Acquaroli: "PIL in crescita, Marche seconda regione in Italia nel 2025 secondo studio Prometeia"
Le Marche registrano una delle migliori performance economiche a livello nazionale. Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca Prometeia di Bologna, la regione è la seconda in Italia per crescita del PIL, con un aumento previsto dello 0,8% nel 2025 e una proiezione positiva anche per il 2026.
Così Francesco Acquaroli, presidente uscente e candidato del centrodestra a presidente della Regione Marche, che traccia i passi futuri: “Cresce il PIL nelle Marche. Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca Prometeia di Bologna, la nostra regione è la seconda in Italia per crescita del PIL, con un tasso dello 0,8% nel 2025 e una proiezione positiva anche per il 2026. Un risultato che non arriva per caso. È il frutto delle concrete politiche di visione che abbiamo messo in campo, a partire dai 130 milioni di euro per il cofinanziamento regionale che hanno permesso l'avvio di tutta la programmazione europea. Scelte che hanno permesso alle Marche di essere prime in Italia nell’utilizzo dei Fondi Sociali Europei e terze per l’impiego del FESR, dimostrando capacità, serietà e visione. Grazie a questo lavoro, la nostra regione ha potuto rafforzare occupazione, formazione, sviluppo, inclusione, innovazione, ricerca, internazionalizzazione e sostegno al credito per le piccole e medie imprese, cuore pulsante della nostra economia”.
Il presidente uscente ha sottolineato l’importanza di proseguire su questa strada: “Non ci fermiamo qui: la sfida dei prossimi anni sarà quella di cogliere appieno le opportunità della Zona Economica Speciale, di continuare nel lavoro fatto per le infrastrutture, indispensabili per attrarre investimenti e consolidare la competitività del nostro sistema manifatturiero. Questi dati sono l’ulteriore conferma che le Marche stanno crescendo e che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Non lo dice Francesco Acquaroli, non lo dice il centrodestra: lo certifica un istituto di ricerca indipendente”.
Acquaroli ha poi ricordato come le Marche abbiano invertito la rotta rispetto al quinquennio 2015-2020: “Oggi le Marche dimostrano che con una visione forte e determinata si può cambiare passo, si può crescere, si può competere. Lo stiamo facendo, invertendo la rotta del quinquennio 2015-2020, che ci aveva portato nel 2018 ad essere una ‘regione in transizione’ secondo le regole europee attraverso l'analisi del PIL degli anni 2015, 2016 e 2017. Le Marche non meritano di essere una regione in transizione, ce lo dimostra ogni giorno la determinazione, la tenacia, la passione dei nostri imprenditori, e vogliamo continuare a lavorare per tornare ad essere quel modello che aveva fatto grande la nostra regione”.
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