La Maceratese saluta questo scintillante 2015 con uno scialbo 0-0 contro l'Arezzo. I ragazzi di Cristian Bucchi ci hanno provato fin oltre il 90', mettendo in ambasce la difesa ospite in più occasioni. Hanno però trovato sulla loro strada un portiere avversario bravo e fortunato a rintuzzare tutti i tentativi creati e a consegnare l'undicesimo pareggio stagionale all'Arezzo.
Squadra che (con)vince non si cambia e mister Cristian Bucchi non lo fa neanche questa volta. 4-4-2 tipo per i biancorossi di casa, con la conferma di Mattia Altobelli al centro della difesa e Imparato sull'out di destra. I bomber Fioretti e Kouko in avanti, nel tentativo di abbattere il muro amaranto eretto da Ezio Capuano. Il mister dell'Arezzo, squalificato e sostituito in panchina dal secondo Raffaele Esposito, sceglie un abbottonato 3-5-2, con Carlini e Brumat sulle fasce e il tandem Cori-Betancourt a pungere in attacco. I 22 in campo si godono il bel sole dicembrino dell'Helvia Recina fino al minuto 10, quando Karkalis pesca Kouko in profondità. L'ivoriano spara verso la porta aretina, ma l'estremo Baiocco esce provvidenzialmente e respinge. La Rata preme e l'Arezzo rincula, non disdegnando sortite offensive in ripartenza. Le occasioni da rete tardano ad arrivare, in un sostanziale equilibrio in fase di possesso palla. Su uno dei contropiedi toscani, è Cori ad anticipare l'uscita di Forte e a sospingere un ballonzolante cuoio in fondo al sacco. Non c'è però motivo di gioire, perché il direttore di gara Di Martino annulla per un fallo di mano dello stesso numero 9 amaranto. Sussulto dell'Helvia Recina al 27' per "colpa" di Buonaiuto. Il numero 11 maceratese si invola sulla sua corsia mancina, bevendosi un paio di avversari e sparando a rete di piattone sinistro. La risposta di Baiocco, a deviare in corner, è pronta, plastica e salvifica. Quella di Buonaiuto è un po' la campanella di fine ricreazione per l'Arezzo, che si fa maggiormente intraprendente. Diverse le incursioni amaranto dalle parti di Francesco Forte, ma nessun vero pericolo. Più concreto e minaccioso il solito Buonaiuto ancora dalla Mancina: punizione dai 20 metri e palla che sfila velocemente verso la rete, sorprendendo tutti. Baiocco è sempre attentissimo. E' praticamente l'ultima occasione della prima frazione di gara, andata in archivio con un buon ritmo, qualche bella iniziativa, ma generale incapacità delle due formazioni di prevalere nettamente una sull'altra.
Gli ultimi 45 minuti del 2015 iniziano senza stravolgimenti di formazioni. Maggiore pressione degli ospiti in avvio che si fanno pericolosi con una punizione di Tremolada decentrata sulla destra, ottimamente respinta in calcio d'angolo da Forte. Risponde prontamente la Rata con una pregevole stoccata di sinistro dal limite di Foglia che conclude la sua parabola di poco a lato dall'incrocio della porta amaranto. Nel mentre, il direttore di gara grazia il già ammonito Cori, colpevole di un fallo di mano nel corso di un'anonima manovra in attacco. Rumoreggia pesantemente e, a ragione, l'Helvia Recina. Si zittisce, invece, poco dopo sulla punizione dai 20 metri di Tremolada. Il minuto è il 65' e la parabola ad aggirare la barriera è perfetta: Forte deve far ricorso a tutta la sua bravura per distendersi e respingere coi pugni. Baiocco, però, non vuol cedere lo scettro di miglior portiere della gara e al 70' si produce in due miracoli. L'occasione per la vetrina scaturisce da una micidiale ripartenza della Maceratese che si presenta per ben due volte, nella stessa azione, all'appuntamento con il gol. Prima con un piattone destro in corsa di Foglia ribattuto dal numero 1 aretino, subito dopo con l'elegante serpentina di Daniel Kouko che si conclude con un ravvicinato sinistro a mezza altezza nello specchio della porta amaranto. Baiocco riesce a respingere anche questo, onorando il Natale con pregiati doni per mister Ezio Capuano, sofferente in tribuna. Per limitare i danni, gli aretini tolgono anche la punta Cori, in favore del centrocampista Gambadori. L'intenzione di mantenere il pareggio da parte degli ospiti è evidente. A nulla serve anche la girata di destra da dentro l'area del subentrato Orlando, sugli sviluppi di calcio d'angolo biancorosso. Il portiere dell'Arezzo si supera respingendo con il corpo. Diventa una saracinesca e il migliore in campo all'ultimo respiro, quando riesce a sventare anche un preciso colpo di testa di Alimi, anche lui entrato a dar man forte in luogo di Buonaiuto.
La Maceratese si congeda con un pareggio che può servire alla classifica, ma anche con un pizzico di rammarico per le occasioni non concretizzate. Ci diranno che la salvezza si avvicina, ma oggi il risultato poteva essere ben diverso, senza un Baiocco in stato di grazia e capace di difendere col coltello tra i denti l'imbattibilità esterna dei suoi.
Il tabellino
MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Altobelli; Faisca; D'Anna (88' Orlando); Foglia; Fioretti; Kouko; Buonaiuto (77' Alimi). A disposizione: Di Vincenzo; Massei; Clemente; Djibo; Sarr; Cesca; Belkaid; De Angelis; Calamita; Cantarini. All. Cristian Bucchi.
AREZZO (3-5-2): Baiocco; Milesi; Madrigali; Feola; Monaco; Carlini (72' Masciangelo); Brumat; Capece; Cori (88' Gambadori); Tremolada; Betancourt. A disposizione: Rosti; De Martino; Panariello; Pugliese; Ceria; Calabrese; Mariani. All. Raffaele Esposito.
ARBITRO: Antonio Di Martino di Teramo, assistenti Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi, entrambi di Albano Laziale.
NOTE: ammoniti Cori (13'); Karkalis (29'); Carotti (43'); Altobelli (49'); Feola (58'); Foglia (74'). Angoli 5-5. Recupero 0 e +4.
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