Il Governatore d’Area Lucio Montone ha nominato quale componente della Commissione Fair Play d’Area 5 (Emilia-Romagna e Marche) Roberto Toninel, Presidente Panathlon di Macerata dal 2010 al 2016
La Commissione svolge il compito di premiare campioni sportivi, atleti, società e scuole che abbiano fatto dei valori del fair play la linfa vitale della propria attività sportiva e che hanno visto il proprio comportamento distinguersi per lealtà ed etica sportiva.
Una nomina che è per Toninel una conferma che ci inorgoglisce come Panathlon Macerata e che non può stupire chi conosce Roberto e l’impegno che ha sempre profuso da socio prima e da Presidente poi, per una maggiore sensibilizzazione e riflessione sui grandi valori dello sport e della società civile.
Un nuovo mandato che rappresenta dunque il riconoscimento di una valenza di alto livello etico: "Non posso che essere entusiasta per la conferma di Roberto Toninel. È grazie al suo invito che sono entrato a far parte di questa straordinaria squadra Panathlon, divenendo prima socio e oggi Presidente del Club di Macerata. Roberto ha quella visione complessiva che consente di progettare e realizzare e rappresenta quella tradizione che conserva ben saldi i valori del fair play proiettandoli nel futuro” - afferma Michele Spagnuolo, nominato Presidente del Club appena qualche mese fa – “Siamo certi” – va avanti Spagnuolo - che proseguirà a diffondere quei principi di rispetto dei diritti degli individui, di non discriminazione, di non violenza e di lotta al doping che fanno dello sport un incredibile opportunità di crescita personale. Le più vive congratulazioni a Roberto da parte di tutto il Panathlon Club Macerata”.
Arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina fino alle 15 di domani, lunedì 21 settembre, per eleggere i membri del Consiglio regionale e, nel caso della provincia maceratese, per scegliere Sindaco e Giunta di 3 comuni (Macerata, Petriolo, Ussita ndr). Si vota anche per il Referendum consultivo nazionale sul taglio dei Parlamentari.
In provincia di Macerata l'affluenza è stata del 12,41% degli aventi diritto (nel capoluogo l'affluenza è superiore e si attesta al 15,27%), il secondo dato più basso della Regione Marche dove l'affluenza media si è del 13,43%.
Negli altri due comuni in cui si svolgono le Amministrative l'affluenza è la seguente: Petriolo 11,41% - Ussita 21,05%.
Sempre secondo i dati diffusi dall'Ufficio Elettorale della Regione, sulla totalità delle 1.567 sezioni, la provincia dove l'afflusso alle urne è stato più alto è quella di Pesaro-Urbino (14,62%), davanti ad Ancona (14,00%) e Fermo (12,78%). Ascoli Piceno è all'ultimo posto con il 12,32% degli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne.
Alle Regionali del 2015, alla stessa ora, aveva votato il 13,04% degli elettori. Cinque anni fa, la tornata elettorale si svolse in un’unica giornata (domenica 31 maggio 2015), mentre l’attuale si concluderà alle ore 15.00 di domani (lunedì 21 settembre).
Alle Regionali del 2010 che, come l’attuale, si articolò in due giornate (domenica e lunedì), alla stessa ora aveva votato l’8,11% degli elettori.
Ricordiamo come lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi (lunedì alle 15:00), partendo da quello per il Referendum consultivo nazionale sul taglio dei Parlamentari, a cui seguirà lo spoglio per le consultazioni elettorali regionali e infine quello delle amministrative.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le novità al Codice della Strada adottate tramite la Legge del 11 settembre 2020 n. 120, di conversione del d.l. 16/7/2020 n. 76, il decreto “semplificazioni”.
Di seguito l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana:
Nel decreto “semplificazioni”, è stata nascosta una miniriforma al codice della strada disseminata, in maniera disorganica, tra le “semplificazioni procedimentali” di cui al Capo I del Titolo II, le disposizioni in materia di “cittadinanza digitale e accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione” di cui al Capo I del Titolo III, le “semplificazioni in materia di attività di impresa e investimenti pubblici” e le “semplificazioni in materia di green economy” di cui ai Capi I e III del Titolo IV.
Con specifico riferimento alle modifiche al Codice della Strada, il primo impatto riguarda l’esenzione dal divieto di guida con targa estera; come noto, il decreto sicurezza, con l’obiettivo di combattere il fenomeno della “esterovestizione” dei veicoli, aveva inserito all’art. 93, comma 1-bis, il divieto di circolare sul territorio italiano con un veicolo immatricolato in uno Stato estero nei confronti di chi risieda in Italia da oltre 60 giorni.
Unica deroga è concessa, dal comma 1-ter, al soggetto residente in Italia da oltre 60 giorni, conducente di un veicolo concesso in leasing, in locazione senza conducente o in comodato a un soggetto legato da un rapporto di lavoro o di collaborazione con un'impresa costituita in un altro Stato membro dell'Unione Europea o aderente allo Spazio Economico Europeo, che non abbia stabilito una sede secondaria o effettiva in Italia.
Per mitigare la portata di tale rigore viene oggi introdotto il nuovo comma 1-quinquies che, nel tentativo di risolvere i numerosi problemi recati dalla precedente normativa, esclude dal divieto cinque categorie di soggetti: i residenti nel comune di Campione d'Italia; il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all'estero, non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero (AIRE) ai sensi dell’art. 1 c. 9 lett. a) e b) L. 470/1988; i lavoratori frontalieri, o quei soggetti residenti in Italia che prestano un'attività di lavoro in favore di una impresa avente sede in uno Stato confinante o limitrofo (si tratta di Austria, Francia, San Marino, Slovenia, Svizzera, Vaticano), i quali, con il veicolo ivi immatricolato a proprio nome, transitano in Italia per raggiungere il luogo di residenza o per far rientro nella sede di lavoro all'estero; il personale delle Forze armate e di Polizia in servizio all'estero presso organismi internazionali o basi militari; il personale dipendente di associazioni territoriali di soccorso, per il rimpatrio dei veicoli immatricolati all'estero.
Altra novità riguarda al nuova classificazione di “strada urbana ciclabile” (lett. e-bis) del comma 3 dell’art. 2, definita come strada interna a un centro abitato, a unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità fino a 30 km/h, con priorità per i velocipedi che godono anche di precedenza nei confronti degli altri veicoli (nuovo comma 4-bis dell’art. 145).
Ai sensi del nuovo comma 9-bis dell’art. 148, lungo tali strade, per effettuare il sorpasso di un velocipede si devono osservare particolari cautele per assicurare la distanza laterale di sicurezza; a tal fine, prima di effettuare il sorpasso, il conducente deve valutare l'esistenza delle condizioni per compiere la manovra in sicurezza, regolando la velocità che deve essere ridottissima qualora lo richiedano le circostanze, la cui violazione comporta la sanzione pecuniaria da 167 a 666 euro.
Inoltre, il nuovo comma 1-bis dell’art. 182, prevede che in caso di circolazione sulle strade urbane ciclabili, ai ciclisti non si applica l’obbligo di procedere su un’unica fila; infine, su tali strade i Comuni possono stabilire la modalità di circolazione dei velocipedi anche a “doppio senso ciclabile”, cioè in senso opposto al senso unico di marcia (art. 7 c. 1 lett. i-bis).
Numerose poi le modifiche alle definizioni stradali recate dall’art. 3.
Viene sostituito integralmente il n. 12-bis) che novella la definizione di “corsia ciclabile”, posta di norma a destra della carreggiata, appositamente delimitata e contraddistinta, destinata alla circolazione sulle strade dei velocipedi. Tale corsia può essere impegnata, per brevi tratti, da altri veicoli laddove le dimensioni della carreggiata lo consentano, anche quando siano presenti fermate del trasporto pubblico. Infine, la corsia si intende valicabile, per lo spazio necessario a consentire agli altri veicoli di effettuare la sosta o la fermata, nei casi in cui vi sia fascia di sosta laterale.
Viene, inoltre, aggiunto il nuovo n. 12-ter), recante la definizione di “corsia ciclabile per doppio senso ciclabile”, quale parte longitudinale posta a sinistra di una carreggiata urbana a senso unico, appositamente delimitata e contraddistinta, valicabile e a uso promiscuo, idonea a consentire la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi in senso contrario a quello di marcia.
Viene, infine, inserito il nuovo n. 58-bis), che introduce la nuova definizione di “zona scolastica” come zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti a uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso da appositi segnali. Ai sensi del nuovo comma 11-bis dell’art. 7, in tali zone può essere limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, a eccezione degli scuolabus, degli autobus destinati al trasporto degli scolari, nonché dei veicoli a servizio delle persone invalide, in orari e con modalità definite con ordinanza del Sindaco.
La violazione delle prescrizioni comporta il pagamento di una somma da 168 a 679 euro e, nel caso di reiterazione nel biennio, anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni.
Ulteriore novità viene introdotta dal nuovo art. 12-bis, secondo il quale il Sindaco può conferire funzioni di polizia stradale in materia di prevenzione e accertamento delle violazioni:
- in materia di sosta nelle aree oggetto di affidamento, a dipendenti comunali o delle società esercenti la gestione della sosta o dei parcheggi;
- in materia di sosta e circolazione, fermata e sosta sulle corsie riservate, al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico;
- in materia di sosta o di fermata, a dipendenti comunali o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade.
A tale personale, che durante l’espletamento delle mansioni riveste la qualifica di pubblico ufficiale, è conferito il potere di contestazione, redazione e sottoscrizione dei verbali, nonché di rimozione dei veicoli; la prosecuzione dell’attività sanzionatoria resta di competenza della Polizia Municipale.
Infine, con la modifica recata al comma 1 dell’art. 4 d.l. n. 121/02, convertito con modifiche nella l. n. 121/2002, i dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni in materia di velocità - con esenzione dalla contestazione immediata ai sensi dell’art. 201, comma 1-bisi, lett. f) - potranno essere utilizzati o installati non soltanto sulle strade extraurbane secondarie e sulle strade urbane di scorrimento, ma su tutte le strade individuate con decreto del Prefetto tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Cade dalla scala mentre svolge dei lavori domestici: uomo di 38 anni soccorso dall'eliambulanza.
L'episodio è avvenuto, intorno alle 8:30 della mattinata odierna, in un contrada Ugliano, nel territorio comunale di San Severino Marche.
Per cause in corso di accertamento, l'uomo ha perso l'equilibrio mentre si trovava su una scala e stava svolgendo dei lavori nella sua abitazione, da un'altezza di circa 4 metri.
Lanciato l'allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118 della medicalizzata di San Severino Marche. I sanitari, valutata la situazione, hanno allertato l'eliambulanza. L'uomo è stato trasferito in codice rosso all'ospedale dorico di Torrette.
Finalmente torna in gara Michele Antonelli e centra un grande crono nei 5000 metri di marcia in pista. L’alfiere del Centro Sportivo dell'Aeronautica, Campione Italiano Assoluto in carica della 50 km di marcia, a quasi un anno dallo splendido 16° posto ai Campionati Mondiali di Doha, può finalmente, in questo tribolato 2020, allacciare le scarpe, indossare la canotta, mettere il pettorale e confrontarsi con degli avversari.
Grazie alla disponibilità dell’Endas Stamura Ancona che si è spesa per inserire una gara di marcia assoluta, allo stadio Conti, Michele ha migliorato il personale di quasi due minuti portandolo a 19’52”35.
Ma la soddisfazione per il maceratese, seguito dal tecnico dell’Aeronautica Alessandro Garozzo, non si è fermata alle sole lancette del cronometro perché il risultato è stato centrato dopo una settimana densa di chilometri e con un impeccabile gesto tecnico.
Legittima quindi la soddisfazione per quanti seguono Michele nei suoi lunghi ed impegnativi allenamenti. Ora comunque, dopo una domenica di riposo, il portacolori dell’Aeronautica riprenderà subito a macinare chilometri per presentarsi al meglio alla 20 km di fine ottobre a Grottammare, un’altra tappa di avvicinamento e di gran stimolo per preparare al meglio il finale d’anno che lo porterà a difendere il tricolore ad Ostia.
Alla fine, la notizia tanto attesa dalla CBF Balducci Hr Macerata è arrivata. La Regione Marche, questo pomeriggio, ha dato l’assenso per l’ingresso del pubblico (benché in numero ridotto e con i distanziamenti imposti dal protocollo anti-covid) per l’esordio di domani della squadra maceratese nella Serie A2 contro la Itas Città Fiera Martignacco.
L’Helvia Recina Volley Macerata informa quindi che si potrà raggiungere il Palas in località Fontescodella ed assistere alla partita, fino al raggiungimento di 200 spettatori, previo prenotazione al numero 339-7498480 (presidente Pietro Paolella) o al numero 392-2200165 (segretaria Loredana Agrifoglio).
I costi dei tagliandi sono: 8 € biglietto intero e 5 € biglietto ridotto, accesso gratuito per gli under 12 e per gli over 70.
Seconda sgambata della pre stagione per la nuova Maceratese di mister Francesco Nocera. Contro una squadra di categoria superiore come il Montefano sono arrivate nuovamente buone indicazioni, sebbene la "Vipera" Mastronunzio abbia confermato la sua fama di bomber implacabile siglando la rete della vittoria degli ospiti (si è giocato sul campo di Sforzacosta ndr) per uno a zero.
Il primo tempo è avaro di grandi emozioni, anche a causa del forte caldo che sta contraddistinguendo il mese di settembre. Al 27' il primo a farsi vedere è Sopranzetti con un destro da dentro l'area che finisce fuori di poco. Un minuto più tardi Carrion di testa sfiora il palo sotto misura su traversone di Vechiarello.
L'ultimo brivido dei 45 minuti lo regala Ruibal con una conclusione decentrata che si spegne alta sopra la traversa.
Nella ripresa si parte con una punizione di Miramontes indirizzata all'incrocio, ma deviata in angolo da Rocchi con un balzo felino. Al 24' del secondo tempo Bianchi colpisce il palo da posizione ravvicinata dopo azione insistita, prima della conclusione deliziosa di Vechiarello nuovamente respinta da Rocchi in volo plastico (32' st).
All'84' l'episodio che decide il match. Marino atterra Cingolani, il direttore di gara non ha dubbi: è rigore. Dal dischetto Mastronunzio non perdona e regala la vittoria ai suoi.
Convalidato questa mattina in Tribunale l’arresto del 36enne di origini rumene che nel pomeriggio di ieri aveva creato scompiglio all’interno della farmacia "Filipponi" in Corso Garibaldi, a Macerata (leggi qui). Al termine dell’udienza, nei confronti dell’uomo è stata disposta dal giudice la custodia cautelare in carcere. Provvedimento in forza del quale è stato accompagnato e ristretto presso il carcere di Ancona-Montacuto.
Nel pomeriggio di ieri infatti, verso le ore 17:00, una “Volante” della Polizia ha fermato il 36enne, mentre stava aggredendo un cliente che si trovava all’interno della farmacia.
I poliziotti, immediatamente intervenuti, hanno inseguito per circa 300 metri l'aggressore, che stava scappando lungo il Corso in direzione del centro città.
È stato raggiunto all'altezza di un cantiere relativo ad una casa in fase di ristrutturazione dove è entrato nel tentativo di nascondersi.
Prima di essere fermato ha opposto una fortissima resistenza, sferrando calci e pugni e dando vita ad una vera colluttazione al termine dalla quale, con l’ausilio di altri poliziotti giunti sul posto e del titolare della ditta edile che stava lavorando nel cantiere, è stato bloccato e portato in Questura.
Proprio la Questura intende ringraziare per la collaborazione offerta il titolare della ditta edile impegnata nel cantiere: Haj Mohamed Jamel, 39 anni, di origini tunisine, residente a Macerata. Dopo aver notato i poliziotti in difficoltà nel contenere il 36enne, dimostrando uno spiccato senso civico, non ha esitato ad offrire il proprio aiuto contribuendo in tal modo a fermarlo.
L'aggressore, cittadino rumeno in Italia senza fissa dimora, era entrato in farmacia per inseguire un uomo di 67 anni, entrato nel negozio per trovare riparo e chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine.
Nella circostanza il 36enne, oltre a picchiare senza alcun motivo il 67enne, aveva anche colpito con un pugno il farmacista che era intervenuto a difesa della vittima.
Per quanto sopra il cittadino rumeno è stato tratto in arresto per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Inoltre lo stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata, percosse e danneggiamento.
“Mio figlio rispedito a casa per un paio di starnuti”. È la denuncia della madre di un alunno, che frequenta la quinta elementare della scuola "Fratelli Cervi" dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Macerata.
Il fatto risale allo scorso giovedì 17 settembre. “Mio figlio – racconta la donna - è andato a scuola regolarmente e in perfetta salute. Dopo circa un’ora di lezione mi chiama al telefono un’insegnante dicendomi di andarlo a riprendere perché il bambino aveva starnutito (circa 3 volte), da qui il sospetto che fosse malato di Coronavirus. La maestra ha poi aggiunto che a domanda se il bambino avesse mal di testa lui ha risposto di sì”.
“Preoccupata mi sono precipitata a scuola e l’ho riportato a casa – ha proseguito la madre - ma mio figlio risultava in perfetta salute e senza febbre, come constatato dopo la misurazione”.
I disagi per la donna e suo figlio non finiscono qui, però. L’iter per il ritorno in classe ai tempi del Coronavirus, dopo un sospetto simile, prevede il certificato medico di un pediatra che attesti che il piccolo sia in buona salute e non positivo al Covid-19.
“Il problema – spiega la madre – è che il medico non può rilasciare il certificato senza i risultati del tampone, ma per farlo occorrono in media dai 5 ai 6 giorni, a meno che non si vada in strutture private a pagamento.
Vorrei precisare che la che lo starnuto non è contemplato tra la sintomatologia Covid, ma che ci vogliono dei sintomi più evidenti. Credo – continua la donna – che vi sia stato un eccesso di zelo da parte dell’insegnante, con la quale , tra l’altro, non ho avuto mai avuto problemi in questi 5 anni e che stimo”, precisa.
“Sono però arrabbiata contro un sistema che mette in atto norme e regole senza tenere conto delle conseguenze che queste portano dietro. Tra l’altro ho saputo di altri casi simili accaduti all’interno dell'Istituto, capisco la paura – prosegue la madre - ma si stanno oltrepassando dei limiti, senza considerare il fatto che un bambino oramai deve aver paura di starnutire perché c’è il rischio che venga rispedito a casa e non possa tornare a scuola per diversi giorni”.
"Ho anche chiesto – conclude – un colloquio con la dirigente scolastica, che però me lo ha negato, asserendo che sarebbe stato preferibile farlo per via telefonica: ritengo che siano argomenti da trattare a quattr’occhi”.
“Ennesimo atto di aggressione subìto dal personale delle Forze di Polizia, frutto della mancanza del rispetto delle regole, dell’assenza di strumenti idonei, della incertezza della pena, ma soprattutto, in ambito locale, di una scarsa gestione ed organizzazione del personale della Questura di Macerata”. Lo afferma, in una nota, il sidacato di Polizia Fsp , in riferimento all’aggressione subita da alcuni agenti, nel corso del fermo di un ubriaco che ha seminato ieri il caos in centro a Macerata. (Leggi qui)
“Piena solidarietà e vicinanza ai colleghi della Squadra Volanti della Questura di Macerata aggrediti da un cittadino rumeno esagitato durante un intervento presso la Farmacia “Filipponi” nel capoluogo Maceratese” – continua il segretario Fsp Erasmo Perniola - .
“Conosciamo personalmente i due colleghi aggrediti, dall’ esperienza ultra ventennale nel controllo del territorio e nella gestione di situazioni difficili.
Èda circa un anno che questa sigla sindacale invita ripetutamente il Signor Questore pro tempore Antonio Pignataro a tener conto delle direttive emanate dal Dipartimento di Polizia in relazione alla centralità ed importanza del controllo del territorio anche per il tramite dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata.
Qualche anno - ricorda Perniola - orsono questo Ufficio garantiva 2/3 pattuglie ogni quadrante di lavoro, personale con qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, nonché il doppio operatore presso la Centrale Operativa; purtroppo la mancanza di turnover, ma soprattutto l’incapacità gestionale del personale, hanno portato ad avere oggi esclusivamente una pattuglia per ogni turno di servizio e, spesso, nel quadrante di turno dalle 8 alle 20 non vi è neanche la presenza dell’Ufficiale di Polizia Giudiziaria presso l’Ufficio denunce”.
“Spesso – continua il Segretario provinciale - si è preferito assegnare il nuovo personale di rinforzo giunto in Questura ad altri Uffici, seppur anch’essi carenti di personale, con compiti differenti da quelli che da sempre ha contraddistinto la Polizia di Stato, non dando la giusta priorità al controllo del territorio ed alla tutela del cittadino, fortemente colpiti dai noti accadimenti di cronaca.
Altresì, la mancanza di camere di sicurezza dove trattenere le persone fermate e/o arrestate in attesa di convalida dell’arresto è altrettanto gravosa questione che si rileva anche presso il Commissariato di Polizia di Civitanova Marche", conclude.
Maxi operazione antidroga: oltre 100 i chilogrammi di sostanza stupefacente sequestrata che era destinata allo spaccio nelle scuole medie e superiori.
Il Questore Pignataro sottolinea il fatto di difendere ad ogni costo i ragazzi “contro chi vuole avvelenare il futuro della nostra società. Occorre assolutamente l’unione di tutti perché il dramma che vivono molte famiglie può colpire tutti – prosegue il Questore -. Il futuro dei nostri ragazzi non può essere salvaguardato solo dall’Autorità Giudiziaria e dalle Forze di Polizia, ma occorre un coinvolgimento di tutta la società in modo particolare dei genitori ed è necessario creare dei servizi sociali specifici che possano assistere, aiutare e guidare i ragazzi nel loro sviluppo cognitivo.”
In conclusione, il Questore precisa come “le Forze di Polizia contrasteranno chi con la droga vuole uccidere i nostri ragazzi.”
Il concetto “Disciplina e Onore” dettato dall’art. 54 della Costituzione e sottolineato sempre dal Capo della Polizia Franco Gabrielli, costituisce il DNA non solo della Polizia di Stato, ma di tutte le Forze di Polizia a cui vanno aggiunte anche la Polizia Municipale e la Capitaneria di Porto che continuamente dimostrano un attaccamento al dovere e una passione al lavoro senza precedenti, sacra testimonianza che si può rilevare dai risultati che sono stati raggiuti negli ultimi anni nella provincia di Macerata, che ha permesso di evitare che molti ragazzi potessero cadere nel tunnel della droga e quindi nell’autodistruzione portando sofferenze alle loro famiglie.
La perfetta sintonia con il Procuratore Capo Giovanni Giorgio ed i suoi Sostituti, con particolare riferimento al Sostituto Procuratore Enrico Riccioni, e la Polizia di Stato di Macerata, ha permesso che i nostri ragazzi non venissero avvelenati.
Un incessante servizio, svolto nell’ambito del progetto “scuole sicure”, ha convolto numerosi poliziotti in borghese della Squadra Mobile per individuare gli spacciatori che sostavano davanti alle scuole o nelle immediate vicinanze di esse.
Nel corso dei servizi antidroga predisposti, sono stati utilizzati vari espedienti: i poliziotti si sono camuffati da operai dell’Enel o, in abiti civili, hanno portato a passeggio cani per non destare sospetti e nei giorni scorsi venivano individuati alcuni soggetti nelle vicinanze delle scuole, la cui presenza lasciava presumere che gli stessi potessero svolgere attività ai fini di spaccio.
Grazie a tali servizi, questi soggetti sospetti venivano seguiti per alcuni giorni dagli agenti della Squadra Mobile diretti dal Dr. Matteo Luconi, anche in centri urbani diversi da Macerata. Un lavoro certosino e di grande abilità investigativa, che ha permesso agli agenti di scovare alla fine la base dove poteva essere custodita la sostanza stupefacente.
I poliziotti decidevano dopo alcuni giorni di fermare uno di questi soggetti, un 40enne italiano, a Macerata nella nottata di giovedì 17 settembre, trovandolo in possesso di circa 50 grammi di marijuana pronta per essere spacciata.
Nonostante le dichiarazioni menzognere e prive di fondamento, venivano effettuate diverse perquisizioni nelle due abitazioni a disponibilità del soggetto situate nella zona di Cingoli nelle prime ore della mattinata di venerdì 18 settembre. Nella prima abitazione, precisamente nel garage, sono stati ritrovati alcuni contenitori bianchi che al loro interno avevano una sostanziosa quantità di sostanza stupefacente ed un'agendina riportante i nomi di presunti assuntori o spacciatori.
Nella seconda abitazione, nonché dimora del soggetto, venivano ritrovati altri contenitori bianchi e alcuni scatoloni contenenti un sostanzioso numero involucri per un altrettanto cospicuo quantitativo di droga.
Il soggetto veniva quindi arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
"Le Marche si meritavano che chiudessimo qui, per dare il segnale che vogliamo combattere. In democrazia le vittorie non si aspettano, ma si conquistano giorno per giorno. C'è in gioco il futuro di quello che amiamo. Dobbiamo guardare negli occhi le persone: mai più una politica elitaria". È in una piazza Vittorio Veneto piena, a Macerata, che il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti arringa i suoi in vista del rush finale delle elezioni regionali e comunali del prossimo 20 e 21 settembre. Il leader democratico è giunto direttamente da Roma per dare il suo sostengo a Narciso Ricotta (candidato sindaco del centrosinistra a Macerata) e Maurizio Mangialardi (candidato governatore delle Marche per il centrosinistra).
"Se non ci fosse il Covid vi abbraccerei uno per uno" dice Zingaretti. Tra la folla si scorgono i volti della maggior parte degli aspiranti consiglieri del centrosinistra, sia a livello comunale che regionale. L'intento della serata è chiaro: la sinistra marchigiana vuol mostrarsi unita per riconquistare il proprio elettorato, in molti casi apparso sfiduciato nel recente passato, e conquistare gli indecisi.
La scelta di Zingaretti di chiudere proprio a Macerata la sua campagna elettorale lascia trasparire un ottimismo di fondo: il partito crede che qui si possa rimontare, su entrambi i fronti. "Nessuno si fermi, è il tempo di combattere una battaglia politica fino a lunedì alle ore 15:00" avverte.
Rispetto ai leader maximi della destra (Meloni e Salvini), Zingaretti e il Pd scelgono una piazza meno capiente (dove poco prima aveva chiuso la sua campagna elettorale anche Parcaroli), sopratutto per rispettare le norme anti-contagio alle quali il partito si era attenuto fedelmente anche in occasione dell'arrivo di Bonaccini a Civitanova (leggi qui).
Il discorso del segretario del Pd si concentra sui problemi quotidiani connessi al Covid. Si rivolge al commerciante, all'imprenditore, al giovane e dice: "Tutti hanno paura e timore del futuro in questa fase. Noi dobbiamo capire e risolvere queste paure. La destra è forte soltanto perché le sfrutta: non propone mai soluzioni, ma cerca sempre capri espiatori. Noi siamo quelli che dicono no all'odio e sì alla speranza di potercela fare".
Poi arriva l'endorsement a Mangialardi e Ricotta: "Non sono figli della spartizione dei partiti politici di Roma, ma sono stati scelti dai marchigiani e dai maceratesi. Sono uomini liberi, non risponderanno mai a me, ma a voi. Non hanno padrini nè padroni come i candidati del centrodestra".
Quindi un attacco ad Acquaroli, non prima di ricordare le origini marchigiane dei suoi nonni: "Tanti ragazzi hanno dato la vita e sono stati ammazzati dai nazi-fascisti per consegnarci la democrazia. Nessuno ce l'ha regalata. Le Marche non possono essere governate da un candidato che ha partecipato a una cena fascista. Si è superato il limite della decenza e nessuno da Roma ha mai chiesto scusa per questo".
Sul palco, assieme a Zingaretti, ci sono Narciso Ricotta, l'ex deputata Irene Manzi, Maurizio Mangialardi (arrivato in leggero ritardo dopo un incontro tenuto a Muccia) e il segretario Pd di Macerata, Stefano Di Pietro.
"Il mio avversario parla soltanto al singolare e delle sue imprese, io invece parlo del noi, inteso come comunità - ha detto Ricotta -. Il programma elettorale di Parcaroli è stato pensato all'ultimo e si comprende come non sia stato scritto di proprio pugno ma dai suoi 'saggi'. Ha rifiutato sempre il confronto che è un principio base della democrazia perché tutti gli elettori hanno il diritto di sentir parlare tra di loro i sindaci. Nei pochi a cui ha preso parte, ha dimostrato di non conoscere nulla di Macerata".
"Il centro-destra negli ultimi 20 anni ha governato una sola volta per 18 mesi, con Anna Menghi. E sappiamo tutti com'è andata a finire: il Comune è stato commissariato e tutta la Giunta si è sgretolata. Ora gli stessi politici protagonisti di quel periodo si ripresentano in appoggio a Parcaroli: dov'è il cambiamento che tanto decantano?" aggiunge.
Sulla stessa lunghezza d'onda di quanto già affermato nell'evento di chiusura della sua campagna elettorale assieme al governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini a Civitanova, Mangialardi si è nuovamente appellato agli indecisi citando il caso Spacca di 5 anni fa: "Non credete ai sondaggi, lui era dato 10 punti avanti rispetto al centrosinistra ed invece non ha nemmeno ottenuto un posto in Consiglio Regionale".
Sono da poco passare le 23:00 quando i leader politici salutano la folla e si concedono ai fotografi per gli ultimi scatti della campagna elettorale. C'è poi spazio per la festa con la musica dei Folkorati, con la speranza del Pd di ripeterla fra 3 giorni.
Gran finale in piazza Vittorio Veneto a Macerata, per la chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli. Presenti, sul palco, tutti gli esponenti delle liste a sostegno del candidato primo cittadino e l'aspirante governatore regionale Francesco Acquaroli.
"In campagna elettorale si è sempre parlato di progetti ma subito dopo questi sparivano - ha esordito Acquaroli - . In 30 anni siamo rimasti isolati a 360° di fatto e questo isolamento denota un ritardo, un’incapacità di sostenere quello che noi siamo veramente e quello a cui possiamo ambire".
"Vorremo riportare una visione che sappia restituire equilibrio ai territori, che sappia essere inclusiva e rendere protagonista, riportare la regione Marche ad essere un punto di riferimento anche e soprattutto con la ricostruzione. Mancano poche ore, non guardiamo i sondaggi perché non fanno punteggio, non guardiamo l’entusiasmo perché si ci serve ma noi dobbiamo rimanere concentrati sull’obiettivo, l’obiettivo è d convincere gli indecisi. La politica può diventare il giusto strumento per costruire un futuro degno e ridare forza ai territori e soprattutto per dare una speranza a chi verrà dopo di noi" - ha concluso il candidato governatore del centrodestra - .
Successivamente hanno preso la parola i vari esponenti delle liste a sostegno del candidato sindaco del centrodestra
il primo ad intervenire è stato Andrea Marchiori in rappresentanza della Lega:
"Questa è la piazza dei maceratesi, sia i partiti che le liste civiche hanno compiuto una cosa straordinaria per questa città, abbiamo costruito una coalizione di maceratesi e lo abbiamo fatto senza un ingegnere, senza uno specialista ma con i maceratesi perché nasce in modo naturale. Abbiamo scritto un programma concreto per far tornare grande la città".
Successivamente è intervenuto Paolo Renna, in rappresentanza di Fratelli D'Italia: "Ho la fortuna di stare in una squadra unita e orgogliosa, che non si nasconde dietro liste, la sinistra parla di famiglia e sicurezza, ma sono temi mai affrontati dal centro sinistra che ha governato in questi anni".
Riccardo Sacchi di Forza Italia, ha sottolineato il desiderio di far cambiare pagina alla città, dopo anni di "disastrosa amministrazione da parte della sinistra". Sulla stessa lunghezza d'onda i discorsi di Mattia Orioli per il nuovo Cdu, Paolo Cotognigni dell'Udc, Deborah Pantana per i Civici con il Popolo della Famiglia e Gianluca Micucci Cecchi, nel presentare la lista a Civica a sostegno Parcaroli.
Il rush finale è spettato al candidato sindaco del centrodestra: "Vedere questa piazza piena mi riempie di gioia - ha affermato Parcaroli - guardandovi ne sono convinto, voglio essere il sindaco. Vengo da un altro mondo, non parlo il politichese, ma voglio far tornare Macerata sul tetto d'Europa, sento il desiderio di cambiamento nell'aria .Lavorerò in sinergia con Acquaroli in Regione, quello che non ha fatto mai Carancini per Macerata. Lavorerò con traparenza, il mio sarà un Comune aperto ai cittadini. Infine i saluti finale di Patassini e un pensiero di Parcaroli alla famiglia : "Ho ricevuto un grande aiuto da loro, grazie".
Aggressione all'interno di una farmacia Filipponi a Macerata: un 36enne ubriaco si scaglia contro il tiolare e un passante.
Secondo una prima sommaria ricostruzione, un uomo, intorno all 17, mentre passava per via Garibaldi sarebbe stato avvicinato da un tipo alto e robusto sulla trentacinquina che gli avrebbe biascicato frasi sconnesse. Il trentasettenne - di origini romene - era visibilmente ubriaco e dopo essere entrato all'interno del bar, ha inseguito l'uomo all'interno della Farmacia Filipponi.
Una volta entrato, il rumeno ha incominciato a dare in escandescenze e a urlare frasi sconnesse. A quel punto - secondo il racconto delle persone presenti - ha scagliato una bottiglia di birra all'interno della farmacia colpendo l'uomo che aveva preso di mira - rifugiatosi nel frattempo dietro il bancone - e una vetrina. Subito dopo, il titolare dell'esercizio ha tentato di calmare il 36enne, mentre quest'ultimo continuava a insultare e spingere l'uomo che era stato colpito dalla bottiglia. Nell'istante successivo, il 36enne ha colpito con un pugno sullo stomaco il farmacista, uscendo poi dal locale.
Sul posto è subito intervenuta la Polizia. L'uomo è stato individuato non molto distante dal luogo dell'accaduto. Fermato dagli agenti, il 37enne ha posto resistenza aggredendoli. Il personale di polizia è riuscito comunque a fermarlo e condurlo in questura. Due agenti sono stati curati al Pronto Soccorso per le ferite riportate durante il fermo.
“È una giornata di grande soddisfazione, perché l’apertura di questa strada è la prova che le istituzioni insieme possono compiere piccoli miracoli rispetto a una burocrazia molto rigorosa che a volte impedisce di realizzare opere”. Raggiante il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, per l’apertura questa mattina della nuova strada, costruita dall’Amministrazione provinciale, che collega la provinciale 77 “Villa Potenza - Sambucheto” con la provinciale 361 “Villa Potenza - Montecassiano”.
“Con la riforma delle province - prosegue Pettinari - le due provinciali sono passate di proprietà, la 361 alla Regione e la 77 all’ANAS e le risorse già disponibili e in cassa dell’Amministrazione provinciale sono andate alla Regione. In pratica non avevamo più nulla, ma non ho mollato e sono riuscito a convincere l’Amministrazione regionale a ridestinare al territorio una parte di quelle risorse che erano passate a loro. I territori sono più forti se le istituzioni collaborano e per questo ringrazio di cuore la Regione e il suo presidente, Luca Ceriscioli, perché ha accolto la richiesta. È stato firmato un protocollo d’intesa che ha permesso alla Provincia di progettare, appaltare e dirigere i lavori tra due strade non più di proprietà. Grande anche il lavoro dell’ufficio tecnico e della ditta Cori che ha operato intensamente in un periodo non facile, data pure la pandemia”.
L’intervento ricade nel territorio di Macerata e completa la variante di Villa Potenza, costruita nel 2014. La strada a due corsie ha una lunghezza di circa 300 metri e una larghezza di 10,50 metri; il progetto ha un valore complessivo di 800 mila euro e comprende anche la realizzazione della rotatoria, illuminata di notte, costruita sempre dalla Provincia di Macerata sulla provinciale 361.
La nuova strada è importante per tutta questa zona del Potenza poiché qui confluiscono cinque provinciali, alcune collegate anche con la provincia di Ancona, creando con gli ingorghi un problema di inquinamento, sicurezza e vivibilità per chi ci abita. Negli orari di punta sulla provinciale 361 transitano circa 6600 automezzi al giorno, di cui il 75% diretto a Macerata. Questa bretella, permetterà di alleggerire la circolazione a borgo Pertinace di Villa Potenza: di fatto escluderà la frazione da tutta la viabilità proveniente da Macerata e diretta a Montecassiano, Montefano e Osimo, e viceversa.
“È evidente che non è la soluzione a tutti i problemi viari della vallata, perché qui c’è bisogno di una viabilità diversa - conclude Pettinari -. Deve essere collegata alla superstrada con una strada dalle stesse caratteristiche che avrà il tratto da Campogiano al palazzetto di Macerata e, inoltre, non ha una viabilità di fondovalle. In questo modo c’è il rischio di avere una provincia con due vallate che vanno a velocità differente; date le risorse che dal prossimo anno arrivano dall’Europa, è arrivato il momento che tutte le istituzioni facciano quadrato per chiedere e ottenere parte dei fondi e farli confluire sui nostri territori per risolvere queste ataviche situazioni di debolezza. Le infrastrutture sono fondamentali”.
50mila metri quadrati l’area totale, il meglio dell'expo auto, moto ed ebike e poi percorsi test,offroad,onroad, drifting taxi, freestylers, trial e car stuntman. Simulatori, concerti e dj set, esport area, street food village,area giochi bimbi e tanto altro.
Si è tenuto questa mattina, nell’imponente villaggio allestito in zona stadio a Civitanova Marche, il battesimo della quarta edizione dell’International Motor Days.
La città del litorale maceratese si è trasformata in una sorta di capitale italiana dei motori per il primo evento post lockdown di questo segmento dopo il rinvio dei più importanti saloni internazionali. Una tre giorni che ha aperto i battenti con tante presenze registrate sin dal mattino; il tutto nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, con ingressi contingentati, mascherine obbligatorie e distanza di sicurezza monitorata.
Il taglio del nastro del rinnovato IMD si è svolto puntuale alle ore. L’organizzatore Danilo Zampaloni, insieme al sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica e al Questore di Macerata Antonio Pignataro, ha aperto le porte alla manifestazione motoristica tanto attesa da appassionati e addetti al settore, che terminerà nella serata di domenica 20 Settembre.
La kermesse è stata inoltre addolcita dalla musica "on air", Dj Ringo direttore artistico della radio ufficiale dell’evento Virgin Radio e amabassador della manifestazione. Nell’area spettacoli sin da subito è stato possibile apprezzare le spettacolari evoluzioni dei moto freestylers gli scatenati stuntman professionisti del Folco Team e gli adrenalinici mountain bike freestyle team.
Primi spettacoli nell’area stuntmen e primi graditi ospiti dell’evento, i ragazzi diversamente abili delle associazioni che hanno accolto l’invito dell’organizzatore Zampaloni a divertirsi in pista con le section di mototerapia in compagnia del team moto freestylers di Alvaro Dal Farra. La prima giornata è stata anche arricchita dagli uomini dei Vigili del Fuoco e dagli operatori sanitari della Croce Verde di Civitanova che congiuntamente agli agenti della Polizia Stradale hanno realizzato una lezione di educazione stradale con tanto di dimostrazione pratica nell’arena. Replicata quindi la positiva esperienza degli scorsi anni con lo scopo di avvicinare due mondi apparentemente lontani come la disabilità e i motori.
Nel pomeriggio si comincia a fare sul serio con un fitto programma di spettacoli di stuntman in moto , bici e auto, i primi giri di prova nell’attrezzatissima area Esport simulatori, l’expo mezzi militari e tanto altro ancora. In serata primi suono live con Andy dei Bluevertigo e i Bowiennes e l’atteso live dei Rezophonic con Special Guest Cristina Scabbia from Lacuna Coil.
Il Senatore Simone Pillon ha partecipato, nella serata di ieri, alla conferenza stampa organizzata dal candidato consigliere comunale di Macerata per la Lega, Andrea Blarasin. All'evento erano presenti anche lo psicoterapeuta Paolo Scapellato e Massimo Cesca, membro del direttivo del forum delle famiglie marchigiane, oltre che il candidato sindaco del centro-destra Sandro Parcaroli.
Ad aprire le danze è stato lo stesso Blarasin che ha ribatito il tema principale attorno al quale sarebbe ruotato il dibattito: la famiglia. Un tema che “raccoglie tutti gli altri perché quando parliamo della città parliamo di comunità e quindi di famiglia” dice il candidato leghista.
“Credo che un candidato debba, prima di tutto, aver chiara l’importanza della famiglia quale nucleo portante della nostra società – prosegue - e quale componente essenziale delle relazioni che legano la nostra comunità. Un’amministrazione comunale deve essere vicina ai bisogni delle famiglie e deve farlo con impegni concreti".
La parola passa quindi allo psicoterapeuta Paolo Scapellato che ha precisato come, per le persone che lavorano nel sociale, faccia sempre piacere avere qualche politico che presti attenzione anche alle loro problematiche.
“Siamo sempre a contatto con le famiglie bisognose, non intendo solo quelle che si trovano a dover affrontare delle disabilità, ma tutte le famiglie che hanno bisogno di un supporto – racconta nel suo intervento -. Viviamo sulla nostra pelle il senso di smarrimento che non hanno solo i figli ed i giovani, ma anche gli adulti in merito a cosa è la famiglia”.
“Siamo bombardati di messaggi del tipo ‘la famiglia è dove c’è amore’ ma se fosse così – precisa Scapellato - non esisterebbe più la famiglia perché nessuna famiglia vive solo con l’amore. Ci stanno educando a non credere ai vecchi principi. I diritti della famiglia non vengono dallo Stato ma sono dati anteriormente, quello che deve fare lo Stato è predisporsi a riconoscerli ed accettarli".
“Quando si creano occasioni, per potersi confrontare insieme in merito a certe tematiche, è sempre un momento importante e mai scontato soprattutto in materia politica – si introduce così Massimo Cesca -. Sentendo parlare della famiglia, in questo momento, sembra si stia parlando di un argomento religioso, quasi para cattolico”.
“Chi si candida come sindaco, o in amministrazione comunale, non può non avere a cuore il tema della famiglia e ne parlo da ex assessore ai servizi sociali – agginge -. In questi ambiti l’unico vero ammortizzatore sociale era costituito dai nuclei familiari e, nelle nostre zone, ci salva un tessuto familiare importante. Bisogna partire dalle esigenze che la realtà ci pone ogni giorno davanti, sotto questo aspetto ben venga che ci siano amministratori che vogliano far comprendere anche agli altri che la famiglia è il cuore centrale anche della vita amministrativa”.
È, quindi, la volta del senatore Simone Pillon, accolto da un lungo applauso.
Arriva subito l'attacco al Governo reo di “non fare politiche per la famiglia, non perché non ci siano i soldi per farle, ma perché non vuole farle”.
Il senatore sottolinea che “c’è un’agenda molto chiara che ha 4 tappe ed il punto finale è la dissoluzione della famiglia così come la conosciamo, siamo in una fase in cui siamo convinti che l’uomo può crearsi da solo ed in cui l’essere umano decide lui cosa è”.
Introdotto questo argomento, il senatore Pillon, elenca nel dettaglio quali sono - secondo il suo punto di vista - le 4 tappe che porteranno alla distruzione della famiglia.
La “tappa 1” o “legge sull’omofobia” è stato il punto di inizio. “Indispensabile perché se devo decostruire l’istituto famigliare devo andare a toccare le cose inscritte nel cuore dell’uomo – specifica il senatore -, come ad esempio eliminare la parola mamma o la parola papà e passare invece alla dicitura ‘genitore 1 - genitore 2’”.
La “tappa 2” o “unioni gay” per andare a decostruire il legame matrimoniale “un legame orizzontale che unisce due generi: il maschile ed il femminile – precisa Pillon -. Così facendo si vanno a costruire le famiglie arcobaleno andando a rendere ogni cosa famiglia. Ma se ogni cosa è famiglia allora niente è più famiglia. Non siamo più capaci di indentificare quel nucleo familiare composto da un uomo e da una donna”.
La “tappa 3” o “genitorialità arcobaleno”, qui si è andato a parlare degli argomenti come “utero in affitto” e “banca del seme”, precisando il fatto che a questo punto si tratta di una compravendita ed in conclusione di un figlio comprato.
“Il discorso vale sia per l’ovulo femminile che per lo spermatozoo maschile – sottolinea il senatore Pillon -. Questa è la genitorialità arcobaleno, in tv si sente dire che le famiglie tradizionali sono quelle dove c’è la violenza mentre nella famiglia arcobaleno tutto va bene, tutti sono felici e contenti”.
La “tappa 4” o “decostruzione del rapporto verticale” è l’ultimo punto trattato. La famiglia può essere immaginata come una “croce”, dove in orizzontale si uniscono i generi ed in verticale si uniscono le generazioni. “Si va a perdere l’identità, la tradizione familiare e ogni territorio porta in sé una tradizione che ci arricchisce ed è inscritto in ogni famiglia – si avvia alla conclusione Simone Pillon -. Quindi il 4° passaggio è quello di fare perdere l’identità alle persone”.
"Se si va a decostruire l’identità delle persone il risultato è che siamo andati a costruire una società d’individui. Ogni euro che spendiamo per le famiglie è un euro investito per il futuro, come diceva Winston Churchill “il migliore investimento che un Paese possa fare è quello di mettere latte nei biberon."
Terminato il discorso del senatore Pillon la parola passa al candidato sindaco Sandro Parcaroli.
“In questi giorni sono andato in giro per le varie associazioni e per la città parlando con moltissime persone – dice -. Avevo inizialmente pensato, a dicembre, di candidarmi in Regione ma con l’arrivo del covid ho capito che Regione e Comune devono andare a braccetto.”
"Mi dicono che non so parlare politichese infatti non sono un politico - aggiunge -, sono un amministratore di un’azienda con 220 persone che considero la mia famiglia.”
Proprio il concetto di famiglia per Sandro Parcaroli è molto importante: “Vengo da una famiglia con valori cristiani e me li porto ancora dentro – sottolinea il candidato -. Formarne una oggi è difficile, ma i figli sono una benedizione. Senza figli l'amore tra una coppia non c'è".
Il candidato sindaco Sandro Parcaroli fa un breve spaccato anche sul discorso delle droghe tra i giovani ed i giovanissimi e su come l’abuso di queste possa essere notevolmente diminuito con l’aiuto dello sport.
“Si deve fare comunicazione dentro le scuole perché le droghe stanno prendendo piede in età sempre più giovane – precisa -. Dobbiamo aiutare queste famiglie con corsi nelle scuole per far capire quanto possano essere nocive queste droghe, anche leggere, e dobbiamo allontanare i ragazzi da questi pensieri specialmente attraverso lo sport. Lo sport, soprattutto quello di squadra, aiuta i ragazzi a lavorare in gruppo ma li prepara anche per il modo del lavoro. L’agonismo invece li mantiene concentrati sul raggiungimento di un obiettivo, non andando così a pensare alle droghe.
"Una città è vivibile quando i giovani vi trovano lavoro e decidono di formarvi la loro famiglia. Portiamo questa città a fare figli ma cerchiamo anche per questi figli un lavoro per domani." conclude Parcaroli.
È stato Gregorio di Leo, co-founder Wyde, ad inaugurare ieri i nuovi spazi dll’ex mattatoio di Macerata, ora divenuto “Matt – innovation playground”, struttura che fa parte di un più ampio progetto di rigenerazione del comune di Macerata all'interno del percorso “Start”.
Progetto che si pone l'obiettivo di facilitare la crescita e lo sviluppo di nuove imprese e all'interno del quale sono state finanziate tutta una serie di start up, sia nuove che pre-esistenti: il "Matt" sarà destinato proprio a loro.
A collaborare al percorso "Start" ci sono Confindustria, Cna, le Università di Macerata, Urbino ed Ancona.
La prima funzione del nuovo spazio sarà il co-working con stanze adibite a sale riunioni sia private che a disposizione della collettività, con una connessione internet stabile ed un sistema di accesso con chiavi elettroniche: "Chiunque ne abbia bisogno, potrà venire a lavorare qui" sottolinea Di Leo.
Inoltre, saranno presenti 5 uffici destinati alle imprese del territorio.
Digitalizzazione e circolarità sono le parole chiave: "Vogliamo creare una community che ruoti attorno a queste tematiche e che il Matt diventi un luogo di scambio e di incontro tra tutti i soggetti del territorio. Ci saranno anche una scuola ed un laboratorio di accompagnamento alle imprese".
L’idea quindi è quella di far si che il Matt diventi un centro nevralgico in cui portare nuove energie andando, allo stesso tempo, a valorizzare quelle già esistenti.
Dopo un veloce tour dei locali ci si sposta nella sala conferenze dove a prendere la parola è Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, che si rivolge agli ideatori dello spazio: “Avete la grande responsabilità di sensibilizzare i vostri soci ad approcciare la trasformazione in digitale. Anche con il lockdown, le aziende che si erano già approcciate alla digital trasformation hanno comunque avuto un beneficio e reagito in maniera migliore alla crisi e ne usciranno migliori e più forti”.
Di Leo successivamente ci illustra nel dettaglio lo spazio del “Matt”. Si tratta di 700 metri quadri con 30 postazioni, 5 uffici personalizzabili, 2 sale meeting ed 1 sala eventi ed in più uno spazio esterno; questo per quanto riguarda la parte logistica ma il co-founder Wyde sottolinea come si tratti ancora di un contenitore vuoto.
"La nostra azienda si occupa – precisa – di trasformazione positiva e cioè di economia circolare. Il tema della sostenibilità non è sconnesso dal tema del digitale in tutte le sue forme. Il Matt nasce con l’idea di aiutare i giovani a creare le imprese e quindi vogliamo essere non solo un supporto logistico ma anche un supporto in termini di servizi ed opportunità”.
Wyde si focalizza su tre temi principali: apprendimento, conoscenze e competenze. Un aspetto fondamentale ha quindi a che vedere con la formazione e poi con la capacità di immergere le persone in esperienze ed in progetti di trasformazione sia collettivi che per singola imprese.
Con la creazione dell'innovation playground - Matt si avranno: spazi di lavoro ed incontri a disposizione di persone, imprese e start up (co – working); una comunità attiva in scambio continuo sui temi della trasformazione digitale (community;) una scuola per lo sviluppo delle competenze digitali (trasformation school); il supporto le imprese(digital and circular transformation lab).
"La trasformazione digitale è stata sempre intesa come acquisto di nuovi software - dice Giorgio Di Tullio (designer di strategie e processi per l’innovazione) -, o come l’assunzione o la ricerca di persone capaci di gestire quei software. La verità della questione è che il 65% dei progetti di trasformazione digitale falliscono. Stando alle ultime ricerche, le aziende non prestano attenzione agli small data, cioè all’osservazione dei cambiamenti, ma prestano attenzione solo ai big data andando sempre a scegliere le vie più facili senza andare a lavorare sullo sviluppo dell’organizzazione aziendale".
Si è sottolineato, infine, come nelle Marche ci siano molti giovani talenti che potrebbero entrare nelle aziende ma che si trovano costretti ad abbandonare la loro terra.
"Le aziende devono tenersi stretti questi talenti perchè non serve fare progetti per domani ma si deve guardare in avanti di 5 o 10 anni." questo il messaggio conclusivo del presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini.
Movida ancora sotto la lente l'ingrandimento a Macerata. Nella notte tra giovedì e venerdì i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno nuovamente controllato le vie principali e i vicoli del centro città per verificare il rispetto delle norme di prevenzione dal contagio da Covid-19.
Analogamente a quanto avvenuto una settimana fa (leggi qui), durante l'operazione 20 giovani sono stati sanzionati perché trovati fuori dai locali senza mascherine a coprire bocca e naso e senza rispettare il distanziamento sociale, imposto dal Ministero della Salute con l’Ordinanza del 16 agosto 2020 prorogata con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sino al prossimo 7 ottobre.
I giovani potranno pagare la sanzione in misura ridotta entro cinque giorni dalla contestazione per un importo pari a 280 euro, che aumentano a 400 dopo tale termine.
I controlli svolti hanno anche comportato la chiusura per 5 giorni della paninoteca “Porchetteria Centrale” in Piazza della Libertà, dove i Carabinieri hanno trovato 2 dipendenti e un cliente che non indossavano alcun dispositivo di protezione.
Intervista on the road nell’ultimo “cuore” della vecchia Macerata: Borgo Cairoli sul marciapiede antistante la storica pasticceria eredi Filoni 1950. Al centro la capolista dei Civici per la Marche e Civitas di Macerata, Deborah Pantana. Intorno a lei, con l’intervistatore Maurizio Verdinelli, un nutrito gruppo della lista comunale a comunale dalla professoressa Clara Ferranti, al centro qualche tempo fa di un clamoroso caso all’università (Cfr l’Aver Maria recitate in aula).
Ognuno dei candidato ha espresso la propria opinione su quello che è stato il declino strisciante del capoluogo. Stimolata da Verdenelli, Deborah ha detto di non temere questa volta cedimenti della coalizione del centrodestra, né “tradimenti”. La riscossa dell’altra faccia dell’elettorato, perdente finora da 20 anni, è stata data per sicura. La Pantana ha ricordato così come questa non sarà l’ultima ma l’ennesima sua battaglia in politica quando vi entrò nel periodo universitario.
Molte le soluzioni per i mali di Macerata: cultura, sport, turismo. La capolista di Civitas ha inoltre sottolineato il suo impegno per bloccare l’immigrazione clandestina: “chiesi l’accesso agli atti al Sindaco, ai Servizi Sociali e alla Prefettura per sapere da ciascuno di essi, l’esatto numero degli immigrati in città. Ebbi tre risposte diverse. Nell’ordine: 65,265,334 a dimostrazione di come il flusso fosse incontrollato. Ho ancora nel cuore la prima fiaccolata per Pamela, che partì dai giardini Diaz per arrivare in piazza. Con noi per la prima volta c’era la mamma Alessandra”.
Il tema generale intorno al quale la lista ha dibattuto recava questo titolo: “Quartieri & Quartieri, Prospettive, Risorse e Sviluppo”.