Le speranze di trovare vivo Domenico Lucarini sono terminate oggi intorno alle 13, quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato la salma dell'uomo dalle acque del lago di Caccamo.
Lucarini, 63 anni, residente a Capolapiaggia di Camerino, era scomparso il 7 giugno. Uscito per andare al lavoro all'Università di Camerino come tecnico di laboratorio nel dipartimento di Botanica, non era mai arrivato.
I familiari hanno subito lanciato l'allarme e sono iniziate le ricerche. Quando è stata trovata l'auto dell'uomo parcheggiata nei pressi del lago di Caccamo, con dentro un biglietto, si è avuta subito la sensazione che Lucarini potesse aver compiuto un gesto estremo. E oggi, purtroppo, se ne è avuta conferma.
Lucarini, che dopo il terremoto si era trovato alle prese con l'inagibilità della sua abitazione, era molto conosciuto e stimato. I motivi del suo gesto estremo sono ora al vaglio delle autorità inquirenti. Lascia la moglie Maria Teresa, insegnante presso la scuola Ortolani, e il figlio Daniele, informatico che opera a Matelica.
Il Rettore, il Pro Rettore vicario, il Direttore Generale e l'intera comunità universitaria partecipano al dolore per l'improvvisa scomparsa di Domenico che era un dipendente Unicam, esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze e ricordandone le doti umane e professionali.
"Domenico - si legge sul profilo Facebook del rettore - si è sempre distinto per serietà, professionalità, umanità; pronto a collaborare con tutti, generoso e gentile, ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità. L'Università di Camerino si stringe con affetto intorno alla famiglia in questo terribile momento".
Bellissima serata promossa dal Conservatorio G.B.Pergolesi di Fermo presso l’auditorium Billè con le scuole convenzionate quella di Giovedì 8 Giugno.
Anche l’istituto musicale N.Biondi di Camerino, nonostante le innumerevoli difficoltà è voluto essere presente con una formazione cameristica che ha riscosso un meritato successo.
Il Trio di clarinetti formato dagli allievi Micaela Mancinelli e Filippo Martelli insieme al loro insegnante, il maestro Vincenzo Correnti tra l’altro anche direttore dell’istituzione camerte hanno eseguito il Divertimento N.1 KV Anh 229 (439b) per tre corni di bassetto - versione per tre clarinetti di W.A.Mozart.
Presenti alla serata anche il presidente e il direttore del Conservatorio i quali oltre a porgere i loro saluti si sono soffermati sull'importanza della musica per tutti i ragazzi e hanno auspicato future collaborazioni con le scuole convenzionate. L’istituto musicale Nelio Biondi è la prima scuola che ha stipulato tale convenzione nel 2011, permettendo così a numerosi suoi allievi di sostenere esami di certificazione di livello presso la stessa istituzione musicale.
Lo stesso maestro Vincenzo Correnti ha fatto presente la situazione dell’istituzione musicale camerte al seguito del terremoto e le incertezze per il futuro auspicando che il progetto di costruzione della nuova scuola possa essere realizzato permettendo così di ritornare ad una normalità didattica e artistica.
Sabato 10 e domenica 11 giugno, nell'ambito del Premio Massimo Urbani / XXI Edizione Camerino, si terrà l' "Aperiscossa". Si tratta di un aperitivo che rientra tra le varie iniziative finalizzate alla rinascita della città dopo il terremoto e che si svolgerà in un nuovo spazio all'aperto allestito per l'occasione, presso il Giardino di Benedetto XIII, Colle Paradiso.
Ci saranno prodotti locali come salumi, formaggi, vincisgrassi, vino e birra in quanto l'evento è stato organizzato in collaborazione con il Polo degli Studenti di Unicam e diverse aziende locali quali Cantine Saputi, Distilleria Varnelli, La Pasta di Camerino, Pop Cafè e Bach Birrificio Agricolo Chiaraluce.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Segretario Generale Regionale del sindacato Fns Cisl Marche dei Vigili del Fuoco:
"Nei giorno scorsi abbiamo sollecitato sugli organi di stampa, tra le altre questioni importanti per i Vigili del Fuoco, vedi ad esempio la richiesta della Pari Dignità Retributiva e Pensionistica alle Forze dell'Ordine, anche il tema dell'emergenza Sisma, dato che una circolare emanata a fine Maggio dal nostro Dipartimento, prevede che entro il 12 Giugno, i Vigili del Fuoco dovrebbero sospendere le loro azioni di aiuto, assistenza e soccorso nei luoghi del sisma.
Ieri, come Fns Cisl Marche, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti della politica e del governo, ai quali abbiamo evidenziato le problematiche dei Vigili del Fuoco.
In particolare al Presidente del Gruppo parlamentare del Pd, Onorevole Ettore Rosato, che ringraziamo per la disponibilità e l'attenzione che ci ha riservato, abbiamo chiesto di chiarire presso il nostro Dipartimento, quale “lavoro” dovranno svolgere i Vigli del Fuoco nei territori del sisma, fino al termine dell'emergenza di protezione civile, decretata per fine Agosto.
Abbiamo espresso perplessità soprattutto in riferimento al fatto, che per la popolazione delle zone terremotate, i Vigli del Fuoco sono considerati necessari ed indispensabili e che se si deciderà di togliere i Vigili del Fuoco dalle zone del terremoto, si rischia che la popolazione si senta come abbandonata.
Abbiamo evidenziato che per la particolarità del sisma, per l'ampiezza dei territori colpiti, ancora sono molte le questioni aperte, i nodi da sciogliere, ed oltretutto abbiamo ancora tante persone che giornalmente sono accompagnate da noi VF nelle case diroccate per il recupero dei loro beni primari, che interamente non possono essere trasferiti negli alloggi temporanei messi a disposizione dallo Stato, per ovvi problemi logistici, e così sarà fino a quando le abitazioni non saranno assegnate in via definitiva.
Le questioni dell'emergenza sisma, sono state il traino di altre problematiche espresse anche all'onorevole Irene Manzi, ed all'onorevole Alessia Morani, che ringrazio per la disponibilità e grande capacità di ascolto, sopratutto in merito alle questioni relative alla gestione operativa dei distaccamenti di Visso e Macerata Feltria, che per funzionare in maniera compiuta, dovrebbero avere una turnazione ad orario H24, così da massimizzare il lavoro dei VF, nell'ottica di un servizio migliore per i cittadini.
Le altre questioni discusse, sono state quelle relative agli organici carenti, alle risorse ad oggi ancora non disponili per il pagamento degli emolumenti del personale VF, personale che non riceve il pagamento dello straordinario relativo al sisma dal mese di novembre 2016, così come la questione logistica delle sedi operative da completare ecc..
Speriamo che questa nostra richiesta possa sortire l'effetto desiderato, così da poter continuare ad offrire il nostro lavoro e la nostra professionalità ai cittadini Marchigiani colpiti terribilmente dall'ultima emergenza sismica".
Si è tenuta oggi nella Sala del Comune di Camerino la conferenza stampa di APC – Associazione Produttori Caravan e Camper per la presentazione e divulgazione della nuova voce “Straordinaria – Comuni terremotati dal sisma 2016 (Centro Italia)” inclusa nel tradizionale Bando “I Comuni del Turismo in Libertà”, giunto alla XVI edizione, e completamente dedicata alle zone colpite dal sisma del centro Italia.
La nuova categoria prevede un premio di ben 30.000 euro messo a disposizione da APC per l’amministrazione locale che si aggiudicherà il bando: tutti i Comuni che, secondo la Protezione Civile, sono stati colpiti, possono presentare progetti di un’area di sosta multifunzionale che potrà essere utilizzata prima come area destinata alla Protezione Civile e, in un secondo tempo, a favorire la ripresa economica del territorio attraverso l’accoglienza dei turisti in tranquillità. Proprio questa peculiarità sarà positivamente apprezzata nella valutazione dei progetti previsti per questa categoria speciale.
La delegazione di APC, composta da Francesca Tonini (Direttore Generale) e da Gianni Brogini (Direttore Marketing) è stata accolta dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e dal suo staff, che hanno prima condotto gli ospiti nella “zona rossa” del paese per un sopralluogo e poi in comune per la conferenza stampa.
L’iniziativa dell’Associazione è un importante tentativo di venire incontro alle comunità colpite provando ad aiutarle nella difficile ricostruzione puntando proprio sul turismo e sull’accoglienza di nuovi visitatori. La stessa Camerino, che conta ancora circa 7.000 sfollati tra residenti e studenti, è una città che sta provando a ricostruirsi e a riorganizzarsi, puntando soprattutto su scuole e università, che sono state ripristinate in periferia, ma anche sulla forza e sull’orgoglio dei suoi cittadini.
APC prova quindi a contribuire alla rinascita di queste zone colpite con un’iniziativa di rilievo, come sottolinea Francesca Tonini: “Ringraziamo il sindaco Pasqui e lo staff del comune di Camerino per averci invitato, permettendoci quindi di vedere con i nostri occhi la situazione dell’impatto del sisma in questa zona. Noi di APC abbiamo sentito l’esigenza di venire incontro a queste realtà implementando il nostro Bando e dando l’opportunità ai comuni terremotati di provare a rinascere anche grazie al turismo in libertà: i camperisti sono i turisti ideali per località come Camerino e per regioni come le Marche, veri e propri tesori nascosti del nostro Belpaese che sono tra le mete in assoluto preferite dai viaggiatori ricreazionali”.
Al Direttore Tonini fa eco il sindaco Pasqui, entusiasta di trovare nell’Associazione Produttori Caravan e Camper un valido alleato: “Tutte le iniziative che mirano al futuro in questo momento sono per noi fondamentali, la città e il suo territorio hanno bisogno di guardare avanti e progettare e proiettarsi nel miglior domani possibile. Per questo ringrazio l'Associazione Produttori Caravan e Camper per aver voluto presentare e promuovere anche qui questa importante iniziativa”.
Il dottore Marco Falcioni, laureato Unicam in Fisica, ha discusso stamattina, 8 giugno, la tesi di dottorato di ricerca su “LED Lighting: optical and energetic optimization”. Falcioni ha seguito il curriculum di dottorato della School of Advanced Studies di Unicam in Physics sotto la supervisione del professore David Vitali, docente della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie. Il suo lavoro di tesi si è svolto in collaborazione con l’azienda iGuzzini illuminazione. La sua borsa di dottorato è stata infatti finanziata congiuntamente da Unicam e dall’azienda recanatese, nel quadro dei nuovi “dottorati industriali” previsti dalla recente normativa ministeriale volta a favorire il trasferimento tecnologico tra università e industria.
L’incontro, tenuto presso la sala convegni del Rettorato, si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini, del Presidente iGuzzini illuminazione Adolfo Guzzini, cui è seguita l’introduzione del coordinatore del curriculum di Fisica David Vitali. Falcioni ha poi discusso la tesi di dottorato davanti alla Commissione, che al termine lo ho proclamato Dottore di Ricerca in Fisica.
“La collaborazione tra la nostra azienda e l’Università di Camerino – ha dichiarato Adolfo Guzzini – nasce trent’anni fa con una convenzione per un progetto sul controllo dei rumori per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Abbiamo poi continuato con successo fino a giungere a questo progetto di dottorato di ricerca sullo sviluppo di ottiche innovative con la tecnologia led, tema di stringente attualità e che rappresenta anche una delle parti centrali del nostro core business”.
“Quello di oggi – ha affermato David Vitali – è il coronamento di un percorso virtuoso iniziato tre anni fa, combinando con successo le competenze prettamente accademiche, in questo caso nel settore dell’ottica, con l’applicazione per risolvere problemi relativi all’ottimizzazione dell’illuminazione degli ambienti e fornire soluzioni di alta qualità. Sono molto soddisfatto di questa collaborazione tra università e impresa che offre molte opportunità nonché dell’ottimo lavoro svolto dal nostro dottorando. Alla iGuzzini abbiamo trovato un ambiente molto fertile ed attento all’innovazione, per cui mi auguro che la collaborazione possa proseguire proficuamente anche per altri progetti”.
“Dopo la laurea triennale e la laurea magistrale in Fisica conseguite in Unicam – ha dichiarato il dott. Falcioni – ho avuto l’opportunità di seguire il dottorato di ricerca usufruendo della borsa di studio co-finanziata dall’Ateneo, dalla Regione Marche e dall’azienda. Il lavoro di tesi ha riguardato l’ottimizzazione di sistemi ottici basati su sorgenti led. Oltre che in Ateneo, ho potuto lavorare direttamente in azienda e nel laboratorio dell’Università di Jena in Germania, dove ho utilizzato diversi software sulla progettazione ottica di sistemi di illuminazione led. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto, che può rappresentare un’ottima opportunità per un pronto inserimento nel mono del lavoro”.
“Alimentazione e Prevenzione” è il titolo del convegno che si terrà domenica prossima, 11 giugno, presso l’Abbazia di San Firmano organizzato dal Comune di Montelupone in collaborazione con Unicam e l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata con il contributo dell’Azienda Speciale Farmacia Comunali di Potenza Picena. L’evento, la cui apertura è prevista alle ore 17.30, è stato ideato da Cinzia Mandolesi, farmacista presso la Comunale di Potenza Picena, e verrà moderato dal Presidente dell’Aspp Mario Properzi.
“L'idea del convegno sulla corretta alimentazione finalizzata anche alla prevenzione delle malattie nasce sia per motivi professionali, essendo farmacista, sia dalla sensibilità di una persona che come tante altre ha vissuto nella propria famiglia una situazione di malattia importante – ha precisato la dott.ssa Mandolesi - la prevenzione deve essere legata ad un'altra parola: divulgazione. Con questa manifestazione si è voluto inserire un convegno scientifico all'interno di una festa domenicale dove si ha la possibilità di divertirsi con le molte iniziative presenti e richiamare un pubblico si spera vasto ed eterogeneo”.
Interverranno in qualità di relatori Giovanni Benedetti, oncologo dell’Area Vasta 3, sul tema “Alimenti e neoplasie tra prevenzione ed innovazione”, il biologo nutrizionista Edy Virgili su “Ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie oncologiche, metaboliche e neurodegenerative” e il biologo nutrizionista dell’Università di Camerino Roberto Ceci su “Dieta mediterranea: concetti base e applicazioni pratiche”. Il programma di “Ara in Festa” prevede molti appuntamenti durante la giornata: dalla buona cucina ai prodotti alimentari delle diverse aziende agricole locali che parteciperanno, ed infine una esibizione musicale serale dei Believers Band.
Un uomo di 63 anni, Domenico Lucarini, residente a Capolapiaggia di Camerino, è scomparso ieri 7 giugno. A lanciare l'allarme i familiari che non lo hanno visto tornare a casa. L'uomo ieri è uscito, come ogni mattina, alle 7.30 per andare a lavoro presso l’Università di Camerino, nel dipartimento di Botanica. Ma non è mai arrivato.
I familiari hanno contattato i carabinieri e le varie stazioni della zona, da quella di Camerino a quella di Caldarola, hanno iniziato le ricerche che nella notte, si sono concentrate nei pressi del lago di Caccamo dove è stata ritrovata la sua automobile, una Fiat Punto. All’interno dell’abitacolo è stato ritrovato un biglietto, il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti.
Sul posto anche i vigili del fuoco di Tolentino, il gruppo cinofili e il nucleo sommozzatori del comando di Ancona.
L’uomo ha una moglie e un figlio i quali stanno passando delle ore di interminabile angoscia, nell’attesa di avere delle notizie dai militari che stanno portando avanti le ricerche senza sosta.
Grande successo per la bellissima iniziativa di solidarietà fortemente voluta dagli studenti Unicam del corso di laurea in Biologia della Nutrizione con sede a San Benedetto del Tronto.
Dal mese di aprile, infatti, ha preso il via il progetto "La Domenica in famiglia": gli studenti, provenienti da tutta Italia, hanno messo a disposizione le loro case, prese in affitto a San Benedetto del Tronto per poter seguire le lezioni e le attività didattiche del corso di laurea, per ospitare per il pranzo della domenica le persone colpite dal sisma che risiedono negli hotel di San Benedetto.
“Abbiamo subito trovato largo consenso da parte dei nostri colleghi studenti – hanno affermato le ideatrici dell’iniziativa, le studentesse Laura Ricci e Sara Di Prinzio – che hanno aderito con entusiasmo alla nostra iniziativa, voluta con la speranza di far rivivere in qualche modo lo spirito domenicale alle famiglie e agli anziani che hanno perso la casa e donare loro un sorriso”.
“Le persone che hanno aderito – hanno proseguito le studentesse – hanno molto apprezzato il nostro gesto, che seppur nella semplicità, ha voluto essere un momento di gioia e di serenità in un periodo molto difficile. Per noi è stata un’esperienza che non dimenticheremo e che ci ha arricchito umanamente”.
Grande successo ieri a Camerino per la finale della seconda edizione di Science FACTOR, o meglio S-Factor, il contest di comunicazione e divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino, nel corso della quale sono stati svelati i nomi degli studenti delle scuole superiori “portatori” di S-Factor!
Il primo premio è andato al progetto “L’uomo e la montagna: il Monte Bianco” presentato dai ragazzi della quarta classe del Liceo Banfi di Vimercate, in provincia di Monza-Brianza, secondi classificati i ragazzi della IV Chimica e Materiali dell’ITT Montani di Fermo con il progetto "Le sostituzioni nucleofile....amorose", sul terzo gradino del podio il progetto "I soliti sospetti" dei ragazzi del 5M Liceo Scientifico Leopardi di Recanati.
Il premio speciale “Comunicam” è stato assegnato al progetto "Scienza o magia" degli studenti della 2E Liceo Scientifico Galilei di Macerata.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore Unicam Flavio Corradini, presidente della commissione giudicatrice, che si è complimentato con tutti i ragazzi partecipanti per le idee innovative e originali che hanno poi saputo magistralmente tradurre in brillanti progetti di comunicazione scientifica.
Otto progetti finalisti, 150 studenti coinvolti, 2 regioni, 5 province e 6 città interessate, 3 vincitori finali, 1 vincitore social, 1 vincitore "Comunicam": sono infatti questi i numeri del successo della seconda edizione di S-Factor!.
Exhibit, prodotti e prototipi, immagini, performance e pensieri scientifici: questo potevano presentare gli studenti coinvolti e in tanti anche quest’anno hanno raccolto la sfida, si sono messi all’opera ed hanno realizzato progetti eccellenti che saranno valutati della commissione giudicatrice composta dal Rettore Unicam prof. Flavio Corradini, dalla delegata del Rettore per le attività di orientamento prof.ssa Valeria Polzonetti, dalla responsabile dell’ufficio comunicazione e stampa di Unicam dott.ssa Egizia Marzocco, dall’esperta di comunicazione scientifica dott.ssa Caterina Luciani, dal docente della Scuola di Architettura e Design prof. Daniele Rossi, dalla studentessa Unicam del corso di laurea in Scienze sociali per gli enti non-profit e la cooperazione internazionale Giulia Iale.
Con il Concerto delle scuole convenzionate con il Conservatorio G.B.Pergolesi di Fermo in programma l'8 giugno presso l'auditorium Bille iniziano gli appuntamenti finali per questo anno scolastico dell'istituto musicale Biondi di Camerino.
I saggi rappresentano un momento formativo importante per l’allievo che si esibisce di fronte ad un pubblico di amici e parenti dando prova del proprio studio e passione. Anche in questo anno scolastico difficile si è voluta comunque dare questa possibilità agli allievi ed oltre 60 non sono riusciti a frequentare i corsi "e a tutti loro vorremmo dedicare queste serate sperando di averli di nuovo con noi il prossimo anno scolastico" così il M° Correnti direttore dell'istituto musicale camerte ha voluto sottolineare in occasione delle presentazione dei saggi finali.
Gli appuntamenti - ad eccezione di quello che vedrà protagonisti alcuni allievi dell'istituto Biondi esibirsi presso il Conservatorio di Fermo - si terranno all'interno dell'istituto I.P.S.I.A di Camerino che ha permesso durante questo anno scolastico di effettuare, compatibilmente con i propri impegni scolastici, le attività didattiche e i saggi conclusivi.
Per l'occasione ritornerà per qualche giorno uno dei pianoforti a coda dell'istituto musicale che attualmente sono custoditi presso la ditta Rossini di Castelfidardo e questo sarà sicuramente un momento emozionante: rivedere e riascoltare uno dei propri strumenti rimasti all'interno del palazzo della musica gravemente colpito dal sisma per alcuni mesi e suonato proprio da quei ragazzi che grazie alla musica hanno ripreso un pò di tranquillità e normalità.
L'istituto musicale Biondi sente inoltre il dovere di ringraziare pubblicamente il dirigente, il direttore, tutti gli insegnanti e il personale Ata dell’I.P.S.I.A.”G.Ercoli” di Camerino che hanno dato la possibilità di non fermare le attività in questo anno scolastico.
Questi gli appuntamenti in programma :
Giovedì 08 Giugno ore 21,00
Concerto delle scuole convenzionate presso Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo
Martedì 13 Giugno ore 18,30 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Chitarra –Trombone - Propedeutica
Mercoledì 14 Giugno ore 18,30 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Basso – Canto - Oboe
Venerdì 16 Giugno ore 18,00 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Pianoforte (M° Fratini) – Musica per Gioco
Venerdì 16 Giugno ore 21,00 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Pianoforte (M° Ercoli Chiara – Ercoli Andrea)
Sabato 17 Giugno ore 17,30 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Sassofono - Clarinetto – Violino – Junior Orchestra
Sabato 17 Giugno ore 20,45 Atrio I.P.S.I.A.”G.Ercoli
Allievi di Pianoforte (M° Paciaroni) - Flauto
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Pd di Camerino:
Crediamo che, con questa ultima lettera, il Sindaco Pasqui abbia abbondantemente oltrepassato il limite. Nella missiva rivolta al Dirigente scolastico e a tutti i rappresentanti di classe delle scuole, il Sindaco in maniera provocatoria ed inaccettabile dichiara “la disponibilità a valutare la possibilità di abbandonare l’attuale canale di finanziamento al fine di rientrare nella prossima programmazione per la ricostruzione delle nuove scuole…così da evitare al massimo quanti più disagi possibili ai nostri figli”.
Tutti si chiedono che senso ha quella lettera? Soprattutto, ci chiediamo, che senso abbia coinvolgere gli interessati (e con tanta arroganza) solo dopo sei mesi dalla decisione? Ora che non ha più senso alcuna discussione perché in ballo c’è la perdita del finanziamento di circa 6 milioni di euro per la nuova scuola?
Il senso forse è semplicemente quello di scaricare le responsabilità su docenti e genitori di una scelta fatta in totale autonomia ed oltretutto senza fare tutte le valutazioni del caso, con la conseguenza che le problematiche sono emerse solo successivamente, causando, oltre ai ritardi alla nostra scuola che tutti conosciamo, anche (in maniera più contenuta) a tutte le altre scuole previste dall’ordinanza n. 14 del 17 gennaio 2017. Questo perché la ricostruzione delle scuole comprese in quell’ordinanza devono procedere insieme e i nostri ritardi hanno finito per rallentare tutti gli altri.
Per cui caro Sindaco invece di rivolgersi con arroganza sfidando i genitori che magari hanno rappresentato delle perplessità dovrebbe fare tesoro degli errori e delle critiche che gli vengono mosse e dovrebbe essere più umile.
Il PD Regionale si è impegnato molto per far entrare la ricostruzione della Scuola Betti di Camerino nella prima tranche di contributi ovvero nella tranche dove tempi e finanziamenti sono certi ed ha lasciato scegliere ai Sindaci, non come persone, ma come rappresentanti della popolazione locale nella scelta del sito. La condivisione ed il confronto andavano fatti prima e dovevano essere costruttivi.
Per cui Noi del Partito Democratico riteniamo che rinunciare ad una scuola da 6 milioni di euro antisismica ad impatto energetico zero sarebbe veramente da pazzi.
Caro Sindaco dovrebbe capire che, come già ha fatto notare il consigliere Fanelli nei diversi interventi, la città è di tutti e le scelte importanti, che incideranno in modo profondo sul futuro assetto della nostra città, prima di essere prese devono essere discusse.
E’ vero che la situazione è difficile, ma basta un semplice paragone con i comuni limitrofi per capire che ci stiamo muovendo a rilento.
Siamo tra gli ultimi ad avere individuato le zone Sae, siamo gli unici per i quali non c’è ancora un layout approvato per l’urbanizzazione delle aree Sae, siamo il fanalino di coda per quanto riguarda la rendicontazione dei CAS, nonostante lo “sforzo immane” che la macchina amministrativa, ormai allo stremo, ha compiuto in questi mesi: ciò perché non sono state ancora fatte le assunzioni di personale a tempo determinato autorizzate e finanziate.
Rispetto ai Comuni limitrofi abbiamo fatti pochissimi interventi in somma urgenza per quanto riguarda abbattimenti e demolizioni ovvero le messe in sicurezza: il paragone con città come S. Severino Marche, Matelica e Tolentino è impietoso.
Siamo, come detto, anche in ultima posizione per quanto riguarda le assunzioni di personale nonostante gli uffici comunali siano oberati di lavoro. Il Comune di Camerino, come mostrato nel corso di un incontro della scorsa settimana presso l’ERAP alla presenza dell’Assessore Sciapichetti e dei Sindaci del cratere, ha assunto solo un’unità personale su 8 già autorizzati. Ci chiediamo, che cosa sta aspettando?!
Le criticità sopra elencate sono espresse in un senso costruttivo noi siamo qui per aiutare, ma sfortunatamente nonostante le innumerevoli disponibilità espresse in ogni luogo siamo sempre stati messi alla porta senza poter dare il nostro contributo.
Camerino ha bisogno di un cambio di passo, noi siamo a disposizione per poter dare il nostro apporto.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Dario Conti, ex sindaco di Camerino, a Riccardo Nencini, segretario Partito Socialista:
Caro Riccardo
ti scrivo questa lettera aperta quale segretario del mio partito e come vice ministro del governo Gentiloni. Governo che mi sembra molto statico ed in grave ritardo sulle problematiche del terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Un commissario alla ricostruzione non idoneo. Basta guardare i decreti e le sue ordinanze di difficile lettura, che rimandano sempre ad altri decreti e norme, invece di predisporre un unico testo coordinato. Il nostro territorio è geomorfologicamente diverso da quello dell’Emilia. Quel modello non può essere il nostro. E’ pur vero che la ricostruzione inizia quando finisce l’emergenza. L’emergenza ancora persiste pesantemente e della ricostruzione neppure l’ombra; la terra continua a tremare. Intanto si va verso la smobilitazione della protezione civile, dei corpi dei Vigili del Fuoco venuti da altre regioni. Caro Riccardo cosa dobbiamo fare noi cittadini terremotati? Qui non si vede l’inizio di nulla. Tutto è fermo, promesse non mantenute, solo un chiacchiericcio e nulla di più. Ordinanze e tempi lunghi. Leggi speciali non se ne vedono. Si opera solo con leggi ordinarie. C’è una burocrazia imperante che uccide più del terremoto. I sindaci attendono assai sfiduciati le famose casette. A distanza di più di otto mesi nessuna casetta è stata istallata, solo pochissime e soltanto in alcuni comuni sono state assegnate con il metodo del sorteggio. Per istallarle ci vogliono più di dieci, quattordici passaggi, se tutto andrà bene. Ormai stanno per diventare solo un miraggio. Poche urbanizzazioni sono in corso.
Nel frattempo passano mesi e mesi con il generale inverno che si avvicina. Senza casette e stalle per quella data sarà difficile che i nostri paesi, potranno riprendere vita. Come si fa a riportare i cittadini, molti dei quali sfollati lungo la costa, nei loro territori? Intanto gli sfollati, ospiti nelle strutture ricettive della costa, devono fare le valige per far posto ai turisti. E’ una vera e propria transumanza che un tempo si faceva con il bestiame. Se non si troverà una soluzione per l’inverno, siamo proprio fregati. Le macerie non rimosse. Neppure la ricostruzione leggera è partita, figuriamoci poi quella pesante. L’ufficio ricostruzione è quasi un fantasma.
Nel frattempo si registrano meno iscrizioni, per l’anno scolastico 2017-2018, nelle nostre scuole. Brutto segno. Alcuni comuni rischiano il default se non verranno quanto prima rimborsati delle spese sostenute per la messa in sicurezza e reintegrati per il mancato introito delle entrate tributarie. I ristoratori non ancora del tutto pagati. I soldi per la delocalizzazione delle attività produttive ancora non elargiti. Le attività qui falliscono per crediti e non per debiti.
I pagamenti per l’autonoma sistemazione sono in ritardo. Non si sa che fine abbiano fatto i soldi della solidarietà,che molti italiani hanno fatto per noi. Ci si dice che presto si farà questo e quello,ma ancora siamo al punto di partenza. Si è tentato pure da parte di alcuni parlamentari di presentare un emendamento alla “manovrina” a favore delle aree non toccate minimamente dal sisma solo per danno indotto, a discapito delle vere zone terremotate. Ma quale danno indotto? Per fortuna non è stato nemmeno preso in considerazione.
Siamo stanchi delle promesse che non si concretizzano. Le zone rosse ancora inaccessibili e moltissime verifiche da fare in una lentezza impressionante. Le attività commerciali ed imprenditoriali soffrono. La zona franca e la zona economica speciale non è stata ancora approvata. Quella prevista nel decreto è acqua fresca. La nostra proposta di legge è ferma. Si dice pure che tale iniziativa potrebbe prefigurare, da parte dell’Unione europea, un aiuto di stato. Ma allora chi dovrebbe aiutarci!?
Nell’ultima “manovrina” è stato respinto un emendamento a favore degli studenti universitari terremotati (esenzione delle tasse), preferendo finanziare il golf ed un teatro. La nostra pazienza è giunta a un limite di non ritorno. Nel frattempo si registra qualche suicidio per disperazione.
Alcuni sindaci dei comuni del cratere non sono andati alla sfilata del due giugno in segno di protesta, vedendo dai nostri governanti non venire nulla, ma solo parole. Quelli che ci sono andati almeno avrebbero potuto mettere la fascia a rovescio, in segno di protesta per creare una seria attenzione. Tutti rispettiamo la festa della Repubblica. Se ci fossero stati gli uomini che hanno costruito la nostra Repubblica, forse noi terremotati non ci troveremmo così.
Molti politici di sinistra, di destra e di centro, considerata la loro lontananza dai luoghi terremotati dell’Italia centrale, non hanno la percezione del terremoto e di quello che noi stiamo vivendo. Invece di invitare i turisti a passare le vacanze da noi, perché non vengono loro stessi qui, e viverci per un po’ di tempo, specialmente in autunno e inverno? Così si renderanno conto di quello che stiamo passando. Sicuramente accelererebbero le procedure superando alcuni passaggi, eliminando la burocrazia e facendo leggi speciali. Caro Riccardo mi rivolgo a te, quale segretario del mio partito, perché ti conosco bene. Ci siamo più volte confrontati sulla nostra triste situazione, hai compreso bene, unitamente agli altri nostri parlamentari, lo stato che viviamo, per chiederti di predisporre, come partito socialista, un’iniziativa forte, clamorosa, eclatante che si senta nei palazzi che contano ed in Europa. Forse dovremmo essere noi ad occupare Montecitorio e far sentire altissimo il grido di dolore? La sfiducia e l’esasperazione ci porterebbero a questo. Noi vorremmo rientrare nelle nostre case, nei nostri negozi, entro cinque anni e riprendere così la nostra vita. Si potrebbe, se si eliminassero tanti passaggi burocratici, con leggi speciali e avere più coraggio. Ci mancherebbero pure le elezioni anticipate, così la dimenticanza sarà completa.
Domani pomeriggio, 6 giugno, alle ore 15 si terrà a Camerino presso la sala convegni del campus universitario l'evento finale della 2° edizione di S-Factor: il contest di divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino.
10 progetti, 150 studenti coinvolti, 2 regioni, 5 province e 6 città interessate, 3 vincitori finali, 1 vincitore social, 1 vincitore "ComUnicam": sono questi i numeri della seconda edizione di Science Factor.
Exhibit, prodotti e prototipi, immagini, performance e pensieri scientifici: questo potranno presentare gli studenti coinvolti e in tanti anche quest’anno hanno raccolto la sfida, si sono messi all’opera ed hanno realizzato progetti eccellenti che saranno valutati della commissione giudicatrice composta dal Rettore Unicam prof. Flavio Corradini, dalla delegata del Rettore per le attività di orientamento dott.ssa Valeria Polzonetti, dalla responsabile dell’ufficio comunicazione e stampa di Unicam dott.ssa Egizia Marzocco, dall’esperta di comunicazione scientifica dott.ssa Caterina Luciani, dal docente della Scuola di Architettura e Design prof. Daniele Rossi.
Nel corso dell’evento finale,programmato sempre a Camerino, saranno esposti tutti i lavori partecipanti e saranno premiati i vincitori.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Flavio Corradini, della Delegata per l’Orientamento Valeria Polzonetti, ai quali seguiranno le presentazioni di tutti i progetti partecipanti e le premiazioni.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, sull'Istituto Betti:
In riferimento alla riunione dello scorso 31 maggio presso il Comune di Camerino nei locali della Contram spa, si rileva che in alcuni genitori permangono delle perplessità in merito all’opportunità di realizzare la nuova scuola nell’area di Madonna delle Carceri, individuata dall’Amministrazione comunale e alla necessità di attivare eventualmente i doppi turni qualora non si riesca ad individuare una struttura alternativa.
Con la presente si vuole ribadire che l’Amministrazione comunale ha individuato, quale obiettivo primario e strategico per la ripresa della città di Camerino dopo gli eventi sismici, la ricostruzione delle scuole del plesso Betti.
Al raggiungimento di tale obiettivo l’Amministrazione comunale ha dedicato le proprie energie riuscendo ad ottenere l’inserimento del Comune di Camerino nell’elenco di primo intervento per la ricostruzione delle scuole del Centro Italia.
Si precisa che la scelta dell'area da parte dell'Amministrazione comunale è stata sostanzialmente una “scelta obbligata”.
Di seguito si riporta in sintesi la procedura che l’Amministrazione comunale ha dovuto seguire per ottenere la priorità nei finanziamenti per la costruzione della nuova scuola:
- Nota della Regione Marche del 27/12/2016 con la quale si invita il Comune di Camerino a individuare l’area per la nuova scuola entro il 31/12/2016. Nella nota si specifica che le aree individuate devono essere pubbliche.
- Nota della Regione Marche del 10/01/2017 con la quale si chiede al Comune di Camerino di dichiarare di essere a conoscenza del finanziamento della nuova scuola da edificare in luogo della preesistente danneggiata e che ciò preclude ogni altro finanziamento inerente la ricostruzione post sisma 2016.
- Ordinanza del Commissario straordinario Errani n. 14 del 16/01/2017 che all’art. 2 conferma che la localizzazione degli edifici scolastici deve avvenire prioritariamente in aree di proprietà pubblica, immediatamente disponibili, con idonea destinazione urbanistica ed accessibilità, ove possibile, ai servizi primari.
- Nota della Regione Marche del 20/04/2017 con la quale si comunica che dall' analisi del progetto della scuola primaria Ugo Betti di Camerino risulta la necessità di apportare alcune modifiche per garantire la permanenza dell’accesso al Polo scolastico provinciale retrostante.
Nel confermare che è tra gli obbiettivi primari dell’Amministrazione comunale proseguire nel percorso avviato per la costruzione del nuovo Istituto Betti, pur nella consapevolezza che la struttura non potrà essere fruibile per l’inizio del nuovo anno scolastico 2017-2018, così come indicato nell’ordinanza 14 del commissario, si dichiara la disponibilità a valutare la possibilità di abbandonare l'attuale canale di finanziamento al fine di rientrare nella prossima programmazione per la costruzione delle nuove scuole (tale modifica, seppure nell'incertezza delle tempistiche e regolamentazioni, potrebbe permettere la scelta di un altro sito), così da evitare al massimo quanti più disagi possibili ai nostri figli.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma del consigliere comunale di Camerino, Marco Fanelli sulla realizzazione della nuova scuola Betti:
Le problematiche emerse per la progettazione della nuova scuola Betti non sono altro che la conferma che si sta affrontando l'enorme sfida della ricostruzione nel modo più sbagliato. Il sindaco e la sua giunta continuano a prendere decisioni in totale autonomia, senza un minimo di confronto e di discussione, nonché la benché minima attività di programmazione e pianificazione.
Ancor più preoccupante è il fatto che chi ci sta amministrando non percepisce la gravità della situazione e invece che sforzarsi per cambiare “modus operandi”, si impegna piuttosto a screditare chi muove una critica o chi semplicemente chiede e/o propone un approccio diverso.
Sulla questione scuola, non si può assolutamente affermare che per la scelta dell'area si abbiano avute a disposizione solo poche ore e che l'area doveva per forza essere pubblica. Tali affermazioni contrastano palesemente con quella che è la realtà dei fatti.
Le riunioni per l'edilizia scolastica tra Errani, Ceriscioli ed i sindaci, iniziano infatti verso la metà di dicembre. Il 21 dicembre scorso il commissario inviava nota al presidente della Regione, in qualità di vicecommissario, contenente le disposizioni per la presentazione delle scuole da proporre per i primi interventi e per l'ubicazione delle stesse. La scadenza per l'individuazione delle aree era fissata per il 31 dicembre 2016.
Successivamente viene emanata l’ordinanza del Commissario alla ricostruzione n. 14 del 16 gennaio 2017 (circa un mese dopo). Nell'articolo 3 co. 1 dell' ordinanza, viene stabilito che i sindaci devono confermare le aree individuate entro 10 giorni ed eventualmente fornire la documentazione attestante la fattibilità del progetto.
L'ordinanza parla inoltre di aree prioritariamente pubbliche, ma non necessariamente, quindi l'area non doveva essere per forza pubblica e si potevano, e si dovevano, quantomeno effettuare altre valutazioni. Il tempo non era sicuramente molto, ma era più che sufficiente per fare tutte le valutazioni del caso.
Oltretutto l'immobile dove aveva sede l'Istituto comprensivo Betti era già stato dichiarato inagibile dopo le scosse del 24 agosto dello scorso anno; già da tempo pertanto si sarebbe dovuto pensare al futuro.
I ritardi accumulati già in partenza per la nuova scuola Betti sono figli del fatto che sia stato scelto proprio quel sito e del fatto che nelle valutazioni sulla fattibilità non si sia tenuto minimamente conto della viabilità, oltre a tutta un'altra serie di aspetti.
L'area individuata dove costruire la scuola infatti è la stessa dove insiste attualmente la viabilità che consente l’accesso agli altri Istituti scolastici presenti. Ci si è accorti solo in fase progettuale che vi era un questo problema (inammissibile se si considera che è la prima obiezione sollevata dalla maggior parte di cittadini e genitori). Solo successivamente quindi è stato affrontato il problema viabilità, al quale si sono aggiunte ulteriori criticità, tanto che è stato necessario redigere un nuovo progetto, che sconvolgeva completamente quello precedente. Veniva infatti rivista completamente la viabilità e si passava da una struttura sviluppata su un solo piano ad una struttura sviluppata su due piani.
Ciò ha portato ad accumulare un ritardo sostanziale già dalle primissime fasi.
Decisioni così importanti vanno prese dopo un minimo di confronto e soprattutto coinvolgendo tutti i soggetti a vario titolo interessati, solo così si può evitare di incappare continuamente in errori così gravi. Oltretutto, come si può decidere di smantellare una struttura, seppur provvisoria, che attualmente ospita 250 alunni circa, affermando nel contempo che non si ha alcun cronoprogramma in mano per la nuova?
La nuova scuola ospiterà poco meno di 400 tra alunni e ragazzi, un complesso importante, che meritava fossero compiutamente valutati tutti gli aspetti, che non riguardano solo la viabilità, ma anche i parcheggi, gli spazi verdi e ricreativi, etc etc. Sembra inoltre che data la natura del sito siano necessarie anche importanti e costose opere di consolidamento.
Tra le valutazioni da fare c’era inoltre quella della necessità di effettuare doppi turni per i bambini ed i ragazzi, aspetto che potrebbe mettere in difficoltà molte famiglie.
In tutta franchezza ho trovato preoccupanti anche le ultime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco alla radio della emittente locale, a seguito delle richieste avanzate da alcuni genitori. Ha infatti affermato che siamo stati inseriti nella ordinanza, per cui possiamo fare una nuova scuola, ma ha anche minacciosamente fatto notare che non siamo obbligati a realizzarla. Io invece credo che la costruzione della nuova scuola sia un obbligo non solo verso la città ed i cittadini, ma soprattutto nei confronti generazioni future.
Il discorso non è o la scuola si fa così come viene e in quel sito o va alla lunga e probabilmente non se ne farà niente. Perché questo non è quello che prevedono le attuali disposizioni normative.
L’ordinanza prevedeva, e mi sembra del tutto normale, che dovevano essere valutate prioritariamente le aree pubbliche, ma prevedeva anche la possibilità di fare altre scelte.
Il punto è che bisognava fare una nuova scuola e bisognava cercare di farla nel modo migliore possibile, valutando tutte le opzioni.
In generale ribadisco che scelte importanti come queste, vanno ponderate, discusse e se possibile condivise, perché riguardano il futuro della nostra città e non solo chi sta amministrando in questo momento.
Nel prossimo consiglio comunale abbiamo presentato due mozioni che prevedono l'istituzione di due commissioni consiliari e due consulte cittadine. Due strumenti previsti dallo statuto del Comune per garantire la trasparenza e la partecipazione popolare, che in una fase come questa credo siano il minimo che si debba garantire.
La Polizia stradale ha compiuto settant'anni. E per l'occassione il compartimento delle Marche ha organizzato una serie di eventi a Camerino: una mostra fotografica, uno stand con tutte le apparecchiature usate negli anni dal reparto e, dulcis in fundo, un concerto con la banda della Polizia di Stato diretta dal maestro Roberto Granata.
All'auditorium Benedetto XIII, sabato 3 giugno, ad assistere al concerto c'erano tra gli altri: il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, il dirigente del compartimento della PolStra Alessio Cesareo, il direttore centrale di tutte le Specialità della Polizia Roberto Sgalla, il prefetto di Macerata Roberta Prezziotti e i questori di Macerata e Ancona, Pallini e Capocasa.
"Camerino è per noi un esempio di forza perché ha dimostrato tenacia nei difficili momenti del terremoto" ha detto Cesareo durante il suo intervento. Ringraziamenti da parte del primo cittadino Pasqui che ha detto: "La Polizia si è distinta per la tempestività negli interventi più difficili. Grazie per averci fatto questo regalo: aver scelto la nostra città per festeggiare. E grazie perchè la Polizia riesce a unire, in un unico Corpo, tutti i valori più grandi. Siete la nostra forza". E sulla difficile situazione di emergenza post terremoto ha spiegato: "Abbiamo sentito molto la vicinanza del prefetto di Macerata che ha fatto le veci del governo. Mi sento in sindaco in trincea: so che spesso i cittadini lamentano alcuni problemi, ma non è facile gestire l'emergenza".
"Siamo figli della Repubblica e della Costituzione" ha detto Roberto Sgalla e ha proseguito: "La Stradale garantisce il diritto alla circolazione declinato in tutela della sicurezza e riduzione degli incidenti". "È il reparto con più morti. Per costruire un tessuto comune di legalità abbiamo bisogno di tutti. Noi ci saremo sempre, potrete contare su di noi", ha concluso.
La banda della Polizia si è esibita sui migliori brani di sempre: dal divo del jazz Duke Ellington al maestro Ennio Morricone sulle note di alcune delle colonne sonore più emozionanti come Nuovo Cinema Paradiso e C'era una volta il West.
Prima del momento musicale, è stato proiettato un film docomentario che ha ripercorso tutta la storia della Stradale, dal 1947 ad oggi.
"Deve immaginare questa piazza gremita di gente, di universitari. Ecco come era piazza Cavour prima del sisma". Sono queste le parole con cui il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha accolto il Segretario dello Stato Vaticano, Pietro Parolin in visita privata nella città.
Parolin è stato invitato a vedere la situazione in cui versa Camerino dopo il sisma dall'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, al termine del convegno per celebrare i 750 anni dalla morte di San Silvestro Abate svolto a Fabriano.
Nella città ducale il Segretario Parolin è stato accompagnato nel cuore del centro storico ormai disabitato dal primo cittadino e da Brugnaro - scortati dai vigili del fuoco - e ha visitato il Palazzo Arcivescovile dove ha potuto vedere con i suoi occhi i danni del terremoto. "Sono voluto venire a Camerino per rendermi conto di cosa hanno dovuto vivere i suoi cittadini" ha detto Parolin e ha aggiunto: "C'è tanta solidarietà da parte di tutti. Lo stesso Papa Francesco è molto vicino alle popolazioni colpite dal sisma del centro Italia".
Al termine della visita, il sindaco Pasqui ha donato a Sua Eminenza la medaglia con il simbolo della città ducale: i tre Terzieri stilizzati nelle tre casette, Sossanta, Di Mezzo, Muralto. "La leggenda vuole - ha spiegato il primo cittadino - che le tre casette rappresentino le uniche tre abitazioni superstiti del terremoto del 1799, che rase al suolo Camerino. In realtà queste sono le Torri, ma certamente la leggenda ci insegna che questa terra ha sempre sofferto. Ma si è anche sempre rialzata".
Il Segretario Parolin, prima di accedere alla zona rossa ha visitato anche la mostra che la Polizia stradale ha allestito presso la sede della Contram per celebrare il suo settantesimo anniversario.
Assente giustificato alla sfilata del 2 giugno a Roma. Lo spiega all'indomani delle polemiche sull'assenza di alcuni sindaci del terremoto, il primo cittadino di Camerino Giancluca Pasqui. "Rispetto moltissimo la Festa della Repubblica e avrei voluto realmente esserci, ma, a malincuore, ho dovuto rinunciare, perché la situazione di Camerino è tale che non mi lascia spazi".
"Ieri - aggiunge - ero a lavorare su uno dei temi fondamentali per la ripartenza della città: le scuole. C'è preoccupazione da parte dei genitori, e fino a ieri sera ho ristudiato la pratica". "Spesso - dice poi - si parla di me come il coordinatore dei sindaci del cratere, ma il mio incarico non è operativo. Lo sarà quando il presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, mi darà le linee guida. Se fossi già legittimato - incalza - siederei ai tavoli accanto al presidente di Anci Marche, che comunque mi rappresenta, certo. Quindi ieri - conclude - non era assente il coordinatore dei sindaci del cratere, ma il sindaco di Camerino". (Ansa)
C'è chi ha scelto di stare in prima fila a sfilare, per rappresentare un territorio devastato dal terremoto. C'è, però, anche chi è rimasto a casa, insieme ai suoi concittadini terremotati, insieme alle macerie che da nove mesi sono ancora per le strade, sottolineando con un gesto tutta l'amarezza di chi si trova quotidianamente a dover fare i conti con un'emergenza senza fine.
Le fasce tricolori del terremoto si sono divise sulla scelta di andare a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale per la festa della Repubblica. E chi è rimasto a casa lo ha deciso per scelta convinta. Condivisibile, aggiungiamo noi.
Le parole del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, racchiudono il senso di un gesto che ha un enorme valore politico: "Il mio 2 giugno sarà qui. E' giusto trascorrere la festa della Repubblica dove le macerie sono ancora intatte, non dove ci hanno dimenticati".
Anche Gianluca Pasqui, che pure ricopre un incarico importante (anche se ad oggi appare solo una formalità) come quello di coordinatore dei sindaci del cratere, ha scelto di non esserci: "A Roma? La parata? No, sono andato oggi a Roma per incontri istituzionali, lasciamo perdere le parate", spiega il primo cittadino di Camerino, ancora oggi alle prese con una zona rossa che impedisce di fatto l'accesso al centro e dove solo da pochi giorni si è iniziato a spostare le macerie. Gianluca Pasqui che è alle prese con le difficoltà di un grande centro come Camerino dove soltanto da poco hanno iniziato a spostare le macerie.
E non c'era neanche Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso, fra i più attivi e di certo uno che non le manda a dire: "La mia non è stata una polemica, come ho letto, ma è stata una critica, esplicitata con un comportamento. Non è un rifiuto di parlare con le istituzione. Al contrario, ho tutta l'intenzione di parlare con le istituzioni. Come potrei altrimenti lavorare alla ricostruzione? Ci parlerò, ci lavorerò insieme, criticherò le decisioni che non mi convinceranno ma sempre nel pieno rispetto dei ruoli e delle procedure democratiche. Che non prevedono l'obbligo di "festeggiare" insieme. Ho tanti doveri, non quello di festeggiare".