Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1010 tamponi: 596 nel percorso nuove diagnosi e 414 nel percorso guariti. Tre casi positivi: uno registrato in provincia di Pesaro Urbino e due in provincia di Ascoli Piceno.
Il numero totale dei contagiati sale dunque a 6.782 su un totale di 87.092 tamponi analizzati. Si registra un leggero aumento rispetto alla giornata di ieri, quando era stato riscontrato un solo caso positivo.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores
Centinaia di manifesti funebri sono stati affissi dai militanti di CasaPound Italia davanti alle sedi INPS in decine di città italiane. Ogni manifesto porta il nome di una delle tante vittime che si sono tolte la vita per l'enorme disagio economico in cui si sono trovati a causa della quarantena.
L'intento è infatti denunciare la morte dell’economia italiana e di migliaia di piccoli e piccolissimi imprenditori, messi in ginocchio dalle politiche governative e “giustiziati” dai disservizi, dai ritardi e dall’incapacità di gestire i pochi aiuti statali da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
“L’INPS - spiega in una nota alla stampa CasaPound - dovrebbe essere l’ente pubblico di maggior sostegno ai lavoratori e agli imprenditori in questo momento di profonda recessione. E invece non soltanto si è fatta trovare impreparata a fronteggiare l’emergenza ma addirittura ha aggravato una situazione già critica. Da un lato con i disservizi telematici, dall’altro con la lentezza nella lavorazione delle pratiche che non ha ancora consentito a centinaia di migliaia di cittadini di riscuotere la cassa integrazione e i vari bonus di sostegno al reddito”.
“Non ci sono stati soltanto ritardi ingiustificabili nell’erogazione dei soldi - prosegue Cpi - ma addirittura le imprese che hanno anticipato la cassa integrazione sono ancora in attesa della necessaria autorizzazione per compensare quanto già pagato con i contributi da versare. Insomma, l’INPS, non contenta di essere in ritardo nei pagamenti, ha addirittura messo i bastoni tra le ruote anche a coloro che, per venire incontro ai propri dipendenti, hanno messo di tasca propria quanto avrebbe dovuto corrispondere lo Stato”.
“L’Istituto di Previdenza - conclude la nota di CasaPound - come qualsiasi pubblica amministrazione che si rispetti, dovrebbe essere la cinghia di trasmissione delle decisioni politiche, e invece si è contraddistinto soltanto per le sortite inopportune del suo Presidente, Tridico, che ha definito 'pigri e opportunisti' gli imprenditori che, dopo il lockdown, facevano fatica a riaprire la propria attività. Per questi motivi abbiamo deciso di protestare davanti a un Istituto che per oltre cento anni ha assicurato serenità agli italiani e che, negli ultimi tempi, si sta trasformando in un baraccone indecente”.
Tuttavia, la maggior parte delle persone probabilmente riconoscerà che "Sento spesso i loro nomi, ma che cos'è Bitcoin?" e "È come la moneta elettronica."
Inoltre, immagini come "investimenti poco chiari ma sospetti" e "truffe" sono in cima alla lista.
Cos'è Bitcoin per queste persone? Non è sospetto? Per rispondere a tali domande, lo spiegherò in modo facile da capire.
Che cos'è un Bitcoin?
Bitcoin sta attirando più attenzione perché ha le caratteristiche di cui sopra. Bitcoin è una "valuta" che può essere scambiata e di recente emessa su Internet.
Bitcoin è la prima "valuta virtuale decentralizzata" al mondo che può essere scambiata e di recente emissione su Internet. Bitcoin è "denaro" come puoi vedere da quella che viene chiamata una "valuta" virtuale.
È una valuta che ha lo stesso valore di "denaro" come lo yen e il dollaro.
Pertanto, ci sono unità monetarie come yen e dollaro. L'unità di Bitcoin è BTC.
"Denaro" non controllato dal governo o dalle banche centrali. Se la valuta ha lo stesso significato dello yen o del dollaro, non è necessario crearla.
Quindi ciò che è diverso dalle valute convenzionali è che Bitcoin non ha emittenti. In generale, le valute vengono emesse e gestite dal governo e dalle banche centrali, ma i bitcoin vengono distribuiti, emessi e gestiti utilizzando P2P.
Di conseguenza, le transazioni possono essere effettuate direttamente senza passare attraverso una banca o un governo e le commissioni di intermediazione sono gratuite o abbastanza basse.
Inoltre, poiché opera su Internet, è possibile fare trading con chiunque nel mondo per 24 ore.
È anche una valuta specializzata in sicurezza, poiché i registri delle transazioni sono praticamente a prova di manomissione.
Bitcoin è una versione digitale dell'oro? Viene emesso dal mining?
L'importo legale come yen e dollaro può essere regolato liberamente dal governo nazionale e dal governo, ma poiché Bitcoin è un software, il limite superiore di emissione è predeterminato dal programma.
Il limite di emissione è fissato a 21 milioni di BTC (prezzo unitario bitcoin).
Inoltre, la velocità di emissione è determinata anche dalla programmazione. Inizialmente, 50 BTC venivano emessi ogni 10 minuti, come mostrato nel grafico sopra, ma l'importo emesso è stato dimezzato ogni 4 anni.
Questa data di dimezzamento è chiamata emivita.
Il programma prevede di raggiungere il limite nel 2140 e terminare l'emissione di Bitcoin. Tuttavia, a rigor di termini, la velocità di emissione è determinata dagli utenti bitcoin e dallo stato di partecipazione della rete, quindi in realtà sta procedendo un po 'più veloce del previsto. crypto trader è uno dei ben noti software di trading di bitcoin che è facile da usare.
Rispetto alla parte che il limite superiore è l'oro sono comuni e, bit moneta e oro è simile al perché si dice che lo sia.
Quando il mining diventa difficile e il numero di problemi diminuisce, il valore aumenta e alcune persone attendono l'aumento dei prezzi
Bitcoin ha un limite programmatico di 21 milioni di BTC, con un volume di mining che viene dimezzato ogni quattro anni. In alternativa, l'importo dello scavo diminuirà in generale e il tasso competitivo aumenterà quando si tenta di ottenere di più.
All'inizio, potevo partecipare con un computer generico, ma quando la concorrenza diventava feroce, non potevo estrarre il mio computer senza un computer in grado di eseguire l'elaborazione di calcolo ad alta velocità.
Poi c'erano persone che aspettavano l'aumento dei prezzi scambiando denaro per bitcoin anziché estrarlo con una macchina di scavo.
Per queste persone è stato aperto un ufficio di cambio e ad oggi è possibile scambiare una moneta da 1 bit per circa 1 milione di yen.
Bitcoin è il primo ricercatore e programmatore che ha iniziato la ricerca per cui, impercettibilmente, il mondo ti ha diffuso.
Così, come il primo documento, Bitcoin è stato istituito come una nuova "valuta". Oggi vengono create molte valute virtuali oltre a Bitcoin.
Conosci la storia di Bitcoin?
Bitcoin è la prima valuta virtuale creata. Inizialmente era una valuta su Internet senza valore, ma gradualmente è stata trattata come una valuta di trading, e ora è riconosciuta come una valuta che può essere scambiata in tutto il mondo.
Bitcoin è un periodo di tempo in cui tutti i record per transazione nel libro mastro della transazione è stato gestito da un Postscript per coerenza.
Nell'elaborazione write-once, la rete finora utilizzata è stata distribuita per prenotare i dati e l'integrità dei dati di tutte le transazioni avvenute nel periodo della registrazione write-once che verrà richiesta.
Tuttavia, poiché i dati di un grande registro delle transazioni che viene distribuito e archiviato e i dati della transazione da aggiungere di recente vengono tutti accuratamente verificati e quindi aggiunti, il lavoro per ottenere la coerenza richiede un'enorme quantità di calcolo.
Da dove prendi in prestito la tua potenza di calcolo?
Pertanto, Bitcoin prende in prestito risorse informatiche da volontari per questo lavoro aggiuntivo al fine di gestire un'enorme quantità di calcoli.
- Prendendo in prestito la potenza di calcolo del computer in eccedenza, diventa possibile eseguire un'enorme quantità di calcoli e stiamo aggiungendo a un grande registro di trading condiviso da tutti.
- Il nuovo Bitcoin è presentato come un ringraziamento per aver prestato la tua potenza di calcolo
- Anche se mi presti la potenza di calcolo, se non c'è ritorno, nessuno lo presterà.
- Se sei un volontario e presti il tuo computer, è meglio guardare i giochi online e YouTube.
- Quindi Bitcoin sta pagando nuovi Bitcoin come ricompensa per il prestito di risorse informatiche.
- Questo premio verrà pagato dal Bitcoin appena emesso.
- Cioè, in questo momento si verificherà una nuova emissione di valuta.
- Come forma di apprezzamento per i volontari per aver prestato la potenza di calcolo del proprio computer, ci hanno regalato un Bitcoin di nuova emissione. Per maggiori informazioni clicca qui trustpedia.io/it
Mining = flusso fino al nuovo numero
La potenza di calcolo descritta sopra si presta con il nuovo numero di Bitcoin "a una serie che viene chiamata mining (mining)".
Nakaniwa, il computer del cambiamento della potenza di calcolo nel business del denaro è completamente diviso, le persone che lavorano duramente nelle miniere diurne e notturne in tutto il mondo, le persone che chiamano miner (minori).
Tuttavia, il metodo di mining (approvazione) dell'attuale Bit Proof of Work è il (metodo di mining basato sulla CPU, prestazioni della GPU), il mining dedicato a un computer essenziale dei nuovi entranti è diventato una situazione difficile.
Bitcoin è ancora sicuro grazie alla sua gente.
Il nuovo numero di Bitcoin come valuta può essere fatto solo attraverso questo mining.
Pertanto, i minatori che credono nello sviluppo di Bitcoin si stanno aggiungendo a un grande registro commerciale giorno dopo giorno come attività di mining una dopo l'altra.
Questo è il motivo della tecnologia blockchain che mantiene l'autenticità di Bitcoin.
Indirizzo e wallet
Quando si utilizza Bitcoin, esiste qualcosa come un "numero di conto", che si chiama indirizzo.
Bitcoin è composto da 27 a 34 caratteri alfanumerici a partire da 1 o 3.
Degli indirizzi aggregati quello della borsa (wallet) dice questo.
I portafogli Bitcoin sono approssimativamente divisi in quattro tipi.
Portafoglio desktop (wallet su PC)
Wallet web (wallet su web), wallet mobile (wallet su smartphone)
Paper wallet (portafoglio stampato su carta)
Wallet hardware (terminale speciale del wallet)
Esiste un rischio elevato di danneggiare l'hacking se lo lasci in uno scambio all'estero, ma puoi aumentare la sicurezza spostandolo nel portafoglio.
I costi iniziali del portafoglio sono elevati, ma i wallet hardware presentano un rischio particolarmente basso.
Wallet su dispositivo mobile
È un wallet che funziona come un'applicazione su iPhone e Android.
Questo è molto comodo per l'uso effettivo in negozio perché è possibile utilizzare un codice QR ed è facile da trasportare.
iOS è breadwallet o Copay, Android è Mycelium o Copay è raccomandato.
Wallet sul computer
Sul tuo computer l'installazione e l'ambiente locale è un portafoglio che può essere gestito da.
Questo wallet è facile da usare, ha i vantaggi di alta funzionalità e sicurezza eccellente.
Ma prima installare e configurare la fiamma corretta è uno svantaggio.
Inoltre, fai attenzione alle impostazioni di backup e sicurezza, poiché potrebbe accadere che il tuo PC non funzioni correttamente e non sia possibile recuperare Bitcoin o che possa essere rubato a causa di infezione da virus o danni da hacking.
Sono trascorsi cinquanta anni da quel 6 luglio 1970, data dell’insediamento del primo Consiglio regionale delle Marche. Un mese prima, il 7 giugno, i marchigiani si recavano alle urne per eleggere i propri rappresentanti nell’assise regionale.
Oggi, a mezzo secolo di distanza, nell’Aula assembleare si è celebrata l’importante ricorrenza. Si è trattato di una cerimonia sobria, nel rispetto del difficile momento storico che si sta attraversando, ma con un messaggio di fiducia e di speranza per il futuro.
In occasione della seduta celebrativa, il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, ha chiuso il programma di lavori con un intervento a braccio, sottolineando in particolare la trasformazione “quasi genetica” che hanno vissuto le Marche in questi 50 anni, ma specialmente negli ultimi cinque, sia in termini istituzionali e amministrativi, che politici e socio-economici.
“Non vi è dubbio – ha detto in un passo del discorso Ceriscioli – che, in questi ultimi 5 anni, la Regione Marche ha segnato un cambiamento fortissimo, vuoi per i rapporti con la collettività e i cittadini molto più prossimi rispetto anche a pochi anni prima, vuoi per le difficili fasi emergenziali vissute, ma anche come gestione diretta della cosa pubblica. Nei prossimi anni si troverà di fronte a scelte strategiche irripetibili ed epocali dettate dalla capacità di intercettare e investire l’ingente mole di risorse europee".
“Sono stati cinque anni di forte cambiamento - ha proseguito - che potranno esser letti poi con un occhio storicamente più approfondito, ma io credo che mai come in questi 5 anni, con il percorso interrotto di riforma delle Province, siano stati trasferiti compiti così inusuali. Se alla nascita delle Regioni ci si chiedeva se si dovesse avere un organo esecutivo perché forse sarebbe bastato l’organo legislativo e l’attività programmatoria, con la trasformazione delle Province si è fatto un intervento di “genetica istituzionale”: aver portato alle Regioni la gran parte di competenze che erano delle Province, cioè la gestione diretta ordinaria delle attività spicciole".
"Oggi viviamo anche questa trasformazione della Regione - ha sottolineato il presidente -: la prossimità dei problemi quotidiani perché evidentemente il cittadino identifica l’Ente in maniera diversa rispetto alla missione originale di 50 anni fa, cioè quindi una vicinanza ma anche il volere un’immediatezza di riscontro molto forte. Le emergenze, certo, hanno spinto in questa direzione ma è un’impronta che la Regione si porterà avanti nei prossimi anni, a meno di ulteriori riforme. Un tema non banale, il ripensare ad una nuova organizzazione della Regione. Se poi lo pensiamo nella prospettiva dei prossimi anni che saranno strategici come capacità straordinaria di gestire i fondi europei, sempre più significativi. E’ un accelerazione fortissima che in sei mesi ci ha catalputato in un altro mondo. Il Governo regionale si troverà ad avere nello stesso tempo un forte ruolo gestionale ma anche un ruolo straordinario come ricaduta in termini di programmazione. Sarà un quadro complesso in cui essere consapevoli dell’irripetibilità della fase strategica che andremo a vivere e che inciderà sul destino della nostra regione".
Ceriscioli ha, quindi, toccato il tema del rapporto Stato-Regioni, in particolare negli ultimi tempi: “Abbiamo vissuto una grande tensione centralista da parte dello Stato con una volontà espressa di riportare alla centralità statale funzioni che erano state delegate alle Regioni, dalla Sanità negli ultimi tempi, ai Centri per l’Impiego di qualche anno fa. Non espressamente nel settore sociale, ma poi la destinazione vincolata dei fondi per comparti sociali ha prodotto un limite alle Regioni nella risposta ai bisogni di un territorio specifico. Poi dall’altra parte, invece, c’è un altro percorso quasi opposto, come il tema delle autonomie spinte, dei temi macroregionali. Invece in fasi emergenziali si è visto che le Regioni hanno saputo rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini e il pendolo si è spostato chiaramente dalla parte delle Regioni".
"I 50 anni di storia – ha concluso Ceriscioli - ci portano a celebrare qualcosa che ancora non è del tutto definito, ma anzi pronto a nuove sfide, a un dibattito che non è ancora chiuso, a passaggi epocali. Una fase estremamente stimolante e interessante che forse c’era anche 50 anni fa e che continua ad esserci ancora oggi. Far parte, quindi, di una storia viva in cui le Regioni potranno costituire un punto alto di spinta e di ruolo molto importante come soggetto capace di interpretare le vocazioni e le caratteristiche qualitative di un territorio“
Arriva una nuova conferma per la squadra di pallacanestro femminile che prenderà parte al prossimo campionato di Serie B. Un roster che sta prendendo sempre più forma e che ha da poco annunciato il rinnovo di Elisabetta Paffi, che resta nelle Marche per un’altra stagione.
Una conferma di tutto rispetto per la Thunder Halley Matelica Fabriano, che in questo modo ha ufficializzato la conferma del quinto tassello per l’organico che affronterà in Serie B la stagione 2020/2021. L’ala Elisabetta Paffi, classe 1995, rimane a Fabriano: la nativa di Gualdo Tadino è stata una dei pilastri dell’ultima stagione della Thunder Halley Matelica Fabriano, portando in dote tutta la sua esperienza, dato che in passato ha giocato spesso e volentieri in categorie superiori. Infatti, Paffi ha militato anche con le maglie di Potenza, Battipaglia, Anagni e Savonese.
Complicato vedere colpi di mercato di spessore in questo periodo storico
Difficile vedere colpi di mercato ovviamente scintillanti in queste serie femminili, anche perché, se le risorse erano chiaramente limitate anche prima della diffusione della pandemia da Covid-19, dopo tutto quello che è successo bisogna provare a raschiare il fondo dal barile, con quel poco che si ha a disposizione.
Una situazione che, con le dovute proporzioni chiaramente, è simile a quella del calcio mondiale: negli ultimi mesi senza sport, infatti, come spiega un ottimo articolo pubblicato su l’insider, il valore di mercato dei calciatori è notevolmente cambiato, come è stato dimostrato dagli studi effettuati da CIES, Transfermarkt e KPMG.
La sensazione è che gli amanti delle scommesse calcio non potranno più puntare su trasferimenti dalle somme impazzite, un po’ come è avvenuto nel corso degli ultimi anni, dove alcuni cambi di maglia sono stati pagati davvero a peso d’oro. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti, ma il futuro, soprattutto quello a medio termine, potrebbe portare in dote uno scenario completamente diverso, con dei valori chiaramente rivisti verso il basso.
Una scelta che rende felice anche coach Rapanotti
Anche l’allenatore della Thunder Halley Matelica Fabriano, Christina Rapanotti, ha rivelato di essere particolarmente contento di poter allenare per un’altra stagione Paffi. Come viene descritta dal coach stesso in un’intervista, Paffi è un’ala mancina, in grado di offrire un ottimo contributo non solo dal punto di vista della visione di gioco, ma anche sotto il profilo balistico, dato che è dotata indubbiamente di un buon tiro. Inoltre, la struttura fisica importante permette spesso di sfruttare qualche mis-match favorevole nel ruolo di esterna.
Nell’ultima stagione, Elisabetta ha portato in dote 4,8 punti di media: certamente non sono grandi cifre, ma le prestazioni sono state inevitabilmente viziate da tutta una serie di problemi fisici avuti l’anno scorso, che non le hanno affatto consentito di rivelare tutto il suo potenziale, ancora inespresso. Se i problemi fisici dovessero essere definitivamente superati, è chiaro che Paffi potrebbe essere un vero e proprio innesto di alto livello.
Elisabetta, inoltre, è una di quelle ragazze sveglie che, dal punto di vista umano, è in grado di comprendere le varie situazioni sul campo, ma anche fuori dal parquet, in modo sereno ed equilibrato. Insomma, una di quelle giocatrici che ogni coach vorrebbe nel suo roster. Aspettando altre novità dal mercato, per il momento il roster della Thunder Halley Matelica Fabriano dispone di altre quattro giocatrici oltre a Paffi. Si tratta di Francesca Stronati nel ruolo di playmaker, Alessia Franciolini che spazia sotto canestro, Asya Zamparini nel ruolo di guardia e Sofia Aispurua nel ruolo di ala/pivot.
Si è svolta nella giornata di oggi una riunione tecnica di coordinamento presieduta dal Prefetto Iolanda Rolli, a cui ha partecipato il Questore Antonio Pignataro e alla quale sono intervenuti i vertici delle Forze dell’Ordine, nonché i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell’Ufficio Circondariale Marittimo e delle Polizie Locali della Provincia di Macerata.
Il tema trattato è stato quello della pianificazione di adeguati servizi di ordine e sicurezza pubblica durante la stagione estiva, nell'attuale fase di ripresa delle attività produttive e della vita sociale
Nel corso dell'incontro è stata affrontata in modo particolare la tematica del rispetto del divieto di assembramento e dell'osservanza delle misure di distanziamento sociale soprattutto presso gli esercizi pubblici e altri luoghi di ritrovo dei giovani, nonché in altri spazi di aggregazione di persone.
"L’inizio della stagione estiva ed il recupero dell’ordinario svolgimento delle attività sociali e commerciali - ha evidenziato il Prefetto - richiedono l'imprescindibile necessità di un’opera di sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nel controllo del territorio. Proprio al fine di prevenire e contrastare fenomeni di affollamento, è stata evidenziata la necessità che le attività di vigilanza, osservazione e controllo da parte delle Forze di Polizia territoriali avvenga con il concorso della Polizia locale, con segnata attenzione proprio ai luoghi sensibili".
Ribadita l'attualità del divieto di assembramento, il Prefetto ha evidenziato che risulta assolutamente necessario attuare tutte le misure possibili per bilanciare l'emergenza di carattere sanitaria con la tendenza alla socialità, tenendo ben presente che occorre dare prevalenza alla tutela della salute di tutti i cittadini, non sottovalutando l'importanza della ripresa delle attività economiche in generale.
Contestualmente, l'attività di controllo del territorio ad opera delle Forze dell'Ordine sarà in ogni caso diretta a contrastare ogni tentativo di ripresa della criminalità diffusa, predatoria e sui fenomeni di abusivismo commerciale.
La stagione estiva appena iniziata impone, poi un attento controllo della viabilità sia sulla fascia costiera che nelle aree interne più frequentate nei fine settimana.
Bentrovati al consueto appuntamento del martedì con l'aggiornamento della situazione regionale e nazionale. Guardando alla nostra regione con la fine dell'esame dei tamponi all'Hotel House i contagi sono crollati, e per la prima volta la nostra regione è andata sotto gli 1 contagi per milione di abitanti, nella speranza che il focolaio rimanga contenuto e si spenga presto.
Sarebbe da festeggiare se non vedessimo il resto d'Italia con i contagi in rialzo, vediamo come il trend dell'indice di contagio dell'Italia esclusa al Lombardia si porti spesso sopra la soglia di 1. Non a caso sentiamo di focolai che stanno scoppiando un pò in tutta Italia. Guardando la nostra classifica siamo una delle pochissime regioni con un significativo calo dei contagi tanto che saliamo alla quarta posizione che fa delle Marche una delle regioni con meno contagi a livello nazionale. Purtroppo abbiamo 14 regioni con contagi in crescita di cui 5 in forte crescita, in particolare Friuli ed i nostri vicini abruzzesi, questo deve farci capire che non si può abbassare la guardia e vanno mantenute almeno le minime precauzioni specie al chiuso. La Lombardia rimane a contagi stabili,probabilmente dalla sua ha certamente una grossa fetta di popolazione che è immunizzata. A livello globale si nota come in definitiva i paesi che avevano fermato precocemente il contagio allentando le misure i contagi sono riparti ed in alcuni casi si sono avuti anche secondi picchi. Fondamentalmente le restrizioni sono un prendere tempo per permettere al sistema sanitario di gestire i casi in attesa di una cura o vaccino. Sulle opinioni di una seconda ondata in Italia occorrerebbe per valutarne le effettive possibilità conoscere bene il livello si persone immunizzate nel paese, se queste lo rimangono per un periodo sufficientemente lungo il virus avrebbe meno terreno fertile per diffondersi, è probabile che in alcune regioni si sia arrivati ad un 20-30% della popolazione contagiata.
“Il territorio del centro Italia – dichiara il Presidente Renzo Leonori - in particolare delle provincie di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, ha subito tre eventi calamitosi gravi in poco più di 20 anni ovvero il terremoto del 1997 quello più recente del 2016 ed il Covid 19 che ha colpito tutto il modo.
La frase ‘non vi lasceremo soli’, è stata più volte pronunciata dal Presidente del Consiglio, dai politici locali di maggioranza ed opposizione.
Abbiamo appreso con molta preoccupazione quanto successo venerdì scorso, quando in commissione Bilancio della Camera dei Deputati, gli emendamenti presentati per snellire e velocizzare la ricostruzione sembrerebbero stati tutti bocciati.
Non vogliamo credere che non ci sia la volontà, forse mancano degli accordi di maggioranza. Certo è che se questi accordi non dovessero arrivare, difficilmente il Governo potrà cambiare idea ed esprimere parere favorevole in fase di conversione in legge del Decreto Rilancio.
Certamente sono rassicuranti le parole del Commissario alla ricostruzione Legnini dopo il colloquio con il Premier Conte, che ha comunicato la piena disponibilità del Governo ad accogliere il pacchetto sisma.
Ma i problemi sono comunque tanti, a partire dal fatto che è indispensabile una regia che abbia e garantisca una certa continuità, visto che in meno di 4 anni dall’ultimo sisma, si sono succeduti 4 Commissari, seppur tutti molto attenti.
Il tema della semplificazione è ad un livello emergenziale, servono immediatamente delle linee guida che possano semplificare la vita a tutti e districarsi tra le oltre 100 Ordinanze e altrettante Circolari o norme per la gestione della ricostruzione.
Altrettanto importante, a beneficio della collettività, è poter creare una proficua sinergia strutturale e duratura tra tutti i soggetti coinvolti, come privati cittadini, Pubbliche Amministrazioni, Comuni, Provincie, Regioni, Asur, Curie, GAL e Associazioni di categoria che rappresentano gran parte degli interessi economici locali.
Snellire e semplificare le procedure passa anche attraverso la responsabilizzazione dei professionisti ormai legittimamente preoccupati in seguito alle ultime Ordinanze. Si potrebbe ad esempio inserire un “di cui” sugli “accolli”, con il super bonus del 110% allargato e magari con un tetto di 300/400 mila euro, in modo che la pratica presentata all’USR sia coperta completamente.
In altre parole, per la quota eventualmente non coperta dal contributo pubblico sulla ricostruzione, perché non dare la possibilità al privato di recuperare il 110% come credito d’imposta o cedendolo alla banca? In questo modo si agevolerebbero i progettisti, si velocizzerebbero molto le procedure e si risparmierebbero molte risorse dai costi CAS.
E’ fondamentale poi prorogare lo stato di emergenza, stabilizzare il personale, sostenere le attività produttive e accelerare i pagamenti, che sono sempre molto, troppo, lunghi.
Il rischio è che le piccole imprese abbandonino la ricostruzione causando un dannoso blocco della ricostruzione stessa o la consegna dei lavori ad aziende esterne”.
Ogni anno si stilano delle stime sui giochi da console più vendute e giocate. Nel 2018 secondo il rapporto di Aesvi emergeva che Fifa la faceva da padrona con la PlayStation 4 e diceva che, in molti casi, genitori e figli giocano insieme.
L’analisi annuale di Aesvi, l’associazione che mette assieme i principali sviluppatori di videogiochi italiani, sul mercato espone un settore in crescita e lo fa in modo molto preciso, lo andiamo a vedere più da vicino.
AESVI E VENDITE GIOCHI 2018
Perché riportare dati del 2018? Semplice!
In questo modo potete vedere l’andamento di un mercato tenendo in considerazione due periodi differenti.
Inoltre dal 2018 è stata impiegata una nuova metodologia di ricerca voluta fortemente dalla federazione europea dell’industria dei videogiochi, e Aesvi ne fa parte.Tale metodo si avvale di quattro diverse fonti:
- GSD sigla che sta per: Games Sales Data. Questa fonte prende in considerazione i dati che riguardano il mercato fisico,
- GSD e Game Track invece considerano i dati che riguardano il mercato digitale,
- App Annie e Game Track prendono invece in considerazione il mercato mobile.
Tutto ciò al fine di analizzare il pubblico, aiutandosi anche con un sondaggio di Ipsos fatto a campione rappresentativo della popolazione dai 16 ai 64 anni di età, che valuta come “giocatore” tutti coloro che abbiano usato un videogioco nei 12 mesi precedenti al sondaggio.
Questa premessa fa comprendere quanto impegno sia stato messo per giungere a dati effettivi che siano validi, e infatti adesso vedremo proprio i dati.
Il mercato dei videogiochi in Italia nel 2017 aveva un valore pari a circa un miliardo e mezzo di euro di cui l’hardware conta per un terzo a paragone con il software. Giochi come Fallout 4, Book of Ra 1 e le saghe del calibro di GTA e FIFA, hanno trainato questo settore.
La vendita di console ha fruttato 333 milioni di euro, segnando un incremento dell’8,6%, dovuto (con molta probabilità) al lancio di Switch e all’arrivo delle nuove console di Sony e Microsoft.
In totale in Italia ci sono circa 1 un milione e centomila unità, di questa cifra il 7,8% sono console di un certo periodo tipo il Nintendo Classic Mini.
L’universo videoludico è continuamente in espansione, quasi ogni giorno escono nuovi titoli.
LISTA DEI GIOCHI PIÙ GIOCATI
E finalmente siamo giunti all’elenco che tanto ci interessa.
Ovviamente questo elenco riguarda l’Italia e ci da uno spacchio dei giochi più apprezzati nel nostro Paese. Partiamo dal terzo classificato.
GTA 5: GRAND THEFT AUTO V
Nella top 3 dei giochi piu' giocati. Tutta la saga e' apprezzata e conosciuta.
Se andiamo ad includere i diversi spin-off questo e' il dodicesimo capitolo della saga Grand Theft Auto, che ci permette di tornare nella tanto amata Los Santos nelle vesti di 3 personaggi diversi.
LEAGUE OF LEGENDS
All’inizio questo 2° classificato come noto, era una mod dell’affermato gioco Dota 2, sviluppato dalla Valve Corporation.
Ad oggi risulta datato ma ancora molto apprezzato, la sua data d’uscita era quella del 27 Ottobre 2009.
E' il MOBA più giocato degli ultimi nove anni, ed ha più di 100 campioni. Ognuno di questi si avvale di abilita' uniche che rendono particolare ogni specifico campione.
In questo gioco esistono due modalità fisse e una modalità a tempo limitato che si seleziona per un determinato periodo.
Passiamo ora al primo in classifica.
FORTNITE
Fortnite e' senza dubbio il gioco più giocato del passato, ma anche oggi ha il suo bel seguito.
Esce il 25 Luglio del 2017, grazie al genere Battle Royal che va di moda in quel periodo, a cui si aggiunge l’eccezionalità del poter dare vita a buildings nel bel mezzo della battaglia tra giocatori e in virtù del marketing usato al meglio da parte della Epic Games, questo gioco ha saputo attirare una gran porzione di videogiocatori.
Ma se ci chiedete come ha fatto Fortnite ad influenzare l’universo videoludico in maniera così “pesante” ed incisiva vi diciamo solo che è impossibile capire come ciò sia avvenuto, forse
(Foto Pixabay)
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 790 tamponi: 546 nel percorso nuove diagnosi e 244 nel percorso guariti. Un nuovo caso positivo registrato in provincia di Pesaro Urbino.
Il numero totale dei contagiati sale dunque a 6.779 su un totale di 86.496 tamponi analizzati. Rimane comunque consolidato il trend dello 0 alternato, delle ultime settimane.
Nel consueto aggiornamento delle 18, il Gores ha comunicato che non sono stati registrati decessi dovuti al Covid-19, nelle ultime 24 ore. Si tratta del ventiduesimo giorno consecutivo.
Ecco, nel dettaglio, le schede rilasciate dal Gores:
Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, è tornato a parlare delle Marche. Lo ha fatto oggi commentando la classifica pubblicata dal Sole 24 Ore riguardante la Governance Poll, nella quale il presidente di Regione si è piazzato sedicesimo.
"I cittadini marchigiani stroncano il Pd" - afferma in una nota - . "Il governatore, Luca Ceriscioli, è terzultimo nel gradimento dei presidenti di Regione. Peggio di lui solo altri due campioni della sinistra come Emiliano e Zingaretti. Spero solo che la bocciatura da parte della maggioranza di governo del pacchetto di interventi per il sisma 2016 non sia l'antipasto delle ritorsioni della sinistra contro i marchigiani. Siamo pronti a offrire alle Marche il buon governo della Lega".
“Ho avuto rassicurazioni dal Presidente del Consiglio sulla piena disponibilità del Governo ad accogliere il pacchetto di norme sul terremoto del Centro Italia condivise con i Sindaci e che erano contenute negli emendamenti presentati in Commissione Bilancio e non accolti”. Si è espresso così, in una nota, il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini riguardo il pacchetto sisma, non inserito nel dl rilancio.
“Il Governo- prosegue Legnini - mi ha garantito il Presidente Conte nel corso di un colloquio molto proficuo questo pomeriggio, intende inserire le norme per accelerare la ricostruzione pubblica e privata nel decreto semplificazioni di prossima emanazione. Quelle che invece richiedono una copertura finanziaria, ad esempio quello per il personale e la proroga dello stato di emergenza, saranno inserite nel decreto che sarà emanato subito dopo l’approvazione del nuovo, atteso, scostamento di bilancio.
Le priorità per far sì che la ricostruzione possa finalmente decollare sono note e sono state individuate in seguito a un lungo confronto. Occorre l’impegno di tutti affinché esse possano diventare al più presto legge dello Stato e corrispondere alle aspettative dei Presidenti delle Regioni, dei Sindaci, dei cittadini e delle imprese del cratere, che stanno vivendo una doppia emergenza e che non possono più attendere”.
“Ringrazio il Presidente Conte per la sincera sensibilità che mi ha oggi confermato anche con la disponibilità ad incontrare presto, e nuovamente, i Sindaci e i cittadini dei territori colpiti dal sisma”, conclude il commissario.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 270 tamponi: 185 nel percorso nuove diagnosi e 85 nel percorso guariti. Nessun caso positivo registrato. Non sono stati effettuati tamponi nel percorso Hotel House.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche resta, dunque, di 6.778. Rimane comunque consolidato il trend dello 0 alternato di queste settimane.
Nel consueto aggiornamento delle 18, il Gores ha comunicato che non sono stati registrati decessi dovuti al Covid-19, nelle ultime 24 ore. Si tratta del ventunesimo giorno consecutivo.
Ecco, nel dettaglio, i grafici rilasciati dal Gores:
Cannabis terapeutica, Romina Pergolesi ne sollecita la produzione nelle Marche. La consigliera regionale ha presentato una mozione, da mettere al voto, per impegnare l'amministrazione Ceriscioli "ad attivarsi presso il Ministro della Salute per far individuare la Regione come ente attuatore del primo progetto sperimentale di produzione in Italia".
Se ne discuterà domani, 7 luglio, in Assemblea Legislativa.
"A due anni dall’approvazione delle legge n. 26 del 7 agosto 2017 – evidenzia la consigliera Pergolesi -, continuano a pervenire diverse segnalazioni sulla difficoltà di molti pazienti a reperire in maniera continuativa ed ottimale la quantità di prodotto per la terapia. La normativa nazionale di riferimento parla chiaro a proposito: qualora risulti necessaria la coltivazione di ulteriori quote di cannabis oltre quelle coltivate dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, possono essere individuati, con decreto del Ministro della Salute, uno o più enti o imprese da autorizzare alla coltivazione nonché alla trasformazione". Ecco, dunque, il senso della mozione.
I farmaci a base di cannabinoidi, puntualizza ancora la consigliera Pergolesi, "sono da anni impiegati nel trattamento dei sintomi di diverse patologie ed in particolare: sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, dolore cronico, effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV, malattie degenerative quali la fibromialgia e sclerosi multipla, disturbi quali l’epilessia, alcune forme cancerogene e altre malattie invalidanti resistenti alle terapie convenzionali, anche in ambito veterinario".
L'obiettivo, insomma, è rendere le Marche un luogo di produzione certificato dallo Stato, così da non avere più difficoltà di reperimento della materia prima.
È notizia di questi giorni che a partire dalla stagione 2022/2023 il calcio femminile italiano riceverà il riconoscimento di sport professionista. Questa importante decisione, presa durante il Consiglio federale della FIGC dello scorso 25 giugno, apre ufficialmente una nuova fase, che si potrebbe definire “storica”, per lo sport del nostro Paese, e che da inizio all’iter che porterà, entro i prossimi due anni, all’approvazione del nuovo Sistema di Licenze Nazionali per il calcio femminile.
Anche se la disparità di trattamento tra il calcio femminile e quello maschile, non solo in Italia, resta ancora marcata (soprattutto a livello economico), si tratta comunque di un importante passo in avanti, in sintonia con l’interesse crescente che si sta diffondendo anche da noi intorno a questo ambito sportivo. La celebrazione dei mondiali femminili di Francia 2019 ha rappresentato, in questo senso, un vero e proprio punto di svolta. L’altissimo livello tecnico dimostrato dalle azzurre, allenate da Milena Bartolini e capitanate dalla juventina Sara Gama, ha appassionato l’Italia intera, facendo registrare ascolti televisivi senza precedenti e facendo aumentare le quotazioni della Nazionale femminile presso gli operatori delle scommesse di calcio. Oggi anche il grande pubblico si è accorto dell’indiscutibile qualità delle nostre giocatrici e molte di loro sono diventate dei modelli di riferimento per le nuove generazioni di atlete, che si avvicinano al calcio giocato con maggiore sicurezza che in passato.
Se ciò sta avvenendo è anche per merito di alcune società sportive spesso meno conosciute al di fuori del circuito specializzato. Una di queste è senza dubbio il club marchigiano della Jesina Calcio Femminile, che già da diversi anni sta apportando un contributo fondamentale, sia in termini di passione trasmessa sia in termini di talenti “sfornati”, all’innalzamene del livello del calcio femminile nostrano.
Melissa #Bellucci is celebrating her 19th birthday today! Many happy returns! 🎂🎉 pic.twitter.com/dDjmB3lWDB
— Juventus FC Women (@JuventusFCWomen) February 8, 2020
La storia di questa squadra, che sul proprio sito web si definisce orgogliosamente come la “più importante società di calcio femminile delle Marche”, risale al 1998, anno in cui fu fondata. Dal suo vivaio sono emerse alcune delle giocatrici italiane più brillanti e promettenti.
Grazie all’importante lavoro di “talent scouting” della Jesina, infatti, oggi molte calciatrici marchigiane giocano ai massimi livelli del calcio femminile italiano. Una menzione speciale merita Melissa Bellucci, promettente centrocampista che, dopo due stagioni trascorse alla Jesina e varie convocazioni con la Nazionale Under 17 e Under 19, nel 2019 è entrata ufficialmente a far parte della prima squadra della Juventus Women, vestendo la maglia numero 31 e firmando un contratto “blindato” fino al 2022.
Altro nome di rilievo è quello di Michela Catena (Ancona, 1999), che, dopo essere cresciuta calcisticamente prima nell'Osimana e poi nella Jesina (dove ha giocato quattro stagioni, vincendo il Campionato di Serie B 2015/2016), è dal 2018 centrocampista della Fiorentina in Serie A e giocatrice della Nazionale Under 19.
Ma si possono ricordare tanti altri nomi interessanti, come Elisa Polli (Sassoferrato, 2000), che, dopo l’inizio con il Matelica, ha militano nella Jesina dal 2014 al 2017, per poi passare al Tavagnacco (squadra appena retrocessa in Serie B) ed essere convocata in Under 19; Valeria Monterubbiano (Fermo, 1996), attaccante del Sassuolo e della Nazionale Under 19, o Emma Guidi (Montemarciano, 1996), portiere della Roma, tra le altre. Il livello del calcio femminile italiano aumenta anno dopo anno, grazie anche al contributo di una nutrita componente marchigiana. A breve, anche le nostre giocatrici potranno vantare lo status di sportive professioniste, al quale si spera che verrà affiancato anche un adeguato riconoscimento economico.
Un percorso per stabilizzare il personale precario e prorogare i contratti in scadenza, il collegamento del nuovo Sismabonus con il contributo alla riparazione delle case lesionate, la revisione dei compensi ai professionisti che assumono maggiori responsabilità, la proroga dello stato di emergenza, risorse certe per sostenere lo sviluppo, poteri veramente straordinari per il Commissario anche se limitati alle opere più complesse.
Sono queste le misure pensate per far decollare la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 e condivise con sindaci, Ministeri competenti, associazioni dei cittadini, professionisti. Misure incluse nel pacchetto sisma, bocciato dalla Commissione Bilancio della Camera.
"Sembrava che alcune di esse potessero essere accolte nel Decreto Rilancio che il Parlamento si appresta ad approvare, anche in considerazione della doppia, lunghissima emergenza vissuta da questi territori - ha sottolineato il Commissario Straordinario, Giovanni Legnini -. Capisco, dunque, la preoccupazione dei sindaci, delle Anci regionali, la delusione dei cittadini del cratere per il mancato accoglimento di queste norme".
"Adesso è importante insistere affinché siano varate al più presto, utilizzando il veicolo normativo che il Governo riterrà appropriato. Solo così sarà possibile completare il quadro degli strumenti necessari per far partire davvero la ricostruzione, ormai alla vigilia del quarto anniversario del primo dei gravi terremoti che hanno sconvolto il Centro Italia. Continuerò ad impegnarmi con la massima determinazione perché, al più presto, siano fatti questi passi decisivi”.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 998 tamponi: 602 nel percorso nuove diagnosi e 396 nel percorso guariti. Si registra un caso positivo in provincia di Ancona. Non sono stati effettuati tamponi nel percorso Hotel House.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche resta, dunque, di 6.778. Rimane comunque consolidato il trend dello 0 alternato di queste settimane.
A questi dati incoraggianti, va aggiunto come quella di oggi sia la ventesima giornata consecutiva senza decessi legati al Covid-19 nella nostra regione.
Ecco, nel dettaglio, il grafico rilasciato dal Gores:
Sconcerto, indignazione e preoccupazione per la bocciatura al dl rilancio del pacchetto sisma. "La scelta della Commissione Bilancio della Camera è il segno piu' evidente di come sia scemata nel tempo l'attenzione del governo sulle aree colpite dal sisma''.È la dura nota del Segretario regionale delle Marche di Federcontribuenti, Maria Teresa Nori secondo la quale il Parlamento dimostra ancora una volta ''quanto disinteresse ci sia per la difficilissima situazione dei territori colpiti dal sisma del 2016. I nostri sindaci non possono piu' accontentarsi delle briciole per poi ripresentarsi puntualmente con il cappello in mano dal governo come se dovessero elemosinare quanto dovuto ai nostri cittadini. Cosa diversa invece quando si tratta di acquistare beni strumentali o rinnovare il parco delle auto blu, li il governo ci mette lo zampino per allargare la platea - conclude Maria Teresa Nori - ampliando la spesa con i soldi pubblici con il beneplacido delle commissioni parlamentari competenti''.
Un pacchetto di misure che sarebbe servito, tra l'altro, alla stabilizzazione del personale, alla proroga dello stato di emergenza dopo il 31 dicembre, all'aumento degli incentivi per i tecnici chiamati a nuovi adempimenti con l'autocertificazione e destinare il 5% dei fondi per la ricostruzione pubblica al sostegno delle attività produttive. Lo dicono i sindaci e i comitati del cratere marchigiano, che insorgono. "Se al governo non interessa ricostruire le nostre città lo dica chiaramente, ma noi non ci stiamo e daremo battaglia", dice all'ANSA il sindaco di Camerino Sandro Sborgia. "È un'offesa a tutti i terremotati e agli amministratori del cratere, adesso la misura è colma", rincara la dose Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera.
“L’ennesima opportunità sprecata e l’ennesima beffa per le popolazioni terremotate che dopo quattro anni ancora aspettano la rimozione delle macerie, la stabilizzazione del personale negli Usr, lo snellimento delle procedure”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Marche.
“Tutte le proposte presentate dal centrodestra ma anche dai parlamentari della maggioranza sono state stoppate in commissione, le stesse priorità che sono state evidenziate anche dal commissario Legnini. È grave – prosegue Acquaroli - dover prendere atto che anche il decreto rilancio non è stato considerato il provvedimento giusto per dare le risposte definitive alle popolazioni e ai territori colpiti dal sisma del 2016. Dispiace anche dover prendere atto dell’ennesimo fallimento che però a pagare sono solo famiglie e imprese, che non hanno alcuna responsabilità se non quella di vivere in uno Stato che mette la burocrazia sempre al primo posto, anche davanti alle catastrofi”.
"Non si riesce a comprendere il motivo per cui tutti ci troviamo d’accordo rispetto alla necessità di provvedimenti indispensabili, ma poi non si riesce mai ad arrivare al dunque, - domanda il candidato presidente alla Regione Marche -. I governi regionale e nazionale hanno sempre e solo fornito alibi e discriminato questo territorio rispetto ad altre emergenze come se le Marche e il centro Italiano fossero un territorio di serie B. Oltre ad essere un atteggiamento inaccettabile è la prova più profonda della strumentalizzazione che è stata fatta del sisma e dell’inadeguatezza dei rispettivi governi. Rammarico per l’inerzia e l’indifferenza delle istituzioni davanti a drammi come lo spopolamento, la disoccupazione, il drammatico aumento dei suicidi e la crisi di tutto il tessuto”.
"Come coordinamento delle Anci terremotate abbiamo lavorato alla redazione di un documento di sintesi approvato in assemblea che il presidente Decaro ha portato in audizione al governo. La notizia che la Commissione Bilancio della Camera abbia bocciato gli emendamenti proposti dell’Anci è inaccettabile". A dirlo è Maurizio Mangialardi, Coordinatore delle Anci Terremotate Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.
Tale decisione mortifica la sofferenza dei cittadini di oltre 130 comuni di 4 regioni e deve essere rivista, secondo il candidato del centro-sinistra alle prossime elezioni regionali. "Diversamente – ha aggiunto Mangialardi – sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani già pronti ad essere mobilitati dal nostro Presidente Decaro perché come Anci riteniamo la tale bocciatura non trova alcun tipo di giustificazione".
Tra poche settimane ricorrerà il 4’ anniversario dalla scossa del 24 agosto, la prima della tremenda sequenza che ha sconvolto il centro Italia. "Proprio perché è già trascorso molto tempo non ci interessano i motivi alla base della bocciatura ma, come coordinamento delle Anci terremotate - ha concluso Mangialardi - alla luce del proficuo lavoro portato avanti con Commissario Legnini ribadiamo la tassativa e improrogabile urgenza che le istanze dell’Anci vengano accolte. Ci appelliamo al presidente Conte perché vengano inserite nel prossimo decreto".
"Il governo Pd-5S ha vergognosamente abbandonato al loro destino i territori colpiti dal sisma nel 2016. I sindaci sono indignati e hanno ragione da vendere". Così i parlamentari Lega della Marche: Riccardo Augusto Marchetti (commissario Lega Marche), Giorgia Latini, Luca Paolini, Tullio Patassini, Giuliano Pazzaglini.
"Grave il mancato inserimento nel decreto Rilancio del pacchetto di misure per le zone terremotate. Altrettanto grave la bocciatura i nostri emendamenti presentati proprio per correggere la preoccupante amnesia di un esecutivo sempre più allo sbando- aggiungono i parlamentari -. Tra le misure proposte anche quella per riconoscere alle regioni Marche, Umbria e Lazio il credito d'imposta per il sisma 2016, ma l'esecutivo ha avuto il coraggio di dire 'No' sostenendo che mancavano le coperture. Menzogna certificata nero su bianco. Governo e maggioranza abbiano ora il coraggio di assumersene la responsabilità e provvedano ad inserire una buona volta il pacchetto nel provvedimento".
"La ricostruzione post sisma resta una ferita aperta": Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, a margine dell'incontro con il commissario straordinario Giovanni Legnini, presso la "Domus San Giuliano" di Macerata dove è stato fatto un punto sulla ricostruzione dei beni ecclesiastici. Ceriscioli, giunto al termine del suo mandato, nel tracciare un veloce bilancio di ciò che è stato il post sisma, sottolinea che "in tante occasioni abbiamo chiesto gli strumenti giusti per poter affrontare al meglio la ricostruzione, ma non siamo mai stati ascoltati".
"Un momento di grande sofferenza - dice ancora - è stato vedere come alcuni contesti, come il ponte di Genova, siano stati trattati in maniera diversa dai nostri territori e questa mi resterà una ferita non rimarginata". Il governatore conclude che il "lavoro avviato dal commissario Legnini è la via giusta, l'obiettivo di tutti è quello di accelerare la ricostruzione".
(Fonte Ansa)