I sindaci di Ussita, Bolognola, Fiastra, Sarnano e Castelsantangelo Sul Nera, intervengono in merito alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale Anna Casini che ha considerato le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese "come caduti dall’alto e non frutto di una programmazione condivisa con il territorio".
“Si tratta invece di progetti nati dal basso - spiegano i sindaci in una nota congiunta- che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza, affermano in una nota congiunta. È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare. La politica, purtroppo, ha la memoria corta, e si tende a scaricare su altri, responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto".
"Spiace e desta preoccupazione - proseguono - che la responsabile ANCI Marche, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere, non abbia speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità. strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non né capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.
Straordinaria sinergia tra l’Unione Montana Marca di Camerino e il Comune di Fiastra “che ci ha portato” sottolinea il presidente dell’Unione Montana, Alessandro Gentilucci “a reperire fondi per la riqualificazione dell’antico borgo di Ravaio a Fiegni, di proprietà dell’Unione Montana Marca di Camerino, che diverrà una struttura ricettiva di qualità, funzionale a tutto il territorio”.
Quattro milioni e mezzo di euro, questa la cifra che sarà messa a disposizione tramite il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo). “Dopo la messa in sicurezza del sito con la legge 61 del ‘98 a seguito del sisma del 1997, non avevamo potuto dar seguito ad altri investimenti per mancanza di risorse - aggiunge Gentilucci -. Ora, grazie a questo progetto, siamo riusciti a ottenere un finanziamento importante che ci consentirà di portare a termine il recupero del borgo per finalità turistico-ricettive”.
Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra, è soddisfatto di poter annunciare, il raggiungimento di questo obiettivo: “Ringrazio il presidente Gentilucci, l’assessore regionale Guido Castelli e il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli per l’opportunità che ci hanno offerto di poter re-intervenire su Ravaio in un momento in cui, pur conservando Fiastra una forte attrattiva turistica, soffriamo di una chiara carenza per la ricettività e l’accoglienza. La riqualificazione del borgo significa invece un segnale di rinascita per un territorio duramente colpito dall’ultimo terremoto”.
Anche Gentilucci si unisce ai ringraziamenti alle autorità regionali e al sindaco Scaficchia: “Mi complimento con l’amico Sauro per come ci stiamo adoperando per riattivare un turismo stanziale e non di mera fruizione. Il borgo di Ravaio si insedia perfettamente in questo percorso. Crediamo che la realizzazione di questo intervento consentirà sviluppo e redditualità per le popolazioni delle comunità montane, cosa di cui vi è estremo bisogno”.
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
I plessi di Fiastra e Serravalle di Chienti dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino nelle ultime settimane hanno ospitato, durante le ore di educazione fisica, alcune lezioni speciali che hanno coinvolto i tecnici federali della FIGeST, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali.
Il presidente del Comitato regionale Marche FIGeST, Matteo Capeccia, insieme ai colleghi Luciano Milani e Falerio De Minicis, ha illustrato storia e regole di alcune specialità come le piastrelle, i birilli, il lancio della ruzzola e il gioco delle freccette. Il progetto è partito su iniziativa della professoressa Elena Vitali che aveva conosciuto il mondo degli sport e dei giochi tradizionali in occasione dei centri estivi organizzati sul territorio con il coinvolgimento della FIGeST.
Una quarantina gli alunni coinvolti complessivamente tra le tre classi delle medie del plesso di Serravalle e la pluriclasse del plesso di Fiastra. Il progetto scuola dedicato ai giochi della tradizione è perfettamente riuscito grazie anche alla risposta del dirigente dell’Istituto comprensivo “Ugo Betti”, il professor Francesco Rosati, che ha dato piena disponibilità alla possibilità di ospitare le speciali lezioni in classe. I ragazzi si sono mostrati molto interessati e hanno salutato con entusiasmo e grande partecipazione il progetto che verrà replicato sicuramente in futuro.
"Torneremo a San Martino per tenere viva la sua memoria". La promessa della figlia Gabriella Turchetti durante i funerali di 'nonna Peppina', al secolo Giuseppa Fattori divenuta simbolo di resilienza delle popolazioni terremotate del Maceratese.
L'anziana, che rifiutò di lasciare una casetta di legno (dichiarata abusiva e poi 'sanata' dalla legge 'Salva Peppina') realizzata nei pressi della propria abitazione distrutta dal sisma del 2016 a Borgo Moreggini di San Martino di Fiastra (Macerata): è morta pochi giorni prima di compiere 99 anni. Il piccolo santuario del Beato Ugolino a Fiegni di Fiastra non è bastato contenere, nel pomeriggio di sabato, tutte le persone giunte per stringersi intorno alla famiglia di nonna Peppina: in molti sono rimasti fuori ad ascoltare la funzione celebrata da don Oreste Campagna e don Giancarlo Pesciotti.
"Di grandi donne come lei non ne nasceranno più", le parole della figlia Gabriella che ha ricordato come la madre, anziana ma piena di vita, era voluta fortemente tornare nel borgo e ricordava sempre le persone che non avevano avuto la possibilità di farlo. In chiesa, in prima fila i nipoti di Peppina, le figlie Agata e Gabriella, il genero Maurizio Borghetti. Tra gli altri c'erano il deputato Tullio Patassini, il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia e Venanzo Rocchetti, ex sindaco di Serravalle.
Addio a nonna Peppina, simbolo dei terremotati marchigiani.
Giuseppa Fattori viveva a San Martino di Fiastra e avrebbe compiuto 99 anni tra una settimana. Era diventata il simbolo, suo malgrado, dei terremotati dopo essere stata sfrattata dalla sua casetta provvisoria in legno, dichiarata abusiva, prima che venisse approvato il così detto decreto “Salva Peppina”. Si è spenta questa stamattina, proprio nella struttura abitativa che non aveva più lasciato da mesi.
Nonna Peppina era stata anche nominata Commendatore della Repubblica dal presidente Mattarella. "Non so se me lo merito – disse in quella occasione –, ma sono tanto contenta. Non mi aspettavo niente e la vita mi ha dato veramente tanto. Sono grata. Dedico questo riconoscimento a mio marito Gaspare, detto Rino, che non c’è più da tredici anni". "Era molto fragile Peppina". ha raccontato all'Ansa il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, ricordando che "ormai era un simbolo per tutti".
Giuseppa Fattori lascia le figlie Agata e Gabriella. I funerali avranno luogo domani alle 15 a Fiastra, presso il santuario Beato Ugolino di Fiegni.
Donna incinta accusa un malore mentre si trova a percorrere un sentiero della Valle del Rio Sacro, nella frazione di Acquacanina, a Fiastra: scattano, immediati, i soccorsi. Una volta ricevuto l'allarme, poco prima delle 12, è stata infatti subito attivata la stazione del Soccorso Alpino di Macerata, i cui uomini sono già impegnati nella ricerca di Giuseppe Rosati, l'anziano scomparso da 7 giorni dalla frazione Cupi di Visso (leggi qui).
La donna è stata tempestivamente recuperata e affidata alle cure dei sanitari del 118 accorsi anch'essi sul posto con un'ambulanza da Camerino. Le sue condizioni non sono preoccupanti. In base ai parametri che emergeranno dagli accertamenti medici che si stanno svolgendo in loco si deciderà se sia o meno necessario il ricovero in ospedale. La donna è al quinto mese di gravidanza e, al momento del malore, percorreva il sentiero assieme al proprio compagno.
Si infortuna durante un'escursione alle Lame Rosse: interviene l'eliambulanza.
La stazione del soccorso alpino di Macerata è intervenuta, intorno 13 di oggi, in seguito a una chiamata per un trauma a un ginocchio occorso a un cinquantenne. Conseguentemente è stata allertata l'eliambulanza per il recupero dell'uomo.
Le operazioni di soccorso si sono rivelate difficoltose a causa della nebbia che ha interessato la zona e reso complicato l'atterraggio dell'elicottero. Alla fine è stato possibile vericellare con Icaro l'infortunato, il quale è stato trasportato all'ospedale di Camerino.
Dopo l’avvio dei lavori di risanamento della pavimentazione della provinciale 17 “Camerino-Serravalle” sono iniziati quelli per la SP 47 “Fiastra-Bolognola”.
Anche in questo caso l’intervento è finanziato con l’avanzo di amministrazione con cui sono state destinate risorse a ben 15 lavori su altrettante strade.
L’opera di risanamento viario, del valore complessivo di 150 mila euro, viene eseguita dalla ditta Simo Costruzione SRL di Camerino e interesserà due tratti di strada, uno nel Comune di Fiastra e l’altro in quello di Bolognola. Quest’ultima arteria, infatti, si estende per circa 10 km dal centro abitato di Fiastra fino a Bolognola, attraversando le frazioni di San Lorenzo e Acquacanina.
«Contiamo di effettuare i lavori entro questa settimana - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari - meteo permettendo. L’ufficio tecnico sta lavorando intensamente per concludere gli interventi già appaltati entro quest’anno e al tempo stesso ha iniziato da tempo a redigere i progetti per il 2022».
Sabato prossimo Fiastra ospiterà una serie di eventi che animeranno tutta la giornata: escursioni guidate, degustazioni, laboratori e spettacoli dal vivo. Una giornata intensa e ricca di appuntamenti, organizzati e promossi dal Comune e nati dal progetto “I borghi incantati”, ideato dall'attore e regista Giorgio Felicetti con Esteuropaovest, nell'ambito di "Marche in Vita, lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal Sisma", promosso da Regione Marche e da Amat. I borghi incantati mette in rete diversi Comuni del cratere sismico, con particolare attenzione verso i luoghi che fanno da cornice agli eventi.
Si partirà al mattino con un'escursione guidata che porterà i partecipanti a godere dello splendido foliage autunnale che in questi giorni incornicia le limpide acque del lago. A pranzo tutti i bar e i ristoranti del paese proporranno menù e degustazioni rigorosamente a base dei prodotti più tipici del territorio. Alle 15.00 si aprirà la mostra di dipinti di Federica Ricci: un percorso d'arte, dal titolo Il volto degli alberi, allestito tra i muri che ancora portano le ferite del sisma iniziato nel 2016.
Alle 15.30 si terrà un laboratorio di storytelling curato dal CEA Valle del Fiastrone ed ambientato nella splendida cornice di San Paolo. Un'attività per famiglie, adatta anche ai più piccoli, che guiderà i partecipanti alla narrazione partecipata della leggenda della Sibilla e del Guerrin Meschino.
Alle 17.00, nel centro del paese, la compagnia di Felicetti metterà in scena lo spettacolo teatrale La battaglia dei Sibillini, una rappresentazione tratta dagli eventi storici dei Monti Sibillini che mette in luce, tra il dramma e la commedia, l'assurdità di tutte le guerre. La giornata si chiuderà alle 19.00 con la cena che coinvolgerà tutti i ristoranti del Comune, ovviamente sempre a base dei prodotti tipici del territorio.
Per maggiori informazioni sulle attività a pagamento e sulle prenotazioni è possibile contattare il Comune allo 073752112 o l'organizzazione di Esteuropaovest al 3473665..
I Vigili del fuoco – unitamente alla squadra del Soccorso Alpino - sono intervenuti alle ore 19:00 circa della serata di ieri sul sentiero "Lame Rosse" nel Comune di Fiastra (frazione di Fiegni), per soccorrere una persona impossibilitata nel camminare per una ferita riportata agli arti inferiori.
Sul posto la squadra dei Vigili dl fuoco di Camerino ha raggiunto la persona che veniva affidata alle cure del 118.
Venerdì scorso il Consiglio comunale di Fiastra ha approvato una delibera con cui si chiede il mantenimento della scuola e il suo passaggio dall'Istituto Comprensivo Ugo Betti di Camerino, di cui oggi fa parte, all'Istituto comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina.
L'amministrazione comunale torna quindi sulla questione scuola, illustrando le motivazioni di questa decisione.
“A noi interessano solo le sorti delle famiglie e dei giovani della vallata – ha dichiarato il sindaco Sauro Scaficchia – e siamo fermamente convinti che il passaggio all'istituto Mons. Paoletti di Pieve Torina sia assolutamente funzionale alle nostre esigenze. Siamo favorevoli all'ipotesi di accorpamento di tutte le scuole delle aree interne in un unico istituto, come prospettato anche dall'ex preside Cavallaro, ma solo in una prospettiva di rafforzamento dell'istituto stesso. Questa sarebbe una visione interessante e condivisibile, che porterebbe vantaggi a tutti, ma nella situazione attuale rimaniamo convinti della necessità, urgente, di accorpamento con Pieve Torina”.
Come specificato nella delibera approvata venerdì, l'appartenenza della scuola di Fiastra all'istituto comprensivo di Camerino "comporta degli oneri finanziari per il comune che nei prossimi anni potrebbero non essere più sostenibili".
"In particolare, il Comune ha supportato negli anni gli oneri del personale ausiliario integrando quello parziale fornito dall'istituto comprensivo. Ha inoltre finanziato l'integrazione dei piani didattici, consentendo l'adeguamento alla normale offerta didattica della scuola pubblica, finanziando le ore di lezione di musica e di inglese" ha sottolineato il primo cittadino.
"L'istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina è più vicino alle esigenze di una piccola realtà scolastica come quella di Fiastra essendo composto da scuole in tutto assimilabili come quella di Valfornace, di Visso, della stessa Pieve Torina e di Muccia. Questo passaggio comporterebbe, inoltre, dei benefici economici immediati, erogati nell'ambito della strategia di sviluppo delle Aree interne che prevede degli specifici interventi finanziari, da cui invece Fiastra rischia di rimanere tagliata fuori" conclude Scaficchia.
L'amministrazione comunale di Camerino è entrata a gamba tesa nelle decisioni assunte da un'altra amministrazione mettendone in discussione la scelta. È quanto accaduto pochi giorni fa con il parere contrario espresso dalla giunta di Camerino nei confronti di quella di Fiastra, colpevole, secondo il sindaco Sandro Sborgia, di aver chiesto, per la propria scuola, di poter entrare a far parte dell'istituto comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina.
"Chi si comporta in questo modo - dichiara il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia - dimostra di non avere chiaro cosa significhi amministrare seguendo principi di democrazia. Dimostra un assoluto non rispetto della libera scelta di una comunità, quella che rappresento in qualità di sindaco, che ha espresso un chiaro intento per quanto riguarda la questione. Se abbiamo fatto questa scelta l'abbiamo fatta per buone ragioni e in modo ponderato, non per fare dispetto a qualcuno.
Il comune di Fiastra – prosegue Scaficchia - ha esigenze differenti rispetto a quelle di una cittadina come Camerino, e sono le medesime esigenze degli altri comuni che fanno parte della strategia per le aree interne, per i quali la scuola ha un valore fondamentale in ottica ripartenza post sisma. Non a caso, dell'istituto comprensivo di Pieve Torina fanno già parte le scuole di Muccia, Valfornace e Visso. Non tollereremo alcuna intromissione in scelte che riguardano i bambini di Fiastra e le loro famiglie, scelte fatte in modo responsabile per tutelarne la dignità come alunni oggi, e come cittadini domani".
Nel pomeriggio odierno il soccorso alpino della stazione di Macerata è intervenuto alle Lame Rosse, la stratificazione rocciosa dei Monti Sibillini che si trova nei pressi del Lago di Fiastra, per provvedere al recupero di una donna di 59 anni caduta durante un'escursione.
Sul posto anche il personale sanitario del 118. Una volta raggiunta dalla squadra di terra del soccorso alpino, la persona infortunata è stata poi recuperata dall'eliambulanza, tramite verricello, e successivamente trasferita all'ospedale di Camerino per accertamenti.
La donna, di nazionalità straniera, avrebbe riportato una frattura alla caviglia.
Si è concluso attorno alle ore 22 di ieri sera l’intervento che ha visto impegnati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Macerata in località Lame Rosse (nei pressi della Grotta del Frate), per fornire assistenza a due escursionisti finiti fuori sentiero.
L'allarme era stato lanciato attorno alle ore 19:00 a seguito della richiesta di aiuto proveniente da due ragazzi 35enni (M. M. e M.M di Ancona), visto che - a seguito di una scivolata - uno dei due aveva riportato una distorsione alla caviglia.
Gli escursionisti sono stati raggiunti dalle squadre di terra del Soccorso Alpino che li ha ricondotti dapprima sul sentiero e successivamente all’auto, senza necessità di imbarellare l’infortunata.
"Annullata la Festa di San Lorenzo, niente fuochi sul Lago di Fiastra la sera del 9 agosto". Ad annunciarlo è il sindaco Sauro Scaficchia nel sottolineare come "la pandemia purtroppo interrompe nuovamente una delle più longeve tradizioni cittadine".
"Sempre per lo stesso motivo è stata annullata anche la tradizionale Fiera di San Lorenzo che si tiene l’11 agosto e per quel giorno è prevista l’interdizione all’esercizio dell’attività di commercio sotto qualsiasi forma nell’area che normalmente ospita il mercato" aggiunge il primo cittadino.
"Sarà quindi un’estate senza uno degli appuntamenti estivi più sentiti della regione, ma la priorità dell’amministrazione comunale è la salvaguardia della salute dei cittadini" conclude Sauro Scaficchia.
Venerdì prossimo (16 luglio) si terrà a Fiastra un incontro pubblico sul terremoto e sulla ricostruzione, ormai avviata a prendere definitivamente forma.
L'incontro “Tra buio e luce”, titolo emblematico che riporta ai momenti drammatici del post terremoto e proietta verso le prospettive della ricostruzione, materiale e sociale, del territorio, sarà aperto dal sindaco Sauro Scaficchia alla presenza del Governatore Francesco Acquaroli e del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.
Una prima parte del convegno sarà dedicata alla presentazione del libro degli psicologi che hanno seguito la popolazione fiastrana durante i primi, durissimi mesi del post terremoto, testo realizzato con il contributo diretto dei cittadini. Una raccolta di pensieri, emozioni e sensazioni che la squadra di psicologi diretta dal Professor Alfredo Mela del gruppo Psicologi nel mondo ha curato come momento finale di un lungo lavoro apprezzatissimo dai cittadini di Fiastra. Sono previsti poi gli interventi del Professor Massimo Mari, psichiatra e Direttore del Dipartimento salute mentale dell'Area vasta 2 di Ancona, e dell’Ingegner Marco Mari, esperto di edilizia sostenibile e collaboratore della struttura commissariale.
Il Sindaco, con il presidente della Regione ed il Commissario Legnini illustreranno poi il Programma Straordinario di Ricostruzione di Fiastra capoluogo e delle sue frazioni messo a punto con l’Usr Marche sulla base delle Ordinanze commissariali, che indica il percorso della ricostruzione e del prossimo futuro. “È un passo fondamentale per Fiastra – dice il sindaco Sauro Scaficchia -, un comune dove la ricostruzione privata è già in stato molto avanzato ma dove occorre risolvere situazioni complesse. Servono opere di messe in sicurezza, il miglioramento della viabilità e la realizzazione di opere pubbliche funzionali anche al reinsediamento dei privati nelle loro case”.
Nel pomeriggio l'incontro proseguirà con un dibattito, moderato da Mario Sensini, fiastrano di adozione e capo ufficio stampa della struttura commissariale, cui prenderanno parte, tra gli altri, l'Assessore regionale Guido Castelli, il Vescovo di Camerino Francesco Massara, Gianluca Loffredo, subcommissario alla ricostruzione, Stefano Babini direttore dell'Ufficio speciale ricostruzione delle Marche, Andrea Crocioni coordinatore della ricostruzione pubblica dello stesso ufficio e Silvia Moroni della Protezione civile delle Marche.
Il Presidente della CNA Macerata Maurizio Tritarelli, interviene sull’annuncio della chiusura ad ottobre di alcuni sportelli bancari nell’entroterra: “L’impoverimento e lo spopolamento delle aree interne è un argomento cruciale per la nostra Associazione. Chiediamo che si intervenga in fretta non solo perché riteniamo che queste zone possano dare ancora ricchezza e benessere alle persone che vi abitano ma anche per tutto il resto del territorio che ne subirebbe pesanti ripercussioni economiche”.
Il Presidente CNA ricorda che l’Associazione di categoria ha messo in piedi una apposita task force per stimolare, fornire dati e supporto tecnico ai progetti di rilancio: “Proprio secondo gli studi recenti fatti dal Team sisma di CNA, l’area Cratere perde ogni anno l’1% della popolazione residente (17.000 abitanti negli ultimi 5 anni) e perde anche un impressionante numero di imprese (oltre 400 in meno dal 2016). Come se ciò non bastasse, le imprese che resistono, guadagnano, investono e assumono molto meno rispetto a quelle nel resto della nostra regione e alla media nazionale”.
Tritarelli teme che queste comunità possano raggiungere a breve un punto di non ritorno: “La tesi che sosteniamo è che le difficoltà del sistema produttivo del Cratere pregiudicano la tenuta del tessuto sociale. Meno lavoro comporta maggiore spopolamento e, purtroppo, la conseguente riduzione dei servizi; con meno servizi gli abitanti hanno un motivo in più per andarsene e così prende avvio un circolo che si alimenta da solo e porta alla desertificazione delle nostre colline e montagne. Non è un andamento lineare ma ad alti scalini verso il basso e si arriverà presto ad una soglia critica, al di sotto della quale la comunità cesserà di esistere”.
Le notizie di questi giorni sulle chiusure di plessi scolastici, sportelli bancari e di tante imprese di servizi di prossimità, come piccoli negozi, edicole e bar, sembrano proprio confermare quanto sostiene il Presidente Tritarelli: “Queste realtà non sono solo importanti attività economiche ma anche centri di aggregazione e di socialità. In questi territori, famiglie ed imprese hanno sottoscritto convenzioni con le banche e aperto i necessari conti correnti dedicati per finanziare la ricostruzione delle proprie abitazioni. Assurdo che proprio ora che siamo arrivati al momento decisivo, gli sportelli chiudono e si allontanano da questi territori”.
“Anche in vista delle nuove risorse europee per la ripartenza che sono in arrivo – sottolinea Tritarelli - la prossimità degli sportelli bancari è fondamentale sia per le imprese che per le famiglie e soprattutto per gli anziani”. La proposta di CNA Macerata è quindi di pianificare velocemente ed in modo partecipato tutte le soluzioni sostenibili: “Occorre interrompere questa fuga, mettersi attorno ad un tavolo con tutti i soggetti interessati, Sindaci e altri soggetti istituzionali in primis. La chiusura di banca Intesa delle filiali di Fiastra e Valfornace annunciata per ottobre, per esempio, potrebbe essere attenuata nelle sue conseguenze negative con l’apertura di un nuovo sportello equidistante dai centri interessati”.
“CNA Macerata – conclude Tritarelli - si rende disponibile per ragionare sulle soluzioni possibili insieme agli interlocutori sul territorio ma dobbiamo fare in fretta per evitare di arrivare ad un punto di non ritorno”.
Mercoledì 7 luglio il Direttore di zona di Banca Intesa San Paolo ha comunicato, in un incontro programmato qualche giorno prima, la brutta notizia che nessuno si aspettava: ad ottobre chiuderanno le filiali di Fiastra e di Valfornace, lasciando di fatto una grossa porzione della montagna maceratese priva di un servizio essenziale come la banca.
Da ormai più di un anno la filiale di Fiastra è operativa a giorni alterni, con inevitabili disagi anche per la popolazione del vicino comune di Bolognola, che a questo ufficio ha sempre fatto riferimento. Le filiali chiuderanno i battenti per una precisa scelta aziendale, come ha spiegato ai sindaci il Direttore di zona che ha comunicato la decisione del Cda di Banca Intesa di chiudere gradualmente tutte le filiali che operano in immobili non di proprietà. A nulla sono valsi gli impegni verbali che Sauro Scaficchia e Massimo Citracca, i sindaci di Fiastra e Valfornace, hanno subito fatto al Direttore: in pochi mesi le filiali avrebbero avuto a loro disposizione degli spazi consoni, ricavati dagli edifici pubblici che in questi mesi si stanno ricostruendo a ritmo serrato.
Cristina Gentili, sindaca di Bolognola, il comune più alto delle Marche, si dice preoccupata per gli effetti che questa decisione avrà sul territorio, per il servizio che fornisce alle aziende che vi operano e a tutte le famiglie. Per raggiungere la prima filiale disponibile, gli abitanti di Bolognola saranno costretti a percorrere più di 70 km in auto tra andata e ritorno.
Il paradosso è che verrà mantenuta la filiale di Muccia, come sede distaccata di Pieve Torina, quando i due comuni distano pochi chilometri uno dall'altro”, ha sottolineato Scaficchia, che aggiunge: “Abbiamo l'Ufficio postale a mezzo servizio, ogni anno dobbiamo lottare per mantenere le scuole e i presidi medici, ora sparisce un altro servizio essenziale in un momento cruciale per la ricostruzione: noi ci siamo esposti personalmente con i cittadini affinché aprissero i conti dedicati alla ricostruzione nelle filiali dei nostri piccoli comuni, ma ora ci ritroviamo la banca a trenta chilometri di distanza”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Citracca, sindaco di Valfornace: “Il nostro territorio, da tutti considerato come un gioiello in termini di bellezza paesaggistica e naturalistica, non può essere costantemente frustrato da scelte che vengono prese altrove, seguendo logiche squisitamente speculative: è ora che le continue operazioni di acquisizioni bancarie vengano bilanciate dal mantenimento dei servizi sul territorio. Per questo auspichiamo un ravvedimento da parte della Dirigenza di Banca Intesa, ma anche attenzione da parte delle istituzioni Regionali, affinché intervengano ufficialmente al fine di scongiurare i tagli degli sportelli dell’entroterra".
La Giunta del Comune di Fiastra ha deciso di revocare l'ordinanza del 15 giugno scorso con cui si dettavano le linee guida per la manifestazione di interesse che aveva come oggetto la gestione degli ingressi al sito naturalistico delle Lame Rosse. Oggi è stata pubblicata quindi l'ordinanza di revoca per cui al sito si continuerà ad accedere senza limitazioni.
"La decisione è stata presa alla luce dell'allentamento delle misure di contenimento dei contagi da Covid 19 disposti dal governo successivamente all'entrata in vigore dell'ordinanza e avendo considerato una serie di fattori di opportunità che in questi giorni sono emersi. In particolare il fatto che, essendo le Lame rosse raggiungibili anche da un altro comune dei Sibillini che non ha potuto condividere con Fiastra le limitazioni all'accesso, tutte le operazioni di regolamentazione dell'area sarebbero state vanificate" sottolinea, in una nota, la Giunta comunale.
Il Sindaco esprime il proprio rammarico per come si è conclusa questa vicenda: “La nostra intenzione principale era quella di salvaguardare il sito naturalistico e lo strumento che abbiamo adottato fino ad ora era giustificato dall'emergenza sanitaria. L'emergenza rimane, ma le misure restrittive si stanno allentando progressivamente. Non ci tiriamo indietro però, e siamo convinti che per le Lame Rosse si dovrà trovare una soluzione perché è un luogo molto fragile che ha bisogno di azioni di tutela molto incisive. Sin da ora chiamo a raccolta tutti gli attori, perché la questione non interessa solo il comune di Fiastra. Innanzitutto il Parco nazionale dei monti Sibillini, che ha avuto un dialogo serrato solo con noi ma che avrebbe dovuto investire del problema anche il mio collega di Cessapalombo, poi la Comunanza Agraria di Fiegni che, di fatto, è proprietaria di tutta l'area, sentiero di accesso compreso. Ma non solo, auspico un coinvolgimento molto ampio che includa le Associazioni ambientaliste e tutti i portatori di interesse affinché si giunga presto ad una soluzione condivisa”.