Il Consiglio comunale di Macerata ha approvato lunedì 9 aprile in via definitiva la rimodulazione del Piano di Lottizzazione 1 e dell’IDEC 10 (intervento diretto edilizio convenzionato) nella zona Due Fonti.
In sostanza un’area marginale e inutilizzabile del piano di lottizzazione è stata accorpata all’IDEC “in modo da ottenere un’area migliore e di più facile utilizzo” come ha spiegato l’assessore all’urbanistica Paola Casoni. L’operazione, di pari volumetria, consentirà inoltre al Comune di poter beneficiare – al momento dell’avvio dell’intervento convenzionato Idec 10 - della cessione gratuita da parte del privato di una delle due aree che mancano al completamento della strada che unità via Panfilo e Due fonti. A favore 22 consiglieri di maggioranza M5S e Macerata Capoluogo, contrari 5 (Fi, Città viva e Fratelli d’Italia), astenuto Gruppo Menghi.
Variazione di Bilancio e Dup. Via libera anche alla variazione del Dup e del bilancio di previsione 2018 con la rimodulazione delle entrate e delle spese che consentiranno all’Amministrazione di intervenire principalmente su due settori importanti quali le manutenzioni e le problematiche sociali susseguenti al terremoto. Una fetta importata è quella di 1.350.000 euro derivante dalla sospensione dei ratei di mutui consentita dalla legge a seguito del sisma “sarà reinvestita per far fronte alle maggiori necessità dovute alle conseguenze del sisma sia dal punto di vista sociale che strutturale”, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Caldarelli. In particolare 402mila euro saranno destinati a rinnovi contrattuali, 340 mila euro alle manutenzioni straordinarie (scuole, asili nido, impianti tecnologici del cimitero, strade e marciapiedi, parchi e giardini, mobilità sostenibile), 189mila euro a cultura e turismo, 130 mila euro a servizi sociali, 130 mila euro alla scuola e sport, 53 mila euro all’ambiente e sostenibilità, 5.000 euro al commercio come sostegno al pagamento della Tosap, 50 mila euro per la partecipazione e la tecnologia, 49 mila euro per la segreteria e la comunicazione.
Altro importo della variazione è 1.179.000 euro riguardanti le assegnazioni da enti pubblici. Sono 336 mila euro per il progetto Quissicresce! vincitore del concorso nazionale dell’Impresa sociale “Con I Bambini” contro la povertà educativa, 226mila euro dal bonus SPRAR destinato ai Comuni che fanno accoglienza e che sarà destinato per 100.000 euro a interventi anticrisi, 76500 euro a interventi a manutenzioni del patrimonio, 50mila euro a sostegno della residenzialità. Inoltre 43.500 euro da equo indennizzo saranno destinati a servizi ambientali per il disagio discarica, 100 euro dalla regione per per l’organizzazione della XVII edizione di CNCU/Regioni, mentre 472mila euro riguardano i prestiti contratti per il restauro dell’ex GIL e interventi su strade. Sull’argomento variazioni di bilancio sono state discussi e approvati anche due ordini del giorno. Il primo del gruppo consiliare Pd sulla riqualificazione del centro storico chiede misure per l’incentivazione della residenzialità da parte di famiglie e giovani coppie in aggiunta agli studenti che attualmente popolano il centro, importante risorsa anch’essi per la città. L’odg invita l’Amministrazione al recupero del patrimonio immobiliare abbandonato con progetti di riuso per offrire nuove opportunità economiche e sviluppo occupazionale, ad emettere un bando per la creazione di incentivi finalizzati allo sviluppo del centro sotto diversi profili. (Votazione: 23 favorevoli gruppi di maggioranza, M5s, 8 contrari (Fi, Fratelli Italia, Gruppo Menghi, Città Viva). L’altro ordine del giorno presentato dall’Udc riguarda la programmazione di risorse per la manutenzione di una scuola degli anni ‘60 a Villa Potenza sede di associazioni (Votazione: favorevoli 29 consiglieri di maggiorana e minoranza e 1 voto contrario del gruppo Menghi). Al termine dell’ampio dibattito (interventi dei consiglieri Pantana Fi, Ivano Tacconi e Marco Foglia Udc, Carla Messi e Roberto Cherubini M5s, Enrico Marcolini e Marco Menchi La città di Tutti, Alessia Scoccianti, Paola Ottaviani, Paolo Manzi Pd, Paolo Renna Fratelli d’Italia, David Miliozzi Pensare Macerata Alessandro Savi Macerata capoluogo), la delibera è stata approvata con 20 voti a favore (Pd, Pensare Macerata, Udc, A Sinistra per Macerata, La città di tutti), 8 contrari (Fi, M5s, Menghi, Città viva) 1 astensione (Macerata capoluogo).
Mozione modifiche alla Ztl. E’ stata avviata dal Consiglio comunale la discussione della mozione, presentata dal primo firmatario Riccardo Sacchi (Fi) e sottoscritta da tutti i gruppi di minoranza, con cui si chiedono modifiche al piano della mobilità e della sosta nel centro storico entrato in vigore nel maggio dello scorso anno. La mozione chiede in particolare l’apertura della ZTL in fasce orarie programmate, la facilitazione degli ingressi per i fornitori e gli artigiani, la riqualificazione del centro storico con arredo urbano, illuminazione e segnaletica nei punti di interesse, la promozione della residenzialità, del commercio e dell’artigianato con incentivi e agevolazioni, coinvolgendo nel percorso di revisione gli stakeholder (residenti, commercianti, Unimc, Accademia) e convocando un momento di confronto che coinvolga tutti i soggetti interessati.
L’attivazione della ZTL h. 24 - ha risposto il sindaco Romano Carancini - viene da lontano, dal programma amministrativo votato dagli elettori e da un percorso avviato nel 2014 con lo spostamento delle aree sosta da piazza della Libertà a piazza Vittorio Veneto, cui sono seguite le disposizioni sull’ampliamento della Ztl h.24. Un processo che non è finito - ha proseguito il sindaco - e che proseguirà con un concorso di idee per la riqualificazione degli spazi, per l’arredo urbano, già finanziato con i fondi ITI e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti per portare ulteriori investimenti nel centro. Vanno nella direzione della valorizzazione del centro anche il miglioramento delle infrastrutture di accesso come la galleria dei giardini e l’ascensore per il centro.
Per quanto riguarda la residenzialità e la desertificazione del centro, il sindaco ha fornito i numeri che parlano 2.061 unità immobiliari e della presenza di 1.219 nuclei familiari con una rapporto tra famiglie e popolazione residente pari a 1,8 contro i 2,2 del resto della città. Le rimanenti 800 unità immobiliari non occupate da famiglie sono tutte affittate a studenti e studi professionali. La discussione è stata aperta da Savi che ha sottolineato i disagi per un parcheggio a servizio del centro storico che è già pieno alle nove del mattino e la diminuzione dell’afflusso di persone che hanno rinunciato al passeggio in centro storico. Carla Messi, M5S, Maurizio Mosca, Città viva, e Anna Menghi, gruppo Menghi, hanno sottolineato tra l’altro la necessita della ripresa del dialogo con le categorie e l’appello al buonsenso invitando l’amministrazione a posizioni meno ideologiche e più amministrative per il bene comune. Dopo il consigliere Ivano Tacconi di Udc che ha ricordato le grandi opere viarie in arrivo per un migliore collegamento della città e del centro storico, Enrico Marcolini de La città di Tutti ha invitato l’assemblea a evitare scelte che ci fanno tornare indietro cercando piuttosto di interpretare e anticipare il futuro e le novità che ci porta, in una società ormai cambiata: questo il modo di aiutare la ripresa. Il dibattito proseguirà mercoledì pomeriggio alle 16,30.
Sopralluoghi di controllo nelle scuole materne, elementari e medie della città sono stati eseguiti dagli ingegneri degli uffici tecnici comunali per verificare le condizioni delle singole aule e degli interi edifici dopo la scossa di terremoto avvertita questa mattina martedì 10 aprile.
In moto fin dalle primissime ore della giornata la macchina comunale. Infatti, dopo un briefing tra il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla protezione civile Alferio Canesin e il dirigente dei Servizi tecnici comunali, Tristano Luchetti, in accordo con i dirigenti scolastici, i tecnici hanno iniziato il giro dei vari plessi per verificare la situazione.
Gli ingegneri del Comune che hanno dato il via libera nella totalità delle scuole dove non sono stati riscontrati problemi.
Questa mattina al Teatro Lauro Rossi di Macerata si è tenuta la cerimonia per festeggiare il 166° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
Tante le autorità intervenute tra cui il questore Antonio Pignataro, il prefetto della provincia di Macerata Roberta Preziotti, il sindaco di Macerata Romano Carancini e vari sindaci dei comuni limitrofi.
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione da parte del Prefetto e del Questore, di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato ed è proseguita successivamente presso il piazzale della Caserma con la lettura dei messaggi pervenuti per l’occasione da parte del Presidente della Repubblica, dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia.
Il Questore di Macerata, che ha espresso il suo saluto e ringraziamento a tutti gli appartenenti della Polizia di Stato della provincia di Macerata per i lavoro svolto e per i risultati conseguiti nel decorso anno, ha infine consegnato gli attestati di encomio e di lode al personale della Polizia di Stato che si è distinto in operazioni di particolare rilievo.
I premiati sono stati: l'Assistente Capo della Polizia di Stato Francesco Aquaroli, l'Assistente Capo della Polizia di Stato Stefano Dignani; il Primo Dirigente della Polizia di Stato Dr. Romualdo de Leonardis; il Vice Questore Aggiunto Dr. Alessandro Albini, il Sov.te Capo Andrea Casadidio, il Sov.te Capo Eno Scagnetti, il Sov.te Fausto Minichelli, l’Ass.C. Pierluigi Zippilli, l’Ass. C. Flaviano Luciani; il Sov.te Capo Francesco Greco; il Sov.te Capo Michele Bocchi, l’Ass. Capo Damiano Cioppettini, il Sov.te Mario Lattanzi, il Sov.te Maurizio Verolo, l’Ass. C. Coordinatore Mauro Grassetti.
"Signor Prefetto, Autorità religiose, civili e militari, gentili ospiti e cari colleghi, grazie per averci onorato e, quindi, di essere presenti nel giorno in cui la Polizia di Stato celebra il 166° anniversario della sua fondazione - ha affermato il questore Pignataro. Sono profondamente onorato di esprimere un vivo ringraziamento iniziale al Signor Prefetto, per la straordinaria competenza e la continua vicinanza, che in questi pochi mesi della mia permanenza in questa sede ha saputo darmi, permettendomi di gestire al meglio le delicate e variegate problematiche, ottenendone i massimi risultati conseguibili, nella delicata opera che ho dovuto condurre giorno dopo giorno diretta ad assicurare tranquillità e serenità ad una Comunità fortemente turbata per i noti cruenti fatti.
Ringrazio il Signor Sindaco di Macerata e il Signor Presidente della Provincia per aver collaborato con attenzione e con senso di responsabilità, in questi mesi di duro e delicato lavoro condotto da tutte le Forze di Polizia. Posso affermare e sottolineare senza tema di smentita, che siamo certamente migliori di quanto crediamo. Ed è per questo, infatti, che tra le Istituzioni pubbliche le Forze di Polizia sono ai primi posti nelle statistiche sull’indice di fiducia dei cittadini. Infine, sento il dovere morale e professionale, cari colleghi di ogni ordine e grado, di esprimere un sentimento di ringraziamento particolarmente caloroso e di gratitudine alle vostre famiglie che condividono con voi i sacrifici, le rinunce, le tensioni che il nostro lavoro origina giorno dopo giorno senza soluzione di continuità.
Il mantenimento della Sicurezza, in quanto bene pubblico insostituibile e diritto fondamentale di tutti i cittadini, rappresenta infatti la natura stessa ed il fine precipuo dell’attività di polizia".
Questa mattina si è tenuta a Macerata, presso la Sala ex Cinema Sferisterio, una conferenza stampa nella quale la famiglia Parcaroli ha presentato un nuovo progetto imprenditoriale per il centro storico dal nome "Vere Italie": si tratterà di un concept store che ruoterà intorno alla ristorazione.
Sono intervenuti alla conferenza l'amministratore di "Vere Italie", Stefano Parcaroli, il sindaco di Macerata, Romano Carancini e Ivan Palmini, designer ipalmini studio.
Raccontare al mondo l'eccellenza enogastronomica, il valore delle materie prime e la bellezza della tradizione alimentare dell'Italia e in particolare delle Marche: da qui nasce "Vere Italie". Uno spazio per scoprire la cultura marchigiana, a tavola e non solo. Un concept store per chi apprezza il valore delle piccole cose, "Vere Italie" punterà infatti ad offrire tutta la meraviglia della biodiversità in un luogo culturale dove riscoprire l'italianità nelle sue declinazioni locali. I sapori e le tradizioni enogastronomiche locali saranno infatti i protagonisti della nuova idea imprenditoriale della famiglia Parcaroli che nascerà al posto dello storico locale "Le Quattro Porte" in via XX Settembre a Macerata, dopo aver chiuso i battenti l'anno scorso.
"Un investimento che facciamo come amanti della nostra bella città che tanto ha bisogno di un'ospitalità di qualità all'altezza delle sue meraviglie - afferma Stefano Parcaroli. L'apertura di una nuova attività è sempre un grande evento per una città ma crediamo che la riapertura di un locale storico per Macerata, con una gestione del tutto nuova ma già conosciuta per la sua autorevolezza in altri settori della vita economica e sociale del territorio, sia un'occasione ancora più speciale. Sarà un ristorante di qualità, a base di prodotti tipici marchigiani proposti in chiave moderna. Creeremo qualcosa di innovativo senza andare a sconvolgere le nostre tradizioni con il desiderio di aiutare la città per quanto ci sarà possibile".
"Vere Italie" sarà un concept store che gira intorno alla ristorazione, mantenendo intatta la struttura esistente di un palazzo storico del 1512 quale palazzo Floriani Carradori, valorizzandone le forme con elementi contemporanei, colori e materiali ispirati ai più grandi designer al mondo per offrire una progettazione intramontabile nel tempo.
"A.A.A: lo Studio Legale Internazionale Verni, impegnato attualmente, attraverso il suo titolare, Marco Valerio Verni, nella difesa di Pamela e della sua famiglia, a seguito dei tragici e barbari fatti di Macerata, è alla ricerca di un consulente tecnico di parte che, lungi dall'essere un biologo, un criminologo, un tecnico, informatico, un grafologo, un medico legale sia, invece, un macellaio che si intenda di processi di macellazione, ivi comprese le operazioni di trasferimento, stordimento, iugulazione, depilazione, scuoiamento, eviscerazione, mezzenatura, toelettatura e abbattimento della vittima".
Queste le parole dello zio di Pamela Matropietro, uccisa e barbaramente fatta a pezzi a Macerata, Marco Valerio Verni che in un post su Facebook, affidato al suo profilo personale, si lascia andare ad una considerazione ironicamente amara.
"Ciò al fine di comprendere - continua Verni nel suo post - se, quanto fatto a Pamela possa essere opera di un macellaio o di persona comunque abituata alla macellazione, come sembrerebbe da qualcuno ipotizzato, a fronte del suo corpo sapientemente depezzato, scarnificato e disarticolato. Parlando seriamente (quanto sopra è meglio specificarlo amaramente ironico, anche se non troppo), se l'attuale indiziato, o chi per lui, abbia fatto tutto da solo, ci dovrebbe spiegare come mai fosse così esperto e, soprattutto,abituato a simili operazioni. Partendo dall'ovvio presupposto che trattare un corpo di animale è, o dovrebbe essere, differente (sia a livello di "coraggio" e di "freddezza" che anatomico), dal trattare un corpo umano, immaginate voi la perizia manuale nel depezzare, scuoiare e scarnificare in maniera chirurgica il corpo di Pamela, l'abitudine visiva (a vedere lo scempio) ed olfattiva (non credo che un cadavere che viene fatto a pezzi,e poi lavato con la candeggina,emani un buon odore) che si sono rese necessarie nel fare il tutto".
"Se, al contrario, - conclude lo zio della vittima - si è fatto aiutare, lui o chi per lui, da qualcun altro, e questo qualcun altro non risulta essere, secondo cronache di stampa, nessuno degli altri due nigeriani al momento arrestati, la cosa drammatica e spaventosa è che....questo qualcun altro stia ancora in libertà!"
Parcheggi selvaggi in posteggi destinati ai disabili.
È quanto ci è stato segnalato da una lettrice che attraverso un post su Facebook denuncia il fatto che due auto aziendali sono state parcheggiate in posteggi riservati ai disabili.
"Numero 4 parcheggi - scrive - per disabili di fronte alla piscina comunale di cui 2 occupati dalle auto di servizio delle costruzioni Penzi....faccio i miei complimenti alla Ditta e alla nostra amministrazione"
Ancora una scossa, ancora di notte, ancora la paura, ancora le scene a cui, purtroppo, siamo abituati ormai da due anni. Il boato, tutto che inizia a tremare, le luci che si accendono e la gente che scende in strada, smartphone alla mano per controllare "quanto" e "dove".
Erano le 5,11. I primi dati, per ora, riferiscono una magnitudo approssimativa di 4,7 e l'epicentro è localizzato ancora una volta a Muccia, a 2km di profondità.
Si tratta di una stima che, come ormai noto e come spiegato nei giorni scorsi anche dal prof Tondi, potrebbe con il passare delle ore subire variazioni.
Quello che è assolutamente certo è che la scossa si è distintamente sentita su tutto il territorio provinciale sia Maceratese che Ascolano, risvegliando ancora una volta la paura. Molte, soprattutto nei comuni del cratere, le persone in strada e che trascorreranno in auto il resto della nottata.
Centro storico aperto, incentivi per ripopolarlo. In consiglio comunale approda la mozione presentata all'unanimità dai consiglieri della minoranza a sostegno della rinascita dell'acropoli, dalle attività commerciali alle famiglie, partendo dalla riapertura del suo accesso.
E a rafforzare le istanze dell'opposizione gli esercenti. In tanti erano presenti in aula mentre la discussione ha iniziato il suo iter. La mozione, spiega il consigliere comunale di Forza Italia, Deborah Pantana, vuole individuare misure a sostegno di chi sceglie il centro storico tanto per vivere quanto per aprire o trasferire la propria attività. Partendo dalle modalità di accesso in auto, presupposto ritenuto fondamentale.
La posizione dell'amministrazione Carancini è al momento ferma sulle decisioni prese, previste dal programma elettorale. Mercoledì la discussione riprende.
E’ stato un pomeriggio di festa all’insegna del canto e dei bambini, quello di ieri al Centro Commerciale Val di Chienti, dove ha fatto tappa il tour dello Zecchino d’oro. Tanti gli artisti in erba che hanno partecipato e che sono stati protagonisti con le loro esibizioni… coreografie di gruppo, cori, cantanti solisti. Tutti sul palco a ricevere gli applausi del numeroso pubblico presente che hanno aiutato a superare l’emozione dell’esibizione.
Sono state coinvolte le scuole di canto del territorio: Associazione Unisono (Porto Sant' Elpidio), Scuola Mozart (Macerata), Istituto Enrico Fermi di Macerata con il suo coro scolastico “Liberi di cantare“, Scuola canto Don Bosco di – Istituto Salesiano di Macerata, Alice Santoni di Macerata e si è presentata da solista, Asd ginnastica Macerata con una esibizione di gruppo delle sue giovani ginnaste
E’ stata ospite anche Nicole Marzaroli (bimba dello Zecchino d'oro) con 4 esibizioni, 3 da solista e 1 accompagnata dai compagni della scuola materna ed elementare Simone de Magistris di Caldarola.
Il motto è "Esserci sempre". Ed è con questo spirito che la polizia celebra i 166 anni di fonbdazione. La cerimonia, a Macerata, si svolgerà domani alle 11 al teatro "Lauro Rossi".
Questi i dati di un anno di attività. La polizia di Macerata (Questura, Commissariato di Civitanova Marche, polizia stradale e polizia postale) ha messo in campo, nel periodo in riferimento, circa 5730 equipaggi automontati; oltre un milione e 450 mila i chilometri percorsi dagli autoveicoli in dotazione.
La Divisione Anticrimine ha eseguito, come misure di prevenzione, 25 avvisi orali, 172 persone sono state allontanate con Foglio di via obbligatorio dai comuni della provincia, compresi 9 provvedimenti emessi nei confronti di soggetti allontanati dai comuni colpiti dal noto evento sismico (c.d. sciacalli), 3 proposte sono state segnalate al Tribunale per l’applicazione della Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza. Quindici i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive; 2 le persone “ammonite” ai sensi dell’articolo 8 della legge 23.04.2009 n. 38 (Stalking).:
Le chiamate pervenute al numero di Pronto Intervento e Soccorso Pubblico sono state 32324, di cui 23003 utili ai fini dell’intervento.
Gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche hanno improntato sul territorio complessivamente 2760 equipaggi suddivisi in tutto l’arco delle 24 ore. I posti di controllo su strada sono stati 2121 nel corso dei quali sono state identificate 22714 persone e controllati 13654 veicoli, 4723 i controlli eseguiti a persone soggette a misure restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria.
Le persone denunciate sono state 473, 1587 i delitti, 84 gli arresti di cui 24 per reati legati agli stupefancenti, 36 le denunciate, 69 le segnalazioni in Prefettura, sequestrati quasi 13 chili di marijuana, quasi un chilo di cocaina, 726 grammi di eroina e 4,5 chili di droba. Sono stati 4723 i controlli a persone sottoposte a misure alternative della detenzione: 4723.
La Divisione Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione della Questura ha rilasciato 7540 passaporti. 227 i “nulla osta” rilasciati ad altre Questure ed alle Autorità consolari. Per quanto riguarda il settore delle armi, sono stati rilasciati o rinnovati 885 porti d’arma ad uso caccia; quelli per uso sportivo sono stati 543. I “nulla osta” emessi per l’acquisto di armi da detenere in abitazione sono stati 252. Nel periodo sono state respinte 25 richieste di porto armi per uso caccia o sportivo e 23 sono stati i pareri espressi alla Prefettura in ordine a richieste di porto di pistola. Le Autorizzazioni di Polizia rilasciate sono state 51, nessuna respinta. Nel periodo sono stati vidimati 41 registri per le attività dei commercianti di preziosi usati, delle agenzie di affari, degli autodemolitori.
Gli operatori della Sezione Amministrativa della Questura, del Commissariato di P.S. di Civitanova Marche, nel periodo osservato hanno controllato 48 esercizi pubblici, riscontrando 22 violazioni alle norme penali e 4 violazioni al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
La Polizia Stradale è stata impegnata sulle strade della provincia per assicurare il rispetto del Codice della Strada conseguendo accertando 12093 violazioni. Sono state 510 le patenti di guida ritirate immediatamente a conducenti responsabili di gravi violazioni, 344 segnalazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica o per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti; 810 incidenti, radali rilevati di cui 12 mortali, 403 con feriti e 395 con soli danni, 54571 persone identificate e 46136 veicoli controllati; 2874 le pattuglie effettuate; 498816 i chilometri percorsi dai veicoli in dotazione.
La Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Macerata, dal 1° marzo 2017 al 28 febbraio 2018 ha perseguito 207 delitti e ha denunciando all’Autorità Giudiziaria 91 persone. Nell’analogo periodo precedente i delitti segnalati furono 293 e le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria 104. I delitti maggiormente perseguiti dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni sono: le truffe e le frodi informatiche e i delitti informatici in genere.
Al 28 febbraio 2018 i cittadini stranieri non comunitari soggiornanti in provincia erano 29727, minori esclusi. I permessi di soggiorno in corso di validità sono 26914 di cui: 9296 per lavoro subordinato; 1915 per lavoro autonomo, 14970 per motivi di famiglia e 733 per motivi di studio. Quelli emessi per la prima volta sono stati 3140; quelli rinnovati alla scadenza 7388, quelli aggiornati 992 (dato aggregato: 8380). I permessi di Soggiorno rifiutati o revocati sono stati 314.
Sono stati, inoltre, intimati a lasciare il territorio dello Stato 66 cittadini extracomunitari non in regola con la normativa sull’ingresso e soggiorno; 18 gli accompagnamenti eseguiti: 6 direttamente alla frontiera e 13 presso i Centri di permanenza temporanea in attesa di dare esecuzione all’espulsione. Sono stati, inoltre, identificati 583 cittadini stranieri, 464 dei quali provenienti dagli sbarchi sulle coste italiane e 119 “extra sbarchi”. Le richieste di protezione internazionale sono state 684. Allo stato attuale, presso le strutture ubicate nel territorio della Provincia di Macerata sono accolti 812 stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale (666 nei C.A.S. e 146 nei progetti SPRAR).
La Questura di Macerata, su impulso del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, partecipare con il proprio personale alla campagna informativa denominata “Questo non è amore”, volta al contrasto alla violenza di genere. Gli incontri si sono svolti nei grandi luoghi di aggregazione quali centri commerciali, mercati settimanali e nelle scuole. La Polizia di stato nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità”, nell’anno scolastico 2017/2018, ha attuato una campagna educativa nelle scuole che nell’anno in corso ha coinvolto sinora 27 istituti scolastici di cui 11 scuole primarie, 16 scuole secondarie di primo grado, 7 scuole superiori nei comuni di Macerata, Civitanova Marche, Cingoli, Castelraimondo, Appignano, Tolentino, Corridonia, Camerino, Fiuminata, Fiastra, Monte San Giusto, Pollenza, San Severino Marche, Montefano, Potenza Picena, Pioraco, Treia e Urbisaglia.
Gli studenti incontrati dalla Polizia di Stato nell’anno scolastico 2017/2018 sono stati 2.598.
Il gabinettto di polizia scientifica ha effettuato 39 sopralluoghi, 33 servizi di appostamento, 98 identikit, 343 analisi per sostanze stupefacenti. 842 fotosegnalamenti e 2147 fotosegnalamenti per la legge Bissi/Fini
L’OMICIDIO DI PAMELA MASTROPIETRO
Capitolo a parte è l'omicidio di Pamela Mastropietro. Il 31 gennaio, la città di Macerata è stata funestata dall’atroce rinvenimento del corpo martoriato di Pamela Mastropietro, una giovane romana allontanatasi da una comunità terapeutica della Provincia. Il raccapricciante modo con cui è stato eseguito il feroce delitto ha destato nella comunità un forte sentimento di sdegno che, almeno in un caso (Luca Traini), è sfociato in atti razzisti dovuti al fatto che il presunto autore è stato individuato in un giovane privo di permesso di soggiorno di nazionalità nigeriana; negli ultimi periodi alcuni soggetti della stessa nazionalità si erano particolarmente distinti nella commissione di reati con particolare riguardo allo spaccio di stupefacenti.
Da subito, ferme restando le indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, le massime autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, in accordo con quelle centrali, predisponevano una serie di controlli sul territorio volti ad estirpare eventuali ulteriori conseguenze, predisponendo una serie di servizi mai visti a Macerata che hanno visto, sotto la direzione tecnica del Questore, l’impiego di centinaia di uomini delle Forze dell’ordine; tali servizi, seppur in maniera ridotta, continuano ancora oggi ad essere predisposti ed estesi anche in altri comuni della Provincia.
Sulla sicurezza pezze e non misure concrete. E' quanto sostiene Azione in Movimento: "Notiamo in queste ultime settimane che l’amministrazione maceratese, targata Carancini, sta tentando in modo tardivo di “mettere alcune pezze” alle tante falle aperte sul tema della sicurezza.Ricordiamo molto bene le dichiarazioni del sindaco e dei suoi adepti che, a memoria come si fa per una poesia, fino a qualche mese fa continuavano a raccontarci la favoletta di una Macerata “isola felice” e che non esistevano problematiche relative al degrado, allo spaccio ed alla criminalità in generale.
La cosa che più ci fa arrabbiare è rappresentata dal fatto che l’Amministrazione con questo atteggiamento superficiale non abbia tutelato noi cittadini, fregandosene dei gridi di allarme che quotidianamente venivano lanciati".
Per questo, ribadisce Azione in Movimento, "crediamo che vadano messe in campo una serie di iniziative in materia di sicurezza, collaborando fianco a fianco con le forze dell'ordine e tutte le altre Istituzioni. Una delle priorità per l’Amministrazione dovrà essere quella di riorganizzare il Corpo della Polizia Locale con corsi di formazione per una parte del personale, dotazione di adeguato equipaggiamento, predisposizione di “Gazzella” per servizi h24 e costituzione Nuclei Operativi di “Pronto Intervento” e “Anti Degrado”, predisponendo anche il Regolamento del Corpo di Polizia Locale in adeguamento alla normativa vigente".
"Siamo convinti - copnclude - che sia già passato il momento della “tolleranza zero” contro ogni forma di criminalità e per questo bisogna mettere in campo tutte le azioni possibili che garantiscano una maggiore tranquillità alla cittadinanza. Noi, come già anticipato precedentemente, stiamo lavorando da mesi ad un progetto di Governo in cui il tema della sicurezza rappresenta un punto fondamentale, argomento sul quale faremo anche un Incontro – Dibattito entro la metà del mese di maggio. Il nostro Movimento non vede l’ora di poter governare Macerata facendo tutte quelle cose che questa maggioranza non ha saputo o voluto fare. Alle elezioni politiche del 4 marzo scorso la Giunta Comunale ha ricevuto un “avviso di sfratto” che, al massimo nel 2020, diventerà sicuramente esecutivo".
Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche.
“In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni.
Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti.
Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna.
Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede.
È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato.
È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano?
Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare.
Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni.
Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario.
Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi.
Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche.
Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti.
Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione.
Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze.
Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità.
Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.
Continua la marcia di avvicinamento dell'Helvia Recina alla zona play off, ora più vicina dopo la quarta vittoria di fila sul campo del Montecosaro. Uno scontro diretto tra due squadre in salute e appaiate in classifica deciso nella ripresa da due gol fantastici di Hoxha e Badiali. "E' una vittoria importante per noi – il commento a fine gara di mister Carassai – perchè ottenuta contro una squadra veramente forte. Siamo stati bravi a non concedere il gol grazie anche ad un Recchi in grande giornata e a sfruttare le occasioni. Abbiamo lavorato bene in questo periodo e soprattutto abbiamo fatto gruppo per raggiungere il doppio obiettivo di vincere la Coppa Italia e centrare i play off. Non abbiamo ancora fatto niente ma siamo sulla strada giusta e oggi faccio i complimenti ai miei ragazzi per tutto quello che stanno facendo".
La partita
Formazione tipo per l'Helvia e dall'altra parte in campo i tanti ex a partire da Pietrella, Ulivelllo, decisivo all'andata, e Rapacci con il sempiterno D'Angelo a guidare il centrocampo.Il Montecosaro parte meglio e sembra più deciso a fare sua l'intera posta in palio e costruisce la più nitida occasione al 12' con Pietrella che si vede negare il gol da Recchi. I locali premono e l'Helvia è costretta a difendersi affidando le ripartenze alle percussioni di Badiali e alla velocità di Perrella sulla fascia destra. Il Montecosaro sfiora ancora il gol con un cross teso di Pistelli sul quale Ulivello, ostacolato da Capparuccia, manca la deviazione sottoporta. Dall'altra parte Torresi salva su un destro al volo di Perrella destinato sotto l'incrocio. Primo tempo senza reti con le due squadre guardinghe e poche occasioni vere da gol.L'inizio di ripresa è tutto di marca locale e Recchi diventa il protagonista. Nel giro di pochi minuti il Montecosaro sfiora tre volte il gol con una prima incursione di Pistelli che da posizione defilata costringe Recchi alla parata in angolo e sulla battuta dello stesso il portierone si supera due volte su una girata ravvicinata di Marziali e sulla ribattuta di Ulivello a due passi dalla linea di porta.L'estremo difensore disinnesca anche una punizione di Pietrella mirata all'incrocio dei pali ma nel momento migliore del Montecosaro è l'Helvia a colpire. Su una ripartenza veloce di Badiali, Maccioni serve il pallone all'accorrente Hoxha che fulmina Torresi con una staffilata di destro a fil di palo, imparabile per il portiere. Helvia cinica e brava nel tenere botta e nel sapere approfittare degli episodi. Il Montecosaro reagisce d'orgoglio ma sbatte sulla difesa arancio nera salvo al minuto 73' con Pietrella che dal limite dell'area piccola di piatto spedisce alto il pallone del possibile pareggio. Nel finale la spinta dei locali si esaurisce e l'Helvia prima sfiora il raddoppio con Marcoaldi, bravo Torresi in corner, e poi chiude la gara con una straordinaria azione personali di Badiali che salta mezza difesa locale, portiere compreso, e deposita in rete il pallone del definitivo 2-0. Una vittoria di carattere per l'Helvia che ha saputo soffrire e sfruttare da grande squadra le occaasione e i passaggi a vuoto del Montecosaro, una vittoria che consentono il momentaneo aggancio a Choiesanuova al quarto posto con vista sullo scontro diretto tra una settimana contro i biancorossi treiesi, impegnati domani nel derby con l'Aurora.
MONTECOSARO: Torresi, Albanesi, Quintabà, Cozzi, Benfatto, Marziali (76' Tramannoni), Pietrella, Rapacci (86' Bartolini), Ulivello, D'Angelo, Pistelli. All. MazzaferroHELVIA RECINA: Recchi, Piccioni, Montanari, Hoxha, Capparuccia, Pagliarini, Perrella (58' Girotti), Campana, Marcoaldi (85' Di Crescenzo), Badiali (90' Mandorlini), Maccioni (76' Domizioli) All: CarassaiRETI: 56' Hoxha - 88' Badiali (HR)AMMONITI: Piccioni, Hoxha, Campana, MarcoaldiARBITRO: Grieco (Ap), Feliziani (Sbt) - Ripanti (An)
Il percorso compiuto dalle città per arrivare nella short list delle finaliste per diventare Capitale Italiana della Cultura 2020 non si è interrotto ma ha dato vita al laboratorio permanente delle dieci città finaliste.
Su iniziativa del Comune di Casale Monferrato, infatti, sabato 7 e domenica 8 aprile nella città piemontese si è tenuto il convegno “Capitale Culturale: essere o avere?” al quale Macerata ha portato il proprio contributo con la partecipazione dell’assessore alla Cultura e vicesindaco Stefania Monteverde, coordinatrice dei lavori del dossier di candidatura Macerata Estroversa, e del vicesegretario Gianluca Puliti, responsabile amministrativo del progetto.
“Creare la rete delle Capitali della Cultura 2020 rappresenta una straordinaria occasione per mettere a frutto gli importanti percorsi di progettazione che le città hanno fatto - afferma Stefania Monteverde.- Tutte abbiamo un capitale in mano, una visione strategica a base culturale che ora possiamo promuovere insieme come uno speciale Gran Tour Italiano2020 per conoscere le nostre piccole belle città. Ma anche come occasione per fare le cose insieme e scambiare buone pratiche. Per questo abbiamo deciso che questo è solo il primo appuntamento. Il prossimo sarà Macerata 27-29 luglio in occasione del Macerata Opera Festival: lavoreremo insieme, tutte Capitali Italiane della Cultura”.
Alla giornata di studio hanno partecipato le delegazioni delle dieci città finaliste, Casale Monferrato, Bitonto, Nuoro, Piacenza, Merano, Agrigento, Reggio Emilia, Treviso, Macerata e Parma, nominata Capitale Italiana della Cultura 2020, insieme ai membri della Commissione Giudicatrice di nomina ministeriale, il presidente Stefano Baia Curioni, Cristina Loglio, Maria Luisa Polichetti, Luca Dal Pozzolo.
I lavori del convegno sono stati guidati dalla sindaca di Casale Monferrato Titti Palazzetti e dall’assessore alla cultura Daria Carmi. Al centro del confronto la progettazione del dossier di candidatura, l’interesse per una consapevolezza collettiva sul concetto di cultura, sui processi di produzione e fruizione, sui valori proiettati, sulle peculiarità della cultura italiana messa a confronto con quella internazionale, sul futuro del progetto Capitale Italiana della Cultura.
Al convegno ogni città ha presentato il proprio dossier di candidatura rispondendo alla domanda “Quale paradigma culturale esprime?”.
Dal confronto tra le città è nata la volontà di chiedere al nuovo governo l’impegno a confermare per i prossimi anni il progetto Capitale Italiana della Cultura, un’esperienza di progettazione strategica a base culturale che si è rivelata per tutti molto positiva. Inoltre sono emerse alcune indicazioni per rivedere i criteri premianti che valorizzino davvero i processi innovativi e di trasformazione che le piccole città sanno mettere in atto, piuttosto che la premialità di chi già può contare su una eredità patrimoniale.
Al centro la volontà di dare seguito alla costruzione di una rete delle Capitali della Cultura 2020 che possa rappresentare un percorso di marketing territoriale, ma anche avviare processi di relazione e di scambi positivi. I risultati saranno il punto di partenza per i successivi appuntamenti del laboratorio permanente. Prossimo appuntamento a Macerata 27-29 luglio 2018.
Tutto pronto per i quattro appuntamenti della trentaseiesima edizione della Rassegna di Nuova Musica firmata dal direttore artistico Gianluca Gentili: dal 16 al 19 aprile quattro concerti (sempre alle 21.15) animeranno la vita cittadina con proposte di assoluto interesse che si auspica confermino il clamoroso successo dell’edizione 2017. "Da più di trent’anni Macerata è al centro della scena musicale contemporanea grazie alla Rassegna Nuova Musica, ormai un progetto di livello internazionale che fa incontrare un pubblico appassionato di giovani con la migliore ricerca artistica - afferma Stefania Monteverde, assessore alla Cultura e vicesindaco - ci riempie di orgoglio vedere la città sempre più stimata e amata grazie a percorsi culturali di qualità come questo". Ancora una volta, attraverso la Rassegna di Nuova Musica, a Macerata si incontreranno alcuni dei più importanti esecutori e compositori della scena contemporanea, e non solo. "Alle musiche, e a volte anche alla presenza in città, degli ormai leggendari compositori del ‘900 (Cage, Ligeti, Berio, Xenakis, Riley, Reich solo per fare qualche nome)» – sottolinea il direttore artistico Gianluca Gentili – «la Rassegna ha sempre affiancato quelle di giovani compositori che, come è il caso di questa edizione, hanno la possibilità di presentare nel nostro festival lavori innovativi e di ricerca. Il proposito di condividere questa ricchezza di linguaggi è centrale nel nostro progetto artistico e la presenza crescente di giovani e studenti ai nostri concerti, e in generale l’interesse che suscitano i nostri programmi, ci fa pensare che ci stiamo muovendo nella giusta direzione".Il concerto inaugurale del festival, lunedì 16 aprile al Teatro Lauro Rossi, è affidato alla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Marco Berrini che, affiancata per l’occasione dal Vocalia Consort di Roma e dal Vox Poetica Ensemble di Fermo, presenterà un programma dedicato interamente a pagine del compositore estone Arvo Pärt, tra cui la celebre Berliner Messe (1990-2002), The Deer's Cry(2007) e Salve Regina (2001/2002). Secondo appuntamento martedì 17 aprile – sempre al Lauro Rossi – con Tetraktis Percussioni, uno degli ensemble più rappresentativi del panorama di musica nuova che torna a Macerata dopo la felice partecipazione all’opera Shi. Si faccia per il MOF 2017, con un organico allargato a sei percussionisti che eseguiranno Ionisation, capolavoro del compositore francese naturalizzato statunitense Edgard Varèse, e ancora opere di John Cage (Third Construction, 1941), Steve Reich (Music for Pieces of Wood,1973) e Carlo Boccadoro (Aisha, 1993). Ex Tenebris Lux Fulgebit è il titolo del concerto di mercoledì 18 aprile. Protagonisti due gruppi: uno strumentale, il Blumine Ensemble diretto da Caterina Centofante, e uno vocale specializzato nel canto gregoriano, la Schola Gregoriana Benedetto XVI di Bologna diretto da Nicola Belinazzo. Si tratta di un “immaginario percorso dal buio alla luce”in cui i due ensemble si alterneranno nell’esecuzione di brani di compositori del nostro tempo (Huber, Terranova, Lazkano, Haas, Donatoni, Ciardi) e di canti gregoriani. Il progetto, ideato e realizzato dalla giovane direttrice d’orchestra Centofante, è stato espressamente pensato per gli spazi del Teatro Lauro Rossi. Per concludere questo primo ciclo di concerti, giovedì 19 aprile, la Rassegna si sposta negli spazi dell’Asilo Ricci, attualmente sede della Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”. Ed è proprio al contrabbassista e compositore maceratese che è dedicato quest’ultimo appuntamento: protagonista della prima parte il contrabbassista Daniele Roccato impegnato in un programma con musiche sue e di Scodanibbio, affiancate a quelle di Johann Sebastian Bach e di Hans Werner Henze; subito dopo il concerto, è prevista la proiezione del documentario “Cartoline per voci e contrabbasso. Omaggio a Stefano Scodanibbio”, appena pubblicato da Auditorium edizioni, con la regia di Claudio Chianura. La XXXVI Rassegna di Nuova Musica è realizzata con il contributo del Comune di Macerata e con il supporto logistico/organizzativo dell’Associazione Arena Sferisterio; si avvale della collaborazione dell’UNIMC e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Importante presenza è inoltre quella dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana con la quale il Festival ha realizzato negli ultimi anni numerosi progetti originali.Come avviene da tempo, anche i concerti del 2018 saranno registrati e trasmessi da Rai Radio3. I biglietti (Biglietteria dei teatri in piazza Mazzini e circuito online Vivaticket) hanno un costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto; gli studenti UNIMC potranno usufruire di ulteriori agevolazioni).Per l’appuntamento del 19 aprile all’Asilo Ricci, considerato il limitato numeri di posti, si raccomanda l’acquisto del biglietto con anticipo.
Quali sono oggi gli strumenti possibili per favorire un rapporto di dialogo e di confronto tra Istituzioni europee e cittadini? Quale cambiamento hanno imposto la diffusione e l’impatto delle nuove tecnologie nei modi di comunicare? Come garantire un’informazione di qualità e sempre più orientata a descrivere l’impatto delle politiche e delle azioni europee a livello locale? A queste domande tenterà di rispondere la tavola rotonda tra giornalisti ed esperti su “L’Europa delle Regioni. Verso nuove frontiere della comunicazione” organizzata dall’Università di Macerata per mercoledì 11 aprile alle 11 nella sede di via Don Minzoni 22A. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, della delegata alla comunicazione istituzionale d’Ateneo, Lucia D’Ambrosi, e di Roberto Santaniello della rappresentanza in Italia della Commissione europea, si aprirà il confronto tra Andrea Maresi, che si occupa delle relazioni per la delegazione di Bruxelles alla Regione Lombardia, Matteo Naccari de Il Resto del Carlino e Giuseppe Dimiccoli de La Gazzetta del Mezzogiorno. Modera Pietro Frenquellucci, già caposervizio del Corriere Adriatico e del Messaggero.
L’incontro si inserisce all’interno di un progressivo percorso di sensibilizzazione sul tema del rapporto tra Europa e cittadini sviluppato dall’Ateneo maceratese negli ultimi anni. L’impegno in questo campo è ritenuto di grande importanza, perché, in Italia più che altrove, le notizie provenienti "dall’Europa" sono spesso percepite come lontane e difficilmente comprensibili, con la conseguente incapacità di cogliere le opportunità offerte e di saper tradurre in azioni concrete le tante informazioni a disposizione.
Far crescere la consapevolezza di una corretta gestione dell'ambiente nei giovani, se possibile partendo da quelli più piccoli. E' con questo obiettivo che da quindici anni si ripete l'appuntamento con ColorAmbiente che si è svolta a Macerata. L'iniziativa prevede un concorso grafico aperto agli studenti. Melissa Serenelli della 5B del Liceo Artistico Cantalamessa si è aggiudicata l'edizione 2018 con il suo bozetto.
Sono comunque stati segnalati altri 5 bozzetti perché sono stati valutati interessanti e centrati sul tema del 2018 "L'Ambiente e l'Amicizia". Si tratta dei lavori di Catalin Dumitru 3B, Berengario Mogno 4B, Gaia Balestra 4B, Filippo Marra 5B, Caterina Gherghi 3B.
Un maceratese di 46 anni dovrà pagare una multa di ben 533 Euro per aver commesso, tutte insieme, ben cinque violazioni del codice della strada. Guidava senza patente un’auto con la revisione scaduta, con le luci non funzionanti, mentre parlava al telefono cellulare e senza aver allacciato le cinture di sicurezza. Quando lo hanno fermato, ai carabinieri non è rimasto altro che redigere il kilometrico verbale.
E’ solo uno dei provvedimenti avanzati dai Carabinieri di Civitanova Marche nel corso di una notte di controlli che ha portato anche alla denuncia di una persona per violazione del foglio di via obbligatorio. Si tratta di un rumeno di 47 anni che a causa delle numerose ed identiche segnalazioni precedenti a suo carico è stato proposto per l’adozione di una misura di prevenzione più afflittiva quale quella della sorveglianza speciale con divieto di soggiorno che, se accolta, prevede, ad ogni violazione, l’arresto.
Contestate anche 16 violazioni al Codice della Strada ad altrettanti automobilisti. Nei guai anche un cittadino pakistano a cui è stata comminata solo la sanzione amministrativa di 5000 euro quale prima volta.
Centotrenta aziende del settore edile provenienti da tutta Italia, sei convegni in tre giorni, approfondimenti, confronti e dimostrazioni per ricostruire il futuro dopo i violenti eventi sismici di ottobre 2016.
Sono questi i numeri e il tema fondante dell’edizione 2018 dell’Expo Edile, la rassegna di settore in programma dal 20 al 22 aprile prossimi al Centro Fiere di Villa Potenza. Un evento importante per il territorio che convoglierà circa 130 aziende provenienti da tutta Italia (dalle province di Udine, Monza e Brianza, Mantova, Bolzano e Chieti per citarne alcune) a Macerata per partecipare alla tre giorni promossa dalla Promotion Marketing, organizzatrice da oltre 20 anni di manifestazioni del settore edile.
Partendo dalla “Ricostruzione post sisma” si affronteranno i temi della ristrutturazione, del recupero e della riqualificazione del patrimonio immobiliare mettendo in evidenza la vulnerabilità dei fabbricati esistenti e suggerendo le best practice per realizzare l’adeguamento sismico degli edifici. Grazie alla collaborazione, a vario titolo, con la Regione Marche, con gli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti e con il Collegio dei geometri, è stato possibile realizzare sei convegni tecnici ad alto contenuto istruttivo che daranno diritto anche a crediti formativi. Uno tra tutti il convegno di sabato mattina (21 aprile) dal titolo “Regione Marche – Sisma 2016. Il processo di ricostruzione” che si aprirà con una tavola rotonda tra l’Ufficio speciale ricostruzione Regione Marche e gli Ordini professionali.
La fiera, dunque, sarà un'occasione di confronto fra esponenti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle imprese che operano nell’ambito dei nuovi sistemi costruttivi. I visitatori potranno esaminare i diversi prodotti in mostra nei settori espositivi ospitati all’interno del Centro Fiere: nuove tecniche costruttive/antisismica; risparmio energetico; involucro/serramenti; energia/impianti; finiture/accessori; filiera/servizi; attrezzature e macchine edili. La manifestazione si rivolge ai professionisti del settore edile ma anche ai privati che stanno per acquistare casa o che devono ristrutturarla o, ancora, che devono effettuare piccoli interventi sull’abitazione. Nel corso della manifestazione si potranno trovare soluzioni, idee e consigli per effettuare al meglio i lavori in programma.
La scoperta è stata fatta da un suo amico. Era atteso a cena, ma Carlo Tito, 64 anni, a quell'appuntamento non è mai arrivato. Proprio a causa dell'inspiegabile ritardo, ieri sera l'amico è andato a cercarlo nella sua abitazione, di vicolo Rinchiostro, una traversa di via Mozzi, di cui aveva le chiavi. E' entrato e quindi ha fatto la tragica scoperta. Tito, originario di Napoli, ma da decenni residente a Macerata, era su una sedia davanti alla televisione, ormai senza vita. Presumibilmente stroncato da un malore improvviso- Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Macerata. Non risulterebbero elementi che possano far pensare a cause diverse da quelle del malore per la morte dell'uomo.