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Rottamazione bis: ultimi giorni per aderire e chiudere i conti con il fisco

Rottamazione bis: ultimi giorni per aderire e chiudere i conti con il fisco

I contribuenti che hanno carichi affidati all’agente della Riscossione potranno presentare l’istanza di adesione alla c.d. rottamazione bis delle cartelle entro, e non oltre, il prossimo 15 maggio 2018. L’invito a salire sul treno della rottamazione costituisce, certamente, fanno sapere gli esperti tributaristi, Avv. Maurizio Villani e Avv. Federica Attanasi, l’ultima possibilità per chiudere il proprio debito con l’Agenzia della entrate-Riscossione, prima che essa stessa possa avviare misure cautelari e procedimenti esecutivi. La c.d. “rottamazione bis” delle cartelle è, infatti, senza dubbio una delle principali misure fiscali contenute nel decreto legge n. 148/2017, convertito con modificazioni, dalla L. 4 dicembre 2017, n. 172 (G.U. n. 284 del 5 dicembre 2017). La “nuova” definizione agevolata dei ruoli rispecchia in tutto e per tutto quanto previsto dalla precedente procedura disciplinata dall’art. 6 del D.L. n.193/2016, arricchita però da dettagli decisamente più appetibili . Invero, con l’art. 1 del D.L. n. 148/2017 è stata nuovamente disciplinata la possibilità per i contribuenti di provvedere all’estinzione di un proprio debito con il Fisco, senza dover versare gli importi relativi alle sanzioni e agli interessi mora (per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge), restando dovuti, invece, la sorte capitale, gli interessi affidati all’agente della riscossione e l’aggio sulle somme rivenienti dalla definizione agevolata (oltre che le spese per notifica della cartella e le eventuali procedure esecutive). È possibile rottamare anche le pretese esclusivamente sanzionatorie, a condizione che rientrino tra quelle tributarie o contributive; in tale eventualità, la definizione potrebbe anche perfezionarsi a costo zero,riporta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Più nel dettaglio, l’art. 1 del D.L. n. 148/2017 ha disciplinato la c.d. “Estensione della definizione agevolata dei carichi” ricomprendendo tra questi tutti i ruoli affidati all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 settembre 2017. Non potranno beneficiare, invece, della definizione agevolata: •          i carichi “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016). Rientrano tra questi per esempio, le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato oppure i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti; •          i carichi interessati da una precedente “rottamazione” (presentata in base al D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016), che l’Agente della riscossione ha accolto oppure rigettato perché “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016). In buona sostanza, la definizione agevolata non potrà essere nuovamente presentata per quei debiti interessati dalla precedente richiesta di “rottamazione” delle cartelle ai sensi del D.L. n.193/2016, per i quali non si sia poi provveduto al pagamento delle somme dovute entro le scadenze previste. Ebbene, il legislatore nel disciplinare la rottamazione bis ha previsto tre vie procedurali distinte: a.         la prima, relativa ai carichi affidati all’Agente della riscossione tra il 1˚ gennaio e il 30 settembre 2017 b.         la seconda, relativa ai carichi affidati all’Agente della riscossione tra il 1˚ gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016; c.         la terza, inerente i c.d. “ripescati”, intendendo come tali tutti coloro a cui era stata negata la possibilità di aderire alla prima rottamazione, perché al 24 ottobre 2016 avevano piani di dilazione in corso con l’ex Equitalia e non risultavano in regola con i pagamenti (non avendo versato tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016).   2.         TERMINI E MODALITA’ DI ADESIONE In tutti e tre i casi disciplinati dal legislatore, i carichi potranno essere definiti presentando la domanda di adesione (modello DA 2000/17 )  entro il 15 maggio 2018. Sul punto occorre precisare che sono state previste diverse modalità di adesione; il contribuente potrà, infatti, decidere discrezionalmente di: -           inoltrare il modello di adesione (DA 2000/17) alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, allegando la copia del documento di identità; -           presentare il modello di adesione (DA 2000/17) presso gli Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia); -           inoltrare la domanda di adesione attraverso un apposito form online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il servizio è attivo già dal 6 novembre 2017, si chiama “Fai D.A. te” e rappresenta una corsia preferenziale per risparmiare tempo e avere a disposizione gli strumenti per aderire alla cosiddetta rottamazione-bis delle cartelle. In particolare, in questo caso, collegandosi al portale www.agenziaentrariscossione.gov.it sarà possibile da un lato, richiedere l’elenco delle cartelle “rottamabili” e dall’altro, presentare la domanda dall’area libera del portale senza necessità di pin e password. Ciò posto, è importante precisare che in presenza di una pluralità di debiti, nell’inoltrare la richiesta, il contribuente potrà scegliere il singolo carico da rottamare. A tale riguardo, va però ricordato che secondo la circolare n. 2 del 2017 dell’Agenzia delle Entrate, la singola partita (e non il codice tributo) affidata all’agente della riscossione costituisce una unità indivisibile. Tale è di regola quella scaturente da ciascun procedimento di accertamento, liquidazione e riscossione. Ne consegue che, secondo l’interpretazione ufficiale, non è possibile decidere di definire, ad esempio, i rilievi Irpef e non quelli Iva del medesimo avviso di accertamento. Lo stesso dicasi con riferimento ad una cartella di pagamento emessa per la liquidazione o il controllo formale della dichiarazione . Allo stesso modo, il contribuente potrà, invece, scegliere di utilizzare un unico modulo per rottamare carichi ante e post primo gennaio 2017. In questa ipotesi, se si sceglierà la massima dilazione possibile, l’agente della riscossione procederà d’ufficio a ripartire in tre ovvero cinque rate i pagamenti, a seconda dei carichi cui essi di riferiscono. Si ricorda, inoltre, che il debitore ben potrà anche decidere di compilare più modelli, con riferimento ad affidamenti distinti. Tanto, qualora si avesse il dubbio sulla complessiva sostenibilità della pretesa. In tale eventualità, infatti, si potrà far decadere la procedura riferita ad una o più istanze, lasciando in vita le altre. L’eventuale omesso o insufficiente pagamento di una rata, infatti, potrebbe determinare la caducazione dell’intera definizione agevolata. Se invece si parcellizzano gli affidamenti in una pluralità di domande, si potrà decidere per quale comunicazione dell’Ader effettuare tempestivamente i pagamenti dovuti. 3.  MODALITA’ DI PAGAMENTO Mentre le modalità di adesione sono le medesime per le varie tipologie di rottamazione, a essere differenti sono, invece, le modalità di pagamento.          Invero, a coloro che hanno presentato la domanda di adesione per carichi relativi al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2017, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una comunicazione di rigetto o accoglimento dell’istanza entro il 30 giugno 2018. In caso di accoglimento, il pagamento potrà essere effettuato: -  o in un'unica soluzione con rata in scadenza nel mese di luglio 2018; - o nel numero massimo di cinque rate di pari importo in scadenza nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e di febbraio 2019. Sul punto, è necessario rilevare che adeguata attenzione dovrà essere posta dal contribuente sulla scelta del numero delle rate della rottamazione da indicare nel Modello DA 2000/17. Invero, in caso di omessa indicazione delle stesse, l’intero importo rottamato sarà dovuto in un’unica soluzione.          A coloro che hanno presentato la domanda di adesione per carichi relativi al periodo tra 1˚ gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una comunicazione di rigetto o accoglimento dell’istanza entro il 30 settembre 2018. In caso di accoglimento, il pagamento dovrà essere effettuato: -  o in un’unica soluzione; - o in un massimo di 3 rate, di cui le prime due in scadenza nei mesi di ottobre 2018 (pari al 40%) e novembre 2018 (pari al 40%) e la terza in scadenza nel mese di febbraio 2019 (del valore pari al restante 20% delle somme complessivamente dovute).          Per i c.d. “ripescati”, esclusi dalla prima rottamazione perché (con rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016) non erano in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una prima comunicazione entro il 30 giugno 2018 con l’ammontare delle rate scadute che dovranno essere saldate in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2018. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo, l’istanza di adesione alla rottamazione bis non potrà essere accolta. In seguito, Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una seconda comunicazione, entro il 30 settembre 2018 in cui verrà indicato il rigetto o l’accoglimento della richiesta di adesione alla rottamazione bis. In caso di accoglimento, anche in questo caso, il pagamento dovrà essere effettuato: - o in un’unica soluzione; - o in un massimo di 3 rate da saldare nei mesi di ottobre (pari al 40%) e novembre 2018 (pari al 40%) e febbraio 2019 (pari al 20%).   4.         I VANTAGGI Come già previsto per la prima rottamazione, anche in questa caso con la presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata, si bloccano le nuove azioni esecutive come i pignoramenti e le iscrizioni di nuovi fermi amministrativi e ipoteche, ma restano quelli già avviati. Inoltre, l'agente della riscossione non potrà proseguire le azioni di recupero coattivo del credito già avviate a condizione che: -           non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo; -           non sia stata presentata istanza di assegnazione; -           non sia stato già emesso il provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati. Sul punto, durante Telefisco 2018 è stato precisato che tanto è previsto anche in caso di pignoramenti presso terzi. Invero, l’articolo 6, comma 5 del Dl 193/2016 (applicabile anche alla definizioni agevolate di cui all’articolo 1 del Dl 148/2017 in virtù di quanto disposto dal comma 10, lettera b), dello stesso articolo 1) stabilisce che, a seguito della presentazione della dichiarazione di adesione, non possono essere avviate nuove azioni esecutive e cautelari sui carichi definibili che ne sono oggetto, né proseguite le procedure di recupero coattivo iniziate in precedenza, a condizione che non si sia tenuto l’incanto con esito positivo, ovvero non sia stata presentata istanza di assegnazione ovvero non sia già stato emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati. Ebbene, tale disposizione si applica anche ai pignoramenti presso terzi. Ciò premesso, in tutti i casi in cui, ai sensi della norma citata, la presentazione della dichiarazione non possa determinare la sospensione della procedura esecutiva a causa dello stato avanzato in cui si trova la procedura stessa, le somme successivamente versate dal terzo saranno prioritariamente imputate a quanto dovuto a titolo di definizione, e, pertanto, utilizzate ai fini del pagamento delle somme da versare a tale titolo. Ne deriva che il contribuente otterrà la restituzione dell’eccedenza. Ciò, sempre che, naturalmente, lo stesso non sia debitore anche di carichi, diversi da quelli oggetto di definizione agevolata, ricompresi tra i crediti per i quali era stato eseguito il pignoramento. In quest’ultimo caso, infatti, l’eccedenza sarà acquisita a copertura dei debiti non saldati relativi ai carichi non definiti. In buona sostanza, l'Agenzia ha voluto chiarire che anche con il pignoramento presso terzi in stato avanzato, la rottamazione continuerà a produrre i suoi effetti. Pertanto, quanto pignorato sarà confrontato con gli importi dovuti per la definizione agevolata, producendo l’eventuale rimborso delle somme eccedenti per effetto della rottamazione.     CHI PUÒ ADERIRE ALLA ROTTAMAZIONE BIS a)         i contribuenti che sono stati esclusi dalla prima rottamazione, perché al 31 dicembre 2016 non erano in regola con i pagamenti dei piani di dilazione; b)         i contribuenti con carichi affidati all'agente della riscossione dal 2000 al 2016 che non hanno aderito alla prima rottamazione. Invero, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a) del Dl 148/2017, possono essere estinti i debiti relativi ai «carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 che non siano stati oggetto di dichiarazioni rese ai sensi del comma 2 dell’articolo 6» del Dl 193/2016. Pertanto, la facoltà di definizione prevista da tale disposizione non può essere esercitata per i carichi affidati nel periodo 2000-2016 ricompresi in una precedente dichiarazione di adesione. c)         i contribuenti con carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Si ricorda che NON RIENTRANO nell'ambito applicativo della definizione agevolata i carichi: - affidati all'Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 settembre 2017; - riferiti a debiti non definibili ai sensi dell'art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016 (per esempio le risorse proprie tradizionali dell'Unione Europea, l'imposta sul valore aggiunto riscossa all'importazione, le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti, le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna, le altre sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti dagli enti previdenziali); - interessati da una precedente dichiarazione di adesione alla definizione agevolata di cui all'art. 6 del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016 che l'Agente della riscossione ha accolto oppure rigettato in quanto tali carichi erano relativi a debiti non definibili ai sensi dell'art. 6, comma 10 della citata norma.   MODULO DI ADESIONE Il modello di adesione alla rottamazione bis, da inoltrare entro il 15 maggio 2018, potrà essere: -           inviato (unitamente alla copia del documento di identità) alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento; -           depositato, alternativamente, presso gli Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia); -           inviato attraverso un apposito form online disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il servizio è attivo dal 6 novembre 2017, si chiama “Fai D.A. te” e rappresenta una corsia preferenziale per risparmiare tempo e avere a disposizione gli strumenti per aderire alla cosiddetta rottamazione-bis delle cartelle. In particolare, collegandosi al portale https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/ sarà possibile richiedere la comunicazione delle somme dovute al fine di verificare con facilità quali siano le cartelle “rottamabili” e inoltrare il modulo di adesione.   PAGAMENTO DELLE RATE          Carichi relativi al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2017. Il pagamento potrà essere effettuato: -  o in un'unica soluzione con rata in scadenza nel mese di luglio 2018; - o nel numero massimo di cinque rate di pari importo in scadenza nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e di febbraio 2019.            Carichi relativi al periodo tra 1˚ gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016. Il pagamento dovrà essere effettuato: -  o in un’unica soluzione; - o in un massimo di 3 rate, di cui le prime due in scadenza nei mesi di ottobre 2018 (40%) e novembre 2018 (40%) e la terza in scadenza nel mese di febbraio 2019 (del valore pari al restante 20% delle somme complessivamente dovute).            Carichi dei contribuenti che sono stati esclusi dalla prima rottamazione, perché al 31 dicembre 2016 non erano in regola con i pagamenti dei piani di dilazione. In primis, l’importo residuo riferito alle rate scadute al 31 dicembre 2016 dovrà essere pagato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2018. Successivamente, il pagamento relativo alla rottamazione bis dovrà essere effettuato o in un’unica soluzione o in un massimo di 3 rate da saldare nei mesi di ottobre (pari al 40%) e novembre 2018 (pari al 40%) e febbraio 2019 (pari al 20%).

13/05/2018 12:34
La violazione degli obblighi di assistenza familiare

La violazione degli obblighi di assistenza familiare

Per l'appuntamento di questa settimana con la rubrica curata dall'avvocato Oberdan Pantana "Chiedilo all'avvocato", abbiamo scelto di rispondere alla mail inviata dalla signora Paola M. di Civitanova Marche relativa a un argomento che tocca da vicino numerose famiglie.  La signora Paola chiede: "Gentile avvocato Pantana, quali sono gli obblighi di legge e come bisogna comportarsi quando, in una famiglia, un soggetto si sottrae ai propri doveri di coniuge o di genitore, non versando, ad esempio, il mantenimento al partner o ai figli?".   La violazione degli obblighi di assistenza familiare, con la quale il legislatore abbia inteso tutelare i rapporti interpersonali intercorrenti all'interno di un nucleo familiare, oggi viene regolata dall’art.570 c.p. e dalla nuova fattispecie di cui all’art. 570 bis c.p. .Per quanto concerne l’art. 570 c.p., lo stesso prevede diverse fattispecie infatti:1.    punisce con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 euro a 1032 euro "chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge";2.    punisce con la reclusione fino a un anno e con la multa da 103 euro a 1032 euro chi "malversa o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge" e chi "fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa".In merito all’elemento oggettivo del reato, riguardo al punto 1), perché si configuri “l'abbandono del domicilio domestico”, o comunque “la  condotta contraria all'ordine e alla morale delle famiglie”, la S.C. ha precisato come l'abbandono sia punibile solo in quanto abbia avuto per risultato la violazione degli obblighi di assistenza inerenti la qualità di coniuge e/o genitore.Per quanto concerne il punto 2), per “malversazione”, si intende la cattiva gestione concretantesi in appropriazioni o distrazioni di beni a proprio o altrui profitto; non è sufficiente un solo atto di appropriazione, ma una pluralità di atti di disonesta gestione; per “dilapidazione”, invece, si intende la dispersione sconsiderata di beni altrui che ha come conseguenza la dissipazione, anche parziale, del patrimonio amministrato.Infine, per “omessa prestazione dei mezzi di sussistenza”, la norma non sanziona l'inosservanza degli obblighi civilistici di mantenimento, essa tutela invece il diritto della persona, che l'ordinamento penale riconosce e tutela a ricevere il necessario sostegno dai propri familiari ove si trovi in condizioni di estremo disagio;  lo stato di bisogno è un presupposto della condotta e viene fatto consistere nella mancanza dei mezzi di sussistenza, da cui la persona non è in grado di uscire autonomamente. Infatti, riguardo alla nozione di “mezzi di sussistenza”, essa non coincide con gli “alimenti”, disciplinati dal codice civile: mentre i primi indicano ciò che è indispensabile per vivere; i secondi hanno ad oggetto quanto occorre per soddisfare i bisogni della vita, secondo la condizione economica e sociale del beneficiario (Cass. VI, n. 49755/2012). A tal proposito, il codice non punisce la violazione della corresponsione degli “alimenti”, ma il rifiuto dei mezzi necessari per vivere: pertanto il delitto non ricorre se il discendente, l'ascendente, il coniuge non versino in condizioni di bisogno benché titolari del diritto agli alimenti; l'obbligo giuridico di prestare gli alimenti costituisce il presupposto del reato: in assenza di tale obbligo il reato non sussiste (Cass. VI, n. 2968/1972).Il soggetto deve essere in condizione di adempiere (anche parzialmente): la prova dell'impossibilità di farlo a tenore della giurisprudenza, spetta all'interessato (Cass. VI, n. 2736/2008); l'incapacità economica dell'obbligato, intesa come impossibilità di far fronte agli inadempimenti sanzionati dall'art. 570 c.p., deve essere assoluta e deve altresì integrare una situazione di persistente, oggettiva ed incolpevole indisponibilità di introiti (Cass. VI, n. 33997/2015). L'obbligo non viene meno quando i soggetti siano assistiti da terzi o dall'assistenza pubblica; in particolare, nel caso di minori, è l'età ad integrare lo stato di bisogno, così da configurare il reato anche se l'assistenza è assicurata dall'altro coniuge o da terzi. Ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo di cui all'art. 570 c.p., è sufficiente che il soggetto attivo si sia volontariamente posto nella situazione di non poter adempiere gli obblighi di assistenza familiare; è stato ritenuto doloso, quanto meno sotto il profilo del dolo eventuale, il comportamento del marito e padre che, inopinatamente dimettendosi dal posto di lavoro, aveva fatto venir meno i mezzi di sussistenza alla moglie e ai figli, (Cass. VI, n. 5287/1989).La nuova fattispecie, invece, di cui all’art. 570 bis c.p., entrata in vigore il 06 aprile u.s. tramite il D.L. n. 21/2018, va a completare la tutela riguardo agli obblighi di assistenza familiare, disponendo espressamente quanto segue: “Le pene previste dall'articolo 570 c.p. si applicheranno anche al coniuge che si sottrae all'obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio ovvero che violi gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli”.Tale nuovo riferimento normativo ha comportato come prima sostanziale innovazione il fatto che la sanzione penale ora viene applicata anche in caso di omesso versamento dell’assegno nei confronti del coniuge separato; la seconda, invece, è rappresentata dal fatto che la sanzione penale ora èapplicabile a prescindere dall’accertamento dello stato di bisogno, in quanto la stessa è consequenziale all’omesso versamento dell’assegno.Infine, ulteriore tutela è data nell’ultima parte dell’art. 570 bis c.p., facendo altresì riferimento alla “violazione degli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli”, circostanza questa che espone al genitore obbligato alla sanzione penale anche in caso di omessa contribuzione economica in relazione alle spese straordinarie e non solo in caso di omesso versamento dell’assegno mensile di mantenimento dovuto per le spese “ordinarie”.A questo punto si riportano di seguito alcuni episodi che configurano il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare:1) Omessa assistenza familiare: lo stipendio dell’ex moglie non evita la condannaIl reato di cui all’art. 570, comma 2, c.p. sussiste anche laddove l’altro genitore abbia la concreta possibilità di provvedere in via sussidiaria al sostentamento del figlio minore.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 19508/18);2) L’ex marito non versa l’assegno perché senza lavoro, condannato in quanto non lo prova.  L’incolpevole impossibilità economica dedotta dall’imputato quale giustificazione per il mancato versamento dell’assegno a favore della ex moglie e della figlia, come stabilito in sede di separazione, deve essere dimostrata da chi la deduce; tale mancanza ha comportato la sua condanna. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 16810/15);3) Non mantiene i figli minori, tanto ci pensano i nonni: condannato.  In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, lo stato di bisogno e l’obbligo del genitore di contribuire al mantenimento dei figli minori non vengono meno quando gli aventi diritto siano assistiti economicamente da terzi. (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 6682/15);4) Figlio invalido: la mancata partecipazione alle spese per le cure mediche integra il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.  Non basta il versamento dell’assegno di mantenimento in caso di separazione tra coniugi per far fronte alle esigenze di un figlio invalido. In questi caso, la violazione degli obblighi di assistenza familiare sussiste qualora il genitore non partecipi alle spese mediche né provveda all’assistenza quotidiana e materiale. L’obbligo di assistenza sussiste anche quando a provvedere allo stato di bisogno è l’altro coniuge con il proprio lavoro o l’aiuto di altri congiunti.(Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 24694/14). Come sempre, raccomando di chiedere la consulenza di un legale e di denunciare alle autorità competenti tutti gli eventuali  problemi che si registrano in casi come quelli sopra evidenziate. Attendo come sempre le vostre richieste di chiarimenti e le vostre domande e vi do appuntamento alla prossima settimana. Avv. Oberdan Pantana

13/05/2018 11:26
Cooking Quiz 2018 ha chiuso l'edizione 2018 nelle Marche

Cooking Quiz 2018 ha chiuso l'edizione 2018 nelle Marche

Si è conclusa venerdì la Finale Nazionale Cooking Quiz 2018. Dopo un road show che ha toccato le principali località italiane e ha coinvolto 45 Istituti Alberghieri gli studenti finalisti si sono dati appuntamento a Loreto per tre giorni all’insegna della cultura, di eventi formativi e anche di divertimento. Un grande successo della Regione Marche nella promozione del territorio. I ragazzi sono arrivati nelle Marche mercoledì ed hanno subito iniziato i loro primi tour a Loreto e Recanati. La sera al Teatro Persiani di Recanati, Pietro Arrigoni, vera e propria istituzione, scenografo professionista e punto di riferimento per quanto riguarda le arti visive e le avanguardie teatrali, li ha coinvolti nell’incontro “Il gesto, la parola e la postura”. Un viaggio sulla comunicazione non verbale, su ciò che la nostra postura dice naturalmente coniugato alle future professioni degli studenti ovvero, chef, maitre, sommelier, cameriere ecc. Giovedì è stata la volta delle eccellenze eno-gastroniche dei nostri territori: un viaggio tra Cantine, Oleifici, Salumifici passando per Montelupone per assistere agli incontri organizzati dall’Associazione Produttori del Carciofo di Montelupone, presidio Slow Food. Il notissimo Chef Rubio e Chef Matteo Berti, Direttore Didattico di Alma sono stati i protagonisti dell’evento serale al Palasport Serenelli di Loreto: un confronto – dibattito dal titolo “La scuola: dialogo tra allievi e maestri”. Consigli, aneddoti, opinioni e domande: una serata all’insegna della cultura ma anche del divertimento. Un Palasport pieno di ragazzi attenti e silenziosi che hanno cercato di carpire tutti i consigli a loro riservati. Il tutto magistralmente condotto da Alvin Crescini.   La giornata conclusiva della Finale è iniziata con uno spettacolare Show Cooking dello Chef Stellato Errico Recanati che per l’occasione ha stupito studenti e docenti con piatti legati al nostro territorio e alla tradizione marchigiana. Poi è arrivato il momento più atteso: la gara finale per decretare i Campioni d’Italia degli indirizzi cucina e sala. Sana competizione mixata all’entusiasmo dei ragazzi hanno fatto da cornice ad una mattinata spettacolare. La classe 4^C dell’Istituto Buontalenti di Firenze si è aggiudicata la vittoria per l’indirizzo Sala mentre i campioni per l’indirizzo Cucina sono gli studenti della 4^O dell’Istituto Casagrande – Cesi di Terni. Presenti durante la finale Andrea Sinigaglia, Direttore Generale di Alma, Michele Casali, Amministratore Delegato Edizioni Plan ideatore e produttore del format con Peaktime, Moreno Pieroni, Assessore al Turismo della Regione Marche, il Sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, i rappresentanti di Barilla, Giblor's, Imt, Orogel, Piazza ed Unicam sponsor di Cooking Quiz oltre naturalmente ai sostenitori della Finalissima: Domenico Guzzini in rappresentanza di F.lli Guzzini, Graziano Ricciardi e Roberta Falconi titolari di Stacchiotti e Ricciardi, Attilio Stacchiotti di “Da Capità Mondo Casa”, Christian Martarelli dell’omonima azienda produttrice di formaggi, Marco Tarducci di Recina Assicurazioni, Corrado Manzotti del Salumificio del Conero.

13/05/2018 10:44
Bombe d'acqua nell'entroterra. A Camerino allagato il palazzetto delle Calvie (VIDEO e FOTO)

Bombe d'acqua nell'entroterra. A Camerino allagato il palazzetto delle Calvie (VIDEO e FOTO)

Che un'ondata di maltempo proveniente sull'Islanda si sarebbe abbattuta sull'entroterra Maceratese era cosa nota. In pochi, però, si aspettavano le vere e proprie bombe d'acqua che stanno ceando non pochi disagi su tutto il territorio montano. Le strade, soprattutto in alcune zone, si presentano completamente allagate, con i drenaggi e i canali di scolo che non sembrano in grado di contenere l'incredibile quantità di pioggia caduta.  A Camerino, il palazzetto del Centro Universitario Sportivo é allagato e la strada che lo costeggia, quella che collega la frazione di Canepina con la località Caselle, é impraticabile, come dimostra il video postato su Facebook da Cesare Biraschi. I Vigili del Fuoco sono al lavoro ormai da oltre un'ora per le tante segnalazioni ricevute, nella città ducale e non solo. Le immagini, postate da molti cittadini sulle proprie pagine Facebook, parlano da sole.  Pioggia e grandine anche a Tolentino, mentre danni e allagamenti sono stati segnalati anche a Esanatoglia e Matelica. AGGIORNAMENTO DELLE 16,35: Ore di lavoro serrato per i Vigili del Fuoco anche a Matelica. L’acqua, a causa della forte pertubazione che si e’ abbattuta sulla zona,  riversandosi dai campi, ha allagato diversi garage e cantine. L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco, in azione con due autopompe, due squadre e sedici unità di personale, è valso  allo svuotamento dei locali, comunque ancora in corso. (servizio in aggiornamento)

12/05/2018 15:25
Cinema: il sisma al Festival di Cannes

Cinema: il sisma al Festival di Cannes

Il terremoto che nel 2016 ha sconvolto le Marche, l'Umbria, l'Abruzzo ed il Lazio approda al cinema e, più precisamente, sulla prestigiosa vetrina del Festival di Cannes. "Così in terra", un cortometraggio girato nelle zone colpite dal terremoto del 2016, per la regia di Pier Lorenzo Pisano, verrà infatti proiettato nell'ambito della prestigiosa rassegna nella sezione Cinefondation, dedicata ai lavori realizzati dagli studenti di cinema di tutti i paesi del mondo. In quella occasione, il 14 e il 15 maggio, sarà al Festival la vice presidente della Regione Marche Anna Maria Casini. Su 17 film scelti tra i 2.426 presentati, in rappresentanza di 14 stati di quattro continenti, quello marchigiano è l'unico corto selezionato per l'Italia. Oggi a Cannes è stato proiettato anche il lungometraggio 'La strada dei Samouni' di Stefano Savona, con le animazioni del pluripremiato animatore marchigiano Simone Massi in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs. Era da 'La stanza del figlio' di Nanni Moretti (Palma d'oro a Cannes nel 2001) che le Marche non si mostravano sulla Croisette. Il cortometraggio 'Così in terra' è finanziato da Regione Marche. (Fonte Ansa)

12/05/2018 15:12
Sisma, De Micheli: "Prorogare la sospensione del canone Rai"

Sisma, De Micheli: "Prorogare la sospensione del canone Rai"

Tra le misure normative che verranno presentate al nuovo governo, "prevediamo anche la proroga della sospensione del pagamento del canone Rai nelle aree terremotate" delle regioni del centro Italia. Lo afferma il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli annunciando che la prossima settimana ci saranno una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari e con le forze sociali "per condividere insieme gli interventi in un provvedimento di legge". Insieme alla proroga della sospensione del canone Rai, le altre misure riguardano il rinvio dell'inizio della restituzione dei contributi Irpef sospesi per lavoratori e pensionati (la cosiddetta 'busta paga pesante') oltre la data del 31 maggio e l'allungamento del periodo di rateizzazione da 2 ad almeno 5 anni; l'omogeneizzazione delle agevolazioni previste per la zona franca urbana; la regolarizzazione sia delle 'difformità gravi' delle abitazioni lesionate inagibili, sia delle casette abusive amovibili". (fonte Ansa)

12/05/2018 11:14
il Gruppo Raimbow partener del Lucca Comics e Game

il Gruppo Raimbow partener del Lucca Comics e Game

Il Gruppo Rainbow, che deve la sua fama mondiale al successo delle fatine Winx, e Lucca Comics e Games saranno partner per la 52esima edizione del Festival Internazionale del fumetto, cinema di animazione, illustrazione e gioco, che si terrà a Lucca dal 31 ottobre al 4 novembre prossimi. Due grandi realtà italiane del mondo dell'entertainment insieme nell'edizione dedicata al 'made in Italy', per il target kids and family. Una serie di attività e di eventi farà sognare i visitatori al Family Palace e porteranno i fan nel magico mondo d'animazione della Rainbow che ha sede a Loreto (Ancona) fondata nel 1995 da Iginio Straffi. Al Festival inizieranno i festeggiamenti per il 15/o compleanno delle Winx - ideate da Straffi nel 2004 - che cadrà nel 2019. Ci sarà un'iniziativa speciale per gli aspiranti animatori: un contest per reinterpretare il mondo Winx. Il vincitore si aggiudicherà una borsa di studio per un corso alla Rainbow Academy di Roma, scuola di Animazione 3D, visual Effects e games. (fonte Ansa)

11/05/2018 17:53
Sisma, De Micheli: "Prorogare la sospensione del pagamento canone Rai"

Sisma, De Micheli: "Prorogare la sospensione del pagamento canone Rai"

Tra le misure normative che verranno presentate al nuovo governo, "prevediamo anche la proroga della sospensione del pagamento del canone Rai nelle aree terremotate" delle regioni del centro Italia. Lo afferma il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli annunciando che la prossima settimana ci saranno una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari e con le forze sociali "per condividere insieme gli interventi in un provvedimento di legge".   Insieme alla proroga della sospensione del canone Rai, le altre misure riguardano il rinvio dell'inizio della restituzione dei contributi Irpef sospesi per lavoratori e pensionati (la cosiddetta 'busta paga pesante') oltre la data del 31 maggio e l'allungamento del periodo di rateizzazione da 2 ad almeno 5 anni; l'omogeneizzazione delle agevolazioni previste per la zona franca urbana; la regolarizzazione sia delle 'difformità gravi' delle abitazioni lesionate inagibili, sia delle casette abusive amovibili".

11/05/2018 17:05
Olimpiadi nazionali di Italiano, ad Ancona la premiazione dei tre campioni marchigiani

Olimpiadi nazionali di Italiano, ad Ancona la premiazione dei tre campioni marchigiani

Straordinari risultati, per la scuola marchigiana, all’ultima edizione delle Olimpiadi di Italiano, competizione nazionale organizzata ogni anno dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del piano per la valorizzazione delle eccellenze.Tre gli studenti protagonisti dell’impresa, tutti concorrenti nella categoria “Senior”: Giorgio Sciamanna, del Liceo classico “Leopardi” di San Benedetto del Tronto, classificatosi terzo assoluto, Damiano Toderi, dell’IIS “Raffaello” di Urbino, quinto assoluto, e Riccardo Gianfelici, dell’IIS “Divini” di San Severino Marche, primo tra gli allievi degli istituti tecnici.I tre ragazzi saranno premiati con degli attestati di merito dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, nel corso di una cerimonia che si svolgerà ad Ancona il 15 maggio, alle ore 15.00, presso la sede dell’ufficio stesso, in via XXV Aprile 19. Nell'occasione saranno consegnati gli attestati di merito allo studente Giorgio Sciamanna, classificatosi terzo assoluto nella categoria Senior, alla professoressa Maria Palestini, docente referente delle Olimpiadi di Italiano, e alla Dirigente scolastica Silvia Fazzini del liceo classico Leopardi di San Benedetto del Tronto; allo studente Damiano Toderi, classificatosi quinto assoluto nella categoria Senior, al professore Sante Remedia, docente referente delle Olimpiadi di Italiano, e al Dirigente scolastico Samuele Giombi dell’ IIS Raffaello di Urbino; allo studente Riccardo Gianfelici, classificatosi primo nella categoria Senior per gli Istituti tecnici, alla professoressa Diletta Maria Servili, docente referente delle Olimpiadi di Italiano, e alla Dirigente scolastica Rita Traversi dell’IIS Divini di San Severino Marche.

11/05/2018 16:58
Cocaina purissima per facoltosi imprenditori. L'arresto dei "Templari di Passatempo" fa tremare anche Macerata

Cocaina purissima per facoltosi imprenditori. L'arresto dei "Templari di Passatempo" fa tremare anche Macerata

La cocaina che spacciavano loro era, a detta di molti, la migliore in tutta le regione. Loro sono i "Templari di Passatempo", così li hanno soprannominati i carabinieri nel corso delle indagini che hanno portato all'arresto di due spacciatori. Centrale dello spaccio era un supermercato situato, appunto, a Passatempo di Osimo. E' lì che a seguito del blitz i carabinieri hanno trovato un chilogrammo di cocaina purissima nascosta, un altro etto di polvere bianca rinvenuta in casa a Osimo grazie al fiuto del cane Anita del Nucleo cinofili di Pesaro. La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Osimo nell'operazione 'Megagiro'. Al centro dei traffici il 50enne proprietario del supermercato. In manette per concorso negli stessi reati un 39enne albanese residente a Passatempo. Soprannominati i "Templari di Passatempo" i due sarebbero stati sentiti vantarsi di avere un "megagiro di droga". Per gli investigatori, coordinati dal pm Rosario Lioniello, avrebbero gestito un business da 150 mila euro mensili. L'indagine è scattata dalla segnalazione di un via vai sospetto nella zona di persone, anche liberi professionisti e commercianti, che arrivavano persino dal Maceratese e dal Pesarese. Sequestrata una lista con annotati nomi dei clienti, indirizzi, numeri di telefono, cessioni e pagamenti. E in questa lista sarebbero molti i nomi di falcoltosi imprenditori residenti nella nostra provincia, dalla costa fino all'entroterra. (fonte Ansa)

11/05/2018 11:43
Il sisma e la solidarietà ignorata dagli enti locali

Il sisma e la solidarietà ignorata dagli enti locali

Eventi e manifestazioni di solidarietà per le zone terremotate, ma gli enti pubblici mostrano scarso interessamento anche solo nel portarne a conoscenza i cittadini e tutti gli sforzi rischiano di essere vanificati.  La storia che arriva da Verona è emblematica e mette in luce come, talvolta, non basti il buon cuore di chi vuol dare una mano se non ci sono le sinergie adeguate a concretizzare gli sforzi.  A raccontare questa paradossale vicenda è Nazzareno Manzo, vice presidente dell'Associazione Italiana per lo Scambio Culturale in Europa di Verona. "Abbiamo popolazioni abbandonate a loro stesse, mi riferisco in special modo alle aree terremotate del centro Italia.a cui noi dell'Associazione Italiana S.C.E. e di "Insieme per la Terra", abbiamo dedicato solidarietà in modo diretto e personale, intervenendo in loco nei giorni successivi il devastante evento sismico dell'agosto 2016, donando abbigliamento e cibarie oltre a tanto mangime e fieno per gli animali.Ma abbiamo, al tempo stesso, anche uno scarso interessamento degli Enti pubblici nei confronti proprio di queste popolazioni". E qui inizia il racconto di una delle storie di cui spesso non si viene neanche a conoscenza. "La nostra associazione" dice Manzo "in collaborazione con altre associazioni, Enti e realtà territoriali, sta organizzando dal 8 al 16 settembre prossimi contemporaneamente nelle città di Verona e Benevento, una Mostra Mercato B2C rivolta alle Micro/Piccole imprese Artigiane italiane.Ritenendo di dover offrire quanta più solidarietà possibile a queste popolazioni, abbiamo inoltrato un invito a partecipare gratuitamente per 6 Micro/Piccole imprese Artigiane delle 4 regioni coinvolte: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.  Lo steso invito lo abbiamo inoltrato, sempre tramite casella Pec, alle Province e CCIAA delle seguenti città: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L'Aquila, Macerata, Perugia, Pescara, Rieti, Teramo, Terni.  A tutt'oggi. l'unica Regione che ha ritenuto opportuno di dover pubblicare sul proprio sito nota della nostra iniziativa, è stata la Regione Marche nella pagina: "http://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/40897". A tal proposito si osserva un'inerzia del tutto inaspettata in quanto nessun artigiano della Regione Marche (figurarsi dalle altre Regioni) ci ha contattato. A questo punto, abbiamo iniziato una nostra indagine presso gli espositori dell'area in questione, presenti in diversi eventi fieristici  nazionali e/o locali che si sono svolti nel frattempo, ponendogli una semplice domanda del tipo se avessero avuto notizia o informazioni circa il nostro invito. La risposta degli stessi è stata "No!". Quindi ne deduciamo che a nulla valgono le varie iniziative volte a sostenere le Micro/Piccole imprese di quell'area se a monte non c'è chi le interpella, oppure chi dà un seguito o un ulteriore e maggiore risalto all'offerta stessa o che inizi una promozione tale da rendere nota l'iniziativa volta a tutti i Micro/Piccoli imprenditori artigiani del luogo. A seguito di questo scarso interessamento ed alla Procura di Verona, che ha aperto un'inchiesta sull'area expo a noi concessa in precedenza per la manifestazione, siamo stati costretti, nostro malgrado, a rinviare la data dell'evento, previsto in un primo momento dal 21 aprile al 1 maggio, a nuova data e più precisamente dal 8 al 16 settembre 2018. Per scusarci dell'accaduto, abbiamo esteso la partecipazione gratuita all'evento, oltre che alle Micro/Piccole imprese delle aree terremotate, anche ai nostri 158 associati".

11/05/2018 10:43
Resti umani all'Hotel House, la madre di Cameyi: "Non sono abiti di mia figlia"

Resti umani all'Hotel House, la madre di Cameyi: "Non sono abiti di mia figlia"

“I vestiti che mi hanno mostrato non sono di mia figlia Cameyi” – C’è la speranza di una madre nelle parole di Fatema Begun alla vigilia dell’inizio degli esami scientifici per appurare se i resti rinvenuti all’Hotel House sono quelli della figlia scomparsa ormai otto anni fa. In una lunga intervista rilasciata a Il Resto del Carlino (qui), la donna afferma di non credere all’ipotesi di una morte violenta, ma di sperare che magari la ragazza, forse per ruggini con il padre, abbia scelto di allontanarsi volontariamente per ricostruirsi una vita altrove. “Se è ancora viva, sono sicura che sia rimasta in Italia – afferma la donna - Non aveva con sé il passaporto né la carta d’identità. Alle amiche aveva detto che avrebbe voluto andare in Grecia, un Paese in cui non era mai stata ma che l’aveva sempre affascinata, ma come avrebbe fatto senza documenti?” Domande che hanno il sapore della speranza nel cuore di una madre che ormai da otto anni non sa più niente di sua figlia. Quando Cameyi Musammet è scomparsa aveva quindici anni. Si era recata proprio all’Hotel House, dove viveva il suo fidanzato di allora, di quattro anni più grande. Poi, come racconta la signora, ci sono state varie segnalazioni nei mesi immediatamente successivi alla scomparsa, ma alla fine è calato il silenzio. Ora il caso è stato riaperto, perché come noto, da un terreno proprio all’ombra dell’Hotel House, sono emerse ossa umane. Resti che, secondo le prime ipotesi, potrebbero essere proprio riconducibili a quelli di una donna di giovane età. Insieme al macabro rinvenimento anche alcuni abiti e una scarpa. Reperti che sono stati mostrati alla signora Fatema Begun, con la stessa che afferma che quei vestiti non erano di sua figlia. Ma la parola, adesso, spetta al dottor Adriano Tagliabracci, che ha avuto dalla Procura della Repubblica di Ancona il compito di accertare se le ossa ritrovate sono o meno di Cameyi Musammet. Gli esami scientifici sono stati avviati in queste ore.  

11/05/2018 09:54
Quanto costa giocare in rete

Quanto costa giocare in rete

Gli italiani che hanno accesso a internet sono oggi in costante crescita, nel corso del 2017 la percentuale ha superato il 73% di tutta la popolazione della penisola. Il tempo trascorso online viene occupato in vari modi, tra cui uno dei preferiti è il gioco: dai passatempo con pedine o enigmi, fino al gioco d’azzardo o a quelli di ruolo, in cui si interpreta un avatar immaginario. La questione non cambia: ogni anno gli italiani spendono sempre di più per giocare online, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 55 anni (i minorenni non vengono considerati in quanto nella maggior parte dei casi i conti li pagano i loro genitori). Quali giochi preferiscono gli italianiDai dati degli ultimi mesi appare chiaro come la spesa media annuale di una famiglia al cui interno si ama giocare online ammontano a qualche decina di euro al mese. Certo, non si tratta di cifre elevatissime, ma si deve considerare che sono disponibili anche tantissimi giochi a costo zero: non si acquista il gioco in se stesso e neppure si paga per la singola partita o per l’abbonamento di gioco. Ci sono poi tutti i giochi con le consolle più diffuse, molte delle quali necessitano di un abbonamento mensile e offrono periodicamente giochi in sconto, ma comunque richiedono una spesa regolare. I giochi più amati sono sicuramente questi, proprio quelli per le principali consolle. Anche il computer o lo smartphone però vengono utilizzati per giocare, generalmente a giochi che impegnano poco tempo. Ormai è finita l’epoca degli sparatutto, che sono comunque disponibili; il giocatore italiano predilige giochi di ruolo, in cui interpreta l’eroe invincibile, o anche il gioco d’azzardo. Il gioco d’azzardo onlineNegli ultimi anni sono stati avviati anche dei veri e propri casino online, la maggior parte dei quali sono controllati e verificati regolarmente dall’AAMS, quindi si possono ritenere totalmente sicuri. Anche in questo ambito gli italiani spendono molto, anzi per scommesse e puntate al tavolo verde la spesa annuale è in aumento vertiginoso negli ultimi anni. Quanto poi spende il singolo giocatore dipende da una serie di fattori, tra cui il singolo sito di casinò utilizzato; molti infatti offrono diversi bonus, che permettono di cominciare con una spesa minima. A tal proposito leggi la recensione dello starvegas, un casinò online con un’ampia offerta di giochi per appassionati del genere.   Il costo della connessioneAnni fa la spesa più importante per chi voleva giocare online era la connessione stessa. Ormai le cose sono molto cambiate, anche perché le diverse compagnie telefoniche disponibili in Italia offrono contratti sempre più scontati. Non solo, ormai è diffusissima la formula flat: non si paga al consumo, ma una quota mensile fissa in cui è compreso il traffico internet illimitato. Anche questo è un fattore che ha aperto le porte ad un crescente numero di appassionati di giochi online. Del resto se la connessione mi permette di scaricare tutto ciò che desidero senza alcun sovrapprezzo, meglio approfittare di qualsiasi offerta che si può trovare in rete.

11/05/2018 09:09
Sisma, cabina di regia a Caldarola: in arrivo misure per busta paga pesante e zona franca urbana

Sisma, cabina di regia a Caldarola: in arrivo misure per busta paga pesante e zona franca urbana

Estendere oltre il 31 maggio la proroga per la sospensione della restituzione della busta paga pesante, da allungare anche da due a cinque anni, rendere omogenee le agevolazioni della zona franca urbana. Sono due dei provvedimenti di legge di modifica delle normative collegate al terremoto illustrate oggi alle Regioni dalla commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli durante una cabina di regia a Caldarola. Vi hanno partecipato il capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e gli assessori regionali Giuseppe Chianella (Umbria), Claudio Di Berardino (Lazio) e Giorgio D'Ignazio (Abruzzo). Sul tavolo anche misure per regolarizzare le difformità delle abitazioni lesionate che hanno limitato la presentazione delle domande per la ricostruzione, ma anche delle casette abusive tipo quella di 'nonna Peppina' a Fiastra, fenomeno diffuso nel 'cratere'.

10/05/2018 20:28
Area Vasta 3, Micucci sui dieci posti letto in più: "Una decisione che risponde alle esigenze dei cittadini"

Area Vasta 3, Micucci sui dieci posti letto in più: "Una decisione che risponde alle esigenze dei cittadini"

Dieci posti letto in più per pazienti con patologie acute per le strutture ospedaliere dell'area vasta 3, quella afferente al Maceratese. In particolare 5 posti letto in più all'ospedale di Macerata ed altri 5 a quello di Civitanova Marche. A stabilirlo è l'ultima delibera della Giunta regionale, del 23 aprile scorso, passata al vaglio della commissione Sanità questo pomeriggio e che l'ha approvata. "Una decisione importante per il territorio, che risponde alle esigenze dei cittadini, migliorando il servizio sanitario regionale, essendo anche il frutto di un'attenta analisi del fabbisogno della provincia e dei suoi abitanti". Questo il primo commento del vice capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che aggiunge: "Quest'atto concreto è la dimostrazione di quanto ho sempre affermato e sostenuto, nonostante le accuse e le critiche dell'amministrazione comunale di Civitanova Marche ed in particolare del suo sindaco Fabrizio Ciarapica, e cioè che la struttura ospedaliera di Civitanova sarebbe stata al centro di misure di potenziamento da parte della Regione Marche e di aumento dei posti letto. Questa delibera mette a tacere qualsiasi chiacchiera o polemica e sottolineo che l'aumento della disponibilità degli spazi di degenza è solo l'ultimo degli interventi che hanno interessato il nosocomio cittadino". Micucci ricorda il trasferimento della rianimazione e dell'Utic nei nuovi locali Dea, la realizzazione della camera di criocongelamento, da utilizzare per la conservazione delle cellule staminali, il progetto esecutivo per la realizzazione della camera sterile per la cura delle leucemie acute. E ancora, nel programma di medio termine: l'acquisto di una nuova risonanza magnetica, il trasferimento dell'Unità operativa di Oncologia e di Allergologia e la realizzazione del nuovo centro trasfusionale e l'ampliamento dei laboratori analisi ed infine il completamento del Dea ed il blocco operatorio. Ora l'aumento dei posti letto per acuti. In particolare, nell'ospedale di Civitanova saranno attivati 5 nuovi posti letto a supporto della potenziata attività di emergenza, portando così la struttura a 191 posti. Gli altri 5 posti previsti per l'area vasta 3 andranno a Macerata, che dunque, complessivamente, raggiunge quota 375, in considerazione dell'attività di emergenza legata alla Breast Unit, alla radiologia interventistica in via di realizzazione e quale hub regionale per la terapia del dolore. Si consolida la specializzazione della struttura di San Severino Marche, che vede invariati i propri posti letto, per la cura e l'assistenza dei pazienti post acuti.

10/05/2018 19:10
Sisma, contributo di autonoma sistemazione anche a chi vive in roulotte o container

Sisma, contributo di autonoma sistemazione anche a chi vive in roulotte o container

Chi vive in roulottes o container nei pressi della sua casa dichiarata inagibile a seguito del sisma che ha colpito il Centro Italia continuerà a ricevere il Contributo di autonoma sistemazione (Cas). Lo fa sapere la Protezione civile.    A seguito delle numerose richieste giunte dagli enti territoriali riguardanti la sospensione dell'erogazione del Cas ai cittadini che hanno posizionato roulottes, container e case mobili con ruote nei pressi degli immobili dichiarati inagibili, il Dipartimento ha posto la vicenda all'attenzione dell'Avvocatura Generale dello Stato. L'Avvocatura, considerato il quadro normativo di riferimento, spiega la Protezione civile, non ha ritenuto sussistere disposizioni per le quali "tale beneficio economico (Cas) debba cessare laddove i soggetti beneficiari del medesimo conseguano una sistemazione temporanea, ed evidentemente emergenziale (roulottes, container e case amovibili), utilizzando il contributo ad essi riconosciuto".

09/05/2018 19:51
Si accendono i cuori interisti, capitan Zanetti a cena da Villa Sofia

Si accendono i cuori interisti, capitan Zanetti a cena da Villa Sofia

Torna nelle Marche, in quella che può essere considerata oramai la sua regione di adozione, viste le tante iniziative al quale prende parte e si accendono i cuori neroazzurri. Il 24 maggio, infatti, al Ristorante Villa Sofia di Monte San Pietrangeli, torna lo storico capitano del triplete Javier Zanetti, grazie all’evento organizzato dalla Prima Print, in collaborazione con i partners Prince Sport e Trementozzi Eventi Comunicazione. Una serata di gala, aperta a tutti previo prenotazione e fino ad esaurimento posti, che vedrà il campione argentino, capitano in quella magica notte del Santiago Bernabeu del 22 maggio 2010, quando l’Inter si aggiudicò Champions e “triplete” battendo in finale per due a zero il Bayer Monaco, sedere al tavolo degli invitati per presentare il camp estivo gestito dall’Associazione “Leoni di Potrero”, che il dirigente nero-azzurro porta avanti con Esteban Cambiasso, che si terrà allo stadio La Croce di Montegranaro dal 18 al 23 giugno e sarà riservato ai bambini dai 5 ai 14 anni. Zanetti, che già lo scorso anno presenziò a Civitanova Marche, durante la cena si renderà disponibile per una foto con tutti i bambini iscritti al Camp e si intratterrà brevemente con le tavolate, regalando la sua celeberrima umiltà e classe innata. Per informazioni e per prenotare gli ultimi posti disponibili sarà possibile contattare i numeri 335.6743845 (Roberto), 320.1742733 (Emanuele), 339.2128933 (Fausto) e 338.8471901(Rosario) Costo della cena 45 euro per gli adulti e 25 per i bambini fino a quattordici anni. E’ possibile consultare tutti i dettagli all’interno dell’evento facebook, creato ad hoc per l’occasione, “A cena con Zanetti 2018”. “Per gli organizzatori è un onore poter ospitare un campione come Javier Zanetti, simbolo di un calcio italiano che non c’è più. La sua lealtà e sportività hanno da sempre caratterizzato la carriera di questo grande terzino e, indipendentemente dai colori sociali, dal tifo, dagli sfottò che il calcio quotidianamente propone, è indubbio che Zanetti rappresenti, tutt’oggi, un fervido esempio da seguire per il futuro di questo sport. Sarà occasione, quella della cena, per presentare il Day Camp che, ricordiamo, ha un costo di 260 euro e accetterà fino ad un massimo di 50 iscritti e siamo già a buon punto, per cui invitiamo chi fosse interessato a mettersi subito in contatto con noi. Sono rimasti ancora dei posti per la cena, inoltre, ma prevediamo il sold-out e sollecitiamo gli interessati a muoversi per tempo in questi ultimi giorni”

09/05/2018 12:39
Mithun non si é suicidato: un giallo maturato nell'ambiente degli incontri a luci rosse?

Mithun non si é suicidato: un giallo maturato nell'ambiente degli incontri a luci rosse?

I familiari lo avevano sempre sostenuto: Mithun non si è suicidato. E le indagini sembrerebbero indirizzarsi proprio verso l’ipotesi di un vero e proprio giallo. La storia del ragazzo del 27enne di Treia trovato morto a Porto Sant’Elpidio (qui il nostro articolo) aveva assunto torbidi contorni sin dal tragico rinvenimento del corpo del ragazzo. In un primo momento si era pensato al suicidio, ma adesso dal telefono del giovane emergono elementi che lasciano ipotizzare tutt’altro scenario. Un omicidio, forse, maturato nell’ambiente delle chat per incontri occasionali. L’ipotesi non sembra affatto campata per aria, visto che il luogo in cui era stato trovato impiccato il ragazzo è notoriamente teatro di incontri a luci rosse, nell’ambiente omosessuale ma non solo. Sul cellulare del giovane, trovato diversi giorni dopo la sua scomparsa, ci sono foto e chat cancellate proprio alla vigilia di quel sedici agosto che è stato, di fatto, l’ultimo giorno di vita di Mithun. Altro materiale, tra cui alcune foto, sarebbe invece stato cancellato addirittura giorni dopo la morte del ventisettenne. E c’è un contatto, in particolare, che non è stato ancora identificato. Un nickname utilizzato da un utente di un social per incontri tra omosessuali su cui ora si sta concentrando tutta l’attenzione degli inquirenti. A questo si aggiungono altre testimonianze, già raccolte, di persone che in qualche modo hanno avuto a che fare con Mithun nei giorni della scomparsa. Uno si è recato spontaneamente a rilasciare dichiarazioni, riferendo di aver avuto contatti, sempre via chat, con il giovane, proprio in uno dei tanti siti dedicati agli incontri occasionali. C’è poi, il racconto dell’ultima persona che aveva visto Mithun in vita, ossia l’uomo a cui il giovane aveva chiesto aiuto, suonando il campanello della sua abitazione nudo e in stato confusionale. Aveva raccontato di essere stato derubato e quell’uomo gli aveva dato un paio di pantaloni e una maglietta. Troppe ombre ancora e troppi elementi da chiarire, quindi, con la convinzione della famiglia del giovane, ossia che Mithun non si é affatto suicidato ma é stato ucciso (qui il nostro articolo), che sembra prendere sempre più piede nelle stanze della procura della Repubblica di Fermo, che sta indagando sul caso per competenza territoriale. 

09/05/2018 10:56
Governo neutrale o voto subito? Lo abbiamo chiesto ai parlamentari maceratesi

Governo neutrale o voto subito? Lo abbiamo chiesto ai parlamentari maceratesi

Torneremo al voto, a luglio o più verosimilmente ad ottobre, oppure il Parlamento riuscirà a trovare una maggioranza intorno a figure tecniche proposte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella? E' quello che si chiedono in tanti, a due mesi ormai dalle elezioni di marzo, finite con tanti sconfitti e nessun vincitore. E se si tornerà al voto, sarà con questa legge elettorale o c'é la necessità di tentare un cambiamento? Punti interrogativi che abbiamo posto ai cinque parlamentari maceratesi. ON. FRANCESCO ACQUAROLI (FdI): Non vedo di buon occhio l’ipotesi di governi che faticherebbero a reggere, tecnici, neutrali o di garanzia che siano. Tuttavia, credo che tornare al voto con questa legge elettorale possa rivelarsi pericoloso per il Paese. Ritengo, quindi, che si debba fare un tentativo per cambiare il sistema di voto e garantire governabilità, nel minor tempo possibile. Ci sono questioni sul tavolo che non possono aspettare e, quindi, rimane una sola strada come sostiene il mio stesso gruppo parlamentare: provare a cambiare la legge elettorale e tornare al voto. ON. MIRELLA EMILIOZZI (M5S): Comprendiamo lo sforzo che sta compiendo il presidente Mattarella, ma siamo contrari a un governo neutrale. Si tratterebbe di un altro esecutivo tecnico dopo il Governo Monti e purtroppo quella esperienza ce la ricordiamo fin troppo bene. Un governo neutrale sarebbe completamente slegato rispetto al voto espresso dagli elettori lo scorso 4 marzo, che hanno fatto scelte molto chiare. La soluzione deve essere politica e la politica si deve assumere le sue responsabilità e questo è quello che abbiamo fatto negli ultimi due mesi. Consci della situazione di stallo determinata da una pessima legge elettorale fatta dal Pd e avallata da Forza Italia e Lega, avevamo proposto ai partiti di far nascere un governo del cambiamento sedendoci intorno a un tavolo  e scrivendo insieme un programma di governo basato su punti condivisi, chiari e vincolanti per entrambe le forze. Niente spartizione di poltrone dunque, ma risposte concrete rispetto ai bisogni dei cittadini. Sappiamo com'è andata a finire: i partiti si sono tirati indietro dimostrando ancora una volta di avere più a cuore i loro interessi rispetto al bene del Paese. Preso atto del fatto che da parte loro non c'è alcuna volontà di collaborare, allora l'unica strada percorribile è quella di tornare a votare: il prima possibile. ON. MARIO MORGONI (PD): La risultanza delle elezioni di marzo è che le forze che hanno vinto si sono dimostrate inaffidabili sulla capacità di dare vita a un governo. Ci sono situazioni per le quali non si può perdere tempo e penso in particolare alla questione terremoto: alcuni procedimenti normativi, ad esempio la soluzione ai piccoli abusi edilizi, non possono restare ancora fermi. Il rischio concreto, infatti, è che qualora si voti a luglio, il Parlamento ricominci a lavorare a settembre. Le forze che hanno vinto le elezioni oggi accampano la scusa della legge elettorale, ma in realtà tutti sapevano perfettamente con quale metodo si sarebbe votato. Prima hanno lusingato gli italiani, ora accampano la motivazione di una legge elettorale che non consentirebbe di fare un governo. Io non credo che il Parlamento debba 'svernare', ma ritengo che le forze che hanno raggiunto il 70 per cento dei voti e dei seggi se proprio non sono riuscite a mettere in piedi un governo, avrebbero come minimo sindacale almeno dovuto trovare un accordo, avendo i numeri, per approvare una legge elettorale. ON. TULLIO PATASSINI (Lega): Matteo Salvini, con grande senso di responsabilità, sta ribadendo ormai da mesi che gli italiani non possono aspettare. Non c’è molto da dire, quindi, sulla situazione che si è venuta a creare e non vedo che due possibilità: un incarico a Matteo Salvini, oppure voto subito. E “subito” significa appena possibile, o più precisamente luglio, perché ci sono esigenze e questioni che il paese non può tenere in standby. SEN. GIULIANO PAZZAGLINI (Lega): Governo “neutrale”, “di servizio”, con tecnici “che non potrebbero candidarsi”. Esattamente come è iniziato il governo Monti. No grazie, meglio elezioni a luglio. Non posso non concordare sull’opportunità di provare a cambiare la legge elettorale per garantire governabilità, tuttavia ho la sensazione che i tempi sarebbero troppo lunghi e non si riuscirebbe nemmeno per ottobre, mese in cui alcuni vorrebbero tornare al voto. L’empasse è il male assoluto, quindi ben vengano le elezioni a luglio. Anche perché, prima che un senatore, sono un terremotato e so benissimo, sulla mia stessa pelle, che ci sono territori che non possono permettersi di aspettare ancora e che hanno la necessità assoluta di uscire da una gestione oscena dell’emergenza e del post sisma. A questo, poi, si aggiungono temi di carattere più generale, come l’imminente aumento dell’Iva, il Made in Italy e la gestione dell’immigrazione che devono essere affrontati quanto prima.  

09/05/2018 10:30
Approvata la legge di modifica al testo unico sulla agricoltura biologica della Regione Marche

Approvata la legge di modifica al testo unico sulla agricoltura biologica della Regione Marche

Approvata in Consiglio Regionale la legge di modifica al testo unico sulla agricoltura biologica, una legge della Regione Marche che risale al 1997. Le norme licenziate oggi introducono alcuni criteri e percentuali nell'utilizzo, per le mense di strutture sanitarie compresi ospedali, scuole e altri luoghi pubblici, di prodotti provenienti da allevamenti e coltivazioni biologiche.Il tutto seguendo il Piano d'Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nella Pubblica Amministrazione nel settore della ristorazione collettiva.A questo proposito è stato presentato un emendamento a firma Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d'Italia che va ad incidere sull'articolo relativo alle condizioni contrattuali degli appalti sulle forniture di prodotti alimentari destinati alla ristorazione collettiva. I prodotti forniti per la preparazione dei pasti – afferma la Leonardi – devono essere costituiti almeno per il 40 per cento da prodotti provenienti da allevamenti e coltivazioni biologiche e "con prevalenza di quelli del territorio marchigiano". Era doveroso, continua la Leonardi, soprattutto in un momento come quello attuale, dare una garanzia maggiore a chi alleva e produce nella nostra regione, penso alle zone terremotate e ai prodotti cosiddetti "a chilometro zero". Altrimenti potremmo avere alimenti si biologici, ma provenienti anche da Paesi Terzi, mentre è necessaria la tutela del Made in Italy, come il partito della Meloni afferma da sempre, con un occhio particolare a coloro che lavorano e producono nelle campagne marchigiane.

09/05/2018 09:15
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