Macerata non è una provincia per giovani. E’ questo il dato principale che emerge dall’analisi effettuata dal Sole 24 Ore in merito alla qualità della vita nelle città italiane. Tre in particolare le fasce analizzate dalla ricerca che ha coinvolto le macro aree di bambini (0-10 anni), giovani (18-35 anni) e anziani (over 65). Pochi i medici presenti sul territorio.
Perde terreno Macerata, relegata in 32esima posizione per l’indice di qualità della vita tra over 65 e al 44esimo posto per l’indice di qualità della vita per i bambini tra 0-10 anni. Pessima la situazione riguardante i giovani con il territorio all’87esimo posto su base nazionale.
La seconda edizione dei tre indici, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici forniti da fonti certificate (Istat, Miur, Centro studi Tagliacarne, Iqvia), è stata presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. Le classifiche raccontano come e quanto sia cambiata la mappa del benessere in base alle risposte dei territori rispetto le esigenze specifiche delle tre fasce generazionali prese in considerazione.
Nell’indice di qualità della vita dei bambini, Macerata si distingue in positivo per l’accessibilità ai plessi scolastici (terza in Italia) e per i pochi delitti denunciati ai danni di minori (ottava). Positiva anche la situazione del verde attrezzato (21esima). Nella media il tasso di fecondità (51esima), male invece il verde e le palestre nelle scuole (77esima e 79esima). Pochissimi i pediatri disponibili nel Maceratese: solo 1,6 ogni mille residenti (93esima).
Tutto sommato positivo il bilancio nella fascia degli over 65, con il Maceratese che occupa la 32esima posizione totale in classifica: un segno di come Macerata rispecchi il cliché di “città per vecchi”. E se primeggia per orti urbani a disposizione dei pensionati (quarta) e per scarso consumo di farmaci per malattie croniche (21esima), note dolenti restano la presenza sul territorio di infermieri, geriatri e medici specialistici (66esima, 74esima e 85esima). Poche le biblioteche (82esima) e scarso il trasporto per anziani e disabili (79esima).
Le note dolenti arrivano tutte per i giovani. Di salvabile restano l’incidenza del canone di locazione rispetto al reddito (13esima) e le imprese di giovani che fanno e-commerce (38esima). Sale la disoccupazione giovanile (61esima). Aumenta l’età delle mamme (78esima) e sono pochi gli amministratori comunali under quaranta (80esima). Il Maceratese ricopre le ultime posizioni in Italia per la presenza dii bar e discoteche a disposizione della popolazione (92esima).
È uscito in tutte le librerie “California Sun”, il primo fantasy del maceratese Alberto Maroni, edito da MontaG. Protagonista del testo è Michael Dover, trentenne stanco della sua vita monotona, che il giorno del compleanno decide di andare in California alla ricerca del cambiamento di cui ha bisogno.
Cinquanta anni dopo, un uomo molto strano, che ha ottanta anni ma non li dimostra, vive la sua personale odissea urbana nella Los Angeles del futuro. Cosa collega le due storie? Cosa hanno in comune i due uomini costretti a vivere un'esistenza legata a un buio perenne?
Tra salti temporali, nuovi incontri e incredibili ritrovamenti, entrambi arriveranno a una quadratura del cerchio, compiendo un destino forse scritto e trovando quella giustizia inseguita da troppo tempo.
Perché leggere California Sun? "In questo libro metto insieme generi e influenze diverse: dalla fantascienza al fantasy, passando per l’horror splatter e la commedia romantica", spiega Maroni. "Al lettore piacerà perdersi nei riferimenti e nel trip che è il viaggio del protagonista. E poi è un libro fresco e leggero. La lettura perfetta sotto l’ombrellone".
Quando nasce la sua passione per la scrittura?
“Durante l’adolescenza, insieme alla fioritura del mio amore per il cinema. È in quel periodo, infatti, che sperimento i primi tentativi di sceneggiature cinematografiche, oltre alla scrittura di canzoni e poesie. Negli anni, grazie anche a un corso di scrittura creativa, ho approcciato anche i racconti brevi. Intorno ai trent'anni ho deciso di dedicarmi a forme di scrittura più complesse, come appunto il romanzo, pur non disdegnando di tanto in tanto il ritorno a forme di scrittura più breve. In sostanza, ho scoperto con gli anni che oltre a essere una cosa che amo fare, la scrittura rende concreta la mia esigenza di esprimermi, non potrei mai rinunciarci”.
Quali sono i suoi scrittori di riferimento?
"Sono un lettore onnivoro, con una predilezione per certa letteratura di genere, soprattutto legata al fantastico. Adoro leggere Lee Child, Martin, Crichton, Conan Doyle, Tolkien e più di tutti Stephen King. Non disdegno scrittori e generi più realistici come Hemingway e Salinger, ma la bilancia pende dalla parte del fantastico. Sono anche un lettore di fumetti e un grande fan di Harry Potter e J.K. Rowling".
Se “California Sun” diventasse un film, quali attori vedrebbe nel ruolo dei protagonisti?
“Realisticamente lo vedrei bene come un film indie americano da medio budget, uno di quello che fa incetta di premi al Sundance film festival. Per il cast ci sono un sacco di scelte possibili: per il ruolo di Micheal sarebbe stato perfetto Ethan Hawke dei primi anni '90, ma oggi opterei per Aaron Taylor Johnson, Timothée Chalamet o Joe Keery. Nel ruolo di Julia vedrei bene Sadie Sink oppure Elle Fanning. Jeff potrebbe essere Micheal Cera. Nel ruolo di Rebecca, Eva Green”.
Ha un altro libro nel cassetto?
"Sto lavorando ad un nuovo romanzo. Sono più o meno ad un terzo della prima stesura. È una storia ambientata nella mia città, Macerata. Anche in questo libro c’è una componente fantastica. Sono molto fiducioso, per ora mi sta piacendo parecchio".
I giovani dell’Under 21 del Cus Macerata si sono qualificati alla Final Four nazionale di categoria. Pertanto il Cus sarà tra le 4 società della penisola che giocherà per vincere lo scudetto.
Nell’andata dei quarti i baby allenati da Mirko Palmieri avevano superato con un buonissimo 7-3 la Vigor Fucecchio, un risultato che confortava in vista del ritorno. Ecco, in Toscana nel secondo atto i millennials hanno fatto addirittura meglio, portentoso blitz 0-5 e Final Four presa.
Gli autori della cinquina sono stati Pietro Marangoni, quindi tripletta dello scatenato Gianluca Lombardi e, infine, sigillo di Luciano Cittadini. Dopo essere diventati campioni delle Marche il sogno continua e questa stagione per il futsal cussino diventa sempre più entusiasmante.
La Final Four si disputerà non questo, bensì il prossimo weekend, probabilmente a Salsomaggiore Terme. Di sicuro le rivali saranno i lombardi del Real Avm C5, l’Audace Monopoli e i ferraresi dell’X Martiri.
Nell’arco di una settimana, dal 29 maggio al 5 giugno, l’entusiasmo e la gioia di condividere uno spazio per molti forse ancora sconosciuto sono stati in crescendo e non sono mai venuti meno nemmeno i primi giorni, quando le prime rappresentazioni del progetto Macerata Opera Family sono state trasferite dal palcoscenico dello Sferisterio alla Domus San Giuliano e al Teatro Lauro Rossi.
Il bilancio di questa seconda edizione della rassegna per bambini e famiglie è quindi più che positivo con un totale di 6.241 spettatori nei tre titoli pensati e destinati a tre diverse fasce d’età: CenerentoQUA CenerentoLA (Opera Baby per gli asili nido, da 0 a 3 anni), Dolce Cenerentola (Opera Kids per i bambini dai 3 ai 5 anni) e La Cenerentola.
''Grand Hotel dei sogni'' (Opera Domani per la scuola primaria e secondaria primo grado, da 6 a14 anni), ispirati alla celebre favola messa in musica da Gioachino Rossini, hanno rapito il pubblico dei più piccoli e coinvolto anche gli adulti accompagnatori e spettatori “per caso” con le infinite possibilità di coinvolgimento e partecipazione della musica e così da poter costruire un percorso educativo e di fruizione gradevole e non forzoso.
''In questi giorni, con il grande successo del MOF Family, Macerata ha dimostrato di essere una vera comunità che cresce e diventa parte di un mondo che vorremmo più in pace e capace di cogliere le vere meraviglie" ha detto il presidente dell’Associazione Sandro Parcaroli.
''Abbiamo offerto a bambini e famiglie - ha aggiunto - qualità, attenzione e cura di ogni progetto, ricevendo in cambio la vera magia e per questo ringrazio tutte le professionalità dell’Associazione che, con l’edizione di quest’anno, si sono superate non solo nei numeri''.
''Una vera città deve partire da una visione nuova del futuro e delle prossime generazioni avendo ben chiare le tradizioni e le caratteristiche che la rappresentano – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. In questa occasione abbiamo dimostrato di saper integrare la forte vocazione per la musica lirica della nostra città con i gusti e le esigenze educative di un’intera comunità''.
''Pensare al futuro significa pensare a famiglie e bambini che si sentono accolti - prosegue Cassetta -, che possono godere della città, dei suoi beni, delle sue meraviglie. È stata una grande soddisfazione vedere tanti bambini, insegnanti, genitori e nonni invadere le vie del centro durante tutta la settimana, cantare, rispettare il luogo in cui sono entrati e rimanere affascinati e silenziosi davanti a tanta bellezza. Questa è la città dei bambini che vogliamo, questa la città che accoglie le nuove generazioni''.
Dopo due anni di ristrettezze dovute alla complessa situazione sanitaria, lo Sferisterio ha riaperto a capienza intera e l’arrivo di tutti questi spettatori è stata come una grande prova generale per tutto lo staff in previsione del festival che si inaugurerà il prossimo 19 luglio: un prologo che rende il percorso verso il Macerata Opera Festival ancora più coinvolgente.
Il percorso formativo di “Sferisterio Education” ha coperto l’intero arco scolastico con attività specifiche pensate per le diverse età e per i diversi obiettivi di crescita, fornendo anche strumenti di formazione pratici e accessibili per le famiglie, oltre ai percorsi per i docenti per lavorare in classe ed essere promotori delle attività.
Per agevolare le operazioni di carcio e scarico con carro gru a servizio del cantiere edilizio in via Mozzi, il Comando della Polizia locale di Macerata ha emesso un'ordinanza volta a regolamentare la circolazione in viale Puccinotti, valida per il 9 giugno dalle 8 alle 20.
Sul viale è stato disposto divieto di transito con sbarramento a partire dall’incrocio con piazza Garibaldi, per i veicoli provenienti dalla stessa piazza e da corso Cavour; direzione obbligatoria a destra, per i veicoli provenienti da piazza Garibaldi e corso Cavour, con obbligo di immissione in via Dei Giardini.
In piazza Annessione prevista direzione obbligatoria dritto con immissione in via dei Giardini per i veicoli provenienti da piazza Annessione; mentre ai Giardini Diaz è sospesa l'ordinanza del divieto di transito Ztl dalle 7 alle 21 per i veicoli diretti in piazza Marconi.
Un altro provvedimento, in vigore martedì 7 giugno, dalle 8 alle 20, modifica invece la viabilità nelle aree circostanti al Terminal di Macerata: in piazza Pizzarello, nel tratto di strada a senso unico verso via Emanuele Filiberto, divieto di transito e di sosta; in via Valentini doppio senso di circolazione e divieto di sosta con rimozione coatta nel tratto compreso tra via Cioci e via Emanuele Filiberto.
Dalla CBF Balducci HR Macerata un grande grazie e i migliori auguri di uno splendido percorso a Martina Ghezzi, schiacciatrice che, con la sua grande affidabilità, ha dato un contributo importante alla trionfale stagione della squadra.
“Sicuramente lascio Macerata a malincuore - ha dichiarato la banda classe 2001 - Oltre ad aver vinto un campionato, che alla mia età non è una cosa affatto scontata, la CBF Balducci è stata un’esperienza fantastica per il gruppo che si è formato e per lo staff con cui ho lavorato. Con loro e con la società ho parlato, e abbiamo convenuto che, per il mio futuro, la scelta migliore sia quella di rimanere in A2 per perfezionare la mia crescita pallavolistica. Chissà che tra qualche anno non ci si incontri di nuovo.”
Lorenzo Di Nicola, pianista maceratese che frequenta la Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio, 13 anni appena compiuti, lo scorso 28 maggio ha ottenuto il 2° premio al “32° Concorso Internazionale per giovani musicisti ‘Città di Barletta’ Live Edition”.
Era l’unico concorrente italiano nella sua categoria. Dall’età di 7 anni Lorenzo studia il pianoforte sotto la guida del M° Mirthe Goldman alla Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio. Nel 2021 ha concluso il corso medio con voto 10 e lode.
Oltre al programma pianistico del corso avanzato previsto dalla scuola, ha suonato musica da camera in diverse formazioni: duo con violino, duo con flauto e un concerto di Bach con un quintetto d’archi.
Nell’ambito dell’International Musical Friendship (IMF), che vede la scuola Scodanibbio gemellata con altre scuole di musica della Polonia, Russia, Lettonia e Germania, Lorenzo ha suonato un concerto di Mozart con l’orchestra dell’IMF (2020) e ha eseguito il Carnaval des Animaux di Saint-Saëns per 2 pianoforti con l’orchestra dell’IMF (2021) sotto la direzione del M° YaWen Koehler-Yang. Si è classificato due volte primo assoluto al Concorso Nazionale Pianoforte e Musicada Camera “Al Chiaro di Luna” di Fermo nel 2018 e nel 2019.
In seguito nel 2020 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Baronissiline” di Baronissi. Lorenzo frequenta la seconda media dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri a Macerata e gli piace giocare a calcetto. Qualche settimana fa ha vinto il 1° premio al concorso “Macerata racconta giovani” con un testo che riguardava la bellezza della musica come dono per le persone più deboli.
Una cerimonia solenne, emozionante e nuovamente in presenza quella che si è svolta oggi presso il cortile interno del Comando Provinciale di Macerata: l’Arma dei Carabinieri festeggia il suo 208° anniversario dall’istituzione – avvenuta ufficilamente il 13 luglio1814 - e, come nel resto d’Italia, anche il capoluogo della provincia ha reso i suoi omaggi alle forze dell’ordine.
Salutati dai 50 studenti delle elementari del Convitto Nazionale Leopardi, dalle varie figure istuzionali e autorità civili intervenute – fra queste, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, i sindaci della Provincia di Macerata, gli on. Tullio Patassini, Mirella Emiliozzi e Giuliano Pazzaglini, il rettore di UniMC Francesco Adornato, il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, l’ex presidente della Provincia Antonio Pettinari, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Luciani, il sostituto procuratore Rita Barbieri, i presidenti di ANM Francesca Preziosi e del Tribunale di Macerata Paolo Vadalà – i rappresentati dei vari Comuni e dei vari nuclei dell’Arma si sono alternati durante la celebrazione, fra saluto alla bandiera, inno di Novaro/Mameli e commemorazione dei caduti.
Al Comandante di Civitanova Massimo Amicucci e al sottotenente Alfredo Russo spetta il compito di introdurre e portare i saluti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; al Generale del Corpo d'Armata Teo Luzi quello di ringraziare gli uomini e le donne dell’Arma - e dedicare un pensiero allo scomparso Vittorio Iacovacci e all’esempio virtuoso del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; al Comandante Provinciale Nicola Candido quello di omaggiare il fu Maggiore Pasquale Infelisi (che si oppose, morendo nel 1944, alla Repubblica di Salò) e il carabiniere Francesco La Rotonda (scomparso nel 2021 a causa del Covid).
Encomi e onorificienze hanno siglato il termine di una cerimonia che pone l’Arma dei Carabinieri di Macerata di fronte anche alla sfide del futuro, fra ricostruzione post sisma, gli strascichi della pandemia e l’attuale crisi internazionale legata alla guerra russo-ucraina.
“Noi continuiamo con la nostra missione sin dal 1814 – ha dichiarato in chiusura il Comandante Candido – e ci impegnamo a dare tranquilità alla cittadinanza soprattutto in questo momento storico così delicato. Tutti devono poter essere assistiti in ogni momento: consigliamo sempre alle famiglie di rivolgersi alle forze dell’ordine, all’Arma e alle istituzioni in tutti casi che si ritengono opportuni”.
Elenco premiati: Patrizio Tosti, Domenico Martelli, Gianfranco Iezzoni, Domenico Fiorelli, Claudio Fabbrizio, Domenico Carbone, Carmine Manco e Domenico Martelli (Luogotenenti carica speciale), Angelo Salvarezza (Carabiniere), Paolo Rinaldi e Domenico Spinali (Tenenti), Emanuele Giordani, Giulio Scarponi e Stefano Cecchini (Luogotenenti), Antonio Donato Micchitti (Brigardiere Capo), Giancarlo Fidanza, Stefano Petrucci e Francesco Paolo Pacifico (Appuntati scelti qualifica speciale), Rocco Francesco Granato e Angelo Salerno (Appuntati scelti), Michele Serpilli (Maresciallo Capo), Lorenzo Ceglie (Maresciallo Maggiore), Claudio Melchiorre e Giovanni Belfiore (Brigadieri Capo qualifica speciale), Alessandro Losurdo, Giuliano Faraoni e Vincenzo Ierardi (Appuntati Scelti Qualifica Speciale), Roberta Finamore (Carbiniere Scelto), Pietro Cantelli (Brigadiere), Diego Saragosa (Maresciallo Ordinario).
Trecento domande da tutto il mondo per le 13 borse di studio promosse ogni anno dall’Ateneo a favore di studentesse e studenti internazionali che si immatricoleranno ai corsi di laurea magistrale nel prossimo anno accademico. Hanno partecipato studenti di alto profilo da oltre 30 Paesi tra cui Francia, Germania, Portogallo, Norvegia, Polonia, Ucraina, Turchia, Azerbaijan, Kazakhstan, Uzbekistan, Federazione Russa, India, Cina, Vietnam, Indonesia, Iran, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Stati Uniti d’America, Argentina.
“È il risultato dell’accelerazione alla politica d’internazionalizzazione impressa in questi ultimi anni dall’Ateneo - spiega la prorettrice e delegata alle relazioni internazionali Benedetta Giovanola – e che premia il consolidamento delle reti che operano all’interno dell’Unione Europea e dei rapporti di livello europeo ed extra-europeo”.
Il dato conferma un trend in crescita, come certificato dalle graduatorie Censis, che negli ultimi tre anni hanno visto migliorare la valutazione dell’Ateneo per quanto riguarda indicatori come il numero di iscritti stranieri, degli studenti che hanno trascorso un periodo di studio o tirocinio all’estero e degli investimenti per favorire la mobilità internazionale. Nell’ambito del programma Erasmus+, quest’anno Unimc ha messo a disposizione 815 posti-scambio disponibili per trascorrere dai due a dodici mesi in una delle 179 Università europee partner dell’Ateneo sparse in 21 Paesi diversi. Quest’anno, inoltre, l’Ateneo, a fronte della crisi umanitaria dovuta al conflitto in corso in Ucraina, ha messo a disposizione 15 borse di studio a favore di studenti ucraini.
Sul fronte delle iscrizioni, già lo scorso anno, nonostante l’emergenza da Covid 19, l’Ateneo aveva visto aumentare le domande di ammissione da parte degli studenti internazionali extra europei. Negli ultimi quattro anni accademici, la quota di studenti con titolo straniero è passata dall’2,30% del 2018 al 3,20% del 2021. “È un indicatore importante, perché certifica la reale attrattività dell’Ateneo ed è frutto di un attento lavoro svolto per far conoscere le peculiarità della nostra offerta formativa, dei nostri servizi, del campus universitario incastonato in una città vivibile come Macerata - prosegue Giovanola -. Dallo scorso anno l’offerta formativa in inglese è stata arricchita con un corso di laurea triennale in campo giuridico che si è aggiunto ai corsi magistrali già attivi da tempo nelle aree dell’economia, dei beni culturali e delle scienze politiche”.
Nei giorni scorsi Unimc è stata negli Stati Uniti alla conferenza Nafsa di Denver, la più importante manifestazione internazionale dedicata all’istruzione superiore, con la presenza di 10 mila rappresentanti di 3.500 istituzioni provenienti da 150 nazioni. Lo stand è all’interno del padiglione “Study in Italy”, coordinato dall’Ambasciata italiana e con la presenza di Uni-Italia e di Eduitalia. Un’occasione per tessere nuove relazioni con atenei da tutto il mondo e creare ulteriori opportunità di esperienze internazionali per gli studenti.
Big doveva essere e big è stato. Quella di Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, è stata una visita nel Maceratese non solo in appoggio alle candidature dei due esponenti di centrodestra di Tolentino e Civitanova Marche, Silvia Luconi e Fabrizio Ciarapica per la tornata elettorale del prossimo 12 giugno ma anche per fornire una visione prospettica su territori alla ricerca di una continuità amministrativa.
Accompagnato dal sottosegretario alle Politiche Agricole e commissario Forza Italia Marche, Francesco Battistoni, e dal vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, Tajani ha fatto prima tappa nell’entroterra. A tenere banco anche il tema della guerra in Ucraina i cui effetti stanno investendo in modo considerevole le aziende marchigiane impegnate nell’export di beni di lusso e settore calzaturiero.
Per far terminare il conflitto in atto "la strada giusta è quella del dialogo e della pace. La Russia non può continuare la campagna di invasione dell'Ucraina ed è quindi giusto aiutare l'Ucraina a difendersi”, ha spiegato Tajani, ribadendo però la contrarietà “a inviare armi che possano colpire la Russia”.
In visita allo Shada, sul lungomare sud di Civitanova, l'ex presidente del parlamento europeo ha rimarcato tutti i temi trattati a livello nazionale da Forza Italia: dalla patrimoniale al ripristino di fonti energetiche alternative e la presa in considerazione dell'energia nucleare. "A pagare il prezzo più salato della guerra in Ucraina e quindi delle sanzioni alla Russia, sono al momento Polonia, Italia e Germania", ha aggiunto Tajani.
Di più stretta attualità anche i fondi del PNRR che arriveranno da parte dell'Unione Europea e che garantiranno all'intero Paese una importante ripresa economica post pandemica e post bellica. Su questo il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha sottolineato l'importanza della continuità amministrativa che consenta l'arrivo di fondi su programmi già presentati da parte dell'amministrazione.
Lo scorso 18 maggio per il Comune di Civitanova Marche sono stati ammessi a finanziamento progetti per 5 milioni di euro. Negli interventi previsti dal bando gli ambiti di “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale, finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu”. "Misure messe in atto per arginare le disuguaglianza e fornire un aiuto concreto alle persone in difficoltà", ha spiegato il sindaco Ciarapica.
Alessio Spinazzola e Giuliana Morrillo, due studenti di Unimc che hanno in comune sicuramente una cosa: la vita di un qualsiasi universitario a Macerata. Alessio è un ragazzo spagnolo di Palma De Mallorca, arrivato in città per svolgere la sua esperienza Erasmus, conoscere una nuova cultura e migliorare la lingua italiana; Giuliana è una studentessa fuori sede ormai stabilita a Macerata da anni per il suo percorso universitario.
“La mia città è molto più grande di Macerata, qui è un ambiente più familiare poiché essendo piccola e universitaria gli studenti possono conoscersi molto facilmente e questa cosa è bellissima, ho trovato un altro concetto di vita studentesca rispetto alla Spagna”, ha spiegato Alessio, iscritto a Scienze della formazione primaria.
“Io mi trovo bene qui perchè sono tutti accoglienti – ha puntualizzato lo studente - però per noi Erasmus la vita notturna di Macerata, soprattutto in inverno, è un po' spenta, ma ho visto che durante l'estate diventa più movimentata”.
“Quando sono arrivato ero un po' perso, ma ho avuto molto sostegno dai miei compagni di corso e dai professori – ha raccontato Alessio. – Inoltre, sto svolgendo un tirocinio che ha evidenziato qualche pecca della città: le più grandi difficoltà incontrate riguardano i mezzi di trasporto: ci sono pochi orari degli autobus.”
“Arrivare a Macerata non è così semplice quindi occorrerebbe davvero migliorare l'accessibilità. La città sarebbe più attraente per gli studenti se ci fossero più occasioni per conoscere gente e divertirsi, più locali che facciano serate, sia in centro che fuori il comune; io ho trovato un clima bellissimo durante gli Aperitivi Europei” ha concluso.
“Ci sarebbe da migliorare la vita extra universitaria della città, ossia gli eventi serali e di svago che ormai mancano sempre di più e non spingono noi studenti a restare anche durante i week-end. Ma in generale, come studentessa a Macerata mi trovo bene. Dopo ormai 4 anni di studio la conosco alla perfezione, qui ci si ambienta facilmente", ha concordato Giuliana, iscritta alla magistrale di Comunicazione e culture digitali.
“E pensare che all'inizio facevo fatica a socializzare, ma è stata solo questione di tempo – ha raccontato la studentessa facendo un confronto con Saragozza, la città spagnola dove ha svolto il suo Erasmus. - Anche in Spagna vivevo in una città universitaria, certo molto più grande di Macerata ma comunque raggiungibile da ogni parte e con uno stile di vita diverso: divertimento e intrattenimento per noi studenti non mancavano mai".
Verrebbe da rispondere “niente”, perché noi tutti – chi scrive e chi legge – abbiamo la fortuna di trovarci dall’altro lato della barricata: quella dove il minimo sforzo richiesto è di fare da spettatori. Che sia attraverso un cellulare, un pc, o la cara, vecchia televisione, l’informazione mediatica gioca a nostro sfavore per almeno due motivi: il fatto di essere costantemente bombardati e, di conseguenza, la linea sottile che separa la cronaca fedele dei fatti dalle fake news confezioniate all’uopo.
Tutto quello che sappiamo oggi è che sì, c’è un conflitto in atto nell’Est Europa da oltre 100 giorni - questo rappresenta di per sé una novità relativa, visto che nel mondo intero se ne stanno svolgendo almeno altri 60 - e che, in qualche modo, si è creato un legame fra questo fatto, i pacchetti di sanzioni elargiti dall’Ue alla Russia e gli sviluppi più recenti della crisi economica.
Non va dimenticato, in tutto ciò, l’impegno a livello umanitario di chi – indipendentemente dalla politica – continua a prodigarsi per sostenere i civili in fuga dai bombardamenti. Perché questa è l’unica certezza, come soleva ricordare il compianto Gino Strada: “ […] La guerra che genera guerra, un terrorismo contro l'altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi”.
Una guerra iniziata ufficiosamente nel 2014, quando gli effetti dell’Euromaidan portarono alle proteste di Kiev, quindi alla fine del governo filorusso di Viktor Janukovyč e all’occupazione della Crimea da parte delle truppe del Cremlino. Alla base di tutto, il consueto scontro geopolitico “a freddo” fra l’Occidente americanizzato e quella Russia che Vladimir Putin sogna di riportare agli antichi fasti dell’URSS.
La maggior parte di noi ha ridotto la visione del conflitto alla formula “c’è un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina)”. A contribuire, in questo senso, è stata anche la figura dello stesso Putin, noto a tutti per il facile uso della forza in caso di dissenso e per un certo tipo di propaganda dal sapore orwelliano.
Tutto questo naturalmente si è riverberato anche sull’Italia, oggi altalenante fra il “vogliamo che torni la pace” e il “la guerra ci costa e abbiamo le bollette da pagare” (caro energia e scarsità di materie prime già alla fine del 2021, ndr). Spostandoci sul piano locale - nel nostro caso la regione delle Marche - ciascuno di noi può rivelarsi testimone di episodi e dichiarazioni più o meno controversi.
Personalmente, è rimasto impresso quando il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli domandò a telecamere e microfoni spenti “ma prima che scoppiasse ‘sta guerra, voi sapevate cos’era ‘sto Donbas?”. Impreparato sull’argomento per sua indiretta ammissione, sebbene fra le materie prime importate dall’Ucraina risulti il 70% del neon, fondamentale per i microchip e l’elettronica in generale (cui non può sfuggire anche il Med Store fondato dallo stesso Parcaroli e dal 2020 guidato dal figlio Stefano).
Tornando a noi, le riflessioni più opportune dovrebbero spingerci a fare i conti con la personale percezione di una guerra che, questo lo abbiamo capito, richiede a tutti i costi la nostra attenzione. Questo, soprattutto, per la sua estrema vicinanza ai nostri confini, le strategie messe in atto sui vari fronti, le scelte politiche ad ampio spettro che, inevitabilmente, ricadono su di noi semplici spettatori. Se poi includiamo nel pacchetto la deriva informativa che abbiamo raggiunto dopo due anni di pandemia, il caos totale appare altrettanto inevitabile.
Ci siamo ritrovati ad essere dei consumatori di informazioni senza gli strumenti adatti per filtrare, comprovare e, quindi, sviluppare un pensiero critico: con molta più naturalezza si è passati dal coinvolgimento umanitario a quello prettamente opportunistico, in virtù delle ripecussioni economiche che ogni guerra porta con sé. In quanto membri dell’Unione Europea guidata da Bruxelles e cittadini di un’Italia politicamente ed economicamente instabile, non possiamo che accettare questa condizione.
Il che ci aiuta a comprendere anche come progressivamente si siano formati negli ultimi anni piccoli gruppi di dissidenti, che individuano ciclicamente il colpevole nel governo di turno e le istituzioni che gli ruotano attorno. Tutto questo alimentato, a sua volta, da un mare magnum di notizie e informazioni che non ricevendo ufficiale riconoscimento, rischiano di lasciare il tempo che trovano oppure di forgiare nuove – e alle volte, pericolose – ideologie.
Anche recentemente, in occasione dell’ultima "Festa della Repubblica", è capitato a chi vi sta scrivendo di assistere in quel di Macerata alla manifestazione dei rappresentanti del Partito 3 V (candidato a Civitanova con la lista in appoggio di Alessandra Contigiani sindaco), del Fronte del Dissenso Marche, e dei Movimenti Liberiamo l’Italia e l’Appello dei Cento (comun denominatore: la sovranità popolare e le battaglie no vax).
Un'altra occasione nella quale ci si è voluti affidare a figure più o meno autorevoli – medici, giornalisti, politici che diremmo “fuori dal coro” - per dar voce alle rivendicazioni e alle informazioni elaborate a sostegno delle proprie argomentazioni. Un modus operandi, detto altrimenti, valido per chiunque faccia parte oggi di una minoranza, ma anche no. Perché il vero sforzo che si compie, alla fine, è quello di difendere le proprie certezze, seppur scarne.
In virtù di un simile impegno portato avanti all’interno dei nostri confini, quello della guerra si riduce a ennesimo pretesto. Avere piena coscienza di chi sia il buono e chi il cattivo in questa nuova, triste e cupa pagina della storia del 21° secolo ha perso presto la sua importanza, poiché abbiamo ammesso a noi stessi – seppure implicitamente – di non starci a capire davvero nulla di quanto stia accadendo. Se non quello che siamo disposti ad acoltare e trattenere a livello informativo.
Ecco che l’azione più efficace da compiere, a questo punto, torna ad essere quello di imparare a forgiare gli strumenti adatti per costruire ciascuno la propria cultura, il proprio spirito critico, e quindi confrontarlo col rischio “accetabile” di metterlo in discussione. E così, ricominciare. Del resto, affidarsi a dei governanti - presumibilmente scelti - è un atto assolutamente civile e democratico.
Ciò che non dovrebbe mai essere accettata è la passiva fruizione di qualsivoglia messaggio mediatico - notizia specifica o informazione generica che sia - rispetto al quale comunque non possiamo esimerci dal ricevere, per quanto noioso ed esasperante possa essere. Altrimenti non si può parlare di partecipazione alla vita politica e sociale del proprio Paese, ma di puro e semplice intrattenimento del sabato sera.
Finalmente vacanze, finalmente Cusport Estate. Da lunedì 6 giugno il Cus Macerata ripropone il suo camp estivo post scolastico, pensato per i piccoli del capoluogo e delle zone limitrofe.
Un appuntamento fisso, giunto non a caso alla 13° edizione e forse ancor più atteso ed elettrizzante. Già tante le richieste di adesione e partecipazione pervenute in segreteria, da genitori che hanno visto quanto è piaciuto e ha fatto divertire i propri figli in passato, nonché da nuove famiglie che vogliono approfittare di un camp estivo che fonde allegria, socialità e salutare attività motoria.
Il Cusport Estate proseguirà fino a metà luglio, ben più di un mese tutto dedicato ai bambini dai 6 ai 14 ani di età. Gli iscritti potranno praticare negli impianti all’aperto e al coperto di via Valerio svariati tipi di sport: tennis, calcetto, basket, pallavolo, danza, più la novità del judo con il ritorno della collaborazione con Laura Moretti.
Gli orari saranno 7.45-13.30 dal lunedì al venerdì. Tutte le lezioni saranno tenute da istruttori federali e animatori qualificati, ogni giorno una disciplina sportiva verrà alternata da giochi educativi e non mancheranno ulteriori occasioni di svago grazie a momenti ludici, tornei, giochi d’acqua, surprise party, cussiadi, feste a sorpresa.
"Vedere rappresentanti di tutte le forze politiche partecipare ad una stessa manifestazione è un segnale importante del fatto che è ora di mettere la sanità al centro". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini da Piazza Cavour ad Ancona - in contemporanea con le altre di Macerata, Pesaro, Fermo e Ascoli Pieno - per celebrare i 30 anni del 118, insieme a operatori e volontari che nel corso della giornata hanno animato gli stand effettuando dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e fornendo informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza.
"La riforma della Legge 13 sulla quale si sta aprendo la discussione - ha aggiunto l'assessore - porterà di fatto alla fine dell'Asur, con un ritorno alla centralità delle province ma importanti saranno gli atti aziendali, con la rivisitazione degli organigrammi nelle aziende che terranno conto ad esempio del numero dei medici, degli infermieri, e poi ci sarà il nuovo piano socio-sanitari. Sanità significa diritto alla vita, perché essere soccorsi coi modi e nei tempi giusti può fare la differenza".
L’impresa è fatta: la Maceratese batte 5 a 2 la Palmense e supera alla penultima giornata il Chiesanuova. Prima piazza incontestata da inizio campionato che viene conquistata a una giornata dalla fine: la facile vittoria, maturata soprattuto in un secondo tempo emozionante, regala tre punti inestimabili ai biancorossi.
Primo tempo in controllo della Maceratese che riesce a portarsi presto in vantaggio. Giaccaglia (17') sigla il terzo gol stagionale e mette la partita in discesa.
Nella ripresa i padroni di casa mettono la quinta e blindano il risultato: Tittarelli (49') raddoppia in apertura trasformando dagli undici metri. I maceratesi continuano a spingere e Zandri (56') cala il tris, chiudendo virtualmente la partita. La Palmense trova il gol della bandiera con Carafa (59'), ma Perez (61') ribadisce nuovamente in rete siglando il 4 a 1 che spegne ogni velleità di rimonta. Doppietta anche per Tittagol (76') che sul finale fissa il risultato sul 5 a 1. Cerbone (82') realizza dal dischetto nel recupero per il 5-2 definitivo.
Ora è importante che Trillini e la squadra mantengano alta la concentrazione per uscire vincitori dalla tana dei “lupi” a Monturano. Si giocherà tutto sabato prossimo, nel match in cui la Maceratese lotta per conservare il titolo e ribaltare le sorti di una stagione che sembrava già segnata.
(fonte foto: pagina FB Maceratese)
Anche nel centro storico di Macerata, come in Piazza del Popolo a Pesaro, Piazza del Popolo a Fermo e Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, si sono dati appuntamento oggi gli operatori e i volontari del 118 - insieme a quelli di Anpas, Croce Rossa e della Onlus Confraternita di Misericordia - per festeggiare i primi 30 anni dall’istituzione del servizio pubblico sanitario d’emergenza.
Sono cinque gli stand che da questa mattina animano Piazza della Libertà, con la presenza delle ambulanze e dei sanitari impegnati nelle dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e nel fornire informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. A dirigere la squadra il solito Ermanno Zamponi, che nella mattinata ha accolto anche la direttrice di AV3 Daniela Corsi, la presidente della Croce Rossa Rosaria Balzo Ruiti e gli assessori comunali Paolo Renna e Francesca D’Alessandro.
“Abbiamo festeggiato il trentennale dell' stituzione del 118 di Macerata insieme ai nostri preziosissimi collaboratori delle Associazioni di Volontariato,Croce Rossa, Anpas e Misericordia”, ha dichiarato Zamponi. “Abbiamo superato insieme le grosse difficoltà quali terremoto alluvioni pandemia etc..e continuiamo ad essere sempre in prima linea con la solita abnegazione professionalità e passione per il lavoro che svolgiamo e lo spirito di gruppo che ci porta ad aiutare chi ha bisogno di aiuto”.
Ma oltre ai festeggiamenti, si tirano le somme anche sull’attuale situazione del sistema sanitario e del 118 in particolare. “Il nostro servizio oggi – ha sottolineato Zamponi - conta la metà del personale medico necessario in provincia: un problema di portata nazionale che riguarda anche pronto soccorso, guardia medica e altre categorie. Continuiamo a resistere, facendo turni massacranti e rinunciando ai giorni di riposo, ma la situazione è diventata davvero critica”.
“Ora festeggiamo in questa storica giornata – ha concluso il direttore del 118 di Macerata - che ci gratifica e riconosce il nostro impegno e umanità che mettiamo verso chi ha bisogno del soccorso in emergenza. Un grazie particolare a chi ha organizzato questo evento, ad iniziare dalla Regione Marche, Asur, AV3 e Comune di Macerata”.
Giulia Bresciani, Francesca Michieletto e Valeria Pizzolato: la Cbf Balducci saluta tre delle giocatrici che hanno svolto un ruolo essenziale nella storica promozione in Serie A1 della società maceratese. L'addio è legato a motivazioni distinte.
“Ringrazio tutti per aver regalato a me e alle mie compagne questo sogno – ha spiegato Michieletto – . Dispiace lasciare una piazza come questa dopo una stagione così incredibile, ma la possibilità di vagliare altri progetti più vicini a casa mia e all’Università che frequento è stata un treno impossibile da perdere in questo momento. Un grande grazie a tutta la società, lo staff, senza dimenticare il pubblico che ci ha sostenuto in questa fantastica avventura".
Similmente Pizzolato, centrale di Treviso, saluta così l'Hr:''Sicuramente quella di lasciare Macerata è stata per me una decisione sofferta. Questa stagione è stata veramente bellissima, tanto dal punto di vista agonistico quanto da quello umano. Spero che questo non sia un addio ma solamente un arrivederci perché sono stata davvero bene alla Cbf Balducci".
Il libero Giulia Bresciani è riuscita ad attirare, grazie alle sue difese e ai suoi vantaggi, le attenzioni della Igor Novara. "Come dissi ad inizio stagione i conti si fanno alla fine - ricorda -. Quella di Macerata è stata per me un'esperienza indimenticabile, un’isola felice. Una stagione che è stata tutta da vivere in cui abbiamo dovuto solo pensare a giocare".
''Di questo ringrazio tutta la società - conclude -, dalla dirigenza allo staff tecnico, dalle compagne con cui ho condiviso questa bellissima annata a tutti coloro che lavorano nell’ombra per far sì che tutto fili per il verso giusto. Grazie alla Cbf Balducci per avermi dato quest’opportunità e per aver compreso e rispettato la mia scelta'".
(Credit foto: Marco Raponi)
La Med Store Tunit cambia volto per la stagione 2022/2023 e si prospettano novità importanti in tutti i reparti. La squadra biancorossa saluta tre protagonisti che nella passata stagione sono stati tra i cardini della squadra: il capitano Robbiati, lo schiacciatore Lazzaretto e l’opposto Giannotti.
Presentato la scorsa estate, Robbiati è arrivato alla Med Store Tunit con alle spalle una lunga carriera trascorsa in Serie A, durante la quale ha vestito le maglie di Mantova, Milano, Cantù, Lagonegro e Santa Croce, tra le altre. In questa stagione vissuta insieme, un campionato ricco di ostacoli, Robbiati si è preso anche la fascia di capitano e nuove responsabilità, aiutando la Med Store Tunit con tutta la sua esperienza e le qualità messe in campo, per confermare Macerata ai vertici della Serie A3.
Anche quando costretto a fermarsi a causa di un lungo infortunio, Robbiati non ha mai fatto mancare il suo sostegno ai compagni, seguendoli in allenamento, per poi tornare a dare il suo contributo anche in campo dove nel finale di stagione è stato determinante per il terzo posto in regular season.
Lazzaretto lascia la Med Store Tunit dopo l’approdo dalla Delta Group Rico Carni Porto Viro. A Macerata si è preso subito un ruolo da protagonista nel roster biancorosso; grazie all’esperienza maturata in tanti anni di Serie A, come nelle stagioni alla GoldenPlast Potenza Picena, con l’Aurispa Alessano, la Kioene Padova e a Porto Viro, Lazzaretto è stato tra i punti fermi della Med Store Tunit nella stagione da poco conclusa.
Le sue indiscusse qualità e la sua grinta hanno accompagnato la squadra fino alla semifinale di playoff, mentre fuori dal campo Macerata ricorderà la simpatia e disponibilità di Enrico.
L’opposto Giannotti chiude la sua esperienza in biancorosso, iniziata a metà campionato. Arrivato a Macerata con la voglia di confermare tutto il suo valore dopo una difficile esperienza a Brescia, in biancorosso ha trovato lo spazio e l’ambiente giusto per esprimersi.
È riuscito ad inserirsi rapidamente nel gruppo diventandone uno dei leader e aiutando i compagni a conquistare il terzo posto in campionato e a giocarsi i playoff fino all’ultimo respiro, dando spettacolo nella doppia sfida di semifinale contro Aci Castello.
Giannotti ha portato a Macerata la sua lunga carriera in Serie A, iniziata a Padova e proseguita girando l’Italia con maglie importanti come quelle di Spoleto, Bolzano, Monza, Grottazzolina, ma oltre alle qualità sul campo, ha mostrato una grande professionalità e la capacità di calarsi subito nell’ambiente, diventando un esempio per i ragazzi più giovani del roster. Tutta la società e la famiglia biancorossa saluta Gabriele, Enrico e Stefano, augurando loro il meglio per le prossime avventure nella pallavolo.
Si chiude l’anno scolastico e con esso le molteplici attività che hanno coinvolto i ragazzi e i docenti dell’Ite “Gentili” di Macerata. Ad esprimere soddisfazione per le iniziative che sono state svolte a partire dall'autunno scorso è la professoressa Paola Formica, docente di diritto e referente di Istituto per l'educazione civica.
"Abbiamo cercato di costruire una cultura della legalità nel senso più ampio possibile - sottolinea la docente -, affrontando tematiche, incontrando personaggi, organizzando giornate commemorative e incontri con esperti".
La collaborazione degli insegnanti della scuola maceratese è stata sempre attiva e questo ha permesso di sviluppare il progetto “Cittadini esemplari” che si è avvalso del sostegno di docenti di lettere, economia, scienze e religione in una prospettiva di approccio multidisciplinare.
Gli alunni coinvolti hanno così potuto riflettere e lavorare su tematiche di diversa natura: dal rispetto dell’ambiente alla violenza di genere, dal bullismo/cyberbullismo al contrasto alla contraffazione.
Altrettanto importanti poi le riflessioni scaturite dai dibattiti con i protagonisti della lotta alle organizzazioni criminali, come nel caso dell'incontro con il procuratore distrettuale antimafia, Daniele Paci e dell'incontro con il procuratore Nicola Gratteri, in occasione della 'Giornata della Legalità' il 23 maggio scorso.
L’Ite ha, inoltre, partecipato alle varie giornate commemorative come la Shoa, il Tricolore e la recentissima Festa della Repubblica con visioni di film, momenti di riflessione, lettura e analisi di documenti; all’interno di questo contenitore sono state svolte iniziative finalizzate alla formazione di una cultura europea con Eurodesk e Erasmus+.
La stessa dirigente scolastica Roberta Ciampechini sottolinea "l’assoluta importanza di tutte queste iniziative che concorrono all’arricchimento culturale dei docenti e degli studenti, i cittadini del domani".
“Sulla questione della mancata candidatura dello Sferisterio nella lista dei teatri storici delle Marche proposti dalla Regione come patrimonio Unesco, l'assessore alla cultura della Città di Macerata Katiuscia Cassetta è sfortunata, o forse semplicemente impreparata, perché gli atti sono pubblici e consultabili, così come le stesse linee guida di candidatura”. Ad intervenire sulla questione, a gamba tesa, il consigliere regionale del Partito Democratico Romano Carancini.
“Nell'affermare che lo Sferisterio non risponde ai criteri richiesti dalla candidatura stessa afferma una falsità – punge l’ex sindaco di Macerata -. Non sorprende lo ‘sport’ diffuso nelle amministrazioni di destra di utilizzare troppo spesso le sedi istituzionali per veicolare bugie e sperare di confondere i cittadini, come in questo caso, quanto piuttosto la grave scelta dell'assessore alla cultura di schierarsi, di fatto, contro lo Sferisterio e dunque contro la sua città”.
“Appare assolutamente assurda e incoerente la scelta della Regione di escludere uno tra i beni più preziosi e originali del suo patrimonio artistico-culturale – spiega il consigliere dem -, che rientra a pieno titolo nel circuito dei teatri storici delle Marche per le motivazioni che la stessa Regione ha formalmente elencato nella sua relazione di candidatura”. “Una vera e propria incoerenza, nonché un'occasione persa, per la quale chiederò spiegazioni con un'interrogazione in sede di Consiglio regionale”, ribadisce Carancini.
“Il fatto, come dice l’assessore comunale Cassetta, che lo Sferisterio sia stato in origine destinato alla pratica del gioco della palla al bracciale non è una discriminante prevista dall'Unesco. È solo un altro autogol di questa giunta regionale e, soprattutto, l'evidente inadeguatezza amministrativa della giunta Parcaroli che, ancora una volta, ha subìto passivamente l'indirizzo degli amici politici in Regione”, attacca Carancini.
“È il momento che la città di Macerata, attraverso i cittadini, le associazioni, le istituzioni, direi lo stesso sindaco, partecipino per esprimere indignazione e presa di posizione contro questa ingiusta esclusione, frutto di imperdonabile incapacità di governo” conclude il consigliere regionale del Pd.