“Il nostro sistema economico sta affrontando una delle crisi più rilevanti dal punto di vista dell'andamento dell'economia, dovuta sia alla pandemia e oggi anche alla guerra Russia-Ucraina. La nostra è una economia che ha resistito a tante crisi, però c'è una continua serie di fattori che rischiano di appesantire anche lo stato dei mercati che sono intorno alla nostra economia".
Lo ha detto ieri il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della presentazione del Rapporto 2021 sull'industria marchigiana e dell'accordo fra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese marchigiane, che mette a disposizione 5,5 miliardi per l'innovazione del sistema produttivo.
"Gli istituti di credito oggi giocano un ruolo fondamentale" ha aggiunto il presidente. "La nostra regione è rimasta un po' orfana dopo Banca Marche, rispetto al rapporto diretto con gli istituti di credito” - ha sottolineato -.
“Ci sentiamo un po' isolati rispetto a delle dinamiche che sono invece, dal punto di vista finanziario, molto importanti". In tal senso "trovare partnership con istituti importanti può colmare un po' questo stato che abbiamo vissuto negli ultimi 10 anni".
E a proposito del progetto di realizzare un hub di Amazon a Jesi, "speriamo che quanto prima si possa fare chiarezza su tutta la vicenda e che nell'Interesse di Interporto e della nostra regione, si possa arrivare al rilancio, finalmente, di questa infrastruttura".
Sono 1.469 i nuovi positivi al covid registrati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza cumulativo scende ancora a 663,05 (ieri 695,94) su 100mila abitanti. I nuovi positivi rappresentano il 37,9% di 3.875 tamponi diagnostici (su 4.590 testa complessivi).
I soggetti con sintomi sono 332, i contatti stretti di casi positivi 385, i contatti domestici 357, i positivi in setting scolastico 17, i casi per cui sono in corso approfondimenti epidemiologici 356. Il contagio circola soprattutto nelle fasce di età 45-49 anni con 379 casi e 25-44 con 334, seguite da 60-69 con 189. La provincia con il maggiore numero di casi resta Ancona con 376, seguita da Ascoli Piceno con 317, Macerata con 307, Pesaro Urbino con 253, Fermo con 171, oltre a 41 casi di fuori regione.
Scende il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: sono 165 i pazienti ricoverati in ospedale (-8 rispetto alle ultime 24 ore) di cui 4 in terapia intensiva (-1), 45 in Semintensiva (-6) e 116 in reparti non intensivi (-1); 34 i dimessi. Sei le persone decedute che fanno salire il totale a 3.861 dall’inizio della pandemia
Con una delibera di giunta, il Comune di Jesi (Ancona) ha approvato poco fa una variante urbanistica che potrebbe riprendere le fila dell'insediamento di un hub logistico Amazon da 60mila mq in zona Interporto Marche, rimasto al palo dopo l'interruzione dei rapporti tra il centro intermodale e Scannell, sviluppatore del progetto per conto del gigante dell'e-commerce.
L'atto dà seguito alla richiesta del nuovo cda di Interporto Marche spa (formato dagli imprenditori Massimo Stronati, Roberta Fileni e dal segretario di Confartigianato Gilberto Gasparoni), che lunedì, pochi giorni dopo il suo insediamento, ha invitato il Comune ad avviare la procedura urbanistica per accogliere il polo logistico.
"Abbiamo adottato la variante per favorire l'insediamento di questo centro di smistamento che dovrebbe essere utilizzato da una grande società internazionale di e-commerce", ha dichiarato il sindaco di Jesi, Massimo Bacci. "Essendo una variante voluta da privati - ha chiarito - abbiamo atteso il consenso di tutti i soggetti interessati.
A questo punto sarà Interporto che dovrà chiarire la posizione contrattuale con chi svilupperà la struttura. Da parte nostra, abbiamo fatto la procedura amministrativa necessaria affinché il sito sia ripreso in considerazione per il polo logistico". Il Comune di Jesi fa sapere che si dovranno comunque attendere 50 giorni tra l'adozione della variante e l'approvazione dell'atto per le eventuali osservazioni.
Sono 1.347 i postivi rilevati al covid rilevati nelle Marche nell'ultima giornata, con il tasso di incidenza cumulativo che scende a 695,94 (ieri era 723,92) su 100mila abitanti. La provincia di Ancona è quella con il maggior numero di casi, 349, seguita da Pesaro Urbino con 268, Ascoli Piceno con 237, Macerata con 235, fermo con 191, oltre a 67 casi di fuori regione. Il contagio circola maggiormente nelle fasce di età 25-44 anni con 319 casi e 45-59 con 294, seguite da 60-69 con 169. casi.
Le persone con sintomi sono 351, i contatti stretti di casi positivi 351, i contatti domestici 311, i postivi in setting scolastico formativo 18, per 287 casi sono ancora in corso approfondimenti epidemiologici. I ricoveri legati al covid negli ospedali marchigiani sono 173, -1 su ieri: i pazienti in terapia intensiva sono 5 (invariato su ieri), quelli in semi intensiva 51 (+2), quelli in reparti non intensivi 117 (-3), rende noto la Regione Marche, oltre a 25 dimessi. Il tasso di occupazione dei posti letto letto delle intensive da parte di pazienti covid è invariato al 2,2%, in riduzione per l'area medica a 16,7%.
Cinque i decessi nell'ultima giornata che fanno salire il totale a 3.855: sono morte5 donne, di età compresa tra 87 e 82 anni, tutte alle prese con patologie pregresse. Ci sono 17 persone in osservazione nei pronto soccorso, 97 ospiti in strutture territoriali. I positivi alla data di oggi (ricoverati e isolamenti) sono 6.694, le persone in quarantena o isolamento domiciliare 17.842, di cui 444 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 439.175.
Giovane, estroverso campione. Le Marche si affidano a Gianmarco Tamberi, Oro olimpico a Tokyo 2020 di salto in alto, per promuovere il territorio attraverso i canali social. È stato scelto dalla Regione per una nuova, mirata, campagna promozionale da sviluppare su alcuni temi specifici e sui canali social. Obiettivo è quello di allargare l’attrattività e la riconoscibilità del territorio marchigiano e delle sue peculiarità. Sono iniziate oggi (mercoledì 4 maggio) le riprese che impegneranno Gimbo e che coinvolgeranno località di tutte e cinque le province.
“La volontà di coinvolgere Tamberi – ha affermato il presidente Francesco Acquaroli, assessore al Turismo – era nata sul palco della Giornata delle Marche. Gianmarco: un atleta marchigiano, cresciuto nelle Marche e che nelle Marche continua a vivere e ad allenarsi, per raggiungere nuovi traguardi sportivi. I suoi successi ci rendono orgogliosi, soprattutto per come sono stati conquistati, con il sacrificio e la determinazione, la forza di credere fino in fondo in un obiettivo così importante”.
Le Marche sono una terra di campioni che qui trovano gli stimoli e le motivazioni per crescere e migliorarsi. E non solo a livello sportivo. Le Marche sono una fucina di eccellenze che insieme dobbiamo riscoprire e rilanciare, per affermarci sui mercati nazionali e internazionali come una grande unica destinazione “tutta da scoprire”. Ringrazio Gianmarco per aver voluto far parte della ambiziosa sfida per il futuro della nostra regione. Sono certo che saprà raccontare le Marche a modo suo, con la sua vivacità e la sua inconfondibile impronta”.
“Questa scelta non va in contrasto con altre, ma è stata dettata dalla volontà di focalizzarci su alcuni settori specifici e sui social, dove Gianmarco Tamberi si è rivelato un campione altrettanto affermato come in pedana. Dopo il lancio del nuovo brand della promozione “Scopri le Marche: terra di emozioni”, siamo al lavoro per la prossima imminente stagione turistica, già contraddistinta da segnali di ripresa delle presenze che speriamo possa raggiungere numeri importanti per tutto quel comparto che negli ultimi due anni ha visto precluse molte delle proprie attività”.
Giovedì scorso, 28 aprile, si è svolta a Roma nella Sala della “Stampa estera”, la prima Assemblea nazionale organizzativa del partito “Italia al Centro” alla presenza del presidente Giovanni Toti, del vicepresidente Gaetano Quagliariello, dei senatori Paolo Romani e Massimo Berutti, degli onorevoli Giorgio Silli e Manuela Gagliardi e di tutti i Coordinatori regionali e provinciali del neo partito.
Tra i presenti anche l'intera squadra del coordinamento regionale delle Marche, che insieme al nazionale ha tracciato la strada e gli obiettivi per le prossime sfide amministrative, che vedono in provincia di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino i primi comuni dove “Italia al Centro” sarà presente e attiva nella competizione elettorale.
"Tanti i temi all’ordine del giorno dell'Assemblea romana a partire dall’analisi della situazione politica attuale per poi passare alla campagna di tesseramento e 2×1000, nonché al punto sulle elezioni amministrative 2022 e sulle politiche 2023".
A dichiararlo è Laura Balestra, ex consigliere comunale di Ascoli Piceno nonché attuale Segretario provinciale di Italia al Centro ad Ascoli e vicecoordinatore regionale. La squadra marchigiana è stata guidata da Paolo Diop. Presenti anche Giulia Marchionni, consigliere comunale di Pesaro e attuale Segretario provinciale di Italia al Centro a Pesaro, e Rolando Vitali, segretario provinciale di Italia al Centro a Macerata, oltre a Paolo Perini, responsabile del tesseramento e Pierluca Milletti, segretario provinciale di Italia al Centro ad Ancona.
Fra ‘strumenti eccezionali’ per rallentare l’inflazione, manovre contro il carovita, tagli sulle accise dei carburanti, via libera per centrali a carbone e rigassificatori per scostarsi dal gas russo (con buona pace delle energie rinnovabili), il governo Draghi ha messo ulteriormente il punto nelle ultime ore anche su ciò che riguarda il sostegno bellico all’Ucraina.
Se nell’ultimo ‘Decreto Aiuti’ annunciato in conferenza stampa dal Cdm lunedì 2 maggio si evince la cifra complessiva legata all’accoglienza profughi – 58,5 mln di euro ai Comuni più altri 40 mln per i servizi sociali degli stessi, 112,7 mln per creare e gestire nuovi centri di accoglienza, altri 192,2 mln alla Protezione Civile – a passare nel sottobosco dell'informazione pubblica è l’exploit rispetto all’invio di nuove armi. Con una particolarità: la lista di questo ulteriore materiale bellico ("Allegato al decreto interministeriale del 22 aprile 2022") risulta secretata.
Ad oggi sappiamo che l’Italia si è adeguata alla linea decisa da USA e Ue, mettendo a disposizione degli ucraini missili terra-aria in grado di intercettare aerei a 2-3 mila metri (Stinger e Milan), mortai anti-carro, mitragliatrici, munizioni. Non per rispondere a una guerra, ma per favorire la resistenza del popolo di Kiev, che ora punta a rinforzare le difese del Donbass.
E per farlo serviranno nuovi mezzi pesanti: la Germania ha già inviato 50 carri armati Panzer, l’Italia presto farà altrettanto con i blindati Lince e Ariete parcheggiati nelle varie caserme. “La nostra appartenenza alla sicurezza atlantica è scontata” – aveva dichiarato il premier Mario Draghi durante la conferenza del 2 maggio – e ora c’è un decreto interministeriale che prevede l’invio di altre armi. Nessuno di noi vuole la guerra, un’escalation, ma neppure abbandonare l’Ucraina che altrimenti cadrebbe in uno stato di sottomissione”.
A sorprendere, però, è la notifica da parte del Codacons circa il ricorso di fronte al Ministero della Difesa, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero dell’Economia e delle Finanze per l'annullamento del decreto attraverso il quale è stata autorizzata la cessione alle autorità governative dell'Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. Tale cessione sarebbe avvenuta, infatti, in assenza del previo atto di indirizzo alla Camere, violando di fatto l’art 2 bis del DL n. 14/2022, e insieme anche gli artt. 97, 70 e 77 della Costituzione che riservano la funzione legislativa, rispettivamente, alle Camere e - in casi di necessità ed urgenza - al Governo.
C’è poi il discorso relativo alla secretazione della nuova lista di armi di cui sopra - o meglio del decreto governativo che ne ha disposto la cessione –, fin qui giustificate ‘a scopo meramente difensivo’. Ma non essendoci di base alcuna deliberazione dello stato di guerra ai sensi dell’art. 78 della Costituzione, la suddetta secretazione risulta illegittima, violando anche il principio di trasparenza ed esponendo l’Italia stessa a concrete rappresaglie da parte del Cremlino.
“Il fine giustifica i mezzi”, si dice. Oggi, però, sembra difficile riconscerlo: la tutela della pace o il 2% del PIL per le spese militari entro il 2028?
Una bambina di 4 anni, con una malattia genetica, la Trisomia 18, è morta oggi all'ospedale Salesi di Ancona, dove era ricoverata nel reparto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica: il decesso, fa sapere l'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, è avvenuto per "una gravissima insufficienza respiratoria".
La bambina, "positiva al tampone Sars-Cov-2" eseguito all'ospedale di Ancona, "al ricovero presentava un quadro di grave Ards (sindrome da distress respiratorio acuto, ndr) ad eziologia prevalentemente batterica".
La piccola era giunta al pediatrico Salesi trasferita dal Pronto Soccorso dell'ospedale di Fano nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, in gravi condizioni. "Era stata ricoverata anche altre volte nel nostro reparto, anche in condizioni gravi, ma nonostante tutto era riuscita a superare gli eventi intercorrenti - dice all'Ansa il primario Alessandro Simonini -, aveva una comorbidità molto importante" la malattia genetica con la quale "solo il 5-10% dei bambini sopravvive al primo anno di età".
Oltre alla Trisomia 18, la bambina deceduta era affetta anche da "ipoplasia corpo calloso, cardiopatia congenita complessa tipo miocardio non compattato con difetti interventricolari muscolari multipli e anomalie vascolari" si legge nella nota rilasciata dall'ospedale Salesi.
"Alla progressiva risposta alla terapia antinfettiva impostata (normalizzazione degli esami ematici) non è corrisposto un miglioramento del quadro respiratorio che si è mantenuto costantemente precario nonostante l'applicazione di strategie di ventilazione meccanica convenzionali e non convenzionali - si spiega ancora nel bollettino medico -. Al deterioramento respiratorio è corrisposto un progressivo deterioramento della funzione cardiovascolare, fino al decesso della piccola paziente".
Il 7 maggio prossimo, presso la Struttura organizzativa dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona” -presidio Salesi- avverrà la somministrazione della terapia genica per la malattia neuromuscolare Sma ad un neonato di 24 giorni che lo consegnerà ad una vita normale. Si tratta di un evento eccezionale, prima volta nella Regione Marche, fa sapere l'Azienda ospedaliera.
“La diagnosi, la cura e la ricerca sono le migliori risposte a queste malattie . Oggi illuminiamo il futuro di questo piccolo paziente e dei suoi genitori. Avanti senza esitazioni con la ricerca scientifica, strumento più efficace per migliorare la vita di tante persone”.
Si esprime così Michele Caporossi - direttore generale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona davanti all’ennesimo risultato raggiunto dall’Azienda ospedaliera dorica e dal suo presidio ospedaliero del Salesi, struttura ad alta specializzazione nell’area Materno-Infantile, nonché punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia. “Che questo evento accada nella nostra Azienda Ospedaliera Universitaria è la dimostrazione della sua dinamica volontà di trasformare qualità in eccellenza”.
Visibilmente emozionata la dottoressa Carla Marini, direttore di Neuropsichiatria Infantile, esprime così la sua soddisfazione: “I progressi della ricerca hanno fatto sì che la cura genica per alcune malattie rare su base genetica non sia più il futuro bensì il presente”.
L’atrofia muscolare spinale, conosciuta con l’acronimo di Sma, è una grave malattia neuromuscolare che colpisce circa 1 neonato ogni 8-9000; il difetto genetico alla base della malattia porta alla progressiva morte delle cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento.
“Dal luglio 2021 è disponibile questa terapia genica per la cura di tale malattia. L’apposito medicinale viene somministrato per via venosa una volta nella vita, possibilmente alla nascita o poco dopo, nei neonati con diagnosi clinica e genetica di SMA. Gli studi attualmente a disposizione dimostrano che dopo il trattamento i bambini SMA hanno uno sviluppo motorio normale”, ricorda l’Azienda ospedaliera.
A proposito della Sma, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria è impegnata nella redazione di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) mirato alla presa in carico dei pazienti, nell’ambito dello straordinario sforzo della Regione Marche contro le malattie neuromuscolari. Il PDTA verrà presentato nel corso di un Convegno Scientifico che si svolgerà il prossimo 28 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
In vista del periodo di fine primavera ed estivo, anche per agevolare il flusso turistico, il presidente della Regione Marche scriverà una lettera alla società Autostrade "per chiedere un incontro rispetto ai lavori e ai cantieri sull'A14 nel tratto che va da Pedaso a San Benedetto". È lo stesso Acquaroli ad annunciarlo, rispondendo ai cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale.
"Chiediamo chiarezza - spiega il presidente - sulle date di chiusura dei lavori che ci consentono, soprattutto nei 'ponti' più difficili, che saranno quelli del 2 giugno e poi nel periodo estivo, di rallentare e di mettere in sicurezza per acconsentire ai cittadini e pendolari marchigiani e non, e soprattutto al flusso di turisti, di poter camminare in sicurezza e senza code chilometriche".
"L'obiettivo? Mettere in sicurezza weekend, ponti e il periodo estivo a più alto traffico - conclude Acquaroli -. Chiaramente i lavori creano ingorghi, e questi rischiano di diventare un pericolo maggiore nei periodi di stagione in cui il traffico è più pesante'.
In 24 ore altri 2.017 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Questo quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dalla Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti.
Tra gli ultimi positivi 433 persone con sintomi; tra i casi 598 contatti stretti di positivi, 529 contatti domestici, 21 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 5 in setting lavorativo, uno rispettivamente in setting assistenziale e sanitario; per 411 casi in corso un approfondimento epidemiologico.
Oltre 500 positivi nella fascia d'età 45-59 anni (533), seguita dalli 'classi' 25-44 anni (475), 60-69 anni (242) e 70-79 anni (211). In ambito provinciale, 542 casi ad Ancona, 422 a Pesaro Urbino, 383 a Macerata, 373 ad Ascoli Piceno, 214 a Fermo; 83 positivi provenienti da fuori regione.
Invariato il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: restano 174 pazienti in ospedale di cui 5 in terapia intensiva (stabile), 49 in Semintensiva (+2) e 120 in reparti non intensivi (-2); 32 i dimessi.
Con questi dati, riferisce ancora la Regione, restano immutate anche le percentuale di occupazione dei posti letto: 2,2% nelle Intensive (232 posti complessivi) e 16,8% in Area Medica (169 degenti su 1.006 posti).
Due i deceduti che fanno salire il totale a 3.850 (un 75enne di Fabriano in provincia di Ancona e una 84enne di Ascoli, entrambi con patologie pregresse).
Il totale di positivi è risultato in sensibile aumento (6.496; +1.268) e gli isolamenti domiciliari sono 18.102 mentre i guariti/dimessi salgono a 438.031 (+747)
“Le liste di attesa sono un problema che esiste dal 2012. Da mesi ci stiamo organizzando per garantire che la domanda sia soddisfatta nei tempi previsti. In aggiunta alle risorse ordinarie ora sono in arrivo risorse statali, si tratta di quasi 13 milioni di euro per le Marche, per l’esattezza 12.861.641 euro”. Lo annuncia l’assessore alla salute Filippo Saltamartini che oggi ha portato all’approvazione della Giunta il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa con rimodulazione per l’anno 2022.
"I fondi saranno così ripartiti: 7.363.000 euro per Asur Marche, 3.101.200 euro per Torrette ,1.428.520 euro per Marche Nord, Poco meno di un milione di euro per Inrca. Il finanziamento riguarda solo l’attività straordinaria di recupero, mentre quella ordinaria viene sostenuta dal Sistema sanitario nazionale".
"Per le prestazioni ospedaliere saranno interessate: prestazioni aggiuntive del personale del SSN con aumento delle tariffe orarie; reclutamento di personale a tempo determinato Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening sono previste invece : prestazioni aggiuntive con aumento della tariffa oraria e incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna. In genere si prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate Il Piano Esecutivo dovrà ora mettere in rilievo come garantire le prestazioni nei tempi stabiliti".
A 5 anni si allontana da casa, lungo la Strada statale 16 Adriatica a Senigallia e viene ritrovato dalla polizia nei pressi di un vagone abbandonato lungo i binari della ferrovia.
A rintracciarlo nel pomeriggio gli agenti della Volante, dopo che alla Sala Radio del Commissariato, tramite personale della Polizia Ferroviaria di Ancona, era stata segnalata la presenza di un bimbo che camminava e giocava sui binari. Subito è disposta la sospensione del traffico sulla linea ferroviaria.
Con i poliziotti anche degli addetti di Rfi che hanno perlustrato la linea ferroviaria a nord e a sud, fino a rintracciare il piccolo verso nord, nei pressi dello scalo merci, tra un vagone in disuso ed un insieme di attrezzature.
Gli agenti innanzitutto hanno accertato che il bambino stesse bene, poi lo hanno riaffidato ai genitori (una coppia originaria del sud-est asiatico e residente lungo la Statale Adriatica nord) entrambi sotto choc. La circolazione ferroviaria è stata regolarmente ripristinata.
«L'interesse del mercato russo per le scarpe italiane, e per quelle marchigiane in particolare, è immutato, ma il problema è come evadere i pagamenti degli ordini che sono stati portati a casa». Ad affermarlo è il vicepresidente di Assocalzaturifici Valentino Fenni, tracciando un bilancio dell'Obuv di Mosca, una delle più grandi fiere internazionali di calzature e pelletterie, a cui hanno partecipato una cinquantina di imprenditori italiani, nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, suscitando non poche polemiche.
Il settore chiede al governo "misure immediate e straordinarie". «Dobbiamo solo sperare che la guerra finisca al più presto» - aggiunge Luca Guerrini, amministratore di Blue star che produce scarpe da uomo a Montegranaro (Fermo), che parla di "un blocco insormontabile" per i pagamenti. «Partiamo ad esempio dagli acconti che devono versare su un ordinativo - spiegano Fenni e Guerrini - In genere si versa il 20-30% così che le nostre aziende possono avviare la produzione.»
«Il punto - proseguono i due imprenditori - è che i clienti russi vanno sì nelle loro banche ed effettuano il bonifico, ma la transazione viene bloccata negli istituti di credito italiani e spesso rifiutata e rispedita al mittente. In questo modo i russi si trovano per alcune settimane senza la loro liquidità e noi in attesa di una transazione che praticamente sempre non va a buon fine, col risultato che la commessa viene bloccata e quindi persa»
«Tutto questo - concludono Guerrini e Fenni - rischia di farci perdere per sempre i nostri clienti», e nel frattempo «Turchia e Cina su tutti sono pronti a subentrare, dato che loro non applicano alcuna sanzione e le transazioni tra questi Paesi e la Russia sono ammesse.»
(fonte ANSA)
Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione.
Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti.
Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario.
Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni.
Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni.
Uscirà nelle sale cinematografiche, il prossimo 5 maggio, il film "Criminali si diventa", una produzione Sydonia. Si tratta di una delle prime produzioni post pandemia che sarà presentata ufficialmente al Giometti di Ancona proprio il 5 maggio e a Jesi il 6 maggio alle 20.30 nella multisala di via Marco Polo.
Per l’occasione saranno presenti il regista Alessandro Tarabelli, il cast con Martina Fusaro, Orfeo Orlando e Carola Abdalla Said, oltre al cast tecnico composto da Diego Morresi, direttore della fotografia, e Andrea Antolini, direttore di produzione, entrambi della casa di produzione Subway di Jesi. Alcune scene sono anche state girate a Civitanova Marche (leggi qui).
Scritta durante il lockdown, la storia è quella di un gruppo di criminali che vuole rievocare il “furto del secolo”, come venne definito nelle cronache locali quello de “La muta” di Raffaello dal Palazzo Ducale di Urbino del 1975.
"Uno dei ladri di quel gruppo esce da prigione - spiega il regista Alessandro Tarabelli - Gli viene proposto un nuovo colpo e allora mette insieme una banda. Il filone è quello dell’action comedy".
In esclusiva per Giometti Cinema la prima settimana, il film andrà poi in tutte le sale. Presentato al Festival di Venezia lo scorso settembre, ha ricevuto una menzione speciale al Festival del Cinema di Salerno e è risultato vincitore della categoria Best Foreign Film, per la competizione del mese di Marzo 2022 al Cannes World Film Festival.
Prosegue nelle Marche il calo dell'incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata è passata da 772,27 a 742,51. In tutto, fa sapere la Regione, sono 1.382 i positivi rilevati in un giorno sulla base di 4.994 tamponi tra i quali 4.353 nel percorso diagnostico (31,7% di positivi) e 641 nel percorso guariti.
Tra questi, le persone con sintomi sono 364; i casi comprendono 420 contatti stretti di positivi, 351 contatti domestici, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito scolastico/formativo, uno ciascuno in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario e su 229 positività sono in corso approfondimenti epidemiologici.
A livello provinciale registrati 391 positivi ad Ancona, 280 a Pesaro Urbino, 259 a Macerata, 231 ad Ascoli Piceno, 167 a Fermo e 54 casi provenienti da fuori regione. Il numero più alto di nuovi positivi nella fascia d'età 25-44 anni (354) seguita da 45-59 anni (345), 60-60 anni (179) e 70-79 anni (136).
Nell'ultima giornata anche tre ricoverati in meno per Covid nelle Marche: ora sono 175 di cui 5 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 49 in Semintensiva (-1) e 121 in reparti non intensivi (-3); 28 le persone dimesse.
Tre i deceduti correlati al Covid che fanno salire il totale di vittime a 3.845; si tratta di una 74enne di Pesaro, di un 93enne di Visso (Macerata) e di un 93enne di Porto Sant'Elpidio (Fermo). Gli isolamenti domiciliari sono 19.140, mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 436.617. Gli ospiti di strutture territoriali si attestano a 105 e 13 le persone assistite nei pronto soccorso.
"Oggi, primo maggio, voglio fare gli auguri a tutti coloro che per il tramite del loro lavoro difendono la dignità propria e delle loro famiglie. Un augurio particolare a tutti coloro che un lavoro lo vorrebbero, con l'auspicio che lo possano trovare quanto prima".
E’ l’augurio ai marchigiano del presidente di Regione Francesco Acquaroli, che via social che aggiunge: "Noi ce la stiamo mettendo tutta, difendendo le nostre imprese, l'industria, l'artigianato e gli altri settori del Made in Italy, la nostra agricoltura e la pesca, il turismo e il commercio, le professioni ed i servizi. Buon primo maggio a tutti"
Aumento del costo delle materie prime, guerra in Ucraina, blocco dell’export e gestione post pandemica. Col rischio concreto di una macelleria sociale che possa coinvolgere il Paese in autunno, quando saranno tangibili sulla popolazione i primi effetti diretti del conflitto nell’est Europa.
Sarà un primo maggio segnato più dalla fine delle restrizioni che dai festeggiamenti dei lavoratori italiani. Per quanti sul proprio lavoro possano ancora continuare a fare affidamento. Tralasciando mondi sommersi e ormai dimenticati da poco lungimiranti piani industriali: lotta alla precarietà, attenzione ai giovani e sostegni alle partite Iva.
“Sarà necessario ripartire da loro e dai successi ottenuti in regione con le vertenze sindacali Indelfab, Caterpillar e iGuzzini, che hanno dimostrato quanto sia necessaria l’interlocuzione tra parti sociali e aziende”, spiega Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche eletto a maggioranza lo scorso 26 aprile.
Non usa il politichese e questo è già un merito per Santarelli, fermano di nascita e una vita spesa nella CGIL: “Siamo consapevoli delle difficoltà alle quali stanno andando incontro aziende e lavoratori e il rischio reale è quello di una campagna di licenziamenti di massa in autunno. Ma dobbiamo intervenire prima. I segnali che arrivano dalla tenuta sociale delle Marche sono preoccupanti. Crediamo nell'effetto positivo della fine delle restrizioni. Ma abbiamo anche delle richieste da fare al Governo”.
“Lo scostamento di Bilancio deve essere sostanziale e al momento non c’è sintonia con Draghi. A livello regionale poi non abbiamo incontrato nessuna disponibilità al dialogo. Riteniamo plausibile anche un prelievo una tantum sulle aziende che hanno fatturato molto durante la pandemia, perché non tutte sono andate in crisi”, aggiunge Santarelli.
Una crisi che si riflette sulle categorie più deboli. 170.000 sono gli iscritti della CGIL nelle Marche, solo il 19% gli under 35. Un dato che risente però dell’ampia presenza di pensionati e che fa crollare la percentuale di giovani iscritti “ad una cifra realistica vicina al 10%”.
Un gap che spiega la mancanza di fiducia delle nuove generazioni, costrette troppo spesso allo sfruttamento: “Sono oltre 1000 le tipologie di contratti lavorativi esistenti, 280 quelli firmati dai sindacati: comunque una enormità. E nel frattempo ci interroghiamo sul salario minimo. Ma non vogliamo che il contratto sia solo salario rinunciando ai diritti”.Un quadro nel quale aumentano anche gli infortuni sul lavoro fra i più giovani: “La precarietà è un dettaglio di non poco conto, soprattutto quando i ragazzi sono costretti magari a cambiare dieci lavori in poco tempo. Solo nel primo bimestre 2022, c’è stato un aumento dell’11%: si tratta di un trend che continua a crescere”.
In questo contesto regionale, troppo poco si continua a puntare sulla formazione: “Su questa le aziende dovrebbero investire, ma sembra non vi sia margine di trattativa al momento. E i periodi ai quali andiamo incontro rischiano di essere molto bui e non certo propizi per riforme a più riprese richieste al Governo centrale”.
In crescita i ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata (178; +2 rispetto a ieri) nella quale 30 persone sono state invece dimesse. I degenti, fa sapere la Regione, sono 4 in Terapia intensiva (invariati), 50 in Semintensiva (50) e 124 in reparti non intensivi (-1).
Le percentuali di occupazione di pazienti Covid sono dell'1,7% in Terapia intensiva (in tutto 232 posti) e del 17,3% in Area medica (174 ricoverati su 1.006 posti). In 24ore 1.568 positivi rilevati per un'incidenza ogni 100mila abitanti che torna sotto quota 800 (772,27). Due i deceduti in un giorno - un 77enne di Ascoli e un 92enne di Monte Urano nel Fermano - entrambi con patologie pregresse, e i totale raggiunge 3.842.
In discesa il numero complessivo di positivi (5.503; -437) e di isolamenti domiciliari (19.166; -751) mentre i guariti/dimessi salgono a 435.160 (+2.003). Gli ospiti di strutture territoriali sono 105 e 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso.
(ANSA)