Sospesi temporaneamente i servizi di controllo di rilevamento della velocità sulle strade statali. È quanto previsto dal questore di Macerata Antonio Pignataro, in perfetta sinergia con il Prefetto Iolanda Rolli. Quello dell'autovelox, in un momento di estrema emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo, è stato ritenuto dalla Questura come un servizio di secondaria importanza.
Gli operatori di Polizia Locale impegnati in precedenza nello svolgimento di questo servizio, verranno rimodulati in modo che il massimo sforzo venga dedicato al pattugliamento delle aree urbane di propria competenza con l’obiettivo primario di verificare l’osservanza da parte dei cittadini delle norme contenute nei decreti governativi necessarie a contenere la diffusione del Covid-19. Una misura necessaria vista la dotazione organica delle Polizie Municipali, non sempre sufficiente all'espletamento dei numerosi servizi a cui le stesse sono chiamate ad adempiere.
Ai servizi di pattugliamento urbano ed extraurbano concorreranno anche i Militari dell’Esercito Italiano al fine di incrementare i controlli per la salvaguardia della salute dei cittadini.
La pavimentazione della passeggiata su Viale Trieste cambia volto ma decisamente in peggio.
Se ne sono ben accorti i cittadini che, camminando lungo il passeggio nei giorni precedenti l'emergenza coronavirus, non hanno potuto fare a meno di constatare il pugno nell'occhio offerto dalle nuove mattonelle messe sul lastricato per sostituire quelle rotte,e in alcuni punti assenti, presenti in precedenza.
Come lo si può facilmente intuire dalle diverse foto arrivate alla nostra Redazione, da parte di tanti maceratesi indignati, lo "spettacolo" del viale è a dir poco indecoroso in quanto quest'opera di "rattoppo", fatta con manifesta superficialità da parte degli organi comunali preposti, non fa altro che danneggiare esteticamente uno dei punti più frequentati della città.
In merito all’articolo: “Macerata, mancata osservazione delle norme preventive da parte dell’APM: la protesta dei conducenti dei mezzi pubblici” (leggi qui), l’APM ritiene opportuno precisare quanto segue al fine di dare una corretta informativa in merito alle affermazioni riportate:
1) “La protesta dei conducenti di mezzi pubblici”
Si precisa che nessuna organizzazione sindacale ha manifestato o segnalato la non correttezza delle misure di prevenzione adottate dalla società a tutela dei propri lavoratori e degli utenti. Stante la situazione di emergenza sanitaria del paese, tutte le precauzioni adottate sono state tempestivamente verificate con il responsabile della prevenzione e sicurezza, il medico competente e il rappresentante dei lavoratori e adottate nel pieno rispetto delle linee guida fissate dalle Autorità governative.
2)“All’interno degli autobus non vengono distribuiti dispositivi di protezione individuale”
Le linee guida del Governo prevedono l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 1 metro tra le persone. Per garantire questo limite, è stata fornita sugli autobus e alle fermate una nota informativa per sensibilizzare tutti al rispetto di tale obbligo. Inoltre ogni autobus è stato dotato di un nastro di delimitazione che il singolo autista può apporre per distanziare la cabina di guida, qualora sul mezzo vi sia la necessità di garantire questa distanza con l’autista; inoltre è stata data disposizione di apertura solo delle porte posteriori per garantire la salita e discesa degli utenti lontano dalla cabina di guida.In ordine alla prescrizione di lavarsi le mani con maggiore frequenza, a tutti gli autisti è stato fornito un flacone personale di gel igienizzante per la pulizia delle mani.Nei comportamenti da seguire, fissati dal Governo, l’uso della mascherina è previsto (punto7) solo nel caso in cui una persona sospetti di essere malato o assiste persone malate. Non pensiamo che questo sia il caso degli autisti e, comunque, comportamenti difformi potrebbero ingenerare infondati allarmismi tra gli utenti, che vanno evitati. Tutte le prescrizioni indicate dal Governo sono state tempestivamente adottate, comunicate e affisse sugli autobus e nei luoghi di lavoro.
3) “nonostante la Regione Marche li abbia resi obbligatori nei contesti legati alla mobilità urbana”
La Regione Marche non ha fornito alcuna prescrizione aggiuntiva a quella del Governo, né ha comunicato ai gestori altre specifiche modalità da adottare.
4) “ l’unico prodotto utilizzato, a detta dei dipendenti è un banale Polinet”
Il Polinet, utilizzato per la pulizia degli autobus, è un liquido detergente altamente concentrato specifico per il settore e possiede una buona forza pulente per l’unto e lo sporco atmosferico. Contiene solventi alcolici e sanitizzanti (basta leggere la scheda tecnica di sicurezza consegnata al rappresentante dei lavoratori). In aggiunta, le pulizie sono state intensificate con l’uso di altri prodotti a base di alcol.
5) “i dipendenti continuano a lavorare senza linee guida alle quali attenersi”
La società ha informato puntualmente tutti i dipendenti con note informative e specifici ordini di servizio regolarmente affissi. La riunione con le OO.SS. è stata annullata nel rispetto delle prescrizioni impartite dal Governo che ha sospeso la partecipazione a incontri o riunioni da parte di personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici. Nessuna OO.SS. ha manifestato contrarietà, anzi vi è stata piena condivisione e i rapporti sono proseguiti costanti per altri canali (telefono, email, whatsapp).
6) Vendita dei biglietti a bordo
Non è stata emanata alcuna disposizione nazionale o regionale che sospende la vendita dei biglietti a bordo, in quanto il maneggio di denaro non costituisce rischio di contagio.
7) “Gli autisti non sono separati dal resto del mezzo con appositi separatori o favorendo l’apertura delle porte nella parte posteriore”
Molti autobus sono dotati in un pannello trasparente che separa la cabina di guida. Inoltre è stato adottato, su tutti gli autobus, il nastro di separazione bianco/rosso al fine di garantire la distanza di sicurezza di 1 metro. Inoltre, l’ordine di servizio impartito prevede proprio la necessità di aprire le porte posteriori per la salita/discesa degli utenti.
8) “Niente saponi specifici nei bagni”
Tutti gli autisti sono stati forniti di flacone di gel igienizzante per le mani. La ricarica è disponibile presso la sala degli autisti presso il deposito di Villa Potenza e nei bagni del deposito tpl. I bagni fotografati si riferiscono alla rotonda dei giardini.
9) “più volte abbiamo cercato di contattare i vertici dell’APM”
Nessun responsabile (presidente, direttore generale, responsabile tpl, responsabile sicurezza) è stato contattato, sia pure telefonicamente, dal vostro giornale.
La società, pur nella difficoltà del momento, ha operato nel pieno rispetto della norma a tutela dei lavoratori e delle disposizioni fornite dalle Autorità governative.
In merito al punto 9 del comunicato inviatoci dai vertici dell'APM, la Redazione di Picchio News tiene a precisare che nella giornata di ieri, prima della pubblicazione dell'articolo, ha provato in più occasioni a contattare la dirigenza aziendale ma senza successo. In quanto ogni volta,ci veniva negato il contatto di un qualsiasi rappresentate, perché, a detta degli operatori che rispondevano al telefono, erano sempre tutti "fuori sede" o "in riunione".
Nell'ambito delle misure di salvaguardia della salute e per far sì che si esca il meno possibile dalle proprie abitazioni, magari invitati dalle belle giornate di sole, è stata disposta la chiusura dei parchi pubblici cittadini, giardini Diaz e Villa Lauri.
Chiusi anche i centri di raccolta dei rifiuti e il centro di riuso fino al 25 marzo.
Gli sportelli dell'Informambiente per il ritiro dei sacchetti hanno così rimodulato l'orario di apertura:
Sportello informambiente centrale: lunedì, mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 - venerdì dalle 15.30 alle 19.30
Sportello InformAmbiente Villa Potenza - ex scuola elementare - borgo Peranzoni, 53 - mercoledì, dalle 9.00 alle 13.00
Sportello InformAmbiente Sforzacosta - presso A.S.D. Bocciofila - via Natali - martedì, dalle 15.30 alle 19.30
Sportello InformAmbiente Piediripa - centro di quartiere - via Volturno, 101 - 1° piano - vicino al Circolo Spazio Libero - giovedì, dalle 15.30 alle 19.30.
Da sabato mattina il Cosmari inizierà una igienizzazione straordinaria delle strade della città che inizierà dal centro storico e proseguirà nella notte tra domenica e lunedì mattina (dalle 21:00 alle 10:30).
Riguarderà tutte le strade principali di Macerata. In particolare, in centro storico utilizzeranno spazzatrici e idropulitrici dotate di un prodotto clorato igienizzante.
Nel resto della città verrà effettuata la pulizia con l'autobotte dotata dello stesso prodotto che è lo stesso usato anche nei loro normali passaggi di pulizia della città che il Cosmari garantisce periodicamente.
Offerta di lavoro per la posizione di Segretario/a d'ufficio della sezione Territoriale dell'UICI di Macerata Il lavoro consiste nello svolgere le mansioni di segreteria della sezione territoriale della provincia di Macerata dell'associazione no profit Onlus Ats Eps Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.
Il/La candidato a questo incarico dovrà essere in grado di svolgere una serie di compiti di segreteria cui: revisione della contabilità, pubbliche relazioni con i soci, gestione delle relazioni con le amministrazioni pubbliche e servizi sociali, rapporti con INPS e patronati. Questi compiti includeranno la collaborazione con dottori, avvocati, paralegali, professionisti nell'ambito tiflologico, medico o psicologico e altri membri dell'associazione con una serie di diverse funzioni. Pertanto, il candidato dovrà avere una gestione efficace del tempo e capacità organizzative associate orientate ai dettagli. Sarà di fondamentale importanza la capacità di essere empatico e di rapportarsi in modo naturale con la disabilità.
Responsabilità principali:
Funzioni amministrative come la gestione della logistica
Relazioni con i soci
Mansioni di contabilità e di segreteria d'ufficio
Ai candidati viene richiesto di inviare il loro curriculum vitae personale completo di tutte le esperienze pregresse, comprese le attività di volontariato, i titoli di studio e i contatti personali. La presentazione del candidato potrà essere effettuata inviando la propria documentazione all'indirizzo email segreteria@uicmc.it. Il termine massimo per la presentazione della documentazione è fissata al 21 marzo, dopo la quale sarà cura della segreteria comunicare il giorno e l'ora in cui inizieranno i colloqui personali, anche per via telematica, tenendo conto delle restrizioni dettate dal decreto governativo del 10 Marzo 2020.
"Il reparto l'Oncologia di Macerata ha bisogno di mascherine e guanti per proteggere gli operatori e soprattutto i nostri assistiti. Se potete aiutarci con una donazione non denaro, ma mascherine e guanti contatatteci".
È il video-appello lanciato via social, dal direttore e dalla coordinatrice del reparto di Oncologia dell'ospedale di Macerata, che denunciano una carenza di dispositivi di protezione, indispensabili per proteggersi dai rischi di contagio soprattutto in questo periodo di emergenza.
I numeri da contattare per la donazione di guanti e mascherine sono i seguenti : n. 0733.2572207, 0733.2572272 o via e-email a ZT9oncologia@sanita.marche.it.
Nel momento critico che tutta Italia sta vivendo a causa dell'emergenza coronavirus, la "Curva Just" Macerata vuole fare la sua parte.
"Nei giorni scorsi abbiamo affisso uno striscione d'incoraggiamento ai lavoratori della sanità pubblica, troppe volte denigrati (leggi qui)" ricordano gli storici tifosi della Maceratese, che aggiungono "ora abbiamo deciso di fare un'ulteriore passo: una raccolta fondi a favore dei presidi sanitari marchigiani. Chiediamo a tutti di seguire la nostra iniziativa sulla piattaforma www.gofundme.com su cui basta cercare "Diffidate il virus! Curva Just Macerata". Con un click è semplice versare una quota e donare".
"Donando diamo un calcio al virus, aiutiamo gli ospedali, aiutiamo chi lavora per noi, perchè aiutiando loro salviamo le nostre comunità. Uniti si vince: non diffidate dagli ultras, diffidate il virus!".
Anche se previsto dal Decreto del Governo, ha destato stupore la chiusura del Civico Cimitero di Macerata. Ad ogni ingresso è stato affisso un avviso che comunica il divieto di accedere alla struttura, anche in presenza di tumulazioni.
E' in vigore da oggi, a seguito del DPC del 11/03/2020, il divieto di accesso all'area cimiteriale non solo per le visite ai cari ma anche in caso di tumulazioni a seguito del decesso.
Il Decreto, infatti, non consente la celebrazione di funzioni per evitare possibili assembramenti che possano potenzialmente permettere il contagio del coronavirus escludendo anche l'accompagnamento del feretro.
In caso di decesso la salma potrà essere accompagnata al cimitero esclusivamente dai parenti prossimi, unici autorizzati ad accedere all'area, sempre garantendo la distanza di sicurezza di un metro tra ogni presente.
E' autorizzata anche la presenza di un sacerdote per un breve rito delle esequie nei locali cimiteriali.
Il Comune di Macerata si adegua alle misure varate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il nuovo decreto dell’11 marzo per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus e in particolare a quelle da attuare per le Amministrazioni pubbliche.
Il Comune, infatti, continua ad assicurare in via ordinaria il regolare svolgimento di tutte le proprie attività istituzionali e amministrative. Vengono naturalmente assicurati, in via prioritaria, i servizi pubblici essenziali e di gestione dell’emergenza epidemiologica in atto, nonché le attività indifferibili e i servizi di pronto intervento.
I servizi al pubblico vengono rimodulati per aderire alle disposizioni del DPCM del 11/3/2020, con cui si intende ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti delle persone. Il pubblico che vorrà accedere ai servizi comunali dovrà contattare telefonicamente o via mail gli operatori di sportello i cui recapiti vengono indicati di seguito. Il colloquio telefonico consentirà all’operatore di valutare la possibilità di evadere la richiesta via mail o di fissare all’utente un appuntamento per l’accesso fisico all’ufficio, nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e della misura del rispetto della distanza interpersonale di un metro.
Recapiti E-Mail E Telefoni
Segreteria Del Sindaco
0733 256226 - 0733 256495 - 0733 256412
segreteria.sindaco@comune.macerata.it ; Servizi Tecnici
Grandi Opere, Opere di urbanizzazione secondaria e manutenzioni. Tel. 0733/256206
andrea.fornarelli@comune.macerata.it – Patrimonio e Segreteria Amministrativa
Tel. 0733/256401
sabina.pagnanelli@comune.macerata.it – Opere di urbanizzazione primaria e protezione civile
Tel. 0733/256281
virgilio.ferranti@comune.macerata.it Ambiente
Tel. 0733/256541
francesca.pallotta@comune.macerata.it,
Sportello Unico Edilizia e Urbanistica
Tel. 0733/256275
flavio.torresi@comune.macerata.it
SERVIZIO POLIZIA LOCALE Tel. 0733 256346 e 0733 256410, marzia.paulini@comune.macerata.it, rachele.arcangeli@comune.macerata.it
ATTIVITA’ PRODUTTIVE tel. 0733-256331 e 0733-256336
attivitaproduttive@comune.macerata.it
comune.macerata.attivitaproduttive@legalmail.it
INFORMAGIOVANI
tel. 0733 256438
informagiovani@comune.macerata.it
emanuela.carlacchiani@comune.macerata.it
tel. 0733 256379
informadonna@comune.macerta.it
silvia.lorenzetti@comune.macerata.it
SERVIZI SOCIALI
UFFICIO PROMOZIONE SOCIALE
Tel. 0733/256465
ups@comune.macerata.it
AREA AMMINISTRATIVA SERVIZI SOCIALI
Tel. 0733/256425
amministrativi.sociali@comune.macerata.it
UFFICIO POLITICHE ABITATIVE
Tel. 0733/256380
ediliziaresidenzialepubblica@comune.macerata.it
SCUOLA E SPORT
SCUOLA E NIDI D’INFANZIA
Tel. 0733/256534
ufficioscuola@comune.macerata.it
SPORT
Tel. 0733/256250
ufficioscuola@comune.macerata.it
UFFICI DEMOGRAFICI
Mail Comune di Macerata:
municipio@comune.macerata.it
comune.macerata@legalmail.it
URP – UFFICIO PROTOCOLLO:
Tel. 0733 256288
urp@comune.macerata.it
ANAGRAFE
Tel. 0733 256260/264
demografici@comune.macerata.it
STATO CIVILE E SERVIZI CIMITERIALI
Tel. 0733-256426
statocivile@comune.macerata.it
CIVICO CIMITERO
statocivile@comune.macerata.it
Tel. 0733-233972
UFFICIO PERSONALE
Tel. 0733256249
Tel. 0733 245241
personale@comune.macerata.it
RAGIONERIA
Tel.0733256323
monica.andreozzi@comune.macerata.it
Tel.0733256317
manuela.morresi@comune.macerata.it
Tel.0733256316
sonia.michetti@comune.macerata.it
Tel.0733256315
giordano.morresi@comune.macerata.it
ECONOMATO
Tel.0733256212
francesco.tamburrini@comune.macerata.it
Tel.0733256211
luca.palmieri@comunemacerata.it
TRIBUTI
Tel. 0733/256393 - 0733 256318 - 0733 256314 - 0733 256463
0733 256447 - 0733 256313 - 0733 256433
E mail: tributi@comune.macerata.it
PEC: comune.macerata.entrate@legalmail.it
FAX: 0733/256353
Dopo il fermo ufficiale del campionato di Serie A3, in rispetto delle ultime disposizioni governative, seguite da quelle della Lega Volley che bloccano anche gli allenamenti, la società biancorossa sospende le attività sportive fino al 25 marzo.
Giocatori e staff tecnici di tutte le categorie, dalla Serie A alle squadre del settore giovanile, seguiranno le norme e le precauzioni indicate in attesa di nuove disposizioni. In questa fase l’obiettivo primario della Pallavolo Macerata è quello di tutelare la salute dei propri tesserati, nella speranza che si possa presto superare l’emergenza e tornare a vivere insieme la passione per la pallavolo.
“Noi ci eravamo già fermati”, spiega il Vice-Presidente Gianluca Tittarelli, “Le ultime disposizioni confermano la bontà della linea che avevamo intrapreso. Seguiamo con attenzione quanto sta accadendo e la nostra priorità al momento è assicurarci che gli atleti e lo staff tecnico non corrano rischi. Sono tutti a casa in questi giorni, i giocatori si tengono allenati come possono, senza uscire. Anche perché, giustamente, gli impianti sportivi sono chiusi a qualsiasi tipo di attività, compresa la Marpel Arena. Questo è il momento di farci forza, ma ne verremo fuori. Aspettiamo i prossimi sviluppi, speriamo positivi, e quando ci sarà modo torneremo più carichi e determinati che mai”.
A seguito dell’aggravarsi dell’epidemia da COVID-19 e del moltiplicarsi dei bisogni assistenziali sul territorio regionale, la giunta regionale ha approvato questa mattina una integrazione al piano di organizzazione della sanità della Regione Marche.
Ospedali Non Covid-19
Vengono dedicati esclusivamente ai pazienti NON COVID-19 gli stabilimenti ospedalieri di Urbino, Fano, Fabriano, specifiche aree operative dell’AO Riuniti di Ancona e della struttura di Macerata, Amandola e Ascoli Piceno.
Le strutture sono finalizzate a garantire le risposte ai bisogni sanitari tempo-dipendenti e, in ogni caso, a tutte le attività rivolte a pazienti COVID-19 negativi, non procrastinabili per motivazioni cliniche (es. cardio-vascolari, cerebro-vascolari, traumatologici, oncologici indifferibili, etc.).
Tutte le restanti strutture ospedaliere pubbliche del servizio sanitario regionale sono tenute a garantire le necessarie attività assistenziali rivolte ai pazienti COVID-19 positivi.
Il Punto Nascita della struttura ospedaliera di Civitanova Marche (PU AV3) garantirà percorsi sicuri ed isolati, oltre a supporto specialistico infettivologico, dedicati alle donne in gravidanza, positive per COVID-19, che necessitano di ricovero in ambiente ostetrico-ginecologico.
Sospensione prestazioni “D”, “P” e Malus
Gli Enti del servizio sanitario regionale sono tenuti a garantire esclusivamente le attività improcrastinabili, concentrandole in sessioni dedicate con percorsi esclusivi e sicuri dal punto di vista epidemiologico e, dove possibile, a sospendere temporaneamente e rinviare le attività assistenziali programmate. Resta confermato il mantenimento di tutte le attività d’urgenza con priorità di ricovero di tipo “A”.
E’ sospesa l’attività specialistica ambulatoriale istituzionale, tranne che per le prestazioni con classe di priorità “U” e “B” e per le prestazioni di controllo non differibili. Le prestazioni con classe di priorità “D” e “P” e quelle prenotate in regime di libera professione intramuraria saranno riprogrammate.
Al fine di evitare situazioni di congestione e promiscuità, che possono portare alla diffusione di malattie a trasmissione aerea, anche gli accessi ai punti prelievo devono avvenire solo previa prenotazione. Questa disposizione non si applica alle richieste in urgenza o per le seguenti categorie di pazienti: soggetti in terapia anticoagulante orale, soggetti con malattia rara, oncologici, donne in gravidanza, bambini di età inferiore a 14 anni, ai quali sarà sempre garantito l’accesso diretto, assicurando in ogni caso il mantenimento delle condizioni di sicurezza.
La delibera dispone anche la sospensione temporanea delle procedure inerenti il Malus, per il periodo di durata dell’emergenza epidemica.
Ulteriori laboratori per l’esame dei tamponi
La delibera ha inoltre stabilito che, mantenendo il laboratorio di riferimento regionale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona per la diagnosi molecolare del Coronavirus, riconosciuto come pienamente affidabile dall’Istituto Superiore di Sanità (concordanza 100%), si demanda agli enti del Servizio sanitario regionale la possibilità di dotarsi autonomamente di analizzatori per test COVID-19, sempre nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dai riferimenti nazionali vigenti.
In ogni caso, sarà obbligatorio provvedere all’immediato inserimento dell’esito dell’indagine (positivo/negativo) nel sistema informativo in uso presso il laboratorio, collegato alla nuova piattaforma regionale. Sarà inoltre necessario l’invio del campione all’Isituto Superiore di Sanità per una conferma diagnostica.
Personale sanitario in quarantena attiva
Sono state fornite le linee di indirizzo per favorire la riammissione in servizio degli operatori asintomatici, attualmente in isolamento domiciliare fiduciario (circa 300). Tali linee sono state discusse con i sindacati del comparto, precisando che gli operatori potranno rientrare al lavoro, opportunamente protetti, come da indicazioni fornite dalle Direzioni Generali degli Enti e delle Direzioni delle strutture private regionali sul corretto uso dei DPI.
La direzione aziendale del Cosmari, in accordo con il CdA e con i Comuni soci, comunica che a seguito dell'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi nella Regione, ha ritenuto necessario adottare, sull'intero territorio provinciale e sul Comune di Loreto, ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Pertanto si informa che dal 12 marzo 2020, fino a nuova comunicazione, tutti i Centri di Raccolta comunali e intercomunali (isole ecologiche) e i Centri del Riuso rimarranno chiusi al pubblico e quindi non sarà più possibile conferire rifiuti fino a nuova disposizione.
Sono, inoltre, sospese le attività che possono generare polveri sospese, come i soffioni delle spazzatrici o le attività di decespugliazione. Saranno incentivate le attività di disinfezione e di lavaggio con prodotti igienizzanti, nei limiti del personale disponibile.
La Roana CBF, considerata la situazione dell'emergenza per la diffusione del COVID-19, ha sospeso le attività fino alle ore 24 di lunedì, raccomandando alle giocatrici ed allo staff il massimo rispetto delle norme e delle precauzioni diramate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scaduto il termine, la dirigenza valuterà se ci saranno o meno i presupposti per riprendere l'attività di preparazione in attesa delle nuove disposizioni governative per il periodo successivo al 3 aprile, data di scadenza delle norme contenute nel DPCM dell'8 marzo, il tutto ovviamente ponendo come priorità assoluta il pieno rispetto di quelle che saranno le disposizioni diramate per tutelare la salute pubblica.
Nel quadro delle misure straordinarie adottate dal Governo con l’ultimo Dpcm, al fine di ridurre gli spostamenti dei dipendenti verso l’Ateneo e per fare in modo che nelle sedi graviti un minor numero di addetti, fatta salva la necessità di garantire servizi fondamentali per l’utenza, l’Università di Macerata ha esteso la modalità di lavoro agile a tutto il personale tecnico amministrativo, la cui presenza in sede, anche con modalità di turnazione, non sia stata valutata dai responsabili degli uffici come indispensabile.
Viene assicurata la piena funzionalità dei servizi essenziali, come il supporto alle lauree e alla didattica a distanza, il portierato e il presidio delle sedi, il supporto alla rete informatica di Ateneo, i servizi di manutenzione e di approvvigionamento connessi all’emergenza e ogni altro servizio ritenuto indispensabile e non differibile.
In attesa di riorganizzare il lavoro secondo le nuove modalità, le sedi e gli uffici dell’Ateneo saranno chiusi da domani fino al 16 marzo.
È arrivato nella tarda serata di ieri la firma sul nuovo provvedimento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte dove ha reso l'elenco dei negozi che chiuderanno per l'emergenza e quali invece rimarranno aperti. Gli unici servizi garantiti saranno quelli destinati all’approvvigionamento alimentare o ai servizi essenziali come banche, farmacie, poste, edicole, tabaccai, artigiani, assicurazioni e trasporti.
Alcuni istituti bancari di Macerata hanno preso la decisione di rimanere chiusi nel pomeriggio con la possibilità di ricevere il pubblico solo su appuntamento in quanto il personale sarà ridotto proprio in quelle ore. La mattina invece le banche saranno aperte al pubblico nei consueti orari ma si potrà entrare solamente tre persone alla volta per evitare assembramenti e mantenere un’adeguata distanza di sicurezza tra un utente e l'altro.
Per ottemperare alle misure di contenimento e prevenzione imposte dall'emergenza Coronavirus, è stato istallato un vetro divisorio in ogni sportello e tutti i dipendenti continuano la loro normale giornata di lavoro muniti di guanti, mascherine e di altri dispositivi utili alla protezione individuale.
La CNA Macerata per voce del suo direttore Luciano Ramadori commenta le misure adottate dal Governo e lancia un appello alla Regione Marche affinché siano velocizzate le liquidazioni dei contributi alle imprese nelle graduatorie già in essere.
“La portata delle conseguenze economiche della diffusione del Coronavirus sta diventando enorme e difficilmente calcolabile. Certo è che per l’economia mondiale ci sarà un prima e un dopo Covid-19. Una nuova crisi globale, quindi, dopo quella iniziata nel 2008 e non ancora del tutto passata. Unico aspetto positivo che ci può in parte rassicurare è che una volta passata la crisi acuta, stavolta non avremo a che fare con un sistema finanziario marcio e tutto il sistema economico potrà ripartire immediatamente".
Continua Ramadori: "Giudichiamo come congruo lo stanziamento previsto di 25 miliardi; ben vengano le ulteriori misure restrittive che speriamo possano dare risultati efficaci a breve; positivo il potenziamento degli strumenti come la cassa integrazione in deroga. Attendiamo quanto prima lo stop a rate mutui e prestiti, lo slittamento del pagamento di tutte le tasse, sostegni concreti per imprese in difficoltà e un piano urgente per ripartire immediatamente. La battaglia contro il Coronavirus si gioca sul tempo e anche per le imprese il tempo è un fattore vitale".
Conclude il direttore: "Serve liquidità ora. CNA chiede quindi con estrema determinazione che la Regione Marche liquidi immediatamente i bandi che hanno già una graduatoria e che prevedono finanziamenti già stanziati per le imprese. Non vi è motivo di esitare ulteriormente. Pensiamo al bando regionale per risarcire il “danno indiretto dal sisma” che è in piedi dal 2018 e che ancora vede decine di aziende assegnatarie del contributo ancora non liquidate; pensiamo al bando sugli investimenti produttivi in area Cratere che ha già una graduatoria; ai fondi disponibili con la Legge regionale 27/09 destinati alle imprese commerciali. Lo stanziamento dei 25 miliardi può essere congruo, come detto, ma se i tempi con cui questi benefici arrivano alle imprese è così lungo, non solo perdono il loro effetto salvifico ma possono diventare anche un danno per la falsa aspettativa creata. Servirebbe un’inversione nel metodo di erogazione: prima si erogano gli aiuti poi si procede con rigorosi controlli e verifiche, non il contrario come avviene oggi”.
Numerose le segnalazioni arrivate, in merito alla mancata organizzazione in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza Coronavirus, da parte dei dipendenti dell'APM, Azienda Pluriservizi Macerata spa. L'accusa, rivolta ai dirigenti dell'azienda, è quella di non aver adottato le stesse misure restrittive della Contram o di altre realtà, le quali si sono mobilitate al meglio per garantire la sicurezza massima ai proprio dipendenti, distribuendo guanti, mascherine e utilizzando prodotti specifici per sanificare i mezzi di trasporto.
Da quanto verificato, all'interno degli autobus dell'APM, non vengono distribuiti dispositivi di protezione individuale, nonostante la Regione Marche li abbia resi obbligatori nei contesti legati alla mobilità urbana. L'unico prodotto utilizzato - a detta dei dipendenti - è un banale Polinet, pulitore super concentrato usato frequentemente nella quotidianità per industrie, auto, pavimenti e simili.
La direzione dell'azienda aveva indetto una riunione prevista per il 10 marzo che intendeva discutere dei seguenti punti:
- misure di protezione in merito al Coronavirus;
- attivazione di strumenti di sostegno al reddito che potrebbero rendersi necessari a tutela dell'occupazione;
- esame congiunto finalizzato all'accertamento dei posti di lavoro in organico, disponibili o che si possano rendere disponibili, ai fini dell'assegnazione e diversa qualifica, dei lavoratori idonei al servizio nelle funzioni proprie della qualifica di cui sono rivestiti ai sensi dell'art.3 lett.c) dell'A.N. 12 luglio 1985, così come integrato dall'art.35 comma 4, dell'A. N. 28 novembre 2015
L'incontro non si è tenuto ed è stato infatti annullato per via del decreto che impone la distanza di un metro onde evitare di trovarsi in luoghi affollati ove si concentrerebbe maggiore rischio di esposizione al Coronavirus. Sarebbero potute comunque essere attivate videoconferenze o ulteriori comunicazioni alternative, invece i dipendenti APM continuano a lavorare senza linee guida alle quali attenersi.
Sono state sospese le verifiche a bordo dei mezzi, ma comunque i conducenti hanno l'obbligo di vendere i biglietti per cui possono ugualmente venire in contatto con un potenziale contagiato. Inoltre, gli autisti, come invece è stato disposto in alcune regioni d'Italia, non sono separati dal resto del mezzo con appositi separatori o favorendo l'apertura delle porte solo nella parte posteriore e quindi restano del tutto privi di misure di sicurezza adeguate per tutelare la loro salute.
Lo stesso avviene per i bagni destinati al personale APM: niente saponi specifici e nessun prodotto altamente disinfettante.
La speranza è quella di adeguare al più presto tutta la mobilità urbana alle misure preventive stabilite a livello regionale in modo da tutelare così i dipendenti e i fruitori del servizio.
Più volte abbiamo cercato di contattare i vertici dell'APM per verificare l'effettivo stato della situazione lamentata dai dipendenti ma ogni volta si sono fatti negare.
Il Presidente interprovinciale (Macerata-Ascoli Piceno-Fermo) di Confartigianato Trasporti, Emanuele Pepa, denuncia e lancia un grido d’allarme per la situazione che si è venuta a creare a seguito del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato lo scorso 9 marzo, che ha esteso misure restrittive, volte al contenimento dell’emergenza coronavirus, in tutto il territorio nazionale.
“E’ arrivato il momento di fermarsi come autotrasportatori - dichiara Pepa - meglio ancora se il fermo riguardasse tutta l’Italia, ovviamente relativamente alle attività che non determinerebbero caos distributivi nella catena alimentare e nella farmaceutica. Non ci sono più le condizioni minime per lavorare con serenità ed in sicurezza, alcune aziende addirittura non fanno né caricare, né scaricare autotrasportatori provenienti da particolari zone. Purtroppo nei luoghi di transito veniamo trattati come ‘contagiati’ e quindi pericolosi, i clienti, a ragione o meno, hanno troppa paura e sono sempre più diffidenti. Inoltre, con la chiusura alle 18:00 delle attività di ristorazione come trattorie, ristoranti o autogrill, non abbiamo più la possibilità di utilizzare servizi igienici, di farci una doccia o di consumare un pasto caldo durante le nostre percorrenze".
"Quello che è più importante ora – aggiunge il Presidente Pepa - in considerazione del numero elevato di decessi già registrati, è il rispetto e la salvaguardia della nostra salute, dei nostri dipendenti e delle rispettive famiglie. E’ una decisione difficile e se vogliamo coraggiosa che sappiamo avere grandi ripercussioni in particolar modo sotto l’aspetto economico, ma in questo momento dobbiamo tutelare la salute e la vita. Ne va della nostra coscienza”.
Alberto Cicarè, candidato sindaco di Strada Comune, nel corso di una diretta streaming sui canali social della lista - preso atto della ben nota emergenza nazionale dovuta al propagarsi del Coronavirus - presenterà una richiesta di rinvio delle elezioni comunali di Macerata da inoltrare alle competenti istituzioni chiedendo inoltre l’adesione all'iniziativa dei candidati sindaci degli altri schieramenti e a tutte le forze politiche della città.
"Riteniamo che questo sia il momento della responsabilità da parte di tutti i cittadini e quindi in special modo da parte di chi ambisce a ricoprire ruoli pubblici di rappresentanza - afferma la lista -. La priorità deve essere la salute pubblica e pertanto in questa fase eccezionale ed infelice che tutto il paese sta attraversando riteniamo non opportuno che i candidati parlino di una città che invece, coerentemente con tutte le indicazioni governative, deve rimanere al momento ferma".
"Pertanto, riteniamo che le elezioni - proseguono da Strada Comune - debbano essere rinviate e spostate in autunno così da poter affrontare con la dovuta attenzione questa fase delicata che speriamo duri il meno possibile. Auspichiamo inoltre che tutti i candidati e le forze politiche cittadine possano aderire a questa richiesta in modo tale da dare una dimostrazione di compattezza e unità di intenti in un momento così difficile come quello che tutti stiamo vivendo".
Strada Comune annuncia, pertanto, di sospendere tutte le attività strettamente legate alla campagna elettorale, mettendo però a disposizione i propri canali virtuali e le proprie forze al fine di veicolare contenuti di pubblico interesse.
Nonostante questo difficile momento per il paese, gli organizzatori hanno deciso di proseguire i preparativi per la 24° edizione del torneo giovanile marchigiano, dedicato alla categoria Giovanissimi Under 14, e di lasciare aperte le iscrizioni.
La fiducia è che rispettando le norme in vigore in queste settimane, si possa tornare presto a parlare di calcio giocato in tutta sicurezza.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, dove grazie all’impegno della Cluentina Calcioil Trofeo Marche è tornato ad imporsi come un punto di riferimento per il calcio giovanile marchigiano, il torneoriparte dalla conferma del legame con La Giovane Italia. Il progetto editoriale ideato dal giornalista Paolo Ghisoni, dal quale nasce l’appuntamento televisivo di Sky Sport che anche in questa edizione vedrà il Trofeo Marche protagonista di un servizio dedicato. La grande novità unisce la filosofia “La Giovane Italia in campo” al torneo giovanile, un nuovo metodo di intendere lo sport che prevede l’autogestione tecnica dei calciatori durante le fasi finali del Trofeo Marche.
Le squadre iscritte alla 24° edizione del torneo sono già sette a dimostrazione della fiducia che tante società ripongono in una filosofia che è già un successo a livello professionistico nazionale ed internazionale grazie ad altre competizioni targateLa Giovane Italia. Il Trofeo Marche sarà invece il primo torneo dilettantistico in Italia.
La Cluentina Calcio conferma quindi il suo impegno e la voglia di guardare al futuro.
In caso di eventuali nuove disposizioni riguardo il mondo dello sport, saranno comunicati aggiornamenti e accorgimenti necessari.