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Il cinema anni ‘90: un periodo irripetibile per Hollywood?

Il cinema anni ‘90: un periodo irripetibile per Hollywood?

Per gli amanti di certo cinema gli anni Novanta sono stati a dir poco un periodo d’oro, una vera e propria stagione irripetibile. Un decennio impossibile da etichettare: gli anni ‘90 dietro la macchina da presa In quel decennio infatti sono riusciti a imporsi attori, registi e sceneggiatori che oggi sono considerati a tutti gli effetti dei maestri indiscussi della settima arte. Pensiamo ad esempio ad autori come Quentin Tarantino, Danny Boyle e David Fincher, senza dimenticare quei cineasti che pur avendo iniziato qualche tempo prima, sono letteralmente esplosi in quegli stessi anni. Qualche esempio? Kathryn Bigelow, James Cameron, Sam Raimi, Tim Burton, la lista sarebbe lunghissima e dispendiosa. Dovendo scegliere però solo pochi titoli vediamo come almeno in una manciata di questi vi sarà una costante. La costante sono star del calibro di Bruce Willis (presente in Pulp Fiction, L’esercito delle 12 scimmie), Leonardo Di Caprio (Titanic, Pronti a morire, Ritorno dal nulla) Johnny Depp (Ed Wood, Edward mani di forbice, Paura e delirio a Las Vegas) e Brad Pitt. Brad Pitt ironizza sulla propria carriera e sul dato anagrafico Recentemente proprio l’attore di Seven ha rilasciato un’interessante intervista, dove fa un punto sulla sua carriera, senza rinunciare al suo fascino, dove afferma di essere invecchiato e di non ricordare la prima regola del Fight Club. Molti di voi avranno già colto la citazione relativa al cult movie diretto da David Fincher e basato sul romanzo omonimo di Chuck Palahniuk. Per la generazione degli anni Novanta, si tratta di un film indimenticabile, come potrebbe essere per altre opere come lo stesso Seven, Il grande Lebowski, I soliti sospetti, Il corvo, Clerks, Point Break o Cuore selvaggio di David Lynch. Un cinema capace di riflettere e che è invecchiato bene in chiave retrospettiva Diciamo pure che questo tipo di cinema non ha mai smesso di far parlare di sé, specialmente perché a differenza delle pellicole realizzate negli anni Ottanta, le storie avevano spesso una vena cinica, iperrealista e cruda, che ben si sposava con quello che sarebbe arrivato di lì a breve. Molti autori dopo quel periodo hanno smesso di realizzare film così spregiudicati, liberi e un po’ polemici. Uno che non ha mai smesso di far parlare di sé è sicuramente Oliver Stone, autore tra le altre cose di Natural Born Killers, su soggetto scritto da Quentin Tarantino. Tarantino tuttavia non ha mai amato la lettura che diede il regista di Platoon alla sua storia, accusandolo di aver realizzato un pamphlet privo di quell’ironia che stava invece alla base dello script originario. La brillante carriera di uno sceneggiatore: il caso Sorkin Sempre durante gli anni Novanta inizia la fortunata carriera di un grande sceneggiatore, che in seguito sarebbe passato anche dietro la macchina da presa, ovvero Aaron Sorkin. Balzato alla ribalta per via delle sue sceneggiature come Codice d’onore, Il presidente – Una storia d’amore, L’arta di vincere e Steve Jobs (2015), una delle migliori storie scritte da Sorkin è senza dubbio quella di The Social Network, instant movie che tratta il tema di Facebook e della sua nascita da parte di Mark Zuckerberg, diretto da David Fincher e interpretato dal bravissimo Jesse Eisenberg. La pellicola è considerata a distanza di oltre 10 anni come una delle migliori del suo periodo, godendo dell’approvazione e dell’endorsement di Quentin Tarantino, che in questi anni ci ha abituato a dichiarazioni insolite, non solo a tema cinematografico. Secondo Tarantino The Social Network si avvale di uno dei migliori dialoghisti di Hollywood, ovvero Aaron Sorkin, il quale ha saputo lavorare in sinergia con il cast e soprattutto con il regista, il talentuoso David Fincher. Una questione discussa e risolta tra i protagonisti del cinema americano anni Novanta, insomma. Sorkin che ha scritto altri grandi script per il cinema, diventando un po’ quello che David Mamet e David Webb Peoples erano stati per il decennio precedente, è poi passato dietro la macchina da presa, dirigendo finora tre fortunati film: Il processo ai Chicago 7, Being the Ricardos e l’esordio con Molly’s Game nel 2017.   Ad oggi proprio la sua pellicola d’esordio sembra essere la migliore, sia per via di come è stata scritta e diretta, ma anche perché si basa su una storia vera avvincente, cinica e sorprendente come la sua protagonista, Molly Bloom, interpretata da una valida Jessica Chastain. Una storia intrigante dove il mondo del gioco d’azzardo viene analizzato e passato al setaccio, confermandosi come un ottimo topic e un veicolo funzionale per raccontare una storia di ascesa e caduta, di fortuna e di cattiva sorte. In buona sostanza quello che sovente capita a chi tenta di giocare alle slot machine online, senza seguire una buona strategia di gioco al fine di massimizzare le vincite riducendo le perdite del caso.

13/08/2022 11:00
Ciclovia nelle vallate del Chienti e del Potenza, ecco i 16 comuni coinvolti nei lavori

Ciclovia nelle vallate del Chienti e del Potenza, ecco i 16 comuni coinvolti nei lavori

Sono in pieno svolgimento, i cantieri vanno avanti a pieno ritmo, i lavori per la realizzazione del Sistema di mobilità sostenibile ciclabile nelle vallate del Chienti e del Potenza che interessa ben 16 Comuni del territorio Maceratese e Anconetano, ovvero Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Corridonia, Esanatoglia, Fabriano, Macerata, Matelica, Mogliano Petriolo, Pollenza, San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Treia e Urbisaglia. L’Unione Montana Potenza Esino Musone, che ha curato tramite il proprio Ufficio Tecnico la progettazione, e che ora sta seguendo anche la realizzazione, prevede la consegna definitiva di tutte le opere entro l’inverno. “Si tratta di un’opera pubblica molto importante che sarà realizzata con il concorso di risorse dell'Unione Europea, dello Stato Italiano e della Regione Marche, a valere sui fondi Por-Fesr Marche 2014-2020 Asse 8 – spiega il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, che sottolinea – In questo modo andremo ad incentivare i trasporti urbani puliti e la cosiddetta mobilità dolce con la riduzione di emissioni di Co2. Inoltre si creerà una ulteriore attrattiva, anche da un punto di vista turistico, per molte località”. Tutto nasce da un progetto di fattibilità redatto dalla società Contram Spa che mirava, in particolare, ad incentivare l’uso della bici integrandolo con quello dei mezzi pubblici. L’Unione Montana Potenza Esino Musone ha poi bandito una procedura aperta per l’affidamento dei servizi tecnici. Le opere della ciclovia sono state affidate alla ditta Francucci di Treia. “Non stiamo realizzando semplicemente una ciclabile – spiega ancora Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone – ma anche opere complementari al servizio dei ciclisti come parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodale attrezzati, ciclostazioni e punti di informazione ciclo turistica. Il sistema che andremo presto ad inaugurare prevede pure percorsi cicloturistici all’interno delle aree urbane del cratere sismico con la riqualificazione di percorsi e strade secondarie poco trafficate”. A disegnare l’intero sistema un pool di professionisti esperti riuniti in raggruppamento temporaneo: lo Studio Fontana & Lotti Ingegneri Associati di Riva del Garda (capogruppo), la E. A. Group Srl di Terni, lo Studio geologi associati Federico Sabatini e Tonino Uffreduzzi di Terni, l’architetto Francesca Eugenia Damiano di Macerata.  

12/08/2022 11:05
"Bonus psicologo" operativo nelle Marche: stanziati 257mila euro e INPS autorizzato ai trasferimenti

"Bonus psicologo" operativo nelle Marche: stanziati 257mila euro e INPS autorizzato ai trasferimenti

Le Marche sono tra le prime regioni d'Italia a rendere operativo il “bonus psicologo”. La deliberazione, ad iniziativa dell’assessore alla Sanità, è stata approvata oggi nell’ultima seduta della giunta regionale prima della pausa estiva. Si tratta dell’applicazione della misura stabilita dalla legge 15/22 in considerazione “dell’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica (…) le Regioni (…) erogano, nei limiti delle risorse un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati… Il contributo è stabilito nell’importo massimo di 600 euro per persona ed è parametrato alle diverse fasce dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) al fine di sostenere le persone con ISEE più basso. Il contributo non spetta alle persone con ISEE superiore a 50.000 euro”. Alle Marche sono state assegnati fondi per € 257.000 euro e l’INPS – che gestisce interamente la procedura di contributo – è stato autorizzato ad erogare gli importi relativi al beneficio, trasferendo le relative risorse. Il portale INPS per la presentazione delle domande è già attivo da fine luglio. Ecco le fasce ISEE e il relativo valore del contributo: 600 € alle persone con ISEE fino a 15.000,00 €; 400 € alle persone con ISEE compreso tra 15.000,00 € e 30.000,00 €; 200 € alle persone con ISEE superiore a 30.000,00 € e non superiore a 50.000,00 €. La richiesta va presentata in modalità telematica accedendo alla piattaforma INPS, attraverso CIE, SPID o CNS. È possibile richiedere il beneficio anche attraverso il contact center di INPS. Per accedere al beneficio è necessario essere in possesso di una DSU ( Dichiarazione Sostitutiva Unica) in corso di validità. A conclusione del periodo di presentazione delle domande, l’INPS redigerà le graduatorie (che restano valide fino ad esaurimento delle risorse) comunicandole all’assegnatario e il beneficio deve essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.   Il beneficiario comunica allo psicologo professionista, individuato nell’apposito elenco disponibile nella piattaforma INPS, il proprio codice di accoglimento della richiesta.  Il professionista, quindi, attraverso la stessa piattaforma verifica la disponibilità dell’importo della propria prestazione, ne indica l’ammontare ed inserisce la data della seduta concordata.  

08/08/2022 19:00
Pescara, sparatoria in centro: un morto e un ferito grave. Aggressore in fuga

Pescara, sparatoria in centro: un morto e un ferito grave. Aggressore in fuga

Ѐ di almeno un morto il bilancio provvisorio di una sparatoria davanti ad un bar di Pescara. Un ferito in gravissime condizioni - raggiunto da uno o più colpi al volto, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale cittadino. La vittima e il ferito sono italiani.  Il fatto è avvenuto in una zona residenziale a poche centinaia di metri dal centro della città, vicino ad un parco. Tra i primi a lanciare l'allarme una dipendente del Bar del Parco che si è nascosta sotto ad un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce.  "Scappate, scappate, stanno sparando a tutti". E' quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte dall'Ansa sul posto, da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Non è chiaro al momento se gli aggressori fossero uno o due. Sembra invece certo che chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito sulla moto per via Ravasco. Ha tutta l'aria di una esecuzione, questo nuovo episodio di sangue a Pescara, non nuova a regolamenti cruenti di conti. L'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale Piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante. La vittima si chiamava Walter Albi, 66 anni, e risulta iscritto all'albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali. Una ulteriore ricostruzione dei testimoni conferma che a sparare è stata una sola persona giunta in moto: parlano di un braccio che spunta da alcune piante sul lato di via Ravasco e di una mano fermissima che spara almeno sei colpi.

01/08/2022 22:33
Il gioco online ha fatto il suo balzo in avanti: ecco come

Il gioco online ha fatto il suo balzo in avanti: ecco come

Il settore del gioco online, reduce da un vero e proprio boom, è in continua espansione. Non smette infatti di crescere sia in termini di utenti sia in termini di fatturato. Una buona notizia per operatori, giocatori ed Erario. La massiccia migrazione effettuata nei primi mesi di pandemia può dirsi oggi conclusa, anche se i casinò in Italia hanno vissuto non sempre bene questo “passaggio di consegne” nei confronti del gioco online. Ora la musica è cambiata e il settore riscuote un meritato successo per gli sforzi profusi in più di un decennio. Si deve andare molto a ritroso nel tempo per scoprire le ragioni di questo successo, almeno fino all’ultimo decennio del Novecento: i computer, negli anni ’90, hanno cominciato a rubare la scena diventando presenze fisse nelle case di tutti gli italiani. La rete ha dato accesso ad una infinità di contenuti. Nel giro di un lustro questi contenuti sono stati affiancati da servizi di ogni genere e tipo. In ogni caso, si può asserire senza problemi che Internet ha cambiato l’Italia e gli italiani. Una rivoluzione che ha nell’anno 1994 il suo spartiacque: è di quest’annata la prima realizzazione di una piattaforma di gioco online. L’alba dei servizi online prosegue poi nei primi anni 2000, con la comparsa dell’home banking, capace di assicurare un impulso senza precedenti al business dell’azzardo in rete. Sicurezza e trasparenza diventano le parole-chiave del settore, assieme al tema della privacy, di importanza sempre più crescente. In quel momento le tipologie di gioco offerte ai clienti sono aumentate a dismisura: betting, bingo, lotterie, poker, con una sezione apposita su ogni piattaforma di “play for fun”, giocare per il solo gusto di farlo a titoli totalmente gratuiti. Negli anni ’10 del Duemila poi un’altra rivoluzione: il boom di smartphone e tablet ha portato alla creazione di app, capaci di scalzare anche la logica del “vecchio” sito internet di riferimento per gli utenti. Da lì si è aperto un mondo: gioco live, streaming e tutto ciò che rende oggi il mondo digitale quel che è. Un ingranaggio perfetto che la pandemia è riuscita a invalidare fino ad un certo punto. All’immobilismo generale gli operatori di gioco online hanno risposto con propositività sotto tutti gli aspetti: dal punto di vista della qualità e della quantità, assicurando sempre più titoli, dal punto di vista del marketing, premiando i clienti con varie tipologie di bonus senza deposito. All’arcaismo dei settori, quello del gioco fisico compreso, il mondo online ha risposto tracciando la strada per il futuro. Digitale, ovviamente, in continua evoluzione.

31/07/2022 09:00
Robot industriali: cosa sono e come funzionano

Robot industriali: cosa sono e come funzionano

Oggi grazie allo sviluppo dell’industria 4.0, la robotica industriale ha preso il sopravvento all’interno, non solo delle grandi aziende, ma anche di quelle minori. Questo accade in quanto i sistemi di automazione stanno acquisendo sempre più consensi sia per quanto riguarda l’aumento della produzione, che diventa sempre più efficiente, che per la possibilità di andare a sviluppare nuovi progetti di business, prima magari più limitati. È soprattutto il settore industriale che vede i robot meccanici acquisire un’importanza sempre più di spessore. Effettuata questa premessa, occorre soffermarci su cosa sono i robot industriali e capire cosa si intende nello specifico quando parliamo di robotica industriale, in modo da capirne i vantaggi e gli sviluppi futuri. Cos’è la robotica industriale? Quando si parla di robotica industriale ci riferiamo ad un settore che prevede l’utilizzo di sistemi automi come parte fondamentale del sistema di produzione. In questo caso un sistema di automatizzazione, come un braccio meccanico, va a sostituire la figura umana nel sistema di montaggio, andando a compiere lo stesso lavoro ma ad un ritmo più frenetico e costante. Volendo invece dare una definizione di robot, è bene considerare come all’interno della robotica industriale possa assumere 3 diversi significati che possiamo così raggruppare: - sono macchine perfettamente in grado di compiere determinate mansioni ad un tempo ridotto e senza difetti. - sono strumenti multi-funzione che possono essere riprogrammati, e realizzati con degli scopi specifici come quelli di spostare, aggiungere o rimuovere oggetti e materiali attraverso dei movimenti che sono stati programmati antecedentemente. - sono dei sistemi con un controllo multi-funzione, automatico e che può essere riprogrammato, che può essere fissato a terra oppure essere mobile, e il loro unico scopo è quello di essere utilizzato per operazioni automatizzate industriali. Ciò che emerge da tutte le definizioni esposte sino adesso, è che parliamo di uno strumento con la propria struttura connessa, che a sua volta è composta da altre sotto-strutture che gli consentono di svolgere tutte le attività e il lavoro precedentemente programmato. Per consentire a un robot di muoversi nella giusta maniera occorre montare la giusta tipologia di giunti che possono essere: - rotoidali; - prismatici. Nel primo caso il moto avviene in senso rotativo e relazione, di conseguenza il robot potrà compiere i suoi movimenti in piena libertà, senza complicanze. Nel secondo caso, il movimento è traslazionale, questo significa che due o più componenti del robot sono interconnessi e quindi il sistema di automazione potrà muoversi seguendo dei precisi comandi. Quante tipologie di robot industriali esistono? I robot presenti nel campo della robotica industriale sono diversi, come ad esempio il robot collaborativo o il robot saldatura, ma quello che dobbiamo sostanzialmente sapere è che ne esistono di 3 livelli che si differenziano per le seguenti tipologie: - Primo livello: svolgono e riproducono la mansione che gli è stata affidata alla lettera, seguendo dei parametri impostati che riguardano la velocità, distanza, accelerazione e così via. - Secondo livello: si adattano al meglio alle situazioni lavorative in cui sono inseriti, adeguando il modo di operare in base a ciò che devono creare. - Terzo livello: possiedono delle reti neurali che gli consentono di prendere delle decisioni in modo autonomo. C’è da dire che questa tipologia di robot non è ancora stata impiegata nella robotica industriale, anche se si sta lavorando già a dei prototipi. Infine ci sono i più attuali cobot: si tratta di robot collaborativi più all’avanguardia in quanto sono stati concepiti per interagire con l’uomo all’interno di un ambiente di lavoro. In contrasto quindi con i vecchi robot industriali che invece erano stati programmati per lavorare in modo autonomo. Sicuramente nei prossimi anni vi sarà un’evoluzione da questo punto di vista: ad oggi l’interazione uomo-macchina è ancora ai minimi livelli, che si andranno ad incrementare andando a ridurre i tempi lavorativi morti e improduttivi.  

28/07/2022 09:00
API e PSD2: le sigle che trasformano il mondo delle banche

API e PSD2: le sigle che trasformano il mondo delle banche

L’open banking è l’innovazione in grado di migliorare la qualità dei servizi al cliente, non solo per quanto riguarda la velocità dei pagamenti. Sempre più orientate a offrire un servizio eterogeneo, le banche diventano piattaforme in grado di offrire soluzioni e accesso a dati molto preziosi. Direttiva europea sui pagamenti La prima direttiva sulla sicurezza dei pagamenti (PSD1) è stata varata nel 2007 ma quella che ha segnato un cambiamento di rotta definitivo è stata la seconda del 2018, PSD2. Con l’introduzione di questa normativa che incrementa il livello di sicurezza sui pagamenti, si aprono le porte alla condivisione dei dati tra diverse parti coinvolte. È questo il momento in cui entrano in gioco nuovi attori come i fintech provider. Soggetti la cui attività orbita nel settore bancario, le fintech hanno introdotto trasformazioni essenziali sfruttando la leva delle comunicazioni digitali e la tecnologia sempre più potente e accessibile.   La normativa rende possibile mettere in comunicazione tutti gli attori coinvolti nell’ecosistema finanziario a diversi gradi e livelli. Facilitando l’accesso a servizi come i pagamenti integrati su diverse piattaforme. API e omnicanalità L’imperativo, dunque, diventa offrire ai clienti retail e business l’accesso immediato a tutti i servizi senza lungaggini e tempi d’attesa tipici dei servizi allo sportello bancario. Le API, Application Programming Interface, vengono utilizzate per la prima volta in maniera diffusa e in ambito bancario come mattoni per semplificare la programmazione e lo sviluppo di app. Di conseguenza, un altro termine che si afferma nello stesso tempo è omnicanalità. Si tratta cioè di applicare la nuova tecnologia e modalità di sviluppo di software per fluidificare il processo di pagamento, per fare un esempio comune, su tutti i canali oggi disponibili. È grazie a questo tipo di innovazione che oggi un negoziante può integrare contestualmente e attraverso un solo operatore i pagamenti attraverso i canali distinti: - Da mobile - Tramite POS - Online - In store Una sola destinazione accessibile da diversi punti di contatto con il cliente per offrire una gamma completa di servizi.  Open banking in Italia La nascita delle cosiddette challenger bank e degli operatori intermedi che operano come istituti di moneta elettronica, ha messo a dura prova la resistenza delle banche tradizionali. Ecco perché molte si stanno adoperando per offrire servizi completi e integrati grazie alla collaborazione con i partner tecnologici. In Italia sono diversi gli esempi di innovazione e ricerca di nuove soluzioni che stanno riscontrando grande successo. La novità introdotta dalla nuova direttiva riguarda anche l’apertura al panorama internazionale. Gli interlocutori delle banche italiane sono spesso stranieri e viceversa, gli attori di spicco italiani nel panorama fintech operano anche con partner internazionali. Alcuni esempi di buone pratiche e grandi risultati raggiunti in ambito open banking si possono trovare all’interno dei nostri confini e all’estero: - Fabrick di Gruppo Sella - Banca Intesa - kevin.eu - Tink - Axerve Questi sono solo alcuni esempi di eccellenza nel campo dell’automatizzazione dei pagamenti, ma non solo. È importante non trascurare il potenziale di queste piattaforme nella raccolta di dati e la loro elaborazione nell’epoca dei Big Data e dell’evidente potenziale che possono dischiudere. (Credit foto: Werner Moser da Pixabay) 

26/07/2022 11:00
Marche, la Commissione Sanità approva la riorganizzazione del servizio sanitario regionale

Marche, la Commissione Sanità approva la riorganizzazione del servizio sanitario regionale

La Commissione Sanità ha approvato a maggioranza la proposta di legge 128 che riorganizza il servizio sanitario regionale nelle Marche. Il quadro generale della proposta di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, indica, nell’assetto istituzionale, regioni, comuni, enti del servizio e agenzia regionale sanitaria (Ars) con compito di provvedere allo svolgimento delle funzioni istituzionali in materia di sanità, ciascuno per il proprio ambito di competenza. Gli enti del servizio sanitario sono le aziende sanitarie territoriali (le Ast, coincidenti con le cinque province), l’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche, l’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Inrca di Ancona. Nell’articolato di legge, che ora attende il parere di Cal e Crel prima di giungere al voto definitivo dell’Aula entro il mese di agosto, sono indicati anche gli organismi di partecipazione, come la conferenza dei sindaci, e gli strumenti di programmazione e di monitoraggio.  La presidente di commissione Elena Leonardi (Fratelli d'Italia), relatrice di maggioranza, ha parlato di “un grande lavoro anche in termini di ascolto e partecipazione”. “Una riforma attesa, importante ed urgente – ha affermato Leonardi - per il rilancio della sanità marchigiana, attraverso lo spostamento dell’asse delle scelte sui territori, con le Ast che potranno incidere in maniera più diretta sui bisogni specifici dei cittadini di quella zona”. Il relatore di minoranza sul provvedimento, il consigliere Pd Romano Carancini, ha spiegato le ragioni del voto di astensione (con lui, astenuta anche la vicepresidente di commissione del gruppo misto, Simona Lupini). “L’approfondimento dei contenuti in Commissione e la raccolta dei contributi dei soggetti ascoltati – ha detto Carancini - rafforzano la convinzione di una legge avventata nei tempi, sbagliata nel merito, confusa rispetto alla attuabilità. Una legge che peggiorerà l’organizzazione sanitaria e le risposte alla richiesta di salute per i cittadini marchigiani”.   

25/07/2022 18:32
Emergenza climatica, San Severino è la più calda delle Marche con 41,7 gradi: le raccomandazioni

Emergenza climatica, San Severino è la più calda delle Marche con 41,7 gradi: le raccomandazioni

E’ allarme per il caldo torrido ormai da giorni in tutta la regione ma l’afa è da bollino rosso nella Città di San Severino Marche. Nella giornata di sabato 23 luglio, secondo i dati delle stazioni termometriche della rete meteo idro pluviometrica Mir della Protezione Civile della Regione, qui si è registrata la temperatura massima più alta di tutte le Marche: 41,7 gradi che è stata anche la temperatura più alta del 2022 e degli ultimi anni. Il giorno prima la temperatura si era fermata, si fa per dire, a 39,8 gradi, rimanendo comunque sotto i 40. Un caldo mai registrato prima con la Città di San Severino Marche in cima alla lista di altre 12 località marchigiane: Genga, Acqualagna, San Michele al Fiume, Moie di Maiolati Spontini, Sassocorvaro, Montecarotto, Pergola, Gallo a Petriano, Fossombrone e Appignano. Il sindaco, Rosa Piermattei, viste anche le temperature odierne e il rischio effettivo per la salute di molte persone, invita a seguire alcune semplici regole:  - non uscire nelle ore più calde ed evitare l’esposizione diretta al sole tra le 11 e le 18, - schermare porte e finestre che si affacciano sull’esterno della casa con tende, oscuranti, persiane e altri sistemi che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. Evitare di regolare la temperatura dell’aria condizionata a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici senza puntare il flusso dell’aria direttamente verso il proprio corpo, - bere molti liquidi, soprattutto molta acqua, e mangiare frutta. Per gli anziani, in particolare, è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete, - moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche, - fare pasti leggeri, - vestire comodi e leggeri, - all’aperto indossare cappelli leggeri. Prestare particolare attenzione ai bambini, - se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua, - evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata, - offrire assistenza a persone a maggiore rischio, come gli anziani che vivono da soli, e segnalare eventuali situazioni che necessitano di un intervento, - dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.

24/07/2022 12:38
Lasciata dalla madre in casa da sola per 6 giorni, muore a 18 mesi: il tragico caso di Diana

Lasciata dalla madre in casa da sola per 6 giorni, muore a 18 mesi: il tragico caso di Diana

Torna l'appuntamento con la rubrica "La Strada delle Vittime". Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.  Si svolgerà questa sera, alle 21, una fiaccolata per la piccola Diana, la bimba di 16 mesi abbandonata dalla madre per sei giorni da sola in casa e morta di stenti. La madre, Alessandra Pifferi, 37enne incensurata, si era allontanata dalla propria abitazione di Milano, dove viveva con sua figlia, per raggiungere il compagno nella Bergamasca, al quale avrebbe raccontato di aver lasciato la bambina alle cure della zia. Quando la Pifferi è rientrata a casa mercoledì sera ha rinvenuto il corpicino della figlia, morta nel suo lettino. Alcune ore dopo avrebbe cosi chiesto aiuto alla sua vicina di casa che prontamente ha chiamato i soccorsi. I medici purtroppo non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso, avvenuto giorni prima. Inizialmente la donna avrebbe confessato di aver affidato la figlia alla madre e ad una babysitter. Ma con il passare delle ore è emersa la verità: la donna aveva lasciato la piccola in un lettino da campeggio e con a fianco un biberon. Arrestata per omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione, ha dunque confessato l’abbandono della figlia per sei lunghi giorni, dichiarando: “Sapevo che sarebbe potuta andare così”. Il padre della piccola è ignoto. Secondo quanto dichiarato dalla donna, sarebbe un uomo della provincia di Bergamo, che non sa neppure di essere diventato genitore. Lei stessa non si aspettava di essere rimasta incinta, tanto che si sarebbe accorta della gravidanza solamente al settimo mese, poco prima di partorire. Durante l’interrogatorio agli inquirenti avrebbe dichiarato ancora: “"Già altre volte l’avevo lasciata da sola nei fine settimana ed era sopravvissuta".

22/07/2022 17:35
Le città d’arte più visitate in Italia

Le città d’arte più visitate in Italia

Quando all’estero si pronuncia la parola “Italia”, l’associazione immediata è con un altro vocabolo: bellezza. La nostra nazione è da sempre associata a questo termine per l’elevato numero di attrazioni artistiche e paesaggistiche che è in grado di offrire. Un mix davvero unico, con pochi eguali nel mondo, che la rende tra le nazioni maggiormente attrattive per i turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Un punto di forza è rappresentato, senza alcun dubbio, dai tanti monumenti e bellezze architettoniche, concepiti svariati secoli fa, che non perdono alcun fascino nonostante l'incedere del tempo. Anzi, col passare del tempo acquisiscono continuamente fascino, aumentano il proprio pregio e catturano il cuore dei turisti di qualsiasi nazionalità. Vediamo quali sono le cinque città d’arte più visitate del nostro paese. ROMA La capitale è, da sempre, la città d’arte più visitata del nostro paese, una delle mete più ambite al mondo, con milioni di turisti, annualmente, che decidono di trascorrere una parte delle loro vacanze in quella definita, non casualmente, la “Città Eterna”. Il Colosseo è il luogo simbolo capitolino, ma le attrazioni da poter visitare sono davvero molteplici ed è quasi impossibile poterle visitare in un fine settimana. Basti pensare a luoghi come Piazza di Spagna, Piazza Navona o il Campidoglio, che catturano il cuore di chiunque l’abbia visitato in una vacanza romana, solo per citarne alcuni visto che l’elenco sarebbe davvero lungo. Roma, inoltre, offre infinite soluzioni anche per vivere serate emozionanti e divertenti, grazie alla 'effervescenza della movida locale, dove segnaliamo la zona di Trastevere. MILANO Negli ultimi vent’anni, una città italiana, più di altre, ha ampliato il proprio appeal turistico, scalando altre città d’arte che vantavano, nel passato, un maggior numero di presenze. Stiamo parlando di Milano, una città diventata tra le più vivibili d’Europa grazie al miglioramento infrastrutturale avvenuto nel corso degli ultimi quattro lustri. Il luogo simbolo è il Duomo, laddove svetta, “tuta d’ora e piscinina”, la Madunina, che veglia e protegge la città dall’alto, ma non è certo l’unico luogo rilevante da dover visitare. La Scala di Milano, ad esempio, è un luogo imperdibile per gli amanti dell’arte e i cultori della musica lirica, un luogo che è in grado di sancire. FIRENZE Al terzo posto delle città d’arte più visitate troviamo Firenze, la “culla del Rinascimento”, un luogo che riesce ad abbinare bellezza e romanticismo come pochi altri al mondo. Il simbolo fiorentino per eccellenza è il “Ponte Vecchio”, che, in particolar modo al calar della sera, è in grado di offrire un colpo d’occhio impagabile ed estremamente suggestivo. Il Duomo di Firenze è un altro luogo particolarmente amato dai turisti, contraddistinto dal Campanile di Giotto, ma quello che calamita l’attenzione degli amanti dell’arte è senza alcun dubbio la Galleria degli Uffizi, dove si creano, non di rado, code a dir poco chilometriche: opere come “La nascita di Venere” del Botticelli o l’Annunciazione” di Leonardo da Vinci sono il fiore all’occhiello di un luogo imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura. VENEZIA Appena fuori dal podio si piazza, invece, Venezia, che negli ultimi anni, a causa del problema del “sovraffollamento turistico”, sta compiendo una sorta di piccola battaglia per rendere maggiormente sostenibile la vita dei cittadini veneziani. D’altro canto, una città così unica e particolare è difficilmente riscontrabile in altre parti del mondo.  Ed è quasi una logica conseguenza venga presa d’assalto dai turisti di tutto il mondo.  Il luogo simbolo di Venezia è senza alcun dubbio Piazza San Marco, anche se la magia del Canal Grande è forse ancor più coinvolgente. TORINO Al quinto posto, elegante e raffinata come poche altre, troviamo Torino. Il monumento maggiormente famoso è la Mole Antonelliana, ma la bellezza vellutata di Torino si evince soprattutto  visitando le numerose piazze di cui dispone, dove è possibile anche trascorrere serate uniche e suggestive in compagnia, perché no, di bellezze sublimi come quelle presenti su https://it.simpleescorts.com/ Il capoluogo piemontese, inoltre, è famoso per disporre di uno dei parchi cittadini più belli del nostro paese, ovvero Parco Valentino, oltre ad offrire un’offerta enogastronomica di eccellenza, tra le più rinomate dell’intero panorama europeo.

22/07/2022 12:30
Il futuro del gioco: sarà rivoluzione?

Il futuro del gioco: sarà rivoluzione?

Esplosivo. Entro la fine del 2022, l'industria mondiale dei giochi online dovrebbe valere ben 3 trilioni di dollari. Solo 7 anni fa, nel 2015, il settore ne valeva 1,72. Il valore di questo settore, dunque, è quasi raddoppiato in meno di un decennio, riflettendo un tasso di crescita talmente alto da giustificare il termine rivoluzione. Grazie ai progressi tecnologici, il gioco online è uno dei settori in più crescita al mondo. Ma cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Il futuro del gioco: la conquista delle criptovalute Il bitcoin ha preso d'assalto il mondo nel 2009 e, poiché il suo prezzo continua a salire, molte persone si chiedono se le criptovalute diventeranno più mainstream. Quello delle criptovalute è il secondo settore più progressista del pianeta, sotto il profilo della tecnologia. Perciò, non sorprende che abbia già da tempo cominciato ad interagire con l'universo del gaming. Per la precisione, con il Metaverso, fusione di meta (in greco, con, oltre e dopo) e universo. Dunque, l'universo della realtà virtuale ed aumentata. Esistono token originati da giochi on line che hanno acquisito nel giro di pochi anni un valore commerciale e oggi possono essere scambiati come qualsiasi altra moneta virtuale. Ma anche i classici bitcoin, ethereum o litecoin beneficiano del gioco online fornendo privacy e sicurezza delle transazioni o proibendo l'hacking. Le valute virtuali consentono ai giocatori online di vincere risorse digitali o monete che possono essere convertite in risorse del mondo reale. La criptovaluta, insomma, sta plasmando l'industria del gioco perché costituisce un sistema di pagamento: - pratico. Con l'introduzione della tecnologia blockchain, i giochi online sono diventati accessibili e comodi. I giocatori, dunque, possono mantenere il proprio anonimato senza fornire ogni singolo dettaglio prima di giocare. Vuol dire che i fan del gaming possono divertirsi senza alcuna restrizione, poiché i premi di gioco digitale, gli acquisti in-app e il prelievo di fondi possono essere effettuati utilizzando solo un portafoglio digitale; - sicuro e protetto. Fare acquisti online durante il gioco è comune tra i giocatori online. Chi è appassionato, poi, di casinò sarà felice di sapere che si può giocare alla roulette usando sia criptovaluta sia denaro reale. La tecnologia Blockchain ha eliminato il fattore di hacking o duplicazione delle chiavi collegate ai portafogli digitali. Quindi le criptovalute non hanno lasciato spazio vulnerabile nemmeno agli hacker; - economico. La tecnologia Blockchain ha eliminato la convalida delle transazioni da parte delle banche e questo ha aggiunto ulteriore comodità al gioco. Una sorta di pocket solution per la comunità online; - istantaneo. Senza alcuna interferenza di terze parti, i giocatori possono inviare o ricevere denaro sotto forma di premi in pochi minuti; - remunerativo. Uno dei maggiori vantaggi dell'integrazione della blockchain nell'industria del gioco online è che consente ai giocatori di guadagnare risorse del mondo reale. I giocatori guadagnano sotto forma di valute digitali che possono essere facilmente incassate come risorse reali. Per tutti questi fattori, il connubio criptovaluta-gaming promette un futuro a dir poco esplosivo. Il futuro del gioco: videogiochi alle Olimpiadi? Nel 2019, la prima edizione della Coppa del Mondo di Fortnite ha segnato un cambiamento epocale. Per decenni, il gioco ha avuto una reputazione poco lusinghiera: un'attività antisociale che era quasi sinonimo di pigrizia. Guardare gli atleti affrontarsi per un montepremi da 30 milioni di dollari, sotto gli occhi di milioni di spettatori, ha reso subito chiaro quanto l'industria del gioco fosse più potente di qualsiasi previsione. Lo sport per gli spettatori è stato un tale successo che ha persino spinto le persone a chiedersi se i videogiochi dovessero essere inclusi nelle prossime Olimpiadi! Anche se non c'è alcun segnale che questo sogno diventi presto realtà, sembra probabile che i tornei di gioco online diventino sempre più popolari in futuro. Il futuro del gioco: le app per dispositivi mobili L'industria dei giochi per smartphone e tablet è, forse, stata lenta a decollare ma sta rapidamente recuperando il tempo perduto. Secondo le previsioni, entro il 2025 più della metà dei giochi online avverrà su dispositivi mobili. Grazie a piattaforme come Stadia di Google, oggi è già possibile giocare allo stesso gioco su un'ampia gamma di dispositivi diversi. Fino a poco tempo, la sfida di ottimizzare il gameplay per una varietà di dimensioni dello schermo si è rivelata complessa, ma l'esplosione della domanda ha indotto gli sviluppatori ad abbracciare nuovi percorsi. Oltre all'esperienza multiplayer, il 5G migliorerà e faciliterà anche l'integrazione della realtà aumentata e della realtà virtuale sui giochi mobile. Sui play store, le app VR (virtual reality) sono già comparse ma non sono una buona rappresentazione di ciò di cui la tecnologia è veramente capace, perché VR e AR (realtà aumentata) fanno a pugni con il 4G. Il prezzo elevato delle cuffie VR è, inoltre, scoraggiante per molti e il loro hardware ingombrante non è l'ideale per lunghe sessioni di gioco che possono causare mal di testa e vertigini per il giocatore. Compiti a casa che gli sviluppatori promettono di risolvere in tempi ultra rapidi. Una volta superati questi ostacoli, c'è chi è pronto a scommettere che sempre più persone siano disposte a provare e ad adottare la tecnologia. Il gioco mobile, insomma, nella sua forma attuale è un work in progress. Meglio, certo, di quello che era un paio di anni fa ma ancora lontano dal suo pieno potenziale. Ci vorrà sicuramente altro tempo prima che i giochi mobili appaiano belli come quelli per console. Ma date le tendenze, è chiaro che più produttori premiano per spingersi oltre i confini.  Il futuro del gioco: i casino on line Il casinò fisico è da sempre un approccio rivoluzionario al gioco. Entrare in un casinò e giocare alle slot machine classiche è da sempre come interagire con un'intelligenza artificiale. I casinò online sono una rappresentazione digitale di quello fisico: anche il loro avvento è stato di per sè una rivoluzione, che si è evoluta nel tempo e promette ancora sorprese. Ciò che rende possibile la compatibilità mobile di queste piattaforme è l'HTML5. I siti web dei casinò possono quindi caricarsi senza difficoltà su smartphone e, nella maggior parte dei casi, anche senza scaricare un'app. C'è tuttavia una tipologia di giochi da casinò che ha fatto più fatica di altri a sbarcare online ma che oggi costituisce la risorsa più accreditata e, dunque, una delle più promettenti. Se in origine, giocare alle slot era avveniristico (nei casinò fisici), i giochi ai tavoli, primo fra tutti la roulette, restavano un'esperienza molto reale, grazie alla presenza del croupier. Lo sbarco di questa tipologia di giochi sul digitale ha conservato il fascino del rapporto umano e, di fatto, costituisce un ibrido: oggi il modello di roulette online più credibile è quello che consente di interfacciarsi con croupier reali in un tempo reale. Questa formula, mentre rende estremamente accreditato il sistema (la sensazione del giocatore è che non ci siano trucchi, inganni o tare) dà il tempo alle roulette automatizzate di prendere piede. Le roulette online live, ad esempio, permettono di affrontare altri giocatori e persino di chattare con loro. Nel mondo del gaming dominato da realtà virtuale, aumentata, e avatar, i giochi ai tavoli live stravincono per quel tocco vintage in più: i giocatori ritrovano la stessa cordialità dei casinò fisici. E la adorano.

22/07/2022 08:50
Sisma, al via 11 bandi a sostegno delle imprese: 700 milioni per rigenerare l'economia del cratere

Sisma, al via 11 bandi a sostegno delle imprese: 700 milioni per rigenerare l'economia del cratere

La camera di commercio di Macerata ha ospitato la conferenza stampa di annuncio dei nuovi bandi a sostegno delle imprese nel cratere sismico maceratese. A presentare l’incontro, il vicepresidente di Cna Nazionale Gino Sabatini, Sandro Parcaroli in veste di presidente della provincia di Macerata, l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli, la vice presidente di Svem (Sviluppo Europa Marche ndr) Monica Mancini Cilla e Chiara Ercoli, project manager Svem.  Ben undici i Bandi di Fondo Complementare Sismi 2009-2016, per un valore totale di 700 milioni di euro per i due crateri, finalizzati a sostenere il sistema delle imprese e degli investimenti economici e sociali. Lo scopo è rinforzare il tessuto sociale che sta alla base della volontà d’impresa, favorendo gli investimenti imprenditoriali che rendono più vivibile e ricco un territorio. “I 700 milioni sono stati suddivisi in sub-misure specifiche per favorire gli investimenti volti a creare innovazione, sostegno economico e ambientale - spiega Chiara Ercoli -. Puntiamo alla qualità, nonostante i tempi risicati”. Questa la divisione dei fondi per le Marche:  -B1: SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI: 378 MILIONI DI EURO  -B2: TURISMO CULTURA SPORT E INCLUSIONE: 180 MILIONI DI EURO -B3: VALORIZZAZIONE AMBIENTALE: 50 MILIONI DI EURO  -B4: CENTRI DI RICERCA PER L’INNOVAZIONE: 82 MILIONI DI EURO  “L’imminente apertura di un ufficio Svem a Piediripa è un chiaro segnale di aiuto da parte della regione verso la nostra provincia – dichiara Parcaroli in apertura alla conferenza-. I 378 milioni di fondi sisma sono necessari per far ripartire il territorio: dobbiamo sfruttare questa importante opportunità, investendo sui fiori all’occhiello di Macerata come arte, cultura e infrastrutture. Questo è però possibile solo con la collaborazione di tutti e 55 i sindaci dei comuni della provincia, da solo io non ce la faccio”.  “Costruendo una nuova economia, in grado di guardare oltre la ricostruzione, sarà possibile riportare giovani e famiglie nei territori colpiti dal terremoto – continua Sabatini -. I fondi forniti non devono assolutamente ritornare indietro: è centrale che se ne faccia un utilizzo capillare investendo su turismo, inclusione, digitalizzazione e sviluppo”.   Si tratta di un intervento massiccio, volto a ricostituire il sostrato economico minato dal sisma, in vista del difficile periodo che attende tutto il paese dopo il 31 dicembre 2022: “I 192 miliardi di fondi del PNRR – spiega Castelli – dovranno venire restituiti a partire dal prossimo anno. Dobbiamo farci trovare pronti per allora, tonici per il duro periodo che ci aspetta" "I fondi per la ripartenza dopo il sisma vengono investiti tenendo a mente due obiettivi principali: oltre all’urgente ricostruzione delle località ferite, è necessario rigenerare l’economia interna al cratere perché la vita possa ripartire normalmente - aggiunge Castelli -. Ben undici i bandi diretti alle imprese che, tramite ingente investimento, vogliono dare agli imprenditori la possibilità di fare bene, in breve tempo”.   Castelli sottolinea poi l’importanza di lavorare sul piano economico: “I dati Istat prospettano un preoccupante spopolamento della nostra regione nei prossimi 50 anni: so benissimo che per risolvere alla radice questi problemi sarebbero necessarie politiche diverse, mirate e specifiche, ma credo comunque che le persone vivano dove il lavoro non manca. I fondi in arrivo dovranno essere spesi entro la fine di quest’anno, stando alle regole dei regimi specialissimi imposti dalla guerra e dal covid. Il punto centrale è quindi trovare in breve tempo il modo migliore per utilizzare questi soldi”. “La Svem fornirà tutto il supporto e l’assistenza tecnica necessaria per l’illustrazione e la comprensione dei bandi – spiega la vicepresidente Mancini Cilla -. Oltre a quello di Piediripa, apriranno due sportelli gratuiti anche a Fermo e ad Ascoli Piceno. Questa è un’opportunità unica e visti i tempi strettissimi abbiamo deciso di partire in anticipo: le informazioni fondamentali sono già presenti sul nostro sito per la consultazione”.   

20/07/2022 17:00
Sicurezza in rete: come riconoscere un sito sicuro

Sicurezza in rete: come riconoscere un sito sicuro

Navigare in rete è una pratica ormai quotidiana: milioni di utenti, ogni giorno, inseriscono le loro richieste nella barra del motore di ricerca ed entrano nei siti proposti, senza tuttavia avere, nella maggior parte dei casi, la capacità di distinguere un portale sicuro da uno poco affidabile. Eppure, si tratta di una capacità da sviluppare, proprio per evitare spiacevoli conseguenze nel caso in cui il sito non garantisca o non sia in grado di tutelare i dati personali dei propri utenti. Navigare solo su portali raccomandati Google e il suo algoritmo hanno la capacità di riconoscere portali davvero affidabili e collocarli in alto, tra i siti suggeriti in risposta alle richieste e alle ricerche degli utenti. Nonostante questo controllo dall’altro, molto spesso è necessario che ogni utente verifichi in autonomia specifici elementi, prima di cliccare su un particolare link. Leggere le recensioni di una piattaforma web può rivelarsi quindi necessario e risolutivo per riconoscere l’affidabilità della stessa. siano essi degli e-commerce, per eseguire un acquisto, o semplicemente dei siti di intrattenimento quali scommesse e casinò online. Tra le infinite possibilità presente sul web, diventa quasi impossibile per un utente capire quale possa essere la scelta migliore; È così che ci si può avvicinare in sicurezza a portali di gioco come Starcasino, in cui l’intrattenimento e la straordinaria offerta di giochi e divertimenti sono resi sicuri e godibili al 100%, come segnalano le stesse descrizioni degli utenti, grazie alla sicurezza nelle transazioni e a un’esperienza di navigazione ottimale. Come si valuta correttamente l’URL di un sito? Per valutare la sicurezza di un indirizzo web è necessario avere alcuni accorgimenti: 1. Leggere attentamente l’URL del sitoL’URL è l’indirizzo di navigazione che compare nella barra in alto del browser. Per essere sicura l’URL deve essere caratterizzata da un tipo di protocollo, definito dalle lettere ‘https’. Vale la pena accertarsi che eventuali pagamenti e registrazioni siano effettuati solo su pagine https, per evitare che terzi spiino le transazioni e i propri movimenti su quel sito. 2.    Occhio al dominio Segue poi il dominio di navigazione, che a volte può attirare l’attenzione dell’utente per alcune stranezze. Tra queste, si possono citare strane somiglianze con domini più famosi, pensate appositamente per trarre in inganno internauti più ingenui o distratti. Al contrario, alle volte il dominio è ricco di trattini e simboli che lo rendono illeggibile: chiaro segno di inaffidabilità. 3.    Leggere le estensioniCompletano infine il quadro le estensioni: di solito, le estensioni .com o .net sono le più rapide da ottenere, ma questo dato non indica necessariamente l’inaffidabilità del sito in questione. È certo tuttavia che i domini con estensione in .gov o .edu siano i più sicuri, proprio perché riconosciuti da governi o sistemi educativi. 4.    Diffidare di siti poco chiariOvviamente, per essere certi della buona fede di un portale, bisogna saper affinare il proprio intuito: fatta ferma la necessità di verificare URL e tipi di connessione, sarà sempre il caso di diffidare di quei portali che presentano pubblicità estremamente invadenti o contenenti testi poco chiari, ambigui, in pessimo italiano. Si tratta di piccoli accorgimenti che possono fare la differenza tra un’esperienza di navigazione sicura e una più rischiosa.

20/07/2022 09:30
Ecologica, tecnologica, ariosa: ecco la casa di oggi (e del futuro)

Ecologica, tecnologica, ariosa: ecco la casa di oggi (e del futuro)

I nuovi trend per l’acquisto – o anche semplicemente l’affitto – della casa sono ben chiari. Infatti, sono presenti delle peculiarità simili tra le varie moda che ci sono. Fermo restando le differenze che ci sono in base al gusto personale di ognuno di noi, ecco quali sono le linee comuni che stanno andando per la maggiore. Chiuso in quattro mura sì, ma… Qui non si può proprio fare nulla. Anche chi ama gli spazi aperti deve capire che quando è in casa è comunque dentro quattro mura. Ma queste quattro mura possono essere più ariose del solito e, anzi, dare l’impressione che magari si stia comunque all’aperto. Non stiamo parlando solo dei giardini, che ci ce li ha, ovviamente, se li gode ma delle caratteristiche della casa in cui una persona vive. A partire dai singoli dettagli. Prendiamo le tende, ad esempio. Ovvio che oggi, soprattutto su siti specializzati come www.myblind.it, ci sono varie tipologie, ad esempio le tende a rullo oscuranti per chi vuole un po’ di privacy o le tende oscuranti per lucernari per chi ha il soffitto in vetro in un certo angolo, ma hanno in comune tutte il senso di non sentirsi troppo al chiuso. Così sono nate anche le tende a pacchetto steccate, giusto anche per dirne un’altra. Al di là, comunque, della tipologia specifica c’è da dire che ogni dettaglio deve essere visto come una valorizzazione dello spazio open space. Ed è proprio qui che casca l’asino perché le stanze, adesso, sono più grandi e non sono limitate da muri o altro. La tendenza è quella di unire più stanze – salvo esigenze particolari – creando un unico ambiente. E, quindi, anche tutti i prodotti di arredamento devono ‘viaggiare’ in questa direzione. Cioè che devono, appunto, valorizzare gli spazi aperti che hai costruito in casa. Prima la tecnologia Che la tecnologia invadesse anche l’arredamento della casa era chiaro a tutti. Sarebbe stata solo una questione di tempo. E, probabilmente, la pandemia ha accelerato tutto questo. Infatti, oggi, sono così tante le diavolerie tecnologiche che è impensabile avere una casa senza pensare allo spazio in cui inserire tutta la tecnologia di cui si ha bisogno. Basti pensare alla friggitrice ad aria, nata come un prodotto di nicchia per chi era un po’ ‘fissato’ con la salute per poi ‘esplodere’ nel corso dei mesi. Perché, oggi, si vuole mangiare sano senza perdere di vista il gusto. E, quindi, cosa c’è di meglio di una frittura senza (o quasi) l’olio? Per non parlare, poi, della domotica. La tecnologia, se usata con criterio, può dare tanti vantaggi tra cui quello di non dimenticarsi di chiudere porte e finestre quando si esce. Poi ci sarebbe Alexa, il Bimby e tante altre cose che qui non menzioniamo per mancanza di spazio. Il succo è sapere che, comunque, quando si arreda una casa è fondamentale mettersi in testa che c’è bisogno di qualcosa legato alla tecnologia. E, siamo sicuri, con il passare del tempo si scegliere un prodotto tecnologico – ad esempio la friggitrice ad aria – anche per il senso estetico che dà. E non solo per le sue specifiche funzionalità. Tutto a risparmio energetico Sarà per le bollette sempre più alta, sarà perché il tema della sensibilità ambientale è sempre più sentito (in particolare dai giovani) ma tra le tendenze da segnalare per l’arredamento di una casa è quello della sostenibilità ambientale. Detto in parole più dirette, il risparmio energetico. Che, ovviamente, consiste sia nel risparmiare i consumi delle risorse terrestri e sia risparmiare sulla bolletta. È un bel vantaggio per tutti questo. Perché, inutile girarsi intorno, se tutelando l’ambiente le persone hanno anche un risparmio immediato, in termini economici, saranno più propense ad avere comportamenti consoni in tal senso. Anche nelle cose che, magari, possono sembrare che non c’entrino. Riprendendo l’esempio delle tende, prendendo delle tende oscurante o veneziane tende si possono comprare quelle che ti evitano di accendere la luce quando non serve. Sì, magari avrai le lampade a LED però finché si può risparmiare ulteriormente, perché non farlo?            

15/07/2022 10:00
Internet Archive, Come recuperare i siti web cancellati?

Internet Archive, Come recuperare i siti web cancellati?

Se stai cercando un sito web, ma non riesci a trovarlo sui motori di ricerca. Oppure lo trovi, ma cliccandoci sopra ti compare il messaggio di errore “errore 404 pagina non trovata” e di conseguenza non riesci ad accedere al sito che ti interessa, sei nel posto giusto. Ti sveleremo in modo semplice quali metodi o strumenti puoi usare per recuperare e visionare i siti web che sono stati cancellati. Principalmente ci sono due metodi per poter visionare un sito web cancellato o magari temporaneamente inattivo. I due metodi sono totalmente differenti tra loro. VPN vs Internet Archive Differenze e somiglianze Tra la VPN e l’Internet Archive ci sono poche somiglianze. Il primo, infatti, è un servizio di rete e l’altro è, invece, un archivio online. Quindi la VPN e l’internet Archive ti offriranno servizi differenti, essendo due cose diverse l’uno dall’altro, e perciò otterrai anche risultati diversi a seconda del metodo che scegli di utilizzare. Ricorda che sono entrambi metodi validi e funzionanti, dipende tutto dalle tue esigenze e da cosa vuoi ottenere. VPN vs Internet Archive La VPN in genere viene utilizzata per recuperare i siti web che sono stati bloccati momentaneamente o permanentemente nel Paese in cui vi trovate. Vi garantisce, inoltre, la protezione dei vostri dati personali quali la vostra posizione e il vostro indirizzo IP. Funziona anche tra dispositivi che non sono collegati sulla stessa LAN. L’ Internet Archive, vi consente di poter recuperare i siti web che sono stati cancellati o sono inattivi. Inoltre, non si occupa della protezione dei vostri dati e del vostro indirizzo IP, perché non è un compito che le compete. Mette solo a vostra disposizione tutte le copie e le istantanee dei siti web che trovate sui motori di ricerca. VPN Magari il sito che stai cercando non è stato cancellato dal motore di ricerca, ma per qualche motivo è stato temporaneamente o meno bloccato. In questo caso per visionarlo puoi usare una VPN.  La VPN è un servizio di rete che si occupa di criptare il tuo traffico Internet, cioè lo scambio di informazioni tra il tuo PC e il server così da proteggere la tua identità e la tua posizione. Alcune VPN sono a pagamento, ma sappi che c’è anche la VPN gratuita da utilizzare. Infatti, anche le VPN gratuite che si trovano sul mercato negli ultimi anni vi consentono non solo di proteggere i vostri dati personali, ma anche di poter proteggere o cambiare la vostra posizione. Vi garantiscono quindi la massima protezione della privacy e una sorta di anonimato. Cambiando la vostra posizione tramite VPN potete così accedere ai siti che sono stati bloccati nel Paese in cui vi trovate. Farlo è semplicissimo, vi basterà seguire le istruzioni della vostra VPN. Internet Archive Se visitando il sito web dovessi imbatterti nel messaggio di errore 404 significa che la pagina non è attualmente disponibile sul server. Però, puoi riuscire a visionare comunque la pagina. Il secondo metodo che puoi utilizzare per farlo è l’Internet Archive. Se non sai cosa sia e come funziona ci pensiamo noi a chiarirti le idee. L’Internet Archive è una sorta di Biblioteca digitale che ti consente di poter avere un accesso permanente ai siti web, ma anche alle immagini o agli audio. Naturalmente ci sono vari tipi di Internet Archive, ad esempio vi è il Server Cache di Internet. La maggior parte degli Internet Archive sono gratuiti e li trovate digitando sul web. I motori di ricerca hanno milioni e milioni di siti web e nel Server Cache lasciano una sorta di copia o istantanea del sito web. In questo modo quando il sito web viene cancellato potete sempre recarvi nella sezione cache e consultare la copia del sito. Oppure vi sono anche degli Internet Archive che consistono in una sorta di Archivio Internet che vi consente di poter ritrovare un sito web. Dovete solo digitare il dominio del sito cancellato e avviare la ricerca nell’archivio, troverete un elenco cronologico con tutte le copie del sito o i backup del sito fatti in un arco temporale. Ti basterà cliccare su una data per visionare la pagina web a schermo intero. Come vedi questo metodo, non ti fornisce nessuna protezione di rete. Le principali differenze tra il metodo VPN e il metodo Internet Archive Le differenze tra la VPN e l’internet Archive sono principalmente due, come abbiamo già visto e riguardano:  - La VPN è un servizio di rete finalizzato a criptare i vostri dati e il vostro traffico Internet, mentre l’Internet Archive è appunto un archivio digitale - La VPN vi consente di accedere ai siti bloccati nel Paese solo cambiando la posizione del vostro indirizzo IP, mentre l’Internet Archive vi consente di visionare i siti web eliminati visionando le copie nella cache.

14/07/2022 10:30
"I giovani di Lodovico", grande successo per il primo evento under 40 del Caem Scarfiotti

"I giovani di Lodovico", grande successo per il primo evento under 40 del Caem Scarfiotti

Uno splendido sabato favorito dalla limpidezza del paesaggio tra le colline marchigiane, ha salutato nel migliore dei modi l’edizione inaugurale de “I Giovani di Lodovico” per under 40 del club CAEM/Scarfiotti iscritta a calendario ASI come prova del Trofeo Giovani nazionale. La genialità organizzativa che ha contraddistinto l’evento, al quale sono intervenuti una trentina di equipaggi marchigiani e del centro Italia, ha favorito lo scorrere del programma tra impegno cronometrico d’abilità e l’entusiasmo dello stare insieme per condividere la passione motoristica e i numerosi momenti di socialità. Dalla sede del CAEM di Valle Cascia nei pressi di Macerata gli equipaggi hanno effettuato la prima sezione di prove nel parcheggio del Quartiere Fieristico di Villa Potenza, per poi dirigersi verso Castelfidardo lungo un suggestivo percorso che ha toccato Osteria Nuova, Filottrano, Osimo e Castelfidardo per sostare a Porta Marina ed effettuare una curiosa e divertente Caccia al Tesoro. Poi via verso Loreto per raggiungere Porto Recanati per la seconda e decisiva sezione di prove valida per il Trofeo Giovani ASI e l’interessante chiusura con una singolare prova speciale di abilità ad eliminazione diretta, particolarmente stimolante e divertente. Durante la fase conclusiva con l’apericena e le festosissime premiazioni presso il Ristorante “Da Guido” a Portorecanati, le auto sono state esposte sul lungomare tra le attenzioni e la curiosità della brulicante “movida” del sabato sera. Encomiabile il lavoro dello staff “giovani” del CAEM/Scarfiotti guidato da Gabriele Teodori e Nicolo’ Guzzini e coadiuvato dai consiglieri del club, che ha ricevuto l’ovazione finale da parte dei partecipanti. Diversi sono stati gli equipaggi ed i conduttori impegnati per la prima volta da protagonisti al volante di un’auto d’epoca, tra questi il fabrianese Alessandro Gatti, 24 anni, presente con il padre Fabio navigatore, su una Lancia K Coupé del 1998: “Sono orgoglioso di avere fatto questa mia prima esperienza con il CAEM, in una giornata piena di novità molto apprezzate, un’esperienza davvero fantastica, anche nella piacevolezza delle nuove conoscenze che offrono queste occasioni, visitando gli splendidi territori della regione Marche. E’ stato bello prendere la propria auto, nel mio caso una youngtimer, uscire, guidare tra le nostre belle strade, impegnarsi per la prima volta in prove di regolarità, una giornata da definire da compito in classe“. Presente il commissario ASI Alessandro Forcelli, che ha seguito con grande interesse questo primo impegno tra gli under 40: “E’ la mia prima esperienza in un appuntamento del Trofeo Giovani come delegato ASI, con una valutazione abbastanza positiva sia per lo spirito degli equipaggi conviviale e allegro, ma anche per la buona organizzazione da parte dei giovani CAEM con il supporto degli esperti. Itinerario bello, tipico di queste zone, dall’interno collinare, con l’attraversamento di Loreto, Osimo e Castelfidardo, fino alla Riviera del Conero. Particolarmente interessanti le iniziative innovative con la caccia al tesoro 2.0 che ha divertito molto gli equipaggi e la parte finale con una nuova tipologia di prove di abilità fuori classifica ad eliminazione diretta. Il Trofeo Giovani ASI è una grande apertura di questo mondo verso le nuove generazioni. L’evento che abbiamo visto ha favorito nuove idee e utile esperienza per i giovani dal punto di vista organizzativo, con visibile impegno e grande passione.” La classifica assoluta ha premiato i romani Luigi Ruggeri e Valentina Recchia (Volvo 460/1993) con 127 penalità, davanti ai perugini Martina e Nicola Alessandrelli (Volkswagen Maggiolino/1970) con 237 e ai recanatesi Stefano Beccerica e Fabio Mercuri (Fiat 124 spider/1971) con 389 penalità. Ruggeri si è imposto anche nell’appassionante sfida a eliminazione diretta, disputata su due tratti paralleli con doppio display a congelare in tempo reale la prestazione cronometrica. Nella finale hanno avuto la meglio sui perugini Riccardo Paglicci-Simone Rondolini (Mercedes CLK/1999), mentre è stato l’equipaggio Beccerica-Mercuri della squadra “Fiat 8V Zagato” ad aggiudicarsi il premio in palio per la Caccia al Tesoro disputata a Castelfidardo. Alle squadre in lizza erano stati assegnati nomi ispirati alle vetture portate in gara da Lodovico Scarfiotti durante la sua splendida carriera automobilistica, dalla Fiat 500C Topolino, alle Osca, fino alle Ferrari sport e formula 1 con le quali ha raccolto i suoi migliori successi in salita, in pista e sui circuiti stradali.

10/07/2022 12:12
Marche -"Nei prossimi anni crollo delle nascite e aumento malattie croniche negli over 65"

Marche -"Nei prossimi anni crollo delle nascite e aumento malattie croniche negli over 65"

Nei prossimi anni le nascite continueranno a diminuire mentre gli over 65 aumenteranno insieme alla domanda stimata di prestazioni legate a patologie croniche come ipertensione e diabete. È quindi necessario un adeguamento del sistema di offerta di servizi da parte del sistema sanitario regionale. Su questo assunto si basa il nuovo approccio della Regione Marche alla programmazione sanitaria: le scelte vengono impostate attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi basati sull’evidenza scientifica. È stato dunque definito un modello, in partnership con la Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, di analisi del fabbisogno di prestazioni di assistenza sanitaria (ospedaliera e ambulatoriale), sviluppato attraverso un monitoraggio dettagliato dei percorsi di mobilità sanitaria: percorsi di mobilità sanitaria in uscita (extra-regionale/intra-regionale) e percorsi di mobilità sanitaria in entrata (mobilità attiva: di attrazione). Lo studio è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore Filippo Saltamartini e al rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori. Sono intervenuti anche il professor Stefano Marasca dell’Univpm, il professor Claudio Travaglini dell’Università di Bologna e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini. “I numeri ci raccontato lo stato della nostra sanità. In particolare – ha spiegato Acquaroli - abbiamo sviluppato un percorso pianificato sui fabbisogni reali della popolazione, attraverso l’analisi e lo studio delle caratteristiche della domanda di assistenza in modo da scoprire punti forti e punti deboli. Le indicazioni che emergono sono precise, le cure di prossimità vanno ad incidere meno dell’ospedalizzazione, e di fronte a poche risorse e all’invecchiamento della popolazione che ha bisogno di assistenza, vanno ponderate con i numeri le scelte più efficaci ed efficienti riportando i servizi sui territori come intendiamo fare con la riorganizzazione delle aziende sanitarie”. “Allo stesso tempo vanno analizzati i dati della mobilità attiva e passiva valutandone cause e conseguenze e l’incidenza dei privati. La scelta di un modello decisionale basato sui bisogni della popolazione, e non sulla spesa storica dei servizi, ci dà la possibilità di orientare meglio le risorse verso le prestazioni più utili ai cittadini e di evitare sprechi. Potremo fare scelte a ragion veduta al di là dei campanilismi”. “I dati a consuntivo sulle performance sono sicuramente importanti – ha detto il rettore – ma non ci dicono cosa fare. Come Università ci siamo focalizzati su un’analisi di contesto in chiave prospettica e multidisciplinare che tenga conto degli aspetti evolutivi, economici, demografici, delle nuove tecnologie e del capitale umano che è determinante per realizzare le cose. Su questo aspetto ci siamo particolarmente concentrati con l’incremento delle borse di studio (110) e i corsi di formazione (42), con i corsi di laurea magistrali a ciclo unico che sono passati dai 212 del 2020 ai 355 del 2022/2023 dei corsi triennali per le professioni sanitarie che da 535 sono diventati 750”. “I numeri spazzano via le opinioni e sono oggettivi – ha sottolineato Saltamartini - e a quelli dobbiamo rispondere i termini di scelte. Grazie a questo studio ora abbiamo la possibilità di impegnare le risorse in modo più coerente per garantire i servizi più appropriati. Si tratta di un dovere etico oltre che politico. L’obiettivo è arrivare ad un modello con una corretta offerta Comune per Comune”. La programmazione basata sui bisogni è partita dalla conoscenza dettagliata del territorio, della sua complessità e variabilità da un punto di vista demografico e socioeconomico. I fattori rilevati come modificanti la domanda di salute, sono innanzitutto in una prima fase di tipo demografico: il numero di anziani (con distribuzione territoriale e con analisi temporali), il numero di anziani che vivono soli o con coniuge non autosufficiente, il numero di anziani non autosufficienti, il numero di anziani non autosufficienti (con patologie degenerative: demenze), la tipologia di struttura della rete familiare e i contesti di assistenza territoriale (formali e informali)”. “Attraverso lo studio del fabbisogno espresso e latente e attraverso lo studio delle dinamiche demografiche è stato possibile calcolare il fabbisogno di assistenza ospedaliera e ambulatoriale, stimando la domanda di assistenza per patologie croniche (valutate con i percorsi di PDTA), al fine di raggiungere i livelli di fabbisogno predefiniti e supportare la Regione nella pianificazione dell’offerta territoriale. L’analisi offre chiare indicazioni per la riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale in funzione della stima del bisogno di salute nei prossimi 10 anni”.

07/07/2022 17:41
Sisma, emanati bandi per 700milioni di euro. Legnini: "Tempistiche del MEF rispettate"

Sisma, emanati bandi per 700milioni di euro. Legnini: "Tempistiche del MEF rispettate"

Emanate le Ordinanze relative agli 11 bandi dal valore di circa 700 milioni di euro della Macromisura B del Fondo complementare sisma al PNRR, che è dedicata al rilancio economico e sociale delle quattro regioni colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Un passo fondamentale, anche per rispettare le stringenti tempistiche dettate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il pacchetto di misure approvato dalla Cabina di Coordinamento integrata, presieduta dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini, mira a favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare, il riuso delle macerie, la filiera del legno ed agroalimentare e le comunità energetiche, nei due crateri post-sisma 2009 e 2016-17 dell’Appennino centrale. I bandi sono già pubblicati sul sito www.sisma2016.gov.it. Con il completamento della procedura relativa al regime di aiuti da parte della Commissione Europea, i soggetti gestori Invitalia e Unioncamere provvederanno poi alla pubblicazione degli avvisi entro la metà di luglio con l’indicazione dei relativi tempi di apertura e chiusura degli sportelli. Di particolare rilievo l’approvazione dei progetti per la prima rete integrata territoriale per la ricerca e l'innovazione, per la realizzazione di quattro centri di ricerca e alta formazione, uno per ogni regione e ciascuno dedicato a un ambito specifico: economia circolare e salute nel Lazio, con sede principale a Rieti, digitalizzazione, valorizzazione, conservazione e fruizione dei beni culturali e ambientali in Umbria, in Abruzzo il centro sulla sicurezza e tecnologie agroalimentari, nelle Marche quello dedicato alla scienza e tecnica delle ricostruzioni. A questi si aggiunge la nuova sede decentrata della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione a L’Aquila in accordo con l’Università. La Cabina di Coordinamento ha preso inoltre atto dello stato attuativo degli oltre 800 progetti finanziati con la Macromisura A, dal valore di 1 miliardo e 80 milioni di euro, che hanno raggiunto gli obiettivi fissati dal Mef grazie al lavoro intenso dei Comuni e degli Uffici Speciali alla Ricostruzione. “I bandi approvati dalla Cabina di coordinamento integrata sono il risultato di mesi di lavoro molto fruttuoso, da parte dei soggetti attuatori Commissario sisma 2016 e Struttura di missione 2009, del Dipartimento Casa Italia, delle Regioni, dei Sindaci, dei soggetti gestori Invitalia e Unioncamere e degli esperti, le dirigenti della Struttura commissariale – ha sottolineato il Commissario Legnini -. Si è altresì svolto un confronto molto collaborativo con il Dipartimento politiche europee della Presidenza del Consiglio e con la Commissione europea finalizzato a massimizzare il regime di aiuti con le deroghe previste dal Temporary framework per il Covid e per il contrasto alla crisi Ucraina”. Ha aggiunto il Commissario Legnini: “Voglio ringraziare tutti i soggetti istituzionali e professionali grazie al cui impegno siamo riusciti a rispettare la milestone del 30 giugno. Si tratta di un’opportunità straordinaria per sostenere lo sviluppo, il lavoro e la ricerca nei territori dei due crateri, che con questo step attuativo potranno giovarsi non soltanto dei processi di ricostruzione in corso ma anche di strumenti e incentivi per affrontare i nodi storici dello sviluppo dell’Appennino centrale”. Conclude Legnini: “Adesso spetta alle Regioni e in particolare alle Società di sviluppo regionali designate, al sistema camerale, alle associazioni di categoria, che voglio ringraziare per i contributi forniti, ai Sindaci e a tutti gli attori sociali interessati, far conoscere, promuovere e accompagnare le misure varate per attrarre nuovi investimenti nei territori colpiti dai terremoti”.

01/07/2022 11:56
Come risparmiare oggi sulle offerte gas per evitare un salasso in autunno

Come risparmiare oggi sulle offerte gas per evitare un salasso in autunno

  Bollette del gas “roventi”, nelle Marche come in tutta Italia. L’impennata dei prezzi del gas, con cifre alle stelle nei primi mesi dell’anno, continua a tradursi in stangate in bolletta. Nonostante le misure straordinarie messe a punto dal Governo, le famiglie italiane restano schiacciate da spese per il metano sempre più voluminose. E con il taglio delle forniture dalla Russia in agguato, il rischio di nuovi, pesanti, rincari autunnali incombe all’orizzonte. Per non farsi trovare impreparati all’accensione dei caloriferi, è opportuno giocare d’anticipo. Come? Scegliendo già da ora il Mercato libero, le cui offerte garantiscono un prezzo del gas naturale più basso rispetto a quello proposto dal mercato Tutelato. Individuare le offerte gas casa più convenienti nel libero mercato oggi è possibile grazie a strumenti come il comparatore di SOStariffe.it: sarà sufficiente indicare una stima del proprio consumo annuo di gas (il dato è riportato anche nell’ultima bolletta inviata dall’attuale fornitore) per avere l’elenco delle tariffe più in linea per il proprio profilo di consumo. Gas: la fotografia della stangata nelle Marche I prezzi alle stelle del gas uniscono la penisola, da Nord a Sud. Così come la mannaia del caro-bolletta non risparmia le principali città delle Marche. Secondo un’analisi territoriale elaborata da SOStariffe.it, Pesaro conquista il primato (negativo) delle bollette “roventi”, con una spesa media annuale superiore rispetto a quella registrata nelle altre città marchigiane: a fronte di un consumo medio annuo di 974 Smc di gas, una famiglia di Pesaro spende, in media, 841 euro all’anno se è ancora vincolata a un contratto di Tutela. La spesa si alleggerisce passando al Mercato libero: 775 euro all’anno per le bollette del gas, con un risparmio annuo di 65 euro. Segue Macerata, i cui residenti ancora nel mercato Tutelato devono pianificare una spesa annua per le bollette del gas di 794 euro (a fronte di un consumo medio annuo di 924 Smc). Per chi ha già scelto il Mercato libero, invece, la voce di spesa in bolletta per la materia prima gas si assottiglia, passando da 794 euro a 728 euro nell’arco di 12 mesi. Risultato? Il Mercato libero assicura un risparmio di 66 euro annui. Ancona conquista, invece, lo scettro del risparmio: tra i capoluoghi di provincia analizzati è quella che trae maggiori sconti dalla scelta delle offerte del Mercato libero. Qui la differenza in bolletta tra chi è rimasto fedele al regime di Tutela e chi, invece, ha optato per il Mercato libero si traduce in 67 euro all’anno di convenienza. A fronte di un consumo medio di gas di 831 Smc in 12 mesi, la prima categoria di famiglie deve far fronte a una spesa di 734 euro all’anno per le bollette del metano, mentre la seconda riesce a ridurre l’esborso con il pagamento di 667 euro. Infine, una famiglia ad Ascoli Piceno consuma in media 849 Smc di metano all’anno, ricevendo una fattura del gas annua pari a 703 euro (in regime di mercato Tutelato) e 652 euro (nel Mercato libero). La differenza? 52 euro di minori uscite. Il Mercato libero magnete del risparmio Le cifre contenute nel focus territoriale parlano chiaro: il Mercato libero è un magnete della convenienza. E ciò che lo rende così competitivo è il fatto che sono proprio i fornitori del Mercato libero a scegliere il prezzo della componente gas della bolletta. Una carta vincente che permette ai titolari di utenze domestiche di individuare il fornitore che offre il prezzo della componente gas più basso sul mercato e puntare, quindi, sul risparmio. Un’ulteriore boccata d’ossigeno per i bilanci delle famiglie italiane è, al momento, l’opzione di scelta delle tariffe a prezzo bloccato. Questo significa che il prezzo della componente gas è fisso per un determinato periodo a partire dalla sottoscrizione del contratto, generalmente 12 o 24 mesi. Risultato? Agli utenti è garantita sia la protezione da eventuali impennate dei prezzi del mercato all’ingrosso sia la serenità di non incappare in nuovi, pesanti stangate autunnali in bolletta.

28/06/2022 15:08
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