ai maceratesi”. Dietro una decina di persone dell’omonimo comitato, costituitosi lo scorso 14 dicembre, che ha organizzato un sit-in per chiedere più sicurezza in città e le dimissioni del Questore e della Prefetta di Macerata, Giancarlo Pallini e Roberta Preziotti.Nel volantino distribuito ai passati tre sono gli slogan: “Stop accoglienza indiscriminata, stop accoglienza business, stop ai finti profughi extrasbarchi”.Secondo il comitato la città vive un momento di forte insicurezza, “di sfacelo dell’ordine pubblico, mentre le autorità fanno un lavoro scarso”. Lo spiega, uno dei componenti del comitato, Tommaso Golini, leader maceratese di Forza Nuova e candidato sindaco alle ultime comunali, che definisce il comitato “apartitico”.La mancanza di sicurezza, secondo il comitato, è dovuta a due ragioni: la presenza in città di richiedenti asilo che “non sappiamo chi li manda e chi sono” - spiegano - “e l’impennata di furti, scippi, rapine, droga e microcriminalità”.I richiedenti asilo, cioè persone che scappano dalla guerra e che spesso dormono al freddo e al gelo aspettando per giorni di essere identificati, come abbiamo raccontato più volte sul nostro giornale, sarebbero “un motivo di paura e disagio per le persone che vivono a Macerata”.Il comitato definisce i richiedenti asilo “immigrati extrasbarchi, sedicenti profughi pachistani”. Cerchiamo di capire cosa vogliono dire.“Immigrati” indica persone che si spostano volontariamente e per motivi economici e non chi fugge perché costretto; “extrasbarchi” sono - secondo il comitato - quelli che “entrano non si sa come, non dal mare”. Molti richiedenti asilo da mesi arrivano attraverso la rotta balcanica, passando da terra, un viaggio meno pericoloso di quello attraverso il Mediterraneo.Inoltre vengono definiti “sedicenti profughi”, ma chi sono i profughi?“Profugo” è un termine generico che indica chi lascia il proprio Paese a causa di guerre o catastrofi naturali, il rifugiato, invece, è una persona che ha ottenuto lo status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra del 1951; mentre è “richiedente asilo” chi, prima di ottenere lo status di rifugiato, sta aspettando che la domanda di asilo venga accolta.L’iter della richiesta d’asilo si conclude con un’audizione presso la Commissione Centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato, che esaminerà ogni singolo caso. I tempi d’attesa per la convocazione attualmente vanno dai 15 ai 24 mesi circa, a fronte dei 45 giorni previsti dalla legge.Infine, il comitato individua anche la nazionalità delle persone che sarebbero motivo di “disagio in città”: i pachistani, di cui “i cittadini hanno paura, perché sono persone disperate”, spiega Emanuele Antolini, Presidente del comitato.Molti richiedenti asilo che in questi mesi sono arrivati a Macerata provengono dal Pachistan, una terra che secondo il comitato non sarebbe così pericolosa da mettere in fuga le persone. E poi si domandano “perchè fuggono solo giovani uomini? Se ci fosse davvero un pericolo sarebbe più credibile - dice Antolini - se a fuggire dalle persecuzioni fossero donne e bambini.”In realtà, la vita in Pakistan non è molto facile. I continui fallimenti dei negoziati tra la autorità di Islamabad e i gruppi talebani ostili al governo filo-statunitense, sfociano in duri scontri e spesso in ripercussioni sulla popolazione. Gli attacchi dell’esercito contro i militanti islamici fanno parte di un’offensiva, iniziata l’anno scorso, intenta a ripulire le roccaforti talebane e di al Qaeda nel Nord Waziristan, uno dei sette distretti tribali pachistani confinanti con l’Afghanistan. Di questa guerra marginale ne sappiamo poco o niente. La zona di conflitto è remota e off-limit ai giornalisti, le poche informazioni provengono dall’esercito, ma sono difficili da verificare.Secondo i dati forniti da Eurostat con il Rapporto sulla protezione internazionale 2015 se nei paesi dell’Unione Europea le richieste d’asilo provengono principalmente da cittadini siriani e afghani, in Italia tra le 14.895 nuove richieste di asilo presentate nel 2015, quelle provenienti da cittadini pachistani sono 1.395, al terzo posto dopo Nigeria e Gambia.Inoltre, lo stesso rapporto spiega come quella che stiamo vivendo non è “un’invasione”, perché in Italia arriva solo il 3% dei richiedenti asilo. La grande maggioranza di chi è costretto a scappare, circa l’86%, rimane vicino a casa, ovvero nel primo luogo sicuro, mentre meno del 10% arriva in Europa.Il fenomeno delle persone che fuggendo sostano in Italia e che spesso sono costrette ad aspettare giorni prima di essere identificate, per cui mangiano e dormono come e dove possono, non è solo maceratese. Si tratta di un problema nazionale che si sta verificando in ogni città d’Italia. “Siamo costretti a mangiare nelle mense delle chiese, camminiamo tutto il giorno, passiamo il tempo nelle stazioni dei treni”. Queste le parole di un cittadino afghano in fuga dalla guerra, nel docufilm di Paolo Martino “Terra di transito”. L’uomo racconta così la condizione dei richiedenti asilo bloccati in Italia, quelli che non vogliono fare richiesta d’asilo nel nostro paese, perché sanno che i tempi sono lunghi e le opportunità di inserimento sociale e lavorativo scarse. Molti vedono nell’Italia una meta di passaggio: sono i cosiddetti “transitanti”. Meglio andare via da un paese senza una legge organica sul diritto d'asilo e con un sistema d'accoglienza fondato sull'emergenza e l’improvvisazione. Lo sanno anche i richiedenti asilo.Tuttavia, qualsiasi viandante ha bisogno di rifocillarsi qualche giorno prima di ripartire e se poi decide di restare, per “Macerata ai maceratesi” è troppo.Il comitato lamenta anche l’eccessiva accoglienza riservata a un richiedente asilo: un pasto, un tetto, il pocket money, 2 euro e 50 al giorno, e il corso di lingua italiana.“Non possiamo accettare che un clandestino (parola che numerose associazioni chiedono di mettere al bando, n.d.r.) - scrivono nel volantino - appena arrivato in Italia abbia diritto a essere accolto e mantenuto ben prima di qualsiasi italiano in difficoltà”.Come dimostra lo scandalo “Mafia Capitale” troppo spesso è successo che i richiedenti asilo non vedesse nulla di tutto questo e che i 35 euro che ogni giorno lo Stato paga all’associazione che li gestisce finissero nelle tasche di italiani che su di loro hanno lucrato.Uno dei tre slogan del volantino del comitato dice: “stop ai finti profughi extrasbarchi”. Qualsiasi sia la ragione per la quale queste persone fuggano dal loro paese, e se vengono da certi paesi c’è poco spazio per l’immaginazione, è difficile pensare che sia bello e conveniente, “fingersi” di  lottare tra la vita e la morte prima, dopo e durante il viaggio, essere lontano dal proprio paese, parlare una lingua straniera e abbandonare i propri cari. Tommaso Golini, membro comitato e leader Forza Nuova Macerata Emanuele Antolini, Presidente del comitato 

20/12/2015 20:17
Via Roma diventa teatro di furti: colpiti un negozio e un'abitazione

Via Roma diventa teatro di furti: colpiti un negozio e un'abitazione

Sembra inarrestabile l’ondata di furti che sta colpendo Macerata in questo periodo: di nuovo ladri a segno in un negozio di abbigliamento e in un’abitazione entrambi posti in via Roma. Nei giorni scorsi, l’esercizio commerciale Tzone, infatti, è stato teatro dell’ennesimo furto da parte di alcuni ignoti. E’ successo qualche ora prima della chiusura, quando una giovane coppia formata da una donna, probabilmente di origine brasiliana, con una bambina e un uomo vestito da donna,  sono entrati nel negozio e hanno chiesto alla commessa consigli su alcuni vestiti per i regali di Natale. Successivamente, nel negozio è entrata una quarta persona, ovvero un uomo che sembrava stesse attendendo gli altri due mentre erano intenti a provare vari capi di abbigliamento, tra i quali una maglia in esposizione. Infine, i quattro ignoti compresa la bambina, sono andati via tutti insieme e la dipendente del negozio si è resa conto di essere stata vittima di un furto perché i malviventi non solo hanno prelevato alcuni capi per un valore di 185 euro,  ma con destrezza hanno rubato anche i contanti, fra cui l’incasso della giornata, all'interno della sua borsa per un danno di circa 700 euro.Sempre nei giorni scorsi, sotto il mirino dei soliti ignoti, invece, è finita un'abitazione. Alcuni malviventi nel tardo pomeriggio, sono entrati dentro l'appartamento attraverso la porta d'ingresso e hanno prelevato vari monili in oro fra cui bracciali, collane, anelli e orecchini custoditi all'interno della gioielleria della casa. Il danno ammonta a circa 4 mila euro.

20/12/2015 18:27
La Maceratese non sfonda. Contro l'Arezzo finisce a reti bianche

La Maceratese non sfonda. Contro l'Arezzo finisce a reti bianche

La Maceratese saluta questo scintillante 2015 con uno scialbo 0-0 contro l'Arezzo. I ragazzi di Cristian Bucchi ci hanno provato fin oltre il 90', mettendo in ambasce la difesa ospite in più occasioni. Hanno però trovato sulla loro strada un portiere avversario bravo e fortunato a rintuzzare tutti i tentativi creati e a consegnare l'undicesimo pareggio stagionale all'Arezzo.Squadra che (con)vince non si cambia e mister Cristian Bucchi non lo fa neanche questa volta. 4-4-2 tipo per i biancorossi di casa, con la conferma di Mattia Altobelli al centro della difesa e Imparato sull'out di destra. I bomber Fioretti e Kouko in avanti, nel tentativo di abbattere il muro amaranto eretto da Ezio Capuano. Il mister dell'Arezzo, squalificato e sostituito in panchina dal secondo Raffaele Esposito, sceglie un abbottonato 3-5-2, con Carlini e Brumat sulle fasce e il tandem Cori-Betancourt a pungere in attacco. I 22 in campo si godono il bel sole dicembrino dell'Helvia Recina fino al minuto 10, quando Karkalis pesca Kouko in profondità. L'ivoriano spara verso la porta aretina, ma l'estremo Baiocco esce provvidenzialmente e respinge. La Rata preme e l'Arezzo rincula, non disdegnando sortite offensive in ripartenza. Le occasioni da rete tardano ad arrivare, in un sostanziale equilibrio in fase di possesso palla. Su uno dei contropiedi toscani, è Cori ad anticipare l'uscita di Forte e a sospingere un ballonzolante cuoio in fondo al sacco. Non c'è però motivo di gioire, perché il direttore di gara Di Martino annulla per un fallo di mano dello stesso numero 9 amaranto. Sussulto dell'Helvia Recina al 27' per "colpa" di Buonaiuto. Il numero 11 maceratese si invola sulla sua corsia mancina, bevendosi un paio di avversari e sparando a rete di piattone sinistro. La risposta di Baiocco, a deviare in corner, è pronta, plastica e salvifica. Quella di Buonaiuto è un po' la campanella di fine ricreazione per l'Arezzo, che si fa maggiormente intraprendente. Diverse le incursioni amaranto dalle parti di Francesco Forte, ma nessun vero pericolo. Più concreto e minaccioso il solito Buonaiuto ancora dalla Mancina: punizione dai 20 metri e palla che sfila velocemente verso la rete, sorprendendo tutti. Baiocco è sempre attentissimo. E' praticamente l'ultima occasione della prima frazione di gara, andata in archivio con un buon ritmo, qualche bella iniziativa, ma generale incapacità delle due formazioni di prevalere nettamente una sull'altra.Gli ultimi 45 minuti del 2015 iniziano senza stravolgimenti di formazioni. Maggiore pressione degli ospiti in avvio che si fanno pericolosi con una punizione di Tremolada decentrata sulla destra, ottimamente respinta in calcio d'angolo da Forte. Risponde prontamente la Rata con una pregevole stoccata di sinistro dal limite di Foglia che conclude la sua parabola di poco a lato dall'incrocio della porta amaranto. Nel mentre, il direttore di gara grazia il già ammonito Cori, colpevole di un fallo di mano nel corso di un'anonima manovra in attacco. Rumoreggia pesantemente e, a ragione, l'Helvia Recina. Si zittisce, invece, poco dopo sulla punizione dai 20 metri di Tremolada. Il minuto è il 65' e la parabola ad aggirare la barriera è perfetta: Forte deve far ricorso a tutta la sua bravura per distendersi e respingere coi pugni. Baiocco, però, non vuol cedere lo scettro di miglior portiere della gara e al 70' si produce in due miracoli. L'occasione per la vetrina scaturisce da una micidiale ripartenza della Maceratese che si presenta per ben due volte, nella stessa azione, all'appuntamento con il gol. Prima con un piattone destro in corsa di Foglia ribattuto dal numero 1 aretino, subito dopo con l'elegante serpentina di Daniel Kouko che si conclude con un ravvicinato sinistro a mezza altezza nello specchio della porta amaranto. Baiocco riesce a respingere anche questo, onorando il Natale con pregiati doni per mister Ezio Capuano, sofferente in tribuna. Per limitare i danni, gli aretini tolgono anche la punta Cori, in favore del centrocampista Gambadori. L'intenzione di mantenere il pareggio da parte degli ospiti è evidente. A nulla serve anche la girata di destra da dentro l'area del subentrato Orlando, sugli sviluppi di calcio d'angolo biancorosso. Il portiere dell'Arezzo si supera respingendo con il corpo. Diventa una saracinesca e il migliore in campo all'ultimo respiro, quando riesce a sventare anche un preciso colpo di testa di Alimi, anche lui entrato a dar man forte in luogo di Buonaiuto.La Maceratese si congeda con un pareggio che può servire alla classifica, ma anche con un pizzico di rammarico per le occasioni non concretizzate. Ci diranno che la salvezza si avvicina, ma oggi il risultato poteva essere ben diverso, senza un Baiocco in stato di grazia e capace di difendere col coltello tra i denti l'imbattibilità esterna dei suoi. Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Altobelli; Faisca; D'Anna (88' Orlando); Foglia; Fioretti; Kouko; Buonaiuto (77' Alimi). A disposizione: Di Vincenzo; Massei; Clemente; Djibo; Sarr; Cesca; Belkaid; De Angelis; Calamita; Cantarini. All. Cristian Bucchi.AREZZO (3-5-2): Baiocco; Milesi; Madrigali; Feola; Monaco; Carlini (72' Masciangelo); Brumat; Capece; Cori (88' Gambadori); Tremolada; Betancourt. A disposizione: Rosti; De Martino; Panariello; Pugliese; Ceria; Calabrese; Mariani.  All. Raffaele Esposito.ARBITRO: Antonio Di Martino di Teramo, assistenti Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi, entrambi di Albano Laziale.NOTE: ammoniti Cori (13'); Karkalis (29'); Carotti (43'); Altobelli (49'); Feola (58'); Foglia (74').  Angoli 5-5. Recupero 0 e +4.         

20/12/2015 16:47
Cerisciò... facce Tarzan!

Cerisciò... facce Tarzan!

E’ scientificamente provato che nelle aule istituzionali ciascuno può sparare liberamente delle cazzate sesquipedali e raccogliere applausi e vivissime congratulazioni. L’onorevole Sisto qualche anno fa teorizzò e si fece pure approvare dal Parlamento, una mozione nella quale si stabiliva, senza ombra di dubbio alcuno, che una certa seniorina (meglio conosciuta agli atti come Ruby Rubacuori e di nazionalità marocchina) fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak. Tutto il mondo ci rise appresso, ma lui ritenne doveroso lasciare agli annali della storia Patria questa sua perla.Parimenti esilarante è stata la performance, di qualche giorno fa del presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Egli ha preso la parola, in aula, argomentando sull’imminente chiusura del punto nascita presso il nosocomio di San Severino. Ha spiegato ai presenti come la sua decisione sia motivata da cogenti motivi di sicurezza e di perseguimento dell’estrema qualità. Lo fa, insomma, per il sommo bene delle partorienti. Pare che in un punto nascita nel quale non si operino almeno mille parti, si corrano pericolosissimi rischi e la salute, (ma finanche la stessa vita) delle puerpere sarebbe vieppiù a rischio. Lui conosce i numeri, i quozienti, i moltiplicatori e gli algoritmi che all’incolto popolo sono ignoti. Ora è bene sapere che chi stabilisce questi rigorosi parametri medici riesce a mettersi una supposta a fatica e non prima del quarto tentativo. E tuttavia, questi burocrati in grisaglia opinano, giudicano e pontificano – manco fossero la Cassazione – sulla professionalità di medici e paramedici. La trovata del presidente Ceriscioli, dettata sempre dallo smisurato amore per suo popolo, dunque sarebbe la seguente. La signora in stato interessante viene seguita dallo staff reparto di ginecologia di San Severino. Nell’imminenza del compimento del parto viene caricata in ambulanza (oppure se ne ammucchiano sei o sette in una corriera della CONTRAM?) e trasferita presso l’ospedale di Macerata attraverso strade e carrarecce più simili a quelle del nord degli Urali che non dell’Arizona. Qui la poveretta da alla luce il suo figliolo in tutta sicurezza e qualità. Indi la si ricarica in ambulanza o in corriera della CONTRAM e la si riporta a San Severino.Supponiamo che questo ragionamento lo avesse fatto, ad alta voce un cittadino normale in un bar nell’ora di punta del caffè. Senza dubbio gli astanti si sarebbero precipitati verso il primo fruttivendolo al fine di acquistare una cassetta di pomodori maturi da tirare in faccia dell’incauto assertore di questo concetto. Viceversa, nell’aula del consiglio regionale, la maggioranza che sostiene Ceriscioli ha approvato il ragionamento. Taluni consiglieri, particolarmente attenti, annuivano pensosi e soddisfatti, del tutto ignari che nella realtà vera una donna pur di non sottoporsi a questo strame del suo corpo, della sua intimità, piuttosto si farebbe sterilizzare. O molto più verosimilmente andrebbe direttamente a Macerata.Io personalmente, arrivati a questo punto, mi sento di fare sommessamente al presidente Ceriscioli la stessa richiesta che facevano i ragazzini a Nando Meliconi (Alberto Sordi) nel famoso film di steno, “Un giorno in pretura”. A Cerisciò, facce Tarzan…

20/12/2015 11:53
"Ciao Chiara": palloncini bianchi e viola per l'ultimo saluto

"Ciao Chiara": palloncini bianchi e viola per l'ultimo saluto

Palloncini bianchi e viola, i suoi colori preferiti, davanti alla Chiesa Santa Croce di Macerata volano in cielo con lei, Chiara Scirpoli, ventitreenne morta in Spagna una settimana fa.Si è conclusa così la cerimonia funebre, avvenuta questa mattina, con cui la città ha salutato la giovane Chiara, morta in circostanze ancora tutte da chiarire. Un quaderno fuori dalla chiesa ha raccolto le parole di condoglianze e ricordo della ragazza. Parole, tante, e silenzi per dire addio a una maceratese volata via troppo giovane.“Vogliamo ricordarti così: amavi la vita, hai sempre lottato anche di fronte a situazioni difficili, non era questo il tuo destino, non deve esserlo per nessuno, per chi ha vissuto così poco. Non dimenticheremo la tua semplicità, la voglia di vivere. Il tuo sorriso e i tuoi occhi possano illuminare i nostri giorni. A noi hai lasciato un vuoto immenso. Chiara ci mancherai tanto”. Queste le parole lette durante la cerimonia sull’altare della chiesa per salutare una maceratese, una ragazza, una figlia, una sorella morta senza una spiegazione.A dirle addio questa mattina c’era una città intera, presente anche il Sindaco Romano Carancini, stretta intorno ai suoi genitori, Francesco e Raffaella Ciuffreda, alla sorella, Valentina, ai parenti, agli amici e a tutti quelli che l’hanno voluta ricordare.Chiara era andata in Spagna ai primi di dicembre per cercare lavoro nella ristorazione. Prima di partire aveva scritto su facebook: “E si va… speriamo be”.Aveva anche lei deciso di andare all’estero, di fare quel viaggio verso l’ignoto che oggi accomuna rifugiati che scappano da guerra e fame, che il parroco Don Alberto ha voluto ricordare come “fratelli morti nel Mediterraneo e che non possono avere nemmeno un funerale”, e giovani italiani in fuga dalla disoccupazione.Era partita dall’Italia il 30 novembre, insieme ad altri amici che volevano solo fare una vacanza. Lei, invece, aveva deciso di rimanere, voleva andare a Siviglia e iniziare una nuova vita.A Macerata aveva frequentato per un anno l’Istituto statale d’arte “Cantalamessa” e poi l’Istituto professionale “Pannaggi”, ma non aveva completato gli studi.In Spagna nei primi tempi viveva in una casa di un suo amico di Macerata, che la ospitava. Ed è stato proprio il suo amico a trovarla senza vita la notte tra sabato e domenica scorsi. Il ragazzo ha poi avvertito le autorità spagnole, convinto che queste avvisassero la famiglia di Chiara. Invece i genitori di Chiara hanno saputo della morte della figlia solo martedì scorso.La morte di Chiara resta, tuttavia, ancora avvolta nel mistero. Secondo l’autopsia sarebbe morta per intossicazione di una sostanza che avrebbe assunto. Il medico legale, autorizzato dalla magistratura spagnola, si è preso sei mesi di tempo per realizzare una perizia dettagliata anche sui risultati delle analisi sui reperti istologici.Il legale della famiglia Scirpoli, Matteo Murgo, ha annunciato che presenterà un esposto alle autorità spagnole.Restano molti dubbi su come la giovane ventitreenne sia morta in una fredda notte di dicembre. Resta il ricordo e il dolore per una giovane maceratese morta troppo giovane.(Foto Si.Sa.) 

20/12/2015 10:34
Grande successo per il mercatino del comitato dei genitori

Grande successo per il mercatino del comitato dei genitori

Grande successo, oggi pomeriggio, per il mercatino organizzato dal comitato dei genitori della scuola primaria Salvo D’Acquisto e di quella dell’infanzia Gianni Rodari. Tantissime persone hanno visitato il mercatino ricco di idee regalo, come gli addobbi natalizi, i presepi e gli alberi di natale. Tutti i prodotti sono stati realizzati dalle mamme e dai bambini, sia a casa che a scuola. Il ricavato sarà destinato a finanziare i progetti della scuola stabiliti dal corpo docente. Sarà possibile acquistare regali al mercatino fino al 23 dicembre, dalle 12:30 alle 13 e dalle 16 alle 16:30, presso la scuola di via Panfilo. “Ringrazio tutti i genitori per la collaborazione e le insegnanti che hanno messo a disposizione gli spazi per lavorare con i bambini” commenta Romina Leombruni, presidente del comitato genitori, che già sta pensando alla prossima iniziativa, ossia la lotteria per il mese di maggio. Un’altra occasione per arricchire l’offerta formativa della scuola. 

19/12/2015 17:55
La scuola affronta la questione profughi

La scuola affronta la questione profughi

La scuola affronta la questione dei profughi in una forma inedita. E lo fa attraverso una esperienza diretta. Gli studenti dell’IPS Pannaggi e dell’ITCAT A. D. Bramante di Macerata hanno incontrato Giacomo Fiordi, responsabile progetti in Iraq per la Fondazione AVSI, per il progetto del Comune di Macerata La mia scuola per la pace. Dopo essere stato a Nairobi come “assistente capo paese” ora lavora a Erbil, nel Kurdistan iracheno. La sua esperienza in zone di guerra riguarda opere educative e sanitarie finalizzate ad aiutare le persone a restare nel loro Paese. Fiordi ha raccontato il suo lavoro all’interno di una scuola e ha mostrato numerose foto della realtà in cui opera, immagini che hanno colpito e interessato i ragazzi, tanto che alla fine dell’incontro, alcuni lo hanno richiesto nella propria aula per ascoltare ancora la sua esperienza. Durante la visita Fiordi ha “smontato” vari pregiudizi: primo su tutti che i terroristi si spostano con i barconi. Avendo molti soldi, sostiene il cooperante, non rischiano la vita per arrivare a destinazione in quel modo. Per Fiordi l’ISIS si vince costruendo un mondo di pace e una cultura che dia a tutti le ragioni per vivere nella pace.

19/12/2015 15:39
Legambiente: le scuole di Macerata tra le prime in Italia per buone pratiche e sicurezza

Legambiente: le scuole di Macerata tra le prime in Italia per buone pratiche e sicurezza

Le scuole di Macerata sono tra le migliori d’Italia, almeno per quanto riguarda la qualità delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, dove Macerata si colloca al 12 posto, su 82 città.Lo dice l’ultimo rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola 2015”, relativo ai dati dell’anno pretendete e che analizzano se le nostre scuole si reggono in piedi e sono luoghi di reale apprendimento.Legambiente ha analizzato informazioni generali sugli edifici, le certificazioni, la manutenzione, i servizi messi a disposizione dalle istituzioni scolastiche, l’avvio di buone pratiche ecocompatibili, l’esposizione a inquinamento esterno ed interno e i monitoraggi ambientali.Due le graduatorie stilate sulla base delle quali è stata formulata quella generale. Una relativa alle buone pratiche, come disponibilità del servizio di scuolabus, biblioteche per ragazzi, mense scolastiche e pasti biologici, raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole, la città marchigiana occupa il 17° posto.Per le pratiche ecocompatibili Macerata ha anche ricevuto il premio Mensaverde 2014, per la qualità del pasto, interamente biologico, servito a scuola a tariffe tra le più basse d’Italia.L’altra graduatoria è quella del rischio, il livello di esposizione a fattori di rischio ambientale esterno ed interno, colloca Macerata al 78° posto. Tra le altre città marchigiane, Ancona è al 32° e Ascoli al 73°. Mancano Pesaro che ha inviato dati incompleti e Fermo che non ha inviato dati.

19/12/2015 13:36
Paura per il piccolo Simone per un'emorragia alla gamba

Paura per il piccolo Simone per un'emorragia alla gamba

Momenti di grande apprensione la notte appena trascorsa per Simone Storani, il bambino maceratese vittima di un incidente domestico che gli ha causato ustioni in tutto il corpo e che sta affrontando un lungo calvario fatto di numerose e complesse operazioni chirurgiche. Simone stanotte ha avuto un emorragia alla gamba che è stata sottoposta all'intervento di giovedì scorso ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Monaco di Baviera. Fortunatamente, la situazione si è rivelata meno grave di quanto si poteva immaginare. Infatti, era saltato un punto di sutura alla gamba e da lì è partita l'emorragia. Ora Simone, forte e coraggioso come sempre, è uscito dal pronto soccorso ed è tornato a casa a Monaco dove è ospite di una famiglia di italiani che abitano in Germania. 

19/12/2015 12:15
Arezzo ultimo ostacolo del 2015 per la Maceratese

Arezzo ultimo ostacolo del 2015 per la Maceratese

E' l'ultima gara del 2015, anno da tramandare agli annali biancorossi. Per questo, la partita di domani all'Helvia Recina contro l'Arezzo rappresenta per la Maceratese un incontro speciale per salutare come si deve il proprio pubblico. Alle ore 14, mister Cristian Bucchi dovrà fare i conti con un avversario attardato in classifica a 16 punti, ma di carattere e con un'invidiabile imbattibilità esterna. Bollettino medico immutato da settimane per il mister della Rata che, anche questa volta, dovrà fare a meno dei lungodegenti Fissore, Lasicki e Giuffrida. Oliata la combinazione di emergenza della retroguardia, il 4-4-2 di Bucchi proporrà al centro della difesa quell'Altobelli gettato nella mischia a Pisa e autore di una confortante prestazione. Così il centrale sostituto di Fissore sull'impegno di domani contro gli amaranto: "I Toscani me li aspetto arrabbiati per la vittoria sfumata in extremis contro la Spal nel turno precedente. Tuttavia, noi non abbasseremo la guardia, consapevole di potercela giocare con tutti e di poter portare a casa il risultato. Sarebbe davvero un Natale sereno se riuscissimo a concludere nel migliore dei modi davanti alla nostra gente".Altrettanto sicuro dei propri mezzi, ma più concentrato sugli aspetti tattici il numero uno maceratese Francesco Forte: "Non ho mai conosciuto di persona l'allenatore dell'Arezzo Ezio Capuano, ma ho avuto più volte l'occasione di giocarci contro. Si tratta di un mister che ama rimanere abbottonato e concedere poco, schierando difese formate praticamente da cinque uomini. Sarà una partita difficile, nella quale dovremo avere pazienza per poi colpirli al momento opportuno. L'impresa non ci spaventa, abbiamo tutte le carte in regola per fare qualcosa di straordinario per questa Società".Sotto l'albero aretino, non ci sarà mister Capuano a lasciare i regali. Il trainer amaranto è stato infatti squalificato in seguito all'espulsione di Ferrara nell'ultimo turno di campionato, nel quale i toscani sono stati raggiunti sul 3-3 dalla capolista Spal soltanto al 96'. Sarebbe stata la seconda (sorprendente) vittoria in trasferta per un Arezzo che, fin qui, è sempre andato a punti negli scontri esterni. Ci proverà anche all'Helvia Recina contro la seconda in classifica, anche se non sarà un compito agevole. "La Maceratese è la vera rivelazione del campionato - avverte Capuano - dato che, ai nastri di partenza, nessuno avrebbe pronosticato questa posizione per i biancorossi. Frutto dell'impressionante ruolino casalingo, al quale cercheremo di opporci con la nostra solidità esterna". Vedremo se lo farà con l'ampiamente sfruttato 3-5-2 o con il sempre caro 4-3-1-2. In ogni caso, la Rata si troverà di fronte una squadra scorbutica e spigolosa, da prendere con le molle. All'Helvia Recina, il direttore di gara sarà Antonio Di Martino della sezione di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi, entrambi di Albano Laziale. Le gare della 16a giornata di Lega Pro girone B 19/12/2015Rimini - Ancona (ore 14.00); Robur Siena - Tuttocuoio (15.00); Lucchese - L'Aquila (17.30); Pistoiese - Savona (20.30).20/12/2015Maceratese - Arezzo (14.00); Prato - Carrarese (14.30); Lupa Roma - Pisa (15.00); Spal - Teramo (15.00); Pontedera - Santarcangelo (17.30).La classificaSpal 31; Maceratese 29; Pisa (-1) 28; Ancona 26; Robur Siena 23; Pontedera 21; Carrarese 21; Tuttocuoio 20; Prato 20; L'Aquila (-1) 20; Lucchese 17; Santarcangelo 16; Arezzo 16; Rimini 15; Teramo (-6) 15; Pistoiese 12; Lupa Roma 9; Savona (-11) 2.  

19/12/2015 11:44
Vigilia di Lube-Ravenna, Osmany Mvp di Novembre in Superlega

Vigilia di Lube-Ravenna, Osmany Mvp di Novembre in Superlega

Domenica alle 18 all’Eurosuole Forum andrà in scena l’ultima partita dell’anno, solare, della Cucine Lube Banca Marche che ospiterà Ravenna. Sono diversi i temi della giornata che sancirà l’inizio del girone di ritorno. Il primo è in quanto tempo la Lube si riprenderà la vetta della classifica persa per lo scivolone di domenica scorsa a Trento. Ora comanda Modena ma né i campioni d’Italia di Trento né la Lube vorranno lasciare la leadership della Superlega ai canarini, candidati ad una stagione di successi su tutto il fronte. L’aspetto che è emerso da questa prima fase della stagione è che la Cucine Lube Banca Marche è troppo Osmany dipendente. Il fatto che il gioco dei biancorossi poggi troppo ed inevitabilmente sul talento italo cubano lo dimostra che domani Juantorena riceverà il premio di Superlega quale miglior giocatore del mese di Novembre. Osmany Juantorena, cosa prova nel ricevere l’ennesimo premio della sua carriera? « Sono onorato di ricevere il premio di MVP di Novembre, è una grande soddisfazione soprattutto perché il livello dei giocatori di questo Campionato è molto alto: averlo vinto mi fa estremamente piacere ». Dopo Trento e il Liberec domenica affronterete Ravenna. Con che spirito scenderete in campo? « Sarà importante vincere per ripartire subito dopo la sconfitta a Trento. Non vogliamo perdere il contatto dalla vetta, quindi conquistare i tre punti è il nostro obiettivo, anche in vista del match a Latina di martedì per i Quarti di Finale di Coppa Italia ». In una stagione condensata, si è giocato al ritmo di una partita ogni tre giorni, la sosta sembra un toccasana per registrare alcune cose anche se, come da calendario internazionale, saranno diversi i nazionali che lasceranno Civitanova per andare a disputare il torneo di qualificazione olimpica con le rispettive nazionali. Non è il caso degli azzurri perché la nazionale di Blengini e Juantorena ha già in tasca il pass per Rio 2016. L’INCASSO DI DOMENICA IN BENEFICENZA La società biancorossa devolverà in beneficenza, all'AIRC, il 50% dell’incasso proveniente dalla vendita dei biglietti della partita in programma domenica tra la Cucine Lube Banca Marche e la Cmc Romagna. La Lube si schiera a fianco del Comitato Marche dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per sostenere i migliori progetti di ricerca oncologica di AIRC. Un gesto concreto di solidarietà voluto dalla proprietà dell'A.S. Volley Lube, un appuntamento esclusivo per gli appassionati della pallavolo e per tutti gli amanti dello sport in generale, che potranno trascorrere un pomeriggio ricco di emozioni e nel contempo sostenere concretamente AIRC, garantendo così continuità ai suoi 5.000 ricercatori che ogni giorno sono impegnati in progetti fondamentali per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. PREVENDITA La prevendita per la gara di domenica è già attiva. E’ possibile acquistare il biglietto sul circuito Liveticket (www.liveticket.it/lubevolley) o al botteghino dell'Eurosuole Forum di Civitanova Marche tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30. Costo del biglietto dai 30 Euro della tribuna numerata ai 10 del settore curve. TRASFERTA A LATINA La Lube organizza la trasferta in pullman per seguire i biancorossi in occasione della sfida di andata dei quarti di finale di Coppa Italia tra Cucine Lube Banca Marche Civitanova e Ninfa Latina, che si giocherà al PalaBianchini di Latina martedì 22 dicembre, inizio gara ore 20,30. Costo della trasferta 23 Euro, compreso l'ingresso alla partita. Info e prenotazioni: 340-8609198 / 340-4269550 (sig. Cozzi) entro domani, domenica.

19/12/2015 11:39
A Libriamoci con Les Friches c'è “Ma che casotto!"

A Libriamoci con Les Friches c'è “Ma che casotto!"

Sabato dalle 16,30 alle 18,30, con Ars in Fabula, l’associazione culturale Les Friches terrà un’attività, di manualità e creatività, per bambini dai 5 ai 10 anni all’interno delle suggestive sale degli Antichi Forni. Continuando le iniziative legate all’albo “Le case degli altri bambini”e ai suoi due autori, Luca Tortolini (scrittore, Claudia Palmarucci (illustratrice), le cui tavole sono in mostra a Libriamoci Festival del libro illustrato, Les Friches con “Ma che casotto!”, grazie al loro approccio libero, inviteranno i presenti a realizzare, con i materiali da loro ricercati e selezionati, delle bizzarre case, le sue stanze, i suoi inquilini e i tanti oggetti che contiene o nasconde. Il laboratorio arriva quasi a conclusione di Libriamoci dove l’associazione è presente anche con una selezione di oggetti di eco-design che progetta in proprio e che realizza completamente a mano.

18/12/2015 17:39
“Iride”: le poesie di Maria Rocchi alla Biblioteca Mozzi-Borgetti

“Iride”: le poesie di Maria Rocchi alla Biblioteca Mozzi-Borgetti

“Tutto nasce dalla mia fragilità” - mi confessa Maria Rocchi, poeta maceratese, al suo terzo libro di poesie “Iride”, Edizioni Simple, che verrà presentato martedì 22 dicembre alle 17 presso la Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Insieme all’autrice ci sarà Nelson Beltran, insegnante e traduttore dell’opera in spagnolo.Il titolo del suo primo libro “Ho osato scrivere”, che precede il secondo “Un pensiero a colori”, traduce la sua umiltà poetica, un approccio sincero alla forza delle parole e alla sincerità dei sentimenti. Questa poeta parla della sua fragilità come fonte della sua “grandissima forza, nata in seguito a due eventi: la morte di mio padre e di mia sorella, entrambi per leucemia.”La malattia, il dolore e la morte fanno parte della vita di tutti e Maria Rocchi li ha tradotti in versi. Tuttavia, nelle sue poesie non ci sono solo le ombre dell’esistenza. Da eventi traumatici spesso risorge la vita. Ed è quello che è successo a Rocchi. “Da lì ho capito quanto sia importante fare la vita di tutti i giorni, per me e anche per gli altri che hanno sofferto. Le parole sono servite a me, ma anche a dare coraggio agli altri.”

18/12/2015 17:25
Macerata : cosa facciamo a Natale?

Macerata : cosa facciamo a Natale?

Concerti, cori natalizi, danza, teatro, mostre e mercatini e altro ancora a Macerata per questo natale nella rassegna delle festività“Macerata d’inverno. Città d’incanto”.Si parte con il Gospel al Teatro Lauro, con ingresso libero, previsto per sabato 19 alle ore 21, promosso dalla Banca della provincia di Macerata. Su palcoscenico 35 elementi del Virginia State Chorale per uno spettacolo unico, emozionante e dal forte impatto scenografico e coreografico. Il Virginia State Gospel Chorale, è infatti da tempo riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori cori statunitensi. Vincitore di numerosi concorsi musicali, ha recentemente conseguito un ulteriore premio qualificandosi al primo posto nella categoria Miglior coro Gospel allo Steve Harvey Neighborhood Awards 2015 di Atlanta.Ad arricchire questa esibizione è la presenza di J. David Bratton, un gigante della musica gospel che vanta collaborazioni con leggende della musica popolare come Roberta Flack e Patti LaBelle, Edwin Hawkins, Stevie Wonder, autore di “Every Praise”, canzone gospel più ascoltata e vincitrice del premio “miglior canzone gospel dell’anno” ai Dove Awards 2014.Novità di quest’anno sarà inoltre l’eccezionale presenza di Brittany M. Walker, soprano di fama internazionale la cui tonalità vocale spazia nei più disparati generi, dall’opera lirica al jazz.In questa cornice natalizia non potevano mancare i mercatini, in cui sabato pomeriggio verrà promossa la mostra del mercato dell’artigianato “Idee per Natale. Folletti al lavoro” a cura dell’associazione Amanuartes aperta anche domenica 20.Dal 19 al 24 dicembre torna il mercatino natalizio in via Garibaldi e domenica 20 il Barattolo di Natale, nel centro storico, mercatino di artigianato artistico hobbistica, collezionismo e prodotti tipici enogastronomici.Altre all’oggettistica, all’artigianato artistico e ai prodotti tipici delle colline maceratesi, in piazza ci sarà il tradizionale concerto di Natale della scuola civica di musica Stefano Scodanibbio per sostenere i progetti umanitari della Fondazione Avsi. Sul palcoscenico i 40 giovanissimi elementi dell’orchestra  d’archi “El Sistema di Macerata”, insieme  all’orchestra di fiati “Mauro Moruzzi Junior band di Cremona” e al coro femminile “Chorus Phoebi di San Severino”.Alle 17 e alle 18 di domenica al teatrino del Borgo di via Peranda 44 a Sforzacosta, commedia dei Picari “Come Babbo Natale imparò a ridere”, mentre al teatro don Bosco, alle 17, lo spettacolo di danza Un extra Natale e alle 19 alla chiesa dell’immacolata “Concerto del coro Sibilla” – CAI Macerata, insieme alla “Corale ANSPI Nuova Speranza” di Monte San Vito e al “Coro polifonico Giovannini” di Fermignano.Domenica 20 dicembre ultimo giorno di apertura della mostra dell’illustrazione “Libriamoci 2015. Nati a Macerata”, allestita agli Antichi forni. Il filo conduttore della mostra è un suggestivo viaggio che parte da Macerata verso luoghi lontani, reali o immaginari, che proprio grazie alle illustrazioni dei libri è possibile visitare.Protagonisti giovani talenti dell’illustrazione, che hanno iniziato il loro percorso nel mondo editoriale proprio in seno alla scuola d'illustrazione maceratese “Ars in Fabula.” A conclusione di Libriamoci, sabato 19 dicembre, dalle 16,30 alle 18,30, con Ars in Fabula, l’associazione culturale Les Friches terrà un’attività, di manualità e creatività per bambini dai 5 ai 10 anni nelle suggestive sale degli Antichi Forni.

18/12/2015 15:49
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